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Speaker : PRESIDENTE.
Invito i Consiglieri a prendere posto, così diamo inizio alla seduta n. 23.
Comunico che sono stati presentati i seguenti atti:
- Proposte di legge regionale: dal n. 110 al n. 116;
- Proposte di deliberazione consiliare: dal n. 17 al n. 18;
- Mozioni: dal n. 90 al n. 100;
- Interrogazioni a risposta scritta: dal n. 43 al n. 45;
- Interrogazioni a risposta immediata: dal n. 73 al n. 81.
Il consigliere Orlando Tripodi ha sottoscritto la proposta di legge regionale n. 104.
È ritirata la mozione n. 82.
I consiglieri Eleonora Berni, Michele Pasquale Nicolai e Flavio Cera hanno sottoscritto la proposta di legge regionale n. 115.
La consigliera Eleonora Mattia ha sottoscritto le proposte di legge regionale n. 110 e n. 116.
È pervenuta risposta scritta all’interrogazione n. 32.
Il consigliere Orlando Tripodi, con nota protocollo n. 29324 del 22 novembre 2023, ha comunicato di confluire nel Gruppo Misto a far data dal 22 novembre.
Il consigliere Alessio D’Amato, con nota protocollo n. 29340 del 22 novembre 2023, ha comunicato il cambio della denominazione del Gruppo consiliare dallo stesso presieduto in “Insieme per il Lazio – Azione”.
Comunico, infine, che la Vicepresidente della Giunta regionale, Roberta Angelilli, e gli assessori Elena Palazzo e Giancarlo Righini saranno assenti nella seduta odierna poiché impegnati in attività istituzionali e, ai sensi dell’articolo 34, comma 5, del Regolamento dei lavori del Consiglio, saranno computati come presenti ai fini della fissazione del numero legale.
Con nota protocollo n. 29837 del 28 novembre 2023, il consigliere Daniele Leodori ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Vicepresidente del Consiglio regionale. Occorre, pertanto, procedere alla sua sostituzione come primo adempimento della seduta. Ricordo ai Consiglieri regionali che, ai sensi dell’articolo 20 dello Statuto, i Vicepresidenti del Consiglio regionale, uno dei quali in rappresentanza della minoranza, sono eletti a scrutinio segreto ed ogni Consigliere vota per un solo nominativo. Ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del Regolamento dei lavori del Consiglio regionale, con le stesse modalità si procede in caso di elezioni suppletive. Risulta eletto il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti ed a parità di voti il più anziano di età.
Invito un Consigliere segretario a procedere con l’appello. (Seguono le operazioni di voto) Procediamo alle operazioni di spoglio.
(Seguono le operazioni di scrutinio)
Si sono ultimate le operazioni di spoglio.
Consiglieri presenti 46, assenti giustificati 3, Consiglieri votanti 43, voti validi 21, schede bianche 22.
Ha conseguito voti Panunzi Enrico 21.
Dichiaro eletto come Vicepresidente il consigliere Enrico Panunzi.
(Applausi)
Prima di sospendere il Consiglio per cinque minuti per ultimare i lavori, mi preme, come Presidenza, ringraziare per il lavoro svolto il presidente Leodori, augurandogli anche un buon lavoro per l’incarico di Segretario regionale del partito.
(Applausi)
Diamo il benvenuto al vicepresidente Panunzi.
Sospendiamo il Consiglio per cinque minuti. Non allontanatevi, perché è il tempo tecnico per le operazioni di registrazione. Invito i Consiglieri a prendere posto.
Mettiamo in votazione la proposta di deliberazione consiliare n. 21 del 29 novembre 2023, concernente “Elezione di un Vicepresidente del Consiglio regionale a seguito delle dimissioni del consigliere regionale Daniele Leodori”.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
La proposta è approvata.
Mettiamo in votazione il coordinamento formale.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato il coordinamento formale.
Comunico all’Aula che è in distribuzione il subemendamento alla PL n. 33 D01.
Adesso passiamo al question time. Comunico all’Aula che è convocata immediatamente la Commissione Bilancio per analizzare gli emendamenti alla PL n. 33 presso la sala delle Commissioni.
Intanto, visto che è presente l’assessore Schiboni, prego la consigliera Battisti di procedere alla sua interrogazione, rivolta appunto all’assessore Schiboni.
Prego, Consigliera.
Speaker : BATTISTI (Pd).
Grazie, Vicepresidente. Se non c’è l’Assessore, chi risponde per la Giunta, l’assessore Maselli?
Speaker : PRESIDENTE.
C’è l’assessore Schiboni.
Speaker : BATTISTI (Pd).
Eccolo, scusi. Mi scusi, Assessore, non l’avevo vista. Buongiorno.
L’interrogazione è inerente alla sospensione della liquidazione dei contributi buoni servizio per la non autosufficienza.
Con risorse PR Lazio FSE 2021-2027, con la Direttiva B “Implementazioni di buoni di servizio per favorire l’accesso dei nuclei familiari alla rete dei servizi sociosanitari domiciliari a ciclo diurno rivolti alle persone non autosufficienti”, è stato finanziato l’avviso pubblico per accedere a buoni servizio finalizzati al pagamento dei servizi di assistenza per le persone non autosufficienti nel territorio della regione Lazio. L’erogazione di tali buoni è gestita, per conto della Regione, da un organismo intermedio che si avvale della piattaforma SGE Family.
Con tale strumento, la Regione Lazio si pone l’obiettivo di aumentare, consolidare e qualificare i servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete dell’offerta dei servizi sociosanitari territoriali; migliorare l’accesso a servizi di qualità a prezzi accessibili, sostenibili e di alto interesse generale; consentire alle persone con particolari carichi di cura nei confronti di familiari non autosufficienti di mantenere o migliorare la propria condizione lavorativa, o di avere il tempo di intraprendere percorsi di formazione professionale, di istruzione o di inserimento e reinserimento lavorativo.
Con i buoni servizio è possibile accedere alle seguenti prestazioni: assistenza domiciliare con esclusione di attività sanitaria erogata da enti accreditati; centri diurni socioassistenziali autorizzati accreditati; assistente familiare con la quale è sottoscritto un regolare contratto.
Considerato che il 1° novembre 2023 è stato pubblicato nella sezione “news” della suddetta piattaforma, un avviso recante “breve sospensione liquidazione contributi per ragioni amministrative indipendenti dall’organismo intermedio che gestisce la sovvenzione globale E-family, si comunica una breve sospensione dell’erogazione dei contributi ammessi. Le liquidazioni riprenderanno il prima possibile, e tutti i contributi ammessi saranno erogati in un’unica tranche nelle modalità previste”.
Come segnalatoci da diversi beneficiari, tale sospensione comporta il blocco delle liquidazioni delle prestazioni relative all’avviso pubblico 2022 rispetto al quale ci si appresta a rendicontare la terza mensilità, e risultano già scoperte dai pagamenti due mensilità.
Ritenuto che tale strumento ha rappresentato in questi anni e rappresenta un sostegno di fondamentale importanza per tutti i nuclei familiari che vedono al loro interno la presenza di persone non autosufficienti, nonché un’importante fonte di occupazione per gli operatori del settore, una prolungata sospensione dei pagamenti rischia di costringere le famiglie a interrompere i servizi, con tutte le conseguenze che ne derivano, sia in termini di assistenza, sia in termini occupazionali. Si interroga il Presidente della Regione Lazio e la Giunta regionale per conoscere le ragioni e la durata dell’interruzione delle liquidazioni dell’avviso dei buoni servizio finalizzati al pagamento dei servizi di assistenza per le persone non autosufficienti, seconda edizione, auspicando il potenziamento delle risorse a disposizione della misura, vista la chiusura anticipata di oltre un mese della terza edizione dello stesso avviso.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera. Prego, Assessore.
Speaker : SCHIBONI, Assessore.
Grazie, Presidente.
Con riferimento all’interrogazione a risposta immediata n. 73 del 14 novembre 2023 proposta dal consigliere Sara Battisti, premetto, come correttamente riportato nelle premesse dell’interrogazione stessa, che la gestione dei buoni di servizio per favorire l’accesso dei nuclei familiari alla rete dei servizi sociosanitari domiciliari e a ciclo diurno, rivolti alle persone non autosufficienti è gestita per conto della Regione da un organismo intermedio che si avvale della piattaforma SGE Family.
A causa dell’esaurimento dei fondi trasferiti e della conseguente impossibilità di proseguire nell’erogazione delle risorse, si è reso necessario da parte dell’organismo intermedio comunicare la sospensione delle liquidazioni, in attesa del trasferimento delle risorse necessarie da parte della Regione. Risorse che, seppur disponibili, hanno necessitato di una variazione di bilancio compensativa, procedura amministrativa avviata dalla Direzione competente in data 30 ottobre 2023, protocollo I1227226, autorizzata con deliberazione di Giunta n. 794 del 24.11.23, la cui esecutività, indispensabile per il loro trasferimento all’organismo intermedio, è stata già sollecitata dalla Direzione bilancio.
Ad oggi, pertanto, nonostante il perfezionamento di alcuni atti propedeutici al trasferimento di ulteriori risorse previste, non risultano ancora concretamente nella disponibilità all’organismo intermedio, che per questo motivo ha dovuto protrarre la sospensione della piattaforma e la conseguente liquidazione dei contributi ammessi.
Siamo consapevoli delle difficoltà concrete in cui versano le famiglie beneficiarie. Per questo motivo si è cercato di ridurre il più possibile le tempistiche di approvazione degli atti necessari al trasferimento delle risorse ed allo sblocco della erogazione del contributo.
Vogliamo però rassicurare l’utenza, confermando la disponibilità delle risorse e comunicando il perfezionamento degli atti necessari per il loro trasferimento all’organismo intermedio – che prevedo succederà tra pochi giorni. Grazie. Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore.
Consigliera, per una replica, se vuole. Prego.
Speaker : BATTISTI (Pd).
No, grazie, Presidente, non è una replica. Ovviamente ci auguriamo che quanto detto dall’Assessore avvenga in tempi molto brevi, perché stiamo parlando di condizioni sociali, economiche e familiari molto significative e importanti.
Quindi, bene il perfezionamento, come ha ricordato l’Assessore, per ciò che riguarda la trasferibilità dei fondi, però speriamo che presto la piattaforma dedicata possa cominciare ad erogare i contributi e soprattutto che per il prossimo anno vengano aumentate le risorse a disposizione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Consigliera.
Sospendiamo il Consiglio, che riprenderà alle ore 12,15. Siamo in attesa dell’assessore Ghera e ci sono ancora cinque interrogazioni a cui deve rispondere, appunto, l’Assessore.
Il Consiglio è sospeso e riprende alle ore 12,15.
Prego, consigliera Mattia.
Speaker : MATTIA (Pd).
Buongiorno, Presidente. Buongiorno alle colleghe e ai colleghi.
Questa interrogazione è su una gara comunitaria aperta per l’affidamento del servizio di assistenza infermieristica e sociosanitario svolto dal personale con profilo di infermiere e di operatore sociosanitario che viene portata avanti dall’ASL RM/4 per l’imminente apertura di due reparti, ovvero dodici posti letto in terapia intensiva e subintensiva e dieci posti letto in medicina di urgenza per il pronto soccorso dell’ospedale di Civitavecchia.
Rilevato che l’ASL RM/4 non è l’unica Azienda regionale carente di infermieri, dal momento che risultano mancare, tra gli altri, 285 infermieri al San Camillo, 41 allo Spallanzani, 30 all’ASL RM/3 e 20 all’ospedale Sant’Andrea, questa interrogazione è per chiedere perché si continua a ricorrere a medici e infermieri a gettone e, quindi, a esternalizzare il servizio.
Capisco che può essere un palliativo… Scusate, però. Presidente, scusi, ma così è veramente difficile.
Speaker : PRESIDENTE.
Chiedo scusa, l’Aula ascolti l’interrogazione, chi vuole ascoltarla, chi non è interessato può uscire. Grazie.
Speaker : MATTIA (Pd).
Dicevo, capisco che questo è un palliativo temporaneo, però credo sia necessario sviluppare una strategia a lungo termine. L’abbiamo visto anche nello scorso Consiglio anche per quanto riguarda le figure amministrative, anche se ci sono concorsi e graduatorie aperte, vengono esternalizzati, vengono chiamate all’esterno queste figure.
Io sono molto contenta che qui c’è anche l’assessore Maselli. Mi sono documentata e ho visto che è stata fatta anche una riunione in Conferenza Stato-Regioni proprio su questo tema, perché non è un problema soltanto della Regione Lazio. Però, a lungo termine credo sia opportuno fare i concorsi pubblici e stabilizzare già queste figure che lavorano nei nostri nosocomi. Evito di ricordare che con il Covid fino a poco tempo fa venivano chiamati eroi.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Mattia.
Diamo la parola all’assessore Ghera.
Speaker : GHERA, Assessore.
Grazie, Presidente e grazie anche ai colleghi che hanno presentato l’interrogazione.
Il tema su cui verte l’interrogazione è la deliberazione n. 740 del 2023, con la quale l’ASL Roma 4 ha approvato una gara comunitaria per l’acquisto dei servizi di assistenza infermieristica e sociosanitaria svolta da infermieri e operatori sociosanitari a favore dei pazienti in regime di ricovero ordinario e medicina d’urgenza, terapia sub-intensiva ed intensiva presso il presidio ospedaliero San Paolo di Civitavecchia, per la durata di un anno con eventuale rinnovo per ulteriori dodici mesi, e comunque per il tempo necessario ad attuare politiche assunzionali.
Occorre, a tal proposito, evidenziare che stante l’assenza di graduatorie valide a tempo indeterminato per il reclutamento di infermieri e OSS, la Regione Lazio ha autorizzato due nuove procedure concorsuali per tali profili. Si tratta di procedure aggregate tese a soddisfare il fabbisogno assunzionale di diverse aziende, tra cui l’ASL Roma 4, che si svolgono per titoli ed esami secondo quanto previsto dalle normative.
Al concorso per infermieri bandito dall’ASL Roma 2 e tuttora in corso di svolgimento sono stati ammessi ben 19.260 partecipanti. Una Commissione, unitamente a due sottocommissioni, stanno procedendo alla valutazione dei titoli, cui seguirà la somministrazione ai candidati della prova scritta, pratica e orale. Solo successivamente potrà essere elaborata la graduatoria finale.
Al concorso per operatore sociosanitario bandito dalla Fondazione Policlinico Tor Vergata, si sono candidati ben 22.000 OSS. Il termine di presentazione delle domande è scaduto recentemente. Anche in questo caso si procederà preliminarmente all’ammissione ed esclusione dei candidati, alla successiva valutazione dei titoli, e infine, alla predisposizione delle prove pratiche e orali. È di tutta evidenza che processare numeri così importanti dilati le tempistiche delle selezioni, in particolare per l’accuratezza necessaria per lo scrutinio di ciascuna candidatura.
Non potendo prevedere con esattezza la conclusione delle procedure concorsuali sopradescritte che costituiscono l’ordinaria forma di reclutamento del personale, ovviamente per concorso pubblico, si ritiene che l’acquisto dei servizi di assistenza infermieristica sociosanitaria da parte della ASL Roma 4 per il tempo necessario ad attuare le politiche assunzionali, lungi dal costituire un danno per il diritto alla salute dei cittadini, permetta di garantire l’apertura dei servizi del presidio di Civitavecchia, a tutto vantaggio della popolazione e dell’intera rete ospedaliera del Lazio. Ovviamente, quindi, è chiaro che l’intendimento della Regione è di portare avanti le procedure concorsuali poter assumere le relative figure, è chiaro.
Nel frattempo, non avendo procedure purtroppo aperte non si può attingere da altre procedure concorsuali, e la ASL di pertinenza in qualche modo ha dovuto procedere in tal senso.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Ghera.
Diamo la parola alla consigliera Mattia per la replica.
Speaker : MATTIA (Pd).
No, va bene.
Io ringrazio l’Assessore e spero che si vada a una stabilizzazione. Questo è un tema antico che non riguarda soltanto questa Amministrazione, ma già anche la vecchia Amministrazione. Naturalmente non ci possono essere dentro un nosocomio lavoratori di serie A e lavoratori di serie B, lavoratori che sono assunti dal nosocomio e altri dalle cooperative.
Io quindi mi auguro che quello che ha detto l’assessore Ghera venga portato avanti.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Mattia.
Diamo la parola al consigliere Marotta per l’interrogazione n. 67.
Prego, consigliere Marotta.
Speaker : MAROTTA (Verdi e Sinistra Europea).
Grazie, Presidente.
Questa interrogazione per riportare in quest’Aula una vicenda che ha raccolto attenzione sulla stampa e nell’opinione pubblica, relativamente alla morte dell’attrice e regista Sibilla Barbieri. Il 6 novembre 2023 è stata resa pubblica la notizia della morte di Sibilla Barbieri, avvenuta in una clinica svizzera lo scorso 31 ottobre.
Sibilla Barbieri era malata terminale, di cancro, e all’inizio di agosto di quest’anno aveva chiesto alla propria ASL di competenza, la ASL Roma 1, la verifica dell’esistenza di quelle condizioni previste dalla sentenza 242 del 2019 della Corte costituzionale e dalla sentenza Cappato-Antoniani, che consentono l’accesso alle terapie per il trattamento di fine vita, la morte medicalmente assistita in Italia.
Consideriamo che in occasione di una conferenza stampa svolta il 7 novembre 2023 presso gli uffici dell’Associazione Luca Coscioni, a seguito degli esposti presentati ai carabinieri da parte di chi ha accompagnato Sibilla Barbieri, l’avvocato Filomena Gallo, ha reso noto che il 3 novembre, tre giorni dopo la morte di Barbieri, è stato acquisito il parere favorevole del Comitato etico incaricato di vagliare la richiesta di Sibilla Barbieri, che quindi confermava, nel caso di specie, la sussistenza dei requisiti medici indicati dalla sentenza della Consulta per l’accesso al trattamento fine vita. Rileviamo pure che nonostante il parere positivo del Comitato etico l’ASL Roma 1 ha quindi istituito una Commissione ad hoc, che in contrapposizione a quanto stabilito dal Comitato etico stesso, ha negato la possibilità a Sibilla Barbieri di morire dignitosamente vicino ai suoi cari, accedendo alle misure previste dalla sentenza, che permettono il trattamento fine vita anche qui, nella nostra Regione.
Per questo, tanto premesso, considerato e rilevato, si interroga per conoscere quali provvedimenti si intenda adottare per questa che sembra essere in effetti una violazione della sentenza della Corte Costituzionale, che permette l’assistenza alla morte medicalmente assistita in Italia, qualora sussistano le condizioni in cui si trovava Sibilla Barbieri, come affermato dal Comitato etico. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie al consigliere Marotta.
Diamo la parola per la risposta all’assessore Ghera.
Speaker : GHERA, Assessore.
Grazie, Presidente.
In merito all’interrogazione del consigliere Marotta, l’ufficio predisposto alla Direzione regionale salute integrazione sociosanitaria, diretto dal Direttore Urbani, ha chiesto ovviamente una nota di spiegazione alla ASL competente e alla relativa Commissione, una nota che ho qui e che posso allegare in seguito.
A questa nota è stata successivamente, tramite la ASL Roma 1, fornita una risposta. Io posso rispondere in merito alla relazione dei lavori e ai lavori della Commissione che, anche con la valutazione della Commissione e l’istanza di riesame, che posso sia leggere direttamente oppure fornirne copia al Consigliere, a seconda dei desiderata.
È chiaro che velocemente, al di là del tema specifico personale, questa relazione contiene anche informazioni più specifiche, quindi non so se sia il caso di leggerla direttamente o di fornirne copia, come il consigliere riterrà, noi ovviamente siamo tenuti al rispetto delle persone interessate, sapendo che è un tema molto importante, c’è una normativa che istituisce queste Commissioni che vanno a verificare i dati, sicuramente c’è l’esigenza di normare e di verificare meglio questi casi, il Presidente Rocca più volte si è detto sensibile a livello istituzionale e anche personale a questi temi specifici, tutti non lo siamo.
In particolare, velocemente, magari sorvolando sulle informazioni più sensibili, insomma, che con tutto il rispetto penso sia importante preservare in questo tipo di ragionamento, il Comitato etico il 30 agosto 2023, esprimeva questo parere solo consultivo e preliminare, rimandando all’Azienda l’effettiva decisionalità dell’accertamento della fattispecie. È stata nominata, il 1° settembre 2023, una Commissione multidisciplinare, presieduta dal direttore della medicina legale aziendale per l’esame del caso, il 5 settembre la Commissione si è riunita la prima volta rilevando quanto sinteticamente esposto nella relazione competente. Ci sono state diverse relazioni specialistiche da parte dei componenti che vi hanno partecipato, quindi tali relazioni sono state fatte alla presenza di tutti i componenti della Commissione, che pertanto si sono riuniti una seconda volta il 25 settembre 2023. Poi ci sono le situazioni che rimangono sulla condizione clinica, di cui magari è opportuno che il Consigliere possa avere informazioni anche per le vie brevi, avendo la copia di questo documento, della relazione.
La votazione della Commissione, alla luce dei dati acquisiti con la visita diretta, è stata… “Tenuto conto di quanto sopra – ve la leggo velocemente – la Commissione ha effettuato nuova e approfondita disamina del parere preliminare consultivo del Comitato etico Lazio Area 1 del 28 agosto 2023, il quale, dopo aver ribadito il proprio ruolo solo consultivo e preliminare, ha rinviato alla valutazione di una struttura pubblica del servizio sanitario nazionale la verifica delle condizioni della richiedente, valutate dal medesimo Comitato esclusivamente sulla base degli atti all’epoca disponibili. La Commissione è, quindi, pervenuta alla conclusione che, pur avendo constatato, sulla base degli atti disponibili e delle azioni intraprese, che il proposito di suicidio formalmente e autonomamente sia stato manifestato da una persona veramente capace di prendere decisioni libere e consapevoli, affetto da una patologia irreversibile. Non appaiono soddisfatti i criteri sintetizzati, ma anche ampliamente sostenuti dalla motivazione della Corte costituzionale, secondo i quali viene ritenuto indispensabile anche che la persona debba essere tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale. Infatti, non è risultato che la richiedente fosse sottoposta ad alcun trattamento qualificabile a titolo di sostegno vitale, posto che la stessa non era sottoposto ad alcuna terapia, né strumentale né farmacologica, soddisfacente del requisito richiesto”.
In merito a questo primo parere c’è stata un’istanza di riesame del 23 ottobre 2023, che è stata presentata dall’ASL, l’istanza di riesame, con allegata nuova documentazione. Accolta l’istanza, la Commissione si è riunita nuovamente per il riesame del caso alla luce della nuova documentazione prodotta, e nella relazione che è stata portata nuovamente all’attenzione del Consiglio regionale tramite l’interrogazione del Consigliere ha evidenziato, rispetto ai medicinali e alle terapie che erano indicate per quanto riguarda le cure della persona oggetto dell’interrogazione, che nella stessa veniva riferito genericamente un peggioramento delle condizioni cliniche, senza alcun riferimento a segni e sintomi specifici, segnalando l’affidamento della paziente a hospice domiciliare.
Quindi, l’operato della Commissione in esame, dopo la nuova documentazione medica prodotta con istanza di riesame già menzionata sopra… La Commissione quindi è pervenuta alla conclusione che detta documentazione abbia confermato come la richiedente non sia sottoposta allora ad alcun trattamento qualificabile a titolo di sostegno vitale, requisito indispensabile al fine di dar seguito alla procedura legale nell’ambito della liceità.
Questi documenti sono le risultanze degli esami medici che danno questo esito finale. Pertanto, c’è stato questo tipo di decisione da parte della commissione medica competente. Questa è la procedura interessata, e nulla può essere addebitabile in qualche modo ad un profilo politico di queste decisioni.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore.
Diamo la parola al consigliere Marotta per la replica, ricordando che i tempi per la replica sono di due minuti.
Speaker : MAROTTA (Verdi e Sinistra Europea).
Grazie, Presidente, grazie per la risposta in quest’Aula. Penso che sarebbe utile, come annunciava l’assessore Ghera, poter condividere la relazione pervenuta alla Giunta.
Sul tema, questa è ovviamente una materia che interroga non solo le forze politiche che qui rappresentiamo, ma anche la sensibilità, la coscienza di ciascuno di noi, e ha a che fare con problemi medici, costituzionali ed etici.
Sibilla Barbieri è morta in una clinica svizzera, e ha resa pubblica, con un suo testamento struggente, la volontà con cui ha scelto di porre fine alle sue sofferenze. Era malata oncologica da circa dieci anni, e solo nel 2023 sottoposta a terapia antiblastica, a terapia radiante, a terapia ormonale, a terapia attraverso anticorpi monoclonali. Ma da marzo di quest’anno il tumore avanzava a livello polmonare, epatico, osseo, al cuoio capelluto, e purtroppo le terapie antitumorali non erano più sufficienti a fermare il male.
La stessa ASL Roma 1, poche settimane fa, ha rilasciato alla famiglia e all’interessata un certificato in cui si attestava un’aspettativa di vita non superiore ai tre mesi. Eppure, le è stato impedito di ottenere una morte medicalmente assistita vicino ai suoi cari.
Le sue condizioni di salute in questi casi in quelle condizioni sono estremamente instabili e si deteriorano quotidianamente. Di fatto, di fronte a quel diniego è stata fatta un’opposizione: si sono attesi 44 giorni per l’ultima risposta della ASL. Se nell’attesa della decisione Sibilla Barbieri fosse diventata incapace di intendere e volere non avrebbe potuto ottenere ciò che chiedeva in Italia, né avrebbe potuto andare in Svizzera.
Noi pensiamo che su questa materia, ha detto bene l’assessore Ghera, ci sia un vuoto normativo importante. Su questo la Corte costituzionale ha chiesto di legiferare al Parlamento, ma da quattro anni nulla si muove. Eppure ci sono delle Regioni coraggiose, perché un Paese civile dovrebbe dotarsi di una legge, ma, in assenza di questa, non possiamo pensare di abbandonare i pazienti a loro stessi.
Sarebbe gravissimo se ci fosse chi tiene pratiche nel cassetto per non assumersi la responsabilità di decidere. Non sono mie parole, sono parole del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Per questo - e concludo l’intervento, Presidente - vorrei ringraziare la consigliera Tidei e anche la consigliera Mattia perché, come è stato annunciato, abbiamo depositato una proposta di legge, la n. 110 del 16 novembre 2023, per avere procedure e tempi certi per l’assistenza sanitaria in Regione Lazio al suicidio medicalmente assistito, ai sensi della sentenza n. 242 del 2019.
Mi auguro che su questo potremo avere un confronto trasversale nel merito, per cercare di tutelare i diritti dei malati terminali, ma anche per tutelare il personale sanitario, che è tenuto a confrontarsi con tale materia. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Marotta.
L’ordine del giorno, al punto 0.3, reca: Interrogazione a risposta immediata n. 68 dell’8 novembre 2023, presentata dalla consigliera Tidei, concernente: Disciplina dell’iniziativa legislativa popolare e degli Enti locali, nonché dei referendum abrogativo, propositivo e consultivo.
Diamo la parola alla consigliera Tidei, ricordando i tempi: 5 minuti presentazione, 3 risposta e 2 replica.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Grazie, Presidente, probabilmente sarò anche più breve dei cinque minuti.
La mia interrogazione verte sulla disciplina dell’iniziativa legislativa popolare degli Enti locali, nonché dei referendum abrogativi.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera, chiedo scusa, se può avvicinare il microfono...
Speaker : TIDEI (IV-C-RE) :
Sì, si sente, Presidente?
Allora, l’interrogazione verte sulla disciplina dell’iniziativa legislativa popolare degli Enti locali, nonché del referendum abrogativo, propositivo e consultivo, sullo stato di attuazione delle disposizioni di cui alla legge regionale 24 giugno 2020 n. 4.
Sappiamo di quale importanza si tratti quando si parla comunque di referendum e gli istituti referendari, oltre che dalla Costituzione, sono previsti anche dallo Statuto della Regione e a loro è dedicato un apposito titolo rubricato “Istituti di democrazia diretta e forme di partecipazione popolare”.
Al fine di addivenire ad una compiuta disciplina della materia, è stata approvata la legge regionale 24 giugno 2020 n. 4, che, oltre a dettare disposizioni in merito all’iniziativa legislativa popolare, ha dedicato il capo 3 al referendum abrogativo, propositivo e consultivo, stabilendone le modalità di indizione e di svolgimento, tenuto conto che la legge regionale n.4/2020 all’articolo 28 contiene le disposizioni di attuazione relative alla disciplina in essa contenuta.
In particolare, nell’articolo 28 viene stabilito che la Giunta regionale, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sentita la Commissione consiliare competente, adotta un Regolamento, ai sensi dell’articolo 47, comma 2, lettera b) dello Statuto, con il quale definisce le procedure relative ai referendum, di cui al Capo III, le modalità per la raccolta anche in forma digitale – questo è importantissimo – delle firme per la richiesta del referendum di iniziativa degli elettori e ogni altra disposizione attuativa della presente legge.
Il suddetto regolamento, che doveva essere adottato entro novanta giorni, ma che non è stato adottato, in realtà neanche, chiaramente, dall’Amministrazione precedente, visto che parliamo di una legge del 2020, si configura quale regolamento di attuazione e di integrazione, pertanto funzionale ed essenziale all’applicazione della disciplina regionale prevista nella legge regionale n. 4/2020.
Io, quindi, con l’interrogazione chiedo alla Giunta, al Presidente e all’Assessore al personale, polizia locali, enti locali e sicurezza urbana, Luisa Regimenti, di far sapere all’Aula qual è lo stato di attuazione della normativa regionale. Come dicevo prima, è chiaro che si tratta di una norma votata nella passata legislatura, sulla quale probabilmente si poteva fare di più nell’emanazione del regolamento, ma siccome si tratta di una cosa assolutamente importante, tra l’altro riguarda la modalità di raccolta delle firme, oggi c’è la firma digitale, che potrebbe di fatto agevolare, e di molto anche, la raccolta delle firme, ecco, siccome credo che si tratti di un istituto assolutamente importante, un istituto di democrazia diretta, chiaramente previsto dalla Costituzione, ma anche dal nostro Statuto regionale, sarebbe opportuno che la Giunta procedesse all’attuazione di quella norma. Quindi, chiedo alla Giunta di conoscere a che punto è lo stato d’attuazione della norma.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Tidei.
Diamo la parola, per la replica, all’assessore Ghera.
Speaker : GHERA, Assessore.
Grazie.
In merito al quesito rivolto, in premessa è opportuno ricordare che la legge regionale del 2020 disciplina l’iniziativa legislativa popolare degli Enti locali, nonché dei referendum. Con riferimento a quest’ultimo istituto, il Capo III distingue tra referendum abrogativo, propositivo e consultivo, e detta una serie di disposizioni concernenti i requisiti e le modalità richieste per la presentazione dell’iniziativa referendaria, dall’individuazione dei soggetti titolari dell’iniziativa, elettori o Enti locali, al numero di sottoscrizioni necessarie, dai limiti materiali e temporali del quesito referendario al giudizio di ammissibilità dello stesso, dalla modalità di indizione del referendum agli effetti prodotti dalla consultazione referendaria.
L’articolo 28 della legge regionale in parola demanda all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e alla Giunta regionale rispettivamente: a) la definizione delle procedure relative all’iniziativa legislativa popolare e degli Enti locali e delle modalità di raccolta, anche in forma digitale, delle firme per la sottoscrizione delle proposte di legge di iniziativa popolare; b) la definizione delle procedure relative al referendum e delle modalità di raccolta, anche in forma digitale, delle firme per la richiesta dei referendum.
Le suddette disposizioni attuative non risultano essere state adottate né dal Consiglio, né dalla Giunta, nel corso della precedente legislatura, di cui peraltro chi interroga era parte rappresentativa di maggioranza, evidenziando una inezia attuativa riscontrata anche in altri ambiti di competenza, nel dare compiuta attuazione agli istituti di democrazia diretta ivi previsti.
È bene altresì portare all’attenzione la specifica riflessione che tengano conto da un lato della recente evoluzione della normativa statale in materia, e dall’altro di eventuali interventi di modifica della legislazione regionale vigente, se di interesse.
Sotto il primo profilo si segnala che la soluzione individuata dal legislatore nazionale per la raccolta delle sottoscrizioni in forma digitale fa leva sull’istituzione di un’apposita piattaforma pubblica prevista dall’articolo 1, ai commi 341, 342, 343 della legge del 30 dicembre 2020 n. 178, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e Bilancio pluriennale triennio 21-23”.
Il DPCM del 9 settembre 2022 ha disciplinato la piattaforma per la raccolta delle firme degli elettori necessarie per i referendum previsti dagli articoli 75 e 138 della Costituzione. La precedente Amministrazione non si è ancora pronunciata, quindi non si è fatto in tempo a conformarsi, adeguando le disposizioni regolamentari attuative alla legge regionale n. 4 del 2020, oltre a definire alcuni profili procedurali e di dettaglio.
Per quanto riguarda l’Assessorato competente in materia di Enti locali, è particolarmente sensibile al tema della partecipazione dei cittadini ai processi democratici del Paese, però, vista la manovra di parifica e il contenimento della spesa conseguente, al momento sono in difficoltà per garantire per il 2024 un impegno economico-finanziario volto a garantire l’attuazione della legge oggetto dell’interrogazione odierna.
Tuttavia, c’è l’apertura a un confronto con l’assessore Regimenti, per quanto riguarda questo tipo di iniziativa utile e costruttivo per l’attuazione della legge, in accordo e raccordo con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Ghera.
Diamo la parola alla consigliera Tidei per la replica.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Grazie, Assessore, anche per aver ricordato l’intervento della normativa nazionale.
La sua risposta mi convince però ancora di più, chiaramente, a chiedere non solo all’Assessora di farsi parte attiva in questa posta in coerenza con la normativa nazionale, ma anche nell’individuazione delle risorse.
Tutti noi sappiamo che il tema delle risorse è un tema sempre attuale in qualsiasi ambito, quindi anche in questo, però io credo che sia l’Assessora, sia anche l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale dovrebbero comunque attivarsi, perché si tratta di un tema importante, così come tutti i temi relativi all’esercizio della democrazia.
Chiaramente il tema della scarsità delle risorse non può diventare un limite all’attuazione di una normativa importante, riconosciuta a livello nazionale ma posta al centro anche dell’azione regionale, per cui rinnovo l’invito all’Assessora e all’Ufficio di Presidenza del Consiglio ad attivarsi per l’attuazione della normativa. Grazie, Assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Tidei.
L’ordine del giorno, al punto 0.4, reca: Interrogazione a risposta immediata n. 71 del 9 novembre 2023, presentata dai consiglieri Novelli e Zuccalà, concernente: Richiesta di informazioni circa la valorizzazione del compendio immobiliare “ex ospedale Forlanini”, in Roma.
Speaker : NOVELLI (M5S).
Grazie, Presidente, sarò molto breve, perché la vicenda è assolutamente nota, è la richiesta di informazioni circa la valorizzazione del compendio immobiliare “ex ospedale Forlanini”.
Non sto qui a ribadire tutta la storia, perché - ripeto - è una vicenda che parte da molto lontano, addirittura dal 2008, è un complesso di cui la Regione è proprietaria del compendio immobiliare, l’immobile in questione è stato inserito nella segmentazione del patrimonio regionale.
L’Amministrazione regionale successivamente ha adottato una DGR per la collaborazione con l’Agenzia del Demanio per l’analisi e la valutazione delle possibili modalità operative.
Ultimamente se ne è sentito parlare forse troppo sui social e poco in quest’Aula, perché ricordo che a un anno dall’insediamento di questa Giunta e di questo Consiglio si sta governando solamente in Giunta, quindi noi abbiamo notizie solo ed esclusivamente dai social del Presidente o dei vari Assessori, quindi vorremmo capire e quindi interrogare il Presidente su quale sia l’attuale intendimento della Giunta in ordine all’eventuale valorizzazione del compendio immobiliare “ex ospedale Forlanini”. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Novelli.
Diamo la parola per la risposta all’assessore Ghera.
Speaker : GHERA, Assessore.
Grazie, Presidente.
Come noto e come diceva giustamente il Consigliere, il presidente Rocca, nell’intervento di qualche giorno fa, lo ha evidenziato, ne ha parlato in questa sede, appunto per darne informazione, che al momento è di dominio pubblico. Appunto, nella nota risposta si dice che sono in corso da tempo interlocuzioni della Regione Lazio, il Bambino Gesù e la Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di trovare la più opportuna soluzione al trasferimento del presidio sanitario del Gianicolo, quindi il Bambino Gesù, presso l’ex nosocomio Forlanini. Il Presidente della Regione, Francesco Rocca, ha indicato come termine ultimo per la definizione di tale percorso il 31 dicembre di quest’anno, data entro la quale il Bambino Gesù dovrà comunicare la propria adesione o meno al delineato progetto di trasferimento di detta sede. Tra gli attori principali di tale operazione figura anche l’INAIL, che, come ruolo, dovrà far parte della compagine interessata a tale operazione. Stante la prossimità del termine indicato dal Presidente, cioè il 31 dicembre, di qui a un mese, si ritiene opportuno attendere quali modalità il Bambino Gesù e la Santa Sede intenderanno adottare circa le varie soluzioni di trasferimento proposte. Si conferma, inoltre, il ruolo da protagonista assunto anche dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in ordine al positivo esito dell’operazione.
Chiaramente c’è la necessità, come si era già detto, come si era già annunciato, di attendere questo termine che era stato concesso per prendere la decisione e valutare gli interventi, che ovviamente sappiamo essere complessi, ma fondamentali e importanti. Quindi, l’intenzione è di utilizzare questo bene fondamentale per la città di Roma, è chiaro che è fondamentale che ci sia, ovviamente, la partecipazione di attori importanti, come ad esempio quelli che sono stati evidenziati. Poi, se questo non accadrà, sicuramente rimarrà l’intenzione di utilizzare appieno un bene così importante per la città e per la nazione intera.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore.
Diamo la parola al consigliere Novelli per la replica.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Grazie, Assessore. Io le chiederò gentilmente se mi può dare la risposta scritta. Comunque sia, vigileremo su questo cronoprogramma. Stiamo valutando, come forza politica, anche il discorso di spostare il Bambino Gesù, perché non è che ci convince molto. Però, una cosa è fare annunci sui social, una cosa è avere una risposta scritta da parte del presidente Rocca anche per sua voce. Quindi, le chiederò gentilmente se mi può fornire la risposta scritta, perché poi così procederemo sulla nostra attività politica riguardo al Forlanini.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Novelli.
C’è l’interrogazione n. 66. Se la consigliera Droghei è d’accordo, visto che l’assessore Rinaldi è dovuta andare per un appuntamento in Senato, ma ha lasciato la risposta scritta, potremmo consegnarla.
Prego, consigliera.
Speaker : DROGHEI (Pd).
Sì, va benissimo, grazie, Presidente.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie… sui banchi della Presidenza per ritirare le risposte.
Procediamo: Proposta di legge regionale n. 33 del 30 maggio 2023, presentata dai consiglieri Bertucci ed altri, concernente “Disposizioni per la promozione degli istituti tecnologici superiori (ITS Academy)”.
Diamo la parola al consigliere Bertucci per l’illustrazione.
Speaker : BERTUCCI (FdI).
Grazie, Presidente.
La PL n. 33 su gli ITS Academy arriva dopo il suo percorso in Commissione, un percorso articolato e condiviso che pone al centro dell’attenzione di questa proposta in realtà la volontà della Regione, degli estensori della norma che poi spero possa trovare il voto favorevole di tutta l’Aula, che ovviamente è l’invito che faccio, e pone al centro, dicevo, una delega che abbiamo rispetto a una normativa nazionale.
Sappiamo bene che il legislatore è intervenuto, in realtà sta intervenendo anche con dei decreti ministeriali, proprio in queste ore. A tal proposito comunico formalmente all’Aula che ritiro, se l’Ufficio di Presidenza mi ascolta, l’emendamento n. 2, l’emendamento n. 3, l’emendamento n. 4 e il n. 5, proprio perché in queste ore, in questi momenti stanno per essere varati i decreti che in realtà comporterebbero ovviamente anche delle ridondanze rispetto ad alcuni aspetti tecnici, solamente tecnici.
Lo spirito di questa norma è quello di divulgare, ovviamente, la funzione che ha questo istituto importante, l’ITS Academy. Ricordiamo brevemente che è rivolta a chi ha il diploma di scuola superiore, è un corso totalmente finanziato, in parte con i soldi del Governo centrale, in parte con i fondi del Governo regionale, nella misura del 70 e del 30 per cento, è un corso di specializzazione di 24 mesi, e alla fine dei 24 mesi ad oggi abbiamo poco meno di 6.000 discenti che hanno utilizzato questi corsi, abbiamo oltre l’85 per cento di occupazione.
L’altro 15 per cento in realtà non è completamente inoccupato, abbiamo la certezza di avere il 5,7 per cento di inoccupati al momento, gli altri utilizzano magari questi corsi per fare dei master, per fare degli approfondimenti, alcuni per riprendere magari il corso universitario, quindi lo spirito è sicuramente importante, il fatto che nella prime sedute della IX Commissione abbia raccolto il voto favorevole di tutti i componenti, così come durante la Commissione che presiedo, la Commissione bilancio, in cui c’è stato il parere favorevole, perché, al di là di quelli che sono i parametri previsti dalla normativa nazionale, sono state inserite delle somme in più a favore della divulgazione di questa norma.
È fondamentale nel momento in cui il mondo lavorativo in genere, il mondo industriale, artigianale dei settori inerenti la riserva di legge rispetto alle materie che competono agli ITS Academy sta sollecitando un intervento del genere. È di dominio pubblico come spesso manchino risorse umane nelle aziende, perché magari non si riesce a dare una formazione tecnica, specifica, pratica, che coinvolga direttamente gli studenti nel ciclo produttivo.
Una parte dell’attività formativa che si esplica in questi 24 mesi interviene proprio sulla formazione pratica, non soltanto teorica, quindi c’è la presenza anche all’interno del ciclo produttivo, e questo fa sì che i discenti possano avere anche una formazione pratica e siano immediatamente coinvolti, una volta ottenuto il diploma abilitativo, nell’inserimento nel mondo del lavoro.
È quindi un segno di vicinanza importante, che ovviamente non ha colori politici, ma ha l‘evidente volontà di far sì che possa essere un provvedimento bipartisan che possa andare ad aiutare il tessuto economico-produttivo, che è sicuramente in difficoltà, che ha necessità, così come andare incontro alle esigenze degli studenti che magari non riescono, non possono o non vogliono continuare il percorso universitario.
Ricordiamo che all’interno della norma è prevista la creazione di un osservatorio, un tavolo tecnico, un osservatorio permanente, in maniera tale che ci sia un confronto continuo sia con le sedici fondazioni che oggi compongono la rete degli ITS Academy nella nostra regione, sia con il mondo datoriale, in maniera tale che si possa sempre capire qual è l’esigenza del mercato ed essere sempre pronti sulla attività formativa.
Rispetto a questo immagino e auspico che ci sarà un dibattito e una discussione articolata che possa far sì che il confronto, che già vi è stato in maniera produttiva durante le sedute delle Commissioni, possa coinvolgere tutto l’emiciclo e che si arrivi ad una votazione unanime rispetto al licenziamento della presente proposta di legge.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Bertucci.
Siccome dobbiamo fare una sospensione, per poi riaprire i lavori dell’Aula, anche per mettere a posto l’ultima votazione, se non ci sono obiezioni, sospenderei i lavori dell’Aula e li riprenderei intorno alle ore 15. Continuiamo con la discussione generale sulla proposta di legge, votiamo la legge, poi a seguire discutiamo le mozioni.
I lavori sono sospesi fino alle ore 15.
Prendiamo posto.
Così come annunciato dal Presidente questa mattina, riprendiamo i lavori rispetto alla proposta di legge n. 33.
Noi adesso siamo in discussione generale, però non vedo… Collega Tripodi, prego. Sull’ordine dei lavori? Allora aspetti, le do la parola quando iniziamo i lavori. Pensavo che fosse sull’ordine dei lavori. Va bene.
L’Assessore è presente, quindi noi siamo in grado di aprire i lavori. Vi ricordo che siamo in discussione generale. Quindi, i colleghi che vogliono intervenire si iscrivono. Iniziamo i lavori alla presenza della Giunta.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Tripodi. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : TRIPODI (Misto).
Grazie, Presidente.
Intanto in qualità di Presidente della Commissione Lavoro e Formazione voglio ringraziare tutti i colleghi, il collega Bertucci, che è il primo firmatario di questa legge, che sento fortemente mia, sia per il lavoro svolto all’interno della Commissione, sia per la condivisione dell’impostazione della proposta di legge stessa. Voglio ringraziare tutti i componenti della Commissione, sia la maggioranza che la non maggioranza di quella Commissione, perché abbiamo fatto un grande lavoro. Devo ringraziare proprio questi ultimi per avere, soprattutto all’inizio, messo al centro l’opportunità di portare avanti questa legge, facendo sì che la Commissione andasse avanti in maniera spedita, facendo un grande lavoro di audizioni e, subito dopo l’audizione, facendo il passaggio sulla parte emendativa e cercando tutti i colleghi di mettere un qualcosa in più o un qualcosa di più corretto. Poi, naturalmente subentra il momento delle appartenenze, dell’ideologia, dell’essere maggioranza ed essere opposizione, che ha portato a un voto finale, all’interno della Commissione, in maniera diversa. Ma il percorso è stato estremamente condiviso, e di questo ne vado veramente orgoglioso e fiero, soprattutto per la grande armonia che si è creata nella Commissione stessa.
Andiamo sulla legge, che è una legge importantissima, che mette al centro l’opportunità di fare una formazione dettagliata e precisa su quelle persone che finiscono un percorso di studi e non hanno le idee chiare su come entrare nel mondo del lavoro. Con questa legge, naturalmente, gli si può dar sì che abbiano un percorso ben destinato, ben preciso, proprio in virtù sia delle esigenze dei territori, sia anche delle esigenze delle nuove tecnologie e delle innovazioni che vengono portate avanti dai temi delle associazioni, dai consulenti del lavoro e chi più ne ha, più ne metta, con tutti coloro che rientrano nel mondo del lavoro e nel mondo formativo.
Naturalmente non finisce qui, perché abbiamo ancora tanto da fare. Questo percorso, che porta alla discussione finale su questa proposta di legge, perciò sicuramente all’approvazione in quest’Aula, darà un vantaggio al territorio laziale e darà un vantaggio a tutti quei ragazzi e a quelle persone che vedono in questa legge la possibilità di creare qualcosa di importante sui territori. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Tripodi.
Ha chiesto di intervenire la collega Mattia. Ne ha facoltà. Dopo le addebiteremo i danni al microfono. Prego.
Speaker : MATTIA (Pd).
Grazie, Presidente.
Sono passati esattamente 24 anni da quando, su incarico di Romano Prodi, Presidente del Consiglio, e Luigi Berlinguer, Ministro della pubblica istruzione, veniva presentato in Parlamento il testo di una proposta per la costituzione in Italia di un canale formativo parallela all’università.
Ci sono voluti molti anni perché il progetto vedesse la luce, e il progetto ha visto la luce il 12 luglio 2022, quando le Camere all’unanimità hanno approvato la legge costitutiva dell’ITS Academy, una legge molto importante attraverso la quale gli ITS divengono una componente strutturale nazionale del sistema educativo italiano, un canale informativo terziario, parallelo all’università, in continuità con il sistema di istruzione e formazione tecnico-professionale e con i licei, simile a quelli esistenti già da tempo in Germania, in Francia e Spagna.
L’originale sistema nazionale che così ne deriva è costituito da un sistema statale centralizzato, che è fatto di ordinamenti e di personale docente non reclutato attraverso concorsi.
L’altra peculiarità è che la legge ha per oggetto insieme il sistema educativo e il sistema produttivo, e il Governo ha inserito infatti gli ITS nel programma del PNRR e la riforma degli ITS costituisce la condizionalità per poter utilizzare le risorse del PNRR, pari a 1,5 miliardi di euro, finalizzati al potenziamento strutturale e dell’offerta formativa degli stessi ITS.
Quindi, come abbiamo detto, la riforma è stata approvata nel 2022 a livello nazionale sotto il Governo Draghi, ed oggi abbiamo avuto la prova, anche questa mattina, con il ritiro dei tre emendamenti: ancora si stanno attuando i decreti – ne erano previsti 18 – che avevano definito le aree tecnologiche, le figure professionali nazionali di riferimento degli ETS Academy, gli standard minimi delle competenze tecnologiche e tecnico-professionali. Quindi, gran parte del percorso a livello nazionale è stato fatto, ma gran parte ancora si deve fare.
Questa mia introduzione è per dire che noi, come Partito Democratico, non siamo assolutamente contro gli ITS Academy, ma per quanto riguarda la disciplina attuativa integrativa di competenza regionale, la riforma ITS Academy chiedeva alle Regioni di articolare in ulteriori profili le figure professionali individuate a livello nazionale.
La proposta di legge pretendeva inoltre di stabilire eventuali criteri aggiuntivi e definire procedure per il riconoscimento e l’accreditamento delle Fondazioni ITS Academy, stabilire i criteri per il coinvolgimento delle parti sociali nell’ambito della programmazione, programmare la costituzione e lo sviluppo d’intesa con il Comitato nazionale ITS Academy di campus multiregionali e multisettoriali in relazione a ciascun’area tecnologica.
Rispetto a tutto questo percorso avviato a livello non solo statale ma europeo, e visto il coinvolgimento del PNRR, questa proposta di legge, purtroppo, fin dall’inizio ci è sembrata fuori linee, ed è quello che abbiamo cercato di far capire in Commissione, cercando di lavorare e spiegare quali sono i motivi per cui non può essere votata. Votando questa legge, infatti, invece di agevolare un percorso nazionale, che è avviato ma non è concluso, andiamo a ostacolarlo. Quindi, dal punto di vista dei tempi sarebbe stato meglio attendere il completamento di tutto il percorso nazionale, e questo abbiamo cercato di spiegare in Commissione e vogliamo farlo ancora oggi. Tant’è vero che questa proposta di legge, invece di dedicare agli aspetti che la riforma statale attribuiva alle competenze delle Regioni, la maggioranza ha preferito dedicare a questa legge una serie di interventi che la Regione non può fare o non serve che faccia. Tant’è che essa è stata completamente stravolta e praticamente svuotata del lavoro emendativo fatto durante i lavori in Commissione da un Assessore, che non era dell’opposizione, ma da un Assessore che è della vostra maggioranza.
In partenza, la proposta di legge prevedeva di individuare i settori economici di maggiore interesse per l’economia regionale, ma ha dovuto prendere atto che è la legge statale e il decreto attuativo a individuare le aree tecnologiche. La proposta di legge pretendeva di concedere contributi economici per l’attuazione dei percorsi formativi ITS Academy, o per pagare le rette agli studenti indigenti, o per offrire borse di studio agli studenti meritevoli. Ma, anche qui, in Commissione si è dovuto prendere atto che i percorsi formativi sono già integralmente coperti dalle risorse statali del Fondo per l’istruzione tecnologica superiore, al quale la Regione deve concorrere almeno per il 30 per cento, e che anche le rette per l’iscrizione sono integralmente coperte già da questi fondi, per cui nessun studente che si iscrive paga un euro. Questo già avviene. Approvare contributi regionali per queste finalità avrebbe determinato solo una duplicazione dei costi già sostenuti dalla Regione e dallo Stato.
Con l’emendamento dell’assessore Righini stiamo mettendo un milione di euro su una proposta di legge, quando abbiamo a tal fine già le risorse statali del Fondo per l’istruzione tecnologica superiore, più di 1,6 milioni di euro di risorse regionali già stanziate, oltre ai fondi del FSE, oltre ai fondi del PNRR, ovvero 23,3 milioni di euro per i laboratori e 28,5 milioni di euro per il potenziamento dell’offerta formativa. Per questo, in Commissione abbiamo chiesto di ritirare la proposta di legge e di attendere il completamento dell’iter di attuazione della riforma statale, per poi lavorare insieme a una proposta di legge che sia realmente utile.
È notizia di una settimana fa (questo non lo dice Eleonora Mattia, ma lo dice Valditara, Ministro del vostro Governo) che addirittura c’è una sua proposta di legge nuova alla Camera.
Questa richiesta delle opposizioni non è stata accolta, era una richiesta sensata, quindi noi, pur essendo favorevoli allo strumento degli ITS, proprio perché siamo favorevoli non possiamo votare una proposta di legge che va contro la legge nazionale e che rischia di interrompere tutto un percorso.
Concludo dicendo che nella scorsa legislatura sono stati finanziati degli ITS con dei corsi. Forse la maggioranza dovrebbe concentrarsi sull’attivare quei corsi, perché dove sono stati previsti due corsi ve n’è soltanto uno. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il collega Mitrano. Ne ha facoltà.
Speaker : MITRANO (FI).
Grazie, Presidente.
Ritengo che questa proposta sia invece in linea con quelle che sono le linee del Governo, potenziare l’istruzione e la formazione, anzi colgo l’occasione per ringraziare il collega Bertucci che, insieme a tutti gli altri colleghi, ha proposto questa norma, l’assessore Schiboni che ha condiviso.
Proprio questo processo di confronto oggi ci permetterà di approvare una norma che credo sia anche innovativa.
Oggi, con questa norma, si vuole consolidare gli ITS Academy, rafforzarne la presenza sui territori, si vuole portare a conoscenza di tutti le varie sfaccettature e i vari percorsi formativi in essere, si vuole anche ampliare l’offerta formativa.
Cosa sono gli ITS, per chi magari non sa che sono percorsi paralleli tra il mondo della scuola e il mondo delle università? Una formazione intermedia, ma la caratteristica importante di questo percorso formativo è la governance che c’è intorno.
Dobbiamo comprendere che ben venga quando finalmente sono stati introdotti questi percorsi alternativi, non alla scuola superiore, al percorso universitario. Una governance che è composta dalle Università, dalle scuole di formazioni, dalle scuole superiori, dal mondo delle imprese, dal tessuto imprenditoriale, quindi, finalmente, visto che in genere si punta il dito sulla formazione universitaria dicendo che è priva, o scarsa di un rapporto col mondo dell’impresa, attraverso gli ITS Academy, queste fondazioni che alla fine coinvolgono tutto il tessuto imprenditoriale, il tessuto universitario, delle scuole superiori, delle imprese, delle Camere di commercio, ci consente di avere una lettura tarata sul territorio, sui bisogni del territorio, tant’è che ci sono tanti ITS. Posso portare come esempio importante l’ITS Caboto, che ogni anno ha un tasso di occupazione di circa il 90-95 per cento. Sapete cosa vuol dire? Che tutti gli studenti che frequentano l’ITS Academy, ovviamente poi ci sono percentuali diverse, chi all’80, chi al 70, ma tutti percentuali molto alte, questa è proprio un’eccellenza, una best practice. Perché? Perché si è affidato il tutto al mondo delle imprese, al mondo universitario, al mondo della formazione professionale.
Quindi, attraverso questa legge si vuole andare a rafforzare e a potenziare i percorsi. Anzi, un grazie anche al Presidente della Commissione, Angelo Tripodi, che ha con celerità portato avanti questa legge che io ritengo eccellente. E poi non ci dimentichiamo di un ultimo passaggio, e qui posso dire che Forza Italia è stata protagonista nel cercare di potenziare e rafforzare questo intervento formativo attraverso l’introduzione dei campus per i giovani frequentanti gli ITS. Quindi, insieme a tutti i colleghi della coalizione, abbiamo voluto dare un senso ancor più pressante, con questa legge, andando a guardare, quindi anche un’innovazione, una visione futuristica, intendendo questi ITS come dei college, dove magari si accolgono gli studenti, vivono la vita formativa attraverso dei percorsi in aula, pernottando magari all’interno di queste futuristiche strutture guardando a quelli che sono i college americani e poi vivendo la struttura anche da un punto di vista di esperienza professionale, perché ogni corso degli ITS, che in media durano 800 ore, prevede una buona parte di formazione non solo in aula, ma anche facendo esperienza professionale.
Lo stanziamento che è stato riservato a questa norma serve sicuramente per ampliare l’offerta formativa, per potenziare il percorso di conoscenza nei confronti dei cittadini e di tutti coloro che ne vogliono fruire, quindi diventa un rafforzamento della presenza attiva degli ITS sul territorio della regione Lazio, ma allo stesso tempo, attraverso uno stanziamento di 700.000 euro in conto capitale per le spese di investimento, si vuole dare la possibilità a tutti gli ITS presenti nella regione Lazio di dire: guardate, la Regione è al vostro fianco. Come ha già detto la collega, ci sono tante fonti di finanziamento, come il PNRR, che prevede il finanziamento dei laboratori, ma non prevede il finanziamento della ristrutturazione degli immobili. Ebbene, attraverso questa legge si dà la possibilità di utilizzare quelle risorse, che mi auguro siano solo l’inizio di un percorso virtuoso.
Ben venga, quindi, che siano stati creati e realizzati gli ITS, perché questo è in continuità, come dico sempre, a tutte quelle che sono le legislature che si sono susseguite, ma oggi ne arricchiamo l’esistenza. D’altronde, lo sappiamo che vengono finanziati con fondi del Ministero e per un 30 per cento con fondi della Regione Lazio. Bene. Parliamo tutti di istruzione e di formazione, parliamo tutti di un legame del mondo della formazione con il mondo imprenditoriale e, quindi, di quelli che sono i veri bisogni del territorio. Abbiamo sempre detto che molte volte veniva erogata una formazione fine a sé stessa, che non rispondeva ai bisogni il territorio. Ebbene, attraverso questa legge si crea un legame ancora più forte con il territorio e con il mondo dell’impresa e soprattutto si ha una visione innovativa di quello che devono essere gli ITS in futuro, e cioè dei veri e propri collegi, che accolgono gli studenti da tutta Italia e che permettono loro di vivere il mondo della formazione e imprenditoriale a 360 gradi e al 100 per cento, e se attraverso questa legge riusciremo a migliorare l’occupazione, che è già altissima, attraverso gli ITS Academy, vuol dire che abbiamo tutti contribuito a creare un rapporto pieno tra la domanda e l’offerta di lavoro.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Nicolai. Ne ha facoltà.
Io poi non ho altri iscritti, quindi chi vuole intervenire si iscriva.
Prego, Nicolai.
Speaker : NICOLAI (FdI).
Ho compreso poco lo stato emotivo della consigliera Mattia su questo argomento, perché...
Speaker : PRESIDENTE.
Non interrompete il collega che sta parlando.
Collega Nicolai, si rivolga alla Presidenza.
Speaker : NICOLAI (FdI).
Sto esprimendo un giudizio su uno stato d’animo, quindi niente di specifico, cara consigliera Bonafoni.
Speaker : PRESIDENTE.
Collega Nicolai, si rivolga alla Presidenza.
Speaker : NICOLAI (FdI).
Mi rivolgo alla Presidenza.
Io credo invece che l’idea...
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera Bonafoni, lei nel pensiero ha...
Speaker : NICOLAI (FdI).
Ho sbagliato, mi scuso, era la consigliera Battisti ad aver detto “che vuol dire, che vuol dire?”, uno inizia un discorso, dice tre parole e subito scatta il “che vuol dire?”, cioè una sorta di censura a monte. Non è così che si fa politica, non è così che si sta dentro un Consiglio regionale. Io l’avrò ascoltata 100 volte, consigliera Battisti, e non mi sembra....
Speaker : PRESIDENTE.
Però, collega, si deve rivolgere alla Presidenza...
Speaker : NICOLAI (FdI).
E non mi sembra di aver mai...
Speaker : PRESIDENTE.
Collega Nicolai, deve rivolgersi alla Presidenza!
Speaker : NICOLAI (FdI).
Benissimo, Presidente.
Io faccio un ragionamento semplice: il Consiglio regionale è legittimato a legiferare su un argomento del genere, non ci sono leggi statali che confliggono con questo spirito. È vero che a luglio 2022 è stata partorita una legge statale, ma è pure vero che le Regioni sono libere e autonome di legiferare in questa materia, soprattutto se andiamo a vedere che questa nostra Regione ha veramente un grande bisogno di questi istituti, perché altre Regioni come la Lombardia ne hanno 24, il Veneto ne ha 18, la Liguria ne ha 7 e il Lazio invece è molto carente su questo argomento.
Questa idea di Marco Bertucci di portare all’attenzione del Consiglio questa legge credo che possa solo fare bene per la richiesta di lavoro nella nostra Regione, perché abbiamo tanto bisogno di lavoro, ma soprattutto le aziende hanno bisogno di lavoro di qualità, di lavoro specialistico. È questo lo spirito che anima questa legge, della quale io sono il secondo firmatario, perché il lavoro specialistico è un’esigenza fondante per far crescere questa Regione.
Quindi, io credo che questo Consiglio oggi possa dare una prova di maturità approvandola, nell’ampio Consesso che lo riguarda, quindi, senza divisioni di sorta. Le riflessioni della consigliera Mattia, che io mi sono premurato di stigmatizzare nel senso dell’emotività, con molta passionalità ha espresso i suoi giudizi. Sono pure d’accordo, nel senso che uno la può vedere in maniera diversa, e non votare la legge. Però, dire che questa legge esula dalle vostre competenze, credo che sia un grave errore, quindi penso che oggi il Consiglio regionale del Lazio, approvando questa legge, dia una grande prova di innovazione, una grande prova di attenzione per le esigenze del territorio e su questo mi fermo.
Speaker : PRESIDENTE.
Colleghi, per favore. Prego, collega Neri.
Speaker : NERI (NM).
Eccomi, Presidente.
Io sarò brevissimo perché annuncio il voto favorevole di Noi Moderati. Vi ringrazio, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
I Consiglieri hanno anticipato i lavori e giustamente espresso il parere favorevole, dopo. Grazie.
Colleghi, l’Aula è sovrana e libera di esprimersi in maniera democratica, consigliere Valeriani. Non sia polemico.
Io non ho altri interventi. A questo punto, chiudiamo la discussione generale e iniziamo con il lavoro dell’articolato.
Siamo all’articolo 1, emendamento a firma Bertucci, che è il P4/5. Vuole illustrarlo, o chiediamo il parere della Giunta?
Parere della Giunta. Assessore, deve esprimere il parere. Siamo al P4/5.
Speaker : SCHIBONI, Assessore.
Chiedo il permesso di restare seduto.
Speaker : PRESIDENTE.
Accordato.
Speaker : SCHIBONI, Assessore.
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
È favorevole. Quindi, lo poniamo in votazione con il parere favorevole della Giunta.
Colleghi, siamo in votazione, se prendete posto.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È accolto.
Assessore, ha bisogno degli uffici? Okay.
Siamo al P4/6. Parere dell’Assessore. È a firma Bertucci.
Speaker : SCHIBONI, Assessore.
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
L’Assessore ha espresso il parere favorevole.
Con il parere favorevole della Giunta, lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È accolto.
Siamo all’articolo 1, così come emendato.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo 1 è approvato.
Siamo al successivo, quindi l’articolo 2.
Qui ci sono quattro emendamenti a firma del collega Bertucci. Siamo al P4/9.
Ha chiesto il presentatore di intervenire. Prego, collega Bertucci.
Speaker : BERTUCCI (FdI).
Presidente, questi, durante la presentazione della proposta di legge, sono stati ritirati.
Speaker : PRESIDENTE.
Quali?
Speaker : BERTUCCI (FdI).
Gli emendamenti P4/9, P4/10, P4/11 e P4/12.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene. Allora, colleghi, gli emendamenti P4/9, P4/10, P4/11 e P4/12 sono stati ritirati dal presentatore.
Passiamo direttamente all’articolo 2.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo 2 è approvato.
Ora siamo all’articolo 3.
Qui ci sono diversi emendamenti. Siamo al P4/16, a firma della collega Bonafoni.
Ne ha facoltà, prego.
Speaker : BONAFONI (Pd).
Grazie, Presidente.
Per partecipare anch’io e per dire, per il suo tramite, al proponente della legge che certamente il percorso è stato condiviso. Ci mancherebbe altro. Stiamo animando quanto più possibile le Commissioni con un lavoro comune, come si deve a questo luogo. Lo diciamo sempre, lo dico nelle Commissioni di cui faccio parte, tra le quali quella che ha analizzato questa proposta di legge: le Commissioni servono a questo, a confrontarci e a trovare una sintesi il più possibile progressiva ed esaustiva per le parti. È evidente, presidente Cangemi, lei è maestro in questo, che il percorso condiviso non è detto debba dare poi seguito a un obiettivo condiviso. Ci sta che si lavori insieme e che, però, ci si divida sul finale.
Io credo, nonostante i molti appelli che ho ascoltato in quest’Aula, che nessuno si debba offendere se, poi, invece una legge giudicata dall’attuale opposizione superflua, cacofonica, tardiva rispetto alla legislazione nazionale, peraltro con una denuncia, che noi affianchiamo a tutto questo, sul fatto che la Giunta Rocca non abbia dato seguito invece a un legiferare, attraverso, in particolare, l’allora assessore al lavoro e alla formazione, su questo stesso tema.
Ci sarebbe piaciuto vedere di più, come ha detto la collega Mattia, non in uno stato emotivo, ma nel circostanziare e nell’argomentare quella che è la posizione del Centrosinistra. Noi speravamo di vedere prima realizzate le tante semine che peraltro, anche in collaborazione con l’allora opposizione e attuale maggioranza, abbiamo fatto, e poi questa cacofonia rispetto alla legislazione nazionale.
Avete ragione, non è mica un reato avere una legge che in qualche maniera traduce la legislazione nazionale sulla legislazione regionale. Questo anche per fare un appello alla condivisione in quest’Aula, per il suo tramite che incredibilmente ci richiama alla sintesi e all’armonia, però dirci anche che stiamo cercando di migliorare la legge.
In particolare, l’emendamento per cui ho preso la parola cerca di eliminare quella che riteniamo una ridondanza, una cacofonia. Lo spirito di questo articolo già dice quello che le parole che nel mio emendamento intendo sopprimere affermano, quindi chiedo il parere dell’Assessore rispetto al nostro tentativo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie anche per il maestro, lei è una professoressa, quindi il ruolo è simile.
Prima ascoltiamo il parere dell’Assessore. Siamo al P 4/16.
Speaker : SCHIBONI, Assessore.
Parere contrario,
Speaker : PRESIDENTE.
Bene,
Lo poniamo in votazione , con il parere contrario della Giunta. Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al P4/17, collega Ciarla.
Speaker : CIARLA (Pd).
Faccio mio l’emendamento della collega.
Speaker : PRESIDENTE.
Non basta, serve per il Capogruppo oppure tre consiglieri dello stesso Gruppo.
Se il Capogruppo Ciarla fa suo l’emendamento, perché manca anche il collega Marotta.... quindi è il capogruppo che può farlo.
Parere della Giunta contrario, quindi, con il parere contrario della Giunta poniamo in votazione l’emendamento P4/17. Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al P4/18, Bertucci.
Parere dell’Assessore.
Speaker : SCHIBONI, Assessore.
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Però, colleghi, scusate, siamo in votazione. Capisco che la politica sia anche discussione, ma siamo in votazione.
Quindi, il parere era favorevole, Assessore?
Speaker : SCHIBONI, Assessore.
Sì, favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Emendamento P4/18, con il parere favore della Giunta.
Poniamo in votazione l’emendamento Bertucci.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo al P4/19, Bonafoni. Vuole la parola o il parere? Prego.
Speaker : BONAFONI (Pd).
In quanto professoressa, le chiedo la parola. Grazie.
Questo è un emendamento che intende sopprimere, eliminare dal testo, peraltro, una riformulazione che lo stesso Assessore ha portato in sede di Commissione. Questo ce l’hanno raccontato i verbali e persino le cronache.
Volevo argomentare questo emendamento affinché non ci fossero dubbi sul perché l’ho presentato. Noi crediamo che questa legge, che ripeto, non riteniamo essere una priorità per la Regione, debba quanto più possibile attenersi al rafforzamento dell’attuale sistema formativo pubblico-privato che esiste nel Lazio, e che peraltro ha nel Lazio una sua sede d’eccellenza, e distanziarsi quanto più, invece, da un allargamento del cerchio dei soggetti che possano essere coinvolti dentro l’attuazione della legge, quindi la realizzazione dell’ITS Academy.
Non la richiamo io l’Aula, vero? Tocca a lei, Presidente, c’è un…
Speaker : PRESIDENTE.
Che succede, Consigliera?
Speaker : BONAFONI (Pd).
Non so, sento un po’…
Speaker : PRESIDENTE.
C’è brusìo? Evitiamo il brusìo, per favore.
Speaker : BONAFONI (Pd).
Grazie.
Quindi, chiedo all’Assessore il proprio parere rispetto all’eliminazione da questo testo delle parole “i consulenti del lavoro”, quali soggetti da coinvolgere nell’attuazione del presente testo.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere dell’Assessore.
Speaker : SCHIBONI, Assessore.
Parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Siamo al P4/19, a firma Bonafoni.
Parere contrario della Giunta. Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al P4/20, Bonafoni. Lo dà per illustrato?
Ha chiesto di parlare la consigliera Bonafoni. Ne ha facoltà.
Speaker : BONAFONI (Pd).
Grazie, Presidente, brevissimamente.
È l’altra faccia della medaglia rispetto all’emendamento che ho appena illustrato e che è appena stato bocciato dall’Aula. Con questo emendamento intendiamo chiamare alla cooperazione rispetto all’attuazione e alla realizzazione degli obiettivi della legge proprio quegli sportelli e gli enti bilaterali già esistenti negli enti di formazione della nostra regione. Pensiamo che questa esclusione indebolisca l’intero sistema, persino il sistema arricchito nella versione dell’attuale maggioranza dall’intento di questa legge, e non capiamo perché ne debbano essere esclusi.
Chiedo il parere. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Assessore, parere.
Speaker : SCHIBONI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Contrario.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al D01/1, Ciarla. È un subemendamento. Prego, presidente Ciarla.
Speaker : CIARLA (Pd).
Parere della Giunta.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere della Giunta. Siamo al D01/1, a firma Mattia.
Speaker : SCHIBONI, Assessore.
Parere contrario. È già previsto dalla normativa nazionale.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere contrario. Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta, D01/1.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al P4/21, Iannarelli. Parere della Giunta.
Speaker : SCHIBONI, Assessore.
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
È favorevole.
Lo poniamo in votazione con il parere favorevole della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Il 22 e il 23, quindi Mattia e Bonafoni, sono preclusi.
Siamo al P4/24, Marotta. Questo decade.
Siamo al P4/26, Mattia e Ciarla. Parere della Giunta? Parere dell’Assessore. Siamo al P4/26, Assessore.
Speaker : SCHIBONI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
È contrario.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al P4/27. È precluso.
Siamo al P4/28, Bertucci. Parere dell’Assessore.
Speaker : SCHIBONI, Assessore.
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
È favorevole.
Lo poniamo in votazione con il parere favorevole dell’Assessore.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 3, così come emendato.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo 3 è approvato.
Siamo all’articolo 4, su cui non insistono emendamenti.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti.
È approvato.
Siamo all’articolo 5, su cui insiste l’emendamento Mattia Marotta, che non è imputabile, il D 01.
Chiedo scusa all’Aula.
Siamo all’articolo 5, quindi il P 4/34, non ci sono emendamenti perché il P 4/35 non è imputabile, quindi poniamo in votazione l’articolo 5.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Sull’articolo 6 non ci sono emendamenti.
Poniamo in votazione l’articolo 6.
Favorevoli? Contrari? Astenuti? Approvato.
Poniamo in votazione l’articolo 7.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Articolo 8.
Favorevoli? Contrari? Astenuti.
È approvato.
Articolo 9.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Articolo 10.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
Approvato. Siamo al titolo.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Abbiamo terminato il lavoro degli emendamenti, siamo in dichiarazione di voto.
Bonafoni, prego.
Speaker : BONAFONI (Pd).
Grazie, Presidente, per esprimere il voto contrario a questa proposta di legge da parte del Partito Democratico, e per sottolineare che, quando si parla di percorso condiviso, si dovrebbe poi provare a farlo condiviso.
Per chi ha avuto la pazienza di seguirci sono alla cronaca di quest’Aula di oggi tante richieste emendative dell’opposizione, ma soltanto una è stata accettata. Per quanto ci riguarda, questo significa lavorare affinché si tenda quantomeno a un’astensione, in un percorso comune, ma - ripeto - non è un problema.
Riteniamo questa norma inutile, ridondante, speriamo – è l’auspicio che consegniamo non tanto a noialtri, che siamo qui dentro, ma ai cittadini e alle cittadine interessate da questi interventi – che non sia una norma d’ostacolo rispetto all’attuazione che è l’obiettivo della proposta di legge che fra poco presumibilmente l’attuale maggioranza trasformerà in legge, si è data.
Noi siamo preoccupati rispetto a questo, perché crediamo che il tema della formazione sia uno dei temi centrali, non solo perché delega che la Costituzione consegna nelle mani della Regione, una delle principali, ma perché dentro la formazione c’è il tema del futuro anche del nostro territorio. C’è il tema del futuro delle generazioni che si affacciano al lavoro, ma che lo fanno con la competenza, la passione, il talento e le possibilità di realizzare i propri percorsi di vita.
Noi speriamo che questa legge, alla quale voteremo contrariamente, non sia d’ostacolo rispetto alla realizzazione di quegli stessi percorsi. Lo dico perché abbiamo sentito in queste ore accreditarsi da parte dell’attuale maggioranza del Presidente Rocca obiettivi che avevamo noi messo a terra nella scorsa legislatura, penso al grande annuncio sulle infrastrutture, a quanto avverrà nelle nostre province, abbiamo fatto un focus con il capogruppo Ciarla e con la consigliera Battisti su Frosinone, ma possiamo dirlo di tutte le Province.
Noi siamo per primi interessati allo sviluppo, alla crescita e alla redistribuzione delle opportunità nel nostro territorio, tanto è vero che due giorni fa avete potuto presentare i risultati che noi abbiamo seminato nella scorsa legislatura. Non ci importa dell’ineleganza che avete portato in conferenza-stampa senza registrare che prima ci fosse stata quella semina e oggi c’è, come le elezioni di mezzo permettono, un raccolto che viene fatto da altri.
Però, l’attività legislativa è altro. L’attività legislativa serve a perseguire obiettivi generali, le norme sono per tutti, non solo di qualcuno, non interessano qualcuno, non guardano agli interessi di qualcuno, ma debbono guardare agli interessi di tutti e di tutte.
Noi pensiamo che questa norma si distanzi da questo obiettivo, che è l’obiettivo che ciascuno e ciascuna di noi deve avere quando entra in quest’Aula, mette quella firma, si alza, prende parola e poi fa la cosa più importante: vota sì, no o astensione.
In questo caso, votiamo no. Non è un no per cui faremo grandi comunicati, però è un no che ci convince per l’iter che non abbiamo condiviso rispetto all’utilità di questa legge e che speriamo convinca anche voi maggioranza nell’operare diversamente da così in futuro. Ci sono non troppe, devo dire, perché la calendarizzazione delle leggi di noi Consiglieri di maggioranza e opposizione, non importa, non è così folta. Stiamo lavorando ad alcune leggi in diverse Commissioni, speriamo che, appunto, questa legge semplice, che non ci ha visto fare le barricate, ma che ci ha visto e ci sta vedendo su fronti divisi, possa essere di insegnamento anche rispetto a come poter lavorare di comune accordo per il bene comune dei cittadini e delle cittadine del Lazio.
Voto contrario, ma davvero con il desiderio che non stiamo per fare dei danni nell’approvarla. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Bonafoni.
Credo che volesse intervenire il collega Tripodi e poi il presidente Bertucci.
Speaker : TRIPODI (Misto).
Presidente, sicuramente per dichiarare il voto favorevole a questa legge. Come ho detto prima, è una legge estremamente importante, invece, che dà un segnale, che dà un’opportunità a tutto il nostro territorio, con le fondazioni e con tutti coloro che metteranno in piedi questa formazione così dettagliata e così specifica, in quelle persone che hanno voglia di fare un percorso lavorativo interessante all’interno delle aziende, ma anche come artigiani, ma anche nelle specializzazioni più tecnologiche.
Il mio voto, pertanto, è favorevole a questa legge, ripeto, con una grandissima soddisfazione per il percorso che ha fatto e per tutta la condivisione che c’è stata all’interno della Commissione, partendo dall’Assessore e finendo ai Consiglieri di opposizione, che, pur facendo opposizione, hanno comunque collaborato a mettere delle virgole all’interno di questa legge.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
C’era il presidente Bertucci… Collega Tiero, mi scusi. Prego. È uno per Gruppo, però, per cui se parla lei non parla il suo collega Bertucci.
No, siamo in dichiarazione di voto, quindi è uno per Gruppo.
Speaker : TIERO (FdI).
Io volevo rappresentare…
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate, non provocate, colleghi, per favore. Chi interviene? Il presidente Bertucci. Nel frattempo, preparate le schedine da mettere, perché dopo l’intervento del presidente Bertucci si vota.
Prego, presidente Bertucci.
Speaker : BERTUCCI (FdI).
Grazie, Presidente. Grazie anche al collega Tiero che… No, ci mancherebbe.
Nella dichiarazione di voto prenderò pochissimo tempo anche per unirmi ai ringraziamenti che sono stati fatti prima, non l’ho fatto io, e me ne scuso anche con il presidente della Commissione Tripodi, per il lavoro fatto.
Devo dire che quello che è stato detto nell’Aula anche dall’opposizione è in parte condivisibile, nel senso che alla fine ci si divide. La dimostrazione è che evidentemente un percorso fatto in Commissione, articolato, discusso, dove a volte ho sentito, durante il Consiglio, che ci si lamentava che le Commissioni lavorassero poco, io credo che su questa legge ognuno di noi possa dire che in realtà ci si è lavorato, ci si è speso il tempo che si doveva spendere, cercando di entrare nel merito.
È vero, la condivisione deve portare anche a cercare di accogliere, laddove è possibile, in parte tecnicamente, perché alcuni dei dinieghi dell’Assessorato sono tecnici, tant’è che sono stati rigettati 4 emendamenti sottoscritti da me e dalla maggioranza, e in parte perché, proprio durante la Commissione, alcuni emendamenti sono stati approvati.
Scevro da qualsiasi intento polemico, nella dichiarazione di voto non posso sottacere che alcuni degli emendamenti che sono stati presentati in quest’Aula oggi e che sono stati bocciati in realtà sono stati approvati dall’estensore di quei subemendamenti rispetto all’emendamento Schiboni, e la riformulazione dell’Assessore è stata accolta da chi aveva sottoscritto il subemendamento.
Per dirla in altri termini, è stato votato durante la Commissione un emendamento e poi, oggi, colei che chiedeva di approvare un subemendamento, che ha accolto la riformulazione, chiedeva di approvare il contrario.
Una condivisione ovviamente deve esserci, ma bisogna capire da che parte si voglia andare, senza far polemica rispetto a una figura, visto che è stato citato anche che uscito pubblicamente, in realtà parliamo di un articolo su un quotidiano, alcune delle figure (gli enti Bilaterali, i consulenti del lavoro) sono titolate da una legge nazionale, a meno che, ovviamente, la Regione non ritenga di avere un rango legislativo superiore rispetto alla legge nazionale, la n. 12 del 1979, che prevede che quella figura professionale possa e debba in realtà occuparsi di questa materia, così come gli Enti bilaterali.
È già previsto nella nell’articolo 3, se non sbaglio, quindi si vuole, come ho sentito più volte ridondante, nel senso che poi bisogna ovviamente dire che sono già quelli presenti, gli enti bilaterali. È evidente che sono tutti gli enti bilaterali, perché è previsto nella proposta di legge che ci apprestiamo a votare.
Quindi, piuttosto che tardivo tutt’al più vuole anticipare i tempi dei decreti ministeriali che poi attueranno una norma, quindi io non vedo come possa essere tardiva, né credo che sia inutile, proprio per quello che ho sentito in quest’Aula rispetto alla dignità del lavoro che deve fare un Consiglio regionale.
Visto che il legislatore centrale ci ha delegato anche per questa materia, seppur parzialmente, mi sembra d’obbligo per noi metterci le mani, anche perché lo spirito col quale è stata scritta questa proposta di legge in realtà è per far sì, e lo dimostrano i fondi stanziati – parliamo di 500.000 euro per il 2024 e 600.000 euro per il 2025, in parte in conto capitale, in parte sulle spese correnti –serviranno a far conoscere di più questo strumento. Quindi, non andranno in sovrapposizione con quelle che sono le norme nazionali, non andranno in contrapposizione rispetto alle materie che sappiamo essere ovviamente di competenza esclusiva del legislatore nazionale. Ecco perché poi, in sede di dibattito, in sede di discussione alcuni emendamenti sono stati rivisti anche su proposta dell’assessore Schiboni, che ringrazio insieme a tutto il suo staff e al suo ufficio per aver lavorato di concerto con la Commissione e con il Consiglio tutto.
È per questi motivi che esprimo ovviamente il voto favorevole di Fratelli d’Italia, e ribadisco l’invito a che alla fine magari ci sia il voto d’astensione da parte delle opposizioni.
Speaker : PRESIDENTE.
Colleghi, mettiamo in votazione, se prendete il cartellino. Abbiamo terminato con la discussione generale, quindi apriamo la votazione.
La votazione è aperta. Colleghi, chi non ha avuto modo di votare se può alzare intanto la mano così ci rendiamo conto quanti sono. Uno, due e tre, okay.
Dichiaro chiusa la votazione elettronica.
Aggiungiamo i consiglieri Valeriani, che è contrario, Ciarla, che è contrario, Califano, che è contrario, e Sambucci, che è favorevole.
Ci sono altri? Bene, la votazione è chiusa.
Esito della votazione: Consiglieri presenti ai fini del numero legale 34, voti favorevoli 23, voti contrari 8, astenuti nessuno.
Il Consiglio approva la proposta di legge n. 33.
Colleghi, non abbiamo ancora terminato, siamo al coordinamento formale.
Favorevoli? Astenuti? Contrari?
Il coordinamento è approvato.
Colleghi, non andate via perché ci sono delle mozioni da votare, così come concordato tra i Capigruppo.
Siamo – lo dico all’Aula – a una serie di interventi attraverso le mozioni e sarà presente l’assessore Ghera.
È stato chiesto alla Presidenza di anticipare la mozione n. 61, al punto n. 5, del collega Valeriani come primo intervento. Credo che non ci siano contrarietà all’inversione dei lavori richiesta da Valeriani, quindi mi assumo la responsabilità.
Prego, Valeriani. Può raggiungere la Presidenza il capogruppo Sabattini. Grazie.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Grazie, Presidente, anche per la cortesia di invertire l’ordine.
Questa è una mozione sottoscritta anche dal collega vicepresidente Panunzi, che pone all’attenzione dell’Aula un tema molto delicato, che riguarda il funzionamento delle nostre Pubbliche Amministrazioni, alle prese con un problema che è indipendente dalla politica e dagli schieramenti, cioè l’insufficienza del nostro personale nelle strutture che garantiscono il funzionamento delle Istituzioni.
È quindi un tema che riguarda non solo la Regione Lazio, ma anche tutte le Istituzioni nazionali.
La mozione è stata presentata per porre attenzione al concorso dei funzionari RIPAM, che è stato bandito nel 2021 e a cui hanno partecipato migliaia di ragazzi laureati e specializzati in tutto il nostro Paese, e gli idonei sono risultati 21.000.
Di questi 21.000 idonei, 2.000 sono residenti nella nostra Regione, Presidente, ed è il motivo per cui sottoponiamo all’attenzione dell’Aula l’approvazione di questa mozione, perché già il Parlamento, qualche mese fa, convertendo il DL n. 44 del 2023, ha dato indicazione a tutte le strutture periferiche di fare delle convenzioni per poter attingere a questa graduatoria, scorrere quindi la graduatoria stessa.
Il dispositivo finale, che mi auguro possa essere elemento di condivisione da parte di tutti, chiede alla Regione Lazio di verificare se nel suo piano pluriennale assunzionale si possa attingere, utilizzando preliminarmente lo strumento della convenzione, con questa graduatoria, perché si tratta di personale già pronto, già specializzato, che domani mattina potrebbe essere messo al lavoro nella nostra Regione Lazio.
Lo dico avendo avuto un’esperienza fino a qualche mese fa, come l’assessore Ghera sa bene, di quanto purtroppo quasi la totalità delle nostre Direzioni viaggi con una media del 30-40 per cento di sotto organico. Questo significa malfunzionamento, significa ritardi, significa una cattiva Amministrazione che vale per tutti, valeva per noi, vale per voi.
Questa mozione serve semplicemente per fare una cosa di buonsenso, non solo nuovi concorsi, che vanno fatti, ma se c’è bisogno domani mattina di assumere del personale, che si attinga a questa graduatoria, fatta di persone che hanno da pochissimo fatto il concorso. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene, la poniamo in votazione. Non ci sono ulteriori interventi.
Siamo alla mozione n. 61, a firma Valeriani.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
La mozione n. 61 è approvata.
Siamo alla mozione n. 67, punto 2, Novelli ed altri. Se la vuole illustrare all’Aula, prego.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Grazie, Presidente.
Questa mozione parte dalla legge del 23 dicembre 2005 n. 266, che ha disposto delle modifiche importanti rispetto proprio all’annoso problema delle liste d’attesa e sul numero delle prestazioni erogate e monitorate.
Nel 2019 è stato approvato il piano nazionale di governo per le liste d’attesa, dove c’erano dieci punti, e fissava dieci punti molto importanti.
Per quanto riguarda questo piano, nel 2019-2021 la Regione Lazio ha recepito proprio questo piano nazionale sulle liste d’attesa. Una delle cose fondamentali dei dieci punti che dice il piano nazionale era proprio stabilire che se per una prestazione specifica, e stiamo dicendo prestazioni di classe di priorità, fosse stato superato il tempo massimo di liste d’attesa previste dalla legge, il paziente residente all’interno della Regione avrebbe potuto recarsi secondo una specifica procedura, in una struttura privata convenzionata, senza costi aggiuntivi.
Ma oggi, a quello che almeno a noi risulta, la Regione Lazio ancora non ha mai provveduto a configurare questo tipo di standardizzazione. Attraverso il ReCUP, un altro punto, i pazienti avrebbero potuto consultare in tempo reale l’attesa relativa alla visita degli esami erogati in regime istituzionale, o in libera professione, nonché prenotare e modificare gli appuntamenti già presi. Ma la Regione ha attivato questo servizio limitatamente alle prestazioni programmabili, cioè a quelle che devono essere erogate entro 120 giorni.
Quindi, la mozione naturalmente impegna la Giunta innanzitutto ad aggiornare il PRGLA, quindi il Piano regionale per le liste d’attesa, di pubblicare sul portale regionale “Salute Lazio” le informazioni relative al diritto che hanno i cittadini ad usufruire, con il solo pagamento del ticket, quando dovuto, delle prestazioni in intramoenia nel caso in cui vengano superati i tempi di attesa previsti dalla normativa, che tutte le ASL pubblichino sul proprio sito la procedura per richiedere la prestazione in intramoenia a carico dell’Azienda sanitaria di competenza, senza oneri aggiuntivi per l’assistito in caso di superamento dei tempi previsti, e controllare che gli sportelli CUP forniscano questa suddetta informazione, che le strutture che hanno già preso in carico il cittadino e/o hanno effettuato la prima visita, nel rispetto, appunto, del Piano regionale sulle liste d’attesa, 1921, quindi comincia a essere un po’ vecchiotto, e prevedano direttamente la prenotazione delle visite di controllo e degli esami prescritti, in un sistema integrato di CUP che eviti le sovrapposizioni e rispetti le priorità e le esigenze cliniche, di implementare il sistema informativo regionale affinché sia in grado di rilevare le prestazioni rifiutate dai cittadini e la relativa motivazione, di fornire la possibilità di poter consultare attraverso il CUP on-line e di modificare o consultare i tempi reali allargando l’informazione anche alle classi di priorità “Breve B” e “Differibile D”, di definire le modalità di rilevazione delle liste d’attesa bloccate, al fine di poter vigilare sul rispetto del divieto di sospensione delle attività di prenotazione, e di adeguare il sistema regionale per rilevare la quantità di prestazioni effettuate in un orario di lavoro e la quantità di quelle effettuate in intramoenia, raffrontando queste ultime con quelle effettuate nell’anno precedente.
Vede, nel momento in cui ci sta questo problema delle liste d’attesa dare la corretta informazione a un utente per fare una procedura che, se è troppo in attesa, e qui stiamo parlando di mesi, mesi e mesi, se non addirittura anche un anno, gli permetta di andare direttamente nelle strutture private pagando solamente un ticket deve essere un’informazione che deve arrivare al cittadino immediatamente. Se anche ci fosse all’interno dei siti, ma io non ho riscontrato questa cosa, nel “apri il menù, spingi il pulsante, clicca a sinistra, poi vai a destra”, dopodiché, finalmente dopo dieci minuti si riesce a trovare questo tipo di informazione, non è più un’informazione.
Si chiede quindi di dare massima informazione al cittadino, che venga informato di questa possibilità. Non credo che tutti ne siano informati, quindi questa mozione impegna la Giunta a dare la giusta informazione, la massima informazione su un diritto che i cittadini hanno. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene.
Colleghi, poniamo in votazione la mozione n. 67, a firma del consigliere Novelli e altri... per dichiarazione di voto?
Speaker : SABATINI (FdI).
Grazie, Presidente.
Non è certamente nostro interesse avviare una particolare polemica con il presidente Novelli, con il Gruppo del Movimento 5 Stelle, recepiamo peraltro anche lo spirito positivo che c’è in questa mozione, ci sarebbe peraltro piaciuto che tutta questa copiosa lista di impegni la potesse già aver assunta la precedente Amministrazione regionale, ci sarebbe piaciuto che, senza l’esigenza di presentare una mozione consiliare, ci fosse un’attenzione specifica sul tema già in passato, viste anche le personalità autorevoli che hanno composto la precedente Amministrazione, alcune delle quali anche in questa esercitano la loro attività in ambito consiliare.
Noi, come sapete, con il presidente Rocca, a partire dalla prima giornata di insediamento del Consiglio regionale, abbiamo posto una priorità assoluta rispetto al tema delle liste d’attesa, anche dei tempi di attesa nei Pronto soccorso di questa Regione, e con le ASL, con le aziende ospedaliere sono già attivi dei percorsi importanti, che prevedono una riorganizzazione anche dei modelli organizzativi delle stesse aziende, che hanno l’obiettivo di impattare velocemente sul dramma delle liste d’attesa nella nostra Regione.
Noi qualche volta, affrontando i temi dal punto di vista più politico, riteniamo forse a torto, forse a ragione, di aver vinto le elezioni anche sui temi e soprattutto sui temi della sanità, forse soprattutto sui drammi legati alle lungaggini inumane delle liste d’attesa, soprattutto per ciò che attiene in alcuni casi specifici la diagnostica per immagini, che è uno dei temi che poi impattano sulla qualità della vita e a volte anche sulla vita stessa dei cittadini e dei nostri utenti della sanità che sono stati vessati negli ultimi cinque, dieci anni, in questa Regione, e che oggi, con una ricetta diversa rispetto a quella che voi avete proposto per un decennio abbiamo l’intenzione di migliorare sensibilmente e velocemente.
Il tema delle liste d’attesa, per quanto attiene all’attività del nostro Assessore alla sanità, che corrisponde anche al Presidente della Giunta regionale, è un elemento focalizzante e quasi totalizzante rispetto proprio ai temi generali della sanità, oltre naturalmente a quelli che sono gli aspetti legati alla rete ospedaliera sia delle Province che della città di Roma, ed è su questo che ci stiamo giocando, caro presidente Novelli, un tema di credibilità assoluta rispetto a quella che è l’aspettativa dei cittadini.
Su questo ci consentirà di ascoltare come abbiamo fatto con attenzione quello che lei ha proposto, devo dire in maniera molto equilibrata e anche molto seria rispetto a un tema così delicato. Però non siamo e non ci sentiamo nelle condizioni di ricevere consigli particolari da chi ha operato in questo senso per 10 anni e che oggi, dopo un fallimento conclamato come quello che è stato certificato il 12 e 13 febbraio da parte dell’elettorato e della popolazione di questa Regione, vorrebbe invece illustrarci qual è la via maestra per raggiungere degli obiettivi.
La normativa nazionale noi la conosciamo bene, è nostra intenzione applicarla. Non c’è bisogno di utilizzare mozioni in questo senso. Il nostro lavoro, da questo punto di vista, è sicuramente alacre e ci stiamo spendendo ogni singola energia durante le nostre giornate, durante le nostre settimane, anche attraverso confronti molto, molto seri con quelli che sono i responsabili a livello territoriale e aziendale della sanità di questa Regione. È per questo motivo che il Gruppo di Fratelli d’Italia non voterà a favore rispetto a questa mozione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Certo.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Grazie, Presidente.
Io resto sempre più perplesso per certi interventi. Comunque, rispetto naturalmente l’idea di tutti. Qua non si voleva naturalmente suggerire la via maestra, perché poi è un tema talmente tanto complesso, questo delle liste d’attesa che con una mozione indicare le vie maestre, non è proprio questo il senso. Mi dispiace che non sia stato colto dal Presidente Sabatini, che se non vuole accettare i consigli, quindi se non vuole condividere, perché poi io continuo a ripetere che vi riempite la bocca con la parola “condivisione”, poi allo stato dei fatti fondamentalmente qua si chiede, si impegna soltanto ad aggiornare il Piano delle liste d’attesa, che sicuramente già starete facendo. Non lo metto in dubbio, ci mancherebbe altro. Impegniamo soltanto anche noi a dirvi: andate avanti. Poi si sta chiedendo un banner sui siti delle ASL e degli altri Enti, bello, in prima pagina, dove il pensionato di settantaquattro anni clicca lì dentro, perché dice: se hai la lista d’attesa troppo lunga clicca qui e ti scarichi il modulo per andare in intramoenia o per andare al privato pagando solo il ticket. Non si sta dicendo la via maestra o si stanno facendo lezioni di politiche di chissà quale peso o caratura, si sta chiedendo solo di informare i cittadini.
La complessità delle liste d’attesa sicuramente è molto più complessa rispetto a questo, ma noi stiamo dicendo che la normativa nazionale la conosce lei, presidente Sabatini, la conosco io, la conosciamo tutti quanti, dà questa opportunità. Stiamo chiedendo di mettere, lo ripeto, un banner all’interno dei siti delle ASL per dare più informazione ai cittadini e un’informazione migliore e lei qui ci viene a dire che non prende lezioni da chi in dieci anni… E che è una lezione, questa? Io non sto facendo nessun tipo di lezione, Presidente. Mi rivolgo a lei e mi rivolgo alla Presidenza: non ho la presunzione e non ho mai avuto la presunzione di dare lezioni a nessuno, né in questa legislatura né nella scorsa legislatura, quando ero Presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente. Mai nella mia vita! Ho sempre soltanto cercato di dare il mio contributo, che poi può essere accettato o può non essere accettato. Questo è di vostra responsabilità, ci mancherebbe altro. Ma io qui non venga a fare lezioni, io qui vengo solamente, mestamente forse, a suggerire solamente di dare una giusta informazione, che si può fare in venti minuti, perché aggiornare i siti internet delle ASL con questo bel pulsantone dove si dà questa informazione non mi sembra di fare lezioni o di dare lezioni a nessuno. È una risposta che, francamente, non mi aspettavo dal presidente Sabatini, che ha sempre in bocca la parola “condivisione”, quindi accetto il voto contrario di Fratelli d’Italia, naturalmente, per tutto quello che è stato detto.
Il Movimento 5 Stelle voterà favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene, colleghi, la poniamo in votazione.
Siamo alla mozione n. 67, Novelli ed altri.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinta.
Ci sono un po’ di variazioni sull’ordine dei lavori rispetto alle mozioni.
Comunico all’Aula che la mozione n. 3, a firma Droghei ed altri, è stata rinviata alla prossima seduta su richiesta del proponente, seduta che non è quella di venerdì, ma sarà poi quella successiva al prossimo calendario.
L’ordine del giorno, al punto 3, reca: Mozione n. 94 del 16 novembre 2023, presentata dal consigliere Capolei, concernente: Sollecitare l’intervento del Parlamento relativamente alla modifica dell’art. 32 co. 27 della legge 24 novembre 2003, n. 326.
Prego, consigliere Capolei, può illustrarla all’Aula.
Speaker : CAPOLEI (FI).
Grazie, Presidente.
Lo Stato italiano ha operato nel campo dei condoni edilizi con tre leggi, l’ultima delle quali risale al 2003, che, a differenza dei precedenti interventi, non ammetteva la possibilità di sanare opere in aree sottoposte a vincolo paesaggistico, sia esso di natura relativa o assoluta.
Questo ha comportato la differenza tra cittadini di serie A, che saranno riusciti sino a ieri ad ottenere il condono edilizio su immobili realizzati in aree con vincolo relativo, e cittadini di serie B, che, pur avendo immobili vicini ai primi, non potranno accedere alla sanatoria.
Dopo vent’anni, la situazione di centinaia di migliaia di immobili, per i quali veniva presentata istanza del 2003, sembra essere una contraddizione e un’inconcepibile salvaguardia ambientale, essendo già tale area urbanizzata e spesso servita da infrastrutture pubbliche, quali strade, acqua, luce e fogne a servizio di immobili sanati con i precedenti atti normativi.
Bisogna velocemente scongiurare situazioni anomale, che stanno da troppo tempo impattando sulla serenità di molte famiglie, facendo uscire nel contempo le Amministrazioni comunali da questo limbo gestionale.
Del resto, il diritto all’abitazione è costosissimo da garantire, il problema di dare una casa a tutti è forse irrisolvibile, almeno dentro il sistema economico in cui viviamo.
Negli ultimi anni, quasi 6 famiglie su 10 si sono trovate in difficoltà nel pagare il canone di locazione di una casa presa in affitto o le rate di mutuo a cui hanno fatto ricorso per acquistare un’abitazione, situazione fortemente aggravata dall’accrescimento dei relativi tassi.
Alcune Regioni, per risolvere la problematica ed evitare che questi immobili venissero demoliti e numerose famiglie venissero private di un tetto, voluto una legge che estendeva la sanatoria nelle zone con vincolo di inedificabilità relativa.
Purtroppo, il nobile tentativo veniva dichiarato incostituzionale, con conseguente illegittimità della norma regionale.
Con la presente mozione è nostra intenzione sollecitare un intervento del Parlamento volto a modificare la norma al fine di consentire di sanare immobili in linea con i precedenti atti normativi in aree soggette a vincolo relativo, comunque a rendere istruibili le istanze presentate per le quali sono stati versati ingenti somme, valutandone l’impatto vincolistico che potrebbe essere di fatto cambiato nel decorso di un ventennio.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene, colleghi, la poniamo in votazione… Sabatini, la sua è una richiesta di intervento o ha anticipato il voto? Prego, per dichiarazione di voto.
Ha chiesto di parlare il consigliere Sabatini. Ne ha facoltà.
Speaker : SABATINI (FdI).
Grazie, Presidente.
Noi potremmo chiedere alla sua persona, in qualità di Presidente dell’Aula pro tempore una sospensione di cinque minuti?
Speaker : PRESIDENTE.
Si prolunga molto, il mio pro tempore in questa Presidenza, però, sì, in effetti… Siamo tutti pro tempore.
Quindi, il presidente Sabatini chiede la sospensione dell’Aula per tre minuti. Grazie.
Stavamo in discussione generale. Non so se il collega Capolei voleva intervenire. Prego, collega Capolei.
Speaker : CAPOLEI (FI).
Grazie, Presidente.
Su richiesta dell’Assessore, la ripresenteremo al prossimo Consiglio regionale al fine di apportare delle modifiche migliorative, come da richiesta dall’Assessore. Vedremo che tipo di modifiche dobbiamo fare.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Lei deve essere chiaro: quindi, la ritira?
Speaker : CAPOLEI (FI).
Ritiro la mozione. Dopo…
Speaker : PRESIDENTE.
Bene, adesso è chiaro. Grazie.
Speaker : CAPOLEI (FI).
Finisco, Presidente. Mi faccia finire.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : CAPOLEI (FI).
Non andiamo di corsa. Tanto ho tre minuti per me.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, ne ha facoltà. Però, deve essere chiaro, altrimenti non si capisce.
Speaker : CAPOLEI (FI).
Ritiro la mozione…
Speaker : PRESIDENTE.
Bene, è già un fatto.
Speaker : CAPOLEI (FI).
…con l’impegno dell’Assessore e del Capogruppo consiliare della Lega che la riporteremo al prossimo Consiglio regionale con delle modifiche, che sono da valutare insieme all’Assessore.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene, è ritirata.
Colleghi, riportiamo un po’ d’ordine in Aula.
Siamo alla mozione n. 95. Prego, consigliera. La dà per illustrata, grazie. Grazie a lei per aiutare la Presidenza in un momento un po’ di confusione.
Colleghi, prendiamo posto, siamo in votazione della mozione n. 95, concernente “Azioni necessarie per migliorare la qualità della vita delle persone affette dalla apologia dell’incontinenza urinaria”, a firma della consigliera Corrotti.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvata.
Siamo alla mozione n. 96, Sabatini ed altri. La vuole illustrare, Presidente? Prego.
Speaker : SABATINI (FdI).
Grazie, Presidente.
Questa è una mozione, per quanto ci riguarda, assai importante, perché muove da un disegno di legge, presentato a livello nazionale in data 28 marzo 2023 presso il Consiglio dei Ministri, che in data 16 novembre ha visto finalmente la luce come legge di questo nostro Paese, legge di questa nazione.
Per quanto ci riguarda, è un motivo di orgoglio che si sia presa una posizione chiara, netta, semplice, di buonsenso e definitiva rispetto a un tema che incredibilmente è riuscito anche a dividere in questo nostro Paese, ma che invece vede soltanto applicato, sancito e ci auguriamo fortemente rispettato uno degli aspetti insiti nella nostra cultura, cioè che l’essere umano si nutre di alimenti e che questi alimenti provengono dalla natura, anche se trasformati, anche se elaborati, mai in maniera artificiosa. Mai l’essere umano può nutrirsi di cibo sintetico.
Questo per quanto ci riguarda è importante anche per il fatto che si sancisce che questo principio, per quanto ci riguarda inviolabile, è applicato anche all’essere animale in tutte le specie, quindi vale per gli alimenti, vale per i mangimi. Non si accetta in questo Paese che ci si possa alimentare e nutrire con cibi di natura sintetica.
Questo dovrebbe essere patrimonio culturale universale per quanto riguarda l’intero continente europeo, forse anche l’intera umanità, però il nostro Paese ha avuto, grazie alla sensibilità del nostro Gruppo di Fratelli d’Italia, del ministro Francesco Lollobrigida, non a caso all’agricoltura e anche alla sovranità alimentare, e grazie a questa attività svolta in soli sei mesi dal momento della presentazione in CDM si è arrivati a livello nazionale a questo punto, che, per quanto ci riguarda, rappresenta la base di una civiltà e di una cultura, quella del nostro Paese, che sull’alimentazione ha fondato anche un elemento di grande riconoscibilità a livello mondiale e che ci rende apprezzati anche da culture molto diverse dalla nostra.
Non c’è soltanto un tema di natura alimentare, c’è anche un tema di tipo precauzionale, che è insito nel DDL approvato, non a caso ci si riferisce anche alla normativa comunitaria, che consente, in termini precauzionali, con il Regolamento 178 del 2002, di applicare a livello nazionale il divieto di produzione e anche di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici, e di vietare tutte quelle attività di impiego nella preparazione di alimenti, bevande, mangimi, finalizzati alla vendita, alla detenzione chiaramente per fini commerciali, ma anche all’importazione e all’esportazione di questi alimenti che non sono considerati utili e sani per la vita umana e animale. Per quanto ci riguarda, questo è un punto importante, è un punto che la Regione Lazio non può sottacere, quindi noi con questa mozione chiediamo alla Giunta, chiediamo alla Presidenza di poter recepire questa norma dal punto di vista forte, dell’impatto valoriale, e poterne dare maggiore comunicazione, di poterla divulgare, di poter dare ampio risalto a un elemento di civiltà che io auspico ed immagino possa essere un elemento di condivisione anche per tutte le forze politiche di quest’Aula. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Sabatini.
Prego, Ciarla.
Speaker : CIARLA (Pd).
La mozione tratta un argomento molto serio, quindi due osservazioni: una più di merito sul testo, che quando noi impegniamo il Presidente in realtà la legge è stata approvata il 16 novembre, quindi “a impegnarlo perché i Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati avviino in tempi brevi l’iter parlamentare del disegno di legge per una sua rapida approvazione” è qualcosa che è superato dalla realtà, quindi per impegnare il Presidente in modo corretto da parte del Consiglio regionale. Anche il primo punto, “dà ampi risalto al disegno di legge”, in realtà il 16 novembre è diventato legge e sarà pubblicata a breve sulla Gazzetta ufficiale. Poi invece c’è un tema più complesso, questo veramente, nel merito. Le preoccupazioni rispetto al cibo sintetico sono anche le nostre; il Partito Democratico si è astenuto alla Camera e anche noi qui ci asterremo in Consiglio regionale, perché noi rischieremmo un cortocircuito. Negli altri Paesi la ricerca va avanti; in realtà, proprio in base alla normativa europea sulla circolazione delle merci, noi non potremmo impedire la commercializzazione se l’EFSA desse il parere favorevole su questi prodotti nel nostro Paese. C’è secondo me una discussione molto importante da fare sull’impatto ambientale, su quello che significa in termini di salute pubblica, su quello che significa dal punto di vista anche della capacità di nutrire miliardi di persone, su quelli che sono i danni all’ambiente e su quelli che però sono anche degli elementi che non sono solo della produzione alla zootecnia ma sono anche identitari di un territorio, quindi valoriali.
Io lascerei, senza avere certezza… Ho sentito prima il collega Sabatini dire che l’essere umano non si potrà mai nutrire di cibo sintetico. Io questo, collega Sabatini, non lo so. Penso che la ricerca scientifica debba andare avanti, penso che sia giusto avere tutti gli elementi di precauzione e di attenzione rispetto sia a un comparto produttivo sia alla salute dei cittadini. Quindi, questa è la ragione per cui su un tema così impegnativo, così come, ad esempio, facendo un parallelismo, sull’intelligenza artificiale, secondo me noi come politici, come eletti dovremmo avere un atteggiamento più laico e evitare di farne delle bandiere ideologiche. Questa è la ragione per cui il Gruppo del PD si astiene.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Intanto comunico al capogruppo Ciarla che è in coordinamento formale e che, una volta pubblicata, sarà inserito il nuovo numero relativo alla legge che lei ha testé citato.
Colleghi, poniamo in votazione la mozione Sabatini ed altri.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
La mozione è accolta.
Correggo quello che avevo detto in precedenza, ovvero che la mozione n. 3, a firma Droghei ed altri, sarà nel calendario della seduta successiva e poi verificheremo se saranno presenti in Aula i colleghi, e non a quella successiva ancora. Quindi, venerdì la troverete al primo punto dell’ordine del giorno.
Passiamo all’ultima mozione, la n. 81, Battisti ed altri. Prego, Consigliera.
Speaker : BATTISTI (Pd).
Grazie, Presidente.
Io prenderò pochissimo tempo per fare un po’ di cronistoria rispetto alla vicenda ZES-ZLS. Credo sia opportuno anche a seguito di una serie di interventi che ho letto da parte di alcuni colleghi della maggioranza sul tema, non soltanto ovviamente dei colleghi di questa maggioranza, ma anche di alcuni Parlamentari che in questo momento siedono in maggioranza al Governo del Paese delle province di Latina e di Frosinone.
Voglio ricordare che con deliberazione di Giunta regionale n. 40 del 8 febbraio 2022 “Proposta di istituzione della zona logistica semplificata – Approvazione del Piano di sviluppo strategico” è stata approvata la Zona logistica semplificata del Tirreno Centro-Settentrionale, che collegherà ventinove comuni dell’entroterra laziale con le realtà portuali di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, tra questi Colleferro, Rieti, Viterbo, Anagni, Cassino, Frosinone, Latina, Pomezia, Aprilia, Formia e Fondi.
Da quanto si apprende (lo apprendiamo solo ora), purtroppo questa deliberazione fatta dalla Giunta regionale non è stata e formalmente istituita attraverso la Zona Logistica Semplificata dal Governo, perché ritenuta troppo estesa.
A luglio del 2023, grazie a un dossier della Camera dei Deputati, si può riscontrare come sia avvenuta una rimodulazione delle misure del PNRR. Il Governo ha lavorato infatti a rimodulare aree interne, potenziamento servizi e infrastrutture di comunità (parliamo della misura 5) e la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie (sempre misura 5, ma parliamo ovviamente di capitoli diversi). Per il primo era stato previsto un finanziamento di 725 milioni di euro, per il secondo uno stanziamento di 300 milioni di euro.
La rimodulazione prevede un finanziamento integrale di entrambe le misure, al fine di liberare risorse PNRR da destinare alla nuova misura ZES unica del Mezzogiorno. Quindi sono risorse che sono state distorte da alcune misure, per essere poi messe a disposizione della ZES unica nel Mezzogiorno.
Tale rimodulazione viene presentata dal ministro Fitto. I Parlamentari del territorio in quell’occasione o non c’erano o erano distratti, come hanno suggerito invece a noi nel momento in cui si è iniziato a segnalare da parte dell’opposizione non soltanto in quest’Aula, ma anche dei colleghi Parlamentari la mancanza di una decisione definitiva rispetto alla ZES o allo strumento della ZLS, alla quale siamo arrivati successivamente.
Ad agosto 2023, la sottoscritta ha fatto una richiesta di convocazione della XI Commissione, che si è svolta, grazie al presidente Tiero, alla presenza di numerosi Sindaci, delle associazioni di categoria, dei sindacati, che hanno ribadito la necessità di intervenire prontamente rispetto alla vicenda ZES.
Il 12 settembre si è tenuta l’audizione, il 19 settembre 2023 c’è stata l’approvazione del decreto-legge n. 124/2023, che istituisce, a partire dal 1 gennaio 2024, la Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno, ZES unica, che comprende i territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, con speciali agevolazioni relativamente a investimenti e ad altre attività di sviluppo dell’impresa da parte di aziende già operative e di nuovo insediamento.
In questa ZES unica del Mezzogiorno sono state escluse le province di Latina e di Frosinone. Ripeto: precedentemente a questa approvazione, alcuni Parlamentari del Partito Democratico, tra cui l’onorevole Mancini e l’onorevole Orfini, hanno presentato un emendamento ma non si ha traccia di emendamenti invece di Parlamentari della maggioranza che sono stati eletti nelle liste che guidano oggi il Governo del Paese di Frosinone e di Latina.
Il 16 ottobre 2023 – 16 ottobre 2023, oggi siamo al 29 novembre – la sottoscritta, insieme al collega La Penna ha presentato una mozione per chiedere l’impegno, alla Regione Lazio, al Presidente, all’assessore Angelilli, di poter lavorare affinché queste due province non fossero escluse dalla ZES.
Gli emendamenti che erano stati presentati, come ho detto prima, sono stati bocciati, e il 2 novembre 2023 abbiamo presentato questa mozione sulla ZLS che stiamo discutendo oggi in quest’Aula il 29 novembre.
Il 22 novembre, l’assessora Angelilli ha annunciato l’apertura del tavolo in Regione con il ministero per definire la proposta ZLS e riperimetrarla rispetto a quella originaria del 2022. Ha annunciato anche un emendamento alla prossima legge di bilancio per estendere le procedure semplificate e i benefici fiscali della ZES anche alle ZLS. Da segnalare che ovviamente la stessa assessora Angelilli evidenzia che mentre le ZES possono essere istituite in territori con parametri che accertano uno svantaggio economico e competitivo, o condizioni di ritardo di sviluppo, la ZLS può essere istituita in regioni più sviluppate. Quindi, questa narrazione del Lazio, perché mi aspetto già l’intervento del collega Sabatini, distrutta dalla gestione Zingaretti, è solo strumentale ad una dialettica politica, visto che siamo tornati esattamente da dove avevamo iniziato con il presidente Zingaretti.
Presidente, ritiro questa mozione, perché ovviamente si è compiuto fortunatamente, e di questo ringrazio l’assessora Angelilli, ma tengo a sottolineare in quest’Aula, dopo aver fatto questa cronistoria, che penso che intanto ci dovrebbe essere tra di noi il rispetto nel linguaggio. Quindi, quando il collega Maura definisce inutile il lavoro altrui, credo che dovrebbe prestare attenzione a come si sono svolti gli eventi. Infatti, se noi oggi possiamo arrivare ad un tavolo ministeriale, all’impegno dell’assessore Angelilli e anche ad un lavoro condiviso che, insieme al Presidente di Hero, faremo rispetto al tema della deindustrializzazione in provincia di Frosinone, visto che abbiamo fatto diverse richieste di audizioni, così come ci eravamo impegnati a fare in quell’audizione che ho citato prima, credo che questo impegno sia stato intrapreso anche e soprattutto per il lavoro che la sottoscritta, che i colleghi che hanno sottoscritto questa mozione, che oggi ritiro, e che i Parlamentari del Partito Democratico hanno fatto. Non ho visto lo stesso impegno, purtroppo, dei Parlamentari e dei colleghi del centrodestra al Governo di questo Paese e di questa Regione eletti nelle province di Frosinone e di Latina.
Speaker : PRESIDENTE.
Ormai è ritirata, consigliere Tiero.
Consigliere Tiero, prego. Si deve alzare.
Speaker : TIERO (FdI).
Sull’ordine dei lavori. In base all’articolo 94 del nostro Regolamento, siccome io avevo presentato una mozione analoga precedente a questa, vorrei discuterla.
Speaker : PRESIDENTE.
Questa è stata ritirata.
Speaker : TIERO (FdI).
La mia richiesta è stata precisa, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Ascolti, questa è stata ritirata, quindi non è più elemento di discussione, la sua mozione non sta all’ordine del giorno.
Speaker : TIERO (FdI).
Però, in base all’articolo 94, quando c’è in discussione una mozione analoga…
Speaker : PRESIDENTE.
Lei ha ragione, però bisognava dirlo prima, perché adesso la mozione non c’è più. Quindi, a norma di Regolamento di fatto questa mozione non c’è più, quindi lei non si può appellare all’articolo che ha citato. Se lo diceva prima era diverso.
Speaker : TIERO (FdI).
Ma prima doveva parlare la collega. Non è che posso rubare la parola alla collega.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo so.
Speaker : TIERO (FdI).
Come ho fatto prima con il collega Bertucci.
Speaker : PRESIDENTE.
Ma l’ha ritirata. D’altra parte, ogni collega è libero di gestire la propria proposta attraverso…
Speaker : TIERO (FdI).
Perfetto. Va bene.
Speaker : PRESIDENTE.
La collega l’ha illustrata.
Sarà cura dei Capigruppo mettere all’ordine del giorno per la prossima seduta la sua mozione.
Speaker : TIERO (FdI).
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Colleghi, prima di chiudere i lavori della seduta odierna, comunico all’Aula che sarà integrato l’ordine del giorno della seduta n. 34 con la proposta di legge n. 34, concernente “Disposizioni relative al turismo equestre, ai centri ippici, all’ippoterapia e all’attività assistita con gli equidi”. Quindi, gli emendamenti alla PL n. 34 potranno essere presentati entro le ore 18 di giovedì 30 novembre, mentre i subemendamenti potranno essere presentati entro le ore 9.00 di venerdì 1 dicembre. Questa andrà nell’ordine del giorno dei lavori di venerdì, così come chiesto dai Capigruppo, quindi inizieremo con la mozione n. 3 che è stata presentata, poi la legge n. 34, che è quella che vi ho annunciato, e successivamente il Consiglio straordinario.
Questo è quello che alla Presidenza è pervenuto come documento. La seduta è aggiornata alle ore 10.00 di venerdì 1 dicembre.