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Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Buongiorno. Benvenuti al Consiglio comunale di oggi, 9 aprile.
Chiedo al Segretario di eseguire l’appello.
Speaker : PREITE – Segretario comunale
Buongiorno.
Travaglini Riccardo (presente); Guadagnoli Gino (presente); Piredda Valentina (presente); Baldelli Emanuele; Sabbatini Noemi.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
È assente. Ha mandato comunicazione della sua assenza alla mia PEC.
Speaker : PREITE – Segretario comunale
Lupino Alessia (presente); Incecchi Michele (presente); Polinari Fulvia (presente); Cicciola Roberta (presente); Stefoni Fabio (presente); Cirillo Federico (presente); Cellitti Mauro (presente); Rossi Emiliano (assente).
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Constatato il numero legale, si dichiara aperta l’assemblea.
Passiamo all’analisi del primo punto all’ordine del giorno, la proposta di delibera di Consiglio comunale n. 8 del 6 marzo 2024: “Variazione al bilancio di previsione finanziario 2024/2026. Ratifica della deliberazione di Giunta comunale n. 24 del 1° marzo 2024, adottata ai sensi dell’articolo 175, comma 4 del Decreto legislativo n. 267/2000”.
Chiedo al consigliere Piredda di illustrare la proposta di delibera.
Speaker : PIREDDA – Assessore
Buongiorno. Grazie, Presidente. In Commissione Bilancio abbiamo avuto modo di affrontare la proposta di Consiglio, che vede delle modifiche che vanno ad incidere rispetto ai capitoli che riguardano le bollette di energia elettrica e gas. In entrata abbiamo un aumento di 83.500 euro per quanto riguarda l’opera pubblica dell’asilo nido a Ponte Storto, che è l’adeguamento del 10 per cento che ci è stato concesso per il PNRR. Abbiamo inoltre una modifica all’interno del bilancio per 111.000 euro, che sono la quota liberata dal Fondo garanzia debiti commerciali.
Questi importi sono stati utilizzati per coprire spese aggiuntive e per inserire un nuovo capitolo di bilancio per la bonifica e il monitoraggio dell’ex discarica comunale di Monte Flaminio, per un importo di 41.915 euro.
Pertanto chiedo di votare favorevolmente la proposta.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie. Ci sono interventi? Consigliere Cellitti.
Speaker : CELLITTI
Come già detto nel Consiglio comunale del mese di dicembre, dove noi consiglieri di minoranza avevamo espresso perplessità sulla correttezza del DUP per il triennio 2024-2026, ora, a distanza di poco tempo, ci chiedete di votare una variazione di bilancio di previsione per l’anno 2024, come indicato nell’allegato alla proposta di delibera n. 8, allegato 1 del 25 gennaio 2024. Quindi, questa variazione arriva circa un mese dopo l’approvazione del DUP.
Detta variazione comporta un aumento delle spese correnti per circa 190.000 euro, ridotte a circa 111.000 grazie alle maggiori entrate in conto capitale per euro 83.500. In breve, in un mese abbiamo già dimezzato l’accantonamento del Fondo altri rischi, che passa da 243.000 a 131.000. Questa variazione in aumento delle spese in così breve tempo ci preoccupa moltissimo e ci convince sempre di più che il DUP approvato presenta delle forti criticità sulla programmazione delle spese e delle entrate. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie. Altri interventi? Consigliera Piredda.
Speaker : PIREDDA – Assessore
Grazie, consigliere Cellitti. Come avrà modo di poter controllare, nel momento in cui io ho esposto il bilancio di previsione, avevo già messo in previsione che ci sarebbe stata una differenza di 100.000 euro sul fondo. Quindi, io l’avevo già preallertata in quella sede e avevo detto che a febbraio, nel momento in cui avremmo avuto i dati sul fondo garanzia attendibili, visto che era terminato il terzo quadrimestre, saremmo sicuramente tornati in Giunta e avremmo approvato e liberato questi fondi.
Come dire? Per il Comune di Castelnuovo di Porto è soltanto un beneficio aver liberato ulteriori risorse per poter garantire la spesa corrente. Quindi, non vedo nessuna criticità.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
La ringrazio. Interventi? Non ci sono altri interventi. Passiamo alle dichiarazioni di voto del Partito Democratico.
Speaker : LUPINO
Buongiorno a tutti. Grazie, Presidente. Noi abbiamo valutato positivamente il lavoro dell’assessore Piredda e anche della Commissione Bilancio. Pertanto il nostro voto sarà favorevole.
Speaker : INCECCHI
Buongiorno. Anche noi poco da aggiungere. Si liberano delle risorse. Abbiamo dei fondi aggiuntivi che si sono liberati e quindi l’invito è al voto favorevole.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Castelnuovo è di tutti.
Speaker : STEFONI
Per quanto mi riguarda, viste le criticità esposte dal consigliere Cellitti e vista l’esiguità del bilancio, della variazione del bilancio, noi ci asterremo. Daremo voto di astensione.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Passiamo quindi alle operazioni di voto. Chiedo al Consiglio di votare in forma palese, per alzata di mano, per l’approvazione della proposta di delibera di Consiglio comunale n. 8 del 6 marzo 2024: “Variazione al bilancio di previsione finanziario 2024/2026. Ratifica della deliberazione di Giunta comunale n. 24 del 1° marzo 2024, adottata ai sensi dell’articolo 175, comma 4 del decreto legislativo n. 267”.
Voti favorevoli? Voti contrari? Nessuno. Astenuti? 3.
Con 8 voti favorevoli, si approva la proposta di delibera di Consiglio comunale n. 8 del 6 marzo 2024.
Chiedo ora al Consiglio di dichiarare la delibera appena approvata immediatamente eseguibile, ai sensi dell’articolo 134, comma 4, decreto legislativo n. 267 del 2000. Voti favorevoli? 8. Voti contrari? Astenuti. 3.
Con 8 voti favorevoli si dichiara immediatamente eseguibile la proposta di delibera di Consiglio comunale n. 8 del 6 marzo 2024, appena approvata.
Passiamo ora al secondo punto all’ordine del giorno. È la proposta di delibera di Consiglio comunale n. 9 del 25 marzo 2024: “Conformazione del PUCG al PTPR, ai sensi dell’articolo 65 delle norme del PTPR. Atto di indirizzo”.
Prego, Sindaco.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Grazie, Presidente. Buongiorno, colleghi. Come sapete, la conformazione del PUCG al PTPR, ai sensi dell’articolo 65, è un obbligo di legge che deve avvenire entro due anni dall’approvazione del PTPR, che è avvenuta nel 2021. Quindi, siamo in ritardo, ma non solo noi, l’intera regione Lazio. Sono solo cinque i Comuni che si sono adeguati.
A seguito di questa proposta di deliberazione, abbiamo fatto un incontro direttamente in Regione Lazio alla funzione Paesaggio e, siccome già stiamo all’interno della Conferenza per la conformazione al PTPR nel nostro PUCG, siamo già alla terza convocazione, quindi abbiamo fatto già dei passi in vanti.
Rispetto a questo atto indirizzo, chiedo di rinviarlo o quantomeno il ritiro per poi riproporlo successivamente. Poi entreremo nel merito se rinviarlo o se ritirarlo, in quanto è fonte di cautela da parte del Comune attendere la sentenza del Consiglio di Stato, che ci sarà proprio l’11 aprile, rispetto al ricorso che abbiamo proposto noi sull’area della Valle del Tevere, quindi tutta quella che va nella frazione di Ponte Storto, per la richiesta di modifica dei paesaggi.
Quindi, attendiamo il Consiglio di Stato, dopodiché a seguito della sentenza, riproporremo eventuali criteri; criteri che, già preannunciamo, non possono essere… Comunque non possono andare a modificare le scelte urbanistiche già fatte da questo Consiglio, ma saranno criteri più che altro rispetto alle aree non vincolate, dove ci hanno chiesto l’esclusione dalla conformazione, perché nelle aree non vincolate i paesaggi non sono cogenti e quindi non esprimono direttamente la tutela del vincolo, non essendoci alcun vincolo.
Porteremo, invece, quelle aree vincolate che risultano non conformi al PTPR con maggiore indicazione, ma saranno oggetto di un’altra seduta. Credo che non possa essere questa in quanto dobbiamo attendere l’esito del Consiglio di Stato.
Presidente, chiediamo il ritiro o il rinvio. La formula più corretta la chiedo a te.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Visto anche quello che è stato definito nella Commissione Urbanistica, che ha analizzato questo punto all’ordine del giorno, ritengo che la via migliore sia votare il ritiro del punto all’ordine del giorno, in modo che, in base all’esito di quanto hai detto e alle valutazioni che la Commissione Urbanistica farà relativamente all’atto di indirizzo, avremo modo di presentare una proposta di delibera più completa e congrua.
Consigliere Stefoni.
Speaker : STEFONI
Adesso dalla spiegazione che ha fatto il Sindaco emerge che il ricorso l’ha fatto il Comune di Castelnuovo. In Commissione Urbanistica mi sembrava, mi sono confrontato anche con il consigliere Cellitti, che il ricorso era dei proponenti, della 2K o della Prologis. Adesso non ho capito bene.
Questo ricorso, che è emerso in Commissione urbanistica, è stato fatto da chi?
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
È stato proposto dal Comune di Castelnuovo di Porto rispetto alle aree limitrofe del casello autostradale, che risultano non compatibili con il paesaggio attualmente vigente nel Piano paesistico regionale. Dopodiché, oltre il nostro ricorso, ci sono stati ricorsi dei rispettivi privati. Il TAR Lazio in prima istanza… Siamo stati vittoriosi, quindi ci ha dato ragione su tutti i temi che noi abbiamo proposto.
I privati hanno concorso insieme a noi, quindi hanno proposto anche loro il medesimo ricorso rispetto, però, ognuno alla propria area e il Consiglio di Stato li ha riuniti in un unico ricorso. Quindi ha un unico RG questo ricorso. L’udienza finale ci sarà l’11 di aprile. Questo è. Noi siamo costituiti.
Speaker : STEFONI
Per ricapitolare, perché non ho capito bene. Praticamente, il ricorso è stato proposto dal Comune di Castelnuovo. Ad adiuvandum i privati…
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
In realtà, i privati hanno poi proposto singoli ricorsi. Siccome però la materia del contendere era la stessa, il TAR Lazio li ha riuniti in un unico contenzioso, che sarà discusso in Consiglio di Stato l’11 di aprile.
Speaker : STEFONI
Scusate, il ricorso chiaramente è sulle valutazioni del MiBAC.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
No, è sui paesaggi che sono stati imposti dal PTPR. Noi abbiamo impugnato la delibera ultima di approvazione del PTPR, dove i paesaggi nelle aree limitrofe al casello autostradale, che erano già oggetto di variante dal 2014 in poi, non sono conformi rispetto alle scelte urbanistiche fatte dal Comune di Castelnuovo di Porto. Quindi, per questo abbiamo proposto ricorso contro proprio l’approvazione definitiva del PTPR.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie. Passerei, a questo punto, alla votazione delle dal ritiro del secondo punto all’ordine del giorno, che è la proposta di delibere di Consiglio comunale n. 9 del 25 marzo 2024.
Pertanto chiedo al Consiglio di esprimere il proprio voto in forma palese, per alzata di mano, per il ritiro del punto all’ordine del giorno. Voti favorevoli? All’unanimità. Quindi, all’unanimità si dispone il ritiro della proposta del Consiglio comunale n. 9 del 25 marzo 2024.
Passiamo ora al terzo punto all’ordine del giorno ed è la proposta di delibera di Consiglio comunale n. 11 del 26 marzo 2024: “Atto integrativo e modificativo della convenzione urbanistica di cui alla delibera di Consiglio comunale n. 28 del 31 maggio 2023”.
Sindaco.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Grazie, Presidente. Si tratta di modificare l’atto di convenzione già stipulato dal Comune di Castelnuovo di Porto e la società Prologis riguardo la realizzazione di una rotatoria su via Tiberina e la strada di accesso all’area produttiva della medesima società. La necessità di addivenire a questa modifica è rispetto ai tempi e al coordinamento con tutta la viabilità di gronda che interessa l’area della Tiberina.
Siamo stati un paio di volte in ASTRAL e alla Regione Lazio dall’assessore Rinaldi, deputata alle infrastrutture, dalla quale abbiamo appreso finalmente che la Regione Lazio è pronta e ha impegnato i soldi. Quindi ha sia impegnato i fondi e sia ha delegato ASTRAL alla progettazione dell’adeguamento di tutte la viabilità che è limitrofa al casello stradale, viabilità che, come sapete, doveva essere fatta prima dell’esecuzione, quindi prima dell’apertura del casello. Poi per vari motivi, invece, è stata posticipata e ad oggi trova un definanziamento, che è passato da 30 milioni di euro a 12 milioni di euro.
Chiaramente l’intervento, questo qui su via Tiberina, interessa e deve necessariamente essere integrato all’interno di questa viabilità che ASTRAL sta redigendo. Quindi, anche lo studio del traffico, l’eventuale conformazione della viabilità deve per forza di cose essere messa a confronto e parte integrante del progetto unitario della viabilità di gronda.
Questo ovviamente farà slittare i tempi della realizzazione e quindi la società chiede, nonostante si impegni formalmente e di nuovo alla realizzazione, che però venga svincolata dall’agibilità del sito produttivo la realizzazione della rotatoria, quindi che possa comunque addivenire all’agibilità del sito ed entrare in esercizio prima dell’esecuzione della rotatoria, che comunque resta fermo il fatto che debba farla il soggetto che è convenzionato col Comune di Castelnuovo di Porto, al quale però abbiamo messo dei tempi. Prima erano dieci anni, ora li abbiamo anticipati a ventiquattro mesi, perché la delibera generale prevedeva dieci anni. Entro ventiquattro mesi dall’approvazione del progetto definitivo dovrà essere realizzata questa opera.
Ovviamente viene depositata cauzione fideiussoria per quanto riguarda l’importo totale dell’opera e, qualora non verrà realizzata, i soldi verranno incamerati dal Comune di Castelnuovo di Porto. Si tratta, come intervento complessivo, di un milione e 900.000 euro. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, Sindaco. Ci sono interventi?
Speaker : PIREDDA – Assessore
Sì, Presidente. Avrei necessità di chiedere una sospensione per una Capigruppo.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Se siete d’accordo, facciamo una sospensione di 15 minuti per la Capigruppo. Voti favorevoli alla sospensione?
All’unanimità si dispone la sospensione.
Riprendiamo i lavori dell’Aula.
Chiedo al Segretario di eseguire l’appello.
Speaker : PREITE – Segretario comunale
Travaglini Riccardo (presente), Guadagnoli Gino (presente); Piredda Valentina; Baldelli Emanuele (presente); Sabbatini Noemi; Lupino Alessia (presente); Incecchi Michele; Polinari Fulvia (presente); Cicciola Roberta (presente); Stefoni Fabio (presente); Cirillo Federico; Celletti Mauro; Rossi Emiliano.
Speaker : POLINARI - Presidente del Consiglio
Constatato il numero legale, si dichiara aperta l’assemblea.
Riprendiamo i lavori con il terzo punto all’ordine del giorno. In esito alla sospensione che abbiamo effettuato e alla decisione della Capigruppo, chiedo al consigliere Piredda…
Fate come volete.
Speaker : GUADAGNOLI – Vice Sindaco
Buongiorno a tutti.
Come assessore ai lavori pubblici e come uscito dalla Capigruppo appena appena fatta, chiedo che il punto all’ordine del giorno venga rinviato e subito una convocazione della Commissione, sia Lavori Pubblici che Urbanistica, convocando anche i progettisti della Prologis per avere un maggiore studio verso la progettazione del sito allegato in delibera.
Grazie, Presidente.
Speaker : POLINARI - Presidente del Consiglio
Grazie.
Speaker : GUADAGNOLI – Vice Sindaco
Ritiro, Presidente.
Speaker : POLINARI - Presidente del Consiglio
Si chiede il ritiro al punto dell’ordine del giorno.
Consigliere Stefoni.
Speaker : STEFONI
Vista la Capigruppo volevo fare un piccolo ragionamento su tutto quello che è la progettazione.
Ogni volta che andiamo in Consiglio noi abbiamo tutto il materiale che in 24 ore, in teoria, dobbiamo vedere.
Le Commissioni molte volte le facciamo senza tecnici e senza i proponenti.
Accettiamo il discorso del ritiro anche noi, perché dobbiamo sempre approfondire tutti i passaggi, quelli tecnici, urbanistici e comunque dei lavori pubblici. Perché altrimenti ci ritroveremo sempre a fare delibere, arriviamo in Consiglio e molte volte, in questo caso abbiamo ritirato, in altri casi abbiamo dovuto anche votare contrari per mancanza e insufficienza degli elementi.
Quindi, noi siamo d’accordo sul ritiro dell’ordine del giorno.
Speaker : POLINARI - Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere Stefoni.
Chiedo al Consiglio di esprimere il proprio voto in forma palese per il ritiro del punto all’ordine del giorno: Proposta di delibera di Consiglio comunale n. 11 del 26 marzo 2024, atto integrativo e modificativo della convenzione urbanistica, di cui alla delibera di Consiglio comunale n. 28 del 31 maggio 2023.
Voti favorevoli al ritiro del punto all’ordine del giorno?
Essendo uscito il consigliere Cirillo, che non ha partecipato alla votazione…
No, è uscito prima della votazione.
All’unanimità si dispone il ritiro del punto all’ordine del giorno.
Passiamo all’analisi del quarto punto all’ordine del giorno, proposta di delibera di Consiglio comunale n. 12 del 26 marzo 2024: Nuovo insediamento logistico Roma Nord. Modifiche alla convenzione urbanistica di cui alla delibera di Consiglio comunale n. 13 del 26 aprile 2022.
Sindaco.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Grazie, Presidente.
Si tratta di modificare la convenzione stipulata il 26 aprile 2022 rispetto al centro logistico che nasce al di sotto di Colleverde. La modifica è precisa per garantire che venga realizzata la casa per l’associazione AVIS.
Precedentemente avevamo previsto la possibilità di fare un prefabbricato, poi nel corso delle attività di progettazione è emersa la difficoltà ad eseguire questo prefabbricato, c’è stato anche l’aumento dei prezzi e quindi al netto degli oneri già stipulati con la società, riteniamo opportuno andare a consolidare il fatto che possa avvenire la realizzazione della casetta dell’AVIS e quindi passiamo da 68.000 euro che prima erano previsti a 157.000.
La casetta dell’AVIS sorgerà in località Vigna Grande e sarà una struttura che verrà realizzata in cemento e in muratura, quindi fatta in opera e non più come struttura prefabbricata che prima prevedeva la somma di 69.000 euro.
Questo è nato anche per andare incontro a tutte le esigenze di cui l’associazione ha necessità per poi svolgere la propria attività di donazione del sangue.
Quindi, la modifica è l’eliminazione di un’opera all’interno della convenzione, che è la pista ciclabile presso la Protezione Civile, e destinare quei soldi totalmente alla casa dell’associazione AVIS, così da approvare il progetto definitivo che ci è stato consegnato e poi la società proponente farà l’avviso di gara per realizzare l’opera.
Vi informo nel frattempo che per giovedì mattina c’è la consegna dei lavori del teatro, quindi la prima opera prende avvio, che è quello che sarà via Belpoggio.
Successivamente prenderà avvio anche il parco pubblico a Colleverde, perché è stato interessato da dei sottoservizi, quindi sono stati fermati i lavori, ma non appena fatti i sottoservizi prenderà anche l’avvio del parco di Colleverde.
In ultimo il centro polifunzionale a Ponte Storto, che è di 700.000 euro, è in fase di autorizzazione da parte del Ministero dei beni culturali. Perché, come sapete, è in zona vincolata, quindi il progetto definitivo è stato già consegnato e in conferenza dei servizi a breve dovrebbe terminare, mancano pochi giorni per l’approvazione.
Invece, per quanto riguarda la strada di adeguamento provinciale 51, quella che va a Colleverde, il progetto definitivo esecutivo è stato consegnato. I lavori sono stati già affidati alla ditta Marronaro che li sta eseguendo.
Con questo atto terminiamo l’ultimo progetto relativo alla gestione degli extra oneri.
Grazie.
Speaker : POLINARI - Presidente del Consiglio
Grazie, Sindaco.
Interventi? Prego.
Speaker : STEFONI
È necessaria una premessa, perché la convenzione è l’atto finale di tutta una procedura è una visione urbanistica che noi abbiamo contestato dall’inizio, partendo dal PUCG e arrivando alle varianti puntuali.
Quindi, ripercorrerei la vicenda polo logistico. In sostanza, parliamo di aprile, vicini alle elezioni, praticamente abbiamo votato sia il PUCG che la variante puntuale.
Noi contestammo a quel tempo perché bisognava fare una variante puntuale visto che non era inserita nel Piano, nel PUCG, e quindi su tutto questo procedimento urbanistico avevamo delle grosse perplessità che, più andiamo avanti, più si stanno verificando.
Quel polo logistico insiste su un’area che comunque è un’area che nel limitrofo ha sempre come vocazione una vocazione, detta dal MiBAC stesso, di paesaggio agrario di pregio.
Adesso, al di là che fosse o non fosse quella valutazione, noi abbiamo sempre pensato che il grande impatto che avesse questo polo logistico era sicuramente nella viabilità, cosa che si sta verificando già da adesso senza poli logistici e immaginiamo tra tutto questo proliferare di capannoni che cosa sarà quel posto.
Nello stesso tempo abbiamo altre perplessità, proprio sulla convenzione. Perché vedendo il progetto, così in una linea di massima, il progetto lo abbiamo visto qualche giorno fa e chiaramente necessita anche di approfondimenti, noi abbiamo un’uscita di quel polo praticamente quasi in curva sulla strada che dalla rotonda porta sulla via di Capena.
Un’altra perplessità, stesso discorso, è sulla natura anche delle proprietà.
Questo intervento noi lo stiamo facendo, però […] la società che sta costruendo.
Francamente mi sorge il dubbio di poter votare anche questa convenzione pensando che i soldi pubblici, parliamo di 1,6 milioni che sono gli extra oneri che devono andare al Comune per fare degli interventi, molto probabilmente questo paese avrà anche bisogno di altri interventi, noi li stiamo ridedicando all’interno di questo polo logistico.
La domanda che io mi pongo, e vorrei una risposta, perché ho fatto un accesso agli atti al Comune e francamente mi hanno dato un papier di particelle dove comunque ci stanno tutti i nominativi che credo siano i nominativi riferiti alla proprietà che ha venduto, e visto e considerato che noi stiamo facendo un intervento con soldi pubblici per le opere che devono essere a Castelnuovo, io voglio sapere esattamente se quel milione e sei che poteva essere speso prevalentemente nell’area, ma prevalentemente non vuol dire che non poteva essere speso in altri posti, se noi li stiamo spendendo, cioè abbiamo preso degli oneri concessori sulle primarie e sugli extra oneri e li stiamo di rispendendo all’interno di quella proprietà. Questo sarebbe molto grave.
Al di là che io ho questo documento, ritirato due giorni fa nell’Ufficio tecnico, volevo sapere se quelle particelle sono particelle della proprietà che ha venduto, della proprietà che ha acquistato, e se quei fondi sono andati definitivamente a coprire dei costi su quella viabilità, al di là che la viabilità è fatta male.
Perché secondo me questo necessitava addirittura di una viabilità molto più importante in quanto quella struttura che basta vederla che cos’è, non credo che passerà un camion al giorno. Con il combinato disposto di quello che sta succedendo anche a Piana Perina, con il combinato disposto che sarà quello che sarà il polo logistico che uscita sull’alta Tiberina, e Dio ce ne scampi e liberi se domani il centro […] logistica. Noi saremo invasi da tir.
A questo punto la prima domanda, senza che mi allungo, poi vedo se posso replicare a qualche delucidazione, la domanda è questa: l’intervento è stato fatto nella proprietà comunale, o nella proprietà privata? Punto.
Speaker : POLINARI - Presidente del Consiglio
Prego, Sindaco.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Grazie, Presidente.
Anzitutto una prima cosa inesatta è stata detta, nel senso che la variante puntuale non sia in linea con il PUCG, assolutamente no. Nel senso che la variante puntuale è perfettamente in linea con le scelte di pianificazione che ha fatto il Comune.
Vi è di più. Nel 2014, quindi Amministrazione Stefoni, se non sbaglio – credo, non vorrei sbagliare - l’area del polo logistico ad oggi, che è diventata dell’utilizzatore di Prologis, era stata indicata come area produttiva, quindi la sua Amministrazione ha indicato che quell’area fosse produttiva.
Così come ha indicato tante altre aree come produttive, la cosiddetta variante delle aree limitrofe al casello, che era pari a 110 ettari.
Questo intervento è pari a 3 ettari e mezzo, quindi la sua visione era quella di 110 ettari, la nostra è stata diretta di 3 ettari e mezzo.
Siccome io credo che nelle Amministrazioni pubbliche quello che poi manca è proprio la continuità. Lei ha iniziato il lavoro dicendo che quell’area ha una vocazione agricola, l’ha detto lei e non l’ho detto io, quindi tutto quello che dici sul paesaggio agrario di valore sono contento che sia cambiato il tema e che abbia modificato il suo pensiero, che è legittimo, però dal 2012 hai fatto uno studio dove quelle aree non avevano più vocazione agricola.
Successivamente, nel 2014, adottate un PRINT sbagliando lo strumento, perché i PRINT sono recupero dell’esistente e non varianti urbanistiche, indicando che quelle aree, quindi quella di cui abbiamo parlato prima, quella di adesso che è della convenzione, così come altri 100 ettari, erano aree a totale vocazione produttiva, perché c’era il casello autostradale posto nelle immediate vicinanze.
Noi che cosa abbiamo fatto? È vero che noi abbiamo anticipato questa variante, perché di solito gli investitori esteri non sono abituati alla burocrazia italiana e quando fanno un investimento alla fine vogliono dei tempi certi, come è giusto che sia. Noi abbiamo anticipato quella scelta perché un privato ha presentato, come previsto dalla legge, uno sportello attività produttive, dell’articolo 8 legge 160 non istituita da me ma dal Parlamento, prevede che i privati possano presentare istanza per attività produttive nel momento in cui il Comune è carente di zone produttive.
Come sa, noi siamo carenti di zone produttive perché abbiamo l’unica zona che è l’INAIL, che è di proprietà pubblica, inutilizzata, sulla quale purtroppo, oltre che fare l’esercizio che abbiamo fatto, e quindi la richiesta della messa in vendita che c’è stata, questo bando che ancora purtroppo non si è concretizzato con l’assegnazione, non possiamo fare.
Quindi, c’è stata questa richiesta da parte del privato. Ha ottenuto tutti i pareri previsti. Perché io delle volte poi mi scontro su quella che è la dialettica normale dicendo avete costruito l’ecomostro, avete ricostruito il traffico e la viabilità.
Tutti gli Enti che sono preposti alla tutela, giustamente, di ogni interesse, partendo dal Ministero dei beni culturali… Vedrete che quell’intervento sarà un intervento che in realtà rispetto agli altri sarà un intervento pazzesco, nel senso che rispetto alla competitività paesaggistica ci sarà tanto da imparare, ci scriveranno libri su quel capannone per come sarà inserito a livello paesaggistico. Perché se ci avete fatto caso, già adesso all’inizio, non ha pareti bianche, ha pareti tufacee, e penso che sia l’unico capannone in Italia che ha pareti tufacee, che per far sì che il paesaggio possa essere garantito a tutti di goderne, è stato costruito in maniera totalmente diverso da come noi siamo abituati a vedere i capannoni. Sarà schermato, ci saranno le dune, ci saranno gli alberi, ci sarà tutta la parte di chiusura del capannone, che non ha un colore bianco ma bensì ha un colore che è delle terre, quindi della cava, e la cava era produttiva anche negli anni ‘60 e quindi è produttiva anche oggi. La parte coperta sarà totalmente a verde, quindi sarà tutta verde.
È un inserimento che non Riccardo Travaglini ha detto che è compatibile con il paesaggio, ma ha detto Margherita Eichberg che è il sovrintendente di zona. Non l’ho detto io, l’ha detto Margherita Eichberg che ha rilasciato un parere dicendo che è favorevole.
La viabilità è intervenuta la Provincia in sede di Conferenza di richiesta da parte del privato, dove ha dato le proprie prescrizioni e ha detto che l’insediamento è compatibile con la viabilità. È compatibile perché nella viabilità è prevista la progettazione, come ben sapete, della cosiddetta viabilità di gronda, che ne abbiamo parlato e discusso prima, e che non è che è colpa nostra se hanno aperto il casello, qualcuno ha tagliato i nastri e non ha fatto la viabilità di gronda.
Anche lì, nel 2012 quando è stato aperto, o 2010 - adesso non ricordo bene, non credo che c’eravamo noi come Amministrazione – a quel casello è stato tagliato il nastro, è stato aperto, autostrade guadagna un euro tutti i giorni per arrivare a Roma e noi ci siamo beccati tutto quanto il traffico. È inevitabile che le attività produttive, nel momento che vedono che c’è una risorsa, attaccano il territorio, è inevitabile.
È per questo che vanno pianificati, è per questo che abbiamo fatto il Piano regolatore comunale, stiamo facendo la compatibilità con il PTPR, cioè tutte queste cose che andavano fatte e che purtroppo, se non si fanno, prima o poi bisogna farle e noi abbiamo iniziato. Da cinque anni, sarà dura, ma abbiamo iniziato.
Quindi, la prima inesattezza è che quella variante non è solo conforme alla variante generale ma conforme anche alla sua di variante. Questo lo abbiamo chiarito.
Rispetto invece alle aree, questi oneri perché sono stati messi all’interno di quest’area? Premesso che la legge dice che tutti gli oneri di urbanizzazione primaria - secondaria qui non ci sono perché è intervento produttivo - e gli extra oneri, devono essere messi a disposizione di quell’area perché è in quell’area dove soffrono di più quell’intervento, è lì che vanno messe tutte quante le risorse. Siamo stati abituati. Abbiamo il caso Piana Perina. Che hanno fatto? Hanno fatto un bel capannone e poi hanno detto: la provinciale che va a Soriano la chiudiamo e andiamo tutti su Castelnuovo, perché è inadeguata Piana Perina.
Quello è un esempio classico in cui le risorse che non si spendono su quel territorio, Riano ha fatto le scuole, ha fatto i giardini pubblici, ha fatto tutto e ha lasciato a noi l’incombenza di dire che tutti i giorni io sto dal Prefetto, da Montefiore, dalla Provincia che non fa nulla. Perché? Perché hanno fatto un capannone senza aver fatto tutte le strutture che sono a supporto del capannone. Quindi, quello un esempio sbagliato.
Noi che abbiamo fatto? I soldi li abbiamo riversati su quella parte lì, quindi abbiamo fatto la viabilità a servizio del capannone, perché è corretto che sia così, perché le opere di urbanizzazione devono urbanizzare quell’area, non devono urbanizzare altro. La legge dice che tu devi fare le urbanizzazioni per quell’area. È chiaro che ti dà anche lo spazio per altre cose e lo spazio per altre cose l’abbiamo fatto, abbiamo destinato la maggior somma a Ponte Storto, perché c’è un divario pazzesco tra Ponte Storto e Castelnuovo, è destinatario di quasi 2 milioni di euro tra asili, centro polifunzionale, aree a verde nuovo. Quindi, abbiamo dato più spazio a Ponte Storto.
Nel frattempo, però, abbiamo garantito che quell’insediamento ad oggi, se dovesse cominciare domani mattina la propria attività, la inizia tutta regolare, non con strade e stradine che non sono conformi ma con strade che sono regolari, che hanno ottenuto i pareri della Città metropolitana, i pareri del Ministero dei beni culturali e i pareri da qualsiasi Ente sovraordinato. Perché noi non facciamo niente che non sia in regola.
Quindi tutto quello che ci diciamo, la viabilità, è tutto giusto, è tutto corretto, ma ci sono Enti che sono sovraordinati a noi che hanno verificato, con correttezza e compiutezza, quegli atti e hanno valutato se quell’intervento fosse compatibile con la viabilità attuale.
Chiaramente, tutti pensavano che arrivasse questa viabilità di gronda che doveva arrivare nel 2010, ma se il Sindaco di Castelnuovo di Porto non faceva l’ordinanza sul Piana Perina, non creava il problema rispetto al traffico dei tir, nessuno faceva nulla. Perché poi questa è la verità.
Abbiamo fatto l’ordinanza. La Rinaldi ha detto c’è l’urgenza su Castelnuovo e su Piana Perina di porre in essere tutte le misure necessarie per superare quella criticità, perché sulla Montefiore non si passa, e finalmente ASTRAL, che ringraziamo, sta presentando i progetti per fare il raddoppio della Montefiore, l’adeguamento della strada provinciale 51, la rotatoria su Colleverde.
Perché poi c’è l’altra pazzia che stanno per aprire a Fiano Romano il passaggio della zona industriale verso Capena e quindi quel passaggio lì dove andranno? Andranno tutti sulla strada provinciale 51, tutti quanti quindi sulla Ponte Storto Capena.
Gli abbiamo detto, prima di aprire quello adeguate quantomeno la strada provinciale 51, fate le rotatorie, allargatela e garantite a tutti quanti di poter vivere. Questo abbiamo chiesto.
Però, tutto questo lavoro che abbiamo fatto è stato un lavoro, secondo me, pianificato bene. Avremo fatto anche noi sbagli, per carità, non dico che non abbiamo fatto sbagli. Abbiamo seguito le indicazioni della vecchia Amministrazione, li abbiamo ridotti passando da 110 a 50, e li porteremo a casa forse 10, perché poi alla fine il PTPR quello è, ma giustamente pongono dei vincoli di tutela.
Però, il tutto l’abbiamo fatto sempre in collaborazione con gli Enti sovraordinati che sono tenuti per competenza ad esprimere le valutazioni rispetto a viabilità, paesaggio e tutela di qualsiasi tipo di diritto, come la qualità dell’aria.
L’ARPA si è espressa e ha dato parere positivo.
Non è che noi stiamo qui dicendo che vogliamo stravolgere Castelnuovo. No, non vogliamo stravolgere nulla, però abbiamo un deficit pazzesco a livello lavorativo di richieste e di occupazione. Abbiamo una zona che è depressa al massimo, che si chiama località Le Terrazze, e crediamo che secondo noi solo con il lavoro se ne esce. Non c’è altra alternativa.
Penso lo sappia, ha fatto il Sindaco. Ricevere tutti i giorni persone che non hanno purtroppo la possibilità di poter svolgere i propri compiti primari, io lo trovo inaccettabile come Sindaco.
Credo che noi siamo qui chiamati a dare soluzioni. La soluzione è o assistenza, e non credo che abbiamo tutti questi fondi in assistenza rispetto a risorse che poi sono, purtroppo, spese correnti e il sociale. Questo è un altro problema, diventano spese correnti, come se pagare la luce o dare assistenza è la stessa cosa per lo Stato, purtroppo questo è, oppure creare opportunità di lavoro, e questo abbiamo fatto.
Grazie.
Speaker : POLINARI - Presidente del Consiglio
Grazie.
Interventi? Prego, Stefoni.
Speaker : STEFONI
È vero che nella pianificazione precedente, quando ero Sindaco in questo Comune, feci uno studio di fattibilità su quell’area, perché la vocazione - e si parla di studio di fattibilità - è la vocazione, e non era più una vocazione agricola, può essere non agricola ma può essere di paesaggio. Sono due cose completamente diverse. Io non posso avere agricoltura ma posso mantenere il paesaggio. Perché in Toscana non è tutto coltivato, ma molto probabilmente si predilige il paesaggio.
Altra cosa. Ricordiamoci com’è nata la delibera della variante. La delibera della variante è nata con una manifestazione di pubblica utilità. Sbaglio? Può darsi che mi confonda. Però noi abbiamo votato, per andare alla variante, la pubblica utilità. E quale era la pubblica utilità? Quella documentata, i posti di lavoro.
Vi siete informati quanti posti di lavoro, e pure di scarso pregio, sono stati quelli di Riano, con tutti quei capannoni? Ve lo dico io: sette. Sette persone di Riano lavorano in migliaia di metri cubi su quello.
Perciò, la pubblica utilità noi l’abbiamo contestata, l’abbiamo contestata in Consiglio. Queste orde di persone che lavorano non ci saranno e lo sa perfettamente anche chi comunque fa un minimo di amministrazione.
Oltretutto, sono tutte società che di solito trasferiscono i loro dipendenti, perciò queste migliaia di persone che andranno a lavorare lì, io ho qualche dubbio.
Detto questo, il problema è anche un altro. Io penso che lì basta che una persona viva da quelle parti e veda il progetto, si rende conto che l’aumento dei TIR su quell’area è insopportabile, al di là di quello che dice la Provincia, al di là di quello dice l’ASTRAL, al di là di quello che dicono tutti.
Perché ha detto perfettamente bene, l’altra cosa, perché con la Rinaldi ho pure parlato, l’assessore ai lavori pubblici ha detto chiaramente 12 milioni ci stanno. Ho chiesto ai Comuni quali sono gli interventi, l’intervento parte da Fiano, che non so se lo sapete qual è, è quel ponticello che fai a botte per arrivare a Fiano, verrà allargato. Voi immaginate che se parte da Fiano tutta quella viabilità, a parte che devono fare un’opera che non faranno mai, ve lo posso garantire, lo mettiamo qui, ci rivediamo alle prossime elezioni, ci rivediamo in panchina qua sotto, non le faranno mai. Noi saremo solo oberati di tir, cioè non passeremo più, ci sarà un muro di TIR.
Detto questo, faccio anche un altro discorso. L’occupazione non ci sarà, i tir ce ne saranno quanti volete. Credo che pure i camion non li faranno di tufo, li faranno come li fanno adesso di lamiera con tutti gli sbuffi e quant’altro, quindi sull’impatto ambientale ho qualche dubbio che se io mi devo comprare la macchina, la Tesla per andare a Roma, non credo che tutti quei camion faranno tutti i profumi. Perciò, al di là delle pratiche che si pongono nelle conferenze dei servizi, sarà questo, e questo lo sappiamo tutti.
Perché dobbiamo parlarci chiaro, non ci dobbiamo prendere in giro. Perché è stata anticipata la variante? È stata anticipata perché se voi vedete la redazione del MiBAC, e fortuna che c’è il MiBAC, lì è stato tombato tutto, non si può fare più niente. Perciò abbiamo accelerato, perché quell’area era l’unica che non aveva vincoli del PTPR. Perché ce lo ricordiamo che aveva quei vincoli? Perché quell’area non ha vincoli? Lo sapete? Ve lo dico io.
Perché? Perché il Comune di Castelnuovo in quell’area ci voleva fare il teatro d’area. Quindi, con un teatro d’area e una logistica che sforna camion, una differenza ci sarà.
A quei tempi quell’area, e lo sa perfettamente il Presidente di Commissione bilancio, nonché Capogruppo di Castelnuovo Rinasce, nonché, nonché, nonché, sa perfettamente che quell’area che era di proprietà della sua famiglia era destinata al teatro d’area. Quindi il MiBAC o la Regione disse va bene, quell’area la lasciamo lì, perché un teatro d’area con il tufo, con le cave tutto sommato poteva essere ragionevole.
Scaduti gli anni il PTPR comunque è rimasto libero e vincolato e ci abbiamo messo l’alieno sopra, l’alieno.
Io non abito a Colleverde e francamente penso che tutto sommato sarei molto preoccupato se abitassi là, perché al di là di tutte le belle parole, poi dovranno […] con vista mare, vista logistica. Io una casa a Colleverde con vista logistica, con i camion che passano di giorno e notte, francamente avrei qualche dubbio.
Quindi, non solo non ci sarà l’occupazione, ci sarà pure il deprezzamento delle unità immobiliari.
Vedremo, tanto il tempo è lungo, spero che avremo la salute di stare sulla panchina per dire che avevamo ragione.
No, adesso mi fai parlare. Presidente, o mi fa parlare… Non ti innervosire, ti innervosisci.
Non è solo questo. Oltretutto, e qui ritorno, abbiamo preso 1,6 milioni ma ancora non mi avete risposto.
Questi extra oneri che noi spendiamo per la viabilità insistono su una proprietà privata? Perché, se così non fosse, io adesso vado all’ufficio e gli dico mi hai dato un falso. Ti leggo le particelle, diamo i nomi tanto è uno solo, Rinaldi in tutte le forme.
Diventeranno, ma tu quando firmi la convenzione del 2022 già devono essere pubbliche.
No, no. Guarda, questo lo decideranno… Non lo decideremo noi in Consiglio. Molto probabilmente… Tutto questo discorso che sto facendo è per dirvi non eravamo d’accordo col PUGC, tant’è che il MiBAC ha detto basta, qui non si gioca più. Era un piano regolatore elettorale. È finito come finiscono tutti i piani regolatori elettorali.
Poi parleremo pure di quello. Arriveremo al momento di parlare pure di quello. Abbiamo anticipato solo due cose, due cose, due logistiche che saranno il problema di questo Comune e ce lo rivedremo. Le opere che abbiamo fatto… Le opere che abbiamo fatto, la rotonda, quella tutto sommato è l’unica cosa che funzionerà su Piana Perina e arriverà il viadotto grazie all’Amministrazione, oggi, regionale, perché vogliamo parlare pure di politica. Siamo stati pure sette anni, no? Giusto? Lascia perdere la mia Amministrazione. In sette anni sarete andati in Regione, da qualche parte? E non c’è stata risposta.
Perciò ringrazio la Regione Lazio, il Presidente Rocca, la Rinaldi e quant’altro, che finalmente si sono attivati per fare questo. Intanto questo è un fatto, perché è un fatto questo. Allora la domanda che vi dico io, questa…
Il linguaggio dei muti? Che facciamo?
A Monte Cucco è così.
Andate a bussare. Sono sette anni che andate a bussare. Al settimo anno, guarda caso, in una sorta di fortuna, avete trovato chi vi ha ascoltato, oltretutto persona anche molto capace.
Quindi, questo è lo schema. Io sarei preoccupato, e lo sono preoccupato, che quell’intervento, fatto in quella maniera, in quell’uscita in semicurva… Io vorrei fare una passeggiata per andare a vedere un camion che ti viene a 60 all’ora, perché girano. Non penso che ci sarà un camion. Si parla di 170.000 camion che girano in un anno su tutta l’area.
Io credo che lì non andava fatto. Non c’era la manifestazione di pubblichi utilità. Non riesco a capire come farà a sopportare quella rotonda, che già è un delirio, tutto il traffico, e mi fermo qua.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere Stefoni. Un momento, cerchiamo comunque di rimanere un attimino nel tema della…
Un momento. Nel tema della delibera e nei tempi della discussione, perché poi, se comunque andiamo a eccedere, io, nell’esercizio della mia funzione, a un certo punto taglio.
Prego.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Grazie. Sempre per rimarcare un’inesattezza. Allora, la pubblica utilità all’epoca, che peraltro non è servita perché poi quel progetto è stato abbandonato, era stata richiesta perché in un pezzettino del cosiddetto paesaggio, che non era predisposto ad accogliere quel tipo di intervento, doveva essere fatto un parcheggio pubblico. Quindi, serviva quella deroga per quel solo pezzettino, perché sull’altra, su tutta l’altra parte il paesaggio consentiva l’inserimento di attività industriali e produttive.
Comunque, quel progetto, dove su quel pezzettino del parcheggio abbiamo dichiarato la pubblica utilità, non è stato poi portato avanti. Quindi, sul progetto in generale, la pubblica utilità che è stata dichiarata era solo per quel piccolo pezzettino del parcheggio pubblico, quindi, per precisare che non abbiamo dichiarato la pubblica utilità per l’intero progetto, e questo è un dato di fatto.
Invece, rispetto all’innesto che c’è tra la strada provinciale fino all’insediamento e quindi alla viabilità che poi porta all’insediamento, in realtà, sì, è vero che è in curva, ma se vede il progetto ci sono delle corsie in più di accelerazione e decelerazione che permettono l’ingresso dei tir in sicurezza. Non lo diciamo noi, lo dice Città metropolitana. Penso che Città metropolitana almeno questo riesce a farlo. Non riesce a tappare le buche, però credo che, a livello progettuale, sia in grado di poter dire se è corretto o no.
Rispetto invece ai tir, che è quello a cui tengo più di tutto anche per la popolazione di Colle Verde, la tipologia della lavorazione di questa logistica non è la stessa logistica che c’è a Riano. Quindi voi non vedrete tir di giorno. Lì si lavora solo di notte. I camion non scaricano di giorno, i camion scaricano la notte. Quindi, non avremo, non avrete camion che invaderanno tutta la provinciale. Nulla di tutto questo, perché da lì ripartono i mezzi più piccolini, quelli che sicuramente poi saranno nel prossimo futuro elettrici e che arriveranno a Roma per le consegne.
Quindi, noi siamo l’ultima parte, l’ultimo miglio che poi porta a Roma, ma tutta la parte di distribuzione e quindi di approvvigionamento delle risorse da parte della società, che possiamo pure dirlo è MAR, questo è quello che sappiamo, quindi sono depositi di carni e quant’altro all’interno della cella frigorifera, avverrà tutto quanto di notte, perché giustamente la mattina alle 05,00 partono le consegne. Quindi, sarà la sera il punto in cui sarà più intenso il traffico e non di giorno. e Quindi non dovrebbe andare a scontrarsi con le attività normali dei cittadini.
Questa era giusto darvela come notizia. Per il resto, le particelle, seppur private, per noi saranno oggetto di cessione solo se prodotte dal soggetto col quale abbiamo convenzionato. Quindi, a lui spetta l’onere di acquisire le particelle private. Qualora manifestasse la mancata possibilità di addivenire all’acquisto di queste particelle, che sono molto piccole, si tratta di 100 metri, 200 metri, a quel punto può richiederci a noi l’approvazione del progetto per l’avvio del decreto di esproprio, per l’attivazione degli espropri.
Quella alla fine sarà una strada pubblica, non sarà una strada privata. Non è che noi andiamo a sovvenzionare un qualcosa che rimarrà privato. Quella strada finita, terminata e collaudata diverrà una strada pubblica. Questo è, perché è un progetto pubblico. Non è un progetto privato.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie. Altri interventi? Consigliere Baldelli.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Io, anche utilizzando i nuovi mezzi di tecnologia, col cellulare mi sono fatto un giro, un attimino sulla zona industriale, vendesi casa a Fiano Romano. Secondo lei, le regalano, quindi, le case nella zona industriale di Fiano, che stanno di fronte, tra via Torino e via Milano? Io la invito ad andare su Immobiliare.it a verificare i prezzi delle case in vendita in quella zona, prima di dire che viene svalutato un mercato. Guardi, non faccio l’agente immobiliare. Ho appena visto e stiamo parlando di cifre che stanno ben al di sopra dei prezzi che stanno a Castelnuovo, senza entrare neanche nel dettaglio.
Per quello che riguarda invece l’aspetto prettamente lavorativo, che anche come delega mi è più vicino, mi permetto semplicemente di che non so se a Riano sono sette le persone che ci lavorano. Io sono pronto, perché è giusto pure cercare sempre di fare un percorso di autocritica e di crescita, non solo personale ma anche collettiva. Siamo tutti quanti d’accordo. Uno auspica sempre la migliore possibilità di lavoro sul proprio territorio, che abbia più gratificazioni. Che ci sia un problema nel mondo del lavoro in questo momento in Italia non è un problema di Castelnuovo di Porto. È un problema sicuramente della nazione, dello Stato europeo. Sono situazioni molto più ampie delle mie.
È chiaro che la logistica di per sé, in questo momento, è una fonte di lavoro. È la fonte di lavoro su cui tutti i giorni si basano inevitabilmente anche gli scambi commerciali, perché vengono comprate le cose e trasportate da posti più lontani. Quindi, sicuramente avremo lavori di ambito di vigilanza, avremo lavori, appunto, legati ai magazzinieri, avremo lavori di tutto l’indotto che ne deriva, quindi non solo quello della fabbrica, ma dell’area che è comunque circostante.
Per quello che riguarda il Comune di Castelnuovo, auspico la stessa lungimiranza con cui ha detto il signor Sindaco prima della programmazione. Io non entro nel merito di Fiano, di Riano, scusatemi, e dei sette posti di lavoro, perché quando uno dice un numero deve pure fare attenzione al numero che dice. Poi si confuta, si verifica. Noi a Castelnuovo stiamo cercando di portare avanti un’azione che è iniziata già qualche anno fa e che dobbiamo rimettere in atto anche adesso, che è relativa alla formazione. Diciamo pure delle cose che è importante dire. Non è che il Comune dà lavoro, signori. Il Comune deve dare dei mezzi, gli strumenti affinché si possa avere lavoro, e il modo per poterlo fare è creare formazione, formazione chiaramente nell’ambito dei lavori vicini alla logistica.
Credo che il Comune di Castelnuovo quello debba fare. Una qualsiasi Amministrazione deve cercare di far sì che, affinché il cittadino castelnovese sia favorito rispetto a un altro… Non è legato a un percorso dell’Amministrazione. Sappiamo tutti che quella è una raccomandazione ed è illegale. Quello che bisogna fare è dare un principio di formazione. Noi, come Comune, e su quello vorrei che ci fosse la critica, abbiamo iniziato a fare dei corsi di formazione per logistica sui cittadini castelnovesi? Abbiamo cercato di portare avanti delle iniziative che formassero la gente per avere un incarico il più possibile qualificata all’interno di queste strutture? Lo abbiamo iniziato due anni fa. Dobbiamo rifarlo quest’anno.
Questa è la critica che mi aspetto da parte dell’opposizione per verificare se stiamo mettendo in atto tutte le procedure e gli strumenti legati alla finalizzazione dell’intervento, che altrimenti, sono d’accordo con lei, ma veramente auspico una critica che sia costruttiva, è solamente finalizzato all’interesse del privato. Allora, per evitare che accada questo, l’Amministrazione, in quanto rappresentante, ente a tutela della propria cittadinanza, oltre ai passaggi che non sono di natura tecnica e non sono prettamente di mia competenza, e che sono stati espressi su […] perplessità, ma mi sembra che il Sindaco abbia potuto rispondere… Sugli altri aspetti, le dico che sul lavoro stiamo cercando di portare la formazione.
Sulla disponibilità e sull’impatto ambientale abbiamo messo dei principi che sono in normativa, tra l’altro, nazionale, neanche castelnovese. Quindi, voglio dire, oggi c’è un’attenzione particolare, per fortuna, vivaddio, come si dice, da questo punto di vista. Quindi, è importante vigilare ed è il compito dell’opposizione, ma è anche il compito dell’Amministrazione. Però criticare a prescindere, quando sa che la vocazione… E dopo entreremo anche su un altro tema, che è il punto successivo, quello dei comitati di quartiere, che anticipo in questo intervento, quello di dare vocazione territoriale.
Sappiamo che quella è la vocazione che c’è sulla zona della Tiberina, con lo svincolo autostradale, il percorso… Viene già percorsa da camion. Non è che è una novità che arriva Castelnuovo e sta creando un’infrastruttura in un posto dove nessun altro ci ha pensato prima. L’importante è la riqualificazione, l’attenzione a determinati parametri e, come le dicevo, la volontà di formare e caratterizzare in modo tale che uno auspica sempre il meglio, anche nel fronte delle domande e delle offerte, che chiaramente ci saranno, dal punto di vista lavorativo. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie. Consigliere Incecchi.
Speaker : INCECCHI
Solitamente io evito di parlare di questi temi perché poi si parla di conflitto di interessi, però, se mio nonno aveva un’azienda di 600 ettari, non è che è proprio colpa mia. Tutti quei Rinaldi che hai letto, sono zie mie e magari non ci parlo da vent’anni, ma non è roba mia. Tanto per dire una cosa.
Comunque, a parte questo, abbiamo divagato un po’ dal tema iniziale, che era lo spostamento dei fondi per la casetta dell’AVIS, che è passata in secondo piano. Abbiamo fatto un’analisi generale di quell’area, però io non posso non dire due cose. Gli errori del passato, poi te li ripresenti nel futuro.
Io da proprietario… Poi non è neanche proprietà mia ma, se avessi potuto scegliere, ci avrei fatto il teatro d’area? Ci avrei fatto il teatro d’area, sicuramente. Non è che il terreno non avrebbe avuto comunque un valore. Purtroppo tu perdi un treno e poi quel treno non lo riprendi più. Quindi, gli errori delle Amministrazioni passate probabilmente si ripercuoteranno nel futuro.
Sul discorso della vocazione di quell’area, lì c’è l’autostrada. Non è che la domenica la gente ci va a fare i picnic, ci mette le tovaglie per strada, per terra e vede gli uccellini. Il casello autostradale è una realtà tangibile e visibile. C’è una via con la prostituzione. Non è che stiamo a parlare dell’ansa del Tevere di Ponzano Romano, perché quell’area la conosciamo tutti bene. Quindi, riparlare di vocazioni, quando comunque quelle vocazioni agricole sono state perse tanti anni fa, mi sembra un discorso, non lo so, forse fuori luogo.
Per quanto riguarda anche la possibilità e l’osservazione su quell’area, non dipende solamente dal teatro. Lì, comunque, c’era una cava. C’era un’attività produttiva. Io ci andavo da ragazzino, mio padre aveva le chiavi, i blocchetti. Era già un’attività produttiva e per quello è stata accolta l’osservazione.
Credo che sia giusto fare una viabilità in quella zona e migliorare la viabilità in previsione di tutto quello che potrà accadere. Se voi fate la via Montefiore, che percorrete tutti, vi capita di incontrare un camion, un motorino e un indiano del maneggio che viene a piedi verso la rotonda. Lì, secondo me, tutti i giorni si rischia la morte. Comunque non si può fare un’attività produttiva senza pensare, poi, all’adeguamento della strada, perché si incontrano due camion, una persona a piedi e rischi di morire. Quindi, credo che l’adeguamento della viabilità sia una cosa fondamentale ed è giusto che venga fatto.
L’ultima cosa. Se nell’Amministrazione Stefoni fosse stato previsto qualcosa di diverso della logistica, probabilmente sì, ma poi alla fine è il mercato che decide cosa viene là. […] mi disse una volta: perché non ci facciamo un bel vivaio, con tutte serre? Sì, io sarei contento, ma non è che siamo nell’Unione Sovietica con la programmazione delle aree. Purtroppo è il mercato che decide poi quello che succede.
Sicuramente Castelnuovo è era l’unico Comune con un casello autostradale e intorno non c’era un’attività produttiva o logistica. Se fate l’autostrada fino a Milano, anzi fino alla Svizzera è così dappertutto. Quindi non credo che su questo ci sia nulla da aggiungere. Io tornerei al punto, se è possibile, altrimenti continuiamo a fare filosofia su cose di cui abbiamo già parlato tantissime volte.
Ritornerei all’adeguamento, cioè allo spostamento dei fondi per la casetta dell’AVIS, che mi sembra una cosa del tutto ragionevole, e lascio la parola.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie. Consigliere Guadagnoli.
Speaker : GUADAGNOLI – Vice Sindaco
Grazie mille. Io capisco il ruolo dell’opposizione e anche il ruolo del consigliere Stefoni, che su questi interventi cerca anche un attimo di terrorizzare gli abitanti del luogo e quello che sia, ma lo capisco anche nel suo ruolo di opposizione.
Quello che vorrei dire al consigliere Stefoni è che tutta quanta la viabilità… Per carità di Dio, io non do colpa a nessuno. C’erano altri soggetti. Si può parlare a livello politico e infatti chi c’è adesso ha iniziato un discorso con l’assessore precedente sempre sulla viabilità di gronda ed è continuato adesso con la Giunta Rocca e siamo stati ascoltati. Non è vero che l’intervento partirà da Fiano perché, se può sentire l’ultimo verbale che c’è stato in Regione Lazio, in presenza dell’assessore Rinaldi e anche con gli ingegneri e i progettisti di ASTRAL che stanno adeguando il progetto, il progetto era di Autostrade. L’iniziale è progetto di Autostrade e la realizzazione del miglioramento delle aree del casello, delle aree limitrofe al casello doveva farlo Autostrade.
Anche lì la Regione Lazio si sta preoccupando anche per reperire i soldi verso Autostrade, perché c’è stato, secondo me, anche un incasso da parte di Autostrade in tutti questi anni, non facendo anche quelle lavorazioni che dovevano essere state fatte e facendo pagare anche la tratta del casello verso Roma, che secondo me poteva essere pure gratis in tutti questi anni. Quindi nelle battaglie poi amministrative e politiche ci poteva essere anche questo.
Levando la parte della viabilità di gronda, che doveva essere già risolta da tempo, che stiamo cercando di risolvere, secondo me si sta cercando di accelerare e progettare queste viabilità di gronda anche per gli interventi che sono stati fatti, per le problematiche e i polveroni che abbiamo alzato noi facendo le ordinanze, dando anche il diniego all’area produttiva di Riano, dicendo no, un no ben fermo finché non vedevamo una viabilità, una progettazione esecutiva su un miglioramento della Montefiore e anche su un miglioramento della SP51.
Io stesso ho dato il progetto di adeguamento, deve fare l’intervento la 2K. Poi ho consegnato il progetto anche ai progettisti dell’ASTRAL, in modo che loro possano anche metterlo in proseguimento di quello che devono fare sulla SP51 e sul miglioramento anche della rotonda. Secondo me, la rotonda, non è più… Dopo tutti questi interventi sicuramente dovrà essere migliorata, quindi loro faranno un miglioramento di tutta l’area. Vedendo il progetto che doveva realizzare Autostrade e chiedendo anche i soldi ad Autostrade per poterlo realizzare, stanno andando avanti con le progettazioni e tutto.
Quindi lì, la viabilità sarà migliorata in futuro tutta, ma io dico, se c’è stata questa forte accelerata sulla progettazione e tutto, forse è anche perché noi siamo rimasti, come Comune, un po’ indietro rispetto agli altri. Siamo rimasti circondati da Capena e Riano e poi la nostra viabilità, comunque, deve sopportare… Io parlo di nostra viabilità perché poi si deve fare un discorso anche intercomunale. La nostra viabilità di Castelnuovo di Porto subisce, subisce, le aree industriali limitrofe; noi, che facciamo, rispetto agli altri, piccoli interventi, perché facciamo piccoli interventi.
Come differenza di un capannone di 30.000 metri quadrati con il capannone che è stato proposto a Riano di 140.000 metri quadrati, sono piccoli interventi questi, ma sono piccoli interventi che abbiamo approvato proprio per cercare di portare uno sviluppo del paese. Noi ci possiamo guardare in faccia. È il mercato che cerca la richiesta. In tutti i caselli autostradali… Io non penso che il paesaggio di Castelnovo adesso sia migliore. Per carità di Dio, io sono molto territoriale su ‘ste cose e ho anche parecchia identità castelnovese, ma il paesaggio di Castelnuovo non è che è meglio del paesaggio che sta al casello di Frosinone o è meglio del paesaggio in Val di Chiana o è meglio del paesaggio che sta all’uscita del casello di Bologna.
Sono tutte aree dove viene aperto un casello e sono aree che poi a livello logistico devono essere sviluppate e non possono essere più aree agrarie. Quindi, la vocazione già da Stefoni era cambiata. Quello che dico io è non cerchiamo di terrorizzare le persone, perché la parte lì stiamo cercando di migliorarla. Già doveva essere migliorata, ma in una forte accelerata.
La SP 51 andrà… Il miglioramento della parte dell’uscita e l’imbocco della parte verso il capannone verrà migliorata prima dell’apertura del capannone, prima dell’apertura del capannone. Quindi, il miglioramento della viabilità sarà fatto prima. Non facciamo degli interventi, non facciamo fare degli interventi che prima aprono il capannone e poi si migliorerà. No, lo facciamo fare prima, è firmato da convenzione. Le opere devono essere collaudate prima dell’apertura del capannone. E poi per quanto riguarda… Con questo ho fatto un riassunto sulla viabilità, anche per tranquillizzare tutte le persone che abitano lì sul posto.
Poi, sui posti di lavoro, i posti di lavoro, si, è vero… Anche io sono d’accordo con quello che dice il consigliere Stefoni. Ci sono lavori che uno può essere magazziniere, ma ci sono anche lavori che poi uno può essere amministrativo, può avere la parte di un manager. Tutti quanti, la richiesta di lavoro può essere fatta in base al mercato che c’è. Sicuramente se non c’è nulla, se non c’è un posto di lavoro, se non si trova, se ci sono parecchi disoccupati a Castelnuovo di Porto, ma anche nelle aree limitrofe. Parlo di Capena, Morlupo, Riano. L’importante è che ci sia occupazione. L’importante è che ci sia lavoro. Il movimento dell’economia deve essere fatto.
Tutti questi interventi, poi, porteranno anche economia rispetto alle ditte del territorio, rispetto ai posti di lavoro, ma del territorio. Quindi noi stiamo cercando anche di fare questo. Io capisco la parte dell’opposizione di esercitare questa cosa, però, ecco, devo anche tranquillizzare le persone e anche i nostri elettori, che ci hanno confermato in base anche a un programma elettorale, dove c’erano ben pubblicizzati questi interventi, di essere tranquilli sul fatto della parte paesaggistica del capannone.
L’altro giorno ci sono passato, perché io ci passo tutti i giorni a Colle Verde e delle volte… Quando ho visto, come diceva il Sindaco, quella parete tufacea e tutto, ho detto anche, stavamo insieme, ringraziamo Dio che c’è la Sovrintendenza, veramente ringraziamo perché tutta questa opera di tutela l’hanno fatta. Ci sono stati dati dei pareri, delle prescrizioni. Il progetto è stato cambiato due volte. Consegnato alla Sovrintendenza e cambiato ben due volte, con tutte le opere di mitigazione che hanno richiesto verso la 2K, con oneri aggiuntivi alla costruzione del capannone.
Quindi, ecco, io volevo fare solo un intervento anche per cercare di far star tranquilli i cittadini, anche qui vedo che ci sono cittadini della zona, sul fatto delle opere sia di viabilità sia di posti di lavoro e sia di opere paesaggistiche, su cui sono stati già dati tutti quanti i pareri e possiamo stare tranquilli un po’ tutti quanti.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie. Vorrei richiamare l’attenzione, comunque, di tutti i consiglieri su quello che è l’oggetto specifico della proposta di delibera: “Nuovo insediamento logistico Roma Nord. Modifiche alla convenzione urbanistica”; per cui trattiamola…
Sto parlando. Per cui ritorniamo sull’argomento e quindi passiamo avanti. Mi sembra che nell’esposizione della discussione…
Non è una questione di farmi arrabbiare, è una questione di maleducazione parlare sopra una persona che sta parlando. Credo che siano state le regole fondamentali che m’hanno insegnato da bambina. Quando una persona parla non si interrompe. Si aspetta che finisce di parlare, per cui non sono io che mi arrabbio. È maleducato chi interrompe, e questo vale per tutti. Scusate.
Allora, tornando al discorso, abbiamo una proposta di delibera. Abbiamo avviato un’ampia discussione, che ha preso, ha espresso i vari aspetti e preoccupazioni e comunque il dibattito è stato interessante e costruttivo; però vorrei richiamare tutti i consiglieri su quello che è l’oggetto della proposta di delibera, modifica alla convenzione urbanistica di cui alla delibera del Consiglio comunale n. 13.
Pertanto, nell’ambito della discussione, ai sensi dell’articolo 65, che regola le modalità di svolgimento delle discussioni in aula del Consiglio, quasi tutti i consiglieri e i Capigruppo hanno esercitato il loro diritto di parola. I Capigruppo due volte, per cui il consigliere Stefoni già è intervenuto due volte. Altrettanto hanno fatto i consiglieri che hanno preso la parola.
A questo punto chiederei al Sindaco di replicare e poi passare alle dichiarazioni di voto.
Eh sì, se guarda l’articolo. Ho tutto segnato e ha tutto segnato lei. Sono sempre molto attenta.
È il relatore, sì.
No, su questa proposta è il relatore. Certo, è il relatore.
Articolo 65: “Il Presidente, dopo che su un argomento hanno parlato tutti i consiglieri che ne hanno fatto specifica richiesta, avvenuta la replica del Sindaco, la sua o del relatore e le controrepliche, dichiara chiusa la discussione”.
Articolo 65, leggo testualmente.
Scusate, avete sentito quello che ho letto o eravate troppo presi a chiacchierare tra di voi?
Consigliere, un momento. Consigliere Stefoni, se si vuole fare le regole come le pare e poi applicarle.
Articolo 65 “Discussione e norme generali”. Terminata l’illustrazione, il Presidente, eccetera. Il relatore replica in forma concisa agli interventi, associandoli. Il Presidente, dopo che su un argomento hanno parlato tutti i consiglieri… E le specifico che il Capogruppo può parlare nelle discussioni due volte, la prima per non più di 10 minuti e la seconda per non più di cinque minuti e l’ha deciso sempre lei quanto tempo ha parlato nel primo e nel secondo.
I consiglieri possono intervenire nella discussione una volta sola, per non più di 10 minuti ciascuno, e possiamo dire che ci sono rientrati. Dopodiché il Presidente, dopo che su un argomento hanno parlato tutti i Consiglieri che ne hanno fatto richiesta, avvenuta la replica del Sindaco, la sua o del relatore e le controrepliche, dichiara chiusa la discussione.
Posso andare avanti? Posso andare avanti? Possiamo andare avanti oppure deve parlare solamente lei, consigliere Stefoni.
Poi replica e dopodiché si fa. Però, mi dispiace, non credo che lei sia sempre la vittima di un eterno sopruso, perché comunque applico il Regolamento in maniera estremamente equa. Per cui, non è l’unico consigliere che ha diritto di parlare in questo consesso e se le si toglie la parola, o viene richiamato all’ordine fa delle scene da eterna vittima di un sopruso perché minoranza.
Mi dispiace, questo ruolo non ce l’ha, per cui andiamo avanti.
Le ho letto dov’è. Quando fa il richiamo al Regolamento vada a vedere dove sta il Regolamento.
Sindaco.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Grazie, Presidente.
Rinuncio alle repliche, per me il discorso è stato…
Speaker : POLINARI - Presidente del Consiglio
Consigliere Stefoni.
Speaker : STEFONI
Utilizzo la dichiarazione di voto per replicare - visto che qui la replica non è ammessa - agli interventi di Incecchi, Baldelli e Guadagnoli.
Parto da Guadagnoli perché è l’ultimo intervento che ha fatto, perché io avrei terrorizzato e fatto polemica sui cittadini. Vedo solo un cittadino, due cittadini interessati a quell’area, che credo siano venuti qui per un altro motivo.
Però, ho detto puntualmente quello che sta succedendo e sono pronto a essere smentito, e magari fossi smentito. Questo lo vedremo con il tempo, perché se ne accorgeranno gli stessi residenti.
Giustamente mi ha parlato dell’ovvio, perché chiaramente se io devo aprire la sorta di alieno che è atterrato a Colleverde, è chiaro che l’intervento devi farlo prima, perché altrimenti come entrano i camion?
È chiaro che si fa prima l’intervento, perché altrimenti un TIR non potrebbe proprio entrare…
Cos’hanno? I camion da cross? No. Mi sembra la logica delle cose, che si fa una strada per far entrare i tir. Lì la strada non c’è perché, come vedete, lì è una […], non era possibile.
No, altrimenti non entrano i camion. Cioè, se oggi tu prendi quell’intervento, prendi i camion, non c’è […] là dentro, c’è la strada dei cantieri e finisce là.
I nostri elettori, altra frase che ha detto l’assessore Guadagnoli, i nostri elettori erano consci degli interventi. Nel nostro programma elettorale c’era questo, quindi qual è il problema?
Però i nostri lettori, di meno perché altrimenti facevo il Sindaco e non facevo il consigliere, hanno votato contrario.
Perciò, io rappresento i miei elettori e voi rappresentate i vostri. I vostri elettori erano contenti di fare questo proliferare di logistica. Io vostri elettori molto probabilmente pensavano, chi è venuto da Roma pensava di stare in un posto con un po’ di verde, c’è il parcheggio e tutto sommato ci sono i servizi, tutto sommato hanno detto no. Hanno visto […] e hanno detto bellissimo vado lì, al posto di vista mare vista Prologis e vado così.
Questo era per fare un po’ il punto.
Incecchi, nel suo intervento è stato un errore, a questo punto, non è il fatto di teatro dell’area, perché se c’era fatto il teatro dell’area avevamo scongiurato il pericolo.
Il discorso è che il teatro dell’area non era il privato che arrivava lì, din, din, din e faceva il capannone perché aveva un reddito, erano tutti i finanziamenti… Non devo difendere la mia posizione, per carità, perché non ero io in quel momento il Sindaco ma era l’Amministrazione Lucchese dove in quel momento c’era il papà di Gino e altri soggetti che comunque io ho sempre stimato molto, dove […] ma aveva bisogno di un finanziamento regionale, cosa che il finanziamento regionale non è mai arrivato.
È diverso cercare un finanziamento regionale e un conto è cercare di fare il teatro dell’area che voleva dire anche in accordo con gli altri Comuni.
Il mio progetto, Questo per risponde al Sindaco, io non ho mai detto che quella non ha una vocazione di attività produttive. Attività produttive vuol dire che in questo Comune sai che cosa mancano? I servizi. Manca il supermercato, manca un albergo.
La mia idea era quella di fare un’area, di fare un bando di interesse. Poi ci siamo scontrati sui PTPR e non si è fatta.
Sicuramente non sono state fatte le norme tecniche di attuazione, non era questo il motivo di poter andare avanti su questo, quindi tutto sommato, anche alla luce di quello che sta succedendo, è solo nel cambiare, nel cambiare.
Altra cosa è il discorso fatto da Baldelli, le valutazioni di Fiano sul mercato immobiliare. Scusate, ma a Fiano ci siete andati? Fiano è piena di servizi. Fiano è autonoma nei servizi.
Non è autonoma nei servizi? Non c’è una posta che sarà aperta mattina e pomeriggio, non ci sono strutture commerciali, ci sono 70 farmacie, c’è di tutto e di più.
Oltretutto, quella vocazione è una vocazione che loro hanno da una vita e francamente se ti devo dire a me Fiano non piace ma è un discorso mio, personale. Però non mi puoi paragonare che qui chiude ogni giorno un’attività e lì ne apri ogni giorno un’altra che fa parte dei servizi.
Abbiamo anche una pista ciclabile forse più grossa di quella del Comune di Roma, abbiamo una viabilità, una tenuta del verde che noi ce la sogniamo ed è chiaro che l’immobile vale per quello. Non c’è una buca manco a pagarla oro e qui che abbiamo i campi da golf sulla Montefiore.
Allora, chiaramente, quando c’è anche il patrimonio immobiliare c’è una valutazione, o vado a vivere sul lago di Trevignano a Vicarello e mi metto lì a fare il poeta, o vado in una zona di servizi dove almeno ci sono i servizi, le scuole, dove […]. Sono cose diverse.
Non è che parliamo […] di Fiano e di Castelnuovo. Castelnuovo ha un valore, il valore era il territorio. Bene, chi sceglie di venire qui, non sceglie per stare in mezzo a una marea di camion, sceglieva perché con un po’ di disagio almeno aveva un paesaggio. Questo è il concetto.
Finisco sulla dichiarazione di voto, così non mi si arrabbia il Presidente del Consiglio che dice che sono lungo e mi dilungo.
La cosa più importante perché non votiamo questa, è che non è possibile votare in quanto la convenzione già in essere, cioè quella già firmata, secondo noi è viziata nell’intervento degli extra oneri sulle proprietà private, e questo è proprio il macigno per non votare la convenzione.
Dopodiché, la vedremo poi posteriormente su questa cosa.
Credo che se fosse come penso io tutto sommato ci sarebbe, secondo me, pure qualche problemino dei danni erariali, perché francamente spostate i soldi dal Comune per ridarli ai privati per fare un’opera interna, francamente per me sarà un problema. Però, è un problema che vedremo in separata sede.
Speaker : POLINARI - Presidente del Consiglio
Grazie.
Per la dichiarazione di voto chiamo il Partito Democratico.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Grazie, Presidente.
Fatto salvo che riferirò chiaramente all’assessore ai lavori pubblici di Fiano, Ferilli, che non gli piace al consigliere Stefoni, però parto dal presupposto che i servizi che dice lei a Fiano, quanti anni hanno? Hanno gli anni del momento in cui hanno iniziato a costruirsi, alla conseguenza delle costruzioni.
Noi oggi abbiamo riutilizzato un tema importantissimo su cui disquisire tutto il tempo in Consiglio comunale su che cosa? Sulle opere che verranno fatte a seguito di una convenzione stipulata, quindi dei servizi in più che avrà Castelnuovo.
Poi l’altro dato che voglio rimarcare è che tutta questa zona dei capannoni, in questo momento stiamo parlando di uno, si parla di 36.000 metri quadrati, non di 140.000, quindi avrei avuto ancora risposta dal punto di vista sul lavoro, sulle politiche del lavoro messe in atto. Però, avremo modo di verificare e di controllare.
Resta l’idea che in questo momento per me è importante anche sottolineare un punto.
Oggi su che cosa andiamo a discutere? Che sul milione e sei c’è una variazione, e l’abbiamo un po’ dimenticato, come diceva la Presidente, sull’argomentazione, che è quella della casetta dell’AVIS, quindi di una casetta a favore di un’associazione che noi riteniamo importante e che, purtroppo, i prezziari hanno attestato inevitabilmente l’aumento dei costi.
Quindi, anche stare appresso, e qui ritorna il concetto del tempo e del momento da dover affrontare, una cosa progettata in questo momento già costa di più, perché questa è la situazione in cui andiamo. Un Comune non ha i soldi per costruirla, quindi è inevitabile che ci sia anche questa politica in cui c’è uno scambio a fronte di: miglioriamo la qualità della vita dei cittadini.
Tra l’altro le zone a verde fruibili di Castelnuovo, penso ci sia più del 30 per cento del territorio, per fortuna, nessuno vuole che sia di meno, che è fruibile da un punto di vista. Tutta la parte a nord […] del Parco di Veio, il polmone verde lasciato sull’ambito… Tutta via Montefiore, il canale di passaggio.
Quindi sono tutti argomenti che riprenderemo oggi, li riprenderemo un’altra volta, li riprenderemo un’altra volta ancora, però rimaniamo sull’attestazioni.
Avrei preferito uno scambio di dire, queste opere sono necessarie? Queste opere porteranno servizi a Castelnuovo? Queste opere sono un miglioramento per la vita e la qualità della vita dei cittadini? La risposta del Partito Democratico è sì.
Quindi, bisogna andare avanti e voteremo favorevolmente alla delibera.
Speaker : POLINARI - Presidente del Consiglio
Grazie.
Chiamo per la dichiarazione di voto Castelnuovo rinasce.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Grazie, Presidente.
Speaker : POLINARI - Presidente del Consiglio
Per cortesia, il dialogo. Non siamo in piazza. Consigliere, non siamo in piazza. Per cortesia, non siamo in piazza.
Per cortesia, rimanga nei termini corretti.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Non so perché metto così paura, ma credo che…
Mi dispiace che abbiate questa idea di me.
Comunque, potrei stare qui a smentire bugie colossali che sono state dette oggi, tantissime, dal fatto che il mio Piano non prevedeva le norme tecniche, l’insediamento di…
Mai fatte. Se vuole faccio un manifesto con tutte le norme del PRINT che lei ha adottato, che la sua Giunta ha adottato e quell’insediamento era pienamente conforme alle sue previsioni. Conforme in tutto, non c’è una virgola che non sia conforme alle previsioni della Giunta che fece nel 2014.
Quindi, potrei qui ogni volta smentirla. Ho capito perché effettivamente ha paura che io possa dire qualcosa.
Uno può rivedersi delle cose, uno può pensare che sia sbagliato, uno può pensare e dice no, io non volevo che poi succedesse questo. Può capitare.
Tutti avremmo voluto Gucci, Prada, Dior. Io anche avrei voluto Dior però, purtroppo, non è quella la richiesta e quindi va fatta. L’economia è un libero mercato. Non sono io a scegliere l’operatore, è l’operatore che sceglie la zona di interesse, è l’operatore che poi produce lavoro e quindi anche la qualità del lavoro che produce è quella che porta avanti l’imprenditore. Tutti avremmo voluto Dior, tutti avremmo voluto Prada, tutti avremmo voluto Gucci però, purtroppo, quest’area…
Per quale motivo? Per il casello autostradale che ci siamo sempre detti, ha solo questa di vocazione. O lo accettiamo e decidiamo che questa è la vocazione di quell’area, quindi siamo in grado di costruire servizi e di trarne benefici…
Non lo facciamo noi? C’è chi lo fa. Lo fa Riano e ci arrivano qua i camion, lo fa Capena e ci arrivano i camion, lo fa Fiano e ci arrivano uguale i camion. Non è che tutta questa situazione…
Cioè, se Castelnuovo non avesse fatto la scelta all’epoca di insediare questa attività produttiva, l’avrebbe fatto qualcun altro, l’avrebbe fatto chiunque. L’avrebbe fatto Riano che lo sta facendo e lo abbiamo bloccato chiedendo l’adeguamento della viabilità. L’ha fatto Fiano per trent’anni, per quarant’anni, l’ha fatto Monterotondo per cinquant’anni, lo farebbe Capena domani mattina. Quindi comunque questo accadrebbe, questo accadrebbe.
Allora, o mettiamo i muri di recinzione, oppure i processi li governiamo. Due sono le cose.
Io credo che i processi vadano governati, si governano con la pianificazione, si governano con l’assunzione di responsabilità, si governano nell’ottenere il meglio di quel processo.
Quindi io vado a casa con la coscienza pulita. Sicuramente posso andare tranquillo a Colleverde domani mattina e girare per Colleverde perché io ho fatto il massimo che potevo fare.
Noi abbiamo chiesto il massimo a quell’imprenditore. Quel capannone è costato tre volte un capannone di Capena per tutte le opere di mitigazione che gli abbiamo imposto, tutte quelle che gli abbiamo imposto.
Noi abbiamo detto di costruire delle dune, gli abbiamo detto di fare le pareti del colore delle cave, gli abbiamo detto di fare la parte di copertura verde, gli abbiamo imposto tutto e hanno accettato tutto. I costi di quel capannone sono triplicati rispetto a un qualsiasi altro capannone che sarebbe stato edificato a Monterotondo.
Se noi avessimo detto no a quella scelta voi pensate che quell’operatore avrebbe abbandonato l’ipotesi, o sarebbe andato al Comune di Riano su Piana Perina a fare quell’investimento? O sarebbe andato al Comune di Capena, località Prataroni, a fare quell’investimento?
E quei camion dove sarebbero passati? Sarebbero passati alla strada provinciale di Colleverde, sarebbero passati alla strada di via Montefiore e noi, come al solito, saremmo stati dal Prefetto a Montefiore: ci sono le buche, non funziona, è tutto rotto, e avremmo subito solo i danni e i disagi.
Questa è la verità delle cose, Fabio. La verità è questa, e lo sai benissimo anche tu, lo sai benissimo anche tu. Solo che, ovviamente, ti fa più comodo fare propaganda populista nei confronti di queste attività, nonostante tu abbia un’estrazione credo di centrodestra, prima l’impresa e poi… Mi sembra che qui prima niente.
In realtà noi crediamo che abbiamo tutelato tutti gli interessi in gioco. Quelli pubblici, perché abbiamo cercato di recuperare quel benedetto divario di quelle persone che stanno male e che effettivamente quella zona depressa e che non ha mai ricevuto nulla e riceve 2 milioni di interventi, perché a chiacchiere siamo tutti capaci ma poi se non porti asili nido, centri polifunzionali, parchi pubblici e il lavoro, non cambi nulla della vita delle persone, perché parli solo e mettiamo solo […] per cercare di sistemarla questa situazione da quarant’anni.
Non credo che abbia prodotto tutta questa grande innovazione del centro […] se non togliere le persone dalla strada, e l’ha fatto per quarant’anni.
Credo che l’unica opportunità sia il lavoro, siano le opere pubbliche, siano i servizi.
Come ce li porti? La domanda è: come ce li porti? Perché quando stai qua poi domani mattina arriva il ragazzo di Ponte Storto e dice, Sindaco, non c’è l’asilo nido, non c’è la scuola, non c’è il parco pubblico, non abbiamo nulla. Come le porti?
Li porti così, con un investimento che tu riesci a governare, riesci ad agevolarlo. Anzi, devi essere anche bravo, perché se non rispetti i tempi vanno da un’altra parte e 2 milioni di euro se li becca Riano di investimenti strategici. Non se li becca Castelnuovo.
E tu continui con quel divario, con la gente che sta male, continuerà a stare male, gli racconterai tante favole, perché sì, è giusto che tu stia così e alla fine non hai risolto niente. Da qui a 10 anni quella popolazione è rimasta così.
Chiudo dicendo che oggi dobbiamo arrivare all’approvazione di questa modifica di questa convenzione, perché approveremo solo ed esclusivamente la casetta dell’AVIS, ma che ribadisco che quell’intervento è necessario, l’abbiamo governato e che se non l’avessimo governato avremmo creato solo che casini e non avremmo mai recuperato quel divario sociale che credo gli vada data risposta.
Non trovo altra risposta se non questa.
Pertanto, chiedo di votare favorevolmente.
Grazie.
Speaker : POLINARI - Presidente del Consiglio
Vorrei ricordare l’oggetto della votazione, perché mi sembra che questa discussione abbia preso direzioni ampie che non riguardavano l’argomento.
Per cui chiedo al Consiglio di esprimere il proprio voto in forma palese alla proposta di delibera di Consiglio comunale n. 12 del 26 marzo 2024, avente ad oggetto: nuovo insediamento logistico Roma Nord, modifiche alla convenzione urbanistica di cui alla delibera di Consiglio comunale n. 13 del 26 aprile 2023.
Voti favorevoli all’approvazione delle modifiche? 8. Voti contrari? Non ci sono. Astenuti?
Con 8 voti favorevoli si approva la proposta di delibera di Consiglio comunale n. 12 del 26 marzo 2023.
Ripeto l’oggetto: nuovo insediamento logistico Roma Nord, modifiche alla convenzione urbanistica di cui alla delibera di Consiglio comunale n. 13 del 26 aprile 2023.
Chiedo ora al Consiglio di esprimere il proprio voto per dichiarare immediatamente eseguibile la delibera appena approvata ai sensi dell’articolo 134, comma 4, decreto legislativo 267 del 2000.
Voti favorevoli all’immediata eseguibilità? Voti contrari? Con 8 voti favorevoli, si dispone l’immediata eseguibilità della proposta di delibera appena approvata.
Passiamo ora al quinto punto all’ordine del giorno. Pregherei i consiglieri di rimanere sull’oggetto della discussione e della proposta di delibera e non utilizzarla per fare azioni di politica e parlare d’altro, ancorché correlato. Concentriamoci su quello che è l’argomento.
Quindi, abbiamo come quinto punto all’ordine del giorno la proposta di delibera di Consiglio comunale n. 10 del 26 marzo 2024: “Convalida eletti comitati di quartiere”.
Chiedo al consigliere Baldelli di illustrare la proposta di delibera.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Grazie, Presidente. Credo che sia l’ultimo punto all’ordine del giorno, tra l’altro. Siamo qui per un atto di convalida, così come da Regolamento, delle elezioni dei comitati di quartiere, uno strumento che è stato già utilizzato nella precedente legislatura e che, dopo varie situazioni, è stato finalmente ripristinato anche in questa legislatura.
Abbiamo assistito a una partecipazione democratica e di voto, in cui praticamente sono stati suddivisi su due seggi, uno legato alla zona del centro storico e della Flaminia e l’altro invece che coinvolgeva il comitato di Ponte Storto.
Sicuramente, sulla base dei risultati, è stata fatta una Commissione in cui è stato chiesto che il Sindaco prendesse atto dei risultati delle elezioni e che, sulla base di un punto del regolamento, potesse dare un’indicazione più strettamente qualificante del lavoro di questi comitati, al fine di ridistribuire gli eletti su tre comitati. Questa è la variazione fondamentale, su base territoriale e quindi l’accorpamento del comitato di Stazione, Belvedere, Monte Pozzolana e quello di Veio, che erano già uniti, con Flaminia. La seconda ipotesi è quella dell’accorpamento del centro storico con Montefiore e lasciare poi, infine, la zona… Montefiore urbano, chiedo scusa. Lasciare invece il comitato di Ponte Storto e Valle del Tevere come rappresentanza, appunto, di quella zona territoriale.
La necessità è quella di cercare di portare più iscritti, cioè più candidati possibili all’interno del comitato, perché sappiamo che comunque sia l’azione di un comitato ha vari poteri e svolgerlo da solo, come sarebbe successo, come dovrebbe succedere su Montefiore, lo riteniamo un impegno troppo probante. Pertanto, proprio perché crediamo in questo strumento, vorremmo che venisse interpretato in termini funzionali e quindi come strumento di partecipazione e di ampliamento di questo tipo di politica.
Lascio chiaramente al Consiglio la discussione e resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie. Interventi. Non ce ne sono? Prego.
Speaker : TRAVAGLINI – Sindaco
Grazie, Presidente. Innanzitutto faccio gli auguri ai neo eletti dei comitati. Non appena avrete poi, vi sarete organizzati rispetto al vostro direttivo, nomineremo, convocheremo la prima Consulta con il presidente di quartiere, cosicché andremo a decidere anche insieme a voi un cronoprogramma delle attività da porre in essere, capire dove si è sbagliato. Andremo a modificare anche proposta di modifica del Regolamento stesso.
Devo dire che, secondo me, quella che è stata precedente, come esperienza è stata molto positiva, nonostante sia uno strumento per noi poco conosciuto e quindi anche di difficile applicazione, però credo che poi la perseveranza paghi. Questo strumento ha portato, secondo me, anche alla vittoria di grandi battaglie. Voglio ricordare Ponte Storto. Il comitato di Ponte Storto fu promotore insieme al Comune, ad esempio, della battaglia al TAR Lazio contro il Comune di Roma, dove siamo stati vittoriosi. Poi è stato nominato il commissario.
Se noi non avessimo avuto lì un comitato attivo, sicuramente quella battaglia non l’avremmo fatta e se l’avessimo fatta, non l’avremmo fatta così fatta bene, perché hanno veramente dedicato tantissimo tempo e poi i risultati li abbiamo ottenuti; così come ricordo il comitato Flaminia, che ha fatto tanto su tutta la parte della ferrovia e quindi le osservazioni. Ci aiutò nei percorsi. Veramente sono stati di grande aiuto.
Avevamo messo a disposizione gli uffici comunali, la cadenza quasi ogni mese con i responsabili di settore. Tanti errori sono stati fatti. Forse quello più grave di errore che abbiamo fatto è che siamo andati troppo in ritardo rispetto alle elezioni comunali e quindi sono slittati parecchio i tempi per la modifica del regolamento.
Forse oggi non la rifarei quella scelta, direi prima facciamo le elezioni e poi modifichiamo il regolamento; però avevo preso questa, insieme a Loretta, decisioni. C’era la necessità di modificare, di togliere lacci e lacciuoli al regolamento e così abbiamo fatto. Se tornassi, se potessi tornare indietro, non lo rifarei. Farei subito le elezioni dei comitati di quartiere, cosicché era più vivo anche il sentimento elettorale delle persone.
Poi noi, siccome è un valore aggiunto, dedicheremo tantissimo tempo questa volta ai comitati di quartiere, perché la partecipazione è fatica. Tanti di noi non avranno tempo, però dobbiamo trovarlo. Questo è un invito a tutti gli assessori e a tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione di trovare il tempo da dedicare alla partecipazione, perché, credetemi, è necessaria. Non si va da nessuna parte senza la partecipazione di tutti.
Sarà sicuramente un lavoro prezioso perché Castelnuovo è oggetto di grandi cambiamenti e di uno stravolgimento che in realtà, voluto o non voluto dall’Amministrazione, comunque subirà anche scelte che sono sovraordinate a noi, come poteva essere la ferrovia, come potrà essere tutta la viabilità sulla Tiberina, tutto il trasporto pubblico che sta cambiando. A dicembre dovrebbe attivarsi finalmente questo trasporto pubblico integrato, se ne parla da anni e quindi cambieranno tutti gli operatori.
C’è tanto di cambiamento in atto e, secondo me, avere poi la percezione del singolo cittadino o comunque l’espressione di quella comunità così vicina in realtà poi agevola un po’ tutti. Andremo incontro a degli stravolgimenti, ecco, soprattutto nei caratteri della viabilità e quindi lì dovremo cercare soluzioni alternative, perché saremo da una parte fermi per la viabilità di gronda sull’area Tiberina, quindi con lavori, con raddoppi sulla Montefiore; dall’altra parte, quassù, sulla parte alta, lì ci auguriamo i lavori di raddoppio della ferrovia. Quindi avremo grossi problemi di viabilità. C’è la scuola nuova. Ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti per poter tirar fuori ricette che siano quantomeno meno dannose per i cittadini.
Quindi io faccio a voi in bocca al lupo. Vi abbiamo accorpato perché dobbiamo garantire, all’interno dei comitati, che ci sia la massima partecipazione e dove ci sia poi un nucleo nutrito di persone che possono effettivamente lavorare. Secondo me, il comitato arriverà a svolgere il suo ruolo appieno nel momento in cui sarà conferito mandato non solo dall’Amministrazione, ma dai cittadini stessi, cioè i cittadini dovranno capire che è quello lo strumento per far leva sulle amministrazioni comunali, affinché nel quotidiano, nelle piccole cose la loro vita migliori.
Quindi, credo che al comitato, per ottenere questa autorevolezza e per ottenere la fiducia dei cittadini, da parte nostra, dobbiamo garantire il tempo e dobbiamo garantire che poi le cose che si discutono e vengono approvate siano fatte, quindi credibilità. Ma la stessa cosa il comitato, secondo me, deve entrare più nei territori, dare gli esempi di cosa significa bene comune e collettività, iniziando dalle piccole cose, dalle piccole giornate di partecipazione, dalla piccola cura del verde, facendo sì che tutti quanti sentano l’appartenenza a quel comitato.
Allora lì sarà tutto più semplice, diventerà tutto più facile e la partecipazione migliorerà; però, ecco, l’esempio spetta a noi. Se noi diventiamo soggetti credibili, anche poi i cittadini partecipano in maniera più appassionata. Questo è il consiglio che posso darvi. Vi auguro un lavoro proficuo e vi ringrazio per esservi messi a disposizione del bene comune. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie. Consigliere Stefoni.
Speaker : STEFONI
Anch’io mi aggiungo agli auguri a tutti coloro che hanno partecipato ai comitati di quartiere. Solo un dato che già ho espresso in Commissione. Un dato un po’ allarmante è il fatto della poca partecipazione proprio ai comitati di quartiere. Specialmente coloro che hanno fatto questa esperienza per cinque anni ho visto che poi non si sono ricandidati, e questo è un segnale che dovete cogliere.
I comitati di quartiere io li chiamo gli eroi civici perché perdono tempo, soldi, molte volte diventano soggetti passivi e il comitato di quartiere dovrebbe essere soggetto attivo. Perciò, già come ho proposto in Commissione, il comitato di quartiere dovrebbe avere un micro bilancio interno in modo che, se devono aggiustare una panchina, devono fare piccoli lavori, piccolissime cose, non devono ripassare per quello che è l’elefante dell’Amministrazione comunale.
Oggi come oggi, visto che c’è una disaffezione alla politica in generale, figuriamoci se le persone che hanno tremila e passa problemi hanno questo piacere di entrare a far parte di un organismo, che molte volte è solo, tra virgolette, una spesa di tempo e molte volte di costi. Quindi, faccio i complimenti intanto a chi si è candidato, perché chiaramente vuol dire che è un impegno civico.
Faccio una preghiera alla Commissione Statuto e Regolamento e alla Commissione Bilancio per identificare una cifra, delle modalità tutte da vedere per dare anche autonomia a questi comitati. Se io sto nel comitato Montefiore, Montefiore poi è il massimo, è il più grosso comitato di quartiere, mi si presenta una persona sola, molte volte anche in maniera spintanea, in qualche maniera, francamente qui ti devi fare una domanda.
No, spontanea, scusa. Ho sbagliato il termine. Spontanea volevo dire spontanea. Allora, che cosa succede? Succede che in qualche maniera ti rendi conto che devi per forza accorpare, così come altre realtà che tanto le sappiamo tutti. Quindi il dato è allarmante, il fatto che di tutti quelli che partecipavano prima non ha partecipato più nessuno. Francamente, diventa… Ti fai una domanda. Siccome tre indizi fanno una prova, secondo me, non hanno proprio funzionato.
Adesso, senza volere tediare anche chi comunque ci sta ascoltando, mettetevi anche in testa che questi soggetti, che sono soggetti giuridici, perché una volta che passano in Consiglio comunale diventano soggetti giuridici, non è che stanno facendo i camerieri dell’Amministrazione. Dovrebbero tutto sommato mettersi lì, avere un loro progetto, una loro idea, venire in Comune. Dice queste sono le esigenze, datemi un minimo di agibilità economica per potere fare piccolissime cose, perché le grandi cose le fate voi. Basta andare a Colle Verde e le vedete.
Quindi, tutto sommato, qual è il problema? Io faccio tanti auguri, tanti auguri a tutti quelli che hanno partecipato e speriamo che comunque qualcosa si faccia. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie.
Speaker : STEFONI
Chiaramente anticipo il voto favorevole della delibera.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Grazie, Presidente. Allora, chiaramente sono contento della discussione costruttiva. Non posso che sottolineare anche io l’aspetto prettamente di partecipazione e di avvicinamento inevitabile che ci deve essere, perché il comitato di quartiere è di fatto un elemento che si pone tra il cittadino e l’Amministrazione, quindi volto a favorire il dialogo e anche la risoluzione dei problemi.
Chiaro che sulle riflessioni del consigliere Stefoni ci sono due situazioni che mi vengono. La prima è che purtroppo, e questo credo lo condividiamo, essendo entrambi esponenti partitici, provenienti da militanze di partito, come vede, oggi nelle associazioni diminuiscono i volontari, nei partiti diminuiscono gli iscritti. La partecipazione, proprio da un punto di vista di volontà di aderire a qualcosa e in rappresentanza, mettendo a disposizione il proprio tempo, è una situazione sempre più difficile.
Sinceramente io sono dispiaciuto anche perché l’Italia è sempre stata, vuoi per la vocazione cattolica anche, dal punto di vista associativo proprio uno dei Paesi con più associazioni e con più azioni portate avanti. Quindi, anche in questo ambito lego il comitato di quartiere, così le rispondo, perché la cifra in realtà non è prevedibile, per un semplice motivo: che il comitato non è un ente che ha un soggetto giuridico. Pertanto, quello che è previsto all’interno del regolamento… E con questo colgo anche l’occasione, oltre che i rappresentanti, per ringraziare il lavoro svolto dalla delegata Loretta Peschi, dalla precedente consigliera e delegata Nadia Pizzichelli, Emiliano Rossi, che oggi non c’è e che fa parte, appunto, dell’opposizione e che ha invece partecipato attivamente anche alla stesura del regolamento, e tutti gli altri. Questo lo dico perché poi il lavoro deve essere sempre frutto di una collaborazione, se si vuole, appunto, avere un atteggiamento costruttivo e propositivo.
Quindi, dicevo, è prevista all’interno una sezione sul bilancio partecipato sull’indicazione di un progetto. È chiaro che l’aspetto prettamente numerico non è qualificabile perché non è un soggetto giuridico. Solo per questo non possiamo stanziare dei soldi a qualcuno che non è rappresentato o rappresentabile.
Questo non significa che non ci sia un percorso che…
No, appunto, non è un’associazione, non fa parte del terzo settore, quindi non gli possiamo stanziare dei soldi, ma possiamo far sì, e questo è il riscontro importante, che con l’attività delle Commissioni e dei comitati di quartiere si segua un progetto e venga stanziato un finanziamento per quel progetto. Quindi, questo lo posso garantire, è impegno da parte dell’Amministrazione.
Poi vorrei entrare da un punto di vista, velocissimo, tecnico, solamente per dire che il comitato aveva bisogno di una rappresentazione di numero dispari all’interno della presente, all’interno del comitato. Pertanto darei lettura, visto che non fa parte del deliberato, ma è parte della dell’atto, se vuole, Presidente, così diamo indicazioni anche ai presenti e magari fanno sapere, dei voti pervenuti, quindi dei membri che andranno a costituire il comitato. Dopodiché, appunto, la parola alle indicazioni di voto, che comunque in alcuni casi sono state anche anticipate.
Il comitato n. 1, quindi che sarebbe quello OA, del centro storico e Montefiore urbana, vede l’elezione di De Luca Maria Letizia con 32 voti, di Pennacchioni Lorena, con 24 voti, di Sarnataro Toni, con 23, Bartoli Marilena, con 22, Mazzarelli Roberto Gabriele, con 14, Mattei Dario, con 12, e Lopez Emanuele, con 3 voti. Questo sarà il primo comitato, quello che, qualora qualificheremo tramite il voto, andremo ad eleggere.
Il secondo che è, Stazione, Belvedere, Monte Pozzolana, Flaminia, Veio, vedrà invece l’elezione di Fattori Antonella con 22 voti, Marucelli Maurizio con 19, De Santis Stefano con 7, Bassi Raffaella con tre, Storci Franca con 3.
Infine, il terzo e ultimo, che è quello di Ponte Storto, Valle del Tevere, vede l’elezione di Palmucci Laura con 58, Boezio Luigi con 53, Portoghesi Annamaria con 36, Curzi Aldo con 20 e Lelli Jolanda con 6.
In questo modo, appunto, come ha detto, rimarremo nell’alveo del regolamento in merito all’elezione di un numero dispari. Questa è la proposta che pongo all’attenzione del Consiglio. Toglierei chiaramente… Essendo anche presentatore e Capogruppo del Partito Democratico, darei anche l’indicazione di voto, che chiaramente è di condivisione e quindi di voto favorevole. Con questo mi taccio.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Consigliere Incecchi.
Speaker : INCECCHI
Farei un piccolo intervento, così anch’io anticipo le dichiarazioni di voto e poi possiamo andare al voto, se tutti sono d’accordo. Anch’io faccio gli auguri agli eletti e credo che il comitato di quartiere sia uno strumento che possa essere utilizzato di più e meglio. Poi, alla fine, sono le persone che fanno le differenze. Quindi, secondo me, il comitato di quartiere è qualcosa che può portare delle proposte, può portare non soltanto la soluzione dei problemi, ma anche delle iniziative al Comune. È più vicino al territorio, quindi sicuramente è il modo migliore del cittadino di avvicinarsi anche all’Amministrazione.
Già l’ho detto in Commissione, sono d’accordo sull’iniziativa del consigliere Stefoni, poi dobbiamo trovare bene la formula, ma sarebbe molto bello che il comitato di quartiere potesse essere promotore in qualche modo di qualche piccola manutenzione. Che ne so? Si rompe il muretto, è un lavoro che magari costa 100 euro ma che, se deve passare per l’ufficio tecnico, l’Amministrazione, magari ha dei tempi molto lunghi. Sarebbe bello trovare in bilancio la formula, una formula in cui è il comitato di quartiere stesso che può dare indicazione per la soluzione di questo piccolo problema e poi con un fondo… Non lo so, lo studiamo, però, secondo me non è una cosa impossibile. Anche se i soldi non vanno direttamente al comitato, ma il comitato è solamente il segnalatore di un piccolo problema di manutenzione, secondo me, nei limiti del possibile, sarebbe un’ottima iniziativa.
Mi auguro che non diventi solamente il segnalatore di problemi, ma una fucina di idee e anche di iniziative che si possono fare per coinvolgere i cittadini, per fare delle giornate, per fare delle iniziative. Quindi, auguro un buon lavoro a tutti e naturalmente anticipo il voto favorevole del Gruppo.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Mi sono dimenticato che chiaramente, qualora dovesse essere approvato l’atto, come tutti auspichiamo, mi pare indicato dal Consiglio, ci sarà una convocazione degli eletti da parte del Sindaco tramite chiaramente una convocazione presso la sede consiliare. Quindi l’atto successivo sarà quello.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Va bene, grazie per il chiarimento procedurale.
Allora, essendo già state esperite le dichiarazioni di voto, passiamo direttamente alla votazione della proposta di delibera di Consiglio comunale n. 10 del 26 marzo 2024: “Convalida eletti comitati di quartiere”.
Voti favorevoli? All’unanimità si approva la proposta di delibera di Consiglio comunale n. 10 del 26 marzo 2024: “Convalida eletti comitati di quartiere”.
Chiedo al Consiglio di esprimere il proprio voto per l’immediata eseguibilità, ai sensi dell’articolo 134, comma 4, del decreto legislativo n. 267 del 2000, della delibera appena approvata.
Voti favorevoli all’immediata eseguibilità? All’unanimità si dispone l’immediata eseguibilità della proposta di delibera appena approvata.
Questo era l’ultimo punto all’ordine del giorno. Dichiariamo quindi chiusi i lavori dell’Aula. Ringrazio tutti della vostra partecipazione.