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Speaker : PRESIDENTE.
Se prendete posto, invito anche la Giunta a raggiungere i banchi del Governo se chiudete la porta. Se invitiamo i colleghi a prendere posto. Comunicazioni all’Aula della seduta 41.
Comunico che il presidente della Regione, Francesco Rocca, dalle 15 alle 20, e la vicepresidente della Giunta regionale, Roberta Angelilli, dalle 10 alle 19,30 saranno assenti nella seduta odierna poiché impegnati in attività istituzionali. Ai sensi dell’articolo 34, comma 5 del Regolamento dei lavori del Consiglio, saranno computati come presenti ai fini della fissazione del numero legale.
Comunico inoltre all’Aula che sono in distribuzione i subemendamenti nel fascicolo D19.
Colleghi, aggiorniamo i lavori dell’Aula alle ore 13,00. Riapriamo la seduta.
Aveva chiesto la parola il presidente Leodori.
Speaker : LEODORI (Pd).
Grazie.
Innanzitutto per chiedere una nuova sospensione. Però, nel frattempo, vista la scarsa presenza, dichiaro di ritirare tutti gli emendamenti di cui io sono primo firmatario.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, ,Presidente.
I lavori riprendono alle 14,30. Grazie. È la convocazione delle ore 14,30, collega Bonafoni. Possiamo provare a iniziare i lavori della giornata. Prendiamo posto, invito i colleghi ad entrare in Aula nel rispetto del dell’orario di apertura dei lavori.
Comunico all’Aula che è in distribuzione il subemendamento D20 a firma dell’assessore Righini. Invito i colleghi a prendere posto, chiamo anche gli Assessori e la Giunta, l’assessore Righini, in modo che possiamo dare inizio ai lavori della seduta odierna. Sull’ordine dei lavori?
Speaker : CIARLA (Pd).
Grazie, presidente Cangemi.
Per comunicarle il ritiro degli emendamenti a mia firma, tutti tranne il 1292, il 1298 e 1301.
Speaker : PRESIDENTE.
Ce li ripete, gentilmente? Così gli uffici prendono nota.
Speaker : CIARLA (Pd).
Rimangono il 1292, il 1298 e 1301.
Speaker : PRESIDENTE.
Gli altri emendamenti a sua firma sono considerati ritirati.
Speaker : CIARLA (Pd).
Assolutamente.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene. Prego, presidente Panunzi.
Speaker : PANUNZI (Pd).
Per comunicare il ritiro degli emendamenti 1812, P6/2006, 2032 P6 e per comunicare altresì la volontà di sottoscrivere l’emendamento P6/1808 a firma del vicepresidente Giuseppe Emanuele Cangemi.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Gli uffici adesso prendo nuovamente nota.
Se siamo pronti iniziamo il lavoro del fascicolo d’Aula. Comunico all’Aula che sono stati ritirati i seguenti emendamenti: P6/917, P6/1817, P6/2032 e P6/2006, a firma del presidente Panunzi. Questi vanno ad aggiungersi a quelli ritirati dal capogruppo Ciarla.
Colleghi, riprendiamo dall’articolo 24 (P6/923).
Qui c’è solo un emendamento, che è ritirato, l’emendamento P6/924.
C’è l’emendamento sostitutivo D17/2, a firma dell’assessore Righini.
Prendete posto così votiamo.
Siamo in votazione dell’emendamento D17/2, a firma Righini.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Andiamo all’articolo 25.
Qui ci sono gli emendamenti che sono stati ritirati.
Siamo all’emendamento P6/944, a firma Novelli ed altri. Prego.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Grazie, Presidente, volevo illustrare questo emendamento, perché riteniamo che sia assolutamente corretto trasferire gli acquedotti di proprietà di ARSIAL, che è la nostra agenzia regionale per lo sviluppo e l’agricoltura, quindi qualcuno direbbe "che ci azzecca con gli acquedotti?", quindi su questo siamo molto favorevoli.
Questo emendamento che però poniamo all’attenzione dell’assessore Righini è perché vorremmo andare anche oltre. La prima cosa che ho fatto nella scorsa legislatura, quando ero presidente della Commissione agricoltura e ambiente, è stato un accesso agli atti per vedere quali erano tutti i beni mobili e immobili che aveva ARSIAL.
Dopo sette anni, sto ancora continuando a scorrere quel file, perché è qualcosa di enorme e ho riscontrato che dentro a quel file non ci sono solamente gli acquedotti, ma ci sono anche le strade, cioè oggi ARSIAL ha la manutenzione di alcune strade, che naturalmente 20 o 30 anni fa erano delle strade assolutamente poderali, ma, con l’urbanizzazione che c’è stata e lo sviluppo delle nostre città e anche dei nostri paesi, ARSIAL oggi deve manutenere delle strade che addirittura sono ad alta viabilità, e non ha senso per un’agenzia che dovrebbe concentrarsi solo ed esclusivamente sull’agricoltura.
L’emendamento quindi mira proprio a questo, cioè a dire che va bene il discorso degli acquedotti, ma cerchiamo di togliere queste incombenze inutili a un ente che non si dovrebbe occupare di questo.
Noi, assessore Righini, abbiamo fatto una proposta, naturalmente non so se lei sia d’accordo, poi può decidere lei se darle ad ASTRAL, se darle ai Comuni o a chi vuole, però togliamole da ARSIAL, perché non ha senso che un’agenzia per la promozione e lo sviluppo dell’agricoltura debba occuparsi di coprire una buca su una strada ad alta velocità, che prima era interpoderale, e adesso invece è una strada ad alto scorrimento. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Novelli.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Grazie, Presidente, Poco più di un parere: in linea di massima sono assolutamente d’accordo, non ha senso che ARSIAL, come non aveva senso che gestisse acquedotti, non ha senso che gestisca strade. Però qui il tema è importante perché assegnare direttamente ai Comuni la manutenzione delle strade ovviamente richiede un passaggio importante e sostanziale che è la condivisione con il Comune, perché derivano oneri dall’assunzione nel proprio patrimonio di una rete viaria che magari ha anche bisogno di interventi manutentivi.
Questa cosa quindi la potremmo fare magari in seguito ad un incontro con i Comuni interessati dalla presenza di strade di proprietà ARSIAL e un passaggio in condivisione con i Sindaci e le amministrazioni comunali o provinciali, a seconda della collocazione nel tratto stradale. Quindi, in linea di principio c’è la condivisione rispetto al tema. Ovviamente, come immaginerà, sugli acquedotti è più facile, anche perché c’è un obbligo di legge conseguenza della legge Galli che prevede la gestione del servizio idrico integrato, quindi anche con qualche decennio di ritardo si è arrivati all’affidamento all’Ambito territoriale ottimale della gestione dell’Acquedotto. Sulla rete viaria il tema più delicato, quindi preferirei avere prima un’interlocuzione con i Sindaci. Quindi, le chiederei un rinvio per poterlo poi approfondire anche in Commissione.
Speaker : PRESIDENTE.
C’è una richiesta di ritiro.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Grazie Presidente, io me l’aspettavo, questo era proprio un emendamento per porle il tema e per mettere al centro questo tema.
Sono d’accordo, anzi, sono contento che lei sia d’accordo in linea di principio e anche politicamente. Ripeto: io qui l’ho fatto ai Comuni, e capisco che giustamente ai Comuni non si possono dare strade che poi magari hanno anche difficoltà a manutenere. Quindi, l’interlocuzione coi Comuni, ma secondo me anche l’interlocuzione con ASTRAL potrebbe essere un quid in più.
Sono contento che ha chiesto di portare questo tema in Commissione, quindi io questo emendamento lo ritiro con la speranza, ripeto, visto l’impegno dell’Assessore, che si possa mettere mano anche a questa cosa.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Novelli. È ritirato.
Siamo alla votazione dell’articolo 25.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Comunico all’Aula che è in distribuzione il subemendamento a firma Righini D21/1 Siamo all’articolo 26.
Qui c’è un solo emendamento, a firma dell’assessore Righini. Gli altri sono stati ritirati.
Emendamento D17/3 all’articolo 26, a firma dell’assessore Righini.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Non ci sono ulteriori emendamenti.
Poniamo in votazione l’articolo 26.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 28.
Emendamento P6/1062, a firma Droghei.
Parere della Giunta, collega? Chiedo assistenza agli uffici. È arrivato.
Siamo all’emendamento P6/1062, a firma Droghei.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
È contrario.
Lo poniamo in votazione, con il parere contrario
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al successivo, emendamento P6/1064, a firma Droghei ed altri.
Parere dell’Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
È contrario.
Lo poniamo in votazione, con il parere contrario.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo all’articolo 28.
Poniamo in votazione l’articolo 28.
Contrari? Astenuti?
L’articolo è approvato.
Siamo all’articolo 29.
Qui c’è un emendamento a firma Marotta, che non vedo però in Aula.
Lo poniamo in votazione perché i colleghi se ne fanno carico, serve un consigliere, Califano.
Poniamo in votazione il P6/1074, Assessore.
Parere contrario.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo è respinto.
Siamo al P6/1082, a firma Zeppieri.
Parere della Giunta, Assessore. P6/1082, Zeppieri.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
In tempo reale, ma ci sono i tempi tecnici, quindi il parere è contrario, mi sembra un termine un po’ perentorio. Sui siti istituzionali la pubblicazione, consigliere, avviene nei tempi di trasmissione e di pubblicazione, il tempo reale è un concetto troppo vago per poter essere compreso appieno, quindi il parere è contrario, anzi invito al ritiro.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo ritira? Bene, è ritirato.
Siamo al successivo P6/1083, sempre a firma Marotta, la consigliera Battisti lo fa suo.
Parere della Giunta contrario.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario dell’Assessore.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Votiamo l’articolo 29.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 30.
Emendamento P6/1087, a firma Zuccalà ed altri.
Parere dell’Assessore, prego.
Speaker : RIGHINI, assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
È contrario.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta. Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al successivo, il D17/4 firma Righini.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo alla votazione dell’articolo 30.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo 30 è approvato.
Siamo al successivo, siamo all’articolo 31.
Qui non ci sono emendamenti, in quanto tutti ritirati. Possiamo votare direttamente l’articolo 31.
Poniamo in votazione l’articolo 31.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo al successivo, il 32.
Qui c’è l’emendamento D17/6, a firma Righini.
Poniamo in votazione l’emendamento dell’Assessore, di Giunta.
favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
L’emendamento 1107 è precluso, a firma della consigliera Corrotti.
Siamo all’emendamento D17/7, sempre a firma Righini.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Il successivo è precluso, sempre a firma Corrotti.
Siamo al successivo D17/5 a firma dell’Assessore, a firma Righini.
L’emendamento D17/5 lo poniamo in votazione all’Aula.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Votiamo l’articolo 32.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo 32 è approvato. Siamo all’articolo 33.
Siamo all’emendamento P6/1224.
Colleghi, siamo all’emendamento P6/1224 all’articolo 33, a firma Droghei ed altri. Posso andare? Bene.
Parere della Giunta, Assessore. Emendamento P6/1224, Droghei ed altri.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
È contrario.
Lo poniamo in votazione, con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo all’emendamento P6/1225, a firma Droghei ed altri.
Parere dell’Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
È contrario.
Lo poniamo in votazione, con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo all’emendamento P6/1227, Droghei ed altri.
Parere dell’Assessore.
È ritirato.
Emendamento P6/1228. Vuole il parere della Giunta? È ritirato, quindi ritirati il 227... colleghi, così ci lavora male, vi chiedo scusa, siamo un po’ in difficoltà con il fascicolo, quindi chiedo un po’ di collaborazione.
Quindi 1227 e 1228 a firma Droghei sono ritirati.
Riprendiamo dalla P6/1221, a firma Droghei ed altri.
È ritirato.
Siamo al successivo P6/1222, a firma Droghei.
È ritirato.
Anche il 1223 è ritirato.
Non ci sono più emendamenti.
Guardi, non confonda la Presidenza, che è già confusa di suo, deve aiutare la Presidenza.
Siamo all’articolo 33.
Lo poniamo in votazione. Colleghi, stiamo votando l’articolo.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 34.
Non ci sono emendamenti in quanto ritirati, quindi poniamo in votazione l’articolo 34.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo al 35.
Non ci sono emendamenti.
Poniamo in votazione l’articolo 35.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo al P6/1257 a firma Marotta, Battisti lo sottoscrive.
Parere dell’Assessore… Ah no, scusi, collega, è rientrato, non l’avevo visto. Parere dell’Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
È contrario.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Poniamo in votazione l’articolo 36.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo al successivo, il 37. Siamo all’1269/P6, Marotta. Parere della Giunta? Parere dell’Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
È contrario.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo all’emendamento all’1270/P6 a firma Droghei. Parere dell’Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
È contrario. Deve chiedere la parola, alzarsi e al microfono. Prego, Consigliera.
Speaker : DROGHEI (Pd).
Grazie Presidente.
Volevo sapere come mai c’è il parere contrario della Giunta su questo emendamento.
Se l’Assessore vuole aggiungere la sua replica alla richiesta della consigliera Droghei.
Consigliera, ha rallentato i lavori della Presidenza. Ripartire è sempre faticoso, lo sa no?
Speaker : RIGHINI, Assessore.
È considerato un appesantimento del lavoro procedurale della Commissione.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo all’articolo 23.
Emendamento P6/1271, articolo 37. Colleghi, è in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo 37 è approvato.
Siamo al 38.
Qui c’è l’emendamento 1275 a firma Marotta. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
È soppressivo, parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo all’emendamento P6/1276, Droghei ed altri.
Parere della Giunta, Consigliera? Sì, sì, 1276.
Collega Panunzi, questa è la tecnologia. Noi siamo uomini della tradizione. Eravamo abituati alla carta, all’odore della carta. C’è un prezzo da pagare.
Emendamento P6/1276. Parere dell’Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
È contrario.
Prego.
Speaker : DROGHEI (Pd).
Vorrei conoscere le motivazioni, Presidente, per favore.
Speaker : PRESIDENTE.
È soppressivo. È soppressivo.
Vi ricordo che quando poi si chiede all’Assessore è in dichiarazione di voto che si chiede. Lo dico nel rispetto del Regolamento.
Comunque, è soppressivo.
Lo poniamo in votazione o lo ritira?
Lo poniamo in votazione, con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Emendamento P6/1278, collega Tidei, che non c’è. Il collega Ciarla lo fa suo.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
È contrario.
Lo poniamo in votazione, con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Emendamento P6/1279, Zuccalà. Parere della Giunta? È doppio, va bene. Quindi, siamo a Marotta. Era giusto, allora, il mio suggerimento.
Emendamento a firma Marotta, P6/1280.
Parere dell’Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
È contrario.
Lo poniamo in votazione, con il parere contrario.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Emendamento P/1281, Marotta.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Contrario.
Lo poniamo in votazione, con il parere contrario.
Favorevoli? Astenuti?
È respinto.
Siamo all’articolo 38.
Per dichiarazione di voto ha chiesto di intervenire il collega Novelli sull’articolo 38. Ne ha facoltà.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Faccio la dichiarazione di voto, perché avevamo presentato l’emendamento che era uguale a quello della consigliera Tidei, quindi non abbiamo potuto illustrarlo, però ci tenevamo a illustrare il nostro emendamento, perché, anche se soppressivo anche, questo era di merito.
Ricordo che abbiamo fatto solo ed esclusivamente emendamenti di merito e, visto che abbiamo fatto solo ed esclusivamente emendamenti di merito, ogni emendamento ha un suo criterio. In questo articolo si sta parlando delle autorizzazioni per la realizzazione di strutture per l’esercizio di attività sociosanitarie e di accreditamento istituzionale e accordi contrattuali.
Vedo l’Aula un po’ distratta, ma il tema è molto importante, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Richiamo l’attenzione dell’Aula, colleghi.
Prego.
Speaker : NPOVELLI (M5s).
Perché sono gli accordi contrattuali di accreditamento istituzionale. Ora, io mi chiedo, vi chiedo e chiedo all’assessore Righini, lei mette la possibilità di fare le convenzioni e quindi le istruttorie....
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate, colleghi, siamo in dichiarazione di voto.
Collega Novelli, lei però non può interrogare l’Assessore, parli alla Presidenza in dichiarazione di voto.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Ha ragione, Presidente.
Con questo emendamento noi diciamo che i contratti possono, quindi i controlli che vengono fatti per ridare l’accreditamento alle strutture sociosanitarie, non sono più annuali, ma sono triennali.
Chi ci dice che l’anno prima o due anni prima non ci sia stato in queste strutture un qualcosa che ha fatto decadere alcune norme, per cui non si può più dare la convenzione? Queste sono cose che devono essere fatte anno per anno, non possono essere fatte ogni tre anni, perché dobbiamo avere la contezza di quello che succede all’interno di queste strutture. All’interno di queste strutture infatti vengono ricoverati anziani con vari gradi di disabilità e anche di assistenza. Quindi, non è possibile farlo a tre anni, bisognerebbe farlo anno per anno. Noi non capiamo la ratio di questo di questo articolo, perché è vero che noi qui dobbiamo semplificare, semplificare e semplificare, ma non lo possiamo fare sulla pelle degli anziani. Quindi, era giusto farlo annualmente, perché se nel secondo anno qualche cosa cambia…
Speaker : PRESIDENTE.
Deve chiudere, collega.
NOVELLI (M5s), Chiudo. Se qualche cosa cambia nel secondo anno, come facciamo noi ad avere contezza di questa roba?
Grazie.
Deve dichiarare il voto.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Il voto del Movimento 5 Stelle è contrario all’articolo 38. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Poniamo in votazione l’articolo 38.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 39.
Qui ci sono alcuni emendamenti, a partire dal P6/1288, a firma Marotta. Non è in Aula, Valeriani. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
È contrario, lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Emendamento 1290 a firma Marotta… Valeriani. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Contrario.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al P6/1293, sempre Marotta. Parere dell’Assessore. Vuole il parere, Consigliere. Prego, Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
È contrario.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Ora siamo al 1300, P6/1300, a firma sempre Marotta. Parere dell’Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo poniamo in votazione, con il parere contrario.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Emendamento 1302. Ritirato.
Prego, collega Marotta.
Speaker : MAROTTA (Verdi e Sinistra Europea).
Presidente, gli emendamenti 1302, 1306, 1308 e 1317 li ritiro.
Speaker : PRESIDENTE.
Se gentilmente… Scusate, colleghi, fate silenzio. Mi ripete, gentilmente?
Speaker : MAROTTA (Verdi e Sinistra Europea).
Emendamenti 1302, 1306, 1308 e 1317.
Speaker : PRESIDENTE.
Okay, sono ritirati.
Ripartiamo in ordine. L’emendamento 1302 è ritirato.
Siamo alla votazione dell’articolo 39.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 40.
L’emendamento 1306, a firma Marotta, è ritirato. Così come l’emendamento 1308, a firma Marotta, è ritirato.
L’emendamento 1317 è ritirato.
Anche il successivo, emendamento 1318, è ritirato.
Siamo all’articolo 40 (P6/1319).
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato l’articolo 40.
Articolo 41.
Qui c’è l’emendamento Righini D21/1.
Lo poniamo in votazione. L’Assessore ha proposto l’emendamento D21/1.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Collega Tidei, visto che dopo c’è il suo emendamento, vuole intervenire su quello? Ormai purtroppo abbiamo votato.
Perché è precluso.
Purtroppo…
Lei ha ragione.
Prego, intervenga al microfono sull’ordine dei lavori.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Io ci tenevo a fare questo intervento, invece, perché voglio ricordare la genesi di questa cosa e voglio altresì chiedere alla Giunta un impegno, perché di questo l’opposizione ha fatto una battaglia di merito.
Tutti voi ricorderete la questione dell’Eliseo. Durante l’approvazione della legge di stabilità ci eravamo opposti a un emendamento della Giunta, che voleva destinare 25 milioni di euro all’acquisto del Teatro Eliseo.
Dopo una lunga contrattazione, che però per la verità ha trovato subito l’accoglimento dell’assessore Righini, avevamo pensato di destinare queste risorse a un grande piano di ristrutturazione di vari luoghi della cultura, destinando queste somme direttamente ai Comuni e per la verità era stata colta da tutti la positività di questo intervento, perché nell’annualità 2025-2026 si davano circa 25 milioni di euro ai Comuni per questa grande opera di ristrutturazione e di valorizzazione di tanti spazi culturali, che andavano dai teatri alle sale cinematografiche, agli spazi archeologici, comunque luoghi della cultura in generale.
C’è stato in Commissione con un emendamento di fatto un ritorno indietro, perché la gestione di queste risorse tornerà in capo alla Regione. Ieri, durante un confronto anche abbastanza proficuo, si è arrivati a una riformulazione da parte dell’Assessore, che sarebbe stato carino illustrare, perché su questo c’è stato comunque un po’ di....
Cosa chiediamo all’Assessore? La riformulazione per noi va bene, tra l’altro è passata con un voto di cui probabilmente l’Aula non si è neanche resa conto anche per velocità di chiamata di questi emendamenti, però bene il Piano, bene il fatto che si passi nelle Commissioni, bene lo spettro di interventi che si andranno a realizzare, però la Giunta regionale deve, secondo questa riformulazione fatta dagli uffici, "su proposta congiunta degli Assessori competenti in materia di cultura e lavori pubblici, con apposita deliberazione, stabilisce, sentita la Commissione consiliare, criteri e modalità per la realizzazione degli interventi, di cui al comma 3".
Cosa chiediamo? Siccome in questo piano, pubblico e privato sono messi sullo stesso piano, quindi con questa norma si potrà finanziare sia la ristrutturazione di questi luoghi della cultura da parte degli enti pubblici, quindi dei Comuni, ma anche dei privati, mi auguro che gran parte di queste risorse vada comunque ai Comuni e non ai privati. Ci sta anche che vadano comunque a ristrutturare qualche luogo di privati, perché anche i privati fanno cultura, e ci mancherebbe altro che la Regione non possa supportare queste opere di miglioramento e di valorizzazione di questi spazi, seppur privati.
Però, visto che ci dovrà essere questo piano e la Giunta dovrà deliberare modalità e interventi, noi chiediamo anche al Presidente della Commissione di farsi attore primario del coinvolgimento di tutte le forze rappresentate in quest’Aula. Non è per noi, perché per noi è accettare una riformulazione che è meglio rispetto alla versione uscita dalla Commissione, ma che non è del tutto soddisfacente. Almeno su questo, magari presenteremo pure un ordine del giorno in merito, che ci sia la garanzia da parte della Giunta regionale che la gran parte di queste risorse siano destinate ai Comuni e alle operazioni di ristrutturazione e di valorizzazione che i Comuni vorranno portare avanti.
Io credo che su questo tra l’altro la Regione Lazio emana già ogni anno un bando che si chiama “valorizzazione dei luoghi della cultura” col quale moltissimi Comuni hanno avuto e stanno avendo supporto proprio… Guardate, sono stati ristrutturati parchi archeologici, palazzi storici, ci sono stati miglioramenti in termini tecnologici, efficientamento energetico, quindi tanti di quegli interventi… Io chiederei di guardare a quel bando come un modello positivo che in questi anni ha dato risultati positivi per molti Comuni, e che soprattutto ci sia un’attenzione nella destinazione almeno maggioritaria ai Comuni rispetto ai privati.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega.
Siamo al P6/1323, a firma Valeriani. Lo avete nel display? Parere dell’Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Sul 1323 parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
È ritirato.
Siamo in votazione dell’articolo 41.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 42.
Non ci sono emendamenti.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Articolo 43.
Siamo all’emendamento 1341, Droghei, Leodori, Ciarla, Battisti.
Parere dell’Assessore. Emendamento 1341.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo poniamo in votazione, con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Emendamento 1344, Tidei. Vuole il parere dell’Assessore? È ritirato.
Emendamento 1347, Tidei, Nobili. Parere dell’Assessore. È ritirato.
Emendamento 1348. È ritirato.
Emendamento 1349. È ritirato.
Emendamento 1350.
Emendamento 1351. È ritirato.
Emendamento 1346. È ritirato.
Emendamento 1352. È ritirato.
Me li vuole dire tutti insieme? Quindi, gli emendamenti 1353, 1354, 1355, 1356 e 1345 sono ritirati.
Non ce ne sono altri.
Siamo all’articolo 43.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’articolo 44.
Emendamento 1360, Droghei e Battisti.
Parere dell’Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
È contrario.
Lo poniamo in votazione, con il parere contrario.
Favorevoli? Contrari? Colleghi, scusate, così no. Questo non è metodo.
Presidente Aurigemma, venga a presiedere lei, perché io non intendo continuare così. Facciamo la controprova.
Siamo al P6/1360.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Ha chiesto di intervenire il presidente Leodori. Ne ha facoltà.
Speaker : LEODORI (Pd).
Sto in piccionaia. quindi vedo bene.
Parto dalle parole dell’assessore Maselli, tante volte è successo a voi, ha ragione, ma tante volte è successo il Far West, e questo ce lo dovete riconoscere.
Con tutto il rispetto istituzionale possibile, facciamo notare che c’è una rivotazione di un emendamento approvato. Questo tante volte è successo a noi, però tante volte noi abbiamo preso per buone le votazioni, e non potrà smentirmi neanche il collega Sabatini, che è sempre abbastanza puntuale nel sottolineare le nostre mancanze, perché in Aula bisogna starci con cognizione di causa, provare a votare, respingere o approvare.
Segnalo e ringrazio la Presidenza, il presidente Aurigemma e il presidente Cangemi, perché subito hanno notato che siamo di fronte a un precedente, che io voglio sottolineare, perché quella votazione non può passare sotto silenzio, a mio avviso, perché è stata ripetuta una votazione.
La Presidenza ci ha detto che non aveva visto, noi lo prendiamo per buono perché la Presidenza, avendo io fatto quel ruolo, sono abituati a considerarla un arbitro imparziale, quindi accogliamo il fatto che non avesse visto, lo prendiamo per buono.
Noi però avevamo visto, io dalla piccionaia, come diceva la collega Califano, avevo visto, e l’emendamento era stato approvato.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente, collega Leodori, lei sa quanto tengo io al ruolo serio e imparziale, almeno quando governo questo processo.
Intanto comunico che dopo questo mio intervento, non presiederò più per oggi i lavori di quest’Aula perché, e lo dico anche ai colleghi di maggioranza, bisogna essere attenti nelle votazioni. Tengo però a dire, e lo dico al presidente Leodori che io non ho visto bene i numeri, è per questo che ho chiesto di ripetere la votazione: mi assumo la responsabilità del fatto che ho fatto ripetere la votazione, ma perché proprio non c’è stato modo di verificare bene il numero delle persone e dei colleghi che hanno votato.
Siccome come è anziano lei di Aula, sono anziano anch’io, nel passato c’è stato un episodio del genere, tra l’altro, mi sembra che stiamo lavorando abbastanza tranquillamente su questo. Ho pensato, non avendo chiuso la votazione, di far ripetere la votazione.
Mi sembra un comportamento che non può definire scorretto, o di parte. Mi assumo la responsabilità di aver fatto rivotare, però condivido con lei che in Aula o si vota o non si vota, quindi per questo io termino qui oggi il mio mandato di Presidente e mi siedo nei banchi che mi spettano.
Prego, Presidente Leodori.
Speaker : LEODORI (Pd).
Infatti, io ho ringraziato la Presidenza, non ho detto che la Presidenza ha sbagliato o che ha fatto alcunché.
Io ho detto che non avendo visto bene la votazione ha fatto ripetere il voto ringraziando per l’imparzialità e dichiarando subito che c’è stato un problema con l’Aula dove c’erano tante persone disattente. Su questo credo di aver dato un contributo costruttivo anche alla Presidenza e alla tenuta dell’Aula. Allo stesso tempo, come dicevo, sottolineo che è stato un emendamento a dir poco controverso come votazione, diciamo così.
Tutto lì. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, presidente Leodori.
Procediamo con l’emendamento P6/11361, che è doppio.
Emendamento P6/1362, Droghei. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento, con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Andiamo direttamente a pagina P6/1368.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Stiamo fermi, stiamo fermi.
Prego, consigliera Tidei.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Questo è un emendamento al quale seguono un po’ di emendamenti simili. Si tratta dell’emendamento che riguarda le attività commerciali, un po’ le botteghe storiche nelle città di fondazione. C’è una riduzione del tempo per le botteghe storiche, è una riduzione anche abbastanza cospicua. Comunque, voglio ricordare che le città di fondazione ci sono già da diversi anni, quindi a nostro avviso non serviva questo accorciamento dei tempi, che comunque era un tempo che era stato discusso, io ricordo, anche durante la discussione del Testo unico sul commercio nella passata legislatura, così come della legge sulle botteghe storiche.
A me sembra una cosa fatta più per inserire qualche attività per garantire dei territori di provenienza. Noi riteniamo che l’accorciamento sia eccessivo. Però, visto che su questo c’è grande cosa, sento il parere della Giunta. Poi, chiaramente, laddove ne venisse bocciato uno, ritiro quelli che sono analoghi o che, comunque, prevedono delle modifiche e, comunque, sempre un allungamento dei tempi.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere negativo della Giunta.
Se non ci sono altri interventi, mettiamo in votazione l’emendamento P6/1368.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Passiamo all’emendamento P6/1372, sempre prima firmataria la consigliera Tidei.
Date la parola alla collega, grazie.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Io ritirerei dall’emendamento 1372…
Speaker : PRESIDENTE.
Glieli leggo. Provo a darle una mano. Emendamento 1377.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Ritirato.
Speaker : PRESIDENTE.
Emendamento 1385.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Ritirato.
Speaker : PRESIDENTE.
Emendamento 1390.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Ritirato. E basta.
Speaker : PRESIDENTE.
E basta.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Sì, questi erano.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Tidei.
Passiamo all’emendamento 1382.
Parere della Giunta contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Passiamo ora all’emendamento P6/1396.
Parere della Giunta contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Passiamo all’emendamento P6/1398.
Parere della Giunta contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Votiamo l’articolo 44.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo è approvato.
Passiamo all’emendamento 1402.
È ritirato.
Emendamento P6/1404.
Parere della Giunta contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Mettiamo in votazione l’emendamento P6/1406.
Parere della Giunta contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Emendamento 1408.
Parere della Giunta contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Poniamo in votazione l’articolo 35.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Mettiamo in votazione l’articolo 45.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo è approvato.
Emendamento P6/1417.
Lo illustra. Diamo la parola al consigliere Novelli, prego.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Presidente, le chiedo gentilmente gli emendamenti del Movimento 5 Stelle siano illustrati, perché ribadiamo ancora e per l’ennesima volta che non abbiamo fatto un emendamento ostruzionistico.
Essendo di merito, abbiamo la volontà di spiegare il senso e il perché facciamo le cose, perché non è che le facciamo a caso.
Questa è tutta una serie di emendamenti, Presidente, che vengono fuori da una delle prime Commissioni sviluppo economico. Una Commissione molto interessante dove il presidente Tiero ha invitato sindacati. cavatori, associazioni di categoria, e ne è uscito un gran bel dibattito. Io sono stato molto attento e ho preso tutte le informazioni rispetto alle osservazioni che hanno fatto molti sindacati in quella audizione. Dalle proposte che sono arrivate in Commissione ho fatto tutta una serie di emendamenti che vanno incontro al settore, cercando di trovare la mediazione fra categorie di lavoro e imprenditori.
Il primo fra tutti quello che lei ha chiamato il 1417… Vede? Le dico anche un’altra cosa, Presidente: questa è un’altra legge che grida vendetta, stiamo parlando di una legge del 2004, quindi una legge completamente vetusta, completamente passata. Non è più aderente né alle esigenze di uno, né alle esigenze dell’altro.
Nella scorsa legislatura l’Assessore uscente aveva provato a mettere mano a questa nuova legge, ma poi siamo andati al voto, quindi non è riuscito a portarlo in Aula.
Noi invece abbiamo tutto il tempo per provare a dare una risposta a un settore che chiede e necessita di una normativa stringente e di una normativa attuale, soprattutto attuale. È per questo, Presidente, che magari io le chiedo di interloquire con l’Assessore per chiedere effettivamente a che punto è la nuova normativa, e se l’Assessore ha voglia di portarla in Consiglio, anzi in Commissione, perché potremmo dare tutti quanti un nostro contributo a questa tipologia di legge. Levare semplicemente… Chiedo scusa, colleghi. Chiedo scusa. Dicevo, levare semplicemente una Commissione consultiva perché magari non si riesce a riunire o perché non si riesce a farla funzionare… Io avrei preferito un atto di coraggio un po’ più forte rispetto, ripeto, al grido che è venuto dalla Commissione presieduta dal presidente Tiero. Quindi, questo è uno dei primi emendamenti.
Il primo emendamento è proprio la modifica dell’articolo 2, comma 1, per la costituzione di un Osservatorio sulla sicurezza e l’igiene dei luoghi di lavoro, composti da rappresentanti dell’Ispettorato del lavoro, dell’ASL, della Polizia mineraria, dei Comuni, delle associazioni industriali e delle associazioni di categoria. Questo potrebbe aiutare sicuramente anche la sicurezza sul lavoro e anche a lavorare meglio all’interno della cava e del territorio stesso.
Io su questo chiedo il parere dell’Assessore. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Novelli, l’Assessore ha già formulato un parere contrario sull’emendamento. Quindi, se non ci sono altri… Dicevo, l’Assessore ha già formulato inizialmente il parere, che era contrario, della Giunta. Non so se l’Assessore vuole aggiungere qualcosa dopo…
Di questo emendamento, sì.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario… Certo. Prego, consigliera Tidei, per dichiarazione di voto.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Grazie, Presidente.
Siccome il collega Novelli, con questo emendamento, solleva un tema importante, poiché ho sentito che c’è un parere negativo da parte della Giunta, visto che il settore estrattivo è stato affrontato in questo collegato, seppure per una parte di quelle attività, io invito la Giunta, in particolare l’Assessorato alle attività produttive, non so adesso la competenza delle cave, mi sembra che sia ripartita forse anche tra più Assessorati, a riprendere in mano una legge di riordino del settore, che durante la passata legislatura (ricordo il lavoro fatto dall’assessore Orneli) aveva messo insieme un tavolo di confronto tra le associazioni di categoria, le parti sociali. Era un lavoro abbastanza avanti, poi, per la verità, la Giunta precedente non presentò schema di delibera, quindi in Consiglio non è mai arrivato, però, siccome vedo che ad ogni Collegato, ad ogni stabilità, c’è sempre qualcosa che riguarda il settore estrattivo, che tra l’altro è un settore complicato, perché quando si parla di autorizzazioni e soprattutto di norme che hanno forte impatto e implicazione ambientale, credo che sarebbe tempo di riaggiornare quella normativa.
Non lo dico solo a questa maggioranza, ma questo è capitato anche negli ultimi anni della passata legislatura, si è andati sempre avanti a botte di modifiche, tra proroghe che però credo che non facciano bene in generale al settore, quindi, visto che c’è comunque un lavoro che gli uffici avevano fatto, sono tra l’altro circolati più testi preparati dagli uffici, forse sarebbe il caso che, invece di intervenire, seppur legittimamente, ad ogni Collegato per una modifica di parte di quella norma, che è in continuo aggiornamento, a quanto sembra, forse sarebbe il caso di intervenire con una legge di settore più generale, visto che un lavoro preparatorio e di confronto tra le parti era stato fatto. Grazie.
PRE£SIDENTE. Ci sono altre dichiarazioni di voto? Non essendoci altre dichiarazioni di voto. mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Emendamento P6/1418 del consigliere Novelli.
Prego. consigliere.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Grazie, Presidente.
Questo emendamento propone la modifica dell’articolo 7. Questo emendamento, nello specifico, mira a rafforzare il processo di valutazione per la concessione di nuove autorizzazioni all’escavazione, soprattutto delle pietre ornamentali, incluse le proroghe, i rinnovi e le autorizzazioni in essere.
L’emendamento in particolare introduce l’obbligo di presentare un piano industriale, che deve essere preventivamente approvato da un Comitato paritetico territoriale, contrattualmente previsto e costituito.
Tale misura è finalizzata non solo a garantire una maggiore trasparenza e a coinvolgere le parti sociali nei processi decisionali, ma anche ad assicurare che siano introdotte, condotte nel rispetto delle normative, degli interessi, delle comunità locali e dei lavoratori.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Novelli. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore.
Se non ci sono altri interventi, mettiamo in votazione l’emendamento, con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Passiamo all’emendamento emendamento P6/149. Parola al consigliere Novelli.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Grazie, Presidente, se poi l’Assessore magari ci può spendere anche due parole sulla motivazione della contrarietà, magari prendendosi un impegno, capisco che è non suo, però riuscire a portare quanto prima una modifica di questa legge sarebbe anche gradito.
Ripeto: questi sono emendamenti che vengono dall’interlocuzione con le parti sociali, non è farina del mio sacco, glielo dico subito, voglio essere molto onesto. Però, secondo noi, se c’è stata una Commissione, se sono arrivate delle osservazioni da parte delle associazioni sindacali, dei lavoratori e delle parti interessate, io credo che siano motivazioni loro, e che è compito nostro, dei Consiglieri regionali, fare il nostro lavoro e portarlo in quest’Aula.
Per quanto riguarda questo emendamento, questo emendamento modifica l’articolo 6. Questo emendamento è volto a rafforzare la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in tutto il settore estrattivo. Ripeto: rafforzare la tutela, la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori del settore estrattivo. In particolare, sottolinea l’importanza della salute accanto alla sicurezza, cioè sancisce un principio fondamentale: che la salute è uguale a sicurezza, le mette finalmente sullo stesso piano all’interno dei luoghi di lavoro, garantendo un’attenzione massima e integrata verso il benessere di tutti i lavoratori. Questo dice questo emendamento.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Il parere è contrario per i motivi che ha rappresentato il consigliere Novelli, che c’è necessità di una riforma organica che riguarda tutta la legge. L’affermazione dei princìpi legati alla garanzia della sicurezza sui luoghi di lavoro, non si garantisce attraverso una innovazione legislativa prevista da una legge regionale. La normativa in materia di sicurezza sul lavoro viene garantita da una miriade di norme, spesso del legislatore nazionale, affinarle e lavorarci richiede un testo specifico di riforma di questa legge, di cui vi è sicuramente necessità. In quest’Aula sono da dodici e se ogni volta che si sono fatti i piccoli interventi spot spesso all’interno dei collegati, modificando questo o quel comma, e non si è mai proceduto ad una riforma organica, nonostante lo sforzo che veniva ricordato dell’assessore Orneli della precedente Giunta, nonostante i tavoli, tutto questo non si è riuscito a concretizzare in una riforma legislativa, evidentemente è un tema molto complesso, che richiede del tempo e una legge di riferimento specifica.
Continuare ad intervenire spot, con piccole modifiche all’interno dei collegati, probabilmente non è l’esigenza di una materia così delicata e complessa. Quindi, il motivo per cui le chiedo il ritiro di tutti gli emendamenti in questa materia è esattamente legato alla necessità di procedere alla riforma organica, su cui so che sia l’assessore Ghera che l’assessore Angelilli stanno lavorando.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore.
Mettiamo in votazione l’emendamento, con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Emendamento P6/1420.
Prego, consigliere Novelli.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Glielo dico: se io non avessi visto il suo emendamento spot sulla legge che elimina la Consulta, io questi non li avrei fatti. Se lei è il primo a fare emendamenti spot, ci faccia fare il ruolo nostro, perché è lei che ci dà l’appoggio sui capitoli per poi intervenire. Non è che noi stiamo qui così, tanto per. Qui io leggo un intervento spot su una legge che è vecchia di ventun anni e naturalmente io do il mio contributo, visto anche che ci sono le cose. Quindi, lei non mi può dire che queste cose non si possono fare con cose spot visto che è lei il primo a farlo, a togliere una Commissione perché non funziona. Sì, va bene, sarà una cosa, però io intanto se trovo l’articolo mi ci appoggio e faccio le mie proposte, che tra l’altro non sono mie, ma sono, ripeto, venute fuori da una Commissione. Non è che me le sono prese, me le sono inventate e sono venuto qui a portare cinque o sei… C’è stata una Commissione, tra l’altro anche lunga, molto interessante, dove hanno proposto delle modifiche. Poi, fondamentalmente sono cinque emendamenti, non ne ho portati 500, quindi sto andando ad intervenire, come lei ha fatto, in maniera molto puntuale, molto puntuale, e sono 5, non 500, puntuali, su 5 articoli, non è che ho riscritto capitoli o cose varie, ho fatto 5 articoli, quindi più puntuali di così mi dica lei!
Questo emendamento propone di modificare l’articolo 5 nella sezione delle definizioni, specificando il concetto preminente di "interesse socio-economico sovracomunale". Tale definizione include fondamentalmente tre criteri: la presenza di un bacino di utenza che coinvolga più Comuni, l’occupazione di manodopera proporzionata all’intervento e la destinazione di almeno il 30 per cento della produzione di materiali ornamentali all’impianto di seconda lavorazione, situato nel territorio regionale. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere della Giunta contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Passiamo all’emendamento P6/1428. Consigliere Novelli.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Questo emendamento modifica l’articolo 12 con l’introduzione di un comma specifico, il 5-bis, che ha l’obiettivo di garantire la continuità delle attività estrattive in presenza di esigenze produttive e per la salvaguardia dei livelli occupazionali. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere della Giunta contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Emendamento P6/1431, consigliere Novelli.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Sono solo cinque, questo è l’ultimo, quindi mi scuso per aver rubato 10 minuti.
Speaker : PRESIDENTE.
Nessun problema, siamo contenti di ascoltarla.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Grazie. Questo emendamento introduce il comma 2-bis. Mira, questo comma, che ripeto, non è un articolo, non è un capitolo, non sto introducendo chissà cosa, è l’aggiunta di un comma, quindi più preciso di questo, che mira a incentivare le imprese, che oltre all’estrazione, gestiscono anche la seconda lavorazione della pietra ornamentale, riducendo il contributo ambientale del 50 per cento. Questo perché si fa? Perché oggi tutti, estrattori, lavoratori, non si può più estrarre e basta. Oggi noi non ce lo possiamo più permettere di estrarre e basta. Noi quindi in teoria dovremmo prendere le seconde lavorazioni e cominciare a incidere su questo. Quello che a noi serve… Vede, Assessore: noi oggi, come imprese di estrazione soprattutto della pietra, quella pregiata, non facciamo nient’altro che tagliare il marmo in lastre, metterle su un camion e portarle a Dubai. Dopodiché, a Dubai ci sono dei laboratori che cesellano il marmo, il nostro marmo, e fanno quello che devono fare.
Se noi invece riuscissimo a riqualificare i lavoratori delle cave, formandoli ad essere dei mastri cesellatori, noi a Dubai non ci portiamo la lastra e basta, ma noi ci portiamo la statua già fatta, noi ci portiamo il manufatto già lavorato, che costa molto di più del semplice taglio-prendo-carico-e vado.
Quindi, in questo settore, dove i lavoratori sono ormai quasi azzerati perché c’è stato un taglio netto da parte dell’industria, potrebbero invece essere riqualificati come veri e propri mastri cesellatori, per costruire e per modellare quella che è una nostra risorsa, che noi utilizziamo dai tempi dell’antica Roma. Ecco da dove arriva. Tutte le attività imprenditoriali che fanno una cosa del genere possono avere un incentivo e, quindi, pagare di meno il contributo ambientale che di solito pagano ai Comuni.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Per dichiarazione di voto, il consigliere Bertucci. Prego.
Speaker : BERTUCCI (FdI).
Grazie, Presidente.
A questo emendamento, al di là che è oneroso, quindi non è accoglibile in questo testo, dove nessun testo né nessun articolo prevede maggiori oneri a carico della finanza, bisogna dare la giusta attenzione, perché quello che viene chiamato comunemente sulla Tiburtina l’“oro bianco” deve essere valorizzato, e il valore si deve dare – non si può, ma si deve dare – incentivando l’occupazione territoriale. Questo lo possiamo fare soltanto con la filiera diretta, la filiera che sta sul posto, senza che le attività estrattive coltivino il territorio e poi magari, anche per evidenti costi di manodopera inferiori all’estero, vengano trasferite all’estero le pietre, per poi essere lavorate e tornare come prodotti finiti.
Io credo che ci sia sul Consorzio del travertino, su tutta quella filiera una necessità di una grande attenzione, quindi immagino che si dovranno fare delle discussioni articolate, lo dico all’assessore Righini, ma in realtà lo dico anche all’assessore competente, che è l’assessore Ghera – prima l’avevo visto, adesso non lo vedo più – rispetto alle attività estrattive. Su questo mi piacerebbe che si potesse iniziare a lavorare in maniera articolata, in maniera condivisa e in maniera compiuta, perché il prodotto interno lordo che arriva da quelle attività per quanto riguarda la provincia di Roma è molto importante, ma so che anche nelle altre province, nella fattispecie a Latina, c’è una grande attenzione su questa filiera.
Quindi, a prescindere da quella che sarà la sua intenzione, collega Novelli, sull’emendamento, se ritirarlo o farlo bocciare, credo che si dovrà intraprendere un discorso costruttivo e condiviso.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Se non ci sono altri interventi, mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Mettiamo in votazione l’articolo 46, dando la parola al Presidente per la dichiarazione di voto. Prego.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Grazie, Presidente.
Ringrazio anche il consigliere Bertucci per l’apertura su questo mio ultimo emendamento, perché sottolinea la bontà, ma soprattutto la serietà degli emendamenti che noi abbiamo portato, e io sono assolutamente d’accordo con il presidente Bertucci che si deve aprire immediatamente una discussione su questa norma.
Ecco perché io ho sollecitato, con questi emendamenti, l’assessore Righini e naturalmente gli Assessori di competenza, perché oggi non possiamo più sostenere una situazione del genere, non possono sostenerla i lavoratori, non possono sostenerla gli imprenditori e neanche i Comuni, perché tutti i problemi relativi all’estrazione e quindi tutto il discorso ambientale deve avere una normativa che ridia dignità a tutti! Questa che oggi abbiamo è una legge ormai vetusta, antica, che non tiene conto delle trasformazioni del territorio, della nuova morfologia del territorio,
Ecco qual è l’attenzione che ho fatto facendo questi cinque emendamenti, per essere pungolo di una Giunta che potesse in qualche modo accelerare questo processo.
C’è un indotto qui dentro che neanche immaginate, ci sono persone che aspettano questa legge, questo era un settore che dava lavoro a tantissimi lavoratori ed è entrato in crisi, e chi ne ha fatto le spese? I lavoratori che sono all’interno delle cave.
Cominciamo quindi a fare una cosa seria, prendiamoci un impegno serio e diamoci un tempo per dire: ecco, questa è la nuova normativa, arriviamo con una proposta da parte della Giunta, all’interno della Commissione del presidente Tiero, che sono sicuro che potrà portare avanti un egregio lavoro condiviso.
Qui nessuno si vuole mettere in mezzo, stiamo qui tutti per trovare il giusto equilibrio fra lavoratori, imprenditori e tutela dell’ambiente. Se noi mettiamo in fila queste tre cose, non noi abbiamo vinto, ma ha vinto il settore e hanno vinto i cittadini del Lazio.
Nonostante ciò, visto il parere contrario a tutti quanti gli emendamenti di merito, il Movimento 5 Stelle è costretto a votare contrario su questo articolo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Votiamo l’articolo.
Voti favorevoli? Voti contrari?
L’articolo è approvato.
Passiamo all’emendamento P6/1464. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento col parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Emendamento 1465. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Passiamo all’articolo a pagina 1481, articolo 47.
Mettiamolo in votazione.
Voti contrari? Voti favorevoli? Astenuti?
L’articolo è approvato.
Passiamo al sub D19/1, prima firmataria consigliera Mari. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione il subemendamento, col parere favorevole della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
Il subemendamento è approvato.
Emendamento D17/8 a firma dell’assessore Righini.
Mettiamolo in votazione.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento della Giunta è approvato.
Comunico all’Aula che la consigliera Edy Palazzi sarà assente nella seduta odierna poiché impegnata in attività istituzionali e, ai sensi dell’articolo 34, comma 5, del Regolamento dei lavori del Consiglio, sarà computata come presente ai fini del numero legale.
Passiamo ora all’articolo 49, P6/0...
Emendamento P6/1508.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento, con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Siamo in votazione dell’articolo 49, a pagina P6/1518.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo 49 è approvato.
Passiamo ora all’articolo 48.
Emendamento P6/1482.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Aspettate. Passiamo all’articolo 50.
Passiamo all’emendamento P6/1759.
Mettiamo in votazione l’articolo 50.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo 50 è approvato.
Subemendamento D19, prima firmataria la consigliera Zeppieri. Prego, consigliera.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Grazie, Presidente.
Attraverso questo subemendamento vogliamo inserire la parola "mafie" all’interno del titolo della denominazione dell’Osservatorio tecnico-scientifico sulla criminalità, la legalità, la lotta all’usura, all’estorsione, alla corruzione e alle mafie, perché crediamo che sia importante nominare le cose con il proprio nome e che ci sia una stretta correlazione tra la criminalità, l’estorsione, l’usura e il sistema mafioso, quindi l’obiettivo dell’emendamento è questo.
Ho già avuto modo nella discussione generale di esporre il mio apprezzamento per l’istituzione di questo Osservatorio, perché purtroppo troppo spesso si tende a sottovalutare il fenomeno oppure a far addirittura finta che la mafia non esista.
Purtroppo, invece, sempre più spesso la cronaca ci dice che il Lazio è anche una terra di mafie, e lo è perché ci sono i soldi, Giovanni Falcone diceva "segui il denaro e troverai la mafia".
Parlarne è fondamentale, fare è altrettanto fondamentale, quindi noi siamo assolutamente soddisfatti dell’istituzione di questo Osservatorio, però chiediamo l’inserimento nella sua denominazione della parola "mafie". Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Consigliera, nella definizione, che peraltro è stata coniata dalla precedente Amministrazione, che parla di criminalità, legalità, lotta all’usura, estorsione e corruzione, penso che sia a pieno titolo rientrante nella definizione di criminalità anche l’odioso fenomeno mafioso che contrastiamo e che condanniamo in ogni forma. Non è aggiungendo la definizione “mafie” qui che si arricchisce di contenuto la lotta serrata che ognuno di noi conduce nei confronti della criminalità organizzata, quindi devo esprimere parere contrario perché non c’è alcuna necessità di integrare ulteriormente l’Osservatorio che è stato istituito con legge votata all’unanimità dal Consiglio regionale.
Speaker : PRESIDENTE.
Per dichiarazione di voto, prego consigliera Zeppieri.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Purtroppo non mi trova assolutamente d’accordo. Questo evidenzia quanto sia difficile proprio dirla, questa parola, quasi ci faccia paura. Invece, proprio la criminalità, l’usura, l’estorsione sono spesso conseguenza del fenomeno mafioso.
Io quindi veramente vi invito a riflettere su questa cosa e a rivalutare la questione, perché credo diversamente che sia fondamentale, che sia un segnale importante. Forse non andrà a cambiare quello che sarà il lavoro dell’Osservatorio, ma ritengo che sia sostanziale. Molto spesso anche le parole fanno la differenza e definiscono la forma delle cose.
Speaker : PRESIDENTE.
C’è il presidente Zuccalà, prego.
Speaker : ZUCCALÀ (M5s).
Grazie, Presidente.
Intanto per sottoscrivere il subemendamento della collega Zeppieri e per fare pressoché le stesse considerazioni.
Noi veniamo purtroppo da un’elezione vicinissima, anzi, che è in corso nei Comuni di Anzio e Nettuno che sono stati sciolti per mafia.
Io credo che nulla tolga alla finalità dell’Osservatorio specificare che le Istituzioni sono contro le mafie e lottano ogni giorno contro le mafie. Come ha detto l’assessore Righini, ognuno di noi mette il suo impegno nella lotta alle mafie. Quindi veramente non comprendo come una specifica che non è criminalità, benché compresa nella criminalità generale, ma sappiamo bene che la criminalità organizzata attiene alle mafie. Le mafie sono criminalità organizzata, non è criminalità semplice che si potrebbe intravedere nel titolo di questo articolo. Quindi, io reputo non solo importante l’inserimento della parola “mafie” all’interno dell’Osservatorio, del titolo dell’Osservatorio, ma anche necessario.
Ecco perché voteremo favorevolmente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. C’è la dichiarazione del presidente Sabatini. Prego.
Speaker : SABATINI (FdI).
Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore e ringrazio i colleghi. In realtà, seppur esprimendo valutazioni con sfumature diverse, io ritengo che abbiano sostenuto la stessa identica cosa, cioè sia rivendicando l’iniziativa di introdurre nell’elemento testuale, nel dato testuale la parola “mafia” e declinazioni successive, sia nel considerare, come ha fatto l’Assessore, che il termine “mafia” sia già più che ampiamente annoverato e considerato da tutte le fattispecie di tipo prettamente giuridico e penalistico, che sono state evidenziate, mi sembra evidente che si stia dicendo la stessa cosa. Ci mancherebbe altro che non venisse considerata anche l’aggravante mafiosa rispetto alle già gravi e pesanti fattispecie del Codice penale previste dalla norma. Cos’altro potrebbe includere ancora di più?
Io credo, colleghi, che sarebbe sbagliato, e siccome invece questo l’ho ascoltato, mi fa piacere poter intervenire per richiamare e riportare alla centralità del dibattito di quest’Aula che non stiamo discutendo se il termine, le fattispecie e le azioni criminose dal punto di vista mafioso siano o non siano ricomprese, perché questo è e deve essere patrimonio di tutti, sono già ricomprese. Quindi, questo penso che sia opportuno ribadirlo e opportuno chiarirlo.
Diceva il collega Zuccalà che nulla toglie introdurre questo emendamento, riconoscere questo emendamento, nulla toglie aggiungerlo. Se nulla toglie, dal punto di vista tecnico, ed è questo, interpretando l’intervento del collega e assessore Giancarlo Righini, ciò che voleva significare il suo intervento e le sue parole: nulla toglie, ma nulla aggiunge dal punto di vista delle fattispecie criminose, perché quella mafiosa è un’aggravante rispetto a una serie di crimini già previsti dalla norma stessa. Però, se nulla toglie e nulla aggiunge, ma non credo possa diventare elemento di dibattito, o di discussione, o di distinguo di quest’Aula poter prevedere anche il tema prettamente mafioso introducendo la parola “mafioso”, diciamo che non c’è nessuna preclusione da parte di Fratelli d’Italia, ma credo di tutta la maggioranza, della Giunta stessa e di tutte le forze politiche. Basti essere coscienti tutti quanti che abbiamo aggiunto una parola, però tecnicamente non abbiamo aggiunto molto più di una parola. Se questo è il termine, ne siamo tutti consapevoli, anche le forze di maggioranza penso che possano aderire a questo tipo di impostazione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Diamo la parola all’assessore Righini.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Grazie, Presidente.
ovviamente non posso che condividere gli interventi che si sono svolti.
Siccome questo, come ho già ricordato, fu un Osservatorio votato in un momento storico molto complesso, qualche anno fa, all’esito dell’attività svolta dalla famosa indagine di Mafia Capitale, che suscitò scalpore e vide coinvolte molte persone, credo che, così come fu allora con un voto unanime dell’Aula, la Giunta si rimette alla volontà dell’Aula e ovviamente lascia che il Consiglio e ancor più la maggioranza possa esprimersi liberamente su questo tema.
Speaker : PRESIDENTE.
L’Assessore si rimette alla volontà dell’Aula.
Mettiamo in votazione l’emendamento D 1915.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
Il subemendamento è approvato all’unanimità.
Subemendamento D19/16.
Prego.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Soltanto per specificare che rimarca il precedente, quindi nella descrizione dell’Osservatorio introdurre la parola "mafie", quindi è correlato al precedente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere?
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Anche in questo caso la Giunta si rimette al voto dell’Aula.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione il subemendamento.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
Il subemendamento è votato all’unanimità.
D19/17.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Questo prevede (mi aiuti anche la consigliera Zeppieri) la partecipazione dei commissari prefettizi. Specifica sui Comuni sciolti per mafia?
PRESIDENTE. Diamo la parola alla consigliera Zeppieri.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Grazie.
Attraverso questo subemendamento si vuol far sì che l’attività dell’Osservatorio si concentri laddove è più urgente, quindi dove è più importante , l’attività dell’Osservatorio.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Consigliera, immaginerà che l’Osservatorio si autodetermina, non possiamo imporgli una valutazione in ordine alle attività che l’Osservatorio può condurre.
La invito quindi al ritiro, perché deve essere una libera valutazione che fanno il Presidente prima di tutti, ma i componenti dell’Osservatorio, dove concentrare la loro attenzione e le loro attività. Credo che sia più un tema da ordine del giorno, un invito rivolto a questo tipo di attività non possiamo ovviamente vincolarlo per legge.
Lasciamo che l’Osservatorio operi con libertà nelle scelte e nelle valutazioni.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera Zeppieri, prego.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Ritiro.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Passiamo emendamento D19/18. Parere della Giunta… illustrazione della consigliera Zeppieri.
Ha chiesto di parlare la consigliera Zeppieri. Ne ha facoltà.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Attraverso questo emendamento si vuole allargare la platea dei partecipanti all’Osservatorio, poiché attualmente è soltanto il Prefetto di Roma, quindi si vuole allargare ai Prefetti di tutte le Province, quindi Rieti, Viterbo, Frosinone e Latina.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Stiamo facendo una verifica, non so se questo comporta maggiori oneri, se è previsto un gettone di presenza per la presenza e la partecipazione all’Osservatorio. Quindi, le chiederei il ritiro per una valutazione successiva, perché se comporta oneri non ci sono problemi a inserirlo nei prossimi provvedimenti di bilancio che hanno anche copertura finanziaria.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Cangemi, prego.
Speaker : CANGEMI (FI).
Intervengo per due ragioni, una rivolta alla Presidenza.
Quando il voto è unanime significa che tutta l’Aula vota, altrimenti non è un voto unanime. Questo lo dico perché come siamo precisi a mettere le questioni a verbale, siamo precisi a mettere anche… È unanime quando tutti alzano la mano, altrimenti è un voto a maggioranza. Questo invito la Presidenza a ribadirlo durante l’esito del voto.
Seconda questione, lo dico ai proponenti attraverso la Presidenza: noi non è che possiamo cambiare l’organizzazione strutturale dell’Osservatorio che, tra l’altro, lo dico ai colleghi, conosco molto bene dal governo della IX legislatura, perché lo presiedevo io.
Quindi, sostanzialmente, se va cambiato, quello strumento, va modificato, allargato, va visto a parte, non va visto attraverso un procedimento legislativo diverso, perché chiaramente si assumono delle responsabilità, si aumentano i compiti dell’Osservatorio.
Quindi, pur rimanendo d’accordo nella sostanza, questo è un argomento che va trattato a parte e non è giusto trattarlo a colpi di voto di maggioranza e di opposizione, visto che è un argomento che ci unisce tutti quanti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, presidente Cangemi.
Prima l’assessore Righini.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Una informazione utile alla discussione. È previsto un gettone di presenza, quindi questo emendamento comporterebbe maggiori oneri e abbiamo necessità quindi di rinviare il provvedimento.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera Zeppieri, ritira? Grazie.
Passiamo emendamento D19/19, sempre prima firmataria la consigliera Zeppieri. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Stessa cosa. Anche in questo caso si prevede l’inserimento di Commissari prefettizi, quindi…
Speaker : PRESIDENTE.
È ritirato, consigliera Zeppieri? Perfetto.
Passiamo all’emendamento D19/20.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Qui, invece, si prevede la partecipazione, però della Direzione distrettuale antimafia. Ovviamente non possiamo decidere noi quando la Direzione distrettuale può prevedere o meno la propria partecipazione a queste sedute. Quindi, anche per motivi di opportunità le chiedo il ritiro di questo emendamento, perché ovviamente non possiamo spingerci a prevedere la partecipazione della Direzione distrettuale antimafia alle sedute dell’Osservatorio.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera Zeppieri?
Passiamo al D19/21.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento D19/21, con il parere favorevole della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Subemendamento, anzi.
Passiamo, invece, all’emendamento D17/9, a firma dell’assessore Righini.
Mettiamo in votazione l’emendamento così come subemendato.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
In questo modo abbiamo approvato anche l’articolo 51.
Passiamo all’emendamento P6/108, primo firmatario il consigliere Cangemi.
Parere.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Aspetti, non mi compare.
Speaker : PRESIDENTE.
Cangemi e Panunzi, scusate. Però, io qui non lo trovo.
Non vi preoccupate.
Emendamento P6/1808.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Il parere è favorevole con la seguente riformulazione…
Speaker : PRESIDENTE.
Eccolo.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Consigliere Cangemi, il parere è favorevole con la seguente riformulazione, cioè la norma di invarianza finanziaria, quindi, dopo il comma 1, è aggiunto il seguente 1-bis: "dall’attuazione del presente articolo non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale".
Speaker : PRESIDENTE.
Accetta la riformulazione, presidente Cangemi? Sì. Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere favorevole della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Passiamo ora all’articolo 52.
Chiedo un minimo di attenzione, capisco l’ora, ma se gentilmente prendete posto, consiglieri, continuiamo le operazioni di voto.
Mettiamo in votazione l’articolo 52.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo è approvato.
Mettiamo in votazione l’articolo 53.
Io rinnovo l’invito a prendere posto, perché stiamo votando gli articoli e, per evitare inconvenienti, se gentilmente vi accomodate per parlare da altre parti, altrimenti rischiamo di non seguire i lavori dell’Aula e di non votare gli articoli del Collegato. Grazie.
Poniamo in votazione l’articolo 52.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo 53 è approvato.
Siamo all’articolo P6/316, primo firmatario il presidente Ciarla. Diamo la parola al presidente Ciarla.
Speaker : CIARLA (Pd).
Presidente, per ritirare gli emendamenti a firma Leodori, Ciarla, Droghe, tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Prego gli uffici di ritirare gli emendamenti a firma Leodori, Droghei e Ciarla. Riprendiamo sempre dall’articolo 12.
Emendamento P6/192, primo firmatario Valeriani. Parere della Giunta… No, Prego, presidente Valeriani.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Faccio questo intervento non per illustrare l’emendamento. Anzi, chiedo subito all’Assessore sui successivi di esprimere il parere e poi di metterlo direttamente in votazione.
Lei sa che io, all’inizio di questa discussione, le avevo chiesto di valutare la possibilità di accantonare e stralciare due articoli che consideravo assolutamente fuori luogo, l’articolo 11, quello sull’edilizia scolastica, che è stato approvato ieri, un articolo che introduce una novità assoluta: noi facciamo una norma per rimandare a un provvedimento amministrativo successivo la disciplina di una materia così complessa, come appunto l’utilizzo di spazi non adeguati ad uso scolastico per i nostri istituti scolastici, per le scuole dei nostri ragazzi. Ma questo è già andato. Il secondo articolo, che è il seguente, l’articolo 12, Assessore, è un articolo che punta in qualche modo a destrutturare un sistema di difesa del sistema agricolo, che io considero molto, molto pericoloso. Ovviamente la maggioranza ha i numeri per approvare questo articolo, per andare avanti, però io penso che sia un grande errore. Lei ha avuto la sensibilità, credo, se non ci saranno ulteriori novità, ma qui le novità sono sempre dietro l’angolo, di ritirare da questo documento del collegato tutti i riferimenti sull’urbanistica, io le chiedevo anche questo perché in qualche modo c’entra. Perché c’entra? Perché questa norma, Assessore… Chiedo scusa. Questa norma, Assessore, va… Poi dispiace che manchi l’Assessore competente a illustrarla. Lei ha il compito, non semplice, di farsi carico di tutta la gamma delle deleghe assessorili. Magari lo poteva fare la Presidente della Commissione competente, ma vedo che non è interessata a questo tema. Modificare la legge regionale n. 38, che è in vigore nel nostro ordinamento da più di vent’anni, che in qualche modo recepisce un testo legislativo nazionale, che è il decreto n. 380, che vincola l’uso esclusivo dei possedimenti agricoli, senza nessuna possibilità di farci altro, è un tentativo per fare dei cambi di destinazione d’uso molto, molto pericolosi. Perché, che cosa facciamo? Attraverso la modifica della legge n. 38, Assessore, sanciamo il principio che si può trasferire in eredità per eredi in linea diretta una proprietà, mentre prima era vincolata solo ai terreni, oggi, con questo intervento normativo, si può fare anche per i manufatti, per i casali e per tutto quello che è pertinenza agricola.
Io penso che sia una cosa assolutamente fuori dal mondo, nell’articolo sono previste tante cose che lasciano perplessi, addirittura rendiamo possibili le suddivisioni per eredità di questi casali con destinazioni differenti dall’uso agricolo, il che vuol significare che un casolare è stato abitato per tanti anni da un fattore che ha gestito un’azienda agricola, lascia in eredità questo manufatto, lo si divide per tre o quattro eredi, uno magari continua l’attività agricola, gli altri non lo fanno più e quindi si trasforma una pertinenza da agricola a uso civile, a volte addirittura ad uso commerciale, perché sono previste anche facoltà per aprire attività a supporto dell’attività agricola che abbiano ambiti commerciali.
Io penso che sia un apriscatole pericolosissimo e mi sorprende, assessore Righini, che lei abbia voluto fare questa norma, nonostante la contrarietà di gran parte del mondo agricolo, che è preoccupato del depauperamento del sistema di coltivazione delle nostre terre.
Stiamo facendo, purtroppo, uno scivolamento sempre più pericoloso verso un sistema senza regole. Glielo dico perché in questa legislatura sono state presentate delle proposte di legge, che non so se andranno avanti, però hanno lo stesso concetto culturale, cioè trasformare ciò che oggi è agricolo in qualsiasi altra cosa, senza rendersi conto che, se noi abbiamo i Piani Regolatori che destinano con dei vincoli urbanistici ben precisi delle aree ad alcune destinazioni, e con questi interventi maldestri cambiamo le carte in tavola, fate una cosa più semplice, cambiamo la regola dei Piani Regolatori. Non so se viene impugnata un secondo dopo, ma mi spiegate per quale ragione un insediamento agricolo, che si trasforma in residenziale, a cui diamo anche la possibilità di fare dei lavori per le pertinenze o ampliamenti del 20 per cento, quattro eredi che fanno balconi, verande, ampliamenti della loro porzione, e poi noi ci rendiamo conto che queste trasformazioni richiedono allacci fognari, strade, trasformazione delle aree agricole in zone urbanizzate?
Addirittura, rendiamo possibile questo meccanismo anche per aziende agricole che non risiedano nello stesso Comune, cosa che oggi invece è obbligo della 38.
Noi quindi potremmo avere delle aziende agricole che rientrano in questa fattispecie, che sono al confine tra più Comuni, che sono al confine tra più Regioni e noi facciamo un’operazione di questa natura.
La Coldiretti vi ha detto che stavate facendo una cosa sbagliata, tanti operatori del mondo agricolo erano preoccupati di questa norma. Siete voluti andare avanti. Avete i numeri, bene, noi abbiamo presentato degli emendamenti in parte soppressivi, in parte di merito, che ovviamente non verranno presi in considerazione, quindi io chiederò soltanto il parere. Però mi dispiaccio del fatto che l’Assessore, stavolta sì, all’agricoltura, si voglia testardamente intestare una cosa che rischia di essere molto pericolosa in prospettiva.
Io la invitavo a rifletterci. Prendo atto che questa cosa per voi è molto, molto importante. Purtroppo, per il modo con cui si è proceduto in questa discussione io mi sono trattenuto fino a adesso perché volevo dirle, queste cose, Assessore, non si è potuto praticamente discutere quasi mai delle cose di merito. Prima abbiamo approvato, lo dico perché rimanga a verbale, una proposta della consigliera Mari, che vedo qui davanti a me, che io distrattamente non ho seguito, me l’hanno fatto osservare dopo. Una cosa importante: lei ha toccato un tema rilevantissimo, quello della sicurezza dei mezzi di trasporto pubblico, che molto spesso sia per i passeggeri sia per gli operatori del trasporto, sono un problema di cronaca quotidiana.
Benissimo. Lei ha introdotto una modifica normativa, non so se avete capito il peso, che consente ai gestori del trasporto pubblico la facoltà di fare dei contratti privati con istituti di vigilanza privata per garantire la sicurezza a bordo.
Bene, nessuno l’ha spiegato, allora lei, almeno, in sede di replica, prenda un impegno, perché siccome le aziende del trasporto, ed è una delle rivendicazioni che l’opposizione fa, è di avere maggiori risorse, perché non ce la fanno, a volte, neanche con la benzina, io vorrei che ci fosse un po’ di coerenza per dire: c’è la facoltà, ma diamogli allora anche la possibilità. Io non sono ostile a questa modifica, però il provvedimento-bandierina quando uno governa, non basta. La bandierina ce la mettiamo noi che facciamo l’opposizione. Se voi governate, non basta semplicemente dire che è facoltà delle aziende del trasporto fare la vigilanza con gli istituti privati. Allora mettiamoci anche le risorse.
Chiudo. Non c’entrava nulla, ma mi sono preso questa libertà per chiederle almeno su questo una indicazione, visto che tra qualche giorno andremo nella sessione di bilancio. L’articolo 12 lo considero un grande errore, poi lo discuteremo in altri momenti, quando magari ci presenterà un testo come Assessore alla materia più organico rispetto a queste vicende. A me dispiace – glielo dico in amicizia – che questo collegato, colleghi, sia diventato un collegato a chiamata, a gettone. Noi siamo arrivati al punto tale per cui un collegato approvato a luglio è stato emendato fino a ieri mattina. È una cosa che io non ho mai visto in tanti anni e penso che sia una cosa rischiosa. Per il resto della legislatura questo rappresenta un grande e pericoloso precedente: un collegato approvato in Giunta a luglio che è stato emendato con articoli aggiuntivi, non con modifiche di norme già approvate, con articoli aggiuntivi, Assessore, fino a ieri sera. Mi dica se questa è una cosa normale e mi dica pure in sincerità – lo dico a lei, non lo dico agli altri colleghi della Giunta – una cosa: lei, al posto nostro, che cosa avrebbe detto se l’assessore Leodori, se l’assessore Sartore avesse presentato un provvedimento di questo tipo, con questa modalità? Io penso che si sarebbe avuta una specie di guerra civile dentro l’Aula. Non l’abbiamo fatto, ma non perché non siamo capaci, perché vi vediamo molto in difficoltà, Assessore. Non si presti a fare questa legislazione a gettone, perché stiamo depauperando un patrimonio che è di tutti, che è quello della reputazione di questa Regione, che voi state governando pro tempore, pro tempore! Come l’abbiamo fatto noi, questo vale per voi. Chi è oggi in una postazione di responsabilità maggiore deve essere più prudente.
Io penso che questo passaggio del collegato, a tanti mesi di distanza dall’approvazione, sia una cosa che non si può più commentare. Infatti, siamo più desiderosi noi di finirla che voi, perché alla fine ci avete preso veramente per sfiancamento. Ma questa operazione di fare la legislazione a gettone, assessore Righini, lei, che era molto attento alle forme, guardi che veramente non è una bella pagina di questa legislatura.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha illustrato l’emendamento, per cui adesso chiediamo il parere alla Giunta e poi diamo la parola agli altri Consiglieri.
Prego, Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Il parere della Giunta è contrario. Però, non posso ovviamente esimermi da alcune considerazioni dato che il collega Valeriani ha posto temi di assoluta rilevanza.
Presidente Valeriani, le posso assicurare che su questa riforma di una parte minimale della legge n. 38, parliamo di tre articoli della legge n. 38, tutti esclusivamente in materia di agricoltura, abbiamo avuto il conforto di ordini professionali e di larga parte delle associazioni di categoria. La stessa Coldiretti, con cui, come sa, il confronto è stato molto serrato in queste ultime ore, al tavolo della cosiddetta “riconciliazione” non ha sollevato questioni relative alle modifiche della legge n. 38, quindi questo mi fa pensare che ci sia anche condivisione, nonostante alcune critiche espresse in sede di audizione, che ricordo molto chiaramente, ma credo che i pareri positivi e favorevoli espressi dagli Ordini professionali e dalle altre associazioni di categoria, il fatto stesso e Coldiretti in questi giorni non sia tornata, nonostante le avessi chiesto di esprimersi rispetto all’articolo 38, ma le questioni vertevano su altri temi, mi fa pensare che tutto sommato ci sia un giudizio positivo di questo articolo, che a nostro avviso va nella direzione opposta, cioè garantisce a chi vuole continuare a fare l’agricoltore la possibilità di farlo, e non perché magari qualcuno decida di non farlo più impedisce a qualche erede residuale di poter continuare a fare l’agricoltore.
Sono convinto della bontà di questa iniziativa, qualora così non fosse, ci sarà sicuramente la possibilità che il Governo, se lo valuterà contrario ad alcune norme di riferimento nazionale, potrà ben impugnare la norma, cosa di cui, ovviamente, in quel caso prenderemo atto e adotteremo le modifiche che il legislatore nazionale dovesse chiederci di fare.
Per il resto, la riteniamo una norma assolutamente coerente con il Collegato. Io ricordo anche i miei predecessori, Sartore e Leodori, uscire stremati come il sottoscritto dalle sessioni di bilancio e di Collegato, ricordo l’assessore Sartore, stremata, invocare la fine del Collegato e della legge di bilancio e di stabilità perché esausta.
Io sono quasi nelle stesse condizioni di chi mi ha preceduto, perché quando arrivano questi provvedimenti accade questo, ci sono norme dell’ultimo minuto, non mi scandalizzo, e voglio ringraziare tutti i colleghi perché ho appena depositato la soppressione di una decina di emendamenti presentati, ovviamente invocati anche dalle opposizioni, e vi abbiamo ascoltato.
Voglio ringraziare i Capigruppo che lo hanno fatto, però va anche ricordato che l’approvazione nel mese di luglio era stato un impegno che avevo preso, pur conoscendo la parzialità di quel provvedimento che non era ultimato, per dare certezza dell’esistenza di una norma cosiddetta Omnibus, che consentisse alle opposizioni di avere un luogo di confronto.
Lo feci alla fine del mese di luglio per dare risposta, in particolare, alle richieste fino dal Gruppo del PD e dal Gruppo di Italia Viva, che invocavano un provvedimento che potesse consentire anche alle opposizioni di dare il loro contributo emendativo rispetto modificativo rispetto a un decreto Omnibus, esattamente quello che facemmo.
È chiaro che, da luglio alla fine di novembre, l’orizzonte temporale ha consentito a molti colleghi di intervenire su norme che sono nate successivamente, e poi è altrettanto vero che quando si arriva in Aula, si incappa e si incorre nella richiesta emendativa della sollecitazione che arriva ovviamente dal mondo associativo, dalle categorie, che ovviamente contattano i Consiglieri regionali per chiedergli di intervenire col provvedimento quando ne hanno conoscenza.
Che il provvedimento sia stato adottato in Giunta nel mese di luglio, non lo sapeva nessuno; che da due settimane è in discussione all’interno del Consiglio è altrettanto vero. Però comunque ci tenevo a garantirle che abbiamo fatto, credo, un ottimo lavoro, poi mi riserverò di intervenire. Abbiamo accolto molte delle considerazioni che avete posto su tanti articoli, su tanti emendamenti che sono stati stralciati dal provvedimento, quindi credo che questa sia anche la dimostrazione di un dialogo importante.
Abbiamo mantenuto l’impegno a rinviare alla PL 171 tutto il tema urbanistico, e credo che questo sia in larga parte anche merito dell’importante lavoro svolto dalle opposizioni.
Giudico nel complesso, questo, un lavoro assolutamente positivo, come tutti i provvedimenti perfezionabile, ma come tutti i provvedimenti, oggetto di attività emendativa che giunge quando il provvedimento arriva in Aula, all’ultimo minuto.
Grazie a tutti per la collaborazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Un secondo solo, do la parola a tutti.
C’era il presidente Sambucci per dichiarazione di voto.
Speaker : SAMBUCCI (FdI).
Grazie, Presidente.
Io avevo piacere di intervenire in merito a questa modifica che oggi l’Assessore presenta nell’ambito di questo collegato, soprattutto all’articolo 12, dove viene introdotta una modifica molto attesa dal settore agricolo.
Mi dispiace che purtroppo forse non si è capita magari la bontà della riforma che l’articolo contempla, in quanto la divisione ereditaria oggi è già prevista per legge in base alla successiva morte del de cuius, quindi c’è una quota di legittima che viene comunque trasferite agli eredi, a prescindere da cosa faranno in seguito.
Ci troviamo spesso davanti a tanti casi dove purtroppo l’attività agricola non viene conseguita dai figli del coltivatore diretto, però magari può capitare che uno dei due potrebbe reclamare la sua parte. Per cui non sarebbe corretto, secondo me, mantenere in piedi oggi un impianto legislativo dove il frazionamento avviene solo in caso di morte e poi durante la vita del de cuius vengono e a presentarsi delle liti che oggi buona parte del mondo agricolo deve affrontare, anche sostenendo dei costi per queste divisioni. Per cui, faccio un plauso a tutta la Commissione che ha lavorato a questa riforma legislativa e a tutti gli ordini, che hanno dato un loro parere favorevole, augurandomi che si possa trovare un riscontro a breve totalmente diverso da quello che si può immaginare, senza stravolgere la realtà del mondo agricolo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Presidente Valeriani, prego.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Solo per comunicare alla Presidenza che ritiro tutti gli emendamenti e anche gli articoli aggiuntivi a seguire.
Speaker : PRESIDENTE.
Scusi, Presidente Valeriani, anche questo emendamento ritira? Perché se ritira questo emendamento io poi non posso…
Speaker : VALERIANI (Pd).
Questo emendamento a questo punto no, visto che ci sono colleghi che hanno chiesto di intervenire. Dal successivo, tutto quello che è a mio nome, compresi gli articoli aggiuntivi, si consideri ritirato.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto. Okay. Grazie.
Presidente Tidei, prego.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Grazie, Presidente. Forse potevo intervenire anche successivamente durante l’illustrazione di un mio emendamento, perché io e il consigliere Novelli abbiamo presentato diversi emendamenti su questo tema.
Faccio mie le considerazioni del consigliere Valeriani. Visto che comunque avete ritirato, secondo me con buonsenso, tutti gli articoli che riguardavano la materia urbanistica, visto che questa materia sarà trattata durante l’esame della 171, lei ci può dire che questo è solo materia agricola, ma essendo norme di governo del territorio è chiaro che ci sono implicazioni urbanistiche anche qui, anche abbastanza pesanti. Fa specie, Assessore, che lei dica che le associazioni di categoria non hanno sollevato nulla, perché noi siamo pieni di relazioni di associazione di categoria, a partire da Coldiretti, che quando sono venuti in Commissione Bilancio per essere auditi proprio sul collegato proprio sull’articolo 12 hanno espresso diverse osservazioni, tant’è che le hanno lasciate per iscritto. Quindi, abbiamo le relazioni di Coldiretti e di altre associazioni in cui pongono dei dubbi su questo tema dell’articolo così come di altri.
Io ritengo che anche questa materia dovesse essere trattata successivamente, non è stato così, non ritengo questa una scelta di buonsenso, assolutamente, perché comunque ci sono tanti dubbi. In parte li ha espressi il consigliere Valeriani, ce ne sono altri che riguardano altre parti dell’articolo 38. È chiaro, è inutile che oggi qui a questo punto noi ci mettiamo a fare una discussione approfondita su quella che ormai sembra essere una scelta ineluttabile della maggioranza, però non ci si dica che questa è una cosa che va bene a tutte le associazioni di categoria, perché - ripeto - noi leggiamo, come tutti gli altri colleghi di maggioranza, le osservazioni che le associazioni di categoria ci vengono ad illustrare durante le audizioni e sulle osservazioni delle associazioni di categoria anche su questo punto specifico ci sono moltissimi rilievi.
Non so se non gliel’hanno sollevati al tavolo della riconciliazione, però sicuramente le hanno lasciate nelle osservazioni che riguardano proprio l’articolo 12 del Collegato, quindi non è che le cose ce le inventiamo, perché anche quando dell’opposizione si costruiscono degli emendamenti lo si fa, almeno per quello che ci riguarda, a ragion dovuta, ma soprattutto avendo ascoltato gli operatori del settore.
Sulle semplificazioni, sulla necessità di venire incontro a esigenze di quel settore, ricordiamo che sempre di agricoltura si sta parlando, quindi ci piacerebbe che questa materia fosse trattata in altra maniera, quindi anch’io annuncio il ritiro dei miei emendamenti su questo articolo, visto che questo ormai è l’intendimento della maggioranza, ma ritengo comunque che sia un errore.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Ha chiesto di intervenire il consigliere Novelli. Ne ha facoltà.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Guardi, Presidente, come al solito sarò molto franco. Secondo me, questo attacco alla n. 38 del 1999 è una vergogna, è una vergogna per il settore agricolo, perché, come ha detto la consigliera Tidei, abbiamo le osservazioni che hanno portato Coldiretti e altri in Commissione, dove naturalmente questa robetta qui fa male, fa tanto male, perché non è soltanto, come diceva il presidente Valeriani, la divisione di un fabbricato o di un casale, qui c’è la divisione dei terreni.
Cosa significa la divisione dei terreni? La matematica non è un’opinione, la matematica è una scienza esatta, quindi, come le ho già detto, oggi il tessuto agricolo della nostra regione, che fa il 30 per cento del PIL, è formato da aziende agricole dai 7 ai 10 ettari, che è il minimo indispensabile per avere un reddito che possa sostenere l’agricoltore e la propria famiglia. Se noi diamo la possibilità di spezzare e di dividere questi 10 ettari, significa che chi dei due fratelli vuole continuare a fare agricoltura deve farla su 3.5-4 ettari, quindi che redditività da lei a questo fratello che vuole continuare a fare l’attività agricola? Con 3,5-4 o anche 5 ettari, che tipo di reddito garantisce a questa famiglia? Mentre l’altra, con queste norme (ecco perché dico che è una vergogna) si va a costruire tre o quattro belle villette a schiera, se le vende, si mette i soldi in tasca e finisce l’agricoltura, finisce l’agricoltura!
Queste norme che lei mette vengono proprio da cosa? Da non governare questi processi, io le dissi già all’inizio legislatura che lei non può fare l’Assessore al bilancio e l’Assessore all’agricoltura insieme, perché, con tutto il rispetto che io le do e con tutta la capacità di fare politica, o si fa una cosa o se ne fa un’altra, o si fa una cosa fatta bene o non si può fare il bilancio.
Il bilancio è una cosa seria e lei lo sa benissimo. Se qua si sposta una penna, passa per lei, presidente Righini, e quando ha il tempo di fare l’Assessore all’agricoltura, quando?
Di conseguenza, lei cosa fa? Subisce l’azione politica dei consiglieri che sostengono la sua maggioranza, e allora le si presenta Latina perché a Latina ci sono più casali, allora si fa la norma per Latina, e poi si fa la norma per Viterbo, e poi si fa la norma per Rieti, però se lei non riesce (questa ne è una conseguenza) a governare questa cosa, quando fa una norma per l’agricoltura di Latina magari non è buona per quella di Rieti o per quella di Viterbo o per quella di Roma, che - ricordiamo - è il primo Comune agricolo d’Italia.
Questo attacco alla 38 è scriteriato, è senza senso e non è governato dall’Assessore all’agricoltura. Questa è la verità. Questo è quello che emerge da qui. Tra l’altro, ripeto, qui dentro noi dovremmo togliere l’urbanistica che parla di agricoltura da questa legge, perché noi siamo stufi di far parlare gli urbanisti di agricoltura. L’urbanistica sull’agricoltura è agricoltura e deve avere una cosa completamente a sé. E lei, che non parla con l’assessore Ciacciarelli, lo sa che nella 171 c’è lo stesso articolo, con lo stesso comma, con le stesse lettere, che però dice una cosa diversa dalla sua? Lei lo sa questo? L’ha letta la 171? Si è reso conto che l’assessore Ciacciarelli va da una parte e lei va da tutt’altra parte? Vi volete mettere d’accordo? Volete parlarvi?
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Novelli, siamo al doppio del tempo.
Speaker : NOVELLI (M5s).
O volete continuare su questa confusione?
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Dichiaro il voto favorevole a questo emendamento da parte del Movimento 5 Stelle.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Mettiamo in votazione l’emendamento P6/192, con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
L’emendamento P6/194 è doppio.
L’emendamento P6/193 è doppio.
Passiamo all’emendamento P6/197, Novelli.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento, con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Passiamo all’emendamento P6/316.
Parere della Giunta.
Contrario.
Aspettiamo che si visualizzi l’emendamento P6/316. Si è visualizzato? Sì.
Il parere della Giunta è contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento, con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Emendamento P6/343.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Aspettiamo che si aggiorni. Aggiornato.
Mettiamo in votazione l’emendamento, con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Passiamo all’emendamento P6/552, che la Presidenza non ha nel fascicolo.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento, con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Mettiamo in votazione, chiedendo il parere della Giunta, l’emendamento P6/728. Parere della Giunta. Noi aspettiamo. Diamo tempo ai tecnici. Eccolo qui, è arrivato. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Non li aveva ritirati tutti il Presidente Valeriani?
Speaker : PRESIDENTE.
Questo è ritirato.
Emendamento 729. Abbiate pazienza. Parere contrario della Giunta.
Diamo la parola al consigliere Novelli per la dichiarazione di voto.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Grazie, Presidente.
Cerchiamo almeno di mettere un po’ di limite a quello che state facendo. Con questo emendamento cerchiamo un po’ di limitare i danni che state facendo. Speriamo che poi questi danni abbiano un tempo, quello legato a questa legislatura, perché poi noi dovremo rimettere a posto, speriamo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento, con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Rinnovo l’invito dell’Aula ai Consiglieri: si vota per alzata di mano. Non è sufficiente essere presenti e mandare messaggi sul telefono, se non alzate la mano non venite computati ai fini del numero. Grazie.
Passiamo all’emendamento 730, Tidei.
Parere della Giunta.
Ritirato.
Passiamo all’emendamento P6/731.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Passiamo al 734.
Lo illustra, prego.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Siccome sono tutti emendamenti nel merito, avrei voglia di illustrare perché abbiamo fatto questi emendamenti.
Questo emendamento, tra l’altro, è molto importante, perché se inserite le parole 3-bis e 3-ter, bisogna capire chi sono i 3-bis e i 3-ter, e qua esce fuori la vostra volontà di distruggere l’agricoltura nel Lazio, perché se voi mettete il 3-bis e il 3-ter, l’incremento e il frazionamento delle unità immobiliari sarebbero estesi anche ai non agricoltori, quindi voi estendete la possibilità di incrementare le unità immobiliari anche a chi agricoltore non c’è, cioè fra i due fratelli uno ha il patentino di coltivatore diretto o di imprenditore agricolo, l’altro non ce l’ha, ma comunque date anche all’altro l’opportunità di incrementare la sua porzione. Avete capito quello che state facendo? Ve ne state accorgendo? Tanto poi questa roba dovrete spiegarla sui territori. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Parere della Giunta contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
L’emendamento 735 è doppio.
Passiamo al 738.
Consigliere Novelli, prego.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Questo è quello che diceva il presidente Valeriani, estendete a tutto, ai Comuni limitrofi, e si comprende perché lo state facendo, è una cosa molto mirata, ma l’impostazione urbanistica è strettamente legata ai parametri amministrativi comunali, voi invece andate dritti, quindi Comune da una parte, Comune dall’altra, tutto è permesso, tutto è liberalizzato, ognuno può fare ciò che vuole, a danno naturalmente degli agricoltori. Complimenti! Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere della Giunta contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Emendamento 741.
Parere della Giunta contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Emendamento 742.
Prego, consigliere Novelli.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Anche questa è bellissima, perché andate a centrare... per fortuna che nella scorsa legislatura abbiamo dato le definizioni degli annessi agricoli, perché è spettacolare questa che avete scritto p che ha scritto o che si è fatto scrivere, assessore all’agricoltura Righini.
Sappiamo tutti cos’è un annesso agricolo stampo nato, quello chiuso in tutti i lati, voi ne aumentate l’altezza, chissà perché... perché magari in quello stamponato con il cambio di destinazione che tanto puoi fare, basta che fai una telefonata, metti un tramezzo e ti escono fuori due camerette per tuo figlio, invece di essere un fienile o un annesso agricolo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, assessore.
Volevo complimentarmi con il consigliere Novelli per la fantasia costruttiva che sta animando. Siamo veramente al ridicolo. Siamo arrivati a livelli inammissibili di ridicolaggine.
Parere contrario, Presidente, contrarissimo.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento, con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti.
L’emendamento è respinto.
Emendamento 746.
Prego, consigliere Novelli.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Adesso ve ne stampo uno io, non vi preoccupate.
Voglio sottolineare soltanto una cosa. Mi dispiace, mi dispiace veramente, al di là di tutto, tanto queste, ripeto, sono scelte vostre, di cui vi assumerete le responsabilità. Io credo che, se un Assessore dà del ridicolo a un Consigliere regionale, sia una cosa gravissima. Io non le ho mancato mai di rispetto, sono solo considerazioni a livello politico. Le ho mai detto che lei è ridicolo? Le ho detto che lei fa delle scelte sbagliate…
Speaker : PRESIDENTE.
Una cortesia, consigliere Novelli, si rivolga a me.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Presidente, io ho sempre…
Speaker : PRESIDENTE.
L’intento dell‘Assessore non era rivolto…
Speaker : NOVELLI (M5s).
La parola “ridicolo” me la sono presa. Visto che mi sono preso la parola “sfigato”, ora mi prendo pure la parola “ridicolo”, io le chiedo gentilmente…
Speaker : PRESIDENTE.
Per cortesia, facciamo parlare il collega. Lei interloquisca con la Presidenza.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Sto interloquendo con lei. Sto interloquendo con lei.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Sto interloquendo con lei.
Siccome io sono una persona seria, posso essere anche fantasioso, a volte anche grottesco, ma quando io faccio determinati interventi lo faccio sempre con cognizione di causa, perché io sono una persona seria e voi qui mi conoscete per che persona seria sono. Io le ho sempre detto che lei è una persona seria e, Presidente, ho sempre riconosciuto la capacità politica dell’assessore Righini, io sono sempre entrato nel merito delle questioni e delle scelte politiche e non ho mai usato parole come “sfigato” né tantomeno come “ridicolo”. Quindi, le chiedo gentilmente di tutelare la mia persona all’interno di quest’Aula, perché io nella scorsa legislatura e in questa legislatura ho sempre dimostrato di essere una persona seria e che va nel merito delle cose. Poi posso essere un po’ fra le righe, posso essere un po’ il grillino… Anzi, non si può più dire grillino, scusate. Posso essere un rompiscatole. Quello sicuramente sì. Magari faccio notare cose con degli esempi al limite del grottesco. Ma, ripeto, sono una persona seria e merito rispetto, come io do rispetto a tutti quanti i Consiglieri dentro quest’Aula. Se io faccio un emendamento, non lo faccio per ostruzionismo. Le ripeto, io non ho fatto un emendamento ostruzionistico, solo ed esclusivamente nel merito.
Detto questo, ritiro tutti gli emendamenti sull’articolo 12. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente.
Assessore Righini, vuole intervenire? No.
Sono ritirati tutti gli emendamenti a firma Novelli dall’articolo 12.
Diamo la parola all’assessore Righini.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Non voglio che ci siano malintesi, perché non è il caso. Io non ho dato del ridicolo al consigliere Novelli, ho detto che l’ultima argomentazione era ridicola. Questo non significa che lei è ridicolo. Come lei ha detto di me che mi faccio scrivere le cose. Guardi, c’è la mia firma sotto tutti i provvedimenti, quindi li rivendico orgogliosamente. Non mi faccio scrivere sotto dettatura, guardi, glielo posso assicurare. Altrimenti, se fossi uno che si fa scrivere cose sotto dettatura, molte cose non sarebbero accadute anche in questi ultimi giorni. Le posso assicurare che siamo convinti della bontà di questo provvedimento. Anche io, come lei, sono una persona seria. Ci conosciamo troppo bene per mettere in dubbio questa cosa. Però, come lei si è offeso nel sentirsi dire come se io le avessi dato del ridicolo, cosa che non ho fatto, ho detto che la sua considerazione sull’ultimo emendamento era ridicola, lei però non si può permettere di dire che io mi faccio scrivere le cose o che scrivo sotto dettatura. Quindi, se lei mi dà rispetto, io le ricambio rispetto, perché è sempre stato così e ci conosciamo da sette anni. Le posso assicurare che quello a cui metto la mia firma in calce è cosa di cui sono convinto, altrimenti non mettere la mia firma in calce a un provvedimento.
Speaker : PRESIDENTE.
Passiamo al subemendamento D18/1, primo firmatario l’assessore Righini.
Mettiamo in votazione il subemendamento a firma della Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
Il subemendamento è approvato.
L’emendamento P6/761 è decaduto.
Un attimo di tempo, diamo tempo agli uffici.
Emendamento D17/1 a firma Righini.
Mettiamo in votazione l’emendamento a firma della Giunta, D17/1.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Emendamento P6/772.
Parere della Giunta contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento P6/772 con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Adesso mettiamo in votazione l’articolo, così come emendato.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Un attimo di attenzione, iniziamo dagli aggiuntivi.
Emendamento aggiuntivo P6/1925, primo firmatario consigliere Zuccalà. Prego, consigliere.
Speaker : ZUCCALÀ (M5s).
Grazie, Presidente.
Questa è una serie di emendamenti a cui non abbiamo dato colore politico, perché pensiamo che non debba essere fatto su questo tema, sul tema del superamento delle barriere architettoniche e della disabilità, tengo a precisare che questi emendamenti erano già stati portati all’interno della Commissione Bilancio e poi ritirati, ma sottoscritti da tutte le forze di opposizione. Per una banale questione di organizzazione non sono stati sottoscritti anche in Consiglio, comunque sono condivisi con le altre forze di opposizione. Tutti quanti sono stati elaborati insieme a quelle che sono le persone e le associazioni che vanno a comporre la rete del Disability Pride, che io voglio ringraziare per averci aiutato e aver condiviso queste loro richieste, perché possono sembrare dei piccoli interventi all’interno della normativa regionale, che poi va a cascata sui Comuni, come vedremo, ma per le persone che ne hanno bisogno e che tutti i giorni vivono magari delle difficoltà per come sono configurate le nostre città, perché magari sono nate male, spesso con quartieri ex abusivi, quindi vanno a porre rimedio a quelli che sono i problemi che ci troviamo ad affrontare tutti i giorni noi come amministratori pubblici e loro come persone che magari hanno difficoltà motorie o sensoriali.
Questo primo emendamento – ce ne sono quattro nella totalità – va a inserire un concetto che secondo noi è importante, ovvero la vigilanza sull’urbanistica pone a capo di chi vìola la normativa delle sanzioni, chiaramente, e noi andiamo a dire che con i soldi che derivano da queste sanzioni gli Enti locali possono aggiungere gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, oltre a quelli che già vengono individuati dalla normativa stessa con cui poter utilizzare questi fondi.
È un concetto che secondo noi è molto importante perché, come il fastidiosissimo uso di chi parcheggia sul posto disabili e, quindi, una sanzione specifica dovrebbe essere dedicata a migliorare le nostre città, anche in questo caso diciamo che chi ha realizzato interventi edilizi abusivi la sua quota di ristoro alla società dovrebbe andare a garantire la vivibilità per le persone che hanno queste difficoltà.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere della Giunta. Diamo prima il parere della Giunta e poi diamo la parola a lei.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliera Zeppieri.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Grazie, Presidente. Per sottoscrivere l’emendamento. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Mettiamo in votazione l’emendamento P6/1925, con il parere favorevole della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Passiamo all’emendamento P6/2000.
Parere della Giunta.
Diamo prima la parola al consigliere Zuccalà, prego.
Speaker : ZUCCALÀ (M5s).
Grazie, Presidente.
Ribadendo quanto ho già detto nell’intervento precedente, tengo solo a specificare che questo va a legiferare su un altro aspetto che ci troviamo ad affrontare come Amministrazioni pubbliche e come Amministrazioni locali, ovvero la formazione dei tecnici che fanno i progetti pubblici e che intervengono sull’eliminazione delle barriere architettoniche.
Sappiamo bene che gli Enti locali garantiscono per norma il percorso formativo dei propri dipendenti, quello che questo emendamento va a fare in maniera molto semplice e plastica è dire che, sul monte ore che ogni Comune fornisce ai propri dipendenti come formazione, una minima parte, che chiaramente può essere più grande, deve essere dedicata alla formazione dei tecnici per la progettazione e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Favorevole con la riformulazione, che prevede la sostituzione delle parole "20 per cento" con le parole "5 per cento delle ore previste".
Speaker : PRESIDENTE.
La riformulazione è accolta.
Se gentilmente l’assessore può.... sostituire, invece del 20, il 5 per cento.
Diamo la parola alla consigliera Zeppieri.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Grazie, Presidente, per sottoscrivere l’emendamento.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere favorevole della Giunta, così come riformulato.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Passiamo ora all’emendamento P6/2002.
Prego, consigliere.
Speaker : ZUCCALÀ (M5s).
Grazie, Presidente.
Su questo concludo anche l’illustrazione, perché l’altro successivo è molto simile, quindi ne faccio una per entrambi. Questi emendamenti vanno a regolamentare quello che deve essere il rapporto della Regione con i nostri Enti locali e quella che deve essere una spinta propulsiva della Regione nei confronti degli Enti locali, quindi in questo emendamento e nel successivo si va a chiedere di concordare con gli Enti una quota minima di fondi da destinare ogni anno all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Sappiamo che esiste una legge molto vecchia, che è quella dei PEBA, che ormai ha compiuto quasi quarant’anni, che da tante associazioni, tanti amministratori e tanti tecnici è quasi ritenuta obsoleta, nonostante la Regione negli anni scorsi abbia anche finanziato la realizzazione di questi piani da parte dei Comuni, però siamo sicuri che intanto possa essere aggiornata, e quindi magari invito a una riflessione anche sulla normativa per cercare di renderla più rispondente a quella che è la mobilità sostenibile in generale all’interno delle città, e poi anche su questo noi crediamo che la Regione debba fare la sua parte nell’indicare ai Comuni che ogni anno, a prescindere dal fatto se sia approvato il Piano di abbattimento delle barriere architettoniche o meno, i Comuni devono stanziare una cifra che vada ogni anno a ridurre il numero delle barriere architettoniche presenti all’interno dei nostri comuni.
Questa è la finalità di entrambi gli emendamenti. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Consigliere, come le ho già avuto modo di dire nell’interlocuzione che abbiamo avuto, su questi le formulo una richiesta di invito al ritiro, perché comunque c’è la necessità di condividere con le Amministrazioni locali un provvedimento che, così, di fatto imposto, calato dall’alto, violerebbe anche l’autonomia comunale. Quindi, la richiesta è di rinviarli successivamente ad un confronto magari in sede di ANCI per poterne valutare le conseguenze e ottenere anche da parte dell’Associazione dei Comuni, ovviamente l’ANCI Lazio, il parere favorevole rispetto a questa proposta, che è comunque condivisibile.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Zuccalà, accetta il ritiro? L’emendamento è ritirato.
Lo stesso per il P6/1825? Bene.
Sono ritirati l’emendamento P6/202 e P6/1825.
Passiamo all’emendamento P6/2020.
Chiediamo il parere della Giunta, consigliera Zeppieri? No. Lo illustra? Prego.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Grazie, Presidente. Attraverso questo emendamento si vuole specificare l’utilizzo improprio che si fa dei commissariamenti, in particolar modo per quanto riguarda…
Speaker : PRESIDENTE.
Le chiedo scusa, consigliera Zeppieri, se gentilmente potete fare silenzio in Aula per consentire alla Consigliera di illustrare il suo emendamento. Grazie.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Dicevo, l’uso improprio che si fa dei commissariamenti, in particolar modo per quanto riguarda il Giubileo. Purtroppo con la scusa del Giubileo si stanno portando avanti dei provvedimenti che sono dannosi per la collettività, quindi voglio riportare ancora una volta in quest’Aula l’attenzione su due questioni davvero incresciose, che sono la realizzazione del porto di Fiumicino e la realizzazione dell’inceneritore dei Castelli Romani.
Io tengo a ribadire ancora una volta come sia giusto che la Regione si faccia carico di tutto questo. Siamo allo scadere del 2024, l’inceneritore non ha ancora visto la prima pietra, così anche il porto di Fiumicino, quindi continuare a sostenere che la Regione sia esautorata poiché c’è un commissariamento secondo me non si può più dire.
Tra un anno e un paio di mesi dovremo tornare ad occuparci di questi temi, tornare ad occuparci a pieno titolo della gestione dei rifiuti e lo dovremo fare forse facendo i conti con un inceneritore che la stessa Regione non ha voluto, perché il Piano regionale di gestione dei rifiuti non prevede linee di termovalorizzazione.
Approfitto anche per chiedere e capire quali siano le intenzioni a tal riguardo, come si intenda gestire la questione dei rifiuti su tutto il territorio regionale, ma in particolar modo nella provincia di Roma, visto che oggi si è fermi, si è bloccati, pensando che ci sarà questo inceneritore, ma siamo nel 2024, se sorgerà - mi auguro di no - sarà tra quattro anni, come intendiamo affrontare il problema fino ad allora?
L’emendamento quindi va proprio in questa direzione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Il parere è contrario, peraltro in una norma mettere le sollecitazioni al Governo... forse, consigliera, sarebbe meglio che lo trasformasse in ordine del giorno.
Speaker : PRESIDENTE.
Mantiene l’emendamento, consigliera?
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Lo ritiro e lo trasformo in un ordine del giorno.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto. La Presidenza aspetta la sua riformulazione.
Passiamo all’emendamento 1990.
Prego, consigliera Zeppieri.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Grazie, Presidente, stavo aspettando che si aggiornasse il tablet.
In questo caso si fa riferimento al fenomeno del lavoro irregolare ed è un emendamento volto ad arginare questo fenomeno, così come anche il caporalato.
Faccio presente che i dati sul caporalato sono molto chiari. È un fenomeno che in Italia è presente, che è presente anche nel Lazio, e abbiamo dei tassi di irregolarità che arrivano al 40 per cento in Puglia, in Sicilia, in Campania, in Calabria e anche nel Lazio, ma che sono comunque compresi tra il 20 e il 30 per cento al Centro-Nord. Nel 2021 sono state circa 230.000 le persone impiegate in modo irregolare in agricoltura, pari a un quarto del totale degli occupati del settore.
Il caporalato colpisce tutte le regioni e province d’Italia non soltanto in agricoltura ma in tutti i settori. Quindi, parliamo di lavoro grigio, assenza di contratti, sfruttamento sessuale, violenza ed emarginazione. Si parla anche di un fenomeno che riguarda proprio il Sud, perché in particolar modo sono colpite l’Italia, la Spagna e la Grecia. È un fenomeno che si caratterizza in Italia per dei vuoti normativi, quindi credo che sia necessario riempire questi vuoti normativi e credo che la Regione Lazio possa farsi carico di questo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito la consigliera Zeppieri a presentare un ordine del giorno, perché una norma che impegna la Giunta a presentare un’altra norma è un modo un po’ bizzarro di legiferare.
Speaker : PRESIDENTE.
Accolto l’invito da parte della Giunta al ritiro, in attesa di riformulazione di un ordine del giorno.
Emendamento P6/1837, sempre prima firmataria Zeppieri.
Chiediamo il parere alla Giunta, Consigliera? No. P6/1837. Prego.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Grazie. Aspettavo sempre l’aggiornamento del tablet.
Siamo sempre in tema di rifiuti, in questo caso le discariche. In questo caso si pone l’attenzione sul sostegno che la Regione Lazio può dare ai Comuni per gestire il post mortem.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro. Con l’assessore Ghera proprio ieri nella predisposizione della legge di bilancio stiamo incrementando significativamente le risorse per gestire il post mortem delle discariche della regione.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliera Zeppieri.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Accolgo con piacere le informazioni che ci dà l’assessore Righini e ritiro l’emendamento. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Zeppieri.
Adesso passiamo all’emendamento D17/10 della Giunta, primo firmatario l’assessore Righini.
Mettiamo in votazione l’emendamento D17/10 della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
L’emendamento della Giunta D17/11 è ritirato.
Passiamo al subemendamento D19/2 all’emendamento D17/12.
Chiediamo il parere della Giunta, consigliere Novelli? Ritirato. Quello dopo è doppio.
Passiamo all’emendamento D17/12, a firma dell’assessore Righini.
Mettiamo in votazione l’emendamento di Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Vorrei invitare l’Aula a prestare attenzione, perché la Presidenza ha già difficoltà a vedere il ritiro o meno.
Passiamo al subemendamento D20/1 all’emendamento D17/13, a firma dell’assessore Righini.
Mettiamo in votazione il subemendamento.
Passiamo all’emendamento D17/12, a firma dell’assessore Righini.
Mettiamo in votazione l’emendamento di Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
Il subemendamento è approvato.
Passiamo alla votazione dell’emendamento D17/13, così come subemendato.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
L’emendamento D17/14 è ritirato. Chiedo conferma all’Assessore se è ritirato.
Passiamo all’emendamento D17/15, a firma dell’assessore Righini.
Passiamo all’emendamento D17/12, a firma dell’assessore Righini.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Passiamo all’emendamento D17/16, a firma dell’assessore, Righini.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento D17/17, a firma dell’assessore Righini.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento D17/18, sempre a firma dell’assessore Righini.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento D17/19, a firma dell’assessore Righini.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
L’emendamento D17/20 è ritirato dall’Assessore.
Passiamo al subemendamento D22, a firma dell’assessore Righini.
Un attimo, aspettiamo, aspettiamo.
Allora, siccome gli emendamenti e i subemendamenti presentati dalla Giunta qualcuno è stato presentato e stanno fascicolato dall’altra parte, se siete d’accordo, vorrei far illustrare dall’Assessore il subemendamento D22 ed eventualmente distribuire il cartaceo, così almeno lo mettiamo in votazione.
Prego, Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
È il sub al D17/21, giusto?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, giusto.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Che è soppressivo dei primi due commi dell’emendamento, quindi riparte dal punto 2, che trovate integralmente riportato nell’emendamento, come da accordi.
Speaker : PRESIDENTE.
Si è caricato, comunque.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
È soppressivo del comma 1, lettere a) e b).
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione… Un attimo.
Prego, consigliere Novelli.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Grazie, Presidente.
l’assessore Righini, quando abbiamo discusso il DEFR, ha risolto in maniera impeccabile la diatriba sulla Tuscia, entrando in Aula e dicendo che avrebbe messo mano alla 29/1997.
Il Movimento 5 Stelle da par suo ha dato la massima disponibilità, perché anche noi abbiamo, nel nostro programma che abbiamo presentato ai cittadini del Lazio, la riforma della 29/1997, che forse sarà anche molto più stringente della sua, però aspettiamo una sua proposta e tutto il lavoro che si farà in Commissione, quindi senza nessuna preclusione metto a disposizione la mia esperienza nella scorsa legislatura.
Ora, però, Presidente, visto che mi rivolgo a lei, vorrei capire perché l’assessore Righini porta un emendamento spot sulla 29/1997, e chiedo se non sarebbe più corretto rimandare tutto alla discussione in Commissione, visto che ha preso un impegno preciso, e ha portato in porto il DEFR, che è stato molto faticoso.
Visto che quando mi sono permesso di portare cinque emendamenti sulle cave mi è stato detto che non si poteva fare, le dico, Presidente, rivolgendomi, se posso, all’assessore Righini, leviamo anche questo punto, portiamo una riforma seria di una legge completa a 360 gradi, questi emendamenti qui non spostano il mondo, potrebbero far parte della nuova 29/1997, ma in una discussione più complessiva.
Chiedo quindi gentilmente all’Assessore, visto che ha subemendato togliendo i punti nn. 1 e 2 della lettera b), se può fare uno sforzo, ritirare tutto l’emendamento D17/29 e portare finalmente la 29/97 in discussione in Commissione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ci sono altre dichiarazioni di voto? No.
Mettiamo in votazione il subemendamento… L’Assessore vuole replicare. Prego.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Solo per non lasciare inevasa la richiesta del consigliere Novelli, altrimenti poi mi rimprovera.
La legge che stiamo ultimando, che andrà in Giunta non domani, ma alla prossima seduta, di riforma delle aree naturali protette è in attuazione della legge n. 29, che prevedeva la riforma del sistema delle aree naturali protette. Qui noi interveniamo – credo sia molto chiaro ed evincibile dal testo – in questi casi di necessità ed urgenza per giustificati motivi di sicurezza pubblica. Insomma, è il tema dei prelievi faunistici. È una norma urgente. Ho senza alcuna esitazione stralciato i primi due commi, che prevedevano, appunto, interventi rinviabili ad altra sede, come quello della realizzazione di strutture amovibili, ma qui abbiamo necessità di approvare questa norma perché si parla di prelievi di fauna selvatica specie domestica rinselvatichita e abbattimenti selettivi necessari a ricomporre gli squilibri ecologici che comportino impatti sulla biodiversità. È un tema non più rinviabile, che è all’ordine del giorno di tante emergenze della nostra regione. Lo si fa con grande cura e con grande attenzione, perché ovviamente si tiene in grande considerazione lo strumento di pianificazione, si indicano le modalità di attuazione delle opere e dei lavori idonee a tutelare l’integrità dei luoghi e dell’ambiente naturale, nel rispetto del decreto del MiBACT e, quindi, del Codice dei beni culturali e del paesaggio.
Ci tengo a segnalare l’urgenza di questa norma, altrimenti, come per altri emendamenti, senza alcuna esitazione avrei stralciato anche questo emendamento dal provvedimento. Quindi, segnalo l’urgenza, ed è il motivo, consigliere Novelli, per cui non posso aderire alla sua richiesta. Le rinnovo la disponibilità al confronto sulla riforma delle aree naturali protette, che approderà in Commissione i primi giorni del nuovo anno e comunque verrà approvata in Giunta nelle prossime ore.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione il subemendamento D22 della Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
Il subemendamento è approvato.
Il subemendamento D19/6 è precluso.
Il subemendamento D19/5 è precluso.
Passiamo al subemendamento D19/4, primo firmatario Novelli.
Parere della Giunta, Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
D19/4?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì. È un subemendamento. È un subemendamento all’emendamento D17/21.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Ma non l'abbiamo votato il D17/21?
Speaker : PRESIDENTE.
No, abbiamo votato il subemendamento della Giunta.
Ritirato, perfetto.
Mettiamo in votazione l’emendamento D17/21, così come riformulato.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento D17/22 della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento D17/23 della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento D17/24 della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento D17/25 della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento D17/26 della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento D17/27 della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
L’emendamento D17/28 è ritirato e decadono anche i subemendamenti.
L’emendamento D17/29 è ritirato e anche i subemendamenti. L’emendamento D17/30 della Giunta è ritirato e anche o subemendamenti.
L’emendamento D17/31 della Giunta è ritirato, emendamento D17/32 è ritirato, emendamento D17/33 ritirato.
Passiamo all’emendamento D17/34 della Giunta, che mettiamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Passiamo all’emendamento P6/1818 della consigliera Battisti. Nell’attesa di vederlo su gli schermi, chiediamo il parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Se potessi vederlo, perché a me risulta come oneroso, quindi invito al ritiro, però vorrei riscontrarlo.
Speaker : PRESIDENTE.
Confermo che è un emendamento oneroso di 500.000 euro.
Lo ritira, consigliera Battisti?
È un emendamento oneroso. Normalmente, sul collegato non ci sono emendamenti onerosi.
Grazie, consigliera Battisti.
Passiamo all’emendamento 1819 della consigliera Corrotti. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Parere contrario… No, favorevole, chiedo scusa: è quello sull’utilizzo dei mezzi a motore. Sì, favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento P6/1819, con il parere favorevole della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Passiamo all’emendamento P6/1821. Parere della Giunta. Consigliere Tripodi, c’è l’emendamento P6, invito al ritiro,
Ritirato, perfetto.
Emendamento P6/1822. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Parere contrario, è in contrasto con l’articolo 55, comma 3 dello Statuto.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Passiamo all’emendamento P6/1823. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro, Consigliere.
Speaker : PRESIDENTE.
Emendamento ritirato.
Emendamento P6/1826. Chiediamo il parere, consigliere Novelli? Ritira? Ritirato.
Emendamento P6/1827 è ritirato, consigliere Zuccalà? Ritirato.
Emendamento P6/1829. Ritirato.
Siamo all’emendamento P6/1830. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Tripodi, lo ritira? Colarossi, scusi. Lo ritira? Prego, consigliere Colarossi.
Speaker : COLAROSSI (FI).
Grazie, Presidente. Questo è un emendamento molto, molto importante per gli studenti delle università telematiche. Aprendo la contrarietà della Giunta, mi auguro… Perché è oneroso, non nel merito, esatto. Assessore Righini, ci ripromettiamo di ripresentarlo quanto prima perché è un tema fondamentale per gli studenti delle università telematiche, che pagano una tassa per servizi di cui non usufruiscono. Quindi, lo ritiro con promessa di ripresentarlo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Colarossi.
Passiamo all’emendamento P6/1832.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
È contrario in quanto oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
Emendamento P6/1834. Parere.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Il parere è contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere contrario.
Lo ritira, Consigliere? Grazie.
Emendamento P6/1835. Chiediamo il parere, consigliere Novelli?
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato, grazie.
Abbiamo l’emendamento P6/1839. Chiediamo il parere, consigliere Novelli? Ritirato.
Emendamento P6/1842. Ritirato. Grazie, consigliere Marotta.
Anche l’emendamento P6/1844 è ritirato.
Emendamento P6/1846. Chiediamo il parere, consigliere Zuccalà? Ritirato.
Emendamento P6/1847, consigliere Marotta. Parere contrario. Ritirato.
Emendamento P6/1849. Parere.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Si invita al ritiro in quanto oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
Emendamento P6/1852. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro, consigliere Capolei.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere Mitrano.
Speaker : MITRANO (FI).
Ritiriamo l’1852.
Speaker : PRESIDENTE.
Il consigliere Mitrano fa propri gli emendamenti del consigliere Capolei e ritira....
Speaker : MITRANO (FI).
E di tutto il Gruppo di Forza Italia, quindi ritiriamo (li elenco così almeno semplifichiamo) i nn. 1852, 1853, 1855, 1857, 1858, 1864, 1865, 1883.
Speaker : PRESIDENTE.
Le chiedo la cortesia di rallentare, consigliere, perché devono sfogliarli singolarmente.
Siamo arrivati all’1865.
Speaker : MITRANO (FI).
1883, 1884, 1885, 1886, 1888, 1890, 1901, 1902, 1 1903, 1904, 1907, 1908, 1916, 1917, 1918, 1930. Poi 935, 939, 940, 962.
Poi, 969, 970, 972, 973, 974, 975; 976, 977; 979. 980; e l’ultimo, il 986.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, presidente Mitrano.
Andiamo direttamente all’emendamento P6/1859. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario perché è potenzialmente oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Tripodi? Grazie.
Passiamo all’emendamento P6/1860 del presidente Zuccalà. Chiediamo il parere alla Giunta? No. Ritira, perfetto.
Emendamento P6/1861, consigliere Tiero. Chiediamo il parere della Giunta? Prego.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere favorevole della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Passiamo all’emendamento 1863. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Parere favorevole con una riformulazione: “le parole ’31.12.2034’ sono sostituite con le parole ’31.12.2026’”.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene la riformulazione. Mettiamo in votazione l’emendamento così come riformulato dalla Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato. Emendamento P6/1867, firmataria la consigliera Mattia. Lo fa suo la consigliera Battisti.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
È contrario in quanto oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
Passiamo all’emendamento P6/1869, consigliere La Penna.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Oneroso, per cui invito al ritiro.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
Emendamento P6/1870, sempre consigliere La Penna.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro, oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Emendamento P6/1871, sempre La Penna.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro, oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
Emendamento P6/1872. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro, oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto.
Adesso passiamo all’emendamento P6/1873 della consigliera Tidei.
Collega, lo vuole illustrare o interviene per dichiarazione di voto?
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Io aspetterei il parere della Giunta, perché so che dovrebbe esserci una riformulazione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Prego, Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
C’è una riformulazione di cui do lettura: “Dopo l’articolo 3 della legge regionale n. 27/2022, n. 18, è inserito il seguente: ‘Articolo 3-bis. È istituita presso l’Assessorato regionale competente in materia di sviluppo economico la Consulta dei Sindaci dei Comuni dell’Etruria Meridionale, con compiti propositivi in merito agli interventi da realizzare nell’ambito del Piano straordinario di cui all’articolo 3. Alla Consulta partecipano a titolo gratuito i Sindaci dei Comuni dell’Etruria Meridionale o loro delegati, ed è presieduta dall’Assessore regionale competente in materia di sviluppo economico. Per le funzioni di segreteria, la Consulta si avvale della Direzione regionale competente in materia di sviluppo economico. L’Assessore regionale competente in materia di sviluppo economico, successivamente all’adozione della deliberazione di ripartizione delle risorse di cui al comma 2, lettera a), dell’articolo 3, convoca la Consulta anche al fine di orientare la progettazione dei Comuni interessati e promuovere interventi di carattere intercomunale finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di cui all’articolo 2.
Dall’attuazione del presente articolo non derivano oneri a carico del bilancio.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Tidei, prego.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Grazie, Presidente.
Io prendo la parola chiaramente per accettare la riformulazione proposta dall’Assessore, però voglio anche in questa sede ringraziare l’assessore Angelilli, perché la legge sull’Etruria meridionale, che è stata votata nell’ottobre 2022, anche grazie al contributo, chiaramente l’abbiamo firmata insieme alla collega Califano e al consigliere Minnucci, e anche grazie a un grande lavoro di consultazione e di confronto con i Sindaci del territorio, con associazioni di categoria, quindi con tutta una serie di soggetti che hanno visto in quella legge l’opportunità di programmare insieme uno sviluppo condiviso su alcuni settori.
Era stato previsto chiaramente un piano di interventi molto ampio, uno spettro d’attività e di azione ampio.
La legge poi era stata modificata, secondo noi erroneamente, durante una variazione di bilancio, era stato tolto il Comitato istituzionale. Noi abbiamo fatto un emendamento per reintrodurlo, ma voglio spiegarlo, perché capisco che a quest’ora siamo tutti stanchi, però, siccome il Collegato, come ha detto l’assessore Righini, è una delle pochissime occasioni che si danno all’opposizione per poter proporre delle norme, credo che sia stato corretto, e di questo ringrazio di nuovo l’assessore Angelilli, voler rintrodurre la Consulta dei Sindaci.
Credo infatti che, a fronte di una legge che da delle risorse ad alcuni territori e che aveva tra i suoi obiettivi non solo quello della distribuzione secondo criteri di estensione territoriale e di consistenza della popolazione, ma anche quello di mettere insieme tante voci, tanti soggetti di quel territorio, per proporre e soprattutto intercettare risorse anche diverse rispetto a quelle della legge, perché è chiaro che una legge regionale non ha un finanziamento illimitato, però c’era la possibilità con questa legge e ci sarà ancora di poter intercettare insieme, anche in diverse formazioni e assetti, risorse che sono ben superiori rispetto a quelle della legge regionale.
Penso alla programmazione europea, alle tante risorse che l’Europa dà anche direttamente, quindi perché non favorire partnership, non favorire azioni di promozione turistica di quel territorio?
Quando l’abbiamo pensata, abbiamo pensato a tante azioni sinergiche che potevano essere messe in campo su quel territorio. Si era voluto togliere il Comitato istituzionale, credo che sia stato corretto e anche lungimirante da parte dell’assessore Angelilli voler recuperare quel tavolo di confronto, quindi per noi va bene la Consulta dei Sindaci al posto del tavolo istituzionale, perché comunque avrà gli stessi compiti. Credo che sia anche un gesto di attenzione per noi Consiglieri che – la consigliera Califano lo sa – abbiamo voluto lavorare su quella legge, mentre oggi rivediamo un po’ di quello spirito originario tornare in auge. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi, accetta la riformulazione.
Prego, consigliera Califano.
Speaker : CALIFANO (Pd).
Grazie, Presidente.
Pochissime parole sulla scia di quello che ha detto la collega Tidei. Per noi era importante ristabilire un colloquio, un confronto tra i primi cittadini che fanno parte di quel territorio, su cui la legge va a lavorare. Quando l’abbiamo pensata, lo raccontava la collega, abbiamo anche immaginato come un primo cittadino potesse innanzitutto promuovere al meglio il proprio territorio, ma abbiamo anche pensato come in un territorio ricco come quello dell’Etruria meridionale, iniziare a lavorare insieme sotto il tetto di una legge che serve proprio a promuovere questi territori significava per ogni primo cittadino abbattere gli steccati del proprio territorio.
Sui grandi temi come quello della promozione, ma anche su altri temi che li possono vedere insieme, significava dare loro un tavolo di lavoro e di confronto che non poteva altro che far bene ad un territorio come quello dell’Etruria meridionale.
Io quindi ringrazio, come ha fatto già la mia collega, per aver reintrodotto questo tavolo di confronto tra i Sindaci di quel di quel territorio. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Mettiamo in votazione l’emendamento così come riformulato dalla Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Passiamo all’emendamento 1876, sempre a firma Tidei. Chiediamo il parere alla Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
Passiamo all’emendamento P6/179, prima firmataria la consigliera Mattia…. Battisti, scusi. Chiediamo il parere alla Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro. È oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliera Battisti.
Speaker : BATTISTI (Pd).
Velocemente, perché non voglio sottrarre tempo. Lo ritiro, ovviamente, perché comprendo la ragione della non accettazione.
Chiedo soltanto, come ha fatto precedentemente il collega Colarossi, di tenere in considerazione che parliamo della legge n. 46 e della legge n. 60ed entrambe impattano sullo stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano. Siccome ripetutamente questi emendamenti sono stati presentati, Assessore, chiediamo l’impegno di provare a capire come possiamo dare un contributo fattivo. Non lo devo dire io quello che sta avvenendo anche in questi giorni.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. L’emendamento è ritirato.
Emendamento P6/1880. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
Emendamento P6/1892. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Favorevole con riformulazione. Questa è la riformulazione.
Si aggiungono le parole: “in deroga alle disposizioni per le zone agricole di cui all’articolo 55 della legge regionale 22 dicembre 1999, n. 38, e successive modificazioni e previa approvazione di un PUA sugli immobili di cui al comma 1, nel rispetto dei vincoli vigenti per i beni ambientali e culturali, nonché dei vincoli fissati dalle normative ambientali, sono consentite, anche congiuntamente, oltre agli altri interventi previsti dal citato articolo 55, per l’esercizio delle attività agrituristiche”.
Ma non c’è il consigliere Tripodi.
Speaker : PRESIDENTE.
Il consigliere Mitrano ha fatto suo l’emendamento del consigliere Tripodi e accetta la riformulazione fatta dall’Assessore.
Speaker : MITRANO (FI).
Accogliamo la riformulazione, quindi parere favorevole da parte nostra.
Speaker : PRESIDENTE.
Se gentilmente può darci il testo, Assessore.
Così come riformulato, mettiamo in votazione l’emendamento.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Passiamo all’emendamento P6/1894, prima firmataria la consigliera Tidei.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario. I coefficienti correttivi consentono di determinare interventi più puntuali per i territori.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo mettiamo in votazione, consigliera Tidei? Ritirato.
Passiamo al P6/1896.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Riassorbito dalla riformulazione del 1892 che ho prima annunciato.
Speaker : PRESIDENTE.
Il consigliere Mitrano ha fatto suo l’emendamento P6/1896, l’assessore dice che è assorbito dal precedente, quindi invita al ritiro. È ritirato.
Passiamo P6/1897.
Il consigliere Mitrano fa suo l’emendamento del consigliere Capolei.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
P6/1898. Parere.
Invito al ritiro: l’attività è già ricompresa nelle varie classificazioni.
Ritirato.
Passiamo all’emendamento P6/1899, consigliera Tidei.
Chiediamo il parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione, con il parere favorevole della Giunta, l’emendamento P6/1899.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento P6/1900.
Parere della Giunta favorevole.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere favorevole della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Andiamo all’emendamento P6/1905.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere Novelli.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Assessore Righini, manco questo si merita, le avevo fatto un emendamento, neanche questo merita.
Questo emendamento, se lei vede, al comma 1, riprende le sue leggi...
Speaker : RIGHINI, Assessore.
È favorevole, avevo sbagliato pagina.
Speaker : PRESIDENTE.
La Presidenza chiede scusa perché non si è aggiornata la pagina, l’Assessore ha dato parere favorevole all’emendamento che, se non ci sono interventi, io metterei in votazione.
Prego, consigliera Tidei.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Ringrazio l’Assessore per l’accoglimento di questo emendamento che anch’io avevo voluto firmare. Abbiamo parlato, in questi giorni, con l’Assessore.
Io credo che siccome la nostra legge sulla diversificazione è una buona legge, lo dicono tutti e credo che pone il Lazio in maniera assolutamente avanzata anche rispetto alle altre Regioni, purtroppo abbiamo mancato proprio per un motivo tecnico, di presentare un altro emendamento che era quello sulla percentuale dei prodotti made in Lazio, come ricorderà l’Assessore…
Perfetto, infatti era l’invito, ma sicuro, della sua sensibilità su questo tema, perché comunque ho visto che su questi temi non solo c’è sensibilità, ma chiaramente credo che ci sia grande unità di intenti.
Veramente, con queste leggi noi poniamo il Lazio su un piano assolutamente avanzato, tra l’altro, con quell’emendamento, secondo me squarciamo proprio anche un velo di ipocrisia: riportiamo tutto alla normalità, e soprattutto diamo una grande possibilità alle produzioni made in Lazio, più di quello che c’è oggi già, e chiaramente c’è già, questo. Quindi, mi fa piacere sapere dall’Assessore che comunque manterrà in stabilità quest’impegno preso.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione, con il parere favorevole della Giunta, l’emendamento P6/1908.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Passiamo all’emendamento P6/1909. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Parere contrario, presenta potenzialmente onerosità.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera Tidei?
Emendamento P6/1909.
Prego, Consigliera. È ritirato.
Ha chiesto di parlare la consigliera Tidei. Ne ha facoltà.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Chiaramente, ripresenteremo comunque lo stesso articolo in stabilità.
Ieri mattina il presidente Rocca, su un’iniziativa proprio sulla popolazione detenuta, tra l’altro ha ricevuto anche i complimenti del Capo del DAP. Credo che questa Regione in passato abbia fatto tanto per la popolazione detenuta. Tutto quello che si può ancora fare, io credo che sia nostro dovere farlo.
Qui chiaramente c’era qualcosa che riguardava la mediazione linguistica dei detenuti stranieri. Voi sapete che i detenuti stranieri sono tanti, nelle carceri italiane, e anche laziali, quindi ripresenteremo questo emendamento in stabilità.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Emendamento P6/1910, decaduto.
Emendamento P6/1912 decaduto.
Passiamo all’emendamento P6/1914. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento, con il parere favorevole della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento P6/1919. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro, perché è oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Emendamento ritirato.
Emendamento P6/1920.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere contrario. Ritirato.
Emendamento P6/1922.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro, perché è oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
Emendamento P6/1921. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario, perché è oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
Emendamento P6/1923. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario, in quanto oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
Emendamento P6/1924. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro, perché è oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
Subemendamento D9/4 della consigliera Tidei. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
È un subemendamento a quale emendamento.
Speaker : PRESIDENTE.
È un subemendamento all’emendamento P6/1926.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Il parere è contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliera Tidei.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Presidente, sicuramente lo ripresenteremo in stabilità, però volevo anche un po’ raccontare la genesi, perché veramente noi siamo in questa sede per fare delle proposte e anche per leggere la realtà. A tutti è chiaro quanto sia alto il tasso di dispersione e di abbandono scolastico e soprattutto quanto spendono le famiglie per far studiare i figli.
Noi proponiamo comunque di istituire un fondo da destinare ai nuclei familiari svantaggiati, per fronteggiare le spese, perché avete sentito all’inizio della scuola quanto pesa il caro-libri sul bilancio delle famiglie e soprattutto vogliamo questo fondo per fronteggiare le spese volte a garantire percorsi scolastici formativi dei propri figli.
Come tante altre materie, pensiamo che la Regione, laddove può individuare delle risorse, dovrebbe destinarle principalmente all’istruzione, che è la base del futuro del nostro Paese. Io ho presentato diversi emendamenti anche sulla promozione del libro, tra l’altro la Regione Lazio ha una legge proprio per la promozione della lettura del libro. Sembrano questioni marginali, ma non sono questioni marginali, la nostra è una società sempre più complessa, anche più conflittuale.
Noi dovremmo impegnarci tutti di più perché le famiglie siano più sostenute nei percorsi di formazione, di studio, di istruzione dei figli, e a volte voglio mandare un figlio a scuola, all’università, sappiamo tutti che diventa un lusso per molte famiglie, per cui abbiamo pensato che si potesse istituire un fondo che potesse sostenere le famiglie in questa esigenza.
Ci rendiamo conto che l’emendamento è oneroso, però questa per noi è anche l’occasione per fare luce su alcuni temi e magari poi riproporli in legge di stabilità.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione il subemendamento con il parere contrario della Giunta.
Dichiarazione di voto, prego, consigliere La Penna.
Speaker : LA PENNA (Pd).
Per sottolineare la sottoscrizione e il sostegno all’emendamento della collega, nello spirito dichiarato dalla collega Tidei nell’illustrazione.
Fra l’altro, come confermerà la consigliera Tidei, era nato da un emendamento comune, che poi non era entrato in fascicolazione ed era stato subemendato. Solo per sottolineare questo, comprendendo che è oneroso, ma rimandando alle considerazioni che la collega faceva e sperando che nei prossimi provvedimenti possiamo valutare insieme l’opportunità di inserire misure a tal riguardo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Poniamo in votazione il subemendamento con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
Il subemendamento è respinto.
Mettiamo in votazione l’emendamento 1926 con il parere contrario della Giunta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Emendamento P6/1927.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario, in quanto oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Grazie, Presidente. Io annuncio il ritiro di questo e degli emendamenti a seguire che riguardano la stessa materia. Adesso non ricordo, credo che ce ne fossero tre o quattro che riguardano la legge n. 16 del 2008, che sono le iniziative e gli interventi regionali a favore della promozione del libro, della lettura e delle piccole e medie imprese editoriali del Lazio. Anche qui per noi è una battaglia non solo culturale ma proprio di sistema e pensiamo che vada combattuta insieme.
So che queste cose sembrano quasi marginali di fronte ai problemi enormi di tanti altri settori e anche rispetto alla penuria di risorse in cui spesso le Amministrazioni si trovano ad operare. Però, io credo che, invece, non solo rifinanziare queste leggi ma prevedere anche un aggiornamento di questa normativa sia necessario proprio per quello che dicevo prima. Il nostro è un Paese che probabilmente legge anche meno degli altri, invece sappiamo che una società così complessa forse ha bisogno anche di letture più profonde. Tutto quello che le Istituzioni possono fare per promuovere la lettura credo che lo debbano fare.
Ripresenteremo questa serie di emendamenti nella legge di stabilità. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Ritirato.
L’emendamento P6/1931 è ritirato. È a firma del consigliere Leodori.
Emendamento P6/1933. Prego, consigliere Marotta.
Speaker : MAROTTA (Verdi e Sinistra Europea).
Questo è un emendamento che cerca di favorire le alienazioni, le vendite delle case in ERP su cui c’è stata una difficoltà sull’adeguamento dei canoni OMI e l’abbattimento di tali norme, quindi è un emendamento che non toglie risorse, ma che in realtà cerca di favorire l’afflusso di risorse nei bilanci delle nostre aziende dell’edilizia residenziale, per di più per facilitare l’accesso al diritto alla casa a tante e tanti cittadini che purtroppo si trovano in un contrasto anche con l’Amministrazione oggi perché purtroppo c’è una formulazione della norma precedente che lascia un margine di vaghezza, per cui speriamo che possa essere accolto, proprio perché facilita l’accesso a un diritto e soprattutto facilita l’accesso di risorse nei nostri bilanci.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Il parere è favorevole. Ringrazio il consigliere Marotta per questo emendamento che ci consente di risolvere un problema annoso.
Speaker : PRESIDENTE.
Metto in votazione l’emendamento con il parere favorevole della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
L’emendamento 35 è ritirato.
L’emendamento 1937 è ritirato?
Passiamo all’1941. Il P6/1937 è ritirato.
Passiamo all’emendamento P6/1941. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
È oneroso, invito al ritiro.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliera Tidei.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Guardi, questo è sottoscritto da tutti i Capigruppo di opposizione e riguarda la legge n. 4 del 2014 sul contrasto alla violenza di genere.
Tra l’altro, arriva a ridosso, anzi, poco dopo il 25 novembre, che è stata la Giornata internazionale per il contrasto alla violenza contro le donne, che ha visto tutti noi impegnati in tante iniziative.
Ora, anche qui, noi ci rendiamo conto che è oneroso, però abbiamo voluto tutti insieme anticipare alcuni argomenti che noi riproporremo in legge di bilancio. Lo scorso anno un emendamento dell’opposizione ha aumentato lo stanziamento di quella legge, il finanziamento di quella legge di 1 milione di euro. Qui parliamo di una parte che è il reddito di libertà, che è qualcosa che esiste già grazie a una legge nazionale, e la Regione può usufruire di questo Fondo nazionale.
Noi vorremmo dare una strutturalità, anche alla parte regionale, quindi integrare con questo fondo il contributo nazionale al reddito di libertà.
Non sto qui a spiegare perché le donne vittime di violenza vanno sostenute anche nei loro reddito, quanto l’indipendenza economica, quanto il lato economico sia fondamentale per spezzare le catene della violenza.
Io credo però, e qui faccio un invito a tutte le Consigliere anche della maggioranza: sarebbe bello se noi, in vista del bilancio, così come è stato l’anno precedente, si riuscisse a mettere in campo e ad individuare risorse per sostenere azioni a sostegno del contrasto alla violenza di genere. Ci sono tantissimi temi. Per noi un tema fondamentale rimane quello dell’educazione all’affettività. Lo diceva bene Gino Cecchettin, pochi giorni fa, alla Camera quando ha presentato la Fondazione dedicata a Giulia Cecchettin, quanto ancora ci sia da fare, perché noi, a fronte di un quadro normativo sicuramente più avanzato in questo campo, purtroppo assistiamo a numeri che sono ancora vergognosi. È una conta macabra, che sembra inarrestabile. Quindi, crediamo che moltissimo ci sia da fare anche sull’educazione affettiva.
Parlarne ora che siamo a conclusione di un provvedimento complesso e lungo non è facile, però sono tutti elementi che noi vorremmo porre in discussione durante la legge di stabilità e vorremmo, però dare spazio alla discussione su questi temi.
Guardate, un’Assemblea legislativa non serve solo ad alzare la mano o ad andare velocemente sulle cose, ci sono dei temi che, a mio avviso, hanno bisogno di un po’ d’attenzione in più, anche di fermarsi, anche per discutere se alcune azioni sono più o meno utili in questa grande battaglia che noi dovremmo provare a vincere tutti insieme.
Quindi, io mi auguro che nella prossima legge di stabilità ci sia un lavoro fatto da tutte le donne di quest’Aula, chiaramente supportato da tutti i colleghi, che vada proprio anche ad individuare quali azioni sostenere e quante risorse poter mettere a disposizione, così come abbiamo fatto lo scorso anno.
Oggi voglio ringraziare la consigliera Iannarelli, che ha promosso una bella iniziativa, alla quale ho voluto partecipare anch’io, seppure per un pezzettino, perché poi eravamo impegnate in Aula, però io lo sento che c’è su questo tema non solo una comunione di intenti ma anche la volontà veramente di dare delle risposte concrete. La Regione Lazio fino ad oggi è stata una regione avanzata da questo punto di vista: si è dotata di una legge subito dopo l’approvazione della legge nazionale e la ratifica della Convenzione di Istanbul. In questi anni sono state trovate tante risorse per finanziare i Centri antiviolenza, sono stati aperti tanti sportelli, sono raddoppiate le Case rifugio, quindi è stato fatto tantissimo in questo senso, sul lavoro delle donne, sulla valorizzazione delle competenze delle donne, sulla parità salariale. Adesso non c’è più la consigliera Mattia, ma lei ha fatto un grandissimo lavoro nella passata legislatura anche da Presidente della Commissione Lavoro e Pari opportunità.
L’invito è quello di provare da qui al mese che ci separa dall’approvazione della stabilità a mettere in campo un lavoro congiunto che serva proprio a questo.
Chiaramente io lo ritiro perché è oneroso, quindi ovviamente lo ritiro, però con l’impegno di ripresentarlo, magari anche in maniera più articolata, proprio in vista della stabilità.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Tidei. L’emendamento è ritirato.
Prego, consigliere Marotta.
Speaker : MAROTTA (Verdi e Sinistra Europea).
Presidente, sull’ordine dei lavori. Per annunciare il ritiro dei miei emendamenti. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Marotta.
Passiamo all’emendamento P6/1943 della consigliera Mattia, che fa proprio la consigliera Battisti.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Anche per questo, un invito al ritiro, è oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Invito al ritiro accolto.
Emendamento P6/1945. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Anche questo presenta… Scusate, devo leggerlo.
Invito al ritiro.
Speaker : PRESIDENTE.
Accoglie l’invito, consigliera Tidei? No. Lo votiamo.
Facciamo prima a votarlo.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Posso sapere perché?
Speaker : PRESIDENTE.
Aspetti un attimo soltanto. Parere favorevole.
Mettiamo in votazione l’emendamento, con il parere favorevole della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento P6/1947. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Sull’1947, parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Per dichiarazione di voto la consigliera Tidei.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Un attimo solo, Presidente.
Qui siamo sempre nella legge, però in realtà qui di oneroso non c’è nulla, si tratta solamente…
Speaker : PRESIDENTE.
Ha dato parere contrario, non perché l’emendamento è oneroso…
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Posso sapere perché? Perché si tratta sempre di violenza di genere, ma, lo voglio dire, riguarda l’istituzione di un elenco regionale al quale iscrivere i centri per uomini autori e potenziali autori di violenza di genere. Quindi, è l’altra parte della storia, è un elenco regionale finanziato per l’erogazione chiaramente dei finanziamenti. Diciamo sempre che è l’uomo che va in qualche modo curato, quindi secondo me è un tema serio, non vedo perché non debba essere accettata, una cosa del genere.
Poi, chiaramente, siamo pronti a discuterne meglio durante la legge di stabilità, però…
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Grazie, Presidente.
Prevede un’intesa tra Governo, Regioni e Province autonome sui centri per uomini autori di violenza, quindi credo che il limite sia questa previsione dell’articolo 10 che prevede un’intesa tra Governo…
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Ma l’intesa non è un’intesa onerosa. È chiaro che le leggi poi prevedano le intese, però…
Va bene, lo ripresenteremo, anzi, chiedo di metterlo in votazione.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Io le chiedo il ritiro in modo tale da poterlo tra qualche giorno ripresentare per il lavoro. Diversamente, nel caso in cui venga respinto, c’è un limite temporale per la ripresentazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Grazie, Assessore. Io lo ritiro, però le chiedo un impegno. Siccome questo è il collegato e lei fa da collettore a tante richieste, alcune vengono accolte, altre no, la invito a sollecitare anche i suoi colleghi Assessori ad aprire un confronto su alcuni temi, perché siccome manca un mese alla stabilità sarebbe bene che magari l’Assessora alle pari opportunità, visto che c’è da parte nostra, comunque, in parte l’abbiamo anche anticipata già con alcuni emendamenti, la volontà di apportare delle modifiche alla legge n. 4 e dotarla anche di strumenti diversi, nuovi, come questo, poiché credo che il tema degli uomini violenti e della cura, del trattamento sia un tema vero, si faccia promotrice di un dialogo su questo. Per noi andrebbe bene. Francamente pensavo che questo fosse accoglibile. Però, tant’è, quindi lo ritiro.
Speaker : PRESIDENTE.
L’emendamento è ritirato.
Passiamo all’emendamento P6/1951. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario, in quanto oneroso. Quindi, invito al ritiro.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera Battisti, lei ha fatto proprio l’emendamento della consigliera Mattia. Accoglie l’invito al ritiro? Grazie.
Passiamo all’emendamento P6/1953. Ritirato.
Emendamento P6/1954. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto, ritirato.
Emendamento P6/1955. Ritirato.
Emendamento P6/1956. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Parere favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento, con il parere favorevole della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
L’emendamento P6/1957 è ritirato.
L’emendamento P6/1958 è ritirato.
Emendamento P6/1960. Parere della Giunta.
Quale?
Consigliera Tidei, quale emendamento?
Ma l’emendamento dopo qual è? 1956? Era ritirato. Il 55 è ritirato.
Ricominciamo: il P6/1955 è stato ritirato; poi c’è il P6/1956, che abbiamo votato con parere favorevole della Giunta; poi c’è il P6/7 ritirato; c’è il 58 ritirato.
Adesso c’è il parere sul P6/1960. Prego, Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione con il parere contrario della Giunta, l’emendamento P6/1960.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Passiamo all’emendamento P6/1961. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione l’emendamento, con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Passiamo all’emendamento P6/1965, fatto proprio dal capogruppo Simeoni. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Il parere della Giunta è favorevole, con la presente riformulazione: “alla legge regionale n. 13 del 2016, sono apportate le seguenti modifiche: ‘a) al comma 1 dell’articolo 11 le parole ‘ed in conformità con la’ sono sostituite dalle seguenti ‘e degli indirizzi di cui alla’; lettera b) al comma 4 dell’articolo 12 le parole ‘e non sono immediatamente rieleggibili’ sono sostituite dalle seguenti ‘e sono rieleggibili per una sola volta’; comma 2: ‘la modifica di cui al comma 1, lettera b) si applica anche alle procedure relative al primo rinnovo del Co.Re.Com. successivo all’entrata in vigore della presente legge’”.
Speaker : PRESIDENTE.
Così come riformulato va bene?
Mettiamo in votazione, così come riformulato dalla Giunta, l’emendamento P6/1965.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
L’emendamento P6/1966 è accantonato.
Passiamo all’emendamento P6/1967. È ritirato dal consigliere Marotta.
Emendamento P6/1969. Ritirato.
Emendamento P6/1971. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliera Tidei.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Presidente, lo ripresenterò anch’io nella 171, visto che si tratta di una modifica della legge sulla rigenerazione urbana per favorire i tetti verdi e gli interventi in bioedilizia. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Tidei.
Passiamo all’emendamento P6/1981. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Sempre per lo stesso motivo si chiede il ritiro, in quanto la materia, come anche richiesto dall’opposizione, riguarda la legge n. 7, quindi la rigenerazione urbana, quindi l’assorbimento nella discussione sulla PL n. 171.
Speaker : PRESIDENTE.
Passiamo all’emendamento P6/1987. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Parere contrario. È anche oneroso, peraltro.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere contrario della Giunta. Ritirato.
Emendamento P6/1988. Ritirato.
Emendamento P6/1989.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
È oneroso, invito al ritiro.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
Emendamento P6/1991. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro, poiché è oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
Emendamento P6/1992. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro, è oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Invito al ritiro, in quanto emendamento oneroso.
Prego, consigliere Novelli.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Assessore, questo non dovrebbe essere oneroso. Nell’articolo 8 della legge n. 1 del 2020, che riguarda l’Ufficio per la semplificazione, l’ultima parte è questa, cioè sono le stesse parole. Quando noi, io, lei e tutti quanti, abbiamo… Se mi ascolta un minuto: quando noi abbiamo approvato l’articolo 8 della legge 1 del 2020, esattamente, che era l’Ufficio per la semplificazione, proprio l’ultima parte era questa, cioè sono le stesse parole. Io però ho tolto quella parte e l’ho messa come 8-bis. Perché faccio questo? Perché è più ordinato, legislativamente parlando, non ho toccato una parola, non sto toccando niente, neanche una parola. Ma siccome la semplificazione passa anche per l’informatizzazione, e qua noi naturalmente mettiamo il SIAR, il SIAN, eccetera, porlo come un articolo aggiuntivo è più corretto, perché dà ancora più forza all’attuazione di questo articolo. Quindi, l’lo scorporato dal totale e gli ho dato solo un titolo, che è il “Sistema informativo agricolo”, solo ed esclusivamente per metterlo in risalto e per dargli più forza, perché noi pensiamo che la semplificazione derivi anche dall’informatizzazione.
Mi creda: ho copiato, ho incollato e messo un titolo, non ho fatto nient’altro.
Speaker : PRESIDENTE.
La parola all’assessore Righini. Grazie.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Le posso chiedere l’accantonamento? Non voglio mettere in dubbio quello che dice, non ho motivo di dubitare che sia integralmente, solo per una verifica formale. Chiedo subito agli uffici di verificare, perché nel caso in cui sia così, dare maggiore autorevolezza a questa previsione, il parere a quel punto diventerebbe favorevole. Quindi, solamente il tempo di fare questa verifica.
Speaker : PRESIDENTE.
Accantoniamo l’emendamento.
Passiamo all’emendamento P6/194. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
1994?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro. È oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
Passiamo all’emendamento P6/1995, fatto proprio dal consigliere La Penna.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Parere favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere favorevole.
Mettiamo in votazione l’emendamento con il parere favorevole della Giunta.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Passiamo all’emendamento P6/1996, fatto proprio dal consigliere La Penna. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro. È oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
Emendamento P6/1997. Ritirato.
Emendamento P6/1998, fatto proprio dal consigliere La Penna.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro, è oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
Emendamento P6/1999.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Un attimo solo, c’è una valutazione in corso. A questo il parere è contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere contrario. Ritirato.
Prego, consigliere Novelli.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Ritiro l’ultimo emendamento. Ritiro l’emendamento n. 2036, che, tra l’altro, è quello di ARSIAL, su cui abbiamo detto che faremo un approfondimento con l’Assessore. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Emendamento P6/2004, fatto proprio dal consigliere La Penna.
Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro, è oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
Emendamento P6/2006. Ritirato.
Emendamento P6/2008. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Qui c’è l’invito al ritiro. È un tema che abbiamo già affrontato e su cui abbiamo condiviso di rinviare ad altra sede la discussione.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera Tidei, prego.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Guardi, Assessore, io non ho condiviso, per la verità, la necessità, anche perché voi mi avete detto che non c’era quasi l’aggancio normativo. In realtà, nel Testo unico per il commercio c’è una previsione che riguarda questo, la cita, quindi io credo che avrebbe tranquillamente potuto essere accolto. Tra l’altro, avevo anche parlato con il presidente Rocca, che devo dire aveva dato disponibilità sia su questo tema che sul tema dei minori stranieri non accompagnati.
Vede, Assessore, al di là del tecnicismo e della possibilità di accogliere oggi questa richiesta, la legge sullo spreco alimentare, è depositata la mia proposta e quella della consigliera Mattia, perché ce n’è anche una della consigliera Mattia, da inizio legislatura.
Ora, lo spreco alimentare è un tema sul quale la vostra Giunta ha, secondo me anche giustamente, deciso di mettere delle risorse. Quindi, non si capisce onestamente perché, visto che lo abbiamo chiesto decine e decine di volte, questa legge non riesce ad essere incardinata. Di solito il problema è trovare le risorse da destinare. Voi non solo avete trovato le risorse… Sì, ho capito, Assessore, io capisco che per lei ascoltarci ormai è diventata una cosa insopportabile, me ne rendo conto.
Però, siccome purtroppo non abbiamo altra occasione…
Speaker : PRESIDENTE.
Finisca, prego, consigliera Tidei, prego.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Se lei si prende l’impegno di rimandarlo ad altro momento, è chiaro che questo momento può essere o l’incardinamento dentro la legge, oppure la stabilità.
Mi era stato detto che la Giunta stava preparando un suo schema. Questo schema non arriva, perché l’ho chiesto quasi un anno fa, mi è stato detto quasi un anno fa che la Giunta stava preparando la proposta di legge. Chiaramente, laddove arriverà, ci saranno comunque anche altre due… Poi chiaramente si adotterà come testo base quello della Giunta, ci mancherebbe altro. Però, ripeto, siccome è un tema sul quale avete dimostrato sensibilità, capisco che sbuffi… Può pure sbuffare, Assessore, però mi creda, pure noi stiamo qui pazientemente…
D’altra parte, se queste lungaggini ci sono state, non è certo responsabilità dell’opposizione, non siamo noi che lanciamo i fascicoli in aria. Quindi, adesso le tocca starci anche ad ascoltare.
Io l’emendamento lo ritiro, però le dico, un po’ dispiaciuta, perché comunque questo poteva anche essere il veicolo giusto, si poteva tranquillamente mettere nel Testo unico per il commercio, all’articolo 11, che comunque già prevede… Questa è una scelta che l’Amministrazione non vuole fare. Mi auguro che comunque, visto che qui ci sono tutti i Consiglieri di maggioranza, ci sono i Presidenti di Commissione e c’è l’assessore al ramo, che su questo almeno si vada avanti celermente, visto che già le risorse ci sono.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, presidente Tidei.
Passiamo all’emendamento P6/2023. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Emendamento P6/2023, con il parere contrario della Giunta, emendamento della consigliera Tidei. Sto aspettando… è ritirato.
Emendamento P6/2025. Parere della Giunta… Ritirato.
Poi passiamo al P6/2029. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro, è oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera Zeppieri, c’è un invito della Giunta al ritiro dell’emendamento P6/2029. È ritirato, grazie.
Emendamento P6/2030. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Contrario. Consigliera Zeppieri, lo ritira? No. Mettiamo in votazione? Bene.
Lo mettiamo in votazione, con il parere contrario della Giunta.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Parere sull’emendamento P6/2031.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo in votazione, con il parere contrario della Giunta, l’emendamento.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
L’emendamento è respinto.
Passiamo all’emendamento P6/2037. Parere della Giunta. No, è decaduto. Chiedo scusa, l’emendamento è decaduto. È decaduto anche l’altro.
Parere sull’emendamento P6/2043. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro, è oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera Califano, c’è un invito al ritiro. Ritirato.
Passiamo a pagina P6/2049. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro, è oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Accogliete l’invito al ritiro? Consigliera Tidei, c’è un invito al ritiro. Emendamento P6/2049. Ritirato.
Passiamo all’emendamento P6/2054. Parere della Giunta.
Lo vuole illustrare? Prego, consigliera Tidei.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Io annuncio che lo ritirerò perché è oneroso, però anche questo è un tema sul quale mi ero pure confrontata con il presidente Rocca, che è il tema dei minori stranieri non accompagnati.
Voi sapete che in questo momento il nostro Paese è chiaramente Paese di transito, oltre che di destinazione di numerosi flussi migratori, e tante delle persone che arrivano sono minori stranieri non accompagnati. Come voi sapete, dal 2017 è in vigore la legge Zampa, che è una legge anche qui avanzata, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti anche dalle organizzazioni internazionali che si occupano di infanzia. Ricordo quello che disse l’Unicef, non appena approvata questa legge.
Ora, forse non tutti sanno che all’interno di questa legge ci sono delle previsioni precise anche sui tutori volontari dei minori stranieri non accompagnati, che sono delle persone che, generosamente, gratuitamente, si mettono a disposizione di questi ragazzi, provando a svolgere una funzione di tutoraggio, di accompagnamento.
Tra l’altro, la Regione Lazio ha fatto moltissimo in questo senso, perché attraverso il nostro Istituto Jemolo, insieme al Garante per l’infanzia, abbiamo formato più di 1.000 persone che possono essere nominati dai Tribunali come tutori dei minori stranieri non accompagnati.
Qui noi prevediamo una serie di misure, e anche una serie di risorse, da poter destinare ai Comuni, che come voi sapete sono poi coloro che devono prenderli in carico, perché quando arriva una nave che a bordo ha anche minori stranieri non accompagnati, questi, per la legge Zampa, devono avere un percorso diverso rispetto ai migranti adulti, che chiaramente sono a carico del Comune, in questo caso anche del Comune dove vivo, perché Civitavecchia proprio ultimamente ha visto lo sbarco, viene considerato un porto d’arrivo, quindi chiaramente vede lo sbarco di tanti minori.
Quindi, noi chiediamo che vengano messe a disposizione dei Comuni delle risorse, ma delle risorse anche per fare politiche di accoglienza e di inclusione, perché si tratta di ragazzi particolarmente vulnerabili, che sono qui da soli, appunto, non accompagnati, che vengono poi destinati, indirizzati in case-famiglia specifiche che chiaramente dovranno poi farsene carico e prendersene cura.
Prevediamo una serie di misure, a tutela di questi ragazzi, ma anche di coloro del terzo settore, le associazioni che si occupano di questo, oltre che alcune previsioni specifiche per i tutori volontari dei minori non accompagnati.
Ripeto, la Regione Lazio in questi anni ha fatto molto. Pensiamo che, così come possono aver fatto anche altre Regioni, può starci una previsione normativa che vada a disciplinare questo tema anche a livello regionale, e a stanziare risorse per quello che a nostro avviso è un problema importante di cui le varie istituzioni a vario livello dovrebbero farsi carico.
Lo ritiro per poi chiaramente presentarlo in stabilità.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
Emendamento 2058, sempre Tidei, lo ritira? Vuole il parere della Giunta? Lo vuole illustrare?
Ha tre minuti di tempo.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Presidente, spiace doverlo fare in questo momento e spiace avere tre minuti di tempo e basta per illustrare perché…
Speaker : PRESIDENTE.
È il Regolamento.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Sì, certo, assolutamente. Però, si tratta di un tema importante. Anche qui, insieme al consigliere Marotta noi avevamo presentato una proposta di legge, che è una proposta di legge redatta dall’Associazione Luca Coscioni, che disciplina le procedure e i tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito, ai sensi e per effetto della sentenza n. 242 del 2019 della Corte costituzionale.
Noi sappiamo che in Italia c’è un vuoto normativo, ma comunque la Corte ha voluto in qualche modo non solo dire la sua, ma stabilire, in attesa di una legislazione nazionale, che le persone che hanno requisiti specifici possano ricorrere all’erogazione dei trattamenti disciplinati e, quindi, possano ricorrere al suicidio medicalmente assistito. Chiaramente non è un trattamento che viene dato a tutti, ma per poter accedere a questo trattamento bisogna che ricorrano quattro requisiti specifici. Il primo è l’essere affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche e psicologiche che le stesse reputano intollerabili. Il secondo è che queste persone siano tenute in vita da trattamenti di sostegno vitale, che siano pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli e che esprimano un proposito di suicidio formatosi in modo libero e autonomo, chiaro e univoco.
Voi ricorderete tutti il caso di Sibilla Barbieri. Ci sono persone che vivono la fase finale della loro vita in sofferenze indicibili, indescrivibili. Noi non stiamo, con questa proposta di legge, stabilendo alcun nuovo diritto. Questo diritto c’è già. La Corte lo ha sancito. La Corte ha stabilito anche i requisiti, questi quattro che ho appena letto, perché si possa esercitare questo diritto. Noi, però, pensiamo che la Regione debba stabilire dei tempi e delle modalità certe per l’esercizio di questo diritto, perché purtroppo le persone che pure si trovano in tutti e quattro quei requisiti previsti dalla Corte oggi non hanno certezza sulle procedure, sulle modalità e soprattutto sui tempi, e i giorni sono giorni di sofferenza. Quindi, con questa legge noi vogliamo che ci siano tempi certi, che la procedura si concluda in venti giorni. Qui la discipliniamo in maniera molto corretta, molto specifica e molto specificata, come è giusto che sia. C’è una Commissione multidisciplinare. Ma entro venti giorni dalla richiesta al paziente la ASL… Capisco, colleghi, che è tardi, però stiamo parlando del fine vita. Poi, per carità, c’è pure chi si può tappare le orecchie.
Speaker : PRESIDENTE.
Per favore, colleghi. La invito a concludere.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Io concludo, Presidente. Però, ripeto, anche qui, c’è una proposta di legge depositata. Io vorrei che l’Aula si esprimesse su questo, perché qui non si tratta di stabilire un nuovo diritto, non lo potremmo fare noi come Consiglieri regionali. Si tratta solamente di individuare tempi e procedure certe per un diritto che esiste già, per quelle persone per le quali ricorrano questi quattro requisiti disposti e previsti dalla Corte costituzionale. Quindi, io credo che non solo sarebbe un atto di umanità, ma sarebbe un atto di giustizia voler accogliere questa proposta.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Prego, Zeppieri.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Per sottoscrivere l’emendamento, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
È sottoscritto. Il parare è contrario, lo poniamo in votazione. Ritirato.
Il 2062 è decaduto.
Il 2064 è decaduto.
Il 2066, Capolei, Simeoni ed altri. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Parere favorevole con riformulazione, consigliere Capolei.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Capolei, l’Assessore sta riformulando il suo emendamento. Se ascoltate, così date il parere alla riformulazione.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
“Costituzione di parte civile e autorità garanti: le autorità garanti istituite presso il Consiglio regionale, valutano al ricorrere dei necessari presupposti giuridici fattuali se costituirsi parte civile nei procedimenti penali pendenti a tutela di un interesse che rientri nell’ambito delle loro funzioni. L’Autorità garante si costituisce parte civile, assistita in giudizio dell’Avvocatura regionale, ovvero, in caso di indisponibilità, da un avvocato che abbia accettato di prestare attività senza oneri a carico della Regione, scelto dall’Autorità stessa, salvaguardando il principio di rotazione tra gli avvocati iscritti in apposito elenco tenuto presso il Consiglio regionale. I criteri e le modalità di iscrizione, previo avviso pubblico nell’elenco di cui al comma 2, sono definiti con deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. Eventuali somme riconosciute a titolo di risarcimento del danno sono introitate dal Consiglio regionale e destinate al finanziamento delle attività svolte dall’Autorità garante nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali. Qualora le Autorità garanti, per indisponibilità dell’Avvocatura regionale siano assistite in giudizio da avvocati esterni di cui al comma 2, le eventuali somme liquidate a titolo di spese di giudizio sono introitate dagli avvocati incaricati”.
Speaker : PRESIDENTE.
Questa è la riformulazione.
Il proponente è d’accordo? È d’accordissimo.
Quindi, lo poniamo in votazione così come riformulato dall’Assessore.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato. L’emendamento 2068 è precluso. Decadono i subemendamenti dal D09/1 al D09/3.
Passiamo all’emendamento 2070, Tidei. L’Assessore invita al ritiro in quanto è oneroso. Ritirato, grazie.
Siamo al successivo, emendamento 2072, Tidei ed altri. È ritirato.
Siamo al successivo, emendamento 2074, sempre Tidei e Nobili. È ritirato? Deve parlare al microfono.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
È la stanchezza. Lo ritiriamo.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene.
Siamo all’emendamento 2076, sempre Tidei. È ritirato.
Colleghi, siamo all’emendamento 2078, Mattia, che non c’è, quindi Califano. Parere della Giunta. Assessore, chiedo scusa, 2078, parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
È contrario. È ritirato. Grazie, collega Califano.
Anche l’emendamento 2080, Mattia, quindi Califano e Battisti. Parere dell’Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro, è oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
Invito al ritiro. È ritirato.
Siamo all’emendamento 2082, Tidei. È ritirato.
Siamo all’emendamento 2085, Tidei. È ritirato.
Siamo all’emendamento 2088, Tidei. Prego.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
C’è una legge presentata. È tutta questa serie di emendamenti che sono in sostituzione di leggi presentate e mai incardinate in nessuna Commissione, quindi è inutile che riapro la questione. Lo ritireremo e lo ripresenteremo in stabilità.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene, però c’è sempre una leggera, magari si può ragionare su come presentare la legge.
(Interruzione della consigliera Tidei)
Esattamente, sono d’accordo con lei. Questa è la mia filosofia.
L’emendamento è ritirato.
Siamo all’emendamento successivo, Tidei, 2091.
Non ho fretta, Consigliera, non si preoccupi. L’Assessore la invita al ritiro, in quanto è oneroso. È ritirato.
2094, Battisti, che non vedo, ma vedo la Califano.
Invito al ritiro, in quanto oneroso.
È ritirato.
Il successivo, Battisti 2025, Califano. Parere dell’Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro, è oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
È oneroso, lo ritira.
2096, Battisti, Califano, La penna. Assessore?
È oneroso, lo ritira.
2097, Califano ed altri.
È contrario. Lo vuole in votazione o lo ritira? Qui siamo. È ritirato.
Il successivo, 2099, Droghei ed altri, Califano. Parere dell’Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Sul 2099 è contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
È contrario. È ritirato.
2100B6, Battisti, quindi Califano, La Penna. Assessore?
Speaker : RIGHINI, Assessore.
È oneroso.
Speaker : PRESIDENTE.
È oneroso, lo ritira? È ritirato.
Siamo al 2102, a firma Califano ed altri. Parere dell’Assessore sul 2102.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Invito al ritiro, è oneroso.
Quindi è ritirato. Bene.
Abbiamo terminato.
Adesso andiamo agli emendamenti che si erano accantonati.
Siamo all’emendamento Corrotti 1966. Parere dell’Assessore.
Su questo c’è una richiesta di rinvio alla legge di stabilità, che ci consentirà di approfondire la materia che mi sembra molto complessa.
Speaker : PRESIDENTE.
La proponente accetta il ritiro… Con il sorriso pure, quindi, è un ritiro convinto.
C’è il successivo accantonato, l’emendamento 1992, Novelli. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Novelli, lei è d’accordo? Lo poniamo in votazione, quindi.
Votiamo, con il parere favorevole dell’Assessore, l’emendamento 1992, a firma Novelli.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Colleghi, votiamo adesso l’articolo 54, che è l’entrata in vigore.
Votiamo l’articolo 54, che è l’entrata in vigore.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo al titolo.
Colleghi, vi invito a votare.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Ora siamo... C’è l’attesa di qualche minuto.
Colleghi, se prendiamo posto, iniziamo con gli ordini del giorno.
Io li annuncio e li votiamo.
Colleghi, se prendiamo posto, iniziamo con gli ordini del giorno. Cerchiamo di fare una cosa ordinata ma veloce.
Anticipiamo, attraverso un accordo dei Capigruppo, l’ordine del giorno 2220 e l’ordine del giorno 2255, a firma della consigliera Zeppieri: “Riapertura e implementazioni del reparto di maternità dell’Ospedale Riuniti di Anzio-Nettuno” e “Implementazione strutture per il contrasto e la prevenzione del fenomeno dell’usura e del sovraindebitamento”.
Prego.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Graie, Presidente. Velocemente entrambi. Con il primo si impegna la Giunta a riattivare il punto nascita dell’ospedale Riuniti di Anzio-Nettuno, mentre con il secondo proprio in riferimento all’Osservatorio tecnico-scientifico di cui abbiamo legiferato prima si impegna la Giunta a sollecitare l’Osservatorio affinché possa promuovere sportelli d’ascolto antiusura e la formazione per studenti e studentesse.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Sono stati entrambi illustrati.
L’ordine del giorno D2/2220 il consigliere Leodori ha chiesto di sottoscriverlo. Quindi, è sottoscritto.
Andiamo alla votazione. Partiamo dall’ordine del giorno D2220, oggetto “Riapertura e implementazione del reparto maternità all’ospedale Riuniti di Anzio-Nettuno”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
Questo è un voto unanime.
Siamo al successivo, ordine del giorno D2255 “Implementazione e strumenti per il contrasto e la prevenzione del fenomeno dell’usura e del sovraindebitamento”.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato con un voto unanime.
Siamo all’ordine del giorno D22/1 “Revisione dei pesanti tagli imposti alle Regioni e agli Enti locali della manovra di bilancio statale”, a firma Tidei, Marotta, Mattia, Lena ed altri.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti? Devo ripetere il voto, perché non ho capito come si è votato. Lo devo ripetere perché non li ho contati.
Colleghi, la votazione è un momento delicato. Ve lo chiedo veramente gentilmente.
Ordine del giorno D22/1.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Ordine del giorno D22/2, sempre a firma Mattia, Marotta, La Penna, Lena, Tidei ed altri “Drastico taglio del numero dei servizi per l’infanzia garantiti ai cittadini italiani da parte del Governo statale”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo D22/3 “Misure in materia di crisi demografica”, sempre a firma dei colleghi Marotta, La Penna, Lena, Tidei ed altri.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al successivo “Utilizzo automezzi dell’autoparco regionale per l’assolvimento dei compiti istituzionali di rappresentanza”, D22/4, a firma Zeppieri, Ciarla, Marotta, Tidei, Sabatini, Cartaginese, Simeone.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo al D22/5 presentato dalla collega Droghei “Salvaguardia e tutela dell’occupazione del personale della società, totalmente controllata dalle Province e dalla Città Metropolitana di Roma, Capital”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Votate bene.
Siamo al D22/6, a firma Droghei “Istituzione del tavolo permanente interistituzionale della Città Metropolitana di Roma Capitale, le Province di Rieti, Viterbo, Frosinone e Latina e la Regione Lazio”
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
D22/7, Droghei “Ordine del giorno: diritto di voto ai Presidenti delle Consulte dipartimentali delle ASL”. La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al D22/8 “Salvaguardia e valorizzazione delle botteghe storiche”, consigliera Droghei.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo all’ordine del giorno D22/9, Droghei “Tavolo intersettoriale della moda”, stavo leggendo tutto.
La votazione è aperta per il D22/9.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
D22/10, Droghei “Attribuzione di struttura competente alle Camere di commercio in materia di artigianato”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
D22/11, Droghei. Oggetto: “Possibilità di imprese artigiane, comprese le attività del benessere e dei servizi, di poter esercitare la propria attività nei posteggi situati all’interno dei mercati coperti o plateatici attrezzati”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Ordine del giorno D22/12, Droghei, ad oggetto “Ulteriori funzioni dei Centri di servizio dell’artigianato”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Ordine del giorno D22/13, Droghei, ad oggetto “Ricollocamento del personale delle società interamente controllate dagli enti di area vasta”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Ordine del giorno D22/14 “Criticità sanità”, Droghei ed altri.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Ordine del giorno D22/15, ad oggetto “Capo I della PL 170 - Esecuzione di impegni assunti nel Governo e ruolo degli organi della Regione Lazio in riferimento al precontenzioso costituzionale”. Ordine del giorno a firma Zeppieri Battisti, Sabatini, Simeoni, Colarossi ed altri.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Ordine del giorno D22/16, a firma Ciarla, Lena e Panunzi, ad oggetto “Proroga graduatorie concorsuali”.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Ordine del giorno D22/17, firmatari Panunzi, Leodori, Ciarla ed altri, ad oggetto “Riconoscimento del regime previdenziale dei lavori usuranti per le attività dei ceramisti”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Ordine del giorno D2/18, Panunzi, Leodori, Ciarla ed altri, ad oggetto “Gestione del sistema idrico integrato ATO Viterbo 1”.
Lo poniamo in votazione.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al D22/19, Droghei. Oggetto “Adeguamento del livello EQF degli insegnanti di danza”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
D22/21, Zeppieri. Oggetto “Aggiornamento del manuale del triage intraospedaliero del Lazio, alla luce del decesso per malaria avvenuto nel 2023”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Colleghi, qui ci sono alcuni emendamenti e ordini del giorno della collega Zeppieri, che non è presente, quindi questi decadono tutti: dal D22/22 al D22/27 sono decaduti.
Passiamo al D22/28, Tidei, Marotta. C’è la Tidei. Oggetto “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza n. 242 del 2019 della Corte costituzionale”.
La seduta è aperta per il voto.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al D22/029, Tidei e Nobili. Oggetto “Crisi della produzione delle nocciole”.
La votazione aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al D22/30, sempre di Nobili. Oggetto “Problematiche relative al settore ovino”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al D22/31, Tidei, Nobili “Promozione della produzione e l’edizione delle opere di poesia”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Tutti poeti. Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo al D22/32, Tidei e Nobili, ad oggetto “Formazione e aggiornamento degli operatori e dei volontari nei punti lettura”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Ordine del giorno D22/33, sempre a firma Tidei e Nobili, ad oggetto “Istituzione del passaporto ematico sportivo telematico”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Ordine del giorno Tidei e Nobili D22/34, ad oggetto “Istituzione bonus cultura”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Ordine del giorno Tidei e Nobili D2/35, ad oggetto “Fondo regionale per il contributo di libertà a favore delle donne vittime di violenza”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Ordine del giorno D22/36 Tidei e Nobili “Adozione di sani stili di vita a tutela della popolazione infantile e della prevenzione del rischio di obesità”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Ordine del giorno D22/38, Tidei e Nobili, ad oggetto “Disposizioni per favorire la realizzazione di parcheggi da parte dei Comuni per il decongestionamento dei centri urbani”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Ordine del giorno Tidei e Nobili D22/39, ad oggetto “Adozione dell’indirizzo di residenza fittizio per le donne vittime di ogni forma di violenza”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Torniamo all’ordine del giorno D22/38, sempre Tidei e Nobili, ad oggetto “Disposizioni per favorire e realizzare il cicloturismo integrato ‘Lazio in bici’”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Ordine del giorno D22/40, Tidei e Nobili, ad oggetto “Parto in anonimato e progetto formativo per il personale dei consultori”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Ordine del giorno Tidei e Nobili D22/41, ad oggetto “Recupero e ridistribuzione di eccedenze, sprechi alimentari, prodotti farmaceutici e altri prodotti al fine della solidarietà sociale”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo al D22/42, Tidei e Nobili “Accordo tra Regione e Ufficio scolastico regionale per l’avvio di percorsi formativi sperimentali finalizzati all’acquisizione della qualifica di operatore sociosanitario, da attuarsi presso gli istituti professionali per la sanità e l’assistenza sociale e gli enti di formazione accreditati dalla Regione Lazio”.
La votazione è aperta. Il n. D22/42. Prego.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Io non so come voterà la maggioranza, però su questo tema, sul quale avevamo presentato una mozione, se ricorda bene la presidente Savo, ci eravamo presi l’impegno di vederci, quindi noi avevamo ritirato la mozione su richiesta della maggioranza. Quindi, secondo me forse il tempo è maturo per farla, questa cosa.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, però magari vi parlate dopo, perché questa roba non può essere così…
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Ha ragione, Presidente, mi scuso, io parlo alla Presidenza, però voglio ricordare in quest’Aula che siccome l’impegno è stato preso in quest’Aula, non altrove, assolutamente, la volta precedente ritirai una mozione su questo tema. Siccome invece la formazione degli operatori sociosanitari è una cosa importante, sulla quale chiaramente credo che ci sia ampia condivisione, quindi chiedo per suo tramite, chiaramente ai colleghi di maggioranza e all’Assessore competente, di provare a trovare una soluzione a questo, se con una norma o con qualche altro…
Speaker : PRESIDENTE.
Però chiede il voto di questo ordine del giorno?
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Se non lo dobbiamo votare, non lo votiamo, posso anche ritirarlo, però…
Speaker : PRESIDENTE.
Guardi, le procedure sono due: o lo ritira, o si vota.
Speaker : TIDEI (IV-C-RE).
Lo ritiro.
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi, è ritirato.
Siamo al D22/43, sempre Tidei, Nobili “Modifiche alla legge regionale 8 giugno 2007, Interventi a sostegno dei diritti della popolazione detenuta della Regione Lazio”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al D22/44, sempre Tidei, Nobili “Accoglienza e integrazione sociale dei minori non accompagnati”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al D22/45, Tidei, Nobili “Sanità pubblica e problematiche relative all’oculistica”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo al D22/46, Tidei e Nobili, ad oggetto “Sostegno socioeducativo, scolastico e formativo dei figli dei nuclei familiari svantaggiati”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Guardate, io ripeto la votazione, però a favore hanno votato da questa parte.
Ripetiamo la votazione. Va bene, consigliera Tidei? È d’accordo?
Favorevoli? Ecco, adesso è così. Vi garantisco che non era così. Qui siamo diversi a pensare allo stesso modo. Contrari? Astenuti?
È approvato.
Tutto è bene ciò che finisce bene.
Ordine del giorno D22/47, Tidei e Nobili, ad oggetto “Centri per uomini autori o potenziali autori di violenze di genere”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Ordine del giorno D22/48, Tidei e Nobili, ad oggetto “Interventi regionali per incentivare la sostituzione delle cassette in polistirolo utilizzate nel settore ittico con contenitori riciclabili e riutilizzabili”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Ordine del giorno D22/49, Tidei e Nobili, ad oggetto “Sostegno alle imprese agricole per polizze assicurative in campo zootecnico”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Ordine del giorno D22/50, Nobili e Tidei, ad oggetto “Realizzazione zona logistica semplificata”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Ordine del giorno D22/51 “Problematiche peste suina africana”, Tidei e Nobili.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Ordine del giorno D22/52, Tripodi, ad oggetto “Impegno da parte del Presidente Rocca e l’Assessore competente a predisporre le modifiche della legge n. 13 del 6 agosto 2007 ‘Organizzazione del sistema turistico laziale’ e le modifiche alla legge regionale 6 agosto 1999 ‘Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo’ e successive modifiche”.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Ordine del giorno D22/53 “Collegato alla proposta di legge regionale n. 170/2024, concernente “Misure per la semplificazione e modifiche alle leggi regionali – Varie disposizioni relative all’esecuzione degli impegni assunti dal Governo. Azioni volte a favorire il recupero degli oliveti abbandonati”; D22/53 “Azioni volte a favorire il recupero degli oliveti abbandonati”, a firma di Tiero, Sambucci, Nicolai, Sabatini ed altri.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo al D22/54, Panunzi, Ciarla, La Penna ed altri “Contrarietà all’accorpamento degli istituti scolastici ulteriori rispetto a quelli indicati della Provincia e della Città di Roma capitale”.
La votazione è aperta per il D22/54.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Vi invito a votare.
D22/56, Ciarla, Panunzi, Tidei ed altri “Patto per la sospensione degli sfratti nei casi di morosità incolpevole durante il Giubileo”, D22/56.
La votazione è aperta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
D22/57, Bonafoni. Decade.
Siamo… Bonafoni, il n. D22/58 è decaduto, così come il successivo 59 e come il D22/60.
Siamo al D22/61, Tidei ed altri, decaduto.
Siamo al D22/62, Zeppieri. Decaduto.
Il successivo D22/63 Zeppieri, decaduto.
D22/64, Zeppieri, decaduto.
A questo punto c’è una correzione di forma da comunicare all’Aula. Comunicazioni di forma ex articolo 71, comma 1 del Regolamento dei lavori del Consiglio regionale: si richiama l’attenzione dell’Aula sulla necessità intervenire al fine di correggere una incongruenza formale derivante dalla riformulazione dell’emendamento P16/1965 nella parte modificata al comma 4 dell’articolo 12 della legge regionale n. 13 del 2016. Al riguardo, si propone all’Aula di sopprimere l’ultimo periodo del comma 4 dell’articolo 12 della legge regionale n. 13 del 2016 al fine di renderlo coerente con la modifica introdotta al comma 1, lettera b), della riformulazione dell’emendamento in questione.
Lo pongo in votazione all’Aula.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
A questo punto, inserite il tesserino. Invito i colleghi…
Vuole dichiarare il voto? Ma sappiamo il suo voto com’è. Aiuti la Presidenza, però, sia clemente. Prego. Ho dato la parola al collega Novelli per la sua dichiarazione di voto. Prego.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Grazie, Presidente.
Io purtroppo non posso non fare la dichiarazione di voto, perché questo collegato è una ferita enorme, è una ferita che butta sangue, è una ferita che secondo me è una macchia assolutamente indelebile. Vedete, non è il problema dell’urbanistica, non è il problema dell’agricoltura, non è nulla di tutto ciò. Tra l’altro, ci sarebbero anche delle cose buone all’interno di questo collegato. Ma il Movimento 5 Stelle non può sottacere quella che è la vergogna dell’articolo 11. A me dispiace tantissimo, perché sui nostri bambini non si può barattare una crisi di Governo. Non lo potete fare, non lo dovete fare. Vedete? Non è neanche il problema degli insegnanti, visto che poi vi richiamate a questa cultura di destra, prendete e buttate nei sottoscala con illuminazione artificiale e ventilazione meccanica. Mettete gli insegnanti, il personale ausiliario, il servizio sanitario, le visite mediche all’interno dei sottoscala.
Ma che rispetto è, questo, per persone che dovrebbero curare, anzi, non che dovrebbero, che curano tutti i giorni la cultura dei nostri ragazzi e dei nostri figli, che noi lasciamo nelle loro mani tutti i giorni? Vedete? Il problema non è neanche quello delle altezze che voi andate a modificare. Io sono andato a vedere le modifiche standard: abbassate di 30 centimetri l’altezza minima richiesta per gli spazi destinati all’apprendimento, e per le altezze della palestra, addirittura da 5,40: le palestre di tipo A le abbassate a 3,50. Sapete questo che significa? Che voi state mettendo le palestre dentro i garage delle scuole. Queste sono cose che noi non possiamo sottacere, queste sono cose che distruggono e che rendono invotabile questo documento.
Ma la cosa ancora più grave, perché è una cosa ancora più grave, è che bambini dell’infanzia – stiamo parlando di bambini che vanno dai 3 ai 6 anni – li costringete a fare tutti i giorni almeno due rampe di scale, perché mettete la scuola dell’infanzia al primo piano. Stiamo parlando, ripeto per l’ennesima volta, di bambini da 3 a 6 anni, che al limite sono messi in pericolo perché se mettono un piede in fallo e si fanno male i genitori andranno dalla dirigente scolastica, ma invece i dirigenti dovrebbero venire qui sotto, perché, Presidente, noi Consiglieri regionali non abbiamo la responsabilità civile e penale di alzare una mano, ma noi abbiamo la responsabilità morale di alzare la mano. Io non capisco e non so come padri e madri riescano ad alzare la mano su uno scempio del genere, su uno scempio del genere! Non so come andate a dormire la notte, non so come riuscite a guardarvi allo specchio, non so come riuscite a guardare i vostri figli negli occhi, quando li mettete in pericolo.
Poi parliamo anche delle sale musica. Vorrei capire anche questi bambini, magari con disabilità, come faranno a scendere un piano per andare a fare l’ora di musica. Chi glielo dice ai genitori che non possono più andare a fare l’ora di musica perché non si possono scendere le scale. È veramente una cosa vergognosa, che grida vendetta, vendetta!
Tutto quello che c’è di buono, se c’è qualcosa di buono, quello che avete fatto sull’agricoltura, cade tutto. Non c’è niente, è tutto annullato di questo atto e di questo collegato, perché avete barattato la vostra crisi di Governo sulle spalle dei bambini, e questa è una cosa vergognosa, di cui vi dovete assumere la responsabilità. E vi assumerete la responsabilità della scelta che avete fatto alzando la mano su questo. Non c’è stata una mano che si è alzata a dire: signori, io voto contrario al Gruppo. Una non c’è stata! E questa cosa vi peserà sulla coscienza.
Per tutto questo il Movimento 5 Stelle abbandonerà l’Aula e non parteciperà alla votazione. Questo schifo ve lo votate da soli.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Non ci sono altri interventi, quindi invito i colleghi a inserire i tesserini, e invito i colleghi ad entrare in Aula.
Per favore, collega Novelli. Collega Novelli… abbandona l’Aula? È legittimo, colleghi, è legittimo. Seduti e votiamo.
Invito i colleghi a inserire il tesserino nella fessura.
Se i colleghi hanno inserito il tesserino, dichiaro aperta la votazione.
Dobbiamo essere 25.
Dichiaro chiusa la votazione. Consigliere Sabatini, prego.
Speaker : SABATINI (FdI).
Favorevole, voto favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Ci sono altri Consiglieri?
Consiglieri presenti ai fini del numero legale 29
Assenti per motivi istituzionali 2
Voti favorevoli 25
Voti contrari 3
La legge è approvata.
Coordinamento formale.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Coordinamento tecnico.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Passiamo alla PDL n. 178 e convochiamo la Commissione Bilancio per il parere sugli emendamenti. Prima della Commissione procediamo con l’illustrazione.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Grazie, Presidente.
L’articolo 73 del decreto legislativo n. 118 del 2011 prevede e disciplina il riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio delle Regioni, il quale al suo comma 1 prevede che il Consiglio regionale con legge riconosca la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive, da copertura dei disavanzi di enti, società ed organismi controllati o comunque dipendenti dalla Regione, purché il disavanzo derivi da fatti di gestione, la ricapitalizzazione nei limiti e nelle forme previste dal codice civile o da norme speciali delle società di cui alla lettera b), le procedure espropriative o di occupazione d’urgenza per pubblica utilità e l’acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa.
Il debito fuori bilancio che ci accingiamo a riconoscere oggi deriva da sentenze esecutive, quindi parliamo di debiti fuori bilancio di cui alla lettera a) del comma 1 dell’articolo 73.
Con l’adozione della DGR n. 558 del 25 luglio 2004, concernente “Linee guida per il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio”, è stato accolto il principio di diritto enunciato dalla Sezione delle autonomie della Corte dei conti con deliberazione n. 27, resa nell’Adunanza del 7 ottobre 2019, pronunciandosi sulla questione di massima posta dalla Sezione regionale di controllo per la Puglia, che ha stabilito che qualsiasi pagamento di debito fuori bilancio rinveniente da sentenza esecutiva debba essere sempre preceduto dall’approvazione da parte del Consiglio dell’Ente della relativa deliberazione di riconoscimento. In osservanza a tale principio, le linee guida indicano tempi e modalità di gestione dei titoli esecutivi a carico delle diverse strutture amministrative coinvolte, strumentalmente dall’esigenza di assicurare che l’avvio del processo di spesa finalizzato al pagamento derivante da titoli giurisdizionali esecutivi ricevuti per notificazione avvenga solo dopo il riconoscimento della legittimità del relativo debito fuori bilancio.
La procedura in oggetto prevede nel dettaglio una capillare attività di comunicazione, in particolare ad opera dell’Avvocatura regionale, che studiato il titolo pervenuto è in grado di individuare la struttura regionale di competenza, indicando la somma da pagare a titolo di sorte capitale e a titolo di spese di natura giudiziale, dandone contemporanea comunicazione alle strutture regionali della Direzione regionale bilancio che contestualmente si occupano dei relativi controlli di ordine amministrativo-contabile e della predisposizione della conseguente proposta di legge ex articolo 73 del decreto legislativo citato 118 del 2011.
Gli adempimenti posti a carico delle strutture amministrative competenti individuati da parte dell’Avvocatura regionale consistono innanzitutto nella trasmissione di tutte le informazioni utili alla ricostruzione del debito sotteso al relativo titolo giurisdizionale ricevuto tramite la puntuale compilazione di apposito modulo, trasmesso ai fini della richiesta del riconoscimento del debito.
In data successiva la struttura medesima potrà tuttavia valutare eventuali ipotesi di transazione o di impugnazione del relativo titolo, ove ne ricorressero i presupposti. In questo senso è stato infatti evidenziato, richiamando in proposito quanto espresso dalla Sezione 1, prima sezione della Cassazione civile, con sentenza 8223 del giugno del 2000, che l’intervenuto riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio derivante da sentenza esecutiva non costituisce acquiescenza alla stessa, pertanto ciò non escluderebbe l’ammissibilità dell’impugnazione del titolo medesimo, per il quale fosse nel contempo intervenuto il riconoscimento della legittimità.
Pertanto, scartata le ipotesi poc’anzi annunciate, la struttura dovrà procedere al pagamento del credito entro il termine massimo di 120 giorni dalla notificazione del titolo secondo quanto previsto dall’articolo 14 del DL 669/96, al fine di scongiurare l’instaurazione di future procedure di esecuzione forzosa a carico della Regione.
È evidente che la ratio sottesa all’intera procedura ha come scopo primario quello di assicurare una costante attività di monitoraggio, atta a decongestionare la materia del contenzioso, intercettando, sin dal primo momento di sua genesi tutto ciò che determinerebbe ulteriori costi a carico dell’ente, in ossequio a quanto raccomandato dalla Sezione regionale di controllo per il Lazio della Corte dei conti, in occasione di istruttoria di parifica del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2019.
Da un’attenta analisi finanziaria delle fattispecie dei debiti fuori bilancio riconosciuti dalla presente legge, emerge che la spesa di parte corrente, come evidenziato nello schema di seguito riportato, ammonta ad un totale di euro 21.430.746,46 diviso tra le varie Direzioni (che trovate in tabella). Per quel che concerne la copertura finanziaria degli oneri derivanti dalla proposta di legge, si rimanda alla specifica relazione tecnica a cura della competente Direzione Ragioneria generale.
Vi ringrazio per l’attenzione. Ovviamente, annuncio che sto per procedere al deposito, così come già ho avuto modo di illustrare in più sedi e in più occasioni, alcuni emendamenti che ci consentono di dare copertura, come già anticipato, ad una serie di spese. In particolare, alcuni sono adempimenti rinvenienti dal provvedimento di parifica della Corte dei conti, che aveva previsto, appunto, la sistemazione di alcune partite contabili. In particolare, mi riferisco all’abrogazione della norma sul fondo di dotazione negativo della sanità, alle modifiche alla legge n. 45 del 1998 per quanto riguarda ARPA Lazio. Queste, invece, sono norme che avevamo concordato, in particolare l’incremento contrattuale del comparto sanità per gli infermieri di pronto soccorso, il concorso alla manovra di finanza pubblica del Governo nazionale, l’emendamento che ha il ripristino della copertura sul 2025 per il TPL, l’incremento del Fondo speciale per il 2025, l’accantonamento dell’utilizzo dell’extragettito 2024 con finalizzazione delle risorse e alcuni emendamenti in particolare di spese che si sono rese ineludibili per evitare ulteriori contenziosi, in particolare un contributo al Consorzio di Bonifica Lazio Sud, un sostegno al Comune di Anzio per la gestione del porto, che è scaturita da un incontro che abbiamo avuto qui in Consiglio regionale con il Commissario prefettizio pochi giorni prima delle operazioni di voto. Poi abbiamo alcune variazioni di bilancio, che avrò modo di illustrare nel momento in cui verranno depositati e illustrati all’Aula. In particolare, c’è un tema di sostegno al costo del TPL per i Comuni che prevede una copertura con fondi vincolati per un ammontare di 1.270.000 euro.
Sto provvedendo al deposito dei citati emendamenti. Ovviamente sono a disposizione dei Consiglieri per chiarimenti. Poi mi riservo di illustrarli puntualmente al momento dell’illustrazione degli stessi.
Grazie per l’attenzione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie all’Assessore. Se ci fornisce gli emendamenti convochiamo la Commissione. Sono arrivati gli emendamenti.
È convocata la Commissione bilancio nella sala qui affianco. Grazie.
Invito i membri della Commissione bilancio a recarsi presso la saletta del Presidente dell’Aula, qui nel corridoio. Colleghi, vi invito a prendere posto. Riprendiamo i lavori d’Aula.
Non ci sono interventi in discussione generale.
Passiamo alla votazione dell’articolo 1.
Mettiamo in votazione l’articolo 1.
Voti favorevoli? Voti contrari?
L’articolo 1 è approvato.
Mettiamo in votazione l’articolo 2.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo 2 è approvato.
Adesso passiamo agli emendamenti
Emendamento D23/1.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Emendamento D23/2.
Emendamento D23/2 “Modifiche alla legge regionale 6 ottobre 98 n. 45 ‘Istituzione dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio (ARPA)’”.
Lo mettiamo in votazione.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Nel frattempo, invito gli uffici a fornire al presidente Leodori copia degli emendamenti.
Emendamento D23/3 “Modifiche ai commi 42 e 43 dell’articolo 23 (legge regionale 2923) legge di stabilità regionale 2024 concernente le disposizioni per incrementare i fondi di cui agli articoli 102 e 103 del comparto sanità”.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Emendamento D23/4 “Contributo regionale alla finanza pubblica”.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Emendamento D23/5 “Modifiche all’articolo 5 della legge regionale 29 del 2024 n. 13 relativo alla copertura dei fondi di dotazione integrativi delle aziende sanitarie”. Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Emendamento D23/6 “Variazione al bilancio di previsione della Regione Lazio a valere sulle risorse concernenti la quota del gettito della manovra fiscale regionale di cui all’articolo 1, comma 174 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato)”.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento D23/7: “Articolo 2-bis. Modifiche alla legge regionale n. 53/1998 ‘Organizzazione regionale della difesa del suolo in applicazione della legge 18 maggio 1989, n. 183’”.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento D23/8: “Articolo 2-bis. Modifiche all’articolo 8 della legge regionale 17 aprile 2024, n. 6, relativo a contributi straordinari in favore dei Consorzi di bonifica”.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento D23/9: “Contributo al Comune di Anzio”.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento D23/10: “Disposizione finanziaria relativa all’adozione del nuovo sistema di contabilità economico-patrimoniale ACCRUAL”.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento D23/11: “Disposizioni in materia di emergenza abitativa per Roma Capitale”.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento D23/12: “Servizio di trasporto pubblico locale destinato ai Comuni del Lazio, ad esclusione di Roma, Capitale”.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento D23/13.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento D23/14.
Voti a favore? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Emendamento D23/15: “Variazione del bilancio di previsione”.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’emendamento è approvato.
Mettiamo in votazione l’articolo 3.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Mettiamo in votazione il titolo.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Se non ci sono dichiarazioni di voto, invito i Consiglieri a inserire il tesserino nella fessura.
Dichiaro aperta la votazione.
Invito i Consiglieri a votare.
Hanno votato tutti?
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico all’Aula che il Consiglio verrà ripreso per la l’estrazione per la nomina dei membri del Collegio dei revisori mercoledì prossimo alle ore 14.
Sabatini, prego per la votazione.
Speaker : SABATINI (FdI).
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Favorevole, perfetto.
Consiglieri presenti ai fini del numero legale 32
Consigliere Sambucci?
Speaker : SAMBUCCI (FdI).
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto.
Consiglieri presenti ai fini del numero legale 33
Voti favorevoli 32
Voti contrari 3
La legge variazione è approvata.
Votiamo per il coordinamento formale.
Votiamo per il coordinamento tecnico.
Sono approvati il coordinamento formale e tecnico.
Il Consiglio riprende mercoledì alle ore 14.