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Speaker : PRESIDENTE.
Colleghi, apriamo la seduta con i lavori del question time.
Colleghi, con appena trentasette minuti di ritardo apriamo i lavori del question time. Poi farò un appello all’Aula quando si degneranno i colleghi di essere presenti.
Stravolgiamo un po’ il calendario e iniziamo con la puntuale consigliera Droghei. Prego? E io voglio far intervenire prima la Droghei… Perché decide la Presidenza.
Intanto comunico che sono pervenuti in distribuzione i documenti D01 per il parere del Collegio dei revisori dei conti rispetto alla proposta di legge n. 39 e il successivo D02 sulla proposta di legge n. 39. Sono subemendamenti in distribuzione in Aula. Questo per comunicare.
Ha deciso che parlerà lei, quindi, Droghei? Bene. Ne ha facoltà.
Speaker : DROGHEI (Pd).
Grazie, Presidente. Mi scuso col collega La Penna. Grazie agli Assessori per la presenza e per la disponibilità a rispondere ai question time.
Io oggi volevo interrogare la Giunta su una vicenda che mi sta molto a cuore, che è quella delle condizioni dell’ospedale Grassi, una vicenda che conosco bene provenendo da quel territorio e che, però, la direttrice Milito, in un’intervista del 3 luglio, la direttrice dell’ASL Roma 3, ci ha spiegato essere in gravi difficoltà, perché in questo momento la parte dell’emergenza dell’ospedale Grassi ha solamente quattro unità di medici, che sono a disposizione h24, e appunto in questa intervista del 3 luglio rilasciata al Corriere della Sera, invece, la direttrice ci spiega bene che già in condizioni normali ne servirebbero almeno il doppio e d’estate in particolare, quando il bacino di utenza dell’ospedale raggiunge quasi le 800.000 persone tra gli abitanti del municipio, gli abitanti dei comuni limitrofi e tutta la parte turistica che si riversa sul litorale, quindi aumentando il bacino d’utenza di circa il 60-70 per cento, l’ospedale avrebbe bisogno di altre dieci unità mediche per rispondere alle procedure d’emergenza. Per non parlare – sono sottolineature sempre della direttrice in questa intervista – della carenza cronica di infermieri. Abbiamo capito la necessità di avvalersi di personale esterno anche da questo punto di vista, la necessità che ha il blocco operatorio di anestesisti, lavorando adesso solamente al 50 per cento delle possibilità. Anche la rianimazione sta, in questo momento, usufruendo solamente del 50 per cento dei posti letto a causa della mancanza di personale.
Tutto questo, Presidente e Assessori della Giunta, non si collega bene con il provvedimento della Giunta che abbiamo già discusso in precedenza, e alla mia interrogazione credo abbia risposto sempre l’assessore Palazzo, che era la determinazione in materia di disposizioni in merito all’assunzione di personale da parte delle Aziende e degli Enti del servizio sanitario regionale con cui si dispone che l’indizione di procedure di mobilità e delle selezioni dei concorsi di qualsiasi forma, la definizione degli idonei ai concorsi e l’assunzione dei vincitori devono essere sottoposti al “preventivo – cito testualmente – controllo e autorizzazione della competente struttura regionale per ogni singola specifica fase di ogni procedura”. Quindi, tale provvedimento, naturalmente, comporta un’ulteriore difficoltà alla mobilità del personale medico.
Per questo noi vorremmo conoscere quali sono gli interventi che la Giunta intenda porre in essere per risolvere il disagio dell’ospedale Grassi di Ostia, che rappresenta un esempio però diffuso nella nostra regione, anche rimuovendo i recenti provvedimenti, che sono stati appena citati, che hanno ulteriormente rallentato le assunzioni e la mobilità di personale.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, Assessore, ha diritto a rispondere. Ne ha facoltà per tre minuti.
Speaker : MASELLI, Assessore.
Grazie, Presidente.
Ringrazio la consigliera Droghei, perché credo che tutti quanti dobbiamo tenere massima l’attenzione sulla carenza che c’è non solo di medici, ma per quanto riguarda tutto il comparto del personale della sanità.
Come dice la consigliera Droghei, l’ospedale Grassi ha una situazione di difficoltà, ma è una difficoltà purtroppo generale, come sappiamo, e non solo della nostra regione, ma che va oltre la nostra regione, è una difficoltà un po’ di tutte le regioni. In Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, essendo io componente di quella Commissione, ovviamente su delega del presidente Rocca, le posso dire che questo è uno degli argomenti principali che si discutono all’interno della Commissione, nel senso che c’è grande preoccupazione, ripeto, in tutte le Regioni. E come sa, Consigliera, questo è un errore un po’ a monte, fatto negli anni passati, un errore forse di non proprio indovinata programmazione, programmazione di concorsi, di formazione e quant’altro. Ma sappiamo quello che abbiamo passato in questi anni.
Per entrare nel particolare, quindi l’ospedale Grassi, occorre intanto premettere che i provvedimenti ai quali lei fa riferimento, in particolare la determinazione G05286 del 18 aprile 2023, non rallentano le assunzioni, ma piuttosto consentono di concentrare gli interventi con investimenti di risorse nelle aree maggiormente carenti, com’è notoriamente la situazione del pronto soccorso dell’ospedale Grassi. A tal proposito, Consigliera, si rileva innanzitutto che la Direzione regionale Salute, da aprile 23 ad oggi, ha autorizzato la ASL Roma 3, quindi la Direzione Salute ha autorizzato la ASL Roma 3 ad assumere ben cinquantacinque unità di personale medico. Non solo, l’Amministrazione regionale ha fissato i criteri affinché il personale acquisito nel corso della pandemia, poi stabilizzato, vada a rafforzare i servizi con maggiore carenza anche in Aziende diverse. Quindi, c’è questa possibilità, questa flessibilità, il personale stabilizzato che può andare in Aziende diverse. Tant’è vero che, mediante assegnazione temporanea di personale, quattro unità dell’Istituto “Lazzaro Spallanzani” andranno a rafforzare il presidio ospedaliero del Grassi, proprio per le ragioni che lei esplicava in maniera molto precisa.
La disaffezione dei medici verso i servizi di medicina d’urgenza è nota ed è diffusa, anche oltre il Lazio, per queste ragioni l’Amministrazione, il 9 giugno 2023, quindi quaranta giorni fa, ha chiuso un accordo con i sindacati, che sarà sicuramente di sua informazione, della dirigenza per retribuire 100 euro l’ora ogni ora aggiuntiva lavorativa nei pronto soccorso dei medici degli altri reparti – questo per rendere i pronto soccorso più attrattivi, perché sappiamo anche lì la maggiore difficoltà che c’è di portare personale nei pronto soccorso – che, oltre ai propri turni, si rendano disponibili a dare una mano ai colleghi del pronto soccorso.
Per concludere, per rendere più attrattivi i servizi di emergenza del Lazio, la Direzione Salute ha concordato con i sindacati un incentivo, finanziato con risorse aggiuntive regionali, quindi con risorse nostre, che arriva fino a 1.000 euro al mese, per remunerare il maggior aggravio dei medici d’urgenza. Quindi, i medici d’urgenza hanno 1.000 euro al mese in più proprio per remunerare il maggior aggravio, mentre i medici di altri reparti che vogliono andare a dare una mano ai colleghi dell’emergenza hanno, per ogni ora in più, 100 euro. Questi compensi verranno riconosciuti al personale medico in base al servizio effettivamente prestato e registrato nelle articolazioni dei pronto soccorso aziendali.
Spero che questa risposta sia stata perlomeno sufficientemente esaustiva. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha diritto alla replica. Prego.
Speaker : DROGHEI (Pd).
Grazie, Presidente. Grazie, assessore Maselli, per la puntualità della risposta.
A questo punto proverò a interrogare già la Giunta sul risultato di questo accordo sindacale sottoscritto il 9 giugno, perché è passato più di un mese, quindi mi piacerebbe capire e mi piacerebbe spiegare ai cittadini di quel quadrante se questo accordo effettivamente è servito a dare una risposta in più.
Rimane, però, Assessore – questo mi preme sottolinearlo – l’impossibilità di capire se questa Giunta, a prescindere dalle tappe che lei ci ha spiegato nella risposta che ha dato all’interrogazione, manderà o meno queste dieci unità in più necessarie all’ospedale Grassi per rispondere all’emergenza di queste settimane. Quindi, su questo mi piacerebbe capire se la Giunta si sta, in accordo con l’ASL, naturalmente, attrezzando, oppure no. Grazie molte.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ritorniamo all’interrogazione n. 17, a firma La Penna e Ciarla, che presumo illustrerà il collega La Penna, ad oggetto “Esercitazioni militari a fuoco presso il poligono di tiro nella Riserva naturale denominata ‘Pantani dell’Inferno’ all’interno del Parco nazionale del Circeo, nel Comune di Sabaudia, in provincia di Latina”.
Risponde l’assessore Righini.
Ne ha facoltà, per cinque minuti. Prego.
Speaker : LA PENNA (Pd).
Grazie, Presidente.
Questa è una questione che ha avuto molto risalto mediatico, che era stata preceduta qualche settimana fa da un’ulteriore ordinanza che prevedeva delle esercitazioni con bombe a mano dentro il territorio del Parco del Circeo, in piena stagione balneare, e quella poi fu ritirata, di ordinanza, e ne è seguita questa, che invece riguarda le esercitazioni a fuoco presso il poligono di tiro, poligono di tiro che sta all’interno della zona di Pantani dell’Inferno, a Sabaudia, un poligono di tiro che già altre volte era stato utilizzato per esercitazioni. Adesso era qualche anno che questo accadeva di meno, con una frequenza molto minore, quest’anno c’è stata questa ripresa di queste esercitazioni.
Noi dobbiamo capire, non avendo i poteri specifici che sono dentro un Parco regionale, si tratta di un Parco nazionale, ma essendo la Regione parte della Comunità del Parco e potendo la Regione svolgere un’azione preziosa anche di raccordo istituzionale, vi informo e comunico che sono state presentate anche al riguardo delle interrogazioni parlamentari, la richiesta che facciamo in questa interrogazione è proprio quella di chiedere alla Giunta regionale quali azioni voglia mettere in atto, sia di concerto con le altre Istituzioni, sia come attore importante e fondamentale della Comunità del Parco, per lavorare affinché possano essere scongiurate in futuro le esercitazioni in questo poligono di tiro. E adesso dico perché. La Riserva naturale di popolamento animale Pantani dell’Inferno è un’area naturale protetta molto importante, in quest’area insiste un poligono di tiro per esercitazioni militari a fuoco, sono state previste da un decreto ministeriale, dal decreto ministeriale del Ministero Agricoltura e Foreste, emanato d’intesa con il Ministro della difesa il 12 febbraio 1979, e nell’articolo 3 del regolamento si deroga rispetto a tutta una serie di vincolistiche molto strette proprio per la tipologia delle esercitazioni militari. Quindi, questo è un problema che deriva dal fatto che nel regolamento del decreto ministeriale istitutivo della zona Riserva naturale Pantani dell’Inferno era prevista una deroga per quanto riguarda le esercitazioni militari.
C’è stata questa ordinanza del 22 giugno 2023, l’ordinanza è del Comandante militare della Capitale, è stato disposto lo svolgimento delle esercitazioni a fuoco all’inizio dal mese di settembre, poi per le esigenze anche della stagione balneare è stato tolto il mese di settembre. Diciamo che è importante evidenziare quali sono le caratteristiche della zona Pantani dell’Inferno, perché il problema non è solo una mera difesa di un’area protetta, il problema è che c’è un patrimonio a livello di avifauna molto importante. Stiamo parlando di una riserva della biosfera che è stata candidata a diventare patrimonio dell’umanità. C’è una serie di direttive che disciplinano le norme in questo sito di interesse comunitario, la Direttiva Habitat, la Direttiva Uccelli. Le zone umide del Parco nazionale del Circeo, dove si trova questo poligono di tiro, rappresentano il più importante ecosistema palustre d’Italia e formano un complesso territoriale dichiarato “Zona umida di interesse internazionale”, ai sensi della Convenzione di Ramsar. Diciamo che la Regione, nel quadro delle grandi sfide lanciate dall’Agenda 2030, è impegnata ad attuare una strategia di sviluppo sostenibile. Atteso che, come ricordato in precedenza, l’utilizzo per le esercitazioni militari del poligono di tiro è previsto ed è disposto dall’articolo 3 del decreto ministeriale agricoltura e foreste, nella direzione di salvaguardare il patrimonio ambientale e naturalistico del territorio, appare evidente – e in questo chiediamo alla Giunta – la necessità di verificare l’opportunità della compatibilità di un poligono militare in un Parco nazionale che garantisce la tutela della biodiversità, in applicazione, fra l’altro, di direttive comunitarie e di convenzioni internazionali molto importanti.
Quindi, quello che chiediamo all’assessore Righini – all’inizio l’avevo indirizzata all’assessora Palazzo per la delega all’ambiente e alla Giunta, chiaramente – è quello che dicevo in precedenza, cioè di verificare in questi giorni con le altre Istituzioni e all’interno del Parco, con il ruolo svolto nella Comunità Parco, se sia possibile risolvere definitivamente questo problema, delocalizzare le esercitazioni militari, perché la presenza di un poligono di tiro in quell’area e specificatamente nell’area protetta di Pantani dell’Inferno e soprattutto la necessità di tutelare delle specie che sono lì, soprattutto del patrimonio dell’avifauna, è di fondamentale importanza.
È nata sicuramente anche una discussione legata al fatto della stagione balneare, con la presenza fino alla fine del mese di settembre. Siamo a Sabaudia, quindi non vi sfugge l’importanza di questo dato. E su questo ci si è venuti incontro. Però, il fatto che a inizio estate fosse stata programmata un’esercitazione con bombe a mano e che poi è stata riprogrammata questa esercitazione a fuoco ci fa pensare che ci sia un ritorno di interesse rispetto alla fruizione delle esercitazioni militari su quella zona, che io credo, sulla base della Convenzione di Ramsar e delle altre convenzioni internazionali, sia da scongiurare.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene.
Prego, assessore Righini.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Grazie, Presidente e colleghi La Penna e Ciarla. Ovviamente la risposta è di concerto con l’assessore Palazzo, perché in parte riguarda l’ambiente, in parte i parchi e le foreste.
Va preliminarmente sottolineato, come si immaginerà e come ha detto lo stesso consigliere La Penna in premessa, che la Regione Lazio è membro della Comunità del Parco, ma non ha nessuna competenza di carattere gestionale in ordine alle attività che all’interno del Parco si svolgono. Peraltro, io personalmente ho partecipato all’ultima assemblea della Comunità del Parco è ho ovviamente sostenuto l’iniziativa del Presidente di segnalazione di un’anomalia di questo Parco, che vive in un regime di provvisorietà da troppo tempo, con l’assenza di un direttore del Parco titolare effettivo della direzione, perché li da anni si succedono facenti funzioni, che ovviamente non danno grandi certezze. Abbiamo sollecitato il Ministero dell’ambiente di procedere all’individuazione del direttore di un Parco nazionale molto importante della nostra regione, che interessa un’area straordinaria, ricca di biodiversità. Però, ovviamente noi ci possiamo muovere all’interno e nel novero di questa attività diciamo di moral suasion rispetto alla segnalazione e alla stigmatizzazione di una serie di fatti.
Abbiamo condiviso appieno il tenore della lettera che, in data 30 giugno, il Presidente ha inviato a una serie di organismi, in particolare ai membri della Comunità del Parco, ma inviata anche al Presidente della Repubblica, per segnalare l’anomalia del fatto che si svolgano esercitazioni così impattanti da un punto di vista ambientale all’interno di un Parco nazionale. Quindi, l’attività, che proseguirà anche nei prossimi giorni e di cui vi daremo riscontro, andrà assolutamente in questa direzione. Quest’area, peraltro, è inclusa nei siti della Rete Natura 2000 quale ZSC, per i quali, ovviamente, valgono misure di conservazione, di cui anche alla delibera di Giunta regionale n. 310 del 2019. Quindi, in quest’ottica continueremo a muoverci, salvaguardando ovviamente l’aspetto legato alla conservazione della biodiversità e anche al non disturbo dell’importante patrimonio faunistico che all’interno del Parco trova ospitalità.
L’impegno che prendiamo è quello di dare riscontro innanzitutto della nomina del nuovo direttore del Parco nazionale del Circeo e successivamente una disciplina ancora più puntuale di tutte le questioni che molto puntualmente il Presidente del Parco ha posto nella nota che è stata inviata a tutte le autorità competenti. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore, anche per aver rispettato i tempi.
Vuole replicare? Prego.
Speaker : LA PENNA (Pd).
Ringrazio l’Assessore per la risposta. Condividiamo anche noi l’urgenza e la necessità di procedere a dotare il Parco della figura di un direttore con pienezza di poteri, perché quel Parco rappresenta per il nostro territorio un punto di valore fondamentale.
Per il resto, chiaramente ci affidiamo all’impegno preso dall’Assessore in questo raccordo nelle prossime settimane per comprendere insieme le iniziative da porre in campo e siamo a disposizione anche a livello del rapporto con le altre Istituzioni per azioni che possano essere trasversali e condivise. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega La Penna.
Passiamo all’interrogazione n. 23, a firma della consigliera Tidei, concernente lo sviluppo di una rete ambulatoriale integrata, multiprofessionale per il miglioramento del sistema di diagnosi e cura dei soggetti affetti da disturbi della nutrizione e alimentazione.
Ne ha facoltà, per cinque minuti. Prego, Tidei.
Speaker : TIDEI (A-IV-C).
Grazie, Presidente.
L’interrogazione verte, appunto, sullo sviluppo di un’area ambulatoriale integrata, multiprofessionale per il miglioramento del sistema di diagnosi e di cura dei soggetti affetti da disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, un tema che, ahimè, negli ultimi anni ha assunto proporzioni assolutamente preoccupanti. Lo dicono chiaramente tutti i dati di rilevamento su questa patologia. I principali disturbi dell’alimentazione sono rappresentati in primis dall’anoressia nervosa, dalla bulimia nervosa e anche dal disturbo dell’alimentazione incontrollata, il cosiddetto binge eating disorder. I disturbi alimentari, chiaramente, oltre a sconvolgere la vita di una persona limitandone le capacità relazionali, lavorative e sociali, rappresentano un importante problema per la salute pubblica, in quanto negli ultimi decenni si è registrato un progressivo abbassamento dell’età dell’insorgenza di questa patologia, tanto che sono più frequenti diagnosi in età preadolescenziale e dell’infanzia. Lo dice il Bambino Gesù…
Speaker : PRESIDENTE.
Colleghi, scusate. Colleghi, scusate, siamo nel pieno di una interrogazione. Prego, Tidei, e scusi.
Speaker : TIDEI (A-IV-C).
Stando agli ultimi dati pubblicati di recente dal Ministero della salute, i casi dei disturbi alimentari in Italia hanno subìto negli ultimi anni, probabilmente complice e responsabile di questa situazione anche il Covid e chiaramente anche tutto ciò che ne è seguito, bene, siamo passati da 879.000 casi circa nel 2020 a 1.230.000 nel 2021 e a 1.450.000 nel 2022. Diciamo che il dato significativo su cui riflettere è proprio l’aumento di questo disturbo tra i giovanissimi e anche tra gli accessi al pronto soccorso dei giovani e dei giovanissimi. Nel complesso, le persone trattate oggi per queste patologie sono oltre 3 milioni, a fronte del 2000 dove se ne registravano circa 300.000. Probabilmente oggi c’è anche maggiore consapevolezza di questo problema, ma sicuramente i casi relativi a questi disturbi sono enormemente aumentati.
Secondo l’ultimo censimento del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto superiore di sanità, realizzato con il supporto del Ministero della salute, nel febbraio 2023 le strutture sanitarie dedicate al problema risultavano su tutto il Paese 126 e nel Lazio le strutture sono solamente 8. Dai dati emerge che la metà delle regioni non risulta avere una completa rete di assistenza, che dovrebbe essere strutturata su quattro livelli, il livello di ambulatorio specializzato nei disturbi alimentari, che assorbono circa il 60 per cento delle richieste, i servizi semiresidenziali, quali i centri diurni, dove le persone possono alimentarsi, i servizi residenziali extraospedalieri, comunque h24, che dovrebbero comunque garantire una presa in carico per persone dai tre ai cinque mesi, e infine, chiaramente, i servizi ospedalieri.
Abbiamo già detto che il Covid probabilmente ha avuto responsabilità anche nell’innalzamento dei casi, tant’è che comunque la stessa Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, in data 21 giugno 2022, ha sancito un’intesa attraverso la quale si è convenuta la ripartizione tra Regioni di un apposito fondo nazionale di circa 25 milioni di euro. Si tratta chiaramente di un fondo per il contrasto dei disturbi alimentari. Le risorse riferite destinate al Lazio sono circa 2.397.000. Con questa intesa che cosa si stabiliva, oltre all’istituzione di questo fondo? Anche il fatto che comunque ci dovessero essere dei piani biennali da parte delle Regioni per il contrasto a questo problema. La Regione Lazio ha recepito il 28 novembre 2022 questa intesa, con una delibera di recepimento, e si stabiliva in questa delibera gli obiettivi riguardanti le competenze professionali degli operatori che svolgono l’attività presso i presìdi dedicati all’assistenza delle persone con disturbi alimentari e delle loro famiglie, si voleva garantire e stabilizzare la costituzione di una rete ambulatoriale assolutamente fondamentale sui territori per prendersi cura di queste patologie, e promuovere l’applicazione in tutta la regione di un percorso diagnostico terapeutico assistenziale per le persone con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, così come promuovere il coinvolgimento delle famiglie e dei caregiver nel percorso diagnostico terapeutico. È stato istituito un tavolo tecnico di confronto con le Aziende sanitarie del Lazio, così come previsto dall’intesa.
Noi interroghiamo l’Assessore alla sanità, il Presidente con delega alla sanità, per conoscere lo stato di attuazione degli obiettivi individuati dal piano di attività biennale, con particolare riferimento alla costruzione di una rete ambulatoriale integrata, multiprofessionale da realizzare sul territorio regionale, che consenta di migliorare il sistema di diagnosi e cura dei soggetti affetti da disturbi alimentari.
Aggiungo che, in realtà, la nostra Regione è particolarmente carente anche di strutture residenziali, che comunque costituiscono uno dei pilastri per la cura di queste patologie. Quindi, noi siamo sicuramente carenti sul piano della rete ambulatoriale e, quindi, vogliamo conoscere qual è lo stato di attuazione di questo piano biennale, però invitando l’Amministrazione a farsi carico dell’aumento di posti residenziali. Ci sono delle strutture di eccellenza, penso al Santa Maria della Pietà, che recentemente ha aperto sette posti residenziali. Chiaramente parliamo di numeri che non sono sufficienti, nonostante il lavoro straordinario di quel centro, che comunque è centro di riferimento regionale, e il lavoro svolto dal professor Cotugno. Però, le liste d’attesa sono liste d’attesa lunghissime, manca la rete ambulatoriale su tutti i territori delle ASL del Lazio, ma mancano anche le strutture residenziali. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Risponde l’assessore Maselli. Ne ha facoltà, per tre minuti. Vi chiedo di rispettare gli orari dato che siamo in ritardo.
Speaker : MASELLI, Assessore.
Grazie, Presidente.
Consigliera Tidei, l’area della prevenzione della Direzione Salute, in linea con quanto indicato dal Piano nazionale di prevenzione 2020-2025, ha consolidato la rete dei servizi aziendali con le scuole sia per la realizzazione di programmi di prevenzione e promozione della salute che in tema di alimentazione e salute.
Più nel dettaglio, nell’ambito del Piano regionale della prevenzione e dei Piani aziendali di prevenzione per le annualità 2022 e 2023 sono state realizzate le seguenti attività, attività – lo voglio subito dire – fatte nel 2021 e 2022, quindi è un’interrogazione che lei giustamente pone, ma ha delle risposte che sono già state date e che sono frutto – voglio dirlo per onestà – della scorsa legislatura e, quindi, della scorsa Giunta.
Interventi nelle scuole. È in fase di avvio la Rete Lazio “Scuole che Promuovono Salute” che prevede, in accordo con la Direzione regionale Istruzione, Formazione e Politiche del lavoro e l’Ufficio scolastico, la realizzazione nelle scuole primarie e secondarie di interventi di educazione alla salute per la realizzazione di interventi educazionali realizzati dai docenti delle scuole primarie e secondarie, opportunamente formati dai professionisti ASL per la promozione di una corretta alimentazione e su una coscienza critica nei confronti di pubblicità e media; interventi di peer education, quindi educazione tra pari, sugli studenti nelle scuole secondarie di secondo grado, supportati dai professionisti ASL, sui temi dei corretti stili di vita e per favorire l’empowerment di comunità e interventi sui genitori della scuola dell’infanzia e primaria volti a migliorare ovviamente l’health literacy delle famiglie e l’empowerment degli studenti.
Nell’anno scolastico 2022-2023 questi interventi hanno coinvolto circa 12.000 studenti e quasi 1.000 docenti. La rilevazione dell’indagine è uno studio multicentrico internazionale per approfondire lo stato di salute dei giovani di 11, 13, 15 e 17 anni e il loro contesto scolastico e sociale.
L’obiettivo principale dell’indagine è accrescere la conoscenza di determinati stati di salute e del benessere degli adolescenti al fine di poter meglio orientare le politiche nazionali di prevenzione e promozione della salute rivolte ai giovani.
Con riferimento alla determinazione G16563 del 28 novembre 2022, con cui è stata recepita l’intesa del 22 giugno 2022 sul documento “Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione”, ha proceduto all’accertamento e impegno a favore delle Aziende del servizio sanitario dell’importo complessivo di 2.397.500 euro per l’attuazione del piano di attività biennale “Potenziamento dell’assistenza a persone con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione” della Regione Lazio.
Si rappresenta che le attività progettuali dovranno concludersi improrogabilmente entro e non oltre il 30 settembre del 2024. È tutto un progetto che sta procedendo con data definita dall’intesa del 21 giugno 2022.
Con la nota della Regione Lazio è stato trasmesso alle Aziende del servizio sanitario regionale il modello di rendicontazione. Quindi, alla fine di questo progetto è chiaro che le ASL dovranno rendicontare alla Regione. Le Aziende del servizio sanitario dovranno inviare all’Area Rete Integrata del territorio una rendicontazione dettagliata attestante l’impegno di spesa di almeno l’80 per cento della prima quota erogata dal fondo e dai risultati ottenuti entro e non oltre il 15 ottobre 2023, per consentire alla Regione, alla Direzione Salute della Regione, di presentare al Ministero della salute i risultati regionali secondo la tempistica stabilita dall’intesa entro e non oltre il 30 ottobre 2023.
Quindi, rendicontazione entro il 15 ottobre e la Regione, la Direzione Salute della Regione, entro il 30 ottobre dovrà trasmettere la rendicontazione al Ministero.
Finisco, Presidente.
Con determinazione del 2 febbraio 2023, la G01249, è stato istituito il tavolo tecnico di confronto, quello al quale si riferiva lei, con le aziende sanitarie del Lazio, previsto dall’intesa 122 del 21 giugno 2022, al fine di monitorare l’adeguatezza dell’investimento della quota del fondo DNA, che il fondo disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, stanziato dal Ministro della salute per gli interventi previsti dal piano di attività biennale “Potenziamento dell’assistenza a persone con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione della Regione Lazio”.
Il tavolo è stato convocato, Consigliere, per sua notizia, il 1° marzo 2023. Sono seguite altre riunioni mensili. Quindi, ovviamente, la Direzione sta monitorando tutto questo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore.
Ha facoltà di replica per due minuti. Vi chiedo di rispettare i tempi. Due minuti.
Speaker : TIDEI (A-IV-C).
Grazie, Presidente.
Sono chiaramente felice del fatto che comunque, questo lo sapevamo già, si stia svolgendo, si sia svolto comunque un importante lavoro di prevenzione nelle scuole, grazie chiaramente alla collaborazione con gli istituti scolastici. Io, però, nell’interrogazione avevo chiesto…
Assessore, io mi rendo conto che lei giustamente viene qui con grande pazienza e anche buona volontà a rappresentare il Presidente su una delega che chiaramente ha tenuto il Presidente, però volevo conoscere proprio lo stato d’attuazione. Io l’avevo già scritto nell’interrogazione che il tavolo tecnico era stato istituito e quindi chiaramente che ci siano delle riunioni di un tavolo tecnico istituito non mi meraviglio. Però, volevo, magari, ma probabilmente ho sbagliato a non specificare nell’interrogazione, capire lo stato di attuazione di quel Piano, indipendentemente da quelle che sono le date limite per la rendicontazione.
Per esempio, sarebbe stato interessante capire se c’è la volontà o comunque il lavoro di qualche ASL per l’istituzione di questi ambulatori, perché comunque uno per ASL ce ne dovrebbe essere. Ecco quindi, magari scendere un pochino più nel dettaglio. Magari presenterò un’altra interrogazione, appunto dettagliando forse anche meglio il testo dell’interrogazione, però è importante capire. Siccome si tratta veramente di un tema enorme e che tra l’altro ha delle ripercussioni sul piano sociale veramente grandi, magari capire più nel dettaglio che cosa le ASL stanno facendo nell’attuazione di questo piano.
Questo mi sarebbe piaciuto. Chiaramente la ringrazio per le informazioni che ci ha fornito e anche chiaramente per aver ricordato che comunque c’è un lavoro di prevenzione, che è altrettanto importante rispetto a quello della cura. Però, ecco, sono comunque di nuovo a pregare l’Amministrazione che oggi lei rappresenta in quest’Aula di assumere questa questione come una questione prioritaria sia sul lato dell’attuazione di questo Piano biennale di interventi finanziato dal Governo, ma anche, poi, di una autonoma iniziativa per aumentare i posti residenziali, di cui chiaramente ancora la Regione è carente.
Grazie, Assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Poi l’Assessore integrerà ulteriormente la sua richiesta.
Ultima interrogazione, la n. 19, a firma della consigliera Mattia. Prego, ne ha facoltà, per cinque minuti.
Speaker : MATTIA (Pd).
Grazie, Presidente. Buongiorno. Buongiorno a lei e buongiorno all’Aula.
Il giorno 27.06.2023 i sindacati CGIL, CISL e UIL apprendono la comunicazione ufficiale relativa all’apertura della procedura di licenziamento collettivo di oltre cento unità per OSS e infermieri impiegati nell’appalto del Policlinico Umberto I nonostante i sindacati avessero già manifestato l’intenzione di procedere a un’interlocuzione con le cooperative di riferimento Coop Medihospes e Nuova Coop Sociale, insieme con il direttore generale e gli altri organi istituzionali del Policlinico Umberto I al fine di evitare tale eventualità.
Con nota del 28 giugno 2023, i suddetti sindacati hanno dichiarato l’apertura congiunta dello stato di agitazione e procedura di conciliazione ai sensi dell’articolo 2 della legge 2 giugno 1990. In particolare, la procedura è stata inviata in seguito alla disdetta di un contratto da parte della Direzione generale del Policlinico Umberto I senza mettere in atto le procedure di reinternalizzazione del personale sanitario, come previste dalla legge 234 del 2021.
Ricordo che queste operatrici e questi operatori sanitari durante il Covid venivano chiamati eroi. Ricordo che ci sono delle ASL, come l’ASL RM2, che stanno facendo dei concorsi e non viene assolutamente preso in considerazioni tutto il personale sanitario che lavora all’interno delle cooperative.
Nel momento in cui si fanno questi concorsi, non ci sono delle agevolazioni per chi già lavora all’interno delle ASL. Ricordo anche a questa Amministrazione che nel 2022 è stato stipulato un accordo tra la Regione Lazio e tutte le parti sindacali, proprio per l’internalizzazione dei servizi sociosanitari. Quindi, noi siamo a richiedere al presidente della Regione Rocca quali iniziative vuole intraprendere per salvare il posto di lavoro di queste lavoratrici e di questi lavoratori. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Risponde l’assessore Maselli per tre minuti. Ne ha facoltà.
Speaker : MASELLI, Assessore.
Grazie, Presidente.
La consigliera Mattia nell’interrogazione lamenta la mancata attivazione delle procedure di reinternalizzazione previste, come sappiamo, dalla 234 del 2021.
A tal proposito, si osserva che la disposizione che lei ha richiamato nell’interrogazione, nel prevedere la possibilità di reinternalizzare i lavoratori delle cooperative, consente alle aziende di avviare procedure selettive con riserva di posti nella misura non superiore al 50 per cento. Quindi, c’è, ovviamente, da parte del legislatore nazionale e da parte di tutte le Regioni, questa volontà di reinternalizzare il personale precario che lavora presso le cooperative, presso strutture che lavorano, che fanno servizi, strutture sanitarie, ma, chiaramente, ci sono dei paletti, come lei sa bene. Intanto, la misura per queste persone non può essere, nei bandi, superiore al 50 per cento di quelli disponibili destinati al personale con almeno tre anni di servizio impiegato in mansioni sanitarie e sociosanitarie, nei servizi esternalizzati, che abbia garantito assistenza ai pazienti ‒ come sappiamo tutti quanti bene ‒ in tutto il periodo compreso tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2021.
Questa disposizione, che consente, nel rispetto dei princìpi costituzionali, un accesso agevolato ‒ come giustamente diceva lei ‒ al pubblico impiego per i lavoratori delle cooperative, individua a ben vedere stringenti limiti, che ogni procedura di internalizzazione deve rispettare. Tali limiti attengono al fatto che occorre avviare delle procedure selettive, che i candidati devono aver prestato servizio per almeno tre anni ‒ come dicevo prima ‒ ed essere stati impiegati nel periodo emergenziale (gennaio 2020-dicembre 2021). Infine, la riserva avrà ad oggetto un massimo del 50 per cento dei posti disponibili.
Non deve sfuggire, inoltre, che ogni azienda ha i propri lavoratori precari, ovviamente, reclutati a tempo determinato durante il Covid, che aspirano alle stabilizzazioni Madia o a quelle dell’articolo 1 della legge n. 234/2021. Si segnala che tali procedure sono tuttora in corso ‒ quindi, sono in corso ‒ e i nuovi termini attualmente in vigore consentono di stabilizzare i lavoratori assunti con soli 18 mesi di servizio, di cui 6 mesi durante la pandemia, fino al 31 dicembre 2024. Oltre al fatto che alle procedure di internalizzazione possono partecipare tutti i lavoratori impiegati anche in altre aziende, con il prevedibile coinvolgimento di grandi numeri di candidati, evidentemente, appare evidente che la salvaguardia dell’occupazione debba essere contemperata anche con la tutela delle aspettative di coloro che hanno superato le prove di un concorso, collocandosi utilmente in graduatoria.
È il caso, consigliera Mattia, degli oltre 7.000 infermieri, come sa bene il consigliere D’Amato, che durante il Covid hanno affrontato e superato il concorso dell’Azienda ospedaliera Sant’Andrea. Tra questi, nel rispetto del principio di stabilità, ben 654 sono stati avviati dalla Direzione Salute proprio al Policlinico Umberto I, al fine di potenziarne i servizi, eccetera.
È chiaro che è un tema molto serio, questo, molto delicato. Colgo l’occasione di questa interrogazione per dire che sarebbe auspicabile ‒ il Consiglio è sovrano, ovviamente ‒ affrontare un dibattito, magari dedicare un Consiglio regionale a questo tema della reinternalizzazione, della stabilizzazione. Tutti quanti sappiamo che questi paletti, che ci sono, sono paletti stringenti, che, quindi, non danno ‒ diciamo così ‒ spazio, sfogo a tutta la platea, importantissima e preziosissima. Tutti sappiamo quello che hanno fatto questi operatori.
È chiaro che qui ci deve essere una volontà unanime, non solo regionale, come lei sa bene, ma anche una volontà nazionale, di poter andare incontro, quindi portare avanti un grande processo di stabilizzazione di questo personale.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore.
Diamo la parola, per la replica, alla consigliera Mattia.
Speaker : MATTIA (Pd).
Grazie, Presidente. Assessore, la ringrazio. Come sa, in tutto il Lazio, ma in tutta Italia abbiamo una carenza di operatori sanitari, da una parte, da medici a infermieri; dall’altra, c’è l’assurdità di queste operatrici e operatori che lavorano all’interno delle cooperative. Al di là del tecnicismo, che ‒ come dice lei ‒ noi dobbiamo rispettare, credo sia arrivato il momento che ci sia una volontà politica unanime, sia per risolvere il problema occupazionale, ma anche per risolvere tutto l’altro problema che riguarda, poi, le tante pazienti e i tanti pazienti che non hanno le cure adeguate.
Grazie, Assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Mattia.
Iniziamo con la seduta n. 10 del 19 luglio 2023.
Comunico che sono stati presentati i seguenti atti: proposte di legge regionali dal n. 42 al n. 45; mozioni dal n. 33 al n. 35; interrogazione a risposta scritta n. 14.
Comunico che i consiglieri Capolei, Valeriani e Bonafoni hanno sottoscritto la proposta di legge regionale n. 19.
È pervenuta risposta scritta alle interrogazioni nn. 5 e 6.
Comunico che la vicepresidente della Giunta regionale, Roberta Angelilli, sarà assente nella seduta odierna poiché impegnata in attività istituzionali e che, ai sensi dell’articolo 34, comma 5, del Regolamento dei lavori del Consiglio, sarà computata come presente ai fini della fissazione del numero legale.
Vorrei ricordare, oggi, la data del 19 luglio 1992, che rappresenta una ferita aperta per chi crede in un’Italia giusta. Nell’attentato, avvenuto 31 anni fa a Palermo, persero la vita, oltre al giudice Paolo Borsellino, cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina ed Emanuela Loi, prima donna vittima caduta in servizio.
Sono passati 31 anni e, comunque, deve restare alta l’attenzione, perché la legalità, la libertà, la lotta alle mafie costituiscono valori prioritari e imprescindibili della nostra democrazia, che vanno sempre portati avanti, soprattutto verso i giovani. È indispensabile insegnare loro la cultura del rispetto della legalità e della libertà.
Questa mattina il Presidente della Repubblica, Mattarella, ha dichiarato che la Repubblica si inchina alla memoria di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta.
Anche il Consiglio regionale oggi si inchina alla memoria di questi eroi e al loro sacrificio, con il suo minuto di silenzio.
(L’Aula osserva un minuto di silenzio)
Grazie.
Prima di procedere ai lavori d’Aula, proprio perché oggi ricorre questo anniversario e abbiamo ricordato i valori della libertà e della democrazia che hanno rappresentato queste persone, vorrei stigmatizzare l’occupazione che sta avvenendo da parte di sedicenti movimenti per la casa presso le palazzine della Giunta. Penso che la politica debba necessariamente portare ascolto verso le difficoltà e i problemi. Nello stesso tempo, però, i problemi devono essere manifestati in maniera democratica. Non si può pensare di fare occupazioni e poi chiedere appuntamenti. Prima si chiedono gli appuntamenti e poi si manifesta il dissenso, in forme democratiche e pacifiche, come fanno tutte le persone.
Procediamo ai lavori dell’Aula.
Colleghi, intanto invito gli uffici a rispettare il Regolamento dell’Aula e invito gli uffici a indossare la giacca in Aula.
C’era qualcuno che voleva interviene sull’ordine dei lavori? No, ho visto male, quindi aspettiamo qualche minuto che arrivi la documentazione in Aula.
Prego.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Grazie, Presidente.
Volevo solamente un chiarimento proprio sull’ordine dei lavori. Ho visto che sono arrivati i subemendamenti all’emendamento dell’Assessore che effettivamente modifica la tabella. Quindi, in teoria, decadono gli emendamenti che avevamo fatto sulla vecchia tabella, perché sostituita dalla nuova. Però vedo che nel fascicolo comunque vengono riportati anche gli emendamenti, quindi chiedo a lei, Presidente, se vengono accettati gli emendamenti, e quindi possiamo ritirare i nostri sub; oppure, se dobbiamo fare la discussione sui sub, e quindi gli emendamenti decadono.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
È ovvio che sono stati presentati dei subemendamenti, che chiaramente sono rimessi all’Aula. Quindi, nel momento in cui l’Aula approverà o meno, a quel punto decadono o meno gli altri emendamenti presentati. Quindi, nella procedura lei li ritroverà nella fascicolazione perché l’Aula si deve esprimere su quel subemendamento: sono stato chiaro?
Oggi lei li trova a sostegno di un nuovo subemendamento. Qualora venga accettato, accolto dall’Aula il subemendamento, decade il precedente. Se, cosa contraria, non viene accolto dall’Aula, allora si torna alla fascicolazione con gli emendamenti presentati. Sto imparando anch’io, ha visto? Colleghi, non abbiamo sospeso l’Aula perché sta arrivando una documentazione, per questo non abbiamo sospeso l’Aula. L’Aula rimane aperta.
È una questione riguardante il Centro Stampa.
Colleghi, se prendiamo posto, iniziamo con la proposta di legge regionale n. 39 “Variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2023-2025, Disposizioni varie”.
Io invito i colleghi a prendere posto, così vale anche per il collega Ciarla. Dopodiché, invito l’Assessore per la sua relazione.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Grazie, Presidente, grazie colleghi per aver avuto la pazienza di attendermi. Già ci siamo confrontati in Commissione su questa proposta di legge, che muove le sue premesse dall’utile di esercizio 2022 di COTRAL, e in parte da restituzione di progetti non realizzati di Lazio Innova per un totale di 15.286.921. Con questa proposta di legge, che si compone di quattro articoli, sono autorizzate in particolare variazioni di bilancio finanziario della Regione Lazio 2023-2025, ai sensi dell’articolo 51, comma 1 del decreto legislativo 118 del 2011 e dell’articolo 25 della legge regionale 12 agosto 2020 n. 11 (Legge di contabilità regionale).
A seguito delle predette nuove maggiori entrate con la seguente proposta di legge si provvede alle seguenti variazioni in uscita. In parte poi, molte di loro, alcune di loro sono state oggetto, come anticipato dal consigliere Novelli e confermato dal presidente Cangemi, di subemendamento, con la finalità non di precludere l’attività emendativa posta in essere dai Consiglieri, ma anche di recepire alcuni suggerimenti e istanze, tra cui una proprio del consigliere Novelli rispetto, ad esempio, allo scorrimento integrale della graduatoria delle reti di impresa, che ci consentirà così di finanziare tutti i Comuni.
Quindi l’obiettivo non è stato quello di precludere l’attività emendativa dei Consiglieri, tutt’altro, è stato quello di raggiungere e raccogliere in un unico provvedimento una serie di considerazioni che erano state mosse in sede di Commissione consiliare. Quindi, oltre all’articolo 1, di cui tratterò nella fase di illustrazione del subemendamento, la legge si compone di ulteriori tre articoli nel suo provvedimento originario, più altri tre articoli oggetto di emendamento.
In particolare, all’articolo 2 abbiamo inserito il sostegno dell’attività relativa alla volontà di sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Con questo articolo si dettano disposizioni finalizzate a favorire la partecipazione e la promozione delle Regioni ai progetti e alle iniziative volte a sostenerne la candidatura attraverso una specifica autorizzazione di spesa di parte corrente da iscriversi nel Programma 01 “Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare” della Missione 16 pari ad euro 50.000 per l’anno 2023 ed euro 100.000 per ciascuna annualità 2024-2025.
Infine, l’articolo 3 della PDL originaria approva l’articolo di previsione dell’Istituto regionale per le Ville Tuscolane (IRVIT) ai sensi dell’articolo 49, comma 3, della legge n. 11 del 2020.
Con l’approvazione del bilancio da parte del Consiglio regionale, previo parere del CoReCoCo, che mi sembra sia stato espresso proprio questa mattina, e ringrazio la presidente Mattia, termina il regime di gestione provvisoria in cui si trovava l’ente ed infatti in occasione dell’approvazione dell’ultima legge regionale di approvazione del bilancio di previsione della Regione non era stato possibile approvare il bilancio in quanto, oltre ad essere stato trasmesso tardivamente, risultava incompleto e privo di parere del Revisore.
Acquisita la documentazione mancante, le competenti Direzioni hanno completato l’attività istruttoria e trasmesso la documentazione al CoReCoCo. Immagino che daremo anche atto nel verbale dell’avvenuta approvazione anche del Comitato regionale di controllo contabile.
Gli articoli aggiuntivi, invece, a cui facevo riferimento sono emendamenti, il primo a firma del sottoscritto e dell’assessore Ciacciarelli, per un totale di 470.000 euro, di cui è inutile che io dia lettura, ma di cui vi do notizia nella relazione illustrativa. Questo emendamento introduce un comma aggiuntivo all’interno dell’articolo 9 della legge regionale n. 19 del 2022, stabilendo la concessione di un contributo straordinario in favore dell’ATER della Provincia di Roma pari ad euro 470.000. Tale contributo è finalizzato a consentire la chiusura dei contenziosi relativi ai trasferimenti patrimoniali dello IACP della provincia di Roma all’ATER del Comune di Roma e all’ATER della Provincia di Roma, con particolare riferimento al trasferimento di proprietà a valore di inventario del cespite relativo all’immobile sito in Roma, via Ruggero di Lauria n. 28 ai sensi del comma 80 del citato articolo 9 della legge regionale n. 19 del 2022. In questo modo saniamo una volta per tutte il trasferimento di proprietà. Vedo il consigliere Valeriani che, essendo stato precedente Assessore alla casa, sa di cosa parliamo. Quindi, diamo finalmente completezza a un accordo che risaliva a molti anni fa.
Con il successivo emendamento all’articolo 3 introduciamo il 3 bis. Questo è un emendamento modificativo delle disposizioni in materia di trasporto pubblico locale di cui all’articolo 7 commi dal 31 al 35 della legge n. 28 del 2019. Con questo si abilita l’entrata in vigore entro la data del 1° gennaio 2025 delle unità di rete per i servizi di trasporto pubblico urbano su gomma diversi da quelli di competenza di Roma Capitale.
È stabilito, inoltre, che, con apposita deliberazione della Giunta regionale, verranno definiti, sempre entro la medesima data, i criteri e le modalità per l’individuazione dei servizi minimi e delle risorse da assegnare alle predette unità di rete.
La previsione del nuovo termine è riferita anche alle funzioni attribuite ad ASTRAL ai sensi delle disposizioni in oggetto.
Con questo emendamento, di fatto, proroghiamo, anche su richiesta di ASTRAL, l’avvio dei famosi ambiti ottimali per il trasporto pubblico, la cui scadenza sarebbe stata quella mi sembra del 30 settembre. Ovviamente, nell’impossibilità di provvedere a fornire tutto il materiale, i veicoli di trasporto ai concessionari che si sarebbero aggiudicati la gara, si è reso necessario prorogare questo termine.
Anche questo è un adempimento al Consiglio, già noto nelle modalità.
L’ultimo emendamento dispone la modifica dell’articolo 9, comma 159, della legge regionale n. 19 del 2022, concernente le funzioni di centralizzazione del sistema dei pagamenti dei fornitori del servizio sanitario regionale. In luogo della data attualmente prevista del 30 settembre è previsto il differimento al 1° gennaio 2024 a partire dalla quale, qualora non fosse costituita l’azienda Lazio Zero la funzione di centralizzazione del sistema dei pagamenti dei fornitori del servizio sanitario regionale è esercitata dall’ASL Roma 1.
Questo emendamento si rende necessario alla luce delle stringenti sollecitazioni che sono venute dalla Corte dei conti rispetto al fatto che contestano che il pagamento di prestazioni del servizio sanitario regionale siano uscite dal perimetro regionale, considerando la società LAZIOcrea, che attualmente svolge questo servizio, non assimilabile a un perimetro regionale. Quindi, con questo provvedimento anticipiamo, anche in vista della parifica del 25 luglio che conteneva questa contestazione, una risposta tempestiva e, nel caso in cui non ci fosse il tempo per costituire e per dare avvio a Lazio Zero che, come sapete, è già legge del nostro ordinamento regionale, le funzioni verranno assegnate alla ASL Roma 1.
Per tutto il resto, magari adesso discutiamo il subemendamento che contiene tutte le misure a cui facevo riferimento e che ha raccolto molte delle indicazioni che sono venute dalla Commissione e dai Consiglieri. Mi riserverei di illustrarne il contenuto quando affronteremo ovviamente la discussione sul subemendamento. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Righini. Credo che voglia intervenire la Presidente del CoReCoCo. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : MATTIA (Pd).
Grazie, Presidente.
Il Comitato oggi è stato chiamato ad esprimere il parere che, come ha detto l’Assessore, è stato un parere positivo. Però, ci corre obbligo in quest’Aula di riportare alcune criticità.
La questione dell’IRVIT è una questione che dobbiamo definire complicata. Abbiamo riscontrato delle inadempienze nel rispettare le scadenze temporali dettate dalla legge di contabilità regionale in ordine all’adozione, alla trasmissione alla Regione dei pertinenti provvedimenti di natura finanziaria.
Presidente, dalla Commissione Bilancio ad oggi se abbiamo potuto dare un parere positivo è soltanto grazie all’interlocuzione positiva che c’è stata da parte del Comitato e l’Assessorato e da parte degli uffici. Non abbiamo ancora il rendiconto del 2021. Si sta chiedendo istruttoria per il rendiconto 2022. Ci sono dei ritardi cronici dovuti proprio sia all’avvicendarsi dei commissari, ma anche alla mancanza di personale.
Questo ha impatto anche sull’attività dell’IRVIT, sulle varie attività. Quindi, io credo che quest’Aula debba essere richiamata ad una seria riflessione e io già annuncio da questo momento che in sede di assestamento presenterò un emendamento di soppressione dell’ente.
Sono sicura che anche l’Assessore, visto che è stata una sua battaglia, sarà contento di questo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Ricordo che quando si annunciano questioni riguardanti fatti istituzionali, quando uno presiede, non si devono aggiungere questioni di lavoro consiliare. Quando lei troverà opportuno il momento per presentare l’emendamento lo farà, ma fuori dal suo ruolo di Presidente del CoReCoCo.
Detto questo, se non ci sono interventi in discussione generale, passiamo al lavoro dell’articolato.
Collega Novelli, vuole intervenire in discussione generale? Prego.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Grazie, Presidente.
Intervengo in discussione generale perché c’è qualcosa che non ci torna. Questa è la seconda variazione di bilancio che viene presentata dall’assessore Righini. In fase di Commissione, sia io che la consigliera Droghei, in qualche modo avevamo chiesto di porre un po’ fine a queste variazioni così sporadiche, una tantum, spot, e di avere una pianificazione, una progettazione più complessiva, quindi un atto più complessivo rispetto anche al bilancio che dovrà essere presentato.
L’assessore Righini giustamente ci ha fatto presente che, verbali alla mano, siamo in una situazione assolutamente drammatica, in particolare perché stiamo aspettando questa parifica della Corte dei conti. Ha usato parole anche molto forti per comunicarci questa cosa. Addirittura, ha detto che, forse, dovremmo restituire le chiavi della Regione. Un qualcosa di veramente importante.
Poi ci svegliamo, però, dopo una settimana, e il presidente Rocca trova 1,2 miliardi di euro addirittura per spostare il Policlinico, fare quattro ospedali, mettere in sicurezza le ASL. C’è qualcosa che non ci torna. Qui qualcuno sbaglia a usare la calcolatrice. Se qualcuno ci dice che siamo in una situazione drammatica, dove non possiamo toccare niente e, dall’altra parte, poi, il giorno dopo... Tra l’altro, sempre grazie ai mezzi di informazione e a una comunicazione da parte dei giornali. Oggi noi vediamo il lavoro di questa Regione solo sui giornali. Tra l’altro, su 100 giorni ha fatto 256 delibere, la Giunta, 19 sedute di Giunta, 97 decreti. Un lavoro impressionante.
Io le chiedo che lavoro abbiamo fatto noi nei primi 100 giorni in Consiglio regionale. Qui dobbiamo metterci d’accordo: o cominciamo a capire che il Consiglio è un organo che non è il passacarte della Giunta, ma è un organo che ha tutta la dignità politica per dare il proprio contributo, oppure i toni si alzano, i toni cominciano a diventare un po’ più forti. Essere esclusi completamente dalla vita politica della Regione Lazio non fa bene a nessuno: non fa bene ai cittadini, non fa bene al nostro ruolo istituzionale.
Nei primi 100 giorni, leggo testualmente, sempre perché abbiamo questa situazione drammatica, che dovremmo restituire le chiavi della Regione, in Giunta sono stati impegnati 2.300.000 euro per i caregiver, 11 milioni di euro per l’ascolto delle persone, 16 milioni di euro per il Giubileo, 240 milioni di euro per il PNRR, nuove risorse per la Roma-Latina, 6.300.000 per le Comunità montane, 9,8 milioni per il piccolo credito e 6 milioni per i taxi NCC. Qui non abbiamo visto niente. Niente. Siete chiusi. Assessore, lo dico a lei perché, purtroppo, non c’è il presidente Rocca. Siete chiusi dentro quella stanza dei bottoni e state gestendo la Regione Lazio per conto vostro. Legittimo. Avete vinto le elezioni. Assolutamente legittimo. Ma un minimo di riconoscimento al lavoro che dobbiamo fare noi qui in Consiglio io lo rivendico. E lo rivendico fortemente. Se vogliamo condividere le cose, quindi fare un’opposizione anche costruttiva, noi siamo i primi. La nostra Capogruppo lo ha detto all’inizio, quando abbiamo fatto l’insediamento. Noi non siamo ideologici, come Movimento. Se una cosa è fatta bene, la votiamo. Se una cosa è fatta male, non la votiamo. Ma portateci qualcosa. Fateci lavorare. Non si è visto nulla. Avete esautorato completamente il Consiglio. Ve ne rendete conto, sì o no? Le Commissioni non stanno lavorando, non stanno facendo nulla. Nulla. Qualche audizione, tra l’altro senza Assessori. È stata incardinata una legge, quella sull’agricoltura sociale, importantissima, fondamentale. Ma tutto in maniera assolutamente grottesca.
Addirittura in un giorno siamo arrivati ad avere quattro convocazioni alla stessa ora, lo stesso giorno. Sembravamo gente alla stazione Termini che aveva perso il treno. Scappavamo da una Commissione all’altra, perché non sapevamo a quale partecipare. Quattro Commissioni il lunedì alle ore 16, tutte insieme, tra cui Sanità e Bilancio. Dici, va bene, ci siamo sbagliati, un errore di distrazione. La settimana successiva abbiamo fatto le Commissioni Speciali, dovevamo fare la votazione per le Commissioni Speciali, e c’era un’altra Commissione, sempre alle 16. Questo orario pazzesco che avete deciso di prendervi in carico. Quindi, corri a votare le Speciali. Corri alla Latini subito ad ascoltare le audizioni per l’agricoltura sociale. Ma siamo impazziti? Ma siamo seri?
Vi chiedo di registrare un po’ le cose. Lo chiedo anche a lei, Presidente, perché in questo caso sta gestendo l’Aula. Lei è garante della centralità politica di questa Istituzione. Non può vederla così sminuita, così svilita. Lei deve in qualche modo, noi dobbiamo in qualche modo intervenire su questa cosa. Non è più possibile andare avanti in questo modo. Non si può più. Noi del Movimento 5 Stelle continueremo a rivendicare la centralità di questa Istituzione democratica. Se è tanto vero che in Giunta si danno delle linee guida e si fa politica, anche qui noi abbiamo il diritto di sapere che cosa state facendo e di avere un minimo di contezza di quello che state facendo. Anche per dare il nostro contributo, il nostro contributo sano. Ma se non ci permettete di fare questo, naturalmente, poi i toni diventano diversi.
Vi chiedo, gentilmente, un po’ un cambio di registro. Ve lo chiedo. Lo chiedo anche al presidente Rocca. Ripeto: tutto quello che si sta facendo noi lo stiamo sentendo dagli organi di stampa, a mezzo stampa. Non è venuto una volta. Una. Lui è anche Assessore alla Sanità. Non è venuto una volta in Commissione a dirci: “Guardate, ho trovato 1,2 miliardi per gli ospedali. Che ne pensate? Come li vogliamo gestire?”. Diteci qualcosa. Dopo noi faremo le nostre proposte. Voi le prendete e le buttate nel cestino. Non è un problema. Ma fateci fare il nostro lavoro.
È vero, nella scorsa legislatura molto spesso il presidente Zingaretti non era in Aula. Lo sto riconoscendo. Lo sto riconoscendo, tranquilli. Ma è altrettanto vero che l’assessore D’Amato, tutte le volte che era chiamato a una interrogazione o veniva chiamato all’interno della Commissione Sanità, era sempre presente. Ora, tra me e D’Amato c’è un oceano politico che ci divide, ma questo gli va riconosciuto. E gli va riconosciuto da tutti. Ogni volta che c’era un’interrogazione stava lì, al posto del consigliere Maselli, e rispondeva sempre. Questo bisogna riconoscerlo.
Concludo, Presidente. Chiedo a gran voce e rivendico l’istituzione, la democraticità e il ruolo di questa Assise rispetto al lavoro della Giunta e auspico un coinvolgimento maggiore, per far sì che noi possiamo in qualche modo svolgere il nostro ruolo di rappresentanti dei cittadini del Lazio, perché, oggi come oggi, qui non si sta facendo nulla.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate. C’è anche un incidente qui in Presidenza. Siamo in emergenza microfono.
Collega, lei si è rivolto alla Presidenza, e ha fatto bene. I Consiglieri si rivolgono alla Presidenza. Quest’Aula, però, non è assolutamente né svilita né mortificata nel lavoro. Io sto qui da troppo tempo per dire quello che ho visto in passato. Quest’Aula è rispettosa del Regolamento. Poi, quello che succede in Giunta è un problema del Governo della Regione. Ma qui il lavoro è sacrosanto, nel rispetto delle regole e di quello che noi siamo stati chiamati a fare.
Prego, collega Valeriani.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Chiedo scusa, si era rotto il pulsante, Presidente.
A me dispiace fare questo intervento sempre alla presenza dell’assessore Righini, ma purtroppo è l’unico Assessore che ci capita di frequentare in quest’Aula, visto che ci siamo visti pochissime volte dall’insediamento, e quasi sempre su tematiche che riguardano l’Assessore al bilancio.
Io non credo che il collega che mi ha preceduto abbia fatto delle critiche alla Presidenza o alla gestione dell’Aula.
Molte delle cose che ho sentito dal consigliere Novelli le sottoscrivo: è semplicemente una preoccupazione che è molto diffusa, penso anche tra i colleghi di maggioranza, di una sensazione di inerzia, di casualità tutto quello che accade in quest’Aula, un’Aula importante: siamo la seconda Regione italiana, per tanti versi siamo forse la Regione più importante d’Italia, quindi avremmo tutti quanti voglia di dare il nostro contributo e tutti quanti voglia di capire che cosa succede in questa nostra Istituzione, mentre, come ha detto il consigliere Novelli, e lo condivido, tantissime cose che vengono raccontate sui giornali, noi non le conosciamo, non le sappiamo.
Vedete quindi il positivo da questo tipo di denunce: c’è una volontà da parte di tutta l’Aula di contribuire a questa legislatura: credo che sia un elemento positivo, non un elemento negativo.
In realtà, come si può confutare quello che ha appena detto Novelli? Sono passati quattro mesi e non è successo niente: niente, zero! Non è successo niente in quest’Aula, benché ottimamente presieduta; non è successo niente, da quello che vediamo e leggiamo sui giornali, in Giunta; e le Commissioni sono abbandonate, lasciate a sé stesse, senza nessun oggetto di trattazione. Il tema è questo: l’oggetto di trattazione di questo Consiglio.
Come non dire però, Assessore, lei sa quanto nel tempo abbiamo costruito un rapporto anche di stima reciproca, io la stimo e lo rinnovo anche oggi questo apprezzamento, la considero una delle figure di maggiore riferimento non per le deleghe, ma per lo spessore politico di questa Giunta; però, come non denunciare che alla prima seduta vera di Consiglio vi siete spaventati: vi siete spaventati. Presentate un sub-maxiemendamento – un subemendamento al subemendamento – che fa decadere tutti gli emendamenti e subemendamenti dell’opposizione. Stiamo parlando di qualche decina di fogli di carta, niente di colossale, abbiamo visto ben altre cose, noi, in momenti diversi, ma di bilancio, non di variazione di bilancio, l’ennesima.
Il tema che pongo è questo: ma c’era proprio tanto bisogno di fare una variazione di bilancio a due settimane dall’assestamento? Mi chiedo: o l’Assessore ci dice che l’assestamento non si fa, tema che vorremmo discutere qui e non apprendere sui giornali; oppure, se si fa l’assestamento, ci spiegate per quale motivo si fa una variazione di bilancio di 16 milioni di euro, anticipando e svuotando di fatto l’assestamento, quando si poteva tranquillamente mettere tutto questo nel contenitore madre? Io lo dico da profano: non ho fatto l’Assessore al bilancio, probabilmente ci sono delle motivazioni tecniche che vorrei che mi venissero date; ma politicamente registro questo. Per quale motivo facciamo l’ennesima variazione di bilancio, la terza seduta su dieci che dedichiamo a questi passaggi di variazione di bilancio, e lo facciamo a due settimane dall’assestamento? Sì, due. Due.
Intanto, io mi sarei aspettato un plauso per il fatto che vi abbiano lasciato col COTRAL 16 milioni di euro. Quando siamo arrivati noi il COTRAL ci lasciava solo debiti. Oggi il COTRAL stacca un dividendo di 16 milioni di euro, ed è un elemento positivo, importantissimo che va preservato.
Io penso che però, Assessore, me lo lasci dire, perché li dividiamo in tutti questi rivoli e rivoletti? Mi dà una sensazione strana, questa variazione di bilancio: pratiche vecchie, che stanno bene dentro una programmazione di bilancio annuale. Ma sulla variazione io avrei impegnato quelle risorse su quelle che io ho ascoltato anche da lei e dal presidente Rocca come priorità. È vero infatti che sanate una cosa che ho seguito molto, molto a fondo, questa della sede dell’ATER della provincia di Roma, ha fatto bene a ricordare che è una storia che viene da molto, molto lontano, ottimo, bravi; però qui ci sono anche altre cose, che non mi pare abbiano questo carattere di urgenza, a meno che qualcuno mi smentisce. Perché cioè non si possono fare fra due settimane le sagre, gli oratori, le manifestazioni estive, le ville storiche, le aree protette, l’ARSIAL? Poi vicino ci mettiamo il contributo alla candidatura di Roma Expo 2030, una cosa importante; ma che ci azzeccano queste cose? Ma non avevamo detto che le priorità erano altre, Assessore? Non avevamo detto che le priorità di tutta l’Aula erano il fondo taglia-tasse, su cui ancora non abbiamo appreso se ci sono o meno novità dal Governo nazionale. Voi – lei e il Presidente – siete venuti in quest’Aula e ci avete informato che era in corso una trattativa, un’interlocuzione con il Governo nazionale, per sapere se si potessero strappare quelle risorse che ci debbono per non andare in difficoltà. Si ricorda? Io enunciai un’anomalia, cioè che non c’è stato l’adeguamento neppure dell’Istat, della svalutazione del 10 per cento, quindi di fatto c’è un taglio di un miliardo di euro alla sanità del Lazio.
Io quindi mi sarei aspettato anche simbolicamente, un euro, Assessore, un euro, anche se quel fondo ha bisogno di ben oltre 16 milioni, non sono ingenuo, ma un segnale per dire: la nostra priorità è quella, tant’è che i miei subemendamenti, sottoscritti da tutti i colleghi del Partito democratico erano finalizzati a questo: dare un’indicazione di utilizzare quelle risorse su questa priorità, perché la prima cosa vera che è accaduta in questa legislatura, non potendo rifinanziare quel fondo, è stata quella di aumentare la tassazione ai cittadini della nostra Regione: non so se è chiaro. Quindi, se ci sono due spicci, io avrei fatto una scelta diversa. Qui c’è anche l’Assessore ai trasporti, Fabrizio Ghera, che sa bene che incombe una spada di Damocle sul nostro sistema tariffario regionale, il sistema Metrebus, che è oggetto di un automatismo per cui quelle tariffe, l’ho spiegato anche a lei, mi sono confidato con lei su questo tema: essendo venute meno le garanzie regionali per il sostegno a Trenitalia negli impegni sull’adeguamento del parco rotabile dei treni, vanno aumentate le tariffe. Questo significa portare il biglietto dell’ATAC da 1,50 euro a 2 euro, e un aumento degli abbonamenti annuali del 35 per cento: un salasso per mezzo milione di cittadini del Lazio.
Quel fondo per essere adeguato a contenere questo meccanismo di aumento… Ha fatto bene l’Assessore a dire che adesso, ad agosto non c’è l’aumento; ci sarà a gennaio, però. Per fare quella manovra ci vogliono poco più di 20 milioni di euro: ce n’erano 16, qua, potevamo fare un piccolo sforzo, potevamo mettere qualche soldo in questa manovra.
Io semplicemente non avevo presentato nessun emendamento ostruzionistico. I temi sono solo due: mi dispiace che per la prima volta nella storia…Io ho fatto anche il Capogruppo, in quest’Aula, e i colleghi che oggi sono diventati Assessori tante volte mi hanno rinfacciato l’uso del sub-maxiemendamento durante momenti di bilancio. Questo accadeva in manovre complesse, difficili, con 10.000 emendamenti e subemendamenti presentati legittimamente dalle opposizioni; ma quello era lo scenario. Fare un subemendamento per far decadere poche decine di emendamenti e subemendamenti da parte delle opposizioni secondo me è un segnale brutto. Forse vi è sfuggita la frizione; forse vi è sfuggita la fruizione. E non ci può neanche dire per raccogliere qualche indicazione, perché pure là, Assessore, raccogliamo l’indicazione per lo scorrimento delle graduatorie sulle imprese e…
Non mi pare. Non mi pare. Non mi pare. Nel sub che ho letto non mi pare che ci sia…
Speaker : PRESIDENTE.
Scusi, Assessore. Scusi.
Consigliere Valeriani, si rivolga alla Presidenza lei.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Io non ho detto niente. Ha parlato l’Assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Anche l’Assessore. Grazie.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Mi sono solo fermato.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha ragione, ha ragione.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Quindi mi sembra, francamente, una reazione da fallo di reazione. Mi sembra che alla prima occasione in cui ci saremmo potuti confrontare sulla politica, non sull’ostruzionismo, perché c’è un tesoretto, ce lo possiamo intestare questo tesoretto noi opposizione? Avremmo fatto tante cose sbagliate, ma questi 16 milioni sono frutto di una buona gestione. C’è una scelta politica che la Giunta compie per ripartirli in mille rivoli che io contesto e noi pensiamo, Presidente, mi fa piacere che sia seduto anche lei tra noi, noi pensiamo che le priorità siano altre rispetto agli oratori, rispetto alle aree verdi, rispetto alle sagre, alle feste tradizionali. Questi 16 milioni intanto li potevate mettere dentro l’assestamento di bilancio perché, lo ribadisco, adesso c’è il Presidente, o l’assestamento di bilancio non si fa, ed è una notizia, ma se si fa l’assestamento due settimane prima, Presidente, che senso ha fare questa variazione?
Ecco, io spero, visto che la discussione sugli emendamenti e subemendamenti presumo non si potrà fare perché nel momento in cui verrà chiamato il subemendamento dell’Assessore la maggioranza, legittimamente, lo voterà, decadranno tutti i documenti presentati. Quindi, la notizia, Novelli, è questa. Il meccanismo è questo. Non c’è nessun argomento da discutere. Ci sarà soltanto una relazione spero esauriente in risposta a questi temi che abbiamo sottoposto da parte dell’Assessore. Io penso che sia stato un errore. Così si mette su un crinale sbagliato questa legislatura e si dà un segnale molto, molto sbagliato alle opposizioni. Ci regoleremo di conseguenza.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Valeriani.
Ha chiesto di intervenire il collega Bertucci. Ne ha facoltà.
Invito i colleghi a prendere posto. Grazie. Siamo in discussione generale.
Speaker : BERTUCCI (FdI).
Grazie, Presidente.
Ho sentito i primi interventi, immagino ne seguiranno altri, dei colleghi della minoranza. Mi sarei aspettato, in realtà, in via preliminare, all’inizio dei loro interventi intanto che stigmatizzassero quello che sta accadendo in questo momento nella sede della Giunta regionale. Evidentemente è un fatto che non arreca disturbo e che evidentemente non porta nessun tipo di nocumento a questa Amministrazione regionale.
Si vuole parlare soltanto dei numeri. Dovremmo parlare dei numeri che abbiamo trovato, perché stiamo mettendo, come si dice poco elegantemente ancora delle pezze a questo bilancio.
Questa variazione intanto parla di una prima programmazione, perché ho visto i subemendamenti, alcuni apprezzabili, il che non vuol dire, ovviamente, che saranno poi magari accolti da questa maggioranza, ma possono essere un primo spunto di confronto rispetto, per dirne una, i 2 milioni che sono destinati a Lazio DiSCo, dove magari possono intervenire delle attività politica affinché poi si possa andare a dirimere anche la questione magari degli studenti. Abbiamo visto quelle che sono state le proteste rispetto alla possibilità degli alloggi degli studenti.
In realtà si vuole polemizzare sui numeri, anche poco elegantemente sui lavori della Commissione, delle Commissioni, sui lavori dell’Aula, quando io credo che ci sia un numero di proposte di legge depositate da questa maggioranza già consistente, ci sia un lavoro delle Commissioni che sia qualitativo. Ho sentito prima il consigliere Novelli rispetto anche ai lavori della Commissione. Intanto parlo per me, ma non solo per me, partecipando anche alle altre Commissioni, la Commissione bilancio credo si sia riunendo con frequenza, con impegno e non siano vuote nell’oggetto, collega Valeriani, perché poi a volte, è successo anche ieri, si chiedono i termini per poter portare delle osservazioni rispetto ad un programma, parlavamo della Commissione Cultura, e poi l’opposizione, dopo che la maggioranza accoglie, ovviamente, naturalmente, la richiesta di questi termini, non presenta nulla. Allora, spiegateci, chiedete i lavori della Commissione e poi siete latitanti rispetto agli stessi lavori e dilatate i tempi di questi lavori delle Commissioni. Anche qua servirebbe coerenza. Continuate a far perdere tempo, evidentemente, alle Commissioni rispetto a quello che dovremmo fare.
Noi siamo più che disponibili, l’ha detto, mi sembra, in ogni occasione, e comunque durante i lavori della Commissione, l’assessore Righini, a condividere quello che è il percorso programmatico di questa legislatura. Lo dobbiamo fare nei modi e nei termini che indicheremo. Con l’Ufficio di Presidenza della Commissione Bilancio mi sembra che ci sia la serenità, non parlo ovviamente di altro, ma quantomeno la serenità per programmare i lavori, soprattutto poi sull’assestamento, che sarà calendarizzato nella Commissione e quindi ovviamente arriveremo a lavorare durante le sedute della Commissione, ma non si dica che noi esautoriamo del dibattito l’Aula del Consiglio regionale. Non si dica, ovviamente, che il Consiglio regionale viene umiliato rispetto ai lavori della Giunta.
Sapete e sappiamo benissimo che siamo su livelli diversi e noi qua continuiamo a confrontarci su quelle che sono le linee programmatiche che poi ha portato, legittimamente, a seguito di un voto, all’elezione della Giunta Rocca.
Ecco, se ci dite che non condividete la nostra linea politica, mi sembra una cosa assolutamente naturale. Che ci diciate che vorrete in seguito anche dare un vostro contributo anche questo mi sembra naturale e non mi sembra che ci siano state delle barricate in tal senso. Però, che poi, ovviamente, non si possa neanche questa maggioranza e questo Governo esprimere rispetto alla attuazione della programmazione, su questo crediamo che siano degli interventi pretestuosi e quindi poi mi riserverò nel merito, Presidente, di intervenire successivamente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Ha chiesto di intervenire la collega Mattia. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : MATTIA (Pd).
Grazie, Presidente, di nuovo.
Oggi in quest’Aula si sta verificando qualcosa che non era mai accaduto prima e che rende molto chiara la modalità di questo Governo della Regione Lazio e di questa maggioranza.
Nonostante l’opposizione si sia dimostrata fin qui molto collaborativa, lo diceva bene il collega Valeriani, abbiamo presentato soltanto qualche emendamento, non abbiamo fatto ostruzionismo, quindi, dicevo, nonostante questo atteggiamento pienamente collaborativo dell’opposizione, la maggioranza oggi ha deciso di presentare un subemendamento tombale che azzera totalmente ogni possibilità di dialogo e di confronto democratico in quest’Aula, che al dialogo e al confronto democratico è istituzionalmente deputata.
L’Assessore afferma di aver accolto nell’emendamento alcune questioni poste dall’opposizione in sede di Commissione, ma io voglio ricordare che la Commissione si è limitata semplicemente a rinviare il provvedimento all’Aula e che l’Aula, quest’Aula, piaccia o no, continua ad essere sovrana. Nessuna delle questioni poste dall’opposizione ha trovato una sola risposta, ma non solo una risposta, neanche ascolto.
Non c’è stato il rifinanziamento della legge regionale sull’invecchiamento attivo, non ci sono stati i rifinanziamenti dei buoni sport. E ricordo che quella misura era stata introdotta anche grazie a voi, anche grazie all’opposizione per tanti giovani e per tante famiglie. Non abbiamo avuto rifinanziato di nuovo il capitolo dell’imprenditoria femminile. È chiaro a tutti qual è l’opinione di questa maggioranza per le donne. Le donne non devono lavorare, le donne non devono fare impresa per questa maggioranza, ma devono stare soltanto a casa e devono fare le mamme. E poi di nuovo si parla di maternità unita alla fragilità, e sono ancora qui a ricordarlo che è un concetto sbagliato perché la maternità è sempre qualcosa di potente. È la donna che dà la vita.
Non è stata rifinanziata la legge sulla sicurezza sul lavoro in un anno in cui le vittime del lavoro hanno superato già la quota mostruosa di 500 lavoratori, così come vengono definanziati il premio per l’impresa per la sicurezza e i contributi alle imprese per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro e anche quei contributi dati ai minori figli di caduti sul lavoro. Anche questa era una norma che avevate voluto voi nella scorsa legislatura, nelle leggi che abbiamo approvato.
Definanziate il progetto “Ossigeno”. Eppure è sotto gli occhi di tutti la questione climatica. Non c’è nessuna attenzione ai territori. Siete venuti tutti quando c’è stata la tromba d’aria a Valmontone e ancora stiamo aspettando delle risposte. Nel giorno in cui è decaduto l’ergastolo, avete depotenziato il premio dedicato a Willy Monteiro, lo avete azzerato, e così per Donatella Colasanti e Rosaria Lopez. Avete spostato anche la panchina da davanti la sede principale della Regione. Ricordo che Donatella Colasanti era una dipendente della Regione Lazio.
Ancora, il subemendamento tombale dell’assessore Righini, con cui si tolgono 5,3 milioni di euro al trasporto pubblico locale del Comune di Roma Capitale. Questo è un attacco politico ben preciso al Governo di Roma Capitale. Quindi, con ogni evidenza, si tratta di una situazione molto grave, che configura da oggi una vera e propria emergenza democratica della nostra Regione. Lo sottolineo. È inutile che ride, Assessore.
È altrettanto evidente che, a fronte di questa emergenza democratica, come ha ben spiegato il collega Valeriani, da oggi anche le modalità operative del nostro fare opposizione dovranno cambiare radicalmente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Intanto, collega, non permetto a nessuno, a nessuno, di dire che in quest’Aula non si rispettano le regole democratiche. Non lo permetto, non lo permetto, perché non è così. Poi, ognuno è libero di pensarla come vuole, ma non si possono fare affermazioni così gravi, perché mi sembra che ci sia un rapporto civile e democratico in quest’Aula. Poi uno può essere contrario o meno alle procedure, ma questo è un altro discorso.
Detto questo, io credo che possiamo iniziare il lavoro dell’articolato.
Prego.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Grazie, Presidente.
Credo che tutto ruoti intorno a un paio di considerazioni su cui ci dobbiamo però intendere. Non vi sfuggirà che questa Amministrazione come suo primo atto ha dovuto tagliare dal bilancio regionale, in quanto obbligati a finanziare i 218 milioni di euro di disavanzo finanziario e sanitario con mezzi propri, con risorse di bilancio proprie e siamo stati costretti a fare questo atto dolorosissimo per onorare gli impegni che avevamo assunto con la Corte dei conti, che ci invitava ad una serie di iniziative.
L’attività di questi primi quattro mesi è stata finalizzata a creare le condizioni per poter essere credibili nei rapporti istituzionali e anche con gli interlocutori istituzionali ed è di ieri la notizia che le società di rating hanno confermato un outlook stabile per la nostra Regione, e credo che questo parere positivo delle società di rating sia stato figlio anche di qualche scelta difficile e dolorosa che abbiamo dovuto adottare.
Voglio chiarire. Io rivendico e riconfermo nella sua totalità le mie dichiarazioni rese in Commissione, che vi rinnovo. La mia maestra delle elementari quando mi ha insegnato l’aritmetica mi spiegava che non bisogna mai sommare le mele con le pere. Allora, se partiamo da questo assunto, e magari può essere utile a tutti per comprendere, chi sul bilancio regionale confonde le risorse libere con quelle vincolate, dovrebbe prima studiare, ripassare un po’ di contabilità e poi magari intervenire, perché non c’è nessuna distonia tra le mie dichiarazioni in Commissione e la conferenza stampa del presidente Rocca di due giorni fa, in cui ha annunciato una serie di misure in materia di edilizia sanitaria, per il semplice motivo che il presidente Rocca parla di risorse vincolate, io parlo di risorse libere, perché se la parifica del 25 luglio in Corte dei conti sulla residua materia sanitaria per la parifica dell’anno 2021 dovesse andare male, noi siamo spacciati sulle risorse libere di bilancio, perché dovremmo andare a coprire con quelle risorse. Vivaddio, rimane la disponibilità delle risorse vincolate che vengono da un’attività diversa, ma noi saremo costretti ad applicare le super aliquote, altro che finanziamento della riduzione del fondo della pressione fiscale, su cui va ribadito un concetto. Fino a oggi abbiamo imbrogliato, perché da una parte chiedevamo ai cittadini una maggiorazione della pressione fiscale, perché la nostra Regione vive ancora oggi e non ha mai smesso di vivere una situazione di difficoltà economico-finanziaria e poi dall’altra a qualcuno le restituivamo sotto forma di riduzione della pressione fiscale. Ma è una cosa seria, questa? Credo che quelle risorse, quei 330 milioni, non esistano più, non sono più nella nostra disponibilità, perché non ci sono mai stati, perché quello era un artifizio contabile. Questa cosa dobbiamo raccontarla. Poi, se voi volete sentirvi dire una versione diversa, non sono io il vostro interlocutore. Io l’ho ribadito, l’ho detto il primo giorno e lo continuerò a dire. Io parlerò il linguaggio della serietà perché questa vicenda va affrontata con il linguaggio della serietà.
Se la parifica del 25 luglio dovesse andare male ci sono un ventaglio di opzioni, ma partiamo dalla necessità, nella peggiore delle ipotesi, di trovare 1,5 miliardi di euro, se la parifica dovesse andare male tout-court, all’importo zero.
Come potete pensare che noi oggi programmiamo l’assestamento di bilancio davanti a un’opzione così complicata come quella che può prevedere un’ipotesi dove dovremmo andare a coprire 1,5 miliardi di euro?
Perché poi vi dovete anche intendere tra di voi. Interviene il consigliere Valeriani e mi dice che potevamo prendere questi 16 milioni di euro. Chapeau alla presidente Colaceci. Io ho sempre sostenuto tutte le sue iniziative, ho sempre sostenuto tutto il suo piano di risanamento di COTRAL, ho sempre sostenuto tutti i provvedimenti legislativi che avevano come obiettivo quello del risanamento delle società partecipate, che affondano le radici negli anni.
Sicuramente c’è stata una orribile pagina prima dell’inizio, dell’avvio della presidente Colaceci, ma io sono quello che ha sottoscritto provvedimenti e leggi in materia di riordino delle società partecipate quando abbiamo accorpato cinque società in Lazio Innova, quando abbiamo rimesso in ordine COTRAL, Lazio Innova.
L’accorpamento tra LAit e Lazio service è un emendamento Righini/Sbardella. Da qui nasce la fusione di quelle due società. Quindi, figuratevi. Rinnovo il ringraziamento per il lavoro straordinario che oggi ci consente di essere qui, però, tra quello che dice il presidente Valeriani, mettiamo tutti i 16 milioni di euro sul tema del trasporto pubblico per evitare e impedire l’aumento delle tariffe, e la consigliera Mattia, che ci elenca una sfilza di leggi non finanziate con questa variazione di bilancio, anche voi non è che siete proprio in sintonia rispetto a quello che è stato il vostro intervento, perché da una parte ci rimproverate di non aver finanziato tutte quelle leggi e poi il consigliere Valeriani ci dice che questo pacchetto poteva essere destinato ad un’unica voce, senza disperderlo in questo rivolo di finanziamenti.
Noi stiamo facendo un’attività con questi 15 milioni di euro, innanzitutto in larga parte di ripristino del taglio dei 218 milioni di euro del marzo scorso. Abbiamo messo 2 milioni di euro per consentire a DiSCo di poter pagare le utenze delle residenze scolastiche. Sì, ci sono 2 milioni di euro per DiSCo. È così purtroppo, servivano.
Abbiamo messo l’attività di contrasto per la diffusione della peste suina africana, con gli uffici e il direttore Consoli che mi segnalavano ripetutamente questa necessità; abbiamo tamponato una serie enorme di emergenza, e poi abbiamo deciso, perché poi arrivavano i comunicati stampa di chi ci ha preceduto, che lamentava la scarsità di risorse da destinare alle attività culturali per l’estate. Poi le rafforziamo, e “le fiere, le sagre…”: decidetevi. Da una parte fate i comunicati stampa con un ragazzo che si occupava del Castello di Santa Severa, che ci bacchettava: qui c’è 1,2 milioni di euro per sostenere le iniziative culturali; le finanziamo e ci dite che le spendiamo.
Poi ci avete detto che 1,5 milioni per LAZIOcrea e ARSIAL erano poche, perché storicamente si stanziavano 6-7 milioni per il sostegno ai Comuni per garantire la possibilità durante l’estate di fare manifestazioni. Ci aggiungiamo, dopo averlo deciso tutti insieme – tutti insieme, tutti insieme – di finanziarie per ulteriori 1,5 milioni LAZIOcrea e per 500.000 ARSIAL e ci bacchettate perché “il rivolo di risorse…”.
Finanziamo quello che ci chiede il consigliere Novelli, scorrimento della graduatoria, finanziamo tutti i Comuni della rete imprese, lo facciamo e vi lamentate. Guardate: io non ho problemi a non presentare il subemendamento, ovviamente è una decisione che riguarda anche la maggioranza, perché io so e ho contezza che questo provvedimento è stato condiviso, condiviso nel suo impianto. Che poi ci sia stata una valutazione rispetto alla necessità, in queste ore, di sostenere per un milione di euro per l’Expo 2030, la candidatura di Roma, io di certo non sono quello che si tira indietro rispetto alla possibilità di sostenere un’iniziativa che può fare la differenza per il futuro della nostra Regione. Però, per tornare al tema, queste variazioni si sono rese necessarie perché il rischio incombente del 25 luglio è una spada di Damocle e qualcosa avevamo necessità di anticiparla. Il 25
luglio, infatti, dopo la parifica in Corte dei conti andiamo al tavolo tecnico del MEF per il disavanzo sanitario: siamo già passati da una stima di 738 milioni di euro di tendenziale di disavanzo a poco più di 300. L’attività importante che il presidente Rocca insieme al direttore Urbani sta portando avanti ci potrebbe portare a ridurlo ancora, in maniera ancora più significativa, e non vi nascondiamo che l’obiettivo è portare il disavanzo sanitario a zero, a zero.
In quattro mesi di attività di questa Giunta, il tendenziale, che è calcolato sugli anni precedenti era di meno 738 milioni. Noi crediamo che al tavolo di parifica usciremo con una somma di poco superiore ai 300, e l’obiettivo è quello di azzerarlo. Questa è l’attività che stiamo facendo.
Però, ve lo ripeto: dopo la parifica del 2021 del 25 luglio, avremo anche quella del 2022, e l’ho detto anche in Commissione, per una serie di questioni su cui potremmo discutere per giorni e per ore, ma a legislazione vigente, come ci ha insegnato Alessandra Sartore, a ragionare noi ci dobbiamo confrontare anche con questa parifica della Corte dei conti. Quella del 2022 mette in discussione mutui per 5,3 miliardi di euro. Non so se vi è chiaro di cosa stiamo parlando. Cioè, 1,5 miliardi sulla parifica 2021 e circa 6 miliardi sulla parifica 2022.
Se questa roba va male, la situazione, consigliere Novelli, non è drammatica, è disastrosa. Questa cosa, però, se lei legge gli atti, la capisce anche da solo, non serve che glielo spieghi io: però se li legga, gli atti. Mischiare le risorse a destinazione vincolata con le risorse a destinazione libera è un problema, perché poi confrontarci su questo livello di non conoscenza di quello di cui stiamo parlando diventa anche difficile per me argomentarlo. Pensavo di averlo spiegato; evidentemente non sono stato sufficientemente chiaro in Commissione.
E allora lo ribadisco: questa roba, se va male, è un problema serissimo. Serissimo, perché noi non abbiamo risorse libere per poter coprire il disavanzo che la Corte dei conti dovesse accertare in sede di parifica.
Spero di essere stato chiaro. Per questo motivo questi 15 milioni di euro avevano l’obiettivo di sistemare alcune questioni urgenti: sicuramente DiSCo, sicuramente il milione di euro di contributo ad ASTRAL per garantire il servizio integrativo, perché la Roma-Lido ha una serie di difficoltà sul materiale rotabile. Questa roba serviva adesso, serve adesso, serve per l’estate.
Peraltro, consentitemi di dirlo, abbiamo rinviato di una settimana questa proposta di legge non ho capito bene, però comunque mi è stato chiesto dal Capogruppo di rinviare, perché questa l’avremmo dovuta discutere la settimana scorsa, nulla quaestio.
Però l’assestamento, che ci sarà, a cui stiamo lavorando e che già è stato approvato come prevede la legge in Giunta entro la data del 30 giugno ci sarà, lo discuteremo in quest’Aula, come io ho portato tutti i provvedimenti qui, lasciando sempre un amplissimo margine di ragionamento e di manovra all’Aula.
Adesso, se mi volete rimproverare la presentazione del subemendamento che aveva l’obiettivo di raccogliere indicazioni, e lo ripeto, che sono arrivate da tutti i Gruppi – tutti i Gruppi – io non ho problemi a non presentarlo, ma rimarrebbero semplicemente scoperte alcune questioni su cui c’era stata un’indicazione, anche in alcuni casi da parte della maggioranza.
Infine, per completare, è molto male informata, consigliera Mattia. Il Premio Willy Monteiro è finanziato regolarmente, così come Patrizia Colasanti. Anche lei, quindi: prima di fare l’intervento, però, andate a verificare i capitoli di bilancio, sono 20.000 euro e 20.000 euro. Nel 2022 per Montero erano 50.000; l’abbiamo garantito, però, il finanziamento, perché abbiamo dovuto tagliare 218 milioni di euro di risorse libere: avete capito o no qual è stato il problema? Lo avete capito che abbiamo approvato un bilancio tagliando 218 milioni di euro di risorse libere?
Perché se non ci capiamo su questo… Adesso, in questa attività, in assestamento, io spero di metterne 60.000, forse non ci siamo capiti. Speriamo di avere maggiori risorse di quelle che abbiamo dovuto tagliare, perché l’obiettivo è quello di garantire i migliori risultati possibili nel rispetto di tutte le sensibilità.
È chiaro: mica ci vorrebbe rimproverare il sostegno alla maternità? È una bandiera del centrodestra. I cittadini del Lazio hanno fatto vincere il centrodestra, molto probabilmente anche su misure di sostegno alla maternità, e le sosterremo: mica ci vorrete rimproverare questo, no?
Fatelo, ma chi se ne frega? Perché abbiamo anche dei temi che comunque stanno scritti in un programma elettorale, su cui i cittadini hanno votato democraticamente e hanno scelto una maggioranza politica, che è chiamata a finanziare la maternità, è chiamata a sostenere il bollino rosa alle imprese che garantiscono il rispetto della parità di condizioni di genere. Lo abbiamo fatto noi, consigliera Mattia. C’è un milione di euro per finanziare la bollinatura…250.000 euro per finanziare la bollinatura delle imprese che rispettano la parità di genere. Altro che donne che stanno a casa.
Guardate, noi non ne abbiamo di uomini che vogliono che le donne rimangano a casa a cucinare. Noi vogliamo donne attive, così come si sono distinte. Basta che guardi da quella parte: lei può guardare da quella parte, e guardi quante donne ci sono, in quest’Aula, che sono qui per lavorare, non per stare a casa a cucinare.
Molte delle considerazioni appartengono a un dibattito politico surreale. Io quello che tengo a ribadire è che noi siamo qui, diamo delle prime risposte a delle emergenze dopo i tagli che abbiamo dovuto effettuare. Qualcosa che abbiamo aggiunto è stato frutto della condivisione tra i vari Gruppi e nell’assestamento di bilancio faremo il vero confronto politico, a cui lavoreremo, e che, ve garantiremo, approderà… È già adottato, quindi è già depositato agli atti del Consiglio regionale.
Il 25 luglio ci saranno parifica e tavolo tecnico. Il 26 inizieremo tutti insieme l’approfondimento sull’assestamento di bilancio. Vedremo di quali risorse disporremo. Speriamo che la parifica si chiuda a saldo zero, perché significherà avere qualche milione di euro da decidere, e lo farà, come sempre, il Consiglio, perché io non presenterò mai subemendamenti se non sono autorizzato e se non sono condivisi nel loro contenuto in provvedimento che raccolga le sensibilità e le istanze di tutti i Gruppi consiliari, così come credo questo subemendamento abbia fatto. Altrimenti, non l’avrei mai depositato.
Quindi, nei prossimi giorni avremo modo di confrontarci. Penso che il mio Assessorato, la Commissione bilancio siano stato un luogo di ampissimo confronto. Voglio ringraziare il presidente Bertucci
tutti i provvedimenti finanziari abbiamo fatto due variazioni di bilancio e abbiamo fatto la legge di stabilità, abbiamo fatto la legge di bilancio, vi porteremo l’assestamento, io credo che il confronto in Commissione bilancio sia stato intenso, ovviamente non dico, rispondo solo di questo rispondo anche dell’attività della Giunta Rocca, che mi sembra si stia distinguendo. Non vedo questo deficit di democrazia, non vedo tutte queste imposizioni. Credo che tutto sia stato improntato alla massima condivisione. Non c’è nessuna ‒ lo ripeto ‒ discrasia tra quello che io anche oggi qui riconfermo e la conferenza stampa del presidente Rocca, che ha parlato, nella sua illustrazione del nuovo Piano per l’edilizia ospedaliera della nostra Regione, di somme vincolate. Io parlo di somme libere. Quello che ci deve preoccupare sono le risorse libere, perché sono quelle che vengono messe pesantemente in discussione in sede di parifica e in sede di accertamento di disavanzo sanitario.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie per la relazione, Assessore.
Se iniziamo il lavoro dell’articolato...
L’Assessore chiede una sospensione di cinque minuti.
Riprendiamo i lavori dell’Aula alle ore 12,42 precise.
(La seduta è sospesa)
Colleghi, se prendiamo posto riprendo i lavori della seduta.
Invito i colleghi a prendere posto.
Siamo all’articolo 1. Se l’assessore Righini prende posto, iniziamo i lavori.
Chiede di intervenire, consigliere Ciarla? Sull’ordine dei lavori? Perché lei può intervenire solo sull’ordine dei lavori adesso, perché la discussione generale è terminata, l’Assessore ha replicato e abbiamo sospeso. Quindi, se lei vuole intervenire è sull’ordine dei lavori, giusto? Ovviamente, apriamo l’articolato e poi può intervenire sull’articolo 1. Come preferisce. Sull’articolo 1, va bene.
Colleghi, siamo all’articolo 1. Qui c’è un subemendamento D02/76. Non so se l’Assessore lo vuole illustrare o lo dà per letto. Assessore, lo diamo per letto? Lo diamo per letto o lo vuole illustrare? Prego. Poi, nella discussione sull’articolo 1 do la parola al consigliere Ciarla.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Ringrazio tutti i Capigruppo, con cui ci siamo confrontati molto rapidamente. Credo che sia stato un confronto molto utile. Poi immagino che il presidente Ciarla interverrà più puntualmente.
Rispetto al subemendamento e rispetto alle voci, che sono già note perché contenute originariamente, come dicevo, abbiamo messo a punto alcuni importi e alcune considerazioni. In particolare, abbiamo introdotto ulteriori 400.000 euro alla legge n. 26 del 2007, la legge sulla promozione turistica e di manifestazioni tradizionali. Il direttore della Direzione Turismo ci ha segnalato che lo stanziamento non consentiva l’espletamento del bando, quindi lo abbiamo incrementato per ulteriori 400.000 euro. Abbiamo incrementato per 100.000 euro in conto capitale la spesa per le aree naturali protette. Voglio anche chiarire la questione relativa ai 5,3 milioni di euro. Abbiamo, in realtà, in questa fase definanziato il capitolo del trasferimento del TPL in favore del Comune di Roma non per disperderlo in chissà quale tipo di iniziative, ma per sostenere nella stagione estiva l’attività di Laziomar, che aveva bisogno di risorse in ragione del caro-carburanti. Ovviamente in assestamento il primo impegno che assumiamo è quello di rifinanziare per 5,3 milioni il TPL in favore del Comune di Roma. Abbiamo, come dicevo, stanziato 1 milione di euro in favore della candidatura di Expo 2030. Il contributo, peraltro, è in favore di Roma Capitale per il funzionamento del Comitato, che ovviamente è presieduto dal Comune di Roma. Abbiamo finanziato per 100.000 euro, come dicevo, le reti di impresa. L’importo non era né quello che sostenevo io, né quello che sosteneva il consigliere Novelli. Abbiamo fatto un’attività di verifica puntuale rispetto alle esigenze ed è stato definito in 100.000 euro. Poi, come dicevo, c’erano stati maggiori finanziamenti a sostegno delle attività di ARSIAL e di LAZIOcrea di sostegno ai Comuni per le attività delle manifestazioni per l’estate, di sostegno, quindi, ai Comuni, fino alla data del 30 settembre. Ovviamente ci sarà poi bisogno di finanziare la parte restante delle attività, in particolare per la fine dell’autunno, ma soprattutto per la stagione natalizia, di sostegno ai Comuni, e quello anche sarà oggetto di approfondimento in sede di assestamento di bilancio.
Credo che, rispetto a tutti gli altri temi che erano già contenuti nella legge, abbiamo affrontato tutti i temi. Dimenticavo, c’è stata questa richiesta da parte del Gruppo di Fratelli d’Italia di finanziamento a sostegno delle parrocchie e degli edifici di culto, la cosiddetta “legge sugli oratori”, per 500.000 euro. Per il resto, sono tutte voci che erano già contenute nella proposta di legge originaria, 1,2 milioni in favore delle attività del Castello di Santa Severa, quindi quelle somme di cui LAZIOcrea disponeva per garantire il funzionamento degli edifici dedicati alle attività culturali che LAZIOcrea gestisce, oltre a delle somme in favore della Presidenza per le attività di competenza del Presidente.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore.
Ha chiesto di intervenire sull’articolo 1 l’onorevole Ciarla. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : CIARLA (Pd).
Grazie, presidente Cangemi.
Per interloquire con l’assessore Righini, che ringrazio per la consueta disponibilità con cui si relaziona con l’Aula, però per puntualizzare un aspetto che penso sia importante oggi, ma parliamo di una variazione di bilancio di 15 milioni di euro, 16 milioni di euro, quindi un qualcosa di minimo rispetto a quella che è l’attività della Regione Lazio, ma invece importante per il futuro, perché l’Assessore ha parlato di subemendamento condiviso. Ecco, un subemendamento che fa decadere gli altri subemendamenti presentati dall’opposizione è comunque un atto che comprime il dibattito politico di quest’Aula. In questo caso è evidente che parliamo di una dissonanza politica, nel senso che non credo che questa maggioranza avrebbe avuto un problema a votare i 30-40 subemendamenti che sono stati presentati dall’opposizione. Rispetto alle tante maratone che abbiamo fatto in quest’Aula parliamo veramente del nulla. Però, invece, c’è un punto politico, perché un conto è raccogliere un dibattito che può esserci stato nella Commissione Bilancio e su questo anche accogliere un subemendamento e, quindi, alcuni temi che sono stati posti nella discussione, e in questo caso, però, è la maggioranza che unilateralmente si determina, ed è legittimata a farlo. Però, penso che comprimere il dibattito, anche avendo acquisito alcuni elementi di discussione che ci sono stati in Commissione, sia sempre di per sé sbagliato, perché è giusto che quest’Aula discuta sulle singole proposte che i Consiglieri presentano. Un conto è condividere un subemendamento. Condividere un subemendamento significa che ai Capigruppo d’opposizione, in primis al Capogruppo del PD, che è la maggiore forza politica di opposizione presente in questo Consiglio regionale, questo subemendamento viene esposto e fatto leggere prima, legittimamente chi è deputato ad assolvere la funzione di Capogruppo della principale forza d’opposizione lo valuta e decide se lo condivide o non lo condivide. Altrimenti, se non avviene questo passaggio, non è condiviso. Questa è una cosa molto importante per quello che riguarda anche il futuro e i prossimi passaggi che noi dovremo affrontare, a partire dall’assestamento di bilancio.
Io penso, poi, una cosa: la correttezza è l’essenza della nostra funzione che esercitiamo in questo momento chi come maggioranza e chi come opposizione in quest’Aula, quindi se noi ci diamo un sistema di regole condiviso noi possiamo fare, ognuno per la propria parte, nel modo migliore il nostro lavoro, se invece su questo non ci intendiamo… Badate bene, io non ci vedo nessun elemento di furbizia in questo caso. Lo voglio dire sinceramente. Anche perché è come se uno per uccidere una mosca tira una bomba atomica. Non c’è proprio rapporto di causa-effetto tra le due cose. Stiamo parlando di una variazione di bilancio di 16 milioni di euro. Quindi, non è questo un elemento in cui vedo assolutamente malafede. Però, penso che sia un passaggio, invece, molto importante per il tipo di relazione nell’Aula che la maggioranza e l’opposizione debbono avere tra loro, perché questo è veramente decisivo. Poi la maggioranza può determinarsi giustamente nel modo in cui lo ritiene più opportuno, anche se io penso, stando a quello che ricordo anche nelle consiliature precedenti, che la presentazione di un maxiemendamento che fa decadere tutti gli altri emendamenti presentati dall’opposizione sia un atto che necessita la condivisione, perché rompe, sennò, qualunque tipo di dialettica che può esistere tra maggioranza e opposizione. È meglio lavorare di più ma lavorare bene, piuttosto che seguire delle scorciatoie, che poi, però, non portano mai lontano.
Quindi ci tenevo a fare questo passaggio innanzitutto per correttezza nei confronti dei Consiglieri anche di opposizione, ma ci tenevo ancora di più per darci un metodo – su questo abbiamo avuto anche un’interlocuzione prima nella Capigruppo – che possa essere quello giusto, a cui se ci atteniamo riusciamo a fare il miglior lavoro per i cittadini della nostra regione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Ciarla.
Ha chiesto di intervenire Sabatini. Prego. Siamo sull’articolo 1.
Speaker : SABATINI (FdI).
Grazie, Presidente.
Il mio è un intervento sull’articolo 1 anche per andare a sostenere quelli che sono gli ultimi due, in termine cronologico, interventi sin qui sostenuti, il penultimo da parte dell’Assessore, ma anche quello del collega Mario Ciarla. Mario, noi forse siamo un po’ attempati, nel senso che abbiamo saltato una legislatura e magari eravamo abituati a delle ritualità e anche ad una prassi che c’erano nella X Legislatura, poi forse – non lo so – magari qualcosa è cambiato. Anch’io ogni tanto mi devo togliere un po’ di ruggine ridosso rispetto a quella che era una modalità di due legislature fa. Però, credo che, parlandosi, si trovi quello che era effettivamente anche prima, già da prima un elemento di natura prettamente dialettica e credo fortemente, lo crediamo tutti quanti, ce lo siamo detti il primo Consiglio, quello che istituisce la proclamazione degli eletti, le linee programmatiche, quello che è il futuro di questo Consiglio e di questa Regione, che chiarire da subito quelle che sono le cosiddette “regole di ingaggio” sia il primo metodo, il metodo dei metodi, affinché si possa poi condividere, certamente ciascuno nel rispetto del proprio ruolo, quella che è la civile convivenza e la fruttuosa anche convivenza all’interno di quest’Aula.
Anche a noi è sembrato un po’ abnorme il modo di reagire rispetto a un intervento da parte dell’Assessore che andava in linea semplicemente rispetto al primissimo intervento dell’Assessore al bilancio, in Commissione Bilancio.
Eravamo tra il 13 e il 31 marzo in quella fase un po’ delicata in cui l’esercizio provvisorio rischiava di trasformarsi in gestione provvisoria e da parte dell’Assessore in quella Commissione Bilancio un po’ delicata, un po’ messa su in maniera straordinaria, tanto che poi tutto l’organigramma si è andato poi a rafforzare con le successive votazioni, ma lo scopo del gioco, lo scopo finale era quello di votare in quella fase un bilancio per mandare avanti la Regione evitando la gestione provvisoria, e necessariamente, per contingenza di tempi più che per altri motivi, intervenire successivamente con una serie di variazioni di bilancio, legittime, per quella che è la nostra visione, e anche per quello che è stato detto prima, illegittimo esercizio del voto democratico, quindi quelli che sono i nostri obiettivi nel rispetto di quelle che sono le prerogative del Consiglio, che mai sono venute meno, nemmeno in questa giornata, e che, riuscendo a condividere anche gli aspetti procedurali di come si intende portare avanti i lavori, se si riesce anche a migliorare il rapporto che c’è tra le forze politiche qui rappresentate, credo che sia senz’altro un elemento positivo, non so se e quanto sia stato personalmente in linea con l’articolo 1, ma credo che sia utile al prosieguo dei nostri lavori, compresi quelli sull’articolo 1.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene, colleghi, andiamo all’articolo 1.
Siamo al subemendamento D02/76 (se mi segui).
Lo poniamo in votazione. Questo chiaramente fa decadere poi i successivi emendamenti, come spiegato a Novelli, in fascicolo.
Lo poniamo in votazione. Favorevoli? Contrari? Astenuti?
Il subemendamento D02/76 è approvato.
A questo punto decadono i subemendamenti da D02/1 a D02/74, e gli emendamenti da P2/7 a P2/22.
Quindi, a questo punto, andiamo alla votazione sull’articolo 1.
Poniamo, colleghi, in votazione l’articolo 1 così come subemendato.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’articolo 1, così come subemendato è approvato.
Ora siamo all’articolo 2.
Qui ci sono due emendamenti Droghei e un emendamento Droghei, Bonafoni. Quindi, siamo al P2/27 a firma della collega Droghei. Lo vuole illustrare? Lo dà per illustrato? Vuole il parere della Giunta? Lo vuole illustrare, collega? Parere della Giunta? Parere, Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi, poniamo in votazione il P2/27 con il parere contrario della Giunta. Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Colleghi, se prendete posto mentre si vota, è meglio.
Siamo al P2/28, sempre a firma Droghei. Parere della Giunta.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Su questo avevo proposto una riformulazione alla consigliera Droghei, non so se di gradimento, perché praticamente la questione è legata alla sostenibilità e alle diversità bioculturali. In realtà è contenuto già nel testo dell’articolo, quindi la mia proposta di riformulazione era di fermarci dopo la parola “iniziative”, “tra cui una giornata dedicata alla cucina regionale” e chiudere lì l’emendamento.
Per questa proposta di riformulazione, se può andar bene alla consigliera Droghei, il parere è favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
L’Assessore ha chiesto la riformulazione. Il proponente? Così come riformulato? C’è una riformulazione già pronta, Assessore, così la illustriamo all’Aula? Sì, forse è meglio. Scusi, Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Al comma 1, dopo la parola “iniziative”, inserire le seguenti “tra cui una giornata dedicata alla cucina regionale”.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo poniamo in votazione, così come riformulato. Favorevoli? Contrari? Astenuti? Accolto.
Siamo al P2/29, ancora la consigliera Droghei. Parere della Giunta?
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
La Giunta ha espresso parere contrario, quindi lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta. Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Siamo alla votazione dell’articolo 2, così come emendato. Votiamo l’articolo 2. Favorevoli? Contrari? Astenuti? L’articolo 2 è approvato.
Siamo all’articolo 3. Qui c’è un emendamento della Giunta, che sostituisce l’allegato n. 1. Poniamo in votazione quindi l’emendamento. P2/32. Lo poniamo in votazione, quindi è presentato dalla Giunta. Favorevoli? Contrari? Astenuti? È accolto.
Andiamo al P2/35, che è l’approvazione dell’articolo 3 con l’allegato che è stato appena sostituito. Poniamo in votazione l’articolo 3. Favorevoli? Contrari? Astenuti? L’articolo 3 è approvato.
Siamo adesso agli articoli aggiuntivi P2/39. Il primo emendamento è il P2/40, a firma della consigliera Zeppieri. Lo vuole illustrare o vuole il parere della Giunta?
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Ritiro l’emendamento e mi riservo di presentarlo come ordine del giorno.
Speaker : PRESIDENTE.
Molto bene. Quindi, l’emendamento P2/40 è ritirato.
Siamo al P2/41, sempre Zeppieri. Prego.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Grazie, Presidente.
Vorrei dire che oggi ci troviamo in un giorno particolare, un giorno particolare perché purtroppo il TAR ha respinto il ricorso contro l’inceneritore di Santa Palomba, quindi, essere qui oggi a discutere questo emendamento credo che sia di grande rilievo. Dobbiamo porci delle domande, sempre rispetto alla visione che noi abbiamo di società e dove vogliamo andare.
Con il subemendamento presentato dall’Assessore, di fatto c’è stata la mancanza di discussione, c’è stata l’impossibilità di rappresentare anche quelle che sono le priorità dei territori. Noi abbiamo avuto un mandato elettivo dai nostri cittadini, dalle nostre cittadine. Questa è l’Aula della rappresentanza, e credo che sia giusto dare anche voce a quelle che sono le vertenze territoriali.
Credo che si sia persa un’opportunità, ma sono certa che in futuro questo non avverrà. Diciamo che i tempi sono anche sempre molto stretti per presentare ciò che si fa, gli atti in Aula, e voi lo sapete molto meglio di me quanto lavoro c’è dietro. Quindi, credo che sia rispettoso anche del lavoro di ognuna e di ognuno di noi poter discutere in Aula le questioni.
Mi preme oggi, ripeto, per questa data così importante, una giornata di delusione per tanti comitati, per tanti Comuni, tanti cittadini e cittadine presentare questo emendamento perché è un emendamento che prevede la sospensione di tutte le procedure autorizzative relative agli impianti di incenerimento, così come quelle anche relative al recupero energetico non residuale delle frazioni indifferenziate organiche dei rifiuti urbani fino a quando non si realizzino, di fatto, quelli che sono gli obiettivi prefissati dal Piano regionale di gestione dei rifiuti, in particolar modo rivolti alla graduale dismissione dell’incenerimento e alla preferenzialità delle attività di recupero materia, così come anche previsto dall’Unione europea. Quindi, non si chiede nient’altro che seguire la normativa, la normativa a più livelli.
Ciò che si dà per scontato, che do per scontato, è che una volta terminato anche il commissariamento di Roma, che chiaramente oggi non può essere oggetto di questo mio emendamento, in quanto il Piano dei rifiuti di Roma cammina da sé essendoci il commissariamento, avvenendo però alla fine di questo, il 31 dicembre 2026, quindi, anche quando noi dovremo andare a riapprovare il nuovo Piano regionale, è chiaro che si dovrà tener conto, anche in quel caso, della normativa europea, come d’altronde dovrebbe in realtà già avvenire oggi e di fatto non è così perché non si punta sul recupero di materia, bensì sull’incenerimento.
Quindi, attraverso questo emendamento in sintesi chiedo di sospendere tutte le autorizzazioni in questo campo, di applicare la normativa europea che non credo possa essere contestabile e che, alla scadenza del commissariamento, l’aggiornamento del Piano venga fatto rispondendo a quella che è la normativa europea. Quindi, anche Roma dovrà in qualche modo rientrare in questo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Parere della Giunta al PD2/41.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo poniamo in votazione con il parere contrario della Giunta. Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È respinto.
Ora siamo al P2/42, emendamento presentato dalla Giunta.
Lo diamo per illustrato.
Bene. Lo poniamo in votazione. Emendamento Righini P2/42.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
C’è il subemendamento D02/75, che di fatto sostituisce, modifica il P2/43.
Lo poniamo in votazione, Assessore?
Poniamo in votazione il subemendamento D2/75.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
A questo punto il P2/43 è sostituito. No, modificato.
Siamo al P2/43, sempre emendamento Righini, Ciacciarelli.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
Il P2/43 è approvato.
Siamo all’emendamento P2/44, a firma dell’Assessore.
Lo diamo per letto.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È accolto.
Siamo all’articolo 4 così come emendato. No. Questi sono aggiuntivi, quindi passiamo all’articolo 4.
Siamo al P2/46, che è l’entrata in vigore.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Siamo al titolo, P2/47.
Lo poniamo in votazione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato.
Colleghi, ci sono dichiarazioni di voto?
Prima delle dichiarazioni di voto, io sospendo la seduta per cinque minuti, perché c’è una richiesta di diversi Gruppi politici che stanno presentando degli ordini del giorno rispetto alla legge. Diamo tempo di presentarli.
Dopodiché, riapriamo la seduta, dichiarazione di voto e votazione della legge così come è stata emendata.
Sospendo i lavori, che riprenderanno alle 13,33.
(La seduta è sospesa)
Colleghi, iniziate a prendere posto.
Prendiamo posto. Invito la Giunta e i colleghi a prendere posto, così riapriamo la seduta.
Colleghi, prendiamo posto.
Siamo in dichiarazione di voto. Non mi sembra ci siano richieste di intervento in dichiarazione di voto.
Se prendiamo posto... Per dichiarazione di voto? Prego.
Speaker : ZUCCALÀ (M5s).
Grazie, Presidente.
Come si è un po’ intuito da quella che è stata la discussione dell’Aula nei primissimi momenti in cui si sono approvati sia il bilancio che le altre variazioni tramite la Commissione Bilancio, credo che il Movimento 5 Stelle, ma tutta l’opposizione abbia garantito quella che è una responsabilità amministrativa nei confronti dei nostri concittadini della regione, andando ogni volta a cercare la collaborazione in quella che è la misura portata avanti dalla maggioranza in questo momento.
Oggi abbiamo visto un primo strappo, che spero venga ricucito per i confronti successivi, anche con un confronto che c’è stato con i Capigruppo per cercare di mettere nero su bianco quelle che sono le modalità di confronto tra quelle che sono le forze di maggioranza e di opposizione, chiaramente ognuno nelle proprie peculiarità e scelte politiche, che possono decidere nelle rispettive sensibilità, quindi portarle avanti, poi, con la forza dei numeri o con la forza delle opposizioni che si possono portare avanti.
Purtroppo, in questo provvedimento vediamo solo parzialmente accolte quelle che sono le richieste del Movimento 5 Stelle. Non vediamo, tra l’altro, anche altri interventi che si stanno configurando come sempre più urgenti, soprattutto nei nostri Enti locali. Ricordiamo che c’è un PNRR che va speso con tempi certi e i nostri Comuni sono in difficoltà, soprattutto per far fronte a quello che è un aumento dei prezzi spropositato, soprattutto qui nel Lazio, con uno dei prezziari, se non il più alto d’Italia, che credo debba essere aggiornato nel più breve tempo possibile.
La Regione non prevede un aiuto economico a quello che i Comuni stanno affrontando adesso, con le spese maggiori, che devono essere trasformate anche in opere pubbliche a favore dei nostri concittadini. Credo che il Lazio debba essere al fianco dei nostri Enti locali. Tanto è vero che il presidente Rocca, nel suo discorso di apertura, ha chiamato la Regione “La casa dei Sindaci”, quindi facciamo in modo che questa casa sia accogliente e aiuti i nostri Sindaci nel portare avanti le loro attività. Non vediamo ancora un recupero di quelle che sono le diverse criticità ambientali. Anzi, devo anche criticare in maniera politica quella che è stata una mia risposta a un’interrogazione recente. È arrivata dopo oltre due mesi dove, se un Comune ottiene un finanziamento per bonificare un sito, tra l’altro finanziamento da appurare, non può ottenere un altro perché ha già ottenuto il primo. Questa è una cosa che, a livello politico, non si può assolutamente sentire e deve essere cambiato assolutamente il registro sotto l’aspetto del risanamento ambientale. Quindi, in fase di assestamento ci aspettiamo quello che è un aiuto concreto anche sotto questo aspetto, alle bonifiche, al recupero ambientale. Deve essere il centro della nostra azione politica.
Vediamo, invece, 500.000 euro sulla comunicazione istituzionale, che spero non vadano poi in assunzioni di personale che già riteniamo essere abbastanza soddisfacenti in numero e in qualità di stipendio. Vediamo poca programmazione rispetto a quelli che sono i singoli capitoli di bilancio, tant’è vero che la maggior parte di queste spese vengono ripartite nel 2023 senza dare poi continuità in quelli che sono gli anni successivi.
Tutte queste revisioni ce le aspettiamo in fase di assestamento. Ci aspettiamo un confronto che possa essere produttivo, come ho detto in apertura, nel rispetto delle diverse sensibilità da parte di tutti e che si riesca ad ampliare sempre di più il dibattito politico.
Quindi, per quanto abbiamo detto, il Movimento 5 Stelle non potrà votare favorevolmente questo provvedimento. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie al consigliere Zuccalà.
Diamo la parola alla consigliera Zeppieri.
Speaker : ZEPPIERI (Polo Progressista Sinistra Ecologista).
Grazie, Presidente.
Con il subemendamento chiaramente non sono stati accolti tre degli emendamenti presentati dal Polo Progressista. Chiedevamo 1 milione di euro per sostenere il Comune di Albano Laziale, per le spese anche relative alla gestione post mortem e alle eventuali spese necessarie per altre bonifiche della discarica di Roncigliano.
Chiedevamo 100.000 euro per poter finanziare la bonifica del Parco di Mura Francesi, quindi per il Comune di Ciampino, per far tornare ad essere vivibile e fruibile dai cittadini e dalle cittadine un parco.
Infine, chiedevamo 300.000 euro da spendere per studi epidemiologici, quindi in tutela della salute dei cittadini e delle cittadine e così come anche dei territori.
Per questi motivi chiaramente il nostro voto non può che essere contrario. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Ci sono altre dichiarazioni di voto?
Diamo la parola al presidente Ciarla.
Speaker : CIARLA (Pd).
Noi votiamo contro questa variazione di bilancio per le ragioni che sono state ben addotte dall’intervento del consigliere Valeriani, il qual, in modo molto chiaro, ha esposto una linea. Nel momento in cui ci sono quelle risorse e ci sono due cose che veramente stridono sul fondo taglia-tasse, abbiamo detto, e anche sul TPL a Roma, c’era qui prima l’assessore Ghera, quelli erano, se si volevano concentrare 16 milioni su due temi specifici importanti, forse il miglior modo per utilizzarle. Altrimenti, nel momento in cui diciamo, ma qui siamo all’opinabile, si decide di destinarle a diversi rivoli, nell’intervento della consigliera Mattia erano ben presenti anche dei provvedimenti più puntuali che si potevano seguire e potevano essere già in questa occasione realizzati.
Però, mi interessa di più il punto politico che si è sollevato prima nella discussione, che è un qualcosa che ci aiuta anche nel futuro. Su questo punto, più che sull’aspetto specifico della variazione, ma sul modo con cui noi decidiamo già, a partire dall’assestamento, di proseguire i nostri lavori, che mi aspetto anche una risposta dall’assessore Righini.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, presidente Ciarla.
Ci sono altre dichiarazioni di voto?
Diamo la parola alla presidente Cartaginese.
Speaker : CARTAGINESE (Lega).
Buongiorno a tutti.
Colgo l’occasione per ringraziare il presidente della Commissione, Bertucci, che ha fatto un lavoro straordinario, sempre presente e attento, e ha cercato di coinvolgere tutto il gruppo della Commissione.
Un ringraziamento particolare lo faccio all’assessore Righini per l’impegno e la determinazione che sta dimostrando da quando ha ricoperto questo ruolo. Giancarlo, ti ringrazio perché la tua determinazione è la nostra garanzia. Malgrado tutto, tutto quello che abbiamo trovato all’interno di questo bilancio, abbiamo ereditato una situazione abbastanza disastrata.
Ho apprezzato anche molto, Assessore, la sua franchezza e la sua chiarezza quando ha raccontato la situazione ereditata da anni di malagestione. Fino a ieri hanno governato gli altri partiti.
Non sto qui sinceramente a fare un processo all’intenzione, però non posso permettere ai colleghi, al collega Novelli, di fare lezioni di vita politica. Lui sa bene che abbiamo passato cinque anni in quest’Aula e quello che è successo. Non è stato condiviso nulla e noi ci siamo ritrovati, sempre all’interno di quest’Aula, senza nessuna condivisione.
L’assessore Valeriani sa bene come la penso sul suo operato dei cinque anni. Ha cercato sempre di fare quello che era più evidente nel ruolo che ha ricoperto come Assessore all’urbanistica. È alla portata di tutti che le ATER stanno in una situazione disastrata. Assessore, lei fa sempre moralista e poi è stato il primo a cercare di non fare la perfezione all’interno della vecchia legislatura.
Siamo fortunati perché all’interno di questa maggioranza spesso si sente la parola “prudenza2. Per me è molto importante, è una garanzia sia per me che anche per voi, cari colleghi.
Abbiamo dimostrato cosa sia la politica del fare e in maniera prudente stiamo cercando di ridare una dignità a questa Regione che finora non c’è stata mai.
Cari colleghi, mi dispiace che non ci sia la collega Mattia…
Esatto. Grazie.
Si parla tanto di quello che non si è fatto. Le Commissioni non mi sembra che non lavorino, mi sembra che vengano convocate regolarmente. State portando anche delle leggi che noi stiamo sostenendo. Per cui, non mi sembra che questa maggioranza stia facendo ostruzionismo politico.
La presidente Mattia ha detto molte inesattezze. Mi permetto perché sono molto dispiaciuta, perché io ho molta stima di voi. Ha fatto uno scivolone veramente non carino nel rispetto delle donne. Come donna non posso permettere, insieme alle mie colleghe che stanno sedute qui in Aula, che sono delle madri, sono donne che lavorano…
Soprattutto vorrei ricordare alla consigliera Mattia che siamo qui per meritocrazia. Non abbiamo mai avuto nessun padrino politico. Io personalmente, fortunatamente, non ce l’ho, ma non ce l’hanno neanche le mie colleghe. Hanno sudato per stare qui in quest’Aula a occupare questo ruolo.
Credo che nessuna di loro faccia la casalinga, con tutto il rispetto per le casalinghe, che vanno rispettate. Ha fatto veramente un grande scivolone e da lei non me la sarei aspettato, perché l’ho conosciuta in un’altra veste nella scorsa legislatura, ma in questa legislatura mi sembra di vedere un’altra persona. La coerenza nella vita paga sempre. Io ‒ chi mi conosce lo sa ‒ ero così e così sono rimasta. Questo me lo auguro anche per voi, cari colleghi. La cosa che mi dispiace è che dica che qui dentro non c’è confronto. Il confronto vero non c’è stato nella scorsa legislatura. Io non ho mai visto... Ringrazio il presidente Francesco Rocca oggi di stare qui seduto in Aula. Io ho fatto cinque anni di legislatura. Non ho mai visto il presidente Zingaretti. Non l’ho mai visto stare in quest’Aula, se non quando servivano i numeri per far passare gli atti. Facciamo lezioni di vita politica. Sono quattro mesi che stiamo qui a governare questa Regione. Credo siate gli ultimi a poter dare lezioni a questo nuovo Governo della Regione Lazio.
Colgo l’occasione per ringraziare il mio Presidente regionale. Ci dà sicurezza vedere la sua presenza. La sua presenza significa rispettare il lavoro che facciamo noi all’interno di quest’Aula e anche all’interno della Commissione. Ringrazio ancora una volta l’Assessore per il lavoro che sta facendo e per le responsabilità, caro Giancarlo, che ti stai prendendo ogni giorno. Ti faccio veramente i complimenti.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, presidente Cartaginese.
Diamo la parola al presidente Neri.
Speaker : NERI (UdC).
Buongiorno, Presidente. Buongiorno, Presidenti, perché oggi abbiamo la fortuna di avere due Presidenti.
Voglio innanzitutto ringraziare l’assessore Righini e confermare la fiducia sia del Gruppo che mi onoro di rappresentare sia, soprattutto, quella personale.
Confermo il mio voto favorevole alla mozione.
Grazie, Assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Diamo la parola al presidente Mitrano.
Speaker : MITRANO (FI).
Al di là, ovviamente, degli interventi, sicuramente si chiede più dialogo, come ha detto anche la collega Cartaginese, magari in altri contesti storici non c’è stato questo dialogo, ritengo che dobbiamo guardare al futuro in senso anche collaborativo. Credo sia giusto, questo.
Per quanto riguarda la variazione, sicuramente un plauso va all’assessore Righini, che ha saputo sicuramente interpretare i bisogni del territorio. È una variazione che mette insieme tutta una serie di esigenze, che spaziano dagli interventi sull’ATER agli eventi, alla valorizzazione dell’enogastronomia, al trasporto e alla mobilità, andando a mettere in evidenza la necessità di garantire tutta una serie di collegamenti.
Credo che, con tutte le difficoltà del momento, oggi si sia cercato, in qualche maniera, di dare una risposta alle varie esigenze del territorio.
Non ci dimentichiamo che la data del 25 luglio sarà una data importante, perché in quella data ci sarà la pronuncia della Corte dei conti sul giudizio di parificazione del 2021. Io mi auguro che veramente non ci siano conseguenze per un’ottimale gestione di quella che sarà tutta l’Amministrazione regionale. Credo che lo vogliamo tutti, sia la maggioranza che la minoranza. Credo che tutti lavoriamo per far sì che si eroghino dei servizi ottimali per i nostri cittadini, per i nostri territori. Però quello sarà sicuramente un momento decisivo.
Così come ho letto dal comunicato del presidente Rocca, che ringrazio per aver capitalizzato sicuramente degli investimenti, delle risorse in conto capitale che non erano state investite, oggi, attraverso un Piano di investimento, si interviene in maniera forte sulle infrastrutture, sull’edilizia sanitaria. Ma dobbiamo stare attenti. Dobbiamo, comunque, stare attenti perché, andando a leggermi anche i bilanci delle ASL, l’ho detto in Commissione l’altra volta, ci sono voci critiche sulle quali bisogna comunque fare chiarezza. Anche sulle singole ASL pendono dei ricorsi, dei contenziosi con la Corte dei conti. In particolar modo, penso all’ASL di Latina, dove sembrerebbe che i giudici istruttori stiano per emettere una relazione che mette in difficoltà... Anzi, dove si contestano circa 100 milioni di euro, poiché ci sono voci che non saranno riconosciute. Ve lo ripeto. Ove succedesse questo, vuol dire, ad esempio, il blocco della spesa per l’ASL di Latina, per tutta una serie di marchingegni contabili, giuridici, amministrativi, chiamiamoli così, se ripetuti per ogni singola ASL, si riconoscerebbero degli extra budget che, ovviamente, non dovrebbero essere riconosciuti.
Quindi, massima attenzione da parte di tutti. Sicuramente gli sforzi sono immensi. Ringrazio il presidente Rocca per quello che sta facendo per la sanità, per l’attenzione, per la puntualità, per la precisione, per il coraggio di non aver dato la delega e di essersela tenuta lui personalmente. Credo che questi siano elementi dove tutti noi dobbiamo esprimere un sentimento di apprezzamento. La condivisione. Su questo si può sicuramente migliorare, ma credo, da quello a cui ho assistito in tutti i Consigli che abbiamo fatto fino adesso, non si possa dire a tutta la Giunta, ma in particolar modo all’assessore Righini di non aver dimostrato sempre un’ampia capacità di ascolto. Credo che questa debba essere la capacità da parte della Giunta, del presidente Rocca e di tutti i Consiglieri qui seduti in Aula.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Mitrano.
Diamo la parola al presidente Crea.
Speaker : CREA (Lc Rocca).
Grazie, Presidente. Buongiorno, colleghi.
Grazie, assessore Righini, per la responsabilità che sta dimostrando in questo momento molto difficile per la nostra amata Regione Lazio. Un ringraziamento particolare anche al presidente Rocca, che finalmente ha dimostrato di avere lungimiranza, soprattutto nel momento in cui ha dato avvio a una programmazione concreta nel mondo della sanità. Sinceramente oggi mi aspettavo che da parte della opposizione vi fosse il riconoscimento rispetto a dei fatti concreti, a degli atti che sicuramente avranno degli effetti positivi per tutta la sanità del Lazio. Fare una programmazione di 1 miliardo e passa ‒ mi pare 1,2 miliardi, non vorrei sbagliarmi ‒ di risorse che avranno una ricaduta diretta sull’intera organizzazione del sistema sanitario regionale credo sia un fatto assolutamente storico. Il discorso di aver dato avvio all’impiego di risorse che non erano state spese non è un fatto irrilevante, cari colleghi dell’opposizione. Oggi ho letto degli articoli che un po’ di perplessità lasciano. Però i fatti sono altri. Gli atti, di conseguenza, portano a dire che finalmente in sanità qualcosa di nuovo si vede, qualcosa che sicuramente i cittadini sapranno apprezzare.
Ho sentito parlare in quest’Aula anche di non collaborazione. Io voglio portare la mia testimonianza diretta, peraltro di un atto che si è compiuto proprio ieri nella Commissione che mi onoro di presiedere. Ebbene, abbiamo approvato all’unanimità il Piano annuale della cultura, dopo che c’era stata, sinceramente, anche una richiesta legittima di presentare delle osservazioni. Ma poi, giustamente, si è ritenuto di non farlo, legittimamente. Però ha portato a un clima di assoluta e serena collaborazione.
Concludo dicendo che mi auguro che, al di là dei proclami, che giustamente sono stati fatti oggi, nel futuro si possa ritrovare quella collaborazione, quella condivisione, quel metodo di lavoro che sicuramente porterà dei benefici ai nostri concittadini del Lazio.
Noi è chiaro che siamo maggioranza, è chiaro che sosterremo fino in fondo i nostri provvedimenti e sosterremo sicuramente tutti i provvedimenti che la Giunta adotterà.
Grazie ancora al presidente Rocca e grazie ancora all’assessore Righini.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, presidente Crea.
Diamo la parola al presidente Nobili.
Speaker : NOBILI (A-IV-C).
Ubi maior, Presidente, se ritiene.
Semplicemente, ovviamente, per confermare il nostro voto contrario rispetto a questo subemendamento, e allo stesso tempo per ricordare che ovviamente alcune delle cose contenute nella variazione sono cose assolutamente. condivisibili. Alcune garantiscono la continuità di alcune attività: figurarsi se posso io, e possiamo noi essere contrari all’erogazione di un contributo al comitato che si occuperà e che si sta occupando della candidatura di Roma per Expo.
Ma la cosa più significativa è che da un lato potevano essere – alcune sono state ricordate anche oggi in Aula – seguite alcune direttrici più stringenti rispetto ad alcune scelte, ma la cosa più importante dal nostro punto di vista è che sia nel lavoro serrato, seppur rapido, in Commissione bilancio, sia nel confronto che c’è stato oggi tra i Capigruppo e successivamente qui in Aula, quello che è emerso è da un lato uno spirito, nel rispetto dei ruoli diversi fra maggioranza e opposizione, uno spirito di collaborazione. È emersa anche rispetto a una contingenza molto complessa che si sta affrontando – l’appuntamento con la parifica della Corte dei conti – l’intenzione che ho apprezzato, alla fine di un confronto che c’è stato in Commissione Bilancio da parte dell’assessore Righini di non voler usare nessun atteggiamento rivendicatorio rispetto a scelte del passato, un atteggiamento che sconsiglio anche ad esponenti della maggioranza, perché qui dobbiamo tutti insieme provare rispetto, ripeto, nel reciproco rispetto e nella differenza dei ruoli, a immaginare il futuro.
Sul futuro che immaginate e che volete disegnare come maggioranza ci confronteremo. Probabilmente su molte cose non saremo d’accordo, ma ovviamente, dentro questa variazione non c’è ancora la possibilità di un disegno, di una programmazione da parte vostra. Quindi, ci confronteremo intanto sull’assestamento, poi sulla programmazione, che potrete realizzare dopo l’appuntamento con la Corte dei conti. Però, quello che è emerso oggi, soprattutto dopo la Capigruppo e nelle dichiarazioni sue, Assessore, a seguito di quel momento, cioè sulla voglia di costruire, ripeto, nel rispetto dei diversi ruoli, una condivisione vera di un percorso, su cui ci saranno differenze, su cui ci confronteremo, ma anche la possibilità di lavorare insieme.
Quindi è un voto contrario, ma un apprezzamento per lo spirito che abbiamo saputo immaginare a partire da oggi, e che spero sapremo insieme costruire.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente.
Ci sono altre dichiarazioni di voto? L’ultima dichiarazione di voto è del presidente Sabatini.
Prima di dare la parola al Presidente, volevo invitare tutti i colleghi a inserire il badge all’interno delle fessure per la dichiarazione di voto.
La parola al presidente Sabatini.
Speaker : SABATINI (FdI).
Grazie, Presidente, grazie, Assessore, grazie al presidente Marco Bertucci, della Commissione Bilancio.
Il mio collega e Vicecapogruppo di Fratelli Italia, teme un intervento particolarmente lungo, quindi ho intenzione di smentire questa sua provocazione. Però, certamente la giornata di oggi rappresenta, colleghi, un ulteriore tassello di quella che è l’esperienza di questa maggioranza, ma anche di questo intero Consiglio in questa XII legislatura. Una esperienza di condivisione, un’esperienza di collaborazione istituzionale, anche nei momenti più delicati come quello di stamattina.
Credo che l’intero Consiglio abbia aggiunto un momento di maturità nel sapere anche uscire in maniera istituzionale, quindi, anche per questo, in condivisione rispetto proprio a quelle che sono le regole del gioco e che questa mattina abbiamo avuto anche l’occasione per rimarcare. Una esperienza che inizia, caro Assessore, a mostrare ai cittadini, agli enti locali, ai Comuni, alle associazioni di volontariato, alle imprese di questa Regione, la visione dell’amministrazione Rocca. Non abbiamo avuto la possibilità di farlo durante il bilancio, che continuo a ribadire essere stato tecnico, e di responsabilità per evitare danni grossi, non soltanto all’ente regionale, ma soprattutto ai nostri cittadini in tutte le loro articolazioni. Oggi, grazie a questa nuova variazione di bilancio, corposa, importante, si inizia a tracciare un percorso, che è un percorso del primo quadrimestre, come si direbbe a scuola, del primo semestre, andando a considerare anche i primi effetti sul territorio di queste iniziative. Io credo, e noi crediamo tutti quanti che siano iniziative importanti, che mettono proprio il territorio e le sue articolazioni locali, capillari e territoriali al centro dell’azione amministrativa e politica di questa Giunta e di questo Consiglio.
Indirizzare quasi circa 3 milioni di euro a quelle che sono le politiche territoriali, individuare in LAZIOcrea il soggetto giusto per poter sviluppare un’azione incisiva, veloce e concreta, anche in virtù di quella che sarà la nuova governance dell’ente, che a breve vedrà la possibilità anche di rilanciare l’azione di una realtà istituzionale che qualche volta, forse troppo spesso, è stata rimarcata come soggetto di non efficienza amministrativa, e che invece noi dimostriamo oggi, anche con queste risorse, quindi con i fatti, con la concretezza, dimostriamo di credere molto in quello che può essere uno strumento dinamico, snello e soprattutto che avvicina l’attività e anche l’obiettivo della politica ai territori della nostra regione.
Il tema del diritto allo studio, 2 milioni: ho visto dei tentativi – abbiamo tutti letto – di fare dello spezzatino rispetto a queste somme. Va bene, qualsiasi iniziativa che tende a dettagliare gli interventi di risorse pubbliche è certamente da apprezzare, ma credo che per questo, se si vanno a sviluppare e dettagliare meglio investimenti di questa Giunta, forse prima ancora ci sarebbe da apprezzare l’intervento di questa Giunta proprio a valorizzare quello che è il diritto allo studio: le risorse per il TPL, ma non solo, il lavoro dell’assessore Ghera di questi mesi, proprio sulla questione della mobilità, atta non soltanto a mettere in campo quelle che sono le risorse insieme al collega Righini, finalizzate al TPL di Roma, perché sappiamo che questa è la finalità ultima, e su questo prima o poi colleghi bisognerà fare una seria valutazione e riflessione rispetto a queste ingenti risorse; ma anche con gli emendamenti presentati, atti a individuare tutto quello che è il processo, il percorso sul trasporto urbano e interurbano, che probabilmente nella precedente legislatura si è attivato forse con particolare ottimismo, rispetto poi a tutte le criticità e alle molteplici centinaia e centinaia di osservazioni pervenute presso l’Assessorato e che sono rimaste inascoltate.
Il tema delle politiche sociali, soprattutto il tema della famiglia, con mezzo milione sulla maternità, sul sostegno anche alle donne vittime di violenza. Questa è anche una iniziativa che ricordo diversi anni fa e anche nella precedente legislatura è stata oggetto prima di divisione e poi di condivisione. Credo che questo rappresenti uno stimolo importante su cui continuare a lavorare.
Abbiamo molto, come Gruppo di Fratelli d’Italia, e anche come colleghi di maggioranza, puntato su quelli che sono gli aspetti non solo legati a LAZIOcrea e alle sue sfaccettature più di tipo generalista. Vorremmo puntare a quello che è il sistema agroalimentare di questa nostra regione, prevedendo e stimolando l’assessore Righini, ringraziandolo per aver accolto questo tipo di iniziativa, stimolare la promozione e la valorizzazione del sistema produttivo e agroalimentare del nostro territorio, con una previsione su ARSIAL di circa un milione.
Un milione, altrettanto, per Expo: colleghi, o ci si crede, o non ci si crede. Questa fiche che è stata messa su Expo 2030 certifica il fatto che questa Regione crede molto in questa iniziativa, che può essere un’iniziativa di sviluppo, di volano, di crescita per tutto il territorio, non soltanto di Roma Città, ma del suo hinterland e di tutta la regione Lazio.
Ringrazio l’assessora e consigliera Angelilli per aver nuovamente puntato l’accento su quello che è il tema delle reti di impresa. Non è un’iniziativa nuova, è un’iniziativa che viene dal passato, ma è un’iniziativa che nel passato ha forse preferito valorizzare il ruolo degli Enti locali e sempre meno quello delle imprese. Se si chiama rete d’impresa, probabilmente è perché in un tessuto economico, sociale e produttivo particolare, com’è quello italiano, caratterizzato perlopiù da micro e piccole imprese, a differenza di ciò che accade nel resto d’Europa, in Francia e in Germania soprattutto, si ritiene che la rete di impresa possa essere uno strumento adeguato. Non è ancora probabilmente entrato nella cultura dei nostri imprenditori, quindi è un bene che si continui ad investire su questo, perché reti di imprese, aziende che si mettono assieme, anche con competenze e con storie diverse, possono insieme rappresentare un elemento di grande competitività sia sul territorio domestico e nazionale, sia sui mercati internazionali. Questo, per quanto ci riguarda, è un tema di grande attenzione.
Ringrazio da ultimo l’assessore Righini, l’assessore Maselli e tutti i colleghi per aver riportato al centro delle iniziative del Consiglio regionale quella che è una norma che noi chiamavamo, e credo si possa chiamare ancora così, la legge sugli oratori. È una semplificazione che, però, nella sua semplicità mette al centro uno di quei ruoli e di quegli obiettivi educativi, ricreativi, anche, se si vuole, ludici, ma che portano con sé il grande tema della prevenzione e della collaborazione sui territori, al fine di proteggere e rilanciare quello che è lo sviluppo psicofisico dei nostri ragazzi, dei nostri giovani. Credo che questo sia un messaggio anche molto bello. Ringrazio i colleghi del mio Gruppo, con cui ci siamo confrontati a lungo su questo. Credo che sia un’ulteriore bella impronta digitale che il Gruppo di Fratelli d’Italia e questa Giunta appongono su questa variazione di bilancio, che a questo punto immagino essere non solo in fase di approvazione e di attuazione, ma che diventa la base su cui, colleghi, costruire anche gli ulteriori passaggi che ci saranno da qui in avanti.
Io credo che la giornata di oggi, al di là degli obiettivi di tipo normativo e legislativo, sia stata e sia ancora una giornata importante proprio per quello che si diceva prima, per questa condivisione generale delle regole di ingaggio, del modo di lavorare, del modo anche di poter collaborare, nel rispetto dei ruoli, ma con la certezza di essere qui per sostenere e favorire quello che è lo sviluppo della nostra regione. Noi lo faremo con entusiasmo, noi lo faremo assieme a questa Giunta e al presidente Rocca, con l’obiettivo e la volontà di mettere a terra quelli che sono gli obiettivi strategici, ma quella che è più in generale la visione di una Regione vicina ai territori, amica dei Sindaci, non ostile alle imprese e accogliente con tutto quel mondo di fragilità che anche oggi si è dimostrato, forse alzando troppo la voce, in questa Regione, ma che noi abbiamo molto a cuore e vogliamo continuare a tutelare e, anzi, a sostenere nel proprio percorso di uscita dalle fragilità, per una qualità della vita certamente migliore.
Con questo esprimiamo naturalmente e con entusiasmo il nostro voto favorevole. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, presidente Sabatini.
Invito ad inserire il badge. Prima della votazione, c’è un chiarimento da parte dell’assessore Righini.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Grazie, Presidente. Proprio un intervento telegrafico, di pochi minuti, per ringraziare tutti i Capigruppo che sono intervenuti nel dibattito e soprattutto nella riunione che abbiamo avuto di chiarimento rispetto a come approcciare ai futuri provvedimenti, in modo che ci sia, come è volontà di tutta l’Amministrazione… Ringrazio il presidente Rocca, perché la presenza del Presidente a tutte le votazioni e a tutte le sedute del Consiglio diciamo che non era proprio una consuetudine in passato. Questo immagino che possiate riconoscerlo, se non altro. Lo ringrazio per la presenza costante in Consiglio. Come ringrazio per queste regole che abbiamo definito di ingaggio e che varranno per il futuro. Vorrei ringraziare tutti i Gruppi consiliari per il contributo che è stato dato a questo provvedimento.
Chiudo dicendo – l’ho detto in Commissione e lo ribadisco qui – che i miei predecessori sono Alessandra Sartore e Daniele Leodori, due persone di cui ho grande stima e grande rispetto. Quando dico che la situazione è di difficoltà della Regione, non significa dare delle responsabilità e attribuire negligenze rispetto al passato, si tratta di voler affrontare in maniera diversa rispetto al passato le criticità, soprattutto nella gestione del rapporto con la Corte dei conti. Devo riconoscere al presidente Leodori che molte delle questioni su cui ci siamo confrontati nel rapporto con la Corte avevano un fondamento. È un tema, però, quello della parifica di straordinaria importanza. Il problema che ci sia qualcuno che ti può imporre, da un giorno all’altro, di trovare un miliardo e mezzo nel bilancio tra le entrate senza vincolo, quindi entrate libere, per destinazione del bilancio significa annientare il bilancio di una Regione. Però, questo è un tema con cui ci dobbiamo confrontare ed è il motivo delle mie risposte sia in Commissione che oggi in questa sede ed è il motivo per cui abbiamo proceduto – me ne rendo conto – a singhiozzo rispetto a variazioni di bilancio di importo modesto, le due variazioni che abbiamo approntato, ma semplicemente perché fino al 25 luglio era impossibile delegare e rinviare tutto all’assestamento di bilancio, che comunque arriverà nel mese di agosto avanzato, dovendo attendere il 25 luglio, e comunque in quella sede non mancherà il confronto.
In queste due variazioni di bilancio abbiamo rimesso delle risorse minime rispetto ai tagli radicali e profondi che avevamo apportato per approvare il bilancio di previsione nel mese di marzo, da cui ricordo che abbiamo tagliato 218 milioni di euro. Adesso la vera sfida la faremo sull’assestamento di bilancio e soprattutto sul bilancio di previsione e la prossima legge di stabilità a valere per il 2024. State certi che in quella sede il confronto in Commissione e in Aula non mancherà. Credo di averne già dato ampia dimostrazione e riconfermo qui tutti gli impegni.
Grazie ancora a tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Righini.
Procediamo, come da accordi nella Capigruppo, alla votazione della legge e del coordinamento formale e poi alla votazione degli ordini del giorno.
Ricordo a tutti che alla fine del Consiglio è convocata la Capigruppo.
Procediamo con la votazione.
È aperta la votazione.
Avete votato tutti? Dichiaro chiusa la votazione. Silenzio in Aula, per favore.
Un attimo di pazienza, vediamo se ci sono voti da aggiungere. Ci sono persone che vogliono aggiungere il voto, che non hanno votato? No. Bene. Votanti 39, maggioranza 20, favorevoli 28, contrari 11, astenuti 0.
Il testo della legge è approvato.
Procediamo al coordinamento formale.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato il coordinamento formale.
Adesso procediamo alla votazione degli ordini del giorno.
Iniziamo dal D03/1. Ci sono interventi? No. Dichiarazioni di voto? Prego. La parola alla consigliera Iannarelli. Dobbiamo dare la parola alla consigliera Iannarelli. Consigliera, aspetti che non ha la parola. Un attimo soltanto.
Speaker : IANNARELLI (FdI).
Grazie, Presidente e colleghi.
Ieri, 18 luglio, ricorreva il “Nelson Mandela Day”, istituito dalle Nazioni Unite nel 2009. Egli affermava che l’istruzione è l’arma più potente che si può utilizzare per cambiare il mondo. Chiosando questa celebre affermazione, possiamo dire che il progresso di una nazione passa certamente per il miglioramento dell’istruzione e della scuola, che, in aiuto alle famiglie, concorre a formare i nuovi cittadini. È un tema che sono certa sarà sempre attenzionato da questa Assise.
Fu il ministro Berlinguer, fautore della storica legge sulla parità, la cosiddetta “legge Berlinguer” del 2000, a istituire il sistema pubblico di istruzione, che è composto da scuole pubbliche statali e scuole pubbliche paritarie, che insieme concorrono a rispettare la fondamentale libertà di scelta educativa delle famiglie e a offrire un servizio scolastico pluralista, attento alle esigenze degli studenti e al massimo successo formativo.
Fu proprio il ministro Berlinguer a ricordare che la scuola è una, statali e paritarie sono pubbliche, il sistema di educazione della nazione è uno e quello che dobbiamo cogliere è che la scolarizzazione di tutti è la battaglia più progressista, più urgente e necessaria oggi, dove non è più tempo in Italia di contrapposizioni su questo tema tra posizioni di destra o di sinistra, senza distinzioni artificiose. Ma il rispetto del sistema scolastico deve fondarsi sulla nostra Costituzione, sul rispetto della persona umana, sul primario diritto-dovere educativo dei genitori (articolo 30), sul favorire il diritto all’istruzione per tutti (articolo 34), sul favorire la libertà di insegnamento (articolo 33) tra scuole statali, ormai autonome, e non statali, ma paritarie. Anche perché è a tutti chiaro sempre di più che pubblico non coincide con privato, ma pubblico è tutto il servizio offerto al cittadino, dagli Enti locali, da chiunque sia il soggetto gestore privato accreditato, come da articolo 33. Questo ci porta a dire che serve progressivamente sempre rileggere la lettura dell’istruzione fin qui fatta per offrire più diritti a tutti, e non meno. E alla domanda se c’è un modello di scuola che garantisce una maggiore forma di qualità e di successo formativo e che tutela il diritto di scelta dei genitori, sì, la risposta è che il modello esiste, ed è quello che si fonda sul pluralismo educativo, che si oppone ai modelli centralizzati, quello che in tanti Stati, dalla Francia alla Germania, alla Finlandia e alla Svezia, rende possibile ai genitori di scegliere tra buone scuole statali e non statali. Mentre – duole dirlo – in Italia i genitori sono ancora vittime di una discriminazione economica, in quanto non sono liberi di scegliere la scuola per i loro figli, se non pagando due volte, le tasse e la retta. Invece, scegliere la scuola – e vado a chiudere –, oltre a essere un diritto, migliora in tutto la qualità del servizio. La diversità è un arricchimento, non un rischio, in una realtà sempre più complessa e diversificata. Quindi, una piena autonomia scolastica, la libertà di scelta e la parità non sono richieste di parte, sono le irrinunciabili esigenze di un sistema che voglia essere efficiente, che sono un’esigenza della scuola tutta per costruire una scuola con la “S” maiuscola.
Quindi, in conclusione, proprio le generazioni da cui dipende il nostro futuro e che ci chiedono aiuto nella loro crescita devono trovare in noi risposte in tutti i modi. La sfida più importante è quella di una qualità di un servizio scolastico che sia altissima per i difficili contesti contemporanei.
In ragione di ciò, gentile Presidente e colleghi, riteniamo che anche nella nostra Regione, al pari di altre Regioni, in coerenza con analoghi tavoli presenti al Ministero dell’istruzione e del merito, sia opportuno e doveroso che, innanzi alla crisi educativa attuale, ai dati allarmanti dell’insuccesso e dell’abbandono scolastico, alla sparizione di tante scuole paritarie di ogni indirizzo culturale, che sono un presidio di libertà, sia istituito un Tavolo regionale sulla parità scolastica, uno strumento che consentirebbe il coinvolgimento di associazioni di genitori, di associazioni rappresentative delle scuole paritarie, per un confronto utile a favorire nel territorio la ricerca di soluzioni condivise per le criticità in tema di parità scolastica, a sostegno della libertà educativa dei genitori e del benessere formativo dei nostri bambini e ragazzi.
Grazie.
(Applausi)
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Iannarelli.
Non ci sono altre dichiarazioni di voto. Mettiamo in votazione. Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
L’ordine del giorno è passato.
Passiamo all’ordine del giorno DR/02, a firma della consigliera Zeppieri. Non ci sono interventi. Procediamo alla votazione. Voti favorevoli? Contrari? Astenuti? L’ordine del giorno è approvato.
Ordine del giorno D03/3. C’è l’intervento della Consigliera… Allora, c’è prima la consigliera Berni che vuole sottoscrivere, se non sbaglio. Prego. Perfetto. Poi c’è la consigliera Mari. Consigliere Bertucci.
Speaker : BERTUCCI (FdI).
Grazie. Per sottoscrivere l’ordine del giorno.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera Corrotti.
Cera.
Speaker : CERA (FdI).
Anch’io per la sottoscrizione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grasselli.
Speaker : GRASSELLI (FdI).
Anch’io per sottoscrivere.
Speaker : PRESIDENTE.
Palazzi.
Rotondi.
Speaker : ROTONDI (FdI).
Anch’io sottoscrivo.
Speaker : PRESIDENTE.
Tiero.
Daniele Maura. Perfetto.
Luciano Crea.
Speaker : CREA (Lc Rocca).
Sottoscrivo.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto.
Sottoscritto l’ordine del giorno, chiedo se ci sono dichiarazioni di voto… Consigliere Mitrano.
Speaker : MITRANO (FI).
Per quanto mi riguarda lo sottoscrivo. Credo anche Giorgio.
Speaker : PRESIDENTE.
No. La parola al consigliere Simeoni. La sottoscrizione è personale, non è collettiva.
Speaker : SIMEONI (FI).
Sottoscrivo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Non ci sono altre sottoscrizioni, per cui procediamo con le dichiarazioni di voto. Consigliere Sabatini.
Speaker : SABATINI (FdI).
Grazie, Presidente.
Sono contento del grande successo di questo ordine del giorno, che come Gruppo Fratelli d’Italia e come maggioranza condividiamo tantissimo, perché rispetto al tema delicato degli usi civici, anche alla luce delle recenti sentenze della Corte costituzionale del 2020 e del 2023, si pone in capo agli organi istituzionali regionali e soprattutto di natura nazionale un tema importante di riflessione proprio sugli usi civici e sulla legittimità degli atti relativa agli usi civici stessi.
La Regione ha una struttura che definire snella è ultroneo, forse non idonea per i numeri che ha in questo momento, non certo per le professionalità, che invece sono di elevato livello, ma per i numeri non è in grado di sostenere il grande sforzo che prevede un tema così ampio, che riguarda circa 200 Comuni su 378 della nostra regione, per cui chiediamo alla Giunta di impegnarsi e di restituire sostanza a questa area che necessita di risorse per snellire quello che è il grave carico e peso che si è accumulato in questi anni.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Procediamo al voto. Voti favorevoli? Contrari? Astenuti? È approvato l’ordine del giorno.
Nell’invitare i colleghi Capigruppo alla Conferenza dei Capigruppo, che si terrà qui sotto, dichiaro chiusa la seduta n. 10. Grazie.