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Speaker : PRESIDENTE.
Diamo avvio alla seduta n. 14 del Consiglio del 6 settembre 2023.
Diamo la parola alla consigliera Califano. Se possiamo dare la parola alla consigliera Califano, ve ne saremmo grati. Grazie.
Speaker : CALIFANO (Pd).
Grazie, Presidente.
Parliamo di un sito di rilevanza importante per quanto riguarda l’ecosistema, un sito che insiste nel Comune di Fiumicino e nl X Municipio di Roma Capitale, un sito naturalistico, la “Foce del Tevere”, Centro Habitat Mediterraneo LIPU, e la Zona speciale di conservazione “Isola Sacra”. Si tratta, come dicevo, di ecosistemi unici nel loro genere, che vedono durante tutto il corso dell’anno la presenza di circa 200 importanti specie di uccelli, oltre che rare specie vegetali e animali, un patrimonio davvero inestimabile, come hanno dichiarato chi lo ha censito e chi lo sta tutelando, che rischia di scomparire se non adeguatamente tutelato.
Nella Foce del Tevere, con l’Oasi LIPU, abbiamo visto che c’è la costituzione di un punto nevralgico per l’avifauna, che vi staziona, vi nidifica e si ferma durante le migrazioni. Il territorio regionale, come ben sappiamo, ospita più di 200 siti della rete Natura 2000, la rete ecologica dell’Unione europea per la conservazione della biodiversità terrestre e marina, costituita dai siti di interesse comunitario, i famosi SIC, successivamente designati quali Zone speciali di conservazione.
In questa zona, parliamo della Foce del fiume Tevere, è presente anche la Zona speciale di conservazione Isola Sacra, uno dei siti più importanti dal punto di vista floristico per la presenza di specie rare e dal punto di vista vegetazionale per la presenza di una prateria a salicornie perenni chiusa e ben sviluppata.
In passato sono state adottate delle misure per il sito specifico di Isola Sacra e sono state adottate con una delibera di Giunta regionale del 2017, al fine proprio di coniugare la conservazione degli habitat della specie di interesse comunitario con le esigenze connesse allo svolgimento delle attività economiche produttive locali.
Ora, tenuto conto che a vari livelli, Presidente, si sono avute delle misure, abbiamo avuto delle misure che tendono a valorizzare questi luoghi, quindi anche a promuovere in maniera unitaria e in forma coordinata con lo Stato e con gli Enti locali la conservazione e la valorizzazione di questo patrimonio naturale, e considerato che nella passata legislatura questo Consiglio regionale ha approvato una mozione che portava la mia prima firma per la valorizzazione della Foce del fiume Tevere attraverso la realizzazione di un’area didattica naturalistica, volta proprio a garantire una maggiore integrazione fra il territorio e il fiume, e creare percorsi didattici per le scuole di ogni ordine e grado, nonché prevedere l’istituzione di un monumento naturale regionale presso l’area della Foce del fiume Tevere, ai sensi di una vecchia legge regionale del 1997, che ci permette di fare quanto ho appena descritto, volevo interrogare quindi il Presidente della Regione se intende dar seguito all’istituzione di un monumento naturale regionale presso l’area della Foce del fiume Tevere, realizzando quindi delle aree didattico-naturalistiche per valorizzare questo patrimonio. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Califano.
Diamo la parola all’assessore Righini.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Grazie, Presidente. Grazie alla consigliera Califano per questa interrogazione, che ci dà la possibilità di affrontare un tema importante a cui l’Amministrazione regionale intende rivolgere attenzioni e risorse.
La consigliera Califano conosce la mia sensibilità rispetto a questi temi, io stesso da Consigliere regionale nelle precedenti legislature, sono stato in più occasioni promotore di iniziative di istituzione di monumenti naturali come quello delle Grotte di Nerone di Anzio e tante altre iniziative di tutela delle zone di pregio naturalistico e ambientale della nostra regione.
Sul tema posto dalla consigliera Califano, condividendo la rilevanza di quest’area della Foce del fiume Tevere, così come descritta, però, temo possa ricadere all’interno della Riserva naturale statale del litorale romano.
Pertanto, al fine di poter dar seguito alla sua mozione, sarebbe necessario procedere ad una verifica puntuale dell’areale proposto.
Si chiede pertanto in un’apposita riunione di confrontarci con una cartografia, per evidenziare i perimetri e confermare o meno l’eventuale sovrapposizione e l’inserimento nell’area protetta esistente.
In caso affermativo, cioè in caso di sovrapposizione, non si potrà prendere in considerazione la proposta in ottemperanza alla norma vigente. Infatti la legge n. 394 del 1991, all’articolo 22, comma 5, esclude in modo chiaro la possibilità di istituire aree protette regionali su territori già individuati e perimetrati all’interno di aree protette di rilevanza statale.
Lo stesso comma dispone infatti che non si possano istituire aree protette regionali nel territorio di un o di una riserva naturale statale. Pertanto, nell’area, se venisse confermata l’inclusione, è presente già un soggetto gestore, il Comune di Roma Capitale e il Comune di Fiumicino, ciascuno nel territorio di competenza, ai sensi dell’articolo 5 del decreto istitutivo del 29 marzo 1996, al quale è demandata l’azione di tutela, riqualificazione e valorizzazione, compatibile con i valori ecosistemici presenti.
Quindi, Consigliera, la proposta che le faccio è quella di incontrarci in un’apposita riunione con una cartografia che lei ritiene l’area interessata dalla mozione che era stata approvata dal Consiglio regionale, la verifichiamo e la sovrapporremo alla cartografia che già perimetra la riserva naturale citata, di competenza statale.
Ovviamente, nel caso in cui una zona rimanesse esclusa e una zona fosse invece ricompresa all’interno della riserva naturale, potremmo prevedere o l’estensione della riserva statale oppure la nuova costituzione di un’ulteriore area protetta da parte della Regione.
La disponibilità quindi è totale e potremmo già vederci nei prossimi giorni per affrontare e approfondire la questione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore.
Diamo la parola in replica alla consigliera Califano.
Speaker : CALIFANO (Pd).
Grazie, Presidente.
Ringrazio l’Assessore per la disponibilità, che naturalmente accolgo. Aspettiamo quindi una convocazione dai suoi uffici tecnici, le chiedo in tale convocazione di invitare non soltanto le Amministrazioni di Roma Capitale e del Comune di Fiumicino, ma magari anche i soggetti che già insistono, tipo la LIPU di cui parlavo prima, e le associazioni che già insistono e che stanno lavorando per la valorizzazione di questo sito. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Consigliera.
Diamo la parola, adesso, per l’interrogazione n. 33, alla consigliera Mattia.
Speaker : MATTIA (Pd).
Grazie.
Questa interrogazione è in merito ad una delibera di Giunta del 10 agosto concernente la legge regionale 29 marzo 2022, n. 7 “Misure per la riduzione della pressione fiscale. Interventi a sostegno economico e sociale. Contributo per il sostegno alla maternità”.
In questa delibera di Giunta, Presidente, vengono dati dei fondi per incrementare la maternità, per aiutare le donne in maternità.
Nella delibera di Giunta si fa accenno ad alcune associazioni, come Movimenti per la vita, che dovrebbero aiutare queste donne a richiedere questi fondi. Non si fa cenno ai consultori familiari, non si fa cenno ai servizi sociali dei Comuni, neanche ai CAF, ma vengono espressamente indicate soltanto determinate associazioni.
Io credo che oggi noi siamo tutti qui concordi nel ribadire che la maternità va sostenuta. Va sostenuta in quanto è una responsabilità collettiva, ma anche perché, come amo ricordare sempre anche in quest’Aula, la maternità è tutt’altro che una forma di fragilità. La maternità è una delle espressioni massime di potenza della donna, in quanto è la donna che è in grado di creare la vita. Semmai è la società che è fragile e sono fragili le Istituzioni in quanto inadeguate ad accogliere, sostenere e accompagnare in modo efficace la donna nella sua molteplicità di funzioni: essere madre, essere lavoratrice, essere una compagna, essere moglie.
Credo che quest’atto, questa delibera di Giunta, sia una delibera di Giunta analfabeta dal punto di vista politico e dal punto di vista amministrativo, Presidente. Credo che sia anche volgare occuparsi delle donne in maniera così, di propaganda, perché, vede, questa misura non aiuta tutte le donne.
Questa misura è soltanto una propaganda che serve per la maggioranza. Il primo problema è fondamentale: se la misura passasse attraverso i consultori o i servizi sociali dei Comuni, tutte le donne sarebbero aiutate.
Secondo problema. C’è bisogno, come dice la legge che è stata approvata su vostra proposta nella scorsa legislatura, di un programma a 360 gradi, e non di mancette ed elemosine per qualche donna in difficoltà. Vi ricordo che le associazioni che sono vostri amiche, i Movimenti per la Vita, sono soltanto in alcune sedi, in alcune città, non ricoprono tutto il territorio. Come pensate di poter aiutare tutte le donne della regione Lazio? E ricordo che, secondo la Costituzione, lo Stato e le Istituzioni, come la Regione, sono enti laici. Allora, perché non indicare anche altre associazioni, come quelle dei musulmani, per esempio, ma vede indicate soltanto determinate associazioni?
Presento, quindi, questa interrogazione per chiedervi perché sono stati esclusi i consultori regionali che sono presenti in tutta la regione Lazio, perché sono stati esclusi i servizi sociali dei Comuni, perché sono state escluse tutte le altre associazioni e indicate soltanto altre.
C’è un ultimo livello fondamentale, e qui mi fermo, da considerare. Quando si parla di violenza sulle donne, bisogna porre attenzione anche alle radici culturali che determinano questi fenomeni, radici culturali che hanno molto a che fare con l’immagine che negli anni e nei secoli la nostra società e anche noi come Istituzioni abbiamo contribuito a costruire. Credo che una delle origini della violenza sulle donne sia la grande frattura subita dall’immagine della donna oggetto di una visione dicotomica in cui o è madre, o è lavoratrice, o è oggetto di desiderio, o è angelo del focolare, come se un essere umano potesse essere frammentato in vari comportamenti.
Noi, quindi, vi chiediamo, come Partito Democratico, perché sono state fatte queste scelte e di ritirare questa delibera, che è soltanto propaganda, non aiuta assolutamente le donne.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie consigliera Mattia.
Diamo la parola all’assessore Ciacciarelli.
Speaker : CIACCIARELLI, Assessore.
Grazie, Presidente.
Consigliera Mattia, rispondo io perché la mia collega Baldassarre oggi è impegnata in altri impegni precedentemente assunti, quindi non è riuscita a venire in Aula.
La DGR n. 478 del 2023 detta i criteri in conformità con quanto previsto dalla legge regionale 7 2022, che istituendo un programma di sostegno alla maternità, stabilisce l’erogazione dei voucher per l’acquisto di prodotti necessari al neonato (articolo 7, commi 1 e 2).
La stessa legge regionale, inserendo il programma all’interno della Missione 12, Diritti sociali e famiglia, evidenzia pertanto la natura esclusiva e sociale dell’intervento, escludendone a priori qualsiasi implicazione sanitaria e sociosanitaria.
I consultori familiari svolgono attività ed erogano prestazioni disciplinate dall’articolo 24 dei LEA. La stessa legge istitutiva dei consultori (legge n. 405 del 1975) richiama la legge di riforma dei servizi sociali e sanitari (articolo 2, lettera b), che in quel periodo, nel 1975 stava per essere adottata, rinviando alle competenze che sarebbero state assegnate alle ASL.
L’evoluzione della norma di regolazione del Sistema sanitario nazionale ha portato successivamente all’adozione dei livelli assistenziali che prescrivono che tutte le prestazioni erogate dalle articolazioni organizzative del Servizio sanitario di cui all’articolo 24 del DPCM 12 gennaio 2017, stabilisce la prestazione di garantire l’assistenza sociosanitaria ai minori, alle donne, alle coppie, alle famiglie.
Tutte le prestazioni previste per le quali si rimanda alla lettera della puntuale elencazione sono di natura sanitaria e sociosanitaria. In nessun caso sarebbe ad esse riconducibile il sostegno alla compilazione di domande per la partecipazione all’avviso di cui alla DGR in questione.
Una previsione esplicita in delibera di un loro coinvolgimento, che comunque non è escluso a priori, avrebbe avuto l’unico effetto di imporre un onere organizzativo notevole.
Il richiamo della DGR 478 dello scorso 10 agosto al coinvolgimento della componente dei centri famiglia, dei centri d’ascolto e dei centri di aiuto per la famiglia in un’ottica di sussidiarietà orizzontale, appare dunque non in contrasto, ma anzi del tutto coerente con la legge istitutiva del programma, a maggior ragione alla luce di come la Regione Lazio ha sostenuto e sostiene il valore del terzo settore con risorse della nostra comunità, che è una volontà esplicita ed un rafforzamento, da ultimo, del decreto legislativo n. 117 del 2017.
A maggior prova dell’intenzione inclusiva della delibera, va inoltre precisato che nel dispositivo della DGR per la massima diffusione dell’iniziativa e per le facilitazioni delle presentazioni delle domande verrà chiesto alla rete dei centri per la famiglia, ai centri di ascolto, ai centri di ascolto per la vita, alle altre organizzazioni di terzo settore interessate, di sostenere le mamme richiedenti nella corretta compilazione della domanda.
Consigliera, questa delibera non esclude la partecipazione dei servizi sociali, non esclude la partecipazione degli altri Enti di terzo settore, e sentire da lei che c’è un analfabetismo nella compilazione della delibera di Giunta sinceramente mi sconcerta un po’, visto che lei ha governato in maggioranza in questi anni e di provvedimenti scellerati ne abbiamo visti molti, tant’è vero che i cittadini vi hanno giudicato e alle elezioni hanno dato la possibilità al Centrodestra di governare.
Riteniamo che questa delibera, così come è stato riportato dalla collega, quindi "i Centri per la famiglia sperimentano una modalità di gestione pubblico-privata che consente di esercitare la titolarità pubblica del servizio, che è dei Comuni associati nei distretti sociosanitari", cioè questi partecipano insieme, non esclude la possibilità dei servizi sociali dei Comuni di partecipare e di poter reperire informazioni, dando la possibilità di aderire alla delibera de quo di cui si parla oggi.
Se lei ritiene, le daremo la risposta scritta che arriva da questo Assessorato, dall’Assessorato dell’assessore Baldassarre, per poter verificare anche lei che non è così restrittivo questo provvedimento, ma dà la possibilità alle famiglie di aderire e di poter aderire ai fondi che ci sono in questa delibera. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore.
Diamo la parola alla consigliera Mattia per la replica.
Speaker : MATTIA (Pd).
Noi siamo stati forza di Governo e ora siamo forza di opposizione, quindi chiediamo di poter svolgere il nostro ruolo di opposizione.
È stato ribadito nella risposta della Giunta, quindi, che si tratta fondamentalmente e sostanzialmente soltanto di alcune associazioni e dei Centri per la vita, c’è un chiaro attacco in questa delibera molto velato, molto nascosto alla legge n. 194, noi su questo tema e su questa delibera daremo battaglia, perché non possiamo permettere che si faccia propaganda e bassa politica sulla pelle delle donne. Questo è inaccettabile! Grazie,
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Mattia.
Proseguiamo con la prossima interrogazione, la n. 25, a firma della consigliera Battisti, che verrà illustrata dal presidente Ciarla, che dovrà prima sottoscriverla.
Speaker : CIARLA (Pd).
È un’interrogazione rispetto all’avviso pubblico per l’acquisizione delle manifestazioni storiche di interesse a partecipare nell’ambito del programma regionale in favore delle tradizioni storiche, artistiche, religiose e popolari dell’annualità 2023.
Con la determinazione del 2 maggio 2023 è stato approvato l’avviso pubblico per l’acquisizione della manifestazione di interesse a partecipare, nell’ambito del programma regionale in favore delle tradizioni storiche, artistiche, religiose e popolari (annualità 2023), alla presentazione delle proposte di cui all’articolo 31 del comma 3 della legge regionale n. 26 del 2007.
Con la determina del 1° giugno 2023 recante “Avviso pubblico per l’acquisizione della manifestazione di interesse a partecipare, nell’ambito del programma regionale in favore delle tradizioni storiche, artistiche, religiose e popolari dell’annualità 2023, alla presentazione della proposta” c’è stata una proroga dei termini della presentazione delle istanze. Sono stati prorogati i termini di presentazione dell’istanza al 15 giugno 2023 al fine di consentire ai Comuni interessati, nel rinnovo dei Consigli comunali, di poter presentare le istanze.
Allo stato attuale non si hanno notizie circa l’esito dell’avviso pubblico e della tempistica di pubblicazione delle graduatorie dei beneficiari. Considerato che lo stanziamento di queste risorse rappresenta per i Comuni e per le Pro Loco, destinatari dell’avviso, uno strumento di sostegno di fondamentale importanza per la promozione del turismo locale e, in particolare, delle tradizioni storiche, artistiche, religiose e popolari, in tal senso assume particolare rilevanza la possibilità di programmare tali iniziative.
Quindi, noi chiediamo al Presidente e alla Giunta di conoscere le tempistiche relative alla pubblicazione della graduatoria finale.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Ciarla.
Diamo la parola, per la risposta, all’assessore Ciacciarelli.
Speaker : CIACCIARELLI, Assessore.
Grazie, Presidente.
Con riferimento al quesito relativo all’oggetto concernente le tempistiche della pubblicazione della graduatoria definita dall’avviso pubblico del 4 maggio, si rappresenta quanto segue. Le istanze complessive pervenute alla Direzione Turismo sono 430, di cui 411 risultano ammissibili a seguito di istruttoria formale, in numero di molto superiore rispetto alle domande ricevute nei precedenti avvisi pubblici di manifestazioni di interesse.
Le istanze ammissibili sono state trasmesse alla Commissione di valutazione nominata con atto di organizzazione n. G08608 del 21 giugno 2023.
La suddetta Commissione ha comunicato, nella persona del Presidente, dottor Riccardo Micheli, con e-mail del 5 settembre 2023, che il termine dei lavori e la consegna dei verbali avverrà entro due settimane a far data dalla risposta dell’interrogazione posta.
Dopo la presa d’atto dei verbali da parte della Commissione, da effettuarsi tramite determinazione dirigenziale, la Giunta regionale, con propria deliberazione, approverà, previo parere da rilasciare entro quindici giorni dalla Commissione consiliare, l’elenco degli ammessi al patrocinio e i relativi importi assegnati alle tre fasce economiche in merito, anche in funzione delle disponibilità finanziarie sui pertinenti capitoli di bilancio. Al termine della suddetta procedura verrà adottato con decreto del Presidente regionale, con il quale si validerà l’elenco dei destinatari per l’annualità 2023, con atto che verrà pubblicato sia sul Bollettino ufficiale della Regione che sul portale del turismo. In considerazione dei vari passaggi previsti dalla normativa regionale vigente, si informa che la data di pubblicazione della graduatoria definitiva sia da prevedersi presumibilmente entro la fine del mese di ottobre.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore.
Diamo la parola per la replica al consigliere Ciarla.
Speaker : CIARLA (Pd).
Non c’è bisogno di replica. Bastano le informazioni che ci ha dato l’Assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Consigliere.
Sospendiamo i lavori, per riprendere il Consiglio alle ore 11,00.
Diamo inizio ai lavori della seduta n. 14 del 6 settembre 2023.
Comunico che sono stati presentati i seguenti atti:
- Proposta di legge regionale: dal n. 59 al n. 67;
- Mozioni: dal n. 46 al n. 53;
- Interrogazioni a risposta scritta: dal n. 20 al n. 24;
- Interrogazioni a risposta immediata: dal n. 30 al n. 35.
È pervenuta risposta scritta alle interrogazioni n. 3, n. 7 e n. 13.
La consigliera Michela Califano ha sottoscritto la mozione n. 34, nonché le proposte di legge regionali n. 51, n. 52 e n. 58.
La consigliera Marietta Tidei ha sottoscritto la proposta di legge regionale n. 15.
La consigliera Eleonora Mattia ha sottoscritto l’interrogazione a risposta scritta n. 24, la mozione n. 50, nonché le proposte di legge regionale n. 50, n. 51 e n. 52.
La consigliera Micol Grasselli ha sottoscritto la proposta di legge regionale n. 62.
Il consigliere Alessio D’Amato ha sottoscritto la proposta di legge regionale n. 2.
Comunico inoltre che il Presidente della Regione, con decreto T159 del 10 agosto 2023, pubblicato sul BURL n. 65 del 16 agosto 2023, ha proceduto alla nomina del Presidente dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica del Comune di Roma, che i consiglieri Marco Colarossi e Roberta Della Casa hanno comunicato l’adesione al Gruppo consiliare Forza Italia a far data dal 29 agosto 2023 e che il consigliere Adriano Zuccalà dal 31 agosto 2023 è Presidente del Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle 2050.
Comunico infine che la Vicepresidente della Giunta regionale, Roberta Angelilli, sarà assente nella seduta odierna poiché impegnata in attività istituzionali e ai sensi dell’articolo 34, comma 5, del Regolamento dei lavori del Consiglio, sarà computata come presente ai fini della fissazione del numero legale.
Sono stati trasmessi, per l’approvazione da parte del Consiglio, i processi verbali concernenti le sedute n. 10 del 19 luglio, n. 11 del 26 luglio, n.12 del 3 agosto. Se non vi sono obiezioni, i processi verbali si intendono approvati.
Vorrei chiedere all’Aula l’attenzione e un invito a tutti i Consiglieri ad osservare un minuto di silenzio per Alfonso Gisini, morto sul lavoro a Corchiano, nel viterbese, e per Rossella Nappini, vittima di femminicidio a Roma, due tragedie avvenute in questi ultimi giorni che hanno scosso le nostre coscienze.
Il femminicidio e la sicurezza sul lavoro sono tematiche molto delicate, bisogna lavorare uniti, al di là della propria appartenenza politica, e fare il possibile per dare risposte concrete.
L’auspicio è quello di non dover più commentare simili notizie. In questo momento il nostro pensiero va ai familiari di Alfonso Rossella, a quali rivolgiamo la nostra vicinanza.
Iniziamo i lavori d’Aula con la mozione n. 16, presentata dal consigliere Bertucci, al quale diamo la parola.
Speaker : BERTUCCI (FdI).
Grazie, Presidente.
La mozione tende a voler integrare anche la figura del consulente del lavoro dei professionisti iscritti ad apposito ordine professionale tra quelle figure, essendo tecnica, che possono essere scelte nel momento in cui ci sono bandi oppure avvisi pubblici rispetto agli organismi non soltanto evidentemente di controllo, ma anche di gestione e direzione, perché non c’è alcun Regolamento, non c’è nulla di scritto e quindi di rigido. Ecco perché, a mio parere, è sufficiente una semplice mozione.
La prassi prevede di individuare tra i soggetti, tra i dottori commercialisti, gli architetti, gli ingegneri, ma non anche i consulenti del lavoro che ormai si possono occupare non soltanto di materia giuslavoristica, ma anche di materia fiscale e tributaria, così come sentenziato da più sentenze della dell’Alta Corte di Cassazione.
Nella mozione che ho presentato, nel corpo, nella parte del “considerato” ci sono gli ultimi due punti, “che la succitata possibilità è stata preclusa anche nei recenti avvisi pubblici” fino al secondo punto, quindi, alla parte “per i consulenti del lavoro”, questa parte chiedo che venga cassata.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Nel “considerato” – per gli uffici – va cancellata la parte che inizia da “che la succitata possibilità” e finisce a “discriminatoria per i consulenti del lavoro”. Giusto? Perfetto.
Se non ci sono dichiarazioni di voto, procediamo alla votazione della mozione, così come modificata.
Non ci sono dichiarazioni. Procediamo al voto.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
La mozione è approvata.
Procediamo alla mozione n. 2, presentata dal consigliere Novelli, al quale diamo la parola.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Grazie, Presidente.
Un paio di mesi fa in Commissione Attività produttive sono stati ascoltati gli imprenditori del settore estrattivo. Devo dire una Commissione veramente interessante, dove naturalmente abbiamo ascoltato tutte le problematiche di questo settore che, per quanto riguarda la nostra Regione, è un settore assolutamente strategico.
Nelle varie audizioni che sono state fatte è emerso il problema dell’aggiornamento del Piano regionale delle attività estrattive, che fa capo naturalmente a una legge regionale, la legge regionale n. 17 del 2004.
I punti cardine di questa audizione sono stati fondamentalmente la vetustà della legge di riferimento, che è proprio del 2004, quindi, insomma, stiamo parlando tra l’altro di un settore che è assolutamente in evoluzione, anche perché impatta notevolmente sulla morfologia dei nostri territori. Quindi, già da qui troviamo una legge che è molto vecchia e poco attuale.
Nella scorsa legislatura l’ex assessore Orneli aveva, in qualche modo, già portato avanti una riforma di questa legge. Purtroppo, nella Commissione l’Assessore di riferimento non c’era. Quindi, anche qui, non abbiamo ben capito la Giunta su questo tema come si vuole muovere, cioè se vuole prendere la base di quello che era stato fatto nella scorsa legislatura oppure rifarla nuovamente, daccapo. Quello che è imprescindibile è l’urgenza di modificare questa legge e di renderla attuale.
In questa legge, naturalmente, l’articolo 9 dispone la redazione del Piano regionale delle attività estrattive. Questo è altrettanto vetusto. È un aggiornamento che noi non facciamo da tredici anni. Questo Piano non è stato aggiornato ed è vecchio di tredici anni.
Quindi, con questa mozione noi vogliamo impegnare la Giunta affinché possa, nel più breve tempo possibile, portare questo aggiornamento di questo Piano. Da quello che abbiamo ascoltato dai territori, da quello che ci dicono gli imprenditori, noi abbiamo un’urgenza veramente stringente per aggiornare questo Piano, che ‒ ripeto, come ho detto prima ‒ è vecchio di tredici anni.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Consigliere.
Diamo la parola per la dichiarazione di voto...
Sull’ordine dei lavori, la parola al consigliere Sabatini.
Speaker : SABATINI (FdI).
Grazie, Presidente.
Rispetto alla mozione presentata dal consigliere Novelli, in realtà anche da parte nostra, nel tempo, c’è stato non solo dell’interesse, ma anche, attraverso in particolare il presidente Bertucci, valutazioni che andavano in una direzione molto simile rispetto a quella che viene indicata.
Non so se ci sia la possibilità o la disponibilità da parte del Gruppo del Movimento 5 Stelle, da parte del consigliere Novelli, di valutare una condivisione di alcuni aspetti, per i quali io chiederei alla Presidenza cinque minuti di sospensione, proprio per valutare questo e, eventualmente, magari, poterla anche condividere in maniera proficua da parte degli altri Gruppi.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Se non ci sono obiezioni, diamo la sospensione di dieci minuti per condividere.
Se riprendete posto, diamo inizio ai lavori.
Aveva chiesto la parola il consigliere Sabatini. Consigliere Neri, se prende posto, iniziamo.
C’è una modifica, una riformulazione della mozione, se il proponente è d’accordo.
Se la riformulazione può essere… Grazie. Dopo il “considerato che”, i primi due punti diventano: “La Giunta regionale si è già attivata con incontri con i rappresentanti del settore, attivando le procedure utili e necessarie per l’aggiornamento del PRAE”; secondo punto aggiunto: “La Commissione, sentite le organizzazioni di categoria, ha attivato un collegamento con la Giunta per accelerare le procedure”.
Con l’inserimento di questi due punti, se non ci sono dichiarazioni di voto, procediamo alla votazione della mozione… No, dichiarazione di voto del consigliere Bertucci.
Speaker : BERTUCCI (FdI).
Ovviamente, con le modifiche che il proponente ha detto di accettare, il Gruppo di Fratelli d’Italia voterà a favore della mozione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Procediamo con la consigliera Cartaginese per dichiarazione di voto.
Speaker : CARTAGINESE (Lega).
[…] presentata dal collega Novelli. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto.
Consigliere Crea.
Speaker : CREA (Lc Rocca).
Grazie, Presidente. Anche la Lista civica sottoscrive la mozione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Neri.
Speaker : NERI (UdC).
Buongiorno, Presidente.
Anche il Gruppo dell’UDC sottoscrive la mozione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Consigliera Califano.
Speaker : CALIFANO (Pd).
Grazie, Presidente.
Per sottoscrivere la mozione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Se non ci sono altre dichiarazioni di voto… Consigliere Marotta, prego.
Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, procediamo alla votazione della mozione n. 28, così come riformulata.
Voti favorevoli? Contrari? Astenuti?
La mozione è approvata.
Procediamo con la mozione n. 41 presentata dai consiglieri Palazzi, Mitrano, Iannarelli ed altri.
Prego, consigliere Palazzi.
Speaker : PALAZZI (FdI).
Grazie, Presidente.
Visto il colloquio con l’Assessore, ritiriamo la mozione in quanto l’Assessore provvederà a prendere appuntamento con il Ministero e procedere con le procedure per il PTPR. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Consigliera.
Non so se l’Assessore… Ecco, diamo la parola all’assessore Ciacciarelli. Grazie.
Speaker : CIACCIARELLI, Assessore.
Grazie, Consigliera. Lei ha sollevato un tema che sta molto a cuore a quest’Aula. Nella scorsa consiliatura mi ricordo che purtroppo fu impugnato, poi ripresentato in Aula, il PTPR. Ci sono una serie di questioni che vanno risolte. C’è un tavolo tecnico già in essere in Regione con il quale stiamo lavorando a queste modifiche, ma sarà mia cura convocare il prima possibile un incontro con il Ministero per discernere le questioni che lei ha posto nella mozione e molte altre che ci che ci sono.
Insomma, grazie per questa sollecitudine e soprattutto per averla ritirata. Sarà comunque un tavolo di lavoro condiviso tra la Giunta regionale, l’Assessorato e il Consiglio regionale, per definire tutta una serie di questioni e proporle al Ministero, per cercare di elaborare una proposta che sia, poi, accettata anche dal Ministero.
Speaker : PRESIDENTE.
Con l’impegno dell’assessore Ciacciarelli alla convocazione di questo tavolo, diamo la parola al consigliere Valeriani per l’illustrazione della mozione n. 50.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Grazie, Presidente.
Saluto anche il presidente Rocca, che ci ha raggiunto per i lavori anche di stamattina.
Mi auguro che questa mozione possa essere vista, un po’ da tutta l’Aula, come uno sprone, come una sollecitazione al Presidente, alla Giunta e a tutti noi per fare un’azione di difesa degli interessi del nostro territorio.
La mozione parte, nello specifico, da tre progetti di riqualificazione di tre periferie della nostra città ‒ Tor Bella Monaca, Santa Maria della Pietà e Corviale ‒ che rischiano di essere, in qualche modo, penalizzate da una riprogrammazione dei lavori del PNRR, dalla dislocazione delle risorse previste, e interrompere, di fatto, un programma di riqualificazione che nella scorsa legislatura questa Istituzione regionale aveva avviato proprio in queste tre aree.
Approfitto anche della presenza del Presidente per sollecitare l’interesse della Giunta ad esercitare anche un ruolo di difesa degli interessi del Lazio. Vedete, il tema non sono soltanto questi tre interventi che, ad oggi, non sono rifinanziati. C’è uno studio dell’ufficio legislativo della Camera e del Senato, che ha prodotto una relazione molto chiara. Di fronte a un impegno vago del Governo di trovare altre fonti di finanziamento, in realtà, non esistono altre risorse per poter intervenire su questi progetti.
Quindi, la preoccupazione è che il nostro territorio, nel complesso, possa veder perdere un treno molto importante, come quello del PNRR, un volano che può significare sviluppo, posti di lavoro e riqualificazione.
La prima operazione ai danni del Lazio, presidente Rocca, è stata quella di togliere 700 milioni di euro che erano stati destinati a questa Regione sulle infrastrutture. Qui c’è anche l’assessore Ghera, che su questo tema farebbe bene a lanciare una preoccupazione a nome di tutto il Consiglio. Su questo le assicuro che avrebbe il plauso di tutti noi. 700 milioni di euro erano destinati al potenziamento della Roma-Viterbo, della Guidonia-Lunghezza, alla chiusura dell’anello ferroviario e al potenziamento e al quadruplicamento della Roma-Ciampino. Questi soldi sono stati tolti, sono stati trasferiti per infrastrutture al nord, e il nord del nostro Paese non è esattamente il cuore del progetto del PNRR, perché questa grande occasione che la scorsa legislatura ha aperto non solo per l’Italia, ma per tutta l’Europa è soprattutto destinata ad accelerare quel processo di sviluppo delle aree un po’ più depresse, e le infrastrutture al nord ci sono. Vanno potenziate anche lì, ci mancherebbe, ma sicuramente l’area del Paese che ha maggiore bisogno di investimenti pubblici per colmare un gap non è la Lombardia, non è il Veneto, non è la Liguria, ma è sicuramente anche il Lazio, la cintura metropolitana di Roma e il Mezzogiorno. Questi 700 milioni sono spariti, non ci sono, e ci sono altri 1 miliardo e 200 milioni di euro di progetti che investono tutto il Lazio che sono spariti. A Roma ce ne sono molti di più di quelli che riguardano questi tre interventi, ma finora… Ed è qui il senso politico della mozione, che non è polemica, ma è semplicemente chiedere, come è sempre stato, dall’allora presidente Storace a seguire, che il Presidente della Regione Lazio si faccia interprete degli interessi di questo territorio e difenda questa riprogrammazione che rischia di penalizzare il Lazio. A Corviale sono previsti interventi per 80 milioni di euro, e lì è in stato avanzato. Qui c’è l’assessore Ciacciarelli che, da quando ha preso in mano questo dossier, lo può certificare. A Corviale è avviato ormai da tempo il più grande programma di riqualificazione delle periferie di Roma. Questo investimento di 80 milioni di euro previsto nei fondi PNRR può essere un acceleratore straordinario per completare la riqualificazione di uno dei quartieri più difficili di Roma. Così come ci sono 50 milioni di euro per il Santa Maria della Pietà, che è un bene di proprietà della Regione, ma su cui ovviamente non insistono soltanto strutture sanitarie, ma anche funzioni pubbliche, parchi, che vanno riqualificati. e lì sono destinati 50 milioni.
L’ultimo intervento, anche questo molto importante, nonché simbolico, è quello di Tor Bella Monaca, dove la scorsa legislatura ha fatto partire i cantieri delle Torri di proprietà dell’ATER, che sono in fase di completamento. Manca tutta la parte dell’ATER del Comune di Roma, perché lì l’insediamento, come sa bene l’assessore Ciacciarelli, è diviso a metà, una parte è di proprietà delle ATER, una parte è dell’ERP del Comune di Roma. Questo finanziamento di 55 milioni di euro serve per equiparare nello stesso modo il trattamento che noi abbiamo già fatto nelle Torri dell’ATER con quello del Comune di Roma.
Ecco, questi soldi sono soldi che vengono tolti, non ci sono più. Io penso che a parti invertite, se questo fosse accaduto nella scorsa legislatura e vi fosse stata un’iniziativa a difesa degli interessi finanziari ed economici della Regione, in questo caso della città di Roma, fatta dall’opposizione, io vi assicuro che noi saremmo stati d’accordo.
Oggi infatti non si tratta di essere contro il Governo, non si tratta di essere contro nessuno, è una fase difficile. Si tratta soltanto di fare un’azione trasversale, condivisa tra tutti noi per difendere gli interessi del Lazio.
Io credo che sia una cosa giusta, perché se noi facciamo arrivare sempre l’acqua allo stesso mare, cioè dove le risorse già da sé vanno in modo naturale, e impediamo che questa grande occasione del PNRR possa in qualche modo far da lievito allo sviluppo del Lazio, io credo che si possa perdere una grande occasione.
Mi auguro quindi che questa mozione presentata dal Partito Democratico sul piano politico, presidente Sabatini, possa essere valutata: non c’è nulla di polemico, non è contro nessuno, non c’è un linguaggio ostile nei confronti di questa maggioranza. C’è semplicemente una preoccupazione che vogliamo condividere e una richiesta che vi facciamo di fare insieme una battaglia per difendere questi interessi, magari anche facendo dei passaggi intermedi, come Consiglio, per capire se si possono avere delle informazioni dettagliate con esponenti del Governo nazionale, che in grande parte sono proprio di questa città, di Roma, a partire dal presidente Meloni, per capire se si possono salvare questi e altri interventi, perché 1,200 miliardi sono veramente tante risorse, tanti soldi che possono significare sviluppo oppure zero sviluppo.
Speaker : PRESIDENTE.
Ringrazio il consigliere Valeriani.
Apriamo la discussione. L’Assessore? Prego, diamo la parola all’assessore Ciacciarelli.
Speaker : CIACCIARELLI, Assessore.
Grazie, Presidente.
Intanto va fatta una premessa, perché quello che mi contraddistingue, penso che ci conosciamo già da anni, e la mia onestà intellettuale, Assessore… Bisogna fare anche, secondo me, un po’ di percorso storico di quello che è accaduto.
Lei ha ben detto che Corviale è diviso in due parti, una parte chiaramente di competenza regionale, l’altra di competenza… Scusi, di Tor Bella Monaca, l’altra parte è di competenza chiaramente del Comune di Roma.
Lei, Assessore, ha operato, perché ho trovato delle cose già in itinere. Il suo Assessorato aveva già impiegato queste risorse, tant’è vero che sul PNRR siamo forse una delle realtà nazionali dove questi fondi sono stati impiegati. Abbiamo veramente un cronoprogramma sulla spesa molto dettagliato, che stava funzionando.
Io ho continuato il monitoraggio attento, anche con il Ministero. Ho visto che lei ha presentato, qualche tempo fa, anche una interrogazione al riguardo. Stiamo recuperando ulteriori risorse per cercare di fare una serie di interventi.
In riferimento alla mozione n. 50 si fa presente che pur essendo concordi nell’importanza di questi interventi, li stiamo facendo quindi, sulle opere citate, Santa Maria della Pietà a Corviale, Tor Bella Monaca, finalizzate alla riqualificazione e all’efficientamento energetico di queste strutture, chiaramente che non erano state manutenute da anni, le stesse sono di competenza dell’Amministrazione comunale e della Città metropolitana di Roma e pertanto di difficile finanziamento da parte della Regione Lazio.
Perché sono state definanziate? Almeno questo è emerso. Perché sono stati definanziati tutti quei provvedimenti di difficile realizzazione nei tempi che ci permette il PNRR di poter andare a realizzare.
Il Ministro ha fatto un recap di tutto quello che era difficile da portare avanti ed è stato portato avanti. La diversità…
Vede, lei, nella sua ex funzione di Assessore, aveva mantenuto un cronoprogramma sulle attività da fare e si stanno facendo – vede la mia onestà intellettuale – e il Comune purtroppo no, tant’è vero che noi abbiamo fatto un incontro con il Comune e con l’Assessore competente su questa questione e su altre questioni che ci riguardano, perché voi sapete bene che gli alloggi ATER vengono costruiti dalla Regione, ma poi dati ai Comuni per poter scorrere le graduatorie. Quindi, ci deve essere una sinergia ed un colloquio costante con il Comune di Roma, così come con gli altri Comuni del Lazio.
Si sottolinea, inoltre, che la Regione Lazio risulta già esposta economicamente e finanziariamente per altre opere finalizzate al raggiungimento dello stesso obiettivo. Si precisa che da ATER Roma è in corso la realizzazione su Corviale, due interventi finalizzati a fondi PNC, e questo lei lo sa bene, uno di 40 milioni di euro e, nell’ambito dei contratti di quartiere, altri 10 milioni di euro, quindi per circa 50 milioni di euro.
Concludo e le chiedo, Consigliere, di ritirare questa mozione, perché mi sembra un po’ demagogica rispetto alla reale problematica. È certamente un problema, questo della riqualificazione, ma il motivo è stato proprio quello della difficoltà di rispettare quei tempi che, invece, la Regione sta rispettando. Anzi, siamo anche avanti con il cronoprogramma.
Per questo il Ministero, nella convocazione che c’è stata qualche mese fa, un mese e mezzo fa, ci ha chiesto di rivedere l’intero Piano per ritrovare altre risorse, per cercare di portare avanti e a termine tante altre iniziative anche su questi territori, su queste località del Comune di Roma e della Regione Lazio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore.
Prego, consigliere Valeriani, per la replica.
Speaker : VALERIANI (Pd).
Intanto, ringrazio l’assessore Ciacciarelli per le cose importanti, che apprezzo che ha avuto l’onestà di riconoscere. C’è una continuità amministrativa che va garantita, indipendentemente dalle maggioranze. Le cose buone vanno continuate. Le cose che non si condividono, legittimamente, vanno rimesse in discussione.
Io sono disponibile non a ritirarla, Assessore. Sono disponibile a rivedere il dispositivo finale. Le spiego il perché. Perché ci sono opere, tra quelle indicate in questa mozione, per cui il Comune di Roma ha già fatto il bando di gara. Ci sono già gli affidamenti alle imprese. La mancata copertura di questi interventi rischia di creare, oltre a un danno, anche la beffa. Un conto è chiedere la riformulazione del dispositivo finale...
Assessore, un minuto.
Un conto è chiedere la disponibilità a rivedere il dispositivo finale, che ‒ mi rendo conto ‒ può essere anche rivisto. L’obiettivo non è quello di inchiodare la Regione, ma è quello di chiedere alla Regione e a lei, come Assessore, di farsi interprete di un’esigenza che va oltre i tre interventi.
Il tema oggettivo, che si sta riscrivendo il PNRR e alcune aree del Paese stanno prendendo i soldi e altre non ce l’hanno, è un fatto che non dico io. Lo dice lo studio legislativo della Camera e del Senato, che non risponde a nessun partito, ma che è uno strumento al servizio dei cittadini.
Quello che chiederei, allora, è una disponibilità della Regione a fare un lavoro trasversale, di lobbying, affinché gli interessi del Lazio vengano tutelati. Se c’è una disponibilità su questo, io sono disponibile a rivedere il dispositivo. Chiedere di ritirarla no, perché, francamente, non è demagogico. Non è assolutamente demagogico. Ci sono interventi puntuali, che sono fondamentali. Se a Corviale va avanti con il programma di riqualificazione, Assessore, lei fra quattro anni avrà un quartiere che non sarà soltanto da prima pagina della cronaca di Roma un giorno sì e un giorno no, ma diventerà un quartiere normale. Se a Tor Bella Monaca si completa quell’intervento, dopo le tre torri dell’ATER, che sono in fase di completamento, e lei lo vede tutti i giorni, possono partire anche gli interventi delle altre torri che riguardano l’ATER del Comune di Roma, noi fra quattro anni abbiamo un quartiere riunificato, dove non ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B.
Io vorrei chiedere questo, di farsi carico di questo lavoro, tutti insieme, parlamentari di tutti gli schieramenti, a difesa degli interessi del Lazio. Non mi sembra una cosa blasfema. Non mi sembra una cosa che non si possa fare. Lo fanno tutte le Regioni.
Quanto a quello che ho citato prima, ho visto che l’assessore Ghera non ha battuto ciglio, ma lo vedremo in Commissione: dei 700 milioni di euro, di quattro interventi che sono stati definanziati e che vanno a finanziare infrastrutture ferroviarie del nord che sono dieci volte più potenti di quelle nostre, questo è già un fatto. Quindi le chiederei di valutare questa mia disponibilità, altrimenti, senza problemi, al voto.
Speaker : PRESIDENTE.
Diamo la parola al collega Sabatini: per dichiarazioni di voto, o per…? Dichiarazione di voto, prego.
Speaker : SABATINI (FdI).
Grazie, Presidente.
Mi faceva piacere in qualche modo evidenziare aspetti di contraddittorietà rispetto a quello che è stato detto fino a questo momento. Se da un lato infatti il presidente Valeriani indica un atteggiamento di responsabilità – ho sentito parlare correttamente di continuità amministrativa –, dall’altro mi fa piacere, anche se con sdegno leggo quello che sto per leggere, virgolettato: “quello che il Governo Meloni sta facendo sul PNRR contro i territori è una vergogna”; e poi prosegue. Queste sono dichiarazioni del Presidente della precedente Giunta amministrativa di questa Regione, Nicola Zingaretti, recentissime dichiarazioni di queste ore.
Quindi, ci sono due facce di questo Partito Democratico: una, in quest’Aula, che tenta di avere un atteggiamento di condivisione con la Giunta, di collaborazione con la maggioranza: e poi c’è un altro Partito Democratico, che è sui giornali, sugli organi di stampa, peraltro attraverso pulpiti non proprio credibili, da questo punto di vista, che si esprime con una ferocia verbale che sembra peraltro molto poco in linea con quello che è stato fatto.
Io vi ricordo delibere approvate nel mese di dicembre del 2022 con cui avete definanziato il mondo. Il direttore Iannini sta ancora cercando di mettere – non so per quanto tempo potrà ancora farlo – pezze e trovare toppe alle delibere con cui avete definanziato il mondo.
Ringrazio ufficialmente, pubblicamente l’assessore Giancarlo Righini e l’assessore Roberta Angelilli per il lavoro che hanno fatto in questi mesi per andare a condividere con il Governo, con il Ministero e con il ministro Fitto per andare a trovare copertura a ciò che voi avete definanziato.
Poi, se l’atteggiamento di stamattina può essere anche apprezzabile – mi rivolgo anche al presidente Mario Ciarla – ci mancherebbe. La continuità amministrativa non la decidiamo noi, è nelle cose. Noi possiamo soltanto avere la forza, la capacità e il coraggio di motivare le scelte e andare in quella direzione, però questa bicefalia del Partito Democratico dentro le Istituzioni e fuori dalle Istituzioni per quanto ci riguarda non è accettabile.
Fratelli d’Italia voterà contro questa mozione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Sabatini.
Diamo la parola al presidente Ciarla.
Speaker : CIARLA (Pd).
Il compito di una forza politica importante come il Partito Democratico credo debba essere, anche nella nostra storia, quello di essere un partito di lotta e di governo. Quindi, io non vedo nessuna incongruenza in quello che ricordava il presidente Sabatini nel suo intervento, perché c’è un’azione di denuncia giusta, doverosa, rispetto a quelle che noi riteniamo essere – peraltro, ci verrò dopo – le mancanze del Governo Meloni sul PNRR e costruire le condizioni perché la nostra Regione sia dentro un meccanismo di ripartizione delle risorse e di realizzazione delle opere.
Peraltro, il PNRR nasce anche, da parte dell’Unione europea, lo ricordava il consigliere Valeriani, per ridurre quelli che sono i divari tra i diversi territori. Non è un caso che le opere che ricordava il consigliere Valeriani stanno a Corviale, stanno a Tor Bella Monaca, nei quartieri più disagiati, più difficili della Capitale d’Italia.
Quindi noi, con trasparenza, abbiamo presentato questa mozione. È una vostra responsabilità politica votare contro. È giusto che voi lo facciate e ve la assumete.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Ciarla.
Ci sono altri interventi? No.
Mettiamo in votazione la mozione.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
La mozione è respinta.
Passiamo alla mozione n. 44, a firma di Ciarla ed altri.
Diamo la parola al consigliere Ciarla per l’illustrazione.
Speaker : CIARLA (Pd).
La mozione che abbiamo presentato riguarda il disegno di legge n. 615, il cosiddetto DDL Calderoli, sull’autonomia differenziata. Questo è probabilmente il tema politico più importante che avrà di fronte la politica italiana nei prossimi mesi e, se fosse realizzato, nei prossimi anni, perché gli effetti di questo DDL noi riteniamo, i guasti che può apportare sono irreversibili. In fondo, l’idea che una riforma che prevede che le Regioni che incassano di più dalle tasse dei propri cittadini, potendo addirittura trattenerne fino a quasi nove decimi, restituiscono di più in termini di servizi di altre Regioni, di stipendi ai propri cittadini, muove dalla premessa che sono sbagliate e anticostituzionali e produce effetti sbagliati e anticostituzionali.
Per quanto riguarda le premesse, non esistono cittadini lombardi, siciliani. Esistono solo cittadini italiani che risiedono in Lombardia, nel Lazio, in Sicilia, i quali restano cittadini italiani anche quando si spostano in altre regioni, che sono comunque tenute a garantire i diritti sociali, civili e i servizi essenziali a tutti i cittadini, indipendentemente da dove versano le tasse. Questo è un principio di uguaglianza sancito nell’articolo 5 della nostra Costituzione, che definisce la Repubblica “una e indivisibile”.
Questo DDL otterrebbe, nell’applicazione, degli effetti distorsivi e allargherebbe le disuguaglianze sociali e territoriali. Io ricordavo prima il PNRR, che nasce anche da parte dell’Unione Europea per ridurre queste divaricazioni e queste disuguaglianze. Però, guardate, c’è un punto un po’ più profondo su cui sarebbe utile ragionare. Se noi vediamo il combinato disposto del taglio del Reddito di cittadinanza, unito al taglio dei fondi del PNRR o, ad essere buoni, alla loro rimodulazione e al DDL n. 615 sull’autonomia differenziata, in fondo quella che emerge sembra quasi una volontà politica, un disegno che toglie a chi ha di meno per dare a chi ha di più. Perché, poi, questi provvedimenti nascono e hanno lo stesso segno politico. Guardate che sull’autonomia differenziata, dove, secondo me, il punto di discussione è più serio, quando sono iniziate le audizioni al Senato, la Banca d’Italia e l’Ufficio Bilancio del Senato hanno espresso forti perplessità per quello che riguarda proprio la tenuta dei conti pubblici. I sindacati, dalla CGIL, che sta preparando il 7 ottobre una manifestazione nazionale, alla UIL; la CISL, con maggiore preoccupazione nel campo delle 23 materie decentrate, di cui 15 hanno bisogno dei LEP, sul tema dell’istruzione; la stessa Confindustria, che su alcune competenze strategiche (autostrade, ferrovie, aeroporti, reti elettriche e del gas) ha forti dubbi su come queste possano essere esercitare su una scala regionale; allo SVIMEZ, che non solo ritiene che aumenti il livello di disuguaglianza tra i territori, ma addirittura per definire i LEP in modo credibile occorrerebbero 80-100 miliardi.
Chi già sta preparando oggi la finanziaria, come il ministro Giorgetti, sa le difficoltà in cui versano le casse dello Stato. Quindi, è un disegno di legge che affonda le sue radici addirittura nella Lega secessionista, quella ispirata da Miglio, della fine degli anni Ottanta e dell’inizio degli anni Novanta, le cui ragioni, peraltro, quasi in un quadro antistorico, perché siamo nel 2023, vengono ripresentate ai nostri giorni in un contesto – prima il Covid, oggi la guerra – ci dimostrano che il mondo sta andando interamente dall’altra parte, e che quindi il tema non è il regionalismo spinto. Il tema è come si sta in un contesto europeo e mondiale, perché alla fine si pensa di favorire le Regioni più ricche… Mi colpisce abbastanza una cosa: nella legge c’è scritto un auspicio, che non si vuole dividere il Paese, né favorire le Regioni che già viaggiano a velocità diversa rispetto alle aree più deboli.
Ma in realtà la legge si pone degli obiettivi, non fa auspici. In realtà, non favorirebbe neanche le Regioni più ricche, perché nelle sedi internazionali non ci va la Regione Lombardia, non ci va la Regione Calabria, ma ci va l’Italia che proprio a Roma ha la sede della propria capitale. Non è un caso che in Aula Giulio Cesare, quando è stata presentata una mozione contraria all’autonomia differenziata, questa sia stata approvata all’unanimità dai 26 Consiglieri presenti, tutti afferenti alla maggioranza di centrosinistra, e che nessun Consigliere del centrodestra fosse presente in Aula. A Roma e nel Lazio infatti questo tema dell’autonomia assume perfino una valenza particolare, perché danneggia le nostre imprese, danneggia i nostri territori e danneggia anche la funzione di Roma come capitale della nazione.
Noi siamo quindi totalmente contrari a questo disegno di legge, per i rischi che comporta per la competitività delle imprese, per i rischi che comporta, come sottolineano i sindacati, per i diritti dei lavoratori, che arriverebbero quasi a essere diversi da Regione a Regione, perché non c’è nessuna definizione dei LEP, e questa è la ragione per cui anche autorevoli esponenti – penso a Paola Severino, a Giuliano Amato, a Bassanini – si sono dimessi dal club che pure il Ministro aveva istituito. C’è un’idea, al fondo, quasi che il Mezzogiorno possa vivere come una zona economica speciale, che è una cosa francamente inaccettabile. C’è anche il precedente che riguarda la sanità sui LEA, perché, a distanza di vent’anni ce lo possiamo dire: i LEA non hanno funzionato, si sono prodotte ulteriori disuguaglianze nei servizi sanitari regionali. Queste le abbiamo viste nella gestione dell’emergenza e queste disuguaglianze impediscono, di fatto, al Servizio sanitario nazionale di rappresentare una garanzia del diritto alla salute delle persone.
Poi c’è un punto ancora più delicato, che è proprio quello che riguarda l’istruzione, che è un’altra delle materie che potrebbero essere devolute. Le prove INVALSI del 2023 hanno evidenziato come c’è un ampliamento del divario tra il nord e il sud del Paese, tra gli studenti e le studentesse. Quindi, questa, che già è una materia molto delicata, avrebbe delle implicazioni sul reclutamento degli insegnanti nei territori, sulla definizione perfino dei programmi scolastici, sui divari territoriali nella dotazione di infrastrutture e nell’apprendimento e avrebbe anche un costo, solo quello dell’istruzione, quantizzabile intorno ai 50 miliardi.
Quindi, è anche un meccanismo che potrebbe portare dei danni rilevanti ai conti dello Stato e ancora di più, specie perché non tutte le Regioni è detto che inizino nello stesso modo e con le stesse materie, a un ulteriore elemento di disuguaglianza, perché, alla fine, quelle che possono essere le risorse disponibili potrebbero perfino non trovarsi.
È un qualcosa dove noi chiediamo – questo è scritto chiaramente nella mozione – che si produca una discussione seria in Consiglio regionale, perché l’altro aspetto è quasi lasciato a una trattativa perfino privata – viene esautorato di fatto il Parlamento – tra Presidente della Regione e Governo. Questo su una materia così importante è assolutamente impossibile, impraticabile. Quindi noi, nella mozione, oltre a esprimere una contrarietà al DDL Calderoli, così come è stato presentato, chiediamo che prima il presidente Rocca intraprenda questo dialogo, prima addirittura di iniziare la procedura, e una discussione vera nel Consiglio regionale – questo, tra l’altro, penso che sia un interesse collettivo – oltre al Presidente, che rappresenta l’intero Consiglio, il presidente Aurigemma, ma tutti i Consiglieri di maggioranza e di opposizione, perché sono delle scelte che non possono essere fatte per la loro rilevanza all’insaputa dei cittadini. Quindi, su questo noi chiediamo che ci sia un Consiglio regionale dedicato proprio al tema dell’autonomia differenziata.
È evidente che lo chiediamo nella mozione. Qualora la mozione fosse respinta, lo chiederemo, come avevamo chiesto il Consiglio straordinario sulle dimissioni di De Angelis, a norma del Regolamento, così come è nostro diritto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Ciarla.
Se ci sono interventi, diamo la parola al presidente Sabatini.
Speaker : SABATINI (FdI).
Grazie, Presidente.
Ringrazio il presidente Ciarla per aver introdotto in questa legislatura un tema che, prima o poi, sarebbe stato introdotto. Penso e temo che la tempistica non sia la più rilevante possibile, perché mi sembra e ci è sembrata una fuga in avanti importante rispetto anche alle determinazioni nazionali, che mi risulta ancora in fase di condivisione, di approfondimento, di valutazioni, proprio in senso ontologico, quindi una presa di coscienza di quelli che possono essere i temi legati alla autonomia delle Regioni, nel rispetto della nostra Costituzione.
Noi di Fratelli d’Italia siamo assolutamente convinti, consapevoli, anzi portatori di un interesse nazionale che va oltre le riforme che ci sono già state nel passato ‒ ad esempio, la riforma del Titolo V, di una ventina di anni fa ‒ che, invece, hanno messo, quelle sì, a repentaglio, sotto alcuni profili, anche molto importanti, quella che è l’unità nazionale dal punto di vista, per esempio, sanitario, dal punto di vista del ruolo degli Enti locali, dal punto di vista del ruolo delle Regioni, a cui, poi, non è stato dato seguito in quegli anni in maniera utile e proficua, soprattutto negli interessi dei cittadini.
Riteniamo che la coesione, la solidarietà sia un valore nazionale da difendere, da tutelare e, con questi, anche da promuovere a tutti i livelli istituzionali.
Ciò detto e ciò rimarcato, in maniera credo e spero inequivocabile, riteniamo due aspetti. Uno: che ci possano essere delle materie particolarmente interessanti che, a livello territoriale, si possano anche sviluppare diversamente di Regione in Regione. L’altro tema prettamente politico è che, più che una mozione, nello spirito di condivisione di cui si parlava prima, a noi sembra un attacco molto duro nei confronti della Lega, per esempio, che è un nostro alleato, che noi non abbiamo minimamente intenzione di perpetrare, perché non ha alcun senso rispetto a quello che è un tema che, ancora a livello nazionale, si sta valutando, dibattendo e che sta avendo anche un dibattito che, magari, prende un po’ più del tempo che si era pensato all’inizio, proprio perché è un dibattito vero, non è un dibattito farsa, non è soltanto un pro-forma, ma è qualche cosa per cui si stanno prendendo i tempi necessari. Non si va a modificare una Costituzione a colpi di maggioranza, come è stato anche in passato. O si può anche prendere, assumersi una responsabilità quando quella decisione è stata maturata a tutti i livelli istituzionali.
È per questo, presidente Ciarla, che non ci troviamo in accordo con la mozione da lei presentata e anticipo il voto contrario da parte di Fratelli d’Italia.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, presidente Sabatini.
Diamo la parola al consigliere Novelli. Prego.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Grazie, Presidente.
Noi del Movimento 5 Stelle su questo tema non ci vogliamo nascondere, non ci siamo mai nascosti, stiamo facendo una battaglia feroce all’interno del Parlamento su questo DDL che, come ha detto giustamente, e ha anticipato nell’illustrazione il capogruppo Ciarla, è un DDL che spacca completamente l’Italia in due e pone le Regioni di serie A e le Regioni di serie B.
Noi siamo assolutamente contrari all’autonomia differenziata, così come è stata proposta dal DDL Calderoli. Io non credo che sia un tema prematuro, perché comunque una bozza c’è. È una bozza per noi completamente sbagliata, su cui secondo noi non si può neanche lavorare all’interno delle Commissioni, perché è di fondo sbagliata.
Quindi, secondo me, questo non è un passo in avanti, perché se tutte le Regioni prendessero effettivamente una posizione contro questa che è una stortura economica finanziaria sociale dell’Italia, che è unita ed è tutta una nazione intera che deve stringersi per dare i migliori servizi a tutti i cittadini, io credo che mozioni come queste, fatte in tutte quante le Regioni possano essere in qualche modo propedeutiche a un ripensamento su una legge, su un DDL che noi riteniamo politicamente folle.
Uso termini particolarmente importanti proprio per rimarcare la nostra contrarietà. Naturalmente, anticipo il voto favorevole del Movimento 5 Stelle e anche la sottoscrizione della mozione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, presidente Novelli. Consigliere Marotta, prego.
Speaker : MAROTTA (Verdi e Sinistra Europea).
Grazie, Presidente.
Innanzitutto per ringraziare il Gruppo del Partito Democratico e sottoscrivere la mozione presentata dal consigliere Ciarla, associandomi alla preoccupazione espressa adesso dal consigliere Novelli.
Il 30 agosto il ministro Roberto Calderoli diceva: “Nella maggioranza c’è un accordo blindato. A inizio 2024 prevedo che l’autonomia differenziata sarà legge”. Credo che da questo punto di vista il dibattito sia urgente. Bisogna attrezzarlo in queste settimane. Ha ragione su questo il consigliere Novelli. Ci vorrebbe coraggio e anche la capacità di lavorare di nuovo in modo trasversale nell’interesse del nostro territorio, perché l’autonomia differenziata, come è stata segnalata in più occasioni da importanti enti istituzionali, dalle parti sociali, è una riforma che mette a rischio il pieno accesso ai diritti in ugual misura, indipendentemente dal territorio in cui si vive. Per questo credo che la preoccupazione trovi una giusta urgenza in questo dibattito, anche sapendo che il Lazio sarà una delle Regioni penalizzate, insieme a tante altre del centro e del sud del nostro Paese. Questa è una scelta sbagliata, a danno di tutti gli Enti locali e in particolar modo a danno dei nostri concittadini.
Per questo ci associamo alla mozione, la sottoscriviamo. Voteremo favorevolmente e auspichiamo che si attrezzi velocemente, invece, un dibattito e un confronto anche con la maggioranza su questo tema, a vantaggio di tutto il nostro territorio. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Marotta.
Diamo la parola alla consigliera Battisti.
Speaker : BATTISTI (Pd).
Presidente, solo per sottoscrivere la mozione. Ovviamente non mi ripeto, perché l’intervento del presidente Ciarla è stato esaustivo sull’argomento. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Prego, consigliere Crea.
Speaker : CREA (Lc Rocca).
Grazie, Presidente.
Io, invece, mi volevo associare alle considerazioni che sono state svolte dal collega Sabatini. Credo che questa mozione sia proiettata a fare tanti passi in avanti rispetto ad una questione che ancora non è ben definita e rispetto al fatto che, a mio avviso, non vi è alcuna violazione di quelli che sono i principi cardine sanciti dalla nostra Costituzione.
Diceva bene il collega Sabatini, coesione e solidarietà credo che siano il faro, la luce, i pilastri sia del Governo nazionale sia di questo Governo regionale.
Quindi, oggi anticipare l’approvazione di una mozione, in realtà, su dei temi... Gli organi di stampa, le informazioni che noi abbiamo ci dicono che è ancora tutta da definire. È vero che c’è una proposta di legge. È vero che in questa proposta di legge vi è una ratio che, in qualche modo, guida il provvedimento. Però, indubbiamente, noi, approvando questa mozione, andremmo in una direzione troppo avanti rispetto a quella che, poi, sarà la vera definizione e, in qualche modo, quelli che saranno gli atteggiamenti di coinvolgimento delle singole Regioni e dei singoli cittadini rispetto a questa legge.
Per queste ragioni, annuncio il voto contrario della Lista Civica.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Crea.
La parola, per dichiarazione di voto, al presidente Ciarla.
Speaker : CIARLA (Pd).
Non intervengo nel merito, ma rispetto all’urgenza. In realtà, lasciamo da parte quelle che sono le interviste, le dichiarazioni, e stiamo agli atti parlamentari, che sono quelli che contano in una discussione come questa.
Noi ci siamo ulteriormente preoccupati quando il 25 luglio, nel corso della seduta pubblica sullo svolgimento delle mozioni, il Senato ha approvato un ordine del giorno presentato dai Capigruppo di maggioranza, il quale testualmente “impegna il Governo ad approvare il disegno di legge Atto Senato 615 in materia di autonomia differenziata in tempi rapidi”, eccetera.
Quindi, questa discussione io non ho l’impressione che da parte nostra sia anticipata. Penso che, poiché siamo alla ripresa dell’anno politico, stiamo dentro una discussione nazionale. Peraltro c’è anche un dovere di una Regione come la nostra di non arrivare in coda, ma di essere, magari, anche protagonisti di un dibattito, di una discussione nazionale, su cui è evidente... Io ho ascoltato l’intervento del presidente Sabatini. Conosco la sua cultura politica. Come ho ascoltato adesso l’intervento del consigliere Crea. La realtà è che voi, quando dovete andare in Calabria a spiegare il DDL n. 615 e il portato che ha in Calabria una riforma di questo tipo, avete un problema.
Poi, in realtà, secondo me è un problema ancora più profondo, perché è chiaro che apparentemente alla Lombardia conviene, alla Calabria non conviene. Ma siccome la Calabria è Italia, e la Lombardia pesa, e in quanto le appartiene, è Italia, il fatto che non convenga alla Calabria, alla fine fa sì che non convenga neanche alla Lombardia perché indebolisce l’intero sistema nazionale. Quindi, questa è la discussione, adesso, fuori dalle righe, che noi abbiamo di fronte.
Possiamo non farla oggi e limitarla al fatto che noi abbiamo presentato la mozione e voi la bocciate; però, una discussione politica in Consiglio regionale su questo tema è indispensabile.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, presidente Ciarla.
Non essendoci altre dichiarazioni, mettiamo in votazione la mozione n. 44.
Voti favorevoli? Voti contrari? Astenuti?
La mozione è respinta.
Prima di chiudere il Consiglio, ci sono delle comunicazioni di servizio: a seguire, alla fine del Consiglio è convocata la Capigruppo nella stanza qui, sotto al Consiglio. Alle 13,30 c’è la convocazione dell’Ufficio di Presidenza.
Oggi, come giustamente ricordava la collega Mattia, ricorrono i tre anni della morte di Willy Monteiro.
Facciamo come Presidenza agli auguri, invece, di buon compleanno al nostro consigliere La Penna. Grazie. È chiusa la seduta.