Speaker : PRESIDENTE.
Apriamo i lavori della seduta odierna. Invito anche la Giunta.
Apriamo la seduta n. 15 del 13 settembre.
Comunico che sono stati presentati i seguenti atti:
- Proposte di legge regionale: dal n. 68 al n. 72;
- Mozioni: dal n. 54 al n. 57;
- Interrogazione a risposta scritta: n. 25;
- Interrogazioni a risposta immediata: dal n. 36 al n. 38.
È pervenuta risposta scritta alle interrogazioni n. 17 e n. 23.
I consiglieri Enrico Tiero e Alessia Savo hanno sottoscritto la proposta di legge regionale n. 63.
Il consigliere Giorgio Simeoni ha sottoscritto la proposta di legge regionale n. 67.
Il consigliere Marco Colarossi ha ritirato la mozione n. 36.
La consigliera Eleonora Mattia ha sottoscritto l’interrogazione a risposta immediata n. 37.
Comunico, inoltre, che il Presidente della Regione, Francesco Rocca, sarà assente nella seduta odierna perché impegnato in attività istituzionali e, ai sensi dell’articolo 34, comma 5, del Regolamento dei lavori del Consiglio, sarà computato come presente ai fini della fissazione del numero legale (c’è anche in allegato la giustificazione dell’attività istituzionale del Presidente, che rimane agli atti).
L’ordine del giorno della seduta odierna reca: Esame ai sensi dell’articolo 10 della legge regionale 9 febbraio 2015, n. 1 (Disposizioni sulla partecipazione alla formazione e attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea e sulle attività di rilievo internazionale della Regione Lazio), della “Relazione informativa annuale della Giunta al Consiglio regionale - anno 2022”, adottata dalla Giunta regionale con decisione n. 20 del 27 luglio 2023.
La legge regionale 9 febbraio 2015 n. 1 (Disposizioni sulla partecipazione alla formazione e attuazione della normativa delle politiche dell’Unione europea e sulle attività di rilievo internazionale della Regione Lazio) prevede all’articolo 10 che il Consiglio regionale si riunisca in apposita Sessione europea per la trattazione di tutti gli aspetti inerenti la politica dell’Unione europea di interesse regionale.
La Giunta regionale, con decisione n. 20 del 27 luglio 2023, adotta, ai sensi dell’articolo 11 della legge regionale sopracitata, la Relazione informativa annuale della Giunta al Consiglio regionale, anno 2022, trasmessa al Consiglio regionale con nota del 31 luglio 2023 ed assegnata, in data 2 agosto 2023, alla II Commissione consiliare, Affari europei internazionali, cooperazione tra i popoli.
L’assessore Righini illustrerà la relazione. Prego, Assessore.
Speaker : RIGHINI, Assessore.
Grazie.
Signor Presidente, Consiglieri, la relazione informativa annuale della Giunta è predisposta ai sensi dell’articolo 11 della legge regionale n. 1 del 2015 ed è stata approvata con decisione di Giunta regionale n. 20 del 27 luglio. Viene inviata poi alla competente Commissione consiliare e poi al Consiglio regionale che, ai sensi dell’articolo 10 della medesima legge, si riunisce in apposita Sessione europea.
Le informazioni per la redazione del documento sono state fornite dalle competenti Direzioni e Agenzie regionali, con il coordinamento tecnico dell’area Affari europei e Ufficio Europa della Direzione Programmazione economica.
La relazione descrive le attività che sono state svolte in ambito europeo dall’organo esecutivo nell’anno 2022 ed è suddivisa in cinque sezioni riferite all’elenco di cui al comma 1 dell’articolo 5 della suddetta legge regionale: la Sezione 1, Attività di partecipazione della Regione Lazio all’attuazione delle politiche europee; la Sezione 2, che riguarda lo stato di conformità dell’ordinamento regionale agli obblighi derivanti dal diritto dell’Unione europea; la Sezione 3, che riguarda lo stato di avanzamento dei programmi e dei progetti di cooperazione territoriale della Regione finanziati da fondi strutturali e di investimento europei (gestione condivisa); Sezione 4, riguardante lo stato di avanzamento dei progetti finanziati dall’Unione europea, cosiddetta gestione diretta; Sezione 5, riguardante gli orientamenti e le priorità politiche della Giunta regionale per l’anno 2023.
Rinviando alla lettura delle specifiche sezioni per i dettagli sulle attività intraprese e sulle risorse utilizzate nell’anno monitorato, si possono comunque rappresentare alcuni importanti dati riepilogativi.
Nella Sezione 1 e nella Sezione 3 della relazione è riportato sinteticamente lo stato dell’arte dei programmi regionali cofinanziati dai fondi comunitari e dai progetti di cooperazione territoriale cui partecipa la Regione Lazio per la programmazione 2014-2020, e si forniscono altresì i primi dati sull’avvio della programmazione 2021-2027.
Si dà conto, inoltre, dello stato di attuazione del FEAMP (Fondo europeo per la politica marittima, la pesca e l’acquacultura), oggi denominato FEAMPA, di cui la Regione Lazio è organismo intermedio.
Più in generale, in tali ambiti, nel corso del 2022, in considerazione del protrarsi di eventi conseguenti la crisi pandemica, la Regione ha ampliato il sostegno ad alcune azioni di contrasto all’emergenza e di supporto alla società, ai cittadini e alle imprese del territorio, e contestualmente ha provveduto ad implementare le azioni già avviate, contando sulla possibilità di sostenere le operazioni selezionate attraverso i Programmi operativi regionali per il periodo 2014-2020, cofinanziati dai fondi comunitari FESR, FSE, FEASR e FEAMP, le cui risorse disponibili sono state implementate nel 2021 da 2,7 a quasi 3 miliardi di euro, grazie all’attribuzione aggiuntiva assegnata al Programma di sviluppo rurale 2014-2022.
Dalla relazione sullo stato di attuazione della politica di coesione europea e nazionale, programmazione 2014-2020, condotta dal Dipartimento per le politiche di coesione e presentata dal Ministro per gli affari europei, il sud e le politiche di coesione e il PNRR, il 16 febbraio 2023 emerge un quadro di difficoltà per l’Italia, che, pur collocandosi al secondo posto per ammontare di risorse assegnate, risulta al penultimo in termini di implementazione finanziaria al 31 dicembre 2022. Ciononostante, tra tutte le Regioni il Lazio risulta essere l’unica a non presentare rischi di disimpegno entro il 31 dicembre 2023 ed è al primo posto tra le Amministrazioni italiane per l’avanzamento della spesa comunitaria della politica di coesione del settennato 2014-2020. Infatti, al 31 dicembre 2022 le risorse complessivamente destinate dalla Regione, attraverso avvisi e altre procedure di selezione, superano i 3,25 miliardi di euro, rappresentando in media il 109 per cento della dotazione totale, grazie all’overbooking del POR-FESR e del POR-FSE. Gli impegni corrispondono ad oltre 3,28 miliardi di euro, pari al 110 per cento della dotazione totale. I pagamenti si attestano intorno a 2,5 miliardi di euro, corrispondenti ad un livello medio dell’85 per cento. La spesa certificata al 31 dicembre 2022 ammonta ad oltre 1,9 miliardi di euro rispetto ai 1,6 miliardi del 2021.
Nel 2022 è proceduta l’attuazione del Piano per lo sviluppo e la coesione della Regione Lazio (PSC Lazio), approvato con delibera CIPESS n. 29/2021, finanziato da risorse del Fondo sviluppo e coesione, per una dotazione finanziaria iniziale complessiva di 1.278 milioni di euro, ed è stata finanziata l’approvazione del Programma operativo complementare (POC) della Regione Lazio, istituito con delibera CIPESS n. 41/2021, conclusasi con la deliberazione della Giunta regionale n. 37 del 31 gennaio 2023, che assegna una dotazione complessiva di circa 700 milioni di euro.
Con successiva deliberazione della Giunta regionale n. 315 del 20 giugno 2023 è stata approvata la modifica e integrazione della proposta del Programma operativo complementare Lazio 14-20, con una dotazione complessiva finale pari a circa 870 milioni di euro.
Inoltre, con l’approvazione da parte della Commissione europea dell’accordo di partenariato avvenuta il 15 luglio 2022 del programma regionale cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo Plus (FSE Plus) del 19 luglio 2022 e del programma regionale cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) del 26 ottobre 2022 è stato avviato il nuovo ciclo di programmazione 21-27.
In tale ambito va considerata anche l’approvazione del PAC (Piano strategico per lo sviluppo rurale) 23-27 dell’Italia, avvenuta il 2 dicembre 22, a seguito della quale la Giunta regionale, con deliberazione n. 15 del 12 gennaio 23, ha dato avvio all’attuazione regionale della programmazione della nuova PAC con l’adozione del Complemento per lo Sviluppo Rurale (il CSR) della Regione Lazio per il periodo 23-27 con una dotazione di oltre 602 milioni di euro.
Infine, con delibera CIPESS 79 del 21 è stata assegnata alla Regione Lazio una nuova dotazione finanziaria di circa 192 milioni di euro come anticipazione del fondo FSC per il piano di sviluppo e coesione del 21-27 per il finanziamento di un pacchetto di 76 interventi con immediato avvio dei lavori o di completamento di interventi in corso.
Con riferimento alla cooperazione territoriale europea nell’ambito della programmazione 14-20 sono 111 i progetti che hanno sede giuridica nel Lazio, con un finanziamento complessivo pari a circa 35 milioni di euro. Di questi, 17, di cui 8 conclusi, vedono il coinvolgimento di alcune Direzioni dell’amministrazione con un finanziamento destinato alla Regione Lazio di circa 4 milioni di euro.
Nel 2022 sono partite anche le prime attività relative al periodo di programmazione 21-27; nella Relazione è presente il dettaglio con specifiche schede che riportano le informazioni relative a ciascun progetto.
Nel 2022 è proseguita l’attuazione di interventi individuati all’interno delle strategie di quattro aree interne del Lazio ammesse a finanziamento nell’ambito della strategia nazionale delle aree interne 14-20 con attribuzione di risorse comunitarie, nazionali, regionali e comunali e dal Fondo di sviluppo e coesione.
È altresì stata avviata la selezione delle nuove aree interne per il periodo 21-27. Infatti, a seguito della delibera CIPESS n. 41 del 2 agosto 22, che ha stabilito il riparto degli indirizzi operativi per la selezione, la definizione delle strategie di aree e la governance della SNAI. con deliberazione di Giunta regionale n. 1035 del 9 novembre 22 sono state approvate le nuove aree interne 21-27 della Regione Lazio, Monti Lepini, Pre.gio, Etrusca Cimina, e confermate le aree interne della programmazione 2014-2020.
Già con deliberazione 9 novembre 2021, n. 755, la Regione Lazio aveva approvato e adottato il modello di governance operativa per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale complementare al PNRR, individuando il referente regionale dei due Piani e predisponendo linee guida e procedure per l’attuazione, il monitoraggio e la rendicontazione delle iniziative, in accordo con tutte le Direzioni e Agenzie regionali e le competenti strutture delle Amministrazioni centrali.
Al 20 aprile 2022, data di definizione della relazione che si sta presentando, sono stati assegnati o in corso di assegnazione alla Regione Lazio, quale soggetto attuatore, oltre 2,1 miliardi di euro, di cui 1,3 risultano accertati ed impegnati su capitoli istituiti nel bilancio regionale per le annualità 2021-2025.
Nel corso del 2022, con l’obiettivo di attuare collegamenti e nuove sinergie tra territorio della Regione Lazio e iniziative intraprese dall’Unione europea, in concomitanza con l’avvio della nuova programmazione 2021-2027 e nel contesto del PNRR, il servizio e Ufficio Europa dell’area Affari europei e Ufficio Europa della Direzione regionale Programmazione economica ha ulteriormente potenziato i punti di contatto territoriali sulle tematiche europee, i cosiddetti sportelli Europa, e attivato altri punti Europa entrati a far parte della rete territoriale prevista dalla DGR n. 561 del 2019.
Sono infatti stati sottoscritti ulteriori venticinque protocolli d’intesa con gli Enti locali, le associazioni e le organizzazioni interessate, arrivando ad avere, alla data del 31 dicembre 22, novantasei punti Europa attivi sul territorio regionale.
Al fine di implementare i servizi e le funzioni assegnate all’Ufficio Europa e agli sportelli, con deliberazione di Giunta n. 319 del 20 giugno 2023, sono state approvate le nuove linee guida per il funzionamento dell’Ufficio Europa e della rete regionale degli sportelli Europa, dei punti Europa e dei punti Europa in Comune.
Contestualmente è proseguita la diffusione delle informazioni, opportunità offerte dalla programmazione regionale e unitaria attraverso la trasmissione del bollettino periodico e il costante aggiornamento del portale Lazio Europa.
A supporto di tali attività di diffusione sul territorio, sono stati sottoscritti due specifici protocolli d’intesa, con ANCI Lazio e UNCEM Lazio, ed è stata rilanciata l’attività dell’area in relazione con l’Unione europea della Regione Lazio con il potenziamento e la riorganizzazione dell’ufficio di Bruxelles.
Con riferimento agli aiuti di Stato, la competente area della Direzione Programmazione economica ha continuato la sua attività di supporto e consulenza alle altre strutture regionali per l’elaborazione delle misure di aiuto sulla base del temporary framework adottati dalla Commissione europea relativamente a misure di aiuto all’economia, in deroga alla disciplina ordinaria sugli aiuti di Stato nel contesto della pandemia da Covid-19 e, successivamente, dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Nello specifico paragrafo della relazione sono elencati i provvedimenti più rilevanti con cui la Regione Lazio ha provveduto ad istituire vari regimi di aiuti anticrisi.
Nell’ambito di quanto specificato nella Sezione II della relazione, la Regione Lazio ha ottemperato anche per il 2022 a quanto previsto dall’articolo 29, comma 3 e comma 7, lettera f), della legge n. 234/2012 per la verifica dello stato di conformità dell’ordinamento regionale alla normativa dell’Unione e ha offerto consulenza giuridica e assistenza nella predisposizione di proposte di nuova normativa regionale e/o di modifica di normativa regionale esistente, al fine di assicurare la conformità al diritto europeo.
Relativamente alle procedure di infrazione, alla data del 31 dicembre 2022 quelle a carico dell’Italia sono notevolmente diminuite rispetto alla stessa data dell’anno precedente, passando da 102 a 82, delle quali 57 riguardano la violazione del diritto dell’Unione europea e 25 il mancato recepimento di direttive soprattutto nel settore dell’ambiente, degli affari economici e finanziari e dei trasporti. Per quanto riguarda la nostra Regione, alla data del 31 dicembre 2022 si registra una diminuzione dei casi EU Pilot e un numero di procedure di infrazione invariato rispetto all’anno precedente. Nella relazione è riportato il dettaglio delle procedure di infrazione e dei casi EU Pilot, anche con una rappresentazione grafica dell’andamento della variazione numerica nel periodo 2016-2022. Qui si segnala, per la sua rilevanza, l’archiviazione da parte della Commissione europea, nel mese di gennaio 2022, del caso EU Pilot relativo all’inquinamento del Lago di Bolsena.
Nella Sezione IV è riportata una tabella di progetti finanziati direttamente dall’Unione europea, suddivisi per direzione e/o agenzia regionale competente, e le schede sintetiche dei singoli progetti. Quelli in cui è coinvolta la nostra Regione in qualità di partner, partner associato e capofila riguardano, tra gli altri, temi sensibili, quali quello dell’ambiente e della pianificazione territoriale.
Infine, nella Sezione V è stata analizzata l’attività che la Regione ha svolto nell’ambito dei lavori del Comitato delle Regioni e quella svolta per la partecipazione della fase ascendente attraverso l’esame del programma di lavoro della Commissione europea, analizzando in particolare gli obiettivi prioritari della Commissione europea per il 2023. Su tale aspetto, su proposta della Direzione Programmazione economica, la Giunta ha approvato, con decisione n. 19 del 27 luglio 2023, avente ad oggetto “Atto di indirizzo relativo alla partecipazione della Regione alla formazione degli atti e delle politiche dell’Unione europea”, individuando delle aree di interesse prioritario per la Giunta regionale nell’ambito del programma di lavoro della Commissione europea per il 2023.
In conclusione, desidero ringraziare la Direzione programmazione economica per il lavoro e lo svolgimento di un’attività estremamente assolutamente puntuale, anche rispetto ad importanti ambiziosi obiettivi che ci siamo dati.
La nostra Regione rientrerà nel primo blocco per quanto riguarda l’anticipazione del FSC di cui attendiamo delibera CIPESS entro il 30 settembre di questo anno, e anche per quanto riguarda il Programma Operativo Complementare di cui è stato dato ampio riscontro all’interno della relazione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore.
Ora interviene il Presidente della Commissione, Mari. Prego, per la sua relazione.
Speaker : MARI (FdI).
Grazie, Presidente.
Innanzitutto, voglio ringraziare l’assessore Righini per la sua dettagliata esposizione della Relazione annuale, con la preghiera di estendere i ringraziamenti al Direttore regionale della programmazione economica, Paolo Iannini, a tutta l’Area Affari europei, all’Ufficio Europa, ed alla dottoressa Valeria Raffaelle per l’ottimo lavoro che hanno svolto.
Oggi, ai sensi della legge n. 1/2015, siamo nella Sessione europea, una sessione dove siamo chiamati ad approvare sia la Relazione informativa annuale della Giunta al Consiglio regionale, ma anche la risoluzione che è stata proposta dalla II Commissione.
Questo potrebbe apparire agli occhi del Consiglio quasi un atto amministrativo, un obbligo di legge. Invece, vogliamo che quest’atto diventi un atto di indirizzo per la Giunta per quanto riguarda tutti gli aspetti che la Commissione europea di volta in volta ci comunica, per quegli aspetti che l’Amministrazione Rocca ha deciso di voler valorizzare all’interno della Relazione annuale della Giunta al Consiglio.
Buona parte dell’attività della Regione Lazio passa dall’Unione europea. Cosa faremo per i nostri cittadini se non ci fossero i fondi strutturali, o se non ci fosse il Piano nazionale di ripresa e di resilienza?
Inoltre, il 70 per cento della normativa nazionale si basa su emanazione europea, quindi naturalmente l’Europa ha un ruolo fondamentale.
L’importanza che hanno le Regioni all’interno del contesto europeo è fondamentale, perché attraverso la Regione si può costruire un’identità europea nella promozione dei valori fondativi dell’Unione.
Questa è una responsabilità che la Regione Lazio sente più delle altre Regioni, perché noi siamo la Regione che ha dato il natale ad Altiero Spinelli che insieme ad Ernesto Rossi hanno poi scritto a Ventotene il famoso manifesto che ci ha regalato settanta anni di pace.
Oggi, però, il contesto che ci circonda è mutato, è cambiato. La pandemia da una parte e la guerra in Ucraina dall’altra ci fa pensare a un’idea di Europa diversa da quella che attualmente conosciamo.
Attualmente si parla anche di sovranità. La sovranità è un concetto imprescindibile, che trae origine da una comunità di persone, dall’identità di un popolo che ad essa dà vita e che non va in contrasto con l’Unione europea, anzi, la rende più forte.
Ce lo insegna l’Ucraina, che è stata vittima brutale di un’aggressione e che comunque da Paese libero ha deciso di difendere la sua integrità territoriale e sta facendo un percorso proprio per aderire all’Europa.
Questa è l’Europa che ci piace, un’Europa che parla di comunità, di popoli, con storie, culture, tradizioni e densità differenti, non l’Europa che fa da tutore agli Stati membri, all’Italia, eccetera.
Il contesto storico ci fa capire che abbiamo tutti più bisogno di Europa e di un’Europa diversa. In questo senso, il ruolo del Consiglio regionale del Lazio è fondamentale, perché siamo noi che siamo più vicini ai territori.
Siamo una Istituzione importante. Anche per la II Commissione, che è la Commissione Affari europei, abbiamo voluto dare un’impronta nuova alla Commissione facendo un percorso, un viaggio. Quindi, vorrei ringraziare tutti i componenti della Commissione, in particolar modo il vicepresidente Nicolai, la vicepresidente Tidei, il consigliere Lena, perché tramite le audizioni abbiamo fatto un percorso partendo proprio dalle procedure di infrazione, dai casi EU Pilot. Li abbiamo analizzati nello specifico anche attraverso delle Commissioni specifiche congiunte ad esempio con il presidente Corrotti.
Siamo passati poi all’audizione del responsabile del portale Europa, agli sportelli Europa. Anche la nuova delibera di Giunta, che parla dei punti Europa in comune, può dare un nuovo slancio all’attività dei territori e soprattutto cogliere le opportunità che ci arrivano dall’Europa.
Siamo poi passati anche per l’incontro del nostro dirigente dell’Ufficio Europa a Bruxelles. Abbiamo terminato con i lavori della relazione informativa e della risoluzione.
Per la risoluzione vorrei ringraziare veramente di cuore anche il lavoro fatto dal nostro Ufficio Legislativo. Naturalmente nella risoluzione vengono definiti i cinque punti fondamentali che la Giunta ha esplicitato nella relazione informativa. Ve li leggo brevemente. I cinque punti sono i seguenti. Il primo obiettivo è il “Green Deal Europeo” per un idrogeno rinnovabile, per la riduzione dei rifiuti, per la revisione della legislazione dell’Unione europea per il benessere degli animali, un quadro legislativo per il sistema alimentare sostenibile, la protezione e la gestione dei suoli e il pacchetto per rendere più ecologico il trasporto merci.
Il secondo obiettivo è un’Europa pronta all’era digitale, aiuti alle piccole e medie imprese, la revisione sulla direttiva dei ritardi di pagamento, il censimento e la registrazione dell’amianto negli edifici, uno spazio comune europeo sui dati della mobilità e un quadro normativo per il sistema “Hyperloop”, il nuovo sistema di mobilità che la Comunità europea ci sta proponendo.
Il terzo obiettivo è un’economia al servizio delle persone per migliorare il quadro degli investimenti al dettaglio, la raccomandazione del Consiglio sullo sviluppo delle condizioni quadro dell’economia sociale, l’iniziativa legislativa e delle attività transfrontaliere nelle associazioni e un nuovo quadro per i tirocini.
Il quarto obiettivo è la promozione di uno stile di vita europea attraverso un approccio globale alla salute mentale e alla revisione della raccomandazione del Consiglio relativa agli ambienti del fumo.
Il quinto obiettivo, infine, è un nuovo slancio per la democrazia europea attraverso un nuovo quadro legislativo per l’anticorruzione, i diritti delle persone con disabilità e la tessera europea della disabilità.
La risoluzione, inoltre, impegna la Giunta e il governatore Rocca alla valorizzazione del modello di governance multilivello, rafforzando in particolare la competenza in capo alle Autorità regionali e la capacità amministrativa, tecnica e gestionale degli Enti locali, al fine di utilizzare la totalità delle risorse della programmazione dei fondi strutturali 2021-2027, come già ci ha ampiamente spiegato l’assessore Righini. Poi, impegna a proseguire e a rafforzare il tema della semplificazione amministrativa – proprio sulla semplificazione amministrativa è nata una nuova Commissione consiliare – e a garantire la piena operatività della Cabina di regia istituita dalla legge n. 1/2015. Qui vorrei ringraziare il vicepresidente della Regione Angelilli anche per il ruolo attivo che svolge nel Comitato Stato-Regioni. Infine, impegna a monitorare il recepimento della legislazione europea nella nostra legislazione e informare periodicamente il Consiglio regionale sui casi Eu Pilot aperti dallo Stato e imputabili alla nostra Regione; promuovere una cultura europea del territorio.
Infine, c’è l’ultimo punto, quello che penso che stia più a cuore a tutti i Consiglieri di quest’Aula, che è collaborare con il Consiglio per sensibilizzare attraverso iniziative sul territorio l’importanza delle prossime elezioni europee e del trentesimo anniversario del Trattato di Maastricht.
Penso che se bisogna avvicinare i cittadini alla politica, e se soprattutto ci si lamenta spesso dell’attenzione, non si può non pensare alle prossime elezioni europee e a diffondere il concetto d’Europa nei territori, perché i cittadini devono sentire l’Europa più vicina a loro per poter poi esprimere le loro preferenze sui territori. Penso che questo sia veramente un punto fondamentale, per cui il Consiglio si può spendere nei vari territori, e soprattutto perché l’Europa – bisogna dirlo ai nostri giovani – non è domani, non è il futuro, ma che l’Europa è adesso.
Grazie per l’attenzione.
Speaker : PRESIDENTE.
Colleghi, troverete in distribuzione una risoluzione con documento D01/1, che è il documento su cui l’Aula esprimerà un suo parere.
Troverete che è il documento prodotto dalla II Commissione Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli.
Io credo, se non ci sono interventi… Prego, Lena, ne ha facoltà, ci mancherebbe.
Speaker : LENA (Pd).
Grazie, Presidente.
Un brevissimo intervento, innanzitutto per ringraziare la presidente Mari della II Commissione per il lavoro che è stato svolto insieme a tutti i colleghi e alle colleghe. Ovviamente, un ringraziamento agli uffici che ci hanno spiegato in maniera esaustiva, puntuale e precisa il lavoro che è stato svolto dall’Amministrazione precedente e che continua con questa Amministrazione rispetto ai fondi europei.
Parliamo di interventi importanti, di importanti traguardi che sono stati raggiunti, investimenti totali dei soldi che ci vengono dati dalla Comunità europea. Sono delle opportunità che non vanno perse, quindi anche la relazione che abbiamo condiviso e che abbiamo votato all’unanimità all’interno della Commissione ci sprona a dire che si deve continuare su questa strada. Ripeto: opportunità importanti che la Regione Lazio non può e non deve perdere, capacità di migliorare i rapporti anche con i nostri territori, perché i punti che dobbiamo avere sui nostri territori, perché molti amministratori locali sono un po’ distanti, hanno difficoltà oggettive, non soltanto nella progettazione, che è complessa, ma anche proprio nel conoscere quelle che sono le opportunità che l’Europa dà, non soltanto a livello regionale, ma anche a livello locale. Quindi, si continua un lavoro importante, che ha portato a dei risultati notevoli per la Regione Lazio. Eravamo tra le Regioni fanalino di coda a livello nazionale. Stiamo risalendo in maniera determinante questa graduatoria, perché sappiamo che sono fondi che non vanno persi e che si deve continuare a lavorare.
Quindi, il ringraziamento va a tutti i colleghi e le colleghe della Commissione e agli uffici che hanno portato avanti un lavoro con grande dedizione e puntualità.
Ovviamente, un appello all’assessore Righini che, conoscendo la propria competenza e puntualità, possa continuare questo lavoro perché continui il Lazio a essere un punto di riferimento, anche a livello europeo, per la nostra Regione.
Abbiamo un Ufficio Europa anche a Bruxelles, che può essere utilizzato non soltanto dagli imprenditori che sono lì, ma anche da tutto il nostro settore produttivo, e non soltanto, anche sociale, ma tutto il settore economico della Regione Lazio.
Quindi, intensificare gli scambi, intensificare la conoscenza porterà sicuramente maggiori vantaggi per la Regione Lazio e per tutto quel mondo che può beneficiare di quello che l’Europa ci dà. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, Tidei.
Speaker : TIDEI (A-IV-C).
Grazie, Presidente.
Anche io intervengo chiaramente non solo per esprimere il nostro voto favorevole, del Gruppo che rappresento, ma anche per esprimere apprezzamento nei confronti di un lavoro che è stato svolto dalla Commissione, dalla presidente Mari, chiaramente in accordo con tutti, dagli uffici, chiaramente dalla Giunta, ma anche un apprezzamento va all’Amministrazione precedente che comunque in questo settore credo di poter dire abbia compiuto dei passi in avanti anche rispetto ai cicli di programmazione precedenti. Il livello di risorse spese, impiegate, hanno fatto comunque recuperare al Lazio quelle posizioni.
Ricordo che diversi anni fa, all’inizio della legislatura Zingaretti, della prima, il Lazio era la terzultima Regione per capacità di spesa. Ora noi abbiamo recuperato moltissimi punti. Questo, chiaramente, credo che sia merito di un lavoro corale che è stato svolto da tutti e chiaramente anche di un affinamento di competenze degli uffici e anche di una volontà probabilmente di impiego delle risorse e capacità di impiego delle risorse che comunque c’è stata.
Non sto qui a ripetere quanto comunque hanno già detto i nostri colleghi. L’Europa è un’enorme fonte di opportunità. Questa mattina la presidente Von der Leyen è in Parlamento per il discorso sullo stato dell’Unione.
Nessuno di noi può esimersi dal capire bene e dal valorizzare quelle opportunità che comunque sono presenti nell’Unione europea, quelle fonti che comunque ci arrivano. Ho molto apprezzato il discorso di insediamento dell’assessore Righini, quando disse, proprio all’inizio di questa legislatura, che comunque con le risorse europee si potevano fare più cose e si potevano finanziare più cose, anche quelle cose che oggi vengono finanziate, comunque, con i fondi regionali. Credo che sia un discorso da portare assolutamente avanti e credo che, però, questo in parte sia stato fatto anche nella passata legislatura e nella nuova programmazione che c’è stata. Voglio ricordare che solamente nella parte FESR noi abbiamo il doppio delle risorse rispetto al ciclo di programmazione precedente. Tanto c’è sul POR-FSE. Quindi, chiaramente questo deve servire ad andare sempre più incontro a quelle che sono le esigenze dei cittadini. Così come per il PNRR, sul quale, però, invito la Giunta a dare al Consiglio delle delucidazioni, questo chiaramente non in questa sede, perché comunque ci sono stati dei cambi anche rispetto al PNRR in versione originaria da parte di questo Governo, e credo anche legittimamente, al netto delle valutazioni che ognuno di noi può dare sulla qualità di questi cambiamenti. Però, siccome c’è stato comunque un cambiamento anche abbastanza rilevante, credo che sia anche giusto aprire una discussione in questa sede, per quello che chiaramente ci riguarda. D’altra parte, anche quella è una fonte assolutamente importante. Pensate a quello che si può fare con la sanità di territorio, a quei progetti che sono già stati avviati, che io mi auguro chiaramente possano vedere la luce.
L’ultima battuta la voglio dire proprio sull’Europa. Penso che noi dovremmo guardarla anche con favore, perché la pandemia, a mio avviso, ha segnato un po’ uno spartiacque. Noi siamo stati abituati a pensare all’Unione europea come a una sorta di fonte di rigore e anche di vincoli, che comunque hanno messo ai bilanci, alla spesa pubblica, anche all’operatività delle nostre Amministrazioni. Credo che, invece, con la pandemia l’Europa abbia dato una risposta vera, più da madre che da matrigna – questa è una locuzione che si usa spesso – proprio perché, a mio avviso, c’è stata una reazione anche pronta e soprattutto una reazione condivisa. Tant’è che il nostro Paese è stato uno dei Paesi più beneficiati, anche perché aveva avuto, soprattutto all’inizio della pandemia, gli effetti più disastrosi, più gravi rispetto ad altri Paesi.
Io credo, quindi, che sia compito di ognuno di noi, tanto nella parte ascendente quanto nella parte discendente delle politiche europee, dare seguito a questa nuova impostazione, che è un’impostazione che finalmente mette al centro anche quella visione sociale, quella dimensione sociale che era un po’ il sogno di Jacques Delors. Quindi, tutte quelle cose che erano state dette anche rispetto alle necessità di una nuova Europa, in parte mi sembra che questo avvio ci sia stato.
Io credo che sia compito di ognuno di noi continuare su questa linea e, se possibile, far diventare questa Europa anche assai più sfidante di quanto è.
Io mi auguro che così come c’è stata una risposta pronta nei confronti della pandemia, e qualche effetto cominciamo a vederlo anche adesso, al netto del giudizio che ognuno di noi può dare, mi auguro chiaramente che sia un’Europa ancora più pronta e più sfidante su altri temi, primo fra tutti l’immigrazione.
Dall’altra parte, le immagini di questi giorni sono immagini che ci dicono non solo quanto il mondo si sta muovendo, ma quanto ci sia bisogno di una risposta, anche qui, corale, condivisa, e aggiungerei anche lucida e razionale alla gestione di questi fenomeni, così come chiaramente alla politica estera.
Forse questa non è la sede per parlarne, perché è del tutto evidente che è un’Europa che sicuramente marca molte meno presenze e molto meno protagonismo di quanto potrebbe fare, soprattutto in un momento in cui invece i conflitti sono riesplosi alle sue porti, direi quasi nel suo cuore.
Grazie quindi per il lavoro svolto, lo ripeto, alla Presidente, agli uffici, chiaramente all’Assessorato, sapendo che chiaramente, pur nella differenza delle impostazioni, anche da questa parte ci sarà comunque poi sempre una volontà di sostenere gli sforzi verso una piena attuazione delle politiche europee. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Novelli, prego.
Se diamo la parola al collega Novelli. Vedo dietro accesi i microfoni, stanno sabotando quel che resta… Prego, Novelli.
Speaker : NOVELLI (M5s).
… quel che resta: pochi ma buoni, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Sono d’accordo con lei, Novelli.
Sono d’accordissimo, non d’accordo.
Speaker : NOVELLI (M5s).
Pochi ma buoni, con una linea unita, quindi… Ci mancherebbe altro.
Grazie, intanto, della parola.
Noi abbiamo effettivamente studiato questo documento, un documento fatto bene, ringraziamo la presidente Mari, non abbiamo nulla da dire, nel merito, all’interno del documento, che naturalmente è un atto di indirizzo, un atto di programmazione che poi naturalmente deve vedere le sue ricadute all’interno della nostra Regione, quindi fare in qualche modo atterrare tutte queste risorse che, me lo consentirete di dire. Se oggi siamo qui a parlare di PNRR, di Europa, di tutte queste risorse da gestire, il merito è anche e soprattutto del nostro presidente Conte, che quando era Presidente del Consiglio, andò in Europa e riuscì a portare tutte queste risorse nel nostro Paese.
Naturalmente, l’unica preoccupazione, e su questo noi vorremmo essere a fianco, quindi molto costruttivi su questo, proprio perché a noi interessa che tutte queste risorse effettivamente atterrino sui territori, dicevo, siamo un po’ preoccupati anche per i Comuni. Vediamo, purtroppo, i Comuni molto in affanno, che non riescono a fare progettazioni. Molti Sindaci si lamentano che naturalmente non riescono a presentare i progetti per mancanza di uffici tecnici e quant’altro.
Noi del Movimento 5 Stelle crediamo che proprio in questa fase, anche con questi indirizzi di programmazione, dove effettivamente da gestire ci sono veramente tante risorse, oggi la Regione non si deve in qualche modo porre come organo sovracomunale, ma deve stare assolutamente a fianco dei Comuni, tentando in qualche modo di aiutarli nel presentare i progetti, anche nell’indirizzare i progetti verso la Regione per, ripeto, poi far atterrare…
Vedete, qua si può scrivere tutto quello che volete, cifre, progetti, programmi, eccetera, eccetera, ma la cosa fondamentale che serve è far atterrare queste risorse sui territori, perché se noi riusciamo a fare questo, quindi stando al fianco ai nostri Sindaci, al fianco alle nostre Amministrazioni, riusciamo veramente a cambiare la vita dei nostri concittadini della Regione Lazio.
Questo, secondo me, è un impegno su cui la Giunta naturalmente deve dare un’attenzione massima. Su questo il Movimento 5 Stelle avrà un’attenzione massima e sarà pungolo della Giunta proprio per arrivare a questo obiettivo.
Quindi, dichiarando il voto favorevole del Movimento 5 Stelle, ringrazio della parola. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Novelli.
Se non ci sono interventi, poniamo in votazione il documento D01/1, che, ripeto, è il documento della II Commissione.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
Il documento è approvato.
A questo punto, i lavori dell’Aula sono terminati. Grazie e buon lavoro a tutti.
La seduta è chiusa.