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Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Buonasera a tutti. Premetto intanto che non è presente la dottoressa Boni, perché aveva un altro Consiglio comunale nel pomeriggio, che non è ancora terminato. È presente, come già in passato, Calanca Alessandro, che è il Vicesegretario, al quale lascio la parola per l’appello. Prego.
Speaker : CALANCA – Vicesegretario Generale
Buonasera a tutte e a tutti. Partiamo con l’appello. Galeotti Paolo.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Presente.
Speaker : CALANCA – Vicesegretario Generale
Boschini Massimiliano.
Speaker : BOSCHINI
Presente.
Speaker : CALANCA – Vicesegretario Generale
Scusate, vi chiedo di tenere spento l’audio e di attivarlo solo nel momento in cui faccio il vostro nome, altrimenti c’è un fruscio che non consente di sentire esattamente le vostre voci. Grazie. Deluigi Vanni. Marchini Roberto.
Speaker : MARCHINI
Presente.
Speaker : CALANCA – Vicesegretario Generale
Scirpoli Angela.
Speaker : SCIRPOLI
Presente.
Speaker : CALANCA – Vicesegretario Generale
Carnevali Stefania.
Speaker : CARNEVALI
Presente.
Speaker : CALANCA – Vicesegretario Generale
Alberti Jessica.
Speaker : ALBERTI
Presente.
Speaker : CALANCA – Vicesegretario Generale
Mattinzioli Marco.
Speaker : MATTINZIOLI
Presente.
Speaker : CALANCA – Vicesegretario Generale
Betteghella Elena.
Speaker : BETTEGHELLA
Presente.
Speaker : CALANCA – Vicesegretario Generale
Stanghellini Paolo, assente giustificato. Ha trasmesso una comunicazione qui al Protocollo. Gaburri Roberta.
Speaker : GABURRI
Presente.
Speaker : CALANCA – Vicesegretario Generale
Bissoli Stefano.
Speaker : BISSOLI
Presente.
Speaker : CALANCA – Vicesegretario Generale
Lorenzi Marco.
Speaker : LORENZI
Presente.
Speaker : CALANCA – Vicesegretario Generale
Il Consiglio è in numero legale.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Grazie, Vicesegretario. Iniziamo il Consiglio e partiamo dal punto n. 1: “Lettura ed approvazione verbali seduta precedente del 30/11/2021”.
Do lettura dei punti: punto n. 43, processo verbale della seduta del 30 novembre; punto n. 44, lettura ed approvazione verbali seduta precedente del 30 settembre; punto n. 45, comunicazioni del Sindaco; punto n. 46, variazione n. 6 al bilancio di previsione 2021-2023; punto n. 47, modifica al Programma triennale 2021-2023; punto n. 48, approvazione Piano diritto allo studio anno 2021-2022; punto n. 49, interpellanza presentata dal Gruppo consiliare Patto per Marmirolo, avente per oggetto “Progetto di riqualificazione viabilità via Rippa”; punto n. 50, interpellanza presentata dal Gruppo consiliare Patto per Marmirolo, avente per oggetto “Viabilità Frazione Pozzolo - Progetto tangenziale”; punto n. 51, interpellanza presentata dal Gruppo consiliare Patto per Marmirolo, avente per oggetto “Deposito Ditta Valcart Snc - Bergamo”.
Aggiungo, per correttezza, che erano presenti tutti, ad eccezione della consigliera Carnevali Stefania, che era assente ai punti n. 1, n. 2, n. 3 e n. 4.
Vi sono delle richieste o degli interventi?
Mettiamo ai voti. Come al solito, facciamo prima i contrari, che qua è più semplice. Astenuti? Okay.
Li diamo approvati all’unanimità.
Come avevo concordato con il Presidente della Commissione, consigliere Bissoli, proporrei di anticipare i punti n. 10, n. 11 e n. 12, chiedendo la presentazione degli stessi all’architetto Montanarini, che è collegato. Se n’era parlato con il consigliere Bissoli per favorire la presentazione di punti che hanno una particolarità tecnica specifica e che sono stati approfonditi anche nella Commissione. Consigliere Bissoli, se sei d’accordo, se ne avete parlato, io proporrei l’anticipo dei punti n. 10, n. 11 e n. 12, che facciamo presentare insieme e che poi votiamo separatamente, per poi ripartire con l’ordine del giorno.
Speaker : BISSOLI
D’accordo, Sindaco. Anzi, grazie mille all’architetto Montanarini.
Speaker : GABURRI
Paolo, potrei fare un piccolo intervento veloce?
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Prego.
Speaker : GABURRI
Concordo con la presentazione, ci mancherebbe. Volevo solo sottolineare una cosa. Come sempre, il Consiglio comunale viene fatto il 30 dicembre. Già l’anno scorso abbiamo avuto di che dire, tanto che siamo usciti. Quest’anno siamo presenti, però ovviamente sottolineiamo il fatto che sia il 30 dicembre sia l’orario, ore 18, non siamo mai presi in considerazione nelle nostre richieste.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Va bene. Faccio presente che noi vogliamo approvare il bilancio entro fine anno. È una valutazione, questa, che dovrebbe essere di merito, perché la norma prevede questo. Dopodiché, viene regolarmente posticipato per favorire la maggioranza dei Comuni che non riescono ad adempiere a questa scadenza. Tuttavia, senza entrare nella valutazione degli altri Comuni, credo che sia, però, da riconoscere l’impegno dell’Amministrazione per mantenere questa scadenza, che ha necessita di tempi e anche di preparazione, che non permettono di essere svolti anticipatamente. Come dicevo prima, la Segretaria è assente perché nella data di oggi e di domani si svolgono diversi Consigli comunali, non solamente il nostro.
Ho cercato anche di favorire la partecipazione a distanza tramite la piattaforma, oltre che nel rispetto delle norme, che non sapevamo inizialmente se sarebbero state più stringenti o meno. Comunque, ho cercato di favorire la partecipazione a distanza, nel caso qualcheduno fosse impossibilitato a essere a Marmirolo nella giornata di oggi.
Speaker : GABURRI
Sta di fatto che tanti altri Comuni l’hanno fatto il 22 dicembre, tra cui anche Mantova.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Complimenti al Comune di Mantova se riesce ad anticiparlo. Come dicevo, ci sono anche tanti che lo fanno a febbraio, a marzo o ad aprile.
Speaker : GABURRI
Forse bisognerebbe rivedere la preparazione della programmazione.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Va bene.
Ripartiamo dai succitati punti. Punto n. 10: “Individuazione degli ambiti del territorio comunale esclusi dall’applicazione delle disposizioni di cui al comma 5 art. 11 della l.r. 12/2005 e degli incentivi volumetrici di cui ai commi 5 e 10 dell’art. 40-bis della citata legge”.
Punto n. 11: “Individuazione degli ambiti del territorio comunale esclusi dal recupero di vani posti al piano terra – art. 8, comma 2, della l.r. 18 del 26/11/2019”.
Punto n. 12: “Promozione degli interventi di rigenerazione urbana e territoriale. Individuazione ai sensi dell’art. 8 bis della l.r. 12/2005 degli ambiti nei quali avviare i processi di rigenerazione urbana territoriale”
Chiedo all’architetto Montanarini, che vi abbiamo presentato in Commissione, insieme all’architetto Saccardi, di darne un’illustrazione più precisa.
Speaker : MONTANARINI
Buonasera a tutti.
Questa sera parliamo di rigenerazione urbana come alternativa strategica al consumo di suolo. Se siete d’accordo, vi introduco velocemente il concetto di consumo di suolo e il concetto di rigenerazione urbana, al fine di comprendere meglio gli atti che vi sono stati proposti in approvazione questa sera.
Per comprendere meglio il concetto di consumo di suolo vi cito una risoluzione del Consiglio europeo del 2012. La risoluzione dice: “Il suolo è una componente chiave dello sviluppo agricolo e della sostenibilità ecologica, è una risorsa limitata i cui tempi di formazione sono molto lunghi, ma che può essere distrutto fisicamente in tempi molto brevi. Quindi, il consumo di suolo è un fenomeno associato alla perdita di una risorsa ambientale fondamentale. L’impermeabilizzazione rappresenta la principale causa di degrado del suolo in Europa, in quanto comporta un rischio di accrescimento di inondazioni, contribuisce ai cambiamenti climatici, minaccia la biodiversità, provoca la perdita di terreni agricoli fertili delle aree naturali e contribuisce alla progressiva e sistematica distruzione del paesaggio, oltre a contribuire al fenomeno della diffusione urbana, diffusione urbana che ha un costo sociale molto alto”.
Voi sapete che a partire dallo sviluppo demografico la concentrazione dalle campagne agli ambiti urbanizzati, quindi dagli anni Sessanta agli anni Settanta, tutti i Comuni hanno fatto una corsa ad urbanizzare ambiti del proprio territorio per poter accrescere economicamente e socialmente i propri ambiti comunali. È stata una corsa indiscriminata, che ha determinato anche un grado d’urbanizzazione non estremamente qualificato. Voi vedete una forte differenza tra i quartieri periferici urbanizzati negli ultimi anni e i quartieri periferici degli anni Sessanta e Settanta, ma anche la qualità edilizia di questi quartieri. Questo proprio è il fenomeno di diffusione urbana, che ha un costo economico e sociale molto alto. Successivamente agli anni Settanta, l’obiettivo dei Comuni era urbanizzare il territorio al fine di acquisire entrate da oneri di urbanizzazione delle nuove costruzioni per poter fare manutenzione e mantenere le urbanizzazioni vecchie. Quindi, effettivamente è un cane che si morde la coda.
Il consumo di suolo, quindi, è un fenomeno assolutamente da dismettere e da risolvere.
L’idea della soluzione del consumo di suolo, sempre a partire dall’inizio degli anni Duemila, è il concetto di recupero dei sistemi costruiti esistenti, un processo di recupero che è stato meglio definito e inquadrato come processo di rigenerazione urbana.
Il processo di rigenerazione urbana non è solo un recupero di un edificio o la riqualificazione di un’area, ma è un processo decisamente più complesso, perché l’obiettivo della rigenerazione urbana è quello di rendere le città più sostenibili e più a misura d’uomo.
Nel fenomeno della diffusione urbana che vi dicevo prima c’è stato uno scollamento molto forte tra gli ambiti di centro storico e gli ambiti periferici. Tradizionalmente l’ambito del centro storico è l’ambito più vivace, uno perché presenta effettivamente una realtà territoriale, perché comunque è depositaria di memoria storica di una comunità, perché all’interno del centro storico vi sono tutti i servizi, sia pubblici che privati. Nelle periferie, invece, che nascono per dare una risposta all’abitare di entrate demografiche, questa vivacità non c’è, ma è prevalente l’interesse del singolo relativo all’abitare e al vivere al di fuori della realtà sociale, quindi al vivere nel privato. Ovviamente, questa mancanza di vivacità della periferia ne degrada economicamente e anche socialmente l’ambito. D’altra parte, nei centri storici c’è stato un fenomeno di abbandono, laddove la difficoltà e la complessità dell’intervento per i costi maggiori sul recupero dell’edilizia storica e per i vincoli effettivamente esistenti dal punto di vista normativo sull’aspetto storico-artistico e sull’aspetto paesaggistico ne hanno determinato effettivamente un abbandono, a favore di nuove urbanizzazioni e di nuove costruzioni.
Oggi, quindi, un’azione di rigenerazione è quella di intervenire rigenerando questi ambiti. Con che modalità? Nelle periferie, comunque, le modalità sono quelle innanzitutto di favorire la mobilità sostenibile di collegamento tra il centro e le periferie, quindi tra il centro storico e le periferie, potenziare il verde esistente, potenziare i servizi pubblici che sono esistenti. Riferito, invece, al privato e ai beni privati, la possibilità di sostenere fenomeni di recupero, anche affiancando quelle che sono le politiche di contribuzione, i famosi bonus, che da un paio d’anni la normativa nazionale ha messo in campo. Per quanto riguarda le azioni da fare nel centro storico, ovviamente sono quelle di riqualificare l’ambito attraverso interventi pubblici di arredo urbano e di riqualificazione degli edifici pubblici esistenti, di riqualificazione dei servizi esistenti, di miglioramento della qualità dell’edilizia residenziale pubblica, in modo da ottenere una vivacità, la conferma della vivacità sociale, il ritorno del commercio diffuso all’interno del centro storico in alternativa ai grandi centri di distribuzione.
Questi sono principalmente i concetti di rigenerazione.
Di rigenerazione si parla da parecchio tempo. Regione Lombardia, con la legge regionale n. 31/2014, ha stabilito di fermare il consumo di suolo e di partire con processi di rigenerazione. Di fatto, poi, il processo si è fermato perché parecchi Comuni non avevano ancora adottato il primo PGT, perché comunque c’è stata una reazione da parte del mondo economico su questa mancata previsione di consumo di suolo, fino ad arrivare a un paio d’anni fa, quando è stato approvato definitivamente il Piano territoriale regionale, adeguato alla legge n. 31, quindi con i concetti di rigenerazione urbana. Nell’immediato, tutte le Province, tra cui la Provincia di Mantova, hanno cominciato l’adeguamento al PTR, al Piano territoriale regionale, del proprio Piano territoriale di coordinamento. Vi ricordo che il Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Mantova è stato adottato quest’estate e a breve sarà anche adottato perché si è completata la procedura di pubblicazione e di partecipazione pubblica.
Quindi, a fronte di questo ritardo e a fronte – scusate, concludo quanto vi dicevo precedentemente – della conclusione dell’approvazione del Piano territoriale di coordinamento provinciale, i singoli Comuni, nel tempo di due anni, saranno chiamati a variare i loro Piani di governo del territorio adeguandoli, appunto, a tutta la nuova normativa, a cascata regionale e provinciali, in cui il tema principale è quello della riduzione del consumo di suolo e dell’attivazione dei processi di rigenerazione urbana.
D’altra parte, anche il Governo si sta muovendo fortemente su questo tema. Già con il “Decreto del Fare” nel 2019, che ha individuato una serie di deroghe su quello che è il Codice dell’edilizia, ha privilegiato i recuperi e, quindi, i processi di rigenerazione rispetto ai processi di nuova costruzione e di nuova occupazione di suolo. Addirittura con la legge finanziaria dell’anno scorso sono stati stanziati, dal 2021 al 2034, 8,5 miliardi di euro del Governo sul tema della rigenerazione, 8,5 miliardi da distribuire ai Comuni. La prima tranche di 150 milioni del 2021 è andata a sostenere finanziariamente e, quindi, a contribuire a quegli importanti progetti di rigenerazione presentati dai grandi Comuni. Anche Mantova è riuscita a partecipare e ad accedere a questi contributi con un processo di rigenerazione molto complesso dei quartieri periferici di edilizia residenziale. Arriveranno i tempi anche per i Comuni.
Vi stavo, comunque, dicendo che Regione Lombardia, a fronte del dilungarsi rispetto agli obiettivi della legge n. 31/2014, nell’autunno 2019 con la legge n. 18 ha individuato delle modalità di attuazione immediata dei processi di rigenerazione urbana. Con che modalità? Invitando i Comuni, in attesa della definizione dei nuovi PGT, a individuare gli ambiti di rigenerazione urbana con una semplice deliberazione di Consiglio, che è quella che facciamo questa sera. Parallelamente, ha legiferato, con la stessa legge, su una serie di incentivi per promuovere gli interventi privati e, quindi, i processi di rigenerazione urbana e su una serie di contributi ai Comuni per avviare interventi pubblici che fossero significativi nel sostenere o nell’avviare processi di rigenerazione urbana.
L’individuazione degli ambiti di rigenerazione urbana è un processo di gestione urbanistica e, quindi, è un programma di gestione del territorio, che, come tale, deve assolutamente essere partecipato, così come la formazione di un PGT. Anche il Comune di Marmirolo, come tutti i Comuni, quindi ha avviato un procedimento pubblicistico sull’azione, ha pubblicato un avviso nella primavera di quest’anno, ha deliberato l’avvio del procedimento e ha pubblicato un avviso invitando i privati, i cittadini, le forze sociali e le forze economiche a presentare proposte su due elementi della legge regionale sulla rigenerazione urbana, l’individuazione degli ambiti di rigenerazione urbana e l’individuazione di edifici dismessi con forti criticità. A fronte di questo avviso e di questa pubblicizzazione non è pervenuta al Comune di Marmirolo alcuna proposta. È un fenomeno che è successo in quasi tutta la Lombardia, un po’ a fronte dell’epidemia che abbiamo avuto e che ci sta colpendo ancora, quindi al blocco, un attimo, delle iniziative economiche, in secondo luogo perché gli interventi di avvio dei processi di rigenerazione di competenza dei Comuni non erano ancora finanziati, quindi il privato, non vedendo un’azione di sostegno, non è ancora partito.
Il Comune, comunque, con le sue attività e le sue programmazioni di interventi finalizzati a processi di rigenerazione è partito già da tempo e nella primavera di quest’anno, a fronte della prima legge regionale di finanziamento, ha presentato due progetti ai bandi di contributo, un progetto per il recupero e la riqualificazione del borgo di Pozzolo e un altro interessantissimo progetto di recupero degli ambiti del centro storico di Marmirolo, esattamente le due vie che conducono al centro e che costituiscono il cuore economico del centro storico. Il primo progetto si è posizionato come primo progetto non finanziato, quindi sicuramente un progetto di qualità. Per il secondo progetto, quello che riguarda il centro storico di Marmirolo, stiamo attendendo la conclusione del bando, che è prevista per il 31 gennaio. Quindi, a fronte della mancata presentazione di istanze da parte dei privati, il Comune ha ritenuto opportuno, anche per dare attuazione alle iniziative prese, ai progetti presentati e ai bandi regionali, individuare ugualmente ambiti in cui avviare i processi di rigenerazione urbana.
La legge regionale n. 18 sulla rigenerazione, come vi anticipavo, ha introdotto degli obiettivi per sostenere i processi privati di rigenerazione. Che tipo di sostegno ha individuato? Ha individuato delle premialità in termini di consistenza edilizia, cioè la possibilità di ampliamenti in deroga ai Piani di governo del territorio fino al 20 per cento degli edifici esistenti, ha individuato come sostegno la riduzione dei contributi per le costruzioni e, quindi, per il rilascio dei permessi di costruire, ha individuato anche un’altra azione, che è quella della possibilità di recuperare, a fini residenziali e a fini commerciali, i piani terra degli edifici esistenti, anche se non raggiungono le altezze sanitarie minime previste dai Regolamenti, quindi 2,70 metri per le residenze e 3 metri per i negozi, il commercio e le attività direzionali, in deroga proprio a questi strumenti.
Questa sera, quindi, noi deliberiamo sull’individuazione di ambiti in cui avviare processi di rigenerazione urbana e sull’applicazione di alcuni di questi incentivi che Regione Lombardia ha istituito con la propria legge del 2019.
Per quanto riguarda l’individuazione degli ambiti in cui avviare processi di rigenerazione urbana, che sono ambiti in cui il Comune ha in programma investimenti significativi sugli spazi pubblici, sono ambiti in cui saranno semplificati i procedimenti edilizi per le attività di recupero e di risanamento da parte dei privati, sono ambiti in cui il Comune ha attivato una consulenza assidua e continua sulle richieste dei privati di accesso ai bonus previsti dal Governo, mi riferisco al Bonus 110, al Bonus Sisma e al Bonus Facciate, che sono ancora in atto e saranno in atto anche per il 2022.
Gli ambiti, in assenza di proposte da parte dei privati, gli ambiti che vi sono proposti questa sera, da individuare come ambiti in cui avviare processi di rigenerazione urbana, sono quelli in cui il Comune ha già avviato studi, investimenti e progetti. Il primo è il centro storico di Marmirolo, con un ambito molto allargato rispetto al centro storico effettivo, perché voi avete un sistema di centro storico diffuso all’interno della prima periferia, quindi al fine di ricucire i margini e al fine di qualificare gli interventi in un processo unitario e programmato, l’ambito di individuazione, che vedete nel documento che vi è stato trasmesso, è allargato rispetto al funzionamento del centro storico. L’altro ambito che abbiamo individuato è il centro storico di Pozzolo e i suoi collegamenti con il Mincio.
Per quanto riguarda, invece, le modalità di gestione degli incentivi previsti da Regione Lombardia, deliberiamo principalmente su due punti. Uno è la possibilità di recupero dei piani terra con le modalità che vi dicevo prima e la possibilità di aumento fino al 20 per cento della volumetria della superficie esistente nelle attività di recupero degli edifici, in deroga al PGT.
Per quanto riguarda il recupero dei piani terra degli edifici esistenti, abbiamo applicato la possibilità a tutto il territorio comunale, fatta esclusione per gli ambiti che hanno problemi di natura idrogeologica, che sono quelli definiti, comunque, nella componente geologica del PGT, e abbiamo escluso la possibilità di recuperare a fini residenziali e commerciali gli ambiti oggi destinati ad autorimesse. Questo perché soprattutto nelle urbanizzazioni degli anni Sessanta e Settanta, dove molti piani terra erano destinati a cantine, ad autorimesse eccetera, eccetera, il grado di urbanizzazione è abbastanza scarso. Quindi, portare all’esterno le auto oggi occupate nei piani terra potrebbe essere un grosso problema di gestione del sistema organizzativo. Quindi, abbiamo escluso questi ambiti. A meno che ci sia la possibilità di recuperare all’interno del lotto altri spazi da destinare alla sosta degli autoveicoli.
Per quanto riguarda, invece, la deroga in ampliamento fino al 20 per cento degli edifici esistenti, siccome la normativa regionale vincola questi interventi a processi coerenti con i processi di rigenerazione urbana e, comunque, a interventi che determinino uno standard di qualità altissimo, gli interventi sono interventi di implementazione del verde privato, interventi di deimpermeabilizzazione dei lotti, quindi di eliminazione delle pavimentazioni esterne, interventi di qualità dal punto di vista del consumo energetico ben oltre quelli che sono gli standard di legge oggi previsti e interventi di messa a disposizione di colonnine di alimentazione per autoveicoli elettrici. Ovviamente, sono tutti obiettivi che rientrano nel concetto di rigenerazione urbana, quindi abbiamo concesso questa deroga solo all’interno degli ambiti che abbiamo individuato come ambiti in cui avviare processi di rigenerazione urbana. Perché? Perché in questi ambiti sono chiaramente definiti gli obiettivi, c’è una chiarezza sugli interventi da mettere in atto, sono gli ambiti strategici in cui avviare quanto prima i processi di rigenerazione urbana. Quindi, è un tentativo di portare gli investimenti di qualità soprattutto all’interno di questi ambiti che noi abbiamo individuato e in cui le nostre azioni sono effettivamente […].
Il documento e la delibera di individuazione degli ambiti di rigenerazione urbana prendono atto anche dei contenuti del Piano territoriale di coordinamento provinciale adottato, che individua nel territorio comunale di Marmirolo tre ambiti di rigenerazione territoriale. Sono ambiti molto significativi, perché comunque individuare un ambito di rigenerazione territoriale all’interno del Piano provinciale significa che a questi obiettivi si dovranno adeguare tutti i PGT dei Comuni contermini.
Gli ambiti individuati sono un ambito di natura produttiva, che è la nostra zona industriale, che è stata individuata come ambito di rigenerazione perché ad oggi sottoutilizzata rispetto agli obiettivi di occupazione del suolo già urbanizzato. Quindi, tutte le attività di trasformazione di suolo dei Comuni contermini e, comunque, dell’ambito territoriale di riferimento dovranno indirizzarsi a occupare prima l’area di Marmirolo. Gli altri due ambiti, invece, sono ambiti degradati e da recuperare, e sono il sistema di cave di Marengo e l’ex insediamento Comapre di Pozzolo.
Al momento ne prendiamo atto. Dopodiché, quando sarà concluso il procedimento di PTCP, ovviamente individueremo anche quegli ambiti all’interno dei nostri sistemi di rigenerazione urbana. Tecnicamente vi approfondisco la procedura. La procedura di individuazione degli ambiti di rigenerazione urbana, con una semplice delibera di Consiglio, si può fare in qualsiasi momento, sino all’adozione del nuovo PGT. Quindi, qualora pervenissero proposte di privati o qualora le nostre azioni e il nostro dibattito sulla rigenerazione urbana si ampliassero, in qualsiasi momento possiamo adottare una delibera per attivare queste azioni di semplificazione e di sostegno.
È un argomento abbastanza complesso. Spero di essere stato abbastanza chiaro. Se avete qualche domanda di natura tecnica, sono a vostra disposizione.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Grazie, architetto Montanarini. È stato molto esaustivo anche nel ricostruire le premesse legislative, ma anche i passaggi culturali che sono avvenuti.
Se il Presidente della Commissione Bissoli vuole intervenire, gli lascio la parola. Poi, se qualcheduno necessita di chiarimenti, prima di procedere oltre, siamo a disposizione.
Speaker : BISSOLI
Io direi che l’architetto è stato esaustivo al massimo. Grazie.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
So che, appunto, la Commissione si è riunita e, oltre a te, erano presenti Carnevali, Lorenzi, Marchini e Mattinzioli. Dico bene? Sì.
La Commissione si è espressa con il parere favorevole all’unanimità rispetto alle proposte in delibera.
C’è qualche intervento o necessità di chiarimenti? So che la Commissione ha approfondito e nel verbale, che è agli atti, si dà atto della discussione che si è tenuta.
Speaker : BISSOLI
Certo. Abbiamo parlato un po’ più ampiamente della cosa e ci ha fatto piacere che la spiegasse l’architetto.
Non abbiamo interventi da fare. Grazie, Sindaco.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Personalmente mi permetto di aggiungere questa cosa che l’architetto chiariva prima e che mi sembra importante. C’è tempo anche per ulteriori aree, qualora fossero anche privati a segnalare delle iniziative. Tra l’altro, questo percorso ci avvicina anche alla revisione del Piano di governo del territorio del Comune, è una fase che ci porterà, per cui se dovessero emergere ulteriori sollecitazioni da privati credo che il Consiglio comunale potrà tenerne conto, perché l’obiettivo è uno di quelli importanti, anche in una visione di lungo termine del nostro territorio.
Metterei ai voti i punti, partendo dal punto n. 10, avente ad oggetto “Individuazione degli ambiti del territorio comunale esclusi dall’applicazione delle disposizioni di cui al comma 5 articolo 11 della legge regionale n. 12/2005 e degli incentivi volumetrici di cui ai commi sopracitati”.
Favorevoli? Mi pare di vedere l’unanimità. Okay.
C’è l’immediata eseguibilità, Alessandro?
Speaker : CALANCA – Vicesegretario Generale
Sì.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Allora votiamo anche l’eseguibilità di questa.
Favorevoli? Okay.
Mettiamo in votazione il punto n. 11, avente ad oggetto “Individuazione degli ambiti del territorio comunale esclusi dal recupero di vani posti al piano terra”.
Favorevoli? Vedo l’unanimità anche qua.
Votiamo l’immediata eseguibilità anche qua.
Favorevoli? Okay. Grazie.
Mettiamo in votazione il punto n. 12, avente ad oggetto “Promozione degli interventi di rigenerazione urbana e territoriale. Individuazione ai sensi dell’articolo 8 bis della legge regionale 12/2005 degli ambiti nei quali avviare processi di rigenerazione urbana territoriale”.
Favorevoli? Anche qua vedo l’unanimità.
Votiamo anche qua l’immediata eseguibilità.
Favorevoli? Grazie.
Ringrazio l’architetto Montanarini per la partecipazione e la spiegazione.
Speaker : MONTANARINI
Ringrazio voi. Buonasera e buon anno a tutti.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Grazie.
Ripartirei dai punti all’ordine del giorno, in particolare dal punto n. 2: “Ricognizione periodica 2020 delle partecipazioni pubbliche ex articolo 20, decreto legislativo 19/08/2016, n. 175”.
Chiedo all’assessore Deluigi di illustrare il punto.
Speaker : DELUIGI – Assessore
Si tratta della ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche, articolo 20 del decreto legislativo n. 175/2016, che stabilisce che le Amministrazioni pubbliche devono effettuare annualmente un’analisi di quello che è l’assetto complessivo delle società di cui detengono delle partecipazioni, siano esse partecipazioni dirette che indirette, e che se ricorrono alcune condizioni, che sono previste dal decreto stesso e che sono riportate all’interno della delibera, che impediscano il mantenimento della quota societaria devono predisporre un piano di riassetto per la razionalizzazione di queste quote.
Il nostro Comune ha partecipazioni societarie dirette in TEA Spa per lo 0,96 per cento, in APAM Spa per l’1,03 per cento e in SIEM Spa per l’1,89 per cento. Valutate quelle che sono le modalità di svolgimento delle attività e dei servizi che sono oggetto delle società partecipate dall’Ente e predisponendo quello che è il Piano di razionalizzazione e ricognizione, che vedete allegato, si ritiene di non dover prendere nessun provvedimento di razionalizzazione delle nostre partecipazioni.
Pertanto, con il parere favorevole sia del Revisore unico dei conti che dell’Ufficio Finanziario, sottoponiamo al Consiglio la delibera di ricognizione periodica delle partecipazioni.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Grazie.
Chiedo se ci sono interventi in merito. No, niente.
Mettiamo ai voti il punto n. 2, avente ad oggetto “Ricognizione periodica 2020 delle partecipazioni pubbliche ex articolo 20 del decreto legislativo 19/08/2016, n. 175”.
Favorevoli? Riesci a vedere? Okay. Adesso facciamo i contrari. Astenuti. 3 astenuti (Bissoli, Gaburri, Lorenzi).
C’è l’immediata eseguibilità anche di questa?
Speaker : CALANCA – Vicesegretario Generale
Sì.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Allora la votiamo. Perfetto. Grazie.
I punti successivi, dal punto n. 3 al punto n. 9, riguardano di fatto il Documento unico di programmazione e il bilancio di previsione triennale 2022, 2023 e 2024. Io proporrei di fare una presentazione unitaria e poi di votarli separatamente, perché anche la discussione è più facile farla in maniera unitaria perché c’è di fatto connessione tra i vari punti, se siete d’accordo. Okay.
Il punto n. 3 sarebbe l’approvazione del Documento unico di programmazione (DUP) per il triennio 2022-2024, di cui do qualche nota io sinteticamente.
Ricordate che il DUP è un documento di programmazione, cioè fa una sintesi rispetto a quello che sono altri documenti di programma, distinto tra una parte più strategica, le linee di mandato, e quelli che sono i documenti, invece, più operativi. Nella parte relativa ai documenti operativi sono inclusi quattro documenti, due dei quali vediamo successivamente, e sono il Programma triennale delle opere pubbliche, il Piano delle alienazioni e il Piano del fabbisogno del personale, che è incluso in questo documento, così come il Programma biennale degli acquisti di servizi e forniture. La parte strategica, invece, deriva da quelle che sono le linee di mandato della nostra Amministrazione.
Avete ricevuto, ma io scorrerei velocemente, per favorire più che altro la comprensione di quelle che sono anche le opere incluse, condividendo lo schermo, la parte che riguarda le linee più strategiche, se siete d’accordo. Provo a condividerlo. Ditemi se si vede. Ecco, dovreste vedere il documento. Datemi una conferma. Non lo leggo, ma seguo molto velocemente questo documento per fare sintesi.
Speaker : INTERVENTO
Sì, sì.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Benissimo, okay.
Questo documento, che è nella parte iniziale del DUP, richiama quello che è il documento iniziale del nostro mandato. Ovviamente è un aggiornato a partire da quello che è il periodo che abbiamo vissuto, cioè l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Coronavirus dal 2020. In questo senso anche il documento si pone come un documento in divenire, perché premettiamo che alcune di queste nostre iniziative, che sono indicate, potrebbero diventare prioritarie rispetto ad altre nell’occasione di fondi possibili resi disponibili all’interno del nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ovviamente oggi è uno scenario importante per noi, come per tutti gli altri, ma è solo l’inizio, quindi di difficile previsione in maniera specifica sui tempi e sulle azioni a favore dei Comuni.
Le nostre macrotematiche sono sei. Una è “Per un Comune più vicino al cittadino”, che riguarda quello che è il tema classico dell’ascolto e della partecipazione dei cittadini. Abbiamo focalizzato negli ultimi anni soprattutto un’attenzione crescente su quello che è l’utilizzo delle nuove tecnologie, che rimane come elemento forte anche in questa fase particolare dell’emergenza, perché gli strumenti oggi che sono stati resi possibili dal nostro Comune all’interno di quella che è la digitalizzazione sono molti. Ne siamo al corrente, non c’è bisogno di tornarci, però è giusto segnalarlo come un tema fondamentale anche del futuro.
Uno dei temi, invece, più importanti riguarda lo sviluppo del territorio, che, come dicevo prima, è di fatto partito con l’affidamento, l’anno scorso, dello studio sul reticolo idrico minore, percorso che porterà alla revisione del Piano di governo del territorio. L’architetto Montanarini ne parlava prima, è stata fatta la prima adozione del PTCP provinciale, che è la fase successiva al PTR regionale e precedente alla revisione dei Piani di governo dei singoli Comuni. Tra questi temi che riguardano lo sviluppo del territorio e che saranno, comunque, tenuti presenti nella revisione del PGT c’è il tema della rigenerazione – ne parlavamo prima – e della viabilità. Nel Piano triennale sono inseriti, appunto, gli interventi di riqualificazione del centro paese, che sono quegli interventi che noi abbiamo visto come successivi e complementari al lavoro che è stato fatto di riqualificazione su Strada Mantova. Per cui, sul centro paese si parla di Via Tasselli e di Via Rippa, come abbiamo avuto modo di parlare anche nell’ultimo Consiglio.
Altro tema è il completamento del processo di riqualificazione dell’illuminazione pubblica.
Altro tema importante è la riqualificazione del borgo di Pozzolo sul Mincio all’interno di quello che era stato il bando presentato dalla Regione Lombardia, che è giunto ai margini dell’approvazione, ma che sarà, ovviamente, tenuto monitorato per ripresentarlo su altri bandi, perché risultano essere tematiche all’interno del PNRR come tematiche centrali.
Riguardo a Pozzolo, sapete – ne abbiamo parlato – che è in atto un tema di progettazione di viabilità alternativa utilizzando il sedime della Mantova-Peschiera. Inoltre, nell’ambito del Piano delle alienazioni – abbiamo avuto modo di parlarne anche con il consigliere Bissoli – non sono ad oggi previste nell’annualità attuale le vendite delle aree, perché vengono slittate all’anno successivo, quindi non sono in questo momento in vendita, le aree che potrebbero essere utilizzate, appunto, per la realizzazione di questa viabilità alternativa utilizzando il sedime della Mantova-Peschiera.
Riguardo sempre alla viabilità, è prevista la stipula dell’accordo con la Provincia per la revisione della bretellina di completamento della Strada Statale Goitese, che è già prevista nel Piano triennale della Provincia, che prevede una firma di convenzione preliminare.
In tema di riqualificazione, abbiamo in previsione una progettazione per un intervento su Via Bacchelli in Marengo ai fini sia di una riqualificazione che di una riduzione della velocità, così come lo studio sulla Tangenziale di Marengo.
Altro tema centrale è il recupero delle aree dismesse, e ne abbiamo parlato anche prima. Ma sul tema delle aree dismesse mi permetto anche di segnalare che il Comune è attento allo sviluppo di ulteriori attività all’interno del Distretto del Commercio, di cui abbiamo svolto in questi due anni la prima parte, ma pare possa essere, Regione Lombardia, pronta a promuovere un secondo bando a favore di questi Distretti, che quindi ci vedrà attivi. Il Distretto ci vede partecipare insieme a San Giorgio, a Porto Mantovano e a Roverbella.
Altro tema. Si sta completando il Piano integrato d’area con i Comuni dei Prati stabili della Valle del Mincio, quindi sempre con i Comuni di Porto Mantovano, Roverbella e Goito, un progetto che è stato più vasto perché ci ha portato anche a partecipare ad altre iniziative, come è stata quella di “Naturalmente Stabili”, insieme anche al Comune di Volta Mantovana. Nelle linee strategiche si accenna, appunto, questo tema perché sarà un tema che vuole essere ugualmente presidiato per porre particolare attenzione al sostegno al sistema agricolo e agroalimentare locale, ma anche come azioni di salvaguardia del contesto ambientale.
Altro tema e altra linea è l’ambiente e la qualità della vita. In questo contesto sottolineiamo le azioni che saranno svolte all’interno del progetto “Strategia Clima”, che è un progetto volto alle tematiche clima, calore ed energia, tre pilastri per la transizione dinamica e climatica del Mantovano, che ci vede partecipare, anche qui, con i Comuni di Mantova, di San Giorgio e altri Comuni, che è un progetto finanziato da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, che prevede una nuova piantumazione in Viale Marconi e un intervento di riqualificazione con decementificazione di alcune aree e nuove piantumazioni in Viale Pacchioni. Dentro questo tema ho evidenziato alcune altre azioni che verranno fatte. In particolare, su sicurezza e qualità verrà incrementato l’intervento della Polizia locale anche sull’adozione di forme di controllo tramite velocità fissa in zona o Marengo o Marmirolo, o in altre zone, come Via Campagnazza, che è una zona che verrà condivisa con Roverbella, che ha problematiche di velocità, oltre che di transito costante.
Velocemente, altra area riguarda le persone, in particolare i giovani e gli anziani. Qui abbiamo sperimentato alcuni servizi particolari durante quest’anno e anche bandi particolari a favore delle persone più fragili di carattere alimentare, ma anche azioni o bandi a favore dei servizi sanitari, come l’infermiere di comunità. C’è la volontà di sperimentare nuovi servizi a domicilio, sempre in interazione con i medici di medicina generale o con il supporto di associazioni.
Altro tema riguarda una particolare attenzione alle nuove povertà familiari, lavorative e abitative. In questo caso, come dicevo prima, si vuole rinnovare, ove possibile, le azioni a favore della popolazione anche tramite bandi che sono stati inizialmente sperimentati in questa fase.
Servizio civile. È una tematica che abbiamo continuato a sostenere, perché è un modo di promuovere anche il protagonismo dei giovani con successo.
Un altro tema che riguarda sempre la fascia giovanile è il servizio di ascolto e di supporto alla famiglia, in raccordo con la scuola. Lo sportello è stato recentissimamente presentato proprio alle famiglie a scuola, di cui abbiamo parlato anche in occasione della presentazione del Piano di diritto allo studio nell’ultimo Consiglio.
Scuola, sport e cultura in un paese vivo raggruppa diversi interventi, che sono nel Piano delle opere, in maniera particolare la palestra delle scuole primarie a Marmirolo, che è prevista nel 2022, per la quale abbiamo ricevuto un contributo da parte della Regione per 500.000 euro, che era nel triennale 2022 e per la quale sono state fatte le candidature già due anni fa. Inoltre, nel triennale è prevista anche la realizzazione della riqualificazione di quello che è il campo esterno delle scuole medie, per riqualificarlo e renderlo accessibile anche all’esterno con un campo polivalente, basket e pallavolo.
Sempre sullo sport è prevista, quest’anno, la riqualificazione dell’impianto sportivo di Via Rippa con la nuova illuminazione e la realizzazione di un campo da paddle. Viene slittata, invece, all’anno successivo la riqualificazione del campo di Via Tazzoli con il sintetico, perché si vuole studiare anche il rifacimento della pista di atletica. Questo può prevedere un cambiamento del progetto anche del sintetico, non più sul centrale, ma magari sul campo laterale.
Per quello che riguarda le attività del centro, ovviamente facciamo riferimento anche alle politiche di sostegno e alla partecipazione dei commercianti del Distretto del Commercio, e il bando è stato lo strumento principale. Abbiamo anche promosso un bando a fine anno ed è all’ordine del giorno la possibilità di rinnovare per l’anno 2022 il plateatico gratuito, come è stato fatto nel 2021 e nel 2020, per le attività commerciali.
Per quello che riguarda la cultura, la centralità va sul Teatro, come sul Bosco Fontana, ma in maniera particolare sul Teatro, perché è prevista la candidatura di un intervento manutentivo straordinario su un bando regionale, che è il bando per la valorizzazione del patrimonio pubblico e culturale. Anche questo è un intervento previsto nel triennale. È l’intervento che permette di aggiornare e qualificare l’impianto antincendio, oltre a interventi manutentivi di cui il Teatro ha necessità, o di riqualificazione anche solo da un punto di vista dell’impianto di riscaldamento e dell’impianto di illuminazione, con benefìci anche sulla riduzione dei consumi.
L’ultimo aspetto riguarda il patrimonio e i conti del Comune. Qui mi soffermo soprattutto su due temi. Quest’anno partirà l’intervento sul cimitero di Marmirolo, con la realizzazione di cappelle familiari e il percorso per il restauro della chiesa, anche in esecuzione della volontà testamentaria. È stato fatto, l’anno scorso, un primo piano di fattibilità e quest’anno saremo in grado, con l’inizio dell’anno, di partire su questi aspetti. Così come è stato avviato l’anno scorso lo studio sismico sulla caserma per una verifica della sismica come atto preliminare a un adeguamento strutturale e a un rinnovamento della stessa.
Sono questi i temi che volevo sottolineare in maniera sintetica per dare atto di alcune delle tematiche che sono all’interno dei documenti successivi, che io non ripeterei, ovvero non ripeto il Programma biennale, il Piano delle alienazioni e il Programma triennale perché sono le tematiche che ho già in qualche modo sinteticamente illustrato nei punti precedenti.
Lascerei, adesso, la parola all’assessore Deluigi, che vi illustrerà i punti n. 7, n. 8 e n. 9, prima di aprire la discussione. Il punto n. 7 riguarda la conferma del Regolamento comunale per l’applicazione dell’addizionale comunale all’IRPEF per l’anno 2022, il punto n. 8 l’approvazione aliquote IMU e il punto n. 9 l’approvazione del bilancio di previsione triennale 2022, 2023 e 2024.
Speaker : DELUIGI – Assessore
Grazie, Sindaco. Io presenterei tutti e tre i punti insieme in quanto sono parte integrante del bilancio di previsione, dopodiché metteremo ai voti i singoli punti.
Speaker : INTERVENTO
Mi scusi, Sindaco, ma si sente male. Sono solo io? Lo sento male.
No, no, confermo.
Speaker : DELUIGI – Assessore
Dicevo che i punti n. 7, n. 8 e n. 9 sono punti che fanno parte tutti del bilancio, quindi, se siete d’accordo, io cercherei di fare una sintesi dei tre punti, poi mettiamo in votazione i singoli punti.
Parto dall’approvazione del bilancio di previsione triennale 2022-2023-2024. Il bilancio che oggi andiamo ad approvare è lo strumento principe per la pianificazione di tutte quelle che sono le attività del Comune. Ci preme ringraziare gli uffici comunali che si sono adoperati per far sì che si possa portare prima della fine dell’anno il bilancio in Consiglio comunale, in modo tale da evitare di operare in dodicesimi nell’esercizio immediatamente seguente dell’anno 2022.
Il bilancio è composto fondamentalmente da due parti, la parte entrata, che è costituita dalle risorse che l’Ente prevede di avere a disposizione, e la parte spese, che è costituita dalle previsioni di destinazione delle risorse stesse. Va deliberato in pareggio finanziario complessivo ed è redatto in termini di competenza. Non si basa, quindi, sui movimenti di cassa, ma si basa sugli accertamenti e sugli impegni del periodo.
Le linee guida che ci hanno mossi nel redigere il bilancio di previsione sono quelle che ormai ci accompagnano da anni e che sono state anche citate poco fa all’interno del Documento unico di programmazione. Sono quelle legate al mantenimento di tutti i servizi, a mantenere inalterata sia la fiscalità che le tariffe dei servizi stessi, ad avere sotto controllo quelli che sono i conti dell’Ente e anche a un’attività di recupero di quella che è l’evasione fiscale locale, a investimenti che riguardano la salvaguardia del patrimonio e del territorio, la centralità che si è data nel corso degli anni a tutta la parte che riguarda la scuola, la cultura e lo sport, e per ultimo, ma non ultimo in ordine di importanza, tutto quello che riguarda il sostegno al mondo del volontariato e dell’associazionismo.
Dico questo perché viviamo un periodo, come si diceva prima, abbastanza complicato dal punto di vista di quelle che sono le criticità legate alla pandemia, ma non solo in termini di numero di contagi e di percentuale di occupazione delle varie aree mediche, piuttosto che della terapia intensiva. C’è da tenere in grande considerazione, a mio avviso, anche quella che diversi giornali hanno definito “pandemia sommersa”. Si parla poco di questa, ma ci coinvolge, bene o male, tutti, con grande impatto anche nella redazione dei bilanci dei singoli Comuni e, a cascata, delle Province, delle Regioni e così via. In questo periodo abbiamo assistito a una fiammata record di quella che è l’inflazione. Le stime preliminari che l’ISTAT ha fatto rilevano un aumento del costo della vita su una percentuale che oscilla tra il 3,5 e il 4 per cento all’anno. Ad ottobre considerate che era il 3 per cento ed è stato il livello più alto negli ultimi tredici anni. Si era arrivati a questo livello a settembre 2008. Negli Stati Uniti la percentuale di inflazione ad ottobre era al 6,2 per cento, che era […] negli ultimi trent’anni. Dico questo perché al netto di questa girandola di percentuali, poi questo si traduce in aumenti per tutte le nostre famiglie, per tutti noi, siano essi aumenti dovuti alle bollette, piuttosto che all’energia, piuttosto che al gas metano, piuttosto che ai trasporti.
È una fase in cui si evidenzia una crescita che macina dei record dopo tutti quelli che sono stati i crolli clamorosi dovuti alle quarantene, ma d’altro canto erode quello che è il potere d’acquisto di salari, che spesso sono anche già mangiati dalle precedenti crisi e dal fatto che probabilmente un’economia così globalizzata tenda a mantenerli bassi.
Stiamo arrivando quindi ad un’occupazione, non so se sarà piena, che comunque sicuramente assorbirà sacche di disoccupazione, ma probabilmente vi saranno anche in futuro, i cosiddetti poveri anche fra coloro che un lavoro ce l’hanno. In fondo, questa cosa non è altro che una conseguenza di vent’anni di produttività stagnante, di vent’anni in cui l’Italia non cresce. Noi stiamo dando fondo, per dire, a tutta quella che è l’argenteria, perché abbiamo un grande patrimonio, ma non riusciamo più a sviluppare un reddito che sia adeguato.
Parlavo poc’anzi di lavori di bassa qualità, di scarsa ricerca, investimenti scarsi anche su questo fronte. In questo momento abbiamo ancora il supporto della Banca centrale europea che sta ancora comprando titoli del nostro Stato, ma questa spinta monetaria andrà via via diminuendo, e questo sicuramente ci danneggerà molto.
Detto ciò, questo è un po’ il contesto generale all’interno del quale noi ci siamo mossi per cercare di redigere il bilancio. Ieri c’è stata l’approvazione della legge di bilancio nazionale, che qualche impatto ce l’avrà, in termini di variazione di quelle che sono le aliquote IRPEF nel prossimo anno. Il nostro bilancio di previsione 2022 è pari a 11.779.986,07 euro. Prevede appunto un pareggio di quelle che sono le entrate dal punto di vista tributario, con […] tributarie con le spese correnti. Abbiamo cercato di tenere sotto controllo, come dicevo prima, i conti, quindi anche tutto quello che riguarda il debito del nostro Comune, che è ai minimi storici. All’interno, dicevo, di quella predisposizione del bilancio abbiamo mantenuto quelle che sono le aliquote IMU, quelle che sono le tariffe dei servizi e le aliquote dell’addizionale IRPEF che, come dicevo poc’anzi, sono state variate, quindi per l’anno prossimo dovranno essere adeguate allo schema nazionale, insieme anche al regolamento.
Faremo a breve delle simulazioni per vedere se il gettito potrà essere mantenuto più o meno vicino a quello degli ultimi anni. Io qualche dubbio ce l’ho, perché siamo andati ad agire sulle aliquote del 27 e del 38 per cento, che sono quelle che colpiscono le maggiori dei redditi del nostro Comune. Credo quindi che noi di fatto per i prossimi anni avremo minor gettito e addizionale IRPEF. Dopodiché, spero di sbagliarmi; magari vedremo quando faremo le simulazioni del caso, qual è l’importo che verrà fuori.
Io sottoporrei al Consiglio questo bilancio. In cartella avete trovato sia la nota integrativa che la parte di equilibrio del bilancio con tutta la parte di entrata e di spesa e con il pareggio in fondo. Il bilancio di previsione ha il parere favorevole sia del Revisore unico dei conti che del responsabile dei servizi finanziari. Quindi, possiamo sottoporlo a questa Assemblea per l’approvazione.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Grazie. Apro la discussione se qualcuno vuole intervenire. Prego, Gaburri.
Speaker : GABURRI
Faccio un discorso soprattutto sul punto 3 e sul punto 9, visto che li abbiamo trattati insieme.
Annuncio già che voteremo contro. Voteremo contro.
In primis, ovviamente, questo è il vostro programma e non è sicuramente il programma che avremmo fatto noi. Voglio sottolineare che su alcune opere siamo d’accordo, come ad esempio sul campo sportivo, la palestra delle scuole elementari, eccetera, e su questi interventi non potremmo che essere d’accordo. Ma su altri, come ad esempio, l’abbiamo già detto anche con interpellanze, sulla rigenerazione urbana di via Rippa, siamo assolutamente contrari. Tra, l’altro, ancora una volta, ribadisco il concetto, è una via che è stata ristrutturata dieci anni fa.
In più sottolineiamo anche che avete predisposto molte opere di abbellimento del paese, ma sostanzialmente poche opere che comportino una industrializzazione ed una produttività del paese stesso, come ad esempio il collegamento tra la zona industriale di Porto Mantovano e Marmirolo, che sarebbe necessaria anche ad una maggiore produttività di un paese come Marmirolo, che, ovviamente, stante la crisi, ma stante anche proprio la scarsa politica in questo senso, sta un po’ morendo sotto questo punto di vista.
Per quanto riguarda il bilancio, invece, non ne condividiamo le linee programmatiche anche perché parecchi, se non cospicui soldi pubblici sono anche utilizzati in progetti per i quali noi abbiamo fatto anche interpellanze, tipo progetto futuro, tipo tutti i famosi progetti attraverso le richieste di iniziative via web, eccetera, su cui noi non siamo assolutamente d’accordo, su cui noi ovviamente spingiamo perché non vengano attuati, in quanto non portano assolutamente aiuti concreti alla popolazione, ma anzi, sono anche prive di contenuti. Inoltre, un’altra criticità che noi abbiamo riscontrato è che sicuramente voi accedete a tutti i finanziamenti regionali. Ben vengano, i finanziamenti regionali; ma l’accessione ai finanziamenti regionali deve avere, secondo noi, una linea programmatica. Non è che perché ci sono tutti finanziamenti regionali, allora aderiamo a tutti questi finanziamenti regionali. Anche perché, se per qualsiasi motivo, un domani si volesse uscire da questi finanziamenti regionali, è ovvio che bisogna restituire il tutto. Noi quindi chiediamo di valutare bene prima di accedere a questi finanziamenti regionali. Ad esempio, entro nel concreto: abbiamo a disposizione – lo avete presentato anche l’altra volta – tantissime telecamere, va bene, okay. Abbiamo le telecamere, però poi non abbiamo il personale adibito al controllo di queste telecamere. Quindi, che senso ha aderire a questi finanziamenti, quando poi alla fine non portano una positività costruttiva per nessuno? Per non parlare poi della famosa macchina, auto, chiamatela come volete, della Polizia locale che non è stata presa attraverso i finanziamenti regionali, ma anche lì ci sarebbe da aprire una pagina molto pesante. Ribadisco quindi: vanno bene i finanziamenti, ma devono però essere attuati per andare incontro al servizio del cittadino.
Per noi quindi mancate di una visione strategica e concreta di tutto quello che è stato presentato. In più chiedo, ma questa è una mia richiesta, poi il Sindaco è libero di rispondermi o meno, in merito, visto che me ne hanno parlato, ma io al momento non ne sono a conoscenza, della famosa strada che dovrebbe congiungere Corte Gatti, se è vero che c’è questo progetto, alla tangenziale di Marmirolo, per la quale è previsto un milione di euro di cui, se non sbaglio, da informazioni assunte, 800.000 euro stanziati dalla Provincia e 200.000 euro dal Comune di Marmirolo.
Mi chiedo se un’opera di questo tipo sia necessaria, quando magari potrebbe essere fatto il ricongiungimento in un altro modo, sicuramente spendendo molto meno. Poi volevo dire un’ultima cosa: visto che l’Assessore ha parlato delle aliquote IRPEF, ovviamente voteremo contro anche perché voi avete abbassato la famosa soglia, l’avevamo già detto ancora l’anno scorso, andando in questo senso, abbassandola da 15.000 a 10.000 euro, quindi andando anche contro quelli che sono gli interessi delle persone, che ovviamente rientrano per la maggior parte nella soglia. Anche qui la vostra posizione è abbastanza critica, essendo anche un’area di sinistra, che quindi dovrebbe avere un particolare accorgimento su queste problematiche.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Grazie. Ci sono altri interventi? Dopo rispondo ad alcune di queste sollecitazioni.
Speaker : MARCHINI
Io volevo solo dire una cosa sui costi, in generale, che l’assessore Vanni ha esplicitato. Certo che ci sono stati degli aumenti notevoli di questi posti, luce, gas, prodotti alimentari. Volevo però far notare che uno dei costi importanti per una famiglia è quello per visite specialistiche. Okay, un aumento di 10 euro al mese di gas, e dopo devi fare una visita specialistica, in questo periodo, dato il Covid, con la disponibilità delle varie ASL inferiore allo standard normale, uno va a fare una visita specialistica perché le visite per mezzo dell’ASL possono essere anche a distanza di sei mesi, e spende 130 euro. Capite bene che questo è un costo molto più importante del 10-15 per cento della luce e del gas. Solo questo, che è un discorso di carattere generale.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Grazie. Ci sono altri passaggi? Magari dopo, su questo pezzo finale di Marchini faccio un passaggio io e poi l’assessore Alberti può dire una cosa che riguarda una tematica che ha a che fare con questi aspetti.
Parto dai lavori e dal tema dell’area industriale sulla quale mi sento assolutamente di dissentire. Noi ci siamo insediati nel 2014 e l’area industriale di Marmirolo e di via Di Vittorio è la stessa da decenni, sostanzialmente, con un problema di viabilità interrotta rispetto all’area di Porto Mantovano. Siamo stati quelli che hanno chiuso un accordo, una convenzione con la Provincia e il Comune di Porto Mantovano e i privati per la realizzazione delle opere di collegamento alla strada statale, quindi alla rotatoria che è stata realizzata e, fase 2, all’area di Porto Mantovano con il collegamento alla tangenziale zero.
Quella che è oggi l’opera realizzata, ovvero la rotatoria di fronte al Bosco Fontana, per intenderci, è il primo tratto di un collegamento che porterà a collegarsi con la Tangenziale Zero, passando, per intenderci, vicino al nuovo stabile della P.E. e giungendo alla rotatoria dove c’è già segnato l’imbocco, ovvero la rotatoria che va anche su strada Belvedere, o strada Mantovanella. Lì, se avete presente, si vede benissimo l’imbocco di un tratto che porterà a collegarsi con la nostra parte.
La convenzione aveva previsto, appunto perché lì ci sono aree di privati di vecchia urbanizzazione, di vecchia acquisizione e di piani mai realizzati (tra l’altro, è la stessa area che è inserita nella rigenerazione di cui parlava prima l’architetto Montanarini) il completamento di questa viabilità a carico di privati.
Il primo tratto è stato realizzato: è lo sbocco sulla rotatoria di fronte al Bosco Fontana. Credo che abbia avuto una sua importanza nel rendere già l’area più sfruttabile. Noi, sapete bene, abbiamo investito come Comune oltre 500.000 euro, di cui una buona parte da contributi ottenuti nell’ambito del Piano della Regione Lombardia negli ultimi due anni per la riqualificazione di via Di Vittorio. È stata una riqualificazione non solo dal punto di vista di un’asfaltatura, ma anche per la sistemazione delle fognature, per la sistemazione delle pendenze, per la creazione di percorsi ciclabili, della rotatoria che c’è dietro la zona di Rossetto, eccetera.
Oggi dal mio punto di vista credo che l’area abbia tratto assoluto giovamento e apprezzamento. Forse, Gaburri, non la frequenti, ma se hai modo di visitarla, vedrai che sono molte le presenze. Le aziende sono oggi quelle esistenti. A parte i capannoni dismessi (parlo del capannone dismesso arancione su strada Mantova), quelli che sono su via Di Vittorio hanno visto la presenza di diverse aziende che si sono insediate, o ampliate.
Devo anche dire che è partita qualche nuova costruzione nell’area Di Vittorio. Come avete visto anche voi, nell’ultimo mese è partito infatti il primo cantiere di un nuovo insediamento su via Mattei. Giunge voce che c’è anche qualche altro interesse, sempre in zona. Lo stimolo che abbiamo dato credo che abbia avuto buon esito e ha portato ad un miglioramento dell’area, oltre che maggior sicurezza nella viabilità perché è una zona di grande frequentazione.
Speaker : GABURRI
Galeotti, scusami, abbiamo due opinioni diverse di produttività: questo volevo dirti. Io la frequento, la vedo, ci passo, abbiamo due opinioni un po’ diverse di produttività.
Prego.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Va bene. Per quello che riguarda Futuro Semplice, molto sinteticamente, visto che è stato accennato, la proposta di forma di partecipazione con i cittadini ha portato alla presentazione di un numero significativo di progetti (quattordici) votati da oltre 500 cittadini. Sono stati individuati alcuni progetti che verranno finanziati: un progetto riguarda un’attività che ha a che fare con l’ambiente, che è segnalato da una famiglia che ha avuto oltre 80 preferenze: è quello delle bat box, le casette per i pipistrelli, da distribuire nei parchi piuttosto che nelle case private. Questa è una piccola cosa per la quale i cittadini hanno avuto interesse.
La cosa principale che realizzeremo sarà un intervento sui giardini di via Penna, con una riqualificazione condivisa con un gruppo di cittadini che hanno presentato interventi per nuovi giochi e nuove panchine. Comunque, sono elementi per testimoniare che non sono grandi spese, perché l’intervento è di 15.000 euro, ma ci permette di dialogare con i cittadini, e di tenere presenti le esigenze, come in questo caso, di giovani famiglie, che hanno orientato il proprio interesse in un luogo aperto dove si incontrano, dove vivono il paese.
L’ultima cosa che hai riportato riguarda la tematica di Strada Soave. Io l’ho citata prima nel DUP, è citata anche lì, non è niente di segreto: è chiamata bretellina di collegamento alla rotatoria, un progetto della Provincia. Noi, nel 2014, quando ci siamo insediati, ci siamo trovati con la situazione nota della tangenziale costruita, con evidenti benefici e vantaggi per il paese, ma con una problematica più volte segnalata da parte dei residenti di Strada Soave. Una problematica che ha visto non tutti i cittadini uniti insieme, perché c’è stata una serie di azioni legali, intentate da parte di cittadini che non erano d’accordo sul progetto presentato da parte di alcuni, che quindi facevano azioni contrastanti tra di loro.
È evidente però che la tangenziale ha creato una separazione, un isolamento di accesso diretto da quella che è la Strada Soave e Corte Gatti al paese. Cosa abbiamo fatto in questo periodo? I cittadini abbiamo cercati di coinvolgerli regolarmente, sentendoli più volte. Il primo intervento è stato di sistemazione e di riqualificazione della ciclopedonale, che era realizzata da prima, e che però si presentava come pericolosa, con problematiche di sicurezza, eccetera. Su questa è stato fatto un intervento nel tempo di riqualificazione, di illuminazione, di telecamere che hanno portato sicuramente sicurezza dell’attraversamento.
Verrà fatto anche un ulteriore intervento perché l’uscita del sottopasso sulla ciclabile è piuttosto pericoloso. Essendo infatti in una specie di curva, in quel tratto la ciclabile è anche transitata da mezzi agricoli, ed è un tratto stretto. È quindi in divenire un progetto della Provincia che permette di ripensare quell’uscita e di favorire il transito dei mezzi agricoli attraverso un percorso laterale rispetto al tratto della ciclabile. Non ho il disegno qui, non riesco a spiegarvelo in maniera diversa, magari ci sarà l’occasione. È però un progetto della Provincia che dovrebbero migliorare l’accessibilità del sottopasso.
Per quello che riguarda invece l’accessibilità diretta al paese, un gruppo di cittadini aveva fatto a suo tempo una richiesta. Aveva parlato con l’allora Presidente per un passaggio diretto tramite semaforo. Progetto che è stato da sempre ritenuto non compatibile e non sostenibile da parte della Provincia, perché quello della tangenziale è un intervento che deve evitare queste interruzioni. Premetto, come dicevo prima, che non tutti i cittadini erano favorevoli al passaggio semaforico.
Comunque, la richiesta di accedere direttamente al paese, e soprattutto di superare la pericolosità dell’incrocio oggi esistente, lo conoscete tutti: prevede l’obbligo di svolta a destra, quando si esce da Strada Soave, l’inserimento senza corsia di scorrimento e l’inserimento in una strada ad alta velocità, dove è successo più volte anche che siano sorpassi in corsa. La necessità di affrontare un accesso al paese più veloce e il superamento di un incrocio molto pericoloso, segnalato anche da tutti i cittadini residenti ci ha spinto a provocare la Provincia, gli uffici della Provincia a generare un progetto di completamento. Un progetto che avrebbe dovuto realizzarsi fin dall’inizio della tangenziale, perché la tangenziale nel progetto iniziale prevedeva un sovrappasso che era stato poi stralciato da quando era stato realizzato inizialmente.
La Provincia propone, e ritiene come più realizzabile, più sostenibile dal punto di vista sicurezza e anche dal punto di vista dei costi la creazione della bretellina che collegherà la rotonda (quella grossa, dove c’è la forma del Grana Padano, per intendersi). Questa rotatoria ha già la possibilità di ricevere la bretellina, che era una delle ipotesi plausibili fin dall’inizio, della Provincia, è un’opera realizzabile con un investimento più sostenibile rispetto ad altri investimenti, perché in quel contesto ci sono altezze diverse, canali differenti, per cui anche altri casi esistenti, altre ipotesi, come rotatorie, oltre a non mettere in sicurezza il passaggio non sono realizzabili con investimenti sostenibili, ad oggi.
La Provincia quindi ha in progetto, come dicevo prima, nel Piano delle opere del 2003, la realizzazione di questa bretellina, per la quale dovremo sottoscrivere una convenzione, come citavo prima nel DUP, che impegnerà il Comune a collaborare alla realizzazione tramite una quota di cofinanziamento pari a 200.000 euro. Noi vogliamo che si realizzi questa opera perché mette in sicurezza l’accesso, fondamentalmente. La riqualificazione del sottopasso permette comunque di accedere al paese in bicicletta o a piedi; ma in macchina, di accedere più velocemente a Marmirolo, passando dalla rotatoria principale (quella dove c’è la forma di Grande Padano, per intenderci), e di realizzare sulla rotatoria due uscite: una per Marmirolo, una per Strada Soave, direzione Soave, con miglioramento del traffico quindi sulle due carreggiate. Questo è il quadro di insieme.
Un’ultima cosa volevo dire, come dicevo prima, riguardo il tema delle visite specialistiche: nei giorni scorsi, proprio ieri, abbiamo incontrato le organizzazioni sindacali che ogni anno vediamo per il verbale di accordo sugli interventi sociosanitari sociali. È un documento che ogni anno riusciamo a firmare con loro, dove vengono evidenziati tutti gli interventi di carattere sociale, eccetera. Anche quest’anno abbiamo avuto il consenso da parte delle organizzazioni, e l’approvazione del documento, compresi gli aspetti fiscali e il mantenimento delle tariffe. In questo documento, che oggi non possiamo presentare perché sarà alla firma, ma potrà essere recuperato più avanti anche da voi, ma comunque è a disposizione, ovviamente, sono anche illustrati alcuni servizi innovativi, compreso uno che riguarda le visite cardiologiche, su cui Jessica, puoi dare due dritte, se ritiene utile.
Speaker : GABURRI
Volevo solo rispondere… Scusa, volevo solo rispondere a Galeotti in merito a una cosa, poi ti lascio parlare. Mi auguro solo, visto che dopo 25 anni sono cambiati i vertici della Provincia di Mantova, che ci siano un ripensamento e una razionalizzazione diversa sulla realizzazione di questa bretellina.
Speaker : ALBERTI – Assessore
Volevo condividere, rispetto al tema delle visite specialistiche, un progetto nuovo, sperimentale, che faremo partire con gennaio 2020, in collaborazione con un’associazione. L’associazione è Cuore Amico, un’associazione che ho conosciuto in questi mesi, con cui ho lavorato per cercare di provare a intensificare le proposte rispetto all’assistenza domiciliare, soprattutto per le persone anziane e fragili, o comunque sia, con situazioni di gravi disabilità o impossibilitate a spostarsi, che possono necessitare di assistenza specialistica, in questo caso, per visite cardiache.
Al momento abbiamo anche informato i medici di questa iniziativa. L’idea è che questa associazione ha ottenuto da noi il patrocinio e il supporto con contributo per fornire, su valutazione dei servizi sociali, la possibilità di avere, qualora ci sia la necessità, impegnative medica, l’assistenza rispetto a visite legate a holter cardiaco e all’ecografia cardiaca (mi sta sfuggendo adesso la terza prestazione specialistica), gestite da un cardiologo e da questi volontari che si occupano nello specifico appunto di sostenere la prevenzione in termini cardiaci, per cui è un primo approccio per cercare di lavorare in modo ancora più stretto con alcune associazioni che non sono proprio del nostro territorio, ma che vanno nella direzione di supportare l’assistenza domiciliare, un po’ come ci eravamo prefissati. C’è stato un lavoro di ricerca anche di queste associazioni, e c’è stato un primo contatto, intanto, con questa. Per cui, è un inizio, mi faceva piacere condividerlo anche con voi: partirà con gennaio, questa sperimentazione, che poi verrà tutta divulgata, per cui è a disposizione dei cittadini.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Grazie.
Deluigi, prego.
Speaker : DELUIGI – Assessore
Devo fare un paio di considerazioni, sia riguardo al bilancio, sia riguardo all’area industriale. Sull’area industriale vorrei solo accennare un paio di cose che riguardano il recupero che vi è stato all’interno dell’area industriale, ad esempio, dell’ex pastificio, dove si è insediata la Tirelli, che occupa oggi circa 100 dipendenti. Vi è stato l’acquisto di un’area ex Cima, che è un’area del fallimento da parte di un operatore logistico, quindi ci sarà il recupero di quella che è un’area di circa 30.000 metri quadrati, forse di più, il capannone, per capirci, dietro l’area feste più o meno. Vi è l’acquisto, da parte di una società milanese, sempre di un’altra porzione di circa 20.000 metri del patrimonio fallimentare della PLG, sulla quale ci sarà un insediamento non si è ancora capito bene di che tipo, ma che riguarda energie rinnovabili.
La nostra area industriale è completata. Non vi sono, a parte alcuni casi che sono sulla vecchia statale, capannoni che non siano occupati da attività industriali. Ritengo quindi che complessivamente si stia andando nella direzione corretta. Nel momento in cui verrà completato anche il collegamento con l’area industriale di Porto, credo che ci possa essere una spinta ulteriore verso l’occupazione di quelli che sono i lotti che mancano ad oggi.
Circa il concetto di produttività, io non so quale sia il concetto di produttività della Gaburri rispetto al nostro. Poi magari lì ci confronteremo, questo proprio mi sfugge.
Una considerazione generale, poi, riguardo al bilancio. Il bilancio nostro è un bilancio di poco più di 4,5 milioni di euro, che si pareggia, a questa cifra. Nella parte spesa è un bilancio per circa la metà ingessato perché occupato da stipendi, tutto quello che riguarda i costi del personale, dalle utenze e dalle quote di mutuo. Sulla parte entrate, noi abbiamo l’entrata principale che è l’IMU; abbiamo poi l’addizionale IRPEF, il fondo di solidarietà comunale e alcune altre entrate che vanno a comporre questi 4,5 milioni.
Quest’anno, nel redigere questi bilanci ci siamo trovati con 50.000 euro di minori entrate dovute all’applicazione di una legge entrata in vigore nel luglio del 2021, che riguarda l’erogazione dei pubblici servizi, senza utenti: di fatto, le antenne dei ripetitori dei cellulari.
Noi avevamo, abbiamo cinque di queste antenne, che ci davano, fino agli anni scorsi, 50.000 euro di canone di occupazione, e che ad oggi, invece, nel bilancio che abbiamo predisposto, ce ne danno 4.000. Abbiamo avuto maggiori spese per i rinnovi contrattuali degli statali per circa 50.000 euro e il […] per 80.000 euro sul bilancio comunale e un aumento di quelli che sono i costi dei servizi alla persona per circa altri 80.000 euro.
Questo lo dico perché non è che abbiamo risorse infinite, anzi, abbiamo risorse che sono alquanto limitate rispetto agli anni scorsi, e che pertanto vanno gestite con una certa parsimonia. Ho fatto questa premessa perché ogni anno mi sento dire questa storia delle aliquote IRPEF e del limite dell’esenzione spostato da 15 a 10.000 euro. Questo è avvenuto nell’anno 2015…
Speaker : GABURRI
Non è una storia, è la realtà.
Speaker : DELUIGI – Assessore
Sì, è un dato oggettivo.
Nell’anno 2015 noi ci siamo trovati di fronte ad una scelta. Abbiamo subìto dall’allora Governo Renzi un taglio dei trasferimenti statali per circa 300.000 euro. Se andate a vedere la rimodulazione delle aliquote IRPEF rispetto a quelle che erano in vigore nel 2014 non vi è altro che un recupero di questi 300.000 euro. È una scelta politica, questa che è stata fatta.
Noi ci siamo trovati davanti ad un bivio. Avevamo la possibilità di dire: rimaniamo con queste aliquote IRPEF. Apro e chiudo una parentesi: l’Amministrazione precedente era un’amministrazione a voi amica che ha triplicato, perché quando io ho mollato il bilancio a fine 2009 esisteva un’aliquota IRPEF unica per lo 0,2 per cento per tutte le fasce; dallo 0,2, si è arrivati allo 0,6, con l’Amministrazione di allora.
Dal 2015 al primo anno di insediamento quindi noi ci siamo trovati con questa sorpresa. Ribadisco il concetto: è una scelta politica, quella che è stata fatta, perché noi avevamo due possibilità: o agire come abbiamo agito; o tagliare dei servizi. Abbiamo deciso di agire così e di mantenere inalterati quelli che sono i servizi. Sono sei anni che queste aliquote non vengono cambiate, per fortuna. Però vi assicuro che non sono scelte che si fanno a cuor leggero, ma chi è chiamato ad amministrare, purtroppo, qualche volta deve fare anche delle scelte “impopolari”, questo per arrivare a dire qual è la storia dietro questa decisione.
In merito a quello che dicevo Marchini, io prima ho citato la luce e il gas non tanto in quanto generatori di inflazione sulla singola bolletta, che può aumentare di 10-15 euro al mese, quanto per il fatto che essendo il nostro un paese principalmente manifatturiero, e un paese che ha bisogno di molta energia, vi sono alcuni settori che sono in fortissima difficoltà. Cito due settori per tutti: le fonderie e le ceramiche. Questi sono settori che rischiano la chiusura con i livelli che hanno raggiunto le quotazioni del metano e dell’energia.
In questi giorni certamente voi avrete tutti letto della riunione che vi è stata in un paese del bresciano, che mi pare si chiami Torbole Casaglia, dove è insediata la più grossa fonderia italiana, una delle prime quattro o cinque europee. Questa fonderia è chiusa perché i livelli hanno raggiunto le quotazioni dell’energia ad oggi non consentono di tenerla aperta, pur avendo ordini di portafoglio, una grandissima quantità di ordini, perché di fatto si produrrebbe in perdita.
Il polo delle ceramiche quest’anno chiude un mese durante le vacanze di Natale, per lo stesso identico motivo. In questo senso io dicevo che può creare inflazione. Detto questo, ultima considerazione: quanto alla contro strada dalla rotonda del Grana Padana, all’inserimento sulla strada che porta a Corte Gatti, volevo chiedere al consigliere Gaburri se non la ritiene utile.
Speaker : GABURRI
Non ho capito perché si sente malissimo; è dall’inizio che dico che si sente male, ma evidentemente sono solo e voi senite bene. Si sente il rimbombo, quindi non capisco: cosa mi hai chiesto?
Speaker : DELUIGI – Assessore
Chiedevo se la contro strada dalla rotonda del Grana Padano alla strada di accesso a Corte Gatti la ritieni non utile.
Speaker : GABURRI
Forse non mi hai seguito quando parlavo prima. Ho detto che ho chiesto delucidazioni in merito a quest’opera, perché quando mi hanno detto “un milione di euro per questa bretellina”, di cui ovviamente 800 stanziati dalla Provincia e 200 dal Comune, mi sono chiesta se poteva essere solo questa l’unica soluzione, e se magari non ci potesse essere una soluzione diversa, dove ovviamente si poteva spendere meno. Questa era la mia domanda: forse non mi hai seguito quando ho fatto la domanda al Sindaco Galeotti. Dopo, io non dico che non sia utile, che gli abitanti di Corte Gatti devono essere tagliati fuori, lungi da me pensare una cosa di questo tipo. Però mi mi auguro, ribadisco, essendo cambiati i vertici della Provincia di Mantova, che riflettano su questa possibilità e facciano un progetto di tipo diverso. Questo ho detto.
Speaker : DELUIGI - Assessore
Noi ci siamo affidati ai tecnici della Provincia, che ci hanno illustrato questo progetto come il progetto che aveva il miglior rapporto fattibilità/costo. Dopodiché, possiamo dire che ci piacerebbe che ci fosse una sopraelevata che costa 5 o 6 milioni di euro, ma non abbiamo la possibilità di farla.
Speaker : GABURRI
Scusami, assessore, non facciamo dell’ironia. Qui si parla di… Io non lo so, perché non ho avuto contatti con i tecnici della Provincia, ti parlo di progetti, se vuoi ti parlo della tangenziale di Marmirolo, che era stata programmata trent’anni fa ancora, con sopraelevate di ogni tipo, per non si sa quanti milioni di euro, che alla fine è stata progettata in un altro modo. La stessa cosa quindi dico per questa. Dico che magari c’è una possibilità di progettare una bretellina con costi minoritari per la popolazione. Questo è il mio discorso.
Non facciamo dell’ironia su cose su cui l’ironia non va fatta.
Speaker : DELUIGI - Assessore
Nessuna ironia. Semplicemente, dico che abbiamo sposato quella che ci sembrava la soluzione tecnica – rtpeto, nessuno di noi è un tecnico – con dei costi che fossero sostenibili e che ci consentissero di mettere in sicurezza, perché il problema principale di questa cosa è la sicurezza. Attualmente, in quel tratto di strada se ne vedono di ogni, quindi ci premeva cercare di mettere in sicurezza quel collegamento ad un costo che fosse sostenibile. Semplicemente questo.
Speaker : GABURRI
Se tu lo ritieni sostenibile, okay, va bene. Io non lo ritengo… Un milione di euro per quest’opera non lo ritengo sostenibile, e non sono per nulla d’accordo.
Speaker : DELUIGI - Assessore
Io non ho dei parametri tecnici per stabilire che questo milione di euro è una cifra esagerata per il tipo di opera, a) perché non sono un tecnico; b) perché non c’è ancora un progetto esecutivo che possa stabilire quanto…
Speaker : GABURRI
Mi auguro che venga cambiato.
Speaker : DELUIGI - Assessore
Questo potrà anche essere. I tecnici ci hanno prospettato questa come una soluzione, ribadisco, che di solito viene messa in campo qualora vi siano questi tipi di problematiche, è stata messa in campo anche dove vi sono altre tangenziali, tipo quella da Medole verso Castiglione delle Stiviere come strade parallele. Per cui noi abbiamo semplicemente detto: se questa è la modalità tecnica che risponde ai requisiti per mettere in sicurezza quel tratto di strada, andiamo avanti in questa direzione.
Il costo per noi è 200.000 euro, il resto a carico della Provincia.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Gaburri, non ho capito infatti se non sei d’accordo sulla quota del Comune che deve cofinanziare, perché il costo maggioritario è della Provincia, non è del Comune.
Speaker : GABURRI
Scusatemi: o io non parlo italiano, e sono abituata a parlare in pubblico, o voi non mi capite. In primis, io non ho detto che sono contraria all’opera, nel senso che venga comunque collegata la Corte Gatti con la tangenziale, non ho detto questo. Ho detto che un milione di euro mi sembra una cifra spropositata per quest’opera.
Dopodiché, anche se la Provincia ha stanziato 800.000 euro e il Comune di Marmirolo ne ha stanziati 200.000, io vi dico comunque che sono soldi dei cittadini, tutti, sia gli 800.000 euro che i 200.000 euro. Questo dico. Non credo di essermi spiegata male su questo concetto.
Sto dicendo che anche se i tecnici della Provincia hanno pensato che questo progetto potesse essere un progetto positivo, eccetera, mi auguro che ci sia un ripensamento su questo progetto e che venga attualizzato con costi minori, anche per il Comune di Marmirolo, oltre che per la Provincia. Sono stata chiara?
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Però, mi permetto di dire questo: se consideri che quell’opera serve e quel tema di risoluzione, la bretellina, devi considerare che c’è un’opera tecnica che prevede una strada, un esproprio dei terreni (anche se piccoli però c’è), una realizzazione di opere, su che base puoi valutare che costa troppo o poco? Quello che ti chiedo è: ritieni che il Comune non ci debba mettere una quota? Perché se l’opera viene sostenuta dalla Provincia che la realizza, e ha un quadro economico, come tutte le opere pubbliche, fatte da espropri, opere pubbliche, opere di sicurezza, piani di sicurezza, eccetera, e il tecnico la redige, quello che ti chiedo è – ti lascio riflettere –: tu ritieni che il Comune ci metta troppi soldi nel finanziarla, 200.000? Non sono io che decido il valore dell’opera, se l’opera ha un quadro economico di spesa di un certo tipo, perché oggi il costo è quello lì, la lunghezza è quella lì, gli espropri sono quelli, eccetera. Possiamo discutere se il Comune ci deve mettere di meno, non ne debba mettere affatto, se ne debba mettere di più, perché questo è quello che tocca a noi spendere, che non è l’opera da realizzare, ma è una compartecipazione perché venga realizzata.
Speaker : GABURRI
Credo di averti già risposto. Devo ripetermi?
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
No, non mi hai risposto.
Speaker : GABURRI
Come non ti ho risposto? Ti ho risposto benissimo.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Allora tu ritieni che il Comun ci debba mettere meno soldi?
Speaker : GABURRI
Ti ho detto che il Comune… Per me sono elevati sia gli 800.000 euro che i 200.000 euro, che l’opera in sé è troppo elevata, il costo dell’opera.
È ovvio quindi che indirettamente per me sono elevati gli 800.000 euro e sono elevati anche i 200.000 euro del Comune di Marmirolo: questo ho detto. Non credo di parlare arabo.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Ho capito. Cioè, non ho capito, non è chiaro, ma va bene. Se l’opera… È come dire: facciamo la sistemazione di una strada…
Speaker : GABURRI
Galeotti, ti manderò una PEC con la spiegazione. Non so cosa dirti; forse leggendola capisci quello che voglio dire. Son quattro volte che dico lo stesso concetto…
Speaker : INTERVENTO
Scusa, Roberta, però sulla base di quali elementi oggettivi ritieni che sia cara questa opera?
Speaker : GABURRI
Sulla base del fatto che seguo praticamente da trent’anni, visto che ne ho 56, l’opera della realizzazione della tangenziale di Marmirolo, con tutti i vari annessi e connessi. Se permetti, quindi, non sono un tecnico, però ho delle conoscenze della problematica abbastanza approfondite. Questo. Visto che lo vuoi sapere, te lo dico: comunque è da trent’anni che seguo tutte le varie vicende, anche per questioni ovviamente personali, non è che le ho seguito così, per il pubblico, ma per questioni personali, visto che mi hanno espropriato metà fondo per costruire la tangenziale. Ma questo non interessa a nessuno, è un interesse privato.
Ho quindi delle competenze in merito per dire che secondo me questa è un’opera con un costo spropositato. Però, ribadisco: mi auguro che venga cambiato. Posso dirlo, questo, o non posso dirlo?
Speaker : INTERVENTO
Certamente.
Speaker : GABURRI
Okay.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Va bene. Ci sono altri interventi? Altrimenti, direi che ora possiamo procedere con la messa ai voti dei punti. Leggo solo l’inizio del punto, dopodiché li votiamo.
Punto n. 3 “Approvazione del Documento unico di programmazione (DUP) per il triennio 2022- 2024”. Favorevoli? Contrari? Tre. Okay.
Solo per capirci, per evitare, per favorire il Segretario, sarà il voto anche dei punti successivi; poi li facciamo, però i tre… Lo facciamo volta per volta, okay.
Punto n. 4 “Approvazione programma biennale degli acquisti di servizi e forniture 2022-2023”. Favorevoli? Contrari? Uno. Astenuti? Due.
Speaker : INTERVENTO
Due astenuti e un contrario, quindi.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Esatto.
Speaker : INTERVENTO
Ho sbagliato io. Sono astenuto anch’io, come Bissoli e Gaburri. Ho sbagliato io.
Quindi, tre astenuti?
Sì.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Punto n. 5 “Approvazione Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari triennio 22, 23, 24”. Favorevoli? Okay. Contrari? Astenuti? Tre.
Speaker : INTERVENTO
Contrari o astenuti, scusate?
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Astenuti.
Lo rifaccio. Contrari? Tre.
Speaker : INTERVENTO
Tre contrari.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Tra contrari al Piano delle alienazioni, okay.
Punto n. 6 “Approvazione programma triennale opere pubbliche 22, 23, 24”. Favorevoli?
Okay. Contrari? Tre. Okay.
Punto n. 7 “Conferma del Regolamento comunale per l’applicazione dell’addizionale comunale all’IRPEF per l’anno 2022”. Favorevoli? Contrari?
Speaker : INTERVENTO
Tre contrari.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Punto n. 8 “Approvazione aliquote IMU per l’anno 2022”. Favorevoli? Contrari? Astenuti?
Speaker : INTERVENTO
Tre astenuti.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Punto n. 9 “Approvazione del bilancio di previsione triennale 22, 23, 24”. Favorevoli? Contrari?
Speaker : INTERVENTO
Tre.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Per l’immediata eseguibilità? Favorevoli tutti. Perfetto, grazie.
Abbiamo l’ultimo punto: “Risposta mozione protocollo n. 21897 del 18 dicembre presentata dal Gruppo consiliare Patto per Marmirolo avente per oggetto ‘Verifica illuminazione pubblica via Giuseppina Rippa Marmirolo’”.
Chi deve illustrarla di voi?
Speaker : GABURRI
La illustro io.
“Verifica illuminazione pubblica via Rippa Marmirolo – Visto il progetto approvato dalla Giunta comunale Marmirolo, di recente presentato e di prossima attuazione riguardante la riqualificazione parziale di via Rippa, con istituzione di un senso unico nel tratto via Massa Lombarda-Via Ferrari; esaminata in loco l’attuazione di quanto indicato al punto precedente; considerato che già ora, dalle ore 17 di sera alle 7 del mattino, via Rippa è illuminata da un impianto led, attuato nel 2009, quindi con dodici anni di funzionamento, senza evidente manutenzione, e che sembra non avere più la forza illuminante del passato, ma evidenzia in più zone scarsa luminosità della strada e dei marciapiedi, con possibile pregiudizio per la sicurezza di veicoli e pedoni; il Consiglio comunale, nellas seguente seduta, impegna il Sindaco e la Giunta a voler disporre una verifica delle quote di luminosità della via in oggetto e, se del caso, di intervenire in tempi brevi per risolvere il problema.
Per tale aspetto il Consiglio investe la Giunta a chiedere l’intervento della ditta scelta, che ha in appalto da tempo la pubblica illuminazione e il suo corretto funzionamento, come da contratto e capitolato esistente.
I consiglieri proponenti invitano il Sindaco a mettere la presente mozione all’attenzione del Consiglio comunale nella presente seduta, utile al riguardo per la sua discussione e approvazione”.
Mi permetto solo di indicare che questa è stata una una sollecitazione da parte di un gruppo di abitanti, ovviamente di Marmirolo.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Grazie. Capisco la sollecitazione, che era già giunta e che avevamo raccolto, per cui ho voluto chiedere all’architetto Saccardi una relazione di cui vi riscontro, e che leggo.
Do lettura dell’attività svolta dall’area tecnica su invito dell’amministrazione. Il documento è a firma dell’architetto Saccardi. La responsabile dell’area tecnica dice: “Premesso che via Rippa risulta inserita nel perimetro del contratto di riqualificazione e gestione degli impianti di illuminazione pubblica solamente come impianto in gestione, e non da riqualificare, in quanto già le a led; ad oggi, tuttavia, risulta evidente che le lampade, sebbene non bruciate, presentino una luminosità ridotta, in quanto esauste. A tale proposito, l’ufficio, a partire dal dicembre 2020 ha segnalato al gestore, in diverse occasioni, la presenza di punti luce spenti e la scarsa illuminazione della via. In particolare, nel novembre 2020, in seguito alla sostituzione a led della piazza e delle vie limitrofe, l’Amministrazione interessa l’architetto Elettra Saccardi, in qualità di RUP del progetto illuminazione pubblica, della scarsa illuminazione, in particolare di Piazza Roma e di via Rippa.
La problematica su piazza Roma viene risolta nel corso del mese di gennaio 2021, mentre in data 1° dicembre 2020 l’architetto Saccardi dà riscontro alla segnalazione in riferimento a via Rippa, informando che la problematica è stata discussa con l’ingegner Lico Pasqualino, project manager di ENGIE. Questi sosteneva che per lo studio dell’illuminazione di via Rippa era necessario un progetto vero e proprio, perché molti dei problemi derivano dal fatto che i fari sono posizionati ad altezze diverse sui fabbricati e illuminano pertanto la strada con coni di intensità variabili.
Lo studio sarà da finanziare extra progetto […]. Un intervento di manutenzione straordinaria per la sostituzione dei fari spenti sarebbe stato programmato a gennaio 2021”. Questa è la frase dell’ingegner Lico Pasqualino, project manager di ENGIE nel dialogo con l’architetto Saccardi. L’intervento di sostituzione, poi, di quei led è stato effettivamente eseguito come confermato dall’Ufficio tecnico.
Durante il 2021, in seguito a nuovi solleciti dell’Amministrazione, l’ufficio manutenzioni ha inoltrato al gestore nuove segnalazioni in relazione a via Rippa, in particolare, il 17 giugno (con segnalazione n. 632772, punti luce spenti e vie al buio) e poi anche in data 10 novembre (segnalazione n, 653952, scarsa illuminazione).
Considerata, tuttavia, la necessità di completare entro i termini contrattuali gli interventi di riqualificazione della rete, il gestore, cioè ENGIE, nel corso del 2021 ha dato priorità alle attività previste nel progetto generale di riqualificazione, realizzando i seguenti interventi: completamento della sostituzione dei led in tutti i punti-luce, sostituzione dei punti-luce bassi o a palloncino, comprensiva dei sostegni nelle zone residenziali dove non era presente una illuminazione stradale corretta a norme di legge; illuminazione della pista ciclabile di Marengo, che è stata terminata da poco; sostituzione dei cavi in rame di via Di Vittorio, già rubati, per illuminare la parte terminale della zona industriale.
L’intervento era previsto dal cronoprogramma al termine del progetto. Su richiesta dell’Amministrazione è stato anticipato affinché la via forse correttamente illuminata al momento dell’apertura della nuova rotatoria di accesso alla zona industriale.
Infine, illuminazione dei passaggi pedonali, realizzata con una quota importante di contributo regionale, che è l’ultimo intervento che è stato realizzato, poche settimane fa.
Di recente l’architetto Saccardi ha nuovamente interessato del problema il nuovo project manager di ENGIE, l’ingegner Colombo, informandolo anche della richiesta inoltrata da parte della minoranza, di provvedere al corretto funzionamento della rete. Nell’occasione, è stato chiesto al gestore, con riferimento al capitolato prestazionale, di effettuare una verifica illuminotecnica degli impianti in questione per valutare, qualora non rispetti la normativa vigente in materia di illuminazione pubblica, un intervento di adeguamento a spese del gestore stesso.
L’ingegnere si è detto disponibile a programmare una verifica strumentale specifica successivamente al periodo festivo per valutare il rispetto della normativa illuminotecnica, con l’obiettivo di giungere ad una risoluzione del problema contestualmente all’esecuzione dei lavori di riqualificazione della via che saranno realizzati dal Comune della prossima primavera del 2022.
Questa è la relazione a firma dell’architetto Elettra Saccardi, Testimonia che l’intervento è necessario ed era voluto dall’Amministrazione anche prima, probabilmente anche con la necessità di portare a termine prima gli altri interventi, più la riqualificazione e anche un passaggio non di poco conto che riguarda il fatto che inizialmente era posto come un intervento a carico del Comune, invece può essere svolto all’interno del progetto generale, in quanto intervento di adeguamento a spese del gestore stesso. Insomma, è stato un passaggio fondamentale da fare.
Vi proporrei, visto che comunque questa attività viene svolta, di ritirare la mozione in questi termini, visto che il progetto va avanti nei termini anche ritenuti, è già sollecitato dall’Amministrazione prima, e già sollecitato dall’area tecnica in precedenza, attendendo comunque la primavera per la realizzazione che è ormai prossima.
Speaker : GABURRI
No. Non ritiriamo la mozione, anche perché la necessità e la sollecitazione fatta da una parte di cittadini vuol dire che è urgente. Quindi, non ritengo che si debba aspettare la primavera, e poi magari bisognerà aspettare l’estate, eccetera. Anzi, io riterrei che il Comune dovrebbe assumersi la responsabilità di spingere su questo punto e di provvedere all’illuminazione velocemente.
Quindi, non ritiriamo la mozione.
Ho detto che non ritiriamo la mozione.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Avevo sentito un rumore e non capivo cos’era, scusate.
Lo ripeto perché sia chiaro: l’intervento è stato richiesto già da prima. C’è un piano di intervento che prevede, dopo l’inverno, al termine dei lavori fatti, che verrà fatta una verifica di illuminotecnica e di fare i lavori entro la prossima primavera del 2022. Questo è quello che stiamo già facendo.
Chiedo di ritirarla. In caso contrario, noi votiamo contro e non la accettiamo perché è un intervento che è già in programma e che verrà realizzato.
Speaker : GABURRI
Vi assumerete questa responsabilità…
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Non perché non si vuole fare, sia chiaro, ma perché è già in programma che verrà realizzato. Che sia chiaro anche a voi.
Questa è la nostra posizione.
Speaker : GABURRI
Vi prendete la responsabilità di non volerla fare subito.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
No. Ho ridetto: se per subito intendi stanotte, è una cosa diversa. Ho detto che dopo le feste è prevista la verifica e in primavera viene fatto l’intervento.
Se intendi stanotte, non è subito.
Speaker : GABURRI
… la responsabilità di non farla prima della primavera, o dell’estate, se si andrà avanti, ovviamente, con questa progettazione. Vi assumete questa. Non cambiamo le parole.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
“Impegna il Sindaco e la Giunta a voler disporre una verifica delle quote di luminosità e di intervenire in tempi brevi”: questo è: “Per tale aspetto, il Consiglio investe la Giunta a chiedere l’intervento della ditta che ha in appalto la pubblica illuminazione, come da contratto”. Se vuoi aggiungere “entro stanotte”, dimmelo.
Speaker : GABURRI
Votate contro, basta. Votate.
Speaker : GALEOTTI – Sindaco
Certo, va bene.
Era importante che ci fossimo chiariti. Quindi, votiamo il punto n. 13 “Risposta a mozione progetto, protocollo, eccetera, presentata dal Gruppo consiliare Patto per Marmirolo”.
Favorevoli? Favorevoli, 3. Contrari?
La mozione è respinta nei termini in cui è stata presentata.
Grazie. Auguro buon anno a tutti.