Regione del Veneto

Click on “CC”, at the bottom-right of the video, to enable/disable the subtitles.
For each recording, these features are available:
- Comprehensive transcription of the recording;
- (If set) the list of all the speakers in time order and the arguments of the agenda.
The media library is completely browsable.
- Simple search:
- Speaker: it is possible to select one or more speakers attending the recorded event (if speakers are indexed).
- Agenda argument: it is possible to select only those recordings that have some specific argument treated.
- Date or time span: This option allows selecting the recordings of events held in a specific date or during a specified time interval.
- Advanced search: it is possible to search single words, names, phrases, arguments treated during the recorded events and the result of the search will be a list of all those recordings in which the searched term has been treated. Then it is possible to listen to the recording in the precise instant where the searched words are pronounced.
As for now, the enabled social networks are:
- Google+
To activate the service all you need is to sign up up using your email where the alerts will be delivered and choose the words/argument of interest.
Once the alert criteria is set, you will receive an email containing::
- The internet address of the recording
- The recording title with the chosen search criteria
- The list of the links to the instant where the searched words are pronounced. The words that are found are highlighted in italic.

CONTACT US



Speaker : PRESIDENTE
Dobbiamo rinviare di qualche minuto perché appunto ci sono ritardi nel filtro tamponi a Piazzale Roma, quindi l’inizio seduta è previsto per le 11.50 grazie.
Inizio lavori alle 12:05. i colleghi di fare l’aggiornamento di “Concilium” e marcare la presenza, per favore. Bene, colleghi iniziamo i lavori.
Comunicazioni del Presidente: congedi del collega Boron, Puppato e del Presidente Luca Zaia e siccome alcuni di voi mi avevano chiesto appunto di fare un momento di riflessione sulle cose accadute al Presidente Luca Zaia la scorsa settimana che continuano ad accadere, ai sensi dell’articolo 72 faccio una breve comunicazione e poi, come concordato con i Capigruppo, ci sarà una discussione diciamo contingentata con un intervento per gruppo, per chi vuole farlo, massimo tre minuti.
Quindi io desidero esprimere a titolo personale la vicinanza e solidarietà al Presidente della Regione Luca Zaia, vittima di un attacco personale che ha travalicato i tradizionali limiti del legittimo dissenso e della critica politica. Abbiamo assistito infatti ad un pericoloso tentativo di invasione nella sfera privata, una violenza innaturale, segnata da una carica di odio che può degenerare. Chi ha insegnato… chi ha inscenato la manifestazione di venerdì scorso non erano cittadini stanchi o stressati da una situazione che sta appesantendo e stressando la vita di tutti, la scelta del luogo, l’abitazione del Presidente, è stata emblematica, si è voluto dimostrare di saper arrivare o colpire dove si vuole, si è voluto appositamente violare lo spazio privato e ciò è grave; un conto è attaccare il Presidente della Regione facendolo nei luoghi della politica, nelle sedi istituzionali, nella stampa, come nelle piazze, comprese quelle televisive, come hanno sempre fatto organizzazioni politiche o sindacali democratiche, un conto è andare davanti alla casa altrui con chiaro intento intimidatorio e minaccioso. Non possiamo permettere questo comportamento che può avere sviluppi pericolosissimi come la storia della nostra democrazia insegna anche il linguaggio usato è stato indicativo. Il Presidente è al servizio dei cittadini come penso ciascuno di noi ciascuno con le proprie idee e con le proprie inclinazioni. Non accettiamo intimidazioni, né provocazioni. L’odio ha sempre creato problemi senza mai risolverne uno. Esprimo la mia personale solidarietà al Presidente Zaia nel censurare senza tentennamenti quanto è accaduto a San Vendemiano. Chiedo a quanti sono stati colpiti da questo episodio di non cadere nella trappola della provocazione e della dialettica dell’odio, che dialettica non è, casomai è simbolo di manifesta pochezza culturale oltre che politica.
Bene. Apriamo la discussione. Ha chiesto la parola il collega Villanova. Prego, tre minuti.
Speaker : Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)
Grazie, Presidente.
Penso che l’immagine che abbiamo visto sui giornali e sulle tv di questi giorni abbiano colpito tutti noi, perché tutti noi qua stiamo rappresentando il popolo veneto e tutti noi non vorremmo mai vedere delle scene di questo tipo, in cui delle persone arrivano sotto casa e vanno ad attaccare quella sfera privata e familiare che dovrebbe essere al di fuori dell’agone politico o di quello che è il confronto politico. Io credo sia un qualcosa che ci unisce. Ho visto molte espressioni di solidarietà anche da parte dell’opposizione, cosa che direi giusta e per cui ringrazio tutti gli esponenti che si sono espressi in questo modo, per dare la propria solidarietà al Governatore Zaia. In poche parole, voglio esprimere tutta la nostra solidarietà, dei gruppi che rappresento in questo Consiglio, e voglio dire al nostro Governatore che noi siamo arrivati in quest’Aula grazie a lui e, in questo momento di difficoltà, i suoi Consiglieri sono al suo fianco, per dimostrargli tutta la forza dei veneti che sono con lui.
Quindi, grazie al Governatore per quello che ha fatto in questi mesi, per l’impegno e l’abnegazione che ha dimostrato a tutto il mondo. Vogliamo dire tutti quanti: “Forza, Luca!”, perché anche nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, che saranno comunque durissimi, noi tutti siamo al suo fianco.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Lorenzoni, prego.
Speaker : Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente.
Anche da parte mia e credo da parte di tutti i rappresentanti dell’opposizione, la massima vicinanza e solidarietà al Presidente Zaia. Non esiste proprio. C’è una vicinanza senza “se” e senza “ma”. Se qualcuno può pensare che azioni di questo tipo possano avere un qualsiasi esito, bene, ha sbagliato completamente i calcoli. Di fronte a cose di questo tipo, qui non c’è maggioranza e opposizione; qui c’è un Consiglio di persone che lavora insieme, confrontandosi in quest’Aula, ma assolutamente compatto nel difendere il diritti delle persone e le relazioni, improntate al rispetto di tutti. La sfera personale del Presidente Zaia, come di ciascuno dei Consiglieri, credo, non può per nessuna ragione essere toccata.
Quindi esprimo la vicinanza a Luca Zaia, ma esprimo proprio il segnale che l’Istituzione lavora compatta. Prima di ogni differenza di vedute, viene la condivisione di un modo di lavoro e di una serie di principi che non possono per nessuna ragione essere messi in discussione. Per cui giunga al Presidente veramente la partecipazione e la vicinanza.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Collega Speranzon, prego.
Speaker : Raffaele SPERANZON (Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni)
Anche da parte del Gruppo di Fratelli d’Italia e mio personale voglio esprimere vicinanza e solidarietà nei confronti del Presidente Zaia della sua famiglia, purtroppo oggetto in questi giorni, in queste settimane, di una attività di minacce di atti vili, inconsulti e intimidatori che sono inaccettabili; io vorrei anche sottolineare, visto che c’è l’occasione anche l’impegno profuso in questi mesi dal Presidente Zaia che instancabilmente ha cercato di mettersi a disposizione dei veneti e anche de di tutti coloro i quali risiedono nella nostra Regione, per fronteggiare la pandemia e per cercare di organizzare servizi adeguati in un momento così difficile.
Da parte mia non anche ovviamente del Gruppo che rappresento di Fratelli d’Italia non possiamo che esprimere una ferma condanna nei confronti dei gesti e delle gravissime iniziative intimidatorie che sono gravi, non solo nei confronti della persona Luca Zaia e della sua famiglia, ma anche del ruolo importante che riveste all’interno della nostra Regione.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei, collega Possamai, prego.
Speaker : Gianpiero POSSAMAI (Liga Veneta per Salvini Premier)
Volevo anch’io esprimere la solidarietà al Presidente Zaia a nome del Gruppo del Partito Democratico, l’abbiamo fatto pubblicamente come ricordato anche dal consigliere Villanova già nei giorni scorsi, perché assistiamo spesso a minacce nei confronti di persone pubblicamente esposte a volte spesso si tratta di mitomani, ma in questo caso c’è un aspetto di particolare gravità ed è quello che si sia andati sotto casa del Presidente Zaia con un video, quindi anche invadendo la sfera personale, si tratta di atti davanti ai quali ovviamente non c’è distanza politica, non c’è il legittimo dibattito che in quest’Aula stiamo vedendo in queste settimane, ma c’è semplicemente una ferma condanna da parte nostra perché si tratta assolutamente di episodi non accettabili, quindi solidarietà su questo fronte al Presidente Zaia e alla sua famiglia, perché lì abita non soltanto lui ma anche la sua famiglia grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei, collega Ostanel, prego.
Speaker : Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente. A nome di Veneto che Vogliamo anch’io voglio esprimere solidarietà ma non solo al Presidente Luca Zaia ma permettetemi di farlo anche alla moglie, visto che appunto abbiamo detto tutti secondo me giustamente che quello che condanniamo è il fatto che si sia invasa una sfera privata per protestare in una sede che appunto non è legittima, non è legittima perché come è già stato detto da chi mi ha preceduto negli interventi se fosse stata una protesta in piazza o se fosse stata una protesta qui dentro o se fosse stata qui fuori eventualmente avremmo potuto prendere in carico le richieste ma farla attorno e vicino a casa non ha appunto… lede quella libertà della sfera privata che non ha nulla a che fare con la politica. Quindi volevo esprimere solidarietà al Presidente ma anche a chi con lui era in quella sfera privata che è stata violata e ovviamente c’è anche una questione importante che dobbiamo, secondo me, prendere in carico il fatto che questi atteggiamenti non devono nemmeno appunto è giusto che li prendiamo in carico e li condanniamo e esprimiamo solidarietà perché è possibile che continuino, si susseguono perché l’animo che c’è oggi è caldo e le persone stanno male, le persone hanno iniziato a sentire che c’è qualcosa su cui devono effettivamente protestare. Quindi io penso che in quest’Aula sia importante far vedere che siamo tutti compatti perché dobbiamo tenere, insomma, le persone più tranquille possibile in un momento di grande difficoltà e queste cose potrebbero aumentare. Quindi davvero tutti insieme penso dobbiamo esprimere solidarietà anche per questo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei. Collega Venturini, prego.
Speaker : Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)
Grazie, Presidente. A nome del gruppo di Forza Italia, insieme al collega Alberto Bozza, esprimo solidarietà e vicinanza al Presidente. Permettetemi anche dal punto di vista personale perché so cosa vuol dire essere oggetto di attenzioni non desiderate e la difficoltà anche dal punto di vista, come posso dire, delle emozioni di gestire, voi capite, una calamità come quella che sta gestendo il Presidente, la pandemia, in più avere da un punto di vista emotivo l’angoscia che proviene appunto da minacce. Il momento peggiore quando, non solo ti inviano magari segnalazioni, minacce non gradite nel tuo luogo di lavoro ma addirittura a casa quello secondo me è il momento della massima angoscia e allora dal punto di vista umano veramente con tutto il cuore sono vicina al Presidente perché capisco quello che sta passando e, quindi, a nome del gruppo dico: Presidente tieni duro.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Collega Guarda, prego.
Speaker : Cristina GUARDA (Europa Verde)
Grazie, Presidente. Intanto grazie a tutti i Consiglieri che sono intervenuti e che interverranno dopo di me, la solidarietà va al Presidente, alla moglie perché il ricorso alle minacce è sempre uno strumento che deve essere condannato l’abbiamo fatto anche ieri come Europa Verde proprio nel voler esplicitare chiaramente quello che non è il metodo politico che scegliamo tutti insieme anche in quest’Aula di percorrere. Queste minacce, attenzione, a chiunque siano rivolte, che siano politici di spicco o meno, che siano amministratori locali, che siano cittadini attivi o giornalisti, si pongono altrove rispetto a quei concetti di dialettica e di confronto politico, anche aspro, che però ci può essere. Le minacce, invece, semplificano, riducono a una questione personale quelle che invece sono istanze che sono di interesse pubblico e collettivo, di complessità politica molto elevata. Come gruppo Europa Verde ho proprio desiderato porre accenno su questo tema, su questo aspetto del rispetto, anzitutto, andando a sottoscrivere quello che poi è il Codice di autoregolamentazione, approvato con la legge del Consiglio regionale nel 2015. Quel Codice di autoregolamentazione è stato creato grazie alla collaborazione con l’Associazione “Avviso Pubblico”, promosso da ”Avviso pubblico” in collaborazione con la Regione del Veneto. Sono noti i numeri degli amministratori locali minacciati ed è la stessa “Avviso pubblico” a pubblicarli costantemente, ricordandoci che esiste un’emergenza nel rapporto, che non è quindi dialettico, ma è degenerante, con rappresentanti delle Istituzioni pubbliche, a livello locale, regionale o nazionale che sia. Ogni anno sono tantissimi gli amministratori che sono colpiti. Quindi, questa esperienza che sentiamo così vicina, perché colpisce il Presidente della Regione del Veneto, la dobbiamo trasformare in un messaggio chiaro, che sono contenta venga espresso quest’oggi e che dovrà essere ripetuto anche in futuro, in sostegno di chiunque venga limitato e posto sotto minaccia. Non vogliamo incrementare questi numeri, vogliamo ridurli.
Pertanto, esprimiamo insieme questa solidarietà, così importante. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Collega Baldin, prego.
Speaker : Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
Grazie, Presidente.
Anch’io, come i colleghi, mi unisco nella solidarietà verso il Presidente Zaia. Veramente sono parole e atti che non dovrebbero verificarsi mai nei confronti di nessuno; sia nei confronti di noi stessi che di altri, come giustamente è stato detto.
Non si sente più?
Speaker : PRESIDENTE
Ti sentiamo, prego.
Speaker : Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
Dicevo che questi atti e queste manifestazioni di violenza non si dovrebbero mai verificare nei confronti di nessuno, perché travalicare la sfera della critica politica è sempre sbagliato, chiunque lo faccia per cui è giusto che tutti condanniamo questi gesti, che facciamo sentire al di fuori anche di quest’Aula tutta la nostra indignazione per quello che è avvenuto, affinché non si verifichi più in futuro e credo che la solidarietà tra colleghi sia un bene primario, che deve sempre esserci a prescindere dal colore politico che qui rappresentiamo.
Per cui tanti auguri anche al Presidente e speriamo non succedano più queste cose sul futuro.
Speaker : Presidente
Grazie infinite, chiudiamo qui il punto aperto in base all’articolo 72, riprendiamo l’ordine del giorno come previsto.
Siamo al punto numero 16, Legge di bilancio di previsione 2021/2023 PdL numero 19, relatore il collega Sandonà, prego.
Speaker : Luciano SANDONA’ (Zaia Presidente)
Grazie, Presidente.
Ai sensi della legge regionale di contabilità numero 39 del 2001 e del principio contabile applicato alla programmazione di bilancio l’allegato 4/1 del decreto legislativo 118 del 2011, l’approvazione annuale dei documenti di bilancio della Regione Veneto si realizza in termini normativi attraverso l’approvazione di un disegno di legge finale per l’esercizio 2021 denominato bilancio di previsione 2021/2023.
Il disegno di legge quale strumento di previsione e programmazione finanziaria a breve e medio termine concerne gli stati di previsione dell’entrata e della spesa del bilancio regionale 2021/2023 e dei relativi allegati, per quel che riguardo all’anno 2021 abbiamo una totale di entrate di spese di competenza pari a 17.268.290.000 questo è il totale, quindi questo disegno di legge si compone di sei articoli, più il settimo articolo che è l’entrata in vigore.
È il documento finale che riguarda tutta la documentazione relativa alla complessiva manovra di bilancio e quindi credo che abbiamo già discusso nei giorni precedenti ampiamente i vari aspetti di questo disegno di legge e anche del DEFR, della legge di stabilità e del collegato quindi credo di poter terminare qui la mia relazione iniziale al provvedimento. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei. Collega Camani, correlatrice. Prego.
Speaker : Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente. Come diceva giustamente il relatore Presidente Sandonà questo è un provvedimento che arriva al termine di una lunga sessione di bilancio di cui abbiamo discusso lungamente in queste giornate ed è, alla fine, il provvedimento che riassume tutte le volontà che questo Consiglio ha elaborato finora e, quindi, faccio come mie le considerazioni di natura tecnica che puntualmente il Presidente ha avanzato in questa discussione e approfitto della correlazione per aggiungere alcune valutazioni di natura politica che varranno anche come intervento in discussione generale. Non possiamo non notare come - e del resto l’abbiamo sostenuto fin dall’inizio di questa discussione - questo bilancio abbia sostanzialmente una grande pecca che le riassume tutte: è un bilancio che a nostro giudizio è troppo costruito attorno ad una amministrazione ordinaria di questa Regione e che non tiene però conto del tempo straordinario che siamo costretti a vivere e quindi abbiamo di fronte un bilancio che certamente tiene conto di tantissime cose ma a cui manca l’assunzione piena della responsabilità che questo non è il tempo dell’ordinario ma il tempo nel quale servono scelte coraggiose. Questo per via della gravità della situazione che è sotto gli occhi di tutti quotidianamente sempre più grave e che è fotografata dalle immagini del numero di contagi che crescono, dal numero drammatico dei morti con cui deve fare i conti questa Regione ed è una gravità, al momento, sulla quale ci concentriamo dal punto di vista sanitario ma alla quale sappiamo benissimo seguirà una situazione altrettanto grave dal punto di vista economico; è una situazione grave anche in riferimento alla scarsità delle risorse che abbiamo a disposizione e che sembrano non essere mai sufficienti per far fronte alle emergenti necessità delle donne e degli uomini che abitano in questa Regione ed è una situazione eccezionale, straordinaria per via della quantità di interventi necessari che sono richiesti.
Allora quello che ci saremmo aspettati, ci aspettiamo da questo bilancio è che non sia più il bilancio dell’Amministrazione ordinaria, che sia il bilancio delle scelte e delle responsabilità e che sia finalmente un bilancio che si lasci alle spalle quella fase di contraddizioni sulle quali, a nostro giudizio, per troppi anni questa Amministrazione ha costruito la propria azione, perché non è più il tempo delle contraddizioni, non è più il tempo delle scelte che vanno bene per tutto, ma oggi serve determinazione e convinzione lungo alcune direttrici specifiche. E farò alcuni esempi.
Non è più il tempo di costruire una legge di bilancio in cui contemporaneamente sta dentro il sostegno economico ai distretti del commercio, con l’idea, dunque, che le piccole botteghe delle nostre città vanno difese anche attraverso la costruzione di reti che massimizzino le buone pratiche, ma contemporaneamente è il bilancio della legge che consente l’apertura indiscriminata dei centri commerciali di medie dimensioni, peraltro sorvolando sopra la capacità dei Sindaci di intercettare e intervenire su queste decisioni. Non è più tempo di un bilancio in cui si dice che l’internazionalizzazione e l’export delle nostre imprese diventa leva e vettore strategico di sviluppo e, contemporaneamente, un bilancio nel quale l’unico grande investimento infrastrutturale che ci proponete è la Pedemontana Veneta, che congiunge la periferia di Vicenza alla periferia di Treviso, quando invece le nostre imprese, per esportare, avrebbero bisogno di una superstrada che le unisca al nord dell’Europa. Non è più il tempo di un bilancio in cui contemporaneamente diciamo che il turismo e la cultura devono essere settori attorno ai quali si ricostruisca la ripartenza economica di questa regione e, contemporaneamente, il bilancio nel quale troviamo tagli indiscriminati proprio al comparto culturale, agli operatori, alle strutture, alle organizzazioni e alle associazioni che quotidianamente fanno vivere questo grande comparto. Non può essere più il bilancio nel quale contemporaneamente finanziamo il concetto di sicurezza urbana integrata e, allo stesso tempo, non investiamo in politiche forti di inclusione sociale. Non può essere neanche più il bilancio e il tempo in cui impegniamo in maniera pesante il bilancio della Regione in operazioni di natura derivata – penso a quello del 2003, che scadrà nel 2036, o a quello del 2005, che scadrà nel 2026 – a maggior ragione quando una sentenza recente della Corte ci metterebbe, forse, nelle condizioni di chiudere questa disgraziata esperienza delle operazioni derivate sulla finanza pubblica. Quindi non è più il bilancio in cui possiamo permetterci di sprecare risorse in quelle operazioni finanziarie e, contemporaneamente, sostenere che servono maggiori risorse perché non ce ne sono abbastanza.
Infine, colleghi non è più il momento in cui facciamo finta di meritarci la zona gialla ma vorremmo avere le risorse della zona rossa, perché anche su questo un po’ di chiarezza va fatta, se davvero pensiamo che in questa Regione - e io penso di sì - siano necessarie le risorse i ristori per affrontare un’emergenza economica che deriva anche da pesanti restrizioni che sono state poste dalla volontà nazionale, su questo poi torno, allora dobbiamo assumerci la responsabilità politica di dire che la nostra Regione la zona gialla non sta più bene addosso, perché se c’è una cosa che abbiamo imparato purtroppo sulla nostra pelle in queste settimane è che il modello veneto di risposta sanitaria Covid in realtà non esiste, ci eravamo illusi che avrebbe potuto esistere leggendo in maniera distorta ciò che era accaduto anche in questa Regione nella fase 1, forse non prendendo nella dovuta considerazione il fatto che a marzo ad aprile a maggio erano accadute due cose che oggi non si stanno ripetendo, che non sono dipendenti dal sistema sanitario e sociale di questa Regione.
La prima è il lockdown imposto dal Governo, allora diciamo che il Veneto come il resto dell’Italia è riuscita a rispondere alla prima ondata del virus efficacemente perché il Governo ha imposto quella decisione dolorosa che si è chiamata lockdown, secondo perché durante la prima fase in questa Regione la diffusione dei contagi non era così capillarmente diffusa, non aveva riguardato le grandi Città - come era capitato per esempio nel Lodigiano in Lombardia - ma aveva riguardato un piccolo Comune di 3000 abitanti sopra i Colli Euganei, allora è facile imporre le restrizioni a Vo’, allora è facile fare i tamponi a tappeto a VO’ un po’ più complicato e adottare quella stessa strategia in un contesto come quello che stiamo vivendo in cui il virus si diffonde ovunque.
Allora forse anche quella contraddizione andrebbe smontata, la contraddizione cioè di voler a tutti i costi dimostrare di essere un modello e, quindi ,di essere adatti alla zona gialla e non rendersi conto della realtà, cioè che anche in Veneto - come è stato in Lombardia nella prima ondata in altre Regioni - oggi dobbiamo fare i conti con una diffusione del contagio senza limiti e senza vincoli, i vincoli abbiamo il coraggio di metterli e magari lasciando anche perdere per una volta la possibilità che una decisione del genere possa influire sul consenso, in questo modo ci assumiamo la responsabilità di una decisione scomoda ma mettiamo nelle condizioni i cittadini veneti di proteggersi dal virus e di proteggersi dalla crisi economica potendo ottenere i ristori, oppure anche su questa questione torniamo nel campo delle contraddizioni per cui non vogliamo ammettere che le cose non vanno ma aspettiamo sempre che sia qualcun altro cioè il governo di Roma a risolverci il problema.
Ecco, Presidente, colleghi, io credo che noi su questo bilancio dobbiamo fare i conti con questa difficoltà strutturale di questa Amministrazione e cioè di avere una difficoltà nell’assumere delle decisioni e delle responsabilità.
Abbiamo anche su questo provvedimento costruito una proposta emendativa che riteniamo importante e che ovviamente per quanto articolata non potrà da sola superare le difficoltà di cui vi ho parlato. Crediamo però che da questa discussione di bilancio possa, auspichiamo almeno che accada, aprirsi una discussione per arrivare insieme ad un punto di condivisione e cioè una fotografia reale della situazione che stiamo vivendo che consenta a ciascuno di noi di prendere le decisioni giuste perché, qualcuno diceva qualche giorno fa, tanto consenso, tanta responsabilità; ecco io credo che questo Consiglio regionale, a prescindere dalle percentuali elettorali, debba sentirsi tutto pienamente investito dalla responsabilità, la responsabilità di essere alla vigilia di un’approvazione di un bilancio fondamentale, quello che dovremmo dimostrare se è in grado o meno di dare ai veneti le risposte che servono, quello che dovrà affrontare per prima la grave emergenza sanitaria ed economica, quello che insomma dobbiamo dimostrare di essere all’altezza di fare per meritare il posto che ricopriamo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei. È stato distribuito l’emendamento 50 della Giunta regionale. Ne vedo solo uno, scusatemi. Il 49 non lo vedo e anche il 49. Dieci minuti per eventuali subemendamenti.
Assessore Calzavara, prego.
Speaker : Ass.re Francesco CALZAVARA
Grazie, buongiorno a tutti. L’intervento di questa mattina che chiude l’ultimo provvedimento che è stato all’attenzione di questo Consiglio, vi ricordo, insomma, i vari aggiornamenti al DEFR e poi il collegato e la legge di stabilità, oggi parliamo di bilancio, quindi parliamo di numeri, parliamo di cifre che poi corrispondono a impegni, a operatività, a capacità di dare risposte ai cittadini veneti, con le risorse che ha a disposizione la Regione del Veneto. È l’occasione innanzitutto per chiarire forse un equivoco, che mi pare nel corso di questi giorni la stampa ha un po’ cavalcato, o forse non mi sono spiegato sufficientemente bene nell’ultima seduta di Consiglio: il 2021 sarà l’undicesimo anno consecutivo dove non si applica l’addizionale IRPEF, in Veneto, a scanso di equivoci o di possibili aperture che il collega Possamai aveva visto. Quello che ci riserverà il futuro non lo so, ma devo essere chiaro: nel 2021 non ci sarà, così come negli ultimi undici anni, l’addizionale IRPEF. È una scelta fatta negli ultimi dieci anni, ai quali si aggiunge questo undicesimo, che è il primo di una nuova legislatura; una scelta che, devo dire, mi pare sia stata anche sufficientemente apprezzata dai veneti, se hanno riconosciuto in questo modo di razionalizzare la spesa della Regione del Veneto e quindi questa particolare attenzione nell’utilizzo delle risorse, rispetto a quello che succedeva prima, dell’addizionale IRPEF. Non so quanti Consiglieri che erano nell’ultima legislatura del Presidente Galan, ma quei quasi 300 milioni l’anno che incassava la Regione del Veneto sarebbe interessante capire come venivano spesi, perché il tema vero non è tassare le persone, è come si spendono quei soldi. Allora, evocare l’addizionale IRPEF per avere una disponibilità assoluta, per poi dire: facciamo l’assalto alla diligenza, non credo che sia moralmente sostenibile in momenti come questi.
Quindi, oggi abbiamo la necessità di chiudere un bilancio, e su questo vi ringrazio nuovamente, perché è sicuramente un bilancio di emergenza per quanto riguarda il Covid, ma è un bilancio di emergenza anche per quanto ha riguardato i tempi di analisi e di approvazione di questo strumento, che ci permette di dare immediatamente risorse nel 2021 ed evitare l’esercizio provvisorio. Ma è un bilancio comunque credibile, che continua a dare risposte importanti per la nostra Regione e che vede, nel corso del 2021, continuare a finanziare per 31 milioni le scuole paritarie, per 21 milioni le attività dei lavoratori forestali, per 29 milioni la formazione professionale; aumenta di 15 milioni gli interventi per la riduzione e la prevenzione del rischio idraulico e idrogeologico; conferma i 60 milioni per il trasporto pubblico locale; aumenta di 10 milioni la sicurezza per i viadotti; conferma il ristoro dei canoni idrici e province sempre per il 2001/23 per 6 milioni, conferma per il 2021/22 milioni per la lotta alla cimice asiatica, un milione per il comitato organizzatore delle Olimpiadi, 2 milioni per nuove leggi regionali e cofinanzia per 65 milioni i programmi comunitari, che nel corso degli ultimi anni hanno generato un effetto moltiplicatore straordinario, pensate che quello del 2021 è stimato a fronte di quelli regionali da 18, mi pare, a 216 poi magari il dato ve lo do in maniera puntuale.
Scelte che continuano a dare risposte ai veneti, così come abbiamo dimostrato in termini anche di reattività rispetto ad alcune risorse che si sono dimostrate disponibili nel corso dell’anno, per integrare spese legate al Covid alla pandemia che stiamo vivendo e che cerca quotidianamente di analizzare quelle che potrebbero essere ulteriori risorse già all’interno del bilancio; è chiaro che la scelta che è stata fatta, ha fatto sì che un Veneto che si fosse trasferito, anzi se tutti i veneti, anzi rifaccio: se la Regione del Veneto avesse applicato le tariffe progressive proporzionali in tutti i scaglioni di reddito, come ha fatto l’Emilia Romagna, avrebbe avuto nel 2018 un gettito addizionale IRPEF di 300 milioni, quindi quei 300 milioni son 300 milioni di euro che abbiamo lasciato nelle tasche dei veneti che hanno dimostrato di poterli utilizzare in maniera più reattiva e più capace di dare risposte, ed è un po’ il ragionamento che abbiamo fatto all’interno del Documento di Economia e Finanza, dove abbiam detto che i veneti se gli lasci i soldi in tasca hanno più velocità e più capacità reattiva rispetto a quello che succede nel resto d’Italia, è una scelta che finora credo sia stata premiante, premiante dal punto di vista economico e sicuramente è stata riconosciuta dai veneti, se poi il successo del Presidente Zaia è dovuto a una molteplicità di cose fatte nel corso degli ultimi anni ma io credo che anche questa idea di lasciare in tasca i soldi dei veneti, i loro soldi, sia stata vincente per far crescere ancora di più questo consenso.
Stiamo vivendo momenti particolari, momenti che dobbiamo anche elaborare giorno per giorno, perché un giorno è una buona notizia poi ti arriva una variante inglese del Covid improvvisamente i mercati finanziari crollano perché non si sa cosa possa succedere, domani magari ci sarà un rimbalzo, ma questo è ai tempi che stiamo vivendo, io credo che in maniera responsabile si debba arrivare a una approvazione celere di questo bilancio con alcune scelte che faremo nel corso della giornata che vanno anche a evidenziare alcune sensibilità che credo, magari, in fase di costruzione del bilancio ci si può anche non essere stati così attenti e ci trovi in maniera, inutile pensare a una condivisione del bilancio, ma non così distanti rispetto alle poste che abbiamo a disposizione. Poi, ripeto, il 2021 che sarà l’anno di costruzione del bilancio 2022 sarà probabilmente almeno nei primi sei mesi ci dovrà vedere analizzare in maniera puntuale quella che sarà l’evoluzione del Covid dal punto di vista economico e sanitario e quindi capire se in proiezione dei prossimi anni potranno essere fatte delle scelte diverse, però lo ribadisco, secondo me, è importante che queste scelte arrivino da una ricognizione dei bisogni, cerchiamo di capire quanti soldi eventualmente potrebbe avere bisogno la Regione, non creiamo il grande contenitore della disponibilità dove poi ognuno va ad attingere per magari fare delle cose che non sono così inerenti al momento che stiamo vivendo.
Io credo che in questo modo lo si possa anche spiegare eventualmente in futuro proprio perché più che un’addizionale IRPEF per il momento che stiamo vivendo dovrebbe trasformarsi in una sorta di tassa di scopo, una tassa di scopo sarebbe molto più comprensibile da parte dei cittadini veneti, un’addizionale IRPEF tout-court così per avere una disponibilità da spendere un po’ di soldi in più difficilmente sarebbe sostenibile e spiegabile a chi ha visto nel corso degli ultimi undici anni fare un’attenta analisi dei bilanci, raschiare il barile, utilizzare al meglio delle risorse e contemporaneamente continuare a erogare ottimi servizi che vede la Regione del Veneto sempre tra le prime Regioni d’Italia in termini di capacità di dare risposte ai propri cittadini. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Allora io direi che per una corretta anche ed efficace discussione generale sarebbe bene guardare prima gli emendamenti per poi anche mirare eventualmente poi gli interventi che possono essere fatti.
Quindi la mia proposta è che già adesso la Prima Commissione, l’Ufficio di Presidenza, scusate, la Prima Commissione relatore e correlatore valutino gli emendamenti e poi alla ripresa ottimizziamo, se possibile, la discussione generale.
È stato depositato l’emendamento 54 da parte della correlatrice, altri cinque minuti per eventuali subemendamenti.
Quindi direi di sospendere adesso, di riprendere alle 14:00, nel frattempo la Prima Commissione fa dieta, come le altre volte, e guarda gli emendamenti. Fisicamente dove? Penso che magari qualche discussione più puntuale e precisa con l’Assessore possa esser fatta anche in altra sede. Comunque iniziamo in Sala del Leone e poi vediamo.
Ripresa lavori: ore 14.00. Inizio lavori ore 14:30 Colleghi anche pronti per riprendere mi pare che i lavori della Prima Commissione sono stati utili e proficui, quindi chiedo se ci sono interventi in discussione generale.
Non ne vedo quindi andiamo agli emendamenti.
Bene allora andiamo sull’articolato in particolare siamo sull’articolo 2, l’emendamento 19 di pagina 2 della collega Ostanel, che chiede la parola, prego.
Speaker : Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente. Spendo qualche parola su questo emendamento solo perché lo ritengo importante, si rifà ad una proposta anche che ho firmato con altre organizzazioni come Forum PA o Forum diseguaglianze diversità movimento a livello nazionale è una campagna per cercare di favorire la formazione degli operatori che stanno dentro le Pubbliche Amministrazioni, visto che c’è un grande dibattito anche in Italia se ad esempio i fondi dei Recovery Fund devono essere gestiti dalla Pubblica Amministrazione o da un team di esperti io penso che rafforzare la Pubblica Amministrazione sia la chiave allora con questo emendamento proponevo di prendere una parte delle risorse per le consulenze esterne e dedicarlo alla formazione degli operatori interni alla Regione Veneto, credo sia importante per quello che ho appena detto ma anche perché la Pubblica Amministrazione in Italia in realtà fa vedere dei dati abbastanza allarmanti ad esempio solo il 3% ha sotto i trent’anni dentro la Pubblica Amministrazione e le risorse per la formazione stanno decrescendo soprattutto negli ultimi dieci anni. Lo volevo presentare ma poi ritirarlo perché mi è stato spiegato nella Commissione che abbiamo appena fatto che la Regione Veneto ha aumentato comunque i fondi per la formazione interna raggiungendo il suo massimale e quindi con questa spiegazione ritiro l’emendamento. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, collega. Ritirato. Passiamo a pagina 5 emendamento 13 della collega Guarda.
Prego, Guarda.
Speaker : Cristina GUARDA (Europa Verde)
Grazie, Presidente, Non mi soffermo a e presentare gli emendamenti perché in realtà colgo l’occasione di questo intervento per ritirare gli emendamenti che seguono questo, il 13 a pagina 5, sulla prevenzione appunto il contrasto e delle infiltrazioni mafiose e la promozione della cultura della legalità poi a pagina 12 invece chiedo scusa l’emendamento 12 a pagina 30 che riguarda invece gli interventi per la realizzazione di boschi di pianura.
Ritiro anche l’emendamento 9, a pagina 41, riferito al contrasto della violenza contro le donne.
Ritiro l’emendamento 10, a pagina 44, “Sostegno della famiglia e della natalità”, e il seguente, che riguarda sempre lo stesso punto, l’emendamento 11 a pagina 46.
Ritiro l’emendamento 14, a pagina 52, “Tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo”.
Ritiro l’emendamento 8, a pagina 54, riferito all’articolo del collegato alla legge di stabilità, “Iniziative per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo veneto”.
Ritiro anche l’ultimo emendamento, l’emendamento 7 di pagina 60, relativo allo sviluppo del settore agricolo e alla legge 40, “Norme per gli interventi in agricoltura”, questo come impegno, in riferimento appunto all’interlocuzione avvenuta in questi giorni.
Mi riservo comunque nella discussione finale di fare un ragionamento rispetto alle poste che avevo proposto di implementare all’interno di questo bilancio, che secondo me rimangono comunque insufficienti. Ma riprendo, appunto, nella discussione finale quella che potrà essere una riflessione sul lavoro del prossimi anni, riferito a questi temi, su cui immagino che comunque una sorta di affezione da parte di tutti quanti Consiglieri ci possa essere. Quindi, sicuramente ci potrà essere la possibilità di un ragionamento, per implementare ed efficientare l’utilizzo delle risorse.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, collega.
Quindi abbiamo ritirato tutti gli emendamenti che lei ha citato nel suo intervento.
Partendo dal 13, che non c’è più, andiamo all’emendamento 5 della collega Baldin, che non so se è in collegamento, perché me la davano in discesa per l’Aula.
Speaker : INTERVENTO
A che pagina?
Speaker : PRESIDENTE
Pagina 6.
Speaker : Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
Posso illustrare?
Speaker : Presidente
Collega Baldin, ha la parola.
Speaker : Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
Grazie, Presidente. Questo è il primo dei miei emendamenti sul bilancio di previsione 2021/2023 questo nello specifico riguarda una previsione per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.
Credo che in un momento come questo che purtroppo ci ha regalato - regalato per modo di dire ovviamente - delle brutte situazioni, abbiamo visto dalla stampa dalle inchieste giornalistiche non solo ma anche dalle Aule di Tribunale, bisogna dare assolutamente un segnale in questo caso e quindi mettere anche il contrasto alla mafia come una delle priorità di questa Regione, per cui chiedo a tutti i colleghi di approvare in maniera sentita questo emendamento che serve per circostanze assolutamente allarmanti e imprescindibili.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, io non vedo altri interventi quindi metto in votazione l’emendamento 5 parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione
Chiudiamo la votazione.
Il Consiglio non approva.
Andiamo all’emendamento 26 di pagina 8 della collega Camani.
Speaker : Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)
Ritiro l’emendamento, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie passiamo all’emendamento 33 di pagina 9, Zanoni ed altri.
Zanoni prego.
Speaker : Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)
Ritiro l’emendamento.
Speaker : PRESIDENTE
Ritirato. Andiamo all’emendamento 40 di pagina 10 della collega Zottis.
Speaker : Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Ritiro l’emendamento, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Emendamento 39 di pagina 11 Zottis ed altri.
Speaker : Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Ritiro l’emendamento, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. 30, emendamento 30 di pagina 13 del collega Possamai.
Speaker : Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)
Ritiro.
Speaker : PRESIDENTE
Sì, sì perfetto ritirato, anche senza microfono ditemelo. Emendamento 27 di pagina 14 Possamai.
Speaker : Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)
Idem.
Speaker : PRESIDENTE
Se lo dice anche senza microfono io sento lo stesso. No tranquillo è per l’usura dei microfoni, hai ritirato mi pare. Sì, perfetto
Emendamento 29 di pagina 15 ancora, Possamai. Ritirato.
Emendamento 18 di pagina 16, Ostanel. Collega, prego.
Speaker : Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente. Io ritiro questo emendamento ma volevo intervenire per annunciare il fatto che presenterò un ordine del giorno. Abbiamo discusso anche prima nell’Ufficio di Presidenza per capire se c’è la possibilità di destinare una parte, appunto, dell’introito… di quello che verrà destinato alle Camere di Commercio anche per il settore delle sale cinematografiche. Grazie.
Quindi ritiro l’emendamento ma poi presenterò l’ordine del giorno.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Ritirato. Andiamo all’emendamento 25 di pagina 18 della collega Camani.
Ritirato. Emendamento 28 di pagina 19, Possamai. Grazie, è ritirato.
È stato depositato l’emendamento 56 della Giunta, siccome è corposo do un quarto d’ora per eventuali subemendamenti ma mi pare sia stato visto e valutato in sede di Commissione quindici minuti per eventuali sub. Siamo al 28 di pagina 19 Possamai, ritirato. Siamo alla missione 6, pagina 21, emendamento 21 della collega Bigon. Sì.
Speaker : Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Ritiro l’emendamento Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie collega se poi passa a firmare perché ho visto che manca la sua firma.
Speaker : Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Va bene.
Speaker : PRESIDENTE
Emendamento 6 di pagina 23. Baldin, prego Baldin
Speaker : Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
Grazie.
Questo è un emendamento che riguarda la difesa del suolo e, per la precisione: “Interventi per la manutenzione e la sistemazione dei corsi d’acqua di competenza regionale”. Purtroppo, nel territorio in cui vivo, molto spesso, mi vengono segnalate situazioni di insicurezza, che riguardano ampie porzioni di territorio. Sapete benissimo che siamo in pianura e in molte zone, invece, siamo addirittura sotto il livello del mare; per cui anche la paura di abitare vicino a grandi corsi d’acqua, vicino a grandi fiumi, è tanta, perché molte segnalazioni riguardano proprio la presenza di fessurazioni all’interno dei canali, dei fiumi, degli argini. Quindi servirebbe veramente un programma regionale di sistemazione idraulica e di messa in sicurezza di territori fragili, su cui devo dire che si è fatto poco, negli ultimi anni. Per cui la necessità che vi pongo oggi è proprio quella, se non vorrete comunque approvare il mio emendamento, chiedo che ci sia un’attenzione riguardo a questo tipo di problematica, che per i veneti molto sentita.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Quindi l’emendamento rimane.
Montanariello, prego.
Speaker : Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Sarò molto breve, ma credo che dei cenni su quanto detto e descritto nell’emendamento della collega siano doverosi. La Consigliera evidenzia situazioni di primo livello, sotto l’aspetto delle preoccupazioni dei nostri cittadini e dei nostri amministratori locali; sicuramente qui, in questo momento, non abbiamo il tempo necessario che rende giustizia a questo problema, per sviscerarlo così come merita. Però, comunque, cogliere l’occasione di questo emendamento – e per questo ringrazio anche la collega, perché ha messo in luce alcuni aspetti importanti, spesso anche segnalati dai nostri amministratori locali – merita alcune battute. Tra l’altro, ricordo che la Consigliera, facendo cenno ad alcuni problemi del nostro territorio, sono problematiche che anche altri Consiglieri della maggioranza, provenienti dallo stesso territorio, hanno palesato in questi giorni. Basta pensare che lo stesso collega Dolfin, nel suo intervento su Punta Gorzone, andava proprio nella direzione di quello che dice l’emendamento della consigliera Baldin. Oltretutto, Presidente, c’è anche un prosieguo a quello che avviene di fronte a queste problematiche, ovvero sono tutti quei rifiuti pezzi di albero pezzi di tutto quanto c’è all’interno dei fiumi che quando non vengono in qualche modo sistemati gli argini o ripuliti dopo vanno a finire tutti quanti su quelle spiagge che si trovano tra le varie foci dei fiumi.
Noi abbiamo un territorio, cari colleghi, che è una delle spiagge più importanti sotto l’aspetto sia della sua grandezza che sotto l’aspetto turistico, che si trova in mezzo a due foci di fiumi, questo cosa comporta? Che la conseguenza di non fare quello che chiede la collega con questo emendamento e avere qualsiasi tipo di rifiuto, anche naturale che viene fuori da queste foci, che si riversa sulle spiagge, con quale risultato?
Con il risultato che dopo all’interno dei Piani finanziari dei rifiuti delle Amministrazioni locali si usano i soldi della Tari i soldi che pagano i cittadini per il rifiuto urbano per andare a pulire queste battigia visto che, nonostante a suo tempo era stato inserito un emendamento nel Piano dei rifiuti per il rifiuto spiaggiato, quell’emendamento dopo ha lasciato un punto morto che non ha mai avuto gambe e quindi i rifiuti spiaggiati diventano un peso per le comunità locali all’interno delle Tari a vario titolo, ed è un problema che va risolto a monte proprio in virtù di quello che diceva la consigliera Baldin.
Non riguarda solamente il territorio che noi oggi orgogliosamente rappresentiamo anche manifestando e palesando questi problemi, ma tutta la costa veneta, credo sicuramente concludo dicendo che il tempo che noi oggi abbiamo qui, viste anche le condizioni di una pandemia sempre più pressante e non ci danno la possibilità di rendere onore a questa problematica e sviscerarlo a 360 gradi, però sicuramente quando ci saranno condizioni migliori il tema andrà sicuramente approfondito e i riflettori su questo andranno anche accesi nell’interesse di tutte quelle località costiere del nostro litorale, grazie.
Speaker : Presidente
Grazie a lei, assessore Bottacin, prego.
Speaker : Ass.re Gianpaolo BOTTACIN
Velocissimamente, chiaramente non è come è stato detto la sede per poter fare i dovuti approfondimenti, però vorrei ricordare che il Veneto ha un Piano interventi per la difesa del suolo questo piano è stato approvato dalla Regione diversi anni fa, viene denominato comunemente… che è stato realizzato insieme al professor Luigi… dell’Università di Padova, è un Piano che vale oltre 3 miliardi di euro e vorrei ricordare che solo negli ultimi due anni sono stati realizzati 1515, ripeto 1515 cantieri in difesa del suolo per un totale di 663 milioni di euro quindi vorrei semplicemente dire che quando… siccome sento ripetere spesso bisogna dotarsi di un piano, il piano c’è, bisogna fare le opere le opere le facciamo 663 milioni non sono bruscolini così anche negli anni precedenti e le opere sono state fatte, la dimostrazione sta nel fatto che nel 2018 con un evento come quello del Vai che è stato peggiore dell’alluvione peggiore del 2010 peggiore dell’alluvione del 66 in vari esperti hanno detto che se non fossero state fatte le opere che sono state fatte negli ultimi anni da parte della Regione i danni sarebbero stati enormemente maggiori ricordiamo che nel 66 ci sono stati più di 100 morti… un evento non peggiore rispetto a Vaia nel 2010 mezzo Veneto si è allagato e nel 2018 no avendo piovuto molto meno e vorrei ricordare che la conferma si è avuta anche con un pagamento che di qualche giorno fa dove ha piovuti più del 66, più del 2010 ma i danni sono stati consistenti ma neanche paragonabili né a quelli del 66 né a quelli del 2010 che dice che se le opere non fossero state realizzate i danni sarebbero stati maggiori sono stati cito alcuni riferimenti su cui insomma è in dubbio per non passare a quello di parte: Università di Padova professor Giuseppe Maschio è il responsabile del Corso di ingegneria della sicurezza e Università di Parma, professor Luigi D’Alpaos… a livello internazionale, Università di Firenze professor Nicola Casagli massimo esperto in campo geologico e riferimento per il Dipartimento nazionale della Protezione Civile oltre che… dell’OGS Dipartimento nazionale della Protezione civile, Vicedirettore generale ingegner Luigi D’Angelo tutte persone che pubblicamente hanno dichiarato quello che ho appena detto.
Quindi vorrei semplicemente riportare la questione nell’ambito quello della realtà e cioè che il Piano c’è e che le opere le stiamo facendo ovviamente abbiamo ancora molto da fare ma il percorso intrapreso aggiungo che recentemente sul giornale l’onorevole Rotta ha citato l’esempio… e non è ovviamente della mia parte politica e per quanto riguarda invece il tema dell’osteggiato la normativa nazionale so che l’onorevole Andreuzzi ha già portati vari emendamenti alla Camera mi auguro che vengano approvati in modo da togliere giustamente il tema della…
Speaker : PRESIDENTE
Assessore Calzavara, prego.
Speaker : Ass.re Francesco CALZAVARA
Solo per ulteriormente integrare rispetto a quanto ha già detto in maniera compiuta l’assessore Bottacin. Credo che sia alla firma in questi giorni un provvedimento della Giunta, che riprende quanto fatto nel 2018: eravamo in situazioni analoghe per quanto riguardava il tantissimo materiale legnoso che era sceso lungo i fiumi e che poi si era accatastato sulle sabbie; proprio per evitare un appesantimento di quelli che sono i costi da parte delle società che fanno lo smaltimento, e quindi cercare di avere un sollievo, che in questo caso riguarda centinaia di migliaia di euro, per quanto riguarda i piani finanziari delle società che operano lungo l’arenile. Quindi credo che sia tra qualche giorno alla firma, ci permetterà di stoccare il materiale fino a quando, effettivamente, viene diviso, rispetto a tutta la quantità sabbiosa e al materiale legnoso, e poi prendere le strade che siano più vantaggiose per quanto riguarda lo smaltimento, naturalmente nel rispetto di tutte le norme ambientali.
Speaker : PRESIDENTE
Di nuovo, Baldin.
Speaker : Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
Ringrazio l’assessore Bottacin per la risposta, ma probabilmente è stato equivocato quello che voleva intendere. Io non metto assolutamente in discussione l’autorevolezza del piano e degli esperti che hanno collaborato eccetera, assolutamente no; sono sicura sia un buonissimo piano. Pongo solamente l’attenzione, e magari ne riparleremo assieme con l’Assessore, alcune questioni, micro interventi che mi vengono segnalati da consorzi di bonifica e da cittadini, tutte situazioni che mettono in allarme la cittadinanza, che a noi, in questo consesso, possono sembrare piccole cose, ma le assicuro che per chi vive vicino a un fiume possono essere anche grandi fonti di preoccupazione. Per cui, ripeto, sono magari dei micro interventi, ma per i quali si chiede un’attenzione, se sarà possibile, nelle pieghe di questo bilancio, o dei prossimi. Questo, chiaramente, sta a voi deciderlo, nella misura e nel quando. Se vuole, appunto, siamo disponibili, insieme a queste persone, a questi cittadini e a questi comitati, ma anche ai Consorzi di bonifica, a farle sapere quali sono gli interventi puntuali che dovrebbero essere attuati.
La ringrazio, comunque, della risposta.
Speaker : PRESIDENTE
Quindi, l’emendamento rimane.
Montanariello.
Speaker : Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Ringrazio anche l’assessore Bottacin, che puntualmente ci ricorda quelli che sono i piani di cui è dotata la Regione. Però, permettetemi di dire che, insieme ai piani e insieme agli interventi, probabilmente ci sono altre vicende che vanno segnalate. Se ad esempio ti chiamano i Sindaci della Riviera per dire che hanno un problema e l’Assessore ti dice che c’è una delibera di Giunta che dice che lì non interviene il Genio civile ma i Comuni che sono titolari, che hanno il fiume che li possa da dentro il Comune, io credo che allora forse il Piano della Regione è fatto male perché gli diciamo un Comune come quello di Mira che deve intervenire su quelli che sono i rifiuti che ormai il Genio Civile non raccoglie più sugli argini; se voi andate sul web vedete anche importante prese di posizione dove anche l’Assessore stesso credo che vi abbia già scritto.
Se noi andiamo a vedere tutti questi temi qui forse ci rendiamo conto che una maggiore attenzione va data, perché sì ci sono i piani a qualche parte la coperta forse è un po’ corta e quindi bisogna trovare il modo non dico di allungarla, perché non facciamo fantapolitica e conosciamo anche le vicissitudini economiche, però forse di spostarla ogni tanto da una parte all’altra la coperta non tenerla sempre con il collo caldo da una parte e i piedi freddi sempre dall’altra.
Per quanto riguarda il discorso dei rifiuti apprendo con gran piacere che c’è questo emendamento, credo di aver capito dall’onorevole Andreuzzi, però vorrei ricordarvi che ancora una volta quando noi diciamo che c’è un problema rimandiamo la partita a Roma, io vi potrei rispondere che l’allora Lucio Tiozzo ha inserito nel piano dei rifiuti regionale un articolo per il rifiuto spiaggiato alla quale non è mai stato dato gambe, allora prima di chiedere al Governo di fare la parte di qualcosa e di intervenire cominciamo a vedere all’interno di quelle che sono le nostre programmazioni e i nostri strumenti se c’è qualcosa e da lì possiamo intervenire, perché questa cosa di ogni volta abbiamo chiesto a Roma, bene bravi!
Chiameremo i nostri per dire di fare sponda all’onorevole Andreuzzi, perfetto! Però vi ricordo che anche qualcuno qui qualche anno fa vi ha chiesto, ha inserito all’interno di un piano dei rifiuti è o non gli è mai stato dato gambe o addirittura è stato cancellato dopo un po’ di tempo, cioè ogni volta questo abbiamo chiesto a Roma ma iniziate a fare voi quello che potete fare senza ogni volta andare a chiedere a Roma, ma viva Dio ma ogni volta che si parla di un problema in quest’Aula dobbiamo andare a chiedere a Roma?
Villanova le faccio, come Capogruppo di maggioranza, la richiesta di mettere un maxischermo colleghiamo qualcuno da Roma facciamolo partecipare al bilancio visto che ogni volta che parliamo del bilancio in quest’Aula dobbiamo andare a Roma, ma io non vado a Roma io ne parlo qui, chi è a Roma ne parla a Roma, chi è qui ne parla qui.
Bene quello che fa l’Andreuzzi ma vi ricordo che c’era all’interno del nostro Piano un emendamento ben preciso, ripeto dall’allora Capogruppo del Partito Democratico, che aveva fatto quello che oggi voi chiedete di fare a Roma ed è rimasto lì dormiente; quindi cari signori su questo diciamo una volta per tutte se vogliamo parlare dei problemi o rimbalzare le cose ogni volta facendo credere che tutti i problemi vengono da Roma e tutti i meriti nascono e vengono concepiti in Veneto, non è così tutti hanno oneri e onori fanno cose buone e cose che potrebbero fare meglio questa è una linea e una visione che la politica dovrebbe fare avere non una visione ideologica di fronte a quelli che sono problemi veri e reali dei territori.
Speaker : PRESIDENTE
Zottis, prego.
Speaker : Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
No. solo per ringraziare per le risposte avute ma devo prendere le difese per forza di cose della collega Baldin e del collega Montanariello perché i piani li conosciamo, conosciamo anche i 1500 cantieri di Vaia e post Vaia finanziati con i soldi dello Stato e ben organizzati alla Regione e su questo nessuno toglie i meriti alla Regione, conosciamo anche molto bene il Piano del PAU del 2018 aggiornato rispetto alla Commissione nazionale De Marchi del 1966 e finanziato dallo Stato quello che noi stiamo chiedendo su questi argomenti è semplicemente una risposta più concreta rispetto a quella che abbiamo visto in questi anni in termini di stanziamenti, punto, non abbiamo chiesto altro, quindi non si può fare quest’anno, ci dite che bisogna capire come fare l’anno prossimo, ci dite che dobbiamo ritrovare delle risorse maggiori a livello nazionale a livello europeo tutto bene siamo qui per lavorare insieme però la risposta non può essere sempre e comunque abbiamo i piani perché i piani li conosciamo anche noi l’abbiamo detto in fase anche di collegato ve lo ripetiamo anche in fase di bilancio.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Assessore Bottacin, prego.
Speaker : Ass.re Gianpaolo BOTTACIN
Sì, no, solo per ricordare che negli ultimi dieci anni mettendo 41 milioni di euro ogni anno il bilancio regionale sula difesa del suolo abbiamo investito non solo in difesa del suolo fondi nazionali ma abbiamo investito oltre 400 milioni di fondi del bilancio regionale per realizzare questi piani per quanto riguarda quanto detto dal Consigliere Montanariello vorrei ricordare che l’ordinanza che stiamo facendo sullo spiaggiato e che abbiamo fatto l’anno scorso la possiamo fare solo in virtù del fatto che utilizziamo l’ordinanza emergenziale che prevede una serie di deroghe tra l’altro su 100 articoli della legge quadro ambientale si va in deroga, 100 articoli ripeto, per poter fare determinate azioni perché? Perché se non ci fossero quelle deroghe non potremmo intervenire in questo ambito perché vorrei ricordare e la materia a tutela dell’ambiente è competenza legislativa esclusiva statale su cui le Regioni possono chiedere il trasferimento di competenze noi lo abbiamo chiesto ma ad oggi lo Stato non ce le ha ancora date, quindi noi interveniamo dove possiamo intervenire dove non possiamo intervenire è chiaro che ci rivolgiamo allo Stato. Però ci piacerebbe molto non doverci rivolgere allo Stato, nel momento in cui lo Stato ci trasferisce le competenze che abbiamo chiesto.
Speaker : PRESIDENTE
Allora, non vedo altri interventi.
Quindi metto in votazione l’emendamento 6. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
È chiusa la votazione. No, scusatemi, è ancora aperta. State ancora votando, vedo.
Adesso è chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento 36 di pagina 24, Zottis ed altri.
Speaker : Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Ritiro l’emendamento, Presidente. Ritiro.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, ritirato.
Andiamo al 37 di pagina 25, Zottis.
Speaker : Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Ritiro, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Emendamento 4 di pagina 26, della collega Baldin. Pagina 26.
Baldin ha la parola.
Speaker : Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
Ringrazio.
Questo è un emendamento che riguarda la parte relativa ai rifiuti. Sapete che ho un’attenzione particolare riguardo questo tema. Come è stato detto anche da chi mi ha preceduto, il problema dei rifiuti è sempre più sentito, più cogente anche, è una questione assolutamente da risolvere. Per cui chiedo se è stato previsto qualcosa a questo riguardo.
Speaker : PRESIDENTE
Qualcuno su questo…? Non mi pare che ci siano risposte. Quindi manteniamo l’emendamento.
Bottacin, prego.
Speaker : Ass.re Gianpaolo BOTTACIN
Sì, grazie.
Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, ovviamente abbiamo i nostri capitoli relativi alla gestione dei rifiuti. C’è il Piano rifiuti o, meglio, il vecchio Piano rifiuti, come abbiamo già detto in più occasioni, dovrà essere aggiornato nel 2021; quindi, in quella sede si potrà anche affrontare questa tematica, con il contributo di tutto il Consiglio.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
La collega lo mantiene, mi pare. No, dobbiamo cominciare a votare, non son tutti verdi, allora emendamento 4 di pagina 26 lo metto in votazione parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
Chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento 35 di pagina 28 del collega Zanoni, prego Zanoni.
Speaker : Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)
Emendamento 35 di pagina 28 lo ritiro Presidente.
Speaker : Presidente
Grazie, 34 emendamento di pagina 29 sempre Zanoni, pagina 29 non si sente collega ha spento il microfono.
Speaker : Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)
Presidente ritiro l’emendamento 34 di pagina 29.
Speaker : Presidente
Benissimo, emendamento 12 di pagina 30 della collega Guarda, ritirato benissimo.
Emendamento 3 di pagina 32 della collega Baldin, ritirato; emendamento 1 di pagina 34 sempre Baldin, ritirato.
Passiamo a pagina 36 bis emendamento 54 della correlatrice Camani quello depositato mi pare questa mattina, ritirato; emendamento 17 di pagina 37 della collega Ostanel, prego Ostanel.
Speaker : Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Io presento questo emendamento ma anche un successivo che non ritiro quello a pagina 39 perché sono connessi, sono degli emendamenti che vanno nella direzione di finanziare di più le azioni contro la violenza sulle donne ma anche sull’abuso e sfruttamento sessuale e quindi anche per le vittime di tratta, sono due emendamenti questo e quello a pagina 39 che do per presentato, grazie.
Speaker : Presidente
Grazie a lei non vedo altri interventi quindi metto in votazione l’emendamento 17 parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
Chiusa la votazione. Il Consiglio non approva.
Ha appena presentato la collega anche il 15 di pagina 39.
Non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l’emendamento 15. Parere del relatore contrario.
Aperta la votazione. Chiusa la votazione. Il Consiglio non approva. L’emendamento 9 di pagina 41 ritirato. Emendamento 23, di pagina 42, della collega Bigon.
Speaker : Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Ritiro, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Ritirato, grazie. Emendamento 38 di pagina 43, Zottis ed altri.
Speaker : Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Ritiro, Presidente, grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Emendamento 10 di pagina 44 della collega Guarda, ritirato. Emendamento 11, di pagina 46, Guarda, sempre ritirato. Passiamo alla missione: Salute, pagina 49, la collega Bigon, emendamento 22.
Speaker : Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Ritiro, Presidente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei. Emendamento 20 di pagina 50, ancora Bigon.
Speaker : Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Ritiro, Presidente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, Emendamento 24 di pagina 51 BIgon.
Speaker : Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Ritiro, grazie.
Speaker : PRESIDENTE
14 di pagina 52 Guarda mi pare ritirato anche questo.
Passiamo alla missione 14: Sviluppo e competitività, pagina 54, emendamento 8 della collega Guarda, ritirato. Emendamento 2 di pagina 57 della collega Baldin.
Collega Caner, attenzione che ha il microfono aperto e sentiamo tutto.
Baldin ritirato l’emendamento 2.
Missione 16: agricoltura e agroalimentare pesca, pagina 60, emendamento 7, collega Guarda, mi pare ritirato. Emendamento 16 di pagina 63 della collega Ostanel. Ritirato. Emendamento 32 di pagina 65, del collega Zanoni. Prego Zanoni.
Speaker : Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)
Presidente l’emendamento 32 di pagina 65 lo ritiro.
Speaker : PRESIDENTE
Bene, ritirato.
Emendamento 31 di pagina 66, ancora Zanoni.
Ha la parola. Ha il microfono chiuso, collega.
Speaker : Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Questo emendamento prevede un finanziamento per i centri di recupero di fauna selvatica. Sono dei centri di recupero gestiti prima dalle Province, adesso dalla Regione, che offrono un importante servizio ai cittadini. Molto spesso, i Sindaci sanno di che cosa si tratta, lo sanno i comandanti di Polizia Municipale e i vari dipendenti della Polizia Municipale, che spesso vengono attivati, a volte anche i Vigili del Fuoco. È una norma prevista dalla Regione Veneto, con una legge del 1993. Sono stati finanziati, negli anni scorsi, con una cifra di circa 214-216.000 euro.
L’emendamento propone di aumentare di poco questa cifra, per dare un servizio migliore, perché troppo spesso molti cittadini chiamano questi centri, nelle ore notturne, il sabato, la domenica eccetera, e spesso non c’è nessuno che risponde. Magari capita, come è successo ad esempio in provincia di Belluno, dove una cerva è rimasta ferita, agonizzante, per un’intera giornata e nessuno è intervenuto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Quindi l’emendamento rimane.
Non vedo altri interventi.
Quindi metto in votazione l’emendamento 31. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Missione 19: “Relazioni internazionali”. Emendamento 68 di pagina… emendamento 41 di pagina 68, Zottis ed altri.
Speaker : Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Ritiro, Presidente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Emendamento del relatore di pagina 68/bis. Anzi, della Giunta, scusate, non del relatore. Emendamento 49 della Giunta. Non vedo interventi. Quindi metto in votazione l’emendamento. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento 50 sempre della Giunta pagina 68 ter, non vedo interventi lo metto in votazione, parere favorevole del Relatore.
È aperta la votazione
Chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L’emendamento 56 di pagina 68 quater sempre della Giunta Camani, prego.
Speaker : Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente. Io rubo davvero pochi secondi all’Aula perché dentro questo provvedimento della Giunta c’è un pezzo di lavoro che insieme abbiamo fatto in questi giorni complicati di sessione di bilancio, come Gruppo del Partito Democratico abbiamo infatti presentato un emendamento ancora diversi giorni fa in cui abbiamo chiesto a questo Consiglio di fare un ulteriore sforzo in riferimento agli strumenti alle pratiche che si possono mettere in campo per contrastare la violenza di genere, è un tema molto delicato che si è aggravato in questi anni e che rappresenta - a nostro giudizio - un elemento fondamentale contro l’esclusione sociale, la diseguaglianza quell’emendamento poi si è trasformato in un ordine del giorno signor Presidente, è stato sottoscritto non solo ovviamente dai Consiglieri del Partito Democratico, ma anche da tante Consigliere della maggioranza che hanno condiviso una battaglia importante.
Oggi quella battaglia diventa legge in questa Regione con un finanziamento come richiesto di 100.000 euro che non è ovviamente sufficiente per dare allo strumento pieno regime, ma è certamente un segnale positivo e quindi siccome mi sembra che questa storia rappresenti un esempio di come il Consiglio - mi lasci dire Presidente - le Consigliere della Regione del Veneto possono contribuire in maniera costruttiva e fattiva a rendere il bilancio della nostra Regione e anche questa discussione utile, approfitto davvero di cuore della discussione su questo emendamento per ringraziare le Consigliere che insieme a me e alle altre Consigliere del PD abbiamo sostenuto questa battaglia per finalmente vedere sulla carta, quindi con delle risorse, un provvedimento importante che da qui inizia un percorso che sicuramente monitoreremo e che, altrettanto sicuramente, pensiamo sia un pezzo importante delle politiche che le Istituzioni e la Regione prima di tutto possono fare contro la violenza di genere e a favore della vita libera delle donne vittime di violenza.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Collega Lorenzoni, prego.
Speaker : Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
Sì, grazie Presidente. Solo per chiedere un chiarimento perché probabilmente la mia incapacità di leggere le poste di bilancio: alla Missione 10 trasporti e diritto alla mobilità c’è una posta da 3.800.000 negativa volevo capire cosa significa questa variazione in riduzione della spesa per i nuovi servizi di trasporto pubblico locale e per la gestione dell’infrastrutture ferroviarie di navigazione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Assessore Calzavara, prego.
Speaker : Ass.re Francesco CALZAVARA
Sì, non si preoccupi consigliere Lorenzoni non sono soldi in meno che togliamo a un settore così importante in fase di caricamento e quindi quando abbiamo approvato il bilancio in Giunta c’era quella cifra, una verifica successiva c’è stato praticamente un doppio caricamento della cifra quindi la cifra reale a disposizione è quella che attualmente ha l’Assessorato, gran parte delle cose che siamo riusciti in qualche modo a finanziare attraverso il confronto che c’è stato in questi giorni in questo Consiglio nascono proprio da questa disponibilità che non avevamo prima, sarebbe stata una disponibilità che avevamo prima, saremmo quindi arrivati qui con una parte di quelle risorse che sarebbero state oggetto comunque di un confronto e di una riallocazione. Nel corso di queste settimane ci si è accorti di questo doppio caricamento quindi è una disponibilità che è arrivata che poi è stata ridistribuita in alcuni… cioè quel milione e mezzo che abbiamo messo per finanziare il cinema, per finanziare altre cose attraverso la Camera di Commercio non avremmo avuto sicuramente una disponibilità se non veniva meno quell’impegno che era stato caricato due volte, quindi niente che vada a togliere al settore, solo un esatto, come dire, un’esatta imputazione del capitolo dei bisogni dell’Assessore.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Non vedo altri interventi. Quindi metto in votazione l’emendamento 56. Parere favorevole del relatore. È aperta la votazione. Chiusa la votazione. Il Consiglio approva.
Adesso votiamo l’articolo 2, così come modificato.
Zottis, prego.
Speaker : Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Solo per ringraziare, perché all’interno dell’articolo, insomma della manovra, siamo riusciti a inserire, grazie comunque all’assessore Calzavara, anche il finanziamento per quanto riguarda la legge 48 contro la criminalità organizzata. Credo che questo sia un gesto assolutamente positivo e credo che vada riconosciuto il fatto che il Veneto investe anche in quello che è il principio di legalità. È un principio che alle volte… di cui si sente parlare troppo spesso come una cosa scontata e che dagli organi di stampa, invece, ci accorgiamo che scontata non è. È un processo sicuramente che viene portato avanti dalle Forze dell’ordine, dai magistrati e da chi di competenza opera nel territorio, ma che culturalmente deve essere portato avanti anche dalla parte politica. E chi opera nel territorio ha assolutamente bisogno di buoni esempi e di sapere che chi è all’interno di questi palazzi investe in queste attività e investe anche in quello che è il monitoraggio, in quello che è in qualche modo il presidio della legalità, nelle diverse azioni e nelle diverse leggi, poi, che vengono fatte anche a livello regionale. È proprio a livello regionale che la cosa diventa ancora più importante, se pensiamo alle iniziative di attuazione che facciamo per quanto riguarda i rifiuti, per quanto riguarda l’aspetto ambientale, per quanto riguarda il trasporto, per quanto riguarda l’agricoltura.
Quindi, dare un messaggio di tutela della nostra regione, di valorizzazione della nostra regione, di promozione di quella che è la legalità all’interno della nostra regione credo che sia un messaggio assolutamente positivo da rivendicare, come Consiglio regionale tutto, e da portare avanti nei prossimi mesi, con atti sempre più concreti e visibili anche ai nostri cittadini e alle nostre amministrazioni, a chi con coraggio tutti i giorni, alle volte, rischia anche la propria vita per riuscire a sconfiggere quello che ormai, purtroppo, è diventato un fenomeno troppo presente anche all’interno della regione veneta.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Se aggiornate “Concilium”, sono caricati gli ulteriori ordini del giorno, fino al numero 62. Poi, penso che arriverà qualcos’altro. Aggiornate.
La parola al collega Zanoni.
Speaker : Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Volevo anch’io sottolineare il passo avanti che è stato fatto, per quanto riguarda il finanziamento della legge 48, una legge che si occupa di contrasto delle attività criminose e del sostegno alla legalità. Stiamo passando un periodo terribile, una pandemia che sta portando anche difficoltà economiche, e tutti sanno quanto queste attività criminose diventino fiorenti quando la situazione economica va peggiorando, quindi anche da parte mia un sostegno a questa iniziativa, perché nella nostra Regione dove negli ultimi anni, in particolare negli ultimi mesi, abbiamo avuto conferma e purtroppo anche dalla Magistratura di come queste attività stiano purtroppo avanzando, bisogna mettere maggiori risorse proprio per fare maggiore attività coordinata con le Forze dell’Ordine e alla Magistratura per riuscire a fare massima prevenzione e informazione su questo che è un fenomeno molto preoccupante.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, noi stiamo votando gli articoli in questo momento sono dichiarazioni di voto sull’articolo 2, non vedo altri interventi metto in votazione l’articolo 2.
Aperta la votazione sull’articolo.
Chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Adesso passiamo all’articolo 3.
Aperta la votazione sull’articolo 3.
Chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all’articolo numero 4.
Aperta la votazione sull’articolo 4.
Chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all’articolo 5. aperta la votazione sull’articolo 5 ricordo articolo
Chiusa La votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all’articolo 6, aperta la votazione sull’articolo 6 Articolo. Chiusa la votazione. Il Consiglio approva.
Bene. Adesso dobbiamo tornare all’articolo 1 che doveva essere votato come ultimo articolo in questo caso come capita sempre durante l’approvazione del bilancio.
Quindi metto in votazione l’articolo 1. Aperta la votazione. Articolo. Chiusa la votazione. Il Consiglio approva. Adesso passiamo all’articolo 7, che è l’entrata in vigore della norma, quindi metto in votazione l’articolo 7. Aperta la votazione. Chiusa la votazione. Il Consiglio approva.
Adesso passiamo agli ordini del giorno.
Sono parecchi, vi prego vi chiedo di prestare attenzione e di guardare bene cosa si vota.
Dobbiamo sospendere su richiesta della Giunta qualche minuto per riordinare le carte.
Quindi ripresa lavori alle 15:40. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Riprendiamo i lavori. L’Assessore c’è. Relatore e correlatrice? Non è che servono i pareri, però sono loro che comunque accompagnano il provvedimento.
Colleghi, attenzione. Partiamo con la votazione degli ordini del giorno. Chi ce l’ha in cartaceo, può seguire; ma, ripeto, provateci, per chi vota con “Concilium” è anche molto semplice recuperarli dal tablet.
Odg numero 42 della collega Baldin: “La Regione promuova la mobilità sostenibile”.
Mi ha chiesto la parola Zanoni.
Speaker : Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)
Volevo chiedere alla collega la possibilità di sottoscrivere l’ordine del giorno.
Speaker : Presidente
Accettato, Baldin prego.
Speaker : Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
Certo, accetto tutte le richieste in sottoscrizione, brevemente per illustrarlo, questo ordine del giorno chiede sostanzialmente alla Giunta regionale di farsi promotrice di una maggiore diffusione sempre più capillare della mobilità elettrica, questo da una parte anche per cercare di mitigare gli effetti dannosi dovuti all’inquinamento, sono circa 4 milioni di persone al mondo quelle che muoiono per problemi respiratori, per gravi patologie legate all’inquinamento dell’aria, l’aspettativa si calcola si riduca da due a tre anni a causa dell’inquinamento, questo chiaramente è dovuto in larga parte ai veicoli che tutti noi utilizziamo, si rende necessario - soprattutto da qui in avanti - andare verso una sempre maggiore diffusione dei veicoli elettrici, una cosa che chiaramente scoraggia chi deve comprare chi vuole comprare una macchina elettrica, è il fatto di trovare poche colonnine disponibili e in larga parte magari ubicate fuori dalle linee principali di collegamento, per cui servirebbe fare un altro passo avanti, dopo quello che è già stato fatto e lo riconosciamo da Veneto Strade che ha pubblicato su un’ampia piattaforma per indicare tutti i punti di ricarica presenti e comprensivi di informazioni sulla disponibilità delle colonnine e la tipologia delle colonnine stesse, chiedo che venga appunto fatta la dovuta promozione anche da parte di questa Regione, che comunque negli ultimi anni ha fatto dei passi in avanti su questo tema.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, collega Guarda, accettata; Montanriello sottoscrizione, Lorenzoni, prego.
Speaker : Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
Sì, anch’io grazie chiedo di sottoscrivere.
Speaker : PRESIDENTE
Benissimo accettata anche la richiesta del collega Lorenzoni, io non vedo altri interventi quindi metto in votazione l’ ODG numero 42.
È aperta la votazione.
Sugli ODG non c’è il parere del Relatore quindi coordinate di cui i vostri Capigruppo su come votare.
Chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Il 43 lo accantoniamo un attimo perché c’è un approfondimento che sta facendo l’Assessore mi pare Lanzarin, Il 44 della collega Baldin e quello di Jesolo, no, scusami, immobile Croce Rossa Italiana ubicato Jesolo eccetera, eccetera.
Baldin, prego.
Speaker : Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
Grazie. Lo illustro brevemente. Allora si tratta di un immobile appunto, situato nei pressi dell’Ospedale di Jesolo, in proprietà della Croce Rossa e si chiede, visto la presenza insomma di parecchie persone positive al Coronavirus la possibilità anzi la valutazione della possibilità di usare questo immobile di proprietà appunto della Croce Rossa già adibito in passato per finalità socio sanitarie al fine di ricoverarvi persone positive che non necessitano della terapia intensiva, già c’era stata una dichiarazione possibilista da parte del Direttore Generale Bramezza, quindi, ecco chiedo alla Giunta che si faccia… che faccia questo impegno insomma.
Speaker : PRESIDENTE
E chi è molto a conoscenza della cosa interviene, assessore Calzavara.
Speaker : Ass.re Francesco CALZAVARA
Sì, al di là di quello che potrebbero essere delle interlocuzioni momentanee con il Direttore della ASL di riferimento credo che sarebbe molto pericoloso per il Consiglio regionale impegnarsi in un momento come questo dove è in corso un bando per la vendita di tutto l’immobile da parte della Croce Rossa pronunciarsi con un indirizzo che rischierebbe di poter in qualche modo anche svalutare il bene stesso.
Quindi dire qualcosa in un momento come questo dove c’era un’asta la scorsa settimana che è stata prorogata a marzo per la vendita e la Croce Rossa… è un bene di un Ente come la Croce Rossa quindi nella piena autonomia e nella piena disponibilità credo che rischierebbe anche di configurarsi come una sorta di turbativa d’asta, quindi per noi il parere è negativo.
Zottis, prego.
Speaker : Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
No, solo per avallare, visto anche insomma si tratta del territorio in cui vivo, per avallare le parole dell’assessore Calzavara, al di là del merito della proposta e le interlocuzioni con l’ULSS di cui penso che siamo tutti a conoscenza abbiamo discusso più volte di quello stabile in vari modi credo che ad oggi sia assolutamente tecnicamente pericoloso e impossibile dare, diciamo, avvio a questo ordine del giorno. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei. Non vedo altri interventi. Quindi metto in votazione l’odg numero 44.
Aperta la votazione… È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Sono appena arrivati due ulteriori ordini del giorno, che possono essere accettati, ma potranno essere votati senza svolgimento di discussione; né presentazione, né discussione.
Passiamo all’odg numero 45 del collega Polato ed altri: “La Giunta si impegni a garantire un adeguato finanziamento alle Fondazioni Arena di Verona, Fenice di Venezia, Teatro Stabile Goldoni”.
Polato, prego.
Speaker : Daniele POLATO (Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni)
Grazie, Presidente.
Intanto ringrazio l’Assessore per aver dato una sorta di parere favorevole a questo ordine del giorno, che è un impegno politico che questo Consiglio regionale e non solo, ma qui mi rivolgo anche al Presidente del Gruppo del PD, veramente il Governo dovrebbe metterci del suo, soprattutto con il FUS, il Fondo Unico dello Spettacolo, che dovrebbe andare incontro in maniera pesante nei confronti delle fondazioni. Abbiamo avuto, l’Assessore lo sa, anni di gestioni… di mala gestione all’interno soprattutto delle fondazioni lirico-sinfoniche; parlo dell’Arena di Verona: meno 28 milioni di euro di debiti, una posizione finanziaria disastrosa; in questi tre anni abbiamo fatto sacrifici, adesione alla Legge Bray, dipendenti che hanno avuto dieci mensilità su dodici, per anni. Siamo riusciti ad arrivare a una posizione finanziaria, migliorare una posizione di quasi 3 milioni di euro; siamo riusciti ad arrivare negli anni, in questi tre anni, a un risultato di esercizio veramente importante: utili tutti gli anni, dodici mensilità pagate. Eravamo sulla strada del risanamento non solo economico, ma culturale, non solo per la città di Verona, ma per il Veneto. Parliamo di oltre 500.000 presenze, parliamo di un tessuto economico importante e, come vi dicevo, non solo per la città di Verona. Oggi ci troveremo di fronte a un bilancio negativo, probabilmente, di 10 milioni di euro del 2020, dovuto soprattutto… sapete che l’Arena di Verona è il più grande teatro all’aperto, dove il ticketing è fondamentale e unico non solo in Italia, ma è unico a livello europeo.
Per cui avevamo previsto degli emendamenti in assestamento e poi successivamente, ma siamo consci anche delle risorse messe a disposizione. Pertanto affidiamo alla Giunta, a questo Consiglio regionale, ma anche un appello al Governo, che tutti quanti ci facciamo carico, responsabilmente, di questo nostro motore turistico e di economia unico al mondo, che può garantire effettivamente una relativa e prossima ripartenza per il 2021. Ecco perché abbiamo predisposto questo ordine del giorno – ringrazio i colleghi che l’hanno sottoscritto – in cui chiediamo l’impegno alla Giunta a valutare, ovviamente in condizioni economiche favorevoli, risorse maggiori o superiore a quei 640.000 euro previsti oggi come stanziamento di bilancio della Regione, grazie.
Speaker : Presidente
Grazie a lei non vedo altri interventi metto in votazione l’odg numero 45.
È aperta la votazione.
Chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG numero 47 della collega Ostanel, promuovere la realizzazione di dottorati comunali, Ostanel prego, scusatemi era scappato allora ODG 46 settore calzaturiero veneto pesantemente colpito dalla crisi economica causata dalla pandemia Covid Zottis e Montanariello.
Speaker : Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Lo diamo per letto Presidente, grazie.
Speaker : Presidente
Grazie, infinite, Zanoni prego.
Speaker : Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)
Chiedo la sottoscrizione.
Speaker : Presidente
Accettata ho visto la Zottis annuire.
Speaker : Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)
Anch’io, Presidente.
Presidente
Allora Camani, Baldin.
Speaker : Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Anch’io Presidente, Bigon.
Speaker : Presidente
Speranzon, Bigon, Possamai, Pan, Villanova, attento Montanariello che più l’avvocato parla più perde la causa, anche la Ostanel chiede sottoscrizione viene accettata, Zottis ho capito bene Lorenzoni anche, perfetto.
Speaker : Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Accetto tutte le sottoscrizioni e ringrazio i colleghi.
Speaker : Presidente
Grazie a te, mettiamo in votazione l’ODG 46.
È aperta la votazione.
Chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Il 47 lo accantoniamo un attimo, collega Ostanel che c’è una verifica in corso, il 48 viene ritirato, grazie perché era praticamente già stato fatto nel collegato ma soprattutto ha trovato, come diceva prima la collega Camani, soddisfazione nell’emendamento votato prima nel tabellare.
Siamo all’ODG 51 colleghi Razzolini ed altri: “Commemorazione del centenario della traslazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria proposta di patrocinio e sostegno da parte della Regione Veneto, iniziativa dei cent’anni della traslazione”. Prego Razzolini.
Speaker : Tommaso RAZZOLINI (Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni)
Sì. Allora il 4 novembre 1921 i decorati di medaglia d’oro al valor militare effettuarono la scorta d’onore all’Altare della Patria, al feretro del soldato ignoto. Nella data del 4 novembre del prossimo anno ricorrerà il centenario della transazione del Milite Ignoto, in questa occasione il gruppo Medaglie d’Oro al valor militare sta promuovendo varie iniziative a riguardo, sposate anche dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e condivisa con le associazioni d’arma, quali la possibilità di conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto e l’intitolazione di piazze, vie ed altri luoghi pubblici, al fine di riconoscere in ogni luogo d’Italia la paternità di questo caduto.
Il 4 novembre è una ricorrenza particolare, legata alla storia ed alla cultura del Veneto che qui ebbe lo svolgersi di gran parte delle imprese eroiche della Grande Guerra che si ritrovò nei suoi luoghi simbolo del fiume sacro alla patria, il Piave, del Monte Grappa, del Pasubio, dell’Ortigara fino ad essere identificata dopo la riconquista della sponda sinistra del fiume Piave con la vittoria di Vittorio Veneto.
L’importanza di continuare a tenere viva la memoria di questo che, insieme al Tricolore e all’Inno nazionale, costituisce uno dei simboli maggiormente aggregativi della nostra Repubblica e che possa così promuovere l’educazione delle generazioni al senso di appartenenza, al rispetto alle istituzioni e all’amor di patria passa attraverso gesti semplici quanto simbolici. Il canto dell’inno nazionale, le celebrazioni delle feste nazionali, la commemorazione di chi si è sacrificato per l’unità e la libertà della patria, basti pensare al fatto accaduto a Cima Grappa qualche giorno fa, dove quei ragazzi hanno dimostrato di non conoscere questi valori, così come cent’anni fa gli sforzi effettuati per fare in modo che quel soldato voluto come di nessuno potesse in realtà essere percepito come di tutti al punto da trasformarsi nella sublimazione del sacrificio e del valore dei combattenti della prima guerra mondiale e successivamente di tutti i caduti per la Patria.
Oggi è giunto il momento in cui in ogni luogo d’Italia si possa orgogliosamente riconoscere la paternità di quel caduto. Si chiede quindi alla Giunta regionale di impegnarsi a promuovere la conoscenza della storia del Milite Ignoto e dell’iniziativa promossa per il centenario nelle scuole di ogni ordine e grado della Regione del Veneto; favorire eventuali iniziative in supporto ANCI Veneto tesa alla sensibilizzazione dei Comuni affinché possano aderirvi pienamente; a promuovere la visione del film “Fango e gloria” che ebbe il patrocinio e il contributo dell’assessorato alla Cultura della Regione del Veneto e che tratta degli eventi della Grande Guerra, compresa la vicenda del Milite Ignoto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Ricordo che su questo c’era un’interlocuzione con il Comando Forze operative terrestri, in collaborazione con il Friuli Venezia Giulia perché, appunto, c’è già un lavoro su questo in corso.
Prego, Venturini.
Speaker : Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)
Grazie, Presidente.
Come gruppo di Forza Italia, abbiamo chiesto la sottoscrizione di questo ordine del giorno per il valore simbolico che ha questa iniziativa. Tra l’altro, mi vede partecipe non solo come Consigliere regionale, ma anche come Vicepresidente di ANCI Veneto, in quanto sono stata contattata dal comitato organizzatore per le commemorazioni del Centenario del Milite Ignoto e, insieme al Presidente di ANCI Veneto, Mario Conte, stiamo sensibilizzando i Comuni del Veneto affinché concedano la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto. Questa iniziativa, come già detto, ha un grande valore simbolico, nel ricordare un ragazzo caduto, che quindi rappresenta i ragazzi di quel periodo storico, che sono stati appunto impegnati nel conflitto, ma anche la madre, che vale la pena ricordare, Maria Bergamassa, la donna che ha scelto il milite ignoto tra undici bare e che ha deciso di rappresentare così le madri italiane che hanno perso i loro figli nella guerra.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Montanariello.
Speaker : Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
Presidente, sarò molto breve. Non entro nel merito specifico dell’ordine del giorno. Credo sia una materia che vede più ferrati i colleghi di Fratelli d’Italia. Rispettabilissimo ordine del giorno; però credo che ci sia un cenno positivo su questo ordine del giorno, che finalmente sentiamo sotto alcuni aspetti ancora parlare di un’Italia unita, che torniamo a parlare di una nazione intera, che si chiama Italia, e non di una nazione veneta autonoma e indipendente, fuori da ogni scenario, anche storico, sotto alcuni aspetti. Quindi, al netto della particolarità sull’ordine del giorno, sono compiaciuto che in quest’Aula si parli di Stato italiano per intero e non di Veneto, come qualcosa che è al di fuori o più importante dell’intera nazione.
Quindi, colgo questo cenno di positività all’interno anche di una contraddizione, magari, di linguaggio, che ogni tanto entra a gamba tesa nelle dinamiche e negli interventi dell’Aula.
Speaker : PRESIDENTE
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l’odg 51.
È aperta la votazione. Chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG 52 della collega Baldin, salute e sicurezza sul lavoro convocare urgentemente il Comitato regionale di coordinamento Baldin, prego.
Speaker : Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
Senza nulla togliere all’egregio lavoro che sta portando avanti l’assessore Lanzarin sul fronte Covid - che sicuramente impegnerà tantissimo il suo Assessorato - questo ordine del giorno impegna la Giunta regionale a provvedere con urgenza ai fini della convocazione del Comitato regionale di coordinamento su salute e sicurezza sul lavoro, questo perché risulta che non sia stato convocato da un po’, chiaramente anche a fronte dell’emergenza sanitaria in corso, però purtroppo si tratterebbe di aggiornare il Piano strategico e per capire come far fronte oltre alla situazione epidemiologica anche alle implicazioni che questa ha nell’ambito della sicurezza e della salute dei lavoratori, questo anche perché negli ultimi tempi non è che non si siano verificati incidenti mortali sul lavoro, per cui ecco si chiede semplicemente questo, grazie.
Speaker : Presidente
Grazie a lei, l’Assessore Lanzarin ha problemi informatici ma chiede la parola, prego Assessore.
Speaker : Ass.re Manuela LANZARIN
Sì, assolutamente nessun problema nel recepire questo ordine del giorno, perché era già in programma con l’anno nuovo la convocazione del tavolo preposto, ricordiamoci che si è firmato un accordo con le sigle sindacali legate proprio agli ambienti della sicurezza dei luoghi di lavoro con alcuni contenuti all’interno di questo accordo di programma nel 2018, che prevedeva anche l’assunzione di risorse nuove per quanto riguarda gli SPISAL, oggi il bilancio che noi abbiamo avevamo 127 figure all’interno delle varie USL nel 2018, siamo 157/158 all’ultima verifica che ho fatto a novembre 2020, l’intenzione è quella anche tramite degli avvisi dei concorsi che ci sono in azienda zero potenziando ancora di più appunto queste figure importanti l’abbiamo visto anche in questi periodi in questo anno insomma di lockdown, in verifica presso le nostre aziende e quindi anche per garantire la sicurezza dei lavoratori, ripeto era già in programma e c’era già stato un’interlocuzione con le sigle sindacali e, quindi, sicuramente con l’anno nuovo verrà riconvocato.
Speaker : Presidente
Quindi son cose che stiamo già facendo, bene metto in votazione l’ODG 52.
È aperta la votazione.
È Chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG 53 del collega Piccinini: “A sostegno del comparto manifatturiero veneto in occasione dell’esame del bilancio 2020” Camani, prego.
Speaker : Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Intervengo brevemente per sostenere la tesi di questo ordine del giorno perché sostanzialmente il consigliere Piccinini condivide con noi una certo tipo di ragionamento perché ovviamente condivido con il Consigliere tutta la valutazione sulla gravità del comparto manifatturiero e di quanto la crisi economica soprattutto in una Regione come la nostra, che fa dell’industria manifatturiera uno dei principali comparti produttivi, è una crisi particolarmente pesante e giustamente il consigliere Piccini sottolinea come, essendo rimasto il Veneto in zona gialla, perché i parametri forniti dalla Regione al Comitato tecnico scientifico nazionale hanno lasciato il Veneto in zona gialla, di conseguenza per le nostre imprese sono arrivati minori ristori.
Giustamente il consigliere Piccinini sostiene che, siccome siamo in zona gialla, siccome ci sono arrivati meno ristori, finalmente non dice al Governo: “Dacci ristori” ma dice: “Regione impegnati tu, che sei rimasta in zona gialla e che quindi non hai diritto ai ristori nazionali, a ristorare appena possibile, attraverso contributi a fondo perduto, le aziende manifatturiere venete””.
Siccome è un’impostazione che condividiamo, certamente voteremo a favore di questo ordine del giorno perché è giusto che la Regione faccia ciò che serve non essendo nei parametri definiti dalle altre zone dal Governo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Collega Guarda. Non vedo richieste di parola.
Speaker : Cristina GUARDA (Europa Verde)
Grazie, Presidente.
Intanto con i migliori auguri al consigliere Piccinini, vorrei intervenire perché…
Speaker : PRESIDENTE
È negativo, sta bene.
Speaker : Cristina GUARDA (Europa Verde)
Benissimo. Non vediamo l’ora di rivederlo e può passare sicuramente un buon Natale. Ma a prescindere da questo, questo è un emendamento è un ordine del giorno che leggendolo, vedevo insomma una condivisione di intenti e dato che a marzo del 2020, quando cominciavamo in Commissione Terza ad affrontare la discussione sui sostegni al mondo dell’impresa, sulle difficoltà; quando si rilevava una difficoltà evidente, che cominciava a essere purtroppo ordinaria, poi, nei mesi successivi, di diversi settori imprenditoriali del Veneto. All’epoca, prima ancora di qualsiasi ulteriore seconda ondata eccetera, avevo proposto allora, insieme ad alcuni colleghi, di intervenire con dei fondi straordinari a fondo perduto, perché rilevavo come l’idea di fondare l’aiuto esclusivamente su fondi di garanzia “copia e incolla” a livello regionale, rispetto a quelli nazionali, era una sovrapposizione inutile, una sovrapposizione che avrebbe educato il mondo imprenditoriale al fatto che la politica, l’unico intervento che fa in tuo supporto, è quello di incentivare il tuo debito, l’accensione di nuovi debiti, e non di andare a sostenere quelle spese, ordinarie o straordinarie che siano, che l’epoca Covid ti porta ad avere difficoltà ad affrontare.
Quindi, sostengo questo tipo di approccio, non perché siano politiche assistenzialiste, come qualcuno in quest’Aula ha osato dire, in questi giorni di discussione di bilancio; ma perché c’è una condizione emergenziale che richiede un impegno effettivo, per riuscire a fare in modo che le imprese non rimandino le problematiche di oggi a tra due anni, quando si ritroveranno le rate dei debiti accesi presso le banche, da pagare. Quindi, non rimandiamo questo tipo di interventi, dove è necessario e dove possibile, studiamoli. L’Assessore Marcato, all’epoca, ci aveva detto che ci stava lavorando. Per cui, alla luce di questo, ci aspettiamo che il 2021 sia conseguente alle parole.
Speaker : PRESIDENTE
Tomas Piccinini, prego.
Speaker : Tomas PICCININI (Lista Veneta Autonomia)
Presidente, mi sente?
Speaker : PRESIDENTE
Certamente. prego.
Speaker : Tomas PICCININI (Lista Veneta Autonomia)
Intanto, grazie. Volevo portare, con l’ordine del giorno, l’attenzione verso un comparto manifatturiero che credo che faccia un punto di PIL a livello nazionale e che… per quanto riguarda il Veneto; un comparto che è stato prevalentemente escluso da qualsiasi ristoro o attenzione. Credo che con un comparto, soprattutto quello della moda e quello calzaturiero, non si perdano solo posti lavorativi, ma credo che si perda anche una qualità difficilmente ripetibile, da un certo punto di vista. È un lavoro e un comparto non speculativo, ma vero e questa è la vera differenza che ha contraddistinto chi veramente… di lavoro e voglio aggiungere sul fatto della zona gialla che vede la nostra Regione, la vede perché credo che sia un’ulteriore beffa perché è vero che noi siamo sempre stati gialli e meritevoli per gli indicatori dalla RT ma tutti gli altri erano chiusi ed era come fosse virtuale la nostra apertura e dopo vedere che oltretutto non essere stati considerati, non aver ricevuto nessun aiuto economico e oggi perché sei in zona gialla non venire riconosciuto quello che era un ristoro pari a quali le zone arancioni o zone rosse credo che sia un’ulteriore beffa a un momento già difficile. Perciò il mio invito era quello di sottoporre questo ordine del giorno alla Giunta che si impegni a dare un fondo perduto perché credo che sia doveroso e giusto mantenere quella che è la qualità del lavoro perché il lavoro lo creiamo tutti ma credo che il manifatturiero e la qualità che noi abbiamo sia invidiabile perciò il mio invito è impegnare la Giunta, per quanto sarà possibile, per un’adozione di un provvedimento all’erogazione di un contributo.
Grazie a chi ha sostenuto l’ordine del giorno.
Grazie a lei. Non vedo altri interventi quindi metto in votazione l’odg numero 53.
È aperta la votazione. Chiusa la votazione. Il Consiglio approva.
Odg 55 della collega Guarda ed altri: “Impedire il rischio di consolidamento delle fitopatie emergenti”.
Guarda, prego.
Speaker : Cristina GUARDA (Europa Verde)
Grazie, Presidente. Beh, guardate questo è un emendamento che in realtà è l’inizio di un lavoro che dovremmo fare il prossimo anno dato che evidentemente, parto da un’esperienza, nello scorso anno durante la discussione del bilancio regionale eravamo naturalmente sollecitati dal mondo dell’agricoltura del Veneto e non soltanto ad interventi straordinari per quanto riguarda un problema che è citato all’interno di questo ordine del giorno e che è semplicemente tradotto la cimice asiatica di cui tutti quanti abbiamo sentito parlare, in questa logica probabilmente sarà stato un po’ insomma la pressione degli anni dato che di questo problema ne discutevamo essenzialmente da molto tempo, sarà stata anche la coincidenza con l’attivazione poi delle misure per il contrasto della cimice asiatica, misure naturalmente compatibili con i sistemi anche di agricoltura biologica eccetera. Sarà stato anche il fatto che era l’ultimo anno: di lì a breve insomma saremo anche andati poi a votazioni per cui insomma evidentemente c’era anche una sorta di pressione che dava adito ad un intervento immediato e importante. Sta di fatto che abbiamo stanziato notevoli risorse. Se non sbaglio già assessore Pan potrà confermare che erano circa 4 milioni di euro, giusto? Addirittura 5 milioni di euro per intervenire in sostegno al contrasto della Cimice asiatica all’interno del nostro territorio regionale, nelle nostre imprese. Questo intervento, condiviso tra maggioranza e opposizione, ha dato poi dei risultati che adesso insomma vedremo piano piano sempre di più realizzarsi e salvaguardare le produzioni.
Ciò che all’epoca però ci eravamo detti è questo: la Cimice asiatica è una parte di un problema molto più ampio, che è poi il cambiamento climatico e le sollecitazioni da un punto di vista meteorologico hanno visto peggiorare all’interno del nostro territorio ed è quello relativo alle fitopatie, in particolar modo le fitopatie emergenti. Per cui il mondo dell’agricoltura sopravvive se non soltanto si riesce a dare una restituzione economica adeguata, ma anche se accanto si riesce a fare in modo che il contrasto alle fitopatie venga contenuto e venga gestito in ottica preventiva, non ad emergenza ormai realizzata.
Siccome abbiamo un sistema complesso di scambi… banalmente le fitopatie possono entrare anche semplicemente perché una persona si porta a casa una un ramo per fare un innesto di una pianta malata da un altro territorio che magari ha una presenza di una fitopatia extra, che nel nostro territorio non si era mai verificata, non si era mai vista.
Per cui basta poco per esporre a dei rischi il nostro territorio. Basta poco anche perché abbiamo un’emergenza ambientale e climatica che peggiorano le condizioni e aumentano la sottoposizione agli stress le piante e di conseguenza c’è la necessità di un intervento straordinario.
Per questo, dato che il mondo dell’agricoltura anche in questo bilancio ha visto una contrazione delle risorse, ha visto comunque anche in questi anni un’iniziativa da un punto di vista proprio economico rivolto al settore dell’agricoltura, praticamente strettamente connesso all’utilizzo dei fondi europei e non tanto appunto di iniziative poi anche a sostegno della Legge 40 adeguate rispetto alla ampiezza del settore, che ricordo è sempre citato politicamente come il settore di punta, la punta di diamante di questo territorio, non soltanto per numero di imprese per capacità di fatturato, per capacità di promozione internazionale e di commercio estero. Ecco che chiedo un impegno; dato che in questo Consiglio non si è dato seguito alle richieste che avevamo ascoltato anche in Commissione Prima, chiedo l’impegno che almeno nel prossimo anno si possa valutare attentamente e studiare la migliore strategia per riuscire a valorizzare l’attività di prevenzione e di contenimento della proliferazione delle fitopatie emergenti. Quindi l’attività di monitoraggio dovrà essere affiancata naturalmente a un’attività di ricerca e di condivisione stretta tra l’agricoltore e il mondo universitario e della ricerca, anche promossa dalla Regione del Veneto. Di conseguenza, chiedo che ci sia questo tipo di approccio, nel prossimo anno. Naturalmente, in Commissione Terza avremo tutto il tempo di approfondirlo; però un voto unanime verso questa, che naturalmente è una delle priorità che oggi dobbiamo affrontare nel mondo dell’agricoltura, sicuramente darebbe buon auspicio, insomma, per i prossimi anni.
Speaker : PRESIDENTE
Collega Pan, prego.
Speaker : Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
Sì, velocissimamente.
Questo è un tema che fa scoprire che anche il mondo vegetale ha i suoi problemi; non c’è solo il Covid nel mondo chiamiamolo umano, ci son tante malattie che purtroppo colpiscono i vegetali, ma anche gli animali. Noi abbiamo affrontato quelle legate agli insetti, l’Halyomorpha Halys, la cimice asiatica, anche intervenendo con sostanziali finanziamenti alle imprese agricole. Ma volevo sottolineare comunque che ci sono già in atto ricerche importanti tra il nostro sistema fitosanitario e le Università. L’Università di Padova, in particolare, con il Dipartimento Dafnae, e in particolare poi anche l’Università di Verona, ma anche il Polo di Conegliano. Quindi sia per la flavescenza dorata, sia comunque per la risoluzione del problema della cimice asiatica, che è venuta fuori qui, dalle nostre università, dobbiamo comunque fare i complimenti a loro, ai nostri ricercatori, che anche l’anno scorso hanno rilasciato più di 360.000 vespe “samurai”, che stanno combattendo in maniera biologica questa malattia; la maculatura delle pere, ma potrei parlarvi dell’aviaria, della peste suina eccetera. Quindi sono tutti i monitoraggi che si fanno, grazie anche al nostro sistema sanitario veterinario e, naturalmente, ben venga l’ordine del giorno, ma sono cose che naturalmente le nostre università e i nostri dipartimenti stanno già facendo da tempo, in collaborazione.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Non vedo altri interventi. Metto in votazione l’odg 55.
È aperta la votazione. Chiudo la votazione. Il Consiglio approva.
Odg 57, Zottis: “Sostegno iniziative per il centenario della fondazione Unione Navigazione Interna Italiana”.
Speaker : Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Do per letto, Presidente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Lo metto in votazione. Aperta la votazione sull’odg 57. Votazione chiusa. Il Consiglio approva. Accantoniamo un attimo il 58, in attesa di approfondimenti.
Passiamo al 59: “La Giunta regionale si impegni con azioni a favore della filiera ittica veneta”, Speranzon ed altri.
Speranzon, prego.
Speaker : Raffaele SPERANZON (Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni)
Sì, in considerazione del fatto che le marinerie italiane e venete chiedono un’attenzione particolare per la filiera ittica in quanto in particolare le cooperative della pesca e dell’acquacoltura hanno dimostrato di rappresentare, soprattutto nei mesi passati, quando c’è stato il lockdown ma anche in queste settimane, un nodo cruciale per l’approvvigionamento del Paese per il sostentamento della popolazione garantendo il prodotto nazionale sulle tavole degli italiani, le cooperative della filiera ittica rappresentano inoltre un importante presidio per le economie dei territori in cui operano e noi, collega Montanariello conosciamo bene soprattutto nell’area e nella Città Metropolitana di Venezia quanto sia importante questo comparto per l’economia, diretta e indiretta.
Allora chiediamo l’impegno alla Giunta regionale affinché venga sostenuto il comparto anche a livello europeo ostacolando, compatibilmente ovviamente con le proprie competenze, qualsiasi iniziativa della Commissione che tenda a ridurre l’attività di pesca nel Mediterraneo occidentale ed in Adriatico, a sostenere le proposte del Parlamento italiano approntando misure regionali a favore del sostegno e al rafforzamento della filiera ittica e a rappresentare le istanze delle cooperative della pesca venete anche valutando un piano industriale per la filiera ittica da sostenere e valorizzare con le risorse del Recovery Fund perché sono quanto mai necessari ed improcrastinabili misure nel breve periodo che mirino al sostegno nel medio-lungo periodo a riposizionamento della filiera.
Speaker : PRESIDENTE
Montanariello, prego.
Speaker : Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
Presidente, questo è uno di quegli altri ordini del giorno a cui va dato merito e riconoscimento a chi lo ha portato, che accendono comunque i riflettori su una tematica di primo livello all’interno della nostra Regione. Ricordo che siamo una Regione che proprio sulla pesca gode in diversi settori della stessa di eccellenze anche a livello nazionale: la Regione Veneto è colei che ha la prima flotta peschereccia d’Italia, è colei che ha il primo mercato ittico d’Italia, è colei che ha un tipo anche di pesca costiera e in alcuni casi anche unica e di eccellenza.
Alcuni dei nostri prodotti della Laguna veneta - se avete seguito i giornali - nell’ultima stagione estiva prima del Covid sono addirittura arrivati a New York per importazione diretta. Questo è tutto frutto di quell’indotto e di quel sistema che con questo ordine del giorno il Consigliere tenta di valorizzare e di dargli un segno di vicinanza.
Bene, Consigliere, su questo dovremmo lavorarci anche a livello regionale perché ci sono degli interventi che vanno fatti sicuramente a livello europeo, degli interventi che vanno fatti a livello nazionale, però molto spesso noi dimentichiamo che ci sono anche dei temi che possono essere affrontati a livello regionale. In uno dei miei primi interventi in quest’Aula, quando si parlava delle linee programmatiche, rivendicavo l’assenza di una chiusura celere di quella che può essere la Carta Ittica, che è competenza della Regione e che potrebbe dare, dopo il passaggio di alcune competenze dalle Province alla Regione, alcune risposte in termini di uniformità anche sotto l’aspetto regolamentare. Come altrettante vicende anche legate ai finanziamenti comunitari.
Una delle richieste che io credo debba venire in maniera trasversale da quest’Aula è quella di non appesantire la burocrazia di quelli che sono i fondi comunitari: adesso ci saranno FEAMPA, i FEAMP hanno un po’ cessato il loro percorso biologico. Anche lì un invito che sicuramente la Regione, questa Amministrazione, coglierà di buon buzzo, è quello di non appesantire la normativa. Se ci viene detto dall’Europa che possiamo comprare un pennarello, diciamo che si può comprare il pennarello. Non stiamoci ad aggiungere: ma deve avere il tappo che si toglie, deve essere di colore verde, deve essere… Quindi, sotto questo aspetto, anche la Regione, Consigliere, può fare la sua parte. Noi sicuramente saremo qui con i nostri buoni propositi, a far sì che venga fatta anche qui. Comunque, è un ordine del giorno buono, importante.
Concludo dicendo che è molto importante il passaggio che fa nel suo ordine del giorno, dove si parla delle cooperative, perché spesso le cooperative non sono, come qualcuno pensa, un apparato della vecchia Urss comunista, che macina indotti segreti e fondi oscuri, ma a volte sono un vero e proprio di strumento di valorizzazione, nell’ambito della filiera ittica perché, grazie alle cooperative, si può avere una sintesi tra soggetti che svolgono lo stesso tipo di attività; grazie alle cooperative si può avere la possibilità di occupare alcuni tipi di mercato. Ci sono delle cooperative che, col mettersi insieme, nel pescato della volante, sono diventati leader in Europa; servono la comunità curda in Germania, servono la Croazia stessa, servono i supermercati del Nord Europa, proprio perché c’è stato un lavoro cooperativistico che ha messo insieme questi importantissimi imprenditori, che da una parte investono e dall’altra hanno bisogno di qualcuno che faccia sintesi delle loro sinergie. Quindi, su questo, bene valorizzare quel comparto; bene il passaggio che ha fatto sulle cooperative. Andiamo avanti così, negli interessi veri e importanti della nostra regione, non distinguiamoci di fronte a idealismi politici e lavoriamo per il nostro territorio e i nostri cittadini, che ce lo chiedono.
Speaker : PRESIDENTE
Baldin.
Speaker : Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
Io chiedo al collega Speranzon di poter sottoscrivere questo ordine del giorno, che mi vede chiaramente concorde. Anche dal mio punto di vista, la prospettiva di ridurre lo sforzo di pesca, le ore di giornate di pesca, non va assolutamente bene, soprattutto in una fase come quella che stiamo vivendo. Cioè, dopo un periodo prolungato in cui i nostri pescherecci comunque non hanno lavorato e non sono andati in mare, perché non potevano chiaramente commercializzare il pescato, visto poi il lockdown e la chiusura dei ristoranti, quindi è già un periodo difficile per tutti, ma per la pesca forse ancora di più. Per cui la trovo una proposta veramente contro il buon senso. Poi, anche per tutto quello che è stato detto, non ripeto i dati sul settore, l’importanza anche dal punto di vista dell’indotto, degli occupati e dei fatturati, che sono estremamente importanti. Per cui, insomma, credo anch’io che a livello di fondi comunitari, con il Recovery Fund, dovrebbero essere messi come priorità per la blue economy, quella legata al mare, precisamente anche per ridurre l’impatto delle navi, insomma, dare la possibilità ai pescatori di avere dei sussidi, degli aiuti che magari in questo settore, rispetto ad altri possono fare la differenza.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei. Giuseppe Pan, prego.
Speaker : Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
Velocemente. Ricordo che noi siamo stati i primi come Regione a scrivere al Ministro Bellanova per risolvere e portare in Consiglio dei Ministri Europei questo problema che era la riduzione del 15% della pressione di pesca nel Mediterraneo e voi sapete che anche lì in Europa c’è sempre la diatriba tra i Paesi del Nord, l’Atlantico, contro il Mediterraneo, lo sappiamo come funzionano queste cose, purtroppo abbiamo visto che questa settimana il Ministro il cui doveva difendere la nostra pesca si è persa per strada un 7,5% quindi adesso Montanariello diciamocele tutte però succedono queste cose quando si è in Europa e quando bisogna difendere la nostra pesca, la prima flotta italiana, la prima per addetti, la prima per produzione e poi ci troviamo sempre così, con rappresentanti che spesso e volentieri capiscono poco del settore, ecco mettiamola così.
Spiace, spiace che anche per quanto riguarda la pesatura delle vongole siamo stati noi con i nostri parlamentari della Lega a porre il tema ai nostri… europarlamentari a porre il tema in Europa e fortunatamente ne siamo venuti fuori, grazie ai nostri, in particolare, all’onorevole Conte Rosanna della Commissione Pesca Europea che ha salvato le vongole venete dal, appunto, anche qui dal problema della taglia minima e purtroppo - e chiudo - i fondi FESR 46 milioni in questa Regione hanno un problema che sono d’accordo con lei della burocrazia e qui ahimè romana perché autorità di gestione è nel Ministero rispetto magari ai fondi del PSR agricoli in cui l’Autorità di gestione è veneta che sono molto più veloci e hanno fatto vedere in questi anni come i bandi e gli investimenti siano stati apprezzatissimi dagli agricoltori ma, ahimè, quelli del FEAMP meno apprezzati per tanti, chiamiamoli così, casini che - è qui tra virgolette - che l’autorità di gestione Roma fa spesso e volentieri.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Zottis.
Speaker : Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente. Solo per rafforzare quanto già detto dal collega Montanariello e dagli altri colleghim credo che oltretutto come ammettono anche in una nota le cooperative italiane c’è stata un’interlocuzione con l’Amministrazione per quanto riguarda l’area agricola e la pesca a livello nazionale che sta discutendo per mettere proprio insieme quelle che sono delle note e degli elementi di rispetto ambientale con quelle che sono le esigenze che giustamente vengono rilevate all’interno di questo ordine del giorno e sono state ben descritte dai colleghi in precedenza. Quindi la disponibilità anche da parte nostra è quella di continuare l’interlocuzione con i nostri parlamentari anche a livello europeo come stiamo già facendo, per collegare oltretutto queste esigenze con quella che sarà la nuova programmazione dei fondi e perché sia più chiaro quello che è il mondo che viviamo quotidianamente qui e che non può entrare in conflittualità, come ha detto il collega Pan adesso, con gli altri ma deve essere preso in considerazione per le sue specificità e per quello che sta producendo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l’odg 59.
È aperta la votazione.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Odg. 60, Camani ed altri: “Promuovere iniziative a supporto di percorsi terapeutico-riabilitativi in ambito termale”. Camani, prego.
Speaker : Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Questo è un ordine del giorno che ha la finalità di indirizzare delle risorse che sono già state stanziate nel bilancio che abbiamo appena approvato e nell’emendamento che abbiamo costruito in queste settimane di lavoro. L’obiettivo è quello di costruire, coinvolgendo le università, gli enti territoriali, la Regione, dei percorsi di trattamento post degenza Covid che possano eventualmente trovare nella cura riabilitativa termale un nuovo modo per poter superare gli esiti di medio e lungo termine che la patologia sembra lasciare nei propri pazienti.
Credo sia un’iniziativa interessante che apre buone prospettive sia per quanto riguarda la sperimentazione di nuovi percorsi di riabilitazione quindi legato al mondo sanitario e anche potrebbe aprire delle nuove prospettive per un comparto, quello termale, molto importante sia dal punto di vista turistico che sanitario nella nostra Regione. Quindi chiedo semplicemente alla Giunta, attraverso l’approvazione di questo ordine del giorno, di impegnarsi appunto a individuare questi nuovi modelli di terapia innovativa, adeguati ed accessibili a tutti, nelle strutture termali della nostra Regione. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Elisa Venturini, prego.
Speaker : Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)
Grazie, Presidente.
Mi sto ancora riprendendo dallo shock, dopo aver visto il consigliere Montanariello votare contro l’iniziativa del Milite Ignoto. Ah, astenuto… bene, perché un’iniziativa del genere meritava il sostegno, visto il valore simbolico che ha.
Detto questo, chiedevo di poter sottoscrivere l’ordine del giorno, perché mai come adesso vale la pena sfruttare questo periodo storico per avviare delle sperimentazioni, con dei modelli che siano da un punto di vista terapeutico innovativi, attraverso delle strutture, che sono le strutture termali, che sono delle eccellenze nel nostro territorio nazionale. Quindi ben venga che la Regione Veneto dia il proprio supporto, con la programmazione sociosanitaria.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Collega Soranzo, prego.
Speaker : Enoch SORANZO (Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni)
Grazie. Mi sentite?
Speaker : PRESIDENTE
Certamente, prego.
Speaker : Enoch SORANZO (Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni)
Grazie, Presidente.
Anch’io chiedo di sottoscrivere, se è possibile. Aggiungo anche che condivido assolutamente questa iniziativa. Ritengo che sia assolutamente fondamentale aprire e iniziare immediatamente a guardare quella che sarà speriamo la coda e il post pandemia, cercando di capire assolutamente anche come si possono aprire dei nuovi mercati e soprattutto delle nuove opportunità, considerato che nel territorio padovano, insomma, si conosce bene, è tra i più importanti d’Europa, ma soprattutto anche riconosciuto nel mondo. Abbiamo delle grandi opportunità e un grande patrimonio riconosciuto; pertanto credo che sia assolutamente importante e fondamentale che il Veneto tutto possa annoverarsi insieme a tante altre parti di questa eccellenza e cominciare… quindi assolutamente sostenere che anche la Regione Veneto possa essere al fianco di queste strutture, che già di per sé, da sole, sono un’eccellenza riconosciuta e ancor di più lo debbano essere nei prossimi mesi e nei prossimi anni.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
La proponente accoglie le richieste di sottoscrizione.
Non vedo altri interventi. Metto in votazione l’odg numero 60.
È aperta la votazione.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo sull’odg numero 61 Possamai: “Pal Zileri”, ampiamente sottoscritto.
Prego, Possamai .
Speaker : Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)
Questo ordine del giorno è sottoscritto ovviamente non soltanto da me, ma dalla collega Guarda, da tutti i Consiglieri regionali eletti in provincia di Vicenza trasversalmente e basta questo per dare l’idea dell’importanza di questo testo. Di che cosa parliamo: di una crisi che penso abbiate visto tutti in queste settimane, una grande azienda del nostro territorio FORALL, FORALL Pal Zileri è il marchio che tutti conosciamo, ha vestito la nazionale di calcio è stata - e qui parlo invece col cuore - lo sponsor del Vicenza Calcio nell’anno della vittoria della Coppa Italia, consigliere Polato sia felice anche lei di questo, però soprattutto è una grande azienda che ha tanti dipendenti complessivamente intorno ai 400 ed è una grande azienda in difficoltà perché sapete che chi oggi ne detiene la proprietà ha annunciato la volontà di cessare l’attività e quindi è fondamentale che tutto il territorio le Istituzioni si mobilitino, presso la Regione c’è già stato il tavolo con la presenza dell’assessore Donazzan che insieme alle altre Istituzioni e alle forze sindacali ha chiesto all’azienda o meglio a chi ha in mano l’azienda di tornare sulle proprie decisioni ma serve davvero una mobilitazione forte perché parliamo appunto di tantissime famiglie e soprattutto di un know how e di una capacità storica produttiva e di attività manifatturiera che è fondamentale mantenere sul nostro territorio. Dentro l’ordine del giorno ci sono anche due ipotesi, due ragionamenti; il primo è valutare l’opportunità di un ragionamento con Veneto Sviluppo quindi insomma della Regione in primis, l’altra è ovviamente vista la dimensione della crisi, vista l’importanza del tema di coinvolgere il Governo, i Ministeri competenti in attività di salvaguardia dei livelli occupazionali di rilancio dell’azienda visto che esiste anche il nuovo fondo del Ministero dello Sviluppo per la salvaguardia dei livelli occupazionali proprio in questi giorni, negli ultimi giorni è uscito il decreto attuativo, sarà utilizzato per Corneliani quindi per un’altra azienda del Nord, importante, parliamo della Provincia di Mantova, sempre settore tessile, proviamo a valutare se ha senso anche qui, anche in questo contesto utilizzare questo fondo ma più in generale - e chiudo su questo, Presidente - serve una mobilitazione forte da parte del territorio, delle Istituzioni, è importantissimo secondo me che sia stato sottoscritto da tutti i Consiglieri della Provincia in maniera unanime e trasversale perché dà il segno di quale sia l’attenzione di quest’Aula, di questo Consiglio e della Regione nei confronti di questa crisi. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Ieri sera eravamo virtualmente insieme in Consiglio comunale a Quinto Vicentino dove si è evidenziato veramente quello che sta avvenendo e soprattutto la qualità delle maestranze che verrebbe messa da parte per mantenere il marchio utilizzato con produzioni che sicuramente nulla hanno a che fare con la qualità che Pal Zileri ha saputo dimostrare da sempre, da quando è sul mercato.
Collega Guarda, prego.
Speaker : Cristina GUARDA (Europa Verde)
Chiedo scusa pensavo ci fosse prima un collega che mi seguirà. Ad ogni modo guardate ho piacere che questo sia un ordine del giorno condiviso in larga scala. Proprio è l’intento quello di riuscire a essere compatti politicamente ma poi anche progettualmente per riuscire a sostenere e il sistema produttivo e i lavoratori del Veneto. In questo caso non è la prima volta che ci troviamo di fronte a realtà imprenditoriali locali acquisite da gruppi stranieri, da magari anche grandi gruppi, grandi multinazionali e dopo qualche anno però abbandonano la nave. Questo è un problema che riguarda in questo caso Pal Zileri, riguarda diverse imprese nel settore tessile e della moda, riguarda però anche diversi settori produttivi del nostro territorio, dal metalmeccanico fino alla massima espressione poi anche della tecnologia e dell’innovazione, anche nei settori che possono avere risvolti importanti in questa epoca per esempio nei settori legati alla green economy.
Tutte innovazioni in cui magari il mondo imprenditoriale Veneto era riuscito ad inserirsi quasi proprio da precursori e alla fin fine, poi ognuno con la sua storia, finiscono in mani straniere. Mani straniere che in questo caso potrebbero svolgere una grande azione di rilancio e di valorizzazione delle maestranze e del know-how italiano, mani straniere che invece in alcuni casi, come questo e ne abbiamo visti parecchi anche nel corso di questi anni, invece si presentano in Italia con uno scopo: quello di fare shopping di competenze, shopping di storia e di innovazione. Per cui negli anni scorsi ne abbiamo parlato. In questi anni magari potremmo metterci al tavolo con l’assessore Donazzan per andare a studiare la migliore strategia da proporre, sia a livello regionale, ma anche a livello nazionale, per fare in modo che l’Italia non rimanga il supermarket della compravendita della conoscenza e del know-how, perché sennò questo si andrà a rivoltare contro anche alle politiche della nostra Regione, creando una situazione di disagio di natura sociale, e non soltanto quindi di natura economico-imprenditoriale, di cui siamo responsabili.
Quindi, alla luce di questo, che questa unità nei confronti dell’esperienza di Fora Pal Zileri e di Quinto Vicentino sia sintomo e precursore di un’unità, invece, per quanto riguarda questa iniziativa, che accanto dovrà vederci impegnati per valutare e valorizzare tutti quei comparti produttivi che sono strategici e che non possono essere abbandonati a loro stessi, abbandonati e magari poi trasferiti in altre località internazionali. Dobbiamo fare squadra, proprio perché dalla garanzia di queste iniziative imprenditoriali, dalla garanzia della continuità della storia dell’impresa veneta all’interno del nostro territorio, derivano poi anche le vitalità sociali e anche ambientali, di per sé perché, dove c’è una comunità viva e dove c’è un territorio accogliente, anche da un punto di vista imprenditoriale, evidentemente c’è la possibilità di andare a manifestare le migliori opportunità da un punto di vista sociale, anche in ambito politico. Quindi, di questo dovremo parlare e sarà sicuramente tema della Terza Commissione, al di là della difesa importante e urgente di tutte le iniziative utili per riuscire a fare in modo che Pal Zileri possa ritornare, invece, a vivere in ambito anche produttivo locale e non essere, appunto, travolto da questo avvento dello shopping di competenza.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Collega Ostanel, prego.
Speaker : Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Volevo sottoscrivere l’ordine del giorno in maniera convinta. Ringrazio anche i Consiglieri e le Consigliere che l’hanno proposto perché, comunque, la situazione che si è creata a Vicenza impatta anche tanti Comuni della provincia di Padova, da cui arrivano e arrivavano delle persone che lì erano e sono attive. In più, lo diceva anche la Consigliera Guarda, penso che dovremmo trovare un metodo di lavoro nei prossimi anni, come si era già iniziato a fare, perché questi tentativi appunto di comprare, ma anche di portare via know how nelle nostre aziende, avverrà in maniera sempre più forte. La crisi post Covid renderà questo ancora più facile non solo nei comparti aziendali puri, ma anche, lo dicevo in qualche intervento in quest’Aula, in tutto quel comparto della cooperazione sociale che è molto importante in questa Regione e anche lì succederà, quindi io credo che in generale dobbiamo darci un metodo di lavoro e questo odg impegna, secondo me ,la Giunta secondo degli step molto importanti e interessanti e chiari, quindi lo sottoscrivo in maniera importante e convinta, mi interessava anche ricordare e aggiungere che in alcune di queste crisi aziendali magari non questa perché siamo già troppo avanti, il works by out che è stato approvato in un altro emendamento al DEFR è uno strumento che può aiutare a prendere alcuni comparti aziendali e quindi lo ricordo perché anche nei tavoli di lavoro questo potrebbe essere un’idea su cui continuare a lavorare. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei, collega. Collega Pan.
Speaker : Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
Solo per sottoscrivere l’ordine del giorno, ricordando le tante famiglie e le tante donne anche dell’alta padovana che hanno lavorato e lavorano al Pal Zileri, grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei, collega Venturini.
Speaker : Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)
Grazie, Presidente. Chiedo come gruppo di Forza Italia di poter sottoscrivere, questo è uno di quei casi in cui la parte pubblica deve intervenire per dare un sostegno. Negli anni abbiamo visto l’assessore Donazzan sempre presente e attiva e quindi diamo il nostro sostegno affinché anche in questo caso si possa intervenire.
Speaker : PRESIDENTE
Chiede di sottoscrivere anche la collega Baldin. Lorenzoni.
Speaker : Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
Grazie. Chiedo anch’io di sottoscrivere mi sembra assolutamente encomiabile lo sforzo del collega Possamai.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Enoch Soranzo.
Speaker : Enoch SORANZO (Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni)
Grazie, Presidente. Anch’io chiedo di sottoscrivere vorrei aggiungere che questa la considero e penso che debba essere considerata dalla Regione e dalla Giunta, dal Consiglio tutto un’occasione per cominciare a metterci e mettersi in un’ottica di essere pronti a quella fase che gli operatori ci dicono ormai quasi sicura e guardo con grande stima e affiancando l’assessore Donazzan in una fase che sarà sicuramente difficile nei prossimi mesi, sappiamo tutti che il settore manifatturiero e in questo caso la FORALL è un esempio di cui possiamo oggi discutere che è di attualità ma sicuramente questo tipo di situazione si configurerà in buona parte di tutte quelle aziende e realtà industriali ma che di fatto nascono tutti dall’artigianato perché questa è la storia del nostro tessuto produttivo, artigianato che diventa industriale ma di fatto è un artigianato molto professionale organizzato e che vede ovviamente con i Covid-19 in alcuni casi con delle contrazioni di fatturato, ma che con il Covid-19 ha visto una congiuntura che ha messo insieme il blocco delle vendite, il ritiro di ciò che era stato consegnato nella primo semestre del 2020, ha visto difficoltà di approvvigionamento e una crisi di liquidità storicamente mai vista prima. Quindi è un settore in alcuni grandi comparti, in particolare quello del tessile, vive oggi - a sentire gli operatori - un futuro prossimo molto difficile che potrebbe mettere a rischio moltissimi lavoratori, moltissime famiglie e per la Provincia anche di Padova, ma di tutte le Province del Veneto, come in buona parte dove esistono queste grandissime bellissime realtà Made in Italy, davvero importanti.
Quindi credo che sia importante iniziare subito. Questa è un’occasione per cominciare ad attrezzarsi e per affiancare queste realtà affinché possano uscire da questa fase e di fatto sentire nelle Istituzioni un punto di riferimento, un punto di sostegno e che non sono assolutamente sole.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Non vedo altri interventi. Metto in votazione l’ODG 61.
È aperta la votazione.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Odg 62 della collega Ostanel: “Sostenere gli operatori e le realtà di sistema del cinema e l’audiovisivo per la localizzazione delle sale cinematografiche del Veneto”. Ostanel, prego.
Speaker : Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Avevo anticipato questo ordine del giorno anche prima in un intervento. Siccome appunto nel bilancio ci sono dei fondi che verranno dati alle Camere di Commercio, alcuni già - ho visto in un comunicato - il cui schema di convenzione è stato approvato oggi in Giunta e in più ne abbiamo aggiunti un milione e mezzo, se non erro, in questa manovra di bilancio, l’idea è quella di destinarne una parte in particolare alle sale cinema che sono state colpite dalla crisi, in particolare quelle più colpite perché sappiamo che ce ne sono alcune, quelle più piccole, che sono state più colpite di altre, ma in generale permettetemi di fare un ragionamento più generale perché, all’interno di questi fondi, nel momento in cui dovremo decidere, in generale, i codici ATECO, è importante fare un ragionamento su quei codici ATECO che spesso rimangono fuori dai ristori. E il Governo ha già fatto vedere che ci sono state delle lacune anche nel lavoro che ha fatto: nonostante ci abbia provato, vari codici sono rimasti fuori dalle indicazioni dei ristori nazionali. È importante che la Regione Veneto non faccia l’errore di lasciare fuori alcuni codici ATECO, che in realtà oggi sono tra quelli più colpiti, dopo la crisi.
Quindi, questo odg, in generale, sostiene il le sale cinematografiche, ma mi permetto di aggiungere un ragionamento più ampio sulla destinazione poi dei fondi della Camera di Commercio.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Polato, prego.
Speaker : Daniele POLATO (Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni)
Presidente, se la collega è d’accordo, vorrei sottoscrivere questo ordine del giorno.
Speaker : PRESIDENTE
Accettato.
Enoch Soranzo.
Speaker : Enoch SORANZO (Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni)
Anch’io vorrei sottoscriverlo, grazie. È uno dei temi, come Polato ha anticipato, avevamo affrontato anche nel nostro gruppo. È assolutamente un settore che ha bisogno di avere un segnale importante, quindi vi richiedo anch’io la sottoscrizione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Ostanel accede alla richiesta.
Camani.
Speaker : Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)
Anch’io solo per chiedere di sottoscrivere, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
E mi pare tutto venga accettato.
Non vedo altri interventi. Metto in votazione l’odg 62.
È aperta la votazione.
È chiusa la discussione.
Il Consiglio approva.
Adesso ci sono i due odg presentati in corso di votazione odg, quindi vanno votati senza discussione e presentazione.
L’odg 63, Soranzo ed altri: “La Giunta regionale sostenga il settore turistico delle città d’arte”.
È aperta la votazione.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Odg 64, Soranzo ed altri: “La Giunta regionale sostenga il settore turistico, individuato ai sensi degli articoli 1, comma 2, a), b), c), d), f), g), h) della legge regionale 11/2013, è ermetico ma questo è.
Aperta la votazione sull’odg 64. Chiusa la votazione. Il Consiglio approva.
Recuperiamo gli accantonati. Allora odg 43: “La Regione si impegna a realizzare concretamente quanto già previsto in materia di autismo” Erika Baldin, anche 43.
Baldin, prego.
Speaker : Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
Brevissimamente. Allora questo è un impegno che più qualcuno anche presente in quest’Aula si era assunto durante la campagna elettorale e precisamente è una associazione, un coordinamento formato da più di 20 associazioni che si occupano di questo particolare disturbo: l’autismo, che purtroppo vede insomma numeri in costante crescita e si calcola ci siano circa 40.000 famiglie in Veneto ad avere familiari e parenti con questo tipo di disturbo. Si chiede semplicemente da parte di queste associazioni che ho conosciuto personalmente e sono formate da persone donne e uomini veramente straordinari che mettono al centro della loro vita ragazzi bambini con queste difficoltà e mettono tutte loro stesse per migliorare le loro condizioni di vita di questi ragazzi questi bambini e credo meritino tutto il nostro supporto possibile. Chiedono perché è una richiesta che proviene da questo coordinamento di attuare semplicemente tutto quanto è già previsto dal Piano socio sanitario regionale dal piano operativo per l’autismo della Regione dalle delibere di Giunta e dai decreti dirigenziali.
Nello specifico quindi l’assegnazione delle risorse e del personale in maniera adeguata e la realizzazione dei due centri di riferimento regionale per i disturbi dello spettro autistico presso l’azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e presso la Marca Trevigiana, quindi ecco ripeto si impegna la Giunta regionale mi pare vi sia una apertura in questo senso da parte dell’assessore Lanzarin a rendere operativo quello che in questi ultimi anni è stato previsto da tutta la normativa in materia appunto da parte della Regione Veneto per rispondere a tutte quelle famiglie alle persone che ogni giorno si trovano a convivere con queste difficoltà. Grazie.
Zanoni… anzi, Guarda prima.
Speaker : Cristina GUARDA (Europa Verde)
Chiedo la sottoscrizione di questo ordine del giorno. Grazie, Consigliera.
È un tema su cui, è vero, in molti ci siamo espressi e su cui avevamo cominciato anche una certa interlocuzione in Commissione e durante l’epoca di approvazione del Piano socio-sanitario ancora lo scorso anno, anzi a fine 2018 se non sbaglio. All’epoca rilevammo come alcuni settori maggiormente esposti a una carenza nell’attuazione di ciò che era previsto anche dalle leggi regionali richiedessero un intervento immediato: penso alla questione autismo, penso anche alla parte relativa al disagio mentale e penso anche ad altre patologie e malattie rare che hanno richiesto più e più volte un intervento per implementare l’offerta che veniva data all’interno della nostra Regione.
Per cui, alla luce di questo, alla luce che vi era comunque una promessa insomma di andare a realizzare e andare insomma poi dopo a perfezionare questo sistema complesso di servizi e andandolo ad implementare anche rispetto a quelle che sono le innovazioni tecniche e scientifiche che vengono proposte poi anche a livello nazionale e internazionale e che consentono un’attività, attenzione, di prevenzione, perché ciò che si viene richiesto maggiormente è un’attività immediata in maniera tale da riuscire ad intervenire quanto prima in modo tale da evitare o magari rallentare un processo magari di aggravamento del disturbo o della patologia, della malattia. Questo riferito naturalmente anche in senso più ampio non soltanto al settore specifico dell’autismo trattato in questo ordine del giorno.
Alla luce di questo, importante sarà quello di attivarci per riuscire a fare in modo di analizzare quella che è realmente l’offerta data dalla Regione del Veneto, non perderci per strada magari dando risposte che possono essere magari non opportune nei confronti specie delle famiglie che vivono quotidianamente i disagi dettati dalla gestione di una familiare con autismo o di un familiare con un altro disturbo o altra patologia, magari derubricando quella che è la preoccupazione e la proposta o la richiesta di un’attuazione di servizi che evidentemente sono già previsti e votati da questo Consiglio. Quindi sostengo questo ordine del giorno e naturalmente richiama la possibilità poi in futuro di poter affrontare questo tema nello specifico, in Commissione Quinta.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Zanoni, prego.
Speaker : Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente. Ringrazio anche la collega Erika Baldin per aver portato all’attenzione di quest’Aula questo tema così importante e di attualità. Quanti di noi si sono occupati, anche con delle interrogazioni, di questo tema, di questo disturbo che, purtroppo, è un disturbo che colpisce molti ragazzi, molte persone.
Pertanto ringrazio e chiedo, appunto, la sottoscrizione.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Lorenzoni.
Speaker : Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente.
Anch’io chiederei di sottoscrivere e ringrazio la collega Baldin. Il tema dell’autismo è un tema che veramente tocca la nostra società da vicino e poter sostenere, con i centri che sono menzionati nell’ordine del giorno, le famiglie che si trovano a gestire questo tema familiare credo sia assolutamente importante.
Per cui grazie alla collega Baldin. Chiedo la sottoscrizione.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Cestaro, prego.
Speaker : Silvia CESTARO (Zaia Presidente)
Grazie.
Solo per richiedere la sottoscrizione dell’ordine del giorno.
Speaker : PRESIDENTE
Stanno venendo accettate tutte le richieste.
Bigon, prego.
Speaker : Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Chiedo anch’io la sottoscrizione. Ringrazio la consigliera Baldin.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Polato.
Speaker : Daniele POLATO (Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni)
Grazie, Presidente.
ovviamente, per sottoscrivere l’ordine del giorno e rafforzare proprio quello che diceva la consigliera Baldin. È vero, siamo stati interessati in campagna elettorale da diverse associazioni, ma soprattutto, lo dico all’Assessore, sul fatto che i familiari ci segnalano le difficoltà per avere una diagnosi veloce su questi ragazzi colpiti da questo fenomeno. ovviamente, il fatto di intervenire immediatamente porta la famiglia non solo ad avere anche una sorta di garanzia anche sul percorso successivo, ma anche, diciamo così, anche una sorta di garanzia su un futuro da affrontare già in difficoltà, però con risposte certe. recentemente, Fratelli d’Italia ha avuto approvato a livello nazionale un emendamento di 50 milioni di euro a favore del fondo per l’autismo, che è stato, credo, proprio ieri accolto dal Governo. Per cui credo che oggi mettere in opera anche questi centri e soprattutto dare risposte e riferimenti certi a queste famiglie, anche attraverso il rafforzare la nostra posizione con questo ordine del giorno, sia veramente un segnale che questo Consiglio regionale debba dare, soprattutto anche, diciamo così, per velocizzare questi centri che devono essere aperti, dando soprattutto anche una struttura, perché oggi le famiglie segnalano, appunto, questo spostarsi da centri di riferimento ad altri, senza avere diciamo così risposte certe e precise.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, richiede la sottoscrizione anche il collega Giacomin.
Zottis, prego.
Speaker : Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Ringraziandolo la collega Baldin, richiedo anche io la sottoscrizione di quest’ordine del giorno proprio nell’ottica che ho appena sentito dal collega Soranzo anche per dare una continuità di presa in carico sia alle persone affette da autismo, sia ai propri familiari per alleggerire quello che è comunque il peso da una parte e per riuscire a sfruttare e valorizzare al massimo le potenzialità di questi soggetti. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Chiedono di sottoscrivere anche Zecchinato, Andreoli, Maino e Rigo.
Enoch Soranzo, prego. Soranzo. Soranzo non riesce a intervenire.
Formaggio.
Speaker : Joe FORMAGGIO (Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni)
Presidente, soltanto per sottoscrivere anch’io l’ordine.
Speaker : PRESIDENTE
Accettato. Anche Cecchetto, Scatto, Cestari, Piccinini, Corsi.
Elisa Venturini, prego.
Speaker : Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)
Chiedo come gruppo di Forza Italia, Presidente, di sottoscrivere. Grazie,
Speaker : PRESIDENTE
Accettato.
Speranzon, prego.
Speaker : Raffaele SPERANZON (Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni)
Chiedo anch’io di sottoscrivere.
Speaker : PRESIDENTE
Accettato. Enoch Soranzo penso per sottoscrivere.
Penso. Accettato anche Soranzo.
Gruppo PD al completo. Ostanel. Allora signori, mi sembra di cogliere che tutti i capigruppo richiedono di sottoscrivere l’Odg per la gioia della collega Baldin.
Soranzo intende intervenire ancora? Non vedo altri. No, Lanzarin che non riesce a collegarsi informaticamente, prego Assessore.
Speaker : Ass.re Manuela LANZARIN
No, io sicuramente sottolineo, insomma, l’importanza dell’ordine del giorno ma anche per dire che è un ordine del giorno che è già in attuazione probabilmente non si sa cosa è stato fatto e quindi sarà mia premura insomma pensare di fare un’audizione in Quinta Commissione perché i due Centri sono attivi le équipe su ogni azienda ci sono, ci sono molti finanziamenti e molti progetti soprattutto legati all’azienda ospedaliera di Verona e al professor Zoccante che credo molti di voi conoscono proprio perché insomma essendo un riferimento per quando parliamo di autismo essendo anche il coordinatore di un tavolo regionale che si sta già attivando, non ultimo stamattina abbiamo deliberato un finanziamento con una progettualità nuova sempre legata all’autismo di 200.000 euro, di ricerca e anche di concerto alcuni con il Ministero e quindi con la parte centrale. C’è anche una progettualità legata alla diagnosi precoce con alcuni centri riabilitativi e anche con alcune scuole dell’infanzia e asili nido: quindi insomma su questo vi assicuro che nel corso di questi ultimi anni, che hanno saputo recepimento nella Piano socio-sanitario, in deliberazioni specifiche, in quant’altro, insomma si è fatto molto e le associazioni credo che l’abbiano anche riconosciuto appunto portando avanti a maggior voce quello che è la necessità che ci sia un coordinamento come hanno fatto loro, hanno fatto bene a livello di associazioni venete, quindi non associazioni distinte, ma per avere una visione uniforme di tutto questo.
Quindi io credo che a questo punto, visto anche il giusto interesse che quest’Aula ha dimostrato, sia bene che ci sia un punto della situazione in Quinta Commissione proprio per spiegare l’evoluzione, la programmazione, la pianificazione e la ricaduta sul territorio.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Non vedo altri interventi quindi metto in votazione l’odg n. 43.
È aperta la votazione.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo all’odg n. 47, Ostanel: “Promuovere la realizzazione dei dottorati comunali”. Ostanel, prego.
Speaker : Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Intervengo per spiegare cos’è questo ODG. Credo che tanti di voi abbiano pensato nel corso del tempo che l’università faccia troppo poco per il territorio, che stia chiusa dentro l’università e da universitari alle volte devo dire che è così. Invece i dottorati comunali hanno l’obiettivo di pensare che dei ricercatori, quindi dei dottorandi, come vanno nelle aziende a fare i dottorati aziendali per fare innovazione, lo facciano anche nei Comuni. È una proposta che è stata anche finanziata dal Governo, quindi alcuni fondi ci sono, soprattutto dedicati ai piccoli Comuni e in Veneto i piccoli Comuni fanno fatica nel loro personale a gestire tante cose perché tante volte sono in sotto organico e magari non hanno delle competenze aggiornate per poter fare delle cose nuove soprattutto in quei Comuni marginali.
L’idea è quella di a iniziare a valutare la possibilità di istituire una modalità per sostenere i dottorati comunali, ma in generale, proprio per partire, l’obiettivo sarebbe quello di coinvolgere le università affinché nelle borse di dottorato già esistenti si possano definire delle collaborazioni e delle partnership con i Comuni per fare in modo che già i dottorandi che abbiamo nelle nostre università venete, alcuni di loro, vadano a sostegno dei Comuni e non solo delle Aziende. Questi sono i dottorati comunali.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Collega Guarda. Accettata.
Non vedo altri interventi. Metto in votazione l’odg 47.
È aperta la votazione.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Adesso siamo sul 58, Speranzon ed altri.
Speaker : Raffaele SPERANZON (Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni)
Ritiro questo ordine del giorno.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Il 65 è praticamente la riscrittura del 58, anche questo pervenuto a odg iniziati. Quindi si vota senza discussione. Camani, ma non possiamo discuterlo perché è presentato durante la votazione già iniziata, altrimenti sarebbe… Sì, sì. No, no, ma l’ho già “sprenotata” io, si fidi.
È aperta la votazione.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo alle dichiarazioni finali del bilancio della Regione Veneto, PdL numero 19. Dichiarazioni di voto.
Il Capogruppo Possamai ha chiesto la parola. Parla uno per Gruppo, lo sapete.
Prego, Possamai.
Speaker : Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)
Siamo arrivati in fondo a questa sessione di bilancio. Ho qui un’agenzia dell’assessore Calzavara, di qualche ora fa, che dice: “In meno di due mesi dall’approvazione in Giunta regionale al voto finale da parte del Consiglio regionale, si è arrivati al varo del bilancio 2021-2023, prima di Natale, a tempo di record, così come preannunciato, nonostante le incertezze e le difficoltà che tutti noi stiamo vivendo. Questo assume un significato ulteriore, perché dimostra con i fatti il livello di responsabilità della Regione, eccetera”.
Allora, l’ho letto perché in questo senso mi sento di sottoscriverlo cioè in questi giorni c’è stata in quest’Aula una dialettica anche franca, devo dire, su più punti, noi manteniamo un giudizio negativo su larga parte o comunque su molte delle cose di cui abbiamo discusso in questi giorni, così come vi abbiamo espresso questi giudizi, però avevamo ben chiara una cosa ed è che, mentre noi qui siamo in Aula che discutiamo e che discutiamo di cose importantissime, fuori – guardo giustamente l’assessore Lanzarin che su questo è impegnata in prima persona – c’è una situazione drammatica, difficilissima, ce lo siamo detto tante volte e quindi dare anche un segno di responsabilità su questo fronte, maggioranza e opposizione, era, secondo noi, necessario perché non sarebbe stato capito un atteggiamento e una conduzione di questa sessione di bilancio diversa da parte delle persone.
Pertanto noi abbiamo provato fino in fondo, in questi giorni e nei giorni precedenti, ad arrivare a questa discussione con tanti emendamenti, nessuno ostruzionistico, ma tutti costruiti per provare a dare un contributo; su alcuni abbiamo anche raccolto una disponibilità, che abbiamo apprezzato, da parte della maggioranza, a dialogare e qualcuno è stato accettato.
Questo era il modo con cui siamo entrati in quest’Aula e l’abbiamo mantenuto fino in fondo. È evidente che il voto non può essere favorevole perché l’impianto complessivo del bilancio non ci ha convinto e vi abbiamo spiegato perché in questi giorni, quindi non mi dilungo, ma ci tenevo a fare questo passaggio perché noi rischiamo tante volte, come capita all’interno delle assemblee legislative, ma anche dei Consigli comunali, di essere dentro ad una bolla in cui si discute e si dibatte, ma tutti noi dobbiamo tenere in mente – e noi come opposizione penso ve l’abbiamo dimostrato in questi giorni – che in questo momento la vera battaglia purtroppo è fuori da quest’Aula ed è una battaglia che ci impegnerà sicuramente ancora per molti mesi, per cui era necessario e fondamentale, secondo noi, dare un segnale di responsabilità. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Lorenzoni.
Speaker : Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Siamo in qualche modo alla fine dell’approvazione del bilancio previsionale e io rinnovo la sensazione che è stata già espressa nell’intervento della correlatrice Camani questa mattina, di un bilancio troppo ordinario, di un bilancio troppo diciamo così in continuità con quello che è il passato quando invece stiamo vivendo un momento che con il passato ha poco a che fare. Un momento di forte discontinuità, di forte nuovi bisogni: manca in qualche modo l’assunzione di responsabilità nel far fronte alle esigenze che sono emerse. È vero che ci siamo trovati a approvare il bilancio a poche settimane dall’inizio dell’operatività di questa Legislatura, però è anche vero che da parte nostra non c’è stata la possibilità di interloquire nella parte propositiva della costruzione del bilancio. Ci siamo trovati in qualche maniera un documento confezionato su cui abbiamo apprezzato la disponibilità al dialogo però è stato possibile fare poche variazioni.
Veramente l’auspicio è che il prossimo anno si possa discutere fin da subito nella costruzione di una progettualità diversa perché c’è bisogno di andare in discontinuità con il passato, di ripensare quelle che sono le priorità di fronte a bisogni che sono emersi nell’arco degli ultimi mesi che per fortuna in passato non c’erano, ma a cui dobbiamo dare delle risposte.
Io ho anche apprezzato una disponibilità a ragionare anche sul fronte delle entrate perché io credo che di fronte a una situazione eccezionale si debba ragionare in termini di eccezionalità: questa disponibilità c’è ma è stato aperto uno spiraglio senza andare a toccare il bilancio previsionale 2021.
Io credo che sia difficile quindi dare delle risposte tempestive ai bisogni che sono emersi se non si accetta di andare ad agire anche sul lato delle entrate. Questo lo chiede un principio di equità.
Nessuno ovviamente vuole introdurre nuove tasse, ma a fronte di nuovi bisogni, se non si vuole essere latitanti nel dare le risposte, bisogna porsi il tema perché sennò il conto lo pagano tutti in modo uguale e questo vuol dire in termini di incidenza farlo pagare alle persone più deboli, farlo pagare a quelli che hanno più difficoltà.
L’assunzione di responsabilità è anche questo: è comprendere che dobbiamo dare strumenti nuovi per gestire i nuovi bisogni e questo mi auguro noi lo si possa fare da subito a partire dalla costruzione del bilancio del prossimo anno.
A me è dispiaciuto sinceramente che alcuni degli emendamenti, anche che non comportavano degli esborsi per l’Amministrazione, non siano stati accettati. Secondo me per una posizione un po’ ideologica contro alcuni aspetti legati all’innovazione. Invece io penso che si debba guardare con uno sguardo disincantato alle nuove necessità per dare un indirizzo, per dare una direzione alle nostre imprese e ai nostri giovani che devono trovare in questa Regione un ambiente accogliente.
C’è da parte mia la delusione di aver visto che alcune tematiche sono state rigettate a priori; c’è il riconoscimento verso la disponibilità, soprattutto da parte dell’assessore Calzavara, che ha dialogato direi in maniera franca con noi, questo lo apprezzo molto e mi auguro che questo possa continuare, però l’auspicio è che nel 2021 usiamo un metodo diverso: ne abbiamo bisogno noi come amministratori, ma soprattutto ne hanno bisogno i cittadini del Veneto.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Collega Venturini, prego.
Speaker : Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)
Grazie, Presidente.
Intanto ringrazio l’assessore Calzavara, ringrazio gli altri Assessori componenti della Giunta e ringrazio tutti i colleghi Consiglieri. Io e il mio collega Bozza siamo alla prima esperienza: ci siamo impegnati e ci impegneremo sempre di più. Siamo un po’ entrati in corsa in una fase appunto dell’anno dove bisogna capire anche le dinamiche che si sono innescate e ci impegneremo appunto sempre di più per dare il nostro contributo, anche perché gli anni che avremo davanti - parlerei anche di mesi che abbiamo davanti - non saranno certamente facili, avremo i fondi europei da gestire, sarà particolarmente interessante. Saranno anche mesi in cui si dovranno valutare una serie di questioni anche importanti per la nostra economia e quindi ci fa piacere essere presenti.
Sosterremo e sosteniamo l’azione di questa Giunta e naturalmente diamo il nostro voto favorevole al bilancio.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Speranzon.
Speaker : Raffaele SPERANZON (Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni)
Io credo che qualsiasi bilancio per essere valutato in modo corretto debba tener conto di quelle che sono le risorse disponibili e date le condizioni, credo che non siamo certamente oggi a discutere a ragionare su un bilancio d’oro, dorato e incastonato di gemme. Siamo in una situazione oggettivamente problematica e in una situazione di questo tipo credo davvero che tutti abbiano fatto il massimo.
Io voglio ringraziare anche gli uffici che in queste settimane, tra mille difficoltà, sono stati a disposizione dei Consiglieri, dei Gruppi, della Giunta, del Consiglio e della Commissione per aiutarci a migliorare laddove era possibile questo atto. Voglio ringraziare per il lavoro la Commissione, il Presidente della Prima Commissione, tutti i Presidenti delle Commissioni che in una condizione di difficoltà nata dal fatto che questo questa legislatura è nata in pieno autunno e quindi con le difficoltà del caso, legate ai tempi e alle modalità (per quanto riguarda il mio Gruppo, quattro quinti non avevano partecipato alle sessioni, alle Commissioni, alle attività della precedente legislatura) e quindi, con tutte queste difficoltà, davvero il mio plauso personale e del mio Gruppo va alla Giunta per la cortesia e la disponibilità di tutti gli Assessori e anche per una disponibilità concreta, non solo dettata dalla cortesia e dall’educazione, nel cercare di recepire quelle che potevano essere indicazioni e suggerimenti da parte dei Consiglieri dei Gruppi.
Voglio anche ringraziare l’Aula nella sua interezza, anche i Consiglieri dell’opposizione, oltre che quelli ovviamente della maggioranza, per aver cercato di portare anch’essi un contributo attraverso azioni di tipo emendativo del bilancio, nelle quali non ho mai riscontrato personalmente interessi ad ostacolare lo svolgimento delle sedute e quindi ostruzionistici, ma sempre volti a cercare di portare un contributo, qualche volta accolto, qualche volta no, ma sicuramente con una predisposizione positiva.
Quindi il gruppo di Fratelli d’Italia esprime voto favorevole nei confronti della manovra e contestualmente ci tengo a ringraziare anche tutti coloro i quali hanno lavorato negli uffici, con le difficoltà che sappiamo, legate anche al Covid, in queste settimane, dando grande dimostrazione di professionalità.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Giuseppe Pan, prego.
Speaker : Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
Presidente, io mi associo ai ringraziamenti dei colleghi, sono in particolare alla Giunta, all’assessore Calzavara e informalmente alle maestranze del bilancio della Regione, in particolare il dottor Masullo, il dottor Vignotto, ma tutti i dipendenti del settore, in quanto hanno confezionato in maniera veloce e estremamente efficace un bilancio che chiaramente, considerando dalle elezioni a oggi, è stato non veloce, ma superveloce e ha messo nelle condizioni la Regione Veneto di poter erogare quei servizi in questa fase pandemica, in questa fase che abbiamo chiamata di guerra, quindi un bilancio di guerra che permetterà il nostro presidente Zaia e alla Giunta di operare in maniera veloce e sinergica, verso naturalmente le esigenze dei nostri cittadini.
Io volevo anche ringraziare, a nome del gruppo Liga Veneta – Lega, tutti gli operatori sanitari, i medici, gli infermieri, le OSS e naturalmente tutti coloro che stanno lavorando nelle case di riposo e tutti i volontari, che in questo momento stanno affrontando, anche per noi che siamo qui dentro, in questa bolla, in questo acquario, come lo definiamo, naturalmente tutti i problemi che sono legati alla nostra popolazione.
Ma volevo fare anche una riflessione a margine di tutto questo: è un bilancio che ha voluto comunque avere un occhio di riguardo per la sostenibilità – abbiamo discusso inizialmente di tutto questo – una sostenibilità che noi abbiamo visto declinata in ambientale, sociale ed economica e quindi un proposito che guarda al futuro delle nostre generazioni, del risparmio delle risorse, della cosiddetta resilienza e resistenza sociale, come l’abbiamo definita. Ma soprattutto va anche a una necessità economica importante delle nostre imprese: azioni che vedono la Regione Veneto naturalmente affrontare in tanti campi, che sono quelli della sanità, dell’industria, dell’agricoltura, della mobilità, alcune partite importanti per il nostro sviluppo, che sono quelle che sono state appena ricordate dei fondi europei, cioè 65 milioni di fondi propri che la Regione mette per far funzionare i fondi europei, che sono un volano (ricordo tutti: 1 a 6 rispetto a quello che la Regione mette).
Questo ricordando pure che comunque i fondi europei non sono tutti i fondi europei, ma sono anche fondi nostri, della nostra la tassazione che va, per più di 18 miliardi, a Bruxelles, quindi è un ritorno indietro che naturalmente noi auspichiamo e abbiamo visto essere comunque tra le parti importanti di questo bilancio.
Ma nella riflessione che ci coinvolge, noi della Lega crediamo che comunque si possa coniugare la sostenibilità con lo sviluppo economico, con il progresso, con la scienza, quindi noi guardiamo a un futuro che possa essere comunque pieno di sì: noi siamo per il sì, sì per i vaccini veloci, sì per i vaccini che possono risolvere questa pandemia, che possono mettere nelle condizioni la nostra gente di levarsi la mascherina, di ritornare a una vita normale, di poter andare in ferie, di poter andare a fare gli acquisti in serenità, di proteggere naturalmente i nostri anziani che sono reclusi in casa o nelle case di riposo, che ricordo è quella generazione - e io lo ricordo bene perché su un figlio di quella generazione - che è uscita dalla guerra e che ha costruito questa Regione e questo Paese. Quindi dobbiamo dar loro una speranza ancora di vita ma di una vita che possa essere legata alle proprie famiglie, ai propri nipoti e ai propri affetti.
Noi siamo anche un sì per un turismo che possa esser legato naturalmente al nuovo turismo ma anche alle infrastrutture, alle piste ciclabili, agli hotel diffusi, alla promozione, ai prodotti tipici, ma anche legato a una mobilità moderna con delle infrastrutture che crediamo siano indispensabili.
Noi non siamo per i No-Tav, noi non siamo per naturalmente non le crociere, non tutto quello che può disturbare alcune categorie. Noi siamo per un turismo sostenibile, anche economicamente, che possa ritornare a essere la prima industria di questa Regione con 71 milioni di presenze ma con un fatturato che naturalmente purtroppo è stato azzerato.
Quindi per arrivare a questo per arrivare anche a questo turismo noi dobbiamo salvaguardare l’ambiente, ma crediamo che anche qui il progresso possa fare la sua parte. Noi non siamo contro gli inceneritori, ricordo a qualcuno qui dentro: noi siamo per una raccolta differenziata che comunque possa in qualche maniera arrivare poi al suo completamento. Quindi io dico sì poi anche all’inceneritore perché poi agli inceneritori poi permettono naturalmente di completare tutta quella parte che attualmente sotterriamo, magari con delle profonde buche, all’interno del nostro territorio. C’è qualcuno che dice no agli inceneritori, no alle discariche: da qualche parte rifiuto dobbiamo pur farlo, non possiamo fare certi impianti o certe situazioni dentro le nostre città storiche, ma ben vengano anche nel progresso questi impianti che sono all’avanguardia e che sono tra l’altro ormai sicuri da tanti anni anche in altre parti di questa Europa che noi pensiamo viaggi sempre a due velocità.
Naturalmente noi vogliamo salvaguardare le nostre imprese: artigianali, commerciali, industriali, i dipendenti autonomi. Non ultima la battaglia della Lega in Parlamento che ha portato che i lavoratori autonomi siano esentati anche loro o abbiano dei ristori. Parliamo di tanti ristori, di tante bene anche altre cose concertate all’interno attualmente di questa nazione, ma noi pensiamo che la via maestra non sia quella solo dei ristori ma sia soprattutto quella di un abbassamento della tassazione a queste imprese. Quindi l’abbassamento dell’IVA, l’abbassamento del cuneo fiscale ai dipendenti, l’abbassamento delle tasse alle imprese e ai liberi professionisti che sono il vero motore della nostra economia, della nostra Regione e che ricordo, sono il motore di questa industria. Noi siamo la seconda dopo la Baviera manifattura europea: è quello che noi dobbiamo come veneti mettere in moto.
Concludendo questo mio intervento, dico grazie all’assessore Calzavara, grazie alla Giunta, al presidente Zaia per darci questa disponibilità. Sappiamo tutti che siamo in emergenza ma sono sicuro che come sempre noi dimostreremo - e questa Giunta e questo Consiglio dimostreranno - che comunque potrà sempre portare avanti il bene del nostro Veneto e dei nostri veneti. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei. Piccinini.
Speaker : Tomas PICCININI (Lista Veneta Autonomia)
Presidente, grazie.
Nel ringraziare la Giunta, il presidente Sandonà della Prima Commissione e l’assessore Calzavara per il lavoro svolto, un eccezionale lavoro, l’impegno profuso da tutti i Consiglieri. Contestualizzare il momento, che non è stato un momento facile e come dico spesso, in momenti difficili soluzioni facili non ce ne sono. Credo che si sia fatto un lavoro straordinario e credo che ancora una volta il Veneto possa essere motore di questa nazione.
Perciò ringrazio ancora una volta tutti quanti e avanti tanto.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Collega Guarda, prego.
Speaker : Cristina GUARDA (Europa Verde)
Grazie, Presidente.
Anzitutto vorrei ringraziare i colleghi per questi ultimi spunti. In particolar modo oltre a chi ha lavorato poi operativamente in Commissione Prima e nelle diverse Commissioni per affrontare e aiutarci ad affrontare questo bilancio, per cui tutta la parte tecnica di confronto poi anche legislativo, vorrei ringraziare anche il consigliere Speranzon che prima nel suo intervento ha rilevato come di per sé questo rapporto, questo confronto avuto in questi giorni, ha portato anche a fare emergere delle posizioni politiche, delle proposte di valore e non di contrapposizione. Questa cosa l’apprezzo molto perché evidentemente il ruolo che ha questo Consiglio regionale, ma ancora prima le Commissioni, proprio il ruolo di fare da garanzia per una condivisione progettuale, per chiarirsi anche, magari anche tra di noi, rispetto alle priorità politiche che vogliamo portare all’interno di quest’Aula e rispetto alle priorità politiche che i nostri Gruppi – il Gruppo di Europa Verde per quanto mi riguarda, ma le vostre rappresentanze all’interno dei territori – vogliono portare come progettualità da realizzare all’interno del nostro Veneto.
Pertanto, se c’è una cosa che mi piacerebbe condividere con voi oggi, in particolar modo sul metodo poi attuato, data la necessaria fretta di riuscire ad approvare questo bilancio in un’epoca molto difficile, in un’entrata di un nuovo Consiglio proprio nel bel mezzo appunto della realizzazione dei progetti del bilancio di previsione 2021, è quella di non sottovalutare il lavoro delle Commissioni e di fare in modo che all’interno delle Commissioni sempre di più ci sia una possibilità di reciproca condivisione e scambio rispettoso, proprio per riuscire a chiarire anche quelli che sono degli interrogativi o delle iniziative o delle criticità che emergono e che magari invece siamo costretti a correggere in fretta e furia durante il Consiglio regionale, non magari prima, all’interno di un confronto delle Commissioni che è doveroso ed è valorizzante, anche per il ruolo dei singoli Consiglieri e per fare in modo che, appunto, i lavori in Consiglio proseguano con maggiore serenità e condivisione.
Vi chiedo scusa, io ho ascoltato i vostri interventi con molta pazienza, ho avvalorato anche quelli che sono i vostri input, adesso siamo in fase conclusiva e termino semplicemente precisando una cosa. Il lavoro delle Commissioni è anche molto importante ed è per questo che l’avevamo voluto valorizzare anche durante la discussione, proprio perché è un lavoro che consente il rapporto diretto con chi è nel territorio e si occupa dei temi che sono affrontati all’interno di quelle specifiche Commissioni. Penso all’esperienza della Commissione Terza, che si occupa di impresa, di agricoltura, di foreste, di energia, caccia e pesca, una Commissione che nell’arco degli scorsi anni era riuscita a portare – ne parlavamo prima – qualche buon risultato proprio grazie alla condivisione avuta all’interno della Commissione Terza da parte di tutti i commissari. Parlo della cimice asiatica, ma sono stati diversi gli interventi che hanno visto alla fin fine un proficuo lavoro di condivisione con le rappresentanze di categoria e le associazioni all’interno della Commissione, che ha dato poi un risultato positivo in bilancio, affrontato all’interno del Consiglio.
Prima, all’inizio della discussione del bilancio, l’assessore Calzavara ricordava come in effetti, nonostante inizialmente ci fosse stata qualche titubanza, negli scorsi anni nelle Commissioni ci sono stati momenti di condivisione con le realtà di categoria, con le associazioni all’interno delle singole Commissioni per cui in Commissione sanità, in Commissione ambiente, in Commissione agricoltura impresa, nelle diverse Commissioni anche in quella cultura penso nell’ultimo anno l’abbiate fatto, ma allo stesso tempo ricordava come magari in alcune la partecipazione fosse un po’ scarna, la partecipazione forse diventa anche scarna proprio perché nel momento in cui c’è un’audizione che è semplicemente alle volte si è visto magari non proficua perché magari è un passaggio semplicemente di una opinione dopo l’altra delle diverse associazioni, la funzione dell’audizione perde il suo valore e per cui sembra quasi che sia un favore che si fa al territorio di ascoltarle invece non un valore aggiunto. Per cui ciò che auspico e che consiglio a tutti quanti è quello di valorizzare ulteriormente questa epoca di discussione all’interno delle Commissioni non soltanto del bilancio ma anche degli altri provvedimenti in maniera oggettivamente interessata e valorizzante proprio per non mortificare quello che è un principio che è espressa all’interno del Regolamento del Consiglio regionale che è la centralità della condivisione con il territorio.
La politica si fa con la condivisione, si fa con la condivisione non semplicemente come dire singola ma anche collettiva della Commissione, dei Consiglieri, con le diverse categorie rappresentative.
Detto questo, era una precisazione che volevo fare ma giusto per una condivisione propositiva anche per i prossimi anni, mi piacerebbe molto poter parlare di un bilancio, come dire, così come l’ha descritto il Consigliere e Capogruppo Pan che ha giustamente utilizzato delle parole molto altisonanti e importanti specie in quest’epoca di grande emergenza climatica non soltanto cambiamento di grande emergenza sociale non soltanto sanitaria, perché sì è un bilancio che apre a delle istanze necessarie ed importanti come quello appunto della sostenibilità ambientale della gestione anche del trasporto pubblico in questa direzione però evidentemente sono state le stesse proposte che sono state approvate in alcuni casi magari anche molte delle quali approvate anche negli scorsi anni e che però nell’arco appunto del susseguirsi delle attuazioni poi delle politiche previste nel bilancio di previsione di ogni anno non hanno visto attuazione per cui io auspico che la difficoltà di questo tempo non impedisca la realizzazione finalmente di ciò che ormai da anni magari votiamo all’unanimità all’interno di questo Consiglio e, quindi, se abbiamo visto delle iniziative e delle proposte anche dell’opposizione approvate rispetto per esempio al concetto del riuso, perché quando si parla di rifiuti e di raccolta differenziata non si può prescindere dall’affrontare il tema del riuso e dell’abbattimento della produzione del rifiuto, non soltanto della gestione ex post, ma quindi se si parla di questi temi cominciamo invece a poi tradurli in ottica pratica e non rimandiamoli ai prossimi anni.
Apprezzo - e voglio partire proprio con gli aspetti positivi - quelle che sono state poi anche le ultime scelte di implementazione della Legge 48, del contrasto al crimine mafioso, con un incremento importante che consente di aumentare le risorse per esempio per quanto riguarda la promozione poi anche della cultura della legalità da 30 a 110.000 euro. Un incremento importante proprio, come dicevo all’inizio, per cercare di evitare che ci siano poi degli stanziamenti che non servono nemmeno per esempio a fare una campagna reale informativa concreta. Per cui apprezzo questo aspetto. Apprezzo quello che è stato l’implemento di risorse per quanto riguarda il contrasto alla violenza sulle donne proprio perché è necessario intervenire in maniera poi concertata ma che questo sia un preludio di un’azione politica che amplia l’azione rispetto appunto al contrasto alla violenza con particolare verifica delle opportunità per quanto riguarda le aree rurali e la risposta quindi alle aree rurali. Perché qui sta il tema, nel senso che è un tema che deve essere ampliato e non può essere depotenziato e deve essere valorizzata in particolar modo la risposta a quei territori che fino ad oggi rischiano di rimanere esclusi, dove donne rischiano di rimanere escluse dal servizio perché impossibilitate a raggiungerlo semplicemente nelle grandi città.
Ho apprezzato questi due punti in particolare, ho apprezzato, per quanto riguarda il bilancio di previsione, anche l’apertura a una proposta per cui ringrazio sia i Consiglieri e i Capigruppo, in particolar modo il capogruppo Villanova, ma anche l’assessore Calzavara e l’assessore Lanzarin per aver accolto quella che era un’istanza che stava molto a cuore a me e ad altri Consiglieri: penso alla consigliera Ostanel e al consigliere Lorenzoni, che è quello relativo alla Legge 40, la legge sulle politiche per le famiglie della Regione del Veneto, approvata insieme proprio qualche mese fa. Una legge che ha fatto anche molto scalpore da un punto di vista poi anche comunicativo e si può dire anche da un punto di vista elettorale perché evidentemente è stata ben accolta per quanto riguarda…
Speaker : PRESIDENTE
Collega Rizzotto, per favore.
Speaker : Cristina GUARDA (Europa Verde)
Grazie, Presidente.
È stata ben accolta dalla nostra comunità veneta, ma non soltanto ed è stato anche citato più e più volte come esempio di un’azione di promozione normativa interessantissima e propositivo a livello nazionale.
Ringrazio per aver aumentato le risorse a carico di questa legge. Mi permetto però, un’osservazione perché sono 100.000 euro che naturalmente rientrano poi all’interno di quelle che sono le iniziative della legge sulle politiche familiari importanti, perché potranno rispondere a delle esigenze che nascono in particolar modo dal mondo delle nuove e delle giovani famiglie, dei neo genitori, dei genitori dei bambini dagli zero ai tre anni che hanno bisogno di accedere all’asilo, quindi sono fondi che risponderanno, sia per quanto riguarda poi, a discrezione della Giunta, il bonus prenatale, che per quanto riguarda per esempio il sostegno per la retta degli asili nido.
C’è un problema però e qui bisogna rilevarlo: come vi dicevo prima, questa legge è stata accolta positivamente, è stata frutto di una condivisione politica fra la Giunta e il Consiglio con le associazioni che rappresentano – penso al Forum famiglie – le istanze delle famiglie venete ed italiane; questa è stata una legge con cui anche voi vi siete presentati in campagna elettorale per riuscire a dare spazio a un’istanza anche di rappresentatività, di ricerca di voto e per avere quindi il consenso che poi dopodiché avete raccolto.
Questa legge all’epoca, nel luglio di quest’anno, raccoglieva in sé per 10 milioni di euro di stanziamenti, stanziamenti appunto destinati a diverse iniziative dal già presente sostegno alle famiglie monoparentali, gli orfani, le famiglie numerose, fino ad arrivare a delle sperimentazioni a delle sperimentazioni come il bonus prenatale e, per esempio, anche la verifica di un abbassamento della retta per l’asilo nido.
Questi 10 milioni naturalmente si sono conclusi ed esauriti per il 2020 e nel 2021 abbiamo a disposizione 1.400.000 euro di questa legge, 1.400.000 euro che riguarderanno esclusivamente le famiglie monoparentali e quindi il contributo per l’affitto per le spese e, dall’altra parte, famiglie numerose e orfani.
Sono tre interventi importantissimi, necessari che io per prima mi sento di sostenere proprio perché rispondono all’azione politica che anche negli anni scorsi avevo portato avanti e continuerò a portare avanti con Europa Verde, ma allo stesso tempo vedono una carenza di risorse per quanto riguarda tutte quelle iniziative che erano state messe sul tavolo, che erano state promosse anche in maniera comunicativamente molto importante, che avevano dato una certa illusione anche alla popolazione e alle giovani mamme e ai giovani papà che vivono all’interno del nostro territorio ormai appesantiti, oberati dalle spese per la gravidanza, penso al fatto che per esempio in Veneto si paga qualche visita in più rispetto ad altre Regioni, dalle spese per la gestione delle rette appunto dell’asilo nido, dalle spese dovute alla gestione appunto anche dei primi mesi e anni di vita del bimbo, un aiuto di tipo economico di questo tipo è necessario e non ci sono e non ci possono e non ci potranno essere bambini di serie A e di serie B, se le sperimentazioni non funzionano si deve avere il coraggio di cominciare a riprogettarle e il coraggio di ammettere che qualcosa appunto non è andato come doveva andare, un esempio lo trovo per quanto riguarda l’attuazione della legge sulle politiche familiari proprio in quest’anno con i bambini nati prima del 19 di agosto esclusi da questo tipo di aiuto, il bonus prenatale e che vedono in un’epoca straordinaria come questa con l’emergenza Covid che sta ammazzando le famiglie specie quelle più giovani magari fatte da genitori che sono… che lavorano in libera professione, fatte da genitori che sono precari o che sono per esempio in una sofferenza dovuta alla cassa integrazione e di conseguenza su questo tema non saremo… non saremo tolleranti per quanto riguarda il prossimo anno, bisogna essere decisi e quest’anno abbiamo apprezzato che siano stati stanziati 100.000 euro in più per raggiungere 1.500.000 euro per una legge che dovrebbe definire le politiche per la famiglia in Veneto e dovremo però andare a fare in modo che questa legge sia realizzata così come è stata promessa perché sennò ci si è presentati in campagna elettorale con uno strumento potentissimo bellissimo quello della legge sulle politiche per la famiglia del Veneto per poi dopodiché tradirlo solo qualche mese dopo riducendo drasticamente le risorse necessarie per fare in modo che questa legge avesse almeno un senso con 1.500.000 euro questa legge purtroppo non ha senso e allora io che sono stata tra le prime anche a sostenere positivamente l’approvazione della legge che ho lavorato per fare in modo che non escludesse per esempio il mondo delle famiglie adottanti dai bonus e dalle iniziative a favore dell’infanzia, io che insieme con Europa Verde mi sono impegnata per riuscire a fare in modo che questa legge voluta da tutti potesse realizzarsi nel migliore dei modi non posso accettare che esca fuori da questo bilancio una legge con 1.400.000 euro implementata con 100.000 euro in più grazie ad un’azione anche di condivisione avuta in questi giorni. Evidentemente non sono sufficienti e con estremo rispetto, Assessore, davvero glielo dico con estremo rispetto, ritengo che questa iniziativa debba trovare anche nel dialogo con le associazioni che hanno sostenuto voi nell’approvazione di questa legge, hanno sostenuto chi desiderava realizzare nel migliore dei modi, debbano avere chiarezza rispetto alle prospettive di attuazione della stessa. In questo quindi, perfetto, per cui sono accanto: qualsiasi iniziativa vorrà fare per cercare, di condividerla e di riprogettarla, di correggere dove queste cose non hanno funzionato, troverà in me in Europa Verde e sicuramente anche in altri Consiglieri dei referenti per cercare di aiutare a fare in modo che questa legge si possa realizzare al meglio.
Allo stesso tempo però non si vadano a derubricare le sollecitazioni che vengono dalle famiglie del territorio che per il 2020 sono state escluse per esempio dal bonus prenatale perché derubricando si va a mortificare una cittadinanza attiva, una segnalazione spontanea, che dal basso è partita per fare in modo che non vi siano ulteriori divisioni fra cittadini o bambini in questo caso più fortunati perché nascono il 19 di agosto o cittadini o bambini meno fortunati perché nascono il 18 di agosto. In un’epoca straordinaria, ripeto, come quella del Covid e dell’emergenza che abbiamo affrontato non si possono più fare questo tipo di differenze.
Passo invece ad un’altra parte che è relativa al mondo dell’agricoltura. Siccome non c’è l’assessore Caner ma magari ci sta seguendo e ho piacere in caso possa ascoltare, mi rivolgo ai referenti della maggioranza che si occupano di agricoltura e in questo senso ribadisco una cosa: possiamo ragionare su degli interventi che non siano solo di risposta alle emergenze ma che siano di progettazione? Possiamo ragionare sul fatto che per esempio i fondi europei non devono servire per tappare i buchi delle nostre mancanze ma per innovare e per sviluppare il settore dell’agricoltura?
Perché i fondi del PSR vengono proposti per risolvere ogni problema, anche quello delle acque inquinate dai PFAS. Quindi l’esempio ve lo porto pensandolo ad hoc per raccontarvi invece di come in altre Regioni si utilizzano fondi propri anche per risolvere delle problematiche che noi qui in Veneto stiamo risolvendo esclusivamente con i fondi europei e che invece in altre Regioni vengono stanziati dei fondi con la possibilità di un accesso sburocratizzato (penso all’Emilia Romagna), assessore Pan… Consigliere… chiedo scusa, capogruppo Pan, lei sarà sempre l’assessore all’agricoltura fino a quando insomma non riuscirò convincermi che l’assessore Caner è pienamente sul pezzo, so che lei lo accompagna, per cui intanto auguro davvero buon lavoro e buon avvicinamento al tema all’assessore Caner.
Non lo chiamerei in questi termini, consigliere Montanariello, comunque il principio è: ragioniamo sul fattore per cui la prevenzione, l’attività di ricerca, l’attività di accompagnamento nella connessione fra ricerca e agricoltore, l’attività di innovazione e anche l’iniziativa di sostegno con fondi propri regionali sburocratizzati, con un accesso sburocratizzato, è possibile la Regione del Veneto. Lo facciamo per quanto riguarda non soltanto le fitopatie di cui parlavamo prima, ma anche per quanto riguarda l’evoluzione imprenditoriale: dovremo affrontare il nuovo Piano di sviluppo rurale, previsto in partenza nel 2023 e lì ci sarà una discussione essenziale sui criteri, sull’innovazione dovuta, che non deve incentivare l’indebitamento, ma deve valorizzare la possibilità anche del giovane di poter realizzare un progetto imprenditoriale strutturato e non soltanto per racimolare i punteggi necessari, quindi con una valutazione del progetto di investimento che sia effettivo sulla base del ritorno che questo investimento porta nelle casse ma anche nella capacità organizzativa e produttiva o di riposizionamento del mercato dell’impresa anche giovane.
Ecco, di tutto questo dovremmo affrontare una progettazione complessa e completa all’interno della Commissione Terza, però parallelamente pensiamo che i fondi europei non sono l’unica strategia di investimento che la Regione può mettere in atto e, di conseguenza, su questo andremo a ragionare.
Passo al tema dell’ambiente, perché c’è un grande rammarico in questa legge di bilancio, che è quello di vedere dei progetti positivi, come quelli partiti negli scorsi anni, come quello dei progetti dei boschi di pianura, completamente esclusi da qualsiasi formula di progettazione di questo bilancio. Capisco che magari, nell’ottica della sostenibilità citata prima, la questione boschi possa sembrare in realtà una questione marginale, ma non lo è, perché ne abbiamo discusso prima: la capacità delle aree verdi, la capacità del bosco di realizzare nel nostro territorio un benessere ambientale capace di restituire agli imprenditori, anche al moodo delle famiglie alle nuove generazioni che desiderano vivere nel nostro territorio, capaci di restituire vitalità e di restituire speranza, creando un ambiente non ostile alla vita, è indispensabile.
Pertanto le iniziative iniziate un tempo positive, cercate di portarle avanti, così come per quanto riguarda altri temi di magari minore attenzione durante quest’anno di emergenza come per esempio quelle legate a specifici settori turistici ed altro. Un aspetto su cui mi vorrei soffermare, il penultimo di questa condivisione sul bilancio, è quello relativo alle bonifiche alla gestione delle emissioni e al rapporto con il mondo imprenditoriale anche per riutilizzare le acque e su questo aspetto ribadisco ci prendiamo un impegno di andare a sostenere un piano per le bonifiche naturalmente aggiornato ma anche adeguato nei fondi stanziati a riguardo, ci prendiamo l’impegno di valorizzare un piano per l’abbattimento delle emissioni non soltanto per quanto riguarda ciò che è di utilizzo abitativo piuttosto che per gli spostamenti ma anche per quanto riguarda il mondo dell’impresa, ci prendiamo l’impegno di valorizzare la nostra risorsa acqua intervenendo con un’alleanza forte con il mondo delle imprese per fare in modo che non vi sia più spreco o abuso dell’utilizzo dell’acqua di falda, con uno spostamento dall’acqua di falda all’acqua di superficie che crea delle conseguenze anche di tipo idrogeologico, anche di tipo…anche per quanto riguarda il tema inquinante, anche per quanto riguarda il tema proprio della sostenibilità, dell’accessibilità dell’acqua del mondo dell’agricoltura. Ecco queste tipologie di alleanze le dovremmo portare avanti un impegno anche per quanto riguarda questo bilancio sarebbe stato auspicabile, non importa, lo rifaremo e lo ripresenteremo in maniera adeguata. In ultimo, per piacere, cominciamo a ragionare insieme, l’ho detto nei scorsi giorni, anche per quanto riguarda il tema dell’indigenza con un piano strutturale per rispondere a quell’emergenza che sta emergendo con ancora più forza in questi giorni di quest’anno di emergenza Covid che riguarda appunto l’edilizia abitativa, l’edilizia residenziale pubblica e la disponibilità di questi strumenti con un piano straordinario capace di rispondere non soltanto alle 2400 famiglie che nello scorso anno hanno ricevuto indicazione, appunto, di sfratto per morosità ma anche per tutte quelle famiglie che si aggiungeranno purtroppo nel 2020 nonostante gli aiuti già attivati non in grado di rispondere naturalmente alla totalità della situazione drammatica sociale del Veneto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Collega, Ostanel. Prego.
Speaker : Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente. Io volevo prendermi qualche minuto solo per ringraziare visto che sono alla mia prima esperienza, abbiamo passato insieme tante ore credo di aver imparato delle cose, forse come altri qui, credo. E quindi, in qualche modo, lasciare un po’ a verbale, anche in quest’Aula, il fatto che essere stata qui e aver portato delle idee è stata una bella esperienza, io credo sia importante dirlo. Quindi volevo iniziare con questo e ringraziare anche le persone che mi hanno dato una mano, del Legislativo e nelle Commissioni, perché alla prima esperienza è importante avere delle persone che, in qualche modo, ti spiegano in maniera neutra quello che accade dentro un Consiglio regionale. Quindi, li volevo ringraziare personalmente.
Poi, permettetemi di dire una cosa: ho avuto un po’ di emozione, nel momento in cui è stato approvato l’emendamento che portava un milione di euro a quel mondo che viene chiamato extra-FUS, della cultura, perché? Perché è stata, da quando sono entrata qui, una delle battaglie su cui ho provato varie volte, anche in Commissione, a portare l’attenzione. C’è un mondo che, ma non per colpa della Regione Veneto, è un mondo che è uscito in pandemia, per fortuna e per sfortuna, come il mondo più colpito. Non so se ci siamo tutti resi conti, io ogni tanto me lo devo ricordare, che il settore culturale è l’unico che ha chiuso da febbraio in maniera continuativa; è l’unico settore che ha avuto effettivamente la necessità e l’obbligo di chiudere sempre; no matter what zona gialla, zona rossa o zona di qualche altro colore. Allora, aver portato un milione di euro, definendo una priorità di una parte di risorse che erano destinate al settore economico, per quanto mi riguarda, è un messaggio positivo che abbiamo dato, su un emendamento che ho proposto come “Veneto che vogliamo” e su cui abbiamo lavorato fuori di qua. Tante persone, da quel giorno, quando in qualche modo anche i giornali ne hanno parlato, mi hanno riferito la volontà anche di contribuire a definire insieme quel mondo, perché è difficile da definire. Ci sono, come ripeto più volte, dei codici ATECO e delle persone che non sono mappate, sono invisibili e che noi dobbiamo contribuire tutti insieme, invece, a far emergere e sostenere. Lo ridico e lo ridico sempre perché io credo che il lavoro culturale vada tutelato e anche per questo, per i prossimi anni, mi piacerebbe vedere che il bilancio alla Cultura non è assestato. Anche oggi abbiamo visto, appunto, che abbiamo aggiunto delle risorse ad alcuni settori, come ad esempio il Teatro comunale di Vicenza, abbiamo aggiunto un tot di soldi a sostegno, per fortuna, di quella realtà e anche ad altre, in questo bilancio. Ma la questione politica, secondo me, che sta dietro al lavoro che abbiamo fatto è pensare che la cultura va sostenuta in bilancio in maniera forte, in maniera organica, con dei bandi trasparenti e non assestata di volta in volta. Questo secondo me è il messaggio politico che è importante che almeno io voglio contribuire a far rimanere in quest’Aula.
Un altro punto su cui volevo porre un attimo l’attenzione è il tema della parità di genere: abbiamo aumentato - e sono contenta - su proposta della consigliera Camani, ma che tante altre donne di quest’Aula hanno poi sottoscritto, un aumento dei fondi per contrastare la violenza sulle donne e quindi far uscire in maniera libera le donne dal percorso di violenza. Credo che sia un passo importante e un passo avanti, però c’è ancora troppo poco rispetto ad un tema che l’anno prossimo emergerà con più forza: la violenza sulle donne ma non solo, anche sostenere l’impresa femminile. Per questo avevo proposto ad esempio di portare una parte dei fondi alle imprese agricole anche nella parità di genere. Mi pareva un segnale importante perché le donne che faticano a conciliare vita lavorativa e tutela della famiglia saranno sempre di più e - la collega Cristina Guarda l’ha già detto - il tema degli asili nido è importantissimo. C’è stato troppo poco in questo bilancio e credo che per il futuro sia importante lavorare su questo in maniera convinta.
Volevo, come ultimo punto, ricordare l’intervento che avevo fatto inizialmente in quest’Aula rispetto ai giovani. Siccome il mio voto al bilancio sarà contrario e credo abbiate capito perché in questi giorni, il tema fondamentale che io non ho visto dentro il bilancio è la tutela del mondo giovanile. L’avevo già detto. Un contributo che volevo lasciare all’Aula è che nel momento in cui si lavorerà - e l’ho già detto nei prossimi mesi - alla definizione di Next Generation EU, io credo che dovremmo davvero puntare tutto quello che ci darà l’Europa sul futuro dei giovani e sul fatto che la loro difficoltà nell’entrare nel mondo del lavoro soprattutto ora, dove c’è una crisi economica importantissima, invece debba essere tutelato e questo è il messaggio che volevo lasciare all’Aula ma anche all’Assessore al Bilancio che voglio ringraziare, perché in questi giorni ho imparato a vedere una persona che appunto sta sulle idee ci si confronta in maniera diretta, quindi volevo ringraziarla personalmente. Lasciando questo messaggio di augurio rispetto all’uso di Next Generation EU in Veneto in maniera esattamente prioritaria sui giovani e su quello che in questo bilancio di previsione oggi è mancato. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, collega Ostanel.
La parola a Alberto Villanova, prego.
Speaker : Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)
Grazie, Intervengo ora per quello che compete il bilancio, mi ero preparato un intervento da fare all’inizio, ho deciso di aspettare la fine, la conclusione di questa manovra, di questi lunghi giorni di lavoro qui in Aula anche per poter ascoltare quelle che sono stati gli interventi dell’opposizione.
Io nel confermare quello che è il voto favorevole ovviamente a questa manovra di bilancio voglio ringraziare l’assessore Calzavara, la Giunta, voglio ringraziare tutti i nostri Consiglieri che sono qui presenti, oppure collegati dagli uffici, sicuramente non è stato un primo bilancio facile per chi è entrato da poco in Consiglio regionale, già il bilancio è un passaggio molto delicato, farlo in questa situazione distribuiti negli uffici non è sicuramente un qualcosa che aiuta per chi è al primo mandato. Devo dire che e spero che soprattutto l’opposizione abbia apprezzato quella che è stata la nostra apertura al dialogo. Io penso che poche volte nelle legislature che ci hanno preceduto si siano visti così tanti emendamenti approvati in un provvedimento come il DEFR dove si vedono le linee programmatiche della Regione. Prima sentivo dire al collega Lorenzoni che non c’era stata tutta questa apertura, tutto questo dialogo, io credo invece che il dialogo ci sia ,stato penso che si sia entrato nel merito delle questioni, penso che si sia anche ascoltato alcuni consigli che sono stati dati e sono stati recepiti e gli emendamenti sono stati approvati.
Devo anche però seguire quello che è stato un grande, una lunga sequela di: sì, ma. In questo bilancio abbiamo sentito, in questa manovra di bilancio, in questi lunghi giorni abbiamo sentito una lunga sequenza di si, ma; la Regione veneta ha la sanità più performante in Italia, sì, ma ci sono tanti problemi; la Regione Veneto ha ottime performance nel personale, sì, ma la Regione Veneto è efficiente sì ma ci sono altre questioni, io credo che sia sbagliato dare tutto per scontato perché dietro questi risultati c’è l’impegno di un’Amministrazione che ormai dal 2010 va avanti in questa linea e che sta portando a casa dei risultati concreti che dopo vi enumererò in maniera molto rapida, però voglio partire da un tema che mi sta particolarmente a cuore che è il tema della sanità.
Io in questi giorni ho sentito il paradosso per cui la nostra Regione o quello che è stato il lavoro del Governatore Zaia e della sua squadra, cioè il fatto di far restare la Regione Veneto in zona gialla viene vista come una colpa da voi. E allora io vi ricordo sommessamente una cosa: i parametri sui quali veniamo valutati, sui quali la nostra Regione viene valutata, non li abbiamo decisi noi, li ha decisi il vostro Governo. Noi, anzi, con il Governatore Zaia abbiamo chiesto di semplificare questi parametri, portarli da 21 a 5, in modo che fosse più semplice anche capire come venivano prese le decisioni. La nostra regione è rimasta in zona gialla e questa è una colpa che viene attribuita al Governatore, non considerando che restare in zona gialla ha dato la possibilità a decine, centinaia di migliaia di esercenti, commercianti e partite Iva di continuare a lavorare e a vivere, perché in Veneto il lavoro è vita.
Le terapie intensive: abbiamo sentito parlare di questo numero delle terapie intensive, che ha creato grandi polemiche. Allora, le terapie intensive sono arrivate a quel numero ormai famoso di 1.016 posti grazie a un lavoro che è andato avanti, è partito dal Governatore, è passato per quella che è la sua struttura ed è arrivato ai sanitari, sul territorio. Queste 1.016 terapie intensive sono tutte pianificate e le nostre Ulss hanno la possibilità di attivarle in 24-36 ore. È stato dichiarato in una conferenza stampa dal dottor Rosi, il nostro responsabile, quello che riguarda il servizio di Urgenza ed emergenza. Nonostante ciò, io ho sentito ancora dire che queste terapie non esistono e penso che questo sia un fatto grave perché, se la nostra regione ha potenzialmente la capacità di ventilare 1.016 pazienti, cosa che le altre regioni non riescono a fare, lo deve a una programmazione sanitaria che è andata avanti durante l’estate. Mentre altre regioni dormivano, o stavano sedute sugli allori, la nostra Regione lavorava per fare in modo che fosse pronta per la seconda ondata, e questo è un dato di fatto. E se qualcuno vuole contestare, non fa altro che andare in Procura, perché qui sono atti pubblici, sono stati presentati come atti pubblici.
Ho sentito dire più volte, in queste giornate, che il governatore Zaia doveva chiudere tutto. Il Governatore Zaia doveva chiudere. Io pongo la domanda: e chi pagava i ristori a chi veniva chiuso? Perché abbiamo già visto che, quando il governatore Zaia inasprito la zona gialla, con la famosa “zona gialla plus”, a quei commercianti che sono rimasti chiusi non sono arrivati i ristori dello Stato. Voi ci avete risposto: si poteva alzare l’aliquota IRPEF. Quindi andiamo a tassare le persone che poi dobbiamo aiutare; quindi gli prendiamo li preleviamo da una tasca e gli facciamo arrivare nell’altra tasca quelli che sono gli aiuti di questa Regione, salvo però poi presentare la vostra contromanovra, dove avete detto che, su quelle che erano le disponibilità, 5 milioni andavano alla piantumazione di alberi e 4 andavano ai ristori.
Benissimo che la piantumazione di alberi è un atto meritorio, però io credo che in questo periodo, Consigliere l’ho ascoltata adesso, sicuramente piantare gli alberi è un atto meritorio tutti quanti vorremmo riuscire a piantare di più ma, io penso che se dobbiamo chiedere un sacrificio ai veneti lo dobbiamo fare per qualcosa che adesso riguardi più l’emergenza, però questa è la vostra richiesta e ne prendiamo atto.
Voglio poi andare su un altro tema, sempre riguardo alla sanità, io sono convinto conoscendolo ormai da qualche mese che alcune proteste che sono state messe in piedi da dei vostri esponenti locali che riguardano magari anche ex Senatori, ex Consiglieri regionali che si mettono davanti a un ospedale e dicono il PD: “virgolette situazione sfuggita di mano colpa di Zaia se siamo messi così”, io credo conoscendo che pochi, pochi di voi che sedete su questi banchi si sarebbero lasciati scappare un’affermazione del genere che è finita sui giornali.
Mi riferisco all’ospedale di Montebelluna, un territorio che io conosco bene si sono fatte delle accuse a quello che è il nostro sistema regionale e a chi lavora in quegli ospedali dicendo che la situazione era al collasso e la situazione andava monitorata e dovevano essere mandati gli Ispettori del Ministero, gli Ispettori guarda caso sono arrivati subito, il Ministro Speranza noto leghista ha inviato i suoi Ispettori per controllare lo stato della sanità all’interno dell’ospedale di Montebelluna.
Voglio far vedere questo titolo “l’ispezione nell’ospedale gestione Covid niente criticità” e queste sono parole del Prefetto non sono parole del Governatore o di qualche esponente leghista che sta seduto qua, il Prefetto di Treviso è arrivato a dire questo, io chiedo adesso se qualcuno di quelli che hanno inscenato questa protesta fuori dall’ospedale ha chiesto scusa? Perché nel momento in cui si inscena questa protesta in maniera pubblica si fa venire meno per quella che è la fiducia dei cittadini nel servizio sanitario regionale, siccome questi sono esponenti politici, esponenti che hanno avuto anche ruoli molto importanti, io mi aspetterei delle scuse pubbliche, dopo l’arrivo di questi dati e di queste dichiarazioni del Prefetto, cosa che secondo da quello che ne so io non è arrivata.
Ho sentito dire prima che non esiste il modello veneto, allora qualcuno mi deve spiegare come mai siamo rimasti in zona gialla quando delle Regioni che erano del tutto sovrapponibili alla nostra, magari a guida PD, non sono rimaste in zona gialla ma sono andate in zona arancione nonostante avessero fatto la stesso identica ordinanza che ha fatto il Governatore Zaia qualcuno ce lo deve spiegare, prima ho sentito dire di nuovo: bisognava avere il coraggio di chiudere tutto, bisognava, dobbiamo dare il merito al Governo che sulla prima ondata non è stato merito della Regione è stato merito del Governo e allora ci si chiede come mai in altri territori questo merito non si è visto ma si è visto solo in Veneto come mai il modello veneto è stato preso ad esempio a livello internazionale qualcuno ci dovrà spiegare oppure qualcuno dovrà spiegarlo a voi. Guardate sarebbe molto molto facile in questo momento citarvi quelli che sono i dati per quello che riguarda il numero di decessi delle altre Regioni, il numero di tamponi che vengono effettuati nelle altre Regioni, il numero di ricoveri che vengono effettuati, oppure quanti pazienti devono rimanere in astanteria nei pronti soccorsi e distribuiti nei corridoi degli ospedali, sarebbe molto facile farlo, però per non arrivare allo stesso livello di quello che vi ho fatto vedere prima, preferisco non farlo. Vogliamo parlare di quelle che sono le performance della nostra Regione in altri ambiti? Quelle che vengono date troppo per scontate perché siamo nella situazione gravissima dal punto di vista economico, siamo in una situazione in cui il prodotto interno lordo quest’anno calerà per tutto il nostro Paese del 9 – 10% e nonostante questo non riusciamo a uscire con un bilancio che dà stabilità a questa Regione che dà una prospettiva e soprattutto senza alzare le tasse ai nostri concittadini. Siamo abituati alle sfide dure perché in questi anni abbiamo visto un continuo taglio dei trasferimenti statali anche se noi e noi continuiamo a chiedere quello che è un sacrosanto diritto al nostro territorio di avere l’autonomia e quando parliamo di autonomia vedo sempre che ci sono dei sorrisini sui vostri banchi dell’opposizione, come se questa fosse una battaglia che riguarda solo qualcuno di noi e non vi siete resi conto che magari tanti dei vostri elettori hanno votato a favore dell’autonomia e magari si aspetterebbero un impegno più concreto da parte del vostro gruppo politico, soprattutto a Roma. Parliamo della tassazione quella che voi avete più volte richiamato in questi giorni, bene la nostra Regione oltre a essere tax free da dieci anni come ha ribadito l’assessore Calzavara e lo sarà per un altro anno la nostra Regione si conferma come la Regione a statuto ordinario con la tassazione pro capite quindi tra IRPEF e IRAP più bassa in Italia 1,08 euro per abitante 1 euro virgola 8 per abitante il 97% in meno della media nazionale che è 71,5 euro. Parliamo della spesa e dell’efficienza dei servizi. La nostra è tra le Regioni, sempre a Statuto ordinario, ovviamente – quelle che giocano nel nostro campionato – che mantengono le spese di funzionamento per personale e beni più basse in assoluto: 81 euro pro capite, contro i 101, ad esempio, di una Regione che a voi sta particolarmente cara, che è l’Emilia Romagna. La spesa per il personale: 5,8 dipendenti ogni 10.000 abitanti, contro una media di 7,7 del resto d’Italia. Questo è un altro tema che magari a qualcuno potrà sembrare superfluo. La capacità delle di pagare le spese impegnate nel corso dell’anno: la Regione Veneto paga il 92,2 per cento delle spese impiegate e questo andrebbe ricordato, magari, a qualcuno nel Governo che prende i soldi per i pagamenti della Pubblica Amministrazione e li sposta per andare a finanziare il Ristori quater, questo andrebbe ricordato.
Non parliamo del debito della Regione, che è uno dei più bassi a livello nazionale. Vogliamo ricordare che, negli ultimi dieci anni, abbiamo sempre chiuso il bilancio con l’equilibrio delle gestioni sanitarie. Vogliamo dare per scontato anche questo, in uno Stato dove ci sono Regioni che non fanno il bilancio? Potrei citarvi altri dati, come la spesa per l’Istruzione, che è cresciuta del 13 per cento; nel Turismo è cresciuta, tra il 2016 e il 2019, del 390 per cento. La spesa per il Sociale e le Politiche per la famiglia sono cresciute del 74 per cento; lo Sviluppo economico, con 69 milioni di euro investiti; le spese per il Lavoro e la formazione e per le Politiche agricole, cresciute del 60 per cento, nel 2016-2019. Tutti questi possono sembrare dati sterili, perché siamo abituati, ormai siamo troppo abituati ad avere la nostra Regione al primo posto o tra i primi posti in quelle che sono le classifiche nazionali. Però io non credo sia giusto e non credo sia corretto far passare questo messaggio ai nostri cittadini, dove tutto viene dato per scontato. Mantenere queste posizioni non è scontato ed è molto, molto complesso.
Il bilancio 2021 ha mantenuto un profilo di credibilità e invariabilità nella tassazione, confermando quelli che sono gli impegni dell’Amministrazione regionale sui fronti più importanti: infrastrutture, tutela e messa in sicurezza del territorio e dell’ambiente, trasporti, sviluppo economico, sostegno al lavoro, sociale e ovviamente quella che è la gestione di questa emergenza dovuta alla pandemia. Abbiamo davanti dei mesi molto, molto complessi. E qui anche le aperture che sono state fatte, in questa manovra di bilancio, all’opposizione sono delle aperture indirizzate proprio al fatto di dire: condividiamo questo percorso, ognuno nel proprio ruolo, ognuno si assume la propria responsabilità, perché abbiamo davanti delle sfide importanti: abbiamo le Olimpiadi del 2026 che possono essere un gran motore di rilancio per la nostra terra, la trasformazione digitale, il mercato del lavoro che si sta evolvendo che verrà modificato per forza da questa pandemia, delle professioni le infrastrutture e i processi amministrativi vi sarà veramente una rivoluzione il mondo sarà cambiato lo sapete meglio di me, dopo questa pandemia dopo questa emergenza.
Dobbiamo dare un futuro ai nostri giovani e lo facciamo grazie alle nostre scuole, durante il dibattito di questi giorni sentivo dire al collega Lorenzoni che gran parte della struttura - mi sembra in Danimarca - è formata da giovani ingegneri che si trasferiscono all’estero e vanno appunto nelle Università straniere, è vero io ho frequentato a lungo la sua Università però non diamo sulla colpa alla Regione, forse un po’ di autocritica anche a livello dell’Università dove magari gli sbocchi per i giovani Ricercatori non ci sono anche lì qualcosina forse andrebbe ricercato e andrebbe guardato con attenzione come mai tanti Ricercatori vanno via dal nostro Paese e vanno all’estero, non è sempre e solo colpa della Regione.
Non dobbiamo dimenticare quella che è l’industria più importante del nostro territorio, che adesso purtroppo ha una battuta d’arresto che non dipende da noi: il turismo e qui dobbiamo puntare sul fatto di collegare quello che è il turismo alla cultura un processo che è già in atto anche in questo nel maxiemendamento di Giunta sono stati stanziati fondi importanti per quello che è il mondo della cultura, che può essere un volano fondamentale collegato al turismo, a tutto quello che è il turismo esperienziale.
Vado a concludere, parlando di quello che è un tema che molti di voi hanno trattato e cioè Recovery Fund ci avete incalzato su quello che era secondo voi il modo di impiegare queste risorse, badate bene sono risorse che nessuno di noi conosce ancora, perché c’è un piccolo problema, il vostro Governo ancora deve farci capire quante sono le risorse che arriveranno alle Regioni, anzi, abbiamo una cabina di regia che forse verrà messa per gestire delle risorse che ancora non si sa quante saranno, andando quindi a mettere dei badanti ai Ministri questa è la situazione, però al momento non si sa ancora perché siamo tutti in attesa di capire cosa farà Renzi con il futuro del nostro Paese.
Nel frattempo, la Regione Veneto però ha stilato la lista dei 155 progetti che sono stati inviati a Roma, noi il nostro compito lo abbiamo fatto attendiamo di sapere cosa deciderà di fare il Governo, però io una battuta me la sarei aspettata su un tema che a noi sta particolarmente a cuore, da parte vostra e cioè: cosa ne dite della destinazione dei fondi che per il momento sembra l’unica certa di questo Recovery Fund e cioè quella di decontribuire, togliere i contributi solo alle aziende del sud del 30%, abbiamo parlato tanto in questi giorni di dare una mano alle nostre aziende, di dargli contributi, ristori e compagnia non ho sentito una parola da parte vostra su questa decisione che sembra l’unica certa fino adesso di investire al sud di contribuzione al 30% e interventi sulle infrastrutture digitali e fisiche al sud, su questo non abbiamo sentito una parola da parte vostra. Infine il tema che forse è la nostra battaglia principale che è quello dell’autonomia, probabilmente questa emergenza l’ha fatta passare in secondo piano, probabilmente non c’è grande attenzione da parte dei Ministri che se ne dovrebbero occupare che ci avevano promesso di farci vedere come sarebbero andate le cose con un governo a guida PD però purtroppo non abbiamo visto grandi risultati fino ad ora io posso solo confermare una cosa: che nel momento in cui finirà questa emergenza pandemica tornerà ad essere la prima nostra battaglia e noi non molleremo di un centimetro su questa battaglia che è un diritto del popolo veneto.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Assessore Calzavara.
Speaker : Ass.re Francesco CALZAVARA
Grazie. Mi ero preparato un’oretta e mezza di discorso per la chiusura del mio primo bilancio ma visto che giustamente chi doveva parlare lo ha lo ha fatto in maniera compiuta, il mio è solo un intervento di ringraziamento, un ringraziamento innanzitutto alla struttura che mi ha seguito e aiutato in questo primo mio bilancio, cercando di farmelo comprendere, è una macchina complessa che difficilmente in due - tre mesi riesci a capirla però qualcosa in più credo di aver compreso e sono sicuro che nel corso del prossimo anno avremo modo di confrontarci in maniera più compiuta e quindi vorrei ringraziare il dottor Masullo, il dottor Vignotto, il dottor Pelloso che ci hanno seguito in questa maratona iniziata col DEFR e adesso con il bilancio così come vorrei ringraziare il Presidente Sandonà e tutta la struttura del Consiglio regionale in primis il dottor Giachetti che ci è sempre stato vicino, consigliandoci e cercando di anche migliorare quei testi che sono arrivati qui e che grazie al confronto con la minoranza sono stati migliorati soprattutto all’interno del DEFR. Credo che questa approvazione dia una dimostrazione, sia un bel segnale verso l’esterno in un momento difficile come quello che stiamo vivendo di una politica che è capace di trovare il tempo di confrontarsi, il tempo di discutere, ma anche il tempo di decidere, che è proprio quel sano pragmatismo veneto di cui dovremmo cercare di essere anche un po’ più orgogliosi; un pragmatismo che ci permette di dare poi delle risposte, delle risposte ai veneti che hanno questa capacità sempre più resiliente di andare incontro alle mutate condizioni economiche – vi ricordo il 2008, il 2012 e adesso questo momento difficile che stiamo vedendo – i veneti che, se vengono messi nelle condizioni, come diceva prima giustamente il capogruppo Villanova, di lavorare e di essere più capaci, più reattivi e più veloci nel rientrare in quelle che sono le condizioni economiche che fortunatamente la nostra regione ha vissuto negli ultimi anni.
Un ultimo passaggio, doveroso: ringraziare tutti i Consiglieri che hanno partecipato a questi due mesi di lavoro. Sono stati due mesi complicati, complessi; complicati per i temi che abbiamo affrontato, complessi anche per la modalità. Abbiamo dovuto affrontare tutti i tempi dell’approvazione nelle Commissioni con tre Assessori contemporaneamente affetti da Covid, con alcuni dirigenti che non potevano essere in presenza; quindi una condizione veramente difficile, per garantire un’informazione, che però crediamo, soprattutto nella fase conclusiva in Prima Commissione, sia stata esaustiva su tutti i punti che erano messi in evidenza. La speranza è, naturalmente, che questo sia il primo e l’ultimo bilancio con la pandemia e che si possa tornare, il prossimo anno, a ragionare nei tempi e nei modi cui questo Consiglio era abituato, che sono i tempi che permettono a tutti quanti di essere anche più costruttivi. Poi, naturalmente, c’è la fase conclusiva di confronto, ma la mia disponibilità è totale, sia per essere a disposizione di quello che sarà il bilancio 2021, per confrontarci sulle future poste; sui temi del Recovery Fund credo che avremo modo nel corso dei prossimi mesi, una volta definito quella che è la competenza economica e la vera cifra che sarà a disposizione del Veneto, di confrontarci per capire quali progetti potranno essere più strategici. Ma credo che, da questo punto di vista, questa sera, approvando il bilancio, diamo un messaggio verso l’esterno di una politica responsabile, efficiente, che in due mesi riesce ad approvare un bilancio di 17 miliardi e che crea le migliori condizioni per i veneti, per ripartire e vivere questo difficile momento che stiamo vivendo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, Assessore.
Premesso che abbiamo altri tre punti, dopo questa votazione, anche da parte mia veramente un grazie a tutti, anche perché non era una cosa scontata. Le elezioni del 21 settembre hanno purtroppo costretto i tempi di lavoro, come già ben descritto dall’Assessore Calzavara, non era scontato quindi da parte mia un ringraziamento a tutti quanti voi per quello che avete fatto in questi mesi.
Mi permettete però anche un ringraziamento - che è di buon auspicio e buon lavoro - perché i signori che sono al mio fianco la struttura del Legislativo, la struttura di tutte le Commissioni, compresi Masullo, Vignotto e Boys, domani dovranno ricomporre quello che abbiamo anche modificato oggi, il 28 saranno al lavoro ancora sul documento, forse mi permetteranno di firmarlo il 29 perché il 30 va pubblicato sul BUR, loro da dopo inizieranno a lavorare per permettere che il lavoro fatto in Aula possa essere pubblicato entro il 30 sul BUR per evitar,e come abbiamo sempre avuto come obiettivo l’esercizio normale del nostro bilancio.
Detto questo, metto in votazione il PdL numero 19.
Aperta la votazione.
Chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Sospendo per dieci minuti per sanificazione l’Aula e poi riprendiamo dal punto numero 16 Programma triennale delle opere pubbliche Quindi possiamo iniziare, riprendere nuovamente i lavori del Consiglio visto che c’è anche la relatrice del… arrivederci grazie del prossimo argomento così speriamo anche arrivino gli altri colleghi. Un attimo. Aspetta, aspetta. Siamo al punto numero 16 rettifica della DGR 299 del 10 marzo 2020 di adozione del Programma triennale 2020/2022 ed elenco annuale 2020 dei lavori pubblici di competenza regionale.
Relatrice la collega Cestari alla quale se si scrive cedo la parola, non risulta qui collega.
Prego.
Speaker : Laura CESTARI (Liga Veneta per Salvini Premier)
Allora, grazie Presidente sottoponiamo al Consiglio la riassunzione della delibera 678 del 26 maggio 2020 riguardante appunto la rettifica della delibera di Giunta 299 del 10 marzo 2020 di adozione del Programma triennale 2020/2022 ed elenco annuale 2020 dei lavori pubblici di competenza regionale.
Concludiamo sostanzialmente un iter non perfezionato nel corso della scorsa legislatura per decadenza del Consiglio ai sensi dell’articolo 133 del Regolamento del Consiglio regionale.
Allora sappiamo che per decreto legislativo il 50/2016 le amministrazioni e gli enti aggiudicatori devono adottare il programma biennale degli acquisti di beni e servizi ed anche il programma triennale dei lavori pubblici e i relativi aggiornamenti annuali, chiaramente tali programmi devono essere approvati nel rispetto dei documenti di programma e naturalmente del bilancio.
A tale disposizione di legge è stata data attuazione con decreto ministeriale il 14/2018 ed in merito si evidenzia in particolare l’articolo 5 per il quale un intervento non inserito nell’elenco annuale può essere realizzato solo in caso di assoluta necessità ed urgenza, solo nel caso di eventi imprevedibili e calamitosi o nel caso ancora di sopravvenute disposizioni di legge e regolamentari o ancora nel caso di un autonomo piano finanziario che non utilizzi risorse già previste tra le risorse finanziarie dell’amministrazione al momento della formazione dell’elenco naturalmente avviando poi l’iter di aggiornamento della programmazione. Ora, a seguito dell’approvazione del bilancio di previsione 2020/2022 è stata avviata la formazione programma triennale 2020-2022 dei lavori pubblici regionali. L’inserimento di ogni proposta è avvenuto tramite l’iter di compilazione degli schemi tipo, appartenenti al decreto già citato, quindi il 14/2018. Tali proposte sono state poi validate e trasmesse dai Direttori delle medesime strutture al referente unico per la redazione della programmazione, fino poi ad arrivare alla pubblicazione sul profilo di committente, nella sezione Amministrazione trasparente, e poi giungere al Consiglio – questo, evidentemente – per l’approvazione. Successivamente a tale adozione, la Direzione della Difesa del suolo ha inoltrato una richiesta di modifica del programma triennale 2020-2022. Questo è avvenuto a seguito del trasferimento sul bilancio regionale delle risorse giacenti sulla contabilità speciale, la numero 6038, relativa alle ordinanze del Capo di Dipartimento di Protezione civile 411/2016 e 457/2017, quantificate in 2.698.953,92 euro e all’attribuzione alla Direzione stessa della quota pari a 1.643.990,62 euro. Allora, la richiesta di modifica riguarda sostanzialmente tre interventi, dei quali riporto soltanto gli importi finanziati, per cui il lavoro di sistemazione idraulica sul Tegor, presso la località di San Valentino del Comune di Quero Vas (Belluno), sono 610.274,64 euro; ripristino della difesa spondale sul fiume Bacchiglione, mediante sostituzione delle difese in ghiaione con pietrame, cifra pari a 380 mila euro; lavori di riduzione dell’erosione in destra orografica del fiume Piave, a monte del ponte della strada provinciale 29, in Comune di Alano di Piave (Belluno), sempre 500 mila euro l’importo finanziato.
Allora, a fronte di tale richiesta e considerando che il programma triennale 2020-2022 ed il relativo elenco annuale 2020 non erano ancora stati esaminati ed approvati dal precedente Consiglio, si chiede l’approvazione del programma medesimo, con relativo elenco annuale e, evidentemente, anche l’approvazione delle integrazioni riguardanti i tre interventi citati.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, collega Cestari.
Do ora la parola al correlatore, il collega Montanariello.
Prego, collega.
Speaker : Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Cercherò di essere molto breve su questa correlazione, per gli stessi motivi che hanno un po’ accompagnato la fase dei punti precedenti, ovvero nonostante sono punti importanti, nonostante sono provvedimenti che sotto molti aspetti meriterebbero un importante approfondimento, credo che le situazioni che ci circondano richiedano brevità e, probabilmente, rinviare alcuni dibattiti anche nei lavori successivi.
Questo è un provvedimento molto importante andando a vedere un po’ gli anni precedenti bisogna prendere atto che c’erano anni in cui il Piano era un corposo documento una sorta di libro dei sogni, dove dentro ci si inseriva tutto ciò che in qualche modo era una proforma di risposta politica che arrivava da questo emiciclo, ed era diventato un po’ un libro delle Opere Pubbliche fantasioso con fabbisogni finanziari incredibili e spesso disattesi, non è che questo sia in alcuni punti scarno, però ci sono punti dove va riconosciuto, come nella difesa del suolo che ci sono delle importanti prese di coscienza di quello che sta avvenendo in qualche modo si interviene in maniera abbastanza puntuale, non del tutto.
Però, nonostante siamo di fronte ad interventi importanti, ci sono altre opere e altri punti che lasciano un po’ a desiderare e proprio su questo Piano degli investimenti, ci sono interventi come le sicurezza della falda acquifera laddove c’è la contaminazione dei PFAS che ad esempio passano da Veneto Acque, così come alcuni interventi di edilizia pubblica passano dall’ATER, c’è da dire che per quanto si voglia parlare di questo provvedimento tante partite vengono fuori sotto alcuni aspetti da quello che può essere il nostro dibattito e la nostra competenza.
Per questo credo sia importante che ci sia un’interpretazione più larga a questo tipo di Piano di investimenti che comprenda anche quelle opere pubbliche che in alcuni casi non sono per ovvi motivi contenuti all’interno ma sono demandati anche a contenitori della Regione paralleli che vedono in qualche modo esautorare il dibattito da quest’Aula.
Bisogna sicuramente approfondire tutte quelle che sono le opere pubbliche legate alla viabilità in attesa della realizzazione di quello che sarà il Piano dei trasporti, perché diventano un altro grande dilemma che viaggia di pari passo insieme al PRT, noi ci siamo astenuti non perché siamo contrari a qualcosa rispetto agli interventi in elenco, ma torniamo a farlo oggi a dare un voto di astensione per richiedere che comunque gli elenchi di presa d’atto della Giunta dei lavori che sono di diretta competenza delle strutture della Giunta vengano quantomeno trasmessi in Commissione per poter avere anche un dibattito di quelli che sono quegli interventi ad esempio come quelli che citavamo prima che stanno in carico all’ATER o a Veneto Acque che possono vederci partecipi essendo anche quelli tipi di intervento che necessitano sicuramente un dibattito politico importante.
Quindi non è un’astensione un voto negativo nel merito dei provvedimenti ma è perché in qualche modo si chiede un intervento più corposo.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, collega Montanariello. Ci sono interventi? Non vedo nessun tipo di intervento quindi mettiamo in votazione la proposta di deliberazione amministrativa numero 6 rettifica della DGR 299 del 10 marzo 2020 di adozione del Programma triennale 2020/2022.
Aperta la votazione. Chiusa la votazione. Il provvedimento è approvato.
Passiamo al punto successivo che è il disegno di legge relativo al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa per la realizzazione di interventi di sistemazione idraulico forestale e da procedure di occupazione d’urgenza per opere di pubblica utilità. Il relatore è il collega Piccinini.
Collega se si vuole prenotare poi le do la parola.
Collega Piccinini. Collega Piccinini non c’è… visto che il collega Piccinini non risulta al momento collegato, diamo la parola al Presidente della Prima Commissione che fa da relatore.
Mi dice di sì il Segretario generale, un attimo collega che verifichiamo questa cosa. Scusate. Allora, siccome ci sono già state altre situazioni del genere, la parola è sempre stata data al Presidente della Commissione, per illustrare il provvedimento.
Quindi, collega Sandonà, prego.
Speaker : Luciano SANDONÀ (Zaia Presidente)
Grazie, Presidente.
Il PdL numero 16 in oggetto si riferisce a: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio, derivanti da acquisizione di beni e servizi, in assenza del preventivo impegno di spesa, per la realizzazione di interventi di sistemazione idraulico-forestale e da procedure di occupazione d’urgenza per opere di pubblica utilità”. Questo provvedimento si riferisce a una posizione debitoria riconducibile ad interventi realizzati a cura del Genio Civile di Belluno, e si tratta quindi di una integrazione di quanto già riconosciuto con legge regionale 19/2017, che prevedeva la liquidazione ai medesimi soggetti beneficiari di un importo inferiore rispetto a quanto effettivamente dovuto. L’esatto ammontare è stato utilmente conteggiato solo in sede di approvazione degli elaborati di contabilità finale, nel mese di febbraio del corrente anno, con conseguente possibilità di addivenire solo in tale epoca alla differenza ancora dovuta a favore delle ditte, quali saldo dei lavori eseguiti. E questa è una posizione.
L’altra posizione è una posizione debitoria evidenziata e riconducibile a interventi realizzati a cura del Genio Civile di Padova, che si riferisce ad attività la cui copertura finanziaria era stata originariamente prevista da appositi impegni di spesa. Tuttavia le disponibilità residue presenti in bilancio sono state già oggetto di eliminazione in occasione dell’attività di ricognizione della sussistenza e insussistenza dei debiti relativi all’anno 2014. Permanendo comunque il diritto di credito da parte dei soggetti individuati, ne è stata attestata quindi l’esigibilità.
Infine, alcune posizioni debitorie riguardano i cosiddetti servizi di piena, anni 2014-2015 e primo semestre 2016, svolti dal Genio Civile di Treviso. Questa attività risulta necessaria e obbligatoria in occasione degli eventi di piena dei corsi d’acqua e consiste nella manovra dei manufatti di regolazione finalizzata a prevenire fenomeni esondativi mediante il controllo di deflussi.
da un controllo effettuato a cura delle strutture periferiche tutte le posizioni debitorie riepilogate risultano ancora dovute e non prescritte, alla presente relazione si unisce un prospetto riepilogativo che evidenzia in dettaglio gli importi dovuti i soggetti aventi diritto l’oggetto del debito nonché i rispettivi titoli ci riferiamo a un debito di 81.753,15 euro 19.920,48 euro, il progetto di legge si compone di tre articoli più l’articolo di entrata in vigore. Grazie.
Speaker : Presidente
Grazie, collega Sandonà do ora la parola alla correlatrice la consigliera Camani, prego.
Speaker : Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente. Direi che la relazione del facente funzione di Presidente della Prima è stata sufficientemente esaustiva.
Speaker : Presidente
Grazie, non vedo interventi, bene passiamo all’articolo 1.
È aperta la votazione
Chiusa la votazione.
L’articolo è approvato.
Passiamo all’articolo 2.
Aperta la votazione.
Chiusa la votazione.
L’articolo è approvato.
Passiamo ora all’articolo 3.
Speaker : Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)
Presidente in sede di votazione volevo far registrare il mio voto di astensione, perché il sistema non lo ha valorizzato.
Speaker : Presidente
Sull’articolo 1, allora segniamo il voto di astensione a verbale del collega Zanoni.
Passiamo all’articolo 3.
Votazione aperta Chiusa la votazione. L’articolo è approvato.
Passiamo al successivo che è l’articolo 4. Aperta la votazione. Chiusa la votazione. L’articolo 4 è approvato. Se non ci sono dichiarazioni di voto metto in votazione il provvedimento, il progetto di legge numero 16. Votazione aperta. Chiusa la votazione. Il provvedimento è approvato.
Passiamo al punto successivo che è il numero 18: Proposta di legge d’iniziativa dei consiglieri Silvia Rizzotto, Marco Zecchinato ed altri relativa a modifica della legge regionale 4 aprile 2019 numero 14: Veneto 2050, politiche per la riqualificazione urbana e la rinaturalizzazione del territorio e modifiche alla legge regionale 23 aprile 2004, numero 11. Norme per il governo del territorio in materia del paesaggio. Relatrice è la collega Rizzotto. Prego, collega.
Speaker : Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)
Sì, grazie Presidente. Allora per promuovere l’efficientamento energetico la legge regionale 14 2019 cosiddetta Veneto 20.50 disponeva che fino al 31 dicembre 2020 gli interventi che garantiscono la prestazione energetica dell’intero edificio corrispondente alla classe A4 possono usufruire di un ulteriore incremento che era del 10% del volume o della superficie dell’edificio esistente sul caso degli interventi di ampliamento, quindi l’articolo 6, comma 5, o del 20% del volume e della superficie e delle esigenze dell’edificio esistente nel caso di interventi di riqualificazione sostituzione rinnovamento o/e densificazione, articolo 7, comma 4. Per rilanciare il settore edilizio e promuovere l’efficientamento energetico, il presente progetto di legge propone di spostare, visto che l’anno che abbiamo appena passato è stato un anno particolare, questa scadenza del 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021, il termine che era fissato nell’articolo 6, comma 5, e nell’articolo 7, comma 4.
Questo progetto di legge si compone di tre articoli. Il primo reca, appunto, questa descrizione di questa modifica. Il secondo contiene la clausola di neutralità finanziaria; il terzo, la disciplina dell’entrata in vigore. Ricordo comunque ai colleghi che gli interventi previsti in questi due articoli del progetto di legge Veneto 20-50 non comportano consumo di suolo, se vengono effettuati nel consolidato. invece, fuori dal consolidato sono permessi soltanto alcuni interventi, che riguardano le abitazioni principali e soltanto a determinate condizioni.
Questo progetto di legge ha avuto anche il parere favorevole del CAL (il Consiglio Autonomie Locali), composto dalle Province del Veneto e dai rappresentanti dei Comuni. Quindi, abbiamo ritenuto opportuno presentarlo e fare questo spostamento di un anno, rendere ancora in vigore questa norma ancora per un anno.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il correlatore, Montanariello, prego.
Speaker : Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Sostanzialmente, io credo che su questo tipo di iniziativa di legge, che viene dai Consiglieri, si sia persa una grandissima occasione; si sia persa una grandissima occasione perché, se sotto alcuni aspetti si può considerare questo tipo di iniziativa, anche in virtù di ciò che abbiamo vissuto, in virtù di alcuni codici ATECO fatti dal Governo, strabici, sotto alcuni aspetti, che impedivano a un pezzo di edilizia di poter svilupparsi o di continuare a lavorare, durante il periodo del lockdown, basta pensare a tutte le richieste che sono arrivate in Prefettura da parte delle imprese edili, che chiedevano di poter continuare a lavorare, concesse invece sono state quelle solamente di principale urgenza; però, sotto alcuni aspetti, se la vediamo sotto l’anno perso a causa del Covid e del fatto che non si sia riusciti a mettere a frutto bene questo strumento legislativo, potrebbe anche essere un’iniziativa di legge, che viene dal Consiglio, che avrebbe i suoi fondamenti anche politici, nelle motivazioni stesse con uno strumento legislativo va in qualche modo a intercettare le esigenze dei territori delle categorie economiche, però io credo che quando si va a mettere mani a una legge come questa non si debba andare solo a mettere mani per prorogare alcuni articoli già esistenti ad altro, ma bisogna cogliere questa occasione come un’occasione ghiotta per aprire un dibattito serio e reale su quelle che sono le esigenze lavorative, le esigenze economiche, le esigenze di sviluppo di tutti quelli che sono gli attori che alla fine diventano protagonisti di questi strumenti legislativi, ci sono imprese, ci sono Comuni che hanno delle platee di sviluppo in attesa che aspettano questo tipo di iniziative legislative per poterlo fare, ci sono privati, ci sono platee importanti di quel Veneto produttivo che a 360 gradi vengono interessati da questi provvedimenti.
Motivo per cui riteniamo che nel momento in cui te vai a mettere mani a una legge come questa, sapendo che ha avuto dei pregressi importanti e che questa legge arriva dagli antipodi del Piano Casa 2011, le varie modifiche ,i Comuni che devono normare entro il novembre del 2011, Piano Casa 2 ,Piano Casa 3 ,è comunque uno strumento che ha una storia non è uno strumento che nasce perché c’è un flash da fotografare nella nostra società, non è una 55 per capirci come in alcuni territori accade che uno strumento di nicchia, questo è uno strumento che viene utilizzato appunto da tutto quel tipo di soggetti e di portatori di legittimi interessi che dicevamo prima.
Motivo per cui nel momento in cui si interviene su questi strumenti è giusto e doveroso farlo non in maniera isolata, non in maniera singola, non dicendo scadono alcuni articoli corsa, corsa, presto, presto, rinviamoli non è il modo giusto di fare bene, spesso ci sono degli strumenti che abbiamo a disposizione in quest’aula è il più grande errore che una classe politica possa fare è quello di non utilizzarli al meglio, è quello di non utilizzarli per il vero interesse che è quello che ci porta ad essere qui, ad essere stati qui in questi giorni essere qui nei giorni futuri, negli anni a venire noi o chi per noi ovvero l’interesse del pubblico, l’interesse dei cittadini l’interesse del popolo veneto che tante volte in quest’Aula viene chiamato come un soggetto terzo alla quale dare risposte, ma il popolo veneto è quello che vede cosa sta succedendo ed è anche quello che chiede degli interventi più chiari e puntuali su alcune leggi.
Esistono leggi perfette? No, se esistessero leggi perfette il ruolo dei legislatori sarebbe finito il giorno dopo, esistono leggi che devono stare al passo con i tempi, sì; esistono leggi da migliorare; sì perché sono da migliorare perché chi le ha fatte sbaglia no, perché chi l’ha fatta in quel momento probabilmente l’ha contestualizzata come la fotografia più opportuna per rispondere alle esigenze della società e nel tempo ci si accorge un work in progress che forse qualcosa deve essere cambiato, deve essere modificato, deve essere integrato, deve essere chiarito ed è per questo che se noi prendiamo questo tipo di strumento legislativo e andiamo a vedere gli effetti che sono ricaduti sui nostri territori potevamo cogliere questa occasione come un’occasione vera per dire: sì proroghiamo ma insieme a prorogare mettiamo anche un po’ di luce su tutti quelli che sono quei pezzi bui che rendono questo stesso strumento sotto certi aspetti di difficile applicazione perché? Perché se l’obiettivo del legislatore è quello di dire: oggi proroghiamo in modo che lo strumento possa essere usato anche per un altro anno vogliamo anche dire che forse lo dovremmo prorogare e dovremmo per forza usare un altro anno al meglio come dovrebbe essere l’obiettivo di tutti noi perché certi temi e certe visioni non possono passare da un pregiudizio un preconcetto politico ma devono passare da una conoscenza del territorio perché sono temi molto spesso tecnici e allora ecco perché questa era l’occasione per poter dire aggiustiamo quello che non va, ad esempio in Commissione il sottoscritto ha chiesto che quando si parla di Veneto 20.50 ci fosse sulla scorta di quello che fa l’Agenzia delle Entrate una circolare che desse sotto alcuni aspetti una versione puntuale di come applicare alcuni articoli, per i primi trenta secondi c’è stato un po’ un imbarazzo perché sembra quasi fosse che il famoso alieno che gli stessi giorni ha frequentato la nostra aula avesse chiesto qualcosa di strano e invece dopo scopriamo che ci rispondono che gli uffici stanno predisponendo questa circolare. Allora vuol dire, Assessore, che probabilmente quando arriva una richiesta anche da parte nostra non siamo proprio gli stralunati di turno che vengono a chiedere qualcosa solamente per fare demagogia, per rallentare i lavori o per tentare di fare ostruzionismo, no, probabilmente lo fanno perché nella logica di portare il proprio contributo positivo chiedono, chiedono come portatori di quelle che sono le istanze dei territori che certe cose vengano migliorate ecco perché noi sotto questo aspetto abbiamo chiesto delle circolari puntuali che diano l’applicazione perché guardate anche qui c’è da sottolineare un vuoto che noi abbiamo all’interno della macchina legislativa regionale. Se all’interno di un contraddittorio proprio sull’applicazione di questo tipo di strumento normativo un dirigente di un Comune decide di dare una sua chiave di lettura, ci sono due strumenti: o andare per le vie legali, quindi ricorsi, soldi da parte del privato, lungaggini di tempi, magari anche con persone che si rassegnano a non farlo, perché faticherebbe di meno e spenderebbero di meno di affrontare la strada di un ricorso, e dall’altra magari, se anziché essere un privato, è un’impresa, rischia anche di entrare in una visione, in una rotta di collisione con quello che è l’organo amministrativo, il Comune di turno, piuttosto che altri. Ed è per questo, quindi, che evidenziamo anche un’altra problematica, che a nostro avviso andrebbe risolta, e questa certamente non è legata all’iniziativa del relatore, ma forse è un aspetto strutturale che va rivisto. Ma perché, quando si parla del Veneto 20-50, chiede un parere il Comune e gli viene dato dalla Regione Veneto e, se in qualche modo lo chiede un privato, qualcuno no? È un tema. È un tema, perché a me è capitato di avere palesi interpretazioni distorte di questo strumento legislativo – e mi assumo la responsabilità di quello che dico: palesi interpretazioni distorte da parte dei dirigenti di turno del Comune A, piuttosto che B – e sentir dire: sì, è vero, è così; però il parere, se lo chiede il Comune, lo rilasciamo; se lo chiede il cittadino, no. Allora, cari colleghi, chi è quel Comune che chiede un parere su un’azione che sa che, in qualche modo, chiedendo al legislatore primario, in questo caso la Regione, gli va a dire che è il contrario di quello che ha fatto lui? Nessun dirigente lo farà mai, non credo che esistano dirigenti kamikaze sotto l’aspetto politico o pratico del loro operato.
Quindi, anche qui, apportiamo il suggerimento che si potrebbe trovare anche uno strumento dove i quesiti non avvengano solamente, visto che un tema delicato, è un tema che ha scadenza; è un tema che, se non ha una risposta, non può essere ripresentato! Ha un lasso temporale, scade! Ci sono delle aspettative anche economiche, ci sono delle aspettative anche che a volte non rientrano all’interno delle speculazioni, come un padre che deve fare la casa al figlio. E allora, è per questo che questo strumento, visto che avevamo l’opportunità di andarlo a rimodulare, andava fatto in maniera più completa, andava fatto a 360 gradi, andava fatto con più anticipo, senza dovercela prendere ogni volta di corsa, perché non c’è tempo. Ovvio che dopo c’è da dare una accelerata, capisco; ha ragione il relatore quando dice bisogna che portarlo… è giusto altrimenti si crea un vuoto, è giusto che deve arrivare prima di fine anno, però le cose facciamole arrivare bene, troviamo un metodo di dire che quando qualcosa non va e decidiamo di mettere mani per un motivo mettiamo mani anche per l’altra, ed è per questo che sotto questo aspetto personalmente crediamo che è stata persa una grande occasione, è stata persa una grande occasione di fare chiarezza su alcuni punti, dove la chiarezza non c’è, perché se ci fosse la chiarezza non ci sarebbero i pareri da parte di una o dell’altra parte coinvolta, occasione persa ancora una volta per la fretta di fare le cose, si fanno le cose non in maniera perfetta, che questo probabilmente al netto di quella che è la critica e le visioni diverse che magari inizia a diventare un monito per le prossime volte, quando si deciderà di andare a intervenire su strumenti legislativi, lo si faccia con una condivisione dei lavori dell’Aula, lo si faccia non con un’ottica di dire esiste una maggioranza e una minoranza ma con un’ottica di dire chiunque ha qualcosa da dire, che può essere una Giunta propositiva al provvedimento lo faccia, senza sentirsi sminuito, senza sentirsi come il deficiente di turno che in Commissione chiede chiarezza su qualcosa, perché è successo anche questo, perché è successo anche questo, perché alla fine quando ti vedono in maniera stralunata e ti dicono stai zitto un certo punto ti guardi intorno e dice va beh, pazienza forse l’apporto propositivo che si voleva portare - nessuno nasce imparato - però magari portando le esigenze del territorio forse qualche istanza al centro si riesce a portare.
Ed è per questo che al netto di quello che è il provvedimento nello specifico vi diciamo a gran voce che avete perso una grande occasione, avete perso l’occasione di rimettere mani a questa legge non solo per far vedere che si corre incontro a una scadenza per rinviarla, ma potevate farlo in modo che se l’obiettivo principale del legislatore era quello di dare uno strumento ai territori si sarebbe potuto fare in maniera più ampia, in maniera completa e in maniera più produttiva per tutti quanti, perché sinceramente non saremo noi in prima persona a dover bussare a casa nostra ma un popolo intero che forse chiedeva più chiarezza, grazie.
Speaker : Presidente
Grazie, collega Montanariello, ha chiesto di intervenire il collega Lorenzoni, prego.
Speaker : Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente.
Io intervengo per fare un è un intervento critico nei confronti di questo provvedimento, perché le premesse da cui muove sono assolutamente condivisibili lo stimolo al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, alla rigenerazione del nostro costruito e alla rinaturalizzazione del nostro territorio tutte cose su cui siamo assolutamente d’accordo, il tema è che è uno strumento che dà un incentivo dal punto di vista economico scorretto in questo momento, cioè il premio di cubatura del 20% tra l’altro riconosciuto anche fuori dal consolidato cosa abbastanza poco desiderabile oggi visti i vincoli su cui si muove l’urbanistica nella nostra Regione ma dare un premio di cubatura in un momento in cui c’è un eccesso di offerta sul mercato immobiliare importante in alcune aree del della Regione direi gigantesco, significa distruggere valore nelle proprietà immobiliari dei cittadini del Veneto, allora dobbiamo porci questo problema, noi distruggiamo valore con questo provvedimento non lo creiamo perché coloro che non procedono con un investimento di questo tipo e hanno un immobile vale molto di meno nel momento in cui un immobile vicino che proceda con i lavori ha la possibilità di incrementare la superficie e questo è un elemento mi sembra banale ma importante da tenere in considerazione. In secondo luogo se un premio di questo tipo nella disponibilità della Regione ovviamente non c’è quello di andare a dare degli incentivi fiscali ma l’unico strumento poteva essere questo e poteva essere giustificabile vent’anni fa ma oggi quando il governo dà un premio in termini di defiscalizzazione del 110% cioè un contributo veramente importante andare a mettere sul 110% di detrazione fiscale in più la possibilità di incrementare del 20% voi capite che questo non può essere che un regalo perché io ho il 20% in più e le spese che faccio per costruire questo 20% in più le detraggo dal 110% cioè un regalo proprio. Allora una persona che guarda questo provvedimento con degli occhi neutrali non può che pensare a una captatio benevolentiae quale altra ragione c’è per dare uno stimolo di questo tipo sicuramente la persona che deve valutare se fare o non fare la ristrutturazione al suo immobile non si muove sull’incremento di superficie non è una motivazione sufficiente, lo decide in base ad altri parametri, sicuramente la possibilità di scaricare la totalità del suo costo di investimento quello è un incentivo molto forte, ma allora in presenza di un incentivo così forte era necessario andare a incrementare le superfici? Io penso proprio di no anche perché abbiamo visto l’esperienza di questi anni molti in aula sono stati amministratori locali e hanno visto i problemi che ha generato le deroghe introdotte dal Piano Casa e così via, per cui veramente il mio giudizio su questo provvedimento è fortemente critico perché inadeguato ai tempi, inadeguato a quelli che sono gli obiettivi nella parte introduttiva della legge 20-50, che è assolutamente condivisibile. Ma nella parte attuativa questa legge è inopportuna e inadeguata. Per cui mi auguro che ci si pensi molto bene, prima di votare.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, collega.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Zanoni, prego.
Speaker : Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Questo è un progetto di legge che proroga le scadenze previste nella cosiddetta 20-50, una norma cui nella precedente legislatura noi eravamo contro. Ha fatto bene il collega Lorenzoni a ricordare come questa sia una legge sicuramente positiva, per quanto riguarda i primi articoli, le premesse, dove parla giustamente di rigenerazione, di recupero, di efficientamento; ma poi, nei fatti, pare non abbia sortito gli effetti voluti, gli effetti desiderati. La cura per un Veneto che è stato in questi anni cementificato, con degli incrementi veramente molto importanti, anche da record, deve essere sicuramente un’altra. Ricordo come l’agenzia…
Speaker : PRESIDENTE
C’è qualcuno che ha il microfono acceso. Spegnetelo, grazie.
Speaker : Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)
Colleghi, ricordo come l’agenzia italiana che si occupa di monitoraggio del consumo del suolo, l’ISPRA, negli ultimi tre report annuali abbia certificato come il Veneto sia la regione che ha attuato il maggiore incremento di consumo di suolo. Questo è un dato, è un dato indiscutibile. Qualcuno dice che noi abbiamo le superfici interessate e la superstrada Pedemontana Veneta; effettivamente questo è vero, son comunque superfici che vengono consumate, sono comunque superfici che, sommate a tutte le altre, per quanto riguarda l’incremento annuale, ci vedono come la regione che è in vetta a questa classifica del consumo del suolo. E questo accade da tre anni, paradossalmente accade quando abbiamo l’altra legge, che è quella contro il consumo del suolo. Noi in Commissione non abbiamo chiesto audizioni per questa legge, perché è una legge semplice, si propongono delle proroghe a degli incentivi, quindi non è che siamo lì per scartabellare nei minimi commi regolamento e utilizzavo magari anche per fare ostruzionismo questo assolutamente non interessa, in realtà sarebbe più interessante per dire poter fare le audizioni su nuovi progetti di legge ad esempio come quel lo Veneto cantiere veloce che ho chiesto in Commissione, ma mi è stato detto che andranno fatte perché è già stato presentato nella precedente legislatura, sì è vero, è vero questo abbiamo già fatto le audizioni su un progetto di legge identico, però era una legislatura diversa, era un’altra legislatura, qui abbiamo nuovi colleghi e avere delle relazioni vecchie su un procedimento che è uguale effettivamente non darebbe però la possibilità ai nuovi colleghi di sentire, interloquire con chi potremmo audire.
Tornando a questo progetto di legge non abbiamo chiesto questo, si tratta però di dare delle proroghe per degli incentivi che riguardano anche i premi in cubatura o superficie si parla di dal 10 al 20% quindi torniamo sempre alla questione del suolo, perché siamo fortemente critici su questa legge? Perché bisogna pensare a mio avviso più in grande, per fortuna abbiamo il bonus 110 che consente di efficientare, rigenerare i nostri edifici vecchi e abitazioni in particolare, efficientarle sotto un punto di vista energetico e con la premialità che deriva dal 110% in detrazione e quindi premialità fiscale e che non va sicuramente a dare premi in superficie o in cubatura.
Speaker : Presidente
Grazie, collega. Ha chiesto la parola il Consigliere Bozza, prego.
Speaker : Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)
Grazie, Presidente. Sarò davvero veloce e per dire che abbiamo sottoscritto questa proposta di legge convintamente perché pensiamo fosse un po’ per le ragioni opposte a quelle che sono intervenute dai colleghi poc’anzi, per dare in un momento così davvero difficile e in un momento così particolare, è chiaro che noi possiamo parlare di bilancio e possiamo anche cercare di dare più risorse possibile pur nel limite complessivo delle difficoltà, anche finanziarie, che una Regione importante come questa ha in questo momento, ma non dobbiamo mai dimenticare che gli strumenti indiretti di fatto dando la possibilità ai cittadini di intervenire direttamente e, quindi soprattutto in un comparto così complicato e così difficile come quello oggi dell’edilizia beh io penso che possa essere una prima proposta in diretta come strumento da mettere nella disponibilità di coloro che possono usufruirne semplicemente portando una semplice proroga in considerazione del fatto che proprio in un momento così difficile in un momento così particolare non si può solo limitare ma si deve in qualche maniera dare dei margini di ampliamento e per dare la possibilità anche al settore dell’edilizia stessa di poter rimettere in qualche maniera in moto quella economia fondamentale e importante che il settore edilizio ha sempre dato al nostro Paese e che dovrà continuare a darlo per cui una Regione attenta come la nostra non può certamente esimersi da dare delle opportunità indirette e in un momento estremamente difficile proprio credo che lo spirito di questa legge vada… di questa proposta vada in questa direzione e sarebbe davvero un peccato che questo Consiglio non la accogliesse come un’opportunità ma lo vedesse esattamente nel segno opposto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, collega. Ha chiesto di intervenire il consigliere Favero, prego.
Speaker : Marzio FAVERO (Liga Veneta per Salvini Premier)
Sì mi permetto di intervenire con due rapide riflessioni. La prima per quanto riguarda il consumo di suolo: lo dico ad Andrea Zanoni che è sensibile al tema dell’ambiente ma io sono nato a Onè di Fonte son vissuto e vivo adesso a Volpago del Montello e son stato Sindaco di Montebelluna tutti paesi disposti lungo la statale 248, ex statale, adesso regionale. Si tratta di paesi immolati dal passaggio del traffico pesante, la realizzazione della superstrada Pedemontana veneta non può essere presentata come un’opera che va a detrimento delle condizioni del bilancio ambientale complessivo dell’area Pedemontana Veneta non dimentichiamoci che l’area Pedemontana Veneta vede la presenza di alcune delle piattaforme produttive più importanti d’Italia e quindi d’Europa che però non godono di una viabilità accettabile e quindi questa riflessione mi riporta alla mente il famoso lotto 27 e 28, della A28, no, per anni traffico pesante ha continuato a passare per la tangenziale di Conegliano quando invece poteva essere veicolato su una autostrada. Allora c’è un prezzo da pagare sempre allo sviluppo economico la ricerca e sostenibilità in questo caso anche sul piano del saldo ambientale non può vedere la Pedemontana Veneta come una opera che va a detrimento del territorio, è un’opera che consentirà a tutte le cittadine che sono lungo la 248 ritornare a vivere. Piano Casa: non c’è stata solo la crisi Covid io vi ricordo che dal 2007 fino al 2018 abbiamo conosciuto una crisi economica che ha avuto significato soprattutto nella dimensione edilizia. Se poi penso al territorio trevigiano e vicentino, abbiamo conosciuto un’altra crisi, quella delle due banche popolari, che ha avuto ulteriori riflessi nel settore delle costruzioni. L’ho detto più volte: il Piano Casa, di per sé, non è uno strumento sbagliato; ha dato opportunità di lavoro soprattutto alle imprese medio-piccole artigianali. Ha un limite di cui dobbiamo parlare con grande franchezza e io mi ero permesso di scrivere una lettera all’assessore Corazzari, nel mentre si sviluppava in Consiglio regionale il dibattito intorno a questa nuova edizione del Piano Casa, che adesso si chiama Veneto 20-50. La riflessione è questa: il limite, il tallone d’Achille di questa legge sta nel sistema derogatorio. È importante che si restituisca ai Comuni – lo dico da Sindaco – la possibilità di valutare gli interventi. In alcuni casi, persino il raddoppio del volume può essere compatibile con il contesto; in altri casi, invece no. Mi son permesso di dirlo anche pubblicamente, perché a Montebelluna abbiamo conosciuto due o tre interventi in aree anche di pregio, ove l’Amministrazione comunale non ha potuto dire nulla, che hanno cambiato il contesto paesaggistico. Allora, c’è una riflessione che mi ero permesso di fare alla proponente e anche al gruppo di maggioranza – proponente, Rizzotto Silvia – ed è questa: capisco che siamo in situazione d’emergenza, a fine d’anno, e quindi c’è l’urgenza di prorogare i termini perché quest’anno, segnato dalla crisi Covid, molte imprese sono rimaste ferme. Però credo che serva l’impegno morale, e credo che su questo anche le minoranze possano convenire, di ritrovarci subito, a gennaio, in Commissione per discutere di quelle modifiche che sono migliorative per questo progetto di legge, che ha anche degli elementi virtuosi e importanti, che sono stati ricordati dallo stesso Zanoni. Io credo che questa sia la sfida e l’impegno con il quale dobbiamo uscire dal Consiglio, questa sera.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, collega.
Do la parola al Consigliere Joe Formaggio. Il collega Formaggio non c’è, quindi do la parola al suo collega di partito, Soranzo Enoch.
Prego, collega.
Speaker : Joe FORMAGGIO (Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni)
Scusi, Presidente. Ci sono, ci sono, ci sono!
Speaker : PRESIDENTE
Non la vediamo, non la vediamo, collega.
Speaker : Joe FORMAGGIO (Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni)
Eh, lo so, non va il video, perché mi hanno confinato in ufficio, è stato il dottor Valente.
Allora, investimenti privati, ricchezza, sviluppo, energia, attività privata. La casa per un veneto è tutto. E dare la possibilità di ampliarla, di svilupparla, di migliorarla, penso, caro collega Zanoni e cari colleghi della minoranza, sia il top della libertà e della democrazia, quella democrazia in cui voi credete tanto. Allora, fare regali è una mentalità comunista, le mentalità normali la chiamano sviluppo, con questo ho chiuso sottoscrivo con il cuore e con il cervello questa bellissima legge, cara collega Rizzotto.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, collega Formaggio, prego collega Soranzo.
Speaker : Enoch SORANZO (Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni)
Grazie, Presidente. Io sono in coda all’animato intervento del collega vorrei esprimere due riflessioni in ordine tecnico e se posso di carattere invece politico anch’essa, allora dicevo poc’anzi come anticipato in Commissione noi siamo convintamente l’abbiamo voluto sottoscrivere e spero che non vediamo gli atti ma siamo sottoscrittori di questa proposta, abbiamo voluto sottolineare in Commissione lo facciao anche questa sera in Consiglio, in Aula, si tratta di un intervento di un provvedimento legislativo sicuramente non solo importante ma necessario, necessario alla luce di quello che è accaduto e si è abbattuto ovviamente nel corso di questo 2020, con la pandemia del Covid 19, che nel momento in cui poi l’Aula avrà licenziato questo provvedimento legislativo sicuramente non pensava, aveva messo un termine della scadenza del 31.12 pesando che sicuramente non ci fosse questo incidente di percorso, lo chiamo anche in modo improprio, è chiaro e evidente che questa legge questo questa opportunità legislativa non avrebbe trovato riscontro nelle segnalazioni da parte dei Comuni, dei territori, delle categorie, segnalazioni di richiesta di una proroga, di una modifica della scadenza come quella che stiamo portando qui in Aula questa sera, se non fosse un’opportunità legislativa interessante.
Vi confesso che non ho ovviamente contezza di quelle che sono le pratiche che hanno ritardato nella loro elaborazione o presentazione, ritengo però di dire che se Comuni, territori, categorie, richiedono e segnalano la necessità di intervenire al Consiglio regionale in una scadenza che ritengono sicuramente utile a una sua modifica un motivo ci sarà. Quindi io credo che anche se devo e chiederei non so se qualcuno ha il microfono acceso ma c’è un ritorno di audio quindi non so se qualcuno può aiutarmi, io manifesto anche la difficoltà aver ascoltato correttamente gli interventi di Montanariello e di Lorenzoni perché purtroppo si sentiva a pezzi e continuamente l’intervento era interrotto però qualcosa sono riuscito a cogliere. Dico al collega Montanariello in particolare che nei propri interventi ho sempre trovato molto corretto e anche insomma in senso compiuto nei suoi propri ragionamenti e riflessioni anche tecnicamente preparato che ho trovato molto strano nelle riflessioni perché seppure è vero che si poteva e si può far sempre meglio in ogni provvedimento legislativo anche nelle modifiche di un progetto legislativo già in vigore è anche vero che da più parti si è richiesta di intervenire nella modifica della scadenza del 31/12 come necessità davvero importante, questo alla luce di non creare sostanzialmente quello che la Presidente Rizzotto, che io ringrazio, perché ha voluto portare all’attenzione di quest’Aula in tempi record questa modifica, l’abbiamo chiesta e ci stiamo riuscendo, proprio per non creare un buco temporale tra una scadenza del 31/12 e magari una reintroduzione con la stessa modifica nei mesi successivi, creando quindi un buco temporale tra la scadenza e la continuazione in questo caso che noi vorremmo stasera portare a compimento e in approvazione con una caratteristica di continuità. Quindi complimenti, grazie perché questo dà una risposta al territorio, dare risposte al territorio, dare un’opportunità al territorio per una riqualificazione urbana qualsiasi essa sia io credo che sia il compito del legislatore di dare tutte le opportunità legislative possibili e se questa è una di queste credo che sia un grande risultato riuscire a dare una risposta a una domanda che viene dai nostri veneti dei nostri Comuni delle nostre municipalità. Aggiungo anche, poi, con molta tranquillità nel dire che nulla è scritto, è scolpito in modo definitivo sulla pietra perché anche in qualche caso nella pietra si può modificare e nulla che il legislatore può evidentemente rinunziare a modificare. Quindi se ci sarà da modificare qualcosa sicuramente ci saranno tempi e modi nella Commissione di poter lavorare.
Oggi territorio chiede una risposta sulla scadenza. Oggi il Consiglio regionale sta portando, per merito e determinazione del Presidente, dell’Assessore, della Giunta e di tutto il Consiglio, sta portando avanti con il proprio lavoro, in quest’Aula, il lavoro per dare un riscontro e una risposta oggettiva e concreta, legislativa, a una domanda, ripeto, del territorio.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, collega.
Non ci sono altri interventi, quindi do la parola alla collega Rizzotto, per la replica.
Speaker : Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)
Grazie, Presidente.
Ringrazio i colleghi per gli interventi che ci sono stati. Ringrazio anche i tanti colleghi che hanno sottoscritto questo progetto di legge, e sono stati molti.
Alcune brevi considerazioni. Una relativamente a quello che ha detto Zanoni: affronteremo con dettaglio anche questi dati dell’ISPRA, che continuano a dire che il Veneto è sempre la prima regione, come consumo di suolo. L’ha detto anche lei, lo riconosciamo, è un dato oggettivo. Noi abbiamo la più grande opera pubblica in costruzione, in corso in Italia, che si chiama Superstrada Pedemontana Veneta. La provincia di Treviso è la provincia che ha il maggior consumo di suolo, in questi ultimi due anni, per effetto di quest’opera, come prima era la provincia di Vicenza. Come l’anno scorso – due anni fa, scusate – i maggiori Comuni con consumo di suolo erano Loria, Riese Pio Decimo, Altivole e Vedelago, quest’anno sono Volpago del Montello, Giavera del Montello, Povegliano e Spresiano, come mai? Perché c’è quest’opera in costruzione. Ma, al netto di quest’opera in costruzione, in realtà noi abbiamo fatto un’inversione di tendenza, con gli ultimi provvedimenti che abbiamo approvato. Nel tempo vedremo anche gli effetti. E qui voglio tranquillizzare anche il collega Montanariello e lo ringrazio per i suoi spunti e per il suo intervento.
Nelle ultime leggi che abbiamo fatto, come anche in questa, Veneto 20-50, è inserita una clausola valutativa. Quindi, periodicamente, gli effetti e gli esiti di questa legge, quando gli uffici riusciranno a raccogliere anche i dati, li valuteremo e valuteremo anche le modifiche da apportare. A breve, noi avremo, dovrebbe esserci presentata dall’assessore Corazzari in Commissione, anche la relazione sulla legge sul contenimento del consumo del suolo, che abbiamo fatto tre anni fa; quindi nel 2021 dovrebbe arrivare questa relazione. Questa è una legge di aprile 2019, quindi arriverà più avanti un primo step, dove ci daranno anche i dati su come è andata questa legge. Sulla base di questi dati, faremo delle valutazioni anche su alcune modifiche da apportare. Sulla circolare puntuale su Veneto 20-50, l’ho anticipato in Commissione l’altro giorno, comunque le confermo questo: lei ha ragione, è un problema che c’è, gli uffici stanno lavorando. Anche se non è dovuta, la presentazione della circolare in Commissione, sono già d’accordo con l’Assessorato di Corazzari che alla ripresa dei lavori con l’anno nuovo verranno a presentarci la circolare esplicativa su Veneto 2050 dopo aver fatto un po’ di esperienza in questi mesi e raccolto le richieste degli Enti locali in modo da poter dare delle risposte concrete su questo.
Ora questo progetto di legge però focus solo su due articoli una proroga di un anno minimale, la massima disponibilità da parte della maggioranza, da parte nostra, da parte della Seconda Commissione che presiedo, a valutare ulteriori approfondimenti ulteriori modifiche, ma qui ci riferiamo solo a questi due articoli per questo aspetto qua, riteniamo che dato l’anno che abbiamo vissuto sia opportuno fare questa proroga e speriamo che possa essere accolta anche da questo Consiglio, grazie.
Speaker : Presidente
Grazie collega, prego consigliere Montanariello.
Speaker : Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
Sì, Presidente probabilmente dopo questo intervento si chiudono, non interverrò più, si chiudono i lavori per quanto riguarda me insomma e quindi colgo l’occasione per farvi tanti auguri a tutti di buone feste, a voi alle vostre famiglie e ringraziarvi per i giorni intensi che abbiamo condiviso in quest’Aula seppur su diversità di posizione molto spesso, due battute ma non assolutamente fuori dallo spirito polemico e di replica ma semplicemente per capirci meglio e chiarire le posizioni vanno fatte.
Mi permetto consigliere Soranzo non ha sentito bene in quel frangente il mio intervento, però se c’era l’unico punto che nel merito concordavo a differenza di tutti gli altri che non siamo d’accordo nel merito, era proprio quello che una volta deciso di fare questo tipo di iniziativa aveva un senso logico farla prima della scadenza di fine anno per evitare vuoti, pur non condividendo il merito se c’è un segmento alla quale a mo’ di chiarezza amministrativa richiede onestà intellettuale è proprio quello, evitare il vuoto.
Però per quanto riguarda tutto il resto insomma a parte le affermazioni del consigliere Formaggio che abbiamo capito prima ha detto in questi giorni che avrebbe cacciato tutto ciò che si muove, oggi scopriamo che avrebbe costruito ovunque c’è un pezzo verde, perché la ricchezza del popolo veneto ha anche un nesso logico per cui una volta eliminati gli animali nella foresta e taglia le piante e costruisce, al netto della battuta c’è anche una coerenza di fondo nella visione politica esternalizzata perché comunque di questo si tratta, al netto delle battute.
Però ripeto e guardi Consigliere Bozza lei parlava delle ricadute economiche, se c’è un elemento che oggi ci porta ad astenerci e non a votare contro è proprio l’onestà intellettuale di vedere sotto alcuni aspetti il bicchiere mezzo pieno e non il bicchiere mezzo vuoto perché il nostro ruolo non è venire in quest’Aula a fare polemica e ad avere prese di posizione partigiane il nostro ruolo è venire in quest’Aula per fare il meglio per chi ci ha delegati a rappresentarli e se su un provvedimento non condividiamo nel merito perché nel merito non condividiamo il percorso è anche vero che coscienti che coscienti di quello che diceva lei, ovvero che un pezzo di economia importantissima è legata a questo decidiamo di non votare contro ma decidiamo di astenerci perché dividiamo la visione politica, dividiamo quello che è stato il percorso che, a nostro avviso, si poteva fare meglio, si deve fare meglio e che non lo condividiamo da quelli che sono i meriti ed è qui il grande salto che ognuno di noi deve cercare di fare, dividere quelle che sono le logiche di partito da quelli che sono i benefici del nostro operato perché solo allora si potrà avere una classe dirigente politica che fa veramente gli interessi del territorio. Se lei mi dice una motivazione politica per votare contro, per votare a favore, scusi, nessuna, nessuna. Abbiamo chiesto delle cose che non sono state condivise, personalmente sono stato anche moralmente strattonato in alcuni frangenti di questo percorso, mi dia un buon motivo per votare a favore però riconosciamo, riconosciamo che nell’operato c’è un pezzo di quello che diceva lei e che al nostro territorio serve, quindi non siamo qui oggi ad accettare moralità sull’economia che generano le leggi che mettiamo a frutto.
Siamo qui per dire: bene siamo a questo punto, troviamo la migliore soluzione possibile per chi vive da fuori da quest’Aula e si aspetta che quest’Aula lavori per loro. Per quanto riguarda le tempistiche Soranzo ha ragione, infatti questo passaggio lo condividiamo, è giusto, è logico nel momento in cui si decide di farlo non creiamo vuoti però, insomma, spero e mi auguro che la prossima volta si intervenga con un metodo diverso nel merito perché questo non farà bene a me, a loro o a voi, ma farà bene ad avere una norma che viene prodotta in sintonia e sinergia e che forse diventa la norma di tutti e non la norma di una parte di quest’Aula e di conseguenza di una parte di quelli che sono i cittadini veneti che chi più e chi meno oggi rappresentiamo.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, collega. Non vedo altri interventi. Quindi chiudiamo la discussione generale e passiamo all’articolato. Articolo 1. Se non ci sono interventi, mettiamo in votazione l’articolo 1.
Votazione aperta.
È chiusa la votazione.
L’articolo è approvato.
Passiamo all’articolo 2. Non ci sono interventi. Quindi mettiamo in votazione l’articolo 2.
Votazione aperta.
È chiusa la votazione.
L’articolo è approvato.
Passiamo all’articolo successivo, il numero 3.
Apriamo la votazione.
È chiusa la votazione.
L’articolo è approvato.
Se non ci sono dichiarazioni di voto, mettiamo in votazione il progetto di legge numero 21.
Votazione aperta.
È chiusa la votazione.
Il provvedimento è approvato.
Sentiti i capigruppo, chiudiamo qui la seduta del Consiglio.
Verrete ovviamente convocati a domicilio.
Auguriamo a voi e alle vostre famiglie, ovviamente, un buon Natale e speriamo anche un buon 2021.
Grazie.
Speaker : INTERVENTO
Buon Natale a tutti.