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Speaker : PRESIDENTE.
Invito i colleghi a prendere posto. Riprendiamo i lavori della seduta.
Comunico che sono in distribuzione gli emendamenti D17 e D18 alla PL 170. Avete un’ora per i subemendamenti.
Ordine dei lavori
La parola alla consigliera Droghei sull’ordine dei lavori. Prego.
Speaker : DROGHEI (Pd).
Grazie, Presidente. Un saluto particolare al presidente Rocca. Buonasera, Presidente.
Approfitto di questa sua presenza per riprendere la richiesta che avevamo fatto nel Consiglio di giovedì 21 novembre, perché lei, presidente Aurigemma, ricorderà che abbiamo chiesto al presidente Rocca una presenza in Aula per avere un confronto, che io mi auguro quanto più franco possibile, com’è solitamente nelle sue caratteristiche, perché giovedì 21 novembre abbiamo appreso a mezzo stampa, in particolare su un articolo apparso sulla cronaca di Roma di Repubblica, questa spiacevole vicenda delle infermiere in gravidanza alle quali veniva chiesto, addirittura attraverso una comunicazione ufficiale per PEC, certo sarebbe stato grave in ogni caso, però l’ufficialità della comunicazione ci aveva preoccupato ancora di più, di procrastinare la presa di servizio, quindi di entrare a lavorare e di poter esercitare la professione, per la quale io volevo ricordare hanno vinto un concorso pubblico, proprio alla fine del loro stato di gravidanza.
Naturalmente, prima di chiedere in Aula un confronto con il presidente Rocca in qualità di Assessore alla sanità di questa Giunta, noi abbiamo fatto le nostre verifiche, Presidente, abbiamo raccolto della documentazione e ci siamo resi conto, anche attraverso i comunicati fatti da alcune Aziende ospedaliere e da alcune ASL, che effettivamente questa vicenda era più diffusa di quello che pensavamo in quel momento.
Riteniamo questo esercizio nei confronti di queste infermiere vincitrici di concorso e in gravidanza un esercizio estremamente lesivo della loro dignità di lavoratrici, di future madri e soprattutto di donne che devono poter avere la possibilità di esercitare il loro diritto al lavoro e alla maternità senza essere messe nelle condizioni di dover scegliere tra l’una e l’altra, o senza veder procrastinato il loro diritto a lavorare proprio a causa del loro stato di gravidanza.
Ci fa molto piacere, presidente Rocca, averla qui per poter chiarire - speriamo in via definitiva - la condotta delle ASL di questa Regione e delle aziende ospedaliere nei riguardi di queste lavoratrici. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il presidente Valeriani. Ne ha facoltà.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Grazie, Presidente.
Anch’io saluto il presidente Rocca e approfitto della sua presenza, della presenza del più alto in grado, ma anche dell’assessore Righini e dell’assessore Rinaldi per condividere con tutta l’Aula una situazione abbastanza incresciosa.
Io l’ho messa per iscritto, ho fatto delle comunicazioni formali anche al presidente Aurigemma, e riguarda il diniego da parte degli uffici di trasmettere alla Commissione trasparenza tutti gli atti delle istruttorie della famosa DGR 845, di cui ci siamo dovuti occupare.
Il presidente Rocca ricorderà di che cosa parlo, perché fu lui stesso - immagino incalzato dai giornalisti - a dire "la legittimità degli atti adottati dall’assessore Righini la verificherà la Commissione trasparenza".
Noi abbiamo fatto una Commissione assolutamente civile nei toni e nelle forme, però su questo io non posso transigere, assessore Righini, io non capisco per quale motivo ci siano situazioni quasi analoghe, in cui i consiglieri regionali vengono a conoscenza e in possesso di documenti riservati, e una Commissione a questo preposta fa una richiesta formale, che è la conseguenza di tutta la Commissione, perché l’ho messo a verbale, di avere tutte le istruttorie, e le istruttorie vengono negate con l’argomentazione che potremmo fare addirittura fughe di notizia e divulgare notizie sensibili, quando, senza rimarcare quello che è accaduto nel recente passato, addirittura il contenuto di quella DGR era stato divulgato urbi et orbi da qualcuno fuori dall’Amministrazione regionale.
Lo dico in apertura di seduta, perché di questo dobbiamo occuparci. Ho investito il presidente Aurigemma, è previsto dal nostro Statuto (articolo 30, commi 3 e 4), non esiste alcun tipo di documentazione prodotta dagli uffici che i consiglieri regionali non possano vedere, a loro rischio e pericolo anche delle conseguenze, quando si tratta di argomenti sensibili, si debbono assumere la responsabilità della riservatezza, ma questo è un compito che viene ascritto al singolo consigliere e se ne assume la responsabilità.
Non esiste al mondo un dirigente di questa Amministrazione che possa scrivere "tu non puoi vedere quello che ho prodotto, perché altrimenti il rischio è che lo racconti al mondo". Questa è una cosa inaccettabile, non so se gli Assessori coinvolti in questa faccenda abbiano avuto contezza di quello che stavano scrivendo i loro dirigenti. Però io spero e mi auguro che il presidente Aurigemma, se ha delle informazioni ce le dica adesso, perché non vorrei essere costretto a fare delle azioni che non voglio fare.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo, c’era prima la consigliera Califano.
Speaker : CALIFANO (Pd).
Grazie, Presidente.
Presidente, io vorrei portare alla conoscenza dell’Aula, e approfitto, sono contenta che c’è il presidente Rocca, il fatto che oggi è stato pubblicato, ed era atteso dai Comuni, specialmente dai piccoli Comuni, il bando di LazioCrea, bando destinato agli Enti per una spesa complessiva di 560.000 euro (l’anno scorso era di 2 milioni di euro) per gli eventi della promozione dei territori e per gli eventi natalizi.
Viene pubblicato solo oggi, e danno tempo agli enti e ai Comuni per presentare le domande soltanto circa sei, sette giorni, perché queste domande, quindi i progetti devono essere presentati entro il 2 dicembre, alle ore 12. È stato pubblicato oggi, Assessore. Il 2 dicembre alle ore 12 credo che siano sei, sette giorni, non di più, da oggi.
Volevamo quindi accendere un faro, una riflessione su questo, che purtroppo non è la prima volta che accade. Significa che i Comuni, tra le altre cose… Tra le altre cose, noi l’abbiamo già sollevato nelle Commissioni, anche in Aula, con un’interrogazione fatta dalla consigliera Battisti, ma che purtroppo credo che arriverà troppo in ritardo. Tra le altre cose che noi sottolineiamo è che dare la possibilità ai Comuni di fare gli eventi dal 1° dicembre al 7 gennaio significa o che qualcuno già sa che potrà beneficiare di qualche contributo, quindi va tranquillo; oppure i Comuni si devono assumere il rischio di fare un evento, e poi magari non sono vincitrici di questo bando, quindi devono poi rimetterci soldi di tasca loro.
Ora, per i grandi Comuni questo rischio può essere facilmente assolto, ma per i piccoli Comuni, lei capisce bene che è qualcosa che non può essere. Quindi chiediamo perlomeno, visto che adesso il bando già c’è, che venga perlomeno data la possibilità ai Comuni di avere qualche giorno in più per presentare i progetti.
Poi vorremmo di nuovo sollevare il problema e segnalarlo: non è un modus operandi che può sussistere da parte di questo ente, cioè dare la possibilità ai Comuni di fare il bando, ma non sapere preventivamente se possono far riferimento da parte della Regione Lazio a un supporto economico per tale evento. Ci stava a cuore segnalare questo.
Chiudo dicendo che sempre su un bando di LazioCrea siamo ancora in attesa di un bando di settembre, credo. Quindi, i Comuni sono ancora in attesa di sapere quel bando come si è chiuso.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha chiesto la parola la consigliera Tidei.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Grazie, Presidente. Anch’io per associarmi a questa richiesta della consigliera Califano, che credo sia una richiesta di buonsenso e che ha grande senso di realtà. Io non riesco a capire qual è il problema, però la verità è che dall’insediamento della nuova Amministrazione noi abbiamo dei bandi, soprattutto quelli gestiti da LazioCrea, che riguardano i Comuni, penso pure le associazioni, ma ai Comuni è la cosa che ci interessa di più, che non riescono ad avere la sufficiente tempestività.
Ha detto bene la collega: non è che tutti i Comuni hanno risorse, hanno forzieri d’oro da cui attingere per organizzare le manifestazioni culturali, che siano estive o che siano natalizie. Dire a un Sindaco se ha o non ha a disposizione quel finanziamento significa dargli l’okay o meno per realizzare un’iniziativa. Siccome tanti Comuni non hanno tutte queste risorse a disposizione, ma aspettano i bandi regionali come una manna dal cielo, io credo che passi per il primo anno, per cui c’è stata una certa lentezza… Adesso non voglio ritirare fuori le questioni relative al Castello di Santa Severa. Sono due anni che si arriva in ritardo su tutto. Addirittura non si è in tempo per fare le gare per la gestione culturale di quello spazio, ma ci si deve affidare direttamente ad ATCL, che è società quasi in house, quindi si può andare lì, è un affidamento diretto, perché non c’è il tempo. Questo, però, se noi lo moltiplichiamo su 378 Comuni va ad aggravare una situazione che, onestamente, i nostri Comuni e gli amministratori locali non si meritano.
Siccome non credo che il bando si possa ritirare, quantomeno date un po’ di tempo in più per dare la possibilità a quanti più Comuni possibili di partecipare a questa richiesta, però poi deve valere per le prossime volte, non si può pensare che si dice dopo Capodanno se possono o non si possono realizzare festività natalizie.
Siccome il Natale arriva sempre il 25 dicembre e l’estate arriva sempre a luglio e agosto, per gli anni a venire dovete organizzarvi meglio e dire agli uffici che i bandi non possono partire il 26 novembre, ma devono partire sicuramente qualche giorno prima. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Tidei.
C’è una serie di richieste. L’assessore Rinaldi ha chiesto di intervenire. Ne ha facoltà.
Speaker : RINALDI, Assessore.
Ringrazio il presidente Valeriani per la richiesta. Volevo precisare che questa mattina ho letto la lettera che i Direttori avevano inviato al Presidente, in realtà non è una negazione degli atti, ma una posticipazione dell’accesso, questo per precisione (sto dicendo quello che ho letto nella lettera), comunque ho parlato con il Direttore e secondo il Regolamento, come è naturale, i consiglieri possono avere visione immediata di tutti gli atti, non ci sono atti segretati, è nella vostra peculiarità, nel vostro lavoro che non devono diventare atti pubblici, fino a quando non diventano pubblici dall’ufficio, quindi oggi ci ho parlato, sta preparando gli atti per trasmetterlo.
Speaker : PRESIDENTE.
Avendo ascoltato, Presidente Valeriani, la risposta dell’assessore Rinaldi è propedeutica per l’invio degli atti. Prego.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Io voglio ringraziare l’Assessore Rinaldi, che ha avuto la gentilezza di rispondermi. Con la stessa gentilezza, le segnalo però che l’obiezione formulata dai vostri direttori non sta né in cielo né in terra. Non sta scritto da nessuna parte, in nessun ordinamento, in nessuna Bibbia che sono gli amministrativi a decidere quando un eletto dai cittadini può leggere un documento di cui ha diritto di prendere visione.
Io mi auguro che questa sia l’ennesima caduta di stile non vostra, ma dei direttori, e che entro la giornata di domani possa arrivare quella documentazione che adesso dobbiamo vedere, non quando decidono loro.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Se non ci sono altri interventi e il presidente Rocca vuole intervenire. Diamo la parola al presidente Rocca.
Speaker : ROCCA, Presidente della Giunta.
Molto brevemente, poche considerazioni. Innanzitutto, la ringrazio, e ringrazio ovviamente tutti i Consiglieri, ringrazio ovviamente la presidente Savo, che pure prontamente si è attivata, il presidente Aurigemma, che brillantemente pure si è attivato.
Devo dire che c’è un tema di fondo. Innanzitutto rispondo dicendo che purtroppo è capitato un solo caso, di cui mi dispiaccio, al San Giovanni. Tutto il resto è stato prontamente smentito dalle aziende ospedaliere e sanitarie citate nell’articolo di Repubblica. Un solo caso al San Giovanni, che peraltro era stato corretto già la mattina stessa, prima ancora quindi delle preoccupazioni che legittimamente – ci tengo a sottolinearlo, Consigliera, legittimamente – venivano enunciate e manifestate in questa sede.
Le assunzioni stanno procedendo, stanno procedendo regolarmente. Ci sono circa 2.000 infermieri in graduatoria. Su questo ovviamente vigileremo, continueremo a vigilare affinché non si ripetano errori pacchiani, come quello capitato. A me però dispiace una cosa, sicuramente non mi riferisco a voi, che giustamente avete sollevato queste legittime preoccupazioni: mi riferisco a un metodo di lavoro che ormai mi accompagna da quando sono stato eletto, che quel giornale ha, e oggi ne avete avuto la più cristallina evidenza rispetto ad una metodologia di lavoro, con questa maniera di procedere per inferenze induttive. A me ricorda tanto quel giornalista, il “tacchino induttivista” di Karl Popper, che non fa una bella fine proprio per la modalità di procedere, perché le querele arrivano e perché comunque è dovere di qualsiasi bravo giornalista verificare, alzare il telefono e dire “ho una notizia, la verifichiamo”. Si chiama modo di procedere ipotetico-deduttivo, che è quello che Popper ricorda essere forse il modello più appropriato per poter arrivare alla verità. Qui nessuno si sottrae alla verifica della stampa, quello che dispiace è una modalità di fare stampa, in un’area che si chiama cronaca di Roma, che di cronaca non riporta nemmeno come trafiletto, non dico come notizia, come notizia di servizio, come informativa, una comunità che dovrebbe servire, che ha riaperto dopo un anno il pronto soccorso di Tivoli, a servizio della comunità. Ma poi, senza verifica, sparge veleno, con una metodologia che poi non mi meraviglia che porti quello stesso giornale a perdere copie su copie, su copie, su copie, con una velocità che mi dà gioia, devo dire la verità. Non mi dà mai gioia quando un giornale chiude, ma se un giornale ormai perde quella capacità critica, che mi ha accompagnato nell’adolescenza, nella mia formazione, che comunque era anche di stimolo a un libero dibattito e a una costruzione di un dialogo democratico interessante, bello, partecipato, e oggi, invece, è ormai ai livelli di quella che è Cronaca Vera, Oggi, Gente, riportando gossip, senza riportare le fonti, con il paradosso, anche oggi, di questo articolo meraviglioso, probabilmente come il “tacchino induttivista” ragionando per ciò che conosce e ha conosciuto come metodo per sé stesso e per l’area a cui appartiene ideologicamente, quindi non può non applicarla a chiunque applichi o sia chiamato all’amministrazione della Cosa pubblica.
Non mi do altre spiegazioni, se non questa, di questo metodo così superficiale con cui si producono informazioni al pubblico, senza verificare mai una sola volta, mai una sola volta, mai una sola volta, come fa il Corriere della Sera, come fa il Messaggero. A volte sto lavorando, mi telefonano e mi dicono: c’è questa notizia. Si fa così. Acquisisco, verifico e cerco ciò che la falsifica, questo dovrebbe fare il buon giornalista. Ce l’hanno insegnato, sono le basi della ricerca della verità, invece sono scomparse, disintegrate dinanzi al pettegolezzo politico-amministrativo, di cui ormai è il bollettino quotidiano, abbandonando ogni pudore, perché chi ha firmato l’articolo sugli infermieri io lo ricordo, vent’anni fa ci lavoravo, lo conoscevo quando ero direttore al Sant’Andrea e aveva un approccio alla verità completamente diverso, quindi è un metodo che ormai in quel giornale ha prevalso e di cui mi dispiaccio, perché sono 3-4 giorni che, come ha fatto già in passato, non fa che riportare piccoli pettegolezzi che non hanno aderenza alla realtà, riportando con dei titoli, amplificando vicende che invece potrebbero spiegare, riportando anche le diverse sensibilità e punti di vista.
Questo ci sta e ci sta tutto, guai se non ci fosse diritto di critica, che però non viene spacciato come articolo di cronaca, esistono gli editoriali apposta, esistono forme su cui la libera stampa è cresciuta e ha dato buona prova di sé proprio attraverso l’opinione, ma è diverso da spacciare per cronaca qualcosa che è mera opinione, quando non addirittura pettegolezzo.
Ciononostante, consigliera, se a lei risulta altro, non esiti a farmi una nota scritta, perché non è e non sarà mai mio costume tollerare episodi di quel tipo.
Colgo anche l’occasione, sempre rispetto a un articolo, perché adesso non ricordo se lei o un’altra consigliera del suo partito ha presentato dubbi e richiesto spiegazioni anche sul finanziamento all’ospedale israelitico, anche lì articolo riportato senza chiedere le basi che accompagnano ovviamente ogni processo amministrativo e che trovano piena giustificazione nel minutaggio di attesa tra ingresso nel Pronto soccorso e posto letto all’interno del San Camillo e risposta clinica, nonostante i tempi siano diminuiti a fronte del cresciuto numero di accessi al Pronto soccorso, con degli indicatori decisamente positivi e in via di miglioramento, che però ancora non bastano, e sui quali siamo ovviamente accompagnando i processi. È ovvio che lì si è deciso, ma questo era già stato discusso, ovviamente in quest’Aula, ma sono pronto, ovviamente, l’ho già detto la scorsa volta che sono intervenuto, quando la presidente Savo riterrà di fissare una riunione, perché probabilmente, e anche qua oggi, all’ordine del giorno collegato, magari io non mi sottrarrò, e ci vediamo in Commissione per discutere rispetto a tutte quelle che sono le scelte politiche e politiche e amministrative della mia azione politica, dell’azione della Giunta e del direttore Urbani, ancora oggi pure lui argomento di pettegolezzo da parte dello stesso giornale, al quale io riconfermo piena fiducia, e nessuno pensi che possa essere sostituito.
È ovvio che questo è un periodo tale che nel momento in cui si tocca la sanità, si muovono interessi, si muovono voci, si muovono voci incontrollate: è sempre così, e così, ahimè, accompagnerà l’azione di ogni Giunta regionale, quando si muove in ambito sanitario.
La volontà è quella di continuare in una direzione di rinnovamento, di non consentire interferenze alla politica nella scelta dei direttori generali. Sono contento della vostra smentita, che però dà, testimonia e certifica la capacità di pettegolezzo amministrativo di chi firma quegli articoli, che quindi trova in parte risposta anche nelle vostre interrogazioni.
Una sola considerazione, però, permettetemela, perché su questo io credo che noi dobbiamo ritrovare, e mi auguro di farlo in quella sede, in quella Commissione in maniera più ragionata: anche rispetto a quella, che comprendo nell’enfasi politica e della necessità del contraddittorio, o dell’agonismo d’Aula, può sembrare doverosa. In realtà, noi abbiamo il dovere di una corretta informazione, per cui, quando io leggo che si svia il paziente rispetto alla sua legittima risposta al bisogno di salute, io ricordo, a chi ha fatto quell’interrogazione, che il servizio sanitario nazionale non nasce per dare risposta sul singolo medico, perché sul singolo medico esiste la struttura privata, esiste la buona sanità pubblica, a cui noi dobbiamo dare risposte, quindi, sull’abbattimento delle liste operatorie è ovvio che è tutto il Servizio sanitario regionale che è impegnato, quindi se l’ortopedia del San Camillo non riesce ad assorbire la richiesta e la pressione, una struttura accreditata, peraltro non profit, quindi non sono fondi che vanno in mano a un privato speculativo, dà delle risposte, peraltro nel 2024, perché l’accordo con l’Israelitico è stato firmato il 24 agosto, prevede circa 2 milioni 500 mila euro a fronte dello stanziamento iniziale che era, sì, di 7 milioni, ma per l’accoglienza solo di persone che provenivano dal San Camillo. È importante ricordare anche il cambio di paradigma che c’è stato nei nuovi contratti di committenza, su cui non mi aspetto che qualcuno mi dica “bravo”, però so di esserlo stato, perché quello ha portato sicuramente una nuova modalità di lavoro. Guai se quei posti venissero occupati da quelle strutture senza l’invio della struttura. Quindi, noi utilizziamo quei posti, quelle prestazioni e quelle specialità solo su richiesta della struttura pubblica che fa l’invio. Non c’è un’autonomia di ricovero di quelle strutture, con tutti i rischi connessi. Questa è la grande novità.
Ho approfittato, visto che per tre giorni ci hanno accompagnato con pettegolezzi singolari, per dare, da un lato, queste doverose risposte a chi legittimamente è preoccupato, e sarei stato preoccupato anch’io. Non nascondo che, quando l’ho letto, sono sobbalzato anche io, perché uno rimane sconcertato. Oltretutto mi sarebbero saltati alla gola la consigliera Iannarelli e non so chi altro. Noi ci preoccupiamo soprattutto come Giunta e come coalizione delle politiche per la natalità e poi andiamo, noi per primi, a danneggiare chi? Era un paradosso. Quindi, è evidente che questo è un guasto amministrativo prontamente riparato, tra l’altro che nasceva – mi hanno spiegato – da un errore accaduto, errore tecnicamente anche quello sotto la precedente Amministrazione, analogo concorso, persona che, però, già lavorava presso un’azienda pubblica, quindi comunque già aveva un posto di lavoro, ma al quale erroneamente era stato detto: termina il periodo di gravidanza presso quell’azienda pubblica e poi ti trasferirai. È una fattispecie non sovrapponibile, ovviamente, però mi è stato spiegato che da questo nasceva quel singolo errore, non quella moltitudine di errori che è stata ripresa da quel bollettino di pettegolezzi che l’ha riportata, quindi grazie per la vostra sollecitazione, io - ripeto - sono a disposizione della presidente Savo, se vorrà, nelle prossime settimane, fissare un incontro, concordandolo ovviamente anche con gli impegni istituzionali, io mi rendo disponibile per aggiornare, cercando come sempre anche di dare il buon esempio, così come ho detto che secondo me è doveroso da parte degli Assessori periodicamente venire a riferire nelle diverse Commissioni rispetto all’andamento dei lavori e ai loro impegni, alle loro difficoltà, alle sfide che in un momento così complesso ci troviamo ad affrontare. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie al presidente Rocca e all’assessore Rinaldi. Non c’è una replica al Presidente normalmente, ma facciamo una cosa, invece di prenderle tutte: se il presidente Ciarla è d’accordo, visto che si era prenotato prima di lei, diamo la parola al presidente Ciarla per tre minuti e chiudiamo l’argomento e riprendiamo i lavori dell’Aula
Non era per il presidente Ciarla, ma, siccome si erano prenotate 3-4 persone del PD, ho detto che parla il presidente Ciarla, perché normalmente non c’è replica sulle dichiarazioni del Presidente.
Speaker : CIARLA (Pd).
Un minuto solo per approfittare della presenza del presidente Rocca, perché a questo punto, come si dice in gergo, l’appetito vien mangiando, lei ci ha dato delucidazioni sui temi sollevati dai consiglieri del nostro Gruppo, poi è giusto che gli altri consiglieri... io non mi arrogo la volontà di rappresentare nessuno, quindi da questo punto di vista ognuno è libero di intervenire, però, presidente Rocca, a questo punto l’appetito vien mangiando, visto che sta qua, è passato un mese da quando è tornato dagli Stati Uniti, ma tante volte su questo riassetto delle deleghe della Giunta c’è qualche novità? Ce la dica!
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, presidente Rocca.
Speaker : ROCCA, Presidente della Giunta.
Presidente Ciarla, quale migliore risposta di vederci qua, lavorare tutti assieme, sorridenti, gioiosi e con la voglia di cambiare questa Regione? Su questo la ringrazio ovviamente per la sua osservazione, se ne vuole sapere di più, ci vediamo allo stadio.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera Mattia, noi abbiamo aperto e abbiamo ringraziato sia il presidente Rocca che l’assessore Rinaldi, l’argomento non è all’ordine del giorno, il Presidente ha dato la disponibilità alla presidente Savo di poterci vedere in Commissione. Il Presidente…
Io vi do la parola sull’ordine dei lavori, ma non è questo l’argomento. L’ordine dei lavori è un conto; riprendere l’argomento sulle dichiarazioni del Presidente, che è venuto qui a rispondere alle vostre richieste, dando disponibilità alla presidente Savo di poter parlare di questa tematica nella Commissione competente, penso che l’argomento sia chiuso. Se dobbiamo riaprirlo, non è questa la sede, perché noi abbiamo un Consiglio convocato.
Tra l’altro, se non sbaglio, c’era la richiesta di verifica del numero legale in argomenti. Se è l’ordine dei lavori su questo argomento, non è in discussione, perché il Presidente ha risposto e ha dato la disponibilità alla presidente Savo di parlarne nella Commissione competente.
Prego.
Speaker : MATTIA (Pd).
Grazie, Presidente, anche per aver rispettato l’argomento.
Purtroppo, il presidente Rocca ha aperto tanti altri fronti, non ha risposto soltanto alle sollecitazioni della collega Droghei.
Quindi, velocemente, il 7 ottobre l’ospedale San Camillo ha stipulato un protocollo con l’Ospedale Israelitico che allargava alle prestazioni che riguardano il reparto di ortopedia, quindi qui dentro si deve dire la verità.
Seconda questione: è stato attaccato un organo di stampa e noi questo non possiamo permetterlo…
Speaker : PRESIDENTE.
Però in quest’Aula non è che si viene qui e si inizia un argomento a piacere…
Speaker : MATTIA (Pd).
Nella scorsa legislatura, più volte la Giunta Zingaretti è stata attaccata, ma mai nessuno si è permesso di alzarsi e attaccare la stampa dentro il Consigli regionale.
Il Presidente ha detto che un caso era vero. Se anche solo un caso fosse vero…
Speaker : PRESIDENTE.
Non è, l’argomento, all’ordine dei lavori.
Consigliera Tidei, prego.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Guardi, Presidente, noi siamo sempre rispettosi del suo modo di condurre l’Aula, perché sappiamo che è un Consigliere di lungo corso, con grande esperienza nelle Aule, in questo caso legislativa, ma prima anche in un’Aula consiliare.
Però, vede? La presenza del presidente Rocca che non è frequentissima, in quest’Aula, e noi tutti sappiamo quanto un Presidente di Regione abbia da fare, quindi chiaramente la sua non presenza qui è dovuta senz’altro ad impegni istituzionali sicuramente più stringenti, o che comunque prevedono la sua presenza. Però, oggi sono state poste alcune questioni e il Presidente ha voluto rispondere su alcune questioni, non su tutte, perché ne abbiamo poste anche diverse. Questo, però, non esime nessuno, io penso neanche lei, a lasciar spazio ai colleghi. Il capogruppo Ciarla l’ha detto in maniera anche molto scherzosa e brillante e abbiamo fatto tutti un sorriso, però ha posto un tema vero. Noi qui abbiamo assistito a un Presidente che per mesi ci ha detto che la crisi prima non era sua responsabilità, poi partiva per l’America, per la Francia, non so dove, ma quando tornava ci avrebbe pensato lui, ora è passato più di un mese dalla partenza, che si dica che è un bello spettacolo vedere tutti qui a lavorare quando abbiamo assistito – lo possiamo dire – la passata settimana a un teatrino che credo in quest’Aula non si vedesse da qualche anno, con volo di fascicoli, non è che si può venire qui a dire: va beh, tanto oggi siamo qui a lavorare tutti in quest’Aula. No, c’è una crisi profonda che sta bloccando l’efficienza e la fluidità dei lavori in questo Consiglio, perché la gran parte del blocco non è avvenuta ad opera dell’opposizione, ma è avvenuta ad opera delle divisioni profonde che ci sono in maggioranza e che non sono evidentemente ancora ricomposte. Del resto, quando vediamo il Capogruppo di Forza Italia che fa le sparate, ma non perché siamo andati ad origliare ad una porta, perché l’abbiamo visto nell’Aula, dove tutti abbiamo posto, una volta che arriva il presidente Rocca non è che se una Consigliera chiede di poter parlare la si può trattare in questa maniera, oppure qualcuno può dire dove c’è o dove non c’è un diritto, perché qui c’è il diritto di parlare e anche di interloquire con il presidente Rocca. Conosco anche la sua eleganza nei modi, abbiamo avuto più volte modo di apprezzarne anche il carattere e il temperamento, però non è che viene qui e poi prende e se ne va, tra l’altro con un attacco che io ritengo – gliel’avrei voluto dire, aspettavo che ci fosse la possibilità – anche un po’ sguaiato nei confronti di Repubblica. Vedete, non è che quelli si sono inventati una notizia di sana pianta. Lo stesso Presidente ha ammesso che comunque un caso c’è stato.
Nessuno di noi pensa che sia doveroso crocifiggere chi questo errore lo ha commesso, però non è che il giornalista di Repubblica si è inventato la notizia di sana pianta. No. Il giornalista di Repubblica è venuto a conoscenza di una notizia che, tra l’altro, in parte era anche fondata. Il Presidente l’ha dovuto riconoscere. Tra l’altro, mi scusi, Presidente, lei lo aveva chiamato nella passata seduta di Consiglio ora, dopo 5-6 giorni, è venuto in Aula a riferire, però non è che – ripeto - ci sia stato qualcuno che si è inventato il caso di sana pianta, c’è qualcuno che, avendo avuto contezza della notizia, l’ha riportata su un giornale.
Anche nella passata seduta non abbiamo fatto i pazzi, abbiamo chiesto se la notizia corrispondesse o meno a verità. Lei stesso ha fatto una richiesta al presidente Rocca di intervento, quindi che oggi si venga qui a fare questa sfuriata nei confronti di Repubblica.... io sono convinta che tutti operiamo con fini positivi, avendo anche contezza del lavoro che si svolge, quindi so che quando poi si va a finire sui giornali magari per qualcosa che si considera un pettegolezzo, sicuramente non fa piacere a nessuno, però di fatto, Presidente, il presidente Rocca non può considerare il Consiglio come un fastidio, un luogo dove ogni tanto bisogna recarsi per tenere a bada questi 50 stolti che stanno qui a parlare di altro e di stupidaggini, mentre qualcuno si occupa di questioni importanti!
Siamo qui per fare delle leggi, oggi siamo qui su un provvedimento che è importante, e soprattutto siamo qui dopo 5 mesi di crisi, sui quali nessuno ha dato una risposta. Che ci siano colleghi che approfittino della presenza del presidente Rocca per sollevare questioni o anche per dire che forse su alcune cose la si pensa diversamente non credo che sia una roba da silenziare, e lo dico a lei perché so quanto tiene non solo all’indipendenza di questa Istituzione, ma alla centralità di queste Istituzioni.
Anche da lei mi sarei aspettata che ci fosse un po’ più non di apertura, badi bene, ma di rispetto nei confronti dei consiglieri d’opposizione, che comunque qualcosa dovranno anche dire se si sentono di dirla!
Penso che si tratti non solo di una questione di rapporti corretti tra maggioranza e opposizione, ma di dignità di questo luogo, perché non è che veniamo qui per passare il tempo, veniamo qui a proporre emendamenti, a proporre ordini del giorno, stiamo nelle Commissioni.
Stamattina l’opposizione e la presidente Savo hanno votato in 8 quel provvedimento importante sul Regolamento sullo spettro autistico, non erano 9, lì il voto l’hanno fatto 8 aventi diritto al voto e noi siamo stati lì a mantenere il numero, quindi non ci si può dire opposizione strumentale, che fa le cose solo per andare contro qualcuno, no, noi ci siamo, noi siamo nelle Commissioni, teniamo spesso il numero laddove la maggioranza non è in grado di tenere i numeri, e spesso capita in tante Commissioni, però quando arriviamo in quest’Aula e c’è la presenza del Presidente riteniamo doveroso che almeno le rare volte che viene - ripeto, non lo sto criticando, perché so che il Presidente è impegnato altrove, non va a giocare a boccette quando non è qui - però che quando arriva qui abbia la cortesia di ascoltare anche quello che l’opposizione gli vuole dire.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Procediamo con la richiesta di verifica del numero legale… Ah, chi c’era Nobili? Battisti?
Speaker : NOBILI (IV-C-RE).
Sarò rapido, Presidente.
Semplicemente, siccome sono stato nella scorsa seduta forse il primo, insieme ad altri colleghi, a chiedere che il presidente Rocca riferisse su quello che è accaduto, non torno sulla vicenda della crisi della maggioranza e il centrodestra, ne hanno già parlato perfettamente la mia collega Tidei e anche il collega Ciarla.
Io però davvero non ho compreso il tono della replica su questa questione del presidente Rocca, e rimango anche abbastanza basito. Mi è testimone lei, Presidente, che quando personalmente ho posto questa questione, innanzitutto ho ringraziato lei, che in quanto Presidente, ha avviato immediatamente, e le confermo il ringraziamento per questo, un’istruttoria sul tema.
Ho ascoltato e ringraziato anche in quel caso la presidente Savo che addirittura ci dava notizia in Consiglio della partenza di una denuncia per diffamazione rispetto alla notizia che era stata scritta. Ho richiesto nel corso della giornata se ci fossero aggiornamenti, perché l’unica cosa che è uscita nella giornata di giovedì era un’agenzia della ASL Roma 2 che sostanzialmente diceva “per quello che abbiamo fatto noi direttamente, è tutto regolare, per quello che hanno fatto gli altri che hanno avuto accesso alla nostra graduatoria, non rispondiamo”. Quindi, c’erano assolutamente elementi di preoccupazione.
Si ricorderà, Presidente, che ho detto in quest’Aula che non intendevo in nessun caso farne una battaglia di parte di opposizione contro la maggioranza, e si ricorderà, Presidente, che ho detto che io non dubitavo che questa stessa sensibilità fosse presente nei banchi del centrodestra, in lei e persino nel presidente Rocca; non dubito tuttora che il presidente Rocca di fronte a un’azienda ospedaliera, o ad una ASL che nega la firma di un contratto, in quanto una infermiera che ha vinto un concorso è in gravidanza. Non ne dubito. E allora, però, trovo fuori luogo che la replica sia questa bella lezione di giornalismo, che però, non è il Consiglio regionale del Lazio la sede dove farla.
Io sono stato vittima in tante occasioni di un giornalismo preconcetto e politico. Non credo sia questo il caso, francamente, perché il giornalista è un giornalista che in passato ha fatto le pulci, glielo garantisco, all’Amministrazione Zingaretti in maniera molto decisa e anche molto dura rispetto ad alcune questioni sulla sanità. Non è il luogo, anche perché, francamente, la prima cosa, dopo la lezione di giornalismo che il Presidente ci ha già fatto, è che la notizia era verificata, perché almeno in un caso questa cosa si è verificata. Allora, io quello che avrei voluto sentire dal presidente Rocca è: grazie al Consiglio che ha sviluppato una discussione civilissima su questo tema abbiamo individuato una fattispecie singola, per fortuna singola, e provvederemo a far rispondere chi ha fatto questo errore all’errore che ha compiuto. E non dei toni e degli atteggiamenti che francamente… Lo dico con rispetto e con convinzione, lo ripeto, anche perché io e il presidente Rocca su questo abbiamo la stessa sensibilità. Ero con la collega Droghei e altri colleghi di opposizione ieri alla manifestazione che la Regione ha organizzato contro la violenza sulle donne all’ospedale in Sassia. Quindi, tutto penso meno che ci sia una maggioranza cattiva di centrodestra che vuole negare i contratti di lavoro a chi è in maternità. Ma questo non significa che non sia nostro dovere accendere tutti i riflettori del mondo di fronte anche fosse a un solo caso di una donna che ha vinto un concorso e alla quale viene negato il contratto per maternità, e che su questo dovremmo trovarci tutti d’accordo. Poi, per difendersi dalla stampa quando scrive eventualmente cose che non vanno scritte ci sono tante sedi, e non è il Consiglio regionale quella adatta.
Grazie.
Grazie, consigliere Nobili. Però, vorrei ricordarle che il Presidente ha ringraziato il Consiglio e i Consiglieri di opposizione per il problema sollevato.
Consigliera Battisti, prego.
Speaker : BATTISTI (Pd).
Grazie, Presidente. Io vorrei ricordare all’Aula che qui non svolgiamo un lavoro quotidiano di attenzione tutti quanti per poi prenderci i ringraziamenti di qualcuno, perché lo dobbiamo alle cittadine e ai cittadini. Quindi, ritengo che sia ridondante commentare che il Presidente, prima di lasciare quest’Aula, ci abbia ringraziato. Non ci deve ringraziare nessuno, tantomeno ci deve ringraziare lui.
Prendo la parola per ricordarle, Presidente, che quest’Aula ha un Regolamento, quindi quando una Consigliera o un Consigliere le chiede la parola sull’ordine dei lavori lei non si può né permettere di negarla né permettersi… Presidente, sto parlando con lei.
Speaker : PRESIDENTE.
E noi la stiamo ascoltando.
Speaker : BATTISTI (Pd).
…quando una Consigliera interviene di far togliere il microfono e la parola. Lo dico perché non è la prima volta che accade.
Allora, siccome, come ho già avuto modo di dire alla ripresa dei lavori dopo l’estate, ci siamo fatti un bel po’ di vacanza, perché stavate gestendo una crisi che apprendiamo – ha fatto bene il capogruppo Ciarla a ribadirlo – non è comunque risolta, ma lasciamo a voi questa discussione anche abbastanza colorita che intrattiene le nostre giornate qui, come è avvenuto nella scorsa seduta consiliare, io intervengo perché credo che in questo Paese vada difesa e quest’Aula debba difendere la libertà di stampa prima di tutto, perché l’ha già detto il collega Nobili, l’ha detto la collega Tidei, lo ha detto anche la collega Mattia, credo che, se una notizia è infondata, si possa comunque smentire, in questo caso tra l’altro parliamo di una notizia che aveva un suo fondamento, perché tutti quanti - collega Righini, io e lei ne sappiamo qualcosa - siamo stati sotto attacco dei media, ma nessuno di noi si è mai permesso, nel ruolo che ricopre, di entrare in un’Aula delle Istituzioni e di attaccare un giornale, o di attaccare la stampa e derubricare, tra l’altro, una vicenda che - ripeto - ha un fondamento di verità, e lo ha detto il presidente Rocca.
Sarebbe stato sufficiente che oggi il Presidente venisse in Aula non solo per spiegare e sottolineare quanto è accaduto, ma anche per ascoltare cosa hanno da dire i consiglieri regionali di quest’Aula che attendono di interloquire con il Presidente da tanto tempo,
Sicuramente quello che non serviva in un’Aula delle Istituzioni e che condanno fermamente è che un Presidente venisse ad attaccare qui e derubricare a pettegolezzo giornalistico una vicenda grave, sulla quale tutti ci siamo impegnati prontamente per fare luce, a partire dalla presidente Savo, che però ha un fondamento di veridicità, e io credo, presidente Aurigemma, che lei per primo, insieme a tutti i colleghi consiglieri, debba condannare fermamente quello che è avvenuto.
I giornali fanno il loro lavoro, la politica ha gli strumenti necessari per fare il proprio mestiere, quindi anche smentire le notizie qualora non siano vere.
Concludo dicendo una cosa che al presidente Rocca porterete voi: i consiglieri regionali hanno la titolarità a presentare interrogazioni sempre e comunque, perché sono uno strumento previsto da questo Consiglio, e nessuno si può permettere di far venire meno gli strumenti della democrazia e della tutela della democrazia.
Quello che mi sorprende, invece, è che ci siano diverse interrogazioni e diverse richieste di audizione che quest’Aula e questo Consiglio non hanno mai discusso.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il consigliere La Penna. Ne ha facoltà.
Speaker : LA PENNA (Pd).
Presidente, grazie.
Io non intervengo spesso, però quando ne sento la necessità, a volte anche in una situazione in cui avrei preferito non intervenire,
Qualche settimana fa, ebbi a dire, discutendo della crisi che voi non chiamate crisi che ha coinvolto la maggioranza di Governo di questa Regione, di sottolineare in maniera molto serena il tema della inappropriatezza dei luoghi.
Vedete? Io credo che l’intervento del presidente Rocca sia stato un intervento sull’oggetto delle questioni che sono state poste, puntuale, ma che al contempo emerge da parte sua, da parte del Presidente, talora da parte anche di altri esponenti di questa maggioranza, come la necessità di rivolgersi al di fuori di quest’Aula, parlando dentro quest’Aula, facendone emergere magari un esito non necessario, un risultato non necessario, e probabilmente anche dannoso rispetto al dibattito che si sta sviluppando in quest’Aula.
Fermo restando che qui ci si confronta rispetto ad atti che noi possiamo mettere in campo, e c’è, come diceva la consigliera Battisti, la piena titolarità delle Consigliere e dei Consiglieri a presentare interrogazioni e mozioni, io credo che gli interventi, anche quelli che sono stati silenziati nell’ultima parte, come quello della consigliera Mattia, ponevano queste questioni, dopo l’intervento del presidente Rocca, che pur rispondendo alle questioni in oggetto, era andato oggettivamente oltre il dibattito di quest’Aula, molto oltre, a mio avviso in maniera non opportuna, forse neanche funzionale al positivo esito che riguarda anche la maggioranza rispetto al dibattito odierno.
Io quindi chiedo, Presidente, intanto che ci sia una maggiore puntualità nel mettere in discussione le mozioni e le interrogazioni che abbiamo presentato, che vanno rispettate, la cui eventuale speculazione mediatico-giornalistica non è a carico di chi le presenta. Attenzione, io vorrei chiarire questo punto: se cioè emerge qualche articolo di stampa rispetto ad atti che noi presentiamo, non è che il Consigliere che presenta una mozione o un’interrogazione viene additato pubblicamente, come se fosse responsabile della speculazione eventuale mediatica che emerge dalla presentazione di questi atti.
Io credo che questo non possa essere un metodo di discussione qui dentro. Quindi, la stampa fa la stampa; quando è toccato ad altri governare, si sono subìti attacchi anche molto più forti, delle volte anche immotivati. Ma chi sta nelle Istituzioni rispetta la stampa, anche se pensa che la stampa dice cose inesatte, ma al contempo, e chiudo, noi non possiamo legare l’esito mediatico di una notizia al Consigliere o alla Consigliera che presenta un atto. Cioè, non si può legare dentro le Istituzioni il nome di chi presenta un atto a un’eventuale speculazione mediatica, perché a chi presenta un atto va data una risposta in Aula. Se io presento un’interrogazione, va data una risposta in Aula; se presento una mozione, va discussa in Aula. Eventualmente, se qualche giornalista prende quell’atto e lo fa diventare una notizia, non può risponderne il Consigliere, altrimenti noi spostiamo la discussione dall’Aula, dove dovrebbe accadere, a un terreno che è esterno, in cui questa diventa una mega conferenza stampa in cui noi non abbiamo diritto di replica. Quindi, chiedo di rispettare il Regolamento e di rispettare anche la libertà di noi Consiglieri di presentare atti.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Procediamo alla verifica del numero legale. Prego, consigliere Capolei.
(Segue l’appello dei Consiglieri)
Consiglieri presenti ai fini del numero legale 34, consiglieri presenti ai fini del numero legale 34.
L’Aula è in numero legale.
Passiamo alla votazione dell’emendamento P6/878, con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Aspettiamo un attimo, dobbiamo dare il collegamento alla consigliera Tidei.
Passiamo all’emendamento P6/879.
Non è collegato neanche il consigliere Novelli.
Invito i tecnici presso il consigliere Novelli e la consigliera Tidei, per favore.
Emendamento P6/879.
Chiamate i tecnici, per favore.
Per cortesia, vedete la consigliera Tidei, grazie.
Consigliere Novelli, ha risolto? No. Non si preoccupi, sta venendo il tecnico.
Passiamo all’emendamento P6/879.
Parere della Giunta, assessore Righini.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione, con il parere contrario della Giunta, l’emendamento P6/879.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Passiamo all’emendamento P6/880. È doppio.
Passiamo all’emendamento P6/882.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione, con il parere contrario della Giunta, l’emendamento P6/882.
Invitiamo i tecnici a verificare.
Emendamento P6/882. Sono stati aggiornati? Bene.
Siamo all’emendamento P6/882.
Ancora no? Provvediamo subito. Parere della Giunta P6/882.
Mettiamo in votazione l’emendamento P6/882 con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Emendamento P6/883.
Parere della Giunta contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Emendamento P6/884.
Parere della Giunta contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Emendamento P6/885.
Parere della Giunta contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Emendamento P6/886…
Parere della Giunta contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto. P6… Prego, presidente Leodori.
Speaker : LEODORI (Pd).
Grazie, Presidente.
Io una serie di emendamenti, a questo articolo più di qualcuno, più. Chiedevo all’Assessore se ce n’era qualcuno con il parere favorevole, ma neanche l’ombra, allora ritiro gli emendamenti a questo articolo a mia firma. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto, quindi l’emendamento P6/887 è ritirato. Emendamento P6/888.
Parere della Giunta contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Emendamento P6/890 ritirato.
Passiamo alla votazione dell’articolo 20.
Mettiamo in votazione l’articolo 20.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’articolo è approvato.
Ritorniamo ora all’articolo 11 Presidente Leodori, vale anche per l’articolo 11? Anche per l’articolo 11 ritiriamo? Okay.
Emendamento P6/159.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
PRESIDENTE. L’emendamento P6/159 è ritirato.
L’emendamento P6/160 è doppio.
L’emendamento P6/161 è doppio.
L’emendamento P6/162 è doppio.
L’emendamento P6/163 è doppio.
Passiamo all’emendamento P6/164.
Parere della Giunta.
Parere favorevole, con una riformulazione, Presidente, che prevede che la lettera e) del comma 1 sia soppressa.
Ovviamente serve il parere favorevole del proponente.
Speaker : PRESIDENTE.
Sentiamo il consigliere Mitrano, che è un firmatario, se va bene la riformulazione.
Speaker : MITRANO (FI).
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto.
Mettiamo in votazione l’emendamento P6/164, con il parere favorevole della Giunta e la riformulazione fatta dall’assessore Righini.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Passiamo all’emendamento P6/166.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Non sono decaduti con l’approvazione del precedente emendamento?
Speaker : PRESIDENTE.
Aspetti un attimo, Assessore. Sono decaduti gli emendamenti dal P6/166 al P6/187, giusto?
L’articolo è votato essendo un emendamento sostitutivo dell’articolo 11.
Passiamo al P6/189, a firma Capolei.
Emendamento P6/189.
Mettiamo in votazione l’emendamento P6/189 con il parere favorevole della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Passiamo all’articolo 21.
L’emendamento P6/894 del consigliere Leodori è ritirato.
Passiamo all’emendamento P6/895. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento P6/895, con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
L’emendamento P6/896 è doppio.
Emendamento P6/897 è doppio.
Passiamo all’emendamento P6/903. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento P6/903 con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
L’emendamento P6/904 è doppio.
Emendamento P6/898. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
L’emendamento 899 è doppio.
Emendamento P6/900, a firma Leodori, ritirato, l’emendamento 901 doppio.
Mettiamo in votazione l’articolo 21.
Voti favorevoli? Voti contrari?
L’articolo 21 è approvato.
L’emendamento 906 è ritirato.
P6/907.
Parere della Giunta contrario.
Emendamento P6/884.
Parere della Giunta contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Emendamento P6/908.
Parere della Giunta contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Passiamo all’articolo 22.
Consigliera Zeppieri, prego, dichiarazione di voto.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Grazie, Presidente.
L’ampliamento del Parco di Veio è senza dubbio un’ottima notizia, di cui do atto, seppur da posizione politica diametralmente opposta, alla Giunta regionale e alla maggioranza.
D’altronde, anche io avevo depositato lo scorso gennaio una proposta di legge per l’ampliamento del Parco di Veio, quindi oggi vedere concretizzarsi quella che è stata anche una mia proposta, seppur attraverso percorsi differenti, senza dubbio mi dà una grande soddisfazione.
È chiaro che l’ampliamento di un parco è sempre cosa positiva e auspicabile, così come è anche chiaro che l’ampliamento del Parco di Veio porta a compimento una questione annosa e gravosa, che è la vicenda che ruota attorno alla discarica di Magliano Romano, che sembrava dovesse prendere il triste testimone da altri siti per poter offrire a Roma Capitale e al suo pessimo sistema di gestione dei rifiuti la solita soluzione temporanea, che di fatto non avrebbe risolto alcun problema.
Su questo nei mesi scorsi ho presentato anche un’interrogazione che andava nella direzione della tutela di un territorio dall’altissimo pregio naturalistico e paesaggistico.
Nella scorsa legislazione, diversi Consiglieri, seppur da posizioni politiche differenti, quindi in maniera trasversale, hanno lottato contro la riconversione di questa discarica, una discarica di inerti, che correva il rischio di essere trasformata in una discarica di rifiuti speciali non pericolosi. Malgrado gli atti presentati da questi Consiglieri, di fatto l’iter autorizzativo stava andando avanti e stava andando ancora avanti quando una sentenza del TAR aveva annullato gli atti che conducevano all’autorizzazione. Quindi, l’ipotesi di una riconversione non è mai tramontata. Oggi con questo articolo la riconversione della discarica di Magliano diventa impossibile e do atto di questo a tutta la maggioranza e a chi ha proposto questo articolo.
Il problema è che le procedure che stavano per portare all’autorizzazione hanno anche bloccato un territorio, che è stato impossibilitato a investire con certezza e sul lungo periodo sulla propria vocazione naturalistica. Infatti, quando parliamo di discariche, dobbiamo anche tenere conto dell’impatto devastante che hanno sull’economia dei territori, in particolare sulle economie di quei territori che investono proprio sulla salvaguardia e la tutela del territorio stesso.
Sicuramente questa dell’ampliamento del Parco di Veio è un’ottima notizia anche per l’Associazione Ecologica Monti Sabatini - No Discarica Magliano Romano, che per tanti anni si è battuta per la difesa del territorio.
Oggi, seppur non in linea con la maggior parte degli indirizzi politici della maggioranza, anche espressi in questa legge di collegato che stiamo affrontando, non posso che unire il mio voto e la mia voce a questa proposta di tutela di un territorio prezioso, quindi esprimo il mio voto favorevole all’articolo e all’ampliamento del Parco di Veio.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire il collega Novelli. La prego di rimanere nei tempi.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Grazie, Presidente. Nonostante l’articolo 11 sia passato in cavalleria, come si dice, ripeto, sull’edilizia scolastica ci sono scritte delle cose veramente vergognose, ma poi questo lo riprenderemo in sede di dichiarazione di voto su questa, perché qui voi vi prendete una responsabilità, signori, che io non so come avete fatto ad alzare la mano, ma vi dovete veramente vergognare di quello che avete scritto sull’articolo 11, a prescindere da questo, questa, invece, è una pratica, l’ampliamento dei parchi, su cui il Movimento 5 Stelle è stato sempre favorevole. Ricordo che nella scorsa legislatura abbiamo ampliato anche il Parco dell’Appia Antica, quindi abbiamo fatto otto piani di assetto. Queste sono le buone pratiche della politica, perché mettere a tutela il territorio, soprattutto con una biodiversità e anche con un grande parco come quello di Veio, che è anche archeologicamente importante, ci vedrà sempre, sotto questo punto di vista, favorevoli.
Quindi, il voto favorevole, su questo, del Movimento 5 Stelle.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Prego, Bertucci.
Speaker : BERTUCCI (FdI).
Grazie, Presidente, per dichiarazione di voto sull’articolo 22. Anche Fratelli d’Italia, ovviamente, esprime soddisfazione per questo articolo, per l’ampliamento del Parco di Veio.
Del resto, è una dimostrazione di essere sempre attenti a quelle che sono le aree naturali. Anche la volontà di intervenire in luogo dell’articolo 23 con una proposta di legge ad hoc sarà, ed è evidente che si pone la giusta attenzione.
Diamo voce alle tante necessità che sono arrivate dal territorio, alle tante richieste di intervento che sono arrivate sul territorio. Mi pare evidente che si metta un punto definitivo rispetto a quella che era una possibile area destinata ad una discarica. Credo che sia importante. È una risposta che i cittadini di quel territorio aspettavano da tempo, ed è una risposta che arriva forte e chiara da quest’Aula.
Sarà un inizio rispetto alle attenzioni che daremo a tutti i parchi presenti sul territorio.
Grazie,
PRESIDENTE. Collega Neri. Vi ricordo che siamo in dichiarazione di voto.
Speaker : NERI (Misto).
Grazie, Presidente.
Anch’io esprimo soddisfazione per questo ampliamento del Parco di Veio, al quale sono molto legato, in quanto sono nato in quelle zone.
Ho apprezzato molto il lavoro che stanno facendo nel parco, proprio per la valorizzazione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Grazie, colleghi.
Poniamo in votazione l’articolo 22, emendamento P6/909.
Favorevoli? Contrari? Astenuti? È approvato.
Adesso interviene Leodori su ordine dei lavori. Prego.
Speaker : LEODORI (Pd).
Grazie, Presidente.
Durante i lavori, stiamo vedendo con il collega La Penna l’emendamento e la consegna del fascicolo D 17, che mi sembra consistente (io non ne ero a conoscenza), quindi vi chiederei, se fosse possibile, qualche minuto di sospensione per parlare con l’Assessore e capire tutta quella mole di emendamenti...
Sta scadendo il tempo dei sub, quindi o ci da qualche minuto in più, perché, Assessore, vedo che sono una trentina di emendamenti, di cui alcuni corposi, quindi un’ora oggettivamente è un minuto a emendamento e con possibili, eventuali subemendamenti mi sembra davvero troppo poco. Dico solo questo, quindi se potessimo confrontarci con l’Assessore e allungare un po’ il tempo dei subemendamenti, perché oggettivamente è una mole di lavoro che non riusciamo a.... sempre per essere costruttivi e provare a limitare i disguidi che ci possono sempre essere, però provare anche a capire qual è la ratio degli emendamenti presentati.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Se è d’accordo, così come è anche d’accordo l’Assessore, il termine per la presentazione è al termine della seduta, alle 19.30, quindi non c’è bisogno di sospendere, avete tutto il tempo.... lei non riesce a fare due cose insieme?
Speaker : LEODORI (Pd).
Vi assicuro che è un intento esclusivamente costruttivo e non vuole essere per dilazionare i tempi, però, oggettivamente, se c’è da fare un lavoro anche di comprensione del testo e degli emendamenti fatti, credo che servano 10 minuti di confronto con l’Assessore e poi capiamo se serve un’ora per fare i sub oppure non servono i sub.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene, mi ha convinto, però arriviamo al 17, nel senso che, arrivati al 17, sospendiamo per 15 minuti, vi consultate con l’Assessore e riprendiamo i lavori dell’Aula.
Siamo all’articolo 23. C’è una proposta di stralcio, che è la D15, da parte dell’assessore Righini.
Colleghi, se siamo pronti, votiamo.
Poniamo in votazione la proposta di stralcio D15, proposta dall’Assessore.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvata.
Andiamo direttamente all’articolo 24. È sospeso.
Andiamo a pagina P6/985, articolo 27.
Siamo all’emendamento P6/986, a firma Leodori ed altri. È ritirato.
L’emendamento P6/987 è ritirato.
L’emendamento P6/988 è ritirato.
L’emendamento P6/989 è ritirato.
L’emendamento P6/990 è ritirato.
L’emendamento P6/991 è ritirato.
L’emendamento P6/992 è ritirato.
L’emendamento P6/993 è ritirato.
L’emendamento P6/994 è ritirato.
L’emendamento P6/995 è ritirato.
L’emendamento P6/996 è ritirato.
L’emendamento P6/997 è ritirato.
L’emendamento P6/998 è ritirato.
Presidente Leodori, li ritira tutti? Li chiamo tutti? Bene.
L’emendamento P6/999 è ritirato.
L’emendamento P6/1000 è ritirato.
L’emendamento P6/1001 è ritirato
L’emendamento P6/1004 è ritirato
L’emendamento P6/1003. Sono stati invertiti. È ritirato.
L’emendamento P6/1006 è ritirato.
L’emendamento P6/1005 è ritirato.
L’emendamento P6/1000 è ritirato.
L’emendamento P6/1002 è ritirato
L’emendamento P6/1007 è ritirato.
L’emendamento P6/1008 è ritirato
L’emendamento P6/1009 è ritirato.
Sono tutti ritirati.
Siamo all’articolo 27, P6/1010.
Lo poniamo in votazione. Stiamo votando, colleghi, l’articolo 27.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo è approvato.
Sospendiamo la seduta, sono le 18.08, sarà riaperta alle 18.20. Colleghi, se invitate l’assessore Righini e i Consiglieri a rientrare in Aula, come da comunicazione, riprendiamo i lavori. Riprendiamo i lavori.
È convocata la Commissione bilancio.
La seduta è aggiornata a domani, ore 11.