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CONTATTACI
Buongiorno, buongiorno.
Buongiorno a tutte e tutti.
Apriamo la seduta odierna del Consiglio comunale, chiedo al Segretario Generale di procedere con la verifica del numero legale ai colleghi, Consiglieri e Consigliere presenti da remoto o in sala di rispondere all'appello.
Grazie, buongiorno, Angiuli.
Begaj Bernagozzi Bittini, presente buongiorno da remoto, Brinati, assente, giustificato, Caracciolo.
Celli.
Buongiorno a tutti i presenti da remoto scusa, non avevo il microfono attaccato Ceretti.
Cima.
De Biasi De Giacomi.
De Martino, assente, giustificata Di Benedetto.
Di Pietro Diaco.
Fattori.
Foresti Geiger.
Iovine Larghetti.
Manca niente, Marcasciano Mazzanti.
Monticelli Naldi.
Negash piazza.
Pizza.
Quercioli Santori Scarano Stanzani.
Tarsitano Toschi.
Venturi Zontini, numero legale è raggiunto, la seduta è valida, grazie, ringrazio la dottoressa Bonfiglioli, i nomi noi gli scrutatori, consigliere Begaj.
Consigliere Angiuli, consigliere Piazza Pizza, scusate, Consigliere pizza.
Allora proseguiamo con gli interventi di inizio seduta.
I primi due sono del Consigliere Negash, il primo dal titolo dal diritto d'asilo al business denuncia del nuovo mercato dell'immigrazione prego Consigliere, grazie Presidente.
Vorrei richiamare la vostra attenzione sul recente è poco discusso il rinnovo tacito del memorandum tra l'Italia e Libia, firmato nel 2017, è la prima volta sotto il Governo di centrosinistra. Il Governo ha consentito che la clausola di rinnovo automatico scattasse senza dibattito parlamentare né informazione pubblica, prorogando per altri tre anni un accordo in umano. Questo rinnovo si inserisce in un quadro più ampio. Il sistema di gestione dei rifugiati e l'economia politica sviluppatasi attorno alle migrazioni. Nasce così un vero business dell'immigrazione in cui gli Stati delega hanno responsabilità e usano le persone come risorse negoziali, una rendita geopolitica per ottenere vantaggi finanziari, diplomatici o politici esempi. L'accordo UE-Turchia del 2016 costato miliardi ha reso Ankara, custode delle nostre frontiere, con la minaccia di aprire le porte intese simili col Libano, Tunisia, Egitto, Mauritania affidano a governi instabili il controllo migratoria in cambio di fondi, il Regno Unito paga per trasferire richiedenti. Asilo in Ruanda, operazione più simbolica che reale, e l'Italia ha firmato il protocollo con l'Albania, delocalizzando all'asilo in cambio di investimenti e sostegno politico. Questi accordi producono tre effetti, spostano responsabilità della protezione sui Paesi più poveri, aumentando disuguaglianze, legittima nell'erosione dei diritti, detenzione, respingimenti, abusi e l'Europa esternalizza alla violenza rendono la vita delle persone oggetto di ricatto politico, alimentando paura e consenso. Dietro la retorica della ammessi della sicurezza c'è una perico pericolosa, deriva che trasforma la solidarietà, il mercato delle responsabilità, dove i diritti valgono quando torna noti utili. Dobbiamo rifiutare questo business e difendere il diritto dell'asilo quale fondamento della civiltà democratica, grazie Presidente.
Grazie Consigliere, le ridò la parola al Consigliere Negash per il suo secondo intervento, Cassazione delle prassi illegittime della questura, cessazione, scusi.
Grazie Presidente, da oltre un anno presso l'ufficio immigrazione della Questura di Bologna in via Bovi campeggi, si registrano gravi ostacoli all'accesso alla protezione internazionale, numerose associazioni lo hanno denunciato già nel febbraio 2025, ma la situazione continua a peggiorare, limitando nei fatti l'esercizio del diritto d'asilo e generando discriminazioni le modalità organizzative in contesti in contrasto con la direttiva del Ministero degli interni.
Del 12 settembre 2024 rendono quasi impossibile presentare domanda il martedì e il venerdì vengono distribuiti circa 15 tagliandini, costringendo decine di persone a fine spesso notturne, senza certezza di essere ricevute. Non sono accettate richieste via pec né altre procedure alternative, mentre chi è inserito in strutture ho seguito dai servizi ottiene appuntamenti più rapidi, una disparità evidente.
Si aggiungono prassi prive di di base legale. La richiesta di denuncia di smarrimento del passaporto o chi non lo so lo possiede sarebbe il titolo di viaggio, l'obbligo di esibire contratti d'affitto o dichiarazioni di ospitalità che non esiste nella legge, sebbene la legge richieda solo l'indicazione di un domicilio, queste pretese creano ostacoli insormontabili per molte persone. I tempi di formalizzazione della domanda arrivano a due barra, tre mesi in violazione della norma che fissa il massimo di 13 giorni senza formalizzazione non vi è rilascio di permesso né accesso al servizio sanitario nazionale, lavoro, anagrafe, codice fiscale anche i rinnovi richiedono 7 barra, 8 mesi media col rischio di perdere occupazione, residenza e assistenza sanitaria. Per noi questo è inaccettabile. Queste pratiche violano la legge e generano marginalità e vulnerabilità, svuotando nei fatti il diritto d'asilo. Per questo facciamo nostre le richieste delle associazioni, che sono tante che hanno firmato questo, questo comunicato stampa e chiediamo al questore, alla dirigenza dell'ufficio immigrazione di cessare tali prassi e adottare misure organizzative che garantiscano un accesso effettivo, dignitoso e conforme alla normativa. Sono cose che chiediamo da anni che la questura velocizzi tutta la il. Il processo del rinnovo sono processi che chiediamo anche utilizzando delle Commissioni, ma non abbiamo visto nessun avanzamento. Per questo ci uniamo a tutte queste associazioni per chiedere alla questura di fare qualcosa, di risolvere questo problema urgentemente. Grazie Presidente.
Grazie Consigliere.
Consigliere Di Benedetto, lei ha quattro interventi, uno di seguito all'altro, il titolo del primo e aggressione all'avvocato Brunelli, prego Consigliere, grazie Presidente, con un primo intervento voglio parlare di quanto accaduto pochi giorni fa l'avvocato Elisabetta Brunelli è stata aggredita ai margini del convegno tenuto in un'aula occupata abusivamente dall'europarlamentare Ilaria Salis in cui si parlava proprio dell'occupazione come mezzo,
Per diciamo imporsi con la forza e prendere le proprietà altrui, prassi che evidentemente una certa sinistra legittima e ma è l'avvocato Brunelli, nota per le sue posizioni contro le occupazioni abusive e a tutela del diritto di proprietà, è stata aggredita poco dopo le è stato gridato, deve ritirare tutto spinta, faccia a terra a naso rotto, altri problemi e altre lesioni di vario grado su tutto il corpo e veramente trovo assurdo che a Bologna siamo arrivati a una situazione in cui c'è una certa parte, evidentemente o una componente di una certa parte che ritiene di potersi imporre con la forza, e trovo vergognoso vergognoso che non siano arrivate parole unanime di condanna pubbliche su tutta la stampa da parte di tutto il centrosinistra, perché l'avvocato Brunelli è una persona nota e conosciuta per le sue posizioni politiche, a volte due ore a volte forti ma evidentemente nette e chiare e in silenzio rispetto a questa aggressione che ha una matrice evidentemente politica è assordante. Siamo arrivati nella nostra città, a una situazione dove, evidentemente, se una persona ha idee di un certo tipo, alla fine a qualcuno va bene che vengano aggredite il silenzio. È vergognoso che diamo una posizione pubblica a tutti i gruppi di maggioranza, anche oltre che al Sindaco che deve prendere veramente, devo usare parole chiare e presentiamo anche un ordine del giorno col quale chiederemo al Sindaco di dare la solidarietà all'avvocato Brunelli di condannare questi fatti e ci auguriamo che arrivi il voto unanime di tutto il Consiglio comunale grazie Presidente.
Grazie Consigliere, il secondo intervento, il titolo le do la parola per il secondo intervento. Il titolo è sicurezza in Bolognina. Prego Consigliere. Grazie Presidente. Il Governo ha dato seguito a quanto annunciato sulla Bolognina e ha disposto le risorse per gli stanziamento di ulteriori uomini delle forze di polizia. Però è anche ora, come hanno detto anche i miei i miei colleghi, la collega Scarano in questi giorni in particolare che anche l'Amministrazione, però faccia la sua parte e chiediamo come centrodestra, da anni l'abbiamo chiesto anche noi come Lega in questi mesi, ma tutti i partiti lo hanno fatto in maniera costante dal 2021 a oggi di disporre l'utilizzo della Polizia locale per presidiare il territorio della Bolognina. A oggi la risposta è stata del silenzio, perché evidentemente l'Amministrazione non ha molto interesse ad agire in questo senso, però è ora di passare ai fatti, perché noi la nostra parte, la stiamo facendo. Grazie, Presidente.
Grazie Consigliere, le do la parola per l'intervento successivo sicurezza sui colli non solo prego.
Grazie Presidente, abbiamo visto l'ennesimo, gli ennesimi, mi correggo episodi di furti ai danni dei cittadini, in questo caso sui Colli 3 in appena 45 minuti continuano a ripetersi. Era stato fatto un patto di collaborazione, l'associazione e i cittadini hanno fatto la loro parte, però fanno sapere anche a mezzo stampa. Il Comune deve ancora dare seguito a quello che è la sua responsabilità messa per iscritto nel patto di collaborazione, allora chiediamo all'Amministrazione di fare la sua parte, perché non può passare il messaggio che chi vive in determinate aree della città viene considerato un cittadino di serie B e non è degno di essere tutelato. Grazie Presidente, grazie Consigliere. La parola va sempre a lei per il quarto intervento. Riconoscimento del car giver familiare prego grazie Presidente, un annuncio, penso storico, perché tanti hanno parlato negli anni della necessità di riconoscere i caregiver familiare come figure di stanziare delle risorse. Nessuno l'ha fatto fino a oggi con questo Governo, il Ministro Alessandra Locatelli, che con forza ha voluto andare. In questa direzione ed è finalmente riusciti a ottenere lo stanziamento di prime risorse in questo senso. E c'è chi chiacchiera c'è chi fa questo è il. Sicuramente il ministro Locatelli fa anche lei ha riconosciuto che si tratta di un primo passo, di un inizio. C'è ancora tanto da fare molte più risorse da stanziare, però intanto abbiamo cominciato, quindi penso che sia dovuto a questo Ministro, al Ministro Locatelli, un grazie per l'impegno perché ha lavorato e sta lavorando per il bene di tutti noi e anche per i caregiver familiari e quindi tutte le persone che sono prese da essi in cura. Grazie Presidente.
Grazie Consigliere, ora passiamo al prossimo intervento, consigliere Tarsitano, ne ha due, uno di seguito all'altro, il primo è sentenza 156 2025 della Corte costituzionale.
Eh sì, scusi, ha ragione. Prima il primo e riforma della giustizia ho invertito, prego Consigliere allora il primo intervento riforma della giustizia. Grazie Presidente. Il 30 ottobre il Senato ha approvato in quarta lettura, alla riforma della giustizia. Ora il confronto sul tema molto probabilmente si sposterà fuori dal Parlamento in vista di un referendum confermativo. Infatti il testo, non avendo ottenuto in seconda lettura voto favorevole dei due terzi dei parlamentari in entrambe le Camere, potrà essere sottoposto a consultazione popolare, come previsto dall'articolo 138 della Costituzione. I mesi che ci separano dal voto referendario auspico siano una reale occasione di confronto di giustizia. Se ne parla spesso con tonalità nocive, sguardi politicamente interessati ad accrescere il consenso in un conflitto tra poteri confuso e scomposto.
Vorrei che, nella nel nell'affrontare il complesso tema della riforma costituzionale, ci smarcatissimo tutti da uno schema retorico che la magistratura, nello svolgere le proprie funzioni giurisdizionali, si stia sostituendo alla politica. Io credo che ciò che sta accadendo da Tangentopoli in poi, se una regressione dell'iniziativa polipi politica, sempre meno chiara e meno presente sulle questioni dirimenti, tanto che molte materie e la Corte costituzionale ad intervenire invitando il Parlamento colpevolmente in ritardo a legiferare in materia,
Altra cosa è l'azione di controllo dei magistrati, in particolare dei PM, e su chi ricopre incarichi politici. Qui interviene lo schema retorico delle toghe rosse, che poi alla fine indagano non solo chi rosso non è se il timore che muove la riforma della giustizia e lo strapotere dei pm, la loro promiscuità con i giudici, come dice il Ministro Nordio, mi chiedo se sia questa riforma ad affrontarlo con serietà. Mi limito in questa sede a formulare alcune domande ad alta voce. Se il timore e la vicinanza tra magistrati che esercitano diverse funzioni in quanto questa potrebbe condizionare l'imparzialità nello svolgimento dei processi, perché scegliere come soluzione la separazione definitiva tra le carriere requirenti e giudicanti? E da considerare, infatti, che queste tra loro già non comunicano, soprattutto dopo la riforma Cartabia, che ha ristretto i passaggi di carriera ad una sola volta nei primi 10 anni, con numeri di passaggi decisamente irrilevanti sull'ammontare complessivo dell'organico della magistratura. Se il timore, il sentimento corporativo della magistratura, perché separare solo la funzione requirente da quella giudicante, sarebbe assai più corretto separare le carriere, anche a seconda dei gradi di giudizio in cui il magistrato esercita la propria funzione. Altrimenti, chi può assicurare che i giudizi di revisione siano effettivamente imparziali saranno i due CSM composti da membri estratti a sorte a risolvere il problema delle correnti, o sono solo un diversivo che ritarda l'intervento delle correnti, se poi si vuole veramente andare a colpire gli errori e gli esercizi scorretti dell'attività di un magistrato, come potrà un'altra Corte, composta principalmente da membri togati, essere efficace, considerato che il presupposto della riforma e ridurre la faziosità della magistratura basta alla selezione tramite sorteggio dei suoi membri, per estinguere il problema a queste domande e credo sia necessario andare a fondo in questi mesi, anche a livello locale, per capire l'anima di questa riforma. Se si tratta di un'azione gattopardi, Ana cambiare tutto per non cambiare niente o se dietro a queste modifiche vi siano prospettive più profonde di revisione dell'ordinamento, marcando con il prossimo referendum un primo passo verso obiettivi più impattanti e per ora, pubblicamente celati.
Grazie consigliere, le ridò la parola per il secondo intervento. Sentenza 156 2025 della Corte Costituzionale prego. Ecco, a proposito di giudici che fanno le veci del legislatore, è di grande importanza. La sentenza 156 della Corte Costituzionale di qualche giorno fa scaturita dall'iter giudiziario relativo alla vertenza tra il sindacato Orsa, l'azienda Seta di trasporto pubblico, e la sentenza interviene in materia sindacale andando a colmare un vuoto normativo con il quale spesso anche noi, nelle varie Commissioni consiliari nel seguire vertenze ci siamo cimentati, ovvero l'esclusione delle associazioni sindacali con rappresentatività dalla possibilità di formare la propria RSA nel caso in cui non siano firmatarie del contratto collettivo applicato in azienda, e la Corte ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 19, primo comma, dello Statuto dei lavoratori nella parte in cui non prevede che le RSA possa essere costituite ad iniziativa dei laboratori in ogni unità produttiva, anche nell'ambito delle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e questa sentenza determina accertamento importante svolta, ma anche qui sarà necessario appunto, un intervento del legislatore per renderla solida e costante. Intanto, però il tema è stato posto, direi in maniera.
È significativa e anche direi irreversibile dalla Corte.
Procediamo ora con l'intervento del consigliere Stanzani, sicurezza stradale in via degli stradelli guelfi prego, Consigliere.
Sì, grazie Presidente.
Ma esprimendo il cordoglio e il dolore per la persona vittima di questo ennesimo incidente a Bologna e la vi la vicinanza a tutti i suoi cari. Vorrei partire da una considerazione che non è solo doverosa, ma è necessaria quando accade un incidente stradale sempre equo, perché qualcosa è andato storto, diciamo così, può trattarsi di un guasto tecnico, accertamento di qualche fattore esterno imprevedibile. Spesso, però, è per qualche comportamento in strada sbagliato e quindi pericoloso con colpa, magari per distrazione, magari per co, per comportamenti deliberatamente irresponsabili, qualche volta persino con dolo, e quindi il richiamo a tutti è quello alla responsabilità da assumersi quando ci si mette in strada in gioco c'è la nostra stessa vita, quella delle persone che trasportiamo, se ne trasportiamo e di tanti altri a noi sconosciuti, di cui però, oppure siamo responsabili.
Ma c'è una responsabilità più grave delle altre, una colpa più grave delle altre quali esse siano, e quali siano queste responsabilità, una volta accertate, ovviamente, degli organi inquirenti in ogni caso di questo genere, che è quella di omettere Soccorso e di Fiuggi fuggire dal luogo dell'incidente e ce n'è una ancora peggiore di questa che è quella a freddo di non ritornare sui propri passi e reiterare un comportamento istintivo ancorché sbagliato.
Detto ciò, abbiamo una responsabilità, anche noi istituzioni, alle istituzioni e politica.
E voglio riprendere uno slogan che spesso è stato ripetuto anche in quest'Aula, obiettivo zero morti sulle strade, che è un obiettivo utopico, un'utopia, ma che penso che sia giusto porsi come obiettivo, anche se è un'utopia, certo certo con questa consapevolezza, dentro questa contraddizione è impossibile ottenere Zago morti sulle strade può darsi, ma noi dobbiamo porcelo come obiettivo.
È chiaro allora che l'unico approccio possibile serio, responsabile sia quello dell'umiltà, che ci dovrebbe far dire tutti che non esistono soluzioni magiche o magicamente risolutive, ma che ci dovrebbe anche far lavorare insieme pancia a terra per combattere ogni piccola battaglia che ci porti in quella direzione.
In via degli Stradelli Guelfi esiste già da diversi anni, da molti anni, un progetto per la messa in sicurezza degli utenti deboli della strada ciclisti e pedoni.
In un tratto pericolosissimo, avendo già tutti noi la piena consapevolezza della pericolosità di quel tratto di strada, è un progetto che non può aspettare che si sviluppino altre dinamiche.
Né tantomeno che si consumino polemiche politiche o tra istituzioni diverse.
È un progetto che va inserito subito nel piano degli investimenti del Comune e realizzato al più presto, reperendo le risorse necessarie.
Per questo io vi presento l'ordine del giorno che chiede questo, e lo faccio chiedendo anche il voto urgente oggi in Aula, non per ragioni politiche o tattiche, ma per ragioni di urgenza.
Se lo presenta, qualcuno della maggioranza, lo ritiro e lo dichiaro.
Solennemente mantengo l'ordine del giorno, grazie.
Grazie consigliere Stanzani, ora la parola va al Consigliere di Acco il cinque per 1.000, una scelta civica, prego Consigliere.
Sì, grazie Presidente, oggi voglio parlare di quello che è il famoso 5 per 1.000 di cui tanto vediamo, viene, che viene pubblicizzato in ogni luogo, soprattutto nelle oltre 380 368.000 organizzazioni. Non tutte hanno aderiscono al 5 per 1.000, ma stiamo parlando di una grossa fetta. Oggi, grazie al 5 per 1.000, abbiamo la possibilità. Le organizzazioni hanno la possibilità di poter erogare tutta una serie di servizi a favore delle di delle persone che ne hanno necessità e da quello che partiamo da quello che la ricerca, perché penso che oggi, grazie all'investimento che viene fatto anche nella nostra città, grazie a tante organizzazioni del terzo settore che lavorano molto su quello che è il tema della ricerca e grazie soprattutto al ai fondi che arrivano al riconoscimento viene che arriva attraverso il quel quella attribuzione che i singoli cittadini fanno in sede di dichiarazione del dei redditi si dà la possibilità, oggi di poter investire e sappiamo quanto oggi investire sul su quello che riguarda anche la ricerca investire sul terzo settore quanto possa essere utile, perché grazie a questi investimenti oggi si dà la possibilità a tante persone di poter avere una una terapia, di poter avere un un soccorso a quello che è il momento che la persona che sta vivendo e lo vediamo, lo abbiamo visto anche in alcune udienze conoscitive fatte direttamente sul posto all'interno dell'ospedale Sant'Orsola, all'interno all'ospedale Bellaria e tante organizzazioni della nostra città. Quello che è quello che è il valore e l'impatto che oggi il terzo settore che porta avanti nel nel nostro tessuto quo, nel nostro tessuto sociale, non solo della nostra città ma su quello che riguarda il tessuto e di tutto il Paese da Nord a Sud, grazie a questo contributo del 5 per 1.000 si dà la possibilità di poter fare qualcosa.
Alcuni dati e ci dicono che oltre 93 miliardi tra è stato generato dalla produzione nell'anno nell'anno 2024 tra entrate e uscite.
Stiamo parlando di oltre 900.000 lavoratori e ed è bene che, anche all'interno di quello che riguarda il, il ruolo dei del terzo settore, in tanti di queste organizzazioni c'è sempre una figura che è stato menzionato prima da parte di un collega che mi ha preceduto che quella della figura del caregiver, bene, l'azione fatta dal Governo è una risposta che veniva chiesto da da anni, credo da tutte le organizzazioni del volontariato, quindi quindi, sicuramente questo è un una, un primo, un primo esame, ma sicuramente serve ancora di più su quello che riguarda,
Tutta la legge delega sulla nono non autosufficienza su cui le le associazioni sperano di poter avere anche dei contributi, che ci siano dei fondi anche da parte del Governo. Penso che questo, ma la cosa che mi preme, che di questi lavoratori che ci sono oggi nel nel mondo del delle organizzazioni di volontariato, il 57,2 per la prima volta sono è una quo la quota delle donne che superano per la prima volta gli uomini. Penso che questo sia un dato importante di quante donne oggi operano operano all'interno del terzo settore, e penso a quei 6000000 di volontari. Se oggi tante organizzazioni.
E non voglio fare nomi perché non sarebbe giusto. Oggi hanno la possibilità di poter dare a tutta una serie di servizi. Penso all'ambiente oggi sanitario quanti di volontari ci sono oggi, all'interno degli ospedali, che sono tutte persone con un badge che sì che dedicano parte del loro tempo per gli altri? Penso che sia giusto e meritevole che il 5 per 1.000 sia in in qualche modo un segnale su quello che riguarda il vero valore sociale, non solo sull'impatto sociale, ma anche quello relazionale e trasformativo. Proprio per questo presenterò al termine del mio intervento un ordine del giorno con trattazione urgente su quello che riguarda il tema del cinque per 1.000. Grazie Presidente.
Grazie Consigliere, consigliera, Larghetti in strada, non ci sono pirati, ma normali cittadini che agiscono violenza stradale, prego.
Grazie Presidente, purtroppo ci troviamo di nuovo a commentare uno di questi fatti di cronaca, un uomo in bicicletta che è stato travolto ed è stato ucciso da un automobilista e il conducente che è scappato senza fermarsi. Questa volta la notizia è sulle prime pagine di tutti i quotidiani nazionali, perché purtroppo la vittima era insomma una persona conosciuta non solo in città, un barbiere di piazza Azzarita, ma anche per la parentela con Laura Pausini. Però ogni giorno ci sono nomi meno noti, tragedia anche più gravi, che non finiscono in prima pagina. Eppure ogni volta leggiamo le stesse cose, l'auto pirata, la fatalità, la strada killer, allora noi non ci stanchiamo di dirlo, che la violenza stradale non è una sfortunata coincidenza, non sono le auto che scappano, sono le persone, non ci si può non accorgere che un uomo rimbalza Evolavia sul cofano dell'auto che stiamo guidando. Non è possibile queste persone a cui accadono queste cose, però non sono dei mostri.
Sono cittadini comuni che corrono che si distraggono che pensano che tanto succede agli altri. Sono persone come noi che magari la sera prima hanno scherzato, che hanno la guida sportiva, che magari erano lì superato il limite di poco ci mancherebbe altro che gli diamo una multa, persone che magari non hanno più le capacità psicofisiche di guidare e con visite mediche poco attente, continuano a rinnovare la patente e nessuno dei loro cari gli dice che non è più il caso.
E continuiamo a normalizzare questi comportamenti finché la fretta vale più della vita, continueremo a leggere di persone uccise sulla strada.
E la domanda è come facciamo a salvare la vita delle persone se non abbiamo le risorse per farlo? Abbiamo una legge di bilancio, quella del 2026 che sta tagliando tutto, non ci sono più fondi per la mobilità sostenibile, sono spariti 12 milioni, non ci sono i fondi, il fondo per le ciclovie era 100 milioni, l'avevamo portato a 10 sono spariti altri 2 milioni, adesso è azzerato per la mobilità metropolitana, 80 milioni in meno il Fondo infrastrutture, trasporti e viabilità, 159 milioni meno. Beh, si direbbe sì, forse si farà qualcosa di specifico sulla sicurezza stradale. No, il Piano nazionale per la sicurezza stradale, stimato da 1 miliardo virgola 4, è a zero. Senza nessuna copertura e in strada si continua a morire e i Comuni devono continuare a fare interventi con le risorse del loro bilancio. Questa è la situazione e anche a Bologna, purtroppo, la tendenza è molto chiara. Con l'ultima tragedia, quella di questi giorni le vittime del 2025 hanno già superato quelli dell'anno scorso, quest'anno sono 11, l'anno scorso sono state 10 e ci sono feriti che continuano ad aumentare. Ci sentiamo dire che la gente va più piano per via dei cantieri. No, i buoni risultati di Bologna, 30 erano per i cantieri, però i cantieri stanno continuando, anzi stanno aumentando sempre di più, perché stiamo andando avanti con le cantierizzazione e però stanno aumentando anche le vittime. Allora non torna qualcosa, forse non erano le reti arancioni che rallentavano le persone male al dibattito pubblico, l'attenzione collettiva, la consapevolezza che Città 30 ci aveva dato sull'importanza di come guidiamo in strada da quando la legge, la sicurezza stradale è uscita dall'azienda mediatica. Purtroppo sono tornate le condotte pericolose quando cala l'attenzione si rialza la velocità, la Città 30 non è un esperimento, è un processo di trasformazione degli spazi e delle abitudini che qualcuno ha usato solo per fare opposizione fine a se stessa. Titoli acchiappa click o petizioni che non hanno raggiunto nemmeno il numero minimo. Ad essere accolte, però, erano buone forse per le campagne elettorali, per i banchetti sulle regionali. Ecco, la verità è che dove abbiamo fatto le ciclabili, che ogni volta che si fa una ciclabile c'è qualcuno che si fa il video dicendo che non ci va nessuno come qualcuno sfortunatamente aveva fatto sulla tangenziale delle biciclette, però, quando facciamo le ciclabili, guarda caso sulle ciclabili aumentano il numero di persone che usano la bici e diminuiscono gli incidenti gravi e mortali. Io vi sfido a ricordare la quantità di incidenti mortali che abbiamo commentato. Quanti sono avvenuti su piste ciclabili, quanti negli ultimi anni.
Invece, dove non abbiamo fatto infrastrutture e lo stiamo vedendo perché gli incidenti stanno aumentando, soprattutto in zone extraurbane come Stradelli Guelfi, come ricordava il collega, dove c'è un intervento che doveva essere realizzato nelle misure compensative del passante e adesso di nuovo senza senza capitolo di spesa e si chiede di nuovo di farli al Comune. Ecco, lì avvengono gli incidenti, allora forse dobbiamo cambiare prospettiva e dobbiamo riconoscere che la violenza stradale non è un fatto di cronaca, non, ma è un problema culturale, un problema politico e non è utopia, colleghi, perché a Helsinki quest'anno hanno avuto zero vittime nel 2000 e nel 2024, quindi non ci sono i pirati della strada, ci sono cittadini che agiscono, violenza, serve un impegno collettivo e anche noi, pur con le poche risorse che abbiamo, dobbiamo sicuramente mettere in campo un piano di interventi per la sicurezza stradale, la moderazione del traffico, grazie.
Grazie consigliera, allora procediamo con il Consigliere Di Benedetto Bologna, tra le città meno sicure d'Italia, prego, grazie Presidente, gli ultimi secondi per riportare la classifica del Sole 24 ore Bologna, purtroppo si pone in cima alle classifiche, ancora una volta in termini negativi sul tema della sicurezza abbiamo un più 1,8% di rapine, più 2,3% di furti, più 5,8%, lesioni più 7,5% di violenze sessuali la sicurezza deve andare in.
Grazie Consigliere, ora la parola alla consigliera Bittini salvate gli over 60 dal consigliere è collegata.
E scusatemi un attimo solo.
Ah, mi vedete, vero?
Sì, solo per favore.
Mi è saltato, tutto insisteva, devo uscire, scusatemi.
Allora forse ecco, forse ce l'ha fatta consigliera Bittini deve accendere il microfono consigliera.
Grazie Presidente.
Sta crollando tutto, ma non importa, c'è, la posso fare.
Perché perché è così importante per me parlarne oggi, perché sto leggendo il bilancio?
E un'occhiata in particolare.
Gliela dobbiamo dare perché il go.
La bozza di bilancio che il Governo in questi giorni sta preparando intende indicarci la strada che lo Stato italiano dovrà proseguire in questi anni.
Sono un po' perplessa, ma credo che tutti quanti siamo preoccupati perché, quando hanno chiesto il voto a tutti noi.
Ed erano partiti davvero alla grande, dicevano che tutto sarebbe andato bene, che sarebbe stato Natale tutto l'anno che saremmo andati in pensione a 15 anni e mi pare di cogliere dipendere nella bozza di programma dell'attuale Governo che tutto ciò non lo vedo, non so datemi voi adatti,
Io che cosa vedo, vedo l'aumento dell'età pensionabile, che non è cosa da poco per chi ha più di sessant'anni da 2027 di un anno di un mese di due mesi nel 2028 e via crescendo vedo che è in bilico l'opzione donna, quindi, ancora una volta le donne vengono caricate di lavoro, lavoro familiare perché non ci sono i servizi perché hanno tolto i servizi, non ci sono in sé e per servizi non si intendono mica solo gli asili nido e si intendono anche le CRA si intendono le case di riposo, s'intende la cura dei nostri genitori, che ricade spesso sulle spalle delle famiglie con salari bassi, fermi a molti molti anni fa, non mi e vi risparmio il fiscal drag, quindi.
Che accade di fronte a tutto questo, dove si stima che a Bologna ci siano degli over 65 una fase tra gli 80 1.100 mila ecco la cosa che mi domando che ci dobbiamo domandare tutti qua quale destino questo Governo intende dare a questi uomini e queste donne oppure questo Governo ritiene che gli over 65 non debbano avere destino grazie.
Allora procediamo con la consigliera Di Pietro, storia, memoria è educazione, prego Consigliere.
Grazie Presidente. I recenti fatti di Parma confermano l'importanza di proporre iniziative sulle intrinseco legame tra pedagogia, educazione politica. Giovedì scorso allo Stabat Mater, si è tenuto un importante appuntamento collegato al centenario della nascita di dette righi, scrittrice e insegnante staffetta, partigiana. L'iniziativa è stata promossa nell'ambito delle sette ma Settimane pedagogiche, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell'educazione, dell'Università di Bologna, a partire dalla storia di detta, attraverso un racconto corale di interventi, testimonianze performance artistiche e la promozione e la proiezione del promo realizzato dalla regista Antonella Restelli, che vedrà la diffusione in completa del documentario entro la fine dell'anno. Nell'ultima giornata dedicata all'intitolazione di un giardino in memoria di ho detto a cui stiamo lavorando, si è voluto trasmettere il senso di una storia educativa capace di difendere e salvaguardare, nel rinnovamento e nel rapporto intergenerazionale, una scuola democratica improntata alla promozione dei diritti sociali e civili, in cui il legame con la cultura e la società è costante il pomeriggio e che ha visto la presenza dei familiari ha avuto un esito molto positivo e ne siamo davvero lieti. La stessa centenario nato, anche nell'intento di portare alla luce una figura femminile, è importante e non propriamente nota a tutta la città. Sta raccogliendo i suoi frutti, perché proprio in occasione del convegno di giovedì abbiamo appreso con soddisfazione che la Sala Borsa organizzato per il 28 novembre alle 17, insieme ad Anna Lisa Marchianò editor e curatrice della seconda edizione del fratello, una passeggiata per ripercorrere le strade e i luoghi narrati nel libro sono aspetti importanti che confermano l'impatto e le ricadute positive che sta provocando il percorso. È doveroso collegare questo evento a quanto, in questa fase storica, sta venendo ho detto, ha tradotto la sua esperienza postbellica in emancipazione. Missione si colloca in una dimensione storica, segnata anche in ambito educativo, da importanti riforme e trasformazioni a cui lei stessa ha contribuito. La scelta di riproporre una riflessione sulla storia dei vissuti risponde a un bisogno di trasmettere il. Valore di una memoria che dobbiamo mantenere viva per evitare che venga riscritta.
Da chi ancora non ha chiuso i conti con il passato fascista e cori partiti, dalla sede di Fratelli d'Italia, a Parma, non possono essere liquidati come una ragazzata e fa il paio con la scelta del Ministero dell'istruzione di togliere l'accreditamento degli insegnanti al corso contro la militarizzazione delle scuole che aveva già raccolto 1.200 iscrizioni perché non conforme alle finalità educative della scuola fatti che sono la dimostrazione evidente di come si vogliono negare i principi costituzionali che dovrebbero orientare la scuola a formare cittadini consapevoli del domani.
La storia di pedagogisti, insegnanti e maestri è la storia di persone che hanno tradotto il loro impegno formativo in un atto politico tesa all'educazione democratica e al rispetto dell'altro, rendendo questo ambito il laboratorio permanente per nutrire, attraverso le relazioni, una pratica democratica basata sul rispetto reciproco, aspetti che purtroppo non sono graditi dal Governo.
La scuola è il luogo in cui l'educazione alla pace e la cultura del disarmo dovrebbero essere trasmessi per stimolare un approccio individuale e collettivo, non violento, per contrapporre alle barbarie a cui assistiamo un nuovo Umanesimo italiano ed europeo. Grazie.
Grazie consigliera consigliera Ceretti cardini per lo stanziamento nazionale sul bilancio 2026 risibile pre.
Grazie Presidente, la Ministra Locatelli giovedì ha annunciato che il disegno di legge per il riconoscimento dei caregiver familiari è stato presentato il Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei ministri. Un annuncio quindi lo ha fatto poche ore prima che qui a Bologna si svolgesse un importante convegno proprio per fare il punto su questa legge necessaria, che stenta ad arrivare al palo da troppi anni, un convegno organizzato venerdì mattina, in Cappella Farnese dalla casa dei risvegli patrocinato dalla Camera dei deputati, dal Comune di Bologna. Come sapete, questo tema ci tormenta da molti anni qui in Consiglio comunale, insieme a voi, colleghi, spesso all'unanimità abbiamo approvato numerosi ordini del giorno per cercare di far giungere la voce della città, capoluogo di regione che più di tutte investe su autosufficienze caregiver agli va a livello nazionale, per spingere dal basso verso la legge. Recentemente, sempre con la casa dei Risvegli, sono stato alla Camera dei deputati per una conferenza stampa che aveva proprio questo obiettivo chiedere dai territori che lei l'iter legislativo tornasse in campo bene la Ministra giovedì annunciato in pompa magna che finalmente saremmo arrivati ad un testo quale non è dato ancora sapere, visto che di progetti di legge sul riconoscimento dei caregiver ce ne sono sicuramente più di 10 depositati. Quello che ritengo più corpose corretto è il progetto di legge a prima firma. Onorevole Ilenia Malavasi.
Quale sia il testo, quindi è cosa contenga, non è cosa banale e non priva di preoccupazione. La cosa invece che preoccupa con certezza sono, ahimè, le risorse. La legge di bilancio 2026 istituisce un Fondo collegato alla legge futura e che dovrà riconoscere e dare supporto e caregiver familiari. Stiamo parlando di 7 milioni di persone che si prendono cura di un loro caro in Italia e le risorse stanziate sono 1,15 milioni per il 2026 e 207 milioni per il 2027, quella del 2026 poco più di 1 milione per 7 milioni di persone è una presa in giro, quella del 2027 207 milioni, se confermati, naturalmente, sono essi stessi ampiamente insufficienti. Non lo dico io, ma Vincenzo Falabella, presidente di FISH Federazione italiana per i diritti delle persone con disabilità e famiglie, dice Falabella la cifra per il 2026 1,15 milioni è così bassa da essere quasi simbolica rispetto all'ampiezza del fenomeno, il Fondo operativo, ovvero parte dal 2027, eppure allora, con i 207 milioni l'anno appare decisamente insufficiente se pensiamo che in Italia si stimano oltre 7 milioni di persone che svolgono il ruolo di caregiver familiare e soprattutto, queste risorse servono per attivare interventi legislativi.
Non ancora per l'erogazione diretta di sostegni o benefit al caregiver, il che significa che la misura concreta di chi assiste quotidianamente resta ancora rinviata.
La legge di bilancio inserisce finalmente il tema dei caregiver familiari nella cornice legislativa nazionale, ma lo fa partendo da cifre modeste e con un orizzonte operativo distante, il riconoscimento c'è, ma bisogna vedere quale sarà la definizione di caregiver e soprattutto, il sostegno resta decisamente insufficiente, il 2026 sarà quindi un anno di costruzione e preparazione.
È poco più che.
Una una una manovra che possa dare sostegno, ecco, ricordo che sulle spalle di tantissime donne che oggi soprattutto le donne si caricano del peso di cura, ancora l'Italia non riesce a leggi a legiferare una legge che sia ampia e inclusiva e che porti ad una definizione che tenga dentro anche tutte quelle.
Le persone che possono.
Essere non conviventi e che possono, attraverso la loro, il loro lavoro quotidiano e la vita nelle proprie famiglie. Assistere e dare assistenza e cura ad un amico, a un familiare ha una sorella, un fratello ha un figlio o a un genitore che ne ha bisogno, quindi non è un fatto privato o essere caregiver essere caregiver è un fatto soprattutto pubblico, grazie.
Grazie consigliera la parola al Consigliere Monticelli, l'impegno a essere fedele alla realtà, ricordando, Pierpaolo Pasolini prego Consigliere. Grazie Presidente, vorrei svolgere un pensiero di memoria e di impegno civile, ricordando Pier Paolo Pasolini, ucciso tra la notte del primo e il 2 novembre 1975 Pasolini nacque qui a Bologna e fu proprio la nostra città, con la sua università come esteri, come Roberto Longhi con la cerchia viva di intellettuali come Francesco Arcangeli Luciano Anceschi, Roberto Roversi a forgiare la sua mente libera inquieta appassionata Bologna fu per lui la città delle prime scoperte, della parola, dell'arte, della libertà di pensiero, un luogo in cui la cultura non era ornamento, ma strumento di verità Pasolini ci insegna ancora oggi che la cultura è politica nel senso più alto, non come partito, frazione o fazione, ma come responsabilità verso la realtà. Era un uomo pieno di contraddizioni, è proprio per questo profondamente umano, razionalmente ateo anticlericale riconosceva che la sua visione del mondo era intrisa del cristianesimo. E del sacro, creando un rapporto complesso e non convenzionale con la fede poeta e pensatore, critico, marxista e solitario, visionario e concreto, non smise mai di cercare una forma di verità anche dentro i propri conflitti, anche dentro il desiderio, anche dentro la sua differenza, era un uomo che non separava, ma il corpo dall'anima, l'intelligenza dal sentimento e dalla passione. La sua ricerca di libertà sessuale amorosa, che fu spesso fraintesa, è sempre giudicata, era in realtà un'altra forma di una sua verità, un modo di abitare il mondo senza maschere e senza ipocrisie. Pasolini pagò questa libertà carissimo prezzo fu processato, isolato, deriso dalle destra e dà molta parte della sinistra, ma non tacque mai nei suoi scritti corsari e nelle Lettere luterane ci consegnò parole che restano attuali contro l'omologazione contro la società dei consumi, contro la distruzione delle culture popolari e delle coscienze critiche, in un tempo in cui anche la politica rischia di ridursi al linguaggio vuoto. Pasolini ci ricorda che, pensare criticamente un atto etico e che la verità non coincide mai con il consenso, come scriveva lui stesso in una delle pagine più potenti. Io so, io sto i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato colpo di Stato, io so i nomi dei responsabili della strage di Milano, della strage di Brescia, della strage di Bologna, io so i nomi del vertice che ha manovrato, dunque sia i vecchi fascisti sia i neofascisti, sia i nazisti 6, infine terroristi della destra, sia parallelamente parte di quelli della sinistra. Io so i nomi dei responsabili di ciò che è accaduto in Italia negli ultimi 10 anni. Io so, ma non ho le prove, non ho nemmeno indizi, io so perché sono in intellettuale uno scrittore che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che si scrive di immaginare. Ciò che non si sa o che si tace oggi ricordandolo in Consiglio comunale, significa riconoscere che la libertà di pensiero, anche la più scomoda, è il fondamento stesso della democrazia, essere fedeli alla realtà che la cultura non è un lusso ma un bene pubblico. Grazie Presidente,
Grazie consigliera, Consigliere, Fattori avviso falso di abbattimento, alberi per un parcheggio ad Arcoveggio, prego.
Presidente, allora, qualche giorno fa, in via dell'Arcoveggio, 45 sono apparsi alcuni cartelli su alcuni alberi che comunicavano che sarebbero stati abbattuti tre alberi ad alto fusto per ampliare il parcheggio, quindi più auto, meno meno verde in calce c'è una firma illeggibile sia del referente che del soggetto che aveva posto il cartello ma questi,
Questi ne foto dei cartelli sono stati immediatamente rilanciate in rete da alcuni comitati diciamo i soliti e altri soggetti non che hanno alimentato rabbia e indignazione. Solo dopo un po' qualcuno ha pensato di scrivere al Comune chiedendo informazioni su questa notizia. Il Comune ha detto ha risposto che non era vero niente, allora questo è solo un esempio, ma per dire che sono sempre poche le riflessioni che facciamo sull'uso dei social.
Che vengono in cui vengono rilanciate notizie prive di verifica. No, vengono condivise notizie prive di verifica.
E in particolare la nostra città, diciamo a parte l'esperienza di questi, in particolare nell'ambito della gestione del verde, abbiamo avuto una Commissione proprio giovedì, no, in cui si parlava del giardino San Leonardo e di notizie false rilanciata a proposito della ristrutturazione, questo è un esempio quanti avranno preso atto del fatto che quella cosa non è vera e magari qualcuno arriverà a dire è lo avrebbero fatto, ma non lo faranno perché noi ci siamo posti. Ecco, questo credo che sia davvero una distorsione della realtà e malafede, grazie.
Grazie Consigliere, consigliera Di Pietro, divario digitale, prego e molto importanti che si stia proseguendo con l'installazione della rete per garantire la copertura cellulare nelle aree montane. Il tema della connettività è una delle questioni fondamentali per contrastare il divario digitale e il lavoro dell'Amministrazione è lodevole da parte del Consiglio. Non manca l'attenzione a seguire le diverse azioni che si stanno realizzando per promuovere la piena cittadinanza digitale. A tal proposito, richieste di recente, insieme ad altri colleghi, una d'udienza conoscitiva per un aggiornamento sul progetto digitale è facile sul protocollo e metropolitano con i sindacati per il superamento del divario digitale delle persone anziani. Vista lì la rilevanza del tema, auspico che questa udienza si passa calendarizzare entro la fine dell'anno, grazie.
Consigliera Bernagozzi, lei ha due interventi, uno di seguito all'altro. Il primo è il femminismo praticato. Prego sì, grazie Presidente, ma intervengo sicuramente per l'inchiesta su alcune chat di influencer che francamente un'inchiesta che non mi appassiona molto, ma credo che il femminismo in quanto tale vada difeso c'è il femminismo non è quello di facciata, quello, insomma, che a volte mainstreaming come non lo è non lo è la lotta alla violenza, che sento sempre fare, a volte solo in occasione di eventi tragici femminicidi e poi diventa praticamente zero su sulla sulle politiche che si mettono in campo quando invece si deve parlare appunto e contrastare il fenomeno della violenza,
Il femminismo è pratica, è pratica quotidiana, costante sia nel pubblico che nel privato. Fatemelo dire è il femminismo. È partire dai dati, cioè i dati che vanno raccolti, letti, capiti,
Ho letto, per esempio, ad esempio, che in un'ultima ricerca la violenza di genere sarebbe molto più presente nei luoghi in cui le donne hanno una vita più emancipate, dove c'è più emancipazione. Questo è certamente vero. Sappiamo molto bene che quando le donne vogliono uscire da quelle logiche patriarcali di possesso e di,
Diciamo di prevaricazione. È proprio lì che la violenza, tra l'altro, agisce degli uomini in maniera più forte. Ma guardate che se noi guardassimo bene quei dati ci direbbero un'altra cosa che i dati raccolti sulla violenza sono spesso dovuti alla presenza in quei luoghi, in quelle città in cui i Comuni dei centri antiviolenza e di istituzioni attente a questo fenomeno, perché anche questo cambia radicalmente, diciamo la vita di una donna che decide di uscire dal percorso di violenza. È chiaro ed evidente che se in quei luoghi, in alcuni luoghi non c'è alcun tipo di rete che può sostenere queste donne nell'uscita dal percorso di violenza, magari queste donne che hanno e qui subentra anche la violenza economica hanno difficoltà economiche non hanno abitazione, voi potete immaginare che cosa vuol dire avere invece una rete che ti può aiutare ad uscire da quel tipo di percorso. Ecco, noi dovremmo mappare esattamente anche questo per capire bene le radici della violenza e chi sta esultando in queste ore no di due, cercando insomma di buttarla in caciara e di voler svalutare invece Elba il valore e la potenza del movimento femminista.
E che fa di tutta l'erba un fascio e non uso questa parola a caso o che PE o che ancora peggio, in queste ore si è prodigato nel commentare in maniera becera sottoposte che ricordavano purtroppo la scomparsa di Oria Gargano, che è una donna che ha fatto del suo impegno proprio contro la violenza e il diciamo un impegno quotidiano e che ha ricevuto offese proprio terribili in cui qualcuno no, diceva un'altra Nazi femminista morta, o cose di questo genere. Credo che parleremo. Spero che arriveremo a parlare dell'ordine del giorno sull'hate speech, che ha proposto qui la consigliera Porpora Marcasciano anche per questo bene, io vorrei dire a tutti loro, a tutti e tutti questi, in queste persone che non vedevano l'ora di vedere un inciampo che invece il femminismo c'è, viene praticato, è sorellanza, e lo faccio proprio oggi, a distanza di qualche giorno dalla morte di Tina Anselmi, ricordando il, grande lavoro di sorellanza, PET Tina, Anselmi Nilde Iotti, che ha portato a evolvere questo stato davvero in termini di leggi e in termini anche di attenzione rispetto ai temi di genere. Noi continueremo tutte a praticarlo grazie.
Grazie Consigliere, le ridò la parola per l'intervento successivo Presidium Bolognina.
Un percorso di ascolto, io lo voglio dire qui di fronte alla politica urlata o gridata, nelle TV e nei giornali invece c'è stato un grande percorso di ascolto in mezzo alle persone tra i cittadini, un percorso praticato ovviamente all'interno del quartiere e rispetto a questo c'è una visione, una visione che tiene insieme i chioschi diciamo, della che saranno dati alla comunità il presidio appunto delle forze dell'ordine, la cura sull'illuminazione che è stata fatta, il lavoro sulle case, ACER, eccetera, eccetera. Sorrido leggendo oggi che qualcuno dice che è tutto merito del Governo, non ricordando, penso che ne parlerà anche il collega Mazzanti, che invece è proprio il Comune che è riuscito a trovare questo luogo, che lo sta ristrutturando con soldi propri e che invece dal Governo aspetta una risposta su quando arriverà la polizia. Grazie,
Grazie consigliera, Consigliere Monticelli. La violenza non è il nostro destino, prego, grazie Presidente. Le cronache di questi giorni ci parlano di giovani vite spezzate, di ragazzi uccisi, travolti da una violenza tra loro che cresce, che corre il rischio di farsi costume normalità ed è successo tempo fa anche a Bologna è il segno di un tessuto sociale ferito, armi troppo facili, vuoto dissenso, aggressività che si alimenta on line per strada di identità così arrogantemente fragili che per esistere debba 1 sopprimere l'altro da sé in un mondo dove le morti per la guerra sono giustificate, dove la violenza normalizzata, anche la violenza quotidiana rischia di diventare tragica abitudine. Non possiamo accettare che la gioventù viva la violenza come destino, ogni arma, ogni risorsa, ogni post che degenera ci chiama responsabilità concrete. Dobbiamo chiederci che modello di comunità stiamo offrendo. Se i giovani crescono e la paura o nel rancore, quale sicurezza stiamo cercando quella strutturale o quella solo punitivo di sorveglianza, noi non possiamo restare a guardare Bologna sta facendo il possibile perché non sia terreno di morte né di statistiche, continuerà la cultura, quella vera civica. Relazionale, deve diventare strumento di libertà, non solo risposta al dolore, e la politica, se coraggiosa, sceglie la via della prevenzione e dell'ascolto della cura della fragilità. La violenza non è inevitabile, non è il nostro destino, è una sfida morale collettiva che ci riguarda tutti. Per questo annuncio che chiederò un'udienza conoscitiva su questo tema. Grazie Presidente,
Grazie consigliera, Consigliere Begaj, il Governo astratta e non dà soluzioni, prego.
Grazie, Presidente beh, colpisce l'indiscrezione che che abbiamo letto rispetto a queste questa proposta di nuova procedura di sfratto.
Nel giro di 15 giorni, secondo le forze di estrema destra che governano il Paese, le persone dovrebbero essere sfrattate da da casa loro una sorta di procedura accelerata, ma vedete.
Perché è una cosa che io definisco fumo negli occhi, ma anche particolarmente problematica, se non mostruosa, nei confronti delle famiglie in difficoltà, perché qui si sta facendo un'operazione, a mio avviso, di dare un contentino rispetto alla pressione politica che il Governo ha ricevuto sull'aliquota al 26%.
Per, appunto, tendere una mano a le associazioni dei dei proprietari sul piede di guerra contro il Governo sull'aliquota, però, vedete accelerare le procedure di sfratto senza avere un piano casa, senza avere risorse stanziate e senza avere politiche sociali. È molto grave ed è molto pericoloso, perché ancora una volta si sta facendo politica sulla pelle delle persone, sulla pelle dei cittadini, sulla pelle di quelle milioni di persone che sono che vivono in affitto, sono la minoranza nel Paese, ma sono milioni di persone di cui almeno 1 milione in condizioni di povertà, allora è questo il Piano casa del Governo e questo è il Piano casa delle forze di estrema destra che governano il Paese, sfrattare le persone senza dare nessuna risposta.
Cercando le risorse e buttando fumo negli occhi. Come ho letto, ho letto l'intervista su un giornale nazionale, dove si dice sostanzialmente che con il fatto che la Commissione europea ha.
Ha messo in campo ha definito le nuove priorità sul diritto alla casa, quindi si possono spostare dei capitoli rispetto alle regioni.
Dei finanziamenti europei sulla sulla casa, una una teoria, cioè per adesso siamo al campo delle dichiarazioni, il problema è che sono tre anni che il Governo è in carica, tre anni finiranno il mandato a meno che le cose non cambiano, senza aver messo in campo nulla e questo lo consegnerà alla storia e quindi ma la domanda è perché la Commissione europea ha definito priorità al diritto alla casa, ve lo ricordo,
Perché gli assessori alla casa italiani, tra cui la vicesindaca, Emily Clancy, hanno chiesto alla Commissione europea di prendere in carico l'emergenza abitativa, perché la Commissione europea li ha ricevuti, al contrario del Ministro competente che ha la delega alla casa. Questa è la ragione per cui è stata definita come priorità il diritto alla casa a livello europeo, sicuramente non perché c'è stata l'attenzione di questo Governo, che non ha mai ricevuto, appunto, nemmeno gli assessori alla casa, e quindi e questo questo Governo rimarrà alla storia per questa ragione, ma anche per un'altra, che in realtà sono anche cose collegate per il fatto che il Governo che da 10 anni a questa parte ha la ha messo in campo la più alta pressione fiscale.
Cioè siamo arrivati al 42,8% del PIL.
Di pressione fiscale, cioè significa che ogni 100 euro di PIL quasi 43 sono di fiscalità, quindi chiaramente ad una pressione fiscale record, nonostante tutta la propaganda che che è stata fatta sull'abbassamento delle tasse dovrebbe corrispondere perlomeno una politica sociale forte, no, non è così, perché.
I soldi vanno in Albania, la quale paese dal quale sono appena tornato proprio per le proteste al CPR, dove ancora ci sono purtroppo 20 persone capri espiatori della propaganda del Governo, 673 milioni spesi, per cui una cosa mostruosa, con i poliziotti italiani che invece che fare altro stanno lì con le loro camionetta, i loro mezzi e con i tagli che oggi scopriamo da un articolo molto puntuale sulla stampa nazionale, tagli fatti ai Ministeri per poter finanziare l'operazione Albania, ma non c'è un po' di vergogna, un po' di di dignità nel richiedere il fatto che sia inaccettabile che vengono tagliati i soldi alle politiche sociali italiani per poter finanziare quella cosa lì miss mostruosa e disumana, per non parlare del ponte sullo Stretto. Quasi fanno ogni giorno le gli annunci sulla Corte dei conti. Poi però ci si lamenta che la Corte dei.
Consigliera Bernagozzi, crisi abitativa, a Bologna prego sì, volevo sottolineare ancora una volta che il Comune di Bologna mette da sola la metà dei soldi che il Governo sta mettendo sulla crisi abitativa, che ovviamente non riguarda solo a Bologna ma tutto il Paese e perché in Italia siamo oltre 40.000 sfratti e il 27% delle case resta vuoto e quindi la strada di garanzie per entrambi, chi non a casa e chi la mette a disposizione, quindi, incontro domanda offerta è la strada giusta, grazie.
Consigliera Di Pietro emergenza casa secondo, il Governo deve decidersi a stanziare risorse, a fare i piani quinquennali e decennali per l'edilizia pubblica sociale ed è il momento della responsabilità e non della propaganda populista, grazie,
Allora il prossimo intervento è della consigliera Zontini, sempre sullo stesso tema, allora a casa e crisi abitativa, quali risposte dal Governo e quali dal Comune prego consigliera.
Grazie Presidente.
Su questo tema ovviamente caldo, della crisi abitativa e anche del Piano casa, come dicevano, anche se in modo un po' come dire poco corretto. Alcuni colleghi prima di me ci se c'è stata una su nelle dichiarazioni precise e del Ministro Foti, quindi non è che sono voci di corridoio che parla appunto di una revisione dei programmi dell'Unione europea per le regioni e che dovrebbero appunto riuscire a portare e 890 milioni di euro alle Regioni e proprio per dare risposta alle politiche per la casa, a fronte appunto di una richiesta dalle regioni di 887000000, ovviamente questi si aggiungono ai 600 milioni che sono già stati stanziati con la manovra dello scorso anno, anche se questi 600 milioni li sappiamo che solo dal 2027, mentre invece con questa revisione, anche tramite i fondi di coesione, e si potrebbero anticipare appunto già al 2026, ma allora la prima osservazione che abbiamo già fatto altre volte è che il Governo, con compatibilmente con tutte, ovviamente le risorse e le priorità che, sono stabilite. Sta cercando proprio di direzionare anche maggiori fondi sul tema e del Piano casa e della crisi abitativa. Crisi abitativa che non è di oggi, lunedì ieri, ma che improvvisamente, ovviamente, sembra che sia esplosa dal settembre del 2022, da quando è in carica il Governo Meloni. Evidentemente nei 10 15 anni precedenti non c'era nessun tipo, non c'era nessun tipo di problema e infatti chi era al Governo? Chi sedeva nella maggioranza del Parlamento non ha mai alzato un dito per per per proporre un piano casa e per far presente la questione abitativa stessa. Cosa dicasi per i colleghi in quest'Aula e della maggioranza, che non mi sembra fino al settembre del 22 avessero mai spinto molto su questo tema, ma questo dal tener d'altra parte è uno dei 1.000 dei 1.000 temi dei 1.000 problemi su cui il Consiglio, la maggioranza del Consiglio di Bologna sembra appunto ci sono tanti problemi che magicamente sono comparsi soltanto da settembre del 2022. Il Governo, tra l'altro, sta mettendo mano a una serie infinita di problematiche irrisolte da decenni, ma il tema stesso dei caregiver e di altre tematiche di cui si parlava sono in via di definizione e, ovviamente, in tre anni non si può recuperare tutto quello che non è stato fatto per i veneti precedenti, per quanto ci si stia approvando per tornare al tema del Piano casa, quindi il Governo sta cercando appunto, di anche tramite il Ministro Foti e di riportare delle risorse essenziali per le regioni e per li chiamo il per il Piano casa. Dall'altro lato, cosa abbiamo? Allora abbiamo una magnifica notizie di questi giorni, l'ex clinica Beretta vede la luce, allora leggo proprio il titolo del e dell'articolo del Carlino.
Vede la luce, direi, che è abbastanza indicativo, perché infatti è dal 2019 che si parla di riqualificare, ristrutturare e queste ex clinica Beretta previa Zanoni via 21 Aprile e inizialmente i lavori devono finire alla fine del 2021, poi chiaramente c'è stata la pandemia, ci sono stati tanti altri problemi aumenti dei costi doveva essere pronta per il maggio del 2024, finalmente a ottobre della fine di ottobre del 2025, sembra che sia terminata la questione. Qual è che è un intervento che alla fine costerà? Costa est è costato oltre 4 milioni di euro, peraltro 3 milioni vengono dalla Fondazione Carisbo, quindi neanche dal Comune, e che a fronte di questo costo, quindi abbiamo 4 milioni e rotti di euro per 16 alloggi potranno est potranno ospitare fino a 47 persone.
Ma il tema è anche un altro. Non andranno a famiglie che sono già in graduatorie per alloggi, ad esempio, di edilizia residenziale, sociale o richieste di canone calmierato. Andranno alla formazione di un condominio condominio solidale. Questa la definizione dell'Amministrazione in cui potranno convivere identità sociali diverse per generazione, provenienza, genere, orientamento sessuale e condizioni economiche economiche. Una nuova comunità contro le disuguaglianze. Ora io continuo a chiedermi come è stato il caso di Fioravanti. 24, sempre citato come altri intervento concluso. Ricordo che sia Fioravanti. 24 che sia l'ex clinica Beretta. Sono tutti i progetti terminati in ritardo che erano già inclusi nel Piano 1.000 casi per Bologna del 2019 dell'ex Sindaco, Merola quindi tutta roba, che va a conclusione adesso, ma che doveva doveva concludersi ben prima. Quindi, le risposte che il Comune dà sono queste, cioè in totale, tra questi due condomini solidali che, ripeto, non AQ, dove non andranno famiglie già in graduatoria, 80 persone spende 10 milioni per sistemare 80 persone. Dall'altro lato, abbiamo ancora oltre 6.000 nuclei in attesa per gli alloggi ERP, abbiamo 851 fermi in una graduatoria di canone calmierato da anni, quindi ci chiediamo se queste sono le risposte alla crisi abitativa del Comune. Grazie, grazie consigliera. Consigliere, Fattori, tende all'Annunziata restiamo umani. Prego Consigliere. Grazie Presidente. Allora abbiamo tutti quanti letto delle tende sotto il portico dell'Annunziata presso Porta San Mamolo.
Tende di laboratori che non trovano casa, per il fatto che fanno probabilmente un lavoro povero per la carenza degli alloggi a Bologna, diritti pochi alloggi in affitto sul mercato e dei prezzi alti. Ora non entro qui nel complesso tema della mancanza di alloggi di cui ci siamo occupati, ma vorrei mettere in evidenza il fatto che leggiamo di una petizione che è stata fatta in proposito da Fratelli d'Italia, contro i pericolosi bivacchi, sono lavoratori che dormono lì perché non trovano casa.
Che si aggiungono a una circolazione già compromessa. Mettere in mezzo alla circolazione è un po' come il prezzemolo. Ci sta sempre bene no e poi si parla della preoccupazione per la possibile perdita di valore degli immobili, quindi la preoccupazione è quella no, la possibile perdita di valore degli immobili, allora nemmeno mezza parola per le persone che vivono in questo modo, nessuna non solo a nessuna compassione, nessuna vicinanza, ma anche nessun tipo di proposta. No, ecco, è proprio il tipico esempio di disumanizzazione, non sono persone, sono degrado, parola che ci sta sempre bene, no,
E.
Lo allontaniamo le dagli occhi, il problema sarà risolto.
C'è una canzone che ha fatto dello scavo, forse la conosce Piazza Cordusio, no che si parla proprio del di chi distogliere lo sguardo da un mondo che non fa per lui, ecco completamente diverso, è stato l'approccio negli scout della parrocchia chi, non sottovalutando affatto il tema però ci si approcciano invitando dicono a venire a conoscere gli ospiti con un clima di rispetto e dignità quindi partendo dalle persone,
Ecco allora.
Io ho intitolato con l'intervento restiamo umani per restiamo umani, per favore, e allora chi fa riferimento ad una linea di partito che dice donna, madre e cristiana, forse sugli elemento del cristiano occorre un piccolo ripasso, ecco l'esempio della parrocchia e degli scout cattolici che la frequentano dovrebbe magari insegnare qualcosa che stiamo umani, quelle sono prima di tutto persone grazie.
Grazie Consigliere consigliera, Scarano solidarietà all'avvocata Brunelli, prego.
Sì.
Sì, grazie Presidente, intervengo anch'io in quanto sono rimasto abbastanza scossa da quanto successo l'altro giorno ha una grande donna e grande professionista della nostra città, l'avvocato Elisabetta Brunelli, che è stata.
Gravemente aggredita alle spalle colpite, riportato segni evidenti una donna passionale, una donna che porta avanti con convinzione e competenza le sue idee e l'ex Presidente è stata Presidente per tanti anni di Confedilizia,
Interviene spesso anche nei dibattiti locali in cui si parla del problema casa, ma non solo e giustamente in quel giorno ero andata o ad assistere ad ascoltare, perché penso che la migliore cosa sia proprio ascoltare chi la pensa in maniera diversa da noi. L'intervento del parlamentare Salis, che era presente in città.
Non sappiamo se i due fatti abbiano una correlazione, ci auguriamo fortemente di no fa sta di fatto che la dottoressa in questione è stata aggredita alle spalle, le son state anche riportate delle frasi che appunto facevano riferimento proprio al suo pensiero e alle sue affermazioni.
Condivido quanto è stato chiesto, anche tramite un ordine del giorno, penso che queste azioni, indipendentemente da chi provengano, anche perché ritengo che sui fatti vada fatta ci siano indagini vada fatta chiarezza, siano assolutamente trasversalmente da condannare e contrastare e quindi sottoscriverò anch'io l'ordine del giorno e volevo semplicemente riportare la vicinanza mia e del mio gruppo a una signora che sicuramente è molto conosciuta in città e tanto si adopera per ripeto con competenza e dedizione su tematiche estremamente importanti e rilevanti.
Grazie consigliera, Consigliere Mazzanti, Piano casa, il Comune fa la sua parte quando i fondi nazionali.
Ah, sì, ha ragione, allora partiamo dall'altro rigurgiti fascisti, in violazione del dettato costituzionale, prego.
Presidente, sarò velocissimo anche perché i giornali ne parlano ormai abbiamo i circoli di Fratelli d'Italia, che sono diretti covi di fascisti in erba, che inneggiano al manganello, le bombe a mano oppure inneggiano all'olio di ricino, inneggiano alle malefatte, alle delinquenziale ITA, ai crimini vergognosi che quel partito fascista ha fatto la cosa grave che, in violazione della Costituzione, la segretaria, la Presidente del Consiglio e al Segretario di Fratelli d'Italia non apre bocca, non dice niente, si vergogni, capisco che chi si ispirava Almirante che faceva i decreti sulla razza e fucilato a chi non si presentava arruolarsi nella Repubblica sociale abbia i cromosomi di violenza e ABI cromosomi di fascismo puro epurò, credo che denuncia debba esser fatta sennò ipocrisia e falsità che d'altronde la caratterizza molto grazie.
Allora ora la parola alla consigliera Scarano quella, la ridò lei, consigliere Mazzanti, posto di polizia in Bolognina, microcriminalità diffusa, prego.
Sì, sono due notizie che appaiono sulla stampa locale e anche nazionale in questi giorni strettamente correlate, una è un dato che purtroppo potevamo immaginare, ma questo non sicuramente non lenisce la preoccupazione per chi in questa città vive e lavora e soprattutto anche in una prospettiva futura di crescita e sviluppo dell'area metropolitana bolognese e sono dati che andrebbero maggiormente dicu su cui andrebbe fatta maggiore coscienza e soprattutto che andrebbero,
Esaminati con grande attenzione e del resto.
Il Viminale riporta alcune città metropolitane, tra cui c'è Bologna, c'è sempre stata in questi anni e recupera punteggi in crescita, in questo caso in un'accezione assolutamente negativa, e segnala due aspetti secondo me estremamente gravi, che puoi sollevano altre considerazioni e aumentano la preoccupazione. Il primo è che uno su quattro tra gli arrestati per rapina in pubblica via e minorenne e il secondo è che i reati predatori, come borseggi e scippi,
Vede comunque la percentuale straniera che supera il 60%, e questo va comunque, di fatto a collegarsi anche un discorso alla presenza di stranieri sul nostro territorio, probabilmente a interventi accoglienza, anche di minori accompagnati, che dovrebbe essere meglio gestita, e.
Anche a tutti quei percorsi di educazione, di anche supporto alla legalità, che andrebbero probabilmente meglio affrontati. Per avere forse qualche risultato più tangibile,
Il segno positivo in questa. In questo panorama assolutamente poco edificante è che in Bolognina ci sarà un ufficio della della Polizia di Stato, e questo sicuramente è un segnale dell'attenzione alta che il Governo porta avanti non solo a livello nazionale, ma anche sulla nostra città, e ci tengo anche evidenziare che sul decreto della sicurezza urbana, che c'è dal 2017 sicuramente Piantedosi, e il Primo Ministro, che è venuto a Bologna per metterci la faccia non solo, ma anche la firma sul patto tra Comune e Prefettura e che gli agenti già mandati in città nel 2024 ad oggi sono 180 tra popoli.
Grazie consigliera, Consigliere Mazzanti, Piano casa, il Comune fa la sua parte e qua quando i fondi nazionali grazie sì, grazie Presidente, ma veramente?
Uno rimane allibito, no, perché va a vedere nei conti della finanziaria e prendo le parole di Salvini, non un soldo per il Piano casa e prende la bandiera e porta avanti il Piano casa va, beh okay, lo dice Salvini, sappiamo che prenderci come giocare alla Sisal, però l'ha, detto lui che è forza di Governo, pensate un po', il Piano casa dovrebbe uscire e dovrebbe uscire fortemente nel bilancio. Non c'è un bello e poi mi sento veramente forte perché in quest'Aula portano le dichiarazioni del Ministro Foti, che dice che dall'Europa arriveranno 900 milioni. Vi ricordate i miei interventi e gli interventi del vicesindaco e di due mesi fa, quando le delegazioni dei Sindaci andarono tutti di tutti i colori politici, a contrattare con l'Europa i residui del fondo del PNR, quando Foti dormiva in quel di Piacenza e manco, parlava di sta roba, si vergogni,
Poi, guarda caso, i Sindaci di tutti i colori, perché anche quelli di destra non ne potevano più cosa fanno, vanno a Bruxelles, tracciano e portano a casa un risultato e il Governo non può a quel punto bloccarsi. C'è un bellissimo articolo sul Messaggero, che viene riportato e che ricorda però anche che cosa disse l'ANCI unitariamente questo Governo sulle case, un fallimento. Vorrei ricordare che, pur in presenza dei non piani quinquennali, i due Governi precedenti, l'ultimo Governo Prodi, I decadere 500 milioni per l'ERP, Renzi che, come sapete, non è certo un mio amore preferito, però Stanzione l'ultima parte del suo Governo, 300 milioni, il centrodestra, neanche un gallo, si vergognino, dicono la verità, la smettono di menzogne, facciano quel che c'è da fare e anche il Ministro Foti, che si prende merito di quello che i suoi sindaci, insieme ai nostri sindaci, hanno tenuto tre mesi fa in sede europea, abbia almeno la decenza questo Governo di tacere e ringraziare l'ANCI perché raccontare delle balle alle pale anno eroghiamo e Corte. Questa è la realtà dei fatti. Noi dobbiamo andare avanti, perché se non arriva l'emergenza e non arrivano i soldi che nella Prima Repubblica si davano per l'edilizia pubblica, avremmo migliaia di sfratti e non sapere cosa rispondere da Bolzano, a Palermo. Questa è la realtà, basta bugie, comincino a lavorare, visto che su quello stipendio se lo devono guadagnare buoni da niente.
Consigliere c'è la altri interventi, sempre su apertura del commissariato in Bolognina, quando arriveranno gli agenti di Polizia di Stato?
Beh, debbo dire che anche questo permettetemi sia di barzelletta, in Bolognini, avevamo un commissariato di pubblica sicurezza in virgola, l'hanno chiuso.
Avevamo una caserma dei Carabinieri tre anni fa l'hanno chiusa bene, oggi noi Comune di Bologna, dopo che abbiamo smentito e debbo dire un grande grazie ai sindacati di polizia che anche ieri l'altro hanno ben descritto i numeri, veri i numeri veri, c'è una carenza di migliaia di agenti carabinieri, Guardia di finanza, dei buchi enormi e come dicono i sindacati di Bologna, i trasferimenti avuti hanno solo in parte minima parte sui siti di pensionamenti e i trasferimenti. Dite la verità, smettete di raccontar balle voi della sicurezza, ma non ve ne frega nulla.
Guarda caso, andiamo noi in Procura a portare cose vere,
Il Ministro deve scendere dal pero.
E deve fare un accordo, noi ci abbiamo messo in tre anni 160 vigili urbani.
Abbiamo trovato i locali che loro avevano chiuso, paghiamo gli affitti di quei locali.
E vi facciamo un servizio perché noi alla sicurezza dei geni, ci crediamo,
E agiamo coerentemente. Poi certo l'indagine pubblicata su il Sole 24 ore, ma va le città più ricche più pieni di soldi, più compri affari sono quelli che sono in vetta Bologna al quarto posto rimedio al quinto, ma guardate anche strano, andate a parlare con Milano, è andato a parlare con Turini, è andato a parlare con Palermo. Guardate quanti sono i buchi negli organici, questa è la realtà, ma quale sicurezza, se in Bolognina e si è risolto dei problemi a Bologna, si dice no, è perché c'è un Comune attento che risponde e sollecito un Governo inadempiente e Piantedosi preso per davvero e dopo essere andati in Procura, ha dovuto Ruffo.
Consigliere Caracciolo, una firma prima del sesso, prego.
Ma io in genere parlo.
Di problemi di economia, però.
Avendo letto sul giornale.
Di ieri,
Una pagina intera su questo problema.
E poiché in quest'Aula si è parlato sempre e si parla di femminicidi, di aggressione alle donne, io ritengo che questa legge vada studiata.
E vada anche estese Alitalia, perché parla in definitiva di cosa si debba intendere per stupro, ecco allora.
In Francia, cedere al piacere dei sensi e della carne senza ottenere il permesso del partner non significherà mai più avere un rapporto sessuale consentito perché il sesso senza consenso informato, però considerare considerato legalmente come stupro.
In Italia la legge definisce stupro l'atto sessuale con violenza e minaccia la violenza sessuale senza consenso non è automaticamente considerata come stupro, il 40% delle vittime non mostra lesioni fisiche e non denuncia per le difficoltà di rimborsare la coercizione e la difficoltà probatoria a dimostrare l'assenza di consenso però abbiamo sempre il getto, se io non voglio tu non puoi,
Ora è necessario che anche in Italia questo problema venga affrontato, perché si potrebbe eliminare tante problematiche relative alla violenza sessuale e tanti femminicidi potrebbero essere eliminati, anzi, mi meraviglio come la sinistra non abbia preso in esame questa problematica che a mio avviso è di fondamentale importanza.
In pratica, secondo questa legge, peraltro è finita testuali parole come aggressione sessuale, ogni atto non consensuale.
Ed il consenso non potrà più essere dedotto unicamente dal silenzio o dalla mancanza di una reazione contraria della vittima,
Un cambio di prospettiva, quello francese, che ha l'intento di condurre l'intera società della cultura, dello stupro alla cultura del consenso e di far passare il concetto che la violenza o l'abuso di autorità alto un partner maschile o femminile che esso sia è considerato reato e che alla scienza di un no non vuol dire automaticamente un 6,
Anzi, devo dire che Danimarca.
E Spagna hanno giuridicamente perfezionato dalla legge dicendo che il consenso esplicito deve essere solo sì, è sì.
Mi meraviglio ripeto ancora una volta, come la sinistra Coalizione civica, per esempio, non abbia preso in esame questa problematica che eliminerebbe.
Come?
Non ho un momento, ma voi non l'avete fatto, neanche una proposta.
No, scusa va, beh, ma voi non avete fatto neanche una proposta, io la Shell e non l'ho mai sentito parlare di violenza sessuale bella Schelling dal Segretario del PD e di sinistra e problemi sessuali, le ascelle li ha sempre trattati, quindi voglio dire però io dico in Francia bisognerà sottoscrivere un documento prima di ogni rapporto è evidente che la cosa non è facile.
L'obiettivo l'obiettivo della Francia e passare dalla cultura dello sviluppo a quella del consenso, e io penso che anche in Italia si dovrebbe introdurre è chiaro che, signori miei, io non ho parlato ancora nelle sedi opportune, non certo in Forza Italia, ma in Alleanza Nazionale, Fratelli d'Italia, non ho ancora parlato dell'Africa però noi siamo al Governo, ma lascio l'opposizione questa problematica, non l'ha mai sollevata, non l'ha mai sollevata, quindi io chiedo,
Con questo articolo, con questo mio intervento, che in Italia si prendano provvedimenti per e di definire una volta per tutte cosa si intende per stupro, grazie,
Allora l'ultimo intervento chiedo, se volete, per la pausa consigliera Di Giacomi, prego.
Grazie Presidente, direi fino alle 15 e una ventina di minuti,
Sì, quindi 20 minuti, sospendiamo la seduta e riprendiamo alle ore 15, grazie.
Riprendiamo la seduta, chiedo ai colleghi di prendere posto grazie.
Allora sono stati presentati tre ordini del giorno nel corso degli interventi di inizio seduta.
Di cui è stata chiesta la trattazione immediata, dopo le deliberazioni iscritte alla seduta odierna,
Il primo ordine del giorno è a prima firma di Benedetto ordine del giorno per esprimere solidarietà all'avvocato Brunelli, chiedo se ci sono interventi contrari all'ammissibilità.
Non vedo interventi.
Quindi procediamo per votare l'ammissibilità dell'ordine del giorno numero 1 a prima firma Di Benedetto, apriamo la votazione,
Presidente, mi scuso, mi devo Rillo gare intanto voto verde.
Sono Loretta oddio, scusatemi oggi va così, sono Loretta Bittini.
Registriamo quindi un voto favorevole della consigliera Bittini, chiudiamo la votazione.
Quindi abbiamo 29 presenti, 29 votanti, 29 favorevoli, 0 contrari, 0 astenuti 0 non votanti, l'odg numero 1 viene ammesso alla trattazione dei lavori, data che è stata chiesta l'urgenza, votiamo adesso per l'inversione dell'onere dell'ordine dei lavori.
Prego.
Chiudiamo la votazione, grazie.
Abbiamo 29 presenti, 29 votanti, 29 favorevoli, 0 contrari, 0 astenuti 0 non votanti, il Consiglio approva anche la trattazione immediata dell'ordine del giorno numero 1 a prima firma di Benedetto.
Procediamo con l'ordine del giorno numero 2 a prima firma, Stanzani ordini del giorno per realizzare un percorso ciclopedonale in via degli Stradelli Guelfi, chiedo se c'è un intervento contrario all'ammissibilità.
Consigliere De Giacomi, prego Ghera, grazie Presidente, no all'ordine del giorno è molto importante e l'hanno sottolineato, credo molto bene anche i Consiglieri che sono intervenuti.
Era questo un progetto tra le opere del Passante, quindi crediamo sia importante un approfondimento in Commissione, poiché queste opere sono state fermate e con queste anche moltissimi progetti importanti per la città, per capire quindi come come cosa succederà grazie.
Grazie consigliera, passiamo quindi alla votazione per l'ammissibilità dell'ordine del giorno numero 2 a prima firma, Stanzani, apriamo la votazione.
Chiudiamo la votazione, grazie.
Abbiamo 30 presenti, 30 votanti, 12 favorevoli, 18 contrari, 0, astenuti 0, non votanti, il Consiglio non approva l'ammissibilità.
Dell'ordine del giorno numero 2 a prima firma, Stanzani,
Passiamo all'ordine del giorno numero 3 a prima firma, Diaco ordini del giorno per chiedere al Parlamento ed al Governo la cancellazione del tetto del cinque per 1.000, chiedo se ci sono interventi contrari l'ammissibilità.
Non vedo prenotazioni, quindi passiamo alla votazione per l'ammissibilità dell'ordine del giorno numero 3 a prima firma di ACOM.
Chiudiamo la votazione, grazie.
30 presenti, 30 votanti, 30 favorevoli, 0 contrari, 0 astenuti 0 non votanti, il Consiglio approva l'ammissibilità dell'ordine del giorno numero 3 a prima firma Diaco, votiamo ora per l'urgenza dato che hai chiesto la trattazione immediata.
Chiudiamo la votazione, grazie.
Abbiamo 31 presenti 31 votanti, 31 favorevoli, 0 contrari, 0 astenuti 0, non votanti, il Consiglio approva anche la trattazione immediata dell'ordine del giorno numero 3.
Passiamo ora alla trattazione delle delibere iscritte ai lavori odierni e comunichiamo che la proposta di delibera numero 122 2025 ha senso nell'ambito del procedimento ex articoli 16 e 16 bis della legge regionale 37 2002 all'approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica per la realizzazione di una nuova rotatoria all'intersezione delle vie del gomito e Cadriano,
E la trattazione, diciamolo, approvato nella votazione di oggi, quindi la trattazione è stata rinviata su richiesta dell'assessore,
Passiamo quindi alla proposta di delibera 124 2025 procedimento unico ai sensi dell'articolo 53 della legge regionale 24 2017 per l'approvazione del progetto di chiusura della Pergola suo patio interno privato, con conseguente aumento di volume e modifiche interne nell'immobile sede della zona Hopkins University di Bologna in via Beniamino Andreatta numero 3 comportante localizzazione dell'opera in variante al Piano urbanistico generale ratifica della determinazione di conclusione della conferenza dei servizi protocollo generale numero 72 e 52 92 del 2025, la delibera è stata trattata in ottava Commissione il 31 ottobre 2025 e licenziata per i lavori del Consiglio, saluto il l'Assessore Laudani che, in videoconferenza,
E gli lascio anche la parola per l'illustrazione della delibera, grazie grazie, Presidente, buon pomeriggio a tutti a tutti.
Sarò breve perché, appunto la delibera è stata già illustrato e discusso ampiamente in Commissione, come recita l'oggetto stesso, di fatto la delibera ha come obiettivo quello di ratifiche di ratificare le conclusioni della conferenza dei servizi.
Indetta per, sulla base del dell'articolo 53 della legge regionale, per valutare il procedimento unico,
Riguardo alcune modifiche proposte dalla Johns Hopkins University del loro sito della loro sede, in modo particolare la chiusura di una pergola sul loro patio interno di circa 70 metri quadri per ampliare gli spazi della all'interno della loro della loro sede.
Quindi questi sono i contenuti della della delibera, è appunto la la, la conferenza dei servizi e il passaggio è un.
In Consiglio comunali sono determinati dal fatto che si tratta, seppur di modeste dimensioni, di un aumento di volume di poco più di 70 metri quadri e quindi come tale va in variante rispetto al Piano urbanistico generale,
Grazie Assessore, do la parola ai Consiglieri se ci sono interventi in merito in fase di discussione.
Consigliere, Piazza, prego.
Sì, grazie Presidente, ma ero già intervenuto in Commissione, ma ci tengo ad intervenire anche oggi perché poi, dopo il dibattito in Commissione, si è sviluppato e non ho più avuto modo di re-intervenire successivamente, quindi abbiamo sentito anche alcuni alcune cose tipo insomma che su cui volevo intervenire e in particolare quella di oggi, è vero che è una delibera, come ci è stato spiegato dall'Assessore, che sarebbe stata comunque votata in ogni caso, ma stiamo parlando di quel giardino San Leonardo dove, a mio avviso e ribadisco.
Quello che ho detto in Commissione, si è persa un'opportunità per la città importante e credo che questa cosa debba far riflettere tutta la città, perché è un privato che ha comunque delle attività vicine a quel giardino. Aveva manifestato, tramite i patti di collaborazione, di interessarsi, di voler investire per riqualificare il giardino in un'ottica anche di convivenza civica e di.
Collaborazione con la città che gli sta attorno no, visto che al momento quella è un'istituzione, è abbastanza chiusa in se stessa e invece aveva manifestato un interesse virtuoso ad aprirsi alla città e anche regalare qualcosa alla città. Investire sulla città in un patto di collaborazione, patti di collaborazione che, tra l'altro, voglio ricordarlo, sono stati lanciati dalla città di Bologna hanno funzionato così bene che sono stati copiati poi da altri Comuni e sono diventati un modello di riferimento di come fare bene le cose, come regolare bene il rapporto con i privati che abitano la città e che guardate un po' ogni tanto hanno anche intenzioni positive, ricadute positive di collaborazione con il pubblico.
Ce ne sono tanti di esempi dei patti di collaborazione che hanno portato ottime ricadute. Questo, a mio avviso, sarebbe stato un altro esempio in cui un privato avrebbe potuto investire il sue risorse che il Comune non ha sulla riqualificazione di un giardino che lasciatemelo dire, a mio avviso ne aveva bisogno in Commissione e poi ho sentito dire che si sarebbe sarebbe stato il Comune a rinunciare. No, assolutamente non è vero, non è a parte che è uscito anche sui giornali, è stato poi viene spiegato per fortuna dell'assessore, ma è importante chiarirlo, non è mai soft, assolutamente è stato il Comune a rinunciare, ma la stessa università Johns Hopkins Hopkins aveva che aveva Prix inizialmente dato la disponibilità a fare quell'investimento, a metterci delle risorse proprie per riqualificare il giardino che era limitrofo alla sua, ha la sua sede e nel col quale poi avrebbe comunque avuto un progetto di interazione di scambio senza trasformarlo in una sua dipendenza. Assolutamente questa era una fake news, proprio smentita più volte e anche con i, con i fatti, anche in assemblee, ecco, avrebbe avrebbe investito, ed è stata lei poi visto il clamore che un una piccola parte dei cittadini ha sollevato a ritirarsi in di a tirarsi indietro e rinunciare. Ecco questo come dire, è stato un caso secondo me, in quella città ci ha perso la città di Bologna, che ha perso, ci ha perso e chi.
Secondo me ha collaborato e sostenuto quei quelle idee, io credo che debba debba fare un bel ragionamento, perché quando la città perde, perdiamo poi tutti non ero giardino, resterà così, l'Amministrazione ha già detto chiaramente che non ha, lo ha già detto l'ho sempre detto fin dall'inizio il dossier si tira indietro la Johns Hopkins, non avremo i soldi per farlo con le nostre forze e così è stato e la Johns Hopkins con tutte le polemiche che sono state sollevate si è ritirata.
E ha detto che quello di farci insultare per un progetto di collaborazione non ci stiamo e li capisco e quindi hanno detto va beh, non lo facciamo più vasta e così lo abbiamo perso. Questa opportunità, che invece avrebbe aiutato anche è migliorato l'accessibilità anche per persone con disabilità e purtroppo credo che sia un momento, questo in cui dobbiamo riflettere come città prima di farci condizionare da fake news prima di farsi prendere dal dallo sconforto sulla base di notizie false. Dobbiamo invece credo, fermarci un attimo e ascoltare bene come stanno le cose in questo caso. Il.
Il progetto è nato. Probabilmente anche ci sono delle responsabilità, probabilmente anche dei media, che hanno lanciato un progetto come definito e immutabile sulla base di una bozza preliminare che era stata pubblicata per trasparenza. Come sempre avviene quando si sono delle proposte di Patto di collaborazione, vengono l'ho spiegato 1.000 volte l'assessore, vengono pubblicate le proposte ricevute, non certo le proposte consolidate. I patti sottoscritti, cioè vengono flussi sottoscritto e firmato pubblicato anche quelli, ma in quel caso lì era soltanto una proposta ancora grave, grave ancora da discutere, e invece è stata venduta come una cosa già fatta creando allarmismo che poi non sia più riuscito e accendendo un fuoco che non sia più riuscito a spegnere e quello ha portato a la perdita di un progetto, di un finanziamento che invece avrebbe benefi di cui avrebbe beneficiato della città e che avrebbe portato ricadute molto positive. Quindi credo che sia un episodio, questo di scuola, su cui tutte le persone coinvolte debbono,
Ragionare e a partire da chi ha cominciato a buttare subito benzina su un fuoco che non c'era prendendo per buone per immutabile una bozza neanche rivista, neanche discussa dalla che l'Amministrazione aveva pubblicato per me la trasparenza e per mera procedura di prassi sui suoi siti e invece non era così. Non era un patto già sottoscritto, era una discussione che poi è stata anche modificata, è stata migliorata, sono state accolte delle richieste e invece, purtroppo, si è rimasti fermi alla prima versione e non si sia riusciti a scrostare di dosso delle fake news che sono nate in quell'occasione e che alla fine hanno portato addirittura al fallimento del progetto. Quindi voglio dire,
Cerchiamo di andare tutti più cauti la prossima volta di ascoltare bene le come stanno le cose e di evitare di far nascere.
Notizie false che poi dopo non ci si scrolla più di dosso, come in questo caso è stato veramente emblematico. Grazie Presidente,
Grazie consigliere, chiedo se ci sono altri interventi sempre in fase di discussione.
Consigliere Iovine, prego.
Grazie Presidente, mi associo a quanto detto sin da adesso il timore.
Che una CER che il timore che sia nei rapporti di dei patti di collaborazione nell'amministrazione?
E collaborativa e che poi il privato possa prendere il sopravvento sul pubblico,
E facendo pendere la bilancia che in origine poteva essere win win che poteva essere una un vantaggio per entrambi possa essere un vantaggio per possa.
Sopravvenire un ulteriore vantaggio per il privato a scapito dell'interesse pubblico.
È chiaro che.
Anch'io preferirei che tutto ciò che noi facciamo per la nostra città venisse finanziato dal bilancio pubblico, questo però non è materialmente possibile, quindi un rischio bisogna correrlo e il rischio dell'abbraccio col privato è sempre un rischio, a mio parere, però, deve essere un rischio controllato, un rischio che la nostra amministrazione ha comunque già dimostrato di saper gestire il Quai nel né in questa fattispecie, ovviamente anch'io. Ritengo che sia stata un'occasione persa, un'occasione persa, determinata poi da vari fattori. Io credo che però il Comune abbia agito, diciamo, con una certa correttezza, esponendo prima il piano prima di firmare alcunché, tant'è vero che se n'è parlato in quartiere, se ne io sono di quel quartiere, se ne è parlato in varie occasioni, se n'è parlato nelle riunioni, diciamo di maggioranza e di partito che abbiamo fatto in quell'occasione il, l'assessore si è mostrato disponibile, più può più e più volte a discutere, a ragionare con chi non condivideva il progetto e ha fatto anche ha proceduto a fare anche delle modifiche che andavano incontro ai desideri di chi diciamo temeva questo progetto, però certo più di tanto non non era. Non era possibile fare perché a questo punto giustamente la Ciocchis ha detto, ma insomma, sono a fare.
Un patto con voi, ma non non sono disposto a farmi insultare e a criticare in questo modo, perché faccio un gesto collaborativo verso una città che oggettivamente, come ha detto il Rettore, ci ha dato tanto in questi cinquant'anni, insomma, c'è un'opzione in realtà fortissima, una realtà molto impiantata nella città.
L'altra cosa che si era detta e anche che, essendo alcune associazioni come la UILDM e altre collocate all'interno del giardino, devono passare attraverso il giardino per arrivare alle loro sedi. Ebbene, quel giardino in praticabile per una carrozzina è una è una corsa ad ostacoli, si fa, ovviamente si fa chiaro che si fa, però certo sarebbe tutta un'altra cosa farla con una con un giardino ristrutturato, anche dal punto di vista della della della viabilità interna, della viabilità del del disabile, quindi anch'io un po' di amaro in bocca, come tutti noi abbiamo per questa situazione e ci auguriamo anche noi che in futuro le cose possano cambiare e la città non abbia a soffrire un danno, come in questo caso per un bene che non è riuscita a portare a casa. Grazie Presidente.
Grazie Consigliere, chiedo se ci sono altri interventi.
Non vedo prenotazioni, quindi dichiaro chiusa la fase di discussione, do la parola all'Assessore Laudani per una replica finale, prego Assessore.
Sì, grazie Presidente, ringrazio i Consiglieri per il loro intervento, che mi consentono di chiarire un altro aspetto che ho visto anche dopo la Commissione era stata riportato sui media in modo in modo impreciso.
Vorrei ricordare che i patti di collaborazione sono uno.
Uno strumento di quella che chiamiamo amministrazione condivisa, cioè quella con cui i cittadini singoli o organizzati contribuiscono alla vita della città, prendendosi cura della città, intesa come bene come bene comune questo vale quando ci sono gruppi di cittadini che si prendono cura di una panchina o di un'aiuola oppure come in questo caso quando un'Istituzione della,
Città si propone di riqualificare un pezzo di città pubblica, questa cosa è diversa da, ad esempio, i partenariati pubblico-privati, dove dei privati realizzano qualcosa di interesse pubblico a fronte di un tornaconto personale o privato o di altro tipo, i patti di collaborazione sono, come dire, un atto di generosità dei cittadini verso verso la città.
Queste due cose, a mio avviso, ogni tanto vengono vengono confuse. Ribadisco, come ho detto in Commissione, l'intervento che stiamo discutendo oggi, la delibera che stiamo discutendo oggi non è.
Correlata al patto di collaborazione, al punto tale che il patto di collaborazione non c'è più e la delibera e la stiamo discutendo perché quello ha a che fare con un intervento edilizio, secondo la procedura prevista dalle nostre leggi, che un privato sta portando avanti, quindi,
Ecco no, questa cosa ci tengo a dirla perché i patti di collaborazione non sono in discussione, sono uno strumento virtuosissimo che Bologna ha inaugurato e che è ormai diventato patrimonio di molte altre città e amministrazioni comunali, come tutte le cose, si può discutere su come migliorarne il funzionamento se si ritiene che ci sia bisogno di migliorarle, però questo ha a che fare non con le attività del privato, a che fare con l'amministrazione condivisa con cui i cittadini e Amministrazione lavorano insieme per il bene comune. È questo, io credo, sia la la la cornice dentro la quale questo tipo di.
Il progetto e il patto di collaborazione del giardino San Leonardo vada collocato, vada ricollocato contro le confusione che si è creata nei mesi scorsi, che mischiavano cose diverse e piani diverse. Adesso vuol dire stiamo più discutendo questo intervento che non ha a che vedere col patto di collaborazione. Avrebbe avuto una correlazione, perché se c'era il Patto di cosa ci fosse stato il patto di collaborazione, c'era la proposta da parte di Johns Hopkins di aprire le vetrate su un giardino, ma se si fosse valutato che questa proposta non era interessante, come sta avvenendo nel progetto che stiamo discutendo oggi, questa cosa non avviene, son cose diverse, non ero un partenariato pubblico privato, non era qualcosa che Johns Hopkins avrebbe dato all'Amministrazione in cambio di qualche vantaggio o beneficio. Era un'amministrazione condivisa. La condivisione di un di un bene comune, di un interesse comune, un contributo alla città pubblica che i cittadini, in forme molto diverse, fanno quotidianamente nella nostra città e che da tempo trovano i patti di collaborazione, lo strumento principale con cui dare seguito a questa energia civica, che è una peculiarità della nostra, della nostra, della nostra città. Ecco, questo ci tengo a ribadirlo proprio per evitare, magari in futuro che si creino ulteriori confusioni. Da questo punto di vista sono i partenariati pubblico-privati ai patti di collaborazione. Sono due fattispecie diverse, che non hanno in relazione tra di loro e i patti di collaborazione sono energia civica e che si mette al servizio del bene del bene comune. Poi, come tutte le cose se ne discuta nel merito, perché questo è quello che che fa la nostra, la nostra città, sempre della forza della nostra città. Quello che si discute sempre, a volte in modo acceso, il volta e in modo meno acceso su.
Come contribuire meglio al bene comune. Però questo era il patto di collaborazione e questo sono in generale impatto di collaborazione che, ribadisco, sono uno strumento virtuosissimo. È talmente virtuoso che è stato preso a modello, poi da molte altre, da molte altre città.
Grazie Assessore a questo punto passiamo alla fase di votazione, chiedo ai Consiglieri se ci sono interventi per dichiarazioni di voto.
Scusi, Presidente, non mi va la cosa, non mi va l'interfaccia.
Velocemente, ti mettevi, mi voglio prenotarsi, scusi, scusi un attimo perché okay.
Allora posso parlare, ma non certo per la dichiarazione di voto, cinque minuti okay, allora eh no, riguardo a quanto riguarda il patto di collaborazione che è saltato, io credo che non ci sia molto altro da aggiungere rispetto a quanto ho già detto in Commissione e riguarda invece a quello che stiamo per votare ecco, io sono anche andato a leggere la legge regionale alla quale si fa riferimento e francamente continuo a non capire dove sia l'interesse pubblico nel senso che ho parlato anche ieri con un ristoratore che peraltro è stato anche consigliere regionale, e mi ha spiegato che bisogna comunque andare a vedere il significato esatto della legge quando questo è stata presentata e trovarlo nelle parole del relatore. Io credo che se la legge fosse applicata su vasta scala, a tutti quelli che hanno un ristorante un bar potrebbero chiedere un aumento di volumetrie, mentre invece la persona con cui ho parlato, per esempio, mi diceva che lei ha chiesto di poter occupare un cortile interno e mettere una tettoia è stato risposto in forma negativa, quindi io credo che la Costituzione italiana sia particolarmente centrata sul principio di imparzialità e credo che questo principio di imparzialità debba essere rispettato, per cui non capisco perché permettere a qualcuno io non ho assolutamente nulla contro la zona Hopkins, ma non capisco perché permettere a qualcuno di fare un aumento di volumetria e non permetterlo ad altri.
E non capisco nemmeno dov'è l'interesse pubblico, cioè verranno assunti dei venne verrà assunto del personale. Non si è assolutamente parlato di questo, comunque sia proprio perché non mi è chiaro quanto stiamo per votare, voterò contro e ringrazio tutti.
Consigliere Giacomin, prego, grazie Presidente, intervengo volentieri riprendendo in parte quanto detto dai miei colleghi e su certamente un'opportunità persa, un'opportunità anche di dialogo e di ricerca di una soluzione che sarebbe potuta andare bene a tutte le parti, sulla quale però e questo è in qualche modo mancato poiché sembrava che nessuna soluzione nessun percorso avrebbe portato ha compromesso, questo ci dispiace. Dispiace all'Amministrazione e l'ha espresso bene anche l'assessore e speriamo che in futuro ci possano essere patti di collaborazione efficaci per ridare vita e per per riqualificare quel luogo. Esprimo parere fa parere favorevole a nome mio e del gruppo del Partito Democratico ha una variazione che, come ci spiegava molto bene l'Assessore in Commissione, avviene su suolo privato, non impermeabilizzata, non ha impatti ambientali, non ha impatti.
Ecco che stanno il motivo per cui, insomma, spesso il consigliere che mi ha preceduta interviene e che per questo, per questi motivi, per il fatto che quello comunque è un luogo vissuto, è un luogo che potrà essere ancora più vissuto e che rimane all'interno del perimetro della dell'università. Non non avendo impatti su tutto quello che veniva definito precedentemente, noi voteremo favorevolmente. Ringraziamo l'Assessore e che ci ha lavorato e ringraziamo gli uffici. Chiaramente continuiamo con con dibattito e poi alla votazione. Grazie grazie consigliera. Chiedo se ci sono altri interventi per dichiarazioni di voto.
Non vedo interventi.
Quindi passiamo, anzi intanto ringraziamo e salutiamo l'Assessore Laudani.
Passiamo alla fase di votazione, poniamo in votazione la proposta di deliberazione numero 124 2025. Apriamo la votazione, grazie.
Chiudiamo la votazione, grazie.
Abbiamo 29 presenti, 21 votanti, 20 favorevoli, 1 contrario 0 astenuti, 8 non votanti, il Consiglio approva la deliberazione numero 124 2025. Essendo richiesta l'immediata eseguibilità, mettiamo.
In votazione anche l'urgenza e quindi lì grazie.
Chiudiamo la votazione, grazie.
Abbiamo 29 presenti, 21 votanti, 20 favorevoli, un contrario, 0 astenuti, 8 non votanti, il Consiglio approva anche l'immediata eseguibilità della delibera numero 124 del 2000 e i 25.
Passiamo ora agli ordini del giorno che sono stati ammessi alla trattazione immediata presentati nel corso degli interventi di inizio seduta il primo è l'ordine del giorno numero 1 a prima firma Di Benedetto, per esprimere solidarietà all'avvocato Brunelli.
Giusto.
Se il Consigliere vuole presentare meglio l'ordine del giorno, prego.
Grazie Presidente.
Sono qui a riproporre l'ordine del giorno che ho presentato.
Prima nell'intervento di inizio seduta, in particolare la richiesta di esprimere la massima solidarietà all'avvocato Elisabetta Brunelli, che è stata vittima di un'aggressione, ha subito, diciamo, diverse lesioni di vario grado di vario tipo e, per via dell'aggressione subita un fatto molto increscioso, preoccupante e allarmante è perché evidentemente legato anche a quelle che sono le posizioni che ha espresso legittimamente nella nostra società democratica e posizioni note posizioni che l'hanno portata a discutere anche in maniera accesa e forte con diversi esponenti politici di vario tipo.
Sicuramente è una figura forte e carismatica, con posizioni nette, molte delle quali innanzitutto nelle quali sono personalmente condivise, ma non solo anche da molti altri esponenti politici.
E tuttavia, anche se qualcuno non dovesse condividerle e comunque è giusto che non si possa pensare che sia legittimo aggredire la presidente di un'associazione in questo caso per via delle sue posizioni politiche, sarebbe assurdo. Saremmo al di fuori del perimetro della democrazia e allora penso che sia giusto in questo senso, come Consiglio comunale, visto che siamo l'organo deputato, no esprimere anche a difendere la democrazia nella nostra città, dare la solidarietà all'avvocato. Io ringrazio la collega Francesca Scarano per avermi comunicato il desiderio e la volontà di sottoscrivere l'ordine del giorno, avere poi espresso medesimi concetti su cui siamo perfettamente allineati anche nel suo intervento di inizio seduta. È l'augurio che si possa trovare una convergenza. L'obiettivo dell'ordine del giorno è evidentemente quello di esprimere la solidarietà all'avvocato Brunelli e sono convinto che si possa trovare una convergenza in questo senso con tutte le forze politiche del Consiglio, anche per mandare un messaggio forte. È chiaro, non è in questo modo che si discutono le proposte e le posizioni politiche. Non è questa, non è una modalità che può essere accettata in una società che vuole dirsi civile e democratica. Grazie Presidente.
Grazie Consigliere, apriamo quindi la discussione, chiedo se ci sono interventi in merito.
Prego consigliere De Giacomi.
Grazie mille Presidente, vorrei anche ringraziare il consigliere Di Benedetto della consigliera Scarano che sono intervenuti su questo tema, un tema sul quale ci fa piacere esprimersi in quest'Aula, appunto sottolineando la condanna alla solidarietà a quest'atto, e pensiamo che anche attraverso un ordine del giorno visto che l'Amministrazione parla attraverso,
È questa e possiamo possiamo incidere ancor con più forza, specialmente visto che l'avvocata era una collega, è stato è stata una collega è stata una consigliera comunale, questo è un aspetto che ci piacerebbe anche ricordare nell'ordine del giorno, proprio per rafforzare questo rapporto che che l'Aula, quest'Aula che si trova a esprimersi e a proporremmo però alcuni emendamenti tra cui questo che ho anticipato altri un po' più di di merito, perché appunto pensiamo si possa arrivare a un testo condiviso tra tutti, sarebbe un bel segnale, proprio perché crediamo che la violenza non abbia nessun nessun luogo, nessun spazio all'interno del dibattito politico questo sarebbe bello riuscissimo a esprimerlo in modo concorde e compatto come Aula e,
Vado a illustrare gli emendamenti e.
Il primo appunto è questo aspetto, inserendo appunto ex ci pare sia ex presidente del di Confedilizia, non Presidente, è abbiamo guardato sugli articoli di stampa, magari questo è un approfondimento che possiamo fare insieme, eventualmente aggiungiamo questo e ex consigliera comunale, quindi aggiungere questo sulla c'è un riferimento all'iniziativa.
Con l'euro deputata Ilaria Salis, che non era sul tema delle occupazioni, noi saremmo semplicemente per toglierlo. Era sul tema del diritto all'abitare e cancelleremmo quella quelle tre parole c'è una ripetizione di alle spalle, questa è semplicemente un triple. Abbiamo rilevato e aggiungeremo la dichiarazione dell'avvocata stessa che ha dichiarato non ho proprio idea di chi sia stato e non ci vedo collegamento con la Salis. Quelle parole così generiche che l'aggressore mi ha rivolto potrebbero riferirsi a qualunque cosa io faccio l'avvocata. Questa è una dichiarazione che abbiamo trovato, che mi porta a un altro emendamento, nel senso che nella dichiarazione lei si definisce avvocata e quindi modificheremo nel testo dove si trova avvocato, dal momento che rispettiamo come ognuno vuole essere definito. Infine e come ultimo ultimo punto,
Si chiedeva il supporto all'identificazione dei soggetti sui quali siamo d'accordo, ma è un supporto più che noi riteniamo più esteso e lo modificheremo con a proseguire la collaborazione tesa all'accertamento dei fatti. Perché non c'è solo l'identificazione. C'è tutto l'aspetto di indagine sul quale l'Amministrazione può su continuare il supporto, perché se non diciamo e che continua, sembra che insomma ci sia stata dell'ostilità che non c'è stata, anzi quindi il. Questi sono gli emendamenti che mi mi appresto a.
Ah ah mandare e ringrazio anche la collega qua che giustamente ha sempre un un occhio allo stile e al posto di scrivere ex scriveremmo già in modo. Ecco perfetto, quindi siamo allineati, questi stanno li ho letti tutti, quindi posso inviarli tra qualche minuto, li avrete grazie mille grazie davvero a tutta la maggioranza. Questo questi emendamenti ovviamente li sto presentando io, ma sono a nome di tutta la maggioranza. Speriamo di arrivare a un ordine del giorno.
Snello e condiviso.
La parola al consigliere Di Benedetto prego, volevo chiedere una sospensione di 10 minuti, tempo di ricevere, leggere gli emendamenti, anche discuterli con chi ha sottoscritto con me l'ordine del giorno e poi ritornare in Aula, quindi non era per intervenire, era solo per chiedere la sospensione se è possibile grazie.
Perfetto, grazie, allora direi di accogliere la mozione, sospendiamo se nulla osta 10 minuti in attesa degli emendamenti, grazie.
Allora riapriamo i lavori della seduta.
Era stata sospesa per gli emendamenti.
Se vi accomodate.
Quindi riapriamo il dibattito, chiedo.
Consigliere Di Benedetto.
O qualcun altro non lo so, vi ringrazio, Presidente, colgo l'invito a intervenire.
Ne abbiamo guardato insieme agli ordini del giorno. Ci siamo gli emendamenti all'ordine del giorno ci siamo confrontati, abbiamo smussato alcune cose per una questione proprio di forma e di precisione e nella sostanza, comunque, li abbiamo accolti così nella come, nella versione concordata, abbiamo avuto una convergenza sull'espressione avvocatessa e con riferimento alla professione dall'attuale della dottoressa Brunelli, e per il resto nella sostanza, tutti gli emendamenti e sono stati accolti e abbiamo appunto specificato anche altri passaggi precisi e puntuali, che però non vanno a intaccare la sostanza del testo e quindi abbiamo trovato una convergenza e abbiamo accolto gli emendamenti. Ringrazio la consigliera Di Giacomi per e l'approfondimento e il lavoro fatto in questo senso e anche per la volontà di convergenza e ampiamente dimostrata e su questo tema molto importante dell'attenzione rispetto al contrasto a ogni forma di violenza, contro chi vuole intaccare il processo democratico e la libertà di espressione nella nostra città e nel nostro Paese, grazie,
Grazie consigliere, chiedersi, altri intendono intervenire.
Allora direi che possiamo andare avanti.
Passiamo alle dichiarazioni di voto.
Se non ci sono interventi, apriamo la votazione.
La rotta.
Chiudiamo la votazione o 30 presenti, 30 votanti, 30 favorevoli, il Consiglio approva all'unanimità procediamo con l'ordine del giorno successivo.
È chiaro che l'ordine del giorno del a prima firma, consigliere, Diaco ordine del giorno per chiedere al Parlamento e al Governo la cancellazione del tetto del cinque per 1.000 consigliere Diaco a lei la parola.
Sì, grazie Presidente, già nell'intervento di prima di intervento a inizio seduta, ho già dato accenno alla presentazione di questo ordine del giorno e ho avuto anche occasione anche con i colleghi di di entrambi gli schieramenti di maggioranza e di opposizione e abbiamo trovato,
Come dire che l'accordo sul sulle modifiche da apportare e poi lo faranno anche i colleghi se vorranno intervenire. Credo che oggi sia importante e su questo ringrazio tutti i colleghi del i colleghi del Consiglio comunale qui oggi. Come dicevo prima, parliamo di quello che è la cancellazione di questo del tetto del 5 per 1.000, che non è altro quel quel fondo che aiuta a sviluppare e incrementare quanto più possibile le attività e i servizi a favore delle delle tante associazioni che nel nostro Paese operano e che lo fanno con quello spirito di volontariato, ma soprattutto quello spirito di coesione sociale, ma anche di servizio nei confronti delle persone, soprattutto spesso persone fragili e vulnerabili. Ricordo che con questo fondo si dà la possibilità alle singole associazioni di poter quante, neanche nella nostra città, nel nostro territorio mettono a disposizione proprio unità abitative per coloro che arrivano da fuori regione, per curare i propri figli un parente e utilizzare anche questi questi uno di questi appartamenti. Credo che questi queste siano sicuramente aspetti molto importante, come penso a tutto il lavoro che viene fatto oggi, all'interno anche delle delle mense che ci sono qui nella nella nostra, nella nostra città. Penso che è un lavoro che viene portato molto spesso nel silenzio, ma sono tanti e tanti i cittadini che usufruiscono anche di questi questi servizi. Penso che sia importante oggi una risposta da parte anche del Consiglio comunale e ricordo perché questo è in qualche modo è una continuazione di un percorso che proprio qualche settimana fa era partito qui, dove il sottoscritto, insieme ad altre persone, abbiamo invitato Associazione, organizzazione nostra della nostra città su quello che riguarda, anche, come dire di aspetti quali sono oggi le gli aspetti e le criticità ed era emerso anche in questo tema legato dal 5 per 1.000 e ringrazio su questo le 67 organizzazioni nazionali che proprio hanno fatto insieme alla rivista vita, quella di poter promuovere, fare una scrivere anche al al al Parlamento e quello che è al Governo su quello che riguarda questa cancellazione, è una risposta che chiaramente qual è.
Era stato stabilito questo tetto minimo massimo di 525 milioni di euro, ma viene da qualche legislatura indietro. Non era una cosa degli ultimi anni, ed è anche vero che negli ultimi anni, soprattutto se vediamo il dato del 2024, ci sono stati 18 milioni di cittadini di italiani che hanno deciso di destinare il diavolo de il 5 per 1.000 alle associazioni in Italia, chi si che significa 700.000 persone in più rispetto al 2023? È chiaro che e questo credo che sia un fattore positivo è importante quanto l'impegno delle singole associazioni oggi a promuovere e a divulgare quello che è il, il fondo del cinque per 1.000 e in qualche modo, un riscatto sociale che sicuramente, come dicevo prima aiuta e su questo ringrazio anche il disegno di legge che è stato presentato anche da alcuni senatori proprio qualche settimana fa, nel mese di settembre, a firma prima firma del senatore Lombardo e del senatore Casini, che sono bolognesi che hanno fatto dato anche fatto una proposta al sulla cancellazione del tetto, ma soprattutto mi preme sottolineare il le tante organizzazioni che hanno deciso di portare avanti questa proposta.
Tra l'altro, lo dico perché proprio a ridosso del disegno di legge, proprio qualche giorno fa c'è stata un'iniziativa promossa. Sempre dà vita insieme, erano dove erano presenti a quel tavolo anche il Forum nazionale, il CSV a livello nazionale ed erano presenti anche esponenti della maggioranza di Governo che hanno proprio dato indicazione seguito queste indicazioni da parte delle sede 67, Associazione delle tante altre, proprio a ad andare in quella direzione. Penso che questo sicuramente aiuta, aiuta le le, le tante organizzazioni, pensiamo al a tutto quello che viene fatto qui nella nostra, nella nostra città e, come dicevo prima, gli appartamenti che vengono messi a disposizione, tutte le mail, quello che viene fatto sulle mense, i tanti corsi di italiano che vengono portati avanti nella nella nostra città e sono tanti e tanti progetti, progetti di inclusione, progetti e su tutto l'investimento su quello che riguarda la ricerca. Se pensiamo oggi nella nella nostra città, quante quante organizzazioni che fanno un lavoro egregio pensiamo qui in questi giorni c'è la presentazione delle tante organizzazioni dei bilanci sociali è un non può essere quantificato oggi quel valore delle tante associazioni, di quelle fondazioni, di quello che fanno avanti e lo fanno davvero con con quell'attenzione e lo fanno con nel silenzio. Quindi penso che sia anche giusto e mi auguro che da qui possa esserci un voto unanime da parte di tutto il Consiglio comunale. Ma questo vuole essere anche un motivo in più per.
Attivare anche gli altri Comuni in questi giorni, dopo che ci sono stati articoli sulla stampa, siamo stati contattati da alcuni Comuni che intendono presentare e seguire presentare anche un ordine del giorno e all'interno di altri Comuni dell'area metropolitana, proprio perché vuole essere un una forma di vicinanza e di sostegno a queste tante organizzazioni che davvero lo fanno con con quel quella passione che molto spesso non è misurabile in quantità di a livello economico e soprattutto quei 6000000 di volontari che oggi ci sono che operano all'interno delle tante organizzazioni sono in quali sono una risposta a quella a quella che è la il, il valore che si vuole rappresentare, lo dico spesso anche durante nel momento del Covid, qui nella nostra città, i primi a mettersi a disposizione per quello che riguarda la le persone anziane, le persone con gravi malattie che non potevano muoversi in nessun modo sono state proprio le associazioni che si sono prodigate si sono messe a disposizione. Penso che questo sia, è giusto riconoscere alle tante organizzazioni il lavoro che loro portano avanti. Mi fermo qui, grazie Presidente,
Grazie Consigliere, apriamo il dibattito, ha chiesto di intervenire, la consigliera Quercioli, a lei la parola Consigliere, prego, grazie Presidente, questo ordine del giorno a prima firma, appunto, del Consigliere Diaco ma ha sottoscritto, credo da tutta la maggioranza affronta un tema che non è sicuramente solo economico o amministrativo, ma credo profondamente civile e umano, che è appunto la tematica e lo strumento del 5 per 1.000 e più in generale di quello che è il principio di sussidiarietà fiscale che dà forma concreta e un'idea semplice. Granda è che la società di fatto civile e mette a disposizione, partendo dal basso, dalla libertà e anche dalla responsabilità delle persone e di chi appunto vive un particolare territorio. Abbiamo visto, viene indicato anche all'interno dell'ordine del giorno che.
Nella manovra di bilancio 2026, il Governo ha previsto un innalzamento del tetto del Fondo 5 per 1.000, appunto da 525 milioni a 610 milioni di euro. È, credo, una scelta positiva che riconosce concretamente quello che è il valore del volontariato, delle associazioni e della ricerca e del terzo settore, cioè di tutte quelle realtà, come è stato detto poco fa che ogni giorno, attraverso la gratuità e la passione delle per delle persone, traducono in opere un bene per tutti il 5 per 1.000 e quindi una forma autentica a mio avviso di partecipazione. Un piccolo gesto di libertà con cui ciascun cittadino può dire io credo in questa realtà voglio sostenerla. Voglio che continui ad accadere è la dimostrazione di fatto che la solidarietà non è un'imposizione dello Stato, ma una scelta che nasce dal cuore della società.
Nel 2024, come dicevo, 18 milioni di contribuenti e, come è stato anche evidenziato nel corso dell'intervento di inizio seduta dal consigliere Diaco, hanno scelto di destinare il loro 5 per 1.000 per un totale di oltre 600 milioni di euro. Eppure, appunto, a causa del tetto di spesa di spesa previsto da una legge, circa 80 milioni di euro non sono stati non sono mai arrivati ai destinatari scelti dai cittadini. Un dato che dice chiaramente quanto sia necessario proseguire su questa strada per fare in modo che ogni gesto di fiducia trovi piena corrispondenza nella realtà. L'aumento del tetto è quindi presente nella manovra, un passo realistico e ragionevole che riconosce il valore di ciò che ciò che accade, che cresce dal basso, senza forzature e senza illusioni, è una misura che unisce solidarietà e responsabilità, ma anche la libertà personale, la sostenibilità collettiva, come ha ricordato anche l'onorevole Maurizio Lupi e le sue parole e le condivido appieno. Non servono proclami o promesse impossibili. Ma la serietà di chi fa un passo alla volta, cioè serve concretezza senza rinunciare a quello che è appunto un ideale. Questo credo sia il modo giusto di governare la realtà, a partire da ciò che c'è riconoscere il bene che accade e sostenerlo, perché fiorisca, si andrà quindi ed è questo l'auspicio e anche l'intento di questo ordine del giorno nella direzione, nella richiesta di eliminare del tutto il tetto in maniera strutturale anche perché a Bologna il 5 per 1.000 lo sappiamo e lo diciamo molto spesso in quest'Aula è un bene prezioso per tutta la comunità occorre di fatto,
Sostiene di fatto centinaia di enti e di associazioni che operano nell'educazione. Ricordo nella cultura, nel sociale, nello sport, nella ricerca, ma anche nell'inclusione. Sono persone volti esperienze che tengono viva la città e avendo la nostra comunità più umana e accogliente come amministratori, quindi credo che il nostro compito non sia solo quello di gestire, ma di riconoscere e valorizzare ciò che già accade nella vita reale della nostra città. Per questo propongo, attraverso un emendamento che invierò a breve alla Presidenza e alla segreteria, che il Comune promuova una campagna di conoscenza e di sensibilizzazione sul 5 per 1.000, finalizzata proprio a informare i cittadini sull'utilizzo di tale strumento e sul suo impatto sul territorio comunale. Perché credo appunto che questa misura non sia solo una misura fiscale, ma un segno di fiducia reciproca tra cittadini e istituzioni.
Sostenere il 5 per 1.000 e significa in fondo credere nelle persone, nella sua, nella loro capacità di fare il bene dentro la realtà. Grazie, Presidente,
Grazie consigliere, ora la parola alla consigliera Di Pietro prego.
E grazie Presidente, io intervengo per ringraziare il collega di atipico perché quando ha proposto questo ordine del giorno, ci siamo proprio.
Sentiti proprio di contribuire. Anche diciamo alla stesura, proprio perché è un tema assolutamente importante, come è importante anche dare luce valore a quella che è una campagna, appunto di mobilitazione che è stata lanciata dalla rivista Vita e delle 67 organizzazioni per chiedere la cancellazione, appunto del 5 per 1.000 e a un tema che ovviamente al centro anche dell'attenzione non solo a Bologna nel lavoro di confronto che costantemente si porta avanti nell'ambito dell'amministrazione condivisa, ma anche a livello nazionale. Sia in Senato che in Parlamento c'è un'attenzione e anche un lavoro che appunto si porta avanti con le forze politiche in questa direzione, anche appunto con il Partito Democratico, e credo che sia molto importante questo ordine del giorno, anche perché dà l'opportunità appunto di sottolineare quanto sia importante quanto.
Sia necessario o no un coinvolgimento attivo che di fatto si sta realizzando con il Comune di Bologna e il terzo settore, perché sicuramente diciamo tra tutto questo lavoro che si sta portando avanti è importante perseguire quelle che sono le le prassi e i processi che portano anche alla condivisione di strumenti condivisi, perché sappiamo bene che anche la riforma del terzo settore ha posto al centro no, appunto il valore del terzo settore, ma allo stesso tempo, comunque, ci sono anche procedure burocratiche aspetti che in qualche modo richiedono anche di essere inseriti in una cornice che possa aiutare sempre più, appunto, a porre al meglio esprimere al meglio quello che ha un valore sociale assolutamente riconosciuto.
Nel nostro territorio, ma anche.
In tutto il Paese, da questo punto di vista.
Proprio anche coerentemente a quello che questo ordine del giorno ci tengo, anche sulla scia degli interventi che mi hanno preceduto, sottolineare che proprio anche in accordo o no, con appunto il collega, il presidente della Commissione, terzo settore Diapo, e insieme anche al collega Franco cima abbiamo pensato proprio di proporre anche quella che è un momento di attenzione, anche all'interno di un'udienza conoscitiva, per condividere appunto quelli che sono i risultati del rapporto sociale che il Comune sta proprio portando avanti per dare ha portato avanti per dare appunto rilevanza al terzo settore e anche per avere appunto aggiornamenti su quelli che sono su quello che è appunto il percorso di amministrazione condivisa perché sicuramente all'interno anche di questo confronto e siamo certi che emergeranno anche,
Appunto aspetti collegati anche a quelle che sono le necessità del terzo settore e sicuramente come Amministrazione, come Consiglio comunale ci teniamo a prendere proprio parte attiva proprio per sostenere al meglio.
Questo ambito, quindi, credo che proprio anche questa proposta e non faccio fatica a credere che verrà condivisa ampiamente da tutti si inserisce all'interno appunto di questo filone, che con il Comune di Bologna, con la città, anche quella delegata, appunto Erika Capasso e stiamo portando avanti grazie,
Grazie consigliera, ora la parola va al Consigliere, Cima, prego, doveva essere precedente.
Intanto ringrazio il collega di gioco per la presentazione di questo ordine del giorno, la collega Di Pietro, con cui abbiamo lavorato ad alcuni emendamenti su un tema che riguarda da vicino la partecipazione civica, la fiducia dei cittadini, la fiducia nelle istituzioni e un sostegno concreto al terzo settore come appunto il 5 per 1.000 che è uno strumento di democrazia fiscale è un gesto semplice ma allo stesso tempo profondo che permette ad ogni contribuente,
Di destinare una piccola parte delle proprie imposte a chi ogni giorno si prende cura della comunità, perché stiamo parlando di associazioni, fondazioni, enti di ricerca, in realtà del volontariato e della cultura.
Eppure, nonostante la volontà espressa chiaramente dai cittadini, una parte significativa di queste risorse non arriva a destinazione nel 2024 e i contribuenti italiani hanno espresso oltre 600 milioni di euro di preferenze, ma lo Stato ne ha messe a disposizione quindi a bilancio 525. Stiamo parlando di quasi 80 milioni di euro che restano bloccati da un tetto artificiale che limita questa espressione di libertà che i cittadini hanno quando destinano una parte delle loro imposte.
E va ricordato che il 5 per 1.000 e non è un privilegio per il terzo settore, ma è un patto di fiducia tra cittadini e istituzioni. Limitare questo strumento significa ridurre spazi di libertà e di partecipazione, ma anche sottrarre risorse preziose ai servizi di prossimità, all'inclusione alla cultura, al welfare,
Per questo credo che i comuni, che sono le istituzioni più vicine ai cittadini, debbano esprimere una posizione chiara e unitaria a sostegno della campagna 5 per 1.000, ma per davvero.
Andrebbe quindi chiesto al Governo e al Parlamento di abolire il tetto o, almeno di adeguarlo pienamente a quelle che sono le scelte espresse dai cittadini, sarebbe un atto di coerenza con i principi costituzionali di sussidiarietà, di partecipazione e di valorizzazione del bene comune e soprattutto sarebbe un segnale politico forte ovvero dire ai cittadini che la loro scelta conta davvero e che le istituzioni si fidano della società civile grazie,
Grazie Consigliere, ha chiesto la parola il consigliere Caracciolo, a lei la parola Consigliere, grazie Presidente.
Io ho chiesto al collega alcune delucidazioni in merito e che mi sono state date ed ovviamente questo provvedimento che risale a vecchia data.
Di potere accantonare devolvere ad associazioni riconosciute il 5 per 1.000 è un provvedimento che io lo ritengo fondamentalmente giusto perché consente a tante associazioni di poter utilizzare dei fondi che servono proprio per la per scopi sociali, per scopi di beneficenza e per mantenere alcune posizioni che non sono certo di prestigio quindi questo provvedimento del 5 per 1.000 fondamentalmente è giusto, poi mi è stato detto dal collega De Iaco che esiste una supero rispetto al tetto massimo che era stato convenuto, quindi, ovviamente, questo denaro deve andare a coloro che ne hanno diritto, perché la volontà espressa dai cittadini a voler dare questo contributo modestissimo contributo ha già ad associazioni che ne hanno il diritto a norma di legge quindi benissimo da parte mia personale e penso anche del partito che rappresento,
Di dover dire sì a questo, a questo suo ordine del giorno, anzi, grazie per aver sollevato il problema bassa qui, purtroppo.
Ci sa sempre quando si deve dare, ma non quando si deve avere, in questo caso ci deve avere e lei ha fatto bene a rimarcarlo, quindi da parte mia, pertanto, ripeto parere favorevole.
Ringraziando il collega Diaco della sua sensibilità, che peraltro ha dimostrato anche in altre occasioni, grazie.
Chiedo se altri intendono intervenire consigliere Banggai, prego.
Grazie Presidente, la ringrazio anch'io, il collega Diaco, come gli altri colleghi e gli altri colleghi hanno già detto, penso che sia un tema assolutamente importante.
Giusto, condivisibile e che ha a che fare anche con la fiducia dei cittadini nei confronti dello Stato, nelle scelte che fanno, questa è una cosa molto importante.
Perché se ci fosse una consapevolezza diffusa del fatto che la scelta che le persone fanno sul 5 per 1.000 e poi non è conseguente a all'aspettativa che che la persona ripone appunto no del del indicare un codice fiscale in sede di dichiarazione dei redditi, io penso che le conseguenze sarebbero molto negative e e questa a questo mina la fiducia nei confronti dello Stato nei confronti del De della fiscalità generale perché è una libera scelta, è una scelta che si basa comunque su un rapporto di fiducia, come ho già detto, e anche su su su sull'aspettativa che che quella piccola parte del dell'Irpef poi vada a sostenere dei progetti e se questo non avviene è un danno alle associazioni del territorio, ma è un danno anche a appunto la alla alla fiducia. Sappiamo che.
Il 5 per 1.000 e di fatto, cioè sulla base dell'aspettativa che che le associazioni e le realtà hanno sul 5 per 1.000, si costruiscono i progetti, perché non è che stiamo parlando di un contesto dove, soprattutto le piccole associazioni, appunto, hanno grandi finanziamenti o grandi finanziatori.
Cioè io conosco personalmente.
Diverse associazioni del territorio di Bologna che facevano affidamento non su milioni, ma su qualche migliaio di euro, che arrivava dal 5 per 1.000 e che.
Ad esempio l'anno scorso se lo sono visti tagliare, e anche per una anche su cifre molto piccole, cioè avere 5 per avere 5.000 euro, ad esempio, di 5 per 1.000.
E vedersene tagliata una parte anche di 1.000 e 1.500 euro, guardate che ha un effetto, ha un effetto importante sull'attività di di delle associazioni,
Naturalmente su grande scala parliamo di cifre molto più importanti, però mi soffermo su sul punto, su, sulle piccole realtà, ecco che che magari non cioè che non riescono più a sostenere poi una progettualità a per per l'anno per l'anno successivo.
Quindi io, insomma, condivido e come gruppo appunto, abbiamo anche sottoscritto l'ordine, l'ordine del giorno, condividiamo al 100% la richiesta che viene fatta dall'ordine del giorno e anche dalla dalla proposta di legge e anche la campagna che è partita a livello nazionale appunto su su su questo tema perché è assolutamente noi dobbiamo far sì che e che ci sia un seguito reale e concreto è certo di quello che delle scelte che le persone fanno in sede di dichiarazione dei redditi, perché sono o è, come dire, è danaro, EU è un contributo che viene fatto sulla base del sudore.
Delle persone, perché parliamo della della tassa de de de re, dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, e quindi parliamo della di una quota della tassa che sul lavoro delle persone sul lavoro vivo.
Credo che le persone svolgono quotidianamente nella propria vita e quindi davvero su questo non si può scherzare e non ci possono essere ambiguità, tetti, cose che non checché, insomma, che sono incomprensibili, appunto, a alle persone che semplicemente poi non è che si sia si occupano di cercare di capire il meccanismo del calcolo e della divisione una persona se si va a fare la dichiarazione dei redditi e intende sostenere una realtà una progettualità,
E quindi questa cosa è davvero importante e deve essere sgombrato da ogni da ogni ambiguità, e con questo concludo e ringrazio tutte e tutti.
Ha chiesto di intervenire. Il Consigliere Di Benedetto ne ha facoltà. Prego Consigliere, grazie Presidente, solo per ringraziare e dell'ordine del giorno il collega e tutto il Consiglio anche ai colleghi del centrodestra con cui abbiamo presentato alcuni passaggi, alcune modifiche per rendere più chiaro e uniforme il testo, anche perché, come abbiamo detto e diciamo le, la sussidiarietà si esplica su tutti i livelli, su servizi che si strutturano su tutti i livelli istituzionali, non è solo una questione statale, è una questione, anzi, prima di tutto regionale e locale, con le amministrazioni locali e quindi il lavoro che fa sicuramente del terzo settore che fanno le associazioni in Italia, è fondamentale. Tutti i nuovi, penso, collaboriamo. Abbiamo collaborato con tante tantissime associazioni, spesso anche perché Bologna è una realtà ricca di associazioni che su tanti.
Punti partendo dall'aiuto e il sostegno alle persone più fragili. Ma arrivare a, penso per esempio alle tante associazioni che aiutano oggi i senzatetto a Bologna senza il loro lavoro e non potrebbe andare avanti il servizio, anzi, la maggior parte dello stesso sarebbe completamente scoperto, e penso anche al lavoro culturale, al lavoro su tanti profili, al di sostegno alle famiglie. Penso ovviamente ai settori con cui più ho avuto a che fare. Io, però sono i più disparati e gli aiuti alle madri single, anche alle alle giovani coppie. Ci sono tante realtà associative che con il loro lavoro di, diciamo sicuramente permettono e strutturano un welfare che nella sua complessità è più efficace, e quindi a Bologna ci sono tante sperimentazioni in questo senso. Ci sono anche tante realtà ricche di contenuto, che però possono puoi stare in piedi, anche grazie al contributo non solo di chi lavora tra virgolette. Coloro nel senso di presta il suo servizio in queste associazioni, che spesso si traduce anche poi in un contributo attraverso il 5 per 1.000, ma anche attraverso quello di tutti coloro che apprezzano il loro lavoro. Quindi andare e continuare a proseguire nella direzione che il Governo ha tracciato perché.
Giustamente si è parlato di tetti di limiti e di blocchi, ma i tetti limiti blocchi non li ha messi il Governo attuale. Il Governo attuale li sta togliendo alzato. Il tetto ha già dichiarato più volte attraverso diversi esponenti che intende proseguire in questa direzione, quindi una svolta epocale, nel senso che tutti i Governi che si sono succeduti fino a oggi il tetto lo hanno lasciato uguale,
Questo Governo ha cominciato ad alzarlo. Quindi la direzione è chiara. L'abbiamo presa come centrodestra e ne vado fiero, e quindi dare un input a chi oggi siede nei banchi del Parlamento per proseguire nella direzione che il Governo ha tracciato. Penso sia molto importante, quindi, una convergenza di tutte le forze politiche verso la direzione che il Governo ha già dato. Penso sia molto anche significativa e quindi in questo senso trovarci oggi nella in questa convergenza è molto importante e ringrazio il collega. Vi ringrazio tutti per aver certificato la bontà della linea e l'augurio è che ci sia, ovviamente, un voto unanime da parte di tutti. Grazie, Presidente,
Grazie consigliere, ora la parola alla consigliera Scarano, prego, Consigliere.
Sì, grazie Presidente, solo poche parole per, ma anche per.
Anticipare ed evidenziare il nome, che parrebbe ormai palese anche da parte del mio gruppo, e.
Per ringraziare il collego a Diaco per essersi fatto promotore di questo ordine del giorno e quindi di questa richiesta legittima, condivisa e condivisibile e di avere anche perfezionato la stesura dell'ordine del giorno che, in una prima presentazione, a mio avviso, presentava alcune.
Alcuni piccoli aspetti da meglio definire e anche un minimo smussare, ecco, per renderlo il più possibile obiettiva e puntuale in ogni sua parte, sia nelle premesse.
Che poi nella nel dispositivo.
E lo dico proprio perché lo ha appena detto il collega che mi ha preceduto, ma ritengo che sia doveroso evidenziarlo.
Da parte di tutti i Gruppi, soprattutto di minoranza, e che dal 2013 sino ad oggi e quindi sto parlando di ben 12 anni nessun Governo aveva di fatto accolto quelle che sono le richieste avanzate.
In varie sedi, in vari contesti, dal terzo settore. E quindi questo aumento che, tra l'altro non è un aumento irrisorio perché supera abbondantemente il 10%, anzi è un momento che si aggira a circa al 15 16%, 525 milioni ai 610 attuali, è il primo aumento di fatto dal 2013 ad oggi e quindi è giusto ricordarlo annoverarlo perché.
È stata intrapresa comunque una strada. Mi sembra di attenzione, ascolto e apertura alle legittime richieste che provengono dal terzo settore, soprattutto in una fase sociale che vede che vede ovviamente le preoccupazioni e la Seat le situazioni molto più dolose che in passato, quindi.
Abbiamo contribuito nel nostro piccolo ad alcuni emendamenti che sono stati accettati per ripeto, rendere più obiettivo e puntuale l'ordine del giorno. È giusto non solo votarlo e approvarlo, ma anche ricordare il contributo.
Dato da questo Governo dopo 12 anni, grazie.
Grazie consigliere, ha chiesto di intervenire, il Consigliere Tarsitano, prego, grazie Presidente, anch'io, ringrazio molto il collega di acqua e tutti i colleghi che hanno lavorato all'ordine del giorno credo sia veramente importante ribadire come, come politica, la nostra vicinanza al mondo del terzo settore e marcare diciamo la volontà di far giungere tutte le risorse che i cittadini liberamente decidono di donare alle realtà che che leggono come rappresentative dei propri interessi credo sia.
È assolutamente meritorio, mi fa molto piacere anche sentire l'intenzione ferma.
Della dell'opposizione che al Governo della Nazione, perché credo che sia veramente importante, che è quello che votiamo in questo Consiglio comunale e poi possa avere un concreto eco a livello nazionale e come Gruppo voteremo convintamente a favore quindi anticipo in questo intervento anche la dichiarazione di voto, rinnovando i ringraziamenti già fatti.
Grazie consigliere, ora la parola alla consigliera Di Giacomi, prego.
Grazie mille, Presidente, anche da parte mia un ringraziamento al consigliere Diaco e Presidente di Commissione che spesso parla proprio di questo, come gruppo anticipiamo il voto favorevole, vorrei ringraziare in particolare e la collega Antonella Di Pietro, il collega Franco cima, che hanno contribuito a questo ordine del giorno, ma come il consigliere, Tarsitano ricordare quanto sia importante arrivare a una convergenza che su questo ordine del giorno, in questo modo, appunto anche anticipato la dichiarazione di voto e speriamo, ci auguriamo insomma che questo questo voto unanime avvenga anche su questo ordine del giorno. Grazie,
Grazie consigliera, chiedo se ci sono altri che intendono intervenire, siamo ancora.
Dibattito, allora non vedo prenotazioni,
Allora passiamo.
Al consigliere, a questo punto, Consigliere di acqua per la replica finale sì, grazie Presidente, davvero poche poche parole, credo che gli interventi dei colleghi che mi hanno preceduto hanno detto, in maniera riportato in maniera dettagliata a quello che è la volontà di quest'ordine del giorno. È anche vero che, se prendiamo il dato tra il 2023 2024 e quasi 4 milioni di contribuenti in più che hanno deciso di destinare il 5 per 1.000 alle associazioni del volontariato e penso che questo fa sì che comunque c'è una una forte attenzione, come dicevo prima, anche da parte delle tante associazioni che fanno davvero un investimento su quello che riguarda anche il 5 per 1.000, perché, come è stato ben detto prima anche dei colleghi e delle colleghe che sono intervenute e sono tanti gli aspetti e i temi in cui le associazioni cercano di operare oggi, il Terzo settore è quella costola alle istituzioni. Penso che questo è il ruolo che portano avanti e pensiamo anche grazie anche a questi contributi a questo riconoscimento, quello del 5 per 1.000. Oggi quanti anche quanti ragazzini quanti bimbi hanno la possibilità di poter fare sport, di fare teatro di fare musica, perché ci sono anche nella nostra città, associazioni che quando si presentano famiglie che sono in difficoltà o indicati dai servizi sociali, spesso la per loro c'è una scontistica, c'è una gratuità e penso che questo e quindi è bene che ci siano. Questa fu questa attenzione da parte dei contribuenti e dei cittadini, soprattutto a favore di queste realtà piccole, medie e grandi del del nostro Paese, e sono soprattutto anche contento perché oggi i due ordini del giorno approvati tutti e due credo per questo lo lo dirà l'esito del voto fra poco, ma credo che non capita spesso di trovare una.
Una una voce unanime, una un voto unanime su quello che riguarda anche l'attenzione su alcune tematiche che riguardano tutti quanti. Quindi davvero mi fermo qui e penso che questo oggi è una risposta a quelle a quelle tante realtà, ma penso non solo alle realtà, anche a quelle a quelle tante persone che abbiamo incontrato anche in qualche in qualche Commissione, quando siamo andati a incontrare, ad esempio, l'asse un'associazione dentro il reparto al Santorsola.
Nella Commissione della collega Torchi e quando in quell'occasione abbiamo visto, quando ci hanno fatto le persone che, con tumori che hanno bisogno di determinati apparecchi e quant'altro anche i costi che devono affrontare, e tutto ciò avviene anche molto anche per la sensibilità delle aziende, ma anche dei cittadini stessi. Penso che con questo ordine del giorno in qualche modo diamo sicuramente mi auguro davvero che ci possa essere e ci sono già dei segnali da parte del Governo proprio affinché ci siano un questo riconoscimento che serve alla collettività, alle persone che non ne hanno davvero bisogno. Mi fermo qui e grazie Presidente, e grazie a tutti i colleghi che hanno deciso di intervenire e di portare correzioni su quello che riguarda l'integrazione su questo ordine del giorno in maniera trasversale, maggioranza e opposizione lo hanno fatto, quindi ringrazio tutti evito di fare i nomi, però lo voglio fare perché c'è stato davvero una risposta unanime. Grazie.
Grazie consigliere di acqua, passiamo alle dichiarazioni di voto.
Allora non ho richieste di intervento, quindi passiamo alla fase di votazione, apriamo la votazione.
Si è aperta.
Chiudo.
Riprendendo la telecamera.
Sì.
Allora chiudiamo la votazione.
Ho 33 presenti 32 votanti, 32 favorevoli, il Consiglio approva.
Un non votante.
Non votanti, sì.
Mi scusi, Presidente, sono io che non è venuto, è venuto il mio voto per caso, no, no, Consigliere no.
C'è.
No.
Ebbene, era già chiuso e allora procediamo ora con l'ordine del giorno 2 9 7 ordine del giorno per esprimere contrarietà all'emendamento del ddl concorrenza volto ad abrogare il divieto di pubblicità sessiste violente o discriminatorie presentato.
Lo cerchiamo un attimo scusate.
Perché non non ce l'ho, non ce l'ho?
E prima comunque.
Ah, ecco trovato trovato, grazie allora il 2 9 7.
Ordine del giorno per esprimere.
No il 2 9 7, scusate, è sempre il 2 9 7. Questo scusate.
Ecco scusate, ma era c'era un errore nel titolo nella scaletta nel cartaceo, allora il 2 9 7 in realtà è ordine del giorno teso ad invitare la Regione Emilia Romagna di prendere le distanze dalla proposta di compartecipazione delle regioni al gettito erariale derivante dal gioco d'azzardo presentato dal consigliere Ghera ed altri in data 27 10 2025.
Allora?
Allora sta dunque l'ammissibilità e la trattazione immediata sono state approvate.
Nella seduta consiliare del 27 ottobre 2025, iniziata la trattazione in pari data sono intervenuti il Consigliere Gaigher, per l'illustrazione, la consigliera De Giacomi Ceretti ed era iscritta a parlare la consigliera Bernagozzi, prego Consigliere, rinuncio all'intervento grazie.
Allora chiedo se vi sono altri consiglieri che intendono intervenire, si è prenotato il consigliere De Biase, prego, grazie Presidente, volevo ringraziare il Consigliere Gaigher per aver proposto questo ordine del giorno, che condivido e quindi già dichiaro il mio voto favorevole la cosa che a me che ha messo in evidenza a questo ordine del giorno che mi ha fatto pensare ma ha fatto anche un po' rabbrividire,
È proprio il fatto che, se dovesse passare questa proposta,
Come c'è scritto nell'ordine del giorno, determinerebbe una distorsione pericolosa nelle politiche di prevenzione, di prevenzione e contrasto, poiché le entrate derivanti dal contagio d'azzardo diventerebbero una fonte di finanziamento diretto dei bilanci regionali.
Questa è una cosa che a me ha fatto rabbrividire, anche perché se dovesse passare poi si mette tra virgolette in tentazione le varie regioni di cercare di non contrastare più di tanto.
Il gioco d'azzardo, cosa che invece assolutamente noi abbiamo il dovere sociale e morale e soprattutto di investire.
Le forze per cercare di contrastare, ricordo che già nello scorso mandato, con la consigliera Giulia Di Girolamo, si erano fatti passi avanti, il Comune aveva fatto passi avanti per cercare di contrastare il gioco d'azzardo e anche in questa, in questo mandato, si sta perseguendo questa strada,
Non solo e ringrazio il consigliere Geiger, ma anche il consigliere Tarsitani che hanno sempre avuto un occhio di riguardo verso chi lavora per contrastare.
Il gioco, il gioco d'azzardo e le storture, che questo è che il gioco d'azzardo alle implicazioni sociali, soprattutto sociali, sulla nostra comunità, quindi noi dobbiamo, abbiamo veramente l'obbligo morale di in qualche modo con tutti per quello che possiamo di contrastare questa questa possibile strada che è stata intrapresa in maniera tale da rimanere sempre vigili.
E avere tutte le tutte le possibilità,
E di contrastare il gioco d'azzardo senza avere le mani legate. Quindi ringrazio nuovamente il Consigliere Gaigher e annuncio già che voterò favorevole a questo ordine del giorno. Grazie.
Consigliere Tarsitano a lei la parola prego.
Grazie Presidente, anch'io, intervengo brevemente solo per ringraziare il consigliere Geiger per la presentazione di questo ordine del giorno e ritengo anch'io che sia grave e la prospettiva di integrare tra i finanziamenti delle politiche regionali introiti derivanti da dal gioco d'azzardo. È importante non non far dipendere da questo tipo di entrate lo sviluppo di qualsiasi tipo di politica sociale, perché questo inevitabilmente andrebbe a creare una contraddizione in termini anche con la la recisione dei legami con con questo tipo di attività, che sappiamo i danni che reca e sappiamo anche i rischi che ad essa si si connettono con eventuali infiltrazioni mafiose interferenze mafiose nello svolgimento di tali attività. Quindi, il monito che direi che questo Consiglio comunale spero, con il più ampio consenso possibile con questo DG vuole vuole mandare alla Regione, al Governo è quello di non non piegarsi a questa stortura e tentare appunto di rendere sempre più marginale il fenomeno del gioco d'azzardo, trattandolo sotto un'ASP un approccio preventivo e non certamente espansivo per finanziare politiche regionali. Grazie.
Grazie Consigliere.
Chiedo se quell'qualchedun altro intende intervenire il consigliere Caracciolo prego.
Prendo atto con vero dispiacere.
Chi quanto?
Si dovrebbe fare, cioè.
Una compartecipazione ad un gettito che deriva da un'attività illecita.
Tipo la prostituzione, perché il gioco d'azzardo e chi è un gioco, cioè è una attività illecita.
Quindi non può.
Il Comune di Bologna.
Accettare una proposta del genere anti è indecoroso, farla questa proposta.
Perché non si può partecipare al gettito di un'attività illecita perché illecito quanto incassato?
Ripeto l'attività.
Gioco illecito è paragonabile a quello della prostituzione,
Quindi.
La mia, la mia decisione.
E quella del gruppo di Forza Italia è quella di votare a favore di questo ordine del giorno, grazie.
Grazie Consigliere, la parola va al Consigliere beh, dai.
Grazie Presidente, anch'io, ringrazio il collega Geiger e tutti coloro che stanno promuovendo questa mozione nei Comuni del territorio, sappiamo appunto che un ordine del giorno che si sta diffondendo nella a livello territoriale, nella Città metropolitana e Regione e pensiamo che sia appunto importante perché non possiamo essere sotto ricatto di un qualcosa che è dannoso per la salute delle persone che rovina la vita delle persone e delle famiglie è una patologia il gioco d'azzardo,
Nonostante questo.
Sul tema, ad esempio, delle scommesse invece siamo bombardati di pubblicità, persino persino nel mondo sportivo, quando guardi una partita, sei invitato a scommettere sulla partita stessa,
Questa cosa è davvero io lo trovo incredibile, come è incredibile, naturalmente, che si spenda e come lo riporto all'ordine del giorno in questo Paese nel gioco d'azzardo più del di quanto si investa nella sanità e in tantissimi territori il gioco d'azzardo.
Ah sì, una spesa più alta di quella per gli alimenti. Parliamo appunto di 2 3.000 euro, vado a memoria 2 3.000 euro a livello nazionale, però poi ci sono dei comuni o dei luoghi comunque anche piccoli, in qualche modo dove la spesa pro capite è di 10.000 euro, addirittura 9 10.000 euro, che ovviamente è qualcosa di di strano.
Evidentemente per non dire, per non dire altro. Quindi siamo come dire, in un contesto dove abbiamo tantissimi segnali, della della problematicità de de di questo di questo sistema. È ovvio che se la Regione diventa in qualche modo complice, tra virgolette, del fatto che appunto no si si compartecipi e quindi poi in qualche modo sì, sì, sì, trae in qualche modo un beneficio dalla possibilità di utilizzare quei proventi per le proprie politiche e io penso che questo ha avuto sia anche una contraddizione nei valori stessi ed è anche negli sforzi istituzionali e politici che il territorio mette in campo e quindi, ecco, io credo che proprio per queste ragioni e per tutte le ragioni, naturalmente, che che i colleghi e le colleghe hanno esposto questo sia appunto una una mozione, un ordine del giorno da da sostenere e ho concluso,
Consigliere Cima, prego.
Grazie Presidente.
Sì, siamo spesso portati a considerare il gioco d'azzardo come un fenomeno quasi marginale, perché è un passatempo e regolato dallo Stato e utile perfino a finanziare dei servizi pubblici, quindi, in realtà è una facciata dietro cui si nasconde una realtà molto diversa, perché gioco d'azzardo è di fatto uno strumento con cui lo Stato e talvolta dispiace dirlo anche agli enti locali finiscono per guadagnare sulla pelle dei cittadini più fragili.
Quindi no, non parliamo di gioco nel senso autentico del termine, ma di un meccanismo costruito per creare dipendenza per alimentare illusione.
E in questo modo il gioco d'azzardo legale diventa una sorta di tassa regressiva nascosta sulla pelle, proprio.
Dei cittadini più deboli e quindi è uno Stato, un'amministrazione che trovo che trae beneficio economico da questo meccanismo e abdica, in realtà ha in una propria funzione etica e perché non può esserci equità quando il guadagno pubblico nasce dalla perdita privata.
E neanche un progresso, perché si finanziano i servizi sociali con i soldi di chi cade in una dipendenza e quindi è una è una, è una cosa che si autoalimenta, io credo che il nostro compito come istituzioni e ringrazio il collega Geiger per questo ordine del giorno che ci costringe anche un po' a fare questa riflessione quindi il nostro compito come istituzioni dovrebbe essere l'opposto proteggere le persone, creare alternative, restituire speranza dove in realtà appunto stiamo sostenendo un'illusione sostanzialmente,
Serve quindi continuare questa riflessione e anche il coraggio politico, perché sappiamo perfettamente che non possiamo considerare neutrale questo sistema, sappiamo che lo Stato ne trae beneficio, però sappiamo anche che un sistema che alimenta povertà, solitudine e indipendenza,
Quindi non è solo un gioco, ma è un sintomo e noi dobbiamo scegliere come curare le persone che di questo sintomo di di di fragilità,
Cadono e noi invece, come istituzioni, purtroppo ne traiamo profitto, quindi è chiaro che su questo si gioca una contraddizione,
Su cui doveva dovremo prima o poi fare i conti sui costi.
Della gestione della dipendenza sono maggiori dei ricavi che lo Stato nel suo complesso ricava da queste forme di dipendenza. Prima o poi dovremmo ragionarci grazie.
Grazie Consigliere, chiedo se vi sono altri consiglieri consiglieri che intendono intervenire consigliere Di Benedetto prego.
Prego Consigliere.
Grazie Presidente, ma e ringrazio il Consigliere Gaigher per la presentazione di questo ordine del giorno, perché ci fa tornare su un tema sicuramente importante e sul quale il Consiglio comunale di Bologna, da tempo.
È impegnato e non solo da questo mandato, è un tema su cui nel tempo il Consiglio comunale di Bologna ha dato forti input alla Giunta né, ovviamente, in quello che è lo spazio di competenza delle amministrazioni comunali e penso che sia uno di quei terreni in cui il Consiglio comunale anche mantiene una sua come dire forza propulsiva rispetto poi a quelli che sono gli atti esecutivi e amministrativi della Giunta e lo ha fatto a lungo nel corso del tempo. Io voglio per esempio citare una proposta della collega Foresti nello scorso mandato, con cui si chiedeva di,
È aumentare la sensibilità e a livello anche proprio di stradale a livello cittadino a livello amministrativo su questo tema, attraverso il divieto di pubblicità delle strutture che fanno il gioco d'azzardo in tutti quelli che sono i luoghi sensibili, per evitare ovviamente no, come dire, un instradamento precoce anche verso tutti quei soggetti che magari non sono ancora attrezzati e strutturati per poter comprendere appieno quale sia la realtà con cui si vanno a interfacciare quando si parla di gioco d'azzardo e quindi fare.
Una efficace attività preventiva e anche in questo senso il Consiglio comunale di Bologna si è mosso nel tempo ha dato delle indicazioni chiare che la Giunta ha attuato oggi sono state attuate e ne abbiamo parlato anche nel corso di questo mandato più volte, anche riflettendo su come espandere ulteriormente queste linee guida, date all'epoca dall'ordine del giorno della consigliera Foresti, che sta continuando a portare frutto nel dibattito amministrativo cittadino e che poi ha avuto ricadute ed effetti concreti, abbiamo avuto discussioni intorno a strutture specifiche, abbiamo avuto anche discussioni sul Regolamento generale e oggi siamo qui a.
Porre l'accento su un tema che, come è stato dichiarato, almeno diciamo, vi è stato un atto di accusa da parte di Federconsumatori Emilia Romagna e che ha accusato, e cito testualmente per non fare torto a nessuno, troviamo incomprensibile che la Regione Emilia Romagna durante la conferenza delle Regioni abbia modificato il proprio atteggiamento chiuse le virgolette.
E quindi in questo senso che vi sia un rischio trasversale di una mancanza di attenzione rispetto ai danni causati da questa piaga, e invece noi, come ente di prossimità, siamo chiamati a dare voce al territorio, ad ascoltare le istanze dei cittadini e a renderci conto di quelle che sono le necessità, no della nostra cittadinanza secondo quel principio di.
Prossimità che, diciamo è proprio del nostro ordinamento e anche rispetto a questo tema, con rinnovata attenzione e sensibilità ci siamo mossi come.
Consiglio comunale lo abbiamo fatto nel tempo, lo continuiamo a fare anche in questo senso, sicuramente vi è e ringrazio ancora il collega per avere evidenziato questo tema una spinta, evidentemente si è parlato di più ragioni, non è chiaro perché non vi sono al momento e atti pubblici in questo senso che hanno richiesto no di poter accedere a questi fondi e allora sicuramente,
Il primo tema che dobbiamo porre con forza è che è importante non disperdere le risorse, non distogliere le risorse che invece sono destinate al contrasto alla ludopatia, sia in termini di prevenzione generale, quindi fare sì che sempre il minor numero possibile obiettivo ovviamente è quello 0 e di persone cadano nel circolo vizioso della ludopatia e dall'altro, però, è l'altrettanto importante e attività di affiancamento e poi recupero, anche in termini sociali di coloro che sono caduti dentro il vortice vizioso di questa dipendenza e quindi anche nel sostenerli. Nell'aiutarlo, a aiutare queste persone a uscire da questo circolo vizioso a non ricaderci anche rientrare, diciamo pienamente in un Stato, in un regime sociale, una situazione sociale di liberazione rispetto a questa dipendenza e allora in questo senso è importante sottolineare questo aspetto. È importante richiamare questa destinazione delle risorse, che devono assolutamente è continuare a essere investite in questo senso e allora è importante anche indagare appieno rispetto a quelle che sono le intenzioni e diciamo la spinta propulsiva, la parte emotiva e anche, infine, poi che ha mosso la Conferenza Stato Regioni rispetto a questo senso, perché non è chiaro, per esempio, se l'obiettivo è o vuole essere quello di come dire incamerare queste risorse passatemi l'espressione per poi destinarle in maniera ancora più efficace a questo fine, che sarebbe un conto o se invece le si voglia trattare come una componente libera a bilancio. Per poi,
Destinarle ad altri scopi. E allora, in questo senso l'attenzione dovrebbe essere massima. Ci dovrebbe muovere un campanello di allarme e dobbiamo essere capaci, in maniera anche trasversale, di mandare un messaggio al di là di quelle che sono le appartenenze politico partitiche. E proprio per la sensibilità che ha caratterizzato questo Consiglio comunale nel corso del tempo, nel corso dei mandati, in maniera trasversale alla linea politica e amministrativa che oggi viene mandata avanti. È stata tracciata da una collega che oggi siede tra i banchi del centrodestra e quindi essere capaci di appunto mandare un messaggio chiaro e spingere ancora una volta verso l'importanza del destinare queste risorse a questo scopo specifico attuale. L'augurio è che questa riflessione vada avanti anche in maniera strutturata. Tocchi quelli che sono gli aspetti, le valutazioni di questa decisione, di questa proposta meglio che non è ancora tradotta in decisione che merita degli approfondimenti. Sarebbe interessante capire anche le motivazioni di queste richieste e l'augurio è che emergano in modo che possano essere poi e chiari i punti e si possa quindi poi è anche farlo in maniera più strutturata delle valutazioni e, per essere ancora più precisi, e colpire nel segno con quelle che sono le nostre proposte e con quelle che sono le nostre osservazioni in maniera compatta a tutela della cittadinanza, a tutela della comunità e verso o meglio a verso ogni forma di dipendenza che si moltiplicano oggi sul nostro territorio sono sempre più.
Perniciose sotto alcuni aspetti e quindi richiedono sempre di più la nostra attenzione viva, è forte, l'augurio è che su questo saremo in grado di muoversi in maniera compatta, grazie Presidente.
Grazie Consigliere Di Benedetto, ha chiesto di intervenire la consigliera Foresti consigliera a lei la parola.
Grazie Presidente, mi dispiace, ma non mi basta il tempo, grazie, allora, grazie a lei consigliera allora i lavori del Consiglio di oggi si concludono qui e chiudiamo la seduta alle ore 17:46, buona serata a tutti, tutti grazie, grazie a tutti e buona serata arrivederci.
