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Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Buongiorno.
Benvenuti nella seduta di Consiglio comunale del 4 giugno 2024.
Chiedo al Segretario di eseguire l’appello. Grazie.
Speaker : PREITE – Segretario comunale
Buonasera.
Travaglini Riccardo.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
È assente, mi ha comunicato la sua assenza.
Speaker : PREITE – Segretario comunale
Guadagnoli Gino; Piredda Valentina; Baldelli Emanuele; Sabbatini Noemi (presente); Lupino Alessia (presente); Incecchi Michele; Polinari Fulvia (presente); Cicciola Roberta…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Il consigliere Cicciola ha inviato una mail per giustificare la sua assenza.
Speaker : PREITE – Segretario comunale
Stefoni Fabio; Cirillo Federico; Cellitti Mauro; Rossi Emiliano.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Constatato il numero legale, si dichiara aperta l’assemblea.
Il primo punto all’ordine del giorno è la proposta di delibera di Consiglio comunale n. 17 del 9 maggio 2024 “Approvazione del rendiconto della gestione per l’esercizio 2023 ai sensi dell’articolo 227, decreto legislativo 267 del 2000”.
Chiedo al consigliere Piredda di illustrare la proposta di delibera.
Speaker : PIREDDA – Assessore
Grazie, Presidente.
Il rendiconto finanziario è il documento che dimostra i risultati finali della gestione finanziaria, evidenzia le spese impegnate, i pagamenti, le entrate accertate e gli incassi in riferimento alle previsioni contenute nel bilancio preventivo, sia per la gestione competenza, sia per la gestione residui.
La struttura del conto del bilancio è del tutto conforme a quella del bilancio preventivo e contiene i seguenti dati: la previsione definitiva di competenza, i residui attivi e passivi che derivano dal rendiconto dell’anno precedente, gli accertamenti e gli impegni assunti in conto competenza, i residui attivi e passivi derivanti dal rendiconto dell’anno precedente, riaccertati alla fine dell’esercizio, le riscossioni e i pagamenti divisi nelle gestioni di competenza residui, gli incassi e i pagamenti effettuati dal tesoriere nel corso dell’esercizio, i residui attivi e passivi da riportare nel prossimo esercizio, divisi nelle gestioni di competenza e residui, la differenza tra la previsione definitiva e gli accertamenti, impegni assunti in conto competenza, la differenza tra i residui attivi e passivi derivanti dal rendiconto dell’anno precedente e i residui attivi e passivi riaccertati alla fine dell’esercizio.
I residui attivi e passivi evidenziati in questo quadro sono stati oggetti di una operazione di riaccertamento da parte dell’ente, consistente nella revisione delle ragioni del mantenimento, in tutto o in parte ed in ciascun residuo.
I residui attivi per i quali è stata accertata la difficile esigibilità sono stati stralciati dal conto del bilancio e conservati nell’apposita voce delle attività patrimoniali (crediti di dubbia esigibilità) dove resteranno fino al compimento del termine di prescrizione. Per ciascun residuo passivo sono stati verificati i termini di prescrizione e tutti gli elementi costitutivi dell’obbligazione.
Il risultato di amministrazione tiene conto sia della consistenza di cassa, sia dei residui esistenti alla fine dell’esercizio, compresi quelli provenienti da anni precedenti.
Il risultato di gestione fa riferimento invece a quella parte della gestione ottenuta considerando solo le operazioni finanziarie relative all’esercizio in corso. La capacità di spesa di un ente è strettamente legata alla capacità di entrata, alla capacità, cioè, di reperire risorse ordinarie e straordinarie da impiegare nel portare a termine i propri programmi di spesa.
Più è alto l’indice di accertamento delle entrate, più lenta è la possibilità di finanziare tutti i programmi che intende realizzare. Diversamente, un modesto indice di accertamento comporta una contrazione della potestà decisionale che determina la necessità di indicare priorità, e quindi di soddisfare solo parzialmente gli obiettivi politici.
Altro indice di grande importanza è quello relativo al grado di riscossione delle entrate, che non influisce sull’equilibrio del bilancio ma solo sulla disponibilità di cassa. Il fondo di cassa al 1° gennaio era 1.989.858,35; il fondo di cassa al 31 dicembre è stato 3.547.414,32. Le riscossioni si sono attestate a 11.224.303,30; i pagamenti a 9.666.747,33; i residui attivi ammontano a 14.040.070,88, mentre i residui passivi a 9.254.857,87.
Il risultato di amministrazione è 7.839.625,16 di cui parte disponibile 881.557,87. Il fondo crediti di dubbia esigibilità è stato adeguatamente ridotto ed ammonta a 4.831.643,38. Non sono state attivate anticipazioni di tesoreria. L’indicatore di ritardo dei pagamenti ammonta a 10 giorni ed il fondo garanzia debiti commerciali è di euro 57.940,62.
L’accantonamento per fondo rischi contenziosi è di 87.050. Pertanto, propongo di votare favorevolmente la proposta.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere Piredda.
Interventi?
Speaker : CELLITTI
Buonasera a tutti.
Prima di iniziare la discussione, riteniamo opportuno ricordare a questo Consiglio le nostre perplessità manifestate in fase di approvazione del DUP per il triennio 23- 25, dove abbiamo contestato sia le previsioni delle entrate che le previsioni delle uscite, in quanto, a nostro giudizio, non corrispondenti alla realtà e sovrastimate.
Nel DUP erano state previste: entrate per cassa 40.700.000, uscite di competenza, 30 milioni. Spese correnti… Tra le uscite c’erano le spese correnti per 9,800, spese in conto capitale per 16,300, anticipazioni di cassa per 200, spese in conto terzi per 1,7 milioni.
Premesso quanto detto, ora passiamo ai dati di bilancio al 31.12.2023, dove riteniamo doveroso in primo luogo verificare lo scostamento tra le previsioni e il consuntivo.
Entrate di cassa: le entrate di cassa effettiva, come ci ha detto poco fa l’assessore Piredda, ammontano o circa 11,200 milioni, mentre le entrate previste per titoli dovevano essere e sono di 42,700. Quindi, abbiamo avuto minore incasso di 31,5 milioni, pari al 26 per cento delle entrate previste. Quindi, già su questo punto possiamo dire che la previsione non è che è sbagliata, ma di più: 26 per cento di incassi ricevuti, oddio… Poi, uscite di cassa: le uscite di cassa effettive sono state circa 9,7 milioni, le uscite previste per titoli ammontano a 37,450. Anche in questo caso abbiamo minori uscite per circa 27,8 milioni, quindi meno 26 per cento anche in questo caso.
Alla luce dei dati, possiamo dire che le previsioni dell’anno 2023, nonostante siano state fatte a fine esercizio 2023, se non erro sono state approvate il 29 dicembre, quindi c’era tutto il tempo per poterle rettificare: eravamo a fine esercizio, quindi si poteva intervenire sul consuntivo.
La parte disponibile, okay. Un’altra cosa che rileviamo è l’incremento dei residui attivi. Siamo arrivati a 14 milioni; l’anno scorso eravamo a 11,547, quindi si sono incrementati di 2,492, che per un piccolo Comune come il nostro, secondo me è preoccupante. Tra l’altro, non si sa quanti residui si tradurranno entrate, considerato che ben 5,179 milioni di euro sono stati accantonati per coprire i crediti di dubbia esigibilità che fanno parte dei residui attivi, senza tener conto che nel corso dell’anno 2023 sono stati accertati minori residui attivi per 1.346.
Residui passivi. Anche in questo caso la cosa è preoccupante. Noi siamo arrivati a 9,254 milioni: l’anno scorso eravamo a 7,486 milioni. Abbiamo avuto un incremento di 1,768 milioni. I residui attivi e passivi sotto questa amministrazione sono in continuo, preoccupante aumento anche rispetto all’anno scorso, cioè, ogni anno si vanno ad accumulare: dove vogliamo arrivare? Che pensate di fare per risolvere questo problema?
Su questo proprio l’assessore Piredda ci risponderà. Ci dirà “noi pensiamo di”. Poi, un altro dato preoccupante è l’allarme sulla riscossione dei tributi. Su questo punto ogni anno andiamo a peggiorare, considerando anche il fatto che le entrate che abbiamo avuto nell’anno 2023 sono inferiori a quelle avute nell’anno 2022. Se quindi andiamo ad analizzare ogni singola voce, vediamo che ci sono delle differenze enormi: IMU, l’anno scorso incassavo 10, quest’anno ho incassato 9; TARI, non ne parliamo.
Un’altra cosa che non ci preoccupa, però dice “ogni anno mettiamo”, avremo entrate in conto capitale di: quest’anno le previsioni erano di 9,530; quanto abbiamo incassato? 1,8 milioni, mi sembra, meno 18 milioni. Per questi numeri che sono stati indicati nel rendiconto ci piacerebbe sapere le motivazioni: perché sono stati gonfiati, quando sappiamo che in realtà non si verificano? Oppure, dateci una giustificazione, fateci capire i motivi,
Eh no, come no? Se tu mi dici incasso… 29 dicembre, mi dici 19,503, il 21 dicembre chiudo il bilancio, ho ricevuto, noto che ci sono 18 milioni in meno di entrate: scusate, perché non è stato adeguato il 29 dicembre?
Ecco le motivazioni per cui noi abbiamo votato contro. È stato votato per questo motivo…
Come no?
Poi, un’analisi che c’è da fare: prospetto degli incassi dell’anno 2023.
IMU: anno 2023 abbiamo incassato 1,816; anno 2022, 1,889, meno 72.000 euro. Poi, tassa smaltimento rifiuto: qui il dato è proprio preoccupante, quest’anno abbiamo incassato 1,162; l’anno scorso 1,889, 727.000 euro in meno. Teniamo presente che 600.000 euro ce li dà l’INAIL. Se, come sarà, spariranno questi importi, l’INAIL non pagherà più… Che succederà?
Perfetto. A questo punto mi piacerebbe fare delle domande. Ho letto il [...]: perché dopo la cancellazione dei residui attivi per 1, 3 non è diminuito? In fondo, abbiamo tolto dei rischi, li abbiamo accantonati. Però la voce è rimasta in piedi. Noi cioè abbiamo un fondo accantonamento pari a un terzo dei residui attivi, che mi sembra un pochino alto. O questo vuol dire che noi i 14 milioni per la maggior parte non li incasseremo.
Poi, gli incassi – delle imposte ho detti – della farmacia, un altro dato allarmante. Se vado a vedere gli incassi della farmacia, trovo 200.000 euro in meno: perché? Di norma quasi tutte le farmacie sono in attivo; perché la nostra va a perdere? Sì, è attiva, per carità, però, spiegami i 200.000 euro di differenza di incasso tra il 2022 e il 2023?
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Scusate, per cortesia, vi richiamo un attimo all’ordine della discussione. Consigliere, può rispondere? Mi scusi, sto parlando.
Consigliere Cellitti, termini il suo intervento.
Speaker : CELLITTI
Okay.
Un’altra domanda che facciamo e su cui vorremmo avere una risposta: gli incassi in conto capitale, come già detto prima, come mai non si sono concretizzati? Stessa cosa è avvenuta, vi ricordo, anche l’anno scorso.
Poi, i debiti commerciali: come mai persistono ancora debiti del 2018, 2019, 2020, 2021, 2022 e 2023, quando poco fa ci è stato detto che il Comune paga con un ritardo di pochissimi giorni, 10 giorni?
Altra cosa: in merito a questo punto, vedo che tra i debiti commerciali ci sono anche le note di credito. Perché non ce le facciamo pagare subito dai fornitori? In fondo, i soldi loro già li hanno ricevuti. Anche qui, abbiamo note di credit del 2018, note del credito del 2019 che ci devono rimborsare. Come mai non si fa nulla? Grazie. Ho finito.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie.
Ci sono altri interventi prima del consigliere Piredda?
Prego, consigliere.
Speaker : PIREDDA – Assessore
Il DUP è il bilancio di previsione, è appunto, come viene nominato, il bilancio che prevede quelle che saranno le spese e le entrate nell’anno futuro.
Il rendiconto, invece, fissa quella che è la stata la situazione nell’anno precedente, quindi fissa la differenza tra le spese previste e non pagate, o tra l’accertato e il non riscosso. Quindi, non può essere un bilancio falsato, perché è il frutto di tutta quell’operazione che hanno fatto i dirigenti sul riaccertamento dei residui attivi e passivi.
Se quindi non ci sono documenti contabili validi ed esigibili, quegli impegni, o quelle mancate entrate vengono stralciate, con una motivazione che ogni dirigente ovviamente deve apportare nel momento in cui stralcia quell’impegno dal riaccertamento, quindi gonfiato non può assolutamente essere.
Rispetto al bilancio di previsione, è chiaro che l’Amministrazione considera il trend degli ultimi anni, quindi tutti quelli che sono gli obiettivi di mandato che vuole porre e che ritiene prioritari, quindi il bilancio di previsione espone gli obiettivi sia del mandato dell’anno in corso, sia della proiezione per gli altri due anni, perché ovviamente è un bilancio pluriennale, quindi investe per annualità.
Per quello che riguarda l’aumento sia dei residui attivi che passivi, l’abbiamo anche spiegato in sede di Commissione. Ovviamente, il bilancio generale dell’ente ha avuto un aumento dovuto a varie voci, sia in entrata che in uscita. È chiaro che aumentando l’importo totale del bilancio sia in entrata che in uscita, aumenta anche il trend dei residui attivi e passivi.
Preoccupante? Ho detto che siamo apponendo dei correttivi, abbiamo già iniziato lo scorso anno; quest’anno continueremo perché è l’unica modalità che abbiamo per non entrare in sofferenza di cassa. Tutti gli anni abbiamo approvato l’anticipazione di cassa, la Giunta l’approva, ma ringraziando il cielo fino ad oggi non l’abbiamo mai richiesta. Questo perché? Perché utilizziamo un atteggiamento sempre prudenziale rispetto alla gestione delle spese. Questo perché? Perché evitiamo di anticipare per terzi, per imprese, contributi che nel bilancio di previsione ci sono, ma fino al momento dell’incasso quest’anno abbiamo deciso di avere un atteggiamento prudenziale. Idem, l’abbiamo anche detto in Commissione, sarà l’atteggiamento rispetto alla TARI, che è chiaro che è una nota dolente di quest’ente, sulla quale non ci siamo mai nascosti, ma sulla quale abbiamo posto dei correttivi, abbiamo destinato due risorse di personale all’Ufficio tributi, proprio perché abbiamo necessità di potenziare quell’area e di mettere in atto dei correttivi per garantire le entrate dell’ente in maniera più puntuale e funzionale per l’ente.
Rispetto alla gestione dei debiti commerciali, il fondo crediti commerciali non corrisponde ai residui passivi, in quanto parliamo di due fattispecie differenti. Debiti commerciali sono le fatture liquidabili e che dobbiamo pagare entro il termine dei 30 giorni. Come ho detto nelle premesse, noi adesso sforiamo di 10 giorni. Per questo motivo abbiamo uno stock di debiti, e mettiamo a fondo 57.000 euro. Perché? Perché è un fondo di garanzia. Ovviamente, lì non trovate tutta la mole dei residui passivi, perché sono due modalità diverse: nei residui passivi noi ritroviamo per competenza gli ultimi anni, però nei residui passivi, magari ci sono delle situazioni per le quali erano spese che non abbiamo potuto pagare per x motivi: ci possono stare anche economie, rendicontazioni non terminate. Nei residui, attivi e passivi, ovviamente, troviamo delle fattispecie tali che ovviamente sommandosi arriviamo a cifre importanti, ma ogni fattispecie ha una motivazione a monte, per la quale il dirigente non lo stralcia, perché potenzialmente è ancora esigibile, quindi è una responsabilità economica la decisione di mantenere o stralciare.
Questo non mi trova d’accordo sulla riflessione che ha fatto “non abbiamo approvato il DUP perché non eravamo d’accordo, perché voi approvate il bilancio di previsione il 28 dicembre, il rendiconto già era falsato…”: non c’entra niente. Al bilancio di previsione iniziamo a lavorare da giugno per portarlo in approvazione a dicembre, quindi lì riportiamo tutte quelle che sono le idee, gli obiettivi, i progetti di mandato che ogni assessore, ogni consigliere vuole portare avanti, e che quindi hanno una previsione di spesa. Il rendiconto è altro, hanno due iter amministrativi completamente differenti, con una consequenzialità di produzione di atti differenti che originano da tempistiche differenti, quindi il risultato è inevitabilmente differenti. Non è che il bilancio di previsione approvato a dicembre 2023 era falsato, assolutamente, sono proprio due realtà completamente diverse che fotografano due situazioni contabili completamente differenti del bilancio dell’ente. Soprattutto, il dato preoccupante che voi continuate a sostenere, “allarmante, allarmante”, noi chiudiamo con una cassa al 31 dicembre di 3.547.414, quindi ringraziamo il cielo, vuol dire che il margine, l’attenzione che c’è stata sia nello spendere che nell’incassare sicuramente si vede in un dato oggettivo che è la liquidità.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
No, un momento, consigliere. Prima devono parlare tutti i consiglieri che non hanno ancora parlato.
Prego, consigliere Incecchi.
Speaker : INCECCHI
Scusi, Presidente, di essere intervenuto… Siccome mettiamo tanta carne al fuoco, poi diventa anche difficile rispondere alle domande, perché qualcuna te la perdi.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Vi consiglio di prendere appunti, allora.
Speaker : INCECCHI
Prima che arrivi al 3 per cento, poi si spegne e non ho più l’appunto sottomano.
Che volevo dire? Intanto, ha già risposto l’assessore Piredda sul discorso previsione e risultato di gestione. Il risultato di gestione è quello, non può essere gonfiato, non può essere falsato. La previsione può essere difforme dalla realtà, perché uno prevede una cosa e poi non la realizza, ma questi sono i numeri reali dell’ente, quindi su questo possiamo stare tranquilli che i numeri sono loro. Comunque, è un bilancio che è vero che spaventa, man mano che cresce, perché crescono le uscite, ma crescono pure le entrate. Sicuramente, i numeri sono tali che sotto certi punti di vista non ci possono soltanto che fare piacere, perché aumenta la cassa, il risultato di gestione è di 7 milioni, di cui 800.000 disponibili, diminuisce il fondo crediti di dubbia esigibilità, diminuiscono i tempi di pagamento… È normale che i residui attivi e passivi aumentino, è così, non è che tu quelli automaticamente li incassi.
Io adesso faccio anche un piccolo discorso da ex dirigente della farmacia, così rispondo pure su qualcosa della farmacia: non è che tu tutti i crediti, cioè tutti i soldi che devi incassare li incassi istantaneamente, ma ci metti del tempo, a incassarli. Così, anche il discorso sugli impegni: molte volte il dirigente fa l’impegno un po’ più ampio, ma perché non puoi star proprio risicato al centesimo. Se io immagino che durante l’anno mi servano determinati fondi e faccio l’impegno troppo risicato, poi cadiamo nel rischio, come capitò un anno, che a dicembre avevamo finito i soldi e non potevamo più ordinare i farmaci. Quindi, che succede? Che poi abbiamo chiuso dal 27 dicembre al 31 perché non si potevano più fare variazioni, c’era il Patto di stabilità, eccetera. Quindi, è normale che poi quelle cose le verifichi nel corso degli anni, è così. Sto facendo un esempio: non puoi andare risicato con l’impegno al centesimo, è come se devo fare la spesa e mi dai 20 euro precisi precisi; se poi ne spendono 21, che faccio? Non ho i soldi? Sul discorso della farmacia che diminuisce gli incassi, volevo dire che è un trend che riguarda tutte le farmacie dopo il Covid, perché tutte le farmacie hanno fatto tamponi, quindi avevano un incasso di 15 euro a tampone moltiplicato per il numero dei tamponi fatti, hanno avuto un decremento negli anni successivi.
Bisogna aggiungere a questo che la dottoressa Ponte è stata anche in un periodo di crisi da sola, quindi, probabilmente affrontare il lavoro da soli è molto più difficile. Adesso, per fortuna…
È normale che c’è il libero mercato, però la domanda io la colgo lo stesso: perché non vanno da un’altra parte e vengono da noi? Ti do una risposta: probabilmente è perché se io trovo una fila di 20 persone, me ne vado alla farmacia successiva, se invece trovo che stanno due persone al banco che si muovono, mi metto in fila e rimango nella farmacia di zona, quindi sono sicuro che da questo punto di vista ci sarà un miglioramento.
Non so se c’era qualche altra domanda. Volevo fare anche un discorso generale: non è che è tutto rose e fiori, perché se ci raccontiamo che è tutto rose e fiori, è normale che dobbiamo avere una visione, di questo abbiamo anche un po’ parlato in Commissione, su alcuni punti che sono i più preoccupanti, tipo la TARI, che si regge fondamentalmente su un grosso importo che ci proviene dalla parte dell’ex INAIL, e che se dovesse venire a mancare potrebbe provocare veramente un grosso buco rispetto al bilancio attuale. Quindi, abbiamo parlato anche di fare dei correttivi, perché la politica serve anche a fare una visione del futuro, quindi su alcuni punti, secondo me è opportuno lavorare prima di arrivare nell’emergenza. Però, per il resto io tutto questo bilancio così brutto non posso dire che lo vedo, perché abbiamo comunque un bilancio che cresce, e quando un’azienda cresce, quando un Comune cresce, vuol dire che le cose vanno bene, non vanno male, questo è un principio proprio economico.
Mi taccio.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere Incecchi.
Altri interventi di altri consiglieri? Nessun intervento. Consigliere, lei ha un intervento solo come consigliere, solo i Capigruppo ne hanno due.
Altri interventi? Prego, consigliere.
Speaker : ROSSI
Buonasera a tutti.
Stavo ascoltando in religioso silenzio, prendendo appunti, e anche virgolettando, anche se comunque è registrato, quindi su delle affermazioni che mi hanno lasciato un po’ perplesso, fatte dal Presidente della Commissione bilancio, nonché consigliere comunale Incecchi, che adesso dirò: mi devi dare una spiegazione, perché è un po’ strano quello che tu hai detto, però una domanda all’assessore Piredda, se mi può rispondere, non so se è sfuggito a me, o no non l’ha detto nello specifico. Ha usato queste parole: “state apponendo dei correttivi” – giusto? Questo ha detto – e vorrei sapere concretamente, se può dirlo in questo contesto, quali sono questi correttivi che state apponendo, perché è importante saperlo.
Faccio notare a tutti quanti, anche a chi ci sentirà, a chi poi risentirà questo Consiglio comunale, che siamo partiti aprendo un anno a caso, uno dei vostri, dei primi rendiconti, anche se era il primo: nel 2018, debiti di questo Comune, che portavate come rendiconto nel 2018 circa, più o meno, euro più euro, euro meno, erano circa 790.000 euro di debito che il Comune aveva verso terzi.
Siamo arrivati a parlare del rendiconto, e mi riferisco al rendiconto 2023, che dobbiamo a quella cifra aggiungere uno zero. Se questa cosa non ci fa preoccupare, ditemi voi che cosa ci deve far preoccupare, come possiamo pensare di gestire un ente pubblico in questa maniera: aggiungere uno zero vuol dire che siamo indebitati di circa 7 milioni, siamo partiti da 780 e siamo arrivati a 7 milioni. I debiti sono aumentati: come può essere rosea, come può non preoccuparla, Presidente della Commissione, una situazione così? Non è semplice gestire un’amministrazione, questo lo sappiamo tutti. Ma come può non preoccuparvi una situazione del genere? Arrivo alle sue affermazioni. Secondo me ha detto una cosa giustissima: la previsione è difforme dalla realtà.
Perciò, quello che voi avete detto non è la realtà. Queste sono sue parole, le ho virgolettate. Altra cosa che secondo me è un po’ strana, detta anche da lei, che è un ex dipendente, veramente rimango un po’ così, riguardo alla farmacia; si incassa non subito, ma un po’ per volta. Ma è una cosa strana, perché comunque la farmacia a tutti gli effetti è un un’attività commerciale. Per carità, spende, prevede di spendere, di comprare, di fare degli acquisti non sempre azzeccati, non sempre indovinati; però chi viene là credo che comunque, quando prende dei farmaci, dovrebbe pagarli. Però, per come l’ha detta lei, o si rivede…
Non mi manca una parte, forse non l’ha detta…
Posso finire? Non mi manca una parte…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Scusi, non sta incalzando nessuno. Lui fa il suo intervento, scusi, consigliere, alla fine seguiremo l’ordine della discussione.
Speaker : ROSSI
Grazie, Presidente.
Volevo semplicemente capire se mi sono perso qualcosa o se lei, nel fare il suo intervento, ha dimenticato qualcosa, se ha omesso qualcosa, perché è strana questa sua affermazione.
Per adesso io ho terminato il mio intervento. Grazie.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie. Altri interventi? Ci sono altri interventi?
No, per favore. I consiglieri hanno diritto, in base all’articolo 65, a un solo intervento.
Il consigliere Cellitti è un consigliere, a meno che lei non lo deleghi come Capogruppo, nel qual caso… Allora però ci fa la cortesia…
Speaker : STEFONI
Visto che è così rigorosa nell’applicazione del regolamento, anche perché l’assessore Piredda non ha risposta a nessuna domanda e ha fatto un panegirico…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Stava facendo una cosa. Fa un intervento o no?
Speaker : STEFONI
Sto facendo le premesse per la delega dell’intervento. Posso fare le premesse?
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Non faccia…
Speaker : STEFONI
Non faccio lo spiritoso…
Se ho uno spazio da Capogruppo, al di là della dichiarazione di voto…
Ma è da censura!
Lei che è del Partito democratico…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Sto parlando, non mi interrompa, cortesemente…
Speaker : ROSSI
Presidente, io capisco… Capisco, però un argomento che lei non può dire che non è delicato… Visto che mi ha dato la parola, mi faccia finire: è delicato, importante, e comunque delle domande ci sono sorte perché abbiamo ricevuto dei documenti in maniera tardiva…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Consigliere Piredda, si sieda, a questo rispondo io come Presidente.
Se avete deciso di mandarla in caciara, possiamo pure mandarla in caciara, adesso sto parlando io e lei sta zitto, per cortesia.
L’ho azzittita.
Stia zitto lei un attimo e la faccia finita con tutte queste espressioni.
Prego, consigliere.
Speaker : ROSSI
La ringrazio che mi ha dato la parola e la possibilità di parlare.
Vorrei terminare almeno di parlare, poi, se dico cose inesatte, qualcuno poi mi correggerà.
Comunque, documenti nelle Commissioni li abbiamo ricevuti sempre il giorno stesso della Commissione, quindi discuter e prenderne visione noi l’abbiamo fatto in maniera tardiva, non l’abbiamo fatto durante la Commissione, avendoceli qualche giorno prima. Io questo sto lamentando: se avessimo avuto qualche giorno prima i documenti, e in Commissione avessimo avuto la possibilità di parlarne, sarebbe stata diversa, la situazione.
All’ultima Commissione, e ci sono i verbali, abbiamo ricevuto l’integrazione, anche se non in maniera esaustiva, un’integrazione dei documenti richiesti, durante la Commissione. È normale che oggi ci ritroviamo a fare determinate domande e che oggi ci ritroviamo magari a fare un andirivieni di domande e risposte che è legittimo. Quindi le chiedo di essere un po’ più elastica e che acconsenta a fare questo dibattito che comunque mi sembra che sia abbastanza civile per adesso.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Fermo restando che reputo che l’importanza dell’argomento sia veramente fondamentale, è appunto perché la ritengo fondamentale che richiamo tutti all’ordine, altrimenti si va comunque in caciara, scusatemi il termine dialettale, rischiando veramente di fare una gran confusione.
Per quanto riguarda la parola al consigliere Cellitti, che ritengo sia assolutamente preparato sull’argomento, per cui come consigliere ha tutti i diritti, vorrei però ricordare che diamo un ordine ai vari interventi.
Ho chiesto semplicemente al capogruppo Stefoni, nella sua qualità se delega il consigliere Cellitti alla funzione di Capogruppo, nel qual caso, senza che si facciano polemiche, e che quindi venga preso questo momento di dibattito, come ha detto, come occasione per fare un bailamme incontenibile, vorrei avere delle risposte esaustive, che fanno sì che noi possiamo continuare questa discussione in maniera sensata.
Per quanto riguarda la documentazione, io non sono stata in Commissione bilancio, ma tutta la documentazione che viene analizzata in questo Consiglio è stata depositata 20 giorni prima…
Un momento, chiariamo bene: se voi avete chiesto delle integrazioni in Consiglio, che dovevano essere più esaustive e chiarificatrici di altro, questo è stato richiesto. Ma tutta la documentazione è stata consegnata nei termini previsti dalla legge, non nei termini nostri, questo è abbastanza importante da chiarire sulla documentazione, perché le tempistiche sono importanti, quindi è bene che lei chiarisca che cos’è che è stato dato dopo, perché tutti i documenti sono stati dati nei tempi corretti, e questo è quanto.
Prego.
Speaker : ROSSI
Non ho detto che la documentazione che riguarda la delibera… cioè, che il corpo della delibera sia stato dato in ritardo, assolutamente no. Io ho chiesto che le nostre integrazioni, poi ci sono anche i verbali dove può vederlo, che sono fondamentali, perché ci danno la possibilità di capire meglio quello che si sta portando, sono state date per due volte il giorno della Commissione, e ci sono i verbali. Quindi i nostri interventi sono giustificati perché lette, analizzate, non nella Commissione, perché sarebbe impossibile farle il giorno della Commissione le integrazioni – delle integrazioni, parlo – ed è normale che oggi ci troviamo a fare qualche domanda in più e il dibattito può essere un po’ più lungo: semplicemente quello.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Il dibattito va avanti tranquillamente. Sto parlando.
Il dibattito va avanti tranquillamente. Qualcuno vuole prendere la parola?
Speaker : STEFONI
Mi attengo scrupolosamente al regolamento, intervengo io, visto che sono Capogruppo e posso parlare due volte.
Intanto, tutte le domande che ha fatto Cellitti, al di là del panegirico, come Salgari girava sui numeri, non ha risposto assolutamente a niente, assessore. Ma io la capisco perché sta in difficoltà. Ha fatto tutto un reggimento di massimi sistemi ma non ha risposto e questo non è bello.
Oltretutto, noi ci siamo dovuti andare a prendere i numeri su SIOPE, e vorrei che mi rispondesse puntualmente a queste domande: il discorso qual è? Per esempio, prendiamo delle voci, qui le abbiamo viste al volo, adesso. Eccole qua: qui abbiamo, per esempio, “compensi organi istituzionali di revisione e di controlli e altri incarichi istituzionali”, siamo aumentati nell’anno 2023 di 24.000; “incarichi liberi professionisti di studio, ricerca e consulenza”, siamo arrivati a 129.000, contro i 24.000 del 2022.
Poi siamo arrivati pure al trasferimento, istituzioni sociali private, siamo arrivati a 62.000 nel 2023, mentre eravamo a 49.000. Quindi noi che cosa abbiamo fatto? Noi siamo comunque spendendo dei soldi, sapendo che nel bilancio di previsione non entravano. Mentre non entravano soldi, noi aumentavamo i costi come una qualsiasi attività privata. Penso che la farmacia del dottor Incecchi se vede che tutto sommato il cassetto [...] tende magari a mettere in part time il farmacista, spegne le luci, compra una macchina in meno e cerca di tirare avanti l’attività.
Però, a tutte queste cose, a tutto quello che le ha chiesto il consigliere Celletti non ha risposto. Ha risposto così, non so se con una lezione della LUISS, o dell’Istituto tecnico dei ragionieri, ma francamente non ha risposto. E perché non ha risposto? Molto probabilmente non ha risposto perché non sapeva come rispondere. I dati sono quelli…
Dopo ripeterò in dichiarazione di voto.
Vede? È disordinata.
Da quando le avete tolto la delega alla gentilezza è cambiata da così a così.
Quindi, il discorso qual è? Il DUP, il DUP… Il bilancio è il libro dei sogni, lo sappiamo, ve lo abbiamo sempre detto, veniamo a fare il Consiglio per il bilancio, sapendo che in bilancio per tirare la palla avanti; ma il DUP è il DUP, ha ragione, consigliere.
Se voi, nell’arco di due giorni avete fatto il DUP e poi il bilancio consuntivo, in due giorni si è stravolto il mondo. Spiegateci in quei due giorni che è successo, perché molto probabilmente è successo qualche cosa di inenarrabile che ci potete spiegare benissimo: guardate, noi 29 avevamo un’idea; il 31 è successo questo, questo e questo, spiegateci cosa è successo in quelle 72 ore, perché qui stiamo parlando di 72 ore: 72 ore prima era una cosa, è un DUP, e dopo c’era il bilancio consuntivo. Se me lo sa spiegare, io torno a casa soddisfatto e contento, e mi fermo qua.
Presidente, mi deve stare ad ascoltare pure lei. Io in teoria dovrei parla con lei, ma lei chiacchiera con il Vice Sindaco. quindi non ha risposto. È inutile che andiamo avanti. Non parliamo della farmacia, è inutile che parliamo della farmacia, perché se effettivamente, come dice, compriamo e spendiamo meno, potremmo comprare 10.000 euro di medicinali, farne 12.000 di incasso, poi ci rendiamo conto che abbiamo il personale che dobbiamo pagare, l’affitto che dobbiamo pagare. Tra quelle voci della farmacia, lo sa meglio di me il dottor Incecchi, non ci sono i costi del personale, non ci sono i costi dell’affitto, non ci sono i costi [...] dell’inventario. Poi, oltretutto, un’altra cosa volevo dire, e mi fermo sul discorso dei numeri fantascientifici: qui c’è pure il revisore dei conti che vi diceva nel 2022, lo leggevo qua, di dover fare l’inventario patrimoniale: quando lo facciamo? Nel 2027? Nel 2028? Non mi rispondete. Non è una cosa poi così leggera non aver fatto l’inventario patrimoniale. Quando lo facciamo? Nel 2024? Nel 2025? Detto questo, questo bilancio, essendo che non vi preoccupa, c’è da preoccuparsi. Perché non vi preoccupate? Non è possibile che da ‘46 in poi siamo arrivati con gli esercizi precedenti al 1946 al 2019, con 1,229, e arriviamo a 14 milioni della vostra amministrazione: 14 milioni. Non è che siamo a Dubai, o a Berlino, siamo a Castelnuovo di Porto.
Siccome mi riservo in dichiarazione di voto di essere un po’ più puntuale, io mi fermo qua, ma voleva dire Cellitti, che il Presidente così garbatamente ha bloccato, era sostanzialmente che dal DUP al consuntivo erano passate così poche ore che nel DUP bisognava tenere in considerazione quella che era la realtà. Realtà, come al solito, che voi non tenete in considerazione.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Scusi, ma il rendiconto è del 2023, il bilancio di previsione è del 2024. Queste 72 ore tra un anno di differenza del bilancio, francamente… A scuola ci dicevano…
Altri consiglieri? Consigliere Piredda, prego.
Speaker : PIREDDA – Assessore
Io penso di aver avuto durante le due Commissioni…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Stia tranquillo, ha diritto di parlare.
Speaker : PIREDDA – Assessore
Consigliere Rossi, io penso di avere, in Commissione bilancio, sempre un atteggiamento molto chiaro, trasparente: non nego i problemi, li condivido anche con voi. Quindi, il fatto che in questi 20 giorni ci siano state due Commissioni, il fatto che mi siano stati chiesti documenti, il fatto che io abbia integrato puntualmente, quando mi sono stati richiesti, mi sembra un atteggiamento più che collaborativo.
Ieri mattina mi arriva una mail con sette punti, alla quale io rispondo; se fossi stata un’altra avrei detto “siamo al penultimo giorno”, invece no, ho risposto, questa mattina mi è stato detto “il file non si apre, è danneggiato” e l’ho rinviato prontamente, proprio per garantirvi di venire in Consiglio con i documenti richiesti. Quindi, onestamente, il fatto che non ci sia un atteggiamento collaborativo non l’accetto proprio, perché in 20 giorni, se avevate necessità di un’altra Commissione si poteva riunire. Per la Commissione bilancio, il Presidente… Se avete necessità, io tutti i giorni sto qua, quando di mattina, quando di pomeriggio, quindi io non sono quella che si nega, o quella che non vi dà le informazioni, anzi, mi sembra che quest’anno le stampe che sono state richieste, anche in quantitativo, perché stamparvi gli impegni, gli accertamenti, è una mole di lavoro importante, che giustamente io ho fatto perché il consigliere Cellitti voleva un’analisi approfondita e mi sembra più che giusto consegnargliela.
La prossima volta probabilmente gli manderò tutto tramite cloud, quindi non mi arrogherò la briga di stampare tutto, quindi avrete i documenti in maniera più puntuale, e forse preventiva, a questo punto, visto che non vi è andata bene questa modalità. Quindi, mi adeguerò a quelle che saranno le vostre richieste.
Per quanto riguarda il DUP, io ho precisato che quello è un documento programmatico. Le modalità di elaborazione del DUP seguono un iter che parte mesi prima, sul quale c’è una concertazione politica e tecnica, perché ogni assessore deve incontrare il proprio responsabile, decidere gli obiettivi e le priorità della prossima annualità e del pluriennale, e in base a quello garantire anche gli adempimenti contrattuali, quelli pluriennali, per garantire la copertura di spesa. Quindi, non è il cassetto dei sogni, ma è un ordine di priorità.
Detto questo, il DUP non è soltanto un ordine di priorità, ma è anche la situazione…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere Piredda.
Una cosa vorrei richiamare: i documenti, come ben sappiamo, essendoci come amministrazione dematerializzata, vanno dati e caricati solo su cloud, non vanno stampati. Ogni consigliere ha l’accesso al cloud; se il consigliere Cicchetti non ha l’accesso al cloud per qualche motivo che non so è bene che me lo faccio presente, ma i documenti vanno caricati sul cloud, e da lì tutti possiamo prenderli.
Altri interventi?
Va bene, questo me lo dimostri. Questo me lo dimostri in termini di legge e farò la mia ammenda.
Al momento i documenti vengono caricati in cloud e sono disponibili a tutti. Consigliere Cellitti, lei ha qualche… Poteva chiamarmi, consigliere Cellitti, sono anche il Presidente del Consiglio, poteva chiamarmi. Poteva mandarmi una mail, poteva scrivermi.
Consigliere, prego.
Speaker : CELLITTI
In data 23 maggio abbiamo fatto una richiesta. Mi sono stati consegnati i documenti, tra cui le sopravvenienze attive come descrizione, ricognizione dei residui attivi: sì, ma che vuol dire? Cosa c’è dentro? Io quello ho chiesto, non ho chiesto la cosa generale, non mi serve.
Stessa cosa: oneri straordinari, arretrati per anni precedenti: che cosa? Altre sopravvenienze passive: io volevo il dettaglio. Poi, i debiti commerciali perché non sono stati inseriti nel cloud? Me lo dice? Non lo so il motivo, li lo dovuto richiedere.
Il Presidente diceva che tutti i documenti sono là, nel cloud, non c’erano. Quindi…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Quindi li richiede nei termini e le vengono dati. Le vengono dati. Non credo le siano mai stati negati dei documenti, e soprattutto ripeto una cosa: nessuno ha nessuna intenzione di negarvi nessun documento. Vorrei proprio sgombrare il campo, è inutile. Però…
Speaker : ROSSI
Ma io non parlo… Posso? Forse non mi sono spiegato, andate a risentire la registrazione.
Io non parlo della delibera quando è stata convocata la Commissione bilancio, la prima che era datata, parlo di questa cosa che è abbastanza importante. Il 23 maggio c’è stata la Commissione, e vi faccio capire il passaggio. Non vi sto dicendo che non avete dato, o che l’assessore non ci ha dato i documenti. Sto parlando delle integrazioni, che è diverso… Il giorno 23 maggio, abbiamo il verbale, sono state richieste delle integrazioni al corpo della delibera, ai documenti della delibera che veniva portata oggi, e qui Cellitti chiede il dettaglio dei residui passivi.
Il giorno prima… Il martedì successivo, c’è stata un’altra Commissione. Noi, fino al lunedì non avevamo ancora in mano questi documenti, perciò fino al giorno prima il consigliere Cellitti ha dovuto richiedere “questi documenti che abbiamo richiesto in Commissione perché ancora non ce li abbiamo?”. Quindi, ci siamo ritrovati il giorno successivo, martedì, alla seconda Commissione bilancio, quando ci sono state date le successive integrazioni. Questo stavo dicendo, nessuno vi sta attaccando che non date i documenti. Semplicemente, erano giuste le nostre richieste, ora, di domande e perplessità e di un dibattito civile, in quanto abbiamo avuto poco tempo per studiare le cose che abbiamo richiesto successivamente. Nessuno vi sta dicendo che non avete dato o avete omesso qualcosa, semplicemente questo.
Spero di essere stato chiaro.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere, è stato chiaro, non lo era stato altrettanto, e comunque era passibile di qualche fraintendimento. Grazie.
Consigliere Stefoni, prego.
Speaker : STEFONI
Intanto, credo che la gentilezza e la correttezza del consigliere Cellitti sia proverbiale, dentro questo Consiglio, quindi credo che chieda le cose con merito, perché non chiede cose tanto per chiederle, svolge il suo lavoro di opposizione, che voi bullizzate ogni volta che c’è un Consiglio comunale…
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Consigliere, un momento. L’ho tolto io.
Speaker : STEFONI
Se qui si spegne il microfono, vuol dire che qualcuno pigia col ditino.
Si metta le mani in tasca, Presidente!
No, si deve mettere le mani in tasca perché mi spegne sempre il microfono.
Io mi permetto tutto, ci sono le pari opportunità, ormai è finito. Ci sono le pari opportunità.
Lei mi deve far parlare e non mi deve interrompere…
Ho i modi che lei non mi fa parlare, mi interrompe.
È certo perché?
È certo perché? Non è che butta là una frase e poi non risponde.
A teatro ci andiamo fra poco, però il teatro qua… Qui il problema è un altro: che lei non mi fa parlare, che lei interrompe sempre i consiglieri d’opposizione, anche quelli di maggioranza, è la casa della libertà, lì possono fare come gli pare.
A questo punto lei mi deve far finire di parlare come tutte le volte, perché buttandola in caciara non ci fate parlare. Ma siccome io ho qualche anno e un po’ di esperienza, io adesso ricomincio puntualmente a riparlare.
Detto questo, non c’è stata una risposta su niente. L’ho rifatta anche io la domanda, perché può darsi che lui parli cispadano e non sia capibile.
Adesso, io le ho fatte domande [...], è inutile che stiamo parlando qui. Qui possiamo parlare fino a domani mattina, qui non rispondete. Non rispondete né ai fatti, né ai numeri, né ai dati, non rispondete a niente.
Quando il consigliere Cellitti ha fatto una serie di domande, l’assessore non ha risposto. Ha fatto un discorso generale; quando io ti dico perché sono aumentati a dismisura i costi istituzionali – adesso qui la frase non c’è – non mi è stato risposto: perché?
Se mi dà tempo, io voglio riuscire a capire. Adesso, qui sono tanti fogli, purtroppo noi ce li stampiamo da soli: non è stato risposto…
Non le indennità, qui si sta parlando…
Non sono le indennità, ancora lo so cosa sono le indennità.
L’aumento degli incarichi ai professionisti a 129.000, se me lo spiega... Mica c’è nulla di male. Perché sono aumentati di 100.000 euro gli incarichi... 129.000. Nel 2022...
Stesso discorso... Aspetti.
Qui abbiamo pure “indennità e altri compensi, esclusi i rimborsi spesa per missioni, corrisposti al personale a tempo indeterminato”. 264.000. Mi spiega che cos’è? 264.000 euro per indennità e altri compensi, esclusi i rimborsi per missioni, corrisposti al personale a tempo indeterminato. Sono stipendi? A tempo indeterminato. Sono stipendi o no?
Vede? È semplice: io le faccio una domanda e lei mi dà una risposta.
Speaker : POLINARI ‒ Presidente del Consiglio
No. Fermo. Adesso la interrompo un’altra volta. No, questo gioco non è proprio carino.
Lei faccia le sue domande, il consigliere se le segna e poi risponde a tutte insieme. Se le sta bene, è bene. Se non le sta bene, è la stessa cosa. Sia conciso.
Speaker : STEFONI
Sono conciso. Mica devio il discorso. Trasferimenti correnti a istituzioni sociali private: 62.000 euro, con una differenza di 13.000 euro.
Tutte queste differenze sono state fatte in una situazione in cui si sapeva che, mano a mano, mancavano le entrate. Tutti questi aumenti, che ci sono stati, ci sono stati nel momento in cui... Credo che verificherete le entrate e le spese, come fa... Non l’avete fatto. Punto. Lasciamolo agli atti.
Speaker : POLINARI ‒ Presidente del Consiglio
Ha terminato?
Consigliere Incecchi, prego.
Speaker : INCECCHI
Grazie.
Premetto che c’è stata sempre massima trasparenza e credo che, per correttezza, sia giusto riconoscerlo. Abbiamo aumentato il numero delle Commissioni perché stiamo cercando di vederci più spesso. Disponibilità da parte nostra per fare sempre più Commissioni e più chiarimenti. Vi dico perché. Non è che possiamo, durante il Consiglio, rifare o fare una Commissione ex novo, andando a prendere singole voci di un bilancio, che ‒ come voi avete visto ‒ non è il bilancio di un’associazione ONLUS, di due pagine. Abbiamo un bilancio che, comunque, è una cosa piuttosto voluminosa.
Non è che uno non le vuole rispondere. Se c’è una domanda, noi siamo qua ben lieti. Però sarebbe opportuno farlo in Commissione, perché c’è il responsabile tecnico, perché abbiamo dei mastri. Nulla vieta, nulla quaestio alle domande del consigliere Stefoni o anche di Cellitti, però c’è anche un luogo per fare le cose e per svilupparle meglio. Sennò diventa un Consiglio di quelli che facevamo durante il Covid, che andavano avanti tutta la notte. Non è più il Consiglio il luogo per queste domande.
Detto questo, sicuramente sarebbe opportuno parlarne con i tempi giusti e nelle sedi giuste, sia per quanto riguarda le domande sia per quanto riguarda le risposte. Perché, poi, diventa difficile l’ultimo giorno, l’ultimo secondo. Quindi, una parola di solidarietà verso l’assessore Piredda, che ci mette sempre la faccia e non si nasconde mai, e anche all’ultimo momento non dice “no, non ho avuto tempo, non vi rispondo”. Questo per correttezza.
Volevo dire un altro paio di cose, anche riguardo alle domande che mi ha fatto Rossi. La previsione ‒ lo dice la parola stessa ‒ è una previsione, non è la realtà. Non è né una premonizione né una divinazione. Io prevedo una cosa. Prevedo un incasso. Naturalmente, non dipende solo da... La previsione si fa in base a uno storico, si fa in base a delle analisi, a dei modelli, a degli schemi. Non può essere mai uguale alla realtà. Non siamo né il mago Otelma né Gesù bambino. La previsione non si sa. Può differire dalla realtà per vari motivi, a volte anche indipendenti dalla nostra volontà.
Il discorso degli incassi della farmacia. Ci tengo a dirlo, perché era collegato ai residui attivi. È normale che il residuo attivo della farmacia non è perché Tizio ha segnato e non ha portato i soldi, giusto per chiarezza, ma perché la farmacia ha delle voci in attivo che non sono legate al cassetto immediato. Quando lei va in farmacia con una ricetta, dove non paga nulla o paga solamente il ticket, i soldi di quel farmaco vengono rimborsati dalla ASL con dei tempi che sono variabili. Quindi, che succede? Se io ho una ricetta di dicembre 2023, non incasserò quei soldi a dicembre 2023, ma li incasserò nel 2024, con dei tempi che sono più o meno variabili. Anche se adesso, devo dire, sono migliorati rispetto al passato.
Certo. Però il residuo per competenza, perché noi parliamo di anno di competenza, rimane un residuo attivo che va nell’anno successivo. Non lo posso contabilizzare, perché non lo incasso in quell’anno, ma lo incasso l’anno dopo.
Lascia perdere. Tu confondi, molte volte, il bilancio della farmacia con il bilancio dell’ente. Nel bilancio della farmacia è vero che io non incasso l’Augmentin di dicembre, ma incasso quello di ottobre, quindi ho dei soldi in cassa, però nel bilancio generale devo ragionare per anno di competenza. Non ragiono per cassa, ma ragiono per competenza. Poi ho anche dei residui che sono ancora più lenti, che sono ‒ non voglio entrare nei bilanci della farmacia, ma per rispondere alla domanda ‒ i protesici, i naviganti, le ricette degli aviatori, che arrivano ancora dopo. Questo per dire che ci sono residui che tu non incassi subito, ma incassi dopo del tempo. La risposta era...
Non è che tu puoi conoscere tutte le cose della farmacia. È normale. Però ci tenevo a dire che non è che segnavamo “Emiliano deve portare 100 euro”...
Sembrava quasi quello.
Sul discorso della preoccupazione per le spese, torno a ribadire un concetto. Non si può guardare un bilancio solamente nel capitolo spese, sennò tu ti preoccupi e dici: oddio, quanto ho speso quest’anno? Devi vedere assolutamente anche la riga accanto e dire: quanto ho incassato quest’anno? È nella differenza tra entrate e uscite che tu capisci se il bilancio va bene o no. Tu guardi solo che, rispetto all’anno scorso, hai speso di più in una voce. Probabilmente hai incassato anche di più in quella voce. Quindi, le due colonne vanno assolutamente viste insieme, altrimenti si desta una preoccupazione probabilmente irreale.
Ho ribadito il concetto che non stiamo qui a dire quanto siamo bravi e che va tutto bene. Sicuramente dobbiamo apportare dei correttivi, abbiamo parlato anche di tante cose, tra cui l’inventario che ha citato, per esempio, il consigliere Stefoni, che è una cosa che dobbiamo e vogliamo fare. Naturalmente, su alcune cose ci sono dei tempi, anche dei tempi tecnici. È impossibile fare tutto con la bacchetta magica. Sicuramente i correttivi, anche dal punto di vista del bilancio, non sono solamente nelle intenzioni, ma sono una realtà. L’assessore Piredda me ne ha detto qualcuno.
Il discorso in Consiglio non è generale perché ci piace parlare dei massimi sistemi, ma perché noi adesso stiamo facendo politica, non stiamo entrando nel dettaglio di ogni singola voce. Non credo ci siano problemi a rispondere su qualche voce, ma, naturalmente, cerchiamo di limitare anche l’argomento a riflessioni generali, sennò diventa una cosa lunga e complicata.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie.
Altri consiglieri? Prego, consigliere Piredda.
Speaker : PIREDDA ‒ Assessore
Volevo rispondere a Rossi. Non mi ricordo, onestamente, se fosse presente alla I Commissione, nella quale abbiamo affrontato il tema dei correttivi. Non mi ricordo questa cosa. Siccome è fondamentale che vengano strutturati tutti quasi con una tempistica contemporanea, è giusto, magari, spiegarli.
È chiaro che i correttivi devono essere posti sia per quanto riguarda la capacità di spesa sia per quanto riguarda la capacità di entrata. Quindi, tutta l’opera di accertamento, iniziata a metà del 2023, con i nuovi dipendenti destinati all’area tributi, apporterà i benefici nel prossimo rendiconto. Però aver censito un bacino di nuove utenze, sia per quanto riguarda l’IMU che per quanto riguarda la TARI, ovviamente, porterà dei benefici sui prossimi incassati.
È chiaro anche che tutta l’opera che è stata fatta, di bonifica della banca dati... È chiaro che adesso il cittadino in parte si accorge dell’azione, perché vede che sono arrivati tanti accertamenti. Voi sicuramente vedrete una spesa importante per la postalizzazione, che quest’anno addirittura arriverà a 80.000 euro, proprio perché abbiamo deciso di centralizzare tutta l’opera sia di accertamento che di incasso per ridurre i residui. Ovviamente, i correttivi devono essere posti sia in entrata che in uscita, altrimenti i benefici si perdono strada facendo.
I dirigenti sanno benissimo che possono impegnare le somme anche di natura centralizzata, quindi contributi ministeriali, contributi regionali, solo nel momento in cui nelle casse dell’ente entra il contributo. Quindi, noi facciamo le variazioni di bilancio nel momento in cui c’è l’accettazione del contributo, dell’opera pubblica. Va benissimo. Però, fino al momento dell’incasso, dell’acconto del 10 per cento, del 30 per cento, a seconda della tipologia del bando, noi non anticipiamo più, anche se avremmo la possibilità di cassa per farlo. È una scelta prudenziale. Questo è un importante correttivo, soprattutto perché, avendo un’importante esposizione che riguarda le spese in conto capitale, quindi tutte quelle spese investimento derivanti anche dal PNRR, abbiamo deciso di avere un atteggiamento prudenziale, proprio perché la rendicontazione di queste modalità di contributi è una rendicontazione molto particolare, che impegna molto gli uffici e sulla quale i dirigenti devono prestare un’attenzione particolare, perché è anche abbastanza facile bucare le tempistiche, quindi esporre l’ente a una mancata entrata.
Abbiamo scelto, proprio perché sta aumentando il bilancio totale dell’ente, di avere un atteggiamento prudenziale. Anche tra gli obiettivi dei dirigenti quest’anno c’è un’attenzione particolare alla gestione delle fatture in entrata, proprio perché ridurre lo stock dei debiti commerciali è possibile mantenendo un’attenzione importante alla gestione della fatturazione. Le fatture che possono essere pagate si accettano. Per le altre o viene fatta una nota di credito oppure vengono respinte. Però bisogna prestare attenzione, perché poi da lì partono i trenta giorni per il pagamento.
Per quanto riguarda IMU e TARI, nel bilancio di previsione abbiamo messo i dati che abbiamo ripreso dal portale del federalismo fiscale. Quindi, non è un’IMU taroccata, non è un’IRPEF taroccata. Semplicemente sono stati elaborati in base ai parametri dei cittadini.
Per quanto riguarda la TARI, è stato fatto un lavoro importante. È chiaro che abbiamo fatto anche una riflessione rispetto al costo del servizio, perché, potenzialmente, intervenire su una nuova modalità di erogazione del servizio potrebbe essere un correttivo. Però è chiaro che abbiamo un contratto in essere, quindi dobbiamo garantire quella spesa per il momento. Questo, però, non significa che la TARI non può essere soggetta a correttivi.
Mi spiego meglio. La sovrapposizione dei dati anagrafici, la sovrapposizione dei dati catastali, la sovrapposizione di tutta la banca dati TARI ci ha dato la possibilità di intervenire per tutti i ruoli mancanti, quindi fare un intervento sulle utenze mancanti. Questo, ovviamente, cosa significa? Significa che, aumentando la platea dei ruoli da dover emettere, ovviamente, ogni cittadino pro-quota avrà un beneficio. È chiaro che il mancato pagamento dei ruoli per più annualità espone l’ente al pagamento di un costo sociale della TARI. La TARI è al 96 per cento un tributo totalmente dovuto dal cittadino. Se i cittadini non pagano, quel mancato pagamento, purtroppo, si ripercuote su tutte le altre utenze, e questo è un dato oggettivo.
Per quanto riguarda gli indicatori analitici delle entrate, faccio una riflessione che riguarda semplicemente la percentuale di riscossione delle entrate, sulla quale ‒ come ho detto ‒ stiamo lavorando, ma che si attesta per il Titolo I al 50,53 per cento, per il Titolo II al 69,97 per cento, per il Titolo III al 36,88 per cento, per il Titolo IV al 16,98 per cento, per il Titolo VI al 3,81 per cento e per il Titolo IX all’87,76 per cento. Quindi, non è vero che non c’è un’opera di attenzione sulle entrate.
Di conseguenza, c’è anche un’opera di attenzione per quelle che sono le spese. Questo si rileva sulla disponibilità di cassa. Quello è un dato oggettivo, non è il panegirico. È un dato che è lì, fissato al 31/12. C’è una disponibilità di cassa che, in parte, è vincolata, ovviamente...
No. Non avevo capito se era un’altra domanda.
Anche su quelli che sono gli indicatori analitici delle spese per missione, abbiamo avuto spese destinate ai servizi istituzionali generali di gestione del 20 per cento. Sto parlando dell’iter concluso, quindi del pagamento effettuato. Missione 3 del 2,88 per cento; missione 4 del 22,06 per cento; missione 5 dello 0,94 per cento; missione 6 (politiche) dello 0,66 per cento. C’è stato un inizio di lavoro su quelli che sono i correttivi, anche in funzione di quelle che sono state le esigenze dell’ente prioritarie.
Lo stock dei debiti commerciali non lo calcoliamo noi. Quello è un dato che elabora il portale. Quel dato lì è un dato in diminuzione, che quest’anno, al 31 gennaio, è stato di 351.275,88 euro. Questo che cosa ha comportato? La riduzione dello stock dei debiti ha portato a liberare 111.000 euro, che è stata la prima variazione del 2024. È vero, e lo abbiamo anche detto in Commissione, che un tallone d’Achille è l’inventario, sul quale abbiamo detto che quest’anno ci impegneremo per portarlo a casa, sia perché è una spesa importante, perché è un servizio che, comunque, richiederà una spesa importante, ma necessaria per aggiornare la situazione patrimoniale dell’ente. Se sugli altri parametri abbiamo una situazione che riusciamo ad aggiornare quotidianamente, perché l’utilizzo dei portali, l’utilizzo degli incassi che vengono fatti quotidianamente sui vari conti correnti ti porta a una gestione puntuale, quindi a comprendere effettivamente la reale realtà dell’ente, però tutto quello che fa parte del patrimonio immobiliare dell’ente e che ha necessità di essere valorizzato ha necessità, quest’anno, di avere un impegno da parte di questa Amministrazione per portarlo a casa.
Anche durante le varie Commissioni, io non ho mai negato quando ci sono state difficoltà o problemi da affrontare. Io penso sempre che, nell’ambito della concertazione, una concertazione leale, ognuno di noi possa apportare il proprio contributo. Parlando sempre tra di noi la soluzione potrebbe non arrivare. Siccome siamo tutti consiglieri con pari responsabilità, io non mi trovo nella condizione di dover nascondere o pensare di eludere qualche dato da dare a voi. Onestamente, non ne trovo la convenienza né penso che possa essere un senso di responsabilità da parte di questa consiliatura.
Penso che un atteggiamento propositivo, concertativo faccia parte della mia volontà di amministrare qui dentro. È chiaro che, nell’ottica di condivisione, io le cose le dico in maniera chiara, a volte anche in maniera irruente, per carità. Però, nel momento in cui, poi, mi vengono dette delle cose, che noi tendiamo a falsare il bilancio o quello che è, mi sembra veramente poco rispettoso del ruolo di questa maggioranza. Fino ad oggi, i documenti che sono stati richiesti sono sempre stati dati. Se avete necessità del responsabile, vedo che lo incontrate anche quando io non ci sono, e ci mancherebbe altro.
Non penso, quindi, che ci sia una chiusura rispetto a questa Amministrazione. Vedo che fate accessi agli atti, anche in maniera abbastanza ravvicinata. Ben vengano. Alla fine, danno anche un impulso su alcune situazioni. Però, onestamente, continuare a dire che il DUP è una cosa e il rendiconto è un’altra... La realtà dei fatti è questa. Analizzano due aspetti del bilancio completamente diversi. È così. Uno analizza la situazione al 31/12, quindi tutto quello che è stato l’anno; l’altro analizza i prossimi tre anni, quindi si porta dietro tutto quello che è il previsionale. Negli anni è chiaro che sono dati sempre più reali, perché riferibili, le maggiori entrate, al portale del federalismo fiscale, al fondo di solidarietà (quindi, è un dato che ti dà il Ministero), ai contributi. Entri nel portale SOSE e vedi quelle che saranno le percentuali di entrate. Non c’è più questa manovra fantasiosa di costruire il bilancio dell’ente. È sempre più realistica. Soprattutto, adesso, il rendiconto, avendo una parte importante che riguarda l’analisi della situazione di cassa, ti dà veramente la situazione realistica, aggiornata alla situazione di cassa, quindi la liquidità dell’ente, che risente sicuramente della parte vincolata, che è una parte importante, ma è una parte necessaria per garantire la stabilità dell’ente.
È vero che il fondo crediti vincola una quota importante di spesa, però è anche quel fondo che ti garantisce di avere sempre un atteggiamento prudenziale. È vero che per noi amministratori, sicuramente, vincolare il 96-97 per cento delle risorse è una fatica importante ed è anche una responsabilità forte, che negli anni passati non c’era. Questo è un dato di fatto. Sì, avevate il Patto di stabilità, per carità di Dio, però noi abbiamo il fondo crediti. Abbiamo 4 milioni vincolati. Non mi pare sia tanto meno.
È chiaro che bisogna fare spese correnti necessarie. Altrimenti no. Gli investimenti ben vengano, però la spesa corrente, chiaramente, è contratta. Anche perché una quota importante del bilancio dell’ente viene destinata alle spese del personale, che sono spese obbligatorie. Vivaddio. Quella, giustamente, è tutta una parte vincolata, della quale sono anche ben contenta, visto che siamo riusciti quest’anno a fare importanti assunzioni, di cui sicuramente beneficerà tutto l’ente.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie, consigliere Piredda.
Altri interventi?
Speaker : STEFONI
Io non ho capito se era un dibattito, se era una dichiarazione di voto...
Fatemi parlare.
Siamo ancora in dibattito? Credo abbia parlato un quarto d’ora.
È nei tempi. Va bene. I tempi li decide lei. Visto che sta nei tempi...
Faccio un discorso molto più generale. Al di là di tutte le considerazioni che ha fatto l’assessore Piredda, che ci ha fatto questa lezione di economia comunale, io faccio sempre un altro ragionamento, parto da un altro discorso.
Partiamo dal discorso [...], così sveleniamo un po’ il discorso sui numeri e sui disastri del bilancio. Alle Commissioni noi partecipiamo. Ogni tanto mettiamo il ditino sull’occhio davanti ai problemi. Molte volte convergete, molte volte fate finta di niente, molte volte, invece, può darsi che abbiamo anche torto.
Sono due anni, circa, che in questo nuovo ruolo di consigliere ho cercato un attimino... Sei mesi, un anno, un anno e mezzo. Sono passati due anni. Noi abbiamo avuto un’accelerazione sul bilancio anche grazie ‒ lo voglio ringraziare pubblicamente ‒ a Mauro Cellitti. Vi posso garantire che non è facile, Valentina, al di fuori del lavoro e della famiglia, visto che non è nemmeno retribuito per fare questo lavoro e visto che, comunque, tutto sommato, non ha a disposizione tutti i giorni ingegneri, architetti, avvocati e quant’altro, cercare la quadra per dare un senso all’intervento. A proposito di senso dell’intervento, visto che noi paghiamo, anche profumatamente, dei professionisti, sarebbe il caso ‒ lo dico al Segretario comunale ‒ che ci fosse il revisore dei conti in consuntivo, che ci fosse almeno Gismondi, che è il responsabile finanziario, in Consiglio.
Al di là di tutto il bene che posso volere a questo bellissimo Consiglio comunale, effettivamente, quelli sono anche dirigenti che dovrebbero stare qua. Non riesco a capire perché non ci sono mai. Questo è un appunto che le faccio. Se, per cortesia, può parlarne con il Presidente del Consiglio, che poi ne parlerà con il Presidente della Repubblica, in modo che qualcuno qui ci sia.
Mettiamo che adesso abbiamo fatto una cosa più familiare, penso, però, che un tecnico si debba assumere la responsabilità di quello che scrive. Se io voglio fare una domanda, adesso, al revisore dei conti, il quale fa delle affermazioni abbastanza “piccose”, come si dice, a chi la faccio? A me stesso? Parlo da solo? No. Prego che almeno nel bilancio, negli equilibri e nel consuntivo... Non dico il bilancio di previsione. Voglio dire una cosa sul bilancio di previsione. Quando abbiamo il bilancio di previsione, noi ci mettiamo i tempi per andare a mangiare una pizza, perché sappiamo che ci fate un bilancio tecnico, chiamiamolo così, quello per tirare la palla avanti. Ma poi arriva a un punto che si incastra. Molte volte negli equilibri e sicuramente nel consuntivo.
Di una cosa non mi rendo conto. Faccio un discorso proprio ‒ come si dice ‒ “aglio e olio”, così almeno ci capiamo. Se, effettivamente, questo bilancio… In qualche modo, timidamente, Incecchi ogni tanto entra nella realtà delle cose. Un po’ di onestà intellettuale gli viene fuori. Effettivamente, se uno non si rende conto che 1,2 milioni in 45 anni, 60 anni di democrazia, di Repubblica italiana che abbiamo accumulato... Oggi siamo a 14 milioni. Tutti i discorsi che ci potete fare, ci potete dire tutti i numeri... Noi siamo preoccupati. Siamo preoccupati per voi, siamo preoccupati per noi, siamo preoccupati per i cittadini, siamo preoccupati per l’Amministrazione che verrà, che troverà un Comune, francamente, con il cappio al collo. Se il 96 per cento non lo possiamo spendere perché dobbiamo mettere tutti i fondi, la domanda...
Poi può anche replicare. Non è un problema.
La domanda è: come si fa nel 2019 ad aver avuto solo 619.000 ‒ dico “619.000” ‒ e nel 2023, annuale, 6 milioni e qualche cosa? Questa è la domanda. Questi sono da riscuotere. Che cosa avete sbagliato, secondo me? Se i debiti del 2019 non sono stati in qualche modo incassati, la vedo dura che li incassate. O non possono pagarli o non vogliono pagarli. Dopo cinque-sei anni, chiaramente, quei debiti diventano dei macigni. Questo intervento che dovevate fare lo dovevate fare subito. C’è anche il cittadino. È inutile che adesso facciamo il massacro, con il cannone, il bazooka e mandiamo a tutti cinquemila lettere, cerchiamo la società per recuperare il credito. In un momento del genere diventa un problema, perché devi recuperare sei anni, sette anni. Questo è semplice come ragionamento. Non è un ragionamento da capire.
A questo punto, obtorto collo, dovreste fare così. È il bilancio del Comune e non puoi dire “faccio finta che non c’è”. Nei residui attivi... E qui siamo a 14. Ma pure nei residui passivi, da pagare. È vero che abbiamo un avanzo di cassa. Io faccio sempre il discorso della farmacia. Se tu nella farmacia hai un avanzo di cassa e non paghi le fatture... È chiaro che c’è un avanzo di cassa. Ma se dovessi pagare le fatture, tutti i debiti, tu un avanzo di cassa non lo avresti mai. Questi 4,8 milioni di quest’anno non pagati, 1,8 milioni del 2022, 847.000 euro del 2023... È chiaro che hai un avanzo di cassa. Da una parte non paghi e da una parte [...] riscuoti, hai un avanzo. Facciamo un esempio. Se tutti ti chiedessero i soldi, oggi, entro trenta giorni il Comune ce la farebbe a pagarli o no? Io penso proprio di no. Se tutti i creditori... Dovremmo pagare tutto in trenta giorni.
No. Ti sto dicendo i residui da pagare. I 4,8 milioni, che sono da pagare, [...] li abbiamo pagati. Li abbiamo messi così.
Perfetto. Perciò, quando stavamo con minori passivi e minori attivi, eravamo in fallimento. È l’inverso. Il discorso è semplice. Nel bilancio si incassa poco e si spende. Prima o poi arriva a dama questo discorso qui. Ci arriva per forza. Come ci arriva? Come il discorso della farmacia. Volevo ritornare sulla farmacia: compriamo meno e vendiamo meno. Sa perfettamente il direttore, ex direttore, oggi capogruppo, di Castelnuovo Rinasce, che ci sono i costi, che non contabilizzate. Se paghi il personale non è un problema, ma su questi costi non ci sarà personale che è caricato sulla fiscalità generale del Comune. La farmacia è da chiudere, sotto il profilo contabile.
Il bilancio di previsione è il bilancio del libro dei sogni. È normale che io dica che è un bilancio dei sogni. Se da quel bilancio c’è uno scostamento tale che si arriva a un consuntivo del genere, è chiaro che è un libro dei sogni. Tutti gli anni questa frasetta. Io l’ho sentita... Ora sono due bilanci. Ogni anno noi, in via prudenziale, abbiamo fatto questo. Non è prudenziale, perché aumentano. Nello stesso tempo, il discorso delle anomalie contabili. Nessuno dice che è falso. “Falso” è un termine inesatto. Forse è un bilancio ‒ parlo sempre di bilancio, parlo sempre di DUP ‒ che non è attinente alla realtà delle cose. Serve per avere spazi di manovra all’interno dell’Amministrazione. Tutto è comprensibile, ma fino a quando non si arriva a questi livelli. Questi livelli diventano pericolosi.
Adesso avete due alternative: o si mette il cannone e la riscossione, quella a tasso zero, che penso che in questo momento non sia una cosa semplice per i cittadini, perché, su quota dieci, due non vogliono pagare, ma otto non ce l’hanno proprio. Al di là delle spese che avrete per la riscossione, secondo me, tutte queste cose non si recuperano. Pur recuperando tutte queste cose e aumentando le spese... Le spese aumentano. Avete preso più personale. Giustamente, avete quasi stabilizzato il tetto di spesa del personale, della pianta organica. Quelli sono costi. Quando fate queste cose poi sono costi fissi. Che cosa devono produrre, però? Servizi. Avete l’ufficio tributi, però pensate di esternalizzare la riscossione. O l’una o l’altra: o li spendete per i dipendenti e date loro i giusti incentivi, e con quello riscuotete... Ma è inutile che mettete più personale sull’ufficio tributi e poi si dà la riscossione esterna. C’è qualcosa che non funziona. Avete il doppio costo e, secondo me, la resa non sarà quella. Questo è un discorso da Commissione, non da Consiglio.
Tutto questo discorso ho cercato di semplificarlo, sostanzialmente. Spero ve ne rendiate conto. Io sono arrivato a questa conclusione, ne parlavo con i miei colleghi: per me non se ne rendono conto. Alla fine, i soldi [...]. Alla fine, dalla tasca o dal conto corrente o vi chiama il direttore della banca... A me non chiama nessuno. Ci sono questi numeretti. Attenzione. Queste procedure arrivano e poi, piano piano, la cosa si incancrenisce. Arrivano piano piano anche sull’occhietto della Corte dei conti. Non si spiega perché non andate a recuperare. C’è un limite. Non si spiega perché andate a spendere troppo. C’è un limite. Siccome di quello siamo tutti responsabili, noi che siamo qua dentro, francamente sono preoccupato anch’io.
Chiudo l’intervento. Sono stato circonciso.
Lo so. Ho fatto la battuta. Sei l’unico che ha abboccato.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Se non ci sono altri interventi, dichiarerei la discussione conclusa e passerei alle dichiarazioni di voto.
Chiamo il Partito Democratico per la dichiarazione di voto.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Grazie, Presidente. Buonasera a tutti.
Solo un dato è uscito fuori dalla conversazione, nel senso che non ci è proprio entrato. Ci sono constatazioni, che spettano a questo Consiglio, di natura politica, sulle scelte che fa l’Amministrazione, mentre abbiamo fatto un Consiglio, una discussione tecnica che, personalmente, ha dimenticato l’unico elemento importante. Il documento che noi oggi stiamo approvando è validato da un revisore dei conti, senza prescrizioni. Quindi, gli interrogativi che sono stati posti oggi dovrebbero, anzi dovevano, perché abbiamo chiuso la discussione, avrebbero dovuto essere di natura politica sulle scelte dell’Amministrazione. A volte per la passione, l’attenzione e la disponibilità che ci mette, scambiamo l’assessore Valentina Piredda per il responsabile dell’ufficio tecnico. Scusate: della Ragioneria. Lei si presta, comunque, a rispondere, magari non più con la... Come ha detto prima il consigliere Stefoni? Con la delega alla gentilezza. In alcuni casi. Di fatto, sta rispondendo a domande che, lo sa benissimo, in realtà andavano girate al responsabile economico-finanziario di questo ente.
Partendo dal presupposto che mi sarebbe piaciuta, personalmente, una discussione di natura più politica, sulla volontà di procedere in alcune direzioni piuttosto che in altre, fermo restando che, chiaramente, il tema di mia pertinenza era sulla TARI, ma ho lasciato che la discussione andasse avanti, perché era completa di tutta una serie di aspetti, sull’indirizzo politico di questo documento noi siamo d’accordo.
Il Gruppo del PD esprime voto favorevole.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie.
Per Castelnuovo è di tutti, prego.
Speaker : STEFONI
Sostanzialmente, replico quello che è stato il mio intervento.
Intanto, consigliere Baldelli, ha ragione: l’assessore Piredda deve far fronte alla mancanza del revisore dei conti e del “dileguante”, lo chiamo io...
Colui che si dilegua. Anche qui, non lo trovi, sparisce. Almeno in consuntivo, se effettivamente ci fosse, risparmierei all’assessore delle richieste. Le richieste che si fanno in un consuntivo è materia tecnica. Non stiamo parlando di fare lo stadio della Roma a Castelnuovo. Giusto? Se l’assessore al bilancio, che ha disponibili anche i dati... Come vedete, effettivamente, l’unica che ne parla è lei, perché ha disponibili i dati, perché si applica. Effettivamente, non ho mai ricevuto dinieghi sull’acquisizione dei dati. Dovete capire che noi lavoriamo con tempi e modalità molto differenti da quelli con cui lavora chi sta in maggioranza. Anche io sono stato in maggioranza. Come tu sai perfettamente, Baldelli, quando stavi in minoranza sapevi la difficoltà di recepire un solo documento.
Mettiamoci in testa che ‒ quando si fanno le Commissioni ‒ le Commissioni si fanno, di solito, per lavarsi la coscienza amministrativa: devo fare la Commissione. In Commissione, invece, quando affronti il problema della TARI? Parlo in termini politici, come dice giustamente il consigliere Baldelli. Quando, in Commissione, affronti il problema della riscossione? Non che ti arriva l’annuncio dell’assessore, magari tra tre mesi, che ha deciso di fare un’azione più o meno devastante. Quando si va in Commissione... Un conto è la Commissione che dobbiamo fare, prendiamo il Regolamento del Consiglio comunale, facciamola quattro-cinque giorni prima. Come sapete, io non ho mai dato limiti, se un giorno prima o un giorno dopo. Non mi sono mai attaccato all’orario, a invalidare. Non ho tediato con lettere nemmeno il Segretario comunale. Certe volte le Commissioni si sono fatte pure non nei tempi. Ho mai contestato questo? Io contesto il merito delle cose. Io contesto che il Comune sta indebitandosi continuamente, in maniera continua, senza soluzione di continuità, avendo dei servizi sufficienti, diciamo così, senza un’opera pubblica, nemmeno se ti ammazzi. Se non ci fosse stato il PNRR, francamente, stavamo ancora a “carissimo amico”.
La domanda qual è? Bisognerà trovare il problema. Se tu vai in una qualsiasi azienda, ti tira fuori le carte e ti dice: “Il problema è questo”. Domanda: visto che è questo, qual è il problema? La domanda finale è questa: qual è il problema di questo bilancio? Siccome non sta a me, perché io non porto la macchina... Una volta un amico mi ha detto: “Guarda, Stefoni, qui bisogna capire quanti siamo, dove andiamo e chi porta la macchina”. Qui chi porta la macchina di certo non siamo noi, ma sicuramente vogliamo sapere qual è il problema per uscire da tutto questo. Di questo problema si dovrebbe parlare in Commissione, in più di una Commissione, sennò ci ritroveremo agli equilibri del bilancio, stessa storia, perché non è che cambierà il mondo, ci ritroveremo al bilancio di previsione...
Quindi, chiudendo il discorso, io sono estremamente preoccupato dell’andamento del bilancio, sono estremamente preoccupato di questa situazione. La cosa che più mi preoccupa è che voi non vi preoccupate. Per voi è una pratica da fare in Consiglio comunale. Facciamo il consuntivo. Poi, chi deve andare a prendere lo spritz, chi deve andare a ballare, chi deve andare da qualche parte, ed è finita la cosa. Io non ci dormirei la notte, sapendo che questo trend diventa sempre più pesante.
Detto questo, chiudo il discorso, sperando di aver fatto capire e di aver interpretato quello che ci siamo sempre detti con i miei colleghi. Il nostro voto non potrà essere assolutamente favorevole. Voteremo contro questo consuntivo. Speriamo che i rilievi almeno del revisore dei conti li prendiate con determinazione e li portiate avanti.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Per Castelnuovo Rinasce, prego.
Speaker : INCECCHI
Abbiamo già anticipato tanti argomenti. Voglio solamente rispondere a un argomento che ha posto il consigliere Stefoni. Non è vero che a questa Amministrazione non importa nulla dei numeri perché non sono soldi nostri. Questo non è assolutamente vero. Cerchiamo di fare le cose nel migliore dei modi, per quanto ci possiamo riuscire. È vero che senza PNRR non avremmo fatto le opere pubbliche. Però il PNRR c’è. Non facciamo discorsi sempre ipotetici. Ci sono 14 milioni di euro di opere pubbliche da spendere. Prendiamo pure i fatti.
Con i soldi comunali che ci fai? Intanto, con i soldi comunali ci fai l’assistenza domiciliare. Delle cose le fai. Credo sia giusto anche riconoscere quelle.
Chi porta la macchina? Noi portiamo la macchina, ma voi siete dentro la macchina con noi. Non abbiamo né intenzione di lasciarvi per strada né di non portarvi. Quando si fanno dei discorsi in Commissione, e riconosco che molte volte, quando c’è lo spirito collaborativo, comunque escono fuori degli argomenti che possono essere anche motivo di confronto per il futuro... Secondo me, quelli sono i momenti migliori. Alla fine, al di là del singolo numero, del controllo, che è giusto che ci sia, su quel dato, perché abbiamo speso 10.000 euro in più o in meno, a me interessa pure la programmazione del futuro. È quella che dobbiamo fare noi. Noi dobbiamo pensare a quello che succederà tra tre anni, tra cinque anni, tra dieci anni. È così che vedi la vita del paese, a prescindere dalla spesa corrente. Sono d’accordo, quindi, sulla massima collaborazione.
Ribadisco il fatto che il bilancio non è così negativo come lo vedete voi, perché comunque è un bilancio in attivo, è un bilancio che sta crescendo. Ribadisco la mia preoccupazione perché è vero che la gente alcuni servizi non li paga perché non ha i soldi. Quindi, anche se tu vai a fare un recupero certe volte quel recupero e quel dato non sarà un dato reale per tanti motivi. È anche vero che noi abbiamo tolto un sacco di debiti. Questo è lavoro che abbiamo fatto nel tempo Erano diventati inesigibili, portati avanti nel bilancio da tanti anni. Comunque un aggiustamento del bilancio c’è stato perché crediamo che sia giusto, sennò è facile portarsi dei crediti che non incasserai mai. Quelli veramente gonfiano un bilancio. Questo è un bilancio reale su cui dobbiamo continuare a lavorare.
Dobbiamo assolutamente vedere il risultato, che è un risultato positivo.
L’invito è al voto favorevole.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie.
Passiamo alle operazioni di voto.
Chiedo al Consiglio di esprimere il proprio voto in forma palese, per alzata di mano, per l’approvazione della proposta di delibera di Consiglio comunale n. 17 del 9 maggio 2024 “Approvazione del rendiconto della gestione per l’esercizio 2023 ai sensi dell’articolo 227 del decreto legislativo n. 267 del 2000”.
Voti favorevoli? Voti contrari?
Con 7 voti favorevoli, si approva la proposta di delibera di Consiglio comunale n. 17 del 19 maggio 2024.
Passiamo ora alla dichiarazione...
Speaker : STEFONI
Presidente, io devo andare via. C’è il vicecapogruppo Emiliano Rossi.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Il consigliere Stefoni ha detto che deve andar via.
Prima di passare al secondo punto all’ordine del giorno, mi preme dire una cosa. Lo dico anche un po’ con dispiacere, devo dire la verità. Ci ritroviamo sempre poi in Consiglio, come spesso accade, a dire che le Commissioni non sono fatte, non sono fatte bene, non servono a niente, salvo puoi dire che invece sono importanti, che non le facciamo nei termini giusti. Insomma, io credo che il consigliere Cellitti abbia fatto un gran lavoro per quelle Commissioni. Si svilisce anche il lavoro che ha fatto lui. Non è bello. Servono le Commissioni? Il martedì si fanno nelle Commissioni, come ho chiesto gentilmente, non perché il consigliere deve andare in palestra o a giocare a tennis come certe volte, scherzando, si insinua per fare delle battute, ma perché c’è il responsabile amministrativo.
I Consigli che preferisco fare il martedì e il giovedì hanno un senso. Abbiamo il responsabile amministrativo e tecnico. Non devono stare qui fissi. Possiamo anche chiamarli. Stanno lavorando. Nel momento in cui servono, vengono chiamati. Per cui, questo gridare sempre allo scandalo di inadeguatezza tra uno spritz e una chiacchierata è un po’ svilente. Lo dico veramente, perché sinceramente non credo che il lavoro che voi fate sia inutile, ma non credo nemmeno sia bello continuare questa presa in giro di quello che si sta realizzando.
Fondamentalmente, un Consiglio fatto da due parti, una maggioranza e una minoranza, credo abbia come minimo un obiettivo comune, che è quello del benessere del nostro paese e della nostra collettività. Divergono sicuramente i modi e le vie per arrivarci, ma non sicuramente l’obiettivo finale.
Per cui, certe volte è brutto assistere a un teatrino. Come hanno detto il consigliere Baldelli e anche il consigliere Incecchi, quante volte quelle Commissioni, che comunque per noi sono importanti, perché comunque è tempo che dedichiamo ognuno di noi, maggioranza e minoranza, della nostra vita, che abbiamo deciso spontaneamente di mettere a disposizione, debbono essere schernite e vilipese? Ci sono momenti in cui dal confronto escono fuori delle cose che poi attuiamo e sono sempre positive.
Scusatemi, ma mi sentivo di dirlo. Se servono più Commissioni, facciamone di più, ma non arriviamo sempre in Consiglio con la solita cosa che in Commissione manca questo e manca l’altro. È veramente brutto. Come dice lei, sono anni che andiamo avanti con questa cosa. Sono anni che si ripete sempre questo. Non è sempre così. È anche il vostro lavoro di minoranza che viene svilito in questa maniera.
Grazie. Rimane?
Speaker : STEFONI
Solo un inciso. Non ho mai detto che le Commissioni sono inutili, anzi. A parte che abbiamo sempre partecipato. Anzi, forse noi abbiamo partecipato più di altri. Però, al di là di questo, non si tratta di determinare chi partecipa di più, dico che le Commissioni hanno un senso se si mettono sul tavolo i problemi e non il documento da portare in Consiglio. Se preventivamente il problema si anticipa e se ne fa un discorso politico e di visione, ha un senso la Commissione.
La Commissione intesa come butto là il foglio del regolamento, facciamo un esempio, non ha senso. Bisognerebbe partire prima dicendo, visto che stiamo per parlare del decoro: “C’è un problema di decoro. Voi che ne pensate? Come lo buttiamo giù?”. Quel passaggio è fondamentale, non che quando arrivi mi porti il foglietto e dici che dobbiamo fare un emendamento. Orami il grosso è fatto. Questo io dicevo, e lo dicevo proprio per cercare di lavorare meglio con una prospettiva di visione, a differenza di una prospettiva di censura. Uno si mette a fare Catone censore, questo sì, quello no. Quello francamente è più svilente, visto da noi, dalla posizione.
Detto questo, non mi sembra – qui ci abbiamo anche il Vice Sindaco Gino Guadagnoli, che ha tutta la mia simpatia – che la Commissione Lavori Pubblici… Qui non facciamo più lavori pubblici? Non è stata più convocata. C’era da fare, c’erano mille cose da fare. Io posso dare degli alert su questa cosa, ma non cito mai la Commissione. Qualsiasi tema di confronto è fondamentale. Io vengo in Consiglio comunale, ma potevo pure dire “Non ci vengo proprio. Si vota no”. E finiva lì la storia. Quando si va in Consiglio comunale ci si confronta e il costrutto può essere anche aspro. Deve rimanere sempre nell’ambito dell’educazione, nell’ambito della non offesa, nell’ambito del rispetto dei ruoli. Però, francamente, quando ti puoi confrontare, come nel caso del consuntivo, che si faccia. Noi siamo preoccupati, siamo veramente preoccupati.
La ringrazio dell’intervento. Lo chiudo qui perché non vogliono andare avanti, però, francamente che noi diciamo che le Commissioni sono completamente inutili e sono prese alla leggera francamente non è vero.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie.
Passiamo al secondo punto all’ordine del giorno, proposta di delibera di Consiglio comunale n. 16 del 18 aprile 2024 “Approvazione regolamento comunale di decoro e arredo urbano per esercizi commerciali nel centro storico ed aree limitrofe”.
Chiedo al consigliere Lupino di illustrare la proposta di delibera.
Consigliere Rossi, può sostituirmi?
Speaker : LUPINO
Grazie, Presidente. Buonasera a tutti.
Oggi presentiamo questo regolamento comunale di decoro e arredo urbano per gli esercizi commerciali nel centro storico ed aree limitrofe, così come definito dal PTPR.
Ci tengo a precisare che questo regolamento è stato preceduto da diversi incontri svolti con le altre parti in causa o parti interessate, che sono i titolari di esercizi commerciali, stakeholder, come suggerisce il collega Baldelli, che verranno poi interessati e sui quali andrà a ricadere in maniera più pratica il regolamento.
Durante questi incontri è stata presentata una prima bozza di regolamento. È stata presa in visione dai titolari che hanno espresso chiaramente sia le loro eventuali perplessità che dei suggerimenti da apportare allo stesso.
Sulla scorta di queste indicazioni si è provveduto a portare avanti il regolamento che, secondo noi, è necessario per poter adeguare anche ad uno standard un pochino più elevato di decoro e arredo urbano quegli spazi pubblici sui quali insistono poi le richieste di occupazione di suolo pubblico delle attività commerciali. Sono maggiormente gli spazi della piazza e alcuni spazi su via Roma.
Sono seguite poi due Commissioni Statuto e Regolamento. Ringrazio anche la minoranza e gli altri componenti delle Commissioni. Credo che il consigliere Stefoni abbia fatto una richiesta specifica sul successivo controllo, quello che è già vigente, delle autorizzazioni rilasciate, ma era già inserito, come avevamo visto anche insieme qui nell’articolo 7, tra le norme transitorie. Queste disposizioni intervengono su tutte le nuove richieste. Verranno fatte salve, anche se non conformi a quanto indicato dal regolamento, tutte le precedenti richieste, purché a suo tempo regolarmente autorizzate. Mentre per le nuove chiaramente provvederà a far seguire il regolamento e sarà anche nostro compito e interesse richiedere al Comandante dei vigili urbani, dottor Mario Negri, per l’area interessata, un controllo su tutte quelle di dubbia autorizzazione precedente.
Pertanto, chiedo a questo Consiglio di votare favorevolmente alla proposta.
Speaker : STEFONI
Faccio un piccolo intervento e poi vado, perché purtroppo ho un impegno che non posso rimandare.
Noi siamo completamente d’accordo a normare tutto il regolamento del decoro urbano, anche perché prima c’era un altro regolamento, ma il regolamento, come tutti, è un regolamento dinamico, si va avanti, si cambia.
L’unica anomalia che avevo chiesto, perché secondo me doveva essere emendabile, riguarda la perimetrazione di quest’area che, secondo me, va un po’ a cozzare tra il centro storico e il centro urbano. Sostanzialmente, che cosa succede? La regola vale per il centro urbano che parte dal cimitero e vale per la piazza di Castelnovo. È comprensibile a tutti che la maggior tutela andrebbe nel centro storico. Facciamo un esempio. L’insegna nel centro storico non può essere a neon, mentre, magari, un’insegna di via Roma se è a neon succede poco o niente.
Se noi facciamo questa perimetrazione, mettiamo le prescrizioni, secondo me, noi dovevamo fare due aree, una per il centro urbano e una per il centro storico, a maggior tutela quella del centro storico, chiaramente, perché l’insegna del centro storico non può essere come quella di via Roma. Quindi abbiamo detto: rimandiamo un attimo il punto all’ordine del giorno oppure emendiamo, ma emendare vuol dire che con il tecnico che ha tirato giù il regolamento bisogna avere un confronto. Noi abbiamo questo tipo di problema. Oggi andiamo ad approvare un regolamento che francamente è un regolamento che, secondo me, è zoppo su questo. Tutto qua. Questo era l’unico dubbio, non la volontà del regolamento. Però, siccome il consigliere Rossi continuerà perché ne abbiamo parlato insieme, io, Segretario, vado via.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Consigliere Rossi, prego.
Consigliere Rossi, prosegue lei l’intervento del collega Stefoni? Prego.
Speaker : ROSSI
Giustissimo quello che ha detto il mio capogruppo Stefoni. Vorrei integrare con qualcosa che è giusto… Anzi, c’è stato il percorso che ha esposto la consigliera Lupino. Sono stati convocati i commercianti, hanno portato loro delle osservazioni e voi le avete poi tramutate in un regolamento. È giusto il percorso che è stato fatto fino a quel momento. Volevo sapere – magari mi risponde dopo, così faccio tutte le domande - quanti incontri sono stati fatti. Mi sembra che abbia detto un paio di incontri, quattro incontri con i commercianti. Chiedo ufficialmente se è possibile avere, successivamente, dopo il Consiglio o domani, tutti i verbali che sono stati fatti con i commercianti, questi quattro verbali. Immagino che siano stati fatti dei verbali degli incontri.
Vorrei soprattutto sapere se poi, una volta messe nero su bianco tutte le richieste o le perplessità che ogniqualvolta i commercianti vi portavano, poi, alla fine, avete dato ai commercianti stessi ciò che è uscito da tutti questi incontri, cioè questo testo che noi andiamo oggi ad approvare, quello che avete portato in Commissione. Avete fatto vedere quello che è uscito alla fine?
Nella prima Commissione che abbiamo fatto, c’è anche il verbale, avevamo richiesto alcune cose, alcuni emendamenti, come quello per cambiare la perimetrazione e farne una un pochino più restringente, che riguardava un po’ più il centro storico, e una leggermente più a “manica larga” per un altro contesto, una A e una B, potevamo chiamarle così.
Avevamo anche richiesto di poter creare un nuovo capitolo dove poter mettere dei soldi e dove poter dare la possibilità a chi si volesse poi mettere in regola o cambiare un’insegna, farla più carina e adeguata al regolamento, che poteva - la formula non possiamo trovarla noi, ma ci sono poi i tecnici che trovano la formula - attingere a questo capitolo e avere un 50 per cento di rimborso.
Noi abbiamo richiesto delle cose, che si dovevano tramutare in emendamenti. Poi, certo, l’emendamento tecnico non possiamo farlo noi. Noi abbiamo avanzato delle richieste. Dovevate portare, visto che c’era tutto il tempo, la delibera con gli emendamenti, se venivano accettati, naturalmente.
Ad oggi ci ritroviamo a non capire se questi emendamenti che abbiamo proposto sono stati accettati, se è cambiato qualcosa o se può cambiare qualcosa nella delibera.
Le chiedo di rispondermi alle domande che le ho posto.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Grazie, Presidente.
Ho solamente un dubbio che non ho capito rispetto alla richiesta, cioè il fatto che questo è un regolamento, quindi la possibilità di incentivo, in realtà, dovrebbe essere una delibera non strutturata da regolamento, perché è un impegno finanziario.
Infatti. Sto dicendo che tecnicamente in realtà…
L’atto è anche meritevole, chiaramente, non come rimborso generico, ma strutturato come giustamente andrebbe strutturato dai tecnici, come giustamente detto.
Per fare un esempio del Consiglio comunale, pure se decido di spendere 10.000 euro per i microfoni non è che la cifra la metto all’interno del regolamento. Deve essere una delibera di Giunta che…
Un consigliere, giustamente, deve chiedere la volontà e l’impegno della Giunta a deliberare un finanziamento relativamente a quella che può essere una proposta. Secondo me, l’emendamento di per sé all’interno del regolamento non è proprio prevedibile da un punto di vista tecnico.
Oggi ci potrei mettere 10.000 euro, l’anno prossimo 100, domani 1.000. Come facciamo a inserire una cosa che poi potrebbe cambiare negli anni a seconda della volontà di incentivo? Io sarei pure d’accordo, ma strutturiamo insieme un impegno economico. Facciamola al contrario: il Consiglio impegna la Giunta a stabilire una cifra, un incentivo, una modalità di incentivo per le variazioni.
Non per fare polemica, ma giusto per capire, perché io non facevo parte della Commissione. Perché gli emendamenti vi aspettavate che fossero recepiti e invece non sono stati recepiti? Grazie. Intanto volevo chiarire questo.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Assessore Guadagnoli, prego. Se magari chiarisce riguardo agli emendamenti.
Speaker : GUADAGNOLI – Vice Sindaco
Prima di tutto ringrazio la consigliera Lupino per la proposta di intervenire sulle attività commerciali, anche normando con un regolamento del decoro urbano, vista tutta la discussione di prima, che non si fanno correttivi e non si fanno aggiustamenti. Invece, la risposta è stata data dall’assessore Piredda e adesso la abbiamo dalla consigliere Lupino. Ringrazio tutte e due.
Ho visto quanto si è spesa per gli incontri che ha fatto con i commercianti, ma soprattutto quante proposte riceveva dai commercianti per potere redigere questo regolamento, che poi deve essere comunque un regolamento tecnico che segue certi vincoli del PTPR. Mi è dispiaciuto che è andato via il consigliere Stefoni per un evento non rimandabile, perché volevo rispondere anche a lui, perché ci siamo incontrati, abbiamo parlato di questa cosa di fare due zone. Poi, quando ho visto la perimetrazione della zona da PTPR, secondo me, il Consiglio poi voterà, non è giusto fare due zone, perché com’è stata perimetrata ha dato l’allocazione a tutto il centro storico.
Se parliamo di piazza e di via Roma che hanno una certa bellezza, perché anche via Roma deve avere una certa bellezza perché rappresenta l’entrata nel paese, per la passeggiata nel paese, quindi deve avere un certo decoro e altri regolamenti. Secondo me, dove arriva la perimetrazione, che è un vincolo del PTPR, prima del cimitero, dello svincolo del cimitero, è giusto fare una perimetrazione del genere.
Vengo alla domanda del consigliere Rossi. Questa è un’altra iniziativa che questa Amministrazione ha preteso ed è riuscita a intraprendere per le attività commerciali, ovvero la rete d’impresa.
Grazie alla rete d’impresa che si è costituita e che si è formata – adesso, mi pare, hanno aperto anche il conto bancario, quindi ci siamo per potere dare il contributo di 100.000 euro dalla Regione Lazio – possiamo procedere al progetto che era stato ideato prima e poi tra i commercianti, perché sono i commercianti che, come diceva il consigliere Rossi, devono partecipare e migliorare la vita del paese, perché noi amministratori possiamo dare gli input, possiamo dare gli incentivi, ma è l’attività commerciale che deve migliorare per se stessa e fare magari proposte per se stessa.
Penso che questa rete d’impresa potrà aiutare moltissimo. I commercianti devono credere sempre di più a questa rete d’impresa. Poi, ecco, noi facciamo i regolamenti di arredo urbano e sono contento che vengano fatti, perché poi riceviamo sempre segnalazioni.
Come diceva la consigliere Lupino prima, l’ha spiegato benissimo, non è che adesso da questo regolamento in poi c’è una normativa sulle insegne, sui dehors. Tutto quello che è stato autorizzato in precedenza non viene stravolto. Lo dico anche per dare una risposta ai commercianti che ci seguono in streaming su tutto quello che è stato realizzato prima. Sulle aree del centro storico è stato già dato il secondo parere della Sovrintendenza, parlo di insegne, con regolamenti che sono superiori anche all’ente amministrativo.
Per quanto riguarda i dehors, cerchiamo, visto che è una piazza bella, ma secondo me anche una via deve essere bella, deve essere sempre migliorata, la perimetrazione che è stata fatta, per rispondere alla domanda, secondo me, è giusta.
Quando ho parlato con il consigliere Stefoni credevo che arrivasse fino alla stazione, alla Flaminia, alla parte della Flaminia. Invece, ho visto che la perimetrazione riguarda una parte di via Roma, metà via Roma, e il centro storico, il centro della piazza. È giusto che sia fatta così, perché poi la stazione ha il vincolo paesaggistico. Poi passa la strada statale. L’ANAS può dare prescrizioni sulle insegne e bisogna chiedere altre autorizzazioni.
Ringrazio ancora Alessia per la proposta di questo regolamento. Sono contento che iniziamo proprio con una norma per attivarci per i controlli e per tutto quello che è stato fatto e discusso con le attività commerciali. Spero che tutto venga fatto perché cerchiamo sempre di migliorare questo paese e la sua bellezza. A livello paesaggistico già conosciamo le sue bellezze, ma deve essere ancora migliorato anche a livello di bellezza come attività commerciali. Deve essere un piccolo salotto. Io credo in questo e credo che negli anni con questo Regolamento, con la rete d’impresa e con altre iniziative si possa fare.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Grazie. Consigliere Lupino, prego.
Speaker : LUPINO
Grazie.
Rispondo al consigliere Rossi. Sono stati fatti quattro incontri. Le darò assolutamente i verbali. Anche se credo che non fossi tenuta a farli, comunque li ho fatti e li ho consegnati alle persone che erano presenti, alle quali è stata data anche la bozza definitiva del regolamento, questa che noi abbiamo oggi qua.
Ne è la riprova il fatto che alcune persone, nonostante questa non fosse già entrata in vigore, in quanto ancora non portata, si sono già adeguate. Faccio l’esempio, non me ne vorrà se lo cito, della gelateria Lele’s, che ha provveduto, prima ancora dell’entrata in vigore di questo regolamento, ad adeguarsi con l’acquisto di arredo urbano consono e prescritto da questo regolamento.
Sul fatto del capitolo per i soldi mi trova assolutamente d’accordo. Chiedo scusa se non l’ho citato prima nella presentazione. Come ha spiegato, credo correttamente, l’assessore Baldelli credo sia un atto successivo e separato rispetto all’approvazione di questo regolamento.
Per quanto riguarda l’emendamento, in realtà a me quell’emendamento, come lei ricorda, in Commissione non mi trovava d’accordo, nel senso che non ritenevo che dovessi essere io. Forse ho fatto una valutazione errata e magari poi chiedo alla Presidente se cortesemente mi dà spiegazioni in merito. Io sono d’accordo con questa perimetrazione che ho presentato, perché la ritengo corretta e ritengo che vada adattata anche a quella parte di via Roma che arriva fino a sotto al cimitero così come determinato da PTPR.
Sapevo che c’era questa volontà da parte della minoranza, ma aspettavo un emendamento o una richiesta di emendamento probabilmente da parte vostra. Non volendolo accettare, non avrei ritenuto corretto presentare un emendamento che non mi trovava assolutamente d’accordo.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Consigliere Rossi, quando ho parlato con il collega Stefoni, al termine della Commissione Statuto e Regolamenti, si sarebbero dovuti portare degli emendamenti e li avremmo portati in Consiglio per sottoporli al Consiglio, presentati da voi, i vostri emendamenti.
Vogliamo interrompere e fare una Capigruppo per scrivere gli emendamenti e li votiamo?
Speaker : ROSSI
Abbiamo chiesto in Commissione la motivazione di quella perimetrazione. Non è che siamo contrari ad una perimetrazione. Abbiamo chiesto: “Perché avete fatto questo cerchio?”, e avete dato la spiegazione.
Poi, sollevavamo un dubbio, nel senso che volevamo farla per il centro storico leggermente più piccola rispetto alla vostra, con delle regole come vengono riportate in questo regolarmente, e una leggermente più a maniche larghe per la stazione e così via.
Fondamentalmente, siamo d’accordo comunque con questo regolamento. Era solamente una richiesta che poi può piacere o non può piacere. Fondamentalmente siamo d’accordo con il regolamento.
Non so se il Segretario può darmi un aiuto, un supporto se si può inserire all’interno di un Regolamento la volontà dell’Amministrazione di dare un aiuto e quindi creare un presupposto per cui i commercianti possono avere un aiuto.
Certo, la parte economica è un altro passaggio che non può essere inserito nel regolamento. Questo lo so. Io non volevo inserire la cifra economica nel regolamento, assolutamente.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Sarebbe da inserire nelle norme transitorie. Ovviamente, questo regolamento, nel momento in cui diventa attuativo, tutto quello che viene fatto di nuovo deve seguire questa nuova normativa. Nel momento in cui devi sostituire un’insegna, un dehor, ovviamente, lo devi sostituire secondo determinate regole.
Chiaramente, se uno sostituisce una insegna dopo quindici anni credo che debba essere dato un arco temporale in cui questo…
Sì, individuato più come incentivo a sostituirlo “per”, ma non sine die. Giusto?
Speaker : ROSSI
Colgo anche quello che ha detto l’assessore Baldelli. Vorrei chiedervi: c’è la volontà di questa maggioranza nel creare un presupposto in cui i commercianti, che magari hanno, non faccio i conti in tasca a nessuno, non mi permetto assolutamente, però, che vogliono attingere a questo studio economico che sia, quantifichiamolo, lo quantificherete voi dopo nella Giunta o insieme in una Commissione, c’è questa volontà da parte vostra di aiutare chi vuole cambiare un’insegna o un qualcosa e mettersi in regola con il regolamento, dargli una mano? C’è questa volontà?
Speaker : LUPINO
Ritengo di poter parlare a nome di tutti. La volontà c’è. Vero è quello che diceva la Presidente, che se noi lo inseriamo questo poi diventa perpetuo, da qui in avanti. Invece, è chiaro che quello che si andrà a fare sarà un aiuto, però ristretto nel tempo. Magari stabiliamo una data entro la quale adeguarsi e usufruire di questo fondo che andrà creato. Lo ritenevo un atto separato rispetto al regolamento.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Io vorrei ribadire un po’ quello che ho detto anche in Commissione, visto che comunque della Commissione faccio parte, a proposito della zonizzazione rispetto alle zone più a maglie larghe, come la stazione. In realtà, ci sono delle norme che sono sovraordinate a noi, per cui le insegne della stazione sono tutte soggette ad autorizzazione paesaggistica, che fa riferimento alle normative e agli articoli del Piano territoriale paesaggistico. Quindi, le insegne vanno fatte secondo quella normativa regionale che è sovraordinata sia alle norme comunali che alla viabilità. Per cui, c’è una vincolistica molto più ampia rispetto a quella che addirittura possiamo inserire noi all’interno di un centro storico.
Ovviamente, personalmente, ritengo che – questo lo sapete perché ne abbiamo discusso in Commissione – avere una previsione futura di un adeguamento o comunque di una normativa che dia un aspetto di decoro anche su via Roma, che è il viale d’accesso al paese, sia un biglietto da visita.
Avere delle maglie un po’ più larghe è sicuramente qualcosa di cui i benefici magari non si vedono nell’immediato, ma questo regolamento non guarda al domani immediato, ma una visione futura sicuramente renderà questo posso più bello.
A questo punto, come vogliamo regolarci? Andiamo alla votazione?
Perfetto.
Possiamo andare alle dichiarazioni di voto.
Partiamo da Castelnuovo Rinasce.
Speaker : INCECCHI
Giusto due parole, perché credo che abbiamo già discusso sull’importanza di questo regolamento, che sicuramente è una garanzia per garantire la bellezza del paese, come diceva l’assessore Guadagnoli, per renderlo sempre più bello e per evitare che ci siano difformità nelle varie insegne, nelle manifestazioni delle attività commerciali. Quindi, è importante procedere su questo.
Sicuramente è volontà nostra aiutare i commercianti per adeguarsi e abbellire, aiutarli anche economicamente. Faremo in modo di seguire questo punto.
L’invito è al voto favorevole.
Speaker : BALDELLI – Assessore
Grazie, Presidente. Chiaramente noi accogliamo favorevolmente questa proposta che credo ripercorra anche un po’ i tempi che stiamo vivendo e l’esigenza di dover poi rispettare delle regole che possano garantire anche una fruibilità, non solo percettiva e visiva, ma anche da un punto di vista più ampio, di rappresentanza di quello che è un ambiente importante per il nostro Comune come quello del centro storico, la piazza e parte limitrofa, a prescindere dall’altezza di via Roma che è stata individuata. Sicuramente riscontriamo una dialettica importante anche nei confronti di quello che è stato detto sia dalla maggioranza che dall’opposizione, perché sono percorsi in itinere, sono percorsi innovativi per un Comune.
Complimenti anche alla consigliera Lupino che l’ha portato, perché è un discorso che inevitabilmente oggi si apre e che ha bisogno delle modifiche nel tempo. Sono convinto che il lavoro continuerà.
Proprio per la fiducia che diamo a tutti i gruppi che stanno partecipando, a tutti gli attori che stanno partecipando a questo percorso, convinti nella difficoltà, ma convinti anche nel fatto che sia indispensabile, esprimiamo il nostro parere positivo.
L’invito è al voto favorevole.
Speaker : ROSSI
Abbiamo apprezzato come è stata impostata la tematica, con il dialogo con le parti interessate che sono in questo caso i commercianti. Apprezzo e apprezziamo la convergenza. Avete ascoltato le nostre perplessità che poi si votano tramutare più o meno in emendamenti, ma questo lo abbiamo superato perché erano solamente delle perplessità.
Apprezziamo poi l’impegno – ci avete anche ascoltato – di successivamente impegnarvi, scusate il gioco di parole, a creare questo aiuto, questo capitolo per i commercianti che si vogliono successivamente mettere in regola e avere un contributo.
Il nostro voto è favorevole al regolamento.
Speaker : POLINARI – Presidente del Consiglio
Prima di passare alle operazioni di voto, nelle ultime due Commissioni ho presentato, con il Presidente, la bozza di regolamento della sala del Consiglio. Ovviamente, la bozza è un canovaccio su cui discutere, tant’è che non è caricata, non è ancora trasformata. Credo che potremmo portarla in una delle prossime Commissioni e poi portarla in Consiglio.
Okay. Aspetto.
Passiamo ora alle operazioni di voto.
Chiedo al Consiglio di esprimere il proprio voto in forma palese, per alzata di mano, per l’approvazione della proposta di delibera di Consiglio comunale n. 16 del 18 aprile 2024 “Approvazione del regolamento comunale di decoro e arredo urbano per esercizi commerciali nel centro storico ed aree limitrofe”.
Voti favorevoli?
All’unanimità, si approva la proposta di delibera di Consiglio comunale n. 16 del 18 aprile 2024.
Chiedo ora al Consiglio di esprimere il proprio voto in forma palese, per alzata di mano, per dichiarare immediatamente eseguibile la proposta di delibera appena approvata ai sensi dell’articolo 134, comma 4, del decreto legislativo n. 267 del 2000.
Voti favorevoli all’immediata eseguibilità?
All’unanimità, si dispone l’immediata eseguibilità della proposta di delibera appena approvata.
Questo era l’ultimo punto all’ordine del giorno.
Grazie a tutti e buona serata.