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Provo a tutti, diamo inizio ai lavori della Commissione.
Invertiamo l'ordine del giorno, iniziando dall'audizione dei principali stakeholder in merito alla raccomandazione della Commissione europea sullo sviluppo e il rafforzamento dei sistemi integrati di protezione dei minori nell'interesse superiore dei minori.
Ci sono arrivate diverse osservazioni scritte che sono state mandate ai componenti della sesta Commissione, altre osservazioni ci verranno fornite oggi durante la Commissione, chiedo al dottor Musicco di presentare brevemente la raccomandazione della Commissione europea, grazie,
Grazie, Presidente, brevemente riepilogo, soprattutto il diciamo l'aspetto procedimentale, qui si tratta di una partecipazione di fase ascendente della Regione Puglia alla formazione del diritto europeo e fra le iniziative della Commissione europea nell'ambito del programma 2024, questa raccomandazione in tema di protezione del minore e di particolare rilevanza perché istituisce un quadro generale destinato dagli Stati membri atto a,
Strutturare in termini ovviamente di indirizzi generali non di dettaglio, le principali forme di i principali strumenti che gli Stati membri dovranno mettere in atto ai fini di instaurare più efficaci i sistemi di protezione del minore. Quindi, partendo dal principio generale delle convenzioni internazionali del superiore interesse del minore, la l'atto della Commissione sviscera numerosi profili che vanno dalla.
Dalla tutela contro ogni forma di violenza sia fisica, sia violenza assistita e la protezione. Riguardo all'uso degli yes dei nuovi media e quindi l'uso dei social e di tutte le diciamo le insidie e le opportunità che vengono dall'uso di questi strumenti. C'è la questione della, ovviamente, alla tutela della salute, della.
Della salute, anche psichica del minore. Ci sono le tematiche dei minori stranieri non accompagnati. Insomma, ci sono profili molto sfaccettati, molto variegati nell'ambito dei quali poi gli Stati membri e il sistema degli enti territoriali svilupperanno le loro politiche di protezione dei minori. Quindi in questo ambito è stata promossa la attività della stessa Commissione.
In fase appunto di di partecipazione in fase ascendente che potrà produrre una risoluzione di questa Commissione in cui la Regione Puglia e il Consiglio regionale esprimerà un parere. È una posizione politica in merito ai principali aspetti di questo atto europeo. Ora, quindi, sicuramente avremo modo con le audizioni di ascoltare i contributi degli stakeholder dai dei soggetti esperti e anche delle strutture regionali coinvolte. Grazie Presidente. Grazie dottor Musicco. Come è stato da lei ha anticipato. I minori ed all'inizio di questa consiliatura sono al centro della nostra attenzione politica. Quindi noi siamo grati a chi ci ha inviato le osservazioni a chi oggi, cioè le fornirà, è per noi è molto importante poter partecipare, seppure in fase ascendente.
A questa raccomandazione. Adesso do la parola alla professoressa Procaccino, giusto Angela Procaccino e dell'Università di chiedo scusa di Foggia o già spesi, grazie.
Grazie inaugura e ringrazio innanzitutto per l'invito gentilissimo per la collaborazione che mi è stata data finora.
Come già anticipato, la raccomandazione è molto complessa e si focalizza sulla costruzione di un sistema integrato di protezione del minore. In realtà, parte da.
Una considerazione, una volta ovviamente premesse le fonti di riferimento, quindi il quadro giuridico di riferimento di riferimento parte da della protezione del minore da ogni forma di violenza. Quindi questa sembra essere la prima preoccupazione. Quindi investe le autorità nazionali e poi a cascata, alle altre autorità, agli enti territoriali e anche alle regioni della protezione del minore da ogni forma di violenza. Innanzitutto il il, il punto che mi sembra rilevante. Chiedo anche il conforto della dottoressa Di Domenico. L'accoglimento del di un concetto di protezione è legata al concetto di salute. Come.
Salute nel suo complesso, quindi, sia in senso fisico che in senso psicologico, quindi Salute mentale e benessere psicologico collegato a questo concetto, quindi questo concetto ampio, olistico di salute c'è poi tutto il correlato dell'intervento statale e regionale, cioè la protezione del minore in senso.
Sociale in senso economico e quindi c'è una.
Irradiazione. C'è una raggiera di interventi che lo Stato, le regioni e gli enti locali devono. Gli altri enti locali possono e devono mettere in campo innanzitutto, protezione rispetto alla esclusione e alla discriminazione, protezione rispetto alla.
A tutte le forme di emarginazione socioeconomica.
Per quanto riguarda il contesto della regione Puglia, mi e mi sono permesso, ovviamente, di fare una di tentare una ricognizione degli strumenti già esistenti. Mi sembra che questa Regione abbia già un ottimo apparato normativo.
E quindi per quello che mi è possibile, diciamo rilevare gli aspetti Yossi molto sinteticamente indicati, anche nella nella breve nota che ho mandato gli aspetti di miglior abilità che mi sembra di poter rilevare dal confronto tra l'assetto normativo esistente e quello che si legge nella raccomandazione, quali quali possono essere innanzitutto un aggiornamento delle e delle linee del Piano regionale per le famiglie che è stato già approvato con la con delibera di Giunta del 2020, la 220 e le linee. L'aggiornamento delle linee guida regionali in materia di maltrattamento e violenza nei confronti delle persone e, ovviamente, del Piano triennale di interventi per la prevenzione e il contrasto della violenza sui minori, che era già stato approvato con delibera di Giunta regionale. 1.608 del 2018.
La raccomandazione punta molto in realtà è un è un aspetto che indica.
Da ultimo però, a mio avviso è probabilmente.
La priorità per quanto riguarda le azioni di miglioramento della Regione Puglia. Raccolta dati.
Monitoraggio e questa raccolta dati del monitoraggio. In realtà presuppongono anche cosa che adesso si può fare anche con l'utilizzo dell'intelligenza artificiale, anche se non generativa, una interoperabilità di tutte le banche dati di cui già la Regione e gli enti territoriali dispongono. Un altro punto fondamentale che non è presente mi sembra non sia presente negli interventi nel nel nel quadro normativo già presente e l'attenzione al al mondo on line, perché una delle.
Una delle priorità di questa raccomandazione, ma di anche di altri strumenti vincolanti dell'Unione europea, non soltanto quindi della raccomandazione strumento non vincolante anche di altri strumenti, tra cui il Digital service Act e la protezione dei minori e dei giovani all'interno del mondo digitale, quindi protezione dalla violenza e protezione dall'abuso sessuale e dalla pedopornografia. Teniamo presente che, accanto a questo strumento, accanto a questa raccomandazione noi dobbiamo.
Considerare tenere presente anche due strumenti,
Vincolanti, uno dei quali è la direttiva 93 del 2011 che la direttiva contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale e la pedopornografia. Non è un caso che questa direttiva, nel contesto di questo piano strategico, sia in fase di aggiornamento e dobbiamo monitorare proprio questo. Teniamo presente che a qua, accanto a questo strumento, c'è anche la proposta di un regolamento che dovrebbe riguardare la responsabilità, fra gli altri profili, la responsabilità dei digital service provider per quanto riguarda la protezione, appunto dei minori nel mondo,
Digitale.
Teniamo presente che la Commissione in realtà ha già avviato qualche mese fa nel nell'aprile di quest'anno due indagini a carico di due dei maggiori social media per quanto riguarda l'implementazione, in realtà la la la corretta applicazione di due norme che del Digital service Act che riguardano la protezione dei minori proprio nel nell'ambiente digitale.
Né altro altro. Secondo me, aspetto molto rilevante è l'indicazione a questo è dedicato sono dedicati gli ultimi tre o quattro punti della della raccomandazione, l'indicazione e appunto la raccomandazione a sfruttare in pieno le risorse che l'Unione europea mette a disposizione, tant'è che c'è la specifica c'è proprio la specifica indicazione.
Dei fondi a cui far riferimento per le singole misure per i singoli piani di intervento. Quindi, per quanto riguarda l'inclusione sociale per quanto riguarda la.
La la, la diminuzione della dell'indigenza e la protezione di famiglie su soglia critica quindi a rischio di povertà e famiglie e minori invece in condizioni già di di povertà,
Rimango a disposizione per per ogni ulteriore, grazie grazie mille per il suo contributo adesso lascio la parola ad Angela Di Domenico dirigente di servizio del welfare,
Buongiorno a tutti mi sentite.
Sentita.
Che.
Ebbene, io sono tenute a Gaza a riagganciarmi, a molte delle questioni che ha posto la dottoressa, la professoressa parto da una prima di tutto da una considerazione di natura di natura metodologica, e cioè il fatto che la raccomandazione, la scelta della Comunità europea di utilizzare lo strumento della raccomandazione in con il quale che non ha una validità valenza giuridica nel senso che non impone agli Stati ma sceglie sostanzialmente di fornire una serie di indicazioni di suggerimenti passatemi il termine,
Al fine, in qualche modo, di uniformare di armonizzare,
Gli obiettivi delle politiche in materia di prevenzione e protezione dei minori, tutti gli Stati, e anche di individuare una soglia, un livello di servizi che devono essere erogati in maniera trasversale in tutti gli stadi. E l'elemento che secondo me è più rilevante e che verrà ripreso anche Radu. La professoressa e il fatto che incentra monta la filosofia e.
Uno dei principi cardini che si rileva è la rilevanza che la rilevanza e la strategicità strategici, strategicità della collaborazione e cooperazione e collaborazione e cooperazione ai diversi livelli, sia a livello istituzionale che a livello intersettoriale che sostanzialmente, che parte dal presupposto della necessità di interventi che siano di natura trasversale e olistici rispetto ad un minore, tenuto conto della specificità, della complessità dei bisogni che questo esprime, che sono poi sostanzialmente.
Gli stessi principi che ispirano ai nostri documenti programmatici principali. Parlo in particolare, ovviamente, del Piano triennale delle il piano triennale delle politiche sociali che è stato adottato da ultimo nel 2022, nel quale sono confluite molte delle misure in materia. Adotta. La dottoressa parlava di piano delle politiche familiari che effettivamente è stato adottato nel 2020 ed è stato chiedo scusa.
Ed è stato prorogato fino al 2023, ma molte delle misure effettivamente sono confluite poi né in questo nuovo strumento programmatico, uno strumento programmatico che parte proprio dagli stessi principi, da due assi fondamentali che sono una presa in carico multidimensionale del minore, nel senso che proprio si parte dal presupposto della.
Della disagio, del particolare disagio che il minore esprime delle diverse forme di disagio che non possono richiedere un intervento monotematico, ma richiedono la competenza che richiedono l'intervento di più competenze contestualmente e da questo punto di vista ci siamo noi come Regione ci siamo proprio Moffett della direzione di implementare sistemi integrati che consentano proprio la Costituzione dal punto di vista organizzativo dal punto di vista operativo.
Di presidi organizzativi colf, composti proprio da competenze diverse, tendenzialmente del sociale e del sanitario. E infatti uno degli elementi rilevanti che sul quale noi abbiamo sottolineato e e la nostra soprattutto l'importanza è nella fase di attuazione delle linee guida del 2016 in materia di trattamento sui minori è la costituzione, in ogni singolo distretto. Barra, Ambito territoriale, sociale delle équipe multidisciplinari integrate, che sono proprio delle strutture di natura organizzativa, che mettono insieme competenze provenienti da diversi settori, con il compito proprio di intervenire in maniera sistematica e organica rispetto alle esigenze espresse dal minore, tenuto conto ovviamente della particolarità di queste esigenze e e ci stiamo muovendo gli obiettivi che il piano triennale prevede, il Piano sanitario e delle politiche sociali si muovono proprio nel senso della attuazione di questa di questa, dell'attuazione, dell'implementazione, di queste équipe in tutti i distretti e in tutte le, in tutte le realtà territoriali. Cosa di non facile sicuramente attuazione è tenuto conto che della carenza di risorse e di risorse umane, carenza anche di quasi di professionalità adeguate e anche dell'eccessivo turno o perché non consente quindi la strutturazione del servizio e da questo punto di vista, quindi, emerge anche un altro problema, che è quello della disponibilità. La professoressa faceva riferimento alla necessità di una dotazione finanziaria e anche dotazione di organico adeguata. L'invito che si fa in agli Stati è proprio nel senso di dotarsi di una.
Una struttura finanziaria che sia in grado di garantire un sistema, un set minimo di di di servizi adeguati su tutto il territorio. Il problema, però una considerazione che emerge è il fatto che molti dei servizi, la gran parte dei servizi sociali e anche quelli ovviamente rivolta ai minori, è finanziata attraverso fonti di finanziamento di provenienza ministeriale. Parlo del Fondo nazionale delle politiche sociali, parlo del fondo della del Fondo Globale socioassistenziale del Fondo nazionale per le auto per l'autosufficienza. Parlo anche della di alcuni decreti che individuano risorse specifiche tematiche. Si tratta però di soldi di risorse che non hanno il carattere molto spesso della stabilità e della ordinarietà, cosa che naturalmente incide anche nella dimensione del dimensionamento e nella strut, nelle scelte di dimensionamento e di strutturazione di un sistema adeguato di servizi, che si ricollega peraltro poi al fatto che molti dei servizi che sono erogati in favore dei minori non rappresentano dei livelli essenziali di prestazioni, prestazioni sociali, cosa che determina ovviamente la.
Aleatorietà e anche la difficoltà. La mia autorità, soprattutto delle risorse, la variabilità delle risorse e, come dicevo quindi la difficoltà proprio strutturale, un sistema, un sistema a quantomeno di base uniforme su tutto il territorio, su tutto il territorio regionale e soprattutto il rapporto anche su altri territori nazionali. Da questo punto di vista, la necessità che noi riteniamo è che a livello regionale, unitamente a tutte le altre peggiori, si continui a svolgere quelle attività di promozione di destinazione, di risorse, di risorse stabili e, soprattutto, promozione del completamento di quel percorso di elevazione a rango di livelli essenziali di prestazioni di tutti i servizi in favore sia dei minori ma né i più nel complesso, anche nei in favore dei delle famiglie. Mi ricollego peraltro a quanto diceva la dottoressa, anche per quanto riguarda la dotazione di di informazioni, di informazioni e dati sufficienti a mettere in condizione il decisore politico di orientare le proprie scelte in maniera appropriata. Da questo punto di vista la Regione ha uno strumento fondamentale, che è quello del dell'Osservatorio delle Osservatorio delle politiche sociali, che è previsto dalla legge, dalla nostra dice la legge. 19 del 2006, l'Osservatorio che ha proprio la funzione di monitoraggio dell'andamento dei servizi, del conseguimento degli obiettivi da raggiungere, il conseguimento degli obiettivi anche delle modalità di impiego delle risorse e tutto questo.
Proprio al fine di garantire una banca dati necessaria per mettere in condizioni il decisore di fare le scelte nella maniera più appropriata e anche di seguire l'evoluzione dei bisogni. Quindi, quello che si deve continuare a fare è sicuramente potenziare questo strumento.
Sicuramente potenziare e garantire l'operatività dell'Osservatorio altine, come d'altronde è stato fatto in questi anni e eventualmente per sopperire a anche carenze di natura strutturale che non ne consentano poi una adeguata operatività.
È un'altra questione, sempre che è stata posta dalla professoressa, riguarda la incapacità, che è stata rilevata dal dalla Comunità europea, di utilizzare risorse comunitarie che pure esistono, ma alle quali stranamente non si accede. Allora ci chiedevamo se non fosse opportuno prevedere, anche a livello organizzativo interno, la strutturazione di un presidio di natura funzionale deputato a quello che noi abbiamo chiamato scouting delle risorse destinate ai minori. C'è un ufficio o una attività specifica collocata, poi si vedrà dove che abbia proprio il compito di monitorare e quasi in tempo reale l'esistenza, l'esistenza e l'assistenza di bandi, piuttosto che la disponibilità, la destinazione di risorse specifiche da poter utilizzare a livello regionale al fine anche di incrementare il livello dei servizi che però nel frattempo deve aver superato, come dicevo, attraverso la destinazione stabile, invece delle risorse necessarie a garantire i LEPS, deve superare la logica della progettualità, cosa che molto spesso, sulla quale molto spesso abbiamo incentrato il nostro tipo di interventi in favore dei minori,
Grazie per il suo contributo, abbiamo oggi qui la presenza anche dei due garanti del Garante regionale per i disabili e del Garante per i minori, il Garante Rossi, ovvero il Garante per i detenuti, mi ha comunicato l'impossibilità a essere qui presente oggi e mi ha chiesto di essere ascoltato nella prossima seduta.
Do la parola adesso ad Antonio Gianpietro, garante delle persone con disabilità,
Buongiorno, buongiorno a tutte e tutti.
Io illustrerò un attimo il contributo che ho presentato, però prima di farlo e lì ci saranno le mie osservazioni che sono in modo più organico proprio di fare questo volevo ricollegarmi all'ultimo intervento che ho ascoltato con attenzione che condivido in moltissimo e soprattutto nel punto finale in cui si parla di come dire in cui parlava la dottoressa di un sistema diciamo che non vada solamente progettualmente ad affrontare le criticità delle delle problematiche ma.
Che, come dire, sia un sistema che parte del progettazioni quella che dovremmo mettere in atto, tra l'altro, io penso noi come garanti e poi queste progettazioni sperimentalmente verificate sul campo, le faccia come dire diventare organiche e quindi delle linee di intervento specifiche, così come, del resto.
Eppure è previsto anche qui, nella raccomandazione, le osservazioni inerenti la raccomandazione di cui stiamo parlando.
Partono dalla constatazione della necessità di un individuo di indirizzo enorme, secondo me, che siano uniformi sul territorio.
In questo caso, per esempio, proprio la premessa della raccomandazione in diversi punti assume un valore importante allo che parla di sistemi integrati multidisciplinari, con delega agli organi istituzionali, regionali e per l'appunto, è questo quello che dovrebbe essere fatto.
Ossia riportare quelli che sono le indicazioni e le raccomandazioni a livello regionale per fare in modo che le indicazioni rivenienti dal dall'Unione vengano seguite in maniera diciamo, uniforme sul territorio regionale intendo di tutte le regioni dell'Unione europea, ma noi dobbiamo preoccuparci soprattutto dalla nostra, quindi restando a questi punti della premessa,
Non risulta efficace, efficace.
La mancanza c'è risulta la mancanza di e questo è un punto, siccome è fondamentale di organismi core di coordinamento multidisciplinari per la tutela dei minori e andrebbe sottolineato in maggior modo di minori con disabilità. Ciò che emerge facendo riferimento sempre ai punti della risoluzione è la necessità e condivido in pieno di un approccio inte integrato,
È ancor viene declinato ancor meglio, ma lo sentivo prima anche dalla professoressa, un approccio olistico,
È trasversale.
Si dovrebbe rilevale che i minori con disabilità rischiano più facilmente di subire violenze e abusi, quindi andrebbero studiati, andrebbero studiate tutele et studiati, tutele, approcci specifici.
In questo senso e si fa più in più punti in riferimento a questo. Gli abusi sessuali sui minori rappresentano un rischio più elevato per i minori con disabilità. Quando pensiamo agli abusi, dobbiamo pensare che già i minori sono persone più vulnerabili, ma LEP i minori con disabilità sono ancora più vulnerabili.
Va dunque ribadita la necessità di formare una consapevolezza maggiore in tutto il mondo dei professionisti che lavorano a protezione dei minori.
E soprattutto quelli con disabilità, per quanto mi riguarda, anche anche per i minori stessi, facendo riferimento specifico all'importanza della sfera affettiva che spesso è tralasciata questo, lo aggiungo io vanno garantiti anche.
I diritti dei minori con disabilità, imputati o indagati, rimarcando la loro situazione di maggiore vulnerabilità e la loro e le loro specifiche necessità.
Come del resto le stesse peculiarità andrebbero osservate per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati con disabilità che, tra l'altro, le cui disabilità spesso non sono nemmeno individuate allorché vengono, diciamo accolti.
Tutto ciò, per concludere, riguardo alla premessa della raccomandazione, ora vengono nello specifico ad altri punti specifici, va declinato anche prevedendo.
La necessità di finanziamenti specifici per l'appunto per prevenire la violenza contro i minori è definanziamenti che.
Di questo si parla e va ribadito anche con minori con disabilità,
L'articolato della raccomandazione, come bene è sottolineato a in diversi punti.
Parla di segnalazione bene e ribadito più volte, ma voglio assolutamente che sia, diciamo chiaro che per porre per permettere alle persone con disabilità della stesse persone con disabilità e alle loro famiglie una giusta.
Modalità di era di segnalazione, è necessario che questa sia accessibile, quindi va vanno previste delle forme specifiche, si parla poi di sostegno mirato rivolto a determinati gruppi,
Dipendenti minori e anche qui diciamo in questi gruppi, siccome andrebbero declinati noi a livello locale, dovremo declinare quel questi gruppi.
Rispetto a diciamo alle varie peculiarità che ognuno di essi ha compresi quelli con disabilità.
Enece necessari sono la cooperazione e lo abbiamo sentito più volte ora in questi nel discorso di interventi, la cooperazione e il coordinamento per la tutela e la protezione dei minori a tutti i livelli, ma soprattutto a quelli più bassi, cioè dire a quelli locali.
E e sentivamo prima della mancanza di risorse, sia umane che finanziarie,
Però per organizzazioni di quelli che sono fondamentali, secondo me ora ne parlerò meglio che sono quelle équipe multidisciplinare, multidimensionali di cui avremmo bisogno in maniera, diciamo, forte a livello territoriale per costruire quello che ad oggi viene definito il progetto di vita e infatti proprio in merito alla dove quando si richiama un ambiente sicuro inclusivo nell'istruzione va ancora ribadita la necessaria integrazione dei sistemi.
Ciò che manca è un raccordo coordinato tra tutte le e qui parlo a livello locale tra tutte le istituzioni che si dovrebbero occupare di scuola, quella che ormai è definita anche dall'ultimo DLGS. Il 62 2024, l'ultimo decreto attuativo della legge delega sulla disabilità, approccio multidimensionale, le anche le le azioni dei soggetti coinvolti sono spesso isolate l'1 dall'altra e anche quando.
Sembra che si raccordino presentano dei vulnus causati dalla presunzione di autonoma superiorità. La chiamo io di una di una delle stesse, ossia le istituzioni cercano di far prevalere la propria visione e invece dovremmo avere una visione, più, diciamo, un po' più integrata olistica di lei direbbe la raccomandazione stessa.
E questo evidenzia diverse criticità e i coordinamenti multidisciplinari a volte mancano di.
Di alcuni attori istituzionali, alcune alcune volte alcuni attori istituzionali non partecipano agli stessi alle stesse équipe, anche se sono invitati a questo dovremmo evitarlo, ma io penso che questa sia una mancanza anche di risorse, come si diceva, come diceva bene prima la dottoressa Di Domenico infine manca l'accoglienza vera manca l'accoglienza vera di un approccio del privato, di un apporto del privato sia degli enti del Terzo settore che direttamente si occupano di tutela delle persone con disabilità, sia di esperti scelti dalle famiglie, è necessario un raccordo più efficace lo ripeto per l'ennesima volta che tenga in conto esclusivamente de del bene del minore e in questo caso mi sto riferendo a minori con disabilità e messo nel contesto scolastico e che possa indurlo a vivere la scuola come un momento di primo passo di quello che si chiama Progetto di vita.
Verso mi avvio verso la conclusione nell'ambito della deistituzionalizzazione dei servizi dedicati ai minori e, più specificamente minori con disabilità, bisogna realmente garantire una transizione ai servizi sociali sul territorio.
In questo contesto vanno garantiti soluzioni di tipo familiare o comunitario, così come prevede la la raccomandazione, e su questo dobbiamo essere, penso a livello regionale ancora più efficaci.
Nell'ambito di una giustizia più a misura di minori.
Questo voglio fare anche qui in Commissione l'ho scritto nella mia osservazioni, però voglio anche in questo momento essere specifico proprio al punto 51 di Egi della raccomandazione, quando li riportiamo a livello.
Regionale, comunque, come osservazioni, secondo me questi punti andrebbero integrati con riferimenti specifici e specifici interpretariato per persone con disabilità e strumenti dedicati, perché quando una persona con disabilità è spesso soprattutto minore che è ancora più vulnerabile è in una in un in un ambito giudiziario è difficile che possa essere, come dire.
Che è difficile avere anche un rapporto di comunicazione call con questo, quindi è ancora bisogna essere ancora più attenti con strumenti dedicati e in conclusione.
Poi si potrebbe, potrebbe essere importante, questa raccomandazione è sicuramente uno strumento importante per la protezione dei minori, anche con disabilità, ma c'è bisogno di STU di attuarla tenendo conto delle specificità dei territori regionali dell'Unione e rendendo realmente efficaci gli strumenti e del coordinamento e della cooperazione a livello locale grazie,
Grazie grazie al Garante per le persone con disabilità, per queste importantissime osservazioni.
Adesso lascio la parola al nostro Garante regionale per i minori e il dottor Ludovico Abbaticchio buongiorno, grazie per l'invito,
Abbiamo già consegnato.
Non sono un suo contributo alla consultazione, per iscritto, però colgo l'occasione così per fare delle riflessioni anche da mettere a disposizione della Commissione, innanzitutto alla mia funzione di garante per capirci in maniera sintetica è quella di essere il sindacalista dei minori nelle istituzioni, quindi la nostra funzione è quella di stimolare di auto, di contestare, di proporre anche di sperimentare per cui nell'ambito delle attività istituzionali e che noi proponiamo come garante della Regione Puglia il tema della sperimentazione e quindi poi della possibilità di offrire al sistema delle istituzioni e delle formule nuove anche innovative,
Progettuali che possono essere poi riprese e riportate nell'ambito territoriale diventa fondamentale.
Il discorso di oggi è un discorso che a me sta molto a cuore, perché parla di un rafforzamento dei sistemi integrati in realtà di protezione e l'interesse superiore del minore, e quindi quale migliore occasione per non ribadire quello che ormai da anni noi portiamo avanti? Noi diciamo che lavoriamo da anni sui temi della politica e della salute dei minorile, salute intesa come benessere sociale, quindi rappresenta tutto insieme e l'importanza del raccordo tra gli ambiti territoriali del sistema. Scuola e aziende sanitarie. ASL, lo dico perché anche nel Piano sociale di zona che la Regione Puglia ha prodotto in questi anni, il tema della programmazione minorile, attraverso l'integrazione delle competenze istituzionali, è fondamentale perché possiamo si fare grandi ricerche con tutto il rispetto importanti a livello nazionale, universitario europeo, però, se non andiamo in sala operatoria a capire, in ogni territorio, qual è il tema più importante per quei ragazzi e quelle ragazze che la questione può diventare soltanto, diciamo, di grande attività di pubblicazione dei dati, ma poi, sul piano pratico bisogna arrivare poi a portare il servizio necessario e.
E quindi quale definizione migliore di una strategia integrata multidisciplinare nell'ambito territoriale, perché perché, se una volta per tutte la libera pari, a partire dal livello nazionale e direi anche a livello europeo, non si creano dei finanziamenti e dei bilanci vincolati su progetti di attività, poi territoriale, da portare avanti in modo che.
Si costringa tra virgolette. Uso il termine costringere il sistema delle istituzioni, rivolgo scuola, ente locale, ambito territoriale e aziende sanitarie a produrre poi progetti vincolati con finanziamenti specifici e vincolati. Sicuramente noi potremmo ottenere più risultati su quelli che sono i bisogni territoriali. In questi giorni è emessa dalla indagine del Cesvi, indagine importante che è stata molto significativa e porta alla Puglia, al terzultimo posto in Italia, per quanto riguarda le attività dell'assistenza, ai minori in difficoltà e anche ai temi della aggressività minorile o verso i minori, ma che in realtà, se andiamo a leggere bene i dati nasce, nascono questi dati anche da situazioni diverse, nell'ambito delle province, pugliesi quindi molto importante. Io darei al territorio del foggiano e in parte a quello della BAT e anche dell'entroterra leccese tarantina, perché lì ci sono problemi seri di un processo nuovo, anche delle politiche minorili nell'ambito istituzionale, per cui mai come ora, a partire dai temi della povertà che nel Mezzogiorno e in Puglia saranno fondamentali anche col prossimo avvicendarsi del anche di quelli che sono i temi dell'autonomia differenziata che saranno importanti nell'ambito regionale e poi ridistribuire sul sistema salute.
L'importanza di un PNR in coincidenza dell'autonomia differenziata diventa fondamentale in che senso che, al di là di quello che sarà l'edilizia scolastica, l'edilizia ospedaliera dagli ospedali di comunità più importante è quello di creare progetti di servizio alle persone, quindi alle famiglie, quindi ai minori, in particolare dove un sistema integrato che ha bilanci vincolati, ripeto e lo definisco il salvadanaio istituzionale, cioè se un ente locale, un ambito territoriale insieme, ah, ah, ah, ah ah, l'ambito scuola e azienda sanitaria, anzi, al distretto sanitario produce un cofinanziamento anche utilizzando fondi europei, quindi, arrivando a un percorso molto più alto, potremmo avere più possibilità di sviluppare servizi a favore delle fasce minorili. Macro obiettivi che possiamo proporre oggi sono legati innanzitutto alla tutela.
Della popolazione minorile con i rischi di navigazione nel Web e quindi anche c'è un fatto che si collega anche ad una cultura che di fragilità genitoriale, su questi temi su cui bisogna anche lì riflettere molto nella fase poi di formazione educativa, non solo in un ambito minorile e giovanile, ma anche nell'ambito del genitoriale.
La un supporto agli adulti, quindi, che possano abituarsi ad affiancare i propri figli o i propri bimbi in tutoraggio al ad un corretto miglioramento della migrazione, che dovrà essere comunque acquisite, perché non possiamo impedire.
Ai nostri ragazzi di poter utilizzare i sistemi nuovi di comunicazione e anche di formazione educativa su questi temi e quindi una partecipazione anche giovanile.
Che diventi anche più opinion leader nel mondo giovanile. Come utilizzare meglio i sistemi web e i canali di autorizzare? Mi azzardo a parlare, per esempio, di una password etica da poter proporre proporre ai genitori affinché si possa canalizzare in maniera più corretta l'utilizzo del web. Non non pletorico ma adeguato nei tempi opportuni, affinché i ragazzi possono poi essere utilizzare i sistemi di web ta da poter poi facilmente essere, da un lato, affiancati ai controllati dal mondo degli adulti, ma soprattutto anche fare delle scelte articolate e non devianti perché a tutti è noto che in questo momento l'accesso ai siti pornografici è molto semplice, basta cliccare su sul computer una parola capo apparteneva al corpo umano.
Della piccola pelvi e facilmente e un bambino, un ragazzo arriva tranquillamente e nei siti web pornografici non controllati. Quindi, di fronte ad un sistema educativo, familiare e scolastico ambientale ci sia un'immagine visiva web, diventa del suo ente e devianti in maniera molto rapida, e questo può farlo un adulto perché ha una sua, diciamo già autonomia, sua cultura di base, ma su minori, su un adolescente. Questo può creare degli scompensi importanti e anche dei comportamenti successivi che poi possono sfociare nel bullismo e cyberbullismo e quelli che sono i temi più importanti, quindi lavorare sul contrasto al bullismo e cyber bullismo. Noi abbiamo fatto delle esperienze importanti, questo anche sul tema ambientale, con alcune prove, diciamo di cortometraggi. Vi ricordo, caro Alice, che ha parlato della questione ambientale della Fibronit, ma anche ha toccato il tema dell'ambiente di Taranto, che ha vinto il primo premio al Festival nazionale dei tulipani di seta nera a Roma della RAI, e che che ci ha fatto capire che anche l'utilizzo di un, sistema di comunicazione da portare nelle scuole come sistema, diciamo formativo attratto tantissimi ragazzi che in 13 minuti hanno visto che significa parlare di famiglia, di ambiente e di tutela della salute, di educazione psicofisica, di di di di di tutela, diciamo, del di vita quotidiana del cittadino, e quindi questo tipo di presa di coscienza può portare anche a ad aprire un canale importante anche europeo, di formazione educativa attraverso dei sistemi di comunicazione, anche video controllati tra virgolette in senso educativo, formativo presso se una scuola funziona h fino alle ore 18:19, integrate con i sistemi, diciamo, dagli enti locali e del Terzo settore e del privato sociale, sviluppando processi di inclusione sociale affinché i ragazzi, ossia a scuola, sia negli ambiti scolastici sia controllato, si stanca, poi va a casa e va a dormire invece che andare in piazza a rischiare, dopo le ore 20, incontro di altro tipo, compreso quello della dipendenza della tossicodipendenza,
Proposte molto rapide in ambito scolastico, perché i dati li abbiamo presentati alla Commissione. L'istituzione di una équipe sociosanitaria, educativa stabile nelle scuole, che produca, insieme alle materie come storia e matematica, geografia, faccio settimanalmente, per esempio, costi di formazione sui temi della salute in genere e poi da quelli ambientali a quella della sessualità alimentari, a al web e quant'altro e che possa prevedere, diciamo, una presenza settimanale nell'ambito scolastico in diventi materia, quasi diciamo da proporre in ambito scolastico, l'ideale sarebbe dare una specie di a di di distacco dal posto di lavoro per i genitori una volta al mese che vadano a fare formazione con i figli. Potrebbe essere anche questa, un'idea da portare nell'ambito legislativo, nazionale e anche europeo. Lì l'importanza dell'educazione alla sessualità nelle scuole attraverso un sistema, più diciamo, ha corretto la Reiko fatto da professionisti formati dal mondo universitario, integrati. Quindi parlo non solo di medici, ma di psicologi, pedagogisti e assistenti sociali e anche a volte anche degli avvocati, che possono imparare anche un criterio di metodo di dialogo con i ragazzi e su questo bisogna anche rimodulare anche la formazione universitaria. A mio parere, e poi la sperimentazione di app di piattaforme sociali adolescenziale, dove lo stesso ragazzo diventi.
Opinion leader ci diventi protagonista nell'ambito dei sistemi. Dicevano dei mass media, ci di informazione, quindi questo anche attraverso lo stesso Tik Tok o altre forme di Ca' di piattaforme 9 e quindi controllate da un sistema istituzionale affinché ai temi diciamo.
Da opinion leader vengano acquisiti dei giovani, perché spesso i ragazzi ascoltano né più i ragazzi sul piano della proposta educativa, almeno fosse gli adulti, ma anche noi, quando eravamo ragazzi dei nostri genitori, avevano timore fino a un certo punto, ma ci piaceva più colloquiale. Conosco l'amico di banco che fossero sapeva più di noi così si pensava quindi, in conclusione, una strategia di lavoro che faccia studiare quali sono i rischi.
Ah ah in cui è esposto il ragazzo finora e, soprattutto, una che il sistema istituzionale, quindi, avendo sindacalista dei minori, la smetta di inseguire la patologia. Quando scoppiò l'AIDS in Italia si poteri, io, da medico scolastico, si poteva fare educazione sessuale nelle scuole, improvvisamente perché c'era la paura dell'AIDS, della tossicodipendenza e del tema dell'omosessualità che creava grandi problematiche. Allora parliamo del 1982 83.
E adesso poi è scoppiato il Covid è nato il discorso dell'autolesionismo dell'isolamento delle noi da un aumento di incidenza sul tentativo di suicidio nei minori, cioè noi siamo un Paese che segue la patologia e si muove sulla patologia invece di essere un Paese che agisca in maniera seria sul concetto di prevenzione come concetto di formazione, a partire ripeto, dal mondo giovanile, ha dovuto dalla fragilità genitoriale ad arrivare al minore. Perché il tema più serio e in parte minore, ma soprattutto è l'adulto, a mio parere da un punto di vista comportamentale e quindi, in conclusione, uno slogan che possiamo utilizzare utile, educazione e partecipazione, due grandi sfide per le web generation. Credo che sia questo concetto, educazione e partecipazione dei ragazzi che diventano, diciamo, essi stessi protagonisti del loro benessere. Grazie,
Grazie al Garante per i minori. Chiedo ai colleghi se vogliono fare osservazioni o domande.
Collega Cile, assessore eccellente, prego, grazie Presidente.
No, condivido giusto una riflessione, ovviamente condivido quanto è stato detto e in questo momento credo che parlare di contrasto alle povertà educative e quello che un po' raggruppa tutto ciò che è stato messo in evidenza, volevo solo precisare, quando si parlava di Osservatorio delle politiche sociali che è stato istituito nella Regione Puglia prima regione l'Osservatorio sui minori,
Che va ulteriormente alimentato e messo al centro delle attenzioni del welfare ed è ovviamente in capo al Garante dei minori, ma a questo collego dei suggerimenti ulteriori, nel senso che condivido appieno non dobbiamo seguire le patologie, ma dobbiamo fare prevenzione.
E prevenire sul discorso del contrasto alle povertà educative significa mettere in atto percorsi che vedano nell'ambito scolastico percorsi socio, affettivi percorsi di individuazione di di benessere da parte dei ragazzi, ma che non deve fermarsi solo all'ambito scolastico, dobbiamo essere capaci di mettere in piedi delle politiche che siano veramente integrate tra welfare e cultura tra il creare luoghi di condivisione e di socializzazione perché dopo il Covid maggiormente si assiste sempre più ad un individualismo anche da parte dei ragazzi,
Provare a mettere in campo strategie che portino i ragazzi a vivere la socialità. Credo che sia la sfida che dobbiamo portare avanti da un punto di vista politico e suggerirla anche da un punto di vista europeo e nazionale e altro aspetto e l'integrazione della disabilità con il mondo dei pari che a mio avviso si sta un attimo perdendo di vista perché sono sempre più i servizi per bambini portatori di handicap ma non integrazione. Quindi sottolineare maggiormente di integrazione, che poi è la vera svolta, nel cercare di mettere al centro anche i bambini con difficoltà. E su questo suggerire uno studio approfondito sull'aumento dei fenomeni di disabilità, in particolar modo anche se disabilità. Non è, ma sono diverse abilità sull'autismo che devono essere veramente. Dobbiamo interrogarci su quali.
Percorsi si stanno mettendo in atto e sul perché sta aumentando notevolmente questo questo aspetto, quindi c'è bisogno di uno studio approfondito su questo è sicuramente e mi troveranno. Troverò d'accordo il Garante dei disabili e del dei minori rivedere a livello con delle indicazioni europee e nazionali, quello che è il servizio legato alla specialistica nelle scuole,
Credo che sia arrivato il momento in cui veramente si metta mano ad un servizio che troppo spesso vede gli educatori solo come chi supporta gli insegnanti di sostegno e invece dovrebbero essere delle progettazioni fatte in équipe, magari l'équipe stabile scuola per scuola e abbandonare quello che oggi si fa, che invece vede attribuire delle ore ai casi gravi e non ore ai casi più fragili, che a volte hanno più bisogno dei casi gravi, ma provare a lavorare con un metodo di sistema mettendo insieme al terzo settore che è l'aspetto sanitario per portare avanti dei progetti all'interno delle scuole stesse.
Per offrire alle scuole uno strumento in più per gestire determinate situazioni e non trovare le classi differenziate di cui sia ogni tanto si sente parlare e che non dovrebbero essere quindi su questo ritengo che sia importante aprire un confronto, ma che deve partire anche dal nazionale ma come Puglia possiamo anche sperimentarlo su proprio l'attuazione del di una specialistica diversa da quella che in questo momento viene svolta nelle scuole.
Grazie Assessora Ciliento, ci sono altri interventi.
Allora?
Aggiorniamo questo punto sull'audizione a mercoledì prossimo, 17 per l'audizione del Garante regionale dei detenuti e dopodiché gli uffici prepareranno il documento con tutti i contributi che sono pervenuti per iscritto e quelli che sono stati dati qui in Commissione per mandare le nostre osservazioni alla Commissione europea, quindi grazie a tutti per il preziosissimo contributo di oggi.
Andando avanti adesso, chiedo di approvare i verbali delle sedute precedenti favorevoli.
Contrari astenuti.
Okay all'unanimità, adesso dobbiamo dare il parere consultivo sulla delibera di Giunta numero 8 8 3 del 25 6 del 2024 al Documento di economia e finanza regionale ed è fra il 2025 2027 favorevoli.
Contrari.
Astenuti.
Contrari okay, i contrari.
Pagliaro, Caroli, Laricchia, astenuti la notte favorevoli, Ciliento Paolicelli e Clemente.
Ebbene.
Va bene, adesso abbiamo la corposa audizione sulle mozioni, se siamo d'accordo, visto che c'è la possibilità che ci raggiunga l'assessore al la formazione lavoro, inizierei con il dottor Patruno.
È pervenuta una mail da parte dell'Assessora Matr Angola, la quale comunica di non poter essere presente per impegni istituzionali e che sarà presente il dottor Patruno e ci comunica che, con riguardo alle emozioni, 114 ovvero richieste, applicazione della legge Scelba per lo scioglimento delle associazioni di matrice fascista 116 tutela pugliese della memoria dei massacri delle foibe e dell'ossido istriano giuliano fiumano e dalmata 147 crisi dell'Ucraina 148 solidarietà al popolo ucraino 204 solidarietà e vicinanza alle donne iraniane.
Si rappresenta che, alla luce della peculiare materia degli atti richiamati, la competenza redazionale e dell'assessore, insediato da poco più di due mesi, potrà essere approfondite in futuro, quindi escluso queste mozioni per le quali l'assessore si è riservata di approfondire le materie, vado avanti con.
Io sto dando lettura della comunicazione che mi è pervenuta.
Va bene, andiamo avanti con le altre mozioni,
Se fosse possibile una premessa, Presidente, un secondo.
Allora.
Prego.
Grazie Presidente, io volevo fare un attimo, una premessa, ringrazio, dottor Patruno, sempre presente e puntuale.
A me fa piacere che si torni a parlare un po' di cultura, non lo facciamo un po' di tempo e, devo dire, era ora Torre ricordare che, a parte i primi tempi della legislatura, con l'assessore Massimo Bray e con il collega Donato Metallo in Commissione ci siamo mostrati bisogna un po' tutti attenti alle alle esigenze che pervenivano da i nostri interventi dai territori, però purtroppo dobbiamo riscontrare che nulla è stato fatto.
Poi in seguito, successivamente, nonostante tutta una serie di sforzi che abbiamo profuso per portare avanti questioni di grande rilievo, c'è stato un po' un silenzio assordante da parte della Regione. Se guardiamo indietro, andiamo un attimino nei dettagli, abbiamo lavorato su progetti importanti, come il molo di Adriano di San Cataldo, le mura di Acaya, il castello e la cittadella di ore di o oggi forse vediamo un attimo se abbiamo fatto dei passi in avanti, poi c'è la candidatura delle grotte patrimonio dell'Unesco. Anche questa è una mozione che oggi mi auguro possa avere un seguito possa aver avuto un seguito, poi c'è la Fondazione. Tito Schipa ritorno sull'argomento ancora siamo fermi, nonostante si senta proprio l'esigenza di dare forza e corpo a questa istituzione,
Poi c'è anche l'altro tema del barocco leccese. Proprio oggi sul giornale abbiamo visto che c'è stato comunque un seguito, però non si è dato alcun riconoscimento da un lavoro che è stato fatto, insomma, in Commissione e in particolar modo da parte mia, leggevo appunto oggi sul giornale dove la Presidente della Provincia, come dire, dava grande rilevanza a questo suo straordinario risultato quando, insomma, sappiamo bene le cose come siano andate quindi, anche sotto questo punto di vista, che ci sia una comunicazione più precisa e più attenta sul lavoro che si effettua in Commissione, ma in particolar modo ai commissari, sia DEA si dia valore di un impegno, io penso che sia grave Regione non sia se non si sia occupato su questi temi fondamentali e quindi mi auguro, ripeto, che da oggi in avanti si ritorni ad affrontare il tema della cultura con la puntualità.
E anche se vogliamo, con l'impegno globale della Commissione su questi temi,
Cosa c'è da dire altro. Io direi di attenerci all'ordine del giorno delle mozioni, magari ci sia tra l'altro, però chiedo scusa se mi faccia concludere Presidente, no, io oggi speravo, ripeto che ci fosse anche l'Assessore, Matr angolano infatti, se posso aggiungere, non ho letto una parte della nota dell'assessore, ma tra Angola, dove riporta il desiderio e la più ampia disponibilità a convocare una seduta tematica della Commissione in cui poter presentare le linee guida dell'Assessorato in materia di cultura. Quindi, fissando una seduta monotematica su questi temi, a mio parere non soltanto potremmo conoscere le linee guida dell'Assessorato e quindi quella che è la programmazione, ma anche affrontare i temi innanzi elencati che non attengono alle mozioni. Quindi, se siamo d'accordo all'esito dell'ascolto sulle mozioni, noi fissiamo questa seduta con l'Assessore alla cultura, molto la quale potremmo fare il punto sull'asse, mi sembra di capire che siamo perfettamente in sintonia. Come sempre.
Oltre al Presidente, anche con l'assessora Madron Angola, come infatti io notavo in qualche maniera no, una una, una mancanza, no, va beh, questa mozione oggi vediamo un po' se c'è un aggiornamento, poi ci sono tutte le questioni che abbiamo evidenziato, tra le quali anche alcune richieste che abbiamo fatto di chiarimenti e di documentazione su alcuna questione, in particolar modo faccio riferimento al Bif&st, dove non stiamo ottenendo risposte e quindi ci tenevo fondamentalmente a fare questa piccola premessa che avrei limato diversamente se avessi conosciuto, ecco l'intera comunicazione all'Assessore Amato. Ancora grazie, Presidente. Grazie allora, dottor Patruno, iniziamo con la prima mozione proponente Zullo, Dante lingua italiana, sì, buongiorno, Presidente, buongiorno Consiglieri, sì, li affrontiamo, diciamo progressivamente, in particolare per quanto concerne questa prima mozione, il senso della mozione ovviamente va ben oltre le competenze, diciamo, del del Dipartimento della della cultura, che ovviamente, poi nella lingua italiana fondante del settecentesimo anniversario, come dire, trova grandissimo riferimento, però, appunto siccome la la mozione fa riferimento a garantire l'utilizzo esclusivo la lingua italiana negli atti della pubblica amministrazione, come negli enti locali nelle regioni. Tutelarne il patrimonio linguistico, garantendo l'utilizzo di lingua italiana nella fruizione di beni e servizi, all'informazione e alla comunicazione, eccetera, garantire l'istituzione del Consiglio regionale della lingua italiana. Ovviamente alcuni di questi temi esulano dalle competenze,
Strettamente riconducibili al dipartimento. Per quanto diciamo ci riguarda, al di là ovviamente del tentativo di utilizzare nella maniera migliore la lingua italiana, che non è cosa facile in realtà un elemento che mi piace portare all'attenzione della Commissione e che, a partire dal 2022, la mozione del 2021 eravamo un po' nel pieno del Covid, diciamo sì e un po' però diciamo nel frattempo delle azioni sono state svolte proprio a partire dal 2022. Abbiamo concordato il trasferimento in Puglia di quel festival Treccani della lingua italiana che fino ad allora si svolgeva soltanto a Lecco e a Roma l'abbiamo portato a Lecce. Nel 2024 si è celebrata la terza edizione del Festival della lingua italiana. Ovviamente è inutile che vi dica il grande ruolo che l'ex assessore Braj e il direttore generale, la Treccani, ha svolto da questo punto di vista, non era scontato, non era facile, perché le richieste di ottenere questo festival venivano da tutta Italia, però voglio sottolineare che la prima volta che il Festival lingua italiana si svolge al sud ed è stata scelta la Puglia e la città di Lecce, devo dire che il Festival, per come lo abbiamo costruito, immaginato seguito sta dando un contributo particolarmente importante anche nel senso indicato dalla mozione e, devo dire con un riscontro anche territoriali interessante e si svolge all'interno dei poli biblio museali regionali. Ovviamente, poi, con tutta una serie di relazioni con il territorio, sia dal punto di vista gli operatori culturali che degli operatori dello spettacolo, ovviamente locali ma anche nazionali e internazionali, e questo mi sento di poter dire il contributo più immediato e più diretto che.
Il Dipartimento, l'assessorato, hanno fornito.
Andando avanti, ci sono due mozioni del collega Pagliaro Castello le accorpo perché c'è un insieme di fare insieme perfetto, la 73 e l'83 Castello di Oria,
Sì, io su questo, se mi è consentito, lo abbiamo questa questo elemento di novità uno o l'altro giorno il vicepremier Salvini è stato lì.
Ospite, non so di chi però, insomma, ha fatto un post che ha fatto girare un po' aggirato tutto su ebbe girato sul web, e ha ottenuto anche molti commenti che.
Sono in linea con quello che noi chiediamo da tempo e dal 2007 che questo castello non è più fruibile al pubblico, come è avvenuto per 70 anni, e quindi per questo noi abbiamo provato a capire cosa potevamo fare no e abbiamo studiato il tema e abbiamo capito che c'è questa possibilità che appunto, chiedendo che venga avviato il procedimento, dichiarazione d'interesse eccezionale della Cittadella non soltanto del Castello, poi abbiamo approfondito, siamo andati avanti. Questo ci sarebbero le condizioni perché ci possa essere una sorta di pressione. Chiamiamola così nei confronti dei proprietari, perché comprendano che questo bene è un bene pubblico, al di là della proprietà privata. Io liberale non posso che rispettare e anzi di più, però, insomma, ci siano o situazioni in cui è necessario che si possa rendere fruibile a tutti i cittadini di questo bene prezioso, che ha una grande, un grande valore, per quanto ci riguarda, sapete quanto siamo legati ai valori della nostra identità, la nostra storia, e questi quindi, questo castello e la cittadella potrebbero ecco, si potrebbero anche programmare degli interventi di restauro e di valorizzazione e candidare al Fondo per la tutela dei beni culturali. Tutto questo è un lavoro che, mi auguro,
Sia stato fatto è appunto oggi è importante fare un attimino questo questo questo step, per capire come se e come e se è stato portato avanti da parte del Governo regionale oggetto della mozione. Leggo era avvio del procedimento di dichiarazione di interesse eccezionale ai sensi degli articoli 14 e 104 del decreto legislativo 42 del 2004 prego.
Sì, Presidente, pongo, diciamo solo una questione tecnica, nel senso che le 2 mozioni poi corrispondono ad argomenti di cui alla interrogazione 550 del Presidente Pagliaro, per la quale appunto l'assessore Marangon aveva presentato una risposta diciamo in sede di Consiglio quindi ovviamente riporto adesso e anticipo i contenuti dello show ovvio ovviamente sarà poi l'assessore in sede di Consiglio e rispondere come come come è necessario e come istituzionalmente dovuto allora, in realtà, come abbiamo evidenziato, diciamo varie volte scusate che apro anche alla risposta,
Il tema non rientra nelle competenze, nelle competenze regionali, ma è una competenza strettamente ministeriale e, come abbiamo rappresentato anche in diverse occasioni, già nel 2022 subito dopo la presentazione della della della mozione era stata sottoposta a formalmente al Ministero, agli organi territoriali, ma anche poi sono stati fatti passaggi con gli organi diciamo centrali ministeriali perché poi la dichiarazione di eccezionale interesse parte come istruttoria a livello territoriale ma poi prevede il riconoscimento ministeriale,
Quindi, da questo punto di vista, quella comunicazione. In realtà, al di là dell'aspetto formale, poi ci sono stati una serie di interlocuzioni successive. Non ha mai avuto un riscontro formale, ovviamente, e sono sono due temi diversi perché la questione del castello ha il diciamo problema a monte della proprietà privata, per cui nelle interlocuzioni ministeriali, ma questo vale in tutti i contesti il primo suggerimento ministeriale e se il problema non è tanto la tutela del bene, perché in quel caso, se ve ne fosse in condizioni di pericolo la Sovrintendenza dovrebbe intervenire con misure diciamo d'urgenza, ma siccome non non c'è questo problema, c'è un problema di fruizione che è un problema che interessa particolarmente all'ente regionale, perché questa è la nostra competenza, l'invito del Ministero e a provare a capire se ci sono le condizioni per l'acquisizione al patrimonio, al patrimonio pubblico.
Su questo delle interlocuzioni col Comune ci sono state, ma ovviamente, Presidente, siccome poi la cessione non può essere obbligata, ma deve essere un atto consensuale, tenuto conto che nel frattempo sono state anche approvate in bilancio delle norme che consentono ai Comuni. Ovviamente non parliamo di risorse sconfinate, ma d'altro canto immobili di quel genere che non hanno possibili destinazioni, altre speculative, ma soltanto culturali che richiedono importanti interventi di valorizzazione, restauro, musealizzazione e così via, dicendo dal punto di vista commerciale del mercato non hanno valori, diciamo incommensurabili, e tuttavia, evidentemente sino ad oggi le condizioni per l'acquisizione del Castello non si sono, non si sono ritrovate per quanto concerne il più ampio contesto della Cittadella, nelle varie articolazioni, che peraltro sono inserite in carta, Puglia, nella banca dati dei beni culturali regionali, che oggi è la banca dati dalla quale noi partiamo per veicolare gli investimenti in fondi, struttura su fondi strutturali europei la Cittadella inquadrata nell'ambito della programmazione per la valorizzazione dei patrimoni culturali, 2021 2027 e quindi sarà uno degli interventi che prioritariamente rientreranno all'avvio della programmazione, partendo ovviamente da una progettazione di sistema in questo caso, a prescindere dalla proprietà pubblica o privata.
Perché, Presidente, come sa, noi abbiamo anche strumenti che consentono e abbiamo provato a verificare, da questo punto di vista, la disponibilità ai privati proprietari di patrimonio culturale. Mi riferisco al bando radice ali di accedere a finanziamenti a fondo perduto fino all'80%, proprio per valorizzare quegli studi.
Quei beni, ovviamente, una prospettiva non di di utilizzo privato, ma di fruizione di fruizione pubblica. Ma non c'è stata anche in questo caso la disponibilità da parte del privato a procedere in questa in questa direzione. Quindi, concludendo,
Io credo anche alla luce poi del del nuovo del nuovo Governo con il quale, come dire, possiamo andare a riproporre la questione che agli enti, agli organi territoriali e agli atti diciamo quindi, dal punto di vista del riconoscimento dell'eccezionale valore del del del Castello e della cittadella potremmo provare a capire adesso con il nuovo Ministro se ci sono le condizioni il loro punto di vista per fermo restando Presidente come come sa,
Che nei riscontri sia formali che informali, la Sovrintendenza ha sempre sostenuto che i vincoli apposti a quel patrimonio sono, dal loro punto di vista, sufficienti, inamovibili, ma dal loro punto di vista, già adeguati al valore del patrimonio, quindi questo sarebbe uno scatto ulteriore.
Sì, e in quel in quel gioco, poi, di rimandi tra organi territoriali, organi ministeriali, essendo poi un provvedimento che il Ministero, il Ministro diciamo a dover assumere, probabilmente può essere il caso di affrontare la questione politicamente in sede da questo punto di vista è una questione che con l'assessore Marangon lo abbiamo. Abbiamo discusso e quindi certamente in uno degli incontri, i diversi incontri previsti con il Ministro e con i suoi uffici porremo la questione. Peraltro, come è noto, il ministero in questo, in questo momento in fase di riorganizzazione a seguito dell'entrata in vigore della riforma organizzativa del Ministero della cultura. Quindi stiamo attendendo anche i nuovi dirigenti, dirigenti e direttori generali per potere poi riprendere il discorso in questa. In questa logica.
Grazie quindi utilissima, Presidente, questa audizione di oggi, perché vi diamo avvio a una nuova fase di interlocuzione con il Ministero, se gentilmente il dottor direttore, quando ecco.
Si attiverà questa iniziativa anche sotto il profilo formale, datemi le notizie perché proverò a muovermi anch'io secondo i nostri. Consideri, Presidente che il Ministro Sangiuliano, sarà presente sabato in Puglia. Polignano al Libro possibile, alla chiusura del Libro possibile. Quindi abbiamo, stiamo tentando di organizzare un incontro riservato con l'Assessore, intanto di presentazione e per una interlocuzione general flat. Prendere un po' di impegni su una serie di di ambiti prioritari, magari se si prima di questo non ce la facciamo forse a creare questa condizione formale, cioè avere già una nostra? Possiamo anche una richiesta mercoledì possiamo assolutamente per pensare di trasferire al Ministero in questo momento gli atti che bontà, sua maestà, magari lo troviamo predisposto e pronto assolutamente grazie, allora, andando avanti l'ultima mozione che attiene al dottor Patruno sempre Pagliaro. 129, riconoscimento grotte preistoriche, salentine, patrimonio mondiale dell'umanità UNESCO.
Sì, anche questa diciamo, è oggetto di una interrogazione, quindi vale lo stesso discorso che facevo, facevo poc'anzi. In realtà questo è un tema su cui abbiamo fatto approfondimenti molto, molto precisi, molto attenti perché, come avevamo anticipato in una precedente interlocuzione, com'è noto diciamo l'attenta TVE list del patrimonio e le candidature al patrimonio UNESCO del patrimonio culturale, materiale e italiano. È vastissimo, diciamo, e il Ministero è concentrato in questo momento sul riconoscimento dell'Appia Regina Viarum che, credo, spero incrociando le dita questa settimana nell'assemblea e dell'UNESCO in India, dovrebbe essere riconosciuta, quindi diciamo, la tentate lista è molto lunga, ma da interlocuzioni con gli uffici competenti, sia a livello territoriale, ma soprattutto a livello ministeriale, perché il riconoscimento dell'UE dei patrimonio UNESCO, le candidature passano attraverso il Ministero. Ci hanno evidenziato che, in realtà, le caratteristiche di questa proposta, poiché il patrimonio, le candidature italiane nella tentative list sono tutte fondate sul patrimonio storico, non sul patrimonio paleontologico, sostanzialmente perché queste sono le caratteristiche di quel patrimonio. Avrebbe.
Possibilità assai più significative di essere preso in considerazione, naturalmente, perché questo accada è necessario predisporre un dossier di candidatura che, come in altri ambiti, peraltro oggettivamente.
Promossi dal dal Presidente Pagliaro.
Hanno portato e stanno portando alla costruzione di dossier che hanno dei costi, la preparazione, un dossier UNESCO, diciamo degno di questo di questo nome che possa consentire di avere delle prospettive e ripeto il tema delle Grotte è una questione che dal Ministero, ci dicono, è fondata e più fondata di altri, anche Presidente, se mi permette del Barocco perché il barocco appartiene a quella storicità, la storia moderni confermo, questa è in assoluto. Ritengo che sia proprio la proposta. Ecco più e allora, sotto il plauso, che queste condizioni vi sono, noi riteniamo che sia opportuno individuare in questo momento non abbiamo disponibilità finanziaria perché, ripeto, il la stima importo si tratta. Stiamo parlando, Presidente, di un dossier che, se fatto bene, sta tra gli 80 e i 100.000 euro tra il coinvolgimento dei e dei consulenti adeguati e la costruzione materiale del dossier che richiede documentazione. Molto però, se ci impegniamo tutti anche con come Commissione il prossimo bilancio, vediamo di inserirlo. Io ritengo, come è stato fatto in altre occasioni che questa sia ancora più utile dal punto Presidente contiene contiamo anche su di lei, Presidente,
Residente.
No, voi saldi non ha seguito questa fase molto interessante, secondo me, da parte del dottore Patruno, laddove ci dice che questa cosa delle grotte salentine che ha un valore inestimabile, ha bisogno di un po' di risorse per poter costruire il dossier dossier e quindi, se la Commissione tutti insieme ci facciamo, ecco parte attiva in occasione della prossima legge di bilancio per per inserire questo importo. Sarebbe sarebbe una cosa buona per e che ne pensa.
Possano accerta che non mancherà l'emendamento del collega Pagliaro e quindi poi sicuramente ci sarà, chiederò alla Commissione di condividerlo chiaramente chiedono a tutta la Commissione condividano, allora va bene.
No, non è vero, penso che ci siano anche le tue Greenock, stia tranquillo consigliere, Caroli miss, mi mi sento di sottolineare un ultimo aspetto, se mi permettete, ovviamente le candidature UNESCO sono tanto più forti quanto più i siti sono seriali quindi nell'ambito del dossier che si dovrà costruire. Questa è la ragione dei costi del dossier.
È necessario anche elaborare uno studio sul sistema delle Grotte del Mezzogiorno dell'area mediterranea, anche eventualmente per coinvolgere un paio di altri Paesi diversi dall'Italia, perché questo rafforza pesantemente la candidatura. Dal punto di vista del successo, quindi, è chiaro che dobbiamo partire da un sistema di grotte e la Puglia è un territorio carsico che tu interrotto comunque Francia, Spagna e Marocco già hanno esattamente non riuscire a ottenerlo. No, esattamente no. Io voglio rassicurare il collega Caroli, comunque ci sono anche le sue grotte non avere dubbi, così come anche nella proposta e i un attimo, così come la proposta di legge sulle città messapiche chiaramente coinvolge. Anche sceglie perché di rimettere ogni tanto dimentica.
Il collega, il collega Caroli, che fa parte della Messapia, nonostante abbia il nome proprio bello inserito nel nel nel nel suo comune, va bene perfetto, dottor 4, no, io dall'elenco ritengo che non c'è altro che la riguardi perché in realtà mozioni già lasciato ora va be'quindi ci siamo.
Ci sono tutte le condizioni, sono un po' di risorse per questo dossier e qui magari come Commissione faremo magari ne parlate quando verrà l'assessore Marangon a relazionare su grazie alla programmazione. Lo chiediamo a lei che disponibilità maggiori rispetto a una Commissione che ne ha zero perché grazie a dimostrazione, sarà determinante per tutto questo. Grazie Presidente, grazie grazie, grazie, grazie, dottor Patruno.
Adesso passiamo alle mozioni.
Del Settore Formazione, Lavoro, politiche per il lavoro, diritto allo studio, scuola, università, formazione professionale, la direttora Pellegrini, che ha già inviato documentazione scritta in merito all'esito di tutte le mozioni, quindi noi abbiamo già la documentazione che ci illustra,
L'esito delle mozioni. Se la dottoressa Pellegrini, che ringraziamo per la presenza e per la disponibilità e per la precisione, ci vuole magari illustrare il documento che ha predisposto senza che lei richiama una uno, visto che abbiamo già il documento, le riepiloghiamo. Anzitutto volevo ringraziare il Presidente e i Consiglieri perché queste riunioni, che sono un unicum, è la prima volta che la Commissione viene chiamata a fare una sorta di manutenzione delle mozioni, anche perché, come il collega Patruno, alcune erano molto datate. Quindi è stato difficile ricostruire il percorso e soprattutto in alcuni dei casi, molte di queste mozioni, che riguardano soprattutto l'istruzione. La competenza non è della Regione, nel senso che viene richiamata la Giunta, quindi l'indirizzo politico. Per questo l'Assessore si scusa era qui, voleva portare lui questo messaggio, essendo non tecnico, ma un ambito politico, chiarire che in alcuni casi la posizione della Regione a sostegno di quanto chiedono i Consiglieri potrebbe.
Sforare anche in un contra legem. Mi riferisco in particolare alla mozione che prevede l'impegno del Presidente a sostenere un incontro con il Ministro dell'istruzione per modificare le leggi vigenti e riconoscere il sostegno alle scuole paritarie. Si potrebbe arrivare a sforare il dettato dell'articolo 33 della Costituzione, che dice che l'istruzione universale pubblica, se è privata, deve essere senza oneri per lo Stato. Quindi la parificazione dell'istruzione privata con quella pubblica e già esistente a livello di finalizzazione, ma non può essere a costi pubblici. D'altro canto, e approfitto dell'occasione per ribadirlo, poiché quella mozione riguardava il sistema dello 0 6 sullo 0 3 la Regione si è impegnata tantissimo. Eravamo qui, grazie alla Presidente Parchitelli, a affrontare il tema del sostegno della Regione sul sistema di quelli che sono adesso i buoni educativi, che hanno avuto un incremento di risorse finanziarie profuse dalla Regione, che sono partite da 25 milioni di euro, 63 milioni di euro. L'anno scorso e quest'anno il portale si sta per chiudere. Credo che avremmo già coperto quasi tutta l'offerta. Quest'anno in anticipo rispetto all'anno scorso per un ammontare di 62 milioni di euro, quindi da questo punto 72 perdonate quindi da questo punto di vista.
Non credo si possa sostenere che l'Amministrazione regionale non abbia sensibilità e attenzione verso questo tema e ricordiamo che nel segmento 0 3 l'offerta e di tipo convenzionata, cioè quindi le strutture, sono ancora per lo più private e non pubbliche o e mi mi mi scuserete per questo stamattina ho approfittato a mandare un ulteriore documento, questo riguarda la mozione numero 31. Anche questa datata del 2021 impegnava la Regione a costituire la community Officine della formazione fra questa mozione. Laricchia ah, ecco perfetto. Da questo punto di vista, allora tengo a dirle che, se anche non si è provveduto nello specifico alla costituzione delle.
Da officine della formazione, approfitto e mi farebbe, mi mi darebbe molta gratificazione potervi dare l'ultima all'ultimo aggiornamento dell'agenda del lavoro. Vi lascio la pubblicazione di giugno 2024 e porto alla vostra attenzione, soprattutto sulla pagina finale, lì dove sono richiamate tutte le agende che abbiamo realizzato a partire dal 2021. Quindi, poiché quella mozione che ritengo.
Molto attenta e interessante, soprattutto nel punto in cui impegnava il Presidente e la Giunta ad avviare un rapporto costante con il partenariato economico sociale e con le istituzioni scolastiche e formative per lavorare in maniera condivisa per la qualificazione delle competenze nei percorsi formativi, creando facendo, sostenendo la rete tra i soggetti per la realizzazione di un modello regionale, se non nei risultati, credo che, quantomeno nella strutturazione di un metodo di ascolto, di partecipazione, di co-programmazione, con valutazione e riprogrammazione, credo che il Dipartimento e l'assessorato abbiano dato dimostrazione della volontà di mettere in atto questi elementi e l'hanno dimostrato anche con strategie come il futuro, un capolavoro che ha impegnato 80 milioni di euro in misure come i punti cardinali e reti partecipative e lo farà ancora con la strategia for. A questo aggiungo un pezzo, e cioè che sullo specifico tema delle comunità formative abbiamo in in essere la la, la volontà di presentare un disegno di legge sulle Comunità formative aziendali, educanti e permanenti abbiamo già degli esiti approvati con una determina di Giunta perché ho nominato un gruppo di lavoro che ha realizzato un'attività di approfondimento partendo dalle comunità formative di Olivetti, che sono una grande peculiarità del nostro territorio, quindi Olivetti, era stato lungimirante nell'immaginare già la creazione di un senso di community all'interno dell'azienda, che diventasse anche un modello organizzativo, non solo uno strumento di formazione.
Abbiamo degli esiti di questo gruppo di lavoro che vorremmo trasfondere in un disegno di legge, quindi anche su questo aspetto e penso che questo sia forse l'elemento più che ripropone le officine della formazione. Quindi credo che da questo punto di vista l'auspicio che era stato manifestato possa dirsi avviato e in corso di realizzazione. Per quanto riguarda poi le mozioni relative alla alle politiche del lavoro, e mi riferisco in particolare alla mozione 32 alla mozione 43, entrambe possiamo ritenerle evase. Non so se poi esista una manutenzione per, diciamo ritenerle adempiute, perché con riguardo al Patto per lo sviluppo dell'area nord barese Ofantina, il dirigente competente della sezione ha evidenziato come il Patto sia stato sottoscritto e finanziato e tutte le attività siano state svolte e rendicontate liquidati. Anche qui la mozione era del luglio 2021. Per quanto riguarda invece la seconda mozione, cioè la 43 che prevedeva, un approfondimento sulla cassa integrazione a zero ore. La sezione lavoro ha tenuto a fornire i dati dell'avviso CID 2019, che durante il Covid si era avviato, ma poi era arrestato, diciamo sospeso congelato è stata pronta, a cura del Dipartimento dell'Assessorato, riprenderlo in mano con la nomina di una nuova Commissione. L'avviso si è concluso, tutti i corsi sono stati rendicontati e liquidati e questo ha prodotto per 1.300 lavoratori, 82 percorsi formativi che sono stati realizzati da 26 organismi di formazione. Ci sono poi un gruppo di mozioni che sono di competenza del SEPAC. Abbiamo provveduto a trasmetterli al comitato che si occupa delle crisi aziendali e il SEPAC ha fornito alcune specifiche delucidazioni che abbiamo fornito alla Commissione. Riguardavano la tutela dell'in dei lavoratori dell'indotto ex ILVA e qui la nomina dei nuovi commissari, ovviamente, e la nuova normativa ha superato la mozione e quindi il SEPAC ha tenuto ad evidenziare come ci sia stata la proroga per la cassa integrazione, guadagni in deroga per i lavoratori delle aziende. Con riguardo invece alla mozione 163 rela relativa al Cementir. C'è in Italia di Taranto, anche qui.
Il Comitato ha fornito delle delucidazioni. Non c'è stata nessuna richiesta di esodo, nessun posto di lavoro si è perso l'organico permane in 40 unità, di cui 35 forniscono del sostegno al reddito a zero ore. 3 sono impiegati in attività di presidio di stabilimento. Non c'è stata appunto, come vi ho detto, nessuna richiesta di esodo. Il tavolo SEPAC su questo tema si aggiornerà il 16 luglio 2024 è da gennaio 2023 il Dipartimento dello sviluppo economico ha pubblicato il bando idrogeno Valley, per il quale le imprese interessate potranno presentare progetti. Concludo con l'ultima mozione che la numero 100, che riguarda la Leonardo Spa e anche qui è evidenziato come siano le aziende a dover candidare al finanziamento pubblico i piani di formazione aziendale e riqualificazione professionale.
Penso che questo possa dare un quadro del materiale che abbiamo fornito, ovviamente resto, come sempre a disposizione di questa Commissione che ringrazio ancora per tutte le opportunità che ha fornito fornisce, sono certa, fornirà al dipartimento di poter far emergere l'attività che viene condotta giornalmente grazie direttora.
Allora, prima di concludere i lavori di Commissione, una informativa. Sono pervenuti i contributi da parte delle sigle sindacali in merito alla legge sul dumping che abbiamo affrontato qui in Commissione. Per questo motivo e per fare sintesi tra i contributi al fine di predisporre poi un emendamento, vista la disponibilità che abbiamo rappresentato sia qui in Commissione e anche chi ha rappresentato l'Assessore, istituisco una sottocommissione di lavoro per fare sintesi tra i contributi arrivate dalle sigle sindacali, composta da tre componenti di maggioranza e due di minoranza, a questa sottocommissione chiederò la partecipazione dei nostri uffici, in particolare della sezione lavoro dal dottor Giuseppe Lella e della sezione che si occupa di appalti della nostra regione, perché ci deve comunicare come è stato chiesto, credo proprio dal collega Caroli l'attuabilità delle norme di cui abbiamo parlato da parte della maggioranza. Oltre me ho avuto la disponibilità alla parte a partecipare alla sottocommissione da parte del collega Lopalco e del collega Mazzarano. Per quanto riguarda la minoranza, naturalmente sarà. Presente il proponente la notte,
Avevo ricevuto la disponibilità da parte della collega Laricchia, quindi, se siamo d'accordo.
Se io conto sinceramente vista della semplicità, anche del lavoro, tenuto conto che dobbiamo solo fare sintesi tra i contributi pervenuti, di concludere i lavori in breve tempo e poi di sottoporre naturalmente a tutta la Commissione, quindi daremo avvio a questi lavori di sottocommissione di cui poi vi terremo aggiornati. Quindi.
Sì, quindi la sottocommissione, ribadisco, Parchitelli, Mazzarano Lopalco la notte Laricchia dichiaro conclusi i lavori di Commissione grazie a tutti.