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Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Buon pomeriggio. Vogliamo iniziare? Benvenuti ai consiglieri.
Chiedo al Segretario di predisporre l’appello.
Speaker : PIEDIMONTE – Segretario Generale
Travaglini (presente); Piredda (presente); Guadagnoli (presente); Sabbatini (presente); Incecchi (presente); Proietti (presente); Baldelli (presente); Polinari (presente); Rossi (presente); Sirotti (presente); Galdiero (presente).
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Constatato il numero legale possiamo dichiarare aperta l’adunanza.
Passiamo alla lettura e alla discussione del primo punto all’ordine del giorno: proposta di delibera di Consiglio comunale n. 9 del 21 marzo 2022, “Convenzione ex articolo 30 decreto legislativo 267 del 2000 tra i Comuni di Castelnuovo di Porto, Civitella San Paolo, Torrita Tiberina, Mazzano Romano, Filacciano, Nazzano per la richiesta dei contributi previsti dall’articolo 1, comma 534 e successivi della legge del 30.12.2021 n. 234 (legge di bilancio 2022) per investimenti in progetti di rigenerazione urbana”.
Presenta il punto il consigliere Guadagnoli.
Speaker : GUADAGNOLI – Assessore
Grazie, Presidente. Buonasera a tutti, buonasera anche ai partecipanti che dopo tanto tempo hanno la possibilità di rientrare nella sala consiliare.
Portiamo questa proposta di delibera per attuare questo schema di convenzione, per poter presentare entro il prossimo futuro 30 aprile progetti di rigenerazione urbana. Questa formula associata è fatta proprio per richiedere la possibilità dei finanziamenti per una quota di abitanti che arrivi non sotto i 15.000 abitanti.
Ringrazio i Comuni di Civitella San Paolo, Torrita Tiberina, Nazzano, Mazzano e Filacciano, che hanno partecipato alla riunione del 18 marzo, dove si è parlato di presentare un progetto di rigenerazione urbana comune, avanzando idee da parte di questi sei Comuni per poter far fronte a una riqualificazione di luoghi, a una riqualificazione sociale e ambientale e ad una riqualificazione per la non marginalizzazione dei cittadini.
Noi come idea abbiamo proposto di attivarci con la riqualificazione dei luoghi del CERP, come ho detto in Commissione, perché oltre alla riqualificazione dei locali, dove abbiamo delle stanze che non possono essere usate per via di diverse problematiche, però vorremmo inserire in questo progetto, con questi Comuni associati, la possibilità, oltre che di potenziare la parte dei giovani che già usufruiscono dei locali, con altri progetti e altre funzioni a livello tecnologico e informatico, ma anche a livello di non marginalizzazione tra anziani e giovani, dando quindi la possibilità anche agli anziani di poter recuperare quei luoghi e di lavorare insieme ai giovani per progetti comuni.
Si legge nello schema di convenzione – è arrivata la lettera – che il Comune di Civitella San Paolo si è proposto come Comune capofila, quindi riceverà tutti gli atti amministrativi per la richiesta di finanziamento; dovrà mettere nella programmazione delle sue opere il progetto intercomunale. Insieme all’ufficio intercomunale che si creerà con gli atti propedeutici di Giunta, vaglierà la proposta di altri Comuni.
Anche le idee degli altri Comuni sono idee buone: il Comune di Torrita Tiberina, per esempio, vuole riqualificare il centro sociale anziani; il Comune di Civitella vuole riqualificare un impianto sportivo; da parte di Mazzano si vuole riqualificare dei locali per fare dei laboratori tessili e aiutare la cittadinanza che vuole intervenire su questo.
Tutta la progettazione verrà poi vista dall’ufficio intercomunale. Giustamente, tutti gli uffici predisporranno tutto quello che c’è da fare, aiuteranno il Comune di Civitella San Paolo e l’Ufficio tecnico di Civitella San Paolo a recepire tutti quanti i progetti. Poi si presenterà entro il 30 aprile il progetto di rigenerazione urbana.
Sono molto contento di questa associazione che si è fatta, anche perché dobbiamo andare sempre più verso l’intercomunalità per recepire progetti e avere delle progettazioni adeguate, anche perché i Comuni sotto i 15.000 abitanti non hanno un bacino dove possono… Gli utenti che possono recepire questi progetti di rigenerazione urbana.
Ringrazio quindi il resto dei Comuni e l’associazione che verrà approvata. So che qualche Comune l’ha approvata, qualche Comune l’approverà a breve. Sono contento che si sia fatta questa associazione, anche perché l’importante è cercare di recepire tutti quanti i finanziamenti del PNRR per cercare di migliorare la qualità di vita ai cittadini.
Propongo quindi il voto favorevole alla proposta di delibera. Poi, con le varie Commissioni che abbiamo, col PNRR tutte le proposte progettuali saranno riviste insieme, poi verranno giustamente approvate in Giunta, recepite dagli altri Comuni, soprattutto dal Comune di Civitella San Paolo, che dovrà fare tutti gli atti propedeutici.
Grazie a tutti.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere Guadagnoli. Interventi?
Prego, consigliere Rossi.
Speaker : ROSSI
Buongiorno a tutti.
Intanto una comunicazione. Ci avvisa, chi segue in streaming, che non si sente l’audio.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Forse poteva essere l’interferenza che c’è stata. Proviamo a rivedere. Adesso si sente?
Okay. Prego.
Speaker : ROSSI
Buonasera a tutti.
Per adesso ho solamente una domanda, aspetto la risposta dell’assessore e poi continuo con altre domande. Noi oggi qui stiamo portando la convenzione? O stiamo portando i progetti che voi avete in mente di portare all’interno della convenzione?
Speaker : GUADAGNOLI – Assessore
Stiamo approvando giustamente lo schema di convenzione, com’è scritto all’interno dello schema di convenzione, ai vari articoli che ci sono; l’ufficio intercomunale per la presentazione del progetto e per la realizzazione dei progetti intercomunali.
Speaker : ROSSI
Perché sono due cose completamente diverse uno schema di convenzione su cui, per quanto mi riguarda, potrei essere anche d’accordo, perché dà un’opportunità maggiore all’ente di poter accedere a dei finanziamenti, quindi, visto anche che ci sono dei tempi che potrebbero scavallare le prossime elezioni, sarà una buona opportunità per chi ci sarà dopo. Quindi, è giusto associarsi, è giusto fare gruppo, anche perché, se no non c’è la possibilità di accedere a questi finanziamenti. Secondo me quindi la convenzione potrebbe essere una cosa buona.
Altra cosa se oggi vengono portati ed elencati questi progetti che voi avete intenzione di portare all’interno di questa progettazione: sono due cose diverse. Quelli secondo me vanno discussi in un’altra sede, in una Commissione, in un’altra situazione.
Siccome sono stati elencati, io vorrei specificare e chiarire che stiamo portando la convenzione. Perfetto. È importante, questa cosa.
Vorrei fare delle domande: ho capito che la convenzione fa parte del PNRR, giusto, questi progetti? Okay. Che durata ha la convenzione con questi Comuni? L’ambito della rigenerazione urbana può essere vastissimo, quindi non so se faremo in tempo, con gli atti amministrativi, ad essere coinvolti in una Commissione.
Ci piacerebbe che questi progetti che sono stati elencati, le vostre idee, fossero portate e discusse dentro una Commissione. Questa è la base di tutto, perché magari anche noi abbiamo delle idee da portare all’interno di una progettazione ampia e di aiuto. Se mi può rispondere a queste domande che ho fatto.
Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Altri interventi? Se non ci sono altri interventi, passiamo alle dichiarazioni di voto, o se ritenete corretto, direttamente al voto. Dichiarazioni di voto.
Per il Gruppo Castelnuovo Rinasce.
Speaker : INCECCHI
Buonasera a tutti. Abbiamo parlato di questo argomento in Commissione, quindi della convenzione con gli altri Comuni per la partecipazione ai bandi e allo sviluppo di progetti in relazione al PNRR. Come ha detto l’assessore Guadagnoli, credo sia giusto associarsi con gli altri Comuni, come ha detto anche Rossi, quindi sicuramente per avere una maggiore forza, cosa che probabilmente i Comuni piccoli devono fare anche in altri ambiti.
Civitella San Paolo è stato scelto come Comune capofila per vari motivi, anche perché non impegnato in tornate elettorali, quindi speriamo che dedichi maggior tempo e impegno a questo argomento.
Avevamo proposto, si era parlato del CERP, che credo sia un punto condivisibile, visto che è un punto in cui si tocca il sociale, si tocca un luogo di tutti, ma nulla è stato deciso, per rispondere a Rossi. Ci sarà quindi sicuramente modo di rivedere, di affrontare in altri ambiti la cosa.
L’invito naturalmente a tutti è per il voto favorevole sulla convenzione.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie.
Il Gruppo Crescere insieme.
Speaker : GALDIERO
Buonasera a tutti.
Io credo che la politica di prossimità – si chiama così, no? –, cioè quella di andare a chiudere accordi con altre realtà sul territorio sia la politica del futuro. Il problema sta sempre lì, cioè nel capire che cosa si vuole fare.
Bene, quindi, questo passaggio. Alziamo le antenne per capire cosa si intenderà fare in seguito. Il mio voto comunque è favorevole.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie.
Per il Gruppo Lega.
Speaker : ROSSI
Come avete già ben capito da quello che ho dichiarato prima, siamo favorevoli perché è un’opportunità che ci offre il PNRR: l’opportunità di mettersi insieme con Comuni per accedere a quei finanziamenti, quindi ben venga, purché poi ci sia, come già dichiarato dall’assessore Guadagnoli, una condivisione nelle Commissioni.
Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie.
Gruppo del Partito Democratico.
Speaker : PROIETTI
Chiaramente anche noi siamo favorevoli. Tenevo a riportare una cosa: noi, come Comune di Castelnuovo di Porto, in realtà abbiamo già intrapreso dei percorsi di convenzioni intercomunali per altri servizi, e uno tra questi è il servizio della refezione scolastica.
L’esperienza è assolutamente positiva, nel senso che questo ci ha permesso di essere assolutamente più competitivi sul mercato e di portare a Castelnuovo dei servizi come può essere l’utilizzo di prodotti biologici all’interno della mensa scolastica, cosa che fino a questo momento non era stata attuata e non era assolutamente possibile.
Ben vengano, quindi, l’intercomunalità e progetti di questo tipo, perché sicuramente possono portare vantaggi al nostro Comune, ai nostri cittadini. Ribadisco quindi, che il nostro voto è favorevole.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere Proietti.
Passiamo alla votazione della proposta di delibera di Consiglio comunale n. 9 del 21 marzo 2022 “Convenzione ex articolo 30 decreto legislativo n. 267 tra i Comuni di Castelnuovo, di Porto, Civitella San Paolo, Torrita Tiberina, Mazzano Romano, Filacciano, Nazzano per la richiesta dei contributi previsti dall’articolo 1, comma 534 e successivi della legge 30 dicembre 2021 n. 234 (legge di bilancio 2022) per investimenti in progetti di rigenerazione urbana”.
Voti favorevoli?
Dichiaro approvata la proposta di delibera di Consiglio comunale n. 9 del 21 marzo 2022 letta poc’anzi.
Passiamo alla votazione dell’immediata eseguibilità della proposta di delibera appena approvata, ai sensi dell’articolo 134, comma 4, decreto legislativo n. 267.
Voti favorevoli? Espressione per alzata di mano.
All’unanimità si dichiara immediatamente eseguibile la proposta di delibera appena approvata.
Passiamo all’esame del secondo punto all’ordine del giorno, proposta di delibera di Consiglio comunale n. 8 del 15 marzo 2022 “Piano urbanistico comunale generale (PUCG) ai sensi del Titolo III, Capo I, della legge regionale 22 dicembre 1999 n. 38 e successive modificazioni e integrazioni – Adozione”.
Un momento solo. Vorrei richiamare, prima dell’esame della proposta di delibera, l’attenzione di tutti i consiglieri. In considerazione della specificità dell’argomento trattato, che è il PUCG, potendo insorgere un conflitto potenziale di interessi concreto e dimostrabile si richiama l’attenzione all’articolo 28 del nostro regolamento comunale, e nella fattispecie, al secondo capoverso, in cui, per i piani urbanistici, si osservano le disposizioni della deroga dell’articolo 78 del TUEL, per cui si applica la deroga al principio generale di astensione per quanto riguarda i provvedimenti normativi generali e i piani urbanistici.
Ciò posto, si rammenta il dovere di ogni amministratore di astenersi dalle deliberazioni qualora si rivesta tale posizione in questa sede, ricordando che nel caso si omettesse questo potenziale conflitto d’interesse, se ne avranno le conseguenze per quanto riguarda i provvedimenti in sede civile, penale e amministrativa.
Mi dica, consigliere Galdiero.
Speaker : GALDIERO
Presidente, lei mi ha anticipato. Io volevo proprio chiedere questo, ai sensi dell’articolo 78, comma 2 del 267/2000. Il TUEL per casi come questo non è molto chiaro.
Quello che io volevo chiedere però è che ogni consigliere facesse una dichiarazione per eventuali conflitti di interesse, e cioè se si debbono astenere dalla discussione uscendo dall’aula, partendo da me. Se il Segretario comunale lo richiede, io sono pronto a rispondere per primo.
Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Mi sembra che siamo in linea, consigliere, con la procedura.
È palese.
Per l’esame di questo punto procederemo in questa maniera, e cioè: avremo l’esposizione generale del punto all’ordine del giorno. Dopodiché, ho ricevuto tre emendamenti rispetto a quanto presentato, per cui faremo la votazione dei vari emendamenti; quindi, passeremo alla modalità di votazione secondo quello che sarà in seguito determinato.
Chiedo al consigliere Proietti di illustrare il punto.
Speaker : PROIETTI
Io farò una panoramica su quello che è il PUCG, perché ritengo che sia necessario far capire ai consiglieri qua in aula, ai cittadini, di che cosa stiamo parlando.
Innanzitutto, il PUCG è il Piano urbanistico comunale generale. Il PUCG è uno strumento di pianificazione di livello comunale che sostituirà il vecchio Piano regolatore generale. È uno strumento dinamico di cui il documento preliminare di indirizzo (DPI) è solo l’avvio, redatto secondo modalità e contenuti stabiliti nella forma di un preliminare di Piano, e prevede una reale partecipazione al processo formativo dal preliminare al progetto definitivo. Non viene più approvato dalla Regione, e Città metropolitana ne verifica la legittimità.
Ma perché è necessario lavorare sul PUCG? È necessario perché il PRG vigente è stato ideato più di cinquant’anni fa, e allo stato attuale risulta inadeguato e carente. Per quale motivo? Perché non sono inserite aree dedicate all’istruzione, non sono indicate aree dedicate al gioco e allo sport, non sono indicate aree dedicate ai parcheggi, non è indicata alcuna viabilità alternativa rispetto agli assi principali del paese.
Nel 1969 non era neanche stato istituito il Parco di Veio, quindi necessita un miglioramento dell’accessibilità di quelle porzioni di territorio che sono meno servite. C’è in generale una mancanza di servizi sia pubblici che privati.
Quello che vogliamo dire è che il PRG di Castelnuovo di Porto nasceva, andava ad identificare le aree di espansione come dei nuclei separati dal contesto urbano. Erano dei nuclei che non avevano dei collegamenti di viabilità, erano nuclei che nascevano per soddisfare le esigenze di seconde case, esigenze che però poi, nel corso degli anni in realtà sono cambiate.
Questo cosa significa? Che da residenze saltuarie sono diventate delle residenze effettive, fisse. Senza uno strumento di pianificazione che prevedesse quindi questo genere di insediamenti, chiaramente tutti quelli che sono i servizi, dall’istruzione, alle infrastrutture, ai parcheggi, ad una viabilità alternativa che non gravasse sugli assi principali del paese, questo chiaramente nel tempo risulta inadeguato.
Da dove siamo partiti? Siamo partiti da questo PRG vigente che al Comune di Castelnuovo di Porto è stato adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 37 nel 1969 e con successiva approvazione di delibera di Giunta regionale n. 2803 del 18 luglio 1975.
Per arrivare ad oggi, quindi, al PUCG di cui parlavo all’inizio, quali sono state le fasi amministrative? Abbiamo avviato innanzitutto una fase partecipativa; è stato tra l’altro anche istituito un ufficio di piano per la progettazione del Piano.
A seguito della fase partecipativa c’è stata l’elaborazione di un documento preliminare di indirizzo e relativo rapporto preliminare di VAS. È stata poi avviata la Conferenza dei servizi per la valutazione ambientale strategica; c’è stato l’ottenimento del documento di scoping di VAS; c’è stata poi una conferenza di pianificazione con la Regione Lazio e Città metropolitana di Roma Capitale e con i Comuni limitrofi; l’ottenimento dei pareri motivati in esito alla conferenza di pianificazione.
Infine passeremo all’adozione del PUCG, elaborato in coerenza sia con le scelte fatte in fase di documento preliminare di indirizzo alle indicazioni riportate all’interno dei pareri e a quanto riportato nel documento di scoping. Si è inoltre assunto come riferimento il quadro territoriale e normativo stabilito dal PTPG e all’interno degli obblighi definiti nell’articolo 65 delle norme tecniche d’attuazione del PTPR.
Che cosa prevede il documento preliminare di indirizzo? Sicuramente una condivisione e partecipazione alla progettualità, sostenibilità ambientale, economica, urbanistica in senso stretto, valorizzazione delle vocazioni tradizionali del territorio, sia agricola e naturale, da rendere compatibili con le mutate esigenze della comunità; tutela del territorio attraverso interventi di conservazione e gestione naturalistica, tutela e salvaguardia; riqualificazione, recupero ambientale, qualificazione e valorizzazione; tutelare il territorio consentendo usi del suolo legati alle attività connesse complementari e compatibili con l’uso agricolo; preservare e rafforzare le attività agricole anche mediante la commercializzazione locale dei prodotti e l’indirizzo delle stesse verso coltivazioni con maggior compatibilità ambientale; preservare, risanare e rinaturalizzare il reticolo idrografico; promuovere un sistema di fruizione pubblica mediante l’acquisizione di aree di uso pubblico, la realizzazione di itinerari naturalistici con percorrenza ciclopedonale; l’introduzione e il potenziamento di usi ricettivi, ricreativi, sportivi e di servizio.
Il Piano si pone come obiettivo generale lo sviluppo sostenibile di Castelnuovo di Porto. La relazione di Piano chiarisce come il territorio ha bisogno di essere ripensato secondo un’idea di sostenibilità che sappia coniugare il rispetto delle istanze ambientali con le esigenze di sviluppo antropico ed economico, e che sappia individuare gli strumenti necessari a ricucire tutti i piccoli e grandi strappi che si sono creati nel tempo, in assenza di uno strumento di regolarizzazione adeguato ai tempi.
Le azioni di piano sono indirizzate verso i seguenti obiettivi prioritari: la condivisione e la partecipazione alla progettualità, sostenibilità ambientale, economica, urbanistica in senso stretto, valorizzazione delle vocazioni tradizionali del territorio (quindi quella agricola e naturale) da rendere compatibili con le mutate esigenze della comunità.
Sarà compito quindi del nuovo strumento di pianificazione, tra l’altro, colmare le carenze infrastrutturali locali che penalizzano il benessere della comunità cittadina e pensare a come rendere possibile uno sviluppo urbano responsabile e coerente, equilibrato nelle sue componenti, che abbia il coraggio di individuare anche le zone deputate allo sviluppo economico.
All’interno del Piano troveranno quindi la giusta collocazione le aree destinate alla residenza, alle attività artigianali, produttive, all’agricoltura, ai servizi, al commercio, al verde pubblico e, vorrei aggiungere, anche alle attività turistico-ricettive.
Gli obiettivi, le strategie e le azioni sono: la tutela e l’integrità fisica del territorio, tutela dell’integrità culturale del territorio e sviluppo della personalità delle comunità locali in riferimento alla specificità degli ambiti omogenei e dei quartieri; miglioramento qualitativo del sistema insediativo, eliminazioni di squilibri sociali territoriali e di settore; sviluppo locale sostenibile; trasparenza, partecipazione, informazione e cooperazione istituzionale che garantisca la condivisione del quadro conoscitivo dell’analisi delle valutazioni del territorio, la condivisione degli obiettivi generali, la coerenza e l’integrazione delle scelte di pianificazione dei diversi livelli amministrativi, tutela e valorizzazione delle aree ambientali e paesistiche di rilevante importanza, quali la Valle del Tevere e il Parco naturale di Veio; mantenere e migliorare l’area di connessione primaria, salvaguardando sia il sistema agricolo collinare che l’impianto boschivo; consolidamento e rafforzamento del tessuto urbano, sia storico che di recente espansione, previsto dalla pianificazione comunale; riordino e completamento dei nuclei spontanei sorti su percorsi di crinale, evitando l’urbanizzazione e il sistema ambientale interposto; mettere a sistema la dotazione minima di legge di area e servizi, incrementandone le quantità minime stabilite per legge; riordino e potenziamento del sistema della mobilità attraverso un miglioramento dei collegamenti e delle interconnessioni sovracomunali, con ricadute positive sulla viabilità locale.
La struttura del Piano quindi prevede la salvaguardia del sistema ambientale, il sistema naturale comunale che è ricompreso tra la Valle del Tevere e il Parco naturale di Veio; mantenere quindi la piena continuità ecologica naturalistica, salvaguardando la parte agricola intermedia tra i due ambiti che rientra all’interno delle linee programmatiche del Piano, favorendone sostanzialmente una frazione di corridoio ecologico e di connessione naturalistica.
Riqualificare il sistema insediativo: il sistema insediativo morfologico viene suddiviso in zone A (centro storico), B (completamento e conservazione dei volumi), zona C (di espansione) ed è stato fatto garantendo che il fabbisogno in base alle scelte di pianificazione si attesti intorno a un incremento del 18 per cento. Poi ci sarà una zona F che prevede attrezzature, servizi e impianti pubblici, e una zona G che prevede attrezzature e servizi privati.
Importantissimo, rispetto ai pareri che ci sono stati espressi, era ridurre il consumo del suolo. Noi abbiamo ridotto di circa 140 ettari le aree dedicate al recupero dei nuclei abusivi. Con una rimodulazione di questi nuclei quindi è stato ridotto il consumo di suolo di Castelnuovo di circa 140 ettari. Quindi, ridotto il consumo del suolo per usi residenziali; previsti solo cambi di destinazione d’uso e adeguamenti igienico-sanitari degli edifici esistenti; ridotte le zone di espansione necessarie al reperimento degli standard urbanistici.
Le zone C di espansione sono quelle aree di espansione del tessuto residenziale; al loro interno ci sono sia sottozone non attuate, sia sottozone che prevedono il passaggio di aree non vincolate da zona agricola a zona residenziale. La zona C, in base alle località in cui si sviluppa il tipo di intervento proposto, sarà suddivisa in intensiva, semintensiva, estensiva. Comunque, la zona C di espansione rappresenta circa l’1 per cento del territorio comunale di Castelnuovo di Porto. Attrezzature, servizi e impianti pubblici. Sono state aumentate le aree dedicate all’istruzione, sono aumentate le aree dedicate alle attività di multifunzione, sono aumentate le aree dedicate a parchi e ad attività sportive, sono state definite le aree dedicate a parcheggi.
In questa tabella si può vedere, da decreto ministeriale, quali dovrebbero essere gli standard dei metri quadri ad abitante. Possiamo vedere che rispetto all’istruzione noi ci attestiamo su 5,19 metri quadri ad abitante mentre la norma ne prevederebbe 4,5, quindi siamo sopra quanto previsto dalla normativa. Sul multifunzione 12,8 metri quadri ad abitante, e la normativa prevederebbe 2 metri quadri.
Parco, attrezzature per il gioco e per lo sport: siamo a 19,282 metri quadri ad abitante. La normativa prevederebbe 9 metri quadri ad abitante.
Parcheggi: 76 metri quadri ad abitante; la normativa prevederebbe 2,5. Questo per far capire che sono state rispettate le linee stabilite dal documento preliminare di indirizzo nel quale attraverso le osservazioni fatte dai cittadini, dall’Ufficio di Piano, dal lavoro svolto si è andati incontro, anche rispettando nelle fasi successive i pareri che sono venuti dalla Regione Lazio e da Città metropolitana, in realtà, tutte quelle funzioni che al momento, con il Piano regolatore vigente sono carenti nel Comune di Castelnuovo di Porto, con l’adozione di questo nuovo Piano vengono incrementate, e di molto, in alcuni casi anche più del doppio.
Il sistema della mobilità. Chiaramente, il nostro Comune ha una rete primaria. Noi abbiamo degli assi principali che sono sicuramente la via Tiberina, la via Flaminia e un asse principale che è la via Montefiore. Chiaramente, in previsione, soprattutto anche dei nuovi adeguamenti, come può essere il raddoppio della ferrovia, come è stato negli anni anche l’apertura del casello autostradale, e nel prevedere le zone di espansione sulla via Montefiore, nel nuovo Piano sono state ipotizzate delle strade di connessione che mettano in collegamento via Montefiore direttamente con via Flaminia, per sgravare il centro del traffico eccessivo che poi sarebbe maturato sia per le nuove espansioni, ma anche per le nuove zone produttive.
Il Piano prevede quindi una nuova viabilità connessa alla zona insediativa su via Montefiore, atta a non gravare sulla viabilità nei pressi del centro urbano. Viene prevista una nuova strada che metterà in collegamento via Montefiore direttamente con la via Flaminia. Inoltre, viene prevista anche l’istituzione di una mobilità ciclopedonale.
La zona produttiva e il sistema insediativo funzionale. Delocalizzazione delle aree a rischio idrologico, la vecchia zona produttiva dell’ex Protezione civile, perché dobbiamo dire che secondo il Piano regolatore vigente la zona produttiva al momento si trova in una zona a rischio idrogeologico, e tra l’altro anche in un’area nella quale c’è un vincolo ministeriale. Pertanto, la delocalizzazione di queste aree è stato un atto dovuto per poter dare al Comune di Castelnuovo un’area produttiva che fino ad oggi non ha potuto mai avere. Sono state adeguate le altezze degli edifici alle esigenze logistiche e produttive del territorio; è stata individuata una nuova zona logistica esterna ai vincoli, come dicevo, paesaggistici, ambientali, in conformità alle prescrizioni di Città metropolitana all’interno del PM2.
Quali sono stati il cronoprogramma e l’iter amministrativo? Quale sarà la pubblicazione del PUCG per trenta giorni, l’osservazione al PUCG entro sessanta giorni dalla pubblicazione; controdeduzioni alle osservazioni presentate entro il termine di 120 giorni dalla pubblicazione, la trasmissione del PUCG alla Città metropolitana di Roma capitale; la Conferenza articolo 33 della legge n. 38 del 99 con la Città metropolitana di Roma Capitale per il controllo finale entro sessanta giorni dall’indicazione. Infine, l’approvazione definitiva.
Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere Proietti.
Ho ricevuto come Presidente, indirizzata al Presidente del Consiglio, al Segretario e all’architetto Aldo Olivo, un emendamento, protocollo 69590 5 aprile 2022, di cui do lettura e che sottopongo al Consiglio: “Oggetto: emendamento della proposta di delibera n. 8/2022 avente oggetto ‘Piano urbanistico comunale generale PUCG, ai sensi del II titolo, Capo I della legge regionale 22.12.1999 n. 38 e successive modificazioni e integrazioni – Adozione’. Il sottoscritto consigliere comunale Ilaria Proietti, presenta il seguente emendamento alla delibera di cui in oggetto: ‘dopo la parola ‘impegno di spesa’, prima del deliberato, va aggiunto ‘visto l’articolo 78 del decreto legislativo n. 267/2000, che testualmente recita: ‘gli amministratori devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri, o di loro parenti, o affini fino al quarto grado. L’obbligo di astensione non si applica ai provvedimenti normativi o di carattere generale, quali piani urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta tra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell’amministratore, o di parenti, o affini fino al quarto grado’. Dato atto che a seguito di verifica risulta che alcuni consiglieri si trovano in situazioni conflittuali comportanti l’obbligo di astensione ai sensi del suddetto articolo; considerato che un consolidato orientamento giurisprudenziale prevede la possibilità di incorrere nella cosiddetta votazione frazionata, in caso di impossibilità di adozione del PUCG (o variante al PUCG), in ragione del fatto che alcuni consiglieri si trovano in situazioni comportanti l’obbligo di astensione (ex articolo 78 decreto legislativo 267 del 2000); considerato che in ragione della votazione frazionata, vengono discusse e votate separatamente componenti della variante al Piano urbanistico relative a singole zone del territorio comunale per l’assunzione delle quali provvedono ad astenersi quei consiglieri che risultano incompatibili ex citato articolo 78, comma 2, purché tali votazioni frazionate aventi ad oggetto singoli segmenti della nuova disciplina urbanistica siano poi seguite da un’analisi complessiva e da un’approvazione finale del suo imprescindibile contenuto globale da parte del Consiglio comunale e, quindi, con la partecipazione dei consiglieri che si fossero astenuti nelle precedenti separate votazioni su singole componenti della variante al Piano.
L’ammissibilità al ricorso della cosiddetta votazione frazionata è stata confermata anche in proposito dal parere del Ministero dell’interno (protocollo 15900) reso in data 21 ottobre 2008; atteso di avvalersi di tale possibilità, delibera di adottare con votazioni frazionata così come di seguito riportate gli elaborati tecnici così individuati: planimetria di zonizzazione punto 6.1, punto 6.2, planimetria di zonizzazione; punto 7, schede attuative; ogni scheda attuativa con votazione separata; di adottare il Piano urbanistico comunale generale (PUCG) ai sensi dell’articolo 3, Capo I della legge regionale 22 dicembre 1999 n. 38 e successive modificazioni e integrazioni, costituito dai seguenti elaborati predisposti dal professionista incaricato, integrati eventualmente con gli emendamenti della Commissione urbanistica: relazione preliminare, schema di piano, relazione tecnica, norme tecniche di attuazione, planimetria generale di zonizzazione, planimetria generale, nuove zone PUCG, planimetrie di zonizzazione; planimetria di zonizzazione [...]; schede attuative, pianificazione comunale, relazione illustrativa, pianificazione comunale, planimetria generale; pianificazione comunale, confronto nuove zone PUCG, PTPR tavola A, confronto nuove zone PUCG, PTPR tavola B, confronto nuove zone PUCG, PTPR tavola C, confronto nuove zone PUCG, PTPR tavola D confronto nuove zone PUCG, PTPR tavola PTP2, confronto nuove zone PUCG, PTPG tavola TP2.1 confronto nuove zone PUCG; di dare atto che all’adozione della presente deliberazione si applicano le misure di salvaguardia di cui all’articolo 12, comma 3 DPR n. 380; di dare mandato ai componenti degli organi ufficiali comunali di provvedere a tutti gli adempimenti connessi e consequenziali all’approvazione della presente deliberazione, in particolare in merito a misure di pubblicistica di legge, successiva procedura di approvazione ai sensi della legge regionale n. 36 del 99, adempimenti relativi alle proposte di modificazione e integrazione rettifica della pianificazione paesaggistica ai sensi dell’articolo 65 delle norme tecniche di attuazione del PTPR; di approvare con il presente atto una relazione geologica geomorfologica redatta dal dottor geologo Vittorio Stocchi e l’indagine vegetazionale a firma del dottor Piero Pieri, redatti con impegni già assunti a supporto del progetto di pianificazione urbanistica di cui al punto 2; di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell’articolo 134, comma 4, decreto legislativo n. 267 del 2000, stante l’urgenza a provvedere in merito”.
Speaker : PROIETTI
Volevo semplicemente chiarire che il punto aggiunge e sostituisce il precedente.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Scusi, non…
Speaker : INTERVENTO
Il testo aggiunge e sostituisce…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Aggiunge e sostituisce il precedente.
Ho letto e preso atto dell’emendamento prima dell’analisi della discussione affinché si possa avere inizialmente, prima di discuterne, quella che sarà poi il tipo di votazione che andremo ad affrontare, così come richiesto nella proposta di emendamento, e questo a fronte di quanto ho enunciato all’inizio.
Per questo motivo è prima, in modo che poi passeremo alla discussione e alla votazione…
Sì, la devo mettere a votazione, ovviamente; era la spiegazione del perché adesso e non dopo la fase di discussione. Dopo la votazione di questo emendamento avremo poi le fasi di votazione, di studio della presentazione degli altri emendamenti, consequenziali sulla base di una valutazione che abbiamo già stabilito a monte.
Osservazioni?
Prego.
Speaker : SIROTTI
A seguito della lettura di questo emendamento noi siamo abbastanza perplessi, soprattutto perché non sono problematiche che sono sopraggiunte. Potevano essere cose che potevamo chiarirci in Capigruppo, o anche in Commissione.
Ho necessità di comprendere quello che si porta all’interno di questo emendamento perché si definisce una modalità di votazione di cui non abbiamo parlato. Io ho necessità di sospendere e di leggerlo bene.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Perfetto.
Possiamo sentire il consigliere e poi votiamo la sospensione.
Speaker : GALDIERO
Io invece devo dire che non cambiate mai, siete sempre i soliti furbacchioni.
Voi cioè oggi in Consiglio comunale portate una cosa del genere, dove si sovverte quello che è il voto, perché noi dovevamo votare una cosa e poi ne dobbiamo votare un’altra, cioè a segmenti. A questo punto, bene ha detto la collega Sirotti: vogliamo capire quello che avete intenzione di fare. Ma poi io non capisco una cosa: qual è il problema? Dove sta il problema a dire ai cittadini castelnovesi “se avete conflitti di interesse fino al quarto grado?”; se uno ha una terra, un terreno, una casa, qualcosa che viene all’interno di questo contesto, dove sta il problema? Dove sta? Ditelo, lo dovete dire. Ma non a segmenti, a carattere generale: non c’è nessun problema, ragazzi. È fino al quarto grado: può essere che nonna te l’ha lasciata, che te l’ha lasciata il nonno del nonno. Non è un problema, ma diciamocelo. Invece di chiuderci, cercare di capire e trovare queste furbate, diciamo ai cittadini castelnovesi “guardate che io ho questo”, qual è il problema? Io non ci vedo nulla di male. È trasparenza, il documento che ha letto il consigliere Proietti, la massima trasparenza: benvenuta trasparenza, qual è il problema? Io non trovo problemi.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Prego.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Buonasera a tutti.
Colgo con favore l’intervento della consigliera Sirotti. Sicuramente siamo a favore… Sicuramente il Gruppo del Partito democratico è per la sospensione, affinché con la lettura l’emendamento sia chiaro a tutti quanti i Capigruppo.
Mi permetto però di esprimere un paio di posizioni…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Consigliere, continuo a sentirla male, rimbomba tanto.
Non so se è possibile provare un altro microfono.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Questo è quello buono. Ripeto, se non si è sentito, laddove è lo streaming, che colgo con favore l’intervento della consigliera Sirotti, della collega. Siamo, anche come Gruppo democratico per la sospensione affinché si dia lettura in Capigruppo e tutti quanti possano chiarire eventuali dubbi (eventuali).
Per quello che riguarda però le modalità di voto, vorrei ricordare innanzitutto che per poter dire che queste cose vengono sovvertite all’ultimo momento, che bisogna partecipare alle Capigruppo, che bisogna partecipare alle Commissioni. Quando non si partecipa alle Commissioni dei Capigruppo, poi è difficile venire a dire in aula a dire cose diverse da quelle che non hai avuto modo di esprimere nelle giuste sedi. Quindi, consigliere Galdiero, rimaniamo pure sui fatti.
La seconda cosa…
Mi azzardo, mi azzardo, la famiglia ce l’hanno tutti, quindi quando fa un intervento…
La maleducazione è un tratto distintivo da parte di alcuni…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Consigliere Galdiero, ma perché si scalda?
Consigliere Galdiero, perché si scalda? Per cortesia…
Veramente, consigliere, non vorrei dirle una cosa, ma stava…
Consigliere Galdiero, lavoriamo… Consigliere Galdiero, sta comunque rispondendo né più né meno, nella misura in cui fa le sue osservazioni e gli altri stanno zitti ad ascoltarla, consenta comunque di controbattere, o comunque di dire quanto meno l’opinione agli altri consiglieri. Mi sembra che…
Consigliere, per cortesia!
Consigliere, per cortesia… Per cortesia, per cortesia.
Mi sembra però che stiamo partendo un po’ male. Cerchiamo di darci una regolata e soprattutto una calmata.
Consigliere Baldelli, prego.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Grazie, Presidente.
In merito proprio a quella esigenza di trasparenza che è stata evidenziata, fare nomi nasce da questa esigenza: perché siamo personaggi pubblici e abbiamo un incarico pubblico, pertanto ritengo sia opportuno.
Quello che mi permetto di aggiungere è che questa modalità frazionata nasce proprio in una sede dove evidenziarlo ancora di più, quindi non permetto che si facciano illazioni di questo tipo ai nostri consiglieri.
Nel momento in cui si farà una votazione frazionata, sarà evidente l’astensione dei consiglieri su una zona ancora più frazionata, non su tutto il territorio di Castelnuovo.
Quindi, quando facciamo delle affermazioni, cerchiamo pure di integrarle all’interno di un processo dialettico-politico fondamentale. Il frazionamento evidenzierà ancora di più, quindi andiamo incontro alle istanze di trasparenza e alle esigenze che i cittadini devono verificare sul nostro territorio. Grazie.
Se si può disporre la votazione per la sospensione, Presidente.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie.
Io sarei dell’idea di passare alla votazione della sospensione. Chiedo al Consiglio di esprimere il proprio voto per alzata di mano sulla sospensione del Consiglio.
Voti favorevoli? Sospendiamo la seduta per quindici minuti. Sono le 17,42.
Riprendiamo alle ore 18.
Grazie.
(La seduta è sospesa)
Riprendiamo i lavori dell’Assemblea. Chiedo al Segretario di proporre l’appello dopo la sospensione.
Speaker : PIEDIMONTE – Segretario Generale
Travaglini (presente); Piredda (presente); Guadagnoli (presente); Sabbatini (presente); Incecchi (presente); Proietti (presente); Baldelli (presente); Polinari (presente); Squillace (presente); Gloria (assente); Rossi (presente); Sirotti (presente); Galdiero (presente).
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Constatato il numero legale, riprendiamo la seduta dell’Assemblea dopo la sospensione per la lettura dell’emendamento.
Per cortesia… Ci sono problemi? Posso proseguire? Okay.
Riprendiamo la seduta e dopo aver preso visione e lettura dell’emendamento, passiamo alla votazione dell’emendamento allo schema della proposta di delibera n. 8 di cui abbiamo dato lettura in precedenza e preso visione poc’anzi.
Prego, consigliere Rossi.
Speaker : ROSSI
Okay. Vorrei capire una cosa: se è possibile fare un minimo di discussione, visto che è stata solo data lettura all’emendamento. Chiedo se è possibile fare un minimo di discussione, visto che abbiamo il nostro Segretario comunale che è garante di tutto quanto.
Se posso fare una domanda per una perplessità che mi è sorta mentre si leggeva. Posso?
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Certo, consigliere.
Speaker : ROSSI
Perfetto. Volevo capire una cosa: non credo che ci sia nessun problema, anche perché poi verrà dichiarato dalle persone che hanno dei conflitti, che presumibilmente dovrebbe essere il Sindaco, potrebbe essere Squillace, come Michele Incecchi, a lume di naso e a ricordo. Non credo quindi che ci sia nessun problema in tal senso.
Il dubbio è sulla regolarità dell’atto: chiedo a lei, Segretario. Noi adesso andiamo a votare un emendamento; gli stessi consiglieri comunali che hanno, a quanto pare, a quanto sembrerebbe, dei conflitti, vanno a votare un atto, un emendamento che andrà a favore di loro stessi. Comunque è un qualcosa che li riguarda, che va favore di una loro stessa votazione, che li riguarda. È normale questo? Si può fare?
Speaker : PIEDIMONTE – Segretario Generale
L’emendamento non credo che abbia questa ratio, ma la ratio dell’emendamento è quella della tutela della democraticità del Consiglio…
Mi alzo perché sennò la sedia è molto bassa. La ratio dell’emendamento è la tutela della democraticità della deliberazione dell’organo collegiale, in questo caso, del Piano regolatore, laddove si creino dei potenziali conflitti, come previsto dalla regola generale dell’articolo 78.
Lo stesso articolo 78 del TUEL al comma secondo dispone una deroga in caso di Piani regolatori generali, dicendo naturalmente che laddove, in caso di interesse diretto, concreto, che si possa immediatamente verificare tra la scelta urbanistica non dell’intero Piano regolatore ma evidentemente delle sue varie parti, se questo possa comportare una sorta di favore per il consigliere o per i suoi parenti fino al quarto grado o affini, egli si deve comunque astenere.
Quindi, è vero sì che vige una deroga, ma la deroga non vale in maniera assoluta; dice se c’è l’interesse, che però, a differenza del comma immediatamente superiore, in questo caso deve essere provata, allora comunque ha l’obbligo di astenersi dalla votazione nonché dalla discussione.
La ratio nei piccoli Comuni, e questo non lo dice il Segretario comunale di Castelnuovo di Porto, ma lo dicono la giurisprudenza amministrativa consolidata e infiniti pareri che troverete sul sito del Ministero dell’interno, è quella di consentire in tutti questi casi, perché tutti i piccoli Comuni affrontano la medesima situazione di avere questi potenziali conflitti di interesse, di garantire la democraticità, ovvero di non ricorrere ad un Commissario straordinario per l’approvazione della delibera in oggetto che riguarda il Piano urbanistico.
Questa votazione quindi permette che si possa frazionare la singola zona nella quale ciascuno di voi potrebbe avere un conflitto potenziale. Immagino che in un Comune dove siete residenti e dove siete nati, abbiate tutti, probabilmente, un parente fino al quarto grado che possa avere un terreno o altro.
Questo quindi tutela minoranza e maggioranza, non è fatto assolutamente per garantire esclusivamente i diritti di qualcuno, ma viene adottato come modalità diffusa e concessa, per garantire la democraticità, altrimenti ci sono casi in cui in tutti i Consigli tutti i consigli avevano un interesse e per questo si chiamava un Commissario straordinario.
Questo è il motivo per il quale si concede. Immagino che sia possibile che anche alcuni di voi abbiano una casa, un interesse che si possa provare su alcune parti dell’intero Piano, non è soltanto a tutela della maggioranza, ma proprio dell’intera democraticità del Consiglio comunale. Per questo viene considerata ammissibile la votazione frazionata.
Non ritengo che possa essere questo il problema, che va a tutela soltanto di una parte. Proprio per questo ho espresso un parere favorevole, proprio perché garantisce di non ricorrere al Commissario straordinario in tutti quei casi in cui nei piccoli Comuni tutti i consiglieri hanno un eventuale potenziale conflitto d’interesse previsto dal comma secondo dell’articolo 78 del TUEL.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Prego, consigliere Galdiero.
Speaker : GALDIERO
Io mi avvalgo ancora dei consigli illuminanti del nostro Segretario comunale perché sono andato sul sito del Ministero degli interni.
Vorrei capire una cosa, forse perché non ci arrivo. Noi oggi siamo stati chiamati in aula per votare la proposta di delibera di Consiglio comunale n. 8. L’oggetto parla di “Piano urbanistico comunale generale”. Nel deliberato c’è scritto di “adottare il Piano urbanistico comunale generale”. Che cosa dice il Ministero degli interni? “Approvazione del Piano urbanistico generale comunale (…); obbligo di astensione”. Dice chiaramente, nella sintesi di massima, che l’obbligo di astensione non viene applicato ai provvedimenti normativi o di carattere generale, se non nei casi in cui ci sia correlazione tra il contenuto della deliberazione, e cioè questa, e gli interessi dell’amministratore di parenti o affini fino al quarto grado”. Io le chiedo, Segretario, visto che lei ha letto le proposte di delibera: noi oggi, secondo lei, andiamo a votare un Piano frazionato, o andiamo a votare il Piano generale, come c’è scritto nell’oggetto e come è riportato nel deliberato?
Speaker : PIEDIMONTE – Segretario Generale
È chiaro che si approva il Piano, e per la natura normativa generalizzata del Piano urbanistico generale è la stessa ratio, per la quale si prevede la deroga del 78 comma secondo, per la quale si ammette non la votazione di una delibera frazionata, ma una votazione frazionata su una delibera che, attenzione, i consiglieri devono rivotare tutti, ugualmente nella sua totalità, questo vorrei che sia chiaro.
Ripeto: non lo dice il Segretario comunale di Castelnuovo di Porto attuale, facente funzioni, ma lo dicono la giurisprudenza amministrativa e la Corte di Cassazione che potete andare a leggere e a consultare quando volete e il Ministero dell’interno. Voi quindi vi votate l’intero Piano urbanistico generale, su questo penso che sono stata chiara.
Il frazionamento è una modalità che viene considerata ammissibile, aggiuntiva, che fa sì che non vada ad inficiare la votazione finale, perché essendo i consiglieri potenzialmente in conflitto su alcune parti del Piano urbanistico generale, dichiarano la conflittualità, senza incorrere nelle innumerevoli sanzioni (disciplinari, amministrative, di abuso d’ufficio secondo il codice penale), lo dice l’articolo 28 della Costituzione, non vi devo dire io quali sono le innumerevoli sanzioni in cui potreste incorrere se non dichiarate il potenziale conflitto di interessi. Per questo motivo dice: voi, nelle singole parti, nei singoli settori, andate a dichiarare quello che potrebbe essere un conflitto dalla potenziale variante urbanistica che ne ricavate, ma nella totalità lo rivotate. In questo modo, la democraticità del Consesso non viene intaccata.
Speaker : GALDIERO
Quindi, lei mi dice che noi oggi votiamo come è scritto nel deliberato, cioè il Piano urbanistico comunale, che poi attraverso un emendamento può diventare un Piano urbanistico generale.
Speaker : PIEDIMONTE – Segretario Generale
Le dico la verità, consigliere, si poteva anche non fare con l’emendamento, si poteva proporre in Consiglio comunale. E su questo c’è giurisprudenza consolidata. È una scelta che viene presa molto spesso in maniera abbastanza razionale dal Consiglio, perché si rende conto che sussistono in maniera evidente. È un Piano regolatore che tocca il Comune di Castelnuovo di Porto. Molto spesso ce ne si rende conto nella stessa discussione che potrebbe incorrere, chiunque di voi, in un potenziale conflitto e viene fatta questa scelta dagli stessi consiglieri per evitare che si nomini un Commissario ad acta per la votazione e la deliberazione del Piano regolatore generale.
Speaker : ROSSI
Ma per una trasparenza, si possono sapere quali sono… Visto che stiamo parlando di eticità…
Speaker : PIEDIMONTE – Segretario Generale
Non è una questione di trasparenza. Devono essere poi esplicitati. Cioè, quando si scinde nella votazione frazionata, si dichiara: io mi astengo perché ho un potenziale conflitto di interessi in questa scheda, in questa tabella, nella porzione che si va a votare.
Io voglio ribadirlo. Non so se sono stata abbastanza chiara nell’avervi fatto comprendere la differenza della deroga alla disciplina normativa generale del conflitto di interessi nel caso del Piano regolatore. Ebbene, nel caso del Piano regolatore, siccome lo strumento è uno strumento generale e persegue un interesse pubblico molteplice, collettivo, non un interesse individuale, il legislatore, quando scrive l’articolo 78, comma secondo, lo considera e dice: è chiaro che è difficilissimo provare che il singolo consigliere viene avvantaggiato dalla totalità dell’intero Piano urbanistico – mi sembra evidente – potrebbe essere avvantaggiato da una eventuale variazione urbanistica di quella frazione. E penso a un cambiamento di destinazione, ma di quella porzione, non dell’intero Piano. Mi sto spiegando? Quindi, delimita il conflitto di interessi in questa maniera alla singola porzione, facendo salvo l’intero Piano regolatore, che proprio per la sua portata generale e normativamente più ampia non può in qualche modo favorire in tutte le sue parti il singolo consigliere. A meno che non abbia un terreno o una casa in ogni parte, in ogni allegato. Questo non lo so. Magari è possibile. Comunque, in quel caso ci si asterrà da tutti i frazionamenti previsti.
Spero di essere stata chiara.
Speaker : ROSSI
Lei è stata chiarissima. Sul passaggio giurisprudenziale è stata chiarissima. Però, io vorrei sapere da tutti i consiglieri chi ha interesse. Se siamo tutti interessati, alla fine ci dobbiamo alzare tutti quanti. Quello io dico. Quindi, mi sarebbe piaciuto sapere, anzi mi piacerebbe sapere chi è che ha interessi. Tutto qua. Se è possibile. Poi, se una cosa non è possibile dichiararla prima, anche perché comunque successivamente si vedrà, pazienza, ne prenderemo atto.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
La parola al Sindaco.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Grazie, Presidente. Buonasera, consiglieri.
Io credo che l’emendamento proposto, così come abbiamo detto nella Capigruppo, effettivamente garantisca maggiore trasparenza e soprattutto maggiore democraticità. Ma questo perché? Perché come consiglieri comunali tutti quanti avremmo potuto invocare l’articolo 78 e dichiarare: ho un potenziale conflitto di interessi perché potrebbe essere il figlio di un mio cugino carnale. Del resto, essendo noi di Castelnuovo sicuramente nell’intero territorio li abbiamo, è chiaro. Ma la peculiarità di questo emendamento e di questa fase, così come andremo avanti nella votazione, permette a tutti i cittadini di Castelnuovo di Porto di verificare nella tavola prescritta, quindi una tavola che non è più una tavola generale, bensì una tavola circoscritta ad una porzione di territorio, qual è il conflitto di interesse. Cioè, se noi non avessimo fatto questo emendamento, tranquillamente qualcuno di noi qui si sarebbe alzato dichiarando un conflitto di interessi, non indicando la zona di appartenenza o dove c’è un conflitto di interessi, e quindi saremmo stati tutti quanti nel vago. Siccome a noi questa cosa non piace, vogliamo che, invece, sia indicato dov’è il conflitto di interessi. Sarà, anzi, una zona molto più ristretta, in cui andremo a dire: sì, è vero, qui c’è casa mia, quindi se quella casa subisce una trasformazione… Ad esempio, la mia posizione è rispetto al nucleo ex abusivo del distretto, dove ho casa, come può capitare a Fulvia che ha la casa del papà, ma chiunque ci può avere una casa, dove possono cambiare anche la norma. Pure al centro storico potrebbe cambiare la norma, quindi Ilaria, che ha una casa nel centro storico, avrebbe un conflitto di interesse. Io credo che sia, invece, di maggiore garanzia sia per la minoranza sia per i cittadini, ma soprattutto per il Piano, così si vede e si tocca con mano che va verso l’interesse generale. Cioè, atteniamoci più a che cos’è il Piano. Se avete, ovviamente, eventuali idee o emendamenti, siamo qui disposti assolutamente ad accoglierli, a valutarli insieme. Però, su questo fatto dell’emendamento, io credo che questo garantisca maggiore trasparenza e soprattutto vada nella giusta etica di un Piano regolatore.
Parliamone tranquillamente del Piano regolatore, perché la pianificazione generale è una cosa di cui dobbiamo parlare. Non è una cosa brutta, è una cosa bella, è una cosa che funziona, partendo sempre dal presupposto che partiamo dal 1969. Questo lasciamocelo sempre come incipit: partiamo dal 1969. Ci sono stati altri Sindaci, come Stefoni, come Lucchese, che revocò il Piano nel 2007, ed effettivamente hanno fatto tanto per poter fare questo Piano regolatore. Dal 1969 ad oggi sono passati cinquantatré anni e sicuramente sarà un dibattito molto lungo, ma l’importante è che andiamo avanti, che guardiamo al futuro e soprattutto che cominciamo a dare servizi e opere di urbanizzazione a quei cittadini che li aspettano veramente da tanto.
Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Consigliere Rossi, voleva prendere la parola? Prego.
Speaker : ROSSI
La ringrazio, Sindaco, per aver accolto la mia richiesta. È stato il primo che si è alzato e che ha detto che la sua casa fa parte di un nucleo abusivo. Quindi, grazie per averlo detto e sottolineato. Mi aspetto che lo faccia anche qualcun altro che ha come lei non cose abusive, però interessi. Quindi, grazie per aver accolto la mia richiesta, Sindaco.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Consigliere Rossi, rispondo a questa cosa. È chiaro che, come ho detto all’inizio della trattazione dell’argomento, ognuno di noi è chiamato a esporre quelli che sono gli ipotetici o probabili o eventuali conflitti di interesse, che andranno poi comunque verificati. Quindi, non è solo il Sindaco, ma anche lei, Rossi, anche Sirotti, Galdiero. Cioè, ognuno…
Al di là del fatto che lei abbia o non abbia, è nella sua qualità di consigliere che è chiamato a dichiarare quelli che sono gli ipotetici o probabili conflitti, rispetto ai quali oggettivamente non credo che ci sia né da nascondersi né da avere un atteggiamento omertoso. È estremamente chiara, questa posizione. Per cui, è chiaro che siamo tutti, nessuno escluso, chiamati ad adempiere a questo esame. Poi, magari il consigliere Galdiero non rientra. Ma è coscienza di ognuno di noi affrontare questo argomento.
Speaker : ROSSI
Vorrei fare una domanda, anche perché avete veramente stravolto la delibera, che era partita in un modo e adesso è tutta un’altra. Quindi, anche lì parliamone. Ma io come faccio a sapere se casa mia, in via Aldo Moro 31, nella tavola ha cambiato colore o ha cambiato destinazione? Chi me lo dice? Sulla base di che cosa?
Fino al quarto grado, perfetto. Ma come faccio a sapere se un ipotetico mio cugino ha acquistato qualcosa? Allora, ci dovremmo astenere tutti quanti su ogni votazione di tavola, scusatemi. Questo non lo capisco. Io ho cugini dappertutto: che faccio? Non so se hanno acquistato o meno un terreno. Ah, eccolo. Quindi, mi alzo e me ne vado. Faccio prima. Non partecipo alla votazione.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
È per questo che abbiamo fatto uno specifico richiamo alla normativa, una del Consiglio comunale e l’altra dell’articolo 18. Comunque, quanto ho detto fino a questo momento, parenti e loro affini sino al quarto grado, non è una cosa che noi abbiamo stravolto adesso riguardo a questa votazione, ma è quanto stabilito nell’articolo 28. Per cui, non si è stravolto niente. L’articolo 28 dice “riguardanti interessi propri o di loro parenti ed affini sino al quarto grado”, e questo è riportato nel Regolamento del Consiglio comunale, tra l’altro la versione con l’ultima modifica che è stata apportata, non, tra l’altro, a questo articolo, ma ad altri. Ci sono state Commissioni e quello che ognuno di noi ha e di parenti fino al quarto grado si è potuto vedere e verificare in tutte le Commissioni e anche attraverso la documentazione che vi è stata consegnata.
Questo, in linea di principio, è quello che noi andiamo ad affrontare. Mi sembra che sia abbastanza chiaro. Inoltre, ribadisco che non è uno stravolgimento dell’ultimo minuto, il richiamo all’articolo 28, perché è quello che ci disciplina costantemente.
Ci sono altri interventi? Consigliere Galdiero, prego.
Speaker : GALDIERO
Io ho una leggerissima sensazione, e cioè se il Piano non viene frazionato, non ce la fate, non ce la fate con la maggioranza, non avete la maggioranza legale. Però, oramai è chiaro, anche perché è semplice questa cosa, è un giochetto molto semplice. L’unica cosa che dico è che ci state portando a votare, attraverso un emendamento, una delibera che, secondo me, andrebbe ritirata così com’è, salvaguardando le opinioni di tutti, anche se qui non si tratta più di un’opinione. Cioè, noi stiamo votando una cosa che non ha significato, perché è diametralmente opposta a quello che avete scritto. Attenzione.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Ci sono altri interventi? No.
Andiamo alla votazione dell’emendamento allo schema della proposta di delibera n. 8/2022, avente ad oggetto “Piano urbanistico comunale generale (PUCG), ai sensi del Titolo III, Capo I, della legge regionale 22/12/1999…”. Per cortesia, c’è qualche problema? Scusate, state valutando? Mi devo fermare o proseguo? Grazie. Dicevo: “Piano urbanistico comunale generale (PUCG), ai sensi del Titolo III, Capo I, della legge regionale 22/12/1999, n. 38, e successive modificazioni e integrazioni – Adozione”, secondo il testo che ho letto prima della sospensione.
Pongo, pertanto, ai voti la proposta di emendamento. Voti per alzata di mano e votazione palese.
Voti favorevoli alla proposta di emendamento? Voti contrari? Astenuti? Non c’è nessun astenuto.
Con 8 voti favorevoli, è approvata la proposta di emendamento allo schema di proposta di delibera n. 8…
9 voti favorevoli, mi correggo.
Viene approvata la proposta di emendamento allo schema di proposta di delibera n. 8/2022, avente ad oggetto “Piano urbanistico comunale generale (PUCG), ai sensi del Titolo III, Capo I, della legge regionale n. 38”, protocollo n. 6959 del 5 aprile 2022.
Dopo la sospensione, riprendiamo la discussione sulla proposta di delibera. Interventi in merito?
Speaker : SIROTTI
Scusi, Presidente, in questa situazione si deve, comunque, spiegare anche come deve avvenire la discussione, perché chi ha conflitto non può partecipare nemmeno alla stessa. Come lo discutiamo questo Piano?
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Le linee generali, stiamo discutendo.
Speaker : SIROTTI
Visto che avete scelto una modalità di voto e anche di partecipazione alla seduta, io potrei parlare in linea generale, ma potrebbe, in realtà, essere qualcosa che è in conflitto. Visto che ora abbiamo detto che si può parlare anche di interessi diffusi, ci può essere anche un conflitto in questo ambito, quindi secondo me è difficoltosa anche la discussione.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Discutere delle linee di principio e del Piano generale non rientra nella discussione delle singole tavole, che poi andremo ad affrontare. In quel caso, sul singolo, laddove si esprime e si palesa la conflittualità, verrà evitata la discussione e, quindi, ci sarà l’astensione. Sulle linee generali di quanto rappresentato poc’anzi dal consigliere Proietti la discussione è aperta.
Questo era abbastanza evidente, almeno per quello che è l’intendimento dell’emendamento che abbiamo approvato poco fa.
Interventi? Assessore Guadagnoli, prego.
Speaker : GUADAGNOLI – Assessore
Tutti questi pregiudizi che ci sono, andare a scoprire chi ha conflitti di interessi… Per carità di Dio, si alza da solo chi ha un conflitto di interessi. Lo dice l’articolo. Ma noi qui stiamo discutendo un Piano regolatore che è la programmazione di Castelnuovo da qui verso il futuro, quindi andare a scoprire chi ha conflitti di interessi, bene, chi ha conflitti di interessi su una tavola lo capisce da solo, per cui si alza e se ne va. Abbiamo fatto le Commissioni, l’abbiamo visto in Commissione.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Fatemi chiarire una cosa su questo “si alza e se ne va”. Si astiene.
Vorrei, però, che su questo argomento non ci fosse fraintendimento. Ci si astiene, non si alza e se ne va. Ci si astiene.
Speaker : GUADAGNOLI – Assessore
Comunque, si astiene, ma si astiene da solo, lo sa. Su una tavola specifica, su un concentrato specifico di una tavola si capisce ancora di più. L’abbiamo detto in Capigruppo, abbiamo letto l’emendamento. Io non capisco perché si fanno tutte queste opposizioni su una cosa che poi va discussa e va approvata per il futuro di Castelnuovo di Porto, cosa che tutti quanti stiamo portando. Ci siamo seduti noi oggi in questo Consiglio comunale e possiamo veramente prevedere il futuro di Castelnuovo di Porto. L’abbiamo visto sulla spiegazione del PRG: c’è lo sviluppo, ci sono i corridoi ambientali, ci sono le scuole, c’è tutto. Penso solo a quanta fatica abbiamo fatto adesso solo per presentare i finanziamenti di PNRR quando non c’è una programmazione sul Comune. Quanta fatica è stata fatta. Quanta fatica è stata fatta! Per ogni terreno bisogna avere una variante urbanistica e i PNRR non li prevedono.
Cerchiamo veramente di essere responsabili, non ostacoliamoci a vicenda, solo perché lo approviamo noi, oggi, che siamo la maggioranza e voi siete la minoranza, e magari si vuole approvare domani perché qualcun altro vuole essere la maggioranza e qualcun altro vuole essere la minoranza. Non facciamo questi giochi, per favore. Per favore.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, assessore.
Prego, Sindaco.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Innanzitutto in linea generale voglio fare i ringraziamenti all’assessore all’urbanistica che ha redatto il Piano, ma anche all’ex assessore all’urbanistica Tiziano Cucinotta, perché nonostante qualche cosa il Piano è corrispondente alle scelte programmatiche. Insomma, è stato un bene prezioso per noi. Ringrazio tutti quanti i consiglieri della Commissione Urbanistica, soprattutto Ilaria Proietti, che ha fatto veramente un lavoro egregio. Ringrazio anche i tecnici, l’architetto Paluello, il dottor Birindelli, l’architetto Olivo e gli uffici comunali.
Voglio partire da una data, che è il 1969. Pensate che io ho trovato la firma di mio nonno, che nemmeno ho conosciuto, su quella programmazione urbanistica, un vecchio comunista. Effettivamente avevano pensato una Castelnuovo molto differente da oggi. La Castelnuovo che loro avevano pensato era una Castelnuovo della seconda casa, una Castelnuovo che doveva accogliere quelle persone venute da Roma per il sabato e la domenica. Queste persone, poi, così come è stato per Valle Ioro, come è stato per Colleverde, come è stato per Monte Calcara o per Valle Linda, che sono delle forme astratte e non connesse col tessuto urbano, quindi non connesse con la città, perché sono rimaste indipendenti, sono rimaste private, oggi in quelle zone ci vivono persone, ci vivono persone stabilmente, hanno deciso quelle persone che i propri figli devono andare a scuola a Castelnuovo, di Porto, che devono arrivare con una mobilità pedonale agli uffici, che sono di prossimità, che devono poter arrivare al Parco di Veio in comodità tramite anche una bicicletta. Quindi, devono fare mille azioni che prima facevano solo il sabato e la domenica. Quindi, così è stata pensata Castelnuovo di Porto nel PRG.
Analogamente la mancanza di pianificazione in cinquantatré anni che cosa ha prodotto? Ha prodotto la stessa cosa che ha prodotto a me, a casa mia, che è casa di mia madre, che inizia con un casaletto molto più piccolino, poi diventa più grande, poi fa casa un altro accanto, poi fa casa un altro accanto, e questi succedono che diventano dei nuclei sorti spontaneamente. Ce ne abbiamo quanti a Castelnuovo di nuclei? Forse una ventina. Li abbiamo identificati. Cioè, venti zone, venti aree in cui c’è la presenza dell’essere umano. Sono sorti spontaneamente, ma perché sono sorti spontaneamente? Perché all’epoca, purtroppo, il Piano regolatore prevedeva che con un lotto minimo di un ettaro in zona agricola si potesse costruire una casa. Quindi, ci sono tante case, tutte quante con un ettaro di terra, che poi alla fine hanno creato un aggregato urbano. Ma in quell’aggregato urbano oggi che cosa manca? Mancano le fognature, mancano i servizi, mancano le aree a gioco, mancano le aree dedicate all’istruzione, mancano le aree dedicate allo sport e al benessere. Tutti vorremmo che ci fosse un paese migliore, dove è possibile giocare tranquillamente e fare sport nelle immediate vicinanze, dove è possibile avere un’istruzione, dove è possibile avere un asilo nido. Non abbiamo una zona dedicata all’istruzione per l’asilo nido. Questo è Castelnuovo di Porto. Perché? Perché è stata pianificata nel 1969. Non c’era il Parco di Veio. Quindi, mancava una centralità, che oggi invece va rilanciata. Noi abbiamo pensato alle porte al Parco di Veio, ad esempio. Che cosa sono le porte al Parco di Veio? Sono quelle porte che ti garantiscono l’accesso diretto al parco, con piccoli servizi, con un gazebo dove puoi vendere prodotti tipici locali, dove puoi parcheggiare la macchina, dove ci sono scambi intermodali tra l’auto e la bicicletta. Questo è quello che noi pensiamo di Castelnuovo, che è quello che non pensavano loro nel 1969, che sono stati fin troppo lungimiranti per un paese di poche anime. Erano 1.200-1.300 anime, che adesso sono diventate 8.000.
Ma che cosa ci ritroviamo oggi noi su questo Piano regolatore? Perché siamo qui a pianificare? Perché pianificare vuol dire sceglie, pianificare vuol dire aumentare la qualità di vita delle persone, pianificare vuol dire portare servizi, portare servizi a quelle zone che abbiamo consentito nel tempo che fossero urbanizzate e che fossero vissute dall’uomo, ma in realtà poi sprovviste di qualsiasi servizio. E cominciamo ad elencare. A Monte Soriano non hanno le fogne, e adesso stiamo portando la strada, con la pubblica illuminazione, ma è dal 1970 che ci abitano. A Monte Cucco non abbiamo ancora l’acquedotto, però ci abitano 300 famiglie. A Monti della Camera non hanno le fogne e non hanno l’acquedotto, però ci abitano 300 famiglie. Così come il Ristretto, così come tantissimi nuclei sorti spontaneamente, perché è mancata la pianificazione.
È vero che abbiamo avuto del tempo per pianificare. Ricordo che il Sindaco Lucchese, che forse adesso è andato via, fu uno degli ideatori del Piano regolatore comunale e fece delle scelte molto lungimiranti, che poi, però, portò questo paese a vent’anni di arretramento, perché questo oggi ha portato a Castelnuovo di Porto. Se Castelnuovo di Porto non ha una zona industriale, non è competitiva, non è produttiva, c’è chi ha fatto quelle scelte, nel 2007, revocando quel Piano. E non c’erano i PTPR, non c’era il PTP, non c’era il PTPG. Tutti questi, che sembrano termini strani, sono semplicemente vincoli sovraordinati che sono venuti dopo. E noi che cosa facciamo? Noi conformiamo il Piano regolatore a questi vincoli. Noi confermiamo il Piano al PTPR, quindi al Piano paesistico regionale. Confermiamo il Piano al PTPG, che è il Piano provinciale, che era chiuso in un cassetto e tutti pensavano “va beh, ma il Piano provinciale è una stronzata!”. No, in realtà no. È una cosa bella, dove effettivamente ci dice che la zona industriale di Castelnuovo di Porto non deve stare lì, ma deve stare sopra al primo gradino tufaceo della Valle del Tevere, al di fuori del vincolo. Ci dice questo. Ci dice: signori, avete sbagliato tutto per cinquant’anni; avete messo la zona industriale all’interno di zone che sono vincolate con decreti ministeriali. Al di là di quello di esondazione perché, poverelli, nel 1969 mica sapevano che c’era il vincolo idrogeologico. Quelli hanno visto una piana e la prima cosa che hanno fatto è stata quella di mettere lì la zona industriale. Anzi, nel 1969 sono stati pure lungimiranti a pensare che ci fosse una zona industriale vicino al Tevere. Lì nascevano le civiltà, vicino all’acqua, per cui è chiaro che hanno pensato a quello. Dopodiché, c’è stato il nulla. E abbiamo continuato a pianificare in maniera disordinata e in maniera – lì sì che è stato uno sbaglio – d’emblée. Vogliamo continuare con gli sportelli unici? No, noi vogliamo pianificare il territorio, vogliamo spostare l’area industriale dove non ci sono i vincoli, vogliamo spostare e delocalizzare quello che ha il vincolo idrogeologico in un posto – poi vedrete gli emendamenti presentati in Commissione – dove non c’è nessun vincolo ambientale, dove è previsto che si possano fare varianti urbanistiche. Siamo accanto a Capena e siamo l’unico Comune che non ha nulla. Ma di che parliamo? A Capena hanno l’ASL, hanno servizi e presìdi sanitari, hanno presìdi di ogni genere, attività commerciali. Poi, arrivi da noi, e che cosa c’è? C’è il vivaio, che è bellissimo, per carità, ma non porta purtroppo lavoro, non porta purtroppo occupazione, non porta benessere. Noi siamo sempre costretti ad emigrare in altri comuni perché non abbiamo nulla. Se vuoi fare un campo da padel a Castelnuovo di Porto non c’è uno spazio a servizi sportivi. Perché? Perché non sono previsti nel Piano. Erano previsti solo quelli a verde pubblico. Ma nel 1969 potevano pensare a una cosa del genere? Sono stati fin troppo lungimiranti. E poi dice: un piano, un piano di espansione. No, perché l’1 per cento del territorio è previsto di espansione.
Inoltre, che cosa abbiamo fatto? Abbiamo deciso che l’essere umano debba vivere all’interno e vicino ad altri esseri umani, quindi abbiamo densificato una zona, che è Montefiore. Perché va spiegato il Piano. Noi che cosa abbiamo fatto con il Piano? Abbiamo detto: non vogliamo l’espansione, vogliamo innanzitutto recuperare i nuclei, quelli sorti spontaneamente, che sono la maggior parte. Poi tagliamo in quei nuclei che approvaste voi nel 2012 di 140 ettari, perché lì sì che avevano fatto qualcosa di veramente fuori da ogni grazia di Dio. Hanno pensato che quei numeri potessero diventare l’espansione di Castelnuovo di Porto. E invece no. In quei nuclei abbiamo tagliato 140 ettari, perché possono fare solo cambio di destinazione d’uso e piccole aree di espansione, che devono essere utili a portare il miglioramento della vita delle persone, perché le persone sono stanche di stare senza acqua, senza luce, senza gas, senza niente. Non ci abbiamo una gara di lottizzazione che sia andata al Comune, che sia passata dal Comune. E le Rondini è stata così, e Valle Ioro è andata così, e Monte Calcara è andata così. E basta senza pianificazione! Parlate di pianificazione, è una cosa bella. Lasciate stare i conflitti d’interessi. Lo dico: sì, ho casa a via del Ristretto, me l’ha data la mamma, e che cosa devo fare? Me l’ha data la mamma. E che cosa devo fare? E che sarà mai? Non penso che sia questa apoteosi, questo problema, questo grosso conflitto di interessi. Mi dispiace per voi, ma la zona industriale la mettiamo da un’altra parte. Non ci sarà scritto “Incecchi” su quelle terre, perché quei terreni di Incecchi li sceglieste voi nel 2012. Pure questo va detto! Pure questo va detto! Prima erano buone e adesso sono cattive. Quindi, diciamo che sono cambiate. Però, chi li scelse? Li scelse Stefoni.
Quindi, il nostro Piano che cos’è? Innanzitutto tuteliamo la Valle del Tevere, perché spostiamo sessanta ettari di zona industriale e diciamo che lì non si costruisce più. La metti in sicurezza, fai le vasche di esondazione e ti sposti l’area industriale. Se ti sta bene, è bene; sennò, per me ci puoi mettere i girasoli. Sono d’accordo con Luigi. Dopodiché, tu puoi pianificare, tu puoi consumare suolo, ma tu devi garantire i corridoi ecologici, tu devi pagare gli extra-oneri, tu devi mettere a posto tutti i fronti di cava, tu devi garantire che quell’area sia vivibile da tutti quanti, non solo da te, e quindi che ci siano parchi, giardini, che ci sia tutto. Ma se non facciamo questo Piano, rimarremo sempre così. Peraltro, si parla di consumo del suolo, ma quant’è questo consumo del suolo? L’1 per cento del suolo viene consumato, quell’1 per cento che ci garantisce che quegli 8.000 cittadini di oggi che non hanno un asilo nido… Lo vogliamo dire che non hanno un asilo nido? Lo vogliamo dire, sì o no, che non hanno un asilo nido? Che sono sprovvisti di fogne, sono sprovvisti di acquedotti. Siamo nel 2022 e la gente sta senz’acqua. Sta senz’acqua! E ancora mi state dicendo: eh no, ma è di espansione. No, recuperiamo quello che c’è e quello che, purtroppo, negli anni è stato condonato. È la verità. Qualcuno gli ha permesso al lotto minimo di un ettaro di farci città, e hanno costruito città. Quindi, noi qualche cosa la dobbiamo fare. Non è colpa nostra. Negli anni Ottanta era così: tranquillo, fai casa. Ma poi qualcuno dovrà pur portarci le opere di urbanizzazione…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Per cortesia, potete fare silenzio?
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
…perché è lì che funziona il sistema della città. Quindi, tutti quanti devono vivere per prossimità. Io esco di casa, vado dal fornaio e compro il pane, poi porto il bambino a scuola, quindi la scuola sta lì vicino, dopodiché posso andare al bar e posso fare attività sportiva. Non devo girare tanto, deve stare tutto vicino a me. Abbiamo messo anche più sport, più parcheggi, più istruzione e più verde. Poi, abbiamo fermato una cosa che forse non vi è chiara. Magari non l’avete vista nel Piano regolatore, perché mi sa che l’avete visto veramente male. Abbiamo terminato una speculazione, che si chiama Monte Tufello, che sta lì da più di quarant’anni e dove qualcuno ci ha fatto le convenzioni qui negli anni, e le hanno anche rinnovate queste convenzioni. Sono stati tutti bravi. Addirittura a quella brava persona hanno detto: guarda, falle tu le opere di urbanizzazione perché sei un fenomeno. Poi, è stato condannato per reati associativi il proprietario della Collina di Monte Tufello. Però, noi come Comune ci abbiamo fatto tantissime convenzioni. Ebbene, quell’area da oggi in poi finisce perché va a finire a verde pubblico. Quindi, quel signore dovrà prendersi le valigie e andarsene a casa, perché a Castelnuovo di Porto non ci viene più. Questo vuol dire pianificare, non tutte le altre stupidaggini che girano intorno al Piano regolatore. Pianificare vuol dire fare queste scelte, avere il coraggio di farle, di farle anche pensando a vent’anni, ma di farle immediatamente, perché dal 1969 sono passati cinquantatré anni e io sono stanco di vivere in un paese dove non c’è un asilo nido, sono stanco di vivere un paese dove c’è gente che non ha l’acqua potabile. Ma vi rendete conto che stiamo nel terzo mondo! E come le portate le opere di urbanizzazione? Tutte a carico del Comune? Dovrà esserci qualcuno che si farà carico di portare queste opere di urbanizzazione, sì o no? Questo è un atteggiamento costruttivo sul Piano regolatore. Dire: ma quella zona come facciamo a recuperarla, Sindaco? Mettiamo cinquanta abitanti in più e quei cinquanta abitanti in più ci garantiscono le opere di urbanizzazione, per far sì che quei bambini possano giocare su un cavolo di campo di calcio o su un prato, o un parcheggio per andare a casa. Oppure, vogliamo lasciare tutto così? Questa è la scelta da fare oggi.
I conflitti di interesse, Luigi, Emiliano, Francesca, sarò io il primo a denunciarli. Ve l’ho detto: ho una casa. Quella ho. Non ho nient’altro. E mi fermo qua. Non dico altro. Ho quella. E un mutuo da pagare. Altro non ho. Però, capite bene che può capitare che c’è il cugino di secondo grado, il cugino di tuo padre, che ha un figlio. In tutto il territorio abbiamo dei parenti. Ecco perché si utilizza questa deroga. Ma soprattutto questa deroga andrà a vantaggio di tutti, perché su ogni scheda ci sarà il consigliere che si alzerà e ci dirà perché ha un conflitto di interessi.
Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, Sindaco.
Prego, consigliere Proietti.
Speaker : PROIETTI
Vorrei semplicemente aggiungere una cosa a quanto ha detto il Sindaco, anche se ha già detto tutto. Fondamentalmente pianificare significa tutelare, pianificare significa tutelare il territorio, perché non è più possibile costruire in modo spontaneo, non è più possibile non avere delle regole che ci guidino nella gestione del territorio. Io credo che questa cosa tra tutte quelle che ha elencato il Sindaco sia una delle cose più importanti, e cioè che questo Piano garantisca la tutela del nostro territorio.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere Proietti.
Prego, consigliere Galdiero.
Speaker : GALDIERO
A questo punto prendiamo atto, citando l’articolo 74 e l’articolo 78, in merito all’emendamento. Il Segretario comunale si è preso la responsabilità di accettare questo emendamento. Per quanto riguarda l’articolo 78, i piani devono essere nella proposta, proposta di delibera. Eccola qua.
Io volevo fare un intervento. Mi fa piacere che ci sono anche i tecnici oggi, perché è vero quello che ha detto Riccardo Travaglini, bisogna conformare, bisogna fare, bisogna muoversi, sono cinquantatré anni che non c’è niente, non esiste nulla a Castelnuovo di Porto, e questa sua smodata voglia di fare, da una parte, a me – dico la verità – personalmente da cittadino non dispiace, ma c’è un “però”. Visto che la forma è la sostanza, allora che cosa succede? Che in questa proposta di delibera noi siamo giunti all’epilogo di questa consiliatura e sinceramente, dopo questi cinque anni, cinque anni di Consigli, mi sarei aspettato che questi Consigli si potessero svolgere in un clima di correttezza istituzionale. Guardate, non dico questa cosa così a caso, perché, ferma restando, ripeto, la voglia di fare, esiste sempre qualche cosa che a me non è chiara, non mi piacete per alcune cose, non solo e non tanto per noi consiglieri comunali, che pure siamo legittimati da un mandato popolare, ma proprio per i cittadini di Castelnuovo di Porto. I tempi sono duri e quelli che verranno, caro Sindaco, si annunciano ancora più duri per tutti, e noi abbiamo il bisogno di credere nelle Istituzioni, a cominciare proprio dal Comune. Non ci servono le favole, abbiamo bisogno di certezze, soprattutto quando si tratta di fatti ed atti che impattano sulla vita delle persone, sulle loro aspettative sociali ed economiche. In particolare, mi sarei aspettato che, in occasione di un atto tanto importante come il Piano urbanistico, anche alla luce degli iter amministrativi fallimentari che sono stati seguiti fino ad oggi per altri atti di natura analoga, come quello del Polo logistico, come Monte Tufello, in quanto lei, Sindaco, continua a dire qui in Consiglio comunale che dopo il Consiglio di Stato dava mandato ai suoi avvocati di proseguire, ma poi non ha fatto nulla, perché dopo il Consiglio di Stato c’è la Corte dell’Aia e ci vogliono svariati milioni di euro, che non abbiamo, e quindi le aree del casello, ci sarebbe stato un cambio di registro.
Essere capaci di riflessione, di cambiare approccio sarebbe stato un segnale di umiltà e di consapevolezza che avrebbe dato a tutti noi un’altra speranza nel futuro, una speranza diversa. Invece, continuate ad insistere nell’errore, nell’arroganza e nelle prese in giro nei nostri confronti e nei confronti successivamente dei cittadini. Continuate – la cosa più importante – a fare disinformazione. Questa volta non lo dico io, ma lo dice la Regione, dove c’è Zingaretti e non Galdiero, e lo dice l’Area metropolitana, dove c’è Gualtieri e non Galdiero.
Andiamo con ordine. Mi fa piacere che ci sono i tecnici, così se c’è qualcosa da smentire sono qui pronto e disponibile ad accettare le vostre critiche. È bene ricordare che il primo atto con cui si è avviata la procedura risale al 28 settembre 2018 – voi, quindi, stavate già in carica – con l’approvazione dello Schema di Piano, detto anche Documento preliminare di indirizzo (DPI) ai fini della valutazione ambientale strategica. Parliamo della delibera di Consiglio comunale n. 63/2018. Questa fase di consultazione preliminare della procedura di VAS (articolo 13, comma 1, decreto legislativo n. 152/2006) si è conclusa con l’emissione, da parte della Regione Lazio, del documento di scoping. Il protocollo era il n. 125327 del 9 febbraio 2021. Dopo quasi un anno di silenzio, in cui lo Schema di Piano si è perso nelle nebbie della Valle del Tevere, il Sindaco Travaglini ha convocato, il 14 dicembre 2021 e l’11 gennaio 2022, la Conferenza di pianificazione per acquisire il parere della Regione Lazio e di Città metropolitana di Roma Capitale sulla compatibilità del PUCG (Piano urbanistico comunale generale) rispetto agli strumenti e agli indirizzi della pianificazione territoriale e paesistica regionali e provinciali. A conclusione della Conferenza di pianificazione (articolo 32, comma 2, legge regionale n. 38/1999) il 31 gennaio 2022 vengono emessi due pareri da due Enti sovraordinati: la nota della Regione Lazio, protocollo n. 1888, e la nota di Città metropolitana di Roma Capitale, protocollo n. 20692. Si tratta di pareri previsti dalla legge – lo ripeto, previsti dalla legge – in cui vengono espresse indicazioni e prescrizioni alle quali il Comune si deve uniformare, per forza. Ripeto, non si tratta di una scelta rimessa alla volontà dell’Amministrazione – lo sottolineo – ma diventa un obbligo di legge.
Leggiamo cosa è stato scritto in questi due pareri, sapendo che, in base alla normativa vigente, la Regione Lazio si esprime sugli aspetti paesaggistici, mentre Città metropolitana sugli aspetti urbanistici. Quindi, parliamo del PUCG (legge regionale n. 38/1999).
Dal punto di vista paesaggistico, nella sua nota la Regione si sofferma in particolare sulle nuove aree di sviluppo limitrofe al casello autostradale e sulle aree per i servizi privati e verde privato di Monte Tufello. La Regione che dice? Dice espressamente che il Comune, nella fase di redazione definitiva del PUCG, oltre alle puntuali verifiche sulle compatibilità paesaggistiche delle aree sottoposte a vincolo paesaggistico, dovrà tenere conto anche dei contenuti propositivi e di indirizzo del PTPR – vi dico che cosa significa: Piano territoriale provinciale regionale – motivando opportunamente le eventuali scelte progettuali divergenti. La Regione, formulando il proprio parere, scrive pure che le indicazioni del redigendo PUCG risultano in larga parte conformi con il regime vincolistico del PTPR, ma che alcuni eventi urbanistici non risultano, invece, conformi o lo sono solo in parte con il grado di tutela delle aree dove gli stessi insistono, in particolar modo le aree limitrofe al casello e le aree di Monte Tufello.
Vado bene fin qui, signori tecnici?
In fase di adozione del PUCG e in particolare per questi ambiti, l’Amministrazione comunale dovrà adeguare le nuove previsioni urbanistiche alle corrispondenti limitazioni di tutela paesaggistica, procedendo all’eventuale ridimensionamento o eliminazione, ovvero ove possibile, e al loro mantenimento nei limiti dell’articolo 65 delle NTA del PTPR, richiamandolo nel Piano e fornendo le motivazioni e la documentazione adeguata per giustificare le scelte progettuali che si intendono mantenere in adozione. La Regione precisa pure che, in ogni caso, si riserva ulteriori valutazioni sulla compatibilità ambientale e paesaggistica del PUCG, per le quali dovranno essere acquisiti ulteriori pareri prima della definitiva approvazione.
Che cosa dice Città metropolitana? Ripeto, lì non c’è Galdiero, ma c’è Gualtieri. Sull’obbligo dell’Amministrazione di adeguarsi nella sua nota del 31 gennaio 2022 è ancora più chiara. Perché che cosa vi dice? Che il Comune dovrà recepire, in sede di formazione del Piano, le osservazioni e le richieste formulate riguardo al DPI (Documento programmatico di indirizzo) riportato nell’allegato alla stessa nota, e cioè all’Allegato A. Ripeto, in sede di formazione, non dopo l’adozione del PUCG, come state cercando di fare voi in questa Amministrazione con questa deliberazione, anche ambigua. E mi fermo qui.
L’Allegato A della nota della Città metropolitane elenca ben ventitré pagine, dove ci sono tutte le prescrizioni che il Comune deve recepire e reperire in fase di formazione del Piano, e cioè oggi. Prima di farlo, fa una premessa – sembra ripresa da uno dei miei interventi, e qui ho l’intervento che ho fatto un anno e mezzo fa – circa l’inattendibilità di molte dichiarazioni e di molti atti di questa Amministrazione comunale. Vi leggo cosa scrive Città metropolitane nel richiedere alcuni chiarimenti preliminari rispetto ai documenti che il Comune ha inviato a loro: “Si fa presente che gli stralci di varianti allegati all’elaborato grafico che rappresenta il PRG vigente, comprensivo delle varianti intervenute in tempi successivi – che peraltro erano prive di legenda – non sono riportati in maniera fedele”. Parlo l’italiano, anche se il Sindaco dice che non lo conosco.
La disinformazione dell’Amministrazione, quindi, è arrivata pure a Città metropolitana. Fino a lì siete arrivati. Fortunatamente, però, Città metropolitana non si fa prendere in giro. Infatti, dopo aver rilevato l’incoerenza delle previsioni rispetto agli obiettivi dichiarati, boccia senza appello il Documento programmatico di indirizzo, in particolare – limitandomi ai punti più eclatanti – per: l’alto consumo del suolo per usi residenziali – ne parlava prima il Sindaco – 248-300 metri quadri per abitanti contro la media di 150 metri quadrati della provincia; l’incremento decennale della popolazione – questa è carina – del 24 per cento contro il limite massimo del 15-18 per cento; infine – questo lo dice l’articolo 55 delle norme tecniche del PTPG – gli scarsi e insufficienti standard a servizi (articolo 56, articoli 3 e 4, comma 5, del decreto ministeriale n. 1444/1968). Quindi, Sindaco, lei di che cosa ci sta parlando? “Più pilu pe’ tutti”. Non è così, Sindaco. Tornerò sull’argomento abnorme di abitanti previsto dal PUCG.
La Città metropolitana chiede, sempre in fase di formazione del PUCG, di chiarire lo stato della pianificazione e dell’area del Polo di sviluppo servizi ed il prosieguo dell’iter scelto, dato che, se si intende concludere la pianificazione in itinere nell’ambito del PUCG, la previsione localizzativa di attività produttive nell’area prossima al casello autostradale presenta consistenti profili di incompatibilità con le direttive e le prescrizioni del PTPG. Lo scrivono loro, non lo scrive Galdiero. Neanche Città metropolitana ha capito che sta facendo l’Amministrazione Travaglini. Neanche loro l’hanno capito. Anch’io continuo a non capire dove stia andando l’Amministrazione. Però, una cosa l’ho capita: combinando questi pasticci e insistendo nell’errore, rischia di far saltare non solo tutto il Polo logistico, ma qualsiasi ipotesi di piano di sviluppo per Castelnuovo di Porto. Altro che posti di lavoro!
Non credo serva dire molto su questo disastro che è lo Schema di Piano (DPI) approvato nel 2018. Dopo i pareri di Regione e Città metropolitana, ci si sarebbe aspettati che un’Amministrazione desiderosa di mandare in porto un progetto si mettesse seriamente a tavolino e rivedesse completamente l’impostazione del PUCG (Piano urbanistico comunale generale). Appunto, se l’Amministrazione volesse raggiungere il risultato. Era chiaro. Per l’Amministrazione Travaglini, però, quello che conta è l’annuncio, non la sostanza. Cioè, io ti dico che faccio una cosa, poi se non la faccio ma chi se ne frega. Intanto te lo dico. L’“annuncite” è il problema di questa Amministrazione. Questo, infatti, non è altro che l’ultimo specchietto per le allodole per la campagna elettorale, perché voi state in campagna elettorale dal 2017. Perché cambiare strada? Perché? Le elezioni stanno a giugno e i cittadini non faranno in tempo a verificare l’ennesima fake news o ad accorgersi di essere stati presi in giro per l’ennesima volta. Lei, Sindaco, il Sindaco decisionista, fino ad oggi non ha fatto niente. Niente! Non che diciamo cose non fatte, facciamo la lista della spesa. Lei, Travaglini, non ha fatto niente fino ad oggi, e lo sa.
Potrei scendere su tanti altri aspetti, ma visto che, come mi hanno insegnato, il più assorbe il meno, mi limito ad esaminare due punti su tutti per evidenziare il mancato rispetto delle prescrizioni da parte di questo Comune nella formazione del PUCG: aumento del numero di abitanti e aree produttive zona casello.
Città metropolitana, nella sua nota, scrive: “Il DPI ipotizza un incremento nel decennio di 2.056 nuovi abitanti, che sommati agli 8.564 abitanti del 2017 porterebbe a 10.620 abitanti – lo scrivete voi – pari ad un incremento del 24 per cento, contro un massimo ammissibile del 18 per cento”. State dando i numeri. Il tecnico incaricato dal Comune – pagato da voi –, a pagina 32 della relazione tecnica, scrive: “Nel Piano, cercando di aderire alle indicazioni espresse nel parere di Città metropolitana, si prevede un numero totale di abitanti pari a 10.666”. Cercando di aderire alle indicazioni, con il PUCG il numero degli abitanti previsto non solo non diminuisce, ma aumenta rispetto a quello del DPI. Ragazzi, è incredibile! È incredibile quello che sta succedendo! Solo qui! Complimenti per la statistica! Il tecnico comunale, per cercare di rientrare nei parametri richiesti da Città metropolitana, prende a riferimento la popolazione stimata a ottobre 2021, invece di quella del 2017. Ma anche così non ci riesce. Sta fuori pure lì. Infatti, anche con questo artificio l’incremento che viene fuori nel PUCG è del 20 per cento, sopra quello massimo consentito del 18 per cento. State fuori pure lì.
Parliamo della zona del casello. Città metropolitana scrive: “La previsione localizzativa di attività produttive nell’area prossima al casello autostradale presenta consistenti profili di incompatibilità con le direttive e le prescrizioni del PTPG”. Vado a terminare. Il tecnico incaricato dal Comune, a pagina 25 della relazione tecnica, scrive: “Riguardo alle nuove aree produttive in località casello, il PUCG ricomprende all’interno della sua approvazione anche aree interessate da altre procedure urbanistiche che, seppure in corso di approvazione, vengono ritenute in linea con gli obiettivi di Piano”. Ritenute da chi, se Regione e Città metropolitana dicono l’esatto contrario? Vi fate le cose dentro casa, ve le suonate e ve le cantate? Su questi presupposti non sussistono le condizioni per entrare nel merito del PUCG, semplicemente perché è illegittimo. In estrema sintesi, il Piano è illegittimo. Del resto, come si legge nella relazione tecnica allegata al PUCG, non si è provveduto all’adeguamento alle prescrizioni obbligatorie per la compatibilità con il PTPR e il PTPG, come richiesto nei pareri della Regione Lazio e di Città metropolitana. Vedasi, a titolo esemplificativo e non esaustivo, il numero di abitanti e le previsioni nella zona del casello.
Oltre che nei verbali della Commissione Urbanistica, anche nel dispositivo della proposta di deliberazione viene, peraltro, dato atto che l’Amministrazione non si è adeguata alle prescrizioni. Non avete fatto quello che vi hanno detto loro. Non si è adeguata a tutti gli adempimenti relativi alle proposte di modificazione, integrazione e rettifica della pianificazione paesaggistica, ai sensi dell’articolo 65 delle NTA del PTPR.
L’iter di Piano non è quello di legge, come risulta nella relazione preliminare allegata al PUCG, nella parte relativa alle indicazioni programmatiche della normativa ambientale (pagina 42 e pagina 45). Dopo la VAS sarebbe dovuta seguire la stesura del rapporto ambientale, una fase di consultazione degli organi preposti per i pareri sulla proposta di Piano e sul rapporto ambientale, e quindi solo dopo queste fasi si sarebbe potuto procedere al PUCG.
Per i motivi sopraesposti, annuncio anticipatamente il mio voto contrario alla proposta di deliberazione.
Concludo dicendo, caro Sindaco Travaglini, che quando lei dice che vuole fare qualcosa per il suo paese io le sono estremamente grato, perché lei effettivamente ha voglia di fare queste cose. Ma la legge mi ha insegnato che, se non ti fermi adesso, ti fermi dopo. Quindi, fateci una riflessione su queste parole che vi ho detto, perché sono le stesse parole che io vi ho detto un anno e mezzo fa, sono le stesse parole che vi ho detto nel 2018, le stesse. Tant’è vero che alcuni passaggi sono riportati testualmente. Sembra che mi abbiano copiato nelle espressioni nelle documentazioni della Regione, dove, vi ripeto, non c’è Galdiero, ma c’è Zingaretti.
Mi rivolgo anche ai consiglieri. Attenzione, fate massima attenzione a quello che andrete a votare. Io vi ho fatto un discorso. Adesso chiedo al Segretario comunale di mettere agli atti il mio intervento. E con questo, vi dico: buona discussione.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere Galdiero.
Consigliere Sirotti, prego.
Speaker : SIROTTI
Complimenti…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Possiamo fare un po’ di silenzio in aula, per cortesia? C’è un borbottio notevole. Grazie.
Speaker : SIROTTI
Mi complimento per l’esposizione con il collega Galdiero. Ha detto tutto lui.
Volevo innanzitutto specificare al Sindaco che la nostra contestazione sull’emendamento non significa “dobbiamo puntare il dito perché tu hai conflitti di interessi o lui ha conflitti di interessi”, ma è il metodo dell’emendamento, lo strumento dell’emendamento che critichiamo. Si poteva discutere prima, si poteva inserire in proposta di delibera. Si sarebbero evitate oggi delle contestazioni che sono naturali da parte di chi non ha nemmeno a disposizione sempre il Segretario o anche altri tecnici per poter comprendere la cosa. Ovviamente è anche un senso, da parte nostra, di capire al 100 per cento, perché c’è anche da parte nostra una responsabilità nell’approvazione di un Piano regolatore, nella votazione di un Piano regolatore. Quindi, credo che sia stata legittima come discussione e non vi sia niente che vada sul personale.
Per quanto riguarda il PUCG, è vero, lo strumento di programmazione urbanistica è fondamentale per un territorio e all’interno di un Comune. Lo sappiamo. Però, le scelte, almeno secondo il mio parere e il parere del mio Gruppo, si devono condividere con la gente e anche con gli altri consiglieri. Noi ci ricordiamo che c’è stata un’assemblea pubblica a Bel Poggio nel 2018, ma poi su questo Piano vi è stata forse altra condivisione con i cittadini? Forse non ne siamo a conoscenza noi. Però, comunque, la programmazione si fa con noi, con i cittadini, con un Piano, come abbiamo fatto all’interno delle Commissioni, dove noi abbiamo sempre parlato, anche dopo che siamo venuti a conoscenza dei pareri di Città metropolitana e di Regione. E questo è avvenuto nella seconda Commissione che abbiamo fatto su questo Piano, anche se erano già arrivati in Comune. Però, va bene. Abbiamo preso questi pareri e li abbiamo studiati. Sapete che abbiamo puntato molto nella discussione in Commissione soprattutto sul parere di Città metropolitana, spesso ci siamo scontrati su questa cosa, ma perché per noi è comunque un parere di un Organo sovraordinato rispetto al Comune. Ci è stato detto che il Piano provinciale è un Piano ormai passato, che dovrebbe essere modificato, però comunque sappiamo che è vigente in questo momento, quindi per noi è importante che a tutte le varie prescrizioni che lui ci ha indicato di Città metropolitana e di Regione ci sia un adeguamento. Mi è stato detto, durante l’ultima Commissione, che ciò è avvenuto nei limiti del possibile, per non stravolgere le scelte di questo Piano, e che si è arrivati al 18 per cento per quanto riguarda l’incremento abitativo. Nella relazione tecnica leggo che è al 20 per cento. Quindi, già vorrei capire questo.
Per una questione anche di trasparenza nei confronti dei cittadini che ci stanno guardando da casa e che oggi abbiamo anche presenti, per la prima volta dopo tanto tempo, mi aspettavo che ci fosse un’esposizione grafica di questo Piano, così tutte le belle parole che ha detto il Sindaco nel suo discorso potevano essere comprese e conosciute anche da parte dei cittadini. Come anche sull’1 per cento del consumo di suolo: indichiamo, facciamo vedere, diamo dei dati o degli strumenti per capire se ciò è avvenuto a coloro che ci ascoltano.
Vorrei fare, infine, una domanda all’assessore o al Presidente della Commissione per quanto riguarda le perimetrazioni. Le perimetrazioni sono uno strumento che era già avviato, era tornato da parte della Regione con le controdeduzioni e poteva indipendentemente camminare rispetto al PUCG. Quindi, non si poteva concludere quell’iter delle perimetrazioni ed evitare eventualmente di inserirlo all’interno di questo Piano, ma farlo slittare e, quindi, portare a compimento quello che è stato uno strumento urbanistico, per poi, successivamente o di pari passo, completare quest’altra vostra scelta?
Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere Sirotti.
Lei ha fatto delle domande, l’1 per cento di consumo del suolo e per le perimetrazioni perché non si è concluso l’iter che era stato avviato nel 2012. Era il 2012, mi conferma?
Era tornata la risposta alle perimetrazioni.
Una presa d’atto di un perimetro.
Chi risponde?
Speaker : PROIETTI
Allora, io introduco e poi…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Introduce, quindi, il consigliere Proietti, poi interviene, per le delucidazioni tecniche, il tecnico che ha redatto il Piano. Grazie.
Speaker : PROIETTI
Innanzitutto vorrei ringraziare i consiglieri, sia il consigliere Galdiero che il consigliere Sirotti, perché in realtà le loro riflessioni e le loro domande ci danno la possibilità di approfondire alcune tematiche e di spiegarle ancora meglio. Credo che sia necessario.
L’iter è partito nel 2018, come diceva giustamente il consigliere Galdiero, ed è stato redatto un documento preliminare di indirizzo. Questo documento preliminare di indirizzo è stato redatto sulla base di consultazioni pubbliche, che sono state fatte, che sono state avviate in quegli anni, all’interno delle quali gli stessi cittadini hanno potuto dare il loro apporto, cioè fare le loro proposte.
Queste proposte sono state recepite da un ufficio di piano che è stato appositamente istituito proprio per la redazione adesso di questo PUCG. Sono stati utilizzati anche… Utilizzati, insomma coinvolti i comitati di quartiere. Quindi diciamo che c’è stato un lavoro che è stato fatto sul territorio.
Sulla base di queste consultazioni e sulla base delle scelte politiche dell’Amministrazione sono stati redatti dei punti, dei punti che dovevano essere i capisaldi del piano. Sulla base di questo è stato fatto lo schema di piano. Lo schema di piano è stato poi portato in Consiglio ed è stato approvato. Una volta approvato, lo schema di piano è stato trasmesso per le valutazioni ambientali strategiche e, a seguito di questa trasmissione, sono stati riportati i pareri che hanno portato anche al documento di scoping.
Dopodiché si è passati, come diceva, alle consultazioni nelle conferenze di pianificazione che sono avvenute con la Regione Lazio, Città metropolitana e i Comuni limitrofi. Si è valutato in questo caso sempre…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Scusate, c’è un borbottio in aula. Per cortesia, possiamo far silenzio? Grazie.
Speaker : PROIETTI
Le valutazioni della Conferenza di pianificazione sono state fatte sullo schema di Piano, per l’appunto. A seguito di queste di queste conferenze di pianificazione, una volta recepiti i pareri da parte della Città metropolitane e della Regione Lazio, è stato avviato un altro iter partecipativo, costituito da diverse Commissioni urbanistiche che sono state svolte dal mese di febbraio fino ad aprile. L’ultima è stata il 1° aprile se non mi sbaglio.
Hanno portato ad analizzare e sono state dette… Qui approfitto anche per ringraziare tutti i membri della Commissione e tutti i tecnici che hanno partecipato alle discussioni, perché durante queste Commissioni, che sono state definite Commissioni di studio del piano, il piano è stato analizzato sulla base anche dei pareri e sulla base delle normative vigenti da parte degli enti preposti, ed è stato adeguato per quanto possibile, e spiego anche perché il tecnico si rivolge in questo modo.
Così come il nostro Piano regolatore generale vigente attuale è stato pensato nel 1969 e ad oggi non è più attuale ed è carente nei confronti delle necessità del nostro Comune, allo stesso modo i piani degli enti sovraordinati a noi risultano in qualche caso non adeguati perché non prendono in considerazione quelle che sono le nuove prospettive e anche l’evolversi del nostro territorio.
Pertanto, cosa si è scelto di fare? Di adeguarsi sicuramente laddove era possibile. Quindi lei citava, ad esempio, la zona sportiva e a verde di Monte Tufello. Quella è stata spostata. Citava la zona industriale, è stata spostata. Ma io gliene dico anche un’altra. Ci è stato chiesto di stralciare una zona di espansione sulla via Flaminia ed è stata stralciata. Tutto questo è stato fatto anche in sede di, non anche: è stato fatto in sede di Commissione. È stato fatto con il coinvolgimento… Ci sono i verbali e quindi su questo sono assolutamente… Non posso… Non direi una cosa che non è corretta.
Sono state fatte in sede di Commissione e sono scelte che sono state fatte da tutti i membri che erano presenti durante queste Commissioni. Quindi, questo per dire che cosa? Che allo stato attuale, il PUCG che noi oggi ci accingiamo ad adottare è stato adeguato alle prescrizioni, pur rimanendo fedele a quelle che erano le indicazioni inserite all’interno del documento preliminare di indirizzo, perché quelle indicazioni venivano dai cittadini e venivano da una volontà politica e amministrativa di idea di paese, appunto, di pianificazione.
Perché in alcuni casi invece non è stato, tra virgolette, adeguato? Non è che non è stato adeguato, ci sono dei margini di discussione, perché nel momento in cui ci troviamo con un piano provinciale eccetera che in qualche modo non rispecchia quelle che sono le attuali situazioni del nostro territorio, riteniamo di avere la forza e la capacità di poter difendere le nostre scelte perché motivate. Okay?
Riguardo alle perimetrazioni, sì, era un iter già avviato, ma noi ci siamo voluti conformare, ancora una volta, a quelle che erano le richieste, appunto, dei pareri sulla riduzione di consumo del suolo e quindi abbiamo ridotto queste perimetrazioni di 140 ettari. Ma, ancor di più, perché svincolare queste zone da una pianificazione generale? Il Comune è tutto un unico Comune. Abbiamo la possibilità di poterlo fare, di poterle pensare integrate all’interno del territorio e pertanto, avendo a disposizione tempi e modalità, ci è sembrata la scelta più giusta da fare.
Perché? Proprio per non svincolare ancora una volta questi nuclei sorti abusivamente, sorti distaccati da quella che era la vita del paese, senza collegamenti. Non voglio ripetere quello che è stato già detto in precedenza, ma che fossero invece pensati come parte integrante del nostro territorio e quindi entrano a far parte di una pianificazione generale concreta.
Ora, questo è quello che volevo anticipare. Io lascerei la parola ai tecnici per i dati tecnici, per l’appunto. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere.
Ha una domanda rivolta ai tecnici? Per cui andrà in continuità con quello che poi hanno da dire. Prego.
Speaker : GALDIERO
Allora, mi rivolgo un attimo ai tecnici.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Deve andare a un microfono, per cortesia.
Speaker : BIRINDELLI - Architetto
Siccome il consigliere Galdiero ha già detto tantissime cose, quindi chiedo al Presidente come voglia operare, perché alcune di queste cose non sono del tutto precise. Quindi, forse, prima che faccia altre domande, se volete, potrei rispondere qui.
Sennò aspettiamo.
Speaker : GALDIERO
Una domanda a cui si risponde sì o no. Solo questo.
Speaker : BIRINDELLI - Architetto
No, a nessuna delle cose che ha formulato si può rispondere con sì o no, ma devo dare delle spiegazioni. Se sono ulteriori, va bene.
Non lo so, vediamo. Allora, mi dica.
Speaker : GALDIERO
Io cerco di aiutarla, così la sua risposta diventa molto più semplice. Allora, di quelle cose che io ho detto, cioè il Comune di Castelnuovo di Porto prepara, manda ad area metropolita, manda alla Regione, delle cose che io ho detto, delle prescrizioni che hanno scritto sia area metropolitana che Regione, il Comune si è attenuto scrupolosamente a questo sì o no? Semplice.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere.
Architetti, come rispondete? Per cortesia, decidete l’ordine.
No, scusate. Mi scusi, sono io che stavo parlando, per questo sembrava Oggi le comiche.
Volevo chiederle: avete avuto le domande, per cui, nell’ordine con cui sono state poste, ovviamente ragionate voi sul tipo di risposta da fornire. Va bene? Grazie.
Speaker : PALUELLO – Architetto
Non siamo abituati. Chiediamo scusa, perché non è il nostro ambito di lavoro quello delle assemblee e tanto meno quello delle assemblee pubbliche. Quindi adesso cercherò di dire un paio di cose e cercherò di farlo il meglio possibile.
Prima di tutto volevo comunque ringraziare l’Amministrazione e ringraziare il Sindaco per l’incarico ricevuto, per il lavoro svolto, ma soprattutto, insieme alla sua maggioranza, per l’entusiasmo che ha dimostrato, soprattutto in quest’ultimo periodo, nella redazione di uno strumento come il Piano regolatore, che è uno dei passaggi cruciali delle Amministrazioni comunali, ma è anche un lavoro di una difficoltà notevole. Questa è una cosa che non è stata detta, per chiunque riesca a portare avanti questo lavoro, tanto che molti Comuni non hanno piani regolatori e molti Comuni hanno dei piani regolatori degli anni ‘60 e ‘70, a dimostrazione della difficoltà del percorso che si attua.
È stato ribadito più volte quanto vetusto fosse il Piano regolatore iniziale, per dire che il punto di partenza così lontano ha comportato un aggravarsi delle difficoltà che sono state affrontate. Relativamente al percorso fatto, il consigliere ci legge alcune indicazioni di Città metropolitana. Io volevo tranquillizzare i cittadini del Comune, dicendogli che non è esattamente la situazione che è stata rappresentata.
Noi abbiamo fatto una parte del percorso. Abbiamo sviluppato quello che viene contenuto nell’articolo 32 della legge fondamentale sulla gestione del territorio regionale, che è la n. 38. Stiamo per arrivare a quello che viene sviluppato nell’articolo 33. Quindi, nulla di sbagliato è stato fatto. È stato seguito un percorso rispetto a cui abbiamo avuto delle prescrizioni. Molte delle prescrizioni sono state recepite, come è stato appena detto, altre no.
Ci sono due momenti ancora importanti di confronto con Città metropolitana e con la Regione Lazio e, ad abundantiam, come si dice, anche con la Sovraintendenza, cosa che non è stata fatta fino ad oggi. In quei momenti si troverà una sintesi, perché questo prevede la legge, e l’Amministrazione comunale avrà la possibilità di portare a compimento il suo percorso, naturalmente con l’approvazione di uno strumento legittimo.
Tutto si può dire meno che, dall’intervento del consigliere, non nasca l’equivoco di pensare che stiamo facendo una cosa totalmente contro legge. Non è così. Tranquillizzo tutti. Non è così.
Nel merito dei singoli punti...
Speaker : BIRINDELLI – Architetto
Alcuni chiarimenti a sostegno di quello che ha detto il collega Vittorio.
Allora, la fase di formazione, di cui ha riferito Galdiero, che è nel parere, non si conclude oggi, si conclude con l’approvazione. Questo è proprio… La formazione dello strumento è fino all’approvazione.
Ci sarebbero tante cose, però non voglio avere uno spirito polemico nei confronti del consigliere Galdiero, ma il percorso… Solo una cosa mi permetto. Le “nebbie” del Tevere sono state un anno e mezzo di prima fase di VAS con la Regione Lazio, non sono state…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Per cortesia, in che senso, scusa? Nel senso che non senti? C’è una questione di audio.
Speaker : BIRINDELLI – Architetto
Va bene. Allora, dicevo, consigliere, una sola cosa. Non è polemica, ma è stata sua la polemica. Forse era per l’Amministrazione, ma mi sento coinvolto lavorando da cinque anni su questa cosa. È quando ha parlato delle “nebbie” del Tevere in cui si sarebbe perso il procedimento. Le “nebbie” del Tevere sono un anno e mezzo che ci ha fatto perdere la Regione nei procedimenti di VAS, prima fase. […] Non ci sono nebbie, è che sono procedimenti molto complicati.
Se qualcuno volesse interessarsi, posso anche consegnarla. Questa è la somma del procedimento di pianificazione per un Comune che vuole fare anche l’adeguamento al PTPR, cosa che stiamo facendo col piano. Quella tabella mostra come bisogna fare l’adeguamento al piano paesistico, la VAS, il Piano regolatore. Noi di quella tabella siamo arrivati ai due terzi. C’è ancora tutto un terzo che è ancora in fase di formazione del piano regolatore.
Anch’io, quindi, voglio rassicurare la cittadinanza. Qua non c’è niente di chiuso. È un primo passo, il primo passo. Questo, se volete, posso anche lasciarglielo. Vale per tutti i Comuni.
Potete acquisire agli atti. Non è stata fatta per questo Comune, è per un altro, ma sono tutti uguali. Sono tutti uguali.
Consigliere Galdiero, sono tutti uguali i procedimenti. È per far capire con un’immagine. Se volete, lo racconto tutto, ma ci vorrebbero un paio d’ore. Perfetto, allora questo per il generale. Il procedimento è sempre nella linea del collega di rassicurazione dei consiglieri, del pubblico, qui o dove sarà, in video.
Dopo questa adozione, se avviene, c’è la pubblicazione. Alla pubblicazione possono essere fatte osservazioni e le osservazioni ritornano in Consiglio comunale. Ma non è finita, perché dal piano adeguato, non solo ai pareri provinciali, ma anche alla VAS, che ci ha dato altre prescrizioni e che sono state prese in considerazione, dobbiamo cominciare la seconda fase della VAS, con un rapporto ambientale che andrà anch’esso in Consiglio comunale e anch’esso andrà osservato.
Dopodiché si riaprirà in VAS prima, perché i problemi ambientali sono prevalenti sugli altri, anche su quello che dice Città metropolitana, perché sono prevalenti quelli ambientali in cui partecipano tanti enti fra cui Città metropolitana. Fatte tutte queste cose, si tornerà in articolo 33, come spiegava il collega e come lei ha benissimo capito, e si dovrà chiudere la partita.
Vado ora nello specifico. Lei ha citato un paio di volte l’articolo 65. L’articolo 65 non dice che noi dobbiamo copiare il Piano paesistico regionale. Dice che in questa fase noi possiamo raccontare alla Regione, per la sua competenza paesaggistica, dove a noi sembra che la tutela – e abbiamo diritto di dirlo per legge – possa essere rivista. Non sono obbligati ad accoglierlo, ma ci si ragiona. C’è un tavolo apposta e a questo punto non c’è più solo la Regione, ma anche il Ministero dei beni culturali, che è molto più pregnante in materia, come voi ben sapete.
Vado su un dettaglio. Quindi, l’articolo 65 non è la fine di un percorso, ma è l’inizio di un percorso che sarà in questa seconda fase e che si concluderà con l’articolo 33. Va fatto col PUCG adottato, se no non si può nemmeno cominciare. È buffo. Scusate se rido, ma sembra che noi abbiamo finito qualcosa. Stiamo cominciando. In realtà dopo cinque anni, purtroppo, stiamo cominciando, ma è un inizio importante perché ci apre gli altri sub-procedimenti.
Sul dettaglio, l’ha già detto il collega, ma dò due dettagli tecnici sull’essersi adeguati. Al parere regionale siamo perfettamente adeguati perché ha dato alcune prescrizioni e le abbiamo seguite. Alcune indicazioni le abbiamo seguite e non seguite, ma sono indicazioni. Non sono obbligatorie e se ne riparlerà in articolo 65, in procedimento articolo 65.
Il casello è un caso molto particolare, come sapete, perché c’è una sua variante in corso, una variante che ha avuto una sua VAS in parte favorevole e in parte da discutere. Con il prossimo PTPR non può andare avanti quel procedimento. C’è un ricorso pendente al TAR, sia del Comune che dei proponenti, che avrà la sua prima seduta a giugno. Non si poteva in nessun modo, sia per tutelare la nostra figura professionale che le tasche dei consiglieri comunali.
Annullare quelle aree, che sono già state adottate, hanno già fatto una VAS che le dà sostanzialmente fattibili, forse salvo discussione, sarebbe stato anche un rischio sia per i consiglieri sia per i progettisti, tant’è che nella relazione è spiegato. Quella cosa è sub iudice di un procedimento amministrativo, quindi nessuno si poteva permettere, qui per lo meno. Se qualche consigliere vuole fare una… Si potrebbe fare un’osservazione dopo. Diciamo che, una volta adottato, c’è chi può fare osservazioni e si potranno anche contro-dedurre eventualmente. Ognuno si assumerà i suoi rischi su questa cosa.
Consci che quell’area potrebbe non essere sviluppata perché, comunque, persiste al momento, salvo giudizi diversi amministrativi, un’effettiva contraddizione col PTPR, voglio dire, ad onore di tutte le Amministrazioni che ho conosciuto qui e forse anche da prima, che, quando è nata, quell’idea era conforme al Piano paesistico vigente allora. Quindi questa, vorrei dire, è una cosa importante.
Mi permetto. Vedo che c’è il Sindaco Stefoni con cui ho avuto il piacere di lavorare. Non è che è stato un azzardo di qualche imprenditore o di qualche amministratore. È stata una cosa che era coerente con la pianificazione paesistica. Per varie vicissitudini complicate e anche forse in parte per colpa dei proponenti, che non sono sempre stati molto attivi, non sempre, a volte, quindi, quella è una storia che finirà dopo i procedimenti amministrativi. So che lei fece un bell’intervento. Mi ricordo, quando facemmo quell’adozione. A lei non piace, però è una scelta del Consiglio comunale e io la devo rispettare necessariamente.
Sul fabbisogno io mi scuso perché non siamo stati abbastanza chiari nella relazione. Quindi, ha creato un po’ di trambusto anche alla maggioranza e anche a tutti quanti. Intanto, una precisazione tecnica. Gli abitanti da considerare sono quelli al giorno dell’adozione, non quelli al momento […] Questo è per legge nazionale. Oggi gli abitanti sono… Anzi, oggi sono anche tre in più rispetto a quei dati che abbiamo, perché a un certo punto ci siamo fermati di chiedere all’Ufficio Anagrafe quanti abitanti c’erano. Quello non è un trucco, è norma. Che sia chiaro: non c’è nessun trucco.
Secondo punto, invece, il 20 per cento. Siamo anche un po’ al di sotto del 20 per cento, nondimeno in quel 20 per cento, su indicazione di Città metropolitana, sono considerati anche i vani in zona B e zona agricola, quindi non nuove edificazioni. Se voi togliete quelle due quantità, vado a memoria, sono circa 200 abitanti e scendiamo sotto al 18 per cento. Siamo al 17,6. Mi scuso, come professionista, di non averlo specificato nella relazione. Quindi, se vogliamo fare un emendamento, comunque è questo. Questo dicono i numeri. Di nuovo mi scuso per non averlo esplicitato bene, però questo dice.
Ma lei ha fatto benissimo infatti, e il richiamo è stato utile, così abbiamo potuto dare un chiarimento a tutti.
Torno alla domanda di prima. Sì, abbiamo risposto. Ci siamo adeguati, come abbiamo scritto, per quanto possibile, ma ricordiamoci che il parere provinciale non è legge perché parte delle prescrizioni, basta vedere le norme del PTPG, non sono prescrizioni, sono indicazioni per norma di PTPG.
Invece, quello che è norma inderogabile è che il Consiglio comunale è sovrano nella pianificazione del suo territorio e quindi ha ragione di battersi fino all’ultimo, articolo 33, per proporre le sue scelte. Quindi, è tutto legittimo. Dopodiché, in quell’ultimo tavolo nulla potrà uscire dalla normativa.
Chiedo scusa, sono stato un po’ lungo. C’erano altri punti, ma questi erano quelli essenziali.
Speaker : GALDIERO
Posso, Presidente?
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Prego.
Speaker : GALDIERO
Lei mi ha citato adesso la Sovrintendenza. Non so se lei ha questo documento, che non è datato 1850, ma è datato 5 agosto 2021. Sul discorso dello sviluppo del polo logistico, dove c’erano i famosi 4.000 posti di lavoro, dice che “in conclusione questa Sovrintendenza, per quanto di propria competenza, ritiene il progetto in oggetto non compatibile con il contesto territoriale di riferimento, con gli obiettivi di tutela e coi valori paesaggistici presenti nell’area ed esprime, pertanto, parere negativo alla sua realizzazione”.
Dalle sue parole mi sembrava invece diverso. Mi spieghi, grazie.
Speaker : BIRINDELLI – Architetto
Allora, la Sovrintendenza ha espresso un parere negativo. Il procedimento non si è concluso. Il tavolo dell’articolo 65 potrebbe servire a riparlare con la Sovrintendenza insieme alla Regione. Di pareri negativi che diventano in secondo tempo pareri positivi o positivi avendo cambiato molto le cose noi professionalmente ne gestiamo a decine. Diciamo che quella è una fase procedimentale. Era in VAS, c’erano dei funzionari a cui non piaceva, ma a altri funzionari piaceva. Quindi, quello è un parere negativo, non lo nego, però al tavolo dell’articolo 65 loro tireranno fuori quel parere, noi tireremo fuori le nostre ragioni e potrebbe continuare o non continuare. Finché non è chiuso il procedimento, tutto è aperto.
Quindi, se l’Amministrazione comunale ha fatto una scelta come Consiglio, noi la rispettiamo fino all’ultimo e ci battiamo fino all’ultimo. All’ultimo vedremo se avrà ragione la Sovrintendenza o l’Amministrazione comunale.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Una domanda o un intervento?
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Volevo chiedere al consigliere Galdiero, dato che ha tirato fuori un parere della Sovrintendenza, rispetto a quale progetto specifico è il parere della Sovrintendenza.
Speaker : GALDIERO
Allora, scrive al SUAP di Castelnuovo di Porto, al Comune, Direzione regionale Lavori pubblici, Direzione regionale Sviluppo economico, Direzione regionale Politiche abitative, […], Direzione regionale […]. Allora, “Comunicazione SUAP, pratica eccetera, eccetera, Comune di Castelnuovo di Porto. Nuovo insediamento logistico Roma Nord. Conferenza Servizi decisoria” eccetera, eccetera.
Se lo volete, faccio la fotocopia.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Rispetto a questo parere del SUAP, che sarebbe l’intervento “Nuovo insediamento logistico”, la informo che in data… Aspetti che le dico anche la data. Le dico anche la data che è successiva, ovviamente. È del 14 marzo 2022 e peraltro il Consiglio sarà chiamato a breve a esprimersi. La Sovrintendenza dice questo: “in conclusione, richiamando il parere già espresso […] delle Belle arti, [..] alle disposizioni dell’articolo 8, sulla base della comunicazione pervenuta e sulla base delle modifiche progettuali rispetto alla precedente versione del progetto, si ritiene che gli elementi per il superamento del dissenso relativi alla realizzazione del polo logistico, così come previsto dalla variante puntuale del PRG di Castelnuovo di Porto, espressi nel precedente parere n. 6822 del 5 agosto 2021, possono ritenersi superati e pertanto si esprime parere favorevole nel rispetto delle seguenti prescrizioni”.
Quindi, diciamo che, quando poi si fa una progettazione accurata e si inserisce un fabbricato all’interno di un contesto paesaggistico molto delicato, arrivano anche i pareri favorevoli. Diciamo che forse quello che diceva lei prima sui 3.000, 4.000 posti di lavoro… Non sono 3.000, sono 350, 400 posti di lavoro, però diciamo che la Sovrintendenza ha dato parere favorevole. Questo vuol dire che in quella zona è possibile costruire nuovi oggetti, ma che siano compatibili con il paesaggio.
Certo, diciamo che i proponenti hanno fatto quasi un anno e mezzo di concertazione col MIBAC, ma sono arrivati al parere favorevole e peraltro il Consiglio già la prossima settimana sarà chiamato all’approvazione definitiva dello sportello […]. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Interventi ulteriori? No, possiamo proseguire.
Un attimo solo.
La discussione possiamo considerarla conclusa, a questo punto. Passiamo alla votazione delle tavole, così come stabilito poc’anzi.
[…]
Per attivare le slide o comunque le tavole, chiedo di sospendere dieci minuti il Consiglio e riprenderlo.
Voti favorevoli alla sospensione per alzata di mano. Valentina? Noemi? Luigi? Tutti favorevoli.
Sospendiamo per dieci minuti. Riprendiamo la seduta interrotta.
Chiedo al Segretario di fare l’appello.
Speaker : PIEDIMONTE – Segretario Generale
Travaglini; Piredda (presente); Guadagnoli (presente); Sabatini (presente); Incecchi (presente); Proietti (presente); Baldelli (presente); Polinari (presente); Gloria (presente); Rossi (presente); Sirotti (presente); Galdiero (presente).
Il Sindaco lo metto assente, perché al momento non lo vedo. Va bene?
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Sì, va bene.
Riprendiamo la seduta, continuando l’analisi delle ultime tavole rispetto alla visione generale del PCG.
Chi illustra le tavole di modo che possano averle tutti i consiglieri? Prego, architetto.
Per cortesia, potete riprendere posto in Consiglio secondo quello che è il vostro ordine? Grazie.
Speaker : BIRINDELLI - Architetto
Posso, Presidente?
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Prego.
Speaker : BIRINDELLI - Architetto
Grazie.
Da quanto ho capito, stiamo facendo solo l’illustrazione generale, quindi illustrerò solo la tavola generale, una tavola, perché questa rappresenta l’intero piano, quindi si può spiegare rapidamente la strategia generale, e poi sul dettaglio delle votazioni si vedrà dopo.
È troppo zoomata, ma non fa niente, perché manca un pezzetto giù. Voi conoscete benissimo il vostro territorio, dico una sola cosa: è veramente molto particolare per la sua fortissima dicotomia fra la zona a valle e la zona Flaminia. Quasi tutti i Comuni della Valle del Tevere della fascia Flaminia hanno questa caratteristica, ma nessuno ha questa strettoia così forte nella parte centrale, tutti hanno la zona Flaminia e la zona a valle, però il vostro in modo portato al massimo, tant’è che la zona centrale è rimasta molto preservata - comincio da questa -, come prevede anche il Piano provinciale.
Noi abbiamo anche implementato ciò che prevede il Piano provinciale, cioè una zona che rimane tutelata, e le abbiamo dato anche un grado di agricolo più tutelato delle altre zone agricole.
Ci sono due viabilità, una vera o quasi, via di Montefiore, una meno vera, ma che ha forti potenzialità sia per la connessione diretta con Capena e i Comuni a nord che di riconnessione delle varie parti fra loro. La prima caratteristica fondamentale quindi è questa: due parti del territorio molto diverse, e se ne parlò già in sede di consultazione con il pubblico, in cui venne fuori la forte esigenza, espressa dalla maggioranza, delle persone dei vari quartieri, di pensare alla zona sud come una di possibile sviluppo, anche perché ci sono realtà già molto urbane come Ponte Storto, la Protezione civile e i nuclei verso Capena, e invece di mantenere un carattere ma periurbano, come tipicamente tutte le parti belle dei Comuni lungo la Flaminia, quindi un abitato senza esagerare, senza riconnettere il tutto.
Abbiamo poi la porzione molto importante del Parco di Veio, sul quale abbiamo mantenuto qualche presidio di pianificazione, ma ricordo che nel parere di VAS ci è stato detto di non pianificare, perché in teoria dovrebbe pianificare il parco, però noi abbiamo lo stesso mantenuto un minimo di pianificazione, perché sappiamo che i Piani dei parchi magari ci mettono vent’anni, quindi vogliamo sempre come Consiglio, cittadini, progettisti esprimere una volontà - pur se minima - di pianificazione (percorsi, aree sosta e d’ingresso al parco, anche se sono esterne, ma subito a ridosso).
La struttura del Piano, come dichiarato in tutti i documenti, fin dal primo, con cui l’ufficio di piano diede un indirizzo, sono partiti dal Piano prima adottato, poi revocato, che aveva però delle valenze di lavoro della comunità su un Piano, era comunque un indirizzo dato da una delibera di Giunta che ha mandato avanti il lavoro e dall’Ufficio di Piano.
Le due ispirazioni quindi sono state la verifica del Piano vigente e la verifica di quello che poteva essere mantenuto di quel Piano, che aveva una sua valenza, perché aveva avuto un suo percorso. Oltre a queste due basi del Piano, è stata presa in considerazione (era anche una necessità, ma è stata presa in considerazione in modo abbastanza intenso) la questione dei nuclei, approvati dalla precedente Amministrazione.
Ricordo solo brevemente che quell’atto era una sola perimetrazione, non è pianificazione, la pianificazione avviene in una fase successiva, e dirò qualcosa anche su questo.
Torno alla struttura generale. Il sistema viario sicuramente fa parte dello scheletro del Piano, nessuno contesta ovviamente le direttrici nazionali, autostradali, statali, provinciali, solo che abbiamo aggiunto un rapporto diretto fra via di Montefiore e la Flaminia, senza passare per il centro storico.
Come chi sta seguendo la freccia vede – grazie, Valentina - quello stesso ramo, prima che risalga verso la Flaminia, è stato pensato (c’è anche un disegno illustrativo nei documenti di Piano) questa è la Valle di Chiarano ed è previsto nello schema di territorio che venga proseguita nella valle di Chiarano del Comune di Riano per arrivare alla zona produttiva, e anche questa può essere una via d’uscita possibile.
In più, su questa cosa in Conferenza di pianificazione, perché anche questo tipo di Piano ha la Conferenza di Pianificazione (articolo 32), erano presenti alcuni dei Comuni confinanti perché invitati, e su queste questioni di viabilità è stato dato un assenso - per ora di massima, si vedrà poi nelle fasi successive - a queste riconnessioni viarie,
La viabilità di raccordo fra la Montefiore e la Flaminia potenzia una grande ricchezza del Comune di Castelnuovo di Porto, che è quella di avere di fatto due stazioni, perché una è vostra e ha il vostro nome, ma, se ricordo bene, la particella della stazione di Riano confina con il territorio di Castelnuovo di Porto.
Uno degli obiettivi del Piano era anche questo di poter utilizzare al massimo questa potenzialità del ferro, che, se Dio vuole, sembra si stia finalmente muovendo (io ne sento parlare da quando frequento queste colline flaminie, cioè dal 2004, ma sembra che ci stiamo arrivando).
Questo è stato uno dei nostri punti di discussione con la Città Metropolitana, perché quando è stato fatto il Piano di Città Metropolitana era vagamente programmato, ma non preso in considerazione nei loro studi, come di fatto non c’era ancora il casello quando è stato chiuso il loro Piano, ma questi sono dettagli.
Finiamo sulle grandi scelte, che erano già in parte nel Piano precedentemente visionato che era comunque un rafforzamento della zona di via Monte la Pera, quella che fra Valle Ioro e l’abitato precedente, cresciuto con il Piano Regolatore vigente.
Si è invece evitata ovviamente la saldatura con il centro storico per il pregio paesistico che rappresenta che peraltro è anche vincolato, e questa era una delle prescrizioni della Sovrintendenza in sede di VAS.
Sulla Flaminia non sono state individuate nuove aree edificabili, ma solo ricuciture, integrazioni, riconoscimenti di ulteriori nuclei, che sono quelli in arancione scuro, perché sono di fatto edificati, quindi era impensabile lasciarli in zona agricola, non hanno le caratteristiche di zona B vera e propria e comunque hanno la caratteristica di lottizzazione abusiva.
Come la hanno anche alcuni dei Piani particolareggiati. Alcune zone sottoposte dal Piano Regolatore precedente al Piano particolareggiato non avevano avuto un Piano particolareggiato, in particolare Valle Ioro e altre di cui non ricordo i nomi purtroppo, chiedo scusa, Monte Pozzolana. Nessuna di queste zone, quindi, è una nuova zona edificabile, perimetrano ulteriori zone su cui sarà bene col tempo dare una sistemazione urbanistica e dargli servizi.
Vediamo la parte a valle. Nella parte a valle, quindi, come già preannunciato, il mantenimento della zona produttiva, pur se ridotta, della zona intorno alla Protezione civile. Questa è una delle zone contestate dai pareri, nondimeno anche su questa ci sono dei procedimenti in corso, in cui i proponenti hanno sostenuto la legittimità paesistica di queste aree, quindi, oltre all’interesse dell’Amministrazione di mantenerle, come ho già detto prima, sarebbe pericoloso cancellarle noi, si potranno cancellare in articolo 33 dagli organi sovraordinati, se sono convinti e a seguito dei procedimenti presso il Tribunale amministrativo.
Oltre a queste zone esistenti, a quelle della variante del casello, di cui abbiamo parlato già abbastanza prima, laddove la paesistica lo consentiva sono state completate le possibilità di trasformazione in quelle zone, perché la strategia del Piano è sicuramente di garantire un rafforzamento produttivo e di servizi alla zona a valle.
In adeguamento al Piano paesistico, ma soprattutto al Piano provinciale, rispetto al documento preliminare è stata cancellata una grande zona, da Montefiore al confine di Piano, tutta questa parte, che era stata riportata nel documento indirizzo anche con un certo interesse, per fare una vasta zona sportiva, però quella è una tipica zona che abbiamo cancellato a seguito dei pareri espressi dagli organi sovraordinati.
Mi vorrei fermare, dopo aver detto ancora due cose. Nella zona della variante vedete dei perimetri viola, che comprendono tutte le zone della variante (A, B, C, D, E), e non è che non abbiamo tenuto conto dei pareri precedenti perché il colore verde indica quelle su cui avremmo dovuto chiudere il procedimento di variante con la concertazione, che ci è stata preclusa, principalmente per lungaggini in VAS, da parte della Regione e successiva approvazione del PTPR, quindi sono quelle che saranno in discussione davanti al TAR, per essere chiari. Quelle in grigio, invece, sono legittime, sono conformi alla pianificazione paesistica.
Vorrei infine dire qualcosa su quello che non si vede qui, ma che si vedrà nelle schede, ossia sul lavoro fatto sui nuclei. Intanto i nuclei potranno sempre fare una variante speciale, come avrebbero continuato secondo il vecchio percorso, perimetrazione fatta e variante speciale, come si può sempre fare, non è preclusa, esistono e si può fare.
Il problema delle varianti speciali è che e abbiamo affrontate con alcuni Comuni e sono molto onerose per l’Amministrazione che voglia fare un Piano particolareggiato, con tutto quello che comporta come costi, perché ogni Piano di quelli costa come un Piano regolatore praticamente, quindi per questo motivo non so se si può tacciare un’Amministrazione, qualsiasi essa sia, di non fare i Piani di recupero, sono veramente onerosi.
Abbiamo introdotto per una parte di questi, attraverso le schede che ora non vediamo (qui c’è solo il riconoscimento del nucleo) il riconoscimento in questo nucleo delle parti già urbanizzate, che sono quelle cose in rosa.
Insisto nel ribadire che la possibilità di fare una variante speciale non è preclusa, però abbiamo individuato solo le zone rosse effettivamente lotti edificati e le zone verdi che non lo sono, quindi in questo momento lasciamo quella che già hanno, la caratteristica di zona agricola perimetrata, quindi non cambiamo niente alle zone verdi, perché oggi quelle sono zone agricole perimetrate, e quelle rosse sono zone agricole perimetrate edificate, quindi questa è una lettura.
Sulle tavole specifiche di ogni nucleo troverete altri due elementi, non di ognuno, ma di quelli più importanti, tipo Monte Soriano, Monte della Camera. Troverete anche una zona, che era ancora libera fra quelle rosse, per poter edificare senza variante speciale. La differenza è che quelle potrebbero essere attuate senza variante speciale, non che precludano la variante speciale, quindi le vedremo nelle schede e poi nel dettaglio, ma il principio è che ad ognuno dei nuclei principali è stata data una zona edificabile, la quale deve garantire gli standard per tutto il nucleo.
Ci ricordo che (ci sono varie sentenze in questo senso) l’unico modo per uscire dal rischio lottizzazione abusiva (tutti questi nuclei sono a rischio di lottizzazione abusiva, conoscete la storia dei borghetti di Riano, costruiti legittimamente da Piano regolatore, che però hanno avuto 10 anni di procedimento penale, ne sono usciti per il rotto della cuffia e non hanno ancora sanato) averli inseriti nei perimetri già da tempo è un primo passo, perché non si è quasi mai visto un magistrato che se la prendesse con un nucleo perimetrato, ma la vera legittimazione urbanistica arriva solo con il reperimento degli standard.
Con le zone che abbiamo individuato nelle schede edificabili e delle zone a standard, individuate edificabili, che possono essere anche spostate, con delle piccole operazioni immobiliari, se partono, potranno finalmente essere risolte le perimetrazioni dal punto di vista urbanistico. Nulla preclude che, se quelle operazioni non partono, si possa fare una variante su tutto il nucleo, e ci tenevo a dirlo, perché non abbiamo precluso niente, abbiamo dato uno strumento in più per potere eventualmente attuare anticipatamente il nucleo, oltre a dare invece alla parte urbanizzata non edificabile, che vedete sulle schede, una possibilità di cambiamento di destinazione d’uso, al fine di viverci meglio, una cosa un pizzico più legittima con edificazione diretta, ma solo cambio d’uso.
Credo di aver detto le cose principali e, se c’è qualche domanda oppure qualche suggerimento, se ho scordato qualcosa di interesse comune... il resto sono dettagli.
Un dettaglio interessante sempre sull’adeguamento al Piano provinciale. In sede di Conferenza di Pianificazione è emerso (non che non lo sapessimo, ma non ci credevamo molto) che esiste la viabilità di gronda, di cui un tratto è questo, che sta nel Piano provinciale. Io ho vissuto vari strumenti di pianificazione in cui era prevista una strada provinciale, che non si è mai fatta, però ci è stato detto e ci è stato confermato su quella... intanto ce l’hanno chiesto in sede di pianificazione e quindi un altro adeguamento al Piano provinciale, inoltre per questa viabilità di gronda, che interessava anche Riano, è iniziata la Conferenza di servizi nel 2005, se ricordo bene, o giù di lì, partecipai anche ad una conferenza, si è riattivata - credo con i fondi del PNRR - e potrebbe ripartire.
Questo quindi è un ulteriore beneficio di traffico, perché chi dalla Montefiore deve andare a Capena non deve ripassare dallo svincolo che in certi orari è molto carico, sulla Tiberina, ma potrà bypassare direttamente, però questo è un altro adeguamento e fa parte della rete principale. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Passiamo all’esame e alla votazione delle singole tavole. 6.1 e 6.2 ed in seguito delle schede attuative indicate con il punto nella P7, una votazione ogni scheda attuativa separatamente. Prego.
Speaker : GALDIERO
Considerando che mancano ancora due momenti di confronto e dopo si arriverà a fine iter, quello che conta è che oggi si chiede l’approvazione.
Ad iter non concluso, quindi, si chiede di votare una proposta di delibera non chiara, perché se si porta una delibera intera di intera...
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Scusi un momento, lei mi ha chiesto la parola per fare un intervento?
Speaker : GALDIERO
È una dichiarazione.
Perché si porta una delibera di intera approvazione del Piano e poi si chiede con un emendamento di frazionarla, si capisce che la delibera perde di legittimità, e se il frazionamento è già nella delibera, perché allora l’emendamento?
Per questi motivi la minoranza abbandona l’aula, perché non intende votare. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Perfetto, allora possiamo segnare che la minoranza abbandona l’aula.
Vorrei però comunque ribadire un concetto fondamentale, in questo bellissimo giochetto che si è giocato tra bagno, una pipì e l’altra (no, lei è uscita, consigliere Sirotti, dal Consiglio), ossia che non è un frazionamento, abbiamo verificato ed affrontato con chiarezza nella Capigruppo, forse poi non è stato rielaborato bene quello che è stato detto in Capigruppo, ma i consiglieri mi sembra che avessero compreso molto bene.
Dò la parola al Segretario, affinché chiarisca.
Speaker : PIEDIMONTE – Segretario Generale
Devo fare onore all’emendamento ed essendo la garante della legittimità della delibera in questione, ribadisco che non si tratta di un frazionamento della delibera, in quanto la delibera andava votata, come più volte esplicitato, da tutti i consiglieri nel suo corpo, nella sua interezza. Per questo non si parla di frazionamento, non viene distorto.
Faccio questa doverosa premessa, anzi sottolineo nuovamente questa, cosa perché, siccome si parla di illegittimità della delibera, avendo messo un parere favorevole alla proposta di un emendamento sulla base della giurisprudenza e anche del Ministero dell’Interno, ritengo doveroso farla.
Aggiungo che c’era la possibilità, ritenendo illegittima la delibera, di impugnarla al TAR in 60 giorni ed entro 120 al Presidente della Repubblica, non lasciando l’aula.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Ringrazio il Segretario per aver chiarito e spiegato molto bene al pubblico in sala e ai concittadini a casa.
Proseguiamo con i lavori del Consiglio, grazie. Chiedo al Consiglio di votare la sospensione per dieci minuti, perché ho bisogno di verificare alcuni aspetti.
Non ho capito se il consigliere Rossi abbandona l’aula o resta. Scusi, consigliere, è stato detto che la minoranza abbandona l’aula, adesso non vorrei metterla in un.... io la vedo dentro, perfetto, grazie.
Vorrei conferire sia con il Vicepresidente che con il Segretario, quindi vi chiedo cinque minuti di sospensione. Grazie. Votate per cortesia. Sospendiamo i lavori.
Constatato il numero legale, si riapre la seduta.
Passiamo all’esame della tavola...
Speaker : PROIETTI
Io vorrei presentare un emendamento, che adesso le consegno.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Mettiamo a verbale che il consigliere Proietti presenta un emendamento. Grazie.
Prendo atto dell’emendamento presentato dal consigliere comunale Proietti e vado a leggere l’oggetto dell’emendamento.
"Emendamento alla proposta di delibera n. 8/2022, avente ad oggetto Piano urbanistico comunale generale (PUCG), ai sensi del Titolo III, Capo I, della legge regionale 22/12/1999 n. 38 e s.m.i. – Adozione.
In riferimento all’emendamento prot. 6959 del 5 aprile 2022, si richiede di suddividere la tavola P 6.1 in due comparti, utilizzando la strada Flaminia come asse di divisione del territorio, così come riportato, comparto P 6.1 A, comparto P 6.1 B, e procedere alla votazione dei comparti separatamente. Consigliere comunale Proietti".
Chiedo al Consiglio di esprimere il proprio voto sulla proposta di emendamento. Voti favorevoli alla proposta di emendamento per alzata di mano? 9. Astenuti? Nessuno. Contrari? Il Consiglio approva la proposta di emendamento, per cui si procede alla votazione dei comparti separatamente, suddividendo la tavola P 6.1 in 6.1 A e 6.1 B, utilizzando la Flaminia come asse di divisione del territorio.
Prego, Segretario. No, dobbiamo votare le due tavole e le schede, poi andremo a votazione separata.
Andiamo all’analisi della tavola numero 6.1 A, quindi a nord della Flaminia, e chiedo al Consiglio se, in base a quanto abbiamo stabilito prima, ci siano conflitti potenziali.
Consigliere Piredda.
Speaker : PIREDDA - Assessore
Io ho un conflitto nella zona perimetrata Monte delle Rose.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Dal momento che lei ha manifestato la propria incompatibilità, non credo che sia necessario né richiesto l’ambito specifico, la via o l’indirizzo. Noi siamo trasparenti, ciò nondimeno non è necessario, né atto dovuto dal momento in cui ha manifestato, è palese.
Un attimo, devo verificare.
Segretario, se può ripetere l’appello, per cortesia, per vedere se abbiamo il numero legale, ma mi sembra di sì.
Speaker : PIEDIMONTE – Segretario Generale
Scusate, vorrei chiedere un parere tecnico del responsabile, perché, visto che da vostro Regolamento comunale mi devo esprimere su questo emendamento, non posso assumermi la responsabilità in merito a questo ulteriore frazionamento. Se volete sentire il responsabile...
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Architetto Olivo, buonasera.
Speaker : OLIVO – Architetto
Buonasera.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Lei sta parlando in viva voce attraverso il microfono del Presidente del Consiglio. Ricevo un emendamento da parte del consigliere comunale Proietti in riferimento alla precedente proposta di delibera, in cui si andava a votazione suddivisa per ambiti, suddivisione nel comparto della tavola P 6.1 e P 6.2.
Il consigliere Proietti chiede di suddividere la tavola 6.1 in due ambiti e quindi di procedere a votazioni separate per entrambi dico i comparti. In particolare, la suddivisione è l’asse stradale Flaminia, per cui c’è la tavola 6.1 A, che è la parte ad ovest della Flaminia, e la parte 6.1 B ad est.
Rispetto a questa suddivisione chiediamo il suo parere tecnico.
Speaker : OLIVO – Architetto
Okay, parere tecnico favorevole.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Segretario, basta in questa maniera....
Speaker : PIEDIMONTE – Segretario Generale
Io mi astengo dall’esprimere la votazione per quanto riguarda l’emendamento perché non ho [...]
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Buonasera, riprendiamo i lavori.
Prego il Segretario comunale di procedere all’appello. Grazie.
Speaker : PIEDIMONTE – Segretario Generale
Travaglini (presente); Piredda; Guadagnoli (presente); Sabbatini (presente); Incecchi (presente); Proietti (presente); Baldelli (presente); Polinari (presente); Squillace (presente); Gloria; Rossi (presente); Sirotti; Galdiero. Sempre 9 presenti.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Constatato il numero legale, si riprende l’adunanza.
Verificato il parere del responsabile, Aldo Olivo, dato attraverso il telefono e messo a verbale, si pone a votazione, così come abbiamo suddiviso, la tavola 6.1 in 6.1 A e 6.1 B.
Passiamo alla votazione della tavola 6.1 A, che è la zona ad ovest della via Flaminia.
Consigliere Rossi.
Speaker : ROSSI
Ho sentito...
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Scusi, consigliere Rossi, avviamo la discussione della tavola e poi ragioniamo sulla votazione, per cui, avviando la discussione sulla tavola, prego, consigliere, e poi voi.
Speaker : ROSSI
Ho ascoltato quello che ha detto in merito all’emendamento presentato, l’architetto Aldo Olivo ha dato il suo parere via telefono, quindi il suo consenso all’emendamento.
Non ho ascoltato ciò che dovrebbe dare il Segretario comunale, perché era uscito, quindi vorrei sentire cosa pensi il Segretario comunale in merito all’emendamento.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Il Segretario ha dato il suo parere, che è verbalizzato ed è agli atti. La verbalizzazione del parere reso dal Segretario può riprenderla dal verbale, adesso se vogliamo andare avanti, per cortesia...
Consigliere Incecchi.
Speaker : INCECCHI
Capisco che ci avviciniamo alle elezioni, capisco che ci sono stati sempre questi giochetti, mi alzo, entro, esco, il consigliere Rossi che sta come sulle macchinette a scontro di quando eravamo ragazzini, quelli che infilavano il gettone, però, pur avendo tenuto un basso profilo sul conflitto d’interessi e tutto quello che vi pare, si rileva la grande difficoltà di portare avanti le cose, perché non è questo il modo.
Non abbiamo detto una parola e sono le 22.15, dopo cinque ore su questo Piano Regolatore...
Ma fatevela voi una domanda!
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Per cortesia, non il battibecco!
Speaker : INCECCHI
Fate questi giochetti, li fai tu i giochetti, Rossi, e non è un bel comportamento!
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Consigliere Se è rientrato per aizzare e fare battibecco, la prego di rimanere... sto parlando, non si sovrapponga, io non l’ho interrotta prima, per cui se è rientrato per aizzare e continuare il battibecco, la richiamo al suo senso di responsabilità come consigliere, per cui nel momento in cui lei ha parlato, nessuno si è intromesso, la prego e la invito a fare altrettanto con gli altri consiglieri.
Adesso mi faccia la cortesia, consigliere Rossi, perché io non sono riuscito a capire quello che ha detto il consigliere Incecchi.
Cortesemente vuole ripetere il suo intervento? Grazie.
Speaker : INCECCHI
L’intervento era volto a sottolineare il comportamento dell’opposizione in un momento importante per l’Amministrazione, perché un Piano Regolatore, fatto quando giravano le 126 e le 127, che si porta a compimento dopo cinque anni di lavoro vero penso che sia una cosa importante per il paese, quindi, se voi non siete d’accordo nel merito delle cose, secondo me era giusta la discussione, ma, se siete contrari a prescindere solo perché volete fare ostruzionismo al lavoro che l’Amministrazione sta facendo, secondo me è un comportamento scorretto, che rimane.
Voi pensate di star facendo un bel lavoro, invece state facendo un brutto comportamento, quindi invito l’aula ad andare avanti con i lavori e con le votazioni.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Mi scusi, un momento, c’è il consigliere che si è prenotato. Grazie.
Speaker : INTERVENTO
Grazie, Presidente.
Innanzitutto invito tutti alla calma e alla tranquillità, però è chiaro che il comportamento dell’opposizione - mi dispiace, Emiliano – è veramente irresponsabile rispetto a un atto programmatorio che è di fondamentale importanza.
Lasciare l’aula vuol dire lasciare le idee di chi vi ha votato, lasciarle in un cassetto, non portarle avanti, non essere rispettosi di chi vi ha dato il mandato elettorale, perché questo Piano urbanistico l’abbiamo fatto in maniera molto partecipata, mi dispiace delle tante assenze che ci sono state in Commissione, e non possiamo dire che siano state poche le sedute in Commissione, ci sono state tantissime sedute in Commissione e a me dispiace...
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Consigliere Rossi, la richiamo a quello che le ho detto prima, per cortesia, per cortesia! Sindaco, per cortesia!
Consigliere Rossi, la richiamo nuovamente a quello che le ho detto poco fa: non interrompa chi sta parlando.
Nel momento in cui lei reputa che la persona che sta parlando sta dicendo sciocchezze o cose che non corrispondono al vero, la prego di appuntarsele e dopo, alla fine, nel momento in cui tutti gli altri consiglieri hanno avuto la parola potrà...
Speaker : INTERVENTO
Preciso che in Commissione lei c’è stato, l’opposizione sicuramente no, l’unica proposta che avete fatto, l’unica, che era il cambio di destinazione d’uso da una zona residenziale a servizi privati sulla Flaminia, è stata pienamente approvata in Commissione, anzi condivisa da tutti, ci ha aiutato anche a raggiungere l’obiettivo del 18 per cento, quindi le volevo dire che, quando c’è stata una proposta, questa maggioranza è stata sempre aperta a recepire le proposte.
Il problema è che avete avuto difficoltà a capire il procedimento, e questo lo comprendo perché è complesso, fino all’ultima Commissione ancora non vi era ben chiaro cosa andassimo ad approvare, perché non avevate ben capito qual è la differenza della schema di Piano e l’adozione di un PUGC, che sono cose differenti, quindi si passa da un preliminare al definitivo, ma quello che più mi dispiace è che l’opposizione, con questo comportamento che è previsto dal Regolamento del Consiglio, quindi non metto in dubbio il tatticismo politico, metto in dubbio il fatto che state abbandonando sicuramente una parte del territorio, non la state rappresentando, vi state comportando in maniera molto scorretta (possiamo dirlo?) politicamente, ma soprattutto non vi siete fatti portatori dell’interesse della collettività che voi rappresentate.
Questo Piano comunque sarà approvato, perché abbiamo i numeri per approvarlo, perché altrimenti anche in seconda convocazione sarebbe lo stesso, perché il vostro atteggiamento è di ostruzione, quindi tutte le volte fate l’altalena, vi alzate e vi sedete, vi alzate e vi sedete, andate di là, sentite i consigli delle persone presenti nel pubblico, avete bisogno di messaggistica continua.
Mi dispiace proprio che un ragazzo come lei, di 40-50 anni, che ha tre figli non stia decidendo del futuro del proprio paese. Lei sta negando la possibilità ai suoi figli e agli amici dei sei figli di avere nuove scuole, sta negando la possibilità di avere nuove urbanizzazioni, di avere nuovo sviluppo, di avere nuove possibilità di lavoro, sta negando anche la possibilità di avere un paese più attrattivo, più turistico, più innovativo, più verde, e questo dovrà portarlo a casa.
Io mi auguro che questa sera, nel momento in cui deciderà di andare a casa e di abbandonare l’aula, perché è questo che ha fatto tutta la sera, così come tutte le opposizioni, sia consapevole del fatto che lei non sta decidendo del proprio futuro, ma non il suo, di quello dei suoi figli, perché questo atto programmatorio sarà da qui ai prossimi venti o trent’anni, e abbandonando quest’aula lei sta facendo un dispiacere non a me, ma all’intera comunità, perché quella parte della comunità non è rappresentata.
La invito veramente al senso di responsabilità nei confronti di tutto questo Consiglio, a stare in questo Consiglio, a dire di no, a portare le sue idee, a dire "è tutto sbagliato, non ci avete capito nulla", però con gli atti alla mano, con idee, allora sì, stiamo qui e apriamo un dibattito.
I tatticismi però non fanno parte di Castelnuovo, i tatticismi fanno parte della vecchia politica, che purtroppo lei rappresenta e che si porta dietro, l’emiliano non ha questa vecchia politica nel suo intimo, deve purtroppo rappresentarla e la sta portando alla deriva, al fatto di non rappresentare parte del suo elettorato e parte della sua comunità, e quindi il futuro anche dei suoi figli in quest’aula.
Io ci penserei due volte prima di abbandonare quest’aula, perché abbandonare quest’aula vuol dire non pensare al proprio futuro, al futuro suo, dei suoi figli e di tutta la comunità, quindi io la invito a pensare veramente al comportamento che da qui in poi (lo dico a tutti i consiglieri) avremo con l’approvazione del PUGC, che Castelnuovo attende dal 1969.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie. Ci sono altri interventi? Consigliere Proietti.
Speaker : PROIETTI
In questo caso parlo come Presidente della Commissione Urbanistica, perché le Commissioni sono tra gli atti partecipativi più importanti.
Volevo dire gas che dal 3 febbraio al 1° aprile sono state fatte 7 Commissioni relativamente al PUCG. Queste 7 Commissioni, il cui calendario è stato concordato e stabilito, hanno visto l’assenza continua ad esempio del consigliere Galdiero, che non è mai stato presente in nessuna Commissione, quindi che oggi venga tra l’altro in aula a parlare di illegittimità quando la sua partecipazione a questa attività è pari allo zero lo ritengo inaccettabile.
Io avevo evitato fino a questo momento di fare presente con questa chiarezza queste cose, perché mi sembrava un gesto forse poco elegante, ma, date le modalità con cui si svolgono i lavori in quest’aula, cioè l’abbandono, credo invece che sia giusto e corretto nei confronti dei cittadini che si rendano conto che i consiglieri che stanno in quest’aula hanno questo genere di approccio e hanno questo genere di impegno, perché tutti lavoriamo, abbiamo tutti una vita, ma abbiamo preso un impegno nei confronti dei nostri cittadini e dei nostri elettori ed è nostra responsabilità portarlo avanti anche con la presenza.
Stessa cosa vale per il consigliere Gloria, che è stata presente in sole 2 Commissioni su 7. Devo dire invece che il Gruppo della Lega è stato quasi sempre presente, se non in 2 Commissioni. Pertanto credo che sia doveroso da parte nostra far capire che in realtà le decisioni le prende il Consiglio, ma ci sono delle attività propedeutiche agli atti che vengono presentati qui, che sono attività di condivisione e sono stati atti di studio, all’interno dei quali sono state fatte delle proposte, come diceva il Sindaco, e che, quando sono state fatte anche dalla minoranza, come a disposizione, sono state accolte favorevolmente da tutta la Commissione.
Credo quindi che la cosa più importante sia riportare l’attenzione sull’impegno, sulla serietà e sulla costanza che un consigliere comunale deve avere per rispetto dei propri cittadini. Ci tenevo a dirlo. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie.
Altri interventi? Baldelli.
Speaker : BALDELLI - Assessore
Grazie, Presidente.
Innanzitutto ci tengo che comunque si sia nel rispetto dell’aula, cosa che in questo momento sta mancando completamente, non per colpa sua, Presidente, ma per il comportamento sicuramente dei consiglieri, e riaprire un dibattito per la settima volta non credo che nelle terminologie e nelle tempistiche stia dando un’opportunità a chi è già scappato da quest’aula, non volendo confrontarsi.
Non capisco quindi il motivo per cui si sia riaperto per l’ennesima volta un dibattito su una proposta di delibera che bisognava portare in votazione, tra l’altro adottando anche, come abbiamo visto, evidenti atteggiamenti all’interno, come se si fossero già impossessati dell’aula, mentre c’è chi ancora deve competere per poterlo fare.
Da questo punto di vista, ricordo che oggi si porta un Piano Regolatore. Stiamo discutendo sui numeri, stiamo discutendo non di politica, non stiamo discutendo del corridoio verde, non stiamo discutendo - consigliere Rossi, mi dispiace rivolgermi a te in questa circostanza - dimenticando che otto anni fa l’ultimo atto che avete fatto prima di dimettervi è stata una perimetrazione, non con una visione generale del Piano Regolatore che avevamo tutti quanti, ma limitata a delle specifiche zone su cui si erano insediati abusivamente dei nuclei e, nonostante il parere negativo su alcuni atti da parte del tecnico che avevate scelto voi, l’avete portata ugualmente in Consiglio l’avete approvata come ultimo atto prima di dimettervi!
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Mi perdoni, non si permetta e rispetti l’aula. Lei lo sa bene.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Manca l’ordine dell’aula e purtroppo questo è un grave segno, perché la possibilità di ascolto non va considerata in termini di possibilità di esprimersi finché il Presidente non dà la parola.
Quindi, consigliere Rossi, lei quel giorno l’ha approvata furtivamente e velocemente, con un tecnico che si è espresso... sì, perché sto seguendo quello che sta dicendo lei, questo atteggiamento è quello: un tecnico che avevate incaricato che vi ha detto in aula, quel giorno, nella Giunta Stefoni, con la maggioranza, che era un atto su cui non poteva esprimere un parere favorevole, e voi avete espresso ugualmente parere favorevole.
Oggi, con un Piano Regolatore con una visione generale, anzi un PUGC, scusate, con una visione generale, in cui ci sono 140 ettari in meno di quella perimetrazione, con un’attenzione specifica nella quale avete potuto, a differenza nostra ai tempi, perché non avete fatto 7 o 5 Commissioni urbanistiche quella volta, l’avete portata di corsa con una Commissione, dopodiché siamo andati subito in Consiglio, senza che noi potessimo giudicare. Perché? Perché era la marchetta elettorale a due giorni dalle elezioni. Io me lo ricordo, prima delle dimissioni: questo è stato, questo è stato!
Oggi, però, c’è una visione di un piano di cinque anni, c’è una visione di un piano di cinque anni. Dopodiché io capisco l’atteggiamento elettorale di voler contrastare (ci mancherebbe), però uno quando si impegna a governare, deve avere anche una visione del paese. Qual è la visione del paese che avete espresso in queste Commissioni? Qual è l’idea di aver spostato una zona, di aver ritenuto che quella zona andasse destinato ad attività di pubblico servizio piuttosto che individuarla da un’altra parte? Qual è il corridoio verde che avete offerto sulla Montefiore? Qual è il piano di cubatura minore avete chiesto nelle vostre Commissioni? Per carità, non solo lei, ci mancherebbe, ma la restante parte dell’opposizione, che in questo momento non c’è.
È chiaro che, arrivati a questo punto, in assenza di un dialogo sul futuro e sugli aspetti di cui il nostro territorio ha bisogno, perché stiamo parlando di 50-60 anni dall’ultima approvazione che è stata fatta, ci sono due schieramenti, uno che guarda al futuro e uno che vuole rimanere fermo al passato, perché uno che oggi non vota il Piano Regolatore, a prescindere dalle posizioni che ha, che gli sta bene quello che c’è a Castelnuovo, e io chiedo pertanto alla maggioranza di questo Gruppo di portare avanti il disegno che è stato fatto, gli incarichi che sono stati dati, le relazioni che sono state portate, la visione, la prospettiva di un futuro adeguato alle esigenze dei nostri cittadini, perché è l’unico passo a cui siamo vincolati, quello per cui ci hanno votato per portare e realizzare quella che era la nostra visione del paese, una visione che in questo momento dall’altra parte, come è evidente, non esiste, esiste semplicemente una critica senza un minimo di costruttività e senza un pensiero di programmazione e di amministrazione futura. Grazie, Presidente.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie.
Altri interventi? Allora passiamo alla replica.
Speaker : ROSSI
Allora, ci sono tre cose importanti da dire.
Quello che abbiamo fatto in maniera "furtiva" (quindi ti raccomando anche di stare un pochino attento ai termini che usi in Consiglio, poi uno è libero di usare i termini che vuole, ci mancherebbe, non denuncio nessuno, mi dispiace solamente che una persona come te dica cose del genere) erano semplicemente delle osservazioni fatte e non adozioni, e tutte quelle cose che avevano un parere negativo (quindi ti invito ad andare a rivedere i verbali e quello che è successo) sono state bocciate, sono state escluse, tutto ciò che aveva parere negativo è stato escluso, quindi vai a rivedere tutti i verbali, se eri presente nei vari Consigli comunali vai a rivedere quelli, quindi prendi nota e vai a rivedere.
Al Presidente della Commissione. Noi siamo stati presenti, perché era nostro interesse ascoltare e capire, perché penso che tutti noi non capiamo di Piano Regolatore, delle norme e di quello che è successo, di ciò che muove un PUCG, ed eravamo presenti. Sa perfettamente o, se dico una fesseria, mi dica che sto sbagliando, che i suggerimenti, le osservazioni o le idee che possono andare a modificare un Piano non sono solo nell’occasione di una Commissione, ma c’è anche altro tempo per apportarle, quindi non dica che non abbiamo apportato, sia più corretta in quello che dice: non abbiamo portato in quell’occasione, ma in altre occasioni da parte della cittadinanza, delle associazioni, dei Partiti politici, delle minoranze c’è ancora tempo per apportare delle modifiche. Giusto? Credo che sia giusto così.
Non dica, quindi, che non abbiamo portato idee, perché abbiamo ascoltato con la presenza e con i nostri tecnici per capire dove volevate andare.
Detto questo, ho ascoltato con attenzione ciò che ha detto il Sindaco, al quale come carica io porto rispetto, ed è giusto che sia così, come porto rispetto a tutti voi. Se avete ascoltato bene il suo discorso molto pacato e di un tono in cui mi piace molto di più sentir parlare, mi ha invitato a riflettere. D’accordo, avete ragione, posso anche arrivare a quel punto, ma voglio solamente sapere, visto che non c’ero e dite che ho abbandonato l’aula, secondo voi, mentre sono semplicemente uscito come sono uscito altre volte per fare altre cose, com’è concesso a tutti uscire da un’aula, ho ascoltato il parere di Aldo Olivo dato al telefono, lei mi ha rivolto un invito a riflettere, io vorrei riflettere dopo che il Segretario per cortesia mi avrà ribadito il suo parere in merito all’emendamento presentato dal Presidente della Commissione.
In questo modo potrei riflettere su quello che lei ha detto.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere Rossi. Due notazioni.
Le ripeto quello che ho già detto prima: il parere del Segretario potrà vederlo sulla verbalizzazione, altra notazione non si è alzato per andare a fare pipì, come è successo in altre occasioni, ma ha deliberatamente lasciato l’aula in maniera palese ed è stato verbalizzato che lei ha lasciato l’aula.
Scusi, consigliere Rossi, ci sono altre repliche? Nessuno, allora possiamo passare alla dichiarazione di voto.
No, scusi, la risposta l’ho già data, se non le piace, non è il Sindaco... deve parlare con me.
Allora, il Segretario ha espresso il suo punto di vista rispetto a questa cosa e pertanto, come le ho detto, lei può assolutamente prenderselo dal verbale, che tra l’altro è pubblico, o semplicemente se lo guarda in streaming, non è un problema.
Speaker : ROSSI
Questa è la risposta di un Presidente?
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Sì, è la risposta del Presidente.
Speaker : ROSSI
Io non sto chiedendo cose che non sono state dette, sto chiedendo cosa ha dichiarato il Segretario.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Se ha espresso un parere, vorrei saperlo anche io, ma non penso che sia stato espresso un parere.
Il parere lo ha espresso il responsabile dell’Ufficio tecnico, Aldo Olivo, c’è un parere tecnico sull’emendamento, non c’è un parere del Segretario.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Perdonatemi, ma io credo che questa cosa sia assolutamente pretestuosa e stia portando avanti ogni altra rimostranza.
Dichiarazione di voto rispetto alla votazione della tavola P 6.1 A, nella zona ad ovest della via Flaminia.
Chiedo nuovamente, nell’ambito dei lavori prima della votazione, ai consiglieri in questa sede di esprimere, sulla base delle valutazioni che ognuno dei consiglieri è stato messo in grado di fare con l’esame delle tavole e nell’ambito delle Commissioni e del materiale che è stato fornito a tutti i consiglieri, di verificare se non ci siano eventuali, potenziali conflitti di interesse. Lo chiedo prima di passare alla votazione.
Che domanda?
Speaker : TRAVAGLINI - Sindaco
Rispetto alla tavola [...] del nucleo di Montecucco, a nord, era all’interno delle perimetrazioni, quindi ai nuclei abusivi o sorti spontaneamente all’interno del nucleo vengono ridefinite le funzioni e all’interno del nucleo la cosa fondamentale, così che tutti siano edotti, anche i consiglieri, viene istituita per quasi tre ettari una zona di Porta al Parco di Veio.
Cos’è Porta al Parco di Veio? Sono quelle zone che consentono l’attività turistico-ricettiva e quindi la possibilità di insediare piccole attività per l’accoglienza di eventuali turisti diretti al parco, e la possibilità di fare scambi intermodali tra macchine e biciclette per l’ingresso al parco stesso. All’interno di quella zona ci sono delle piccole aree di espansione, che dovrebbero garantire le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, quindi, in termini pratici e tecnici, la possibilità di costruire e realizzare fognature, acquedotti, pubblica illuminazione e aree a verde, perché quell’area non ha un giardino, non ha un’area pubblica a verde e ci sono dei bambini all’interno di quel perimetro, quindi questo piccolo insediamento abitativo che va ad aumentare all’interno del nucleo servirà esclusivamente al finanziamento di queste opere di urbanizzazione.
Scendendo sempre sulla via Flaminia viene individuata la cosa più importante, sempre una zona a servizi privati adiacente alla stazione. Servizi privati sono tutti i servizi direzionali, uffici, quindi gli stessi negozi, le attività commerciali, tutto ciò che può servire la vicina stazione ferroviaria.
Quella prima era una zona del vecchio PRG destinata alla residenza, da oggi in poi, con le norme di salvaguardia, qualora dovessimo adottare il Piano, vigerebbe la norma più restrittiva e quindi non sarebbe più possibile alcuna edificazione a zona residenziale.
Sempre scendendo e andando verso Riano, perimetriamo i nuclei che prima erano delle zone C, che per la maggior parte non sono state attuate tramite il Piano Particolareggiato, cioè non hanno avuto strumenti attuativi di maggiore definizione. Continuiamo con tutto il consolidato, quindi c’è tutta la parte di consolidato, dove non sono previste nuove edificazioni, fino ad arrivare al nucleo perimetrato di Monte Soriano, al cui interno ci sono delle Porte al Parco di Veio, individuate per garantire il vicino parco pubblico di Monte Mariello, il sito di Belmonte, quindi permettere anche lì la possibilità di accogliere i turisti per poi introdursi nel Parco di Veio.
In questa zona di Monte Soriano vengono individuate due nuove aree dove è possibile l’edificazione diretta. Anche queste due aree serviranno per garantire gli standard necessari, quindi aree a verde, parcheggi, e, poiché tutto il comparto di Monte Soriano è sprovvisto di fognatura, dovremo anche ipotizzare la realizzazione con i nuovi abitanti di una nuova fognatura, che porti al vicino depuratore di Monte Calcara. Parliamo di 60-70 famiglie che oggi hanno scarichi che vanno diretti nel sottosuolo, quindi, per evitare tutto questo, dobbiamo costruire una nuova fognatura.
Per quanto riguarda Monte Calcara poco cambia, perché prima avevamo previsto una zona nuova di servizi privati all’interno della fascia della Flaminia, cosa che è stata tolta perché sia la VAS, sia la Conferenza di copianificazione hanno prescritto di non destinare nuove aree vicino alla Flaminia per il vincolo dei 100 metri del Piano paesistico territoriale, quindi l’abbiamo tolta in questa fase.
Qui si tratta di un abitato che è un consolidato, quindi non ci sono nuove espansioni, se non in due lotti interclusi su Monte Calcara. Anche qui non c’è un giardino pubblico, non ci sono sistemi di fognatura idonei, il depuratore è molto piccolo e deve essere ampliato, peraltro era previsto che quel depuratore fosse eliminato per il nuovo depuratore di Protezione civile.
Anche qui parliamo di 200-300 famiglie che non hanno un parco pubblico, quindi entriamo nel merito, e i due lotti adiacenti alla vecchia lottizzazione di Monte Calcara serviranno proprio per garantire queste piccole opere di urbanizzazione, quindi garantire un giardino, uno spazio a verde pubblico a quelle famiglie, che peraltro erano confinate all’interno perché non c’erano possibilità di uscita nemmeno a piedi verso la vicina Riano, perché frequentano più Riano che non la parte di Castelnuovo.
Anche lì troviamo due nuclei, sia a valle, sia vicino all’ingresso del Parco di Veio, due nuclei ex abusivi perimetrati. In questo caso non sono state eseguite le schede attuative dei comparti, essendo molto piccole possono essere direttamente di iniziativa privata.
Questo è tutto il comparto che adesso andiamo a votare, al di là della località a valle, perché fa parte della parte est della Flaminia. All’interno del Parco (questo è importante) abbiamo individuato tutti i siti di interesse archeologico e di interesse naturalistico all’interno del Parco di Veio e quindi abbiamo fatto anche, grazie alla fase partecipata, un lavoro sul Parco stesso, anche se li abbiamo solo individuati, ma non possiamo pianificare all’interno del Parco, perché ancora siamo in attesa dell’approvazione del Piano di assetto.
Ci tenevo a rappresentarlo, altrimenti non chiudiamo la tavola che vi abbiamo raccontato. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Passiamo alla dichiarazione di voto.
Chiedo al Gruppo del Partito Democratico di esprimere la propria dichiarazione di voto.
Speaker : INTERVENTO
Noi esprimiamo voto favorevole.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Castelnuovo Rinasce.
Speaker : INCECCHI
Sì, anch’io andrei direttamente al voto. Naturalmente l’invito è al voto favorevole.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Gruppo Lega.
Speaker : ROSSI
Chiederei, in base all’articolo 34, visto che il Segretario comunale è responsabile degli emendamenti che vengono presentati in Consiglio comunale, oltre al parere del tecnico Aldo Olivo, che è stato richiesto via telefonica, vorrei richiedere sia il suo parere, sia il parere del Segretario comunale sull’emendamento che è stato presentato.
Posso finire, sto in dichiarazione di voto, quindi non posso essere interrotto. Grazie.
Visto che lei, Segretario comunale, è l’entità e ha anche un’eticità, ci dovrebbe dire perché si va avanti su una questione in cui sembrerebbe mancare il suo parere su un emendamento. Se così fosse, le sarei grato di ricevere il parere su questo emendamento portato, e chiedo copia dell’emendamento e dei pareri dei due responsabili. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Questa è la dichiarazione di voto? Grazie.
Consigliere Rossi, va in bagno o si allontana dall’aula? Come dobbiamo prendere questo suo...? Si allontana temporaneamente dall’aula.
Su questa quantomeno singolare dichiarazioni di voto, dove non so chi abbia compreso qual è la dichiarazione di voto, perché non mi sembra che, in termini di concezione della lingua italiana, abbia espresso un’indicazione di voto, mi sembra che sia stata reiterata una richiesta.
Considerando che fondamentalmente, oltre alla dichiarazione di voto, il consigliere Rossi, rappresentante della Lega non potrà averne un’altra, prendo la sua dichiarazione per quello che è, cioè come una dichiarazione alquanto singolare, cionondimeno, qualora il Segretario voglia rispondere alle insistenti domande del consigliere Rossi, anche se non mi sembra sia questa la sede, giacché è una dichiarazione di voto completamente fittizia...
Speaker : PIEDIMONTE – Segretario Generale
Presidente, io mi sono espressa nel momento in cui mi dovevo esprimere, cioè quando era stata messa in votazione la proposta di emendamento, rispettando il vostro Regolamento consiliare, di cui cito testualmente l’articolo successivo, il 69, "Emendamenti sulle proposte in discussione", che - vi ricito - prevede che io stessa possa esprimere il mio parere in merito alla necessità di richiedere il parere, tecnico in questo caso, perché prevede un frazionamento ulteriore.
Come previsto dal combinato disposto dell’articolo citato precedentemente dal consigliere Rossi, ovvero il 34, e il 69, che prevede l’emendamento sulle proposte in discussione, essendo un frazionamento tecnico e non quindi soltanto la votazione frazionata, ho chiesto il parere del responsabile tecnico, non avendo io le competenze tecniche per potermi esprimere in maniera adeguata in merito alla proposta di emendamento presentata nella discussione.
Ho citato entrambi gli articoli, ma mi sono espressa illo tempore, quando la proposta era - ripeto - oggetto di votazione ed è stata votata.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
La ringrazio per la precisazione.
Sono concluse le dichiarazioni di voto. Passiamo quindi alla votazione per l’approvazione della tavola 6.1 A.
Consigliere Rossi, la devo considerare fuori dall’aula? Può mettere assente il consigliere Rossi, per cortesia?
Chiedo quindi al Consiglio di esprimere il voto palese sull’approvazione della tavola 6.1 A, così come emendata.
Con 8 voti favorevoli, viene approvata la tavola 6.1 A.
Passiamo ora alla votazione della tavola 6.1 B. Se ritenete, possiamo rifare una discussione, un approfondimento, o chiedo al Sindaco se voglia dare una spiegazione sulla seconda parte di questa tavola, la parte a est.
A fronte di questo, chiedo ai consiglieri che ritengano, sulla base dell’esame della documentazione che è stata fornita a tutti i consiglieri e dai quali si sia potuta apprendere l’eventuale possibilità di potenziali conflitti di interesse, di esprimerli.
In questo caso, sulla tavola 6.1 B dichiaro la mia volontà di astenermi dalla votazione, quindi lascio l’aula, non essendoci il Vicepresidente, al consigliere più anziano.
Speaker : INTERVENTO
Presidente, anche io mi astengo sia dalla votazione che dalla discussione e chiedo che venga messo a verbale. Grazie.
Prendo la Presidenza dell’aula e chiedo se ci siano altre incompatibilità, prima di procedere.
Vista l’assenza del Sindaco, inviterei il tecnico a dire due parole sull’altra parte, sulla tavola 6.1 B, così come l’abbiamo emendata, prima di passare alla discussione e poi al voto.
Speaker : BIRINDELLI – Architetto
La seconda tavola produce i suoi effetti in questa votazione della Flaminia, che è quella linea nera che parte dal segno meno su e arriva alla macchia rossa giù.
In questa parte, come avevo già in parte illustrato, ma sarò rapido, anche perché c’è un po’ di stanchezza, c’è una conferma sostanziale della pianificazione previgente, c’è la conferma dei nuclei, che sono due in questo caso, quello vicino alla chiesetta (non ricordo il nome, chiedo scusa), e l’altro a destra, vicino alla zona di Monti la Pera.
Si tratta di completare tutto il comparto che gravita sulla Montefiore, dopo la famosa chiesetta e prima del bivio di Vallelunga, dove si è creato questo nucleo che inizia alla chiesa di San Sebastiano e finisce al bivio di Vallelunga.
Da un punto di vista urbanistico, visto dall’alto è il consolidamento di un nucleo che aveva già una sua morfologia, però creando, come vedete dalle macchie verdi e azzurre, importanti aree per servizi sia pubblici che privati, come un polo scolastico, zone edificabili, quindi un pezzo di città, pur se in un contesto ovviamente non urbano denso, ma urbano di media densità, come si addice ai luoghi.
Una cosa che ha un riflesso giuridico importante è che è stata confermata, come era ovvio, la sussistenza di Valle Linda, perché è stata riconosciuta da una sentenza del Consiglio di Stato. Se n’è discusso in Commissione, quindi penso di poterne parlare. Poi ci sarà un emendamento. Noi, per adeguamento al PTPR, perché stiamo cominciando quel processo, ai sensi dell’articolo 65, come ho spiegato prima a tutto il Consiglio, avevamo, in prima battuta, proposto di evitare la fascia di inedificabilità dei 150 metri dal corso d’acqua. Prendendo atto che, di fatto, si può configurare come una ‒ pur se leggera ‒ Zona B, anche in adeguamento al PTPR, abbiamo escluso solo, quindi, con questo emendamento, che è stato visto in Commissione e verrà proposto, credo, in aula... Di riportare questa fascia di esclusione solo ai 50 metri, che sono quelli del tutto inedificabili per legge.
Tutto qui.
Chiaramente, questa parte è quella interessata dal nuovo attraversamento, dalla stazione a Monte la Pera, ma di questo ne abbiamo già parlato. Chiaramente, è il comparto maggiormente interessato da questa funzione nuova, che lo mette direttamente in collegamento con la stazione.
Speaker : INTERVENTO
Ci sono interventi in merito? Prego, consigliere Baldelli.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Grazie, Presidente.
Sentivo Birindelli parlare addirittura di nucleo scolastico, di polo scolastico. È bellissima questa cosa. Sono contento e ringrazio per il lavoro svolto, per l’alacre e duro lavoro svolto dalla collega del Partito Democratico, Ilaria Proietti, dal Gruppo di Castelnuovo Rinasce, dai tecnici che hanno partecipato.
Sono curioso, Presidente Proietti, di sapere qual è la posizione della Lega, del Gruppo di Carla Gloria e del Gruppo Galdiero in merito al polo scolastico. Purtroppo, credo che non lo potrò sapere, come tante altre cose, perché non ce l’hanno una posizione in merito.
Grazie, Presidente.
Speaker : INTERVENTO
Io andrei alle dichiarazioni di voto.
Per il Gruppo Castelnuovo Rinasce, non so se vuole prendere la parola...
Speaker : GUADAGNOLI – Assessore
Posso solo ringraziare per i lavori fatti in Commissione e per il supporto dei tecnici che abbiamo avuto per quanto riguarda la Commissione. Sono state portate tutte idee e proposte, all’interno del Piano, come il polo scolastico, di importante rilievo, ma anche la possibilità, come si vede anche sulla parte della Flaminia, la zona di Monte Cardeto... Un’altra proposta che era stata portata è cercare di incentivare i servizi privati, anche perché sulle zone sature non riuscivamo, magari, con la parte pubblica a intervenire sui servizi sportivi, e tutto. Quindi, abbiamo incentivato sulla parte di mettere a servizi privati anche quelle zone, che erano state decise pubbliche, per un maggior prospetto di futuro, per dare a questi nuclei anche la possibilità di avere degli impianti vicino casa e servizi vicino casa.
Quindi, il mio voto può essere solo favorevole per tutto il lavoro svolto.
Ringrazio il Presidente della Commissione e ringrazio tutti i tecnici.
Grazie.
Speaker : INTERVENTO
Il Gruppo del PD.
Speaker : GUADAGNOLI – Assessore
L’assessore all’urbanistica è senza voce. Ha ragione. Come assessore all’urbanistica, devo dire che la Piredda è stata sempre a tutte le Commissioni. L’avevo presa come parte integrante della Commissione e del lavoro svolto. Per tutto quello che hai fatto, Valentina, i miei ringraziamenti erano d’obbligo.
Speaker : PROIETTI
Prendo la parola. Approfitto delle dichiarazioni di voto per dire anche un’altra cosa. Durante le Commissioni... Anche io mi associo ai ringraziamenti a tutti i tecnici, all’assessore e a tutti i consiglieri che hanno partecipato. Prima il consigliere Rossi ‒ mi dispiace che ora non sia in aula per poterlo dire ‒ mi diceva che loro sono stati presenti e che avranno, poi, il tempo di fare le loro controdeduzioni, le loro osservazioni, eccetera.
Però, in realtà, volevo dirgli che hanno perso un’occasione. Perché dico questo? Perché, comunque, durante le Commissioni, così come ho detto all’inizio, sono state indicate come Commissioni di studio e di proposta, in realtà c’era la possibilità concreta di arrivare oggi all’adozione con un Piano concertato, nel quale anche loro potevano essere protagonisti al 100 per cento di questo cambiamento. Invece, non c’è stata questa volontà.
Tra l’altro, non c’è volontà neanche nel portare proposte in fase di Commissione e si abbandona l’aula. Credo che questa sia la dimostrazione palese dell’interesse che hanno nei confronti del proprio territorio.
Detto questo, io non posso che dire che il Partito Democratico si esprimerà favorevolmente e invita i Gruppi a farlo.
Grazie.
Speaker : INTERVENTO
Chiedo all’aula di esprimersi in merito alla tavola 6.1.b, lato est della via Flaminia, come da emendamento.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti? Niente.
Si approva la tavola 6.1.b.
Adesso passiamo alla tavola successiva.
Rientra il Presidente.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Passiamo all’esame della tavola 6.2.
Speaker : INTERVENTO
Presidente, chiedo di astenermi dalla votazione, in base all’articolo 78 del TUEL.
Anche io, Presidente, chiedo di astenermi e lascio l’aula.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Illustrazione della tavola 6.2. Prego.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Grazie, Presidente.
Ci troviamo nella parte bassa del Comune di Castelnuovo di Porto. È interessata, in particolare, tutta l’area della Tiberina e l’ultima parte di innesto con via Montefiore. La prima cosa che salta agli occhi è il fatto di aver ridotto la zona industriale prevista dal Piano approvato nel 1985, perché nel 1985 ci fu una variante alla zona ex INAIL. Quella l’abbiamo ridotta a seguito di uno studio idraulico realizzato da tre università. È stato approvato, questo studio, direttamente dalla Giunta comunale e inviato agli organi competenti per i pareri necessari. Abbiamo inviato questo studio anche all’Autorità di bacino.
Ci sono stati i primi incontri presso la Regione Lazio. Devo dirvi che la riduzione di quasi 60 ettari su quella zona, nello studio, permette la messa in sicurezza idraulica dell’intera area, ma non solo della Valle del Tevere, quindi della zona di Ponte Storto. Lo studio arriva addirittura a garantire un maggiore deflusso delle acque verso Roma e garantisce una sicurezza del 6 per cento in più rispetto ad oggi alla sola Roma. A noi, invece, garantisce un 36 per cento in più.
Devo dire che il primo intervento che salta all’occhio è proprio questo: la riduzione della vecchia zona industriale.
Inoltre, per il principio che abbiamo detto, di precauzione, l’Ente sta portando avanti l’ex cosiddetta “variante” al casello autostradale, iniziata nel lontano 2012. Attualmente sono state dichiarate idonee tre aree su sei. Abbiamo confermato anche le tre aree non idonee perché sono oggetto di ricorso al TAR Lazio. A giugno ci sarà la prima discussione. Per questo principio di precauzione nei confronti dell’Ente, abbiamo ritenuto di non toglierle, ma confermarle, in attesa che a giugno si pronunci il TAR Lazio.
Abbiamo, poi, inserito una Zona B, dopo Monte Tufello, che era una Zona ex C, dove ci sono i condomini Le Magnolie, Le Verbene e Monte Tufello 4. Lì abbiamo eliminato la perimetrazione dei nuclei ex abusivi su Monte Tufello. Questa è una scelta molto importante, dettata dal fatto che riteniamo che quella zona non possa essere perimetrata. L’idea è che si fermi una volta per tutte la speculazione, in atto ormai dal 1980 ad oggi, perpetrata più volte, con convenzioni che si sono succedute nel tempo e che poi hanno portato, di fatto, a lasciarci questi scheletri per più di quarant’anni nel Comune di Castelnuovo di Porto. Fino ad oggi, quindi finché non otterremo questa variante, era ancora consentito il recupero urbanistico dell’area.
Stiamo valutando, insieme ai tecnici comunali, ma siamo già a buon punto, l’avvio di procedimenti sanzionatori, anche di rilevata importanza. Anche in Commissione è uscito questo, nella Commissione speciale di Monte Tufello. Quegli scheletri, a detta anche del tecnico comunale... Sono stati rilasciati lì svariati condoni. Parliamo di palazzine intere. Non essendo state mai tamponate, di quei titoli dovrebbe essere dichiarata la decadenza, in quanto sono stati rilasciati in violazione della normativa che prevedeva che i volumi fossero ben determinati. In realtà, tutti i condoni di Monte Tufello sono tutti condoni con degli scheletri e basta, che non producevano alcuna volumetria.
Negli anni si sono susseguite queste convenzioni urbanistiche di recupero di questo nucleo, ma, in realtà, non hanno portato mai a nulla. La zona è completamente sprovvista di opere di urbanizzazione, quindi non ci sono fogne, depuratori, adduzione idrica e quantomeno adduzione elettrica, per garantire ad ulteriori abitanti l’insediamento in quell’area. Quindi, abbiamo ritenuto opportuno togliere la Zona C, gran parte del perimetro di Monte Tufello, e tutelare le abitazioni oggi esistenti, dove effettivamente c’è un’attività ormai consolidata da anni. Lì è stata definita una Zona B, quindi una zona che va in ristrutturazione urbanistica.
Per il resto, troviamo l’Ecocentro comunale, che da zona agricola ‒ perché purtroppo questo è ‒ diventa a servizi pubblici, cosicché nel futuro ci andremo a conformare alla pianificazione comunale. Ad oggi è all’interno di una zona agricola.
Sono stati confermati i nuclei di Monte Palombo, se non sbaglio si chiama così, quello adiacente la Vallelunga. Tutto il nucleo di Colleverde è andato in Zona B, quindi zone consolidate, dove non è possibile ulteriormente edificare. Accanto al nucleo di Colleverde erano stati individuati dei perimetri con nuclei sorti spontaneamente, i cosiddetti “ex abusivi”, che erano stati già perimetrati precedentemente. Qui abbiamo previsto già uno schema attuativo per garantire a quella zona i servizi primari.
Stessa cosa è stata fatta per quanto riguarda Monti della Camera, quindi via dei Bersaglieri e via... Qual è l’altra via?
Via Monti della Camera e via dei Bersaglieri. Questo è un nucleo molto abitato, ci sono tantissime famiglie. Anche qui, purtroppo, siamo in assenza dell’Acquedotto comunale, siamo in assenza della fognatura comunale, ci sono strade sterrate, strade bianche, non ci sono servizi, quindi non c’è alcun giardino o parco pubblico. Abbiamo previsto la perimetrazione del nucleo, togliendo gran parte delle aree e rimandandole in zona agricola, e prevedendo, invece, all’interno dei nuclei stessi la possibilità di reperire gli standard ‒ che successivamente vedremo con le schede attuative ‒ e anche il fatto di addivenire al cambio di destinazione d’uso dell’edificio stesso.
Per il resto, l’impianto generale è rimasto questo. In Commissione, invece, poi lo spiegherà meglio la consigliera Proietti, firmataria dell’emendamento, abbiamo seguito un po’ le linee generali che soprattutto Città metropolitana ci ha imposto, dicendo di delocalizzare le zone che erano poste al di là dell’autostrada, quindi all’interno della Valle del Tevere, dentro al vincolo di esondazione e dentro al vincolo del decreto ministeriale, di delocalizzarle presso aree che non sono attualmente vincolate dai Piani paesistici, dal Piano paesistico regionale e tantomeno risultano indicate parzialmente anche dal PM2, quindi dal Piano provinciale, che ci indica che la zona di Castelnuovo di Porto dove insediare nuove attività produttive è proprio al di sopra del primo gradino tufaceo, al di là del vincolo della Valle del Tevere. Quel vincolo della Valle del Tevere è visibile dalle planimetrie, come se quel vincolo... È stata ideata, quindi nelle tavole c’è, una strada di PRG che possa mettere in collegamento il nucleo di Colleverde con il nucleo di Ponte Storto. Su Ponte Storto abbiamo confermato, in linea generale, la costruzione di un cimitero comunale, ovviamente con il perimetro previsto per la fascia di rispetto. È stata confermata una zona di edilizia economica e popolare, proprio per andare incontro sia alle esigenze pianificatorie, ma soprattutto anche ai pareri di Città metropolitana, di Roma Capitale. Abbiamo individuato e confermato la zona prevista di PRG per l’attuazione di Piani cosiddetti “PEEP”, ex 167, proprio al di sopra del campo sportivo, che finalmente è stato messo, con la conformazione giusta, a impianto sportivo.
Questo è, in linea generale, quello che si è fatto sulla parte bassa di Ponte Storto. Abbiamo consentito anche che tutto il corridoio ambientale formato dalla Montefiore... Lo abbiamo lasciato intatto, per far sì che ci possa essere questo ampio respiro, questa divisione tra Castelnuovo e Ponte Storto: non una divisione fisica, bensì una divisione che sia accompagnata dal corridoio ecologico ampiamente verde che segue tutta quanta la Montefiore.
Abbiamo inserito nelle aree industriali, rispetto a quella che era la variante del casello autostradale, anche quelle porzioni di territorio che avevano trovato accoglimento rispetto al Piano paesistico regionale, quindi avevano già ricevuto altre osservazioni e parere positivo da parte della Regione Lazio. Parliamo del 2003-2005. Le abbiamo inserite all’interno del Piano generale.
Per quanto riguarda, invece, la parte produttiva di nuovo impianto, prevista dall’emendamento di Castelnuovo Rinasce e del Gruppo del Partito Democratico, cedo la parola al consigliere Proietti.
Speaker : PROIETTI
Grazie, Sindaco.
In fase di Commissione abbiamo fatto una richiesta di emendamento. Vado a leggere l’oggetto: richiesta di emendamento alla proposta di delibera consiliare n. 8 del 15 marzo 2022.
“I sottoscritti Capigruppo dei Gruppi consiliari Castelnuovo Rinasce e Partito Democratico presentano il seguente emendamento alla proposta di delibera consiliare n. 8 del 15/03/2022 avente ad oggetto ‘Piano urbanistico comunale generale (PUCG), ai sensi del Titolo III, Capo I, della legge regionale 22/12/1999 n. 38 ‒ Adozione’, questo al fine di individuare delle nuove aree per le zone produttive da destinare alla logistica, ai servizi privati, alle attività sportive e all’istruzione nella frazione di Ponte Storto”.
Rispetto a quanto ha detto il Sindaco, quindi ai pareri pervenuti dalla Città metropolitana rispetto ai vincoli preesistenti nelle aree della zona a valle, abbiamo ritenuto che: “Rispetto al fabbisogno e alla crescente domanda di insediamenti di tipo logistico-produttivo, risulta necessario garantire aree idonee allo sviluppo economico del paese che rispettino i vincoli sovraordinati e garantiscano al contempo una pianificazione che sia omogenea e non a macchia di leopardo, come peraltro richiesto dagli Enti sovraordinati in Conferenza di pianificazione. Questo consentirebbe una parità di trattamento dei cittadini di Castelnuovo di Porto rispetto ai cittadini dei Comuni vicini, che da anni godono dello sviluppo economico del proprio paese.
Nella dislocazione delle diverse attività da inserire nell’area individuata, si è tenuto conto soprattutto del contesto nel quale esse verranno a trovarsi. In particolare, si è deciso di dedicare la fascia di territorio adiacente alle attività produttive del Comune di Capena ad attività quali sport, commercio, servizi pubblici e istruzione. Questo consentirebbe al Comune di Castelnuovo di Porto di poter riavere, dopo anni, una sua scuola secondaria nel proprio territorio, come servizi privati da dedicare alla sanità. Queste attività, seppur connesse con tutta la nuova area produttiva, avranno un loro accesso diretto dalla via Tiberina.
Relativamente alla zona dedicata al produttivo (logistica), questa si trova nella parte più interna del territorio. Cito testualmente: si trova al di là della linea visiva del gradino tufaceo della Valle del Tevere e verrà, inoltre, schermata da fasce verdi di rispetto nei confronti delle aree residenziali più vicine. Questa, inoltre, avrà la possibilità di essere raggiunta sia da via di Monte Travicello sia da una nuova viabilità che partirà sempre dalla via Tiberina, ma all’altezza del campo sportivo di Santa Lucia.
Pertanto, per le motivazioni sopra riportate, presentiamo il seguente emendamento alla proposta di delibera consiliare n. 8 del 15/03/2022, avente ad oggetto ‘Piano urbanistico comunale generale, ai sensi del Titolo III, Capo II della legge regionale 22/12/1999, n. 38 ‒ Adozione’, al fine di individuare queste nuove aree per le zone produttive da destinare alla logistica, servizi privati, all’attività sportiva, all’istruzione nella frazione di Ponte Storto, così come da planimetria allegata”.
Abbiamo allegato anche la planimetria.
Posso indicarlo? Per far capire: l’area interessata è questa qui, nella quale, come si diceva... Nella zona adiacente al Comune di Capena, parliamo di questa parte, in questa fascia verranno individuati i servizi pubblici, lo sport, i servizi privati, il commerciale e la nuova scuola, l’istruzione.
Per quanto riguarda la zona, invece, logistica, che si pensa di inserire nella parte più centrale del territorio, coperta dalla linea del primo livello [...], che è questa parte qua... Viene inserita in questa zona. Questa può essere collegata, come dicevamo, sia dalla via di Monte Travicello direttamente sia con una nuova viabilità, che partirà dal campo sportivo di Santa Lucia, salirà su e la collegherà direttamente sempre alla via Tiberina.
Volevo fare un’ulteriore precisazione a quello che è stato riportato nel verbale della Commissione Urbanistica. Volevo, inoltre, fare un chiarimento rispetto alla zona cimiteriale. Si precisa che nella zona produttiva non viene compresa la Zona F2.15, in quanto già destinata ad ospitare il progetto del cimitero. Questo è un chiarimento doveroso. Era stato fatto in fase di Commissione e verbalizzato.
L’emendamento è stato presentato. Ha il parere dell’architetto Olivo. È stato votato in fase di Commissione.
Questa è la nostra nuova proposta. In realtà, dare la possibilità a Castelnuovo, finalmente, dopo anni, di avere una propria zona produttiva.
Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie.
Prego.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Ho ascoltato con attenzione quanto ha detto Ilaria. Perché andare ad individuare una zona produttiva quando, effettivamente, ce ne sono (di zone produttive)? In realtà, quella posta in adiacenza alla zona ex INAIL, che ‒ come sapete ‒ andrà in bando a breve, è l’unica Zona B all’interno del vincolo idrogeologico del fiume Tevere, e la Zona B è l’unica zona dove sono possibili piccoli interventi edilizi, come demolizione e ricostruzione. L’area che vedete in viola, tutta esterna al perimetro di INAIL, è una Zona A, dove non è possibile edificare e dove noi abbiamo presentato quel progetto, insieme alle tre università, per la messa in sicurezza.
È chiaro che questa destinazione, che oggi abbiamo ridotto di tantissimo, quindi che abbiamo delocalizzato, poi, sopra, avrà un’attuazione molto lunga. Sono previsti tempi forse anche decennali, quindi 5-10 anni, per quell’attuazione lì.
Invece, per quanto riguarda questa nuova zona, che è stata identificata in assenza di qualsiasi vincolo paesaggistico ambientale, peraltro seguendo le indicazioni di Città metropolitana... Perché Città metropolitana ce l’ha proprio indicata, ci ha detto: “Dovete stare subito dopo il primo gradino tufaceo”. Perché ci dice questo? Ci dice questo perché, in primis, dopo il primo gradino tufaceo non c’è il vincolo paesaggistico. Quindi, questa è la prima discriminante, altrimenti non avremmo avuto da attuare una variante così. Due: l’orografia del terreno permette la non visibilità, quindi eventuali insediamenti produttivi non sarebbero visibili né dalla Via Tiberina né tantomeno dalla via di Monte Travicello. La depressione che ha il terreno è tale da garantire questa schermatura quasi naturale dell’intervento produttivo.
Inoltre, abbiamo pensato che, proprio accanto all’ASL, quindi all’ASL di Capena, dove noi confiniamo, fosse necessario... Lì abbiamo proprio uno sbocco del PM2, quindi del Piano provinciale industriale. Abbiamo pensato che anche lì ci dovessero essere delle attività analoghe a quelle degli altri paesi vicini a noi, quindi che pure noi potessimo insediare piccole nuove realtà commerciali, nuove realtà per lo sport. In tutta la Tiberina ci sono campi da paddle, impianti sportivi un po’ dappertutto. Mancavamo solo noi, come Comune di Castelnuovo di Porto.
In più, abbiamo preso l’occasione per presentare quest’area a servizi pubblici, per realizzare finalmente un liceo, quindi un’istruzione secondaria, un liceo o, comunque sia, una struttura che permettesse di accogliere gli studenti di Castelnuovo, e non solo. Abbiamo detto che anche quello è un comparto chiuso. Per attuarlo c’è bisogno di realizzare le opere pubbliche.
Abbiamo agito sempre così in via generale, e lo abbiamo fatto dappertutto, su tutte le zone che siamo andati a modificare a livello urbanistico. In ogni zona il perimetro è ben delineato, ma soprattutto è un intervento unico, cioè non permetteremo che ci siano interventi frazionati all’interno del perimetro, altrimenti perderemmo la possibilità, la capacità di eseguire le opere di urbanizzazione. Quindi, saranno tutte quante soggette a Piano attuativo, questo a garanzia dell’Ente, a garanzia dei servizi pubblici, che poi saranno allocati in quell’area. Effettivamente, mancavamo solo noi come Comune di Castelnuovo di Porto.
Il resto è molto ben sviluppato. Castelnuovo era l’unico Comune vicino a Monterotondo, vicino a Capena, vicino a Fiano, che subiva questa disparità di trattamento. Quindi, da una parte c’era il vincolo del fiume Tevere, dall’altra c’era il vincolo del decreto ministeriale. In qualche modo, abbiamo dato una certezza maggiore e anche un’attuazione abbastanza veloce rispetto alle scelte pianificatorie, garantendo fin da oggi che Castelnuovo avrà la sua zona produttiva, che difficilmente potrà essere messa in dubbio in quanto è in linea con tutti i pareri richiesti dagli Enti sovraordinati. Quindi, la parola d’ordine è stata delocalizzazione e individuazione di nuove aree destinate all’attività produttiva, in conformità a tutti i pareri sovraordinati.
Okay, grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie. Ci sono altri interventi?
Speaker : GUADAGNOLI – Assessore
Volevo solo precisare questa ulteriore scelta che abbiamo fatto di spostare e individuare quest’altra aria industriale che poi è stato deciso in Commissione, perché quando abbiamo verificato e abbiamo visto tutto, vedevamo proprio che sul piano metropolitano, ma anche con gli investimenti che fece poi la Regione all’apertura del casello, con la famosa viabilità di gronda, tutto portava lì, attraversava lì.
Per fortuna, con l’assessore Alessandri siamo riusciti a collaborare e a riprendere il dialogo per quella viabilità di gronda. Quindi, oltre alla viabilità alternativa, che noi abbiamo pianificato, la Regione Lazio ha garantito il finanziamento di quello che era rimasto, di quei 30 milioni di euro per finalizzare il progetto e realizzare la viabilità di gronda e ha praticamente bloccato sui 13 milioni di euro, cifra che si può ripartire direttamente sulla realizzazione della famosa viabilità di gronda, che doveva essere fatta poi all’apertura del casello di Castelnuovo di Porto, la cui progettazione è in capo a Città Metropolitana.
Siamo andati a varie riunioni con i diversi Sindaci di Capena e di Riano, e abbiamo visto proprio che si poteva ripartire da lì. Abbiamo identificato che questa viabilità di gronda poi portava a questa nuova area produttiva che abbiamo identificato noi. Quindi, anche sui problemi di viabilità abbiamo programmato anche quello.
L’unica cosa che volevo dire è che in quella riunione di viabilità di gronda con l’assessore e i tecnici di Città Metropolitana sono rimasto allibito.
Io e il Sindaco di Riano – quella osservazione la feci io, mi ricordo benissimo – dicemmo che sul progetto di quella viabilità, fatta l’apertura del casello di Castelnuovo di Porto, praticamente era stato stralciato il tratto della Montefiore e di Piana Perina e un tratto di Castelnuovo di Porto, che era praticamente ciò che si avviava e poi è stato stralciato per un parere della Sovrintendenza che non si impugnò.
Ripartiamo anche con questa programmazione con la Regione Lazio. Incontreremo l’assessore e i tecnici. Stanno riaprendo il tavolo tecnico, proprio perché in quella riunione io ho fatto mettere a verbale comunque di far vedere il progetto e ripartire dal casello di Castelnuovo di Porto per quanto riguarda la viabilità. Volevo precisarlo anche per far star tranquilli i cittadini rispetto alla preoccupazione, magari, che un’altra area industriale possa portare ancor di più al traffico e a varie problematiche di viabilità. Stiamo programmando, anche con la Regione Lazio, la possibilità di realizzazione della viabilità di gronda.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Possiamo proseguire? Altri interventi? Andiamo avanti.
Votiamo la richiesta di emendamento alla proposta di delibera consiliare n. 8 del 15 marzo 2022, presentata dai Gruppi consiliari Castelnuovo Rinasce e Partito Democratico, così come rappresentata e consegnata, con il parere positivo espresso dal responsabile, architetto Aldo Olivo, e con la planimetria allegata.
Chiedo, pertanto, al Consiglio di esprimere… Scusate un momento.
Perdonatemi, riprendiamo un attimo. Stiamo votando l’emendamento che adesso ha letto il consigliere Proietti, con la planimetria allegata.
Pertanto, chiedo al Consiglio di esprimere il proprio voto in merito all’emendamento, con votazione palese per alzata di mano.
Voti favorevoli all’emendamento?
Si approva all’unanimità.
Con votazione unanime si approva l’emendamento.
Passiamo alla votazione della tavola 6.2, così come emendata.
Chiedo, pertanto, al Consiglio di esprimere il proprio voto con votazione palese per alzata di mano. Voti favorevoli?
Con 7 voti favorevoli, si approva la tavola 6.2.
Passiamo ora alla votazione delle schede attuative, punto 7.
Gli emendamenti presentati li facciamo…
Scusate, non riesco a capire.
Verifichiamo se ci sono gli emendamenti.
Queste vanno votate una ciascuna, come abbiamo deliberato prima.
Possiamo scorrere?
Sottozona B17, tavola 1, Colle delle Rose.
Scusate, ovviamente, anche riguardo alle singole schede, i singoli consiglieri sono tenuti ad esprimere e valutare eventuali conflitti o presunti motivi di conflitto.
Sì, tavola per tavola.
Esce il consigliere Piredda. Deve dichiararlo.
Speaker : PIREDDA – Assessore
Esco dall’aula.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Posso, Presidente?
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Prego.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Tavola 1, Casale Monte Le Rose.
Queste sono le cosiddette “schede attuative” rispetto al recupero dei nuclei ex abusivi o comunque sorti spontaneamente.
Come vedete, ci sono delle aree verdi, che quindi all’interno del nucleo ritornano totalmente in zona agricola, quindi andiamo a diminuire, perché così ci chiedeva sia Città Metropolitana che la Regione Lazio, di diminuire i nuclei. Quindi rimandiamo tutte quelle zone verdi che vedete in zona completamente agricola.
C’era una parte di completamento che gira intorno all’edificato, a tutto l’esistente, dove è possibile attuare piccoli cambi di destinazione d’uso, che comunque perdono la vocazione agricola e diventano zone cosiddette B.
Viene indicata nella viabilità comunale che ad oggi era assente, qui non c’era nessuna viabilità di tipo comunale, se non in minima parte. Vengono individuate una zona a servizi privati e delle piccole aree di espansione – sono quelle gialle, vedete che sono molto più piccole rispetto al verde – che garantiscono l’esecuzione di questa opera di urbanizzazione che ho appena descritto. Sono strade, acquedotto e fognature, perché sono completamente assenti in questo nucleo, così come è assente il verde pubblico, lo spazio per il gioco e per lo sport.
Io ho terminato, Presidente.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie.
Se non ci sono interventi, passerei alla votazione della tavola identificata con il numero 01. Pertanto, chiedo al Consiglio di esprimere il proprio voto palese per alzata di mano. Voti favorevoli?
Con 8 voti favorevoli, si approva la tavola numero 1.
Passiamo alla tavola n. 2.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Questo è il nucleo Francalancia.
Speaker : GUADAGNOLI – Assessore
Qui vorrei fare un emendamento.
Qui, Presidente, vorrei fare un emendamento, su questa scheda, per poter incentivare le porte al parco, i parchi attrezzati e dare più sviluppo al Parco di Veio. Come sono state indicate delle porte al parco a valle, insomma, di questo nucleo, dallo studio che abbiamo fatto vogliamo indicare ulteriori aree attrezzate sulla zona a monte. Quindi, se posso, leggerei l’emendamento.
“Richiesta di emendamento alla proposta consiliare n. 8 del 15 marzo 2022, Piano urbanistico comunale generale (PUCG) ai sensi del Titolo III, Capo 1 della legge regionale 22.12.1999, n. 38, in adozione. Il Gruppo consiliare Castelnuovo Rinasce, Uniti per Riccardo Travaglini, propone un emendamento alla proposta consiliare ai sensi dell’articolo 69 del Regolamento del Consiglio comunale, volendo incentivare lo sviluppo di aree verdi produttive nelle zone limitrofe al Parco di Veio. Si ritiene opportuno, al fine di incentivare il turismo e l’offerta di servizi dedicati, di variare zone agricole E in sottozone G3, attrezzature per il parco, ai sensi dell’articolo 42 delle NTA del PUCG.
Le zone individuate sono definite G3/5 e G3/4, come allegate in planimetria. Tali aree consentirebbero un collegamento tra le zone a valle già graficizzate e nuove aree a monte”.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere Guadagnoli.
L’emendamento ha ricevuto il parere tecnico favorevole del responsabile, architetto Aldo Olivo.
Protocollo 6958, 05.04.2022. Procedo con la votazione.
Chiedo al Consiglio di esprimersi relativamente alla richiesta di emendamento appena letta dal consigliere Guadagnoli, con votazione palese per alzata di mano. Voti favorevoli?
Con votazione unanime, si approva l’emendamento alla proposta consiliare n. 8 del 15 marzo 2022, protocollo 6958.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Siamo nel comprensorio Francalancia. È il perimetro, è la perimetrazione – scusate, è la stanchezza – di quella legge regionale n. 28/80, la più grande all’interno del Comune di Castelnuovo di Porto.
Anche in questo caso la zona è la B7/02. Anche in questo caso abbiamo ridotto di tantissimo i vecchi nuclei approvati dalla precedente Giunta, mandando tutte le aree verdi in zona agricola, quindi tornando nelle zone agricole. Abbiamo previsto tre comparti di espansione all’interno del nucleo che siamo andati a suddividere per la sua grandezza perché, effettivamente, era impossibile pensare che ci fosse un’iniziativa privata e quindi ci fosse l’accordo di tutti quanti i proprietari.
Siamo stati noi a pianificare all’interno dei nuclei e abbiamo diviso in maniera omogenea queste tre aree di nuovo insediamento, che anche qui permetteranno di realizzare nuove opere di urbanizzazione, in quanto l’intero complesso, l’intero perimetro è totalmente sprovvisto di opere di urbanizzazione, così come ad oggi non sono previste le fognature comunali.
Sono state individuate anche altre aree per quanto riguarda i servizi privati, che sono già in qualche modo esistenti e che quindi sono già oggetto di condono edilizio. Quindi, le andiamo a conformare con il Piano urbanistico. Siamo andati anche a individuare nuova viabilità comunale, sempre con un comparto totalmente unitario.
Ecco, come vedete dalla scheda allegata, le aree che tornano in zona agricola praticamente sono la parte maggiore, quella più incisiva rispetto alle altre aree.
Anche qui abbiamo ottemperato agli obblighi previsti dalla Città Metropolitana di Roma Capitale. Grazie.
Speaker : PIEDIMONTE – Segretario Generale
Non sto bene, me ne devo andare. È dalle 16.30 che sono qui. Non ritengo di avere più la lucidità per poter andare avanti.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Facciamo questa votazione e poi sospendiamo il Consiglio.
Vi chiederei di votare questa. Poi, come diceva il consigliere, sospendiamo e riconvochiamo il Consiglio con la rimanente discussione dei punti all’ordine del giorno e il proseguimento di quello che stiamo discutendo.
Chiedo, pertanto, al Consiglio di esprimersi con votazione palese per alzata di mano relativamente alla scheda n. 2 così come emendata. Voti favorevoli?
Con votazione unanime, si approva la scheda n. 2 così come emendata. Chiedo di sospendere i lavori del Consiglio per cinque minuti, il tempo necessario per valutare e dare una nuova convocazione.
Votiamo. Voti favorevoli?
All’unanimità, si sospendono temporaneamente i lavori.
Considerando il lavoro ancora da intraprendere e l’orario, sono le 23.51, in cui si riprendono i lavori, si sospende la seduta odierna e si aggiorna al giorno giovedì 7 aprile alle ore 17.
Buona serata. Grazie a tutti.