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Cassette che non sia scaramantica.
Quindi invito il.
Segretario a procedere con l' appello, grazie.
Presente.
Assente.
Tiri Anna Maria Recchia, Giuseppe Recchia no.
Re assente Guagnano Stefano Lippolis, Mariano.
Lucia Barbara.
Con forti Paolo Miccolis, Giandomenico.
Il Sindaco.
Prego.
Grazie Segretario, io devo giustificare l' assenza del Consigliere Lippolis Maria Rosaria.
E l' assenza temporanea, forse, del consigliere, Giuseppe Recchia.
Possiamo passare se non ci sono altre comunicazioni.
Ho interrogazioni interpellanze, passiamo al primo punto posto all' ordine del giorno Lettura e approvazione verbali seduta dell' 11/03/2021 procediamo appunto all' approvazione del verbale della seduta dell' 11/03/2021,
Relativamente ai dispositivi di delibera della seduta dell' 11/03/2021 verbale di deliberazione, dal numero 3 al numero 5 e verbale di adunanza numero 2.
Ci sono interventi in merito al primo punto posto all' ordine del giorno?
Allora, se non ci sono interventi, passiamo alla votazione.
La votazione è aperta.
Devo entrare nella maschera la maschera di quelli nuovi.
Allora la votazione è chiusa.
Passiamo all' esito della votazione segreta.
Presenti 14.
Votanti votanti 14.
Favorevoli 14 all' unanimità.
Passiamo adesso alla immediata esecutività ai sensi dell' articolo 134, comma 4, del Testo unico degli enti locali.
La votazione è aperta.
Qui viene fuori la.
Votazione chiusa allora presenti 14 votanti, 14 il provvedimento immediatamente eseguibile, grazie.
Passiamo al secondo punto posto all' ordine del giorno Commissione comunale per la formazione degli elenchi dei giudici popolari, di Corte d' Assise e di Corte d' Assise d' Appello.
Dobbiamo nominare il nuovo componente, visto che con deliberazione del Consiglio comunale numero 11 del 07/05/2019 è stata nominata la Commissione comunale per la formazione degli elenchi dei giudici popolari di con votazione chiusa, allora è di Corte di Assise da esenti 14 votanti, 14 il provvedimento immediatamente eseguibile, grazie.
Scusate, possiamo procedere.
Dicevo, la Commissione dei Giudici Popolari un secondo punto posto all' ordine del giorno.
Componenti della Commissione comunale per la formazione di leggi popolari era formata dal Sindaco o suo delegato in qualità di Presidente Martellotta Anna, in qualità di consigliere comunale componente mansueta, Antonio consigliere comunale, componente rilevato che con delibera del Consiglio comunale numero 1 del 18/02/2021, è stato preso atto della cessazione dalla carica di consigliere comunale dell' avvocato Martellotta Anna,
Ritenuto pertanto di dover procedere alla sostituzione della consigliere comunale dell' avvocato, appunto Martellotta Anna al all' interno della suddetta Commissione, invito il Consiglio a proporre il sostituto grazie.
Prego.
Ha chiesto che sia già reso, qualora i cocci grazie e noi vorremmo proporre come maggioranza, in sostituzione appunto, del l' attuale assessore hanno Martellotta il consigliere Stefano Guagnano, come appunto membro sostituto della per i giudici popolari, grazie.
Ci sono altri interventi?
Allora procediamo alla sostituzione del componente avvocato Martellotta Anna con il consigliere comunale, Stefano Guagnano, quindi passiamo alla votazione con voto palese.
La la la, la votazione è aperta.
Ex.
Bene, la votazione è chiusa, Segretario votanti, 14 13, favorevoli e 1 astenuto.
Ho votato favorevole così astenuto, c'è un astenuto sopra sono 13 13 favorevoli, 1 astenuto.
È chiaro.
Scusate in.
No.
Allora adesso votiamo alla immediata esecutività, ai sensi dell' articolo 134, sempre del comma 4 del Testo unico degli enti locali.
Per cortesia, la votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Esito della votazione 14 presenti, 14 votanti, 13 favorevoli e 1 astenuto, il provvedimento e anche immediatamente eseguibile per quanto riguarda la Commissione comunale per la formazione degli elenchi dei giudici popolari, di Corte d' Assise e di Corte di Assise, d' Appello con la nomina del neo componente Stefano Guagnano a cui facciamo gli auguri di buon lavoro.
Passiamo adesso al terzo punto posto all' ordine del giorno Presa d' atto della procedura GER numero 191 del 15 6 2021 dell' allegata relazione relativa alla procedura di validazione del PEF per l' anno 2021 per il Comune di Noci e ai sensi e per gli effetti dell' articolo 6 della delibera numero 4 e 43 2019 e del MTR, allegato ai sensi e per gli effetti dell' articolo 6 del della delibera numero 4 43 del 2019,
Prima di passare la parola al Sindaco.
Vorrei no scusa in relazione all' Assessore Martellotta.
Prima di passare la parola, se sarà Martellotta.
Comunico al Consiglio anche della presenza degli Assessori, appunto Anna Martellotta dall' assessore,
È naturale, Conforti dell' assessore Bruno Gaetana e dell' Assessore chiromante Marta, ringrazio anche la presenza del responsabile dottor Palma di Ragioneria, dottor Antonio Palma, e ringrazio anche per la presenza dei componenti del Consiglio del Collegio dei Revisori, grazie, quindi prego assessore possiamo procedere,
Grazie Presidente.
Per la redazione del PEF Arera ha previsto che i diversi gestori del ciclo integrato dei rifiuti.
Ci sono.
Allora, per la redazione del PEF aree, era previsto che diversi gestori del ciclo integrato dei rifiuti trasmettano i piani economici finanziari grezzi all' ente territoriale competente. L' acronimo è ETR, che per noi è AGER, il quale predispone il PEF integrale e lo valida, per cui trasmetterlo alla vera, la quale a sua volta approva le predisposizioni tariffarie deliberate con o senza modificazioni in attesa dell' approvazione da parte di arriverà. Vanno applicate le tariffe deliberate dall' etici. Ciò che dobbiamo ricordare è che dal PEF vanno detratti a le entrate relative al contributo del MIUR di cui all' articolo 33 bis del decreto legge numero 2 4 8 del 2007 B. Le riscossioni derivanti dall' attività di contrasto all' evasione TARI c le entrate derivanti da procedure sanzionatorie di eventuali partite stabilite dall' ente territorialmente competente.
La valutazione del, la validazione del PEF non è altro che la verifica della completezza, della coerenza e della congruità dei dati e delle informazioni necessarie all' elaborazione del PEF. Una volta elaborato il PEF 2021, sarà necessario procedere con la determinazione delle tariffe TARI 2021 nei modi ordinari, ossia dopo aver elaborato il PEF con il metodo M TR. Bisognerà quindi adottarli, adottare i criteri del DPR 158 1999 e determinare le tariffe 2021 prive evidenziare che, ai fini della determinazione del prezzo e 2020 e delle tariffe TARI per il medesimo anno, dobbiamo tenere presente delle importantissime modifiche che sono state introdotte al concetto di rifiuto da parte del decreto legislativo numero 116 2020, che nel prosieguo dei prossimi punti affronteremo più nel dettaglio. Grazie.
Grazie assessore, ci sono interventi.
Così memoria chiede di intervenire.
Diseases, perfetto, adesso inserito, prego.
Volevo, grazie Presidente, qualche chiarimento perché, visto che abbiamo tre argomenti che sono assolutamente concatenati fra di loro, diamo una presa d' atto, abbiamo subito dopo l' approvazione delle tariffe per l' applicazione della tassa sui rifiuti e subito dopo il Regolamento per la disciplina della tassa sui rifiuti sostituzioni regolamenti precedenti.
Quindi noi, se ricordiamo, siamo ritorniamo su questo argomento dopo aver approvato in passato le tariffe per il 2020, aver approvato il cosiddetto Piano grezzo, chiamiamolo così e oggi siamo alla validazione, quindi a prendere atto di quello che è l' atto che viene fuori viene presentato in Consiglio comunale relativa alla determine dell' AGEA, è chiaro che, parlando della problematica rifiuti e parlando di un argomento che ritengo sia a cuore di tutti perché ci dà la possibilità di comprendere se la nostra città, il servizio viene sviluppato nel modo migliore.
Ci fa capire se i cittadini che hanno preso a cuore la problematica rifiuti continuano con sacrificio a essere corretti e coerenti con gli obiettivi fissati all' epoca.
E nel contempo ci dà la possibilità anche di adeguare la normativa a una norma di carattere generale, però non possiamo sottrarci da una considerazione che in questa occasione, ma anche in altre occasioni.
Diciamo, abbiamo avuto modo di fare in sede di discussione di TARI in Consiglio comunale, quali sono le considerazioni da fare se facciamo un passo indietro nel tempo.
Noi avevamo prima un servizio di raccolta e trasporto che aveva un costo molto basso e probabilmente anche un servizio modesto, anche se la città nostra è stata sempre considerata una città pulita, nel senso che non turista il cittadino vede che diciamo dava osservare controllava questo servizio bene o male è un servizio che ha dato lustro in passato la città lo è tuttora perché il, l' educazione e il rispetto da parte della città è alto, quindi, se consideriamo che noi avevamo un servizio modesto sotto alcuni aspetti in passato ed economico dal punto di vista dei costi complessivi,
Successivamente a questo servizio scaduto e quindi vi appaltato, ci sono state diverse fasi, nonché interventi anche legislativi, ogni fase e ogni intervento legislativo non ha fatto altro che far incrementare gli importi del servizio che fari non ha fatto altro che incrementare la TARI al cittadino. Puntualmente questi passaggi, se noi riflettiamo un attimo dal lato che realizza il bando lato che aggiudica,
Il la, l' azienda, si aggiudica il il, la gara, il sacrificio a tutti di essere coerenti con gli obiettivi della gara.
Ci siamo, diciamo, vantati e lo dico a giusta ragione, perché è un risultato non solo del dell' Amministrazione comunale ma è un risultato soprattutto dei cittadini che abbiamo una raccolta differenziata molto alta, però puntualmente ad ogni passaggio, e questo è l' ennesimo.
Noi notiamo un incremento di costi,
Io reputo questo un arcano mistero se il cittadino che ha nella testa il fatto di essere puntuali nella raccolta differenziata, di differenziare bene, di ridurre l' ecotassa al minimo, perché, se differenziamo, sappiamo che se non differenziamo siamo sanzionabili dal punto di vista della normativa se non differenziamo i costi dell' ecotassa per gli importi che ahimè ogni tanto che abbiamo subìto come incremento sulla nostra sulla nostra testa aumentano e quindi con pazienza abbiamo cercato di ridurre in città al minimo l' indifferenziato, allora è evidente che,
Se leggiamo gli obiettivi che sono riportati anche nella presa d' atto o basta leggere anche il la presa d' atto e non anche la delibera che ci perviene noi notiamo che qualcosa non funziona, cioè porta in un passaggio che dice, con evidenti benefici per l' azienda e per per i cittadini, che l' obiettivo di questi passaggi sono quelli di tirar fuori dei benefici per l' azienda e per il cittadino, è chiaro che a noi, consiglieri comunali, probabilmente alcuni passaggi di carattere economico sfuggono.
Perché il apprendevo, così dalla da chi ha partecipato alla Commissione, che è previsto comunque un adeguamento tariffario, sappiamo dalla delibera precedente che il conguaglio sarà pagato nei bilanci in questo bilancio, nei bilanci successivi c'è un conguaglio da pagare ulteriori costi io non so se sono queste motivazioni che hanno spinto il presidente dell' ANCI,
Nonché sindaco di Polignano a Mare, a chiedere anche un rinvio di questo argomento ha chiesto un rinvio, perché probabilmente bisognava capire un po' di più i Comuni, doveva essere un pochettino più pronti e, diciamo sicuramente alla base del suo rinvio sarà sarà, ci sarà qualche Comune che lo ha chiesto e quindi non so se poi voi avete notizie aggiornate ma apprendiamo dalla stampa che il presidente dell' ANCI Puglia ha chiesto un rinvio di questo argomento.
Quindi, siccome ripeto in nei diversi passaggi, noi puntualmente abbiamo diciamo ha avuto un incremento e c'è un passaggio della normativa che dice che se gli incrementi costi entrano rientra all' interno di una percentuale.
Non è verificabile, non è necessario verificare il quadro economico. Questo mi preoccupa, ci preoccupa ancora di più perché noi dobbiamo verificare il quadro economico tutti con i tecnici specializzati di chi ha detto a questa questa attività, a maggior ragione se ci sono degli incrementi, sia pure rientrante nella, diciamo nel passaggio della normativa che dice che entro un certo importo non è necessario verificare il quadro economico e quindi il se noi diciamo, siamo qui oggi ad approvare tre delibere importanti che, se andiamo a guardare il costo del servizio è passato a quasi 4 milioni di euro, 3 milioni 0 73 fra parte fissa e parte economica, quindi 3 milioni e 8 e 20 non so se IVA compresa o esclusa quell' importo probabilmente vi ho IVA, compresa il ci fa comprendere che in realtà, chi ha un poco poco di memoria storica di quello che era i costi che erano i costi di questo servizio in passato ci siamo raggruppati in atto. Abbiamo avuto dei benefici, non lo sappiamo.
Guardando i costi, no, abbiamo lo Stato, ha modificato la normativa, lo stiamo adeguando a quella regionale, abbiamo fatto tutta una serie di passaggi, ma puntualmente i costi aumentano. Allora io vi invito, non è una un' allusione, è una considerazione a guardarvi,
Il prospetto delle aziende cosiddette tripla.
Che il Comune di Bari ha diramato per poter investire Comune di Bari sta valutando una vecchia, un vecchio mio pallino, è un' idea vecchia di campagna elettorale di del 2013 pallino di metter su una SGR e tira fuori dei bond, per finanziare una serie di opere Comune di Bari forse Vito ne sa qualcosa perché mi pare che,
Qualcosa controlla lì su quella su quella zona ha tirato fuori una serie di aziende che sono considerate tripla per volume d' affari per errore, per bilancio, per bilancio consolidato per utili di bilancio, i famosi diciamo pilastri che compongono un bilancio e che fanno diventare un' azienda solida se lui and così, per vostra curiosità, lo andate andate a dare uno sguardo a quelle cinque, una cinquantina di aziende, voi vedete che ne fanno da padrona le aziende che lavorano nel settore dei rifiuti.
È una considerazione, un caso probabilmente probabilmente è un caso, però probabilmente gli utili che stanno in quei settori sono degli utili pazzeschi e che diciamo noi nel momento in cui andiamo ad approvare delle tariffe fu che vengono fuori da un appalto del passato eccetera abbiamo la necessità, comunque, di entrare nel merito per comprendere come mai questo servizio nessuno di noi dimentica che ci sono state aumentato le ecotasse, è diventato complicato il conferimento, ma è giustificato il dare avere in numeri così alti.
Un altro aspetto sarebbe interessante in questo caso Assessore, avere un prospetto che entri nel merito dei dei diversi passaggi che, vale a dire quelli che erano i costi. Ieri avantieri ieri oggi gli elementi più prevalente, diciamo, sensibili di questi costi per poter noi, se il cittadino qualsiasi ci chiede come mai io sto avendo un 7%, mi pare che quella, mi pare, si è parlato in Commissione, se non ricordo male, ma me lo diceva diceva il Consigliere che ha partecipato a quella Commissione e dico come mai che noi stiamo facendo la differenziata, questo e quest' altro e continuiamo ad avere incrementi, è un fatto di tranquillità, serenità a noi che stiamo qui discutendo e ci stiamo assumendo una responsabilità, perché attenzione se ne vengono con la presa d' atto, ma noi stiamo prendendo atto di un qualcuno che ha controllato e che ha detto, vanno bene i conti di cui la stragrande maggioranza di quei conti sono quelli di cui della documentazione ho guardato quello che spetta al Comune e quello che spetta all' azienda. C'è una documentazione che spetta al Comune, una documentazione che spetta all' azienda e noi stiamo prendendo atto che quei conti sono a posto. Una presa d' atto vuol dire approvare quello che gli è stato inviato a Bari e che pervenuto dalla dalla, dagli enti competenti. Allora, siccome ho il il numero numerino lì che mi dica, mi dice che devo stringere e avevo tutta una serie di altre osservazioni da fare però, per rispetto un po' di tutti del Consiglio anche delle regole, io mi fermo qui perché.
Ripeto la perplessità e, come già preannunciato in un Consiglio precedente, avere cognizioni chiare da parte nostra, non da parte dell' opposizione da parte nostra, che rappresentiamo la città sui conti che l' azienda che ha il servizio oggi presenta al municipio, su quelli che diciamo sono le gli aspetti che il Comune può controllare in quell' occasione, come dicevo in quella, anche se il Comune si avvale oggi di una struttura molto ma molto ben attrezzata per poter effettuare quel controllo e dare a noi quella serenità che diciamo, noi richiediamo nel momento in cui dobbiamo deliberare un argomento così importante che è legato agli altri due che vengono dopo grazie.
Grazie consigliere Modena.
Vedo che non ci sono altre richieste di intervento in attesa, volevo cogliere l' occasione per comunicare al Consiglio che questo argomento è stato analizzato dalla Commissione sviluppo economico presieduto dal presidente Mariano Lippolis, la componente Vito Prantoni e dal componente Giuseppe Curci e Giandomenico Miccolis ed anche presente il sindaco Domenico Nisi e l' Assessore mansueto, dottor Antonio Palma, dove leggo che sono stati appunto analizzati tutti i punti all' ordine del giorno nonché chiariti alcuni aspetti tecnici con l' ausilio del dottor Palma del Sindaco e i componenti della Commissione hanno espresso far luogo auto favorevole, mentre i componenti e Curci Platone Lippolis, mentre si è astenuto il componente.
Miccolis, la Commissione si è tenuta in video conferenza,
Allora, prima di passare no, prima di passare all' Assessore un attimo Assessore, vedo che chiede di parlare il consigliere, Vito Platone, prego, Consigliere.
Grazie Presidente.
Innanzitutto ne approfitto per ringraziare il Consigliere Curcio per aver fatto il verbale di quella Commissione, perché abbiamo sempre una certa difficoltà da questo punto di vista. Detto questo, io condivido molte delle cose che sono state dette dalla dal Consigliere Morea rispetto all' andamento un po' di questi anni e che si è avuto rispetto alla alla TARI e su questo bisogna dire che il l' ambito comunale sta perdendo sempre più visibilità, secondo me, di quelle che sono un po' le dinamiche di questa di questa imposta, tant' è vero che oggi siamo di fronte a una presa d' atto di un calcolo tariffario che spero insomma un po' da da da parte degli uffici sia stato analizzato nel nel profondo ma che, onestamente, con tutta la buona volontà è molto, molto, molto complicato capire.
In che cosa in che cosa si traduca. io io devo dire da questo punto di vista non sono spaventato nel senso che io poi sono. ritengo invece che questo servizio, col passare del tempo col passare degli anni, dovrebbe essere direttamente gestito dalla dalla Regione, sottratto completamente a quella che è la disponibilità degli enti e degli enti comunali per diversi motivi, perché ritengo che fare è 1000 appalti separati per ogni Comune sia soltanto un modo per incrementare quei margini delle società private di cui il, il Consigliere morìa parlava senza beneficio, poi per i singoli cittadini e credo che da questo punto di vista, una gestione totalmente regionale potrà potrebbe essere una soluzione, invece per avere degli appalti creati su ambiti territoriali più ampie e quindi magari beneficiare di un po' di economie di scala rispetto a quella che è la l' esigenza dei dei singoli dei singoli Comuni. Quindi credo che questo sia sia un problema ed è un problema, perché poi alla fine i Comuni prendono atto di quelle che sono le.
Le tariffe prendono atto di quelli che sono di più di quelli che sono i costi, perché alla fine poi la componente principale che non ci permette mai di, sebbene abbiamo il 70% circa di di differenziata ormai raggiunto da diversi da diversi anni, la componente principale che fuori dalla nostra disponibilità dal nostro contro il controllo è sempre quella del conferimento del conferimento in discarica, e qui è l' ambito regionale che non fa un passo in avanti, perché da tempo si parla di impianti a tiratura regionale, quindi impianti dove poter conferire.
Appunto i rifiuti di diversi dei diversi comuni, ma appunto sulla sulla parte impiantistica, poco si è fatto nel corso del degli anni è poco, almeno per quella che è la mia cognizione delle cose si sta facendo in questo breve lasso di tempo dalla dalle scorse elezioni. ad oggi, quindi, il problema vero della raccolta differenziata e oggi un problema tutto impiantistico che credo vada affrontato nel negli ambiti opportuni con ovviamente gli Enti,
L' ente regionale, perché altrimenti credo che.
Si possa fare ben poco da parte. Da parte nostra c' era una proposta, qualche anno fa, di attribuire all' azienda municipalizzata di Bari l' idea di creare un impianto di raccolta differenziata in maniera in maniera strutturata, con costi più contenuti rispetto al almeno questa era la previsione, però almeno adesso non so se il Sindaco ha notizie rispetto a questa idea che c' era in passato, però fino ad oggi non abbiamo avuto nessuna particolare beneficio e informazioni. Poi, all' interno di questa di questa tariffa di quest' anno ci sono tantissime cose dentro si rispetto alle quali ovviamente sia l' Assessore ha già detto, ma poi chi ha più competenza di me potrà meglio meglio spiegare. Ci sono le agevolazioni,
Dovute alla alla situazione Covid. C'è anche un aspetto che secondo me è l' aspetto su cui noi dobbiamo lavorare. Credo ci sia anche la componente dell' accantonamento sui crediti, che è la componente che dà dal nostro punto di vista, almeno come Ente comunale, è quella su cui forse si può tentare, anzi dobbiamo lo dico anche all' Assessore lavorare con assoluta forza perché quella è una componente che dipende da noi dipende dalla nostra gestione del delle cose, è ovviamente incide profondamente poi su sui cittadini che invece continuano a pagare quella.
È quella qua questa questa imposta, quindi credo che su questo noi si debba fare appunto un un un attentissimo a porre un' attenzione, un' attenzione particolare.
Concludo dicendo che, ovviamente, il voto della maggioranza rispetto a questo provvedimento è assolutamente propositivo. Poi avremo modo anche di eventualmente parlare degli altri, del Regolamento e delle altre.
Delle altre degli altri aspetti. Credo che uno sforzo, invece, noi dobbiamo cercare di farlo nei prossimi nei prossimi anni per la tariffa puntuale promessa che noi abbiamo sempre ricordato, che oggi va ulteriormente ricordata in questo in questo ambito ed è sicuramente quello un ulteriore segnale che daremo ai ai cittadini di attenzione rispetto a questa tematica ebbe potrebbero beneficiare i cittadini che sono bravi capacità nella nel migliorarsi nella, nella differenziata ovviamente anche di una riduzione delle tariffe.
Che sicuramente il segnale in più che va dato a beneficio di chi, appunto, l' impegno che l' ha messo per raggiungere gli obiettivi lusinghieri che abbiamo raggiunto.
Concludo dicendo che c'è stata anche ho visto una modifica del del calendario della della raccolta, credo sia finalizzata anche ad aumentare ancor di più la, le percentuali di di di raccolta, del del della, del rifiuto differenziato e su tutto questo va fatta una continua continuata appunto una importante a promozione del dei benefici che vanno al di là appunto se semplicemente nella riduzione delle tariffe ma benefici generali del rispetto all' ambiente rispetto a quella che è la gli obiettivi più morali che non materiali che ci siamo che ci siamo posti e su questo penso che l' Assessore sta già opportunamente lavorando grazie.
Grazie al Consigliere Platone, se non ci sono vedo il Consigliere Morea, allo prego, si chiede poi prego.
Avevo così una ho notato che ho purtroppo la cattiva abitudine di leggere, devo leggere meno le carte e quando leggi le carte, purtroppo mi rendo conto che anche l' AGER non legge i refusi sono, diciamo frequenti. Io non credo che sia un refuso, ma perché, come dice con delibera 493 del 24/11/2021, siamo a giugno, è impossibile che abbiano potuto già fare una delibera del 24/11/2021, quindi non so se noi possiamo modificare la presa d' atto, però stiamo approvando un atto che parla che la delibera del 24/11/2021, secondo me, a verbale noi dovremmo mettere che abbiamo notato che nella presa d' atto probabilmente c'è un errore nell' indicazione e andrebbe messo. Credo che facendo subito una ricerca a volo potremmo capire questa delibera. 493, qual è la data per poter eventualmente annotare a verbale che la data giusta dovrebbe essere quindi una data anteriore al 15/06 e quindi e 15 giorni, quindi è la stessa data. Allora.
Aggiorna il?
Ah.
Sì, comunque, io dico noi, credo, che abbiamo la possibilità, in questa fase, di poter annotare che lì riportato una data diversa rispetto a quella a quella.
In per non intervenire per dire le dichiarazioni di voto, approfitto anche di intervenire per dichiarazione di voto, il anticipo che la dichiarazione di voto nostra è di astensione, motivo anche l' astensione se guardiamo il testo di delibera e guardiamo.
Diciamo anche gli obiettivi della delibera stessa. Guardiamo le valutazioni dell' ente territorialmente competente. Se entriamo nel merito, eleggiamo in due punti particolari incentivare la possibilità per gli operatori di conseguirli, ricavi sfruttando le potenzialità insite nelle singole fasi della filiera, con benefici che devono essere ripartiti fra i medesimi operatori e gli utenti. Un altro passaggio importante. La procedura di valutazione consiste nella verifica della completezza, della coerenza e della congruità dei dati e delle informazioni necessarie alla elaborazione del piano economico finanziario e venga svolto dall' ente territorialmente competenti. Come diceva il Consigliere Colantonio, condivido in pieno quello che ha detto. Il Comune viene sempre più svuotato e molte attività vengono riportati in altri ambiti e noi approviamo atti che non siamo messi nelle condizioni migliori di poter approvare. Io devo dire che do la disponibilità in questa sede a consumare due o tre giorni del nostro tempo per poter prendere in mano tutte le delibere relative alla documentazione dall' appalto alla valutazione della, diciamo dei costi ed eventualmente capire quelli che sono i costi effettivi del servizio e i costi effettivi che diciamo di cosiddette partite di giro, che in realtà noi andiamo a pagare per comprendere qualcosa in più, perché così non comprendiamo il voto di astensione come un atteggiamento positivo, perché purtroppo dobbiamo prendere atto di questa di questa.
Determina però io credo che sia un dovere e un obbligo da parte di ognuno di noi cercare di capire di più. Il diciamo che io ritengo che questa è un' attività che vada fatta, anche perché guardando poi la pagina 9 10 noi ri ri, diciamo, ritroviamo nel prospetto AGER il un paio, anzi la pagina 8 10, un paio di passaggi interessanti, uno, il benchmark di riferimento, chi mastica poco poco di economia sa che cosa vuol dire benchmark di riferimento e noi notiamo che dal 2019 il benchmark di riferimento passa da 3 3 83 a costo unitario di riferimento a tre, 84 e 66 come D G benchmark come costo unitario di riferimento effettivo da 3 95 5 14, te la dice tutta già questo, dato che ci fa capire una serie di cose successivamente. Comprendiamo poi, nell' ambito tariffario, che i costi dell' attività di raccolta e trasporto della frazione differenziata e diciamo un milione 170 ci sono, diciamo, dei dati, che è complicato da da capire, ma c'è un dato che non è complicato il conguaglio, il dato è chiaro, noi abbiamo da pagare un conguaglio per questo servizio e quindi diciamo quello è un dato chiaro gli altri numeri, come sono complicati, quindi annunciamo preannunciamo il voto di astensione. Grazie,
Bene, grazie, Consigliere Moreno, se non ci sono altri interventi, io passerei la parola all' assessore Martellotta, prego Assessore.
Grazie.
Allora il Consigliere morìa.
Mette sul piatto una serie di perplessità,
Che ovviamente devono necessariamente trovare riscontro, purtroppo nella in quella che è la normativa non c'è via di scampo, cioè, come è attento nello studio,
E si ricorderà che la scorsa volta, quando abbiamo fatto anche lì la presa d' atto del nostro PEF grezzo per poterlo inviare all' AGER, io dissi proprio che c' erano stati dei cambiamenti, le testuali parole, che cosa è successo? è successo che il legislatore, con la legge di bilancio del 2018, ha affidato alla vera, che è l' autorità di regolazione per energia elettrica, riti e ambiente. Il compito di regolare anche più nello specifico il settore rifiuti con riguardo al miglioramento del servizio agli utenti, all' omogeneità tra le aree del Paese, alla valutazione dei rapporti di costo, oltre che alla qualità del servizio e l' adeguamento infrastrutturale.
Così quella delibera. 4 4 3 2019, la vera ha adottato il cosiddetto metodo tariffario dei rifiuti. L' acronimo è MTR, che reca i criteri di riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di investimento dei servizi integrati dei rifiuti per il periodo 2018 2021. Cosa è successo? L' avvio della regolazione dei rifiuti sulla base di questo cosiddetto metodo guarirà è intervenuto, purtroppo in un periodo di grande difficoltà operativa per tutti i Comuni italiani, a maggior ragione che ci siamo trovati di fronte alla pandemia ora.
Quando i criteri vengono imposti dall' alto e gli enti comunali, ahimè, non possono far altro che procedere con una presa d' atto. Quindi.
Che poi politicamente bisogna fare approfondire e cercare di risolvere le problematiche. A Roma questo è un altro discorso. Noi oggi stiamo effettuando una presa d' atto che per fortuna il nostro peso è stato validato perché ci sono comuni che non ha ancora oggi non hanno la validazione del PEF, poi, quando invece si parla di un raffronto tra il servizio precedente, è il servizio attuale. Io voglio rilevare i miglioramenti che noi, da questo quattro anni a questa parte, con il servizio di raccolta a Porta a Porta, abbiamo avuto.
Innanzitutto, sotto il profilo del decoro urbano.
Non abbiamo più quei cassetti maleodoranti, la nostra città veramente ha ripreso un aspetto bello pulito, quindi ci sono comunque dei vantaggi e poi anche il fatto di aver fatto una scelta contrattuale oculata, perché quella è una vita, quando ci sono delle problematiche si procede con le opportune valutazioni eventualmente delle modificazioni, ci dobbiamo rassegnare che quando ci arrivano dall' alto degli imperativi legislativi saremo dovremo andare ad adeguarci di di comune accordo trovando una soluzione con l' ente gestore della raccolta dei rifiuti voglio ricordare che abbiamo fatto un un incontro pubblico via con una diretta Facebook sulla pagina del Comune di Noci.
Dove abbiamo spiegato, è vero, i cittadini nocesi sono bravi a differenziare, ma ancora devono migliorare perché abbiamo superato il 70% della del della raccolta differenziata, ma possiamo e dobbiamo fare di più, come dobbiamo innanzitutto inasprire i controlli, perché il problema si pone anche sulla parte diciamo, così degenerativa della raccolta e del conferimento. Dobbiamo migliorare la qualità del conferimento del rifiuto e dobbiamo impegnarci a rispettare il nuovo calendario. Che cosa prevede, in buona sostanza, il nuovo calendario della raccolta differenziata?
Prevede che al sabato, al posto della raccolta del conferimento dell' indifferenziato, ci sia una raccolta aggiuntiva dell' umido. Questo per due ragioni. Una è quella che ovviamente bisogna cercare.
Di andare incontro alle esigenze dei dei cittadini, che nelle loro abitazioni si ritrovano molto spesso in estate, hanno d' incontro al caldo, ad evitare, diciamo, odori cattivi, ma anche perché bisogna necessariamente evitare, come spesso succede che ci sono delle utenze che all' interno dell' indifferenziato appongono l' umido questo ovviamente comporta purtroppo una qualità del conferimento del rifiuto scarso ed incide in buona sostanza in fin dei conti in questa catena sulla TARI,
Quindi, in questo incontro a cui abbiamo hanno preso parte il sindaco ha preso parte la nella vita e abbiamo.
Ci stiamo impegnando nel porre in essere tutte le attività necessarie per poter migliorare sia la percentuale della raccolta differenziata, ma anche, e soprattutto la qualità del conferimento del rifiuto abbiamo tenuto dall' AGER sei foto trappole che, insieme a quelle già in uso, sono già tutti operative che il comandante dei vigili qui e che effettivamente potrà testimoniare stanno lavorando alacremente per poter andare alla ricerca di tutti i trasgressori e poterli punire.
Perché il principio che il nostro regolamento sulle sulle sanzioni è che chi inquina deve pagare,
Voglio informare l' assise che da da subito mi sono messo a lavorare e abbiamo già istituito un tavolo di concertazione che avrà natura permanente tra la Polizia locale, l' ufficio ambiente, l' analita e anche le associazioni, perché annunci ci sono delle associazioni che sul territorio dando una mano importante e quindi con una cadenza bimestrale trimestrale,
A seguito dei report che abbiamo della navetta e dalla polizia municipale, siamo e saremo in grado di monitorare costantemente il territorio. Queste sono situazioni che devono essere apprezzate perché si sta andando verso un un cambio, soprattutto di ecco di di mentalità, e questo lo dico perché un altro obiettivo è la sensibilizzazione. Noi abbiamo organizzato degli incontri formativi e informativi per la cittadinanza 05/07. Ci sarà proprio una una diretta Facebook con la Polizia municipale, con le associazioni e parleremo proprio del tema dell' abbandono dei rifiuti.
In questa occasione vedremo di porre in essere tutte le attività che potranno, ecco, organizzarsi sia sotto il profilo, diciamo, del del maggiori di maggiori controlli cui per rispondere al consigliere piantone, sto lavorando al la modifica del regolamento delle sanzioni inasprendo le sanzioni, procedendo verso un inasprimento perché si va verso la direzione che l' utilizzo delle foto trappole non è,
Rivolto come effetto deterrente, ma proprio con effetto punitivo, e sto anche lavorando, mi nascondo anche con molte difficoltà alla Cariplo che è appunto la tariffazione puntuale, giusto per dare un accenno, dobbiamo andare verso il perfezionamento del conferimento, il che significa che ci saranno una green list e una blacklist nella green list saranno presenti tutte le utenze che saranno premiate perché hanno saputo conferire,
E nella black list tutti coloro che non sanno differenziare ancora oggi questo va proprio verso, ecco il miglioramento del servizio, quindi queste sono le attività che sta svolgendo la, l' assessorato, rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento, grazie.
Grazie Assessore, prego, Sindaco.
Sì, giusto per.
Per due passaggi a chiarimento, con riferimento a quanto emerso dal dibattito e la richiesta da parte dell' ANCI di proroga del termine per l' approvazione.
Dei piani economici, finanziari e dei regolamenti era ed è necessitato essenzialmente dal fatto che sono ancora in corso da parte del Governo l' approvazione dei definiti definitiva di due fondi di riparto con riferimento a quelle che dovrebbero essere, diciamo così, il ristoro per tutte quelle attività che durante la pandemia hanno subito, sostanzialmente, diciamo, periodi di chiusura e quant altro e quindi ciò che è stato fatto rilevare dal Presidente Decaro e, naturalmente, l' ANCI regionale, ma non solo quella pugliese, ma noi abbiamo fatto la nostra parte è stato con insistenza già da da, diciamo, da metà mese di giugno, sul Governo un pressing a dire, non è possibile immaginare che, nella incertezza di quelli che dovevano essere i fondi, noi si possa andare in seno ai Consigli comunali, comunque ad approvare le tariffe e i regolamenti che voi sapete meglio di me vanno poi a determinare quelle che sono le agevolazioni, contributi, le esenzioni e quant altro. Ad oggi, cioè ad oggi questa proroga non c'è stata da stamattina, diciamo c'è stato un tam tam, fra i colleghi sta arrivando saranno il pomeriggio e anche e vi dico che allo stato ancora non c'è niente, mentre noi diciamo nel rispetto del Regolamento del Consiglio comunale, avevamo entro il 30 la data del 28, perché per noi era data utile, diciamo fatto la convocazione del Consiglio, tanti colleghi, molto probabilmente se oggi non dovesse intervenire, dovranno fare una convocazione del Consiglio straordinario ed urgente perché comunque.
Per termini di legge entro il 30 le tariffe vanno approvate. Sul punto io mi sono consultato insieme all' assessore, chiaramente con gli uffici, per capire se diciamo in qualche maniera anche noi dovessimo mettersi in gioco in zona. Cesarini no, dal punto di vista del lavoro fatto e il responsabile dice stiamo tranquilli quelle che saranno le agevolazioni che abbiamo previsto, le esenzioni che avevano fatto, nella peggiore delle ipotesi, vedremo di fare immediatamente con quello che è l' avanzo presunto di amministrazione, dopodiché appena arriveranno i ristori, andiamo in qualche maniera a stare tranquilli, diciamo quindi il passaggio non è un salto nel buio, ma.
È un ragionamento che è stato affrontato, diciamo.
Con gli uffici.
Poi, con riferimento a, diciamo a quelli che sono i costi che quest' anno il valore assoluto, diciamo vanno sul 4% in più, poi chiaramente, quando si parla di la ripartizione fra le utenze domestiche e quelle non domestiche, voi sapete bene che diciamo la percentuale di ripartizione del totale del costo sulle tariffe è in generalmente 60 e 40 con quest' anno. La ulteriore difficoltà di dover prevedere poi tutte quelle esenzioni, agevolazioni proprio di quelle categorie che hanno subito più pesantemente diciamo, i danni della pandemia e in questa voce di costo, così come è stato rilevato in termini assoluti abbiamo rischio rispetto al pezzo dello scorso anno, circa 80000 euro in più di aumento, però in quegli 80 c'è già una delle tre rate di riparto del conguaglio che abbiamo fatto lo scorso anno, non quest' anno. Se voi ricordate noi nel 2020 abbiamo preso atto del.
Del piano economico finanziario, della TARI delle tariffe, neanche entro il termine stabilito che era 31/12 scorso, che a un certo punto si diceva prima, bisogna andare in Consiglio per una presa d' atto, poi non ci sarà bisogno, poi bisognava fare delibere, cioè sul punto, dal punto di vista scusate, il bisticcio amministrativo sono arrivati dall' AGEA e dalla vera diciamo indicazioni diverse, tant' è vero che noi siamo venuti in qualche mese fa a prendere, diciamo atto di quello che il piano economico finanziario del 2020 rispetto al quale noi ci siamo mossi come.
Secondo quello che la normativa, dicevo, cioè in bilancio, andate a mettere sostanzialmente quelli che sono i costi dell' anno precedente. Dopodiché, se, con riferimento a quei costi che sono in bilancio con il PEF approvato secondo le nuove procedure ci dovesse essere uno spostamento, praticamente quello spostamento, in qualche maniera dovrà essere ripartito nei tre anni. Diciamo questo a livello a livello complessivo. C'è e chiudo un aspetto che è stato rilevato.
Di cui purtroppo non possiamo non tener conto, cioè che oggi, in capo ai Comuni, l' onere con riferimento al ciclo dei rifiuti riguarda la raccolta e lo smaltimento, punto sulla raccolta è vero che in passato avevamo dei costi del servizio con riferimento al gestore più bassi,
Ma avevamo costi di smaltimento in discarica decisamente più alti. Siccome io diciamo, è da qualche anno questo qua, se vi ricordate, quando abbiamo approvato alcuni pezzi, i valori dei pesca, prima avevamo noi col Comune, giravano intorno ai 2 milioni e 8 2 9, lì dentro c' era anche la quota, diciamo figurativa per quanto riguarda le esenzioni che noi facevamo per quanto riguarda la zona agricola, che comunque era un costo che noi facevamo l' esenzione ma per l' esenzione la paghiamo.
E quindi in termini assoluti, se io dovessi andare a memoria, diciamo, fra i pezzi di 4 5 anni fa e oggi complessivamente abbiamo avuto un incremento di 100 150000 euro, cioè vorrei dire e buona parte di questo incremento deriva essenzialmente da due questioni la prima, voglio dire noi avevamo dei costi più bassi e ripeto rispetto al personale e però avevamo pure del personale nostro.
Quando abbiamo fatto la gara di appalto rispetto alla quale giusto per la memoria storica, noi non siamo da subito entrati, noi siamo entrati nel meccanismo di questo servizio perché, con riferimento al soggetto gestore che gestiva, per conto nostro.
Raccolta entro è intervenuta un' interdittiva antimafia,
Una istanza di fallimento e noi abbiamo fatto la risk, la la, la rescissione contrattuale sostanzialmente per giusta causa, perché quelli dall' oggi al domani non hanno più garantito il servizio.
A questo aggiungeteci che praticamente comunque noi avevamo messo in campo una serie di azioni per verificare alcune cose del servizio, perché chiaramente volevamo, come tutti passare nel più breve tempo possibile al servizio di raccolta porta a porta, che era quello peraltro su Vaia non è che uno se lo sceglie quello è stato indicato anche nel piano dei rifiuti della Regione Puglia,
E non solo in Puglia, come il metodo scelto per raggiungere, diciamo in tempi brevi, quella percentuale del 65% della percentuale minima prevista secondo la normativa vigente.
E quindi c' era quella voce di costo e poi c'è una voce di costo importante sugli impianti, che è il vero problema, lo accennava logico accennavi oggi in Puglia non c'è una impiantistica pubblica, buona parte diciamo delle piattaforme, in particolar modo delle piattaforme che,
Fanno la raccolta della frazione umida, che poi è quella più consistente, sono piattaforme private con chiaramente una capacità di determinazione del prezzo che diciamo, sfugge sostanzialmente ad un controllo pubblico, benché in qualche maniera venga calmierato da una serie di accordi, creando peraltro un paradosso, cioè che quegli impianti oggi sono anche in affanno perché quando abbiamo cominciato noi nel 2000 17/09/2017 i Comuni che facevano una raccolta, diciamo differenziata in Puglia, ce n' erano ma non erano tantissime.
Oggi, con l' obbligo di raggiungere gli obiettivi prefissi dalla legge. i Comuni che fanno la raccolta differenziata sono, diciamo, la maggior parte sono i più è naturalmente il carico sulle piattaforme di frazioni di rifiuto da smaltire sono cresciute e lo dico semplicemente con riferimento a noi,
Per poter passare da tre giorni di raccolta a quattro per aumentare ancora le performance di raccolta differenziata, perché una parte del rifiuto umido andava a finire nell' indifferenziato e quindi ci siamo rifatti a esperienze anche, diciamo, di di di di di altri Comuni noi abbiamo dovuto chiedere ed ottenere l' autorizzazione dell' impianto che non è scelto da noi ma scelto dall' AGEA che determina quelli che sono i flussi di conferimento dei comuni e degli ARO in questo caso presso gli impianti.
Abbiamo dovuto chiedere l' autorizzazione ad una a ad incrementare, diciamo così, la quantità di rifiuto e di frazione umida da poter conferire, è giusto per dire come funziona l' impiantistica, perché è giusto che che no.
Che le cose ce le diciamo, così come stiamo facendo in maniera molto costruttiva. C'è stato un periodo non so se è ancora vigente in cui noi per quattro giorni la settimana conferiamo ad un impianto per un giorno alla settimana fino a qualche mese fa, non so se è ancora vigente. Siamo andati anche fino a Cerignola per un giorno alla settimana, perché la gestione del flusso dei rifiuti messa in piedi da lager si tratta tutte le questioni rispetto alle quali noi, come Comune lanci, devo dire, ha fatto, lo so per esperienza diretta.
Una forte azione, diciamo di di di controllo e anche di di di di di aiuto in quella che è la redazione del Piano regionale dei rifiuti della Regione. Ci troviamo di fronte a questa situazione. L' impianto a cui accennava Vito è un impianto pubblico, sostanzialmente che la l' AMIU sta realizzando verso Bari proprio per avere, diciamo, un punto ulteriore di conferimento della frazione organica in Regione ci sono altri impianti pubblici che stanno partendo che inesorabilmente però si fermano molto spesso perché, come accadeva e accade per i cassonetti, diciamo stradale.
Il cassonetto stradale. Uno lo vuole vicino, casa possibilmente non sotto casa, tradotto per gli impianti, ci sono dei comuni che sono stati individuati come siti per fare gli impianti ed è partito un contenzioso amministrativo che in alcuni casi,
Si è anche chiuso con la revoca del finanziamento.
Vi racconto un fatto vero, perché no, io una delle prime cose quando mi sono a suo tempo insediato anche come Presidente dell' ARO era, diciamo, nell' ambito dell' Assemblea dei Sindaci, la realizzazione di un impianto per la raccolta della frazione umida, nel Comune di Cellammare grazie,
Non si è fatto,
Sono stati persi fondi comunitari?
Non si è fatto,
Quindi te, lo dico, non non diciamo.
Per giustificare i conti, ma oggi devo dire che i conti sono, vi assicuro, quelli che vengono fuori peraltro da un esame attento che sta facendo per conto nostro, con il supporto dei nostri uffici, si ambiente e ragioneria e tributi due professionisti di altissimo livello che come ARO abbiamo praticamente chiamato a collaborare perché mettere in campo questa azione, però si tratta degli stessi professionisti a cui il Sindaco De Caro si sta rivolgendo, che diciamo,
Presumo che si tratta di persone è estrema estremamente qualificate e la qualificazione professionale di queste persone stanno il fatto che noi, per il secondo anno consecutivo, nei tempi richiesti dalla normativa abbiamo consegnato tutto. Noi siamo stati fra i primi Comuni ad ottenere la validazione dei prestiti nel primo provvedimento, sostanzialmente nella prima determina fatta dall' AGEA, con riferimento ai tutti i PEF su cinque Comuni dell' ARO Noci Alberobello, Locorotondo hanno avuto subito il PEF approvato.
Ad indice del fatto che diciamo l' analisi di una materia estremamente complessa, diciamo l' abbiamo affidata a professionisti di sicuro valore. Grazie,
Grazie Sindaco, allora, se non ci sono altri interventi, io comunico al Consiglio che, per quanto riguarda il dispositivo di delibera, come si stava appunto dicendo, abbiamo corretto la data di ricevimento del tramite posta certificata della nota dell' AGEA che è stata appunto protocollate dall' ente in data 18/06/2021 con protocollo numero 7009 61 invece nel dispositivo di delibera stato riportato 18/02/2021 quindi abbiamo provveduto alla correzione.
Adesso, se non ci sono altri interventi passiamo alla votazione del quarto punto all' ordine del giorno del terzo punto, scusate all' ordine del giorno Presa d' atto della determinazione AGER.
Numero 191.
Del 15 6 2021 e dell' allegata relazione relativa alla procedura di validazione del PEF per l' anno 2021 per il Comune di Noci e ai sensi e per gli effetti dell' articolo 6 della delibera numero 4 43 2019 e del metodo tariffario rifiuti allegato,
Quindi il Consiglio comunale delibera di prendere atto della determinazione numero 191 del 15/06/2021 allegata alla presente atto con cui AGER ha approvato la predisposizione del PEF, nonché la procedura di validazione del medesimo piano economico finanziario per l' anno 2021 del Comune di Noci, secondo quanto prescritto dalla delibera numero 4 e 43 2019 nonché della relazione allegata relativa al PEF anno 2021 stabilendo una tariffa complessiva riconosciuta di euro 3 milioni 0 71 843.
Ripartita in euro 2 milioni 0 34 92 quale componente variabile e in euro milioni 0 36 9 e 51, quale componente fissa.
Come allegato, quindi, la votazione è aperta. Passiamo alla votazione del dispositivo di delibera,
La votazione è chiusa presenti 14 votanti, 14 9 favorevoli e 5 astenuti.
Il provvedimento è approvato, passiamo alla votazione dello stesso provvedimento e ai fini della immediata eseguibilità ai sensi dell' articolo 134, comma 4 del Testo unico degli enti locali.
La votazione è aperta.
Presenti 14 votanti, 14 favorevoli, 9 astenuti, 5. Il provvedimento è immediatamente eseguibile.
Io colgo l' occasione per mettere a conoscenza del Consiglio che ci ha raggiunto anche il responsabile del Settore Ambiente, l' ingegner Giuseppe Gabriele, che ringrazio per il suo lavoro e per la sua presenza anche in Consiglio, oltre al comandante dei vigili, Giuseppe Ricci.
Grazie per la partecipazione ai lavori del Consiglio.
Adesso passiamo.
Prego, Segretario.
Sì, mi chiede di intervenire il Consigliere Mariano Lippolis.
Solo per comunicare al Consiglio che, per motivi personali, alle ore 19 devo abbandonare i lavori di Consiglio grazie alle ore 19, grazie Consigliere.
Passiamo al quarto punto posto all' ordine del giorno approvazione della tariffa per l' applicazione della tassa sui rifiuti 2021.
Invito sempre l' Assessore Martellotta relazionale, grazie,
Grazie Presidente.
Una volta validato il PEF, si procede alla determinazione delle tariffe le tariffe articolate sulla base di due macro categorie, utenze domestiche e utenze non domestiche e di ulteriori sottocategorie individuate dal regolamento attuativo il DPR 23 e 27/04/1999 numero 158 devono essere elaborate prendendo a riferimento specifici coefficienti che misurano la potenzialità di produrre rifiuto secondo questi criteri viene pertanto preso a riferimento il principio comunitario di cui parlavamo prima. Chi inquina paga.
I due criteri di determinazione delle tariffe vengono ripresi rispettivamente al comma 652 e 651 della legge numero 147 del 2013, ricordando che comunque il principio comunitario deve rappresentare un imprescindibile punto di riferimento.
La tariffa a sua volta è composta da una parte fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio e da una quota variabile rappresentata rapportata scusate alle quantità dei rifiuti conferiti per quanto ferisce l' utenze domestiche, la parte fissa è determinata in base alla superficie e alla composizione del nucleo familiare mentre la parte variabile è rapportata alla quantità di rifiuti indifferenziati e differenziati specificata per kg prodotta da ciascuna utenza.
La delibera numero 4 4 3 del 2019 di Arera fissa anche i criteri per le entrate tariffarie e delle annualità 2022 mila 21, stabilendo che non possono eccedere quelle relative all' anno precedente più del limite della variazione annuale, tenendo tuttavia conto del tasso d' inflazione programmata, del miglioramento della produttività, del miglioramento previsto dalla qualità e delle caratteristiche delle prestazioni erogate agli utenti, delle modifiche del perimetro gestionale con riferimento ad aspetti tecnici e operativi dal pezzo e 2021 emergono costi complessivi per euro 3 milioni 0 71 843, così ripartiti costi fissi in 2 milioni 0 43 982 costi variabili euro un milione a 0 36 951, con un incremento di circa il 3 4%. Naturalmente potrebbe verificarsi che in alcune utenze la percentuale rispetto all' anno precedente e superiore ed altre invece è inferiore, cioè è proprio dovuto dall' incidenza dei costi fissi e variabili sul totale l' articolo 6 del decreto legge numero 73 del 2021 a cui previsto delle riduzioni per le utenze non domestiche soggetti a restrizioni o per quelle che sono state chiuse con trasferimenti ministeriali quantificati per il Comune di Noci in euro 131287 da spalmare sulla parte variabile della TARI. L' Amministrazione, dal canto suo, per venire incontro alle utenze non domestiche, ha incrementato tale importo di 152396, portando così l' importo delle riduzioni ad euro 283683,05. Come si evince dall' allegato C,
Si sottolinea che ad alcune categorie di utenze non domestiche è stata prevista una riduzione della parte variabile pari al 100%, mentre per le altre una riduzione pari al 50% si evidenzia anche che le riduzioni e su indicate verranno applicate direttamente senza che le utenze non domestiche interessati presentino apposita istanza. Un ulteriore beneficio è cui quello della scadenza del pagamento del tributo, le scadenze delle rate sono rimaste uguali rispetto all' anno precedente e questo significa che il Comune di Noci anticipa i pagamenti alle ditte fornitrici del servizio, introitando dalle utenze ha soltanto a fine anno. A queste riduzioni si deve si devono sommare le altre riduzioni ed esenzioni già previste negli anni precedenti e riportate nel Regolamento TARI 2021 a agro, il 50%, compostaggio, 30%, eccetera. Infine, un' altra novità in tema di riduzione TARI è quella prevista dalla legge numero 178 del 2020, e precisamente i titolari di pensione maturata in regime di convenzione con l' Italia, proprietari usufruttuari di un' unità immobiliare a uso abitativo non locata o data in comodato d' uso usufruiscono di una riduzione dei due terzi.
La risoluzione del MEF numero 5 barra ADF ha chiarito però alcuni punti 1 e che debba sussistere coincidenza fra lo stato di residenza diverso dall' Italia è lo Stato che eroga la pensione. 2, che per pensioni e regime internazionale deve intendersi una pensione maturata in regime di totalizzazione internazionale e quindi mediante cumulo di periodi assicurativi. In pratica, la pensione percepita deve arrivare da periodi assicurativi maturati in Italia e da quelli maturati all' estero. Ne discende che, nell' ipotesi in cui la pensione sia maturata totalmente in uno Stato estero, non sussiste l' agevolazione.
Sperando di essere stata chiara nell' esposizione e resto a disposizione dell' Assise per ogni chiarimento. Grazie,
Grazie a lei Assessore, vedo che chiede di parlare il consigliere Morea Stanislao, ne ha facoltà, prego grazie.
Solo.
Una considerazione di carattere generale. Dopo questo è un argomento strettamente legato a quello precedente. Ho ascoltato attentamente le osservazioni fatte dall' Assessore e dal Sindaco da dove in maniera chiara si evidenzia che il problema in questo settore non è il cittadino che ha sì un problema, il cittadino che inquina e sicuramente non non ha giustificazione va sanzionato. Chi non si comporta secondo un criterio che è quello della, diciamo che dovrebbe renderci fra i Paesi più evoluti ed anche dal punto di vista, diciamo, comportamentale. Sicuramente chi non si comporta va sanzionato, ma qui non è un problema della foto trappola, qui un problema strutturale, come evidenziava anche il Sindaco prima. Se qui non si trova una soluzione a monte, noi andremo sempre incontro non a migliorare la situazione nell' ambito dei rifiuti. Noi oggi abbiamo in Puglia e io conosco uno per uno per per altre motivazioni, tanti diversi impianti che sono naturalmente tu tutti privati che fra un po' scoppieranno e non avremo più la possibilità di poter conferire. Quindi il problema è strutturale se non ci sono, non c'è un indirizzo politico chiaro e qui noi stiamo discutendo e di noi abbiamo anche un ruolo politico in una fase del genere, cioè abbiamo la necessità di rendere di amplificare questo problema, perché in quarant' anni, come dicevo in un' altra occasione, quando ho iniziato l' attività di insegnante dove ero inserivo con i ragazzi, ne parlavo andando a proiettare una serie di oggi, si chiamano slide, allora si chiamavano allora erano il le diapositive, una diapositiva, una, un pacchetto di diapositive, diceva che l' immondizia una ricchezza lo dicevano il in nel 1976 ma in Italia, tolto delle situazioni particolari in alcune zone d' Italia che hanno preso in seria considerazione dati soluzioni strutturali in Italia, molto spesso, soprattutto il meridione non ha mai preso seriamente in considerazione per dare una soluzione strutturale a questo problema e noi che diciamo dobbiamo dibattere anche dal punto di vista politico, ognuno nelle sedi comunali competenti, non può esimersi da far presente e da portare all' attenzione degli organi competenti che questa problematica, primo, dopo la affrontato, cioè se ogni volta che nasce un progetto, oltretutto, come accennava il Sindaco, oggi ci sono fondi europei su nel settore dei rifiuti. I fondi europei nel settore dell' ambiente in generale sono una quantità enorme. Quindi, se autorizzano i privati,
Come è mai possibile che non è. Non si può trovare una soluzione strutturale per poter individuare forme diverse per poter noi arrivare a una soluzione diversa. Il i Consorzi, diciamo, si è tentato di creare l' ATO, probabilmente lato un ambito molto piccolo. Bisogna ampliare l' atto, quindi bisognerà discutere a livello. Abbiamo si è parlato di unioni di comuni, poi diciamo la Regione ha preso in mano e le competenze sono sempre di più fortemente regionali. Prima erano un po', diciamo la maggior parte delle competenze della Provincia. Oltre oggi la Provincia oltre determinate autorizzazioni, Città metropolitana nel nostro caso la maggior parte sono passati competenza regionale, quindi il in sede di deliberazione di questo tipo. Non possiamo non far presente ai rispettivi nei rispettivi tavoli politici e diciamo di altro tipo la necessità di incominciare, a mettere un punto fermo e poter ripartire su questa problematica particolare. Quindi, l' obiettivo è che oggi l' immondizia è diventata una tassa.
Non quello che dicevamo 45 anni fa che doveva essere una ricchezza all' estero, la Germania il numero 1 in tal senso è incredibile quanta immondizia italiana, per viene lì, quando arrivano, ci prendono a braccia aperte, perché noi conferiamo e paghiamo, ma loro lo trasformano in soldi, non quello che per noi diventa una tassa, quello che per noi diventa un costo per loro è una risorsa. Il mi diceva uno che lavora nell' ambito dei rifiuti, vedere un TIR che arriva con le cartine delle caramelle,
Cioè ve ne fanno organizzano con una tale diciamo precisione, che riescono ad ottenere dei risultati naturalmente ottengono il, ma lo diciamo metallo dalla cartina delle caravelle. Quindi il messaggio è che l' intervento comunico comunque l' astensione. diciamo su questo anche su questo argomento che bisogna incominciare a partire da qualche parte per capire come riorganizzare dove lo riorganizziamo, perché poi ognuno nessuno lo vuole a casa sua, se nascere l' ipotesi di un impianto, però quelli privati che abbiamo a casa nostra,
Diciamo che comunque esistono, allora il privato il può anche far parte di un consorzio pubblico e perché no, se ha le competenze e il privato che ha le competenze, per lo da qualche parte, bisogna partire e bisogna ampliare la base cosiddetti imponibile per poter ridurre i costi al minimo in modo tale che i costi dello smaltimento e non possono essere stra prevalente rispetto a quello del del della raccolta e quindi rispetto a quello del del servizio noi a noi ci produciamo circa, se non ricordo male reminescenze storiche circa 8000 tonnellate di rifiuti più o meno,
Ed ora meno, diciamo complessivamente di questi, a quando non si faceva differenziata si faccia, lo si faceva il 25% al 30%, il 70% dell' indifferenziata e andare a pagare quel salasso dell' ecotassa che noi conosciamo oggi è aumentato notevolmente questa questa parte, ma purtroppo non è stato è stato bilanciata. Un' altra parte, che sono che il costo del servizio, tutta una serie di altri costi aggiuntivi, sono incrementati. Credo che chi ci governa a livello regionale, in modo particolare all' obbligo morale di dare una risposta a qualsiasi cittadino, affinché questa tassa venga ridotto nel minor, diciamo, al minor costo possibile. Per poter fare questo, ripeto, occorre assolutamente una riforma strutturale del del settore. Quindi noi preannunciamo l' astensione. Anche qui vi segnalo che nella distribuzione del del periodo di pagamento dell' imposta abbiamo la seconda rata che va corretta. 30/11/2021, la quarta rata che bisogna aggiungere un 2, che va corretto 28/02/2022 e che il versamento in un' unica soluzione va corretto entro 30/11/2021. Non non me ne vogliate, però non riesco ad astenermi anche a una delibera che magari c' ha delle imperfezioni che se sì, se è possibile, siamo qui anche per poter poterle correggere. Grazie.
Bene, nel frattempo ci sono altri interventi.
Allora, se non ci sono altri interventi.
Prego consigliere vite pronto.
Grazie, Presidente, no, è solo per per continuare il ragionamento che che stiamo che stiamo facendo.
Sui sui tre punti in generale e il punto vero è quello che abbiamo detto che esiste un piano regionale per la, la, l' incremento degli impianti sul territorio che debba sopportare, diciamo, questa ulteriore necessità di smaltimento della raccolta della raccolta differenziata, Piano che, come ha ricordato il Sindaco, prevedeva tante cose, tra cui la, l' ampliamento, appunto, della della raccolta dell' umido presso il, presso gli impianti di Bari, ma anche, appunto, interventi anche di di di privati in zone del territorio pugliese che erano state individuate in rispetto alle quali c'è tutto sembra attualmente attualmente fermo e quindi è il punto è che prima come Comuni avevamo il difetto di non aver fatto la raccolta differenziata, quindi, avere percentuali basse ci hanno spinto ad incrementare in maniera importante la raccolta differenziata. Oggi abbiamo il vero problema, appunto quella del dell' impianto e dell' impiantistica. Su questo, secondo me, è la politica, deve in un certo senso dare delle delle risposte. Le risposte possono essere due o noi mettiamo in piedi veri impianti pubblici di smaltimento dei dei rifiuti, perché questi con delle tariffe, ovviamente.
Ben determinate possono drenare appunto il un po' più può. Possono determinare una riduzione delle tariffe anche da parte dei privati, oppure si deve dare la possibilità ai privati di incrementare la propria capacità di smaltimento di dei rifiuti? Faccio faccio un esempio che sicuramente in molti saprete ad Altamura il famoso ragno è una struttura che ha la finalità appunto dello smaltimento del del del dell' umido, ma è bloccato da ormai anni anni. 1000 e forse non so da quanto da quanto tempo è bloccato è quella sarebbe una struttura, ad esempio, che ha portato già.
Già in uno stato avanzato di realizzazione dell' impianto, ma è totalmente bloccate. Avrebbe una capacità di tutto rilievo, almeno per il ter, il territorio circostante, avendo visto un po' anche queste queste aziende da vicino. Credo che da questo punto di vista una scelta vada finalmente compiuta in maniera in maniera chiara.
E su questo ecco l' ambito regionale e l' ambito che deve dare delle delle risposte. Io prima provocatoriamente, dicevo, ma mai la verità, cioè il Governo ormai di questo, di tutta questa materia, è tutto in mano alla Regione. Noi prendiamo atto di tariffe e tasse che vengono imposte ai cittadini, assumendoci la responsabilità politica di dire al cittadino che l' incremento della della tariffa quest' anno del 7%, del 3%, del 2%, del 10%, quando poi non abbiamo la gestione complessiva del ciclo completo dei rifiuti, quindi o viene data ai Comuni la possibilità di organizzarsi per il meglio e quindi avere anche la possibilità, appunto, di capire come gestire la questione impiantistica oppure la materia, secondo me tutta per intero debba essere trasferite alla Regione, assumendosi la Regione stessa. La responsabilità politica di avere poi l' interlocuzione con i cittadini quando si deve trattare poi di imporre la tassa e gli aumenti relativi. Noi possiamo vigilare sul corretto smaltimento, poi sul corretto raccolta dei e dei rifiuti ma di più. Non possiamo fare un settore. Peraltro, e chiudo il mio intervento perché volevo soltanto precisare delle cose un settore che, se se se lo si va a guardare al suo interno è pieno di 1000 problemi perché le interdittive antimafia rispetto alle alle aziende che di questo di questa materia si occupano e all' ordine del giorno e moltissime aziende sono fallite a seguito di interdittive antimafia, è molto interdittive, antimafia, se posso dirlo, non dipendono neanche tanto dall' azienda stessa, ma quanto dal meccanismo, perché mi spiego ancora molto interdittive nascono dal fatto che alcuni dipendenti, so che vengono assunti da queste aziende sono vicini ad ambienti ovviamente malavitosi, ma molti di questi dipendenti l' azienda non se li sceglie, se li ritrova quando si deve assumere l' impegno di portare a termine l' appalto perché vengono trasferiti assieme a, diciamo, alla all' appalto, anche questi dipendenti, rispetto ai quali poi non possono le aziende, fare assolutamente assolutamente nulla è molto interdittive sono partite sulla base su queste basi, su queste basi giuridiche e molte aziende poi hanno dovuto fare i conti, appunto con situazioni di crisi di profonda crisi, perché l' interdittiva antimafia equivale a bloccare completamente l' azienda, il suo e il suo funzionamento, checché se ne dica sulla gestione, insomma, di di queste di questi commissariamenti che poi vengono vengono fatti, quindi il settore è di una complessità impressionante nell' arco dei di di pochi anni in questa Regione noi abbiamo avuto fallimenti a raffica di aziende anche che hanno girato, diciamo in questo e in questo Comune quindi gli operatori sono diminuiti la gli impianti pubblici non sono in grado di sostenere alcunché e i privati ovviamente quelli che sono rimasti fanno i conti con 1000 e 1000 difficoltà, quindi la materia è complicata. Secondo me, continuare ad avere una gestione frammentata tra 1000 Comuni della della Regione. Non non capisco che senso che senso possa continuare ad avere grazie. Ovviamente il nostro voto è un voto favorevole.
Bene, grazie Consigliere Pontone per il suo intervento, mi chiede di parlare il Responsabile del Settore, Ragioneria al dottor Antonio Palma ne ha facoltà, prego, grazie Presidente.
Il mio intervento è solo e semplicemente per dare dei dei numeri su una comparazione dei dati tra 2018 19 20 21. La normativa l' anno scorso ci diceva, per quanto riguarda il PEF 2020, di prendere come riferimento di base il 2019, e così è stato fatto.
Quando siamo andati a validare il PEF 2020 che l' abbiamo fatto ricordo a marzo 2021, il PEF 2020 è stato comparato con quello del 2019. Cerco di spiegarmi meglio. I due dati erano completamente diversi. Io ho fatto la stampa del di quello che abbiamo fatto del pezzo del 2020, dal quale emerge questa situazione che avevamo 2 milioni 896 come PEF, 2019 2 milioni 984 come testo 2020, adeguando però il periodo 2020 al 2019 in cui risultava un differenziale di va di 87000 euro, su cui l' abbiamo suddiviso in tre anni per 29119,
Mi sono divertito a fare una comparazione 2022 mila 21 se vedete, nella delibera, nella proposta di delibera 23 c'è uno specchietto su cui arriviamo al dato finale di tre milioni zero 71, cioè in pratica.
La tariffa riconosciuta più gli extracosti, meno il contributo MIUR, abbiamo tre milioni zero 71. Se la stessa comparazione io la faccio con il pezzo 2020 abbiamo dei dati diversi, cioè il 2020. Avevamo tre milioni zero, 28 come tariffa complessiva, gli extracosti erano 53 miei, quasi 54000 euro meno il costo MIUR 10000 euro,
Esce il risultato finale è questo DEF 2023 milioni 0 72 e 2021, tre milioni zero 71. Questo lo dico solo e semplicemente per arricchire per dare dei numeri, perché ho sentito aumenti del 7% all' incirca l' aumento effettivo, dovendo andare a comparare ancora una volta la comparazione del dato 2025. Secondo il 2019, con il 2021 l' incremento percentuale in valore assoluto all' incirca si aggira sul 3%, poi, naturalmente, le pesature tra.
Cioè, se io prendo il dato 2002 milioni 984 174000 del PEF 2020, però basato sulla comparazione 2019.
E il PEF 2021 di tre milioni zero 71, facciamo una percentuale e questo in valore assoluto, dopodiché le pesature sul discorso all' interno delle utenze cambiano perché potremmo avere degli aumenti leggermente superiori o inferiori, perché tra costi fissi e costi variabili abbiamo delle differenze, anche significativa,
Grazie.
Grazie, dottor Palma per questi ulteriori chiarimenti.
Quindi colgo l' occasione per dire che anche questo argomento è passato dalla Commissione sviluppo economico.
Se non ci sono altri interventi passiamo alla votazione del quarto punto, siamo in votazione, vi invito i Consiglieri a prendere posto.
Passiamo alla votazione del quarto punto posto all' ordine del giorno Approvazione delle tariffe per l' applicazione della tassa sui rifiuti 2021. Diamo per letto tutto il narrativo di delibera.
E passiamo al display, alla al deliberato,
Dove il Consiglio comunale delibera di dare atto che la presente che le premesse sono parte integrante e sostanziale del dispositivo della presente deliberazione di approvare per i motivi espressi in premessa, le tariffe della TARI da applicare nell' anno 2021, di approvare gli allegati alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale della del presente de del presente deliberato,
Di dare atto che per le missioni della TARI ordinaria si applicherà esclusivamente per l' anno 2021, l' abbattimento percentuale sulla quota variabile della tariffa alle categorie di utenze non domestiche maggiormente interessate dalle misure restrittive, come individuate nell' allegato C, di dare atto che la presente deliberazione sarà trasmessa al Ministero dell' economia e delle finanze in conformità alle disposizioni indicate in premessa nel rispetto delle tempistiche e delle modalità dettate dalla normativa vigente con pubblicazione sul sito informatico del Ministero medesimo.
Passiamo alla votazione la votazione aperta.
La votazione è chiusa, esito della votazione.
Presenti 14 votanti, 14 favorevoli, 9 astenuti, 5 il dispositivo di delibera è approvato.
Il Consiglio approva, passiamo alla immediata eseguibilità, sempre ai sensi dell' articolo 134, comma 4 del Testo unico degli enti locali.
La votazione aperta.
La votazione è chiusa presenti 14 votanti, 14, esito della votazione, 9 favorevoli e 5 astenuti, il provvedimento è anche immediatamente eseguibile.
Passiamo adesso al quinto punto posto all' ordine del giorno Regolamento per la disciplina della tassa sui rifiuti TARI 2021 sostituzione precedente regolamento.
Invito il l' assessore a relazionare, prego, invito il Vicepresidente a sostituire immigrati.
Grazie Presidente.
Prima di parlare del regolamento TARI, dobbiamo comprendere bene il tenore del decreto 116 2020 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 03/09/2020 ed è entrato in vigore 01/01/2021, il decreto 116 2020, spesso indicato da solo in realtà fa parte di un pacchetto che aveva già preso le mosse con disposizioni normative precedenti di almeno diversi mesi.
Siamo ancora agli inizi perché, in effetti, la decretazione di settembre 2020, costituita dal 116 e dal 121 sulle discariche.
È soltanto quella che a sua volta dà avvio a una fase successiva, che avremo nei prossimi mesi e che contribuiranno ancora a stravolgere tutto l' assetto del testo unico ambientale e non solo proprio di tutto, il panorama normativo ambientale italiano.
Si tratta di disposizioni frutto del necessario recepimento delle normative comunitarie che vogliono che si passi da un' economia lineare a un' economia circolare.
È importante, prima di passare in rassegna i punti 9 lotti dal decreto 116, pensare a una sorta di bussola di criteri seguiti dal legislatore per eseguire questo pacchetto ambientale e il concetto stesso di economia circolare, cioè se dovessimo dire in due parole di cosa stiamo parlando e quindi qual è l' impatto preciso del 116 e delle altre norme sul sistema generale cosa dovremmo dire?
Ci sono due o tre punti che il legislatore ha scelto di seguire per attuare questo pacchetto.
Intanto per riagganciarci con le tematiche degli impianti che parlavano.
Prima, il Consigliere Morea e il Consigliere Pontone.
Vorrei ricordare che nel luglio 2020 abbiamo avuto delle disposizioni che hanno inciso anche sulla durata dei procedimenti amministrativi, perché una delle preoccupazioni del legislatore è stata quella della ottimale distribuzione degli impianti del territorio per evitare l' impatto conseguente sui trasporti troppo lunghi, anche all' estero.
Con pesanti emissioni di CO 2, in violazione del principio di prossimità dal luogo di produzione dei rifiuti al luogo di effettivo S-Bahn smaltimento recupero e viene uno degli aspetti che prende in considerazione questo decreto è quello di cercare di semplificare alcuni dei procedimenti amministrativi e lo fa contraendo la durata massima di alcuni procedimenti, in particolare del procedimento di verifica di associa a soggetti assoggettabilità a VIA e questo dovrebbe probabilmente contribuire nel futuro ad avere delle decisioni e delle amministrazioni più snelle e quindi più rispondente all' interesse pubblico e avere una dotazione impiantistica sia né per gli impianti di recupero che di smaltimento possibilmente più capillare su tutto il territorio nazionale senza andare a portare il rifiuto addirittura all' estero.
Questo è un primo aspetto. Il secondo aspetto è quello più annoso che si potrebbe riassumere in una domanda rifiuto o non rifiuto, cioè se il concetto è che bisogna fare in modo di passare da un' economia lineare a un' economia circolare, cercando di attuare degli strumenti per far sì che un bene torni in tutto in parte e a determinate condizioni, nel ciclo dell' economia. Allora bisogna interrogarsi sulla bontà delle definizioni di rifiuto di cui all' articolo 183 del testo unico ambientale e per esempio, sulla definizione di sottoprodotto, che, come sappiamo, non è stata cambiata dal legislatore, ma che nella pratica è abusata in alcuni flussi commerciali.
È un fenomeno che, economicamente parlando, sarebbe più utile agevolare, ma ci si ritrova di fronte al classico caso di vuoti normativi lasciati volutamente o involontariamente dal legislatore, che in realtà guarda con sfavore modifiche forti di questo tipo, ma che invece, con una disciplina più a maglie grandi, tenderebbero aggiungere proprio quegli obiettivi di transizione ecologica.
Un altro impatto della nuova normativa l' abbiamo avuto col decreto 116 in materia di formulari viene eliminato il Sistri e sull' onda del concetto di tracciabilità, di rifiuto si va verso i registri dematerializzati, ossia informatizzati, quindi siamo di fronte a cambiamenti epocali di non ritorno.
Il decreto 116 ha riformato il concetto di rifiuto e in molti tra comuni enti gestori del servizio di raccolta differenziata e utenze singole, intese proprio nella loro individualità, soprattutto non domestiche, hanno sottovalutato l' entrata in vigore del decreto che, ricordo, è stato pubblicato già con la Gazzetta ufficiale di settembre ed è entrato in vigore 01/01/2021, facendo rimanere tutti spiazzati a causa del capovolgimento totale della definizione della parola. Rifiuto per cui un fatto che tecnicamente formale ha di fatto avuto un' incidenza profonde significativa in sede pratiche operativa per tutti gli operatori.
In materia ambientale, appunto.
Per i Comuni che avevano la potestà regolamentare da me emanare un regolamento teatri con un certo potere discrezionale, andando quando andavano a qualificare un rifiuto speciale come assimilato le urbano e che ora si ritrovano con un dettato normativo ope legis che fa una chiara distinzione tra rifiuto urbano è rifiuto speciale per gli enti gestori del servizio di raccolta che ora vedono questa normativa impattare sui flussi di quelli che sono i rifiuti in ingresso negli impianti e quindi sono costretti a rimodulare quelle che saranno le raccolte stesse con conseguente aggiornamenti in tutti i sistemi e incidenza di costi. Ma entriamo nel dettaglio.
Se prendiamo il Regolamento TARI, il nuovo regolamento TARI all' articolo 2 ci dà la definizione di rifiuto, la definizione e la classificazione dei rifiuti urbani e speciali è disciplinata dalle disposizioni del decreto legislativo 152 Codice ambientale modificato, appunto, come vedete dal decreto legislativo 116 2020 e successive modificazioni e integrazioni al punto all' articolo 4, poi passa immediatamente a spiegare qual è ora il presupposto per l' applicazione del contributo andando a fare una detta distinzione delle utenze domestiche e delle utenze non domestiche intendendo per un tempo di utenze domestiche tutti i locali destinati a civile abitazione e loro pertinenze mentre per utenze non domestiche tutti i restanti locali aree soggetti al tributo, tra cui la, le attività commerciali artigianali, industriali professionali e le attività produttive in genere questo si aggancia con l' articolo 9.
Perché questo perché l' articolo 9, ora dice le utenze non domestiche possono conferire al di fuori del servizio pubblico i propri rifiuti urbani, previa dimostrazione di avervi avviati tutti al recupero mediante attestazione rilasciata dal soggetto che effettua l' attività di recupero dei rifiuti stessi. Le utenze non domestiche che conferiscono al di fuori del servizio pubblico tutti i rifiuti urbani prodotti e che dimostrino di averli avviati al recupero mediante attestazione rilasciata dal soggetto che effettua l' attività di recupero, non sono tenuti alla corresponsione della quota variabile del tributo. La scelta di conferimento al di fuori del servizio pubblico deve essere vincolante per almeno cinque anni e deve essere presentata la seguente documentazione, una relazione di stima dei quantitativi copia del contratto con la pura l' operatore privato, attestazione del legale rappresentante dell' operatore privato e delle modalità di recupero dei rifiuti.
Ora, qui e capite che c'è è stata aperta una finestra per le attività non domestiche che per quest' anno, limitatamente all' anno 2021 e lo dice lo stesso Regolamento, alla pagina successiva, la comunicazione da parte delle utenze non domestiche per rivolgersi all' esterno doveva essere presentata entro il termine del 31/05/2021 con effetto dal 01/01/2022 se non erro all' ufficio sono arrivate.
3 4 domande, pochissime di di utenze non domestiche interessate a chiedere l' intervento di società esterne, quindi questa è una delle novità, poi l' altra novità è quella legata all' articolo 9.
No, scusate all' articolo 8.
Produzione di rifiuti speciali, riduzioni superficiaria nella determinazione delle superfici e dei locali e delle aree scoperte, assoggettabile la TARI, non si tiene conto di quella parte delle stesse dove si formano in via continuativa e nettamente prevalente rifiuti speciali al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese. I relativi produttori si intendono per rifiuti speciali e rifiuti della produzione dell' agricoltura, della selvicoltura, della pesca, delle foto delle fosse settiche, ivi compresi i fanghi di depurazione, i veicoli fuori uso o i rifiuti da costruzione e demolizione. Sono altresì rifiuti speciali i rifiuti prodotti dalle attività connesse a quelle agricole, di cui all' articolo 2135 del Codice civile.
Ora, in buona sostanza, i Comuni adesso non possono parlare più di assimilazione. Abbiamo capito che questo decreto legislativo ha individuato quelle, diciamo le e categorie 20, le famose categorie 20 sono le attività industriali che producono di rifiuti dalla loro linea di produzione. Do devono necessariamente procedere al conferimento del rifiuto. Presto, rivolgendosi a delle società specializzate, cosa ha fatto l' amministrazione? L' amministrazione ha convocato, ha informato tutte le categorie 20 Mannucci ce ne sono circa 11, con una convocazione a creato la posti ha dato la possibilità di un incontro format anche di con esperti, per poter mettere a conoscenza che, a partire dal 01/07/2021, l' analita procederà con il ritiro dei cassonetti. Per questi diciamo rifiuti che adesso ormai sono qualificati, come come speciali e non assimilati al all' urbano.
A dire il vero, sono arrivate delle richieste da parte di alcuni di queste categorie eventi e l' amministrazione che chiedevano una proroga, e abbiamo già concesso con l' ufficio ambiente una proroga per questo tipo di attività per fino al 12/07/2021. Quindi, come come potete comprendere, c'è uno stravolgimento totale su tutti i fronti con questo decreto 116 2020 che mette in difficoltà sia i Comuni che l' ente gestore che si occupa della raccolta dei rifiuti, ma anche le utenze, e quindi devono essere fatte da parte di ognuna di queste categorie, le dovute valutazioni del del caso per dirne una. Le utenze non domestiche che decidono di non conferire più al servizio pubblico di raccolta che l' hanno fatto entro 31/05/2020, comunque partirà avrà efficacia dall' anno prossimo. C'è la possibilità, nonostante c'è un vincolo contrattuale di cinque anni di per queste utenze di poter rientrare a conferire al se fare un' istanza al Comune, eventualmente per rientrare nel conferma di conferire al servizio pubblico, ma questo rivarrà a discrezione del dell' ente comunale. rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento. Grazie,
Grazie Assessore Martellotta, ci sono altri interventi.
Consigliere Morea, prego.
Perché ne abbiamo ampiamente discusso il solo per dichiarazione di voto, confermando che anche su questo argomento la la esprimiamo il voto di astensione.
Grazie, consigliere, morìa.
Siamo in votazione,
I consiglieri di prendere posto.
Grazie Presidente.
Prego.
Poi volevo.
Scusate allora passiamo alla votazione del quinto punto posto all' ordine del giorno Regolamento per la disciplina della tassa sui rifiuti TARI 2021 sostituzione precedente regolamento.
Diamo per letto il narrativo, il dispositivo di delibera e passiamo invece alla votazione della delibera il Consiglio comunale delibera di dare atto che le premesse sono parte integrante sostanziale del dispositivo della presente deliberazione.
Di sostituire il vigente Regolamento sulla TARI approvato con deliberazione dell' organo consiliare numero 30 del 30/09/2020, con il nuovo regolamento allegato alla presente deliberazione, per farne parte integrante e sostanziale e che lo stesso, ai sensi dell' articolo 53, comma 16, della legge numero 388 2000 come modificato dall' articolo 27, comma 8 della legge numero 4 e 48 2001 produce effetti dal 01/01/2021.
Di dare mandato al responsabile del Settore economico Finanziario tributi di procedere alla pubblicazione sul sito istituzionale del novellato,
Regolamento per la disciplina della tassa sui rifiuti, TARI contestualmente alla pubblicazione della presente stante l' urgenza di rendere nota la sostituzione.
Di trasmettere telematicamente la presente deliberazione e l' allegato regolamento al Ministero dell' economia e delle finanze ai sensi e per gli effetti del coordinato disposto di cui al vigente articolo 13, comma 15, comma comma 15 e comma 15, serietà,
15 ter del decreto legge 06/12/2011 numero 201, convertito dalla legge 22/12/2011 numero 214.
Quindi passiamo alla votazione del quinto posto punto posto all' ordine del giorno, la votazione aperta.
Allora, esito della votazione la votazione è chiusa, presenti 13 votanti, 13.
Favorevoli 8 5, gli astenuti.
Il Consiglio approva passiamo adesso alla votazione per la immediata eseguibilità, ai sensi dell' articolo 134, comma 4 del Testo unico degli enti locali.
La votazione è aperta.
Sono diminuiti presenti no, ecco presenti 13 votanti, 13.
Esito della votazione, Segretario, allora o favorevoli, 8 e 5 astenuti, il provvedimento è anche immediatamente eseguibile.
Grazie, passiamo adesso al sesto punto posto all' ordine del giorno riconoscimento debito fuori bilancio ex articolo 194, comma 1, lettera a, del decreto legislativo, due, sei, sette del 2000 sportelli Giovanni Comune di Noci.
Passo la carta del Sindaco,
Invito il Sindaco a relazionare grazie.
Sì, qui siamo.
Di fronte al riconoscimento di un debito fuori bilancio per un totale di 1871 euro virgola 54 che riviene dalla notifica di un decreto ingiuntivo numero 95 del 2001 che il giudice di pace del Comune di Putignano ha fatto nei riguardi del nostro Comune.
E la la vicenda sostanzialmente, risiede in un ricorso amministrativo presentato dal signor Giovanni sportelli in qualità di Procuratore della madre, per poter ottenere il rimborso di quanto erroneamente versato a titolo di tribuni tributi locali per i buoi TASI negli anni che vanno dal 2018 al 2020, nel mentre erano in corso sostanzialmente.
La la il procedimento per tentare di addivenire al rimborso. C'è stato sostanzialmente notificato il decreto ingiuntivo e quindi come tale deve essere riconosciuto come debito. C'è questo debito è fra quelli che devono essere portate all' attenzione del Consiglio comunale per il riconoscimento come debito fuori bilancio e naturalmente anche questa delibera, come tutte le altre, devono essere doverosamente trasmesso alla Corte dei Conti perché, trattandosi in particolar modo anche di un atto amministrativo che attiene, risiede in un Mecca in un procedimento tendente ad ottenere il rimborso di quote erroneamente versate. Naturalmente, ove ci dovessero essere i presupposti e la Corte dei Conti ci dirà se ci sono responsabilità e a chi naturalmente devono essere addebitate.
Prego Consigliere Modena, ne ha facoltà di solo per dichiarazione di voto, come in coerenza con quello che è stata la posizione in passato, che sappiamo bene che i debiti vanno onorati, ma in qualche occasione abbiamo assunto un atteggiamento di voto, di astensione o in caso particolare contrario laddove si evidente evidenziavano adempimenti mancati adempimenti in maniera diciamo molto evidenti che o degli uffici o chi doveva sovrintendere in questo caso e quindi abbiamo votato contro. Quindi riteniamo che non ci siano le condizioni e il debito è dovuto e quindi preannunciamo il voto favorevole.
Di prenotare al prefetto, grazie, prego, consigliere d' Angelo.
Anche questa volta, in coerenza, come le altre volte, il nostro Gruppo esprime voto favorevole al riconoscimento del debito fuori bilancio, precisando, come ha già fatto il Collegio dei Revisori dei Conti, che ringrazio a nome di tutto il Gruppo per il lavoro svolto, la valenza che la delibera consiliare non è quella di riconoscere la legittimità di un' obbligazione già validata in siede già giudiziaria ma ha una funzione giuscontabilistiche individuabile nella salvaguardia degli equilibri di bilancio.
In modo da impedire il maturare di ulteriori interessi e spese legali. Grazie.
Allora vedo che si è prenotato il Consigliere, Vito Blanton, e ne ha facoltà, prego Consigliere.
Grazie Presidente, un intervento velocissimo e ovviamente il voto mio personale credo appunto di tutta la maggioranza, è favorevole rispetto a questo. A questo provvedimento, però, devo personalmente esprimere ancora una volta una perplessità grossa su su questi debiti fuori debiti fuori bilancio perché onestamente non si capisce come mai gli uffici, almeno da dal provvedimento che ho letto come mai dobbiamo aspettarci un decreto ingiuntivo per restituire delle somme che la,
L' utente ha erroneamente versato e che ha peraltro chiesto, di cui ha chiesto la alla restituzione. Mi sarebbe piaciuto, diciamo così, che l' ufficio su questo avesse un minimo di attenzione nel rispondere prontamente rimborsare le somme piuttosto che a costringere, appunto anche un cittadino a dover.
Vedersi riconoscere questo diritto perché è un diritto, perché se sarebbe un' appropriazione indebita da parte del nostro del nostro Comune, ecco no, non ne capisco il senso di del del fatto che si sia dovuto ricorrere ad un' azione giudiziaria per il riconoscimento di questi di questi importi. Tuttavia, manifestando sempre perplessità sulla gestione complessiva, diciamo di di di tutti i debiti fuori.
Fuori bilancio. Ovviamente il nostro voto è mio personale e il modo vuoto, la maggioranza è favorevole rispetto al provvedimento. Grazie.
Aspettate un attimo.
Prego, chiede di parlare il consigliere Guagnano, prego, Presidente no, condividevo, condivido le perplessità del consigliere Prantoni, mi ha anticipato solamente perché, entrando nel merito della questione quasi perpetuo di nuovo, forse è sfuggito a qualcuno non rispondere alle alle PEC che i cittadini fanno nel richiedono. Questa richiedere questo che hanno fatto nel richiedere questo rimborso, perché in sostanza noi paghiamo 1804 euro, se avessimo paura se avessimo pagato in tempi dovuti quando il l' utente che ha chiesto il rimborso sicuramente avremmo risparmiato per la precisione 666 euro e 54. Comunque voterò a favore perché forse c'è stato, però ripeto ancora una volta che bisogna mettere attenzione molta attenzione quando arriveremo a debiti fuori bilancio. Speriamo di no a debiti fuori bilancio che hanno un importo consistente.
Bene, grazie Consigliere Magnano, mi chiede di intervenire, non so se ci sono altri interventi prima di passare la parola al responsabile del settore, dottor Palma.
Non ci sono altre richieste di intervento, prego.
Dottor Palma, grazie Presidente,
È doveroso da parte mia spiegare un po' l' iter come funziona il discorso dei rimborsi.
Da quel.
Allora adesso senta che.
Allora 14 e 15/12.
È arrivata un' istanza, sono state girate l' istanza per il discorso del rimborso per quanto riguarda gli anni Duemila 18 2020 di un F 24, in cui avevano sbagliato il codice comune,
L' iter funziona in questa maniera, non si è risposto alla pecca per un semplice motivo consigliera, perché dovevamo controllare.
Se quel versamento effettivamente è stato fatto, cioè mi spiego meglio, dovevamo andare a prendere l' F 24, come è già successo in altre altre volte l' F 24, che ci manda l' Agenzia delle Entrate, siccome l' Agenzia delle entrate noi abbiamo,
Ce li manda in cumulo, quindi dovremmo andare a vedere il periodo in cui di versamento e andare a trovare l' F 24, di cui il contribuente.
Diceva di aver pagato i tempi tecnici, se andiamo a vedere 14 15/12 con la data del di emissione del decreto ingiuntivo su cui l' ufficio non sapeva niente.
Su cui l' ufficio ripeto non sapeva niente, sono stati molto ristretti, poi il giudice di pace ha dato, io ho letto la motivazione, quindi siamo in presenza di una, non voglio qua a sindacare il discorso. La sentenza del giudice di pace però ha dato ha detto che siamo in presenza di un debito certo liquido ed esigibile sulla base di un F 24 presentato dal contribuente, senza avere di fatto la prova contraria che è quella dell' agenzia delle entrate.
Questo era per dovere di cronaca, perché gestiamo tanti rimborsi ed altri ne sono stati fatti. Però, nel merito di questo tipo di discorso diciamo che si sono accavallati tanti tutta una serie di situazioni che l' ufficio non era a conoscenza,
Grazie, dottor Palma, per un ulteriore chiarimento dato al Consiglio relativamente al questo debito fuori bilancio, se non ci sono altri interventi.
Passiamo alla votazione del punto 6 riconoscimento debito fuori bilancio, ex articolo 194, comma 1, lettera e decreto legislativo, due sei, sette del 2000 sportelli Comune di Noci.
Diamo per letto il narra la narrativa di delibera e passiamo alla votazione del dispositivo di delibera. Quindi, il Consiglio comunale delibera di richiamare la premessa quale parte integrante e sostanziale del presente atto di procedere ai sensi dell' articolo 194, comma 1, lettera a, del decreto legislativo, due, sei, sette per le motivazioni indicate in premessa al riconoscimento della legittimità dell' oggettivato debito fuori bilancio per un importo complessivo di euro 1871,54 da impegnarsi sul capitolo 124 del bilancio di previsione 2021 2023 annualità 2021 e da finanziarsi attraverso fondi propri di bilancio di dare atto che non vengono alterati gli equilibri di bilancio né si incide sul rispetto dei vigenti vincoli di finanza pubblica, che coincidono per effetto della legge di bilancio. 2019 legge 30/12/2018 numero 245 articolo 1, comma 819 con gli equilibri ordinari disciplinati dall' armonizzazione contabile decreto legislativo 118 del 2011 del testo unico degli enti locali di dare atto che sono rigorosamente rispettati il pareggio finanziario e tutti gli equilibri di bilancio.
Di autorizzare il Responsabile del Settore Affari generali ad esecuzione del presente provvedimento alla liquidazione della posizione debitoria così sopra riconosciuta.
Di trasmettere il presente atto deliberativo alla Procura della Corte dei Conti Regione Puglia ai sensi dell' articolo 23, comma 5, della legge della legge numero 189 del 2002, di trasmettere il presente provvedimento al Tesoriere comunale e, ai sensi dell' articolo 116, comma 1, del decreto legislativo 2 6 7 del 02/06/2000.
Quindi passiamo alla votazione.
Votazione aperta.
La votazione è chiusa.
Esito della votazione presenti 13 votanti, 13, favorevoli, 13 all' unanimità, il Consiglio Comunale approva.
Passiamo adesso alla votazione della immediata eseguibilità, sempre ai sensi dell' articolo 134, comma 4, del decreto legislativo, due, sei, sette del 2000.
E alla votazione aperta.
La votazione è chiusa esito della votazione presenti 13 votanti, 13.
Favorevoli 13 il Consiglio Comunale approva anche la immediata eseguibilità.
Passiamo adesso al settimo punto posto all' ordine del giorno, recesso risoluzione della convenzione di cui alla delibera consiliare numero 72 del 28/06/2019 avente per oggetto convenzione gestione associata, servizio, giudice di pace di Putignano, invito il Sindaco relazionale, grazie.
Grazie Presidente.
La questo atto deliberativo riguardo, appunto, come è stato annunciato, il recesso e la risoluzione della convenzione di cui alla delibera consiliare numero 72 del 28/11/2019 con quell' atto, con quell' atto deliberativo, questo Consiglio approvò quello che era lo schema di convenzione che andava a regolare i rapporti fra i Comuni che andavano a costituire una nuova circoscrizione dell' ufficio del giudice di pace dal punto di vista territoriale derivante dall' accorpamento.
Delle Circoscrizioni che in un primo momento facevano riferimento a Noci per quanto riguarda la competenza territoriale, anche su Alberobello e Locorotondo e Putignano con competenza, anche con riferimento ai Comuni di Castellana editori,
E voglio ricordare a tutti quanti che noi abbiamo da subito, in una fase di prima applicazione di quella che era la norma che ha previsto la chiusura di tutti gli uffici del giudice di pace e la possibilità in capo ai Comuni eventualmente di mantenere questo servizio di giustizia di prossimità facendosi integralmente carico delle spese sia di natura diciamo, logistica, sia con riferimento alla fornitura.
O meglio ad assicurare il personale in numero e per qualifiche idoneo. A poter, diciamo, portare avanti il lavoro. Quello è stato uno dei primi atti che, come Amministrazione nel 2013, abbiamo fatto nel senso che c' era già stata un' ipotesi sottoscritta dal dall' allora commissario prefettizio Minervini che in qualche maniera diciamo, portava la possibilità che la sede del giudice di pace fosse unica presso il Comune di Putignano. Noi all' epoca diciamo, facendoci integralmente carico delle spese sia di natura diciamo strutturale, sia con riferimento poi alla intervenuta e ulteriore modifica della normativa di riferimento che metteva totalmente in capo ai Comuni sedi dell' ufficio del giudice di pace o dei Comuni che facevano parte dalla della Circoscrizione anche della, diciamo così, della possibilità di fornire il personale perché in un primo momento l' ufficio del giudice di pace, anche nelle sedi distaccate al personale proprio del Ministero di grazia e giustizia.
Nel 2019, anche sulla base di alcuni ragionamenti che, diciamo, prevedevano la possibilità di poter meglio ripartire anche fra i comuni. Alcuni servizi si è addivenuti, diciamo la possibilità e abbiamo fatto una nota congiunta il sindaco di Putignano e naturalmente io, come Sindaco di Noci come sede dell' ufficio del giudice di pace, chiedendo al Ministero che fosse in grado in un' unica circoscrizione con la delibera del 2019, appunto, noi approvammo lo schema di convenzione. All' interno dello schema di convenzione erano ripartiti i costi complessivi per il funzionamento dell' ufficio del giudice di pace che, per quanto riguarda il Comune di Noci.
Partendo da una ripartizione fatta per abitante assommano a circa 30000 euro 9500 euro. Ora, così come preannunciato nella fase di approvazione del bilancio di previsione e anche memore un po' di quella che era stata la mi ricorda un po' la discussione quando parlammo di di questa diciamo di questa possibilità. Io ho già detto in fase di approvazione del bilancio e ho ripetuto correttamente ai colleghi degli altri Comuni, diciamo per tempo, manifestando quella che era un indirizzo verso il quale si stava andando e anche in un incontro a cui ho partecipato qualche giorno fa.
Presso la sede dell' ufficio del giudice di pace, alla presenza del Presidente e di tutta un' altra serie di avvocati che fanno parte della Associazione dei degli avvocati che afferiscono appunto all' ufficio del giudice di pace, quindi di questo territorio, ho spiegato che le ragioni per il quale si propone e stiamo proponendo di recedere dalla convenzione sono ragioni che risiedono essenzialmente ed esclusivamente in quella che è un' azione di razionalizzazione delle spese che siamo necessitati a fare.
Così come ho anche annunciato, in fase di approvazione del bilancio di previsione, questo solamente uno dei primi atti e abbiamo da ragionare a scadenza di della gestione di alcuni importanti servizi come quello dei dei parcheggi a pagamento, oggi noi diamo all' azienda un aggio ma rispetto a quello che potrebbe essere anche un miglioramento del servizio maggior introito un ragionamento va fatto, ci sono alcuni servizi che negli anni scorsi sono stati esternalizzati esternalizzati. La gestione delle buste paga la gestione anche di certe attività,
Con riferimento alla riscossione coattiva, cioè siamo oggi necessitati a fare una scelta che, come ho avuto modo di spiegare, fra quelle che sono le attività che in maniera ineludibile e soprattutto in forza di norme di legge e noi siamo obbligati a farlo.
E i servizi che siamo obbligati ad arrecare essenzialmente attengono all' ambito sociale, a quelle che sono la realizzazione dei nostri programmi e una scelta di razionalizzazione della spesa riguardo ad alcuni servizi o che chiaramente riguardano sempre i cittadini che però diciamo così non sono funzioni proprio proprie dell' ente ma sono funzioni che l' ente diciamo si incarica e si carica di poter erogare diciamo, avendone la possibilità, non abbiamo fatto e non ho fatto mistero, diciamo in questa Assise che la chiusura dell' ultimo bilancio di previsione, che ha visto notevolmente impegnati, sono state fatte alcune importanti, anche tagli con riferimento proprio ad alcuni servizi la cui responsabilità e di erogazione è propria.
Per cui questo primo atto diciamo così, ma nell' ottico pro, nell' ottica proprio di cominciare sulla parte della spesa corrente e questo va chiarito i soldi che noi diciamo dobbiamo necessariamente versare al funzionamento dell' Ufficio del Giudice di Pace che, secondo quello che un conto complessivo delle spese costa 131000 euro l' anno a questi comuni,
131000 euro, di cui una parte rilevante, diciamo, attiene anche al personale che deve essere, come ho detto, per quantità e qualità idoneo a svolgere le mansioni e l' altro giorno diciamo nella interlocuzione che ho avuto anche con gli avvocati ho spiegato che,
Proprio sul personale si gioca uno dei paradossi di di di questa vicenda, nel senso che noi abbiamo oramai come ente locale non non che gli enti locali sono, diciamo, gli enti su cui negli ultimi vent' anni sono state fatte tutte le politiche di risanamento della spesa pubblica, giusto per dire alcune delle delle cose che sono state immaginate anche il numero della riduzione dei componenti dei Consigli comunali.
Era ed è stato adottato nell' logica nella logica del contenimento della spesa pubblica, ora io devo dire che, al netto del deficit di democrazia, avendo meno quattro Consiglieri in meno rispetto no anche a alle consiliature.
Fino al 2013 il risparmio di spesa pubblica che è stato fatto sul nostro Ente atteso che, come è notorio, noi abbiamo un gettone di presenza che è prossimo allo zero, stiamo parlando nell' arco di un' intera consiliatura di 5000 euro, io credo che 5000 euro di risparmio,
Sostanzialmente, nell' ambito dell' intera consiliatura, per avere quattro consiglieri comunali in meno, diciamo, non possano essere assolutamente equiparabili e paragonabili con quello che è un deficit di rappresentanza, che comunque si fa poi naturalmente, come sempre, queste norme non le facciamo noi, ma questo è il dato ogni consigliere comunale alla fine dell' anno se gli va bene per indennità a meno che non facciamo pure qualche volta qualche evoluzione prende 100 euro 150 euro, ma li deve andare proprio bene moltiplicate per 4,
E stiamo a 800 900 euro l' anno moltiplicato per cinque e non arriviamo a 5000 mettendoci dentro pure i gettoni di presenza delle Commissioni sul personale si gioca un altro paradosso.
Fino a qualche anno fa il turnover,
Era del 25% rispetto no alla spesa di pensionamento.
Facevamo per, diciamo, per agevolare il nostro ragionamento dicevamo, ogni 4 1 4 vanno in pensione, ne puoi assumere uno bene, oggi.
Questo vincolo non c'è, ma c'è, come ci siamo detti più volte, un vincolo relativamente al rapporto fra la spesa per il personale e le entrate correnti. Noi sostanzialmente, con il piano assunzionale che andremo a fare quest' anno, su cui abbiamo messo una parte di spesa corrente, perché una cosa è la capacità assunzionale, un' altra cosa è la possibilità di pagare gli stipendi e quindi, se il bilancio regge, abbiamo operato dei tagli, anche in funzione di tentare di mantenere dal punto di vista della sostenibilità economica al piano assunzionale. Ora, nell' ambito di queste cose, nel mentre diciamo, il Ministro Brunetta sta facendo un' operazione per accelerare le procedure di reclutamento per il personale che deve darci una mano sul Recovery Fund o sulle attività dei servizi sociali. è notizia, e io onestamente lo dico senza offesa per i nostri neo assunti o è no, è una notizia veramente che ha del paradossale il fatto che si sta andando verso la possibilità che l' ente locale non dia obbligatoriamente in caso di richiesta di mobilità, il parere tradotto i nostri bravissimi.
Eh no collaboratori che sono vincolati con noi contrattualmente a non poter richiedere la mobilità nei cinque anni, salvo casi straordinari sui codici verdi, potrebbero legittimamente ove questa norma dovesse, diciamo.
Essere andare ore o vedersi ridotto, diciamo questo questo lasso di tempo adiri o questo procedimento cancellato, il che significa che legittimamente uno potrebbe dire sì, no, io da domani o dopodomani vado presso un altro Ente su cui ha perso la mobilità e per cui praticamente nel mentre l' ente locale ha delle enormi difficoltà a chiudere un le macchine amministrative che non erano state martoriate con quota 100,
Praticamente noi dobbiamo anche garantire dei servizi che non sono di nostra competenza e lo dice uno che, unitamente a chi ha amministrato com' è nel 2013, ha fatto proprio una scelta per tentare di assicurare questo tipo di servizio. Più di credo che tutti quanti noi circa l' esigenza di avere, diciamo o di garantire fin dove è possibile un servizio di prossimità, noi non siamo assolutamente, diciamo, inattaccabili. Si pone oggi un problema di scelte economiche, di tagli dei servizi, e questo è uno dei primi atti, così come diciamo anche invitato molto spesso dal dibattito in Consiglio e, come ho detto, ecco che ci incontreremo per cominciare a ragionare delle cose ai quali diciamo, diciamo, dobbiamo rinunciare, dico, dobbiamo perché significa liberare spesa con certezza. Quest' anno, almeno diciamo, siamo obbligati, ma la possibilità è che appena il Ministero poi chiaramente prenderà atto di questa nostra volontà nel 2022 avremo con certezza, diciamo, una spesa,
Di circa 30000 euro che ritornerà nella nostra piena disponibilità. La necessità di adottare questo atto nella giornata di oggi è perché l' atto di convenzione prevede che, durante la validità della convenzione entro 30/06 di ogni anno, chi eventualmente dovesse recedere da questa cosa.
Peraltro atto nel quale non so.
No, è caduta, diciamo la questione ATO nel quale diciamo così, non siamo soli da un certo punto di vista, perché il Comune di Turi, che faceva parte dell' ufficio del giudice di pace, in data 23/06, ha anch' esso deliberato per la revoca e per il recesso di questo servizio.
Grazie.
Grazie Sindaco.
Chiede di intervenire, il Consigliere morìa, ne ha facoltà, prego Consigliere.
Grazie.
E in linea con alcune considerazioni espresse nella delibera di adesione a quella convenzione.
Abbiamo espresso io dico molte molte di quelle espressioni erano condivise più o meno da dall' intero Consiglio comunale delle considerazioni di carattere di principio.
Cioè.
Nessuno mai ci potrà dire che il Consiglio comunale di noci o la cittadinanza di noci,
Non tenga a un servizio, io dico oggi essenziale che deve essere allocato sul territorio,
Perché l' abbiamo tenuto qui, l' abbiamo pagato, l' abbiamo sostenuto quindi per tanti anni e quindi abbiamo già dimostrato che è un servizio essenziale, è che non può essere una norma, non ci può essere nessuna norma che possa dire che la giustizia, se la vuoi sul territorio della deve pagare è un principio che non potrà mai essere accettato.
La giustizia è un diritto dovere.
Deve essere a carico dello Stato, deve essere garantito dallo Stato.
E deve essere anche chiaro che, se oggi stiamo discutendo di una delibera non è soltanto perché dobbiamo risparmiare 30000 euro, che comunque non sono pochi in termini di ristrettezze economiche, cioè non è solo un problema di bilancio.
In termini di ristrettezze economiche, da dove si parte si parte, appunto, come qua annunciava il Sindaco dalla spesa corrente, dove ci sono i maggiori problemi per quadrare un bilancio comunale, ma con questo deve essere chiaro il messaggio che manda il Consiglio comunale non vuol dire rinunciare a un servizio ineludibile, il fondamentale per il nostro territorio. Se questo diciamo servizio, viene portato fuori dal territorio, perché magari ci sono delle situazioni che non possono più essere prorogate relativa all' acqua ad accollarsi alcune spese. Deve essere chiaro che è un errore, diciamo madornale da parte di qualcuno e se ne assumerà le responsabilità politiche se avviene un un domani, una decisione del genere. Quindi, premesso che questo Consiglio, premesso che noi crediamo nella presenza sul territorio di questo servizio, è importante, essenziale e fondamentale, perché portarlo lontano dal territorio vuol dire avere maggiori costi per il cittadino, perché un conto è pagare un legale che, per esempio, da Lucio Putignano, Alberobello, deve andare a Putignano un conto è un legale che deve andare ad imputarsi in una situazione complicata quale quello del Tribunale di Bari, dove il avere oggi una sentenza e soprattutto una qualsiasi anche argomento, molto ma molto banale si aspettano anni, ci sono costi eccessivi e quindi non è possibile accettarlo. Però, di contro, non è accettabile il principio che, se vuoi il che la giustizia stia sul tuo territorio solo di ripagare questo non va bene, quindi, nel momento in cui abbiamo letto che è stata portata all' attenzione del Consiglio, abbiamo detto, è una, diciamo, delibera sacrosanta, perché da qualche parte bisogna pur partire, ma non dà un servizio. Questo deve emerge da questo Consiglio comunale, non si parte dalla da quelle spese, perché non crediamo nel servizio servizio, deve rimanere sul territorio e il progetto, il principio del dei costi che deve cambiare, perché diciamo che all' epoca l' abbiamo accettato perché sembrava che è una imposizione, lo vuoi te lo devi pagare se no se ne va a Bari, è una minaccia, quindi bisogna dare un segnale dove forte dove noi diciamo che per noi è ineludibile essenziale che quel servizio venga erogato sul posto, essenziale che il giudice di pace sia sul sul territorio, ma è anche essenziale che simili costi perché sono ce ne sono tanti altri, come anche io dico principio costituzionale debba rimanere in capo allo Stato e non in capo al bilancio di un Comune sulla spesa corrente che si paga con le tasse del del cittadino come per dire il messaggio qual è e siccome è un servizio a te, la giustizia è un servizio a te, il cittadino ne che molto spesso ricorre alla alla alle fave, a un fare causa a un' altra persona, perché magari si diverte a fare cause, il più delle volte è costretto a ricorrere, quindi, essendo costretto a ricorrere, se vuoi devi essere bastonato perché quel servizio te lo devi pagare quindi il la nostra considerazione è appunto di carattere sul principio che non è accettabile.
Ma è chiaro forte che abbiamo la necessità che comunque quel servizio venga venga mantenuto, quindi è giusto ed è corretto che da qualche parte si incominci a guardare a determinati costi in capo ai Comuni e in tempi di ristrettezze economiche dove si quadrano i bilanci con grande difficoltà, è chiaro che anche una spesa di 30000 euro all' anno e una spesa di cui la presa in considerazione e valutata la diciamo impossibilità di poterla sostenere, quindi il nel rimarcare.
Il parere favorevole affinché venga revocata la delibera. Contemporaneamente, noi rimarchiamo la necessità che questo servizio, per non incrementare i costi ai nostri cittadini per un principio di giustizia sociale, venga tenuto sul territorio, ma anche perché per chi ha a che fare qui abbiamo il illustri avvocati che lo fanno come lavoro, andare ad avere a che fare col Tribunale di Bari con le lungaggini del Tribunale di Bari, con i tempi appunto e con diciamo quello che comporta andare ad affrontare un giudizio anche di poche migliaia di euro. A distanza di 50 chilometri, 60 chilometri sono andate e ritorno, ti porta mezza giornata di lavoro, mezza giornata di lavoro per una causa 2000 euro da 3000 euro. Quanto costa alla persona che soccombe alla persona, magari il che ha la azionato il più delle volte. Spesso i giudici danno spese compensate quindi al danno la beffa costi alti e che noi ci ritroviamo con una situazione del genere, però nel conto quindi noi dobbiamo rimarcare la necessità che il servizio rimanga sul, territorio. Al tempo stesso, dobbiamo rimarcare la necessità che purtroppo, per motivi anche di ristrettezze economiche, si è messo male anche a un capitolo di questo tipo, a una somma di questo tipo riportato appunto in bilancio nella parte delle passività del nostro Comune. Quindi preannunciamo il voto favorevole,
Grazie consigliere Morea chiede di intervenire, il Consigliere Magnano, ne ha facoltà, prego Consigliere, grazie Presidente.
La grande premessa è quello che ha detto il Consigliere morìa, cioè che la giustizia non la deve pagare, non avevano pagato i Comuni, bensì lo Stato. Questa è una premessa con il decreto del 2014. Purtroppo il Ministero di grazia e giustizia ha accorpato a ci ha costretti ad accorpare dei servizi. Però le considerazioni che volevo fare così a memoria non è solo quella della razionalizzazione della spesa, ci sono altri motivi sostanziali esempio. Stamattina ho fatto una ricerca su quanti su quante sentenza ha emesso il giudice di pace nel 2020 che riguardano non i cittadini che riguarda il Comune di Lucera. Sono 12 sentenze.
12.
È chiaro che sono diminuiti rispetto agli anni passati notevolmente, perché questa maggioranza ha voluto.
Intraprendere la strada del dell' impugnazione davanti al tribunale e se andiamo a vedere il resoconto delle sentenze del tribunale rispetto al al giudice di pace, ci accorgiamo che dal tribunale usiamo sempre quasi sempre PG-13 dal dal dal è una vena polemica questo eh sì, sì, è una vera una sottile rielaborato l' hai capito niente dal giudice d' appello quasi tot, soccombiamo quindi le ragioni.
No, no, non è un dispetto, no, no, però è una realtà, questa è data da dati numeri per cui le motivazioni se noi diciamo che il servizio che costa 30000 euro, se dividiamo?
Anzi, quest' anno stanno diminuendo, ancora significa noi, il costo del servizio è di 2500 euro.
Ah ah, sempre cioè noi, con una se uno ci fa un ricorso, non già paghiamo del 1500 euro, ora capisco che i cittadini si devono recare a Bari, però c'è un' altra motivazione importante,
In futuro, come già stanno facendo i tribunali, ci sarà l' invio telematico dei documenti per cui gli avvocati andranno quasi solo depositare ricoprì, corregga se, se ci sono avvocati qua,
Qui.
Non c'è, ecco se attivassero il, l' invio telematico, i documenti, in futuro, quindi noi avremo un servizio ridotto solo per l' avvocato, non certo per i cittadini i cittadini non va, non va neanche a testimoniare alcune volte, per cui ritengo che la ragione fondata del non è solo la razionalizzazione non è solo quello ma è una visione futura che dobbiamo avere prevedendo già da adesso che i costi si debbano diminuiti.
Questo questi dati, comunque, credo che ci fanno riflettere e credo che io voterò a favore del recesso e credo che sia veramente una cosa, fate una passar cosa buona e giusta grazie.
Grazie consigliere Catania, chiede di intervenire, il Consigliere Curci ne ha facoltà, prego Consigliere.
Grazie allora innanzitutto io devo ringraziare il consigliere Morea perché ha dato uno spunto argomentativo che sarebbe stato il medesimo che praticamente avrei sollevato io, perché nella tutta la discussione odierna praticamente siamo di fronte alla la questione anche come dei rifiuti, cioè il Comune è sempre il soggetto che a un certo punto della faccenda, dice bene se vuoi col servizio sono fatti tuoi, se vuoi ottimizzare i costi delle discariche, che il Comitato e non si fa al Comitato la discarica non si fa poi alla fine, chi paga è il cittadino nella, ma nel medesimo solco, in quello che correttamente dicevi che non si può pensare nel 2020 numero 21, che se un servizio della giustizia di prossimità debba esserci debba essere a carico dei comuni. E incredibile, nell' ottica di un' evoluzione del processo civile telematico nell' evoluzione della giustizia amministrativa, che prevede appunto tutto quello che è l' iscrizione, il deposito delle memorie compagnie danzanti. Oggi noi siamo arrivati al punto e permettetemi con i dovuti paragoni di fare un esempio, come nel libro di.
Sommersi e salvati di Primo Levi che, dove quasi ci costringono a fare le spie con con i nazisti, pur di salvaguardare il piccolo orticello di di mangiare una cosa in più rispetto a quello che invece un detenuto poteva e oggi è un po' questa la situazione che oggi noi i Comuni sono costretti a tagliare, ed ovviamente nel momento in cui devi salvaguardare un bilancio, si prevede a salvaguardare un servizio che comunque gratuitamente esperibile al giudice di pace di Bari.
Rispetto ad un altro servizio che senza quei 30000 euro di spesa corrente. Magari lui non possiamo accertare. è questa la, la la la la grande verità, perché comunque questo servizio resta semplicemente delocalizzato al al San Paolo il quartiere, San Paolo di Bari, non è un servizio che non c'è. è ovvio che la giustizia di prossimità sarebbe un presidio di civiltà e condivido.
Noi voi prima di me avete amministrato, quindi il giudice di pace era quando iniziato a fare la pratica. Io le udienze si facevano al.
Al piano superiore, dove oggi c'è l' ufficio tecnico, e parlando neanche col Sindaco diceva dove i Comuni di Alberobello e Locorotondo non contribuivano ai costi e ai nostri e dipendenti di fatto erano dislocati su per le attività di cancelleria di udienza. Venivano privati quindi i cittadini di Noci del servizio di di questi dipendenti, perché erano asserviti all' ufficio del giudice di pace. Quindi è ovvio che ci sono delle contraddizioni importanti. è ovvio che d' altra parte, la la riflessione più importante.
E come al solito, nella nelle proficue discussioni che che ci facciamo e che oggi siamo arrivati al punto di dover razionalizzare dei costi che la giustizia di prossimità ci sia detto. In conclusione, se la volete pagate dalla ed è una cosa che non in un in uno Stato civile non dovrebbe essere nemmeno contemplata, essendo alla fine il giusto processo un principio sancito in Costituzione, quindi, nel preannunciare sostanzialmente il voto favorevole del gruppo, ringrazio per l' attenzione.
Prego.
Chiede di intervenire il consigliere d' Ambruoso, prego, Consigliere.
Posso, grazie Presidente allora, vista la razionalizzazione delle spese da parte del Comune di Noci, come diceva già il Sindaco, noi come Gruppo vicino al civica siamo favorevoli al recesso e la risoluzione della convenzione, nonostante crediamo fortemente nel nel servizio di giustizia sul territorio, ovviamente risparmiare circa 30000 euro in questo momento è un atto positivo soprattutto per dare priorità ad altre spese necessarie tipo contributo per il sociale o più servizi per i cittadini, grazie,
Grazie, grazie, consigliere d' Ambrosio, chiede di intervenire il Consigliere Mezzapesa ne ha facoltà, prego.
Grazie Presidente.
E nello stesso solco di chi mi ha preceduto che vorrei intervenire facendo anche qualche osservazione di carattere generale. Qual è l' ultimo Consiglio comunale? Qualcuno ricorderà il mio intervento dove facevo rilevare che si dava la responsabilità al sindaco di dover fare delle scelte o di dover assumere di dover assumere responsabilità gestionali, e quindi l' indirizzo che in realtà non era in condizioni di dare perché altri sopra di lui decidevano e imponevano le regole all' assurdo, siamo ancora in questa vicenda, siamo all' ennesima riprova, cioè lo Stato dice ah, gli enti che sono sottoposti a lui, cioè Regione e in questo caso ai comuni signori, se dovete provvedere a fare.
Un servizio. Questo tipo di servizio, seppure nel come diceva il Consigliere Curci, dalla dalla Costituzione, dovrebbe essere una cosa pacifica che lo Stato dovrebbe garantire perché costituzionalmente già definito. è chiaro, al di là della definizione di giusto processo, prima il principio è dovuto o no, è lo Stato che lo fa o no, allora, se siamo al punto che per la giustizia si tagliano e quindi si devono ridurre le spese e si chiede ai Comuni di dover fare compiti o e quindi competenze che in realtà attengono allo Stato.
È abbastanza curioso che noi ormai siamo l' anello debole e qui è l' osservazione che vorrei porre in essere, cioè le istituzioni locali sono l' anello debole dell' intero complesso istituzionale di questa nazione. Noi siamo diventati praticamente quando c'è da dare, come dico io in gergo un po' troppo.
Rozzo ed incolto è quello di dire signori, se dovete dare qualche brutta notizia ai cittadini, datela voi.
Che fatelo voi lo facesse il segno che i consiglieri comunali, come sia in realtà, a loro si liberano di una incombenza e quindi danno a noi la responsabilità dell' incombenza più grave è diventato una specie di prassi di prassi istituzionale vergognosa,
E questa di oggi e nello stesso solco, ma ancor più grave, perché fino a che parliamo dice mala, dobbiamo gestire i rifiuti, dobbiamo cercare in qualche modo che altra vicenda squadra come se in realtà dover gestire i rifiuti fosse capacità di un singolo Comune come il nostro, ma neanche l' atto è stato capace di gestirlo figurati. Non è capace di gestirla una regione o più regioni. Ai sensi mo la responsabilità tu devi andare a spiegare perché in realtà la transazione, invece di diminuire, rimane la o peggio aumenta del 3 e del 2 del 4%. O che dir si voglia allora come si fa a spiegare in realtà che siamo ridotti in queste condizioni la cosa che in realtà non riesco ancora a come devo dire a sentire in questi nostri Consigli e la consapevolezza che siamo in una condizione ridicola, per non dire vergognosa, e.
Quando il consigliere morìa dice sì. Forse dobbiamo prendere dove, come qualche iniziativa nei confronti di qualcuno, credo che in realtà dobbiamo cominciare a partire dai nostri rappresentanti istituzionali, che sembra che in realtà dice va be' e come il figlio un po' malandato di cervello che in realtà di spada debba quelli lo possono fare come se siamo diventati quelli che lo possono fare.
E noi dobbiamo oggi sentirci dire probabilmente dal giudice di pace, che in realtà dovrà avere questa notizia che sicuramente non gli farà piacere.
I a quegli stupidi anche di voci come squadre di Turi, che cosa hanno fatto anche loro hanno detto che non ne vogliono sapere, ma si rendono conto del servizio che viene a mancare.
Ma si rendono conto qualcun altro del servizio che doveva essere garantito dallo Stato, che in realtà non si capisce per quale stramaledetto motivo, invece lo si vuole scaricare sui Comuni come l' ennesima storia delle tassazioni locali o di dover risolvere questioni più grandi che in realtà rimangono qui c'è, è vero, un' iniziativa di carattere istituzionale. Dovrebbero i Comuni a mettersi insieme e scrivere una bella lettera non solo al Presidente del Consiglio, ma anche il Presidente della Repubblica per dire, ma il patto sociale che gli cittadini sottoscrivono partecipando a questa Repubblica. In che maniera lo vogliamo continuare a preservare, perché il vero problema è dice Jean-Jacques Rousseau nel suo contratto sociale, che ogni cittadino che vive all' interno di una comunità di fatto sancisce un patto, allora io vorrei capire questo patto, il cittadino nell' ambito della giustizia. Per quale motivo? Poi, in realtà, non è più chi organizza questa istituzione, che deve difenderla, che deve rendere tranquillo cittadini, perché la giustizia deve servire a rendere tranquilli i cittadini, perché ha riposto un po' della sua libertà all' interno di quel patto sociale che ha sottoscritto con la nazione,
Perché tutto questo in realtà viene fatto passare come se fosse una cosa da niente, oggi, in questo Consiglio, come in tanti altri Consigli, si sancirà esattamente questo che c'è qualcuno all' interno della no delle nostre istituzioni, che viola continuamente il patto sociale nei confronti non del singolo cittadino solamente ma delle istituzioni locali dove in realtà in maniera subdola va scaricando responsabilità che invece appartengono solo e soltanto a loro e tutto questo passa quasi che fosse la normalità no, chiarimenti, questa non è più normalità,
Questa è indecenza,
E non è possibile che di fronte all' indecenza noi facciamo ancora quinta come, in realtà è come quando dice il livello del dolore dice va bene, ma non ti preoccupare, ti aumentato poco poco il dolore, che vuoi che sia no, cari miei qua, non stiamo parlando del dolore, qua stiamo parlando dell' istituzione democratica che giorno per giorno stanno andando a rotoli che giorno per giorno le stiamo mettendo in discussione che giorno per giorno violano impatto sociale all' interno della nostra nazione che definiamo ancora con democratica repubblicana.
Allora, signori noi al alla BCE di che cos' è la Repubblica e di che cos' è la nostra Repubblica, in realtà credo che a un certo momento certe generazioni, dimentichiamo il perché delle cose e questa è una di quelle abbiamo dimenticato che chi vive in una Repubblica vive soprattutto perché crede che in realtà ogni singolo cittadino in realtà deve mantenere il patto e che tutti insieme, invece, dobbiamo mantenere le regole generali per tutti. Ci dobbiamo sforzare per farlo, ma chi di più diceva sempre Russo diceva se io fossi il legislatore o fossi politico e in realtà non mi sforzerei di scriverlo. Il contratto sociale, cioè non starei a scriverlo il contratto sociale, ma mi metterei a lavorare, risolvere immediatamente il problema oppure tacere.
Invece il problema serio e che in realtà noi oggi non possiamo né più voglio dire fare nulla per cambiarlo e quindi l' impotenza del consigliere comunale, tanto più manco possiamo più tacere.
Non è proprio possibile che in realtà si possa tacere a questa ennesima riprova che le regole e quindi i patti, vengono continuamente saltati e distrutti ogni volta, perché qualcuno, alla fine abbiamo fatto la stessa identica fesseria sulla questione della pandemia, allora fino al giorno prima abbiamo fatto la guerra continua perché cosa perché dovevamo risparmiare sulle spese della sanità? Oggi siamo al disastro completo, cioè la pandemia ci ha riportato che i le spese che abbiamo ridotto sulla sanità erano una stupidaggine, una fesseria grave, un' enormità. E allora oggi che cosa abbiamo fatto? Abbiamo buttato soldi e spese all' infinito perché eravamo impreparati, noi non eravamo pronti per poter accettare la sfida della pandemia.
E ogni volta facciamo la stessa cosa, cioè non è che per tempo noi analizziamo come diceva qualcun altro che in realtà dice mano mano che la società evolve l' enorme e quindi le regole bisogna che si adeguino a quello che l' evoluzione della società e quindi cerchiamo di migliorarne le cose in maniera tale da essere pronti a capire che cosa si sta evolvendo nel nostro mondo, invece, noi continuamente aspettiamo che i problemi ci arrivi addosso, che diventino praticamente problemi quasi inguaribili e che quindi diventa poi ognuno gioca come dico sempre a un nuovo gioco istituzionale però,
Al si salvi tipo dice, ma io vedi tu, come devi fare cercato in qualche modo di trovarti la soluzione, come i nomi da risorse, non ho capacità di poter fare le regole, non ho capacità di poter risolvere le questioni e mi dici vedi tu allora o tu mi credi che io sono mezzo,
Rimane lì.
Oppure pensi che in realtà sia veramente uno stupido dichiarati, ma io credo propendo per questa seconda, cioè quelli pensano che noi siamo degli stupidi dichiarati, che ormai non abbiamo più materia grigia nei nostri cervelli,
E questo, a riprova di oggi, è esattamente in questo senso noi oggi veniamo chiamati non a dover dire sì o no rispetto alla questione, ma a dover dire se non li ha ancora, c'è rimasto qualcosa di buono in questa testa o nelle nostre teste oppure no.
Perché è pericoloso, io vi vorrei, vorrei che rifletteste su queste cose perché in realtà è Pres e prendere consapevolezza di quello che ci sta accadendo attorno e ci stanno accadendo fatti gravi, dove noi li abbiamo presi sempre come se fossero cose di poco conto o cosiddette.
Di nessuna rilevanza, perché così facciamo ogni volta crediamo che queste sono cose di nessuna rilevanza e quindi dico io sempre che al peggio non c'è mai limite e quindi continuiamo non a migliorarci, ma peggiorare di giorno in giorno. Quindi come si può alla fine non dire revoco non è revoco. Io ti sto dicendo che sono stanco di essere umiliato e maltrattato in questo modo. Ecco perché voterò la revoca perché non voglio sentirmi umiliato da uno Stato che mi prende per un idiota.
Credo che con questo abbia detto con chiarezza anche la motivazione del perché voto favorevole alla revoca grazie.
Bene.
Vedo che non ci sono altre richieste di intervento, no, Sindaco, prego, Sindaco, ne ha facoltà.
Ho semplicemente perché credo che dalla discussione, da tutti gli interventi venga diciamo neanche dalle dichiarazioni di voto, di dire credo che semmai si volesse dare, diciamo, la netta e giusta e corretta interpretazione dell' atto che stiamo facendo la.
La unanimità sul lato, di cui ringrazio tutti veramente tutti, testimonia essenzialmente un fatto. Noi abbiamo creduto e continuiamo a credere che vada organizzata una giustizia di prossimità e che però, come anche ho avuto modo di dire nell' incontro con gli avvocati, forse è arrivato il tempo che le considerazioni che sono state fatte da da da tutti i vostri interventi vengono portate amplificate su un livello di discussione che non può essere, diciamo più quello locale,
Quando c'è stata il taglio di 647 47 sedi.
Degli uffici dei giudici di pace a seguito della delega del Governo che ha stabilito sostanzialmente che le sedi dei giudici di pace fossero solamente le sedi presso i Comuni, capoluogo o comunque se di Corte d' appello.
Quello è stato, diciamo, il dato essenziale e o diciamo la documentazione che attesta che in quel momento nell' area metropolitana di Bari quasi 30 comuni, quasi 30 comuni hanno deciso di non mantenere.
La giustizia di prossimità e che pochi diciamo eroici comuni hanno mantenuto finché è stato possibile, diciamo questo servizio, io ho detto.
Convintamente che, ove si volesse fare una battaglia per fare in modo che il Ministero riconosca in una porzione di territorio alla quale possono aggregarsi anche altri Comuni, in considerazione del carico di lavoro dell' ufficio del giudice di pace di Bari no, una circoscrizione,
Una cosa sono le spese del mantenimento dell' ufficio, ma cos' è sono anche la fornitura del personale, perché uno può pure immaginare di prendere una struttura, a metterlo a disposizione, ma sul personale e su tutto ciò che ne consegue, diciamo, bisogna fare dei ragionamenti, per cui volevo ulteriormente precisare questo perché il problema non è garantire la giustizia di prossimità. Il problema è fare in modo che l' ente locale oggi non sia più gravato di quella che è una funzione. Hanno detto, vorrei l' abbiamo detto un po' tutti che è proprio dello Stato ed è una funzione che noi possiamo garantire ai cittadini finché in qualche maniera le forze e naturalmente ai cittadini, a coloro che per professione, diciamo, tutelano i diritti dei cittadini o meglio ai quali i cittadini si rivolgono per avere la la legittima difesa dei propri diritti e di ciò che ritengono sia stato loro diritto, leso, però diciamo, questo funziona finché poi, dall' altra parte, noi abbiamo invece l' obbligo di dare risposte ai cittadini su quelle funzioni che sono proprie dell' ente locale e rispetto ai quali se non eroga il servizio e se non hai le forze per erogarlo, poi anche rivolgersi a un ente sovracomunale. Ma ti dirà che per garantire quel servizio risorse non ce ne sono. Lo abbiamo visto nella erogazione di alcuni servizi e di alcune emergenze, per cui io veramente credo che il voto che la condivisione di questa cosa da parte nostra non sia altro che un importante segno che va sia nell' ottica di un argomento che abbiamo sempre trattato, che era quello un po' di risa di.
Razionalizzare la spesa sul quale tutti ci siamo sempre dichiarati disponibili e mi pare che stasera ci sia un primo vero atto concreto, oltre ad importanti discussioni che abbiamo fatto e allo stesso tempo, credo che sia un segnale importante nell' ottica di dire.
Va bene, ma qualcuno si deve fare carico di fare il suo perché noi il nostro fino ad oggi lo abbiamo fatto senza riserve, potrei dire, senza se e senza ma grazie,
Bene.
Invito i Consiglieri a prendere posto.
Passiamo alla votazione.
Risulta presente, risulta presente, risulta presente, no, va beh, se non risulta presente a.
Allora passiamo alla votazione del settimo punto posto all' ordine del giorno.
Recesso risoluzione della convenzione di cui alla delibera consiliare numero 72 del 28/07/2019 avente per oggetto convenzione gestione associata, servizio, giudice di pace di Putignano. Quindi il Consiglio comunale delibera di considerare la premessa della delibera parte integrante e sostanziale del presente atto di revocare la delibera consiliare numero 72 del 28 11 2019 ad oggetto convenzione gestione associata, servizio, giudice di pace di Putignano di recedere ad ogni effetto giuridico dalla convenzione gestione associata, servizio, giudice di pace di Putignano, approvata con delibera consiliare numero 72 del 2019 di trasmettere il presente provvedimento ai Sindaci aderenti alla convenzione per la gestione associata dell' ufficio di giudice di Putignano al Comune di Putignano al Presidente del Tribunale di Bari, per il tramite del Presidente della quarta sezione civile e al Collegio dei Revisori del Comune di Noci.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa presenti 12 votanti, 12 favorevoli, 12. Il Consiglio Comunale approva per la immediata eseguibilità, ai sensi dell' articolo 134, comma 4 del Testo unico degli enti locali è aperta la votazione.
È chiusa la votazione presenti 12 votanti, 12 favorevoli, 12. Il Consiglio comunale ritiene immediatamente eseguibile il provvedimento.
Passiamo adesso all' ottavo punto posto all' ordine del giorno Approvazione regolamento del Corpo di Polizia locale.
In merito a questo provvedimento, prima di passare la parola al sindaco, voglio invitare il Segretario comunale a comunicare al Consiglio delle modifiche sul dispositivo di delibera e invito il dottor tagliola ha distribuito ai Consiglieri il nuovo dispositivo di delibera grazie.
Prego, Segretario sì, devo dare atto consigliera Morea, forse prima.
Procediamo ora, le dispiace, se faccio intervenire prima il Segretario, quelle do la parola a lei.
Ah, prego, allora prego.
Prego il no solo per comunicare, spero di rimanere fino al termine perché ci tengo a rimanere fino al termine del Consiglio, però per motivi personali, che ho un evento a casa che Otto e mezzo sotto i 45 devo andare o 28/06, è una giornata un po' particolare per noi.
Grazie.
Prego, Segretario per cortesia.
Sì, ho la necessità di comunicare al Consiglio comunale che, da un approfondimento successivo, fatto dalla dal Comando della Polizia locale che ha redatto, istruito il provvedimento sottoposto appunto alla vostra attenzione. Sono risultati alcuni refusi materiali che debbono essere corretti. Premetto che si tratta di refusi soltanto nella parte normativa, cioè nella nella parte iniziale del provvedimento. Nulla a che vedere, invece con il regolamento in quanto tale, che invece è corretto e quindi non ci sono, non ci sono, diciamo problemi nella nella, diciamo nella deliberazione. In pratica, nel testo che vi è stato messo a disposizione si fa riferimento ad una delibera del Commissario Straordinario. 5 7 8 del 16/06/1994 con la quale sarebbe stato approvato il regolamento istitutivo del Corpo di Polizia comunale comunale di Noci. In effetti, quell' indicazione è errata, dovrebbe essere non la 5 7 8, bensì la 76 non del 16/06/1994, ma del 13 12 93. Vi devo però precisare, ad onor del vero, che probabilmente questo atto, siccome non lo abbiamo reperito nella raccolta dei dei regolamenti, potrebbe potrebbe essere, diciamo, un diverso riferimento. Quindi l' Ufficio si riserva di, diciamo di trovare l' atto definitivo nella fase della stesura successiva del provvedimento, ma, ripeto, è un fatto, un excursus storico, nulla a che vedere con il contenuto della delibera, come pure quando si parla sempre proprio all' inizio della delibera di Consiglio comunale numero 8 del 17/02/1995 non è quella con la quale è stato approvato il regolamento dell' armamento del Corpo di Polizia locale, bensì è stata una delibera di commissario straordinario. 83 del 15/05/2003, con la quale è stato approvato il regolamento per il porto d' armi in via continuativa e poi di seguito, sempre delibera di commissario straordinario numero 88 del 20/05/2003 di approvazione definitiva della disciplina per l' armamento degli appartenenti al Corpo di Polizia locale. Quindi queste sono le correzioni. Vi abbiamo già distribuito il foglio corretto. Ripeto, si tratta solo di un richiamo, un excursus storico degli atti amministrativi precedenti, ma nulla inficia l' approvazione, diciamo, del regolamento attualmente presentato al Consiglio comunale. Grazie.
Grazie Segretario.
Invito il Sindaco nazionale, grazie.
Sì, questo atto deliberativo, che viene all' attenzione del Consiglio, così come è scritto in delibera sostanzialmente va a mettere ordine a quelle che sono state delle sopravvenute variazioni normative con riferimento alla alla materia appunto della Polizia locale. Infatti la materia della Polizia locale è costituzionalmente demandata per quanto riguarda la disciplina di dettaglio, alle Regioni che naturalmente fanno ed emanano norme per uniformare su tutto il territorio regionale e nazionale regionale. Scusate l' ordinamento appunto di questa materia. La Regione Puglia, con la legge regionale numero 37 del 2011, ha dettato quelli che sono i principi fondamentali dell' ordinamento della polizia locale pugliese, emanando norme sulla organizzazione dei servizi, sul coordinamento degli stessi, appunto per rendere omogeneo su tutto il territorio regionale sia l' efficacia che l' efficienza dell' azione della Polizia locale nonché la sua organizzazione.
Inoltre, con il Regolamento numero regolare del Regolamento regionale numero 11 del 2017 sono state adottate norme in materia di uniformi distintivi di grado mezzi strumentazione in dotazione della Polizia locale, proprio in applicazione dell' articolo 12 della legge regionale numero 37 che innanzi ho richiamato, naturalmente noi avevamo dal punto di vista regolamentare come è stato anche diciamo specificato dall' intervento dell' avvocato Giacomazzo,
Avevamo norme regolamentari, oramai diciamo, superate Abou, abbondantemente superate e vi era la necessità di adeguare le norme regolamentari del nostro Ente a quelle che erano le norme regolamentari della Regione, diciamo sia materia di distintivi che in materia proprio di organizzazione per cui diciamo.
Il l' ufficio preposto Ufficio vigilanza.
Sotto la responsabilità del del del comandante Ricci, ha predisposto una bozza di regolamento che.
Ha cucito, diciamo, è adeguato quelle che sono le norme regolamentari dell' ente locale alla normativa,
Alla normativa regionale.
E sia dal punto di vista legislativo che, appunto, dal punto di vista regolamentare, la bozza del regolamento è stata esaminata in tre sedute successive da parte della Commissione consiliare competente e per cui stasera diciamo l' atto viene qui in approvazione anche perché, diciamo, la mancanza dell' approvazione del regolamento ci impedisce che sostanzialmente impedisce anche di appartamenti del Corpo di Polizia municipale di poter poi accedere a quelle che sono tutte le procedure proprie Colette concorsuali per il riconoscimento di gradi superiori e soprattutto l' accesso a quelli che sono i corsi che la stessa Regione Puglia fa,
In materia per cui diciamo questo atto ha necessità, appunto, di essere discusso e approvato per completare quella azione di razionalizzazione e omogeneizzazione della attività della nostra Polizia locale, quelle che sono le norme regionali vigenti, grazie.
Consigliere d' Ambrosio, ne ha facoltà, prego.
Grazie Presidente, come Presidente della Commissione Affari Generali, a nome di tutti i componenti che ringrazio, volevo rendere noto a questa Assise che tramite la Commissione stessa, abbiamo preso atto del nuovo Regolamento del Corpo di Polizia Municipale uniformato e adeguato alla legge regionale e al Regolamento regionale regolamento nato per dotare su tutto il territorio regionale tutti i corpi di polizia municipale di un regolamento omogeneo e funzionale con l' uso di uniformi distintivi di grado e mezzi operativi omogenea. Tutti all' unanimità abbiamo dato parere favorevole e approfitto per ringraziare il Comandante. Tutti i vigili urbani per il buon lavoro svolto, nonostante dallo stesso regolamento risultano sotto organico. Dico almeno per il momento, poi chissà in futuro. Grazie.
Chiede di intervenire il Consigliere, Modena prego, Consigliere, ne ha facoltà.
Grazie.
Innanzitutto per il dichiarazione di voto, comunicare che naturalmente il nostro voto è favorevole.
Il per una doppia motivazione. Innanzitutto abbiamo la necessità di svecchiare fra virgolette e adeguare la la norma, ma soprattutto adeguarlo alle esigenze attuali. Tanti vecchi regolamenti, quindi ogni regolamento che approva il Consiglio approda in Consiglio e che va ad adeguare alle esigenze attuali un servizio essenziale quale quello del Corpo di Polizia Municipale. Assolutamente è un un' attività positiva per per la città, a maggior ragione perché abbiamo un Regolamento vecchio. Lo stiamo oggi, diciamo, sostituendo con un regolamento attuale che anche adeguato a quello che è la normativa, ma è anche l' occasione, come già il Consigliere precedente, di ringraziare chi tutti i giorni svolge questo servizio sul territorio a numeri assolutamente bassi e sappiamo le grandi difficoltà con poca gente a disposizione per cercare di mantenere un livello di servizio molto alto in linea con le esigenze da parte dei cittadini. Al tempo stesso, questa è una riflessione che ci induce a continuare ad essere attenti, metter mano a quello che è la revisione del personale, per rinforzare quei settori che oggi sono assolutamente sotto organico. Al tempo stesso, dicevo l' occasione, questa, in Consiglio comunale, per sottolineare che avere un regolamento in linea con quello che la normativa e che soprattutto è un punto di riferimento per qualsiasi operatore del settore, per qualsiasi cittadino e per noi consiglieri comunali che lo stiamo approvando sicuramente è un' attività, diciamo assolutamente positivo. Quindi il nostro voto è favorevole.
Va bene, grazie Consigliere Mezzapesa, ne ha facoltà.
Dichiara grazie Presidente, in linea con quello che ho detto poc' anzi il Consigliere Maria Adele, ci stiamo adeguando a qualcosa che va al passo con i tempi ed è un fatto positivo, allora questo però è di competenza.
Di fatto solo per adeguamento, perché la Regione l' ha già detto l' ha già imposto ha detto che il Regolamento tipo è quello ti devi solo adeguare, perché poi alla fine tutti ci dobbiamo uniformare e anche questa, come devo dire è diventata atto dovuto a norme che in realtà ci sovrastano e quindi che cosa vorremmo fare non è che possiamo voglio dire né cambiare niente, dobbiamo solo rispettare una regola sovra comunale che in realtà oggi ci viene detta che è necessaria perché in realtà l' organizzazione della Polizia municipale e un' organizzazione che deve essere a scala regionale, quindi ci adeguiamo di buon grado anche a questo, anche se noi poco valiamo è niente. Contiamo grazie favorevole. Naturalmente,
No.
Ci sono altri interventi, se non ci sono altri interventi, allora raccomando.
Raccomando il segretario a predisporre il nuovo dispositivo di delibera con tutte le correzioni dovute, coordinandosi con il comandante dei vigili affinché il Consiglio comunale si tranquillizza del nuovo deliberato e quindi vorrei eventualmente a questo punto mettere ai voti il l' ottavo punto posto all' ordine del giorno Approvazione regolamento del Corpo di polizia locale,
La votazione.
È aperta, diamo per letto tutto quello che vi abbiamo consegnato e tutto quello che effettivamente ha recepito sia al Segretario che il il comandante dei vigili,
La votazione è chiusa.
Presenti 12 votanti, 12.
Il Consiglio comunale approva il regolamento del Corpo di Polizia locale passiamo adesso alla e-mail, la diamo l' immediata eseguibilità, Segretario, posso procedere, allora possiamo procedere.
Allora, Segretario, procediamo per l' immediata eseguibilità ai sensi e per gli effetti dell' articolo 134 del decreto legislativo, due sei, sette del 2000.
La votazione è aperta.
Qualcuno non ha votato.
Ok la votazione è chiusa.
Presenti 12 votanti, 12 favorevoli, 12. Il Consiglio comunale approva anche la immediata eseguibilità.
Passiamo al nono punto posto all' ordine del giorno revoca della delibera del Consiglio comunale numero 47 del 1924 conferimento della cittadinanza onoraria nocese al Benito Mussolini.
Invito l' assessore Gaetano Bruno a relazionare grazie,
Allora, buonasera a tutti.
La proposta di revoca della cittadinanza onoraria, Benito Mussolini e connesse alla proposta di conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, l' Amministrazione, accogliendo la richiesta di alcune associazioni con l' intento di promuovere la partecipazione attiva dei cittadini, è affidato il compito di costruire un percorso di senso intorno al conferimento della cittadinanza onoraria,
Il percorso culturale ideato cominciato e che proseguirà tappe, mettendo insieme le proposte delle associazioni a quelle dell' Assessorato alla cultura, prevede attività di coinvolgimento della cittadinanza in riflessioni sui temi del rispetto dei diritti umani, della pace e della libertà e spazi ad azioni simboliche ad altre concrete utilizzando lo strumento delle arti della cultura dello spettacolo,
Intanto, la prima tappa è stata presentata 25/04/2021 in occasione delle celebrazioni della festa della liberazione dal nazifascismo, con la proposta pubblica di annullamento della cittadinanza di cui oggi si discute, risalente al 17/05/1924, sotto la guida del Commissario prefettizio. Lorenzo Caforio. Come si evince da ricerche effettuate presso l' archivio storico del Comune di Noci in occasione delle celebrazioni della Festa della Repubblica del 02/06 scorso, inoltre, è stato già avviato un momento di riflessione con gli istituti scolastici, sull' articolo 3 della Costituzione e sul principio di eguaglianza e pari dignità ivi sancito. Il percorso passa anche attraverso questo momento di oggi, ritenuto che una comunità che spera di accogliere fra i suoi membri Liliana Segre vittima della discriminazione razziale voluta dal regime fascista debba alla stessa un segnale simbolico e politico di netta adesione ai principi di libertà ed eguaglianza sanciti dalla Costituzione repubblicana antifascista.
Non possiamo chiedere alla senatrice Segre di condividere l' onere che desideriamo tributargli con l' autore delle leggi che nel 38 condannarono lei e la sua famiglia all' umiliazione, all' indicibile violenza dei campi di concentramento la comunità non chiese dell' epoca la comunità dei nostri padri e nonni volle tributare Mussolini della cittadinanza onoraria era il 1924 prima che il regime approvasse le leggi razziali nessun giudizio morale e quindi su chi allora esercitò questa scelta, ma il giudizio storico sono sancito dalla nostra Costituzione.
Non si tratta dunque della volontà di cancellare la storia, ma, al contrario di scrivere la storia presente sapendo oggi cosa successe dopo, ci sembra doveroso affermare con forza il distacco dalle azioni criminali del fascismo e la volontà di approvare, promuovere e sostenere il cammino contro ogni forma di razzismo o privazione delle libertà fondamentali della persona.
Accogliere Liliana Segre come cittadina di Noci significa infatti impegnarsi ad essere una comunità in cui una donna come la senatrice voglia e possa sentirsi di appartenere significa essere a nostra volta accorti da Liliana Segre come sua comunità.
Bene, grazie Assessore, ci sono altri interventi in merito.
Prego, Consigliere Modeo.
Grazie.
Il ho ascoltato attentamente la relazione del dell' Assessore, devo dire, questo argomento meriterebbe un dibattito molto approfondito.
Serio.
E non preso dalla, diciamo enfasi.
Della revoca della cittadinanza onoraria a sua Eccellenza Benito Mussolini, subito ti viene in mente, ti vengono in mente tutta una serie di orrori del passato che ti portano a fare determinate considerazioni.
Però dico il, gli orrori del passato e gli errori fatti da Benito Mussolini a suo tempo, l' errore maggiore, quello che ci è costato a livello Italia, tante vite umane, soprattutto quello relativo all' accordo con con Hitler, quindi in quella fase che ha portato l' Italia su una strada assolutamente sbagliata il io dico la storia ha dato il giudizio su questi errori la storia ha determinato gli errori e gli orrori fatti in quella occasione.
E il se riflettiamo su quello che è successo in quel periodo, è quello che è successo dopo io credo, che negli atteggiamenti quotidiani degli italiani, dal dopoguerra ad oggi hanno dimostrato di avere una maturità sul tema dell' antifascismo alta.
Altissima, anche se non ci dobbiamo far confondere da atteggiamenti che spesso diciamo anche stupidi, vengono fuori dal dal vivere quotidiano che portano a pensare determinate situazioni, però è la storia che ha condannato quel periodo e la storia e i cittadini italiani che hanno detto e hanno evidenziato gli errori del passato io.
Leggendo un po' qua un po' l' hanno avuto modo, devo dire, il tempo necessario che meritava l' argomento per poterlo approfondire, però, visto che molte delibere proposte hanno posto un problema di illegittimità costituzionale.
E si è dibattuto molto sulla legittimità costituzionale, se un cittadino che viene nominato molte di queste delibere, molti di questi passaggi dicono che il cittadino con la?
Morte di questo cittadino praticamente perdono la cittadinanza, io dico probabilmente anche noci, o in passato qualche gli nostri illustri e bravissimi diciamo politici che hanno hanno vissuto nella nostra città, erano distratti o probabilmente avevano dato una valutazione di altro genere.
Che dobbiamo stare attenti quando discutiamo, dobbiamo sempre prendere con le pinze discussioni per non andare a rinfocolare determinati a diciamo risvegli di qualcuno che non fa altro che prendere spunto da queste delibere per poter magari tirar fuori altre situazioni che oggi sicuramente non ci possiamo permettere. Noi a noi che abbiamo avuto illustri Sindaci, uno di questi che è passato alla storia, in modo particolare perché è il Sindaco più giovane della nostra città, chi non dico io l' ho conosciuto personalmente che un' età un poco poco più grande, diciamo rispetto ad alcuni di voi che Pasquale Matarrese giovani Sindaco rinuncia a 24 anni, il più giovane sindaco di Nucci che è stato il primo sindaco del Partito Comunista e pensate un po' nato nel periodo del fascismo vissuto nel periodo del della Seconda Guerra Mondiale. Immaginate se, con la sensibilità di quel Sindaco sindacalista, figlio di operai, se non aveva avvertito la necessità, ma per ma nel frattempo bon Benito Mussolini era deceduto. Probabilmente non credo che sia stato distratto da da quella delibera o che magari non conosceva quella delibera, visto che è nato in quel periodo. Quando diciamo quella delibera è stata costruita quindi l' invito che vi faccio valutare se è opportuno un approfondimento anche normativo e un approfondimento, diciamo sulla dice, su quello che emerge dalla dalla, andando ad a spulciare un po' della opportunità o meno di questa delibera dal punto di vista normativo. Io ritengo che questa delibera abbia necessità di un approfondimento e questa riflessione la porgo a voi perché io credo che nessuno di noi io non mi sono sottratto al dibattito. La cosa più importante oggi era, abbiamo tanti di quei problemi a cui pensare mo me ne vado ciò anche compleanno di mia figlia e c'è un po' di gente che sta aspettando, però non mi volevo sottrarre al dibattito e alla riflessione da porre a voi, perché in questo momento in Consiglio comunale c'è un numero molto limitato. Non so se è un caso che un numero che in teoria se avessimo da fare anche noi non ci fosse. Non ci sono le condizioni per poter approvare questa delibera. Come mai poniamoci il problema? Poniamo il problema della necessità di approfondirlo e poniamo il problema che, andando ad approfondire, è evidente necessario che comunque verrà fuori una condanna di quelli che sono stati gli orrori, gli orrori del passato, senza se e senza ma, ma avendo posto si sono posti questo problema tanti comuni d' Italia, c'è chi l' ha approvato, che chi ha deliberato dicendo che c'è non ci sono, dal punto di vista normativo e costituzionale, le condizioni per poter portare all' attenzione la delibera di revoca. Una persona che è deceduto, quindi, se vi abbiamo delle persone che diciamo masticano questa questa materia, è giusto che loro facciano i dovuti approfondimenti. Su questo aspetto ho visto che è legato alla cittadinanza, alla Segre, io dico, stiamo facendo passare troppo tempo, se diciamo noi riteniamo importante fondamentale dare la cittadinanza a una persona che indipendentemente rappresenta un un momento triste è che poi ha portato all' attenzione dell' Italia un momento triste ed è stata, diciamo, riconosciuta, ad altissimi livelli perché oggi senatrice della della Repubblica e noi pensiamo di dare la cittadinanza onoraria a questa persona, io dico, abbiamo aspettato un anno e mezzo di tempo, ma era per revocare questa delibera. Acceleriamo se riteniamo che sia corretto il percorso per dare per riconoscere la cittadinanza onoraria alla Segre e in quell' occasione sarà anche l' occasione per poter fare una riflessione riflessione. SUAP ha più approfondita sugli orrori affinché diciamo, le nuove generazioni si sensibilizzino ancora di più su questa problematica, sull' opportunità o meno. Io vi invito a questa riflessione, nulla non è assolutamente un problema votare una delibera di revoca, ma ha motivo di esistere una revoca di una delibera fatta nel 1924 22, nuove 24 1924 di una persona che è deceduta dal punto di vista giuridico. Io non sapevo che esistesse questo, però andando un po' a spulciare. Nel comma 2 mi sono andato a leggere qualcosina su che cosa. Il significato di cittadinanza onoraria è disciplinata dal comma 2, articolo 9 legge 05/02/1992, in vigore dal 16/08, poi tutta una serie di approfondimenti che in occasione che i Comuni portavano all' attenzione perché saranno stati migliaia i comunitari che all' epoca hanno dato la cittadinanza.
Oh oh onorario, avrà a Benito Mussolini e ho visto che il l' atteggiamento prevalente era che la cittadinanza onoraria, al pari della cittadinanza effettiva, vengono conferiti a persone viventi quando un soggetto muore, perde ovviamente qualsiasi cittadinanza dico, stiamo attenti a non andare a risvegliare certe sensibilità che in questo momento non ci possiamo permettere il lusso. Quindi pongo a voi la riflessione per un eventuale approfondimento e, se necessario, per un eventuale rinvio dell' argomento dopo il relativo approfondimento. Io non ho avuto modo di poterlo fare, non so se qualcuno di voi la l' ha già fatto e ma diciamo, non posso non fare la riflessione su tanti uomini che abbiamo avuto su noci, tanti antifascisti che abbiamo avuto sul noci, tante persone che hanno combattuto la resistenza, che abbiamo avuto su noci e che hanno fatto politica, che a nessuno è venuto in mente perché perché il 45 l' hanno sistemato, quindi questa persona è deceduta e quindi io ritengo che tutte quelle delibere fatte non avevano più motivo di di esistere e la storia di Pasquale Matarrese lo ripreso perché è stato un Sindaco, diciamo, ed è giusto che venga in questo Consiglio Comunale ricordato appunto per la qualità degli interventi che lui ha fatto dal dal, nell' ambito diciamo lui era prima è stato prima, oltre che Sindaco anche un sindacalista, e io l' ho conosciuta appunto soprattutto da sindacalista, UIL, essendo un iscritto UIL da 43 anni da 44 anni e quindi con quell' associazione mi approcciava, anche se a loro allora ancora non avevo l' età. Non mi ero ancora iscritto perché diciamo la Gazzo. Questa è la riflessione che intendo che ci tenevo a stare fino alla fine, perché volevo porre questa riflessione a voi. Se è il caso è opportuno, è l' assenza di tante persone così comunale potrebbe essere anche un motivo di riflessione.
Io che non mi nascondo dietro al dito, pensato di portarlo alla vostra attenzione, questa riflessione, grazie.
Grazie al Consigliere morìa, intanto per aver rispettato i tempi e per la riflessione che ha dato appunto ulteriore al Consiglio comunale.
In merito alla revoca.
Mussolini mi chiede di intervenire il Consigliere, Vito Pantone, prego, Consigliere ne ha facoltà.
Grazie Presidente.
Io io devo dire questa volta di non essere d' accordo con il con il Consigliere Morea.
Lo dico senza giri di parole, perché tutte le volte che in questo Paese in Italia si affronta questo tema sembra sempre che abbiamo difficoltà ad affrontarlo o abbiamo bisogno di fare un approfondimento, abbiamo bisogno di chiarirci meglio le idee e di capire di capire meglio, al netto ovviamente degli aspetti giuridici che secondo me lasciano il tempo che trovano nel senso che mi sembra che l' Assessore ci abbia detto che questa è diciamo così anche una prima tappa, una tappa, diciamo, di un percorso che ha.
Il Consiglio intero ha chiesto tempo fa che venisse avviato per concedere la la cittadinanza a Liliana a Liliana Segre lo dico perché, in realtà la mia impressione è diversa da quella del consigliere Morea, cioè nel senso che questo Paese, l' Italia, non ha mai fatto i conti fino in fondo con il suo passato e con questo questo passato, che è stato la parte più vergognosa della propria storia recente.
Rispetto a questo dovrebbe esserci, diciamo, così, semplicità, nell' affrontare l' argomento, invece c'è molta difficoltà, molte difficoltà in generale molte difficoltà anche nel chiacchiericcio che ho visto nel nella cittadinanza.
Io personalmente tempo fa ho detto che la cittadinanza alla Segre e la senatrice Segre approvato anche a dirlo è diventata un po', diciamo così, un un atto quasi dovuto che sta perdendo progressivamente se non ha perso completamente un po' un po' di senso. Ecco perché noi abbiamo chiesto all' Assessore di poter fare un percorso che dia senso a quello che stiamo facendo e che ci porti a ad avere questo questo percorso di costruzione della della del conferimento della della cittadinanza, tant' è vero che un.
E su questo sono anche molto critico e l' assessore lo sa, perché ne abbiamo parlato un pezzo delle associazioni o tutte le associazioni che si sono fatti un po' promotrici di questa di questa iniziativa a Noci, poi hanno cercato anche di tirare la giacchetta un po' al al Consiglio Comunale dicendo è ma ci stiamo mettendo troppo tempo, non non sappiamo che cosa state facendo. Forse avete qualche difficoltà ad approvare un provvedimento di di questo tipo. Ecco, parto da qui, cioè io,
Non non accetto che il Consiglio comunale venga strattonato in questo modo anche dal dalle associazioni, perché se noi abbiamo fatto una scelta e siamo stati eletti dai cittadini per rappresentarli, abbiamo tutto il diritto, se non il dovere, di portare avanti quello che è il percorso che noi riteniamo corretto fare e le associazioni rappresenteranno le i loro associati. Ma noi rappresentiamo tutta quanta la cittadinanza e siccome io ricordo, all' epoca ci fu un consenso unanime da parte di tutto il Consiglio comunale sulla creazione di questo percorso. Beh, io ritengo che le associazioni debbano fare le associazioni, il Consiglio comunale debba fare il Consiglio comunale e quindi le associazioni possono ovviamente legittimamente criticarci, ma non possono in imporci i tempi o modalità di approvazione di questa di questo provvedimento.
Peraltro, e questo lo dico con forza non possono insinuare che alcuni di noi o qualcuno di noi, possa avere dubbi in merito a qual è la parte giusta dove stare in questo e in questo provvedimento ma la cosa importante è anche un' altra fare i conti con il passato significa avere il coraggio di dire anche alla cittadinanza che abbiamo avuto la voglia e il desiderio di riconoscere vero la cittadinanza alla Segre, ma farlo in un contesto di coerenza rispetto a quello che questo Comune ha espresso in passato e su questo ha detto bene l' Assessore non è, non c'è un giudizio morale, né nei confronti di chi ha approvato all' epoca questo provvedimento, né nei confronti di chi, magari se succede, succeduto dopo e magari poteva approvare prima di noi questo.
Questo questo documento.
Però la cosa importante è non far passare un concetto, perché sembra che in questo Paese il fascismo non sia un retaggio del passato. Invece ogni giorno abbiamo rigurgiti di di di questo tipo e su questo bisogna, secondo me, politicamente, se assumersi la responsabilità anche di testimoniare nei confronti delle giovani generazioni. Quello che secondo noi è giusto è quello che secondo noi è sbagliato, è la storia. Da questo punto di vista, credo che l' abbia ha assolutamente acclarato cosa diversa non è stata fatta, anche ancora, secondo me, all' interno delle della comunità italiana. Ancora noi assistiamo a Dio, così un atteggiamento buonista nei confronti di giovani di quel periodo, di quel periodo storico e ci ritiriamo un po' in noi stessi quando dobbiamo invece condannarlo, condannarlo con forza, e questo si vede in maniera abbastanza semplice plastica, perché quando tutto che questo questo argomento, la reazione principale ma c'è ben altro di cui occuparsi vi dovete occupare della TARI, vi dovete occupare l' aumento del 4% del 7% del 10%,
Della TARI non vi rendete conto che ha, altre, sono le priorità, beh, io credo che il benaltrismo che.
Il concetto è abbastanza noto ormai nella nostra della nostra comunità sia, in fondo, un po' il nuovo fascismo, un nuovo modo di affrontare le questioni fondamentali della della nostra, della nostra società, perché piuttosto che occuparci dei migranti e che muoiono nel Mar Mediterraneo c'è ben altro di cui occuparsi no, la crisi economica, la crisi del Covid alla TARI, tutte i problemi che conosciamo, piuttosto che preoccuparci dei dei ragazzi omosessuali che vengono picchiati se in maniera sanguinosa per nelle strade italiane c c. C'è ben altro, ovviamente, anche in questo caso di cui di cui occuparsi in Europa i fondi, il PNR, R e via dicendo. piuttosto che dire con con fermezza che il ddl Zan va approvato e va approvato in tempi in tempi rapidi. Beh, anche qua c'è ben altro di cui di cui occuparsi. C'è sempre un ben altro di cui dobbiamo farci carico piuttosto che affrontare quelle quelle che sono le questioni morali. Io mi chiedo di che altro mi devo occupare da consigliere comunale. E le persone che vuole fare politica, se non di bambini che muoiono in mare nel Mediterraneo o di degli eventi tragici che colpiscono chi ha una un' idea, una tendenza sessuale diversa dalla mia diversa, la nostra da sé, se non di questo, di che cosa mi devo occupare della TARI della del, prendere atto della della delibera che abbiamo fatto e che abbiamo visto prima, di cui assolutamente non possiamo sostanziale? Nella sostanza dire dire assolutamente nulla e questo guardate, non è lontano da noi questo concetto, perché è tempo due giorni fa.
In un noto sito office Facebook del nostro Comune, dove sostanzialmente accediamo noi è venuta fuori una dichiarazione di questo tipo, ma c'è ben altro di cui vi dovete occupare, piuttosto che occuparvi della revoca della della cittadinanza, Benito, Mussolini che ben altro che la TARI, cioè che ci sono una serie di problemi, il Sindaco vuole passare alla storia con questo atto, piuttosto che preoccuparsi della del dei problemi dei cittadini. Io lo conosco, credo che non voglio passare alla storia per queste cose, però voglio dire poi sarà lui a dichiarare una cosa di questo genere. Ora, io io credo che invece non c'è ben altro di cui ci dobbiamo occupare, cioè questo è un argomento, ci siamo occupati prima della TARI, ci siamo occupati prima di del la Polizia Municipale, ci siamo occupati di tutta una serie di altri argomenti. Arriva anche il momento in cui la politica deve fare la politica, sennò altrimenti mettiamo qua dei dirigenti della pubblica amministrazione, approvino quello che devono approvare e noi ce ne andiamo tutti quanti a casa e la smettiamo di fare un teatrino che non serve assolutamente a nulla. Quindi io credo che questo sia un momento importante.
Cioè sia un momento di politica vera dove noi diamo un segnale vero ai ragazzi che ci guardano, ai cittadini che ci guardano e non c'è un ben altro di cui di cui occuparsi questo post su su Facebook. Io ho provato un po' a seguirlo, non ha avuto commenti, nessuno l' ha commentato, io speravo in commenti negativi, sono stato tentato più di una volta di rispondere su Facebook, poi ho pensato che il ruolo giù il luogo giusto dove rispondere fosse il Consiglio comunale, ma la cosa più grave che questo post ha ricevuto anche 15 like e in questo posto che ha scritto il beneamato, me Benito, cioè, stiamo a questo livello di interlocuzione su un argomento che, come ho detto all' inizio del mio intervento, doveva, diciamo così, trovare pacifica accettazione in un Paese che veramente ha fatto i conti con il proprio passato, ma vi dico ancora una cosa e con questo non voglio fare polemica su un argomento che ci deve vedere tutti quanti, insieme, i 3 15 like che ci sono stati, a questo a questo posto che anche il like di un componente della Commissione, Pari Opportunità del nostro Comune,
Allora io posso, diciamo così con serenità dire che si è tra si è trattato di un errore si sarà trattato, diciamo, di una approvazione della parte reale critica nei confronti del Sindaco perché chi non critica al Sindaco chi le responsabilità sono sempre Sindaco, però io chiedo alla Commissione Pari Opportunità che era Presidente della Commissione, l' opportunità di fare comunque un passaggio all' interno della Commissione di su questo, su questo aspetto e non lo chiedo alla parte politica, perché la parte politica io so conosco personalmente ognuno di loro e sono certo che sono distanti anni luce da questa. da da questa posizione, però, se noi abbiamo e su questo voglio essere chiaro all' interno della Commissione pari opportunità, il minimo dubbio che qualcuno ritenga le leggi razziali qualcosa.
Che è passato alla storia e che non ha lasciato segni nella nostra comunità o nel nostro modo di vivere in maniera pacifica, la terra dove ci troviamo, ma io credo che abbiamo un problema e abbiamo un problema istituzionale, non è un problema politico, è un problema di istituzione perché quando noi ci sediamo in questo Consiglio comunale o nelle Commissioni che sono AQ a deputato da questo Consiglio comunale a svolgere un determinato ruolo e quella è una Commissione particolarmente delicata io dico che su questo non dobbiamo avere dubbi.
E se non dobbiamo avere dubbi su questo.
Va fatto chiarezza.
Perché sono argomenti che possono passare inosservati, ma sono anche argomenti rispetto ai quali i cittadini ci guardano, ragazzi che non hanno conosciuto che cosa è stato il fascismo, non non non sanno di che cosa si probabilmente stiamo parlando, lo leggono soltanto nei libri di storia e non può passare il concetto che grazie a Mussolini è stata costruita la Positano e non viene fatto minimamente accenno alle leggi razziali, che sono stati la vera vergogna vera vergogna di questo Paese negli anni passati, in tanti Comuni, in tanti comuni si sta chiedendo la revoca di Vittorio Emanuele nel come nomina come intitolazione di scuole di pubblici uffici. è strade proprio in funzione di questo. Allora io, come ho detto prima, non sono uno.
Diciamo dei fan, della della cittadinanza, alla Segre e tante volte nella discusso, anche con con con il mio assessore, perché non voglio che questi argomenti diventino argomenti di parte argomenti che divisivi piuttosto che vederci tutti quanti uniti, però però su questo, se dobbiamo essere uniti, dobbiamo essere uniti fino in fondo che dobbiamo avere la capacità di dire che su questi argomenti va messo un punto finale che è dato dalla storia e dal riconoscimento di un periodo nefasto che il nostro Paese ha vissuto grazie,
Grazie consigliere, Vito Platone, per il suo contributo chiede di intervenire la consigliera Barbara Lucia, prego, Consigliere ne ha facoltà.
Ci siamo sì, grazie Presidente.
E ringrazio i Consiglieri che sono intervenuti fino ad ora rispetto a questo punto importantissimo l' ordine del giorno.
Io farò delle considerazioni che saranno, verrà saranno brevi, voglio però intanto dichiarare sin da subito il mio voto favorevole alla revoca della cittadinanza onoraria, Benito Mussolini, non non entro nel merito delle ragioni per cui si arriva a proporre al Consiglio questa discussione che come ha spiegato l' assessore Bruno va considerato un tassello del percorso culturale che approderà alla cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre sono appunto le ragioni che già sono state esposte dal esposte dall' assessore e che mi trovano d' accordo.
Invece, piuttosto, vorrei soffermarmi ad osservare che attorno a questo provvedimento si è sviluppato, come diceva il Consigliere Vito Blanton poc' anzi si è sviluppato nella città e di riflesso oggi in quest' Aula consiliare un dibattito, per quanto mi riguarda, autenticamente democratico, ossia dove la libera espressione cioè di opinioni e di volontà di Girgenti riguardo a quello che abbiamo in comune rispetto alla storia passata rispetto al presente rispetto al futuro è quello di che di cui ci dobbiamo appunto occupare della nostra città.
Dunque, perciò mi preme citare solo le posizioni più estreme che ho raccolto un po' dai canali social un po' da quanto è apparso sulla stampa locale, un po' da quanto è emerso dal mio personale colloquio con con altri.
Non dando per scontato che ci sono ancora un' infinità di altre opinioni, opinioni e ragioni.
Ho ritenuto fosse arrivato a questa conclusione che da un lato c'è chi ha interpretato lamentandosi né la lentezza del percorso di conferimento della cittadinanza, onorevole della senatrice, Segre come mancanza di volontà politica.
Cioè, in poche parole, ci stanno dicendo che si posticipa questo punto all' ordine del giorno, perché questa Amministrazione a questa Amministrazione non interessa questa cosa, dall' altro c'è invece chi ha chiesto di ritirare la revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini dall' ordine del giorno di questo Consiglio e suggerendo cioè non solo che la revoca non venga approvata ma che essa non venga discussa.
Viene per cui per me queste due opinioni rispettabilissime, ma che tradiscono, per quanto diverse, uno stesso vizio. Entrambe sono state espresse da un punto di vista che ignora quello dell' altro, l' opinione dell' altro e non solo del suo contenuto, ma nella sua esistenza, infatti, tanto chi fa corrispondere la mancata immediatezza nella risposta, con l' assenza di volontà politica, quanto chi ritiene necess non necessario il dibattito consiliare trascura quella che è una pluralità di opinioni diverse, anche molto diverse, molto lontane da da quelle nostre. Quindi sembra quasi ignorare, cioè il fatto che in democrazia la volontà politica singolare di ognuno non esiste finché non è costruita con fatica, confronto e sintesi in una parola tempo e noi tempo che stiamo mettendo.
Ma del resto dico anche che sono una volontà politica così costruita al caro prezzo della negoziazione del compromesso dell' attesa può chiamarsi una volontà autenticamente antifascista.
Quindi, eludere il dibattito consiliare equivale ad eludere le esigenze della democrazia stessa.
Mi fa piacere constatare quello che appunto, qualcuno che da qua, da quello che qualcuno vorrebbe ridurre ad un atto veramente simbolico e niente affatto urgenti o addirittura inutile, si manifesta concretamente la sfida Sossano sostanziale a cui siamo chiamati a fare democrazia.
Vorrei concludere, pensavo proprio ora questa cosa da quello che è emerso, invitando anche l' assessore Bruno accogliere questa convocazione di crescita culturale.
Per la nostra comunità, convocando ci cittadini rappresentanti in piazza,
E credo che quello doveva essere un momento sincero e nel senso dove.
Un momento di confronto vero e sincero, perché su questo tema molto probabilmente si sono mosse delle coscienze un po' di tutti.
Insomma, allora sì che potrà essere un tassello, forse, di questo percorso che ci ha chiamati e sul quale abbiamo deciso insieme di percorrere.
Grazie e grazie.
Grazie a te, consigliere Bomba Lucia per l' intervento appassionato, chi è che chiede di intervenire adesso prima di ripasso la parola al Consigliere morìa.
Ci sono altri interventi, no, allora prego musiche amori, ne ha facoltà, grazie.
Per senso di responsabilità sono costretto ancora stare qui.
E perché.
Il già nel momento in cui si alimenta il dibattito e il fatto stesso che si alimenta un dibattito vuol dire che è un argomento non scontato.
Il credo di aver fatto una premessa chiara sulla problematica.
Immagina se questo viene da una persona che non è mai stato una persona che viene da una parte politica, diciamo.
Estrema, ma ho anche fatto una considerazione di carattere politico, cioè la proposta di approfondimento.
E di verifica anche partiva anche da una diciamo riflessioni di carattere politico, ma la maggioranza che pone a lor all' ordine del giorno questo argomento crede fermamente in questa argomento o noi, cioè dobbiamo diciamolo riflettere sull' opportunità o meno di essere presenti in Consiglio comunale in alcuni momenti noi siamo qui presenti comunque potremmo andarcene i numeri non ci sono per poter approvare, allora voglio capire la responsabilità politica di fronte a un argomento del genere che tocca la sensibilità di ognuno di noi, perché ci ricorda situazioni che sicuramente non non sono positive dalla storia di ognuno di noi e della della nostra città e io ho posto una riflessione di carattere politico sull' opportunità o meno cioè capire anche il Consiglio comunale la maggioranza di questo Consiglio è fermamente convinta che diciamo sull' opportunità o meno di portare all' attenzione della città e del Consiglio comunale una delibera in tal senso. Quindi non abbiamo detto, votiamo contro. Se stiamo qui e non ce ne siamo andati, quello è un segnale.
Ma abbiamo posto una riflessione di carattere politico su un argomento che tocca la sensibilità di ognuno e quindi, se c'è bisogno nella maggioranza di una riflessione maggiore, ho detto se dobbiamo e ho capito che è una condizione sine qua non, quello della, diciamo, della cittadinanza alla Segre, da quello che capiamo dalla relazione, quindi viene fuori anche da, diciamo, da quel mondo che non è possibile dare la cittadinanza se non c'è dico se questo è vero ed è così. Capisco due aspetti, uno che probabilmente lo aveva l' ha accennato anche il Consigliere Platone, forse diciamo, si è aperto un dibattito che non tutti sono d' accordo a dare la cittadinanza alla Segre, l' uscita qua stasera vuol dire anche questo, e credo che sia legittimo sapere qua dentro quali sono i risvolti nel perché su un argomento di questo genere viene meno il numero legale, diciamo, la maggioranza non è presente. Credo che sia un diritto della minoranza e della città capire fino in fondo se diciamo su questo argomento c'è o meno volontà da parte della maggioranza e portarla avanti. Dopodiché noi,
Il nostro parere. Lo abbiamo già dato stando qui, ma non voi.
Questo deve essere chiaro.
E quindi l' opportunità di chiedere il rinvio era quello, lo abbiamo detto, bocciamo, ritiriamolo, no, abbiamo detto di rinviarlo affinché si sviluppi un dibattito dove responsabilmente, partendo dalla maggioranza che ha proposto l' argomento per poi andare alla minoranza, si possa approfondire e si possa tirar fuori un dibattito sereno sulla condanna.
Che, affinché non ci siano dubbi e strumentalizzazione, la nostra è ferma.
E, come dicevo prima, perché non ci sono né se e né ma su quello che è successo in passato, però noi dobbiamo far politica, siamo qua per far politica e io voglio conoscere, noi vorremmo conoscere, vorremmo e vorremmo sapere se no diversamente se stiamo qua a fare teoria, ma ce ne andiamo e il tutto viene, diciamo, rinviato, automaticamente invece no. Ci stiamo assumendo la responsabilità e stiamo qua, però credo che soprattutto è un è un per noi utile, oltre che per noi, capire se questa maggioranza ha voglia di portare avanti questo argomento e se non si porta avanti non è una responsabilità di chi non l' ha proposto. La responsabilità di chi ha realizzato un ordine del giorno diciamo è che oggi non è in condizioni di poterlo portare a termine. Solo questo era un' ulteriore riflessione a un argomento, considerando che tutti abbiamo a cuore, diciamo la necessità anche di portare alle nuove generazioni quella informazione corretta affinché gli orrore e lo ripeto l' ho detto prima del passato possano non non.
Ricadere in quegli errori quegli orrori rispetto rispetto alla strumentalizzazione. Credo che non sia qui il luogo dove dobbiamo fare debba parlare del decreto Zan, andremo ad ampliare troppo l' argomento è quello ci concentriamo su quello, stiamo riflettendo con gli, devo dire, un dibattito democratico, come diceva la Consigliere Lucia, e credo che il la mia riflessione andava nella vostra direzione, non nella nostra grazie.
In attesa di intervenire il Consigliere Vito Antonio, prego, Consigliere.
No, io voglio rassicurare il consigliere Morea, noi ha il suo intervento iniziale, l' abbiamo compreso bene, cioè io non ho voluto in nessun modo fare accuse di nessun tipo perché, a parte che ti conosco, ti conosco personalmente voglio li so che si è quanto di più lontano e l' ho detto anche durante l' intervento da una da questa cosa, però anche in questo caso, cioè i numeri, il tutto quello che vogliamo, è giusto, il ragionamento che fai sul, che che che ha che ha fatto sul sul numero legale su come sa abbiamo qualche qualche difficoltà in questo in questo Consiglio comunale il dettato da tante tante cose, però questa condizione diciamo che si è verificata dalle 07 di oggi pomeriggio,
E ci sono state diversi, cioè provvedimenti che abbiamo che abbiamo approvato in questa condizione, allora porre una questione pregiudiziale, diciamo così, di di di numero legale, permettimi di numero legale su una collina su questo provvedimento è legittimo, è legittimo, per carità è corretto ed è legittimo.
Però cioè è ancora una volta la dimostrazione che su questi argomenti abbiamo sempre difficoltà ad andare avanti. Allora io non ho problemi a rinviare il punto. Se dobbiamo fare un approfondimento, però decidiamo o sulla Segre dobbiamo accelerare o sulla Segre, dobbiamo rallentare, perché c'è un ragionamento, perché se noi abbiamo difficoltà ad approvare la revoca a Benito Mussolini mi spiegate perché non dobbiamo accelerare, abbiamo velocità a conferire la cittadinanza alla Segre, cioè decidiamoci.
Non sono cose compatibili tra di loro.
Non sono compatibili.
C'è una profonda incompatibilità politica e morale su su questa cosa.
Allora non abbiamo i numeri, non c'è il numero legale, forse voi andate via, va benissimo, rinviamo il punto, facciamo gli approfondimenti del caso, però permettetemi di notare che questo Consiglio ha lavorato tra virgolette all' unanimità col con i dovuti distinguo sul sulle cose e oggi ha difficoltà al termine del Consiglio ad approvare una cosa che dal mio punto di vista è soltanto dal mio punto di vista dovrebbe vederci immediatamente disponibili senza fare approfondimenti del caso. Io non io personalmente non ho bisogno di approfondire proprio nulla su questo argomento. Non ho bisogno di fare approfondimenti,
Se poi noi dobbiamo fare approfondimenti, allora avevamo ragione, quando abbiamo detto, facciamo un percorso e lo stiamo cercando di fare, l' approfondimento sta nel percorso.
Ma l' approfondimento serve soprattutto alle nuove generazioni, ma non a noi che abbiamo, abbiamo studiato profondamente quello che è stato quel momento storico del nel nostro Paese, allora decidiamo cosa vogliamo fare, vogliamo rinviare il punto, sono d' accordo, va bene, rinviamo il punto adesso non so come come che cosa dobbiamo fare e lo lo decideremo facciamo una sospensione prima si diceva per decidere che cosa fa però,
Lo ribadisco ancora una volta, dal mio punto di vista non c'è bisogno di far nessun approfondimento io sono pronto a votarlo adesso, il provvedimento con chi c'è in quest' Aula perché riconosco in ognuno di voi i valori dell' antifascismo e quindi ritengo che su questo non ci non ci sia il numero legale che tenga o non ci sia,
Voto che tenga su questo aspetto, poi la questione della maggioranza, è una questione che il Consigliere Morea pone e che pongo anche io, per essere chiari.
Perché giustamente, giustamente, probabilmente andava data più attenzione ad un punto che tocca delle sensibilità.
E tocca la carne viva di quello che è stata la lotta di civiltà di questo Paese.
Ritorniamo a noi, chiede di intervenire il consigliere Fortunato Mezzapesa.
Ne ha facoltà, prego Consigliere, grazie Presidente.
Credo che bisogna chiarire da subito che questo è un argomento che.
In realtà ci pone di fronte a noi una questione o un.
Una verifica di quello che siamo e di quello che in realtà eravamo perché dico questo.
Diceva il professor Canfora nel suo uno dei suoi ultimi libri.
Quello che si chiama.
La scopa di don Abbondio che, purtroppo, la storia.
Non può essere fatta come la stiamo facendo noi stasera.
E questo ci deve porre tutta una serie di interrogativi, io vi invito a leggere il libro del professor Caffo, rinunciano campo proprio perché in realtà non si può dire come diceva don Abbondio tanto l' Innominato e qualchedun altro è morto e quindi siccome Mozart meno ma non lo guardo i problemi,
Ma è altrettanto vero che è altrettanto vero che comunque questa è una.
Grande questione che non è stata mai di fatto.
Mai, come devo dire neanche da noi, neanche da generazioni che non hanno nulla a che fare con quella vicenda storica.
Che probabilmente come me, come diceva anche il Consigliere morìa, riportiamo quello che ci è stato riferito dai Pasquale Matarrese del quale io ho avuto il piacere e l' onore non solo di conoscere, ma di essere amico e la mia famiglia soprattutto.
Non anche il mio prozio. Giovanni Gentile grande esponente del Partito Comunista di Noci, che in realtà all' epoca con lui ha fatto e ha militato e anche sostenuto nelle campagne, nella campagna elettorale famosa dell' elezione di Pasquale Matarrese, ma non soltanto, ma lo stesso mio prozio Giovanni in realtà fu un antifascista non un antifascista della prima ora, tant' è che subì anche più arresti. Fu arrestato più volte dagli facesti anche a Noci, fu arrestato a Roma ma anche a noi, e quindi le vicende, poi familiari e personali, molte volte fanno riflettere su tutto ciò che è avvenuto anche a noi che anche nelle famiglie nocesi c' era chi, in realtà esponente dell' allora Partito Socialista, poi diventato Partito Comunista, né con la famosa citazione in realtà subì gravi conseguenze con l' ascesa del del Partito nazionale fascista e anche conseguenze gravi che chi, durante il dopo la proclamazione delle leggi razziali, invece ne ha pagato la conseguenza. Anche con la vita e anche con periodi di.
Soggiorno obbligato come richiamava qualcuno presso le patrie galere, ma i lager, come anche qualche nostro compaesano che qualche giorno fa è stato.
Dal prefetto insignito e ha avuto il riconoscimento forse era l' unico credo presente vige ancora vivente di dei 12 che sono stati.
Questo ci deve far pensare e deve far riflettere, anche perché, quando alla domanda.
Che cosa hai dovuto decidere se dover continuare a fare la guerra e ti RIS ha risposto seccamente al Prefetto, dicendo che in realtà no, io preferisco andare nella nel campo di lavoro e quindi finire arrestato, di fatto è emerso alla alla nell' lager per poter diventare un recluso e non continuare a fare la guerra con i fascisti con la Repubblica di Salò anche quella fu una decisione che qualcuno ha dovuto prendere e credo che non sia stato facile per quegli uomini dover decidere se stare da questa parte può andare dall' altra parte o perdere la vita.
Però è anche tanto, è altrettanto vero.
In realtà, purtroppo, noi non possiamo oggi giudicare la storia.
Non c'è, non c'è, credo, nessun ragionamento di nessun filosofo o di nessun professore che dir si voglia che ci metta in condizioni oggi di poter di poter fare ora per allora e quindi voglio dire con molta onestà intellettuale anche nei confronti della opposizione dico che non è facile per nessuno cioè che sia chiaro non è che qualcuno qua si erige a dover fare il giudice o a dover fare oggi il moralista o peggio ancora come si diceva una volta il censore,
Non è, credo, dato a nessuno di noi, nessuno di noi voglia fare una cosa del genere,
Certo, è stato posto un interrogativo che era quello di dire si può dare la cittadinanza onoraria a qualcuno che invita e che in realtà ha lottato per quelle idee per l' antifascismo, per creare questa Repubblica che oggi noi viviamo e dicevo prima nell' intervento che ho fatto prima, dicevo, che ha stabilito delle regole che ha stabilito un patto all' interno di questa nazione allora oggi,
Dover decidere se in realtà concedere, come chiedeva il Consigliere, Platone, perché dobbiamo fare per forza un atto di revoca che è imposto da qualcuno è imposto da una norma imposto da una qualche idea che non riuscì onestamente non è che si in ben si definisce per poter dare la cittadinanza onoraria invece a chi lo merita, perché si è battuto, perché in realtà noi fossimo qua e fossimo in queste condizioni, perché non ci dimentichiamo che in realtà la storia, una cosa ha detto che in realtà quello che viviamo oggi è quello che stiamo vivendo oggi in questa Repubblica e in questo nostro tempo i nostri progenitori per secoli non l' hanno mai vissuto e non parlo di pochi, ma parlo della stragrande maggioranza di una popolazione che, come lo siamo noi oggi è acculturata. Ha avuto possibilità di entrare in questo Consiglio comunale solo e soltanto perché era se le guadagnato, ma come semplice persona, non perché fosse titolare di qualche famiglia importanti o di qualche eredità importante della famiglia, o tanto più se in realtà apparteneva a un determinato organo o partito politico che avesse poi tolto tutti gli altri e diretto l' orchestra, come se fosse l' unico e solo a poterlo fare. Questo è vero, ma è altrettanto vero che in realtà io credo che siano da scendere queste due cose, quindi proporrei che, al di là della revoca o degli ulteriori approfondimenti, io credo che vada data una accelerata al riconoscimento della cittadinanza onoraria alla Segre, ma per ribadire, non nel senso personale, perché è anche vero che era lei rappresenta oggi e lo rappresenta in Parlamento un esempio di che cosa si deve essere per essere uomini liberi in una nazione leva. Su questo io non non ho nessun dubbio, né ne avrò nel momento in cui verrà posta a questo ordine del giorno nel Consiglio comunale per votare la cittadinanza onoraria alla Segre. Quindi, se vogliamo evitare inutili strascichi che voglio dire in questo momento, vista la situazione faremo l' approfondimento se ci sarà necessità di dover fare approfondimenti giuridici su questa questione, ma distinguiamo le cose e portiamo all' ordine del giorno. Invece, quella che è una idea che invece oggi è ancora valida è ancora, secondo me, simbolica e culturalmente necessaria perché alle generazioni nostre, ma anche a quelle che verranno, noi dobbiamo ribadire che la democrazia non è una conquista definitiva.
Questo deve essere chiaro nella mente di tutti noi donne, una conquista definitiva. La democrazia vive un equilibrio instabile che deve essere continuato mantenuto. Curato.
Deve esserci sempre la voglia di crederci, perché in questo la storia ci può essere di aiuto e lo abbiamo visto in tutte le repubbliche hanno avuto alterne vicende nella storia dell' uomo e anche la nostra, come lo è successo anche per quella americana. Qualche mese fa abbiamo visto una cosa grave che è avvenuta negli Stati Uniti, cioè c'è stato qualcuno che da Presidente degli Stati Uniti, ha creato una grave crisi istituzionale, di un livello mai visto in più di 2 2 di più, i 200 quasi 300 anni di storia repubblicana americana e che in realtà ha posto in essere oggi anche un problema di credibilità della democrazia americana che gli americani sono stati poi alla fine voglio dire, capaci di svoltare velocemente, di nominare o di fare leggere qualche altra persona che tutto può essere tranne che mettere in discussione un sistema democratico come quello che ormai è il più longevo di quello che abbiamo nella storia dell' uomo. Allora io rispetto a questo non ho dubbi e non ho da dover fare i conti con il passato, quindi rispetto a questo, a dover portare immediatamente e dover discutere immediatamente della cittadinanza onoraria alla Segre non ci sono assolutamente problemi. Credo che vada distinto l' uno dall' altro perché non credo che ci sia una propedeuticità, cioè se non viene eliminata la cittadinanza a qualcuno che ormai non c'è più questo non possa o non debba far nominare oggi o avere la cittadinanza onoraria a qualcuno che invece lo merita e lo merita per l' esempio che ha riportato e per il baluardo che rappresenta rispetto a quei valori di democrazia e di antifascismo che, sul quale noi abbiamo appoggiato il nuovo patto sociale dopo il 1945, allora non credo che sia necessario che qui ci dobbiamo stare strappare le vesti per cercare di di di mettere insieme due cose che non credo che abbiano propedeuticità l' uno all' altro. Quindi, sulla questione dell' approfondimento, secondo me lo facciamo lo faremo con i tempi che saranno necessari, però acceleriamo, invece l' ha portata in Consiglio Terna,
Cittadinanza, onoraria alla senatrice, Segre Liliana, Segre, e credo che in realtà, da questo punto di vista.
Abbiamo fatto un' operazione solamente e solo culturale,
Quello che a noi serve nella democrazia è oggi avere la voglia di voler rimanere ai valori, all' aperto, ai principi fondamentali, senza dover, voglio dire, credo da questo punto di vista far polemiche con chi che sia o perché credo che su questo non credo che ci siano diversità sostanziale la maggioranza di questa nazione, credo che rimanga al di là di qualcuno, fondamentalmente una nazione che ha voglia e vuole continuare con tutte le difficoltà che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo e che credo vivremo nei prossimi anni. Quindi, con tutte le difficoltà del caso, sia comunque necessario continuare a fare operazioni di carattere culturale, ma soprattutto di rimarcare principi e valori che aiutino questa democrazia e che questo in questa anche in questo nostro Comune ci sia un minimo. Voglio dire di chiarezza rispetto a certi valori, credo che a questo punto voglio dire poi possiamo decidere come meglio. Riteniamo bene. Grazie, consigliere Mezzapesa, Sindaco, prego sì, velocissimamente, innanzitutto diciamo, per recuperare un po' diciamo allo strappo, agli affetti familiari da o che fai attua fine d' auguri da parte nostra, perché mi pare che siano il medico come risarcimento, diciamo del danno.
So come minimo dico subito che faccio già la proposta di aggiornare il punto di rinviarlo, ma lo dico semplicemente.
Per una questione che espliciterò proprio due minuti due.
E che l' Italia sia una Repubblica democratica fondata sul lavoro e antifascista e che quindi l' Italia è antifascista, è un fatto sancito dalla legge, non è un fatto di opinione, il che significa che chiunque dovesse affermare il contrario si pone fuori dalla legge, fuori dai valori della Costituzione esprime un' opinione che però non è coerente con quella che è l' architettura costituzionale normativa della nostra Repubblica, questo credo che sia un fatto, diciamo non acclarato da me, un fatto che è,
Mi pare dal dibattito e devo dire che ciò, avendo oramai un bel po' di anni di Consigli comunali alle spalle, io credo che il Consiglio comunale di stasera nel suo complesso ha esplicitato tutta quella dialettica, compreso anche i punti precedenti, e ci deve essere da chi viene eletto con responsabilità diverse ma tutti si concorre diciamo,
Alla realizzazione degli obiettivi per la nostra comunità e devo dire che mi pare di cogliere perché non ho non ho colto,
Niente in contrario che sotto il profilo valoriale siamo d' accordo sotto il profilo volgare l' ha detto più volte l' auto, ma non avevo dubbi.
Lo abbiamo ribadito tutti la condanna ferma di ciò che il fascismo è stato.
Mi pare unanime, no, e questo è stato espresso.
E mi pare, diciamo.
Palese anche questo è un fatto.
Sono d' accordo sul rinvio, semplicemente perché dissento dalle osservazioni fatte da dalla voce, un po' dal che.
Il discorso di della proposta della non proposta, se c' abbiamo i numeri o no.
Porterebbe, secondo me, sbagliando e fuorviante un po' quelle che sono anche le dichiarazioni che abbiamo dato la questione e la sposterebbe dal fatto valoriale a un fatto politico che diciamo quella interpretazione delle cose per il quale, siccome io diciamo, ho la maggioranza che oggi governa noci a, diciamo,
Un orientamento valoriale di centrosinistra, no, sono arrivati, diciamo i comunisti, ma io non ne trovo più in giro fra i dati. No a fare questa cosa non è così, non è così ed ecco perché sono d' accordo sul rinvio, perché io voglio che sul fatto valoriale su cui noi già stasera abbiamo detto di essere tutti d' accordo si realizzi, quella sintesi è quella adesione valoriale all' antifascismo che è sancito dalla nostra Costituzione,
Perché diciamo sarebbe gioco facile, giustamente dire noi stiamo facendo una proposta non viene accolta giustamente come funziona con gli strumenti democratici. Se ci avete i numeri, ve l' approvate no no, non è questo, peraltro, non è questo l' argomento già in genere, diciamo, io non sono uno di quelli che ama molto fare le le prove di forza, ma su questo meno che mai e sul fatto che tutti, ma proprio tutti, possibilmente al netto del della straordinaria coincidenza di stasera,
Dicano la loro, io sono d' accordo.
Perché poi?
No, diciamo a parole,
Siamo, esprimiamo tutti i nostri giudizi, ci sono degli atti e la proposta di revoca e uno di quelli che, al di là del fatto normativo delle giuste riflessioni giuridiche poste dalla Uccio, hanno un valore simbolico non per la consistenza normativa dell' atto ma per quello che è l' atto esprime e nel momento in cui noi ci accingiamo per volontà anche unanime sancita nell' ambito della Conferenza dei Capigruppo a riconoscere alla senatrice Segre la cittadinanza onoraria della quale oggettivamente non ha bisogno.
Per rappresentare quello che già rappresenta.
Quello che noi invece vogliamo fare attraverso questo atto è incarnare dal punto di vista valoriale all' interno della nostra comunità ciò che è stato un esempio vivente.
Una vittima vivente, grazie a Dio vivente, di ciò che le leggi razziali, fatte da Mussolini, fatte da Mussolini.
E naturalmente dalla Germania nazista hanno prodotto noi ogni anno come Comune un po' tutti no, peraltro la voce bruna disegnato no, ci sforziamo di prendere i ragazzi e mandarli.
Ad Auschwitz, non nelle gite di distruzione, perché vengano qui a riportare le loro impressioni perché quell' impressione diventino tessuto, no da condividere con gli altri ragazzi. Allora e per questa ragione sono, diciamo, d' accordo e accolgo l' invito perché non è una questione di approfondire se giuridicamente serve o no no, e non credo che neanche sia questo il terreno di discussione. Quello che è il terreno di discussione è che noi non possiamo però immaginare la coesistenza, sotto l' aspetto valoriale di due atti che sono all' opposto, uno ha causato ciò che l' altro ha patito. Questo è il valore e non è politico e valoriale.
Perché se la interpretazione fosse stata politica, molto probabilmente, come giustamente diceva no, ben altri e più autorevoli, magari Sindaci di me si sarebbero posti il problema, ma qui il problema non è togliere davanti un retaggio del fascismo che ha la sua condanna storica cioè tutte le cose così come i totalitarismi ingenere c' hanno la loro condanna storica qui il problema è dal punto di vista valoriale risolvere questa questione e lanciare un messaggio chiaro ai nostri ragazzi, alle nostre scuole, a tutta la comunità, per rappresentare plasticamente ciò che la Costituzione dice ciò che anche all' interno del nostro Statuto comunale e sancito dal punto di vista del ripudio della guerra, del ripudio delle di ciò che ho orientato alla discrasie discriminazione razziale e quant altro si tratta di fare per noi un atto di coerenza valoriale.
Per questo, diciamo accolgo l' invito di Rauccio chiaramente e faccio ufficialmente la proposta di rinvio del punto al prossimo Consiglio comunale, dove già dico dove già preannuncio, perché era già pronto.
Proprio per dare importanza al dibattito nell' uno e nell' altro caso per scelta non è stata portata la delibera di conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Segre, perché già pronte nel sistema l' atto deliberativo è pronto, era proprio perché assolutamente così come credo è stato non si voleva no far passare, diciamo in sordina una occasione di confronto sulle questioni che diciamo che ci appassionano che appassionano i cittadini e che naturalmente noi abbiamo l' obbligo di portare a sintesi per cui diciamo, propongo all' assise chiedendo al Presidente di mettere in votazione la proposta di rinvio del punto di questo punto al prossimo ordine del giorno.
Bene, grazie.
La discussione è chiusa e passiamo adesso alla proposta di rinvio possa tra il Sindaco, quindi, su proposta del Sindaco, il Consiglio comunale si deve esprimere sulla proposta di rinvio della revoca della delibera di Consiglio comunale numero 447 del 1924 conferimento della cittadinanza onoraria nocese a sua Eccellenza Benito Mussolini la votazione è aperta.
La votazione è chiusa presenti 11 votanti, 11 favorevoli al rinvio, 11 il provvedimento è rinviato.
Grazie, la seduta è chiusa alle ore 21:44, buona serata a tutti.
Lasciate il badge e firmate le per cortesia.