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Speaker : PRESIDENTE.
Invito i colleghi presentatori di question time a entrare in Aula. Gli Assessori sono presenti.
Intanto comunico all’Aula che, rispetto alla PL n. 65, sono stati presentati e sono in distribuzione gli emendamenti D01, D02 e D03, che è il parere del Collegio dei Revisori dei conti. Qui c’è, dalle 10,20 alle 11,20, un’ora per eventuali subemendamenti. Quindi, alle ore 11,20 scadono i termini.
A questo punto è presente il collega Valeriani, così come l’assessore Schiboni, quindi prego il collega Valeriani di presentare il suo question time.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Io ne ho presentati due, Presidente. Mi dica quale delle due.
Speaker : PRESIDENTE.
La n. 62. Vuole iniziare dalla n. 62?
Speaker : VALERIANI (Pd).
Sì, non c’è problema. Basta saperlo.
Speaker : PRESIDENTE.
Per l’altra manca l’assessore Ciacciarelli.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Okay. Apposta chiedevo, perché l’assessore Schiboni è sulla scuola, è sull’università.
Speaker : PRESIDENTE.
È l’interrogazione relativa al suo Assessorato. Quando arriverà l’assessore Ciacciarelli presenterà… Era per questo che abbiamo invertito. Prego.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Okay. È chiaro.
Questa interrogazione, Assessore – grazie, Presidente, di avermi dato la parola –, è una interrogazione che punta a capire le ragioni di un provvedimento, che a mio parere è molto impegnativo per l’Amministrazione regionale, di sostegno ai ragazzi universitari di un Paese travolto, come tanti altri, da eventi di conflitti e di guerra civile. La Regione Lazio, con un provvedimento di qualche settimana fa, approvato in Giunta, ha stanziato 800.000 euro da destinare a Lazio DiSCo, il nostro ente strumentale che si occupa di questi problemi universitari, per sostenere studenti haitiani nel loro corso universitario nella nostra regione.
L’interrogazione – lo ribadisco – l‘ho presentata solo per capirne le ragioni, perché a mia memoria un provvedimento simile è stato presentato la scorsa legislatura a supporto delle studentesse afghane nel momento in cui gli americani lasciarono l’Afghanistan, tornarono i talebani e uno degli effetti più atroci del ritorno dei talebani fu quello di impedire alle donne, alle ragazze di andare all’università.
Allora si fece, lo ricordo perfettamente, facendo parte della Giunta, un provvedimento ad hoc chiesto anche dalle ambasciate per sostenere un numero consistente di studentesse afgane che erano residenti nella nostra Regione.
Ora, in questo caso l’esborso è molto superiore rispetto a quello precedente che ho appena ricordato: parliamo di quasi 1 milione di euro – 800.000 euro – e da quello che ho verificato io, non esiste una platea di studenti universitari di Haiti così numerosa da giustificare un esborso di questo tipo. Potrei sbagliare, ma ho verificato che soltanto nell’Università “La Sapienza” di Roma, sono soltanto due gli studenti di Haiti iscritti nei corsi di laurea, quindi giustificare un esborso così consistente con 800.000 euro mi premeva saperlo.
La seconda questione è proprio questa: conoscere dalla Giunta intanto se c’è un criterio che è stato adottato, perché noi nel passato, tranne questo precedente, ma che era giustificato da un evento ben chiaro a tutta l’opinione pubblica, non abbiamo mai fatto distinzioni per gli studenti extracomunitari. In questo momento, cioè, come ho scritto nell’interrogazione, esistono quasi 70 situazioni di conflitto di guerra civile nel mondo, quindi se dovessimo intervenire, avessimo le risorse, sarebbe auspicabile, non solo come Regione Lazio, ma come occidente nel suo complesso. Se dovessimo intervenire a supporto di tutti gli studenti che vivono situazioni di questo tipo, sarebbe veramente imponente, la spesa.
Volevo capire se c’è un criterio, se abbiamo adottato un regolamento in Giunta che giustifica impegni di spesa, anche perché noi continuiamo a discutere in quest’Aula di bilancio, di assenza di risorse adeguate per fronteggiare tutte le nostre emergenze; 800.000 euro mi sembrano veramente molto, e se c’era, a chiudo Assessore, la possibilità di conoscere il numero di studenti a cui questo provvedimento è rivolto. Sicuramente io con le mie piccole informazioni di cui posso disporre, ho recuperato questa, ma probabilmente è parziale. Se magari abbiamo invece un numero esatto tra Università pubbliche e Università private per sapere se il numero di ragazzi destinatari di questo finanziamento è diverso da quello che conosco io.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Valeriani.
Prego, assessore Schiboni, ha diritto di risposta…
Prego? Ah, la memoria, la memoria. Prego.
Speaker : SCHIBONI, Assessore.
Grazie, Consigliere.
Condivido la sua attenzione a queste problematiche. Chiaramente, come ha detto, il numero degli studenti haitiani non è altissimo, però lo spirito è un altro.
Le faccio l’excursus e poi, chiaramente, passerò velocemente anche a questo. Con riferimento all’interrogazione a risposta immediata n. 62 del 30 ottobre 2023, proposta dal consigliere regionale Massimiliano Valeriani, corre l’obbligo di fornire alcune precisazioni che possono fare chiarezza sulla solidità dell’impegno regionale, sia sotto il profilo della solidarietà e della sussidiarietà verso popolazioni che sono oggetto di difficoltà sotto il profilo umano, sociale e dell’accesso ai diritti fondamentali.
In questo contesto, la Regione Lazio, quale Istituzione, da sempre supporta le popolazioni che sono vittime di crisi umanitarie per contribuire, anche attraverso il sostegno allo studio, alla ricostruzione di quei Paesi colpiti da conflitti e gravi calamità.
La volontà dell’Amministrazione è quella di creare una buona prassi per finanziare il diritto all’istruzione dei giovani studenti stranieri appartenenti a quei Paesi che versano, per ragioni diverse, ma assimilabili, in gravissime condizioni, così come è stato fatto nella precedente Amministrazione a cui faceva riferimento, per gli afgani nel 2021, con il ritorno al potere dei talebani.
Nell’agosto 2021, gli haitiani sono stati vittime di uno dei terremoti più devastanti mai registrati, 7,2 di magnitudo, che ha causato più di 2.000 vittime nella popolazione e più di 12.000 feriti, coinvolgendo 650.000 persone, tutto in un contesto privo di democrazia a causa dell’uccisione avvenuta un mese prima del presidente Jovenel Moïse, generando un aggravamento della crisi umanitaria, economica, politica, sociale che già flagellava la popolazione haitiana.
Inoltre, come ho avuto modo di spiegare e come i fatti dimostrano, la scelta di destinare 800.000 euro agli studenti haitiani non crea alcun discrimine rispetto alle esigenze degli studenti del Lazio e dei fuori sede o di altre popolazioni straniere, né in termini di sostegni né tantomeno di housing universitario su cui, come Regione Lazio, stiamo impegnando tutte le forze al fine di trovare soluzioni rapide e risolutive. Peraltro, in merito ci tengo a sottolineare, per giusta informazione del consigliere Valeriani, che la Regione Lazio ha provveduto in questa annualità a ulteriori stanziamenti di risorse, finanziando tutta la graduatoria degli idonei aventi diritto alle borse di studio, avendo un’antica tradizione di accoglienza, come dimostrano gli interventi effettuati a sostegno delle popolazioni transitanti ucraine, afghane e irachene, per cui sono stati formulati avvisi ad hoc ed erogate borse per gli studenti universitari.
Continueremo a dare sostegno a chi ha più bisogno, in un’ottica inclusiva che pone al centro le persone e gli studenti, e non pone certo prima qualcuno rispetto ad un altro. La solidarietà e la garanzia dell’accesso ai diritti fondamentali, di cui lo studio rappresenta un cardine imprescindibile, sono e saranno la priorità per questa Regione.
Ovviamente impegnando 800.000 euro non significa spenderli a tutti i costi, significa avere in disponibilità una quota economica tale da sopperire ad eventuali altri arrivi non solo in termini di studenti haitiani, anche perché nell’ottica di formare una nuova classe economica, scientifica e politica in un Paese devastato da un terremoto terribile è il nostro piccolo apporto a una situazione internazionale, anche se lontana, ma che comunque ci coinvolge anche dal punto di vista emotivo.
Chiaramente ribadisco che gli 800.000 euro possono sembrare tanti, ma non sono, ovviamente, destinati, come ha detto, a due haitiani, perché sarebbe fuori luogo, ma a un eventuale altro arrivo di studenti haitiani che possano in qualche modo usufruire di queste “agevolazioni” e contribuire a dare una risposta efficace ed efficiente dal punto di vista di diritto allo studio, che riteniamo uno dei cardini principali per lo sviluppo di un Paese che vive in certe situazioni.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore.
Prego, consigliere Valeriani.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Mi sarebbe piaciuto che il Presidente rimanesse un minuto, comunque non c’è problema, mi rivolgo all’Assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Si rivolga alla Presidenza.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Certo, come prima cosa è d’obbligo, mi corre l’obbligo.
Io sono molto insoddisfatto della risposta, Assessore. Speravo che… C’è stato il tempo di metterla all’ordine del giorno. Se c’era bisogno di più tempo, si poteva fare pure fra qualche altra settimana, Presidente, ma arrivare in Aula e non dare neppure una risposta rispetto al dispositivo semplice che abbiamo formulato in questa interrogazione francamente è troppo.
Vado per ordine. L’ultima che ha detto. Questo è un precedente pericoloso. Noi stanziamo delle somme di bilancio, così ha detto lei, per creare una disponibilità perché forse potrebbero servire. Questa non è l’Amministrazione, non funziona così. Si impegnano risorse se c’è una stima puntuale predisposta dagli uffici per corrispondere a un onere, a una spesa che dobbiamo sostenere. Noi adesso faremo il nostro bilancio, Presidente, e tutte le risorse che apposteremo nei singoli capitoli non sono spannometriche, sono puntuali. Se dobbiamo spendere 100 euro per fare una cosa, mettiamo 100 euro. Lei ci ha detto che mettiamo 800.000 euro perché forse potrebbero venire altri haitiani. Ci sono le registrazioni, Assessore. Non ci ha detto il numero degli haitiani a cui oggi questo provvedimento dà una risposta e io mi sarei aspettato almeno di conoscere il numero. Sono due, tre, cinque, centomila? La Regione è un’Istituzione complessa, non è la Croce Rossa. I conflitti nel mondo, come ho detto io prima nell’illustrazione della interrogazione, sono tanti. Se potessimo accogliere come il Santo Padre, con le mani larghe, tutti i diseredati e i disperati del mondo, saremmo i primi ad essere felici. Le assicuro che non ci sarebbe nessuna differenza di schieramento politico.
L’interrogazione, però, puntava a conoscere le ragioni. Perché gli haitiani e non i palestinesi? Perché non gli ucraini? Perché non i ragazzi del Ruanda? Perché non i ragazzi di tante zone del mondo che vivono le stesse condizioni?
Presidente, adesso mi rivolgo a lei, alla Presidenza. Non dubito che anche nel passato ci siano state interrogazioni a cui le Giunte precedenti abbiano dato delle risposte evasive. Però, siccome siamo all’inizio di questa legislatura, sarebbe bene puntualizzare che i question time sono atti di Consiglio seri, quindi quando si arriva in Aula bisogna dare delle risposte chiare.
Quello che infatti lei ha detto, quello che ha letto, che poi ovviamente mi fornirà, sarà oggetto di verifiche, perché è importante che la Giunta, nel momento in cui risponde a un’interrogazione, metta nero su bianco come stanno le cose. È un diritto del Consigliere sapere delle informazioni, avere delle informazioni e dovere della Giunta fornirle.
Lei ci ha detto delle cose che non c’entrano niente con l’interrogazione…
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Valeriani, gentilmente, ha sforato di un minuto e mezzo.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Tre secondi.
Ci ha parlato delle borse di studio. Benissimo, siamo contenti. Quando noi siamo entrati non le pagava nessuno, le borse di studio, per dieci anni sono state pagate e mi fa piacere che continuiamo a pagarle. Era una brutta pratica, quella. Così come sull’housing sociale: nessuno ha chiesto, in questa interrogazione, se noi ci stiamo organizzando per fornire delle risposte ai ragazzi fuori sede che hanno bisogno di un alloggio.
Bene, lo affronteremo in un altro momento, questo tipo di discussione. Questa interrogazione la invito a rileggerla, perché le risposte che lei ha fornito non solo a me ma a tutta l’Aula, a questo punto, sono totalmente insufficienti.
Io considero grave aver risposto a una cosa che è andata a finire anche sui giornali in questo modo superficiale, perché così si lasciano molti spazi di dubbio.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene. Non abusi però della mia generosità. Ha raddoppiato il tempo sulla risposta. Sono in Aula l’assessore Ghera e anche l’assessore Regimenti. Però la consigliera Tidei non è presente, quindi magari la spostiamo. Magari può intervenire il consigliere Zuccalà, che è presente in Aula, per il suo question time, a cui risponderà l’assessore Ghera.
Ne ha facoltà per cinque minuti.
Speaker : ZUCCALÀ (M5s).
Grazie, Presidente.
In questi mesi sappiamo che il trasporto ferroviario ha avuto diverse difficoltà, ma abbiamo affrontato comunque la questione in altre sedi. Tuttavia, quella che pongo oggi è una questione più strutturale. Parliamo della linea FL5 Roma-Civitavecchia.
Su questa linea già l’Osservatorio regionale sui trasporti aveva annunciato che sarebbe necessario un potenziamento di questo servizio, soprattutto nei giorni festivi, tanto che anche il Comitato dei Pendolari Litoranea Nord ha certificato che la quasi totalità degli utenti che utilizzano il servizio nei giorni feriali lo utilizza anche nei giorni festivi, soprattutto per motivi lavorativi. Il problema principale è che da Civitavecchia c’è un vuoto orario nello spostamento dalla stazione di Civitavecchia verso Roma Termini. Tra l’altro, Civitavecchia è un polo molto importante per quanto riguarda gli scali crocieristici, come sappiamo.
Una “sperimentazione” è stata fatta nelle scorse settimane aumentando la frequenza con una corsa domenicale, anche se purtroppo questo servizio ci hanno segnalato diversi cittadini che non era acquistabile on-line. Visto che all’interno del Piano stesso della mobilità della Regione era riportata l’intenzione di valorizzare la FL5 portandola a una frequenza metropolitana, chiedevo quando questi interventi erano stati programmati e se questo aumento di una corsa strutturale domenicale che è stato fatto in queste settimane potesse diventare strutturale e acquistabile on-line, in modo da permettere ai cittadini la conoscenza e l’organizzazione delle proprie giornate anche lavorative durante la domenica.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Prego, Assessore.
Speaker : GHERA, Assessore.
Grazie.
Rispondo all’interrogazione dei consiglieri Zuccalà e Novelli. Per quanto è stato appena detto, è evidente che ci sono esigenze dei territori del Lazio di avere dei servizi anche nelle fasce del fine settimana, è stato segnalato dai tecnici in più occasioni, perché è cambiata la modalità di usufruire del servizio ferroviario, che negli anni precedenti era molto più concentrato dal lunedì al venerdì, cioè i giorni lavorativi, mentre adesso nel fine settimana sta crescendo, anche dopo la pandemia, l’esigenza di molte persone di potersi recare sui posti di lavoro o di studio, ma anche per quanto riguarda un servizio che può essere vicino a delle volontà di scoperta dei luoghi bellissimi del nostro territorio.
Va evidenziato che la richiesta formulata con l’interrogazione ha bisogno di un arco temporale per poter trovare le soluzioni adeguate, che comunque va studiata anche da un punto di vista tecnico, amministrativo e finanziario. In ogni caso, al fine di rendere un riscontro il più possibile esaustivo a quanto formulato si rappresenta che, sebbene l’adeguamento del servizio ferroviario in oggetto sia previsto dal Piano regionale della mobilità, trasporti e logistica, a cui fanno riferimento i Consiglieri interroganti, è altresì noto che il Piano stesso, adottato nel 2020 dalla Giunta, non è vigente, atteso che nella scorsa legislatura il Consiglio regionale non l’ha approvato.
In questo contesto, quindi, le previsioni del Piano regionale non sono ancora operative in quanto non hanno valore cogente.
Come riferito dalle strutture competenti, la richiesta di potenziamento della linea ferroviaria Roma-Civitavecchia, con particolare riferimento al servizio festivo, era stata rappresentata dai comitati dei pendolari ed è una richiesta senz’altro meritevole di attenzione e di attuazione.
Allo stato il contratto vigente, e in particolare i vincoli dei chilometri previsti dal medesimo, perché chiaramente corrispondono a uno sforzo economico da parte della Regione, nonché le risorse umane e materiali rotabili disponibili da parte di Trenitalia e, ovviamente, di RFI, non consentono di fornire una risposta immediata. Ciò potrà avvenire in sede di revisione del contratto con Trenitalia, ove quindi potrà essere affrontato il tema dell’incremento dell’offerta del servizio e individuate le relative coperture economiche per sostenere la spesa.
Inoltre, si rappresenta che, nel quadro delle azioni di razionalizzazione dell’offerta ferroviaria intraprese, è stato chiesto a Trenitalia di verificare la fattibilità di un potenziamento del servizio nella fascia mattutina in direzione Roma, nelle giornate festive, anche in vista dell’anno giubilare in occasione del quale, a fronte del finanziamento dei servizi ferroviari, l’esigenza rappresentata potrà essere compiutamente soddisfatta.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore. Prego, per la replica.
Speaker : ZUCCALÀ (M5s).
Grazie, Presidente. Mi sembra di aver capito, dalle parole dell’Assessore, che l’impegno è quello di soddisfare la richiesta con fondi in previsione del Giubileo. Mi chiedo, appunto, se, invece, nel breve periodo, si potrà sapere quando questa richiesta potrà diventare strutturale. Ho sentito molti interrogativi nella parte precedente della risposta. Magari per le prossime volte ci aspettiamo delle risposte più concrete di quanto si possa parlare in termini economici e di sostegno di personale per implementare i servizi ferroviari e magari poi un impegno successivo del Consiglio a stanziare le somme necessarie.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Passiamo al question time successivo.
Riepiloghiamo un attimino. Non è presente ancora l’assessore Ciacciarelli. Non è presente la collega Tidei, per i primi due question time. Quindi andiamo alla ultima, a firma Lena e Ciarla. Credo che lo presenterà il collega Lena.
Risponde, per delega, l’assessore Ghera. Prego.
Speaker : LENA (Pd).
Grazie, Presidente.
Affrontiamo un tema delicato e molto importante, assessore Ghera, quello della vaccinazione contro il Covid-19.
Le televisioni ne parlano poco o non ne parlano, ma sappiamo che quotidianamente ci sono persone che ancora muoiono di Covid, che ovviamente hanno anche delle pluripatologie, che hanno avuto difficoltà nel vaccinarsi.
La Regione Lazio ha fatto delle determine anche importanti. La famosa circolare del Ministero del 27 novembre ci dice, tra l’altro, che dovrebbe essere fatta una co-somministrazione del vaccino antinfluenzale e del vaccino Covid. C’è stato detto che entro il 16 ottobre dovevano essere vaccinati contro il Covid gli ultraottantenni e che dal 30 ottobre venivano vaccinati gli ultrasessantenni e le persone fragili.
Il tema vero è che i vaccini non sappiamo se ci sono o non ci sono, perché ad oggi, da quello che risulta al sottoscritto, sono stati dati 500 vaccini per ogni ASL per gli ultraottantenni, ma le richieste sono molto superiori. È stato fatto l’accordo con le farmacie, ma molte farmacie non hanno i vaccini. È stato fatto l’accordo con i medici di medicina generale, ma, su oltre 4.000 medici di medicina generale, soltanto 1.000 hanno aderito e con le esigue scorte di vaccino che hanno stanno facendo la vaccinazione anti-Covid.
Tra l’altro, c’è una determina della Giunta regionale del 7 novembre per la campagna di comunicazione istituzionale della Regione Lazio per il vaccino antinfluenzale 2023-2024, e non si parla assolutamente neanche in questo caso del vaccino anti-Covid.
Io penso che sia una sottovalutazione veramente dannosa per i cittadini della nostra Regione, e lo dico dopo che questa Regione ha affrontato una vaccinazione importantissima, grazie ovviamente a tutto il personale sanitario, grazie anche alla Croce Rossa, di cui era presidente internazionale il presidente Rocca.
Noi abbiamo aperto degli hub vaccinali, nel Lazio erano più di 120, io ricordo quello alla stazione Termini, quello a Tor Vergata, ma in tante parti del Lazio sono stati aperti questi hub vaccinali. Oggi c’è difficoltà nel trovare questo vaccino soprattutto nella città di Roma, perché se ne trovano più in provincia che nella città di Roma.
Il tema è molto semplice, nella sua complessità e nella sua drammaticità: io non vorrei ritrovarci qui a gennaio-febbraio e rimpiangere una non organizzazione. Non so se questa non organizzazione sia dovuta alla Regione Lazio, che ancora non è partita con l’organizzazione di questi hub vaccinali, o sia al Governo, che non ha mandato un numero sufficiente di vaccini per la vaccinazione, perché ancora oggi nella regione Lazio ci sono più di 250-300 persone… Questi sono i dati ufficiali, quelli che si conoscono, ma c’è una parte di persone che fanno il tampone Covid autonomamente, stanno a casa il periodo che devono stare, non dichiarano neanche di avere avuto il Covid, ma continua a circolare. Non sappiamo se ci sono delle varianti nuove, non sappiamo come si sta affrontando un tema che è stato non superato totalmente e che potrebbe tornare.
Quindi la domanda è molto semplice, ripeto, nella sua complessità: capire se i vaccini ci sono e l’organizzazione del Lazio non è ancora partita o se è un problema del Governo nazionale, che sta sottovalutando un problema, ripeto, che c’è stato fino a qualche tempo fa, ma che non è stato sconfitto definitivamente, che potrebbe tornare da qui a breve, perché sappiamo che queste manifestazioni sia influenzali che di Covid hanno il loro picco durante il periodo più freddo dell’anno. Quindi parliamo di dicembre, parliamo di gennaio, parliamo di febbraio.
Quindi, io penso che un’organizzazione attenta possa prevenire non soltanto il problema del vaccino antinfluenzale e quindi dell’influenza, perché la determina del Ministero ci dice di fare una co-somministrazione, cioè somministrare entrambi i vaccini nello stesso momento sulla persona. Il problema è che non si trovano, non ci sono e le persone hanno difficoltà per potersi vaccinare. Siamo partiti dagli ultra ottantenni, siamo arrivati ai sessantenni, siamo arrivati a quelli fragili, ma non hanno possibilità di vaccinarsi. Il loro medico di medicina generale non ce l’ha, le strutture pubbliche non ci sono, non ci sono più hub vaccinali di riferimento importanti per fare questi vaccini.
Quindi, vorremmo capire esattamente qual è la linea della Regione Lazio. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene, grazie. Prego, assessore Ghera, per tre minuti.
Speaker : GHERA, Assessore.
Grazie. Rispondo ovviamente con la delega del Presidente su questa tematica, sollecitata dai colleghi interroganti, iniziando a dire che nella regione Lazio la campagna di vaccinazione 2023-2024 anti Covid 19 è stata avviata nel mese di ottobre in concomitanza con la campagna antinfluenzale per le stagioni, appunto, 2023-2024. Seguendo le indicazioni nazionali contenute nella circolare… Nelle circolari del Ministero della Salute del 14 agosto 2023 e del 27 settembre 2023 sono state individuate quali categorie prioritarie per la campagna vaccinale anti Covid-19, gli operatori sanitari e sociosanitari di ASL, aziende ospedaliere, policlinici universitari, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e di tutte le strutture che erogano prestazioni ospedaliere e sanitarie territoriali, gli operatori e gli ospiti delle RSA delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali. Pertanto, a partire dal 2 ottobre 2023, gli enti sanitari della Regione hanno avviato la somministrazione della vaccinazione al personale sanitario e sociosanitario di assistenza operante nelle proprie strutture.
Per quanto riguarda gli operatori e gli ospiti delle RSA e delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali, l’offerta della vaccinazione è stata avviata con la supervisione dei Dipartimenti di prevenzione delle ASL in collaborazione con i medici di medicina generale.
A partire dal 16 ottobre è iniziata l’offerta della vaccinazione ai soggetti di età pari o superiore agli 80 anni, alle persone con elevata fragilità di tutte le età, con particolare riferimento ai soggetti con marcata compromissione del sistema immunitario, compresi i familiari, conviventi e caregiver delle persone con gravi fragilità.
A partire dal 30 ottobre, l’offerta è stata ampliata al resto delle categorie individuate dalle circolari ministeriali e messa a disposizione su richiesta anche per le persone non appartenenti ad alcuna categoria elencata.
Per garantire la maggiore accessibilità alla vaccinazione per tutte le categorie interessate, prioritariamente per le persone over 80 e fragili, la campagna vaccinale ha coinvolto i medici di medicina generale, i centri vaccinali delle ASL, con prenotazione on line sul portale salutelazio.it, o direttamente attraverso i canali mail o telefono messi a disposizione delle ASL, e il numero di telefono regionale dedicato.
Le disponibilità delle agende dei centri vaccinali sono continuamente riviste ed ampliate in base alla richiesta. Inoltre, è stato attivato il numero verde 800.118.800 a cura di ARES 118 per raccogliere e trasmettere alle ASL competenti le richieste di vaccinazione domiciliare delle persone che per motivi accertati di non autosufficienza, sono impossibilitate a recarsi presso gli studi medici o le sedi vaccinali.
Per la campagna vaccinale anti-Covid 19 sono stati sottoscritti appositi accordi con le categorie dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. La Regione, attraverso la ASL, assicura la disponibilità alla consegna dei vaccini ai medici e ai pediatri che hanno aderito alla campagna. Infine, è stato sottoscritto in questi giorni l’accordo della Regione Lazio e le associazioni di categoria delle farmacie convenzionate per la somministrazione del vaccino anti-SARS Covid.
A breve partirà quindi l’offerta delle vaccinazioni anche nelle farmacie che aderiranno alla campagna, ampliando ulteriormente l’accessibilità alla vaccinazione.
Complessivamente sono state messe a disposizione a cominciare dal 1° ottobre e fino al 27 novembre 535.680 dosi per la vaccinazione anti-Covid 19, al fine di evitare stoccaggi improduttivi con i conseguenti residui e lo sperpero di risorse pubbliche.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore, anche per il rispetto dei tempi.
Prego, collega Lena.
Speaker : LENA (Pd).
Grazie, Presidente.
Assessore, lei di fatto mi ha riletto integralmente la mia interrogazione. Io non ho detto che la Regione Lazio non ha strutturato tecnicamente la somministrazione dei vaccini. Io ho chiesto un’altra cosa: perché non ci sono i vaccini? Perché la gente non riesce a fare il vaccino anti-Covid? La domanda era semplice: non lo fa perché non c’è un’organizzazione, e in parte forse mi ha risposto, l’organizzazione dal punto di vista tecnico esiste ma non ci sono i vaccini, perché non è vero che se uno va dal medico di medicina generale trova il vaccino anti-Covid, perché non ce l’hanno.
Che sia stato fatto l’accordo con i medici di medicina generale è vero; che sia stato sottoscritto l’accordo con le farmacie è vero. Però ad esempio non si aprono gli hub vaccinali, e questo potrebbe essere… Magari, aprire hub vaccinali pubblici su territori importanti potrebbe dare maggiore impulso. Non si capisce perché nella pubblicità che è stata fatta dalla Regione Lazio sulla vaccinazione si parli soltanto del vaccino antinfluenzale e non si parli anche del vaccino Covid. Quindi la sua risposta di fatto ripete quello che è stato scritto nell’interrogazione, ma non dà una spiegazione vera sulla se la mancanza dei vaccini è perché il Governo nazionale non ci sta dando i vaccini, e non è vero che si evita di prendere i vaccini perché c’è uno sperpero di denaro pubblico, perché i vaccini non scadono il giorno dopo. Basta fare un’organizzazione, una campagna promozionale importante, sempre se uno crede, ovviamente, nel valore della vaccinazione anti-Covid.
Questo è un altro dato di fatto che dovremmo capire, perché se ci crede bisogna fare una campagna di informazione importante, aprire degli hub vaccinali, far capire che se abbiamo superato anche in questa Regione in maniera brillante, e ripeto, lo sottolineo, anche con l’aiuto della Croce Rossa, importante, che ha aperto nei nostri centri. L’abbiamo fatto perché c’erano tanti centri vaccinali aperti e accessibili a tanto pubblico. Ora questo non succede e la risposta, sinceramente, non dipana la domanda perché non capiamo se è un’organizzazione che non funziona o se è una mancanza di vaccini da parte del Governo verso la Regione Lazio, o una richiesta di vaccini che la Regione Lazio non fa.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Siamo all’ultimo question time, quello dei colleghi Valeriani e Droghei. L’assessore Ciacciarelli è arrivato in Aula.
Quindi Valeriani o Droghei, chi interviene? Non fa un gesto di cavalleria, interviene lei. Prego.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Grazie, Assessore. Grazie, Presidente, soprattutto.
Questo question time è un question time molto chiaro e secco, quindi spero che si possano avere delle risposte puntuali e non giri pindarici.
Come è noto, per mille ragioni, che poi la maggioranza di centrodestra che governa il Paese magari potrà fornire all’opinione pubblica, rispetto alle due leggi che sostengono le fragilità dell’affitto, morosità incolpevole e sostegno semplice all’affitto i fondi nazionali sono stati azzerati. Come Partito Democratico – la ragione di questa iniziativa nasce da qui – siamo molto preoccupati perché soprattutto in epoche recenti, Assessore, queste risorse sono state fondamentali per fronteggiare una potenziale crisi sociale, soprattutto in una città come Roma, dove i numeri dell’emergenza abitativa e di chi vive una difficoltà sull’affitto, ma non solo sull’affitto, anche per fronteggiare improvvise difficoltà economiche, per esempio per pagare un mutuo, da lì nasce il Fondo per la morosità incolpevole, dicevo, siamo molto preoccupati perché nel biennio del Covid – molti di voi, anche se eravate opposizione, lo ricorderanno, perché eravate presenti in Aula –, grazie a quelle risorse che il Governo nazionale aveva garantito e soprattutto, Assessore, alle tante risorse regionali che noi abbiamo aggiunto agli stanziamenti nazionali, si è consentito al Lazio di essere la regione che di più sull’emergenza affitti ha sostenuto le difficoltà dei nostri concittadini, addirittura con somme che ancora oggi fanno tremare i polsi, 120 milioni di euro, di cui più della metà, per ovvie ragioni, sono stati destinati a Roma.
La domanda è semplice, Assessore. Solo a Roma ci sono 30.000 persone che hanno fatto richiesta del sostegno all’affitto. Non c’è un euro, non c’è una breccola. Non c’è un euro! Il Governo nazionale ha tolto queste risorse. Siccome nel passato noi abbiamo messo risorse di spesa corrente del bilancio regionale, perché abbiamo fatto una scelta politica, evitare magari fiere, sagre, cose di questa entità, e abbiamo messo tanti soldi su queste emergenze sociali, siccome siamo in prossimità del bilancio, vedo con piacere che è arrivato anche l’assessore Righini, se magari presta un secondo l’attenzione a questo tema, siccome stiamo per affrontare il passaggio del bilancio, la nostra interrogazione chiede ovviamente non di giustificare un provvedimento nazionale (non possiamo chiederlo a lei, assessore Ciacciarelli) ma se sia volontà dell’Amministrazione Rocca utilizzare risorse regionali per dare una mano ai Comuni, perché quando i cittadini si trovano in difficoltà con il pagamento dell’affitto, non vengono in Regione, vanno al Comune, ai servizi sociali di un Comune.
Quando quindi adesso ogni Comune dovrà rispondere che non c’è un euro, perché i fondi che trasferiva alla Regione, che erano in parte nazionali e in larga parte regionali, non ci sono più, non so come i Comuni potranno gestire questa emergenza.
Questo vale non solo per il Comune di Roma, vale per tutti i Comuni da qualsivoglia Amministrazione politica siano amministrati, questo è un tema oggettivo.
L’interrogazione, quindi, Assessore, chiude chiede se lei, come Assessore competente per materia, stia predisponendo un provvedimento finalizzato a recuperare delle risorse nel prossimo bilancio, che servano per fronteggiare questo tipo di emergenza.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Prego, Assessore.
Speaker : CIACCIARELLI, Assessore:
Grazie, Presidente.
La risposta all’interrogazione del consigliere Valeriani, interrogazione a risposta immediata n. 61.
In riferimento all’interrogazione n. 61 del 27 ottobre 2020, presentata dalla consigliera Droghei e dal consigliere Valeriani, concernente l’emergenza affitti a Roma, con la quale è richiesto al Presidente Rocca e agli Assessori competenti “quali misure intendano mettere in campo per sostenere le famiglie in difficoltà con l’affitto”, si rappresenta che il decreto 7 giugno del 1999 del Ministero dei lavori pubblici, in particolare all’articolo 1, prevede la concessione dei contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione dell’articolo 11 della legge n. 43 del 1998, da effettuarsi sulla base di apposita graduatoria comunale, assoggettata alla sussistenza dei requisiti minimi riferiti al nucleo familiare del richiedente.
Lei sa bene che il nostro Assessorato predispone il bando tipo, che manda ai Comuni e, in base alle scelte che vengono fatte sull’ISEE, sul nucleo familiare, su tutta una serie di canoni, i Comuni devono a loro volta indire questi bandi.
Lo stesso articolo 14 della legge regionale 6 agosto del 1999 n. 12 prevede il Fondo regionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione (articolo 26 del Regolamento regionale 20 settembre 2000 n. 2) consente a tutti i Comuni della Regione Lazio, quindi non solo a Roma Capitale, come diceva lei, di individuare con appositi bandi pubblici i conduttori aventi i requisiti minimi necessari per beneficiare del contributo integrativo per il pagamento dei canoni di locazione.
Sappiamo dell’importanza e della valenza di questo provvedimento, che ha prodotto negli anni. Io lo posso anche dire dai banchi di Consigliere comunale e di Assessore presso il Comune, quindi so bene di che cosa lei sta parlando.
In tal caso, per l’annualità 2022, con decreto del 13 luglio 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 187 dell’8 agosto 2022, concernente Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, riparto disponibilità 2022, lo Stato ha quindi finanziato il Fondo al fine di dare sostegno alle necessità dei conduttori di alloggi e garantire in parte il pagamento dei canoni di locazione su alloggi di proprietà privata.
Detto ciò, lei nel 2022 inizio 2023 era ancora Assessore di questa Regione, quindi sa bene che per il 2023 lo Stato non ha stanziato questo Fondo. Lo ha detto anche lei nell’interrogazione. Però, le posso garantire che, nonostante, Assessore, la situazione disastrosa – non voglio ripetere quello che ci diciamo sempre in Aula – dei conti della Regione Lazio, che ci ha portato a fare, chiaramente, con grande fatica, azioni prescritte anche dalla Corte dei conti per ripianare e cercare di mettere mano al disavanzo che noi abbiamo trovato, questa materia è stata oggetto di attenzione del presidente Rocca in primis, che tiene molto alla fragilità e al problema delle politiche abitative, e lo sta dimostrando, lo ha detto più volte in maniera pubblica, ma chiaramente anche da parte dell’intera Amministrazione regionale. Quindi, parlo sia della parte del Consiglio della maggioranza che dalla parte della Giunta, tant’è vero che poc’anzi ci siamo confrontati anche con l’assessore Righini, con il quale stiamo capendo come ritrovare risorse nel bilancio, seppur esigue, non per volontà nostra, ma per quello che noi abbiamo ritrovato, per cercare di mettere mano alla situazione disastrosa dei conti della sanità, per cercare di dare risposte anche ad altri settori di questa Regione che per noi sono nevralgici, solamente sul sociale, il Presidente ci ha esortato su questo.
Quindi, alle mie richieste fatte per il bilancio 2024 chiaramente ci sono anche richieste di questi fondi.
È chiaro che abbiamo una difficoltà, perché il Governo sappiamo bene che non naviga nell’oro e quindi sta cercando di fare una manovra, anche da parte governativa, con grande difficoltà, vista anche la situazione economica generale del nostro Paese, e ha già negli anni attivato questa azione di disimpegno di queste somme, ma non è detto che noi non riusciamo a ritrovarle nel bilancio, nelle manovre di bilancio, magari non con la stessa quantità degli stanziamenti degli anni precedenti, perché li ho letti anch’io quali erano gli stanziamenti tra regionali e statali, erano abbastanza ingenti, e magari ritarare in maniera più equa tra le fasce della popolazione, rivedendo il nucleo familiare e quant’altro, nel dare comunque un segnale con grande difficoltà, ripeto, da parte di questa Giunta anche per l’anno 2024.
Quindi, come a lei, consigliere Valeriani, anche alla Giunta stanno a cuore le politiche abitative e soprattutto capiamo bene l’impatto che tale provvedimento ha soprattutto sull’emergenza abitativa, in un momento di grande difficoltà, e quindi sono convinto che nelle pieghe del bilancio che andremo ad approvare da qui a fine anno ci saranno fondi da destinare per la riapertura del bando, sicuramente non nella stessa misura rispetto ai finanziamenti che, quando lei era Assessore, otteneva dal Governo e dalla Regione, ma comunque un segnale questa Giunta regionale lo darà sicuramente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Prego, Valeriani, per la replica.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, la prendo in parola. Farò il tifo per lei. Quei soldi che abbiamo messo nel passato non son stati una regalia, sono stati frutto di una battaglia politica, perché quando si compila un bilancio ci sono tante richieste, legittime tutte. Questa solfa che siamo sempre in difficoltà finanziaria, con un bilancio di miliardi di euro come quello della Regione, francamente, almeno a me, la risparmi.
Io sto ponendo una questione un po’ più concreta. Stiamo parlando di un’emergenza sociale che toccano tutti. Lei, quando torna a Cassino… Non glielo devo spiegare, perché pure a Cassino ci sono persone che hanno difficoltà con il pagamento dell’affitto, che hanno un problema improvviso nel pagamento del mutuo. Sono temi che toccano tutte le famiglie. Okay? C’è un dato oggettivo. Quei fondi che ci sono sempre stati nazionalmente non ci sono più.
È stata fatta una scelta, così come nel passato non era un obbligo, Assessore, perché noi spesso utilizziamo fondi nazionali e siamo un Ente di trasferimento di risorse agli Enti locali. Va bene? Quindi, come correttamente ha ricordato lei, abbiamo predisposto i bandi, abbiamo individuato i criteri con cui queste risorse possono essere distribuite, perché non sono distribuite a pioggia, ma sono distribuite in base a una condizione economica certificata e verificabile dai Comuni. Ma la Regione Lazio, negli ultimi cinque anni, ha messo quasi 50 milioni di euro di risorse regionali per integrare i fondi nazionali, pur non essendo tenuta a farlo perché c’era un’emergenza. Siccome mancano strumenti che si possono condividere o meno, ma che comunque hanno tamponato come reddito di cittadinanza negli anni precedenti, oggi non c’è più reddito di cittadinanza, l’inflazione cresce, l’emergenza sociale è sempre più consistente, questa interrogazione è un invito a lei a sbracciarsi dentro la Giunta, a farsi carico di questa emergenza, perché quando arriveremo fra qualche settimana nella discussione di bilancio e queste risorse non dico nella stessa entità, perché io ho fatto la somma di un quinquennio su questa interrogazione, ma se non c’è neanche un centesimo, sarà un suo fallimento.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega.
Abbiamo terminato i question time della seduta odierna.
Apriamo la seduta n. 21 con le comunicazioni all’Aula.
Comunico che sono stati presentati i seguenti atti:
- Mozioni: dal n. 82 al n. 89;
- Interrogazione a risposta scritta: n. 42;
- Interrogazioni a risposta immediata: dal n. 65 al n. 72.
È pervenuta risposta scritta all’interrogazione n. 37.
Informo che con note protocollo n. 26952, n. 26955, n. 26957 del 31 ottobre 2023 è stata trasmessa alle competenti Commissioni consiliari la documentazione concernente la designazione, rispettivamente, di due componenti del direttivo di ciascuno dei tredici enti di gestione delle altrettante aree naturali protette di interesse regionale; di tre componenti del consiglio di amministrazione dell’Ente regionale per il Diritto allo Studio e la Promozione della conoscenza (la DiSCo); dei membri diversi dal presidente del consiglio di amministrazione delle sette aziende territoriali per l’edilizia residenziale pubblica (ATER).
Non avendo le competenti Commissioni provveduto nei termini previsti dall’articolo 82 del Regolamento dei lavori del Consiglio regionale, le designazioni sopracitate saranno iscritte all’ordine del giorno generale.
I consiglieri Marietta Tidei e Luciano Nobili hanno comunicato con nota protocollo 028484 del 14 novembre 2023 il cambio di denominazione del Gruppo consiliare di cui sono componenti in “Italia Viva-Il Centro-Renew Europe”.
Comunico infine che la Vicepresidente della Giunta regionale, Roberta Angelilli, sarà assente nella seduta odierna poiché impegnata in attività istituzionali. Ai sensi dell’articolo 34, comma 5, del Regolamento dei lavori del Consiglio, sarà computata come presente ai fini della fissazione del numero legale. Qui è arrivata anche la giustificazione per iscritto, collega Ciarla.
Colleghi, a questo punto io direi di sospendere i lavori della seduta e convocare, attraverso il presidente Bertucci, quindi annuncio la convocazione del presidente Bertucci, la Commissione Bilancio, che si svolgerà nella saletta sotto l’Aula consiliare. Quindi, la Commissione Bilancio è convocata.
I lavori dell’Aula riprenderanno alle ore 11,30.
Ribadisco che la Commissione Bilancio è convocata e che, quindi, inizierà subito i suoi lavori.
Grazie. Invito i colleghi a prendere posto.
L’ordine del giorno, al punto 1, reca: Proposta di deliberazione consiliare n. 16 del 30 ottobre 2023, adottata dalla Giunta regionale con deliberazione n. 679 del 26 ottobre 2023, concernente: Approvazione del bilancio consolidato della Regione Lazio, esercizio 2022, ai sensi dell’articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118.
Do la parola all’assessore per illustrarla all’Aula. Intanto invito i colleghi a prendere posto, ad entrare in Aula perché l’Assessore sta iniziando la sua relazione. Grazie.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Gentili consigliere e consiglieri, sottopongo all’esame del Consiglio regionale la proposta di deliberazione consiliare n. 16 del 30 ottobre 2023, concernente l’approvazione del bilancio consolidato della Regione Lazio esercizio 2022, ai sensi dell’articolo 68 del decreto legislativo n.118, esame ai sensi dell’articolo 55 del Regolamento dei lavori del Consiglio regionale.
La proposta è stata adottata dalla Giunta regionale con deliberazione n. 679 del 26 ottobre 2023 e il Collegio dei Revisori ha rilasciato parere favorevole all’approvazione in data 7 novembre 2023.
Il bilancio consolidato della Regione è un bilancio di tipo economico patrimoniale, redatto ai sensi dell’articolo 11-bis del decreto legislativo n. 118, ove è previsto che le Regioni redigono il bilancio consolidato con i propri Enti ed organismi strumentali (aziende, società controllate e partecipate), secondo le modalità ed i criteri individuati nel principio applicato del bilancio consolidato, di cui all’allegato n. 4/4.
Il bilancio consolidato è costituito dal conto economico consolidato, dallo stato patrimoniale consolidato e dalla relazione sulla gestione consolidata, che comprende la nota integrativa.
Il bilancio consolidato ha lo scopo di sopperire alle carenze informative e valutative dei bilanci degli Enti territoriali, che perseguono le proprie funzioni anche attraverso Enti e società, dando una rappresentazione anche contabile delle proprie scelte di indirizzo, pianificazione e controllo, ed è inoltre uno strumento per programmare, gestire e controllare con maggiore efficacia il proprio gruppo comprensivo di Enti e società e per ottenere una visione completa delle consistenze patrimoniali e finanziarie di un gruppo di Enti e società che fa capo ad un’Amministrazione pubblica, incluso il risultato economico.
Il bilancio consolidato assolve pertanto a funzioni informative essenziali, in quanto strumento divulgativo sia per gli aspetti patrimoniali ed economici del gruppo sia sotto il profilo di controllo gestionale.
Il bilancio individuale della Regione Lazio, utilizzato ai fini della formazione del bilancio consolidato, è il bilancio di esercizio di tipo economico-patrimoniale presente nel rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2022, approvato con legge n. 16 del 30 ottobre 2023. Si sono verificati in esso i crediti e i debiti reciproci con enti strumentali e società controllate e partecipate, ai fini dell’eliminazione delle cosiddette operazioni infragruppo. Al fine di assolvere alle disposizioni normative dell’articolo 11, comma 6, lettera j) del decreto legislativo n. 118, è stata avviata un’attività di riconciliazione delle partite debitorie e creditorie.
Il bilancio deve includere soltanto le operazioni che i componenti inclusi nel consolidamento hanno effettuato con i terzi estranei al gruppo. Pertanto sono stati eliminati in sede di consolidamento le operazioni e i saldi reciproci, perché costituiscono semplicemente il trasferimento di risorse all’interno del gruppo. L’identificazione delle operazioni infragruppo, ai fini dell’eliminazione e dell’elisione dei dati contabili relativi, è stata effettuata sulla base delle informazioni trasmesse dai componenti del gruppo e richieste dalla capogruppo.
Tutte le società controllate e gli enti inclusi nell’area di consolidamento, con esclusione del Consorzio industriale del Lazio, sono stati consolidati con il metodo integrale per l’intero importo delle voci contabili, con riferimento ai bilanci degli enti strumentali controllati e delle società controllate. Per quanto concerne il Consorzio industriale del Lazio, ente pubblico-economico a struttura associativa, è stato consolidato con il metodo proporzionale in ragione del 20 per cento, avuto riguardo alla distribuzione dei diritti di voto del consiglio di amministrazione, organo decisionale competente a definire le scelte strategiche e le politiche di settore nonché a decidere in ordine all’indirizzo, alla pianificazione e alla programmazione dell’attività dell’ente in questione.
Si è pertanto proceduto alla inclusione nel bilancio della Regione, voce per voce, di tutte le attività, passività, costi e ricavi dei soggetti consolidati, con contestuale eliminazione di tutti i valori inerenti a transazioni interne, attribuendo, infine, ai soci di terzi di minoranza la quota del patrimonio netto e del risultato di esercizio di loro pertinenza.
Il perimetro di consolidamento è stabilito con deliberazione di Giunta regionale 10 agosto 2023, n. 499, è stato previsto nell’allegato 4/4 ed è stato approvato l’elenco degli enti, delle aziende e delle società facenti parte dell’area di cosiddetto consolidamento, cioè da considerare per la redazione del bilancio consolidato del gruppo Regione Lazio per l’esercizio 2022, che si riporta di seguito e in cui rientrano, oltre al Consiglio regionale, ATER del Comune di Roma, Lazio Innova Spa, Sanim Spa, DiSCo, ATER Frosinone, ATER Provincia di Roma, COTRAL Spa, ASTRAL Spa, LAZIOcrea Spa, Lazio Ambiente Spa in liquidazione, ASP Sant’Alessio Margherita di Savoia, ATER Latina, ASP Istituto Romano San Michele, ATER Rieti; ATER Viterbo e Consorzio industriale del Lazio.
Il risultato di esercizio 2022 del Gruppo è positivo, ed è pari ad euro 952.977.641.
Di seguito si riportano i prospetti sintetici dello stato patrimoniale e del conto economico del bilancio consolidato di gruppo.
Trovate le allegate tabelle con i relativi totali.
Ho concluso, presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Non so se ci sono interventi nella discussione generale.
Qui non ci sono emendamenti, quindi…
Sospendo i lavori per cinque minuti.
Riprendiamo posto.
Visto che non ci sono emendamenti e non ci sono stati interventi, la proposta di deliberazione consiliare n. 16 la poniamo in votazione con l’allegato. Si vota per alzata di mano.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È accolta.
Per il coordinamento formale.
Favorevoli? Astenuti? Contrari?
È approvato.
Siamo alla proposta di legge n. 65. L’assessore Ghera, se entra in Aula.
Non sono pervenuti subemendamenti all’emendamento rispetto alla scadenza dei termini, quindi adesso diamo la parola all’Assessore per la relazione, se vuole intervenire… Siamo alla sua, Assessore, prego.
Se interviene, così terminiamo i lavori della seduta. Prego.
Speaker : GHERA, Assessore.
Grazie, Presidente.
In questa norma andiamo a regolamentare le disposizioni in materia di concessioni di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico, in attuazione dell’articolo 12 del decreto legislativo del 16 marzo 99 n. 79, attuazione della direttiva…
Speaker : PRESIDENTE.
Colleghi, così non va bene. Proprio no, perché l’Assessore non riesce ad illustrare all’Aula. Chi non ha interesse può uscire. Chiedo scusa.
Prego.
Speaker : GHERA, Assessore.
Grazie, Presidente.
Cercherò di spiegare, sono materie che ovviamente hanno un’importanza anche da un punto di vista del rispetto del nostro territorio, dal punto di vista demaniale, concessorio e ovviamente hanno bisogno di un approfondimento tecnico per poterne capire la portata.
La presente proposta fa sì che la Regione Lazio si adegui alle norme sia europee che nazionali inerenti alle concessioni di grandi derivazioni, cioè le cosiddette “opere bagnate”, le dighe, ovviamente, e le grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico.
La nostra regione ha diversi impianti, che nel corso degli anni sono stati realizzati dai più grandi operatori di livello nazionale, quindi con la presente proposta la Regione Lazio ha l’obiettivo di recepire la direttiva comunitaria in materia di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico, ai sensi degli articoli citati. Questa norma prevede l’indizione di procedure di selezione trasparenti e imparziali per l’aggiudicazione, ovviamente ai fini della concessione, delle suddette concessioni.
Il termine per l’adozione delle leggi nazionali in materia era fissato in un primo momento al 31 marzo 2020, in seguito all’emergenza Covid si è deciso di prorogare questo termine, perché non è stato possibile per tutte le Regioni di adeguarsi. Molte Regioni hanno già normato in materia, quindi abbiamo l’esigenza di procedere, dovuta a quanto vi ho appena elencato. Quindi, in relazione a ciò si sottolinea l’obbligo di adempiere alla normativa europea. Non è venuto meno, e quindi si è proceduto a revisionare la proposta di legge in oggetto, che era già stata adottata con una precedente delibera di Giunta regionale del 30 aprile 2021, senza terminare l’iter legislativo di approvazione in Consiglio regionale.
Il testo della presente proposta di legge, pertanto, è stato modificato e aggiornato anche alla luce della nuova normativa intervenuta in materia e, in particolare, del nuovo Codice dei contratti pubblici.
Prima di passare ai contenuti della proposta di legge, occorre premettere che la materia complessiva delle derivazioni d’acqua per usi idroelettrici tocca, nell’ambito delle competenze legislative, trasversalmente competenze statali e competenze concorrenti statali e regionali. Si tratta di una concessione di utilizzo di un bene demaniale qual è l’acqua, la cui titolarità è dello Stato. Ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, della Costituzione, allo Stato compete in via esclusiva la potestà legislativa della tutela dell’ambiente e dell’ecosistema ed esplicitamente inquadra in questo contesto la disciplina degli usi delle acque. Appartiene, invece, alla potestà legislativa concorrente tra Stato e Regioni, ai sensi dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione, la materia della produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia. Il suddetto decreto-legge n. 135/2018 ha portato profonde modifiche alla disciplina delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche, disponendo la regionalizzazione delle proprietà delle opere idroelettriche alla scadenza delle concessioni e nei casi di decadenza o rinuncia alle stesse. Alle Regioni è demandata la disciplina, con legge, delle modalità delle procedure di assegnazione. Pertanto, lo Stato ha deciso di assegnare alle Regioni questo tipo di competenza e di proprietà, che quindi è stata traslata, è passata alle Regioni in base a questa norma.
Questo lo dico per definire il quadro. Quindi, siamo deputati a decidere cosa avverrà al momento della scadenza delle concessioni. Su queste concessioni la Regione Lazio percepisce un canone di oltre 7,5 milioni di euro, 7.700.000 euro.
A seguito dell’approvazione di questa norma sarà possibile implementare di oltre 3 milioni la contribuzione degli operatori e, a scadenza della concessione, sarà possibile anche chiedere la possibilità per la collettività, per gli ospedali della nostra Regione, per quello che si deciderà, di avere anche la possibilità di approvvigionamento dal punto di vista elettrico e ed energetico per una migliore disponibilità economica da parte delle Istituzioni pubbliche.
Oltre all’incremento in base all’approvazione di questo testo che sarà più immediato, ci sarà, a scadenza concessione, anche la possibilità di avere un miglioramento degli standard energetici della nostra Regione.
Sotto il profilo normativo sostanziale, la presente proposta di legge si è attenuta a taluni parametri legislativamente predefiniti dalla norma statale attuativa della direttiva europea in materia. Tra essi, la durata delle nuove concessioni compresa tra i 20 e i 40 anni, incrementabili fino al massimo di 10, in relazione alla complessità della proposta progettuale presentata dall’importo di investimento, al termine dell’avvio di una procedura di assegnazione delle nuove concessioni che dovrà avvenire in vigore della legge regionale.
Si ricorda in merito che, in caso di mancato rispetto del termine di avvio delle procedure da parte di Regione, lo Stato può intervenire in modo sostitutivo, quindi la Regione deve intervenire, altrimenti lo Stato potrebbe ricorrere alla supplenza in base al mancato intervento delle norme regionali.
Come vi ho detto prima, altre Regioni sono già intervenute in questa materia e sono arrivate all’approvazione delle norme in materia.
La nuova disciplina attribuisce quindi alle Regioni il compito di intervenire con legge, ossia questa che stiamo affrontando, con le modalità e le procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico, avendo riguardo alla trasparenza delle assegnazioni.
Poteva esserci la possibilità di costituire una società ad hoc. ma la nostra scelta è quella di procedere, nel quadro normativo attuale, a gare ad evidenza pubblica nella massima trasparenza. Va detto che c’è una riflessione di cui non siamo ancora a conoscenza, perché non c’è ancora l’approvazione dell’iter legislativo, in merito a eventuali modifiche ulteriori di questa norma. Ovviamente, qualora queste modifiche vengano approvate dal legislatore, la Regione sarà tenuta ad intervenire per adeguarsi a questa nuova normativa, che è in fase di elaborazione, appunto, dai Ministeri competenti e dalla parte legislativa. Quindi c’è anche la possibile di attribuire alle Regioni con questa norma, come vi dicevo prima, il canone a carico dei concessionari e il corrispettivo della derivazione a scopo idroelettrico, articolato in parte fissa e un’altra parte in base alla potenza nominale media della concessione, una componente variabile, in base ovviamente alla grandezza, all’importanza dei beni di cui si va a parlare.
Poi ci sono, tra l’altro… Va detto che ci sono alcune derivazioni, alcuni impianti che ad oggi non forniscono un compenso alla Regione in base a un regio decreto che non prevede il compenso per questi impianti. È chiaro, questa sarà una cosa che andrà rimodulata e riverificata, perché in teoria questo regio decreto, appunto, prevede che la non onerosità a carico di chi gestisce questi impianti e quindi da quelli, ad oggi, non è stato percepito nulla dalla Regione in tutti questi anni. Quindi è una cosa che sicuramente andrà verificata normata, in base alle novità legislative. È Chiaro che ci sembra naturale che è una cosa che possa e debba essere in qualche modo ridiscussa, in base ai nuovi investimenti, nelle nuove concessioni, a quello che potrà accadere. Grazie.
Questa norma anche individua il termine entro il quale le Regioni devono avviare le procedure di assegnazione: due anni dall’entrata in vigore delle leggi regionali, esplicitando i termini dell’attività sostitutiva in capo allo Stato in caso di mancato rispetto dei termini da parte delle Regioni, anche in considerazione della procedura di infrazione europea in materia di affidamento delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche, archiviata in data 23 settembre 2021.
Stabilisce la possibilità per le Regioni a statuto ordinario… Ma questo non riguarda la Regione Lazio. La presente proposta, appunto, dà la possibilità alla Regione Lazio di procedere alla messa a norma e regola, in base ai dettami europei e nazionali, su questo importante tema. Come vi ho detto, la norma precedentemente era stata approvata due anni fa in Giunta. Non è stato possibile procedere alla sua regolarizzazione e approvazione in Consiglio regionale. È questo che si sta avviando a chiedere al Consiglio regionale la Giunta, dopo averla già approvata.
Ci sarà la possibilità, quindi, di avere, primo, l’adeguamento delle norme regionali a quelle statali ed europee, cosa indispensabile, altrimenti saremo, come si è detto, di fatto commissariati a livello statale o sostituiti per quanto riguarda l’attuazione della norma; due, un incremento, una parte incrementale, un delta positivo dal punto di vista economico per la nostra Regione, e ovviamente questo penso sia anche un tema importante da affrontare. Del momento delle nuove assegnazioni delle concessioni ci sarà la possibilità di avere un delta energetico a favore della Regione, quindi andrà poi discusso con le comunità locali e tutto quello che riguarda questo tema così importante. Fatto salvo che si tratta di impianti già esistenti, già in essere che non danno ovviamente difficoltà. Perché sono addirittura esistenti, come ho detto, da decine e decine di anni, tanto che alcune, tre, sono state assegnate dal regio decreto, quindi vuol dire che eravamo ancora in epoca monarchica.
Questo per far capire che sono impianti importanti ma che hanno una datazione sicuramente nel tempo e c’è bisogno, ovviamente, di procedere anche all’ammodernamento di questi siti e la possibilità di avere, a favore dei territori, quindi della Regione e dei territori ospitanti, anche la possibilità di un incremento dal punto di vista dei vantaggi sia economici ma anche energetici.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore.
Se non ci sono interventi andiamo all’articolato.
Siamo all’articolo 1, qui non ci sono emendamenti, quindi lo poniamo in votazione.
Colleghi, intanto se prendiamo posto siamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È accolto.
Siamo all’articolo 2. Qui c’è l’emendamento D02/3 a firma, Ghera.
Lo poniamo in votazione. Intanto votiamo il D02/3, presentato dalla Giunta, dall’assessore Ghera.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È accolto
Siamo quindi all’articolo 2 così come emendato.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo 2 è approvato.
Sospendo per un minuto.
Rispetto all’articolo 3 la Giunta ha presentato degli emendamenti perché ci sono degli adeguamenti… Scusate, questa è una cosa seria. A chi non interessa… È un fatto importante. Dicevo, la Giunta ha presentato degli emendamenti rispetto all’articolo 3 e ai successivi articoli, perché ci sono degli adeguamenti che riguardano l’impalcatura del testo legislativo, così come richiama il Governo e come ha richiamato il legislatore. Quindi, noi adesso distribuiamo gli emendamenti relativi agli articoli, che, ripeto, sono solo adeguamenti, dopodiché sospendiamo i lavori per cinque minuti e se i Capigruppo raggiungono la Presidenza definiamo il percorso rispetto a eventuali subemendamenti. Ripeto, è materia veramente di adeguamento.
Sono in distribuzione gli emendamenti di Giunta, quindi sospendiamo. Chiedo ai Capigruppo di raggiungere la Presidenza.
La seduta è sospesa per tre minuti.
Colleghi, se riprendiamo posto adesso, così come discusso con i Capigruppo l’Assessore illustra gli emendamenti insieme, quindi li illustrerà all’Aula, ma parliamo di elementi tecnici, quindi per evitare possibili impugnative da parte del Governo.
Prego, sull’ordine dei lavori? Quindi aspettiamo che l’Assessore illustri e poi andiamo avanti con i lavori, per evitare eventuali subemendamenti.
Prego, assessore Ghera.
Speaker : GHERA, Assessore.
Più che altro mettere a conoscenza, più che illustrare.
È successo che le altre Regioni che...
Speaker : PRESIDENTE.
Facciamo silenzio, grazie!
Speaker : GHERA, Assessore.
L’Ufficio legislativo del Consiglio regionale giustamente faceva presente che le altre Regioni hanno già normato, il Governo ha impugnato in alcuni casi in merito alcune dinamiche, ma proprio a livello di parole che sono contenute negli atti di queste altre delibere.
Chiaramente è vero che l’impugnativa non è andata ancora a fine, quindi potremmo anche lasciare tutto così, ma per evitare dal punto di vista burocratico un aggravio inutile, giustamente il suggerimento recepito dagli uffici è quello di poter in qualche modo modificare già in direzione di quello che è stata la richiesta di impugnativa da parte del Governo in precedenza.
In realtà, è stato tempo fa il precedente Governo, però al di là di tutto, siccome è un tema che è stato giustamente segnalato e crediamo possa essere facilmente risolto, si tratta solamente di modificare alcuni termini a livello lessicale, non c’è uno stravolgimento, solamente, come leggerete, può essere tranquillamente compreso per evitare la possibilità - eventuale, ovviamente - di ulteriori impugnative.
Siccome siamo ancora nella possibilità di farlo, è stato un intervento dell’Ufficio Legislativo che ci ha fatto notare questa eventuale possibilità, e comunque potremmo evitare in questo modo semplicemente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore.
Siamo all’articolo 3. Sull’ordine lavori? Prego, Valeriani.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Grazie, Presidente. Io segnalo sempre la stessa, a costo di essere pedante… È un po’ un’anomalia, Presidente. Approfitto che sta lei in questo momento dirigendo i nostri lavori, perché io penso che non sia tanto corretto questo percorso, che sta diventando sempre in fotocopia, della nostra attività legislativa. Mi rivolgo anche al presidente Sabatini.
Questa è l’ennesima legge che fa il salto della quaglia. Arriva in Commissione, dalla Commissione… La Commissione primaria, non quella secondaria, no il Bilancio. Dalla Commissione primaria arriva in Aula e poi ci troviamo emendamenti di Giunta, figuriamoci, tecnici… Ma non si fa così un provvedimento legislativo! Gli emendamenti di Giunta, da che mondo è mondo, sono la risultante di una discussione d’Aula, dove magari, su eventuali proposte dell’opposizione, ma anche della maggioranza, per porre dei correttivi a una norma, poi la Giunta pone delle mediazioni alla disponibilità e alla valutazione dell’Aula stessa.
E qui, Presidente, si sta cambiando tutto. Lo dico perché la direzione dei nostri lavori è fondamentale. Noi, per fare delle norme, dobbiamo essere consapevoli di quello che facciamo, se non si discute…
Speaker : PRESIDENTE.
Però non è corretto così, no, perché le garantisco…
Però lei deve… Lei chiaramente si rivolge alla Presidenza, quindi… Sta dicendo delle cose importanti.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Io stavo finendo, ma non era una critica a lei, era una critica a noi, una critica a noi, non alla Presidenza. Presidente Cangemi, non mi sarei neanche permesso. Non stavo facendo un rilievo alla direzione dell’Aula. Sto dicendo a tutti i consiglieri regionali che questa modalità di portare i provvedimenti direttamente in Aula e poi, una volta perché sono sopraggiunti all’ultimo istante con rilievi del legislativo, a volte perché la Giunta dimentica di porre dei correttivi, questo non si fa, tutto qua. Siccome esperienza d’Aula ce l’abbiamo in tanti, io penso che questo elemento una volta chiarito, una volta, se lo chiariamo definitivamente, che magari così e non è giusto andare avanti… Lo dico a Righini, perché Righini è l’assessore del bilancio e adesso faremo il bilancio. Non si può andare avanti con questa modalità, non credo che sia rispettosa nei confronti dell’Aula.
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate. Ha chiesto sull’ordine lavori il collega Sabatini, però lei ha rimarcato che siamo vecchi d’Aula, mi fermerei qui, non c’è niente di straordinario rispetto al passato su alcuni aspetti.
Bisogna essere corretti tra di noi, almeno nel nostro rapporto leale. Non è successo niente di diverso rispetto al passato, nulla in questioni che sono anche nelle emergenze del momento.
Però, ripeto, qui non si sta stravolgendo nulla, lo dico con trasparenza e lei lo sa bene, perché lei ha fatto sia il consigliere che l’assessore e sa quello che è successo in passato.
Sabatini sull’ordine dei lavori.
Speaker : SABATINI (FdI).
Grazie, presidente.
A seguito del suo autorevole intervento d’Aula, io rinuncio al mio intervento condividendo in pieno le considerazioni appena espresse.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Allora andiamo avanti.
Siamo all’articolo 3 e all’articolo 3 siamo all’emendamento D04/1 che è tra gli emendamenti illustrati dall’assessore Ghera e discussi qui in Ufficio di Presidenza con i Capigruppo.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Ora siamo all’articolo 3, così come emendato.
Articolo 3 in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 4. Qui c’è un emendamento a firma del collega Zeppieri. Non so se vuole illustrarlo all’Aula? Prego.
Speaker : ZEPPIERI (Polo progressista Sinistra Ecologista).
Grazie, presidente.
Con questo emendamento all’articolo 4 si chiede di tutelare quelle che sono le finanze della Regione. Infatti, i mancati ammortamenti, così come le opere di manutenzioni sulle reti, fanno parte delle adempienze in capo al concessionario.
La proposta di legge, invece, dispone che sia la Regione a coprire queste spese sollevando i concessionari da oneri derivanti da loro rischio di impresa. Addirittura consideriamo che, se le opere sono state ordinate e autorizzate dalla Regione, non si parla più di rischio di impresa, bensì di inadempienza contrattuale, mentre nel testo tutto questo è risolto praticamente con la copertura di fondi e responsabilità in capo alla Regione.
Attraverso questo emendamento quindi si vuole superare questo a tutela delle finanze della Regione, quindi dei cittadini e delle cittadine della Regione Lazio.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere dell’Assessore.
Speaker : GHERA, Assessore.
Su questo emendamento, parere contrario della Giunta.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli… Però, se state attenti, perché alcuni… Lo dico per la correttezza nell’Aula.
Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al D02/1, a firma dell’assessore Righini.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 4, così come emendato.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 5, P2/25, Zeppieri. Lo illustra, o parere della Giunta?
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Grazie, Presidente, lo illustro brevemente. Anche attraverso questo emendamento si vuole tutelare la nostra Regione, infatti, attraverso questo emendamento si prevede la verifica dei contenuti del rapporto di fine concessione e lo stato di regolare funzionamento delle opere idroelettrica e dei beni diversi dai inventariare.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere della Giunta.
Speaker : GHERA, Assessore.
Si può accogliere con una riformulazione, se la proponente è d’accordo. È sostituita da “si avvale degli elementi informativi forniti dagli enti preposti”, se vuole lo scriviamo.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Accetto la riformulazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Allora deve presentare la riformulazione.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Okay. Io la devo presentare, Presidente?
Speaker : PRESIDENTE.
No, la Giunta.
È arrivata la riformulazione all’emendamento P 2/25. Al comma 8, dopo le parole “delle opere idroelettriche”, sono inserite le seguenti: “per tale verifica la Regione si avvale degli elementi informativi acquisiti dagli Enti preposti”.
Va bene? Okay, quindi poniamo in votazione con la riformulazione il P 2/25.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo al P 2/26, sempre a firma Zeppieri.
Parere della Giunta? Parere dell’Assessore.
Speaker : GHERA, Assessore.
Parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Il P 2/27 è doppio, quindi siamo all’articolo 5, così come emendato.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 6, su cui insiste l’emendamento D 04/2, sempre di quelli illustrati dall’assessore Ghera.
Lo poniamo in votazione così come emendato.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 6, così come emendato. Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 7. Qui non ci sono emendamenti. Poniamo in votazione l’articolo 7.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 8. Siamo all’emendamento Ghera d.04/3. Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
Approvato.
Siamo al p.2/36, a firma Zeppieri. Parere della Giunta? Assessore, parere.
Speaker : GHERA, Assessore.
Parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo all’articolo 8, così come emendato. Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 9. Siamo al p.2/39, emendamento Zeppieri. Parere dell’Assessore.
Speaker : GHERA, Assessore.
Parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo poniamo in votazione, è il p.2/39, con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo all’articolo 9. P.2/40, articolo 9. Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato. Siete un po’ troppo timidi oggi.
Siamo all’articolo 10. Siamo al d.02/4, emendamento Ghera. Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
Approvato.
Siamo all’articolo 10, così come emendato. Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo è approvato.
Siamo all’articolo 11. Qui non ci sono emendamenti. Lo poniamo in votazione. Articolo 11. Favorevoli? Contrari? Astenuti?
Approvato.
Siamo all’articolo 12. Lo poniamo in votazione. Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 13. Qui non ci sono emendamenti. Lo poniamo in votazione. Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 14. Emendamento Zeppieri. Parere dell’Assessore. Assessore, parere.
Lo poniamo in votazione il P252 con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Votiamo l’articolo 14.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo 14 è approvato.
Siamo all’articolo 15 senza emendamenti.
Poniamo in votazione l’articolo 15.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 16, emendamento P259 Zeppieri.
Parere dell’assessore. Assessore, parere sul P259.
Parere contrario.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo all’articolo 16, lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 17. Qui c’è il D044, sempre gli emendamenti sotto l’egida di Ghera.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È accolto.
Poniamo in votazione l’articolo 17, così come emendato dalla Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo 17 è approvato.
Qui siamo all’articolo 18. C’è l’emendamento sempre Ghera D045. Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
Il D045 è approvato.
Qui siamo al P 265, Valeriani. Prego.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Se questi due emendamenti sono legati l’uno con l’altro, Assessore…
Speaker : PRESIDENTE.
Fa una discussione unica? Li presenta insieme?
Speaker : VALERIANI (Pd).
Penso sia utile anche all’assessore per dare un parere.
Perché sui miglioramenti energetici a mio parere c’è un errore. Perché la potenza nominale, che è il capoverso b a cui si fa riferimento, è un vincolo costruttivo che non si può aumentare. Mentre la producibilità, quella sì, può essere aumentata con degli accorgimenti tecnologici.
Quindi, i due emendamenti servono per riscrivere questi due capoversi, perché a mio parere c’è un errore tecnico formale che è stato commesso nell’articolo stesso.
Quindi, chiederei alla Giunta un parere, perché siccome stiamo votando un documento tecnico molto importante, questo emendamento ha il solo obiettivo di segnalare un errore tecnico che vorrei che fosse valutato.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, Assessore. Qui la discussione è rispetto ai due, quindi se l’Assessore esprime il parere su entrambi gli emendamenti P2/65 e P2/66.
Speaker : GHERA, Assessore.
Ringraziando anche il presidente Aurigemma della collaborazione il parere è favorevole per quanto riguarda questi emendamenti.
Effettivamente, la Giunta ha anche intenzione, c’era stata la richiesta di intervento del collega Valeriani, che ha proposto questo emendamento che va nella giusta direzione, quindi si possono approvare ambedue.
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi, per capire: entrambi sono con il parere favorevole della Giunta? Bene. Poniamo in votazione l’emendamento P2/65 con il parere favorevole della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Anche il P2/66 a firma Valeriani, ha il parere positivo della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo al P2/67, Zeppieri. Assessore, parere?
Speaker : GHERA, Assessore.
Parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Ora votiamo l’articolo 18 così come emendato.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 19, sempre emendamento Ghera D04/6.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 19, così come emendato.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo 19 è approvato.
Siamo all’articolo 20.
C’è l’emendamento D0/7, a firma Ghera.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo al P2/72, Zeppieri.
Aspetti, Assessore, che c’è una richiesta di presentazione. Prego.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Grazie, Presidente.
Questo emendamento inserisce all’interno della proposta di legge quelli che sono gli avanzamenti tecnologici, che sono necessari perché consentirebbero di aumentare la produzione energetica senza aumento di impiego delle risorse idriche, così evitando anche quelli che sono i rischi di esondazione e aggravamento delle regolare siccità.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega.
Parere dell’Assessore.
Speaker : GHERA, Assessore.
Il parere è contrario. In realtà, questo emendamento è assorbito, perché i contenuti sono già nell’emendamento precedente approvato poc’anzi.
Speaker : PRESIDENTE.
Lei è contrario, Assessore, giusto? Parere contrario. Bene.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al successivo, P2/73, Zeppieri. Assessore, parere?
Speaker : GHERA, Assessore.
Parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo all’articolo 20.
Lo poniamo in votazione, così come emendato.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 21.
Non ci sono emendamenti.
Poniamo in votazione l’articolo 21.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 22, emendamento P2/78, a firma Zeppieri. Parere della Giunta.
Speaker : GHERA, Assessore.
Parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
P2/79, Zeppieri. Assessore, parere.
Speaker : GHERA, Assessore.
Parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
P2/80, a firma Zeppieri. Assessore, parere?
Speaker : GHERA, Assessore.
Parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo all’articolo 22.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 23.
Non ci sono emendamenti.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 25. Emendamento P 2/87, a firma Zeppieri.
Parere dell’Assessore.
Speaker : GHERA, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Votiamo l’articolo 25.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 26.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 27.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 28. Non ci sono emendamenti.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo agli articoli aggiuntivi.
Siamo al D 02/5, a firma Ghera.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 29.
Votiamo l’emendamento Righini D 02/2.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Di conseguenza, anche l’articolo 29 è approvato, in quanto sostitutivo dello stesso.
Siamo all’articolo 30.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo al titolo.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Colleghi, se ci sono dichiarazioni di voto, altrimenti se inserite il tesserino, perché si voterà elettronicamente. La collega Califano ha chiesto di intervenire per dichiarazione di voto, prego.
Speaker : CALIFANO (Pd).
Grazie, Presidente. Le perplessità che avevamo espresso fin dalla prima lettura in Commissione su questa proposta di legge, tra cui alcune parti, le avevamo evidenziate fin da subito, che andavano in conflitto d’incostituzionalità con quello che è il dettato nazionale, che ci richiamava il dettato europeo, ci hanno portato comunque a pensare che forse avremmo dovuto aspettare prima che alcuni ricorsi si pronunciassero.
Avremmo voluto sicuramente, dopo le audizioni che abbiamo fatto, fare una discussione più approfondita nella stessa Commissione, perché comunque l’assenza nella proposta di legge di un ente importante come le Province e le Città metropolitane, che, insieme ai territori, possono contribuire al controllo di questa gestione, ci porta ad essere un po’ timidi sull’approccio della proposta stessa.
Inoltre, è vero che è un adeguamento alla norma europea, però, insomma, la stiamo votando oggi. Avremmo voluto leggere nella proposta di legge qualcosa più sulla sostenibilità e sull’ammodernamento di queste strutture già esistenti. Quindi, per questi motivi e anche per come è andata la votazione di alcuni emendamenti proposti, ma respinti, noi diamo il nostro voto di astensione.
Speaker : PRESIDENTE.
Zeppieri, prego.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Dovremmo anche, secondo me, fare una cornice rispetto a quello che è l’idroelettrico e capire se effettivamente oggi ne abbiamo bisogno. È che c’è una richiesta di adeguamento alla normativa, ma è anche vero che ci sono altri Stati europei, come ad esempio la Germania, la Francia, che gestiscono a livello pubblico.
Noi riteniamo che l’idroelettrico sia poco sostenibile da più punti di vista, innanzitutto da quello economico, e abbiamo cercato, attraverso gli emendamenti proposti, di superare questo. Non si fa alcuna menzione del rischio di impresa. Gli inadempimenti da parte dei gestori sono messi in conto alla Regione. Questo assolutamente non va bene.
Lo ripeto, non è prevista la possibilità di gestire le concessioni attraverso il pubblico, come invece avviene in altri Stati europei. Non ci sono specifiche precise sulla manutenzione dei corsi dell’acqua. Gli emendamenti che andavano a tutela rispetto anche all’avanzamento dei lavori sono stati bocciati. Non c’è la tutela alle specie ittiche e, come già è stato detto, non vengono assolutamente coinvolte le Province e le Città Metropolitane. Non viene considerato il problema delle alluvioni e dell’esondazione. Non c’è un passaggio chiaro su questa proposta di legge e ci si dimentica anche del problema dell’accumulo di acqua da parte del privato, quello che può portare. Ricordiamoci anche delle alluvioni nel reatino nel 2010 e nel 2021.
Sono anche insufficienti, a nostro avviso, quelli che sono i criteri per i futuri bandi di gara. Non ci sono obblighi ben precisi per i gestori in tema di contenimento e minimizzazione degli impianti ambientali.
C’è una poca sostenibilità non soltanto da un punto di vista economico ma anche da un punto di vista ambientale. Vediamo soltanto quello che può essere il vantaggio del privato.
Poi non c’è un’assoluta innovazione, non è una nuova tecnologia, l’idroelettrico, quindi stiamo parlando di una tecnologia già superata.
Abbiamo cercato di inserire quello che può essere lo sviluppo tecnologico proprio a vantaggio delle comunità e dei territori, perché è chiaro che utilizzando più acqua si produce più energia, ma noi dovremmo mirare ad utilizzare meno acqua e a produrre più energia. Questo sì che sarebbe un avanzamento.
Poi ci si dimentica sempre che ci troviamo nel pieno di una crisi climatica che dovrebbe totalmente farci ripensare il nostro modello di sviluppo e anche di approvvigionamento energetico. Non sono previste premialità per chi gestisce in maniera sostenibile, per chi valorizza il territorio.
Quindi, si va ancora una volta incontro a quelle che sono un grandissimo spreco delle risorse idriche.
Per tutti questi motivi a cui abbiamo cercato in qualche modo di far fronte attraverso la proposta degli emendamenti che andavano proprio a colmare questi vuoti, dichiaro il voto contrario del Polo Progressista.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Poniamo in votazione, se tutti avete inserito il tesserino.
La votazione è aperta.
Colleghi, dobbiamo ripetere la votazione.
La votazione è aperta.
Ripetiamo la votazione.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Consiglieri presenti ai fini del numero legale 37
Voti favorevoli 27
Voti contrari 1
Astenuti 9
Prego…
Dovete dichiarare il voto, colleghi? Prego, aggiungiamoli.
Consigliere Valeriani.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Astenuto.
Speaker : PRESIDENTE.
Ciarla. Astenuto, Ciarla.
Tidei.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Astenuta.
Speaker : PRESIDENTE.
Astenuta. No, collega Tidei, lei ha votato.
Avete votato tutti? Bene.
Il collega Nobili? Ha votato.
Rettifichiamo il voto.
Consiglieri presenti ai fini del numero legale 39, voti favorevoli 27, contrari 1, astenuti 11.
Il Consiglio approva.
Coordinamento formale. Colleghi, siamo ancora in votazione. Coordinamento formale.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Su indicazione del presidente Aurigemma, prima è convocato l’Ufficio di Presidenza e, a seguire, la Capigruppo.
La seduta è chiusa.