Speaker : spk1
Il problema dell'autismo sostanzialmente è un problema.
È un problema più che altro di relazionarsi con gli altri è chiaro che per una famiglia che ha un un, un, un bambino o un ragazzo o anche un adulto, in alcuni casi.
A basso funzionamento e un problema insomma è importante è un problema importante in termini di relazione del ragazzo stesso del bambino stesso ma per la famiglia stessa.
Io dico spesso che noi famiglie siamo noi stessi autistiche che lo diventiamo con gli anni.
Non tanto nei comportamenti ma nel col rischio di avere comunque un approccio alla vita un po' autistico e questo è un po' il limite che sia nella nell'avere in casa un un figlio autistico. è chiaro che bisogna combattere con questa cosa.
E non è facile, a volte non tutti siamo, perché la solitudine un po' ci accompagna in questo nostro viaggio, Tommaso è per me per mia moglie, comunque è stato un compagno di viaggio perché abbiamo fatto un viaggio, per certi aspetti anche molto bello.
Io reputo l'autismo comunque un mondo fantastico, per certi aspetti non lo so che è un po' un controsenso un po' un paradosso, però è così.
E quindi avere come compagno di viaggio una persona che sa che ci sarà sempre perché io, finché sarò su questa terra, se c'è un punto fermo e che tomi sarà sempre con me che io diventerò anziano diventerò decrepito col bastone se c'è una cosa certa che Tommaso sarà sempre com'è.
Questo è sicuro.
E avere questo questa certezza quasi ti rincuora, perché sa che comunque avrei con te un figlio per sempre, io ho una figlia più grande, Claudia che ha quasi trent'anni e ha la sua vita, suo compagno.
Convive, insomma, fa una vita normalissima come tutte le ragazze, però arrivo a dire una parola che però in qualche maniera l'ho persa.
Passa per modo di dire, nel senso sta facendo la sua vita, evidentemente tombino mi sarà sempre con me.
Ora è chiaro che detta così è molto romantica, è chiaro che non è facile, soprattutto se è un ragazzo.
Con delle difficoltà importanti che magari, appunto, come dicevo prima.
Che magari in qualche maniera ti percuote tetti di ti spinge della schiaffi, ti dà si morsica morsica, agli altri, insomma, questi sono i casi gravi diventa veramente una gestione veramente molto difficile. Tommy si posiziona in una via di mezzo, nel senso che è un autistico non verbale, ma verbale, nel senso che dice le cose che vuole che si vuole mangiare, la pastasciutta, ti dice pastasciutta, se deve fare la pipì, ti dice PP, se vuole andare in un tal posto te lo dice ma il colloquio con Tommaso si esaurisce cioè io non faccio una chiacchierata con Tommy cioè dove vuoi andare oggi.
Passeggiata e allora poter fare la passeggiata e in un, ed è un compagno meraviglioso perché non si è costretto a parlare con Tommy anzi Tommy, non ama chi vi parla, troppo, si infastidisce se gli parli troppo, per cui è un compagno silenzioso che ti accompagna fai la tua bella passeggiata voi potreste andare lo dicevo prima ai ragazzi l'ho scritto anche nell'intanto che chi ha comprato sto libero perché se no.
Quanti sono, ecco nel caso,
Nel caso qualcuno volesse comprarli poi dopo qua abbiamo portato 3 400 copie, proprio perché si magari hai visto mai.
Vita, però qualcosa devi fare, perché sennò mi fa mi fa pentire di aver mandato a sedere lui.
Va beh.
Assessore permette che mi alzo, ecco, la ringrazio perché io, dopo un po' mi rompo star seduto.
Per cui non è una passeggiata, sicuramente non è una passeggiata,
Però è chiaro che tutto dipende dalla gravità, dal dallo sforzo che ti chiede gestire un figlio del genere questo è indubbio.
Tommaso ha avuto i suoi momenti particolari,
Siamo qua per il libro, quindi in qualche maniera devo anche parlare del libro.
Ha avuto momenti particolari e anche molto gravi Tommaso stava stava morendo nel senso che stava.
Morendo soffocato quindi in mare, quindi è stato in terapia intensiva, eccetera. È venuto l'elicottero prenderlo, insomma, abbia avuto una vita abbastanza movimentata come come famiglia, perché perché ha avuto un attacco epilettico mentre era in acqua, quindi Tommaso oltre salutistico. Abbiamo scoperto poi che era anche epilettico,
E questo chiaramente voglio dire di per sé significa poco perché la l'epilessia in qualche maniera sicura, per cui però diciamo che per una famiglia,
30 e 31, che diventa ancora più pesante la gestione perché soprattutto i primi tempi abbiamo passato i primi mesi con una tensione, perché l'idea di lasciarlo da solo, perché poi ha avuto altri attacchi, ovviamente epilettici in casa quindi avvenuto, gestire questa cosa non è facile soprattutto per chi non conosce queste cose e noi abbiamo imparato sul campo.
Però devo dire che non è sempre stata tragedia la vita col tomi e né quello che racconto nel libro. però è uno spaccato, io non sono, come ho detto all'inizio, non faccio lo scrittore, non è questo il mio lavoro, anche se poi ci ho preso gusto perché ho fatto un altro libro sul Napoli, quindi si vede proprio che adesso ci ha preso la mano adesso scrivo come un pazzo, eccetera devo dire altrettanto che lo dico perché fondamentalmente sono una persona onesta.
Questo è il libro per chi non l'avesse mai visto.
Volutamente abbiamo fatto una copertina con la DeAgostini molto importante,
Che è molto importante per occupare spazio diritto, troverete almeno una quarantina di pagine bianche, fanno 50 con la scusa che potete prendere appunti,
La verità è che non sapevamo cosa mettere l'abbia riempita di pagine bianche quindi di fatto e poi abbiamo messo anche vedete delle foto delle illustrazioni dei disegni eccetera molto belli, ma abbiamo anche qua abbiamo esagerato,
Insomma, di fatto il libro sono una trentina di pagine, sostanzialmente quindi si legge in una per chi l'ha già letto giusto per capire qualcuno qua dietro la lettera esatta, quanto ci vuole la legge, questo libro Luca.
Ma su 40 pagine, quanto ci vuole la legge?
Comunque.
Lo dico perché è importante che voi lo sappiate, però comunque.
Serve sempre il foglio di carta per prendere appunti, la spesa, la cosa se fosse anche solo per quello chi non ce l'ha lo potrebbe comprare o potrebbe o dovrebbe comprare anche solo per quello,
Tornando al libro il libro sostanzialmente lo spaccato di un di una vita, di un papà e di questo ragazzo, la vita che è successo in questi 26 anni lo racconto in questo libro.
Dentro ci sono tutta una serie di cose che sono successe e un modo, questa signora che appartiene.
Di chi è questa, signora.
Ha?
Ebbe ma tua moglie.
Ah ok.
Non ci sarebbe niente di male, magari Nanana, non lo so.
E quindi dentro troverete quella che è la quello che mi è successo in questi 26 anni, sostanzialmente cose, belle cose brutte, il quello che ho accennato un attimo fa,
Esperienze anche molto belle, perché comunque, se i ragazzi, quando hanno qualcosa di bello, cercano di trasmetterlo, anche se non è facile, però cercano di farti capire che sono contenti al loro modo, ma cercano di fargli capire col tempo noi genitori impariamo e poi ci sono gli educatori e quant'altro in qualche maniera capire il loro stati d'animo non è facile, perché se tomi a mal di pancia, non ti dice o mal di pancia lo intuisci perché lo vedi, la la faccia tesa, ma non riesce a capire se mal di denti mal di pancia mal di orecchie non lo sa.
E questo, ovviamente all'inizio è motivo di frustrazione per i genitori, col tempo ciechi di intuire che che di capire che cosa possa avere.
Non vi dico, possiamo mal di denti atomi, non è mai successo, però, ragazzi che frequentano la nostra associazione. Ovviamente chiaramente, quando ci hanno mal di denti è un problema per questi ragazzi, nel senso che, se dobbiamo estrarre un dentro a un ragazzo autistico, voi capite che non è facile.
Perché ho un ragazzo e soprattutto se un ragazzo adulto e che magari pesa anche 90 chili, credetemi che non è facile, non basta l'anestesia locale come comunemente usiamo noi bisogna fare la situazione e non tutti i siti. Studi dentistici sono attrezzati per fare la situazione completa, per cui c'è tutto un giro pazzesco che voi non avete neanche idea. Qualcuno mi ha chiesto perché mio figlio non smussato.
È molto semplice. Ho votato quel volantino all'inizio proprio per farvi capire che tutto nasce dall'associazione. Cioè la nostra associazione che abbiamo messo, che abbiamo creato in qualche maniera. È mia moglie che sta a Novate Milanese, si chiama appunto la tenda ONLUS, Progetto di sgusciati e quindi mio figlio non sgusciato è venuta abbastanza in insomma semplice chiamarlo così sette parole e mezzo.
Dovevano essere 10, ma quando sono arrivato a sé a cinque, anzi, diciamo, ero già in difficoltà. Non sappiamo più che cosa scrivere e quindi con la casa editrice abbia cercato di trovare un compromesso per cui loro han detto farne a meno. 9 io ho detto, non ce la faccio, facciamo sempre, facciamo sette e mezzo, chiudiamola qua e mi ha fatto sette parole e mezzo,
Sono le parole, sostanzialmente capitoli per sviluppare una serie di aspetti dell'autismo. Questo un po' il concetto di base.
Sono già fuori tempo massimo, è di solito, questo roggia finito abbondantemente perché ti piace meno.
Perché piace meno qua un po' di più eh sì eh sì, questo sì,
Io direi di anche per dare un senso a questa cosa.
Farei fare un vi suonano bene i ragazzi dai sinceramente sono bene, sembra son giovani e quindi si devono ancora un po', secondo me, non sono ancora con la malizia del del del musicista un po' venga un po' di esperienza, però devo dire che si stanno esaurendo supera sì sì e.
No, no si faranno, sono problemi vostri se fate questo.
Che ci interessano,
Va.
Speaker : spk2
Trattato.
Segno impallinata e.
La.
Loro dei problemi,
Ma.
Sì, sì,
Ma.
Già.
È chiaro. lei.
Romano.
Sì.
Grazie.
Attese. già.
Scusate a.
Sì.
Speaker : spk1
Poi vi lascio spazio, se qualcuno vuol far domande, ritardo però sarà delusione, posso dirti e.
Ah, ecco la scusa, perché piacevole ascoltarlo.
Speaker : spk2
Eh.
Speaker : spk1
No, una domanda che mi sento fare spesso dice, ma allora la felicità per questi ragazzi, che cos'è, cioè che in che cosa sono felici.
Il problema di questi ragazzi è proprio questo che la loro felicità e stare dentro questo famosissimo guscio,
Cioè loro all'interno di questo guscio.
Si stanno non bene benissimo che più sono chiusi nel loro mondo, più sanno ovattato tutto quello che arriva da fuori e più loro stanno bene, vivono in un mondo parallelo che è loro, ma dove stanno benissimo certo che il nostro lavoro dei genitori, educatori neuropsichiatri e quelli popoli tirarli fuori da questo guscio perché la realtà fuori è un'altra e loro devono imparare a averci a che fare con questa realtà, perché perché poi ci sarà il famoso di cui avete sentito parlare dopo di noi? Quindi se tombini non è capace ad essere autonomo nel banalmente.
O semplicemente vestirsi o nel mettersi un paio di calze o nel fare le cose più banale. È chiaro che quando io non ci sarò più sarà un problema, perché non potrà sempre avere il papà la mamma che emettono le calze che rivestono, eccetera. Quindi il nostro lavoro è proprio quello portarlo fuori da questo guscio, renderli renderlo in questo caso più autonomo possibile. e tenete conto che io, fino a sei anni fa, io lavavo mio figlio in tutte le sue parti del corpo che aveva vent'anni, e però ci è voluto un po' di lavoro e adesso Tommaso si lavora da solo,
Non sempre purtroppo, è così, però,
Per far capire a volte come le però sono arrivato a vent'anni per arrivare a questo risultato,
Quindi era già un ragazzo adulto.
E la felicità per loro è questo guscio e le cose semplici che Tommaso è un appassionato di due cose nella sua vita, alle quali non rinuncia per niente per nulla al mondo,
Il gelato.
Che arriva a mangiare ogni pomeriggio.
Credo che sia anzi, senza credo sia l'unico ragazzo autistico, ma forse anche no, anche non autistico, che mangia 365 gelate all'anno, cioè lui ogni pomeriggio deve mangiare la coppetta di gelato, cioccolato e nocciola preferibilmente solo cioccolato,
La mia mamma cieca dismetterlo ogni tanto con la nocciola, ma lui vuole il cioccolato.
E l'altra cosa sono le DVD della Disney.
Tommaso da quando, a tre anni che guarda 5 DVD della Disney, il libro della giungla, il re Leone Peter Pan?
Neanche Bernie reddito.
E ne ha lì, credo, una quarantina che noi nel frattempo abbiamo comprato e abbiamo stimolato nel farglieli vedere, ma lui, da 26 anni da 23 anni, guarda sempre questi cinque e ogni volta che riguarda?
E vorrei far vedere un filmato per rendere conto lui è come se lo vedesse per la prima volta.
Che lui non non lo guarda seduto, lui partecipa quello che sta vedendo, quindi fa parte della storia, cioè si alza si agita mima la corsa e ed è una cosa che ha visto migliaia di volte tanto per dare l'idea che il libro la Giunta che ha un suo must l'aveva visto credo i 26 anni, non lo so, ma veramente qualche migliaia di volte, quindi è quella è la sua, sono i suoi punti fissi, guai se non ci sono, perché se non ci sono è un problema.
Che cambia umore, diventa intrattabile,
Diventa scuro lo percepisci perché quelli sono dei punti in questi ragazzi hanno bisogno di alcune, una vita abbastanza lineare, una vita fatta di appuntamenti che siano abbastanza declinati. Un esempio banalissimo descrivo anche nel libro.
E che noi andiamo in vacanza una settimana all'anno.
Ad agosto tutte le fanno due che può, che può tra chi più ha 4, eccetera, eccetera noi ne facciamo solo una,
Perché Tommy appena arriviamo al mare la prima parola che dice è casa.
Il problema è che noi, che dice casa e finisce lì.
Lui casa, te lo ripete per tutti i sette giorni, una volta ogni due volte, allora due volte nei tre quarti, due o tre volte ogni quarto d'ora e avanti così per sette giorni,
Come per rimarcare.
Il fatto che lui vuole andare a casa e tu forse non riesce a capirlo ma io voglio andare a casa cioè non voglio stare qua.
Perché Emanuele intanto il mare è perché rompi la la sua routine, lui sta cosa qua, la vive male, fisicamente la vive male, nonostante adori l'acqua sia un pesce di pesce d'acqua, questi ragazzi ad ora spesso adorano l'acqua, vanno in immersione, stanno sotto e a volte tu che sei fuori ti manca il fiato insomma non eccetera poi capisci il perché di questo perché sott'acqua.
Sono ovattati. quindi non senti quello che succede fuori, quindi non starebbero sott'acqua perennemente.
Espresso un nuotano anche molto, molto bene,
E questo è uno dei motivi per cui al mare noi attuiamo quella che si chiama la gabbia, la gabbia è fatta di.
Sono io.
Mia figlia Claudia da qualche anno anche suo compagno Francesco e mia moglie, che noi abbiamo stalli intorno,
Non perché abbiamo più paura che succeda chissà che perché lui nuota meglio di noi questo è il problema e siccome quando nuota lui nuota, avete presente, Forrest Gump,
È con lui nuota ai, se nuota va.
Va, ma va per centinaia e centinaia di metri e il problema quindi è nostro che ovviamente non hai nella forza fisica di stargli dietro e neanche forse la capacità di nuotare in quella maniera e quindi creiamo questa sorta di gabbia per contenerlo perché lui cerca poi di andare non lo teniamo e quindi fa il bagno in quel in quel tratto che noi decidiamo che sia quel quello è il tratto oltre il quale non può andare col tempo ti affini, io mi sono abituato a fare il bagno all'inizio per mia figlia era una vergogna quando era adolescente, adesso ci ride anche lei un po' su sta roba io, scendo con la ciambella col salvagente.
Perché almeno.
Alla qualsiasi cosa succede quando ci allontaniamo un po' di riordino, di attaccarsi al salvagente e quindi lui in modo tale che poi io me lo trascino piano piano verso riva, piccoli stratagemmi da da genitore, ma ma serve anche questo,
Io devo dire la verità, a questo punto lascerei la parola a voi, ma prima di lasciare la parola a voi.
E a vitale,
Adesso decido io lui facciamo la chiusura, volevo, c'è un sottofondo, però bello, deve essere ragazzi.
Un po' più, cioè non solo chitarra che ci sia anche qualcos'altro.
Vi leggo questo passaggio.
Perché mi hanno detto la DeAgostini che.
Non lo so Assessore, non so come perché io non lo facevo per Obama hanno detto che devo farlo che ogni tanto chi presenta i libri?
Buonasera.
Allora stiamo parlando di questo libro.
Sì, lo so che avete già sentito, ma devo ricominciare per forza.
Mio figlio non sgusciato, parliamo di autismo.
Va beh, dopo ve lo dico.
Quindi mi hanno detto che devo leggere di tradire i passaggi del libro, cosa che io non ho mai fatto.
Vi leggo questo che il un pezzo della capitolo mezzo, che cos'è il mezzo perché qualcuno mi ha chiesto, ma sette parole e mezzo, perché perché in quel mezzo.
Che si intitola e se.
Io un po' più patetica, però un po' più.
Che questa è una ballata della e Casadei troppo allegra.
E,
Ma anche quella che avete cantato prima, però.
E che sostanzialmente io in questo in questo mezzo questo mezzo racconto e se Tommaso non fosse stato autisti, comunque sarebbe stata la mia vita che ho immaginato che come sarà sliding doors.
Di tale capitolo tra di noi.
Raindorf sarebbe stato magari in maniera completamente diversa.
Da dove inizio?
Beh, non ve la voglio far lunga inizio già dal.
E allora, certo,
In uno di questi universo, in questi nuovi versi il Napoli sottolineo io questo l'ho scritto otto è uscito ottobre allo scritto ad aprile dell'anno scorso, in uno di questi universi, il Napoli vince lo scudetto dopo tanti anni e qui scatta l'applauso.
L'ho scritto ad aprile dell'anno scorso.
Adesso non volevo farla scivolata nel calcio perché è lì il pane, mio però va be'non, sono qua per questo una gioia indescrivibile per una città intera, in un'altra ci godiamo una vera vacanza, mio figlio fa surf mangia fuori con gli amici ma in questa vita ipotetica mia figlia non è mai nata.
In un'altra ancora ho scelto la carriera, sono diventato un grande medico, come forse desideravano i miei nonni, ma niente figli sono in trappola se non ha giusto il capitone, inizierò a vedere posti in cui non mi sono neanche esposte neanche sposato con Cristina o peggio ancora vite alternative in cui sono tifoso.
Della Juve.
Io, un mangiando Iotti.
La nostra vita è una questione di scelte ogni giorno e siamo di fronte a moltissimi bivi, ma dipende da noi,
Possiamo trovare un telefono per terra, cambiare la sim e oplà, diventa nostro, oppure possiamo rispondere se il proprietario chiama da quel numero e trovarci da qualche parte per restituirglielo dipende da noi, possiamo denunciare una violenza, se ne siamo testimoni oppure starcene zitti, possiamo fare una buona azione per il pianeta e magari quella piccola scelta non cambierà niente, ma se lo facessimo tutti,
Mentre Sguazzo tra questi pensieri.
Inizio e qui a basso un po' il tono di voce, perché avendo io una bella voce alle signore piaccia, o quando parlo un po'.
Mentre Sguazzo tra questi pensieri inizia a correre, perché se questa è la realtà in cui sono un grande medico, di certo sarò anche in perfetta forma attento alla linea e avrò eliminato la pizza e dolci dalla mia detta.
Una persona triste, insomma,
E mentre corro vedo attorno a me, non ci sono più le strade di Novate Milanese, ci sono le scene della mia vita, le più importanti e scorrono come i paesaggi oltre il finestrino del del treno.
Tomi appena nato gli occhi Cristina da poco diventata mamma la piccola Claudia che spinge il passeggino del fratello.
Il mio bambino insegna in sella a un cavallo, il mio ragazzo che gioca a calcio a due tocchi nei quattro insieme, nei quattro uniti,
Noi quattro.
Quello che riempie il mio cuore di gioia.
Ve lo giuro. non vorrei cambiare una virgola di questa vita,
La considero un dono, un dono prezioso,
Sai, ho segnato che il Napoli vinceva lo scudetto, li dico guardando tomi negli occhi. orgoglioso di avere, ho raccontato la sua storia.
Di esserci riuscito credimi è stato un incubo.
E con questo chiudo il libro.
Che qualcuno deve fare qualche domanda?
Brave ragazze, tra l'altro il.
Il 2 sarò che conosce meglio le Storie Tese,
I due c'è il concerto pozzo, non so se lo sapete.
A Carpi.
E gli ho mai invitato.
Quindi sarò sul palco con lui ora passare da Elio e le Storie Toso tese loro.
È un bel salto, però devo dire la verità.
Speaker : spk4
Ragazzi della siete veramente bravi adesso sinceramente.
Adesso,
Con tutto il rispetto per Elio glielo dirò però.
Loro sono bravi e per l'amor di Dio no.
Speaker : spk2
Anche ma tre.
Speaker : spk4
Ti difende poi portarli,
Speaker : spk2
Credo che da veda escano giusto, Luca,
Potrebbero anche bene.
Speaker : spk4
Quindi anche Carpi congenite.
Cosa davvero?
Speaker : spk2
Siamo al momento Carramba, adesso, ah,
Speaker : spk4
No, c'è qualcuno che vuole fare qualche domanda? ecco.
Speaker : spk1
In tutti questi anni di allenamento.
C'è stato mai l'impressione, sembra riuscito a penetrare un po' confuso a livello empatico emozionale, dal tuo punto di vista, dal nostro punto di vista, cioè hai mai capito perché per come o perlomeno ai per un attimo, visto che i usciti entrambi nel suo modo un mitra,
C'è stata questa percezione.
Allora non.
Speaker : spk4
Sarebbe semplice dirti di sì,
Perché sarebbe semplice.
E ti dico che non è facile.
Vividi attimi dove hai l'illusione di poter entrare in questo guscio, ma non ha la certezza di esserci entrato, non lo so, non lo saprò mai,
Se chiedo un abbraccio a Tom Tom, nemmeno da ma tomi abbraccia in una maniera.
Che non è la nostra cedo, crede chiedergli innanzitutto di abbracciarmi perché non gli viene spontaneo e soprattutto la sua faccia vedere vitale, scusi giusto, ve ne approfitto che qua.
Io faccio Tommy che tomi abbraccia così.
Ovviamente tenendo però intanto mi premuro abbracciare non è non fare il freddo.
Partecipa.
Questo è l'abbraccio, ovviamente c'è molto da dire abbracciami e lui fa così. poi abbiamo questo vizio,
Speaker : spk1
La sua.
Speaker : spk4
E sono io che devo stringerlo, perché lui non nostri, grazie, Vito e noi non stringe.
Quindi.
Ho avuto come la sensazione di in alcuni momenti della mia vita di essere entrato in quel guscio, ma la certezza che non lo saprò mai sinceramente.
Mi piacerebbe, per certi aspetti, scoprirlo un domani il più lontano possibile per chi crede, ovviamente chi ha la fede e quando ci troveremo dall'altra parte è chiaramente tomi,
Speaker : spk2
Posso dire una parolaccia dell'assessore non è che siamo in fascia protetta, non so però i bambini sotto che è caccia, però.
Speaker : spk4
Mi auguro che la la su.
100, se me lo ritrovo, la sua oppure così Eric, cioè veramente che mi auguro di trovarlo e lì mi piacerebbe,
Visto che io credo.
Poter dire finalmente.
Speaker : spk2
Parliamo.
Speaker : spk3
Permetto di dirti solo.
12.
Voi siete l'autonomia e il guscio di Tommy.
Però, se siete?
Non dà l'abbraccio dell'Odam, diciamo a modo suo rogge voi siete il suo guscio, quindi.
Per lui importante, anche se certo.
Da parte di posso dire farebbe più piacere sicuramente però già il fatto che voi siete il guscio vuol dire che sente qualcosa molto sente no, beh,
Speaker : spk4
Certo certo è chiaro che sente qualcosa, sicuramente però è difficile percepirla questa cosa, ecco, questo era quello che volevo dire un attimo fa era questo, cioè è difficile,
Non è facile,
Noi speriamo che lui senta e che lui, in alcuni momenti da proprio quell'impressione di poter percepire questo tipo di di sentimento, questo tipo di sappiamo, che è legato alla all'associazione che frequenta il centro diurno, che con tanta fatica portiamo avanti, ma lo facciamo soprattutto per questi ragazzi e soprattutto per queste famiglie mi spiace che qua c'è l'Assessore perso perché non so la situazione di Meda però a Novate. so vi affaticato, non molto, siamo all'interno di una struttura comunale dove paghiamo l'affitto, ahimè,
E paghiamo le utenze, non siamo un'associazione accreditata, nonostante accreditata, vuol dire avere l'accredito presso la Regione e quindi ci sono le famiglie che frequentano l'associazione che.
Speaker : spk2
Sostengono con una retta essendo un Centro diurno. Noi abbiamo cinque ragazzi, sei ragazzi adulti come Tommaso che entrano le 9 e mezza di mattina, escono alle 14 e scusate alle 16, il che presuppone educatrici, psicologhe neuropsichiatra tutta gente che noi paghiamo,
Paghiamo l'affitto, paghiamo le utenze quindi siamo sempre se ogni anno noi siamo a rischio ogni anno in questo periodo. non sappiamo se riapriamo a settembre.
E non è solo la nostra situazione quindi si parla tanto di autismo, se ne sono per lo meno se ne parla di più, si parla tanto di inclusione e ne avete sicuramente parla sentito dire l'inclusione e l'inclusione, certo, l'inclusione è importantissima, ma ahimè, per l'autismo.
Non tutti i ragazzi possono essere inclusi, ecco perché all'inizio facevo l'esempio di PizzAut.
PizzAut che ha io vorrei 100 punti vendita, PizzAut non di non due, come né adesso, io conosco molto bene il proprietario.
Vorrei 100 in Italia perché è chiaro che in Italia ci sono ragazzi ad alto funzionamento che in questo momento stanno giocando alla playstation e, piuttosto che stare a casa gioca alla playstation, in questo momento sarebbe più opportuno che andassero a lavorare in una pizzeria e includersi nella società magari portando a casa anche uno stipendio perché hanno le capacità oggettive, ma c'è il 95% dei ragazzi che non sono ad alto funzionamento ed è evidente che in una pizzeria non potranno mai andare.
E, come ho avuto modo di dire alla alla al proprietario di PizzAut,
Un giorno ti porterò Tommaso te lo tieni qua a un mese e mezzo, se, quando torno fra un mese e mezzo pure due,
Lo trovo tra i traumi a prendere le comande della pizza e dire tu che pizza vuole Margherita tu quattro stagioni, se vedo questo io ti intesto la mia casa, ti do tutti i soldi che già in banca e per me è come è come se vedessi Padre Pio quindi 16 in questa cosa allora va bene hai vinto tu,
Dubito che questo succeda, ahimè, mi dispiace tanto, ma è così, purtroppo ne abbiamo ragazzi che.
Che mo, come dicevo, all'inizio picchiano mortificano, non parlano, gridano, in questo momento non sarebbero qualche camminano che vanno a tutto il tempo avanti e indietro avanti e indietro,
Difficile far lavoro, includere un ragazzo in un ambito professionale di questo genere molto molto difficile.
Altre domande.
Speaker : spk1
Cosa succede a queste persone?
Quando crescendo, magari si devono trovare un po' come succede per chi vuole, magari senza i genitori, chi se ne prende cura e dove abitano chi, come se sussiste.
Speaker : spk2
Sì e dopo di noi e quindi dell'angoscia, credetemi noi che abbiamo a che fare con tanti genitori e memoria e poi la presidente dell'associazione, quindi è un conto, è un continuo andare e venire.
E l'angoscia del genitore. Questo dire finché ci sono, io va bene quando non ci sarò più che succederà a questo ragazzo, io, come vedete, continuo a dire al ragazzo bambino perché purtroppo questa è una cosa ancora non si è capita solo perché le percentuali al femminile sono veramente molto molto ridotte e questa è una sindrome che colpisce al 98,9% i maschi e quindi ecco perché uso sempre il termine al maschile e quindi questa è un'angoscia e la risposta è e lavorare almeno finché si è in vita per lasciare quando tu non ci sarai più una situazione che sia congrua a poterlo accogliere che può essere un centro residenziale, una un qualcosa che tu sai che dice va, beh, posso andare adesso perché so che lui sta in un posto tra virgolette sicuro, ecco, per lo meno ne ha il principio è questo un po' però certamente è un motivo di di grossa di grosso pensiero questo.
Per alcuni sarà un trama,
Io son convinti che sono convinto che per loro sarà un trama, però non se ne accorgerà nessuno.
Perché non te lo daranno a vedere? quindi questo è il problema, cioè io tombino visto piangere i 26 anni una volta.
Quindi non ho mai visto piangere, non ha mai pianto forse una volta.
E quindi è difficile poi intuire io son convinto che sarà un trauma indubbiamente perché non è che non percepiscono.
Speaker : spk3
La realtà, sanno quello che succede, intorno, vivono su questo mondo, sanno che se sono in un contesto vedono le persone, e però non c'è la volontà di da Parma e la sindrome stessa che non li porta a condividere, ma sono assolutamente consci di chi sono.
Altre domande.
Sì.
E allora il problema di questi ragazzi che i loro amici sono gli stessi della della loro senza situazione.
E una delle cose fondamentali di questi ragazzi, soprattutto quando diventano adulti e o comunque adolescenti o giovani, e la solitudine di fondo che vivono anche loro non hanno amici, tomi, non amici,
Né con senso classico, che intendiamo noi, cioè lui non ha un gruppo di amici o non amici. gli amici.
Quando è in associazione in teoria, quali sono i suoi amici, sono i suoi amici o perlomeno le educatrici e i genitori lavorano di Recco, c'è Stefano, che è tuo amico,
Eccetera, eccetera, per cui.
In quel senso, ma è evidente che per quello che è la nostra la nostra percezione di amicizia non era loro per cui,
Speaker : spk2
La percezione che.
Speaker : spk3
Ci dice che se tu glielo chiedi, si dice che lui e lui risponde Stefano.
E nel nostro rapporto, cioè se io non lo incalzò con domande, lui non continuano però se li faccio domande e lui risponde assolutamente.
Altre domande.
Spero di no, così almeno chiudiamo no.
Speaker : spk1
Allora noi, oltre con altri altri musicisti, solitamente qualcuno che ha già visto qua e là suonare, consente anche importante livelli dimensionali e, se volete anche di Cascella, saltare sui tavoli o comunque fare delle distorsioni alla chitarra adesso, di soldi di basso.
Noi questa sera io nello specifico Fabio De Luca Santambrogio, Sindaco, e chiaramente con Mimmo e la moglie abbiamo cercato di creare questa situazione qua mi dà perché è giusto che si sappia si sappia cosa c'è dietro a quello che di fatto, come dicevo all'inizio di far trovare regime.
Perché per tutti noi è iniziata così poi se vi è finita lì perché se non ce l'ha in casa il problema di fatto mette un punto e accapo e affronti la vita in maniera più Lolmo.
Io l'ho fatto ci tenevo, noi siamo qua con piacere questa sera qui con Mimmo quei ragazzi,
Fabio chiaramente sicuramente lo dirà ancora dopo prima di salutarci la possibilità di acquisire il libro che costa una sciocchezza 15 euro, cosa che noi e io l'ho fatto personalmente personalmente o di tradurre i riferimenti dell'associazione di Novate Milanese. La tenda ONLUS.
Permetterà con il libro una piccola parte con una donazione dell'associazione. In totale parte vado supporre perché chiaramente vedi Agostini, figurati se.
Speaker : spk3
A B e C al costo della carta.
Speaker : spk1
Della carta, che tu mi insegni al 98%.
Speaker : spk3
Certo assoluta. 2,
Speaker : spk1
Quindi, se avete piacere di poter contribuire a una cosa piccolina, ma per.
Condizione.
Veramente grossa quale sarebbe il caso di di affiancarsi darà una mano grazie a tutti, grazie.
Speaker : spk3
Assessore.
Dopo.
Speaker : spk2
Luca chiudi, con un brano, dopo la fretta.
Speaker : spk1
Io ho quattro Antonio fiumi da me.
Speaker : spk3
E.
Ma?
Speaker : spk2
Grazie a chi c'era grazie a Mimmo anche per la sensibilità e il coraggio anche per esprimerci quello che molte volte che dicevo all'inizio è nascosto che si era anche paura o vergogna anche a mostrare quella che è una normalità diversa dall'altra la normalità,
Bello ascoltare, bello, capire, credo che, come ripeto aiuta un po' sopra, anche abbiamo che tante associazioni sul merito, come la vostra, che si occupano accolgono. Punto è quello che possiamo fare sempre di più. Credo come abbiamo fatto con lo sport,
L'Assessore Sport, presente anche domenica scorsa, appunto, una giornata di sport inclusiva. Abbiamo la fortuna di avere anche la Briantea 84, che gioca mela quindi di basket in carrozzina alti disabilità, ma che fanno capire che ci sono le possibilità per continuare ad aiutare ad aiutarci e la conoscenza. Molte volte c'è la parola conoscenza nel libro, anche poi chi magari lo leggerà paranchi, conoscenza dura come muoversi in una festa.
È stato anche un articolo di giornale un qualche mese fa, dove questo bambino e si è trovato da solo perché nessuno sapeva magari inconsciamente anche come rapportarsi a e quello che blocca, sia quindi la conoscenza, facendo sempre di più fa capire anche come rapportarci io stesso noi stessi, quando incontriamo qualcuno.
Come quindi conosce sì queste serate, credo che servono anche a quello, oltre ovviamente ai nobili scopi di aiutare chi ha più bisogno di noi. Quindi, grazie ancora di essere stato con noi e quando vedo ovviamente per queste cose sempre.
Speaker : spk1
Grazie a voi, grazie davvero. Grazie a tutti, grazie, andiamo con la musica.
Poi arriviamo al momento.
Messaggio.
Veramente.
Diciamo che.
Speaker : spk2
Giusto per chiudere.
Qui si vuole, Mimmo.
Sull'associazione noi facciamo un po' di cappello.