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Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Buongiorno. Benvenuti alla riunione del Consiglio comunale del 31 gennaio 2024. Prego il Segretario comunale di procedere all’appello. Grazie.
Speaker : PREITE – Segretario Comunale
Buongiorno. Travaglini Riccardo (presente); Guadagnoli Gino (presente); Piredda Valentina (presente); Baldelli Emanuele (presente); Sabbatini Noemi (presente); Lupino Alessia (presente); Incecchi Michele (presente); Polinari Fulvia (presente); Cicciola Roberta (presente); Stefoni Fabio (presente); Cirillo Federico (presente); Rossi Emiliano.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Constatato il numero legale, si dichiara aperta l’Assemblea.
Procediamo con il primo punto all’ordine del giorno: “Comunicazioni del Sindaco”. Prego, Sindaco.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Grazie, Presidente, buonasera a tutti. Una comunicazione rispetto al canone concordato, che era stato già oggetto di precedenti interrogazioni consiliari. Possiamo dire che si è concluso il procedimento, purtroppo in maniera negativa, nel senso che abbiamo interessato diverse associazioni di settore, non da ultimo l’Unioncasa Regione Lazio, che ci ha comunicato purtroppo l’impossibilità per il Comune di Castelnuovo di Porto, non rientrando nella lista CIPE, di poter adottare questa tipologia di contratti.
Vi leggo la nota che ci hanno inviato il 10 gennaio 2024 per maggior chiarezza. “Egregio Sindaco, in merito ai colloqui intercorsi, evidenzio che il Comune di Castelnuovo di Porto non rientra nella lista CIPE dei Comuni ad alta intensità abitativa e che quindi, nell’eventuale ipotesi di un accordo territoriale per il canone concordato, l’unica agevolazione a cui avrebbero diritto i proprietari che concedono in locazione un immobile a canone concordato sarebbe quella della riduzione dell’IMU da voi riconosciuta, poiché, non rientrando nella suddetta lista gli immobili locali nel vostro Comune, l’Agenzia delle Entrate non riconosce la cedolare secca al 10 per cento”. Questo è il Presidente Marzio Castellano.
Questo è stato un lavoro che peraltro è durato anche a lungo. Rispetto invece alla detrazione IMU pari al 25 per cento, essendo più o meno 2 milioni di euro il nostro ammontare IMU, riducendolo del 25 per cento sarebbe effettivamente quasi mezzo milione di euro, che per le casse comunali non sarebbero sostenibili come incentivi.
Proveremo altre strade, in caso anche confrontandoci con altri Comuni, però il fatto che non confiniamo con Roma in questo caso purtroppo ci danneggia.
Queste erano comunicazioni che erano dovute a tutti e ai Gruppi consiliari. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, Sindaco.
Prego.
Speaker : STEFONI
In Commissione c’era già stato un anticipo di questa risoluzione nella pratica degli affitti concordati.
A parte che mi sembra che dal 2019 al 2024 per avere una risposta sono passati cinque anni e mi sembra che siamo andati un po’ lunghi, però c’è una domanda che mi pongo. Ho visto l’elenco del CIPE, effettivamente sono tutti Comuni ad alta densità e i Comuni limitrofi potrebbero aderire. Nei Comuni ad alta densità c’è Monterotondo, di cui siamo confinanti, che sta nell’elenco del CIPE, anche perché nell’elenco del CIPE c’è il Comune di Poli, che ha 2.700 abitanti.
La domanda è questa. Adesso ho preso questa risposta, ma credo che dobbiamo approfondire, perché non sono certo e sicuro che abbiamo fatto tutte le procedure o abbiamo sentito gli interlocutori giusti per poter portare l’affitto concordato. Comunque sarà mia cura con la consigliera Lupino approfondire questa procedura, perché al di là dei Comuni di Formello e di Riano, che sono confinanti e contigui a Roma, la città, perché Monterotondo è una città con 50.000 abitanti, noi saremmo confinanti, quindi, secondo me, ci potrebbe essere la possibilità e il diritto di stipulare gli affitti concordati.
Anche Poli è un bellissimo Comune, dove si può andare a fare una bella visita, ma ha 2.700 abitanti e francamente non confina con Roma, quindi bisognerà sentire il Comune di Poli per capire come abbia fatto a rientrare nell’elenco dei Comuni che hanno questo diritto. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere Stefoni.
Passiamo al secondo punto all’ordine del giorno, la proposta di delibera di Consiglio comunale n. 1 del 5 gennaio 2024: “Surroga del consigliere comunale a seguito delle dimissioni del consigliere, sig.ra Francesca Sirotti”.
Preso atto che il consigliere comunale, signora Francesca Sirotti, eletta nella Lista n. 1, Castelnuovo è di tutti, con apposita nota del 29 dicembre 2023 ha presentato personalmente le proprie dimissioni dalla carica di consigliere comunale e che le stesse sono state assunte al protocollo comunale con il n. 86 del 2 gennaio 2024.
Che la presentazione delle dimissioni dalla carica di consigliere sono avvenute in osservanza di quanto previsto dall’articolo 38, comma 8, primo periodo del decreto legislativo n. 267 del 2000, visto l’articolo 45 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, visto l’estratto del verbale delle operazioni dell’adunanza dei Presidenti di seggio, trasmesso dal responsabile del Servizio elettorale per la parte relativa alla certificazione dei risultati dello scrutinio della votazione per l’elezione del Sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale, da dove si evince che il primo dei non eletti della Lista n. 1 con candidato Sindaco Fabio Stefoni, che segue immediatamente l’ultimo eletto è il signor Cellitti Mauro.
Vista la richiesta di disponibilità a ricoprire la carica (protocollo n. 366 dell’8 gennaio 2024 del Comune di Castelnuovo di Porto) avanzata al signor Cellitti Mauro, vista la disponibilità del signor Cellitti Mauro, espressa con nota assunta al protocollo dell’Ente in data 9 gennaio 2024 (protocollo n. 442), considerato che il Consiglio comunale, nel pronunciarsi sulla surroga, deve verificare le condizioni di eleggibilità del candidato che subentra al consigliere dimissionario, visti gli articoli nn. 60 e 63 del citato TUEL in materia di ineleggibilità alla carica di consigliere comunale, considerato che tutti i consiglieri sono invitati, ove ne siano a conoscenza, ad esporre gli eventuali motivi di ineleggibilità o incompatibilità da parte di alcuno.
Visto il decreto legislativo n. 267 del 2000, si propone di deliberare di procedere alla surroga del consigliere dimissionario, signora Francesca Sirotti, eletta nella Lista n.1, Castelnuovo è di tutti, con il primo dei non eletti della medesima lista, signor Cellitti Mauro e di convalidare, attesa l’inesistenza di eventuali motivi di ineleggibilità e/o incompatibilità, l’elezione del consigliere comunale signor Mauro Cellitti, primo dei non eletti della Lista n. 1. Castelnuovo è di tutti, con candidato alla carica di Sindaco Fabio Stefoni, che segue immediatamente l’ultimo eletto.
Ciò premesso, chiedo quindi al Consiglio di esprimere il proprio voto in forma palese per la surroga del consigliere Sirotti con il primo dei non eletti della medesima Lista, signor Mauro Cellitti.
Voti favorevoli? All’unanimità.
All’unanimità si approva la proposta di delibera n. 1 del 5 gennaio 2024.
Chiedo ora al Consiglio di esprimere il proprio voto in forma paese per alzata di mano, per dichiarare la delibera appena approvata eseguibile, ai sensi dell’articolo 134, comma 4, del Testo unico degli Enti locali n. 267 del 2000.
Voti favorevoli all’immediata eseguibilità? All’unanimità si dichiara immediatamente eseguibile la proposta di delibera appena approvata.
Prego il signor Cellitti, a cui auguro buon lavoro a nome di tutto il Consiglio, di prendere posto in Consiglio.
Speaker : CELLITTI
Posso?
Speaker : POLINARI - Presidente del Consiglio
Prego, consigliere Cellitti.
Speaker : CELLITTI
Signor Sindaco, Presidente, colleghi consiglieri e assessori, cari concittadini presenti e collegati in streaming, non vi sarà difficile comprendere con quale emozione in questo momento prendo la parola. È un onore per me assumere questo ruolo e contribuire al benessere della nostra comunità. Sono consapevole della responsabilità e delle sfide che questa posizione comporta e mi impegnerò a dedicare le mie energie per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini di Castelnuovo di Porto.
Lavorerò con impegno, integrità, dedizione, per rappresentare al meglio gli interessi della nostra comunità. Sono aperto al dialogo, alla collaborazione con i miei colleghi consiglieri, con l’Amministrazione comunale e soprattutto con i cittadini. Credo fermamente nella trasparenza e nell’ascolto attivo come strumento fondamentale per una gestione comunale efficace.
Ringrazio la comunità di Castelnuovo di Porto per la fiducia accordatami e mi impegno a servirla al meglio delle mie capacità. Sono entusiasta di collaborare con tutti voi per contribuire a costruire un futuro migliore per il nostro paese. Spero con il mio lavoro di poter dare un valido contributo a tutti i cittadini di Castelnuovo di Porto. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere Cellitti.
Procediamo con il terzo punto all’ordine del giorno, la proposta di delibera di Consiglio comunale n. 4 del 19 gennaio 2024: “Sostituzione componenti Commissione Regolamenti e Statuto, Commissione Pari Opportunità e Commissione Bilancio”.
In relazione alla surroga appena approvata, preso atto della riunione dei Capigruppo tenutasi il 18 gennaio 2024 e delle comunicazioni che il Presidente ha reso riguardo a quanto emerso nella Capigruppo del 18 gennaio, preso atto della designazione del Capogruppo di Castelnuovo è di tutti di nominare, in sostituzione del consigliere Sirotti Francesca, nella Commissione Bilancio il consigliere Cellitti Mauro, preso atto della designazione dei Capigruppo di Castelnuovo è di tutti di nominare in sostituzione del consigliere Francesca Sirotti nella Commissione Regolamenti e Statuto il consigliere Emiliano Rossi.
Preso atto della designazione del Capogruppo Castelnuovo è di tutti di nominare, in sostituzione del consigliere Sirotti, nella Commissione Pari opportunità il consigliere Emiliano Rossi, si propone di deliberare la sostituzione dei membri nelle varie Commissioni, così come illustrato.
Prego, consigliere Rossi.
Speaker : ROSSI
Buongiorno a tutti e grazie di fa parte di questo gruppo, Mauro.
Vorrei proporre un emendamento in merito alla Commissione Regolamento e Statuto, perché come Gruppo abbiamo ritenuto opportuno, più lineare e più congruo che sia il consigliere Mauro Cellitti a farne parte, in quanto nominato già nella Commissione Bilancio, quindi metto al corrente tutta l’aula con un emendamento della sostituzione del consigliere.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Ha espresso parere il Segretario, quindi vado a leggere l’emendamento.
“Proposta di emendamento sostituzione componente Commissione Statuto e Regolamenti. Con la presente si propone di emendare con la sostituzione del componente della Commissione Statuto e Regolamenti del consigliere Emiliano Rossi in consigliere Cellitti Mauro. Essendo già nominato nella Commissione Bilancio, abbiamo ritenuto sia più lineare, opportuno e congruo”.
Parere favorevole espresso dal Segretario comunale, dottoressa Samanta Preite.
Chiedo quindi al Consiglio di esprimere il proprio voto in forma palese per l’approvazione dell’emendamento appena presentato.
Voti favorevoli? All’unanimità si approva l’emendamento presentato dal consigliere Emiliano Rossi.
Chiedo pertanto ora il Consiglio di deliberare la sostituzione dei membri della Commissione come illustrato e di approvare la proposta di delibera n. 4 del 19 gennaio 2024, come emendata.
Voti favorevoli? All’unanimità si approva la proposta di delibera di Consiglio comunale n. 4 del 19 gennaio 2024, come emendata.
Chiedo ora al Consiglio di esprimere il proprio voto in forma palese, per alzata di mano, per l’immediata eseguibilità, ai sensi dell’articolo 134, comma 4, del decreto legislativo. 267 del 2000.
Voti favorevoli all’immediata eseguibilità? All’unanimità si dispone l’immediata eseguibilità della proposta di delibera appena approvata.
Procediamo con il quarto punto all’ordine del giorno, la proposta di delibera di Consiglio comunale n. 5 del 25 gennaio 2021, avente ad oggetto “Interrogazione proponente: Castelnuovo è di tutti - Richiesta chiarimenti in merito alle opere di bonifica ambientale dell’area del terreno inerente alla variante urbanistica per il polo logistico denominato Roma Nord”.
Consigliere Stefoni, vuole illustrare l’interrogazione?
Speaker : STEFONI
Con una piccola premessa prima di leggere il testo dell’interrogazione. Questa interrogazione prende le mosse da una variante urbanistica fatta nella precedente consiliatura, in questa consiliatura - ricordiamo a noi stessi - il Gruppo in cui ero con una partecipazione attiva votò contrario a questa variante urbanistica, in quanto si manifestava una pubblica utilità che noi già in quel periodo contestavamo ci fosse (questo per una chiarezza generale).
Nello stesso tempo, in quel terreno in questione, proprio in quel periodo, ci fu un esposto di un’associazione attiva (non so come si chiamasse) che citava la possibilità, laddove ci fossero dei rifiuti in quell’area.
Tutto questo discorso sia della variante, sia di in merito a quell’esposto dopo circa tre anni, siccome non è stato mai relazionato l’esito dell’esposto e le risultanze che c’erano state dal Comune, credo sia un momento per fare chiarezza anche per i cittadini dell’area, perché spesso veniamo sollecitati per sapere quali siano stati gli esiti.
Credo che la cosa più giusta sia venire in Consiglio e chiedere spiegazioni all’assessore con delega ai rifiuti, quindi l’interrogazione si baserà su un discorso interlocutorio e conoscitivo dello stato dell’arte.
Mi accingo a leggere l’interrogazione. “Premesso che codesta Amministrazione nell’anno 2021 ha deliberato una variante puntuale per il cambio di destinazione d’uso per il terreno agricolo meglio specificata all’oggetto, tale Polo logistico Roma Nord in zona Colle Verde, considerato che il terreno in questione è stato oggetto di un esposto, dove si denunciava la possibilità che lo stesso potrebbe essere compromesso da una discarica di rifiuti pericolosi ospedalieri, eccetera, eccetera.
Che ad oggi, nelle menzionate aree in oggetto si rileva la presenza di un cantiere per la costruzione di un immobile dedicato alla logistica.
Preso atto che l’esposto fu inviato, oltre che alle Autorità giudiziarie competenti in materia, anche ai Capigruppo del Consiglio comunale, che ad oggi non ci è dato sapere dagli uffici preposti ai controlli quali siano le risultanze e le eventuali conseguenze di tale esposto, che non sono mai state relazionate in Consiglio comunale.
Non sono di nostra conoscenza quali siano state le iniziative intraprese da parte di codesto Comune e degli organi sovracomunali competenti in materia.
Pertanto interroga le Signorie Vostre e chiede di riferire sui seguenti punti. Se vi sia stato un sopralluogo dell’Ufficio tecnico competente, se le Autorità messe in indirizzo nell’esposto abbiano dato un qualsiasi riscontro, se e quali siano stati gli esiti della verifica, se siano stati redatti dei verbali sugli eventuali sopralluoghi effettuati da parte degli uffici e quale sia lo stato dell’arte ad oggi dal punto di vista ambientale, visto che i lavori di edificazione sono iniziati da diverso tempo.
In ultimo, se si siano rese necessarie eventuali opere di bonifica e, in caso affermativo, con quale procedura.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere Stefoni.
Consigliere Baldelli.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Buon pomeriggio a tutti.
Colgo l’occasione per fare gli auguri di buon lavoro e dare il benvenuto al nuovo consigliere Cellitti, che ha preso oggi il posto della consigliera Sirotti.
Non posso che condividere, sia nel metodo che nel merito, le richieste del Gruppo (anche se a firma del consigliere Stefoni, immagino che siano condivise da tutto il Gruppo) e ringrazio anche per l’opportunità di dare luce a questo aspetto, soprattutto per l’informazione dei cittadini e per quel discorso di tutela ambientale che sicuramente in più ampio margine fa parte delle competenze dell’Assessorato all’igiene urbana, come denominato, quindi anche i rifiuti.
Entrerei nel merito abbastanza didascalico delle risposte e poi, se vuole, consigliere Stefani, non so se preferisce che le dia una risposta a anche su quanto accaduto, visto che le domande sono abbastanza dirette, però magari un cronoprogramma di quanto accaduto potrebbe aiutare una rilettura successivamente di tutti i punti, visto che sono sei le domande che lei mi pone.
Se vi sia stato un sopralluogo dell’Ufficio tecnico competente, le dico di no, non c’è stato, immagino intenda dell’Ufficio tecnico comunale, quindi quello non c’è stato. Se le Autorità messe in indirizzo nell’esposto abbiano un qualsiasi riscontro, io credo che lei stia chiedendo un riscontro per quanto riguarda l’Autorità giudiziaria, perché stiamo parlando di un esposto che nella forma più comune, per dare un senso a tutti, anche per chi non ne avesse avuto lettura, è scritto un po’ “alla Totò e Peppino”, se posso permettermi, perché è il classico esposto sgrammaticato, finto sgrammaticato, inviato in forma anonima alla Procura di Tivoli, pertanto non è un esposto che bisognava prendere in carico, era rivolto alla Procura, quindi era la Procura che doveva prenderlo eventualmente in considerazione.
Tra l’altro, consigliere (questo è un discorso più ampio), sappiamo che purtroppo gli esposti in forma anonima (questa è una riflessione personale) spesso, laddove non c’è un pericolo di natura mafiosa, personalmente sono sempre un po’ contrario, credo che tutti noi che facciamo politica siamo pronti a mettere la faccia sulle nostre idee, sulle nostre volontà. Quando trovo un esposto di natura anonima, laddove non ci sono particolari requisiti di pericolo per colui che lo ha scritto, diffido sempre un po’ della natura dell’esposto.
Questo però non mi sottrae dall’opportunità delle verifiche in qualità di assessore per accertarmi che quanto scritto non sia reale, come andrò ad illustrare, né tantomeno a mio avviso veritiero, tanto da dover prendere, in conseguenza a tale esposto, qualsiasi tipo di atteggiamento o attività.
Quali siano stati gli esiti della verifica: come detto, è stata inviato alla Procura di Tivoli, quindi gli esiti della verifica non sono stati ancora certificati al momento da parte della Procura, non c’è alcun atto da parte della Procura. Se siano stati redatti i verbali degli eventuali sopralluoghi effettuati da parte degli uffici: le ho già risposto prima di no, perché non c’è stato un sopralluogo.
Quale sia lo stato dell’arte ad oggi dal punto di vista ambientale, visto che i lavori di edificazione sono iniziati da diverso tempo e se si siano rese necessarie eventuali opere di bonifica e, in caso affermativo, con quale procedura: adesso andrò a illustrare, chiarendo subito che alla sesta domanda posso rispondere no. Non c’è stata infatti un’opera di bonifica, e il motivo è semplice: perché si tratta di un piano di rimozione dei rifiuti e adesso andremo a chiarire per quale motivo non si può parlare di bonifica e va fatta attenzione anche all’iter che è stato seguito, per fare chiarezza e non creare scompiglio su questa tematica.
Quale sia lo stato dell’arte oggi dal punto di vista ambientale lo dirò nel discorso che andrò ad illustrare in questo momento, perché è l’atto finale. Stiamo parlando innanzitutto di un esposto che - correggo - non è dovuto alla sua legislatura, ma è della precedente legislatura, quindi nel pieno dei lavori.
Ritorniamo quindi non in maniera didascalica alla sua domanda; è stato fatto un sopralluogo da parte del Nucleo operativo ambientale in qualità di ufficiali di polizia giudiziaria a novembre 2021 (vado a leggere) e questo sopralluogo ha portato anche il Nucleo in Comune. In Comune non ci è stato richiesto di fare un sopralluogo, per rispondere alla sua domanda, bensì ci sono stati chiesti i certificati dei titoli edilizi rilasciati ai fini della costruzione.
È chiaro che il Comune, non avendo la strumentazione per poter effettuare un sopralluogo, poteva unicamente dare seguito all’azione del NOE, e così è stato fatto.
Entrando nel merito, come dicevo, sopralluogo a novembre 2021 degli ufficiali di polizia giudiziaria del NOE con reportage fotografico sul sito a scavo aperto, quindi indiscutibile, fine lavori del 2022. So addirittura che in seguito è stata fatta una presa in carico di tutta la documentazione, dei certificati analitici delle acque, del suolo e del rifiuto analisi che posso dire tranquillamente, perché sono state depositate dall’azienda, quindi sono accessibili a chiunque volesse prendere questo papier di più di 1.000 pagine, che sono state fatte a 40 metri sulla falda acquifera, pur interessando un terreno fino a uno scavo di 6 metri, quindi sono andati ben oltre la necessità, ma sono state fatte proprio per vedere sia lo stato delle acque, del terreno e del suolo.
In tutte le analisi effettuate (ne ho portate più o meno 200, quindi sono a disposizione di tutti) non è stato mai riscontrato rifiuto pericoloso. L’unica tipologia di rifiuto presente e trovata è quella derivante da scarto di costruzioni, quindi calce, cemento, e queste sono le uniche tipologie di rifiuto riscontrate, pertanto non pericolose.
Addirittura mi posso permettere di dire che c’è una geo localizzazione (neanche un foglio, come si fa, una particella, ma addirittura una geo localizzazione) delle analisi fatte, quindi tutte facilmente riscontrabili.
Ad oggi, quindi, non abbiamo avuto esiti della verifica, come le ho detto, però sappiamo con certezza che non risulta inquinamento nei certificati di collaudo depositati di fine lavori. Abbiamo certificati di collaudo di fine lavori, abbiamo certificati dell’inizio lavori e abbiamo certificati dello stato durante i lavori. Quello che è stato trovato, come le ho detto, sono dei rifiuti di costruzioni non pericolose e non è stato riscontrati alcun tipo di sostanza pericolosa, tanto da non dover procedere a una bonifica, cosa fondamentale perché prevede un altro atto.
Non c’è quindi alcun atto dichiarato dal NOE, né certificato dagli atti presenti sui lavori che ne chieda la bonifica, quindi rimaniamo su un piano di rimozione dei rifiuti.
Tornando alla quinta, quella alla quale non le ho ancora risposto, sappiamo che vi è stato il ripristino morfologico (questo per l’aspetto ambientale) dello stato della collina. Il dato importante, che mi piace sottolineare perché è stato anche uno dei miei primi atti in qualità di assessore, quindi anche una tematica che mi ha appassionato e sono onorato di averla potuta seguire, visto che interessa la tutela del paesaggio e soprattutto dei cittadini, è che non è stato necessario portare neanche terre da fuori, nonostante siano stati fatti degli scavi e sia stato fatto uno smaltimento si è riutilizzata la stessa terra.
Questo è importante, perché va detto per tranquillizzare in merito ad eventuali dichiarazioni senza senso che sono state fatte: quando si riutilizza la stessa terra significa che la terra è stata analizzata e che non presenta alcun pericolo. Credo che sia questa la risposta che fondamentalmente a lei interessava. Questo è stato il segnale del fatto che la terra sul posto potesse essere riutilizzata ai fini del ripristino previsto da cronoprogramma, quindi in piena attuazione di quanto dichiarato prima dell’inizio dei lavori, quindi non c’è stato alcun tipo di situazione da dover affrontare, come disposto dal 152 del 2006, come da tabella.
Aggiungo, perché è importante, che il terreno era stato identificato come zona a verde pubblico residenziale, che è una qualità di terreno con prescrizioni maggiori, quindi più restrittiva delle zone artigianali. Questo è confermato dal certificato delle analisi di fine lavori, quindi un ripristino nelle migliori condizioni possibili, anche superiori a quelle di ultimazione, visto che coinvolge dei lavori.
Chiudo dicendo quello a cui ho già risposto: la bonifica non esiste, ma esiste solo uno smaltimento rifiuti. È importante dire che la concentrazione di soglia limite, il CSL, che è un indice che determina la variazione eventualmente del Piano di rimozione rifiuti verso bonifica, non è stato mai superato né prima, né durante, né alla fine dei lavori. I valori contaminanti che avrebbero portato alla bonifica non sono mai stati trovati, né tantomeno l’indice superato automaticamente.
È inoltre bene dire che solo un primo valore, in cui andrebbe in seconda battuta verificata la CSR (chiedo scusa per questi acronimi, ma sono gli acronimi che vengono utilizzati tecnicamente), cioè la Concentrazione di Soglia di Rischio, ma non è stata neanche presa in considerazione. Questo esclude qualsiasi possibilità di un intervento diverso.
È importante dire dal punto di vista politico che la soglia di attenzione c’è stata, il lavoro è stato evidenziato, il papier è presente, quindi tutto ciò che era di competenza del Comune, ma - mi permetto di aggiungere - anche di mio interesse personale in qualità di assessore, non di responsabile dell’Ufficio tecnico è stato verificato e ho fatto sì che procedesse nel metodo di ultima generazione, anche oltre le soglie della normativa, anche con più attenzione, proprio perché era una prima operazione nel nostro paese, un’operazione che, come giustamente sollevato anche dal Gruppo di minoranza presente in Consiglio, ci vede su campi e composizioni diverse.
Questo non deve però pregiudicare i valori fondamentali, su cui si basa la nostra esperienza di rappresentanza e di tutela del territorio, che credo siano stati seguiti in toto, affinché tutto procedesse secondo normativa.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere Baldelli.
Consigliere Stefoni, vuole replicare?
Speaker : STEFONI
Una breve replica.
Chiaramente lo scopo dell’interrogazione è fare chiarezza e informazione. Mi trovo leggermente in contrasto su qualche dichiarazione che ha fatto l’assessore, per esempio il fatto che non dovesse prenderlo in carico il Comune, e spiego perché.
Sono abbastanza formato in materia, e sostanzialmente, quando c’è una notizia di reato, che sia anche anonima (non lo dico io, ma lo disse il Procuratore Capo De Ficchy) bisognerebbe valutare la sussistenza dell’esposto.
Io trovo grave che su un esposto che poteva essere un danno ambientale, perché un esposto anonimo può essere una farneticazione, può essere la follia di una persona che scrive un esposto, ci possono essere anche tanti motivi dietro questo tipo di esposto, perciò non metto in discussione il fatto che l’esposto anonimo faccia Cassazione, però l’esposto, comunque, specialmente in materia ambientale, andava verificato subito, era il momento di prendere due vigili e un tecnico e andare a fare un sopralluogo, cosa che questo Comune non ha fatto.
Questo non l’ha fatto se l’esposto del 2021... Non so quando sia intervenuto il Nucleo Operativo Ecologico, non credo poi che siano tutti, perché vedo che nell’indirizzo c’è anche l’ARPA, che non è un’Autorità giudiziaria... no, scusi, non può, perché mi fa finire e poi replica.
Il discorso quindi è questo: quando c’è una notizia di reato, perché questa è una notizia di reato, credo che l’Amministrazione, e il Sindaco ancor di più perché ha la delega alla pubblica salubrità avrebbero dovuto dire immediatamente ai vigili e all’ufficio tecnico di andare a controllasse quanto sostenuto nell’esposto, per riuscire a capire, perché bastano 15-20 giorni per cambiare lo stato dei fatti.
Detto questo, gli esiti della verifica chiaramente non ci sono, perché non ci sono andati, quindi come fai ad avere l’esito della verifica? La prima domanda diventa suggestiva dal momento che non ci è andato nessuno, quindi è chiaro che non c’è una verifica, non c’è un atto, non c’è assolutamente un foglio di carta del Comune, non parlo delle entità sovracomunali.
Io la chiamo bonifica, ma la rimozione dei rifiuti è comunque una bonifica. Non ci voleva un Piano di bonifica? Non lo so se non ci voleva un Piano di bonifica, perché un Piano di bonifica non è che trova quattro materassi buttati da una parte, quella, come sappiamo tutti, era ai tempi (forse il Capogruppo Incecchi potrebbe dircelo) magari una discarica autorizzata o non autorizzata dal Comune, non lo so, ma erano le discariche che si usavano nei tempi, dove si prendevano i campi, si buttava tutto, 50 maiali e si andava avanti così.
Si sapeva però che quello era un sito che poteva averlo, perciò prima di dare una concessione, sapendo che era una discarica e a quei tempi non ci si stava attenti (guardate a Riano, c’erano i bidoni tossici, a Castelnuovo ci sarebbero stati i bidoni verdi, non lo so) sarebbe stato prudenziale, prima di dare un permesso di costruire, andare comunque a verificare il discorso della bonifica.
Detto questo, io sono contento che dagli esiti degli interventi fatti dalla società privata che aveva fatto tutte le certificazioni (poi lo vedremo, perché chiederemo l’accesso agli atti su questo), sicuramente siamo contenti che non ci siano rifiuti ospedalieri e rifiuti pericolosi. Sulla procedura, sulle tempistiche, sull’inerzia, secondo me, dell’Amministrazione francamente avrei molte perplessità.
Detto questo, se poi mi dico cosa voleva dire qualcosa quando aveva cercato di interrompermi, se mi sta a sentire, poi chiudiamo questa interrogazione o comunque la rilanciamo su un dibattito sull’articolo 21, vedete voi.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Non essendo un’interrogazione con dibattito, a meno che non sia di interesse del Consiglio e su proposta di un Capogruppo o almeno tre consiglieri si decida di trasformarla in un’interrogazione con dibattito... se volete trasformarla secondo le indicazioni che vi ho appena fornito, mi servono tre consiglieri.
Ai sensi dell’articolo 20 del Regolamento del Consiglio comunale, il Presidente prende atto della richiesta del Capogruppo Emanuele Baldelli del Gruppo PD di trasformare l’interrogazione in interrogazione con dibattito. Pertanto trasformiamo l’interrogazione, passando dall’articolo 20 all’articolo 21, in interrogazione con dibattito.
Prego, consigliere Baldelli.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Innanzitutto grazie.
Volevo interromperla perché probabilmente mi sono espresso male, quindi le chiedo scusa, allora abbia espresso male quello che volevo indicare.
Io non le ho detto che da parte del Comune non c’è stato l’interesse a dare seguito, ho detto che in qualità di assessore ho dato seguito, in qualità di Emanuele Baldelli io ritengo che quando viene fuori un qualsiasi esposto, soprattutto in quelle forme sgrammaticate che vengono fatte apposta, che purtroppo, come lei dovrebbe sapere, hanno inciso anche in natura politica a Castelnuovo, con un periodo che definire guerra civile forse è troppo, però di esposti privati che venivano segnalati, non mi trovo favorevole alla modalità.
La ringrazio quindi della possibilità di replica, però ci tenevo a precisare che il Comune si è mosso.
L’altra imprecisione, probabilmente dettata dalla mia risposta, quindi mi auguro anche in questo caso di risponderle meglio, non nasce dal fatto che il Comune non si è prodigato per verificare, ma bensì, essendo stato fatto un esposto tra giugno, luglio agosto (non ricordo precisamente ma in estate), quindi prima di inizio lavori, ed essendo stato fatto un sopralluogo nel momento degli scavi, perché prima degli scavi (possiamo dirlo serenamente) non è che il Comune di Castelnuovo ha la possibilità di fare le analisi a 40 metri automaticamente, quindi da parte del NOE c’è stata una strumentazione adeguata, una verifica adeguata, noi ci siamo appoggiati alle indicazioni del Nucleo Operativo Ecologico, che era ufficiale giudiziario per la verifica di quanto scritto nell’esposto, quindi noi abbiamo dato seguito a quanto il NOE stava mettendo in atto.
Siccome ad oggi (parliamo del 2021) da parte del NOE non è stato notificato nulla, anche perché magari non sarebbe stato nei confronti del Comune, ma nei confronti di qualcun altro, diamo per scontato che non posso rispondere che è andato tutto bene, non c’è una notifica da parte del NOE, però non c’è stata alcuna notifica neanche dall’altra parte.
Tra l’altro, ci sono certificati di fine lavori, di collaudo che non sono mai stati contestati, quindi ne deduco che evidentemente i valori scritti là sopra vadano presi in considerazione.
Per quanto riguarda invece la seconda parte del suo intervento, in cui ha detto che non ho tenuto in considerazione dei materassi piuttosto che... Premesso che le ho detto cosa è stato riscontrato e premesso che, da quanto appreso non a titolo politico ma a titolo conoscitivo in qualità di cittadino castelnovese, so che in realtà quella sorta di discarica non è esattamente nel posto di cui stiamo parlando, ma è leggermente spostata eventualmente, ed è un dato di fatto che stiamo parlando dell’area vicina alle cave e invece questa... quindi sono voci di popolo, ma non era neanche là.
Partendo da questo presupposto, immagino (mi permetta la battuta) che in qualità di ex Sindaco, se lei avesse rilevato che lì c’era qualcosa di irregolare, probabilmente, anzi sono sicuro che avrebbe agito prima di noi per verificare lo stato di eventuale inquinamento, quindi evidentemente anche lei ha escluso nella sua Amministrazione passata una possibilità di questo tipo, che è certificata dagli atti che sono presenti, che dicono che non c’è nessun elemento inquinante, quindi ha fatto bene anche lei, quindi quello di cui lei mi accusa capisce che diventa un’accusa che si rigira in tre secondi. Io non voglio rigirarla, prendiamo atto che ci sono dei certificati, prendiamo atto che questi certificati non sono contestati, prendiamo atto che sono state fatte tutte le verifiche (so che era necessario) e che quindi ad oggi non ci sono elementi.
Siamo tutti ben felici che non ci siano questi elementi, perché posso assicurarle che da un punto di vista prettamente politico, di presa d’atto, qualora ci fosse qualche irregolarità, non sarebbe un’irregolarità di maggioranza o di minoranza, ma saremmo tutti sullo stesso cavallo, perché nessuno vuol commettere illegittimamente un atto per portare avanti una situazione in barba alla normativa.
Ad oggi, quindi, non c’è nulla di rilevante, però è bene averlo detto – ripeto - nel mio intervento, perché eventualmente, se qualcuno avesse dubbi, oggi ha avuto la controprova che quello che sta dicendo non è stato minimamente mai riscontrato sui lavori fatti e conclusi ben due anni fa.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie.
Altri interventi? Prego.
Speaker : ROSSI
Assessore Baldelli, le vorrei solamente criticare una cosa, ossia che, se non fossimo stati noi oggi a portare in Consiglio comunale e a conoscenza di Castelnuovo quelli che sono stati i risultati di ciò che l’esposto - giustamente o ingiustamente - descriveva, nessuno avrebbe saputo cosa stava succedendo, cosa è successo o, a maggior ragione, che non c’è alcun pericolo.
Vedo l’esposto 2021, il NOE termina tutto quello che deve fare nel 2022, oggi siamo nel 2024 e, se non fossimo stati noi a portare a conoscenza degli stessi cittadini, anche se lei sta dicendo che è tutto di un’altra zona, però per una maggiore tranquillità, a maggior ragione alla luce del fatto che non c’è assolutamente niente... perché non l’ha fatto prima, perché non lo ha fatto a conclusione del 2022, quando il NOE ha concluso con tutte quelle certificazioni, perché non le ha portate in Consiglio comunale? Perché non l’ha fatto? Perché non c’era rilevanza, però comunque c’è preoccupazione anche da parte degli stessi cittadini di Colle Verde, che non hanno la sfera magica, non hanno la certezza. A maggior ragione per avvalorare ancora di più che non c’era assolutamente niente, avrebbe dovuto portare quanto il NOE ha rilevato nel 2022.
Ci dispiace che l’abbiamo fatto nel 2024. Semplicemente questo.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Consigliere, senza un filo di polemica, ma per chiarezza. Dato che c’è un’indagine in corso, ovviamente c’è sempre il segreto istruttorio, non sappiamo nemmeno se sia terminata o meno, quindi i dati che noi abbiamo fornito sono dati che non inficiano eventuali indagini in corso.
È chiaro che a distanza di tre anni non c’è nulla e, alla luce di tutto quello che ha portato Emanuele, così come ci aveva comunicato l’impresa, non si trattava assolutamente di nessuna bonifica bensì di altro.
Non capisco perché noi avremmo dovuto adottare un atteggiamento peraltro non consono, venendo qui in Comune e dicendo “guardate, c’è un’indagine”, visto che ci sono indagini tutti i giorni, quindi ogni volta dobbiamo venire in Comune a dire che è in atto un’indagine, riferire ai cittadini? Mi sembra veramente anomalo.
Peraltro, se c’è un’indagine in corso, c’è il segreto istruttorio, noi abbiamo dato informazioni che sono pubbliche, perché sono state presentate pratiche presso gli uffici, bastava che il cittadino di Colleverde venisse dall’Ufficio tecnico e l’Ufficio tecnico gli avrebbe detto che c’è una relazione di 1.000 pagine, sono state fatte le analisi, i rifiuti sono stati portati via, per fortuna hanno costituito un polo logistico, perché si sono accollati la spesa di 1 milione di euro di bonifica su rifiuti che, come diceva il consigliere Stefoni, forse ci ha buttato il Comune, forse i cittadini, quindi qualcuno si è fatto carico di bonificare l’area, perché se avessimo lasciato quell’area così, oggi ci sarebbero milioni di rifiuti da portar via.
Forse anche per il Comune negli anni ‘80 quell’area era dedicata a discarica, perché non ci sono gli scavi, quindi i Comuni prendevano le buche e le tappavano con tutte le tipologie di rifiuti, quindi eravamo anche in concorso di colpa rispetto a questo, quindi siamo felici che l’impresa si sia fatta carico della bonifica di questi rifiuti, che li abbia portati via a proprie spese, che abbia fatto un piano di rimozione, che lo abbia concordato con ARPA, che siano stati controllati dai Carabinieri del NOE, che il NOE abbia verificato la legittimità degli atti, ma in realtà sono cose che succedono quasi tutti i giorni in Comune rispetto a eventuali indagini in corso.
Sentirci dire che l’atteggiamento del Comune non è stato un atteggiamento consono, perché avremmo dovuto mandare chi? I Vigili urbani con l’Ufficio tecnico per fare cosa? Quali competenze hanno rispetto ad attività ambientali, per le quali non abbiamo nessun ingegnere ambientale, non abbiamo competenza in materia perché è competenza di ARPA? Cosa avremmo dovuto fare, la bella presenza? Per fare cosa?
Invece abbiamo fatto quello che dovevamo fare, ciò che ci avevano richiesto i Carabinieri, lo abbiamo messo a disposizione, abbiamo dato tutti i dati, ho parlato personalmente con il Colonnello dei Carabinieri, abbiamo fornito tutti i dati possibili e immaginabili e si è arrivati a conclusione che in realtà, per fortuna, non c’era nulla di grave, ma io dico per fortuna che invece è stato concessionato quel capannone, perché se non ci fosse quel capannone, quei rifiuti sarebbero ancora lì sotto e quindi avremmo milioni di euro di rifiuti ancora all’interno di un terreno, dove forse sono stati sversati anche dal Comune di Castelnuovo di Porto, perché mi sembra di aver capito questo, perché forse quell’area al tempo era un’area dove si buttava tutto.
Oggi è un’area bonificata, un’area in via di sviluppo e credo che il lavoro fatto dall’Assessorato diligentemente, acquisendo le carte, come potete fare voi come consiglieri (noi abbiamo semplicemente acquisito le carte e verificato che tutto fosse a posto) ci abbia permesso di metterci una pietra sopra, perché il nostro obiettivo era che quel luogo fosse non dico bonificato, ma fossero tolti i rifiuti, perché la bonifica non c’è mai stata, sta tutto lì il problema, non c’è bonifica perché quella non era una tipologia di rifiuto che potesse produrre inquinamento.
Credo quindi che il comportamento del Comune di Castelnuovo sia stato legittimo e anche tempestivo, abbia messo tutto a disposizione dell’Autorità giudiziaria, quindi prima di fare i processi cerchiamo di capire bene quali sono le carte, l’assessore lo ha esposto compiutamente e credo che l’operato del Comune di Castelnuovo di Porto sia ineccepibile. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Consigliere Stefoni, prego. Poi c’è lei, consigliere Guadagnoli.
Speaker : STEFONI
Sempre un breve intervento anche sulle parole del Sindaco.
Qui non stiamo facendo un processo a nessuno, perché se avessimo dovuto fare un processo, avremmo dovuto fare un’accusa precisa, fare un esposto alla Procura della Repubblica, se avessimo ritenuto che effettivamente vi fosse un dolo ci saremmo confrontati in Consiglio comunale.
Trovo però in tutto questo che fare un’interrogazione (l’unico momento e l’unico luogo di confronto che abbiamo è il Consiglio comunale, perché tutti abbiamo una vita, tutti facciamo un lavoro, quindi non possiamo vederci non so dove pera mangiare una pizza e parlare di queste cose), ricollegandomi anche alle parole del consigliere Russi, sia stata anche un’opportunità per spiegare ai cittadini, carte alla mano che vedremo e verificheremo, che quella non è un’area inquinata, non è un’area in cui ci sono rifiuti ospedalieri, non ci sono rifiuti tossici, quell’area dalle carte citate effettivamente non ha problemi.
Da domani mattina, quindi, in questo Consiglio si potrà dire che è inutile che sui social sia uscito il fatto che in quell’area c’erano camion che trasportavano rifiuti notte e giorno, a luci accese e luci spente, molto probabilmente anche prima dell’esposto, quindi questo discorso avrà un minimo di pace.
Non sono d’accordo su quello che ha detto il Sindaco che effettivamente sia stato fatto tutto quello che si poteva fare, perché sono sicuro che se un domani ci sarà un esposto che non parla della Busetto Edilizia o della finestrella, perché su questo posso dire di aver fatto Cassazione (il Sindaco lo ricorda) quando ero dipendente comunale, tutti i giorni, tutti i pomeriggi, ma lì non si parlava di una discarica e di un pericolo, si parlava dell’inciampo del cittadino che, in maniera grossolana, pensando di aprire una finestra e fare un seminterrato, veniva crocifisso, e lì siamo tutti d’accordo che quello è un esposto malefico.
Faccio però il discorso a ritroso e dico che se a me arriva un esposto, e - attenzione - qual è l’unicum di questo esposto? Che è stato mandato ai consiglieri, e oggi siamo qui perché è arrivato ai Capigruppo e al Sindaco, quindi la responsabilità di un Capogruppo... io non ero consigliere comunale, ma Rossi dice “io ho avuto questo input, ma un domani posso essere inconsapevole, visto che sono un pubblico ufficiale, perché ricordatevi che qui siete tutti pubblici ufficiali, se domani lo chiama il pubblico ministero e chiede cosa ha fatto, visto che è arrivato un esposto”. Mentre la maggioranza ha un modo di agire diverso, il consigliere di minoranza ha il controllo.
Al di là del controllo, oggi Rossi chiede (diciamo Rossi, perché stava in Consiglio comunale, da dove è partito anche il nostro Gruppo, il Gruppo parte da quella lista e ritorna in un’altra formula con altri personaggi) qual è stata la procedura che hai adottato, nella procedura che voi mi menzionate, io sono sicuro (vorrei sapere cosa avrebbe fatto Baldelli se fosse stato Sindaco) io avrei detto “fermi tutti” e avrei mandato l’Ufficio tecnico, due vigili.
Se non avessi avuto i mezzi, c’è l’ARPA, c’è la Regione Lazio, che sono tanti altri Enti, quindi scrivevo una letterina “visto così, si prega di prescindere d questo”, come si fa di solito, non è che si fa solo a Castelnuovo.
Il discorso è questo, è quanto tempo è intervenuto... adesso vediamo la cronologia di quando sono partiti i lavori dei saggi fino a quando c’è stato l’intervento, perché sono sicuro che c’è un lasso di tempo più ampio, perché per forza è più ampio, perché una volta che arriva l’esposto, si vede questo e quell’altro e passano i mesi, e in un mese tu porti via il mondo, se vuoi.
Questa è una cosa che vedremo dopo, adesso io sto parlando del discorso che ha fatto il Sindaco, con cui parzialmente sono anche d’accordo, ma non sono d’accordo sull’attività.
Io avrei fatto questo, avrei comunque comunicato, perché quell’area - detto tra noi - è per leggenda metropolitana, ma nell’area circostante siamo sicuri che non ci sia stata un’altra estensione di rifiuti? Solo sull’area in cui si costruirà il capannone? E a fianco di quell’area facciamo fare una verifica e dei saggi anche su quell’area? Perché non credo che sia identificato su una mappa che c’era una discarica, io non l’ho mai vista.
Qual è la differenza, attenzione, assessore Baldelli? Che mentre io per leggenda metropolitana sapevo che lì Toto andava con il carretto a buttare la cosa, qui c’è stato un esposto, ed è differente quando c’è un esposto e devo intervenire o quando per leggenda metropolitana qualcuno mi dice “ti ricordi quanto stavamo bene quando Toto prendeva con il carrettino la mondezza e la buttava lì?”.
Primo, non si sa “lì” dove, poi cosa ci buttava, quindi non sto incolpando assolutamente nessuno, sto solo dicendo che è giusto 1) parlarne in Consiglio, e non è lesa maestà, 2) i toni sono stati non pacati, ma di più, le domande sono state puntuali senza mettere il dito nell’occhio e nessuno. Credo che se fosse capitato a me (forse perché ci sono passato in tutti i tipi di intervento), mi sarei cautelato come Comune andando con due vigili e l’Ufficio tecnico dicendo “vediamo che succede”, avrei scritto, se non avevano la possibilità di fare saggi, dandone notizia alla Procura, all’ARPA, al NOE, alla Regione “vedete un attimo voi se avete gli strumenti per verificare questa cosa” e sarei stato molto prudente nel rilasciare permessi a costruire, punto.
Non avrei fatto altro, non sono Batman o Robin, avrei fatto questo. La vostra è stata un’altra scelta, ma io come Comune, siccome il Comune è di Castelnuovo e la titolarità dell’ambiente ce l’ha in capo il Sindaco, non i NOE, né Zingaretti, né Salvini, io avrei fatto questo. Tutto qua, ma non mi sembra di aver detto altro o puntato il dito su qualcuno.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Prego, consigliere.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Brevissimo, non mi sembra di aver puntato il dito, almeno personalmente, ho anche ringraziato, e, se posso ribadirlo, ribadisco che sono molto felice del fatto che sia stata portata questa cosa da parte vostra, visto che, come ha detto, compete anche alla minoranza l’aspetto della verifica, quindi io vi ringrazio, lo ripeto, così abbassiamo ancora di più il tono della polemica.
Ripeto che è passato pochissimo tempo tra l’esposto e la verifica del NOE, che si è adoperato con celerità, perché è una tematica ambientale penale e pertanto di assoluta rilevanza (la tematica, non quanto rilevato).
Capisco anche che, in qualità di minoranza, sarebbe strano se foste invece soddisfatti di quanto fatto dalla maggioranza, quindi dovete tenere il punto della situazione, e ci sta, consigliere Stefoni, perché di quante interrogazioni si è dichiarato soddisfatto delle risposte date dalla maggioranza? Questo proprio come statistica, è una cosa che fa parte dell’agire politico, però io voglio chiederle solo se lei abbia letto l’esposto che è arrivato ai consiglieri comunali. Sa che ci sono nomi di presenti? E io devo dare rilevanza a un atto - a livello di Emanuele, perché come Comune abbiamo già adempiuto - al fatto che c’è scritto che Fabio è amico Di Fabio (dico Fabio amico Fabio per non fare nomi)? Capisce che quella è proprio una volontà di punire politicamente qualcuno, e non era un esposto che dettava dei dettami tecnico-scientifici di rilevanza ambientale. Quella era una cattiveria gratuita nei confronti anche suoi, se vogliamo entrare nel merito.
Da questo punto di vista, in termini di agire politico, sinceramente ho dei forti dubbi. Dopodiché, metto in atto tutte le procedure, come dice lei, rimanendo sul punto di attesa da dare, che se non avesse agito il NOE… Ma siccome ha agito il NOE, perché sono costretti in alcuni casi ad agire, chiaramente su indicazione giudiziaria… Quello che dico è questo: la domanda che magari ci possiamo porre entrambi è questa: se non fosse intervenuto il NOE, sarebbe stato opportuno spendere 10.000 euro di consulenza tecnica da parte dal Comune di Castelnuovo, se bastava – adesso ho sparato una cifra a caso – per effettivamente riscontrare che ci fosse…? La mia risposta a questa eventuale ipotetica domanda è: nel momento in cui ho delle analisi da parte di terzi, non dell’azienda, che attestano che a 40 metri non è presente inquinamento sulla falda acquifera, sul suolo, sul terreno, e gli scavi si effettuano addirittura da 0 a 40, perché non è che [...] sui 6 metri è stato fatto un intervento con un ripristino morfologico di quello che c’era, è evidente con lo stesso terreno che era certo da parte di terzi, né da parte del Comune, né da parte dell’azienda che è intervenuta, che era stato fatto tutto quanto in regola.
Quindi, se magari fosse stato necessario, probabilmente mi sarei interrogato coi miei colleghi di maggioranza, e credo che le sensibilità di ognuno di noi avrebbero portato a spendere, visto che ci rinfacciano pure i soldi delle consulenze, a fare eventualmente qualsiasi atto tecnico che andasse a certificare quanto ho detto. Questo non sulla base dell’esposto, me lo lasci dire, ma sulla base della correttezza delle indicazioni che vanno seguite quando si fa un intervento di questo tipo.
Quindi, ripeto: nessuna polemica, ringraziamenti, è bene che se ne parli. Se è un discorso di tempistica, ha già risposto il Sindaco, su questo: sono tanti gli atti che fa la maggioranza; non porta in Consiglio quelli che non sono di rilevanza.
Se in questo senso invece ritenete opportuna – ve la offro proprio – la possibilità di dire che andava affrontata in maniera diversa, nulla vi vieta, vi replico già da adesso, così eviterò di fare un altro intervento, in qualità di consiglieri, di chiedere, come ho fatto io, agli uffici tecnici la documentazione consegnata, perché la documentazione che è stata fatta è pubblica e può essere consultata da tutti.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie. Prego.
Speaker : STEFONI
Cerchiamo di capire una cosa. Come se tu stai in un potenziale sito archeologico, i saggi li fa il titolare, tu potevi fare delle prescrizioni del tipo “mi fate i saggi perché quella è ipoteticamente una zona che aveva l’ipotesi della discarica”, perciò non sono i 10.000.
Poi, scusa, parliamo di consulenze: vogliamo parlare di consulenze? I 4.000 euro per un foglio A4 dati a D’Avenia per la farmacia?
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Scusi, per cortesia, è inerente all’argomento?
L’ho spento perché volevo fare una domanda: è inerente all’argomento?
Cioè? Come ci entra con l’esposto quello che sta dicendo adesso?
Speaker : STEFONI
È inerente alla risposta a un dibattito: detto che i 10.000 euro delle consulenze sarebbe stato uno spreco, una cosa importante, io ribatto che per la consulenza di D’Avenia per la farmacia, che era un foglio A4, non erano 1.000 pagine, ma una paginetta A4, abbiamo speso 4.000 euro, abbiamo speso soldi per la costituzione della partecipata, giusto? Abbiamo speso i soldi in consulenze, però è una scelta dell’amministrazione, ma non diciamo che 10.000 euro per una consulenza su quel sito sarebbero stati buttati.
Oltretutto, si possono dare delle prescrizioni, quando dai un permesso a costruire, giusto? Quindi, io non vedo… Il problema sapete qual è? Che non è stato fatto niente. Questo è il discorso.
Secondo me si poteva e si doveva fare, ma questa è una scelta che fa l’amministrazione. Molto probabilmente, Baldelli, se lei era Sindaco e le arriva un esposto non del povero disgraziato che ha il gallinaio, ma sicuramente un danno ambientale, lei si sarebbe attivato?
Questa è la domanda che io le lascio: se lei si sarebbe attivato al di là dei NOE, GIOE, BOE, NOE, BAI… Capito? Io sono sicuro che lei forse, molto probabilmente si sarebbe attivato, o forse no. O forse aspettava che arrivasse qualcuno. Ma io, per la mia esperienza, per l’esperienza che ho avuto negli anni che tutti ci riconosciamo perfettamente, mi sarei attivato per la conoscenza. Questo è il fatto, solo a titolo di tutela.
Tant’è che io quando faccio l’interrogazione ti dico: ma c’è stata una verifica? C’è un’istruttoria? Questo è il discorso. Il nocciolo dell’interrogazione è questo: se qualcuno ha mosso il sedere nei nostri uffici per verificare se effettivamente quella era. Poi, non parliamo dell’esposto perché l’esposto è nato sei mesi prima della campagna elettorale, dove mi hanno citato come amico di tutti e di più. Oltretutto a me di tirar fuori questo discorso non me ne può fregar di meno, perché penso che quando svolgo il ruolo di consigliere comunale, sei un pubblico ufficiale e sei un personaggio pubblico, le cose le devi dire, e ti devi confrontare su queste cose. Quindi, non ho nessun problema e grazie che me lo hai ricordato, oltretutto.
Mi dispiace che non ci sia Incecchi, che era forse uno che ne sapeva un po’ di più di queste cose qui in Consiglio comunale. Tutto sommato mi sembra che sia un dibattito che fa chiarezza e intanto mette un punto. Io le credo, non avrei motivo di non credere: lì non c’è assolutamente niente, giusto? Quella parte di terreno è bonificata, e io do pure un consiglio, se lo volete: andare a vedere pure un’altra parte di terreno, perché chiaramente se lì c’è stata una discarica, a meno che non abbiate la mappatura, ci potrebbe essere una discarica anche sui terreni limitrofi, alla logistica. È un consiglio: a me nessuno mi ha fatto un esposto…
Non lo sapevo…
Non lo sapevo, te lo spiego…
Non ti agitare…
Non ti agitare…
Sei tu che dovevi sapere…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Mi sembra che stiamo un po’ esagerando, le ho tolto un attimo la parola.
Calmiamoci un attimo. Poi, Sindaco, per cortesia, se gentilmente può rispondere dopo.
Speaker : STEFONI
No, perché c’è una differenza. C’è una differenza.
Io non ho rilasciato… Non ho fatto nessuna variante puntuale, non ho dato…
Dove sta la variante puntuale?
È stata conclusa…
No. Il permesso a costruire già l’ho rilasciato e non sapevo l’entità di quello che è emerso, almeno quanto [...] 300 pagine, che era una discarichetta del camioncino.
Non sembra, ma…
No, no, no, no la gente parlava in giro… La gente parlava in giro quando c’ero io. Ma quando c’eri tu c’è stato un esposto: è diverso. Puntuale.
Sì, la puntualità. Perché questa, l’esposto, oppure uno che ti viene all’orecchio, a me disse il famoso Procuratore De Ficchy, con cui tutti abbiamo avuto a che combattere, in quel periodo, mi dava un consiglio: che qualsiasi notizia di reato, anche sussurrata all’orecchio doveva essere verificata secondo l’entità del problema. Sostanzialmente diceva: se c’è un bidone tossico lo devi andare a vedere, se effettivamente c’è l’”abusetto”, quello rimane lì.
Questo era il discorso. Perciò, secondo me questa cosa doveva avere una procedura di attività del Comune, diversa e finiva il discorso. Ma non è che su tutte le leggende metropolitane dobbiamo andare in giro su tutti. Questo è.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Sindaco, vuole rispondere per cortesia?
Ai Capigruppo di minoranza.
No, poi andate alla Procura. Sindaco, può per cortesia rifare il suo intervento in modo che possiamo...
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Assolutamente sì, per chiarezza, perché veramente siamo qui a prendere sempre lezioncine di come si dovrebbe fare, di come non si dovrebbe fare rispetto a queste problematiche.
Innanzitutto, se lei sapeva che era una discarica, o se il popolo sapeva che lì c’era la discarichetta, per sette anni ha governato e la discarica è rimasta lì.
La differenza di questa amministrazione è che è vero che governiamo da sei anni, ma la discarichetta non c’è più. Si è fatto carico di portare via i rifiuti un imprenditore privato, che ha speso un milione di euro.
Quindi, differenza tra amministrazione Stefoni e amministrazione Travaglini, che sicuramente sapevano entrambi, il popolo diceva che lì forse c’erano dei rifiuti, quello e quell’altro, in realtà con la sua amministrazione lì sono rimasti i rifiuti, e con la nostra sono stati portati via.
Un’altra cosa le dico: personalmente, quando successe questa cosa intervenne il NOE e intervenne anche il proprietario Prologis del terreno, ci portò una mappatura, perché non è che comprano terreni così, non è che uno spende o fa investimenti di 35, 40, 50 milioni di euro per farseli fermare in caso c’è una busta di rifiuto.
Prima di comprare quel terreno hanno fatto un’indagine col drone per verificare se c’erano rifiuti. Non li davano i rifiuti su quell’area, perché erano talmente bassi e talmente vecchi che purtroppo ‒ lì agiscono con la termografia ‒ non dava alcun tipo di rifiuto. Sennò forse non l’avrebbero mai acquistata.
Quindi, non era probabile che lì ci fossero rifiuti. Nessuno sapeva in realtà che lì c’erano rifiuti, nessuno ha la certezza, se non qualcuno che parlava in piazza, “ma lì una volta ci buttavano le cose”. Rispetto all’operato del Comune noi non siamo competenti in materia di bonifica ambientale. La bonifica ambientale, come sappiamo, spetta a chi di competenza (Regione). Peraltro, non siamo competenti rispetto agli accertamenti di questo genere; e peraltro l’esposto era indirizzato alla Procura della Repubblica, che è competente per le notizie di reato. Quindi, il Comune di Castelnuovo di Porto… all’ARPA. Quindi, il Comune di Castelnuovo di Porto che cosa doveva fare se l’ARPA era già informata, se alla Procura della Repubblica erano già informati? Che cosa avrebbe dovuto fare? Mandare il vigile giù, insieme all’Ufficio tecnico e fargli perdere un giorno per verificare cosa? Il Comune ha l’obbligo di vigilanza urbanistico-edilizia, e lì non c’era nulla, non c’era nessun capannone, non c’era nessuna attività edilizia, quindi che cosa avrebbe dovuto verificare? Il niente, con ulteriore perdita di tempo per gli uffici comunali.
Inoltre, sul permesso di costruire dice: “però potevano condizionare il permesso di costruire…”. Il permesso di costruire non è che si condiziona perché lei ha l’ipotesi che lì ci potrebbe stare quello e quell’altro e al privato noi mettiamo ulteriori oneri perché noi ci siamo svegliati una mattina e poniamo ulteriori condizioni rispetto a quelle previste da legge. Ci sono delle condizioni che sono previste da legge. E noi non possiamo mettere ulteriori condizioni in carico al privato perché quello si chiama abuso di potere. E l’abuso di potere in questo Comune non si fa. Quindi, il privato che rispetto la normativa, che presenta un permesso a costruire come da normativa viene rilasciato. Inoltre, ripeto un’altra volta, la variante urbanistica l’adottò prima lei, con la sua amministrazione, avete adottato nel 2012 la variante urbanistica anche su quelle aree, ritenendole idonee e non più agricole, perché non c’era più la vocazione agricola.
Quindi, va bene tutto, va bene l’interrogazione, è giusto che abbiamo fatto chiarezza, è giusto che i cittadini sappiano tutto perché devono sapere tutto, e finalmente questa è stata anche una giornata di trasparenza, di legalità, di partecipazione e di chiarezza. Però, a sentirci dire da lei che il Comune ha violato la legge andando a fare il sopralluogo, che il Comune avrebbe dovuto mettere ulteriori condizioni rispetto al permesso di costruire e che il Comune ha fatto la variante urbanistica, cioè che l’amministrazione mia abbia fatto la variante urbanistica come ha fatto lei nel 2012, però siete risultati incapaci di portare a casa la zona industriale, noi invece ce l’abbiamo fatta. Abbiamo portato sviluppo a questo paese, con gli extra oneri che stanno arrivando, e che stiamo iniziando quasi 3 milioni di euro di opere pubbliche. Mi dispiace per lei, ma questa è l’amministrazione Travaglini che quei rifiuti ce li ha trovati e li ha fatti portare via.
L’amministrazione Stefoni per sette anni sapeva forse che lì c’erano, ma in realtà lì sono rimasti. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Prego.
Speaker : STEFONI
Il bello è che il Sindaco va in contraddizione continua. Primo, perché dici “è una discarichetta, non si vedevano col drone, non si vedono le cose”, e io mi sarei dovuto occupare di una discarichetta, se c’era sulla leggenda metropolitana, non avendo dato nessun permesso a costruire.
Nello stesso tempo, però, che cosa dice? “Noi abbiamo bonificato”. Voi ne avete bonificato niente. Voi vi siete dovuti attivare nella bonifica perché c’è stato un esposto, e non a voi, che non vi siete attivati, a questo benedetto NOE. È qui che avete bonificato, perché non avete bonificato sapendo che lì c’era una discarica, o avendo fatto dei saggi. Perciò, è inutile che ci rimpalliamo… È inutile che qui ci vendiamo gli strilli del maiale…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Scusate, però credo… Adesso le stacco un attimo…
Io lo posso staccare…
Ah sì?
Si vada a rileggere…
Va bene. Nel frattempo intervengo e prendo potere di quelle che sono le mie mansioni di Presidente del Consiglio, ricordando a tutto il Consiglio di darsi una calmata, di regolarsi, a tutto il Consiglio.
Quindi, interrompo ogniqualvolta il mio ruolo me lo impone. Invito…
Perché è il mio ruolo, perché vi stavo richiamando all’ordine.
Perché c’era confusione?
Ma non stavo riprendendo lei, stavo riprendendo il Consiglio. Pertanto…
Se non se n’era accorto. c’erano voci non tanto di sottofondo, che coprivano comunque anche il suo intervento. Per cui, se io l’ho interrotta, l’ho interrotta anche a suo vantaggio, per cortesia!
Io interrompo e stacco nel momento in cui come Presidente del Consiglio lo ritengo opportuno per il buon funzionamento.
Speaker : SFEFONI
Se ne è andato il Sindaco.
Stavo rispondendo al Sindaco.
Io volevo rispondere al Sindaco, ma il Sindaco se n’è andato, aspetto che il Sindaco torni in aula…
No, fermi: non è che qui mi interrompete l’intervento, dopo aver intervento l’intervento, esce il Sindaco e mi fate riprendete l’intervento. Avrei piacere che si sentisse anche la mia replica, per educazione, una cosa che… Chiedo pure troppo.
L’intervento era questo. Comunque, lo dico ai consiglieri che riporteranno al Sindaco quello che gli ho detto.
Il discorso che faccio io è semplice. Qui si vuol far passare la leggenda di Cenerentola, ma non è così. Qui si è intervenuti per un motivo. Si è intervenuti perché è arrivata l’autorità giudiziaria e l’autorità giudiziaria ha imposto con delle regole la bonifica/ chiamala come ti pare, la pulizia di quel terreno…
Censuri Baldelli che mi sta facendo chiacchiericcio sopra.
Questo è un fatto, non è un’interpretazione. È un fatto che io dimostrerò al prossimo Consiglio: a tutti i Consigli farò questa interrogazione, documenti alla mano. Voglio vedere che cos’ha fatto il Comune Che cosa hanno fatto i NOE? Cosa ha fatto l’azienda? Che cosa hanno fatto le società?
E vi dimostrerò al centesimo e al minuto che è come dico io. Comunque, finisco…
“No” lo dici tu.
Vediamo se sarà così. Gli atti sono quelli tuoi. Ce li hai tu, ma io non ho nessun pezzo di carta.
Visto l’esposto, voi dovevate fare una Capigruppo, informare la Commissione, andare in Consiglio…
Con chi? Ma con chi l’hai fatta la Commissione? Ma quale Commessione? Ma quale film, Baldelli? Ma quale Commissione? Sei come lo smemorato di Collegno! Ma quale Commissione? Quale Commissione c’è stata? Avete fatto la Commissione sul fatto? Basta. Per me è pure troppo.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Consigliere Baldelli, prego.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Chiedo scusa al Consiglio, mi dispiace, ma a un certo punto… Era andato tutto quanto bene, poi si è infervorato col Sindaco e ha iniziato a smentire tutto quanto…
Ho capito, ma sono problemi tra lei e il Sindaco, consigliere Stefoni. Io ho relazionato tutto il tempo, le ho detto tutta una serie di cose, e ora mi trovo costretto a ripeterle?
Ricominciamo perché siamo ritornati al punto di partenza. Era tanto andato bene.
Le analisi sono precedenti ai lavori, precedenti all’esposto, precedenti al NOE! Punto. Non lo dice Baldelli, lo dice quello che è stato presentato, il cronoprogramma. Tant’è che le ho risposto pure e le ho detto che il cronoprogramma è stato rispettato in toto, nonostante l’intervento del NOE sia accaduto in pieno lavoro, con tanto di reportage fotografico.
Guardi, lo consegno agli atti, così almeno magari sarò più chiaro… È uno con scarabocchi, glielo consegno scritto bene, scusi, Presidente, non pensavo… Pensavo che fosse tutto chiaro.
Quindi, ripeto: l’intervento del NOE è a novembre, l’inizio lavori a settembre, l’esposto ad agosto: questa è la tempistica.
La consegna del cronoprogramma è antecedente all’intervento del NOE. Non lo dice Baldelli, lo dicono gli atti che sono stati registrati dall’Ufficio tecnico. Dica, consigliere Stefoni, mi faccio interprete delle sue parole.
Quali lavori? Il piano di rimozione?
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Scusatemi un attimo…
Baldelli, un attimo, le ho tolto la parola un momento.
C’è una cosa di cui vi pregherei. Che nel dibattito risulta poi difficile prendere le varie istanze, per cui controbatte. Se però fate così, non risulta niente di quello che dite.
Prego, consigliere Baldelli… Consigliere Baldelli, cortesemente, mi può rimettere in bella e consegnare da mettere agli atti quello che ha dato? Per chiarezza.
Va beh, anche… Vengono fatte e registrate esattamente, come registrazione.
Nel momento in cui risulta poi, in alcune circostanze, “voce fuori microfono”, talvolta è udibile, talvolta no.
Per tale motivo vi chiedo di essere attenti e di non fare botta e risposta. Mi trovo costretta a interrompere anche chi sta parlando perché altrimenti si perde completamente il filo di quella che è la registrazione corretta, esaustiva e lineare di tutti gli interventi, includendo, tra quelli registrati correttamente, anche quelli che spesso sono fuori microfono.
Consigliere Baldelli.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Grazie. Ricostruisco, così eviterò di fare polemica. Ognuno poi ne faccia quello che vuole, senza che consegno atti, così almeno le dico.
L’esposto è di agosto 2021; il NOE è di novembre 2021, e interviene nel pieno dei lavori quando erano a scavo aperto: questo è inconfutabile non perché lo dica Baldelli, ma perché ci sarà un verbale da parte del NOE che accerta e che fotografa la situazione che c’era.
Preventivamente, mi dispiace deluderla, consigliere Stefoni, erano state effettuate delle analisi, addirittura precedenti allo stesso esposto di inizio lavori. Quindi, prima dell’inizio lavori, consegnata la documentazione con le analisi site in loco. Io non so come dirlo, questo.
Dopodiché, lei può confutare quello che è stato detto da parte di questi certificati. Le analisi vengono effettuate prima, durante e dopo, in tre momenti. Stanno la bellezza, mi faccia dire, di 343 pagine di analisi, prima, durante e dopo. Non c’entra nulla l’esposto.
Sulle modalità operative e su tutto quanto la posso pure capire. Ma le analisi sono state fornite… le analisi sono state fatte preventivamente, durante e dopo. Questo mi premeva, perché veramente avevamo mantenuto un tono che non era polemico. Lei ritornasse pure qua tutte le volte che vuole con l’interrogazione; questi atti sono stati consegnati all’Ufficio tecnico, non a Baldelli. Non sono atti miei; sono atti che sono stati disposti dalla ditta che ha effettuato i lavori.
Dopodiché, c’è un esposto ad agosto, che io eviterei di leggere, che fa sì attivi la Procura di Tivoli e che poi venga effettuato un sopralluogo. Ma non c’entra niente; le analisi non sono state fatte dopo, le analisi sono state fatte prima, tant’è che le analisi sono state consegnate, immagino dall’azienda, non da noi, per conto di terza azienda che le ha effettuate e certificate, e noi abbiamo consegnato semplicemente i certificati dei titoli edilizi rilasciati. Questo è stato chiesto da parte del NOE.
Comunque, questo era per chiarire l’aspetto temporale. Tutto il resto veramente è un modus vivendi tra lei e il Sindaco, però non confutiamo i dati, se no non li avrebbe accettati prima, avrebbe detto prima che questa era una grave lacuna da parte del Comune.
Le analisi quindi sono precedenti. I lavori quindi si effettuano dopo che si è visto che le analisi non avevano riscontrato nessuna problematica.
Le analisi vengono fatte sulla falda acquifera a 40 metri. I lavori vengono fatti a 6 metri. Il ripristino è della terra stessa analizzata, smossa per fare il piano di rimozione rifiuti alla bonifica, perché c’erano calcinacci e cemento.
A questo ci fermiamo. Vi prego, richiamo questa interrogazione su questi aspetti e tutto il resto… È chiaro che la contrapposizione immagino che ci sarà sempre tra i Gruppi consiliari, altrimenti non ci sarebbero posizioni diverse. Diamo però ai cittadini le informazioni giuste.
Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Consigliere Rossi.
Speaker : ROSSI
Assessore Baldelli, se mi può ascoltare un attimo, anche perché ha citato lei… Nel suo parlare velocemente ha citato Commissione. Quindi lei dice, a proposito proprio dell’oggetto dell’interrogazione che abbiamo fatto oggi, mi sembra di aver capito che sia stata fatta una Commissione…
Ha detto questo: che è stata fatta anche una Commissione.
Mi faccia finire.
Siccome facevo parte anche io delle precedenti amministrazioni, quindi anche della Commissione lavori pubblici e ambiente, forse mi è sfuggita. Abbiamo parlato dell’argomento ed è stato portato in Commissione? Sono stati portati i risultati? Mi è sfuggito… Probabilmente no, però ha detto questo. Quindi, chiedo conferma, sì o no, se è questa. Un attimo.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Consigliere Baldelli. Risponde dopo.
Speaker : ROSSI
Anche di circoscrivere per quello che è a sua conoscenza, se lo sa, il permesso a costruire da parte del Comune quando è stato dato: questo, se lei è a conoscenza. Tutto là…
L’inizio lavori, perdonatemi. L’inizio lavori o il permesso a costruire quando è stato dato.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Consigliere… Chi deve parlare? Non vengono registrati bene.
Ha finito, consigliere Rossi? Allora, può rispondere, Baldelli?
Speaker : BALDELLI – Assessore
Iniziamo, perché chiaramente alcuni dati, quindi dateci il tempo pure di riprendere il protocollo.
Coadiuvato chiaramente anche dall’assessore Piredda, ci tengo: ha ragione, non è stata fatta una Commissione, ma è stata fatta una Capigruppo nel 2021, quando è arrivato l’esposto… Sull’esposto, io mi riferivo all’esposto, quindi chiarisco. No, non è stata fatta la Commissione, ha ragione, è stata fatta una Capigruppo quando è arrivato l’esposto, in cui ricordiamo tutti quanti che c’erano…
Esatto.
Vede però consigliere Rossi? È questo che le voglio far capire: anche lei mi dice “soprassediamo sull’esposto, perché l’abbiamo…”, perché c’erano dei criteri…
Ma… La rilevanza la dà il giudizio…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Consigliere Stefoni, io non la voglio interrompe, però così non la registrano.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Guardi, consigliere Stefoni, ha interpretato veramente male la mia posizione. Non è per quello, non credo che abbia nulla da nascondere, né tantomeno… Non è perché viene citato lei nell’esposto, che non lo voglio legge, ma è perché spetta all’autorità giudiziaria determinarne la rilevanza. Non spetta a me. A me spetta, come ha detto lei, verificare che quanto detto… Ma perché la polemica su questo? È quello che le ho detto, siamo d’accordo. Quindi quello è stato fatto apposta, con una certa nota di cattiveria e non con dei dettagli tecnici. A questo mi sono legato, e confermo, chiedo scusa per l’intervento lungo, che è stata fatta una Capigruppo nella quale veniva letto, perché tutti i Capigruppo avevano letto l’esposto, quindi sarebbe stato inopportuno non dirlo, in cui tutti quanti non abbiamo verbalizzato, nessun Gruppo ha voluto verbalizzare un atteggiamento particolarmente di rilevanza di quell’esposto, ma tutti abbiamo detto che l’esposto avrebbe dato alla Procura il seguito che necessitava quel tipo di esposto. Abbiamo fatto una Capogruppo nel 2021, consigliere Rossi.
Nessuno ha preso…
Ma infatti ho risposto dicendo “no, invece, per la Commissione”, confermo, effettivamente non è stata fatta la Commissione in merito.
No, confermo.
L’inizio lavori è di marzo 2021; il permesso a costruire…
Lo so, le attività produttive, che non è stato coinvolto…
Io le date che le posso dire sono: il permesso a marzo 2021, l’esposto ad agosto 2021 e il sopralluogo del NOE, unica cosa su cui mi ero accertato pure per una questione di interrogazione, a novembre 2021. Quindi, questo è. Fine lavori aprile 2022, perché chiaramente tutti gli atti di consegna con la PEC che sono stati fatti, queste sono le date che le posso dire.
L’unica domanda che mi ha fatto e a cui posso rispondere è quella.
Prego.
Speaker : STEFONI
Quindi, congeliamo le date, no, ricordiamole: 21 l’esposto, dopo tre mesi il NOE, perciò tutto fermo, chiaramente.
Novembre, quattro mesi. In quei quattro mesi non c’è stato nessun tipo di attività, secondo voi, non c’è stato nessun tipo di attività su quel terreno perché non era dato l’inizio lavori, giusto?
No, no. L’inizio lavori… Guardi bene la data: 2023, non 2022. No il permesso… Fermi, fermi: il permesso a costruire è un fogliettino di carta…
Esatto.
Non credo che dal permesso a costruire all’inizio lavori sia passato o meno di un anno.
Inizio lavori… Chiedo a Baldelli di trovarmi, oppure me lo dà Ratari, l’architetto, chiedendo quand’era il permesso a costruire e quando hanno dato l’inizio lavori.
Vuol dire, per capirci, che in quella parentesi, in quel lasso di tempo, in quel terreno non ci doveva stare nessuno perché non avevamo dato inizio lavori, giusto?
In corso. Ma l’inizio lavori l’azienda, la società, quando li ha dati?
È solo una curiosità.
Sarà un accesso agli atti che farà Ratari.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Solo per essere… perché non si è sentito il mio intervento, scusi, Presidente, la prevaricazione. Confermo che il permesso a costruire è di marzo. Il controllo da parte del NOE è avvenuto a novembre. Pertanto, non è passato un anno, bensì molto di meno. I lavori erano già iniziati perché quando è intervenuto il NOE l’ha fatto su dei lavori… a cielo aperto non è il termine giusto, ma a scavo aperto, non mi veniva il termine: lavori in corso a scavo aperto perché ha voluto fotografare quanto verificato sul posto.
Quindi, sicuramente l’inizio lavori è in un lasso di tempo tra aprile e agosto, e adesso non posso dirlo perché non era la domanda dell’interrogazione.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Consigliere Guadagnoli, voleva intervenire?
Speaker : GUADAGNOLI – Vice Sindaco
Volevo intervenire per cercare di capire la tipologia dell’interrogazione.
La tipologia dell’interrogazione è sulla discarica che già c’era e sulle attività che sono state fatte dopo l’esposto, quindi si pensa che dobbiamo ringraziare l’esposto perché ha fatto muovere una certa ditta, una certa impresa per lo smaltimento rifiuti? Io penso di no, perché sono movimenti terra, sono normative che vanno attuate; c’è la Sovrintendenza che ha rilasciato dei pareri; ci sono indagini ambientali, indagini geologiche e tutto quanto, quindi è rilasciato anche un permesso a costruire in base ai pareri che ci sono stati. Tutte queste attività del movimento terra, sicuramente l’impresa li ha previsti. Perché? Perché, come diceva il Sindaco, non ci si mette a investire su un terreno perché finisce dei lavori, costruisce il capannone sopra, e poi magari l’esposto avviene dopo tre anni dalla costruzione, e le indagini le devi fare comunque, come diceva il consigliere Stefoni, perché poi mi devo muovere.
Le attività sui movimenti terra vengono fatte tuttora. Anche gli uffici tecnici sono relazionati su questo, sono comunque avvisati di questo dall’autorizzazione della Regione Lazio, dall’autorizzazione all’impresa, perché negli ultimi movimenti terra che ci sono stati, e vediamo che sono abbastanza imponenti, invasive – vediamo i camion, le gru, quindi c’è uno spostamento di terra – c’è anche al momento di adesso un vagliatore che divide le terre tra quelle che possono essere rimesse, quindi ancora più pulite, sui terreni, quindi da autorizzare, e quelle che vengono portate via. Se andiamo a vedere, siamo passati anche l’altra volta, vado spesso in quei luoghi, c’era il vagliatore che la Regione Lazio ha autorizzato, la ditta ha comunicato, e tutto, che è quello che divide la terra, rendendola ancora più pulita, quindi da rimettere su quel terreno, rendendola pulita e purificata secondo quello che le norme prescrivono, e poi la terra che viene portata via.
Quindi, tutte queste operazioni di pulizia, di bonifica, di smaltimento rifiuti su uno spostamento di terre così ampio vengono sempre preventivare e vengono sempre utilizzati dei progetti. Ci fosse una discarica o altro, sono tutte opere che poi devono essere fatte perché un investitore sicuramente le fa, è un investimento importante anche per stare più tranquillo.
Sicuramente a quei tempi chi era all’ufficio tecnico, venendo dalla via Gregorio VII non è che pensasse che al di sotto di quelle terre c’erano delle discariche o altro; oppure, non è che lo sentiva dalla gente, dalle persone e gli dava retta. Anche perché quando ti sposti, consigliere Stefoni, lei lo sa, quando uno poi si muove deve agire sugli atti e poi deve comunque attuare tutte le cose possibili da fare anche con un dispendio di soldi, oppure anche con dei lavori in danno, oppure anche indicando i privati. Quindi, non è che possiamo agire d’imperio oppure facendo degli abusi di ufficio, andando fuori dalle prescrizioni da quello che rimane sulla normativa.
L’esposto giustamente, l’abbiamo tirato fuori, arriva l’ARPA, arriva il NOE, arriva la Procura di Tivoli, arriva il Procuratore e tutto quanto. Gli uffici sicuramente in quel momento hanno detto: perfetto, sono stati tutti quanti indicati, è inutile che mi metto a rifare un’altra lettera. Se vado giù col vigile, che vado a fare, visto che sicuramente in quel momento non c’erano ancora dei movimenti terra o altro, quindi trovavano ancora il terreno com’era già all’origine, quindi che vado a fare? Sono stati tutti quanti coscritti. Nel momento in cui poi ci saranno situazioni di smaltimento rifiuti [...] sono tutte cose che la ditta doveva fare nelle prescrizioni che arrivano. Su questi movimenti di terra così importanti già ci sono nel sondaggio delle terre, e tutto. Sicuramente si è agito su quello. Penso che gli uffici abbiano agito sulla fiducia sia dell’impresa, sia sulla fiducia che tutto quanto l’esposto sia già arrivato al Procuratore, che penso che quando l’ha letto si sarà messo pure a ridere per com’era stato scritto. Sono tutte opere però che venivano comunque fatte, ma che tuttora vengono fatte su degli spostamenti terra. Un vagliatore ancora adesso è fermo e agisce sulla terra per poterla ripulire, quindi non c’è nessun problema.
Non c’è Federico, non c’è più, da poco l’avranno portato via, perché si vede che hanno finito il movimento terra più importante. Quello, però, è stato tutto sull’effettivo lavoro di spostamento di terra, c’è stato sempre. Volevo solo specificare questa cosa che, secondo me, sono tutte opere che dovevano già fare, presentate, certificate e autorizzate pure dagli uffici competenti. Perciò volevo solo specificare questo qua, Presidente.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie. Interventi? Prego.
Speaker : STEFONI
L’intervento anche qui sarà molto breve. Allora, intanto ringrazio sempre la pacatezza di Guadagnoli nel rispondere, cercando di essere il più puntuale possibile. Però c’è un qualcosa, un passaggio che forse non è molto chiaro. Mentre lei che cosa dice? Voi dite che la bonifica è stata fatta perché c’è stato un esposto. Giusto?
No, no, allora allora, voglio dire, non c’è stato un esposto perché quell’area… Chiaramente uno non può dirgli ci sta la bomba atomica, lì ci sta Tutankhamon. Scaviamo tutta l’Italia perché il saggio del paese ci dice qualcosa. Io ho fatto un altro ragionamento. Non è che però vi potete beare di aver bonificato un’area per vostra iniziativa. Voi quell’area, non voi ma la ditta l’ha dovuta bonificare in virtù che sono arrivati i NOE, non perché comunque il Comune ha preso un’iniziativa.
Adesso, o si chiamato Rotonda o si chiama Pantheon, allora è inutile che dite noi abbiamo bonificato. Voi non avete bonificato, nella misura in cui che manco ci siete andati giù per riuscire a capire lo stato dell’arte. È vero che tu vai coi due vigili e con l’architetto, dopodiché si fanno le comunicazioni del caso. Giusto? Questo non avete fatto, ma non è una cosa… Le cose, illegittimo, illecito. L’illegittimo e l’illecito lì me lo decide la Procura, lo decide il NOE se c’è qualcosa, non lo decide di certo il Consiglio comunale. È una questione solo di metodo e di chiarezza.
L’interrogazione è nata per dare una risposta ai nostri cittadini che ce lo dicono e è dovuta ai vostri cittadini che vi diranno una cosa, perciò lo spirito era quello di chiarire lo stato dell’arte. Poi riuscire a capire quali sono stati i passaggi, visto che noi non siamo stati interpellati nella precedente consiliatura né tantomeno in questa. Quindi, tutto sommato, tutte le notizie che ci ha dato l’assessore Baldelli, verificandole chiaramente e approfondendole un attimino, ci faranno ancora meglio capire come si è comportata l’Amministrazione.
Noi abbiamo solo un unico interesse dare risposte ai cittadini, siamo comunque il megafono dei cittadini, riuscire a capire quello che ha da dire la maggioranza e verificare, perché questo abbiamo, che le cose dette da Baldelli siano attinenti a quel discorso fatto prima. Punto. Poi se ci saranno comizi… Ci saranno le elezioni, non lo so. Andiamo a fare i comizi. Se facciamo i comizi, i comizi li fa uno, li fa un altro. Diventa pure la cosa bella anche del Consiglio, finché si rimane nell’educazione e nel rispetto reciproco. Tutto qui.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Bene. Possiamo dichiarare esauriente il dibattito sull’interrogazione e passiamo al punto seguente.
Scusa, c’è necessità? Necessità dovuta a cosa?
Abbiamo un motivo? Interrompiamo…
Consigliere Stefoni… La deve solo presentare lui, scusa.
Sono due punti all’ordine del giorno dopo questo. Se ci fermiamo dopo il primo, va bene? Al penultimo. Okay, grazie.
Passiamo all’esame del quinto punto all’ordine del giorno. È la proposta di delibera di Consiglio comunale n. 3 del 18 gennaio 2024, avente a oggetto “Dichiarazioni in merito all’articolo 31, comma 5 del DPR n. 380/2001. Immobile ex proprietà STESIM Immobiliare S.r.l. distinto in catasto al foglio 28, particelle 591-594, oggetto di ordinanza di demolizione n. 7/2005”.
Sindaco, se vuole illustrare la proposta.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Grazie, Presidente. Te la rubo un secondo.
Egregi, consiglieri, si tratta di dichiarare in merito ad un abuso edilizio sanzionato ai sensi dell’articolo 31. Noi siamo oggi qui chiamati a dichiarare o meno il mantenimento, se ci sono i presupposti rispetto al mantenimento dell’opera. Ci è stato chiesto dall’Ufficio Tecnico competente di dichiarare l’eventuale interesse pubblico, manifestare eventuale interesse pubblico riguardo al mantenimento dell’opera abusiva, che è stata oggetto di ordinanza di demolizione n. 7 del 18 luglio 2005.
I contenziosi sono da poco terminati. Il Comune è proprietario di un’area che è distinta al catasto alla particella 591… 560, scusate. No, particella 594 è acquisita dall’Ente. La 593 è rimasta invece di proprietà della STESIM Immobiliare. Quindi, oggi noi dobbiamo dichiarare rispetto al mantenimento dell’opera abusiva. In che consiste questa opera abusiva? Consiste in movimenti terra e in una fondazione che serviva, all’epoca, per edificare, nel 2005, un capannone per attività produttive, che non è stato mai realizzato per violazioni edilizie.
Queste violazioni edilizie sono state accertate dall’Ufficio Tecnico comunale. C’è stato il verbale di inottemperanza. A seguito del verbale di inottemperanza sono state frazionate le aree per l’immissione in patrimonio. Con determina sempre degli uffici comunali è stato definitivamente acquisito al patrimonio. Quest’ultima determina è stata oggetto di contenzioso presso il TAR Lazio e presso il Consiglio di Stato. Ultimamente, proprio il 10 maggio 2023, con sentenza n. 7821 del 2003 è stato rigettato il ricorso. Quindi, diciamo che la situazione è quella oggi di dire se vogliamo mantenere, se ci sono interessi pubblici a mantenere quest’opera.
Da parte della maggioranza e credo ormai anche della minoranza, dopo un’attenta analisi che è stata fatta presso le Commissioni competenti, quindi la Commissione Urbanistica, abbiamo condiviso l’idea di non manifestare l’interesse pubblico prevalente riguardo al mantenimento dell’opera, ma di destinarla definitivamente alla demolizione in danno, che sarà successivo atto da parte dell’Ufficio Tecnico, che dovrà quantificare poi le somme che ci vorranno per la demolizione in danno, che ovviamente sarà posta a carico dei soggetti inadempienti e quindi della società precedentemente proprietaria.
Non credo che il Consiglio eccepisca ulteriori approfondimenti o analisi, perché comunque l’abbiamo ben discussa durante la Commissione Urbanistica. Abbiamo più volte modificato il testo. Sono state prese in considerazione anche le osservazioni poste dalla minoranza. Quindi, oggi sul deliberato dovremmo deliberare se manifestiamo l’interesse oppure no riguardo al mantenimento di quest’opera.
Sono a disposizione per qualsiasi domanda e rimetto poi la parola al Consiglio comunale. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Ci sono interventi in merito?
Speaker : STEFONI
Sì, il mio intervento è pure qui molto breve. Sicuramente questo punto all’ordine del giorno è stato dibattuto in Commissione. In Commissione noi già ponemmo il problema del deliberato, che non era conforme all’articolo 5 del 380. Lo avete portato in Consiglio l’altra volta. Anche lì abbiamo ribadito che non era corretto, secondo me, com’era enucleato proprio il deliberato. Abbiamo deciso di rimandarlo e qui vorrei che ogni tanto pure la minoranza… Quando poi collabora vedo che tutto sommato alla fine ne trae beneficio il Consiglio comunale nella sua interezza. Siamo venuti a perfezionare una delibera. Penso che sia giusto portarla avanti e chiaramente adesso andremo avanti sul dibattito, se ci fosse il dibattito su questa delibera, ma sostanzialmente è come ha detto il Sindaco.
Bisogna prendere una decisione su tutti quegli immobili fermi lì, sugli abusi edilizi per sapere se effettivamente sono immobili da demolire o immobili di interesse pubblico. Diciamo che questa è un’inerzia dal 2005, che comunque, bene o male, si è un po’ tralasciata. Credo che sia il caso adesso, e qui mi rivolgo pure al Segretario comunale, perché lei tutti i mesi dovrebbe stilare un documento dell’antiabusivismo e mandarlo in Regione. Sbaglio? Articolo 7 della 380. Glielo leggo. Io ho avuto difficoltà a recepire questo elenco.
“Il Segretario comunale”… Articolo del 380, comma 7: “Il Segretario comunale redige e pubblica mensilmente, mediante affissione nell’albo comunale, i dati relativi agli immobili e alle opere realizzati abusivamente, oggetto dei rapporti degli ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria e delle relative ordinanze di sospensione, e trasmette i dati anzidetti all’autorità giudiziaria competente, al Presidente della Giunta regionale e, tramite l’ufficio territoriale, al Ministro delle Infrastrutture”.
Siccome sono sicuro che è cosa che è stata fatta, noi vorremmo riuscire a capire, con l’elenchetto di tutti questi casi di specie come trattiamo oggi, quelli che siano trattati. Adesso trattiamo due abusi che si sono consolidati col tempo. Non riesco a capire perché questo discorso lo portiamo in Commissione… Poi ragioniamo sul cronoprogramma, però non si può tirare fuori dal cilindro ogni tanto una delibera e magari altre delibere le lasciamo ferme.
Bisogna stabilire il criterio. O su quel criterio le valutiamo tutte, le portiamo in Consiglio e manifestiamo tutti l’interesse pubblico, in modo che diamo agli uffici la possibilità di dire, anche con una delibera quadro… Mi hanno detto che non è possibile, poi ci chiariremo anche col Segretario, per dare un atto di indirizzo agli uffici. È chiaro? Allora, io poi a breve chiederò questo elenco e chiaramente su questo bisognerà andare avanti, in modo che si faccia chiarezza una volta per tutte che cosa dobbiamo fare. Sugli articoli 30 sappiamo perfettamente che non si può manifestare il pubblico interesse. Sugli altri ci esprimeremo.
Comunque ritornando al discorso, tra virgolette, della delibera in questione, io vorrei sentire anche, laddove qualcuno voglia commentare, questo interesse pubblico se è cogente per l’Amministrazione. Noi crediamo, ci siamo confrontati come Gruppo, che avere una piattaforma di cemento in mezzo alla campagna… Francamente non vediamo l’interesse pubblico, però possiamo sempre confrontarci per vedere se c’è un interesse pubblico a mantenere quest’opera.
Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Interventi? Passiamo alle dichiarazioni di voto.
Castelnuovo Rinasce.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Posso farla tranquillamente io. La dichiarazione è di votare contrari come Gruppo all’interesse pubblico, in quanto, come già espresso durante le Commissioni urbanistiche, in realtà non c’è nessun interesse pubblico al mantenimento dell’opera. Quindi, poi daremo successivo mandato, con la Giunta comunale, di quantificare le opere in danno ovviamente al privato.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Il Gruppo Castelnuovo è di tutti.
Speaker : STEFONI
Anche noi, confrontandoci, diamo il parere negativo all’interesse pubblico, in quanto non vediamo quale possa essere proprio l’interesse pubblico a mantenere una piattaforma di cemento. Chiaramente chiediamo a questo punto, visto che abbiamo manifestato il non interesse, di sollecitare gli uffici alla rimozione dell’abuso edilizio. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie. Partito Democratico.
Speaker : BALDELLI – Assessore
È chiaro che il nostro intervento è già stato condiviso correttamente. È assolutamente condiviso anche da parte nostra, così come ben esposto dal Sindaco e dal consigliere Stefoni. Ci mancherebbe, siamo d’accordo anche sulla demolizione, però capiamo che insomma… Magari con un finanziamento regionale a volte le demolizioni sono più facili, ecco, con un fondo. Quello è il problema, purtroppo, però è chiaro che sulla posizione esprimeremo no alla proposta di delibera.
Siamo assolutamente d’accordo con quanto espresso dagli altri Gruppi.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Passiamo ora alla votazione. Chiedo al Consiglio di esprimere il proprio voto in forma palese per alzata di meno, per l’approvazione della proposta di delibera di Consiglio comunale n. 3 del 18 gennaio 2024, ovvero di manifestare il proprio interesse pubblico prevalente riguardo al mantenimento dell’opera abusiva oggetto dell’ordinanza di demolizione n. 7 del 18 luglio 2005.
Voti favorevoli? Nessuno. Voti contrari? All’unanimità, per cui con voto contrario unanime il Consiglio delibera di non approvare la proposta n. 3 e, di conseguenza, di non ritenere che sussista l’interesse pubblico prevalente per il mantenimento dell’opera in oggetto.
Vogliamo interrompere?
Andiamo? Okay.
Passiamo, quindi, al sesto ed ultimo punto all’ordine del giorno. È la proposta di delibera di Consiglio comunale n. 6 del 25 gennaio 2024, avente ad oggetto “Dichiarazione in merito all’articolo 31, comma 5 del DPR n. 380/2001. Immobile distinto in catasto al foglio 16, particella 1.236, oggetto di ordinanza di demolizione n. 11 del 2012”.
Prego, Sindaco.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Grazie. Si tratta di una delibera analoga alla precedente. Qui l’abuso edilizio è posto all’interno del Consorzio di Valle Ioro. I signori Maggi, eredi della signora Salvi, hanno proprio presentato un’istanza per poter provvedere alla demolizione del fabbricato che oggi è in questione. Siccome la proprietà è del Comune di Castelnuovo di Porto, come sapete, decorsi i 90 giorni dall’ordinanza e quindi col verbale di inottemperanza redatto dalla polizia locale, quello è titolo, quel verbale, all’immissione nel patrimonio del Comune di Castelnuovo di Porto.
Essendo decorsi questi 90 giorni e comunque avendo vinto tutti i gradi di giudizio, il Comune di Castelnuovo di Porto è proprietario di un’area in cui sopra è edificato un piccolo magazzino. Noi dovremmo dichiarare o meno la pubblica utilità, quindi manifestare il mantenimento dell’opera oppure votare contro questa delibera per far sì che questa opera possa essere demolita.
Poi successivamente ritorneremo sicuramente in Consiglio rispetto invece alla restituzione dell’area, perché questo ancora non è… Il fatto che venga meno l’immobile non è poi automatica la restituzione dell’area a chi ha commesso l’abuso. In realtà, su questo poi faremo un ulteriore, sicuramente, passaggio in Commissione Urbanistica per capire, anche perché è la prima volta che questo accade dopo che c’è stato il DPR n. 380 del 2001. Gli sviluppi arrivano dopo vent’anni e quindi tanti Comuni si trovano come noi, con tanti immobili abusivi che diventano di proprietà del Comune di Castelnuovo di Porto e che però, nella maggior parte dei casi, in realtà non sono riutilizzabili, anche perché andrebbero conformati alle norme attuali rispetto all’antisismica. Soprattutto non sono posti, quasi nessuno è posto nel centro abitato. Sono tutti lontani e difficilmente raggiungibili.
Qui si tratta di una pertinenza di una abitazione principale, quindi è posta proprio all’interno del giardino di casa, dell’abitazione principale. Quindi non abbiamo alcun interesse pubblico, almeno il Gruppo consiliare Castelnuovo Rinasce, ma, così come abbiamo discusso durante la Commissione, in realtà è un’opera che va demolita, perché non conforme alle norme tecniche di attuazione del nostro Piano regolatore generale.
Quindi, propongo, e già dò la dichiarazione di voto di Castelnuovo Rinasce, di votare contrario alla delibera così come proposta, per stabilire che non manifestiamo alcun interesse al mantenimento dell’opera. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Interventi? Baldelli.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Sindaco, scusi. Una domanda, non ho capito bene. C’è la disponibilità alla demolizione da parte dei privati. L’ha detto? Me lo conferma?
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Sì, praticamente la signora che era oggetto di ordinanza nel frattempo è deceduta. Gli eredi hanno chiesto di poter demolire l’abuso edilizio, però, siccome ancora oggi è proprietà del Comune di Castelnuovo di Porto, se dichiariamo il mantenimento, non possono più demolirlo. Se invece noi dichiariamo che non c’è alcun interesse pubblico… Siccome l’interesse nostro è far sì che vengano demolite le cose così che venga ripristinata la legalità, non è che deve diventare un’immobiliare il Comune di Castelnuovo di Porto. Quindi, il fine ultimo è quello che invece si ripristini il danno ambientale causato. Questo è.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Consigliere Stefoni.
Speaker : STEFONI
Da quanto vedo questo è un caso di specie, perché effettivamente qui si chiede di fare una demolizione tardiva. Diciamo che l’effetto per il beneficio del Comune è immediato. Non spende soldi, rimuoverà. Però qui dobbiamo andare in Commissione e non mi allungo in Consiglio comunale. Bisogna andare in Commissione su questo, perché effettivamente, secondo me, c’è da perfezionare qualcosa. Il titolo per la richiesta potrebbe essere… Dobbiamo appurarlo. Mi fermo qui, però, se su questo effettivamente noi diamo la stura con questa delibera, dobbiamo normare la demolizione tardiva da parte dei privati. Penso che abbiamo capito…
Per dare un metodo, perché adesso qual è il discorso? Se io domani mattina vado a fare il danno, che il danno costa di più, vado a fare il danno, che costa più, che succede? L’operatore dice, sì, tardiva, ma se c’è già un caso vuol dire che me lo demoliscono da solo.
E poi qual è il titolo che hanno loro per fare anche la richiesta?
No, il titolo di proprietà.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
È anche per questo che abbiamo interessato il Consiglio, perché la proprietà è del Comune di Castelnuovo di Porto. Quindi, noi dovremmo agire. Se oggi dichiariamo che non c’è nessun interesse al mantenimento dell’opera, successivamente gli uffici provvedono a quantificare l’opera e ad eseguire le demolizioni, per poi farle pagare agli aventi titolo, che sarebbero gli eredi della signora deceduta che ha commesso le violazioni.
Invece così, dato che è proprio patrimonio e quindi il patrimonio è competenza esclusiva del Consiglio comunale, peraltro nemmeno della Giunta, ma proprio del Consiglio è patrimonio, chiede al Comune di Castelnuovo di Porto di poter demolire a loro spese l’opera abusiva che è del Comune. Ovviamente ce lo chiede perché, se noi volessimo mantenerla per farci X, un magazzino, ad esempio, comunale, dovremmo dare esito negativo e quindi poi successivamente provvedere alla trascrizione e all’immissione al patrimonio, nell’elenco proprio del patrimonio pubblico.
Oggi questo decidiamo. È il primo caso che capita, nel senso che addirittura eravamo stati un po’ anticipatori. Poi c’è una sentenza del TAR che ci dà conferma di questo, che è proprio uscita da poco e che disciplina proprio questa fattispecie. Dice che i privati possono demolire, ovviamente a loro spese, però previa autorizzazione da parte degli organi competenti, perché comunque è un bene attualmente disponibile del Comune di Castelnuovo di Porto. Questo è.
Speaker : STEFONI
Chiaramente nel merito, sul discorso fattuale, noi siamo convinti che quell’immobile non serva. Non manifestiamo nessun interesse pubblico, no. Però in punta di diritto, secondo me, c’è una piccola sbavatura che dobbiamo poi vedere anche col Segretario, se ci dà un supporto, in quanto qualsiasi istanza nessuno la può fare sulla proprietà altrui.
Partendo da questo concetto o noi andiamo a fare pure lì una delibera quadro, non lo so che cosa, o chiediamo un pro veritate non so a chi, perché effettivamente è l’unico dubbio che mi rimane, ma non su questo caso, che è un caso veramente, tra virgolette, banalissimo e residuo. Oltretutto, sotto il profilo del danno erariale, non c’è. Non c’è nessun altro tipo di profilo se non un beneficio per il ripristino dell’abuso, ma sul fatto dell’istanza dei proprietari, secondo me, c’è un attimino da normarla per eventuali futuri. Perché può essere questo, ma la stessa cosa te la può fare anche… Che ti posso dire?
Comunque è un precedente giusto, secondo me, perché io devo dare la facoltà al cittadino che non ha fatto in tempo in 90 giorni. Magari non si è trovato nelle possibilità, c’è stato il Covid, mettiamo, perciò si è fermato tutto. Intervengo su queste cose e perciò, se il cittadino si ravvede, alla fine tutto sommato il Comune ne ha solo un beneficio; però bisogna vedere bene in punta di diritto qual è il meccanismo dove io posso fare l’istanza su una proprietà che a tutt’oggi è comunale e qual è una delibera quadro che dia il permesso, senza che ogni volta i tecnici ci mandino in Consiglio.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Potremmo aggiornare il regolamento sugli abusi edilizi, che ce l’abbiamo noi, e lì intervenire su questa fattispecie, anche perché poi avremo successivamente il problema della proprietà dell’area perché la proprietà dell’area rimane nel Comune di Castelnuovo di Porto. Noi avremo un’area dentro il giardino di qualcun altro.
Lì, ovviamente, credo che quello sia uno dei pochi casi che penso che il mercato non apprezzi, nel senso che è una pertinenza dell’abitazione principale. Lì dovremo capire. Dato che c’è volontà da parte degli eredi di riacquistare questa terra, dovremo capire quali sono le modalità per poi rimetterli successivamente in possesso dell’area, che oggi rimane del Comune di Castelnuovo di Porto.
Quindi oggi autorizziamo, cioè, votando no a questa delibera, di fatto noi dichiariamo che non c’è l’interesse pubblico, ma poi successivamente, una volta che sarà demolito il bene e che ci sarà comunicato, dovremo fare il passo successivo della eventuale vendita del bene. Poi dobbiamo un po’ capire le procedure pubbliche, ad evidenza pubblica, se è pertinenza esclusiva.
Quindi sulle alienazioni dovremo capire quali sono le fattispecie e, secondo me, dovremmo dotarci di un regolamento ad hoc su queste casistiche, in cui poi in realtà non c’è apprezzamento da parte del mercato, perché nessuno si comprerebbe un pezzettino di terra dentro il giardino di un’altra persona. C’è da lavorare, però è il primo caso. Intanto iniziamo con questo, dopodiché successivamente in Commissione Urbanistica…
Anzi, chiedo all’assessore di portare in Commissione il regolamento, cosicché lo aggiorniamo e anche aggiungiamo di queste particolarità che vengono oggi, ma ne avremo tante in seguito, perché pian piano stanno terminando tutti i procedimenti penali pendenti. Quindi, a distanza di 15 o 20 anni, ci troviamo poi a decidere su queste problematiche. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Se non ci sono altri interventi, mi sembra d’aver capito, attraverso gli interventi, che sono state fatte anche le dichiarazioni di voto dei rispettivi Gruppi. Per cui, se siete d’accordo, salterei la parte relativa alle dichiarazioni di voto dei Gruppi e passerei direttamente alla votazione. Sono d’accordo i Capigruppo? Va bene.
Allora, chiedo al Consiglio di votare in forma palese per alzata di mano, per l’approvazione della proposta di delibera di Consiglio comunale n. 6 del 25 gennaio 2021: “Dichiarazione in merito all’articolo 21, comma 5 del DPR n. 380/2001. Immobile distinto in catasto al foglio 16, particella 1.236, oggetto di ordinanza di demolizione n. 11/2012”, ovvero di manifestare l’interesse pubblico prevalente riguardo al mantenimento dell’opera oggetto dell’ordinanza di demolizione n. 11/2012.
Voti favorevoli? Voti contrari?
All’unanimità dei voti il Consiglio si esprime contrario all’approvazione della proposta di delibera n. 6 del 25 gennaio 2024 e pertanto delibera di non approvare… Pertanto risulta contrario a manifestare l’intenzione che sussista l’interesse pubblico prevalente al mantenimento dell’opera.
Questo era l’ultimo punto all’ordine del giorno.
Non ho capito.
No, perché non è approvata, giusto? È una delibera di non approvazione.
Ci eravamo posto questo quesito e poi col Segretario abbiamo appurato che non vi era l’effettiva necessità.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Presidente, a margine, se me lo consentite dobbiamo convocare urgentemente un ulteriore Consiglio per l’approvazione degli usi civici relativi all’ammodernamento della ferrovia Roma Nord. Non è stato inserito all’ordine del giorno e quindi faremmo… Ci fermiamo, facciamo una Capigruppo così decidiamo il giorno del Consiglio, perché anche lì dobbiamo andare abbastanza spediti. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Detto questo, essendo questo l’ultimo punto all’ordine del genere, si dichiara chiusa l’Assemblea.