Possono passare okay, allora?
Bene, allora ci siamo, possiamo iniziare allora buongiorno, buongiorno e benvenuti alla conferenza stampa di presentazione della trentesima edizione delle Giornate del FAI del 26 e del 27/03/2022 e oggi sono particolarmente contenta di essere qui presente con il gruppo fai dei trulli e delle grotte che uno dei nostri gruppi più affiatati nell' ambito della Puglia per raccontarvi e per presentare insieme ai nostri ospiti l' apertura di un bene particolarmente significativo per la città che è Villa lenti e si tratta di una architettura straordinaria di particolare interesse. è chiusa da oltre 11 anni e che ha fatto registrare già tantissime adesioni. Forse siamo quasi al al tutto esaurito questa cosa ci piace molto perché c'è stata una grande risposta sul sul territorio.
Quindi oggi ci piace raccontare insieme a voi questa questo straordinario evento e soprattutto raccontarvi della grande risposta e del lavoro che fai svolge sul territorio, il FAI è composto da circa sei delegazioni in sei gruppi e tre gruppi giovani ed è molto seguito nella Regione Puglia ed è molto apprezzato i volontari sono numerosissimi e svolgono un' azione di conoscenza sul territorio capillare e importantissima.
Per questo vi invito a partecipare e vi invito a sostenere il Fai oggi sono con noi per presentare questa apertura il sindaco Domenico Nisi e l' Assessore alla cultura Angelica Nitti età Polignano Capogruppo, chiedo scusa, Angela Intini, chiedo scusa, Angelo Lentini, Assessore alla cultura età Polignano Capogruppo fai dei trulli e delle grotte i ma Fasano Francesco Giacovelli, gli architetti che hanno curato la ricostruzione storica delle vicende.
Del dell' edificio. E Pasquale Gentile, uno storico che ha curato un approfondimento particolare sulle vicende proprio storiche delle dell' edificio e ce ne parlerà tra poco. I rappresentanti delle scuole e della famiglia lenti, naturalmente, a cui dobbiamo soprattutto la possibilità di aver aperto questo bene, che lo hanno custodito con straordinaria attenzione e intelligenza, e i proprietari del luogo, quindi che ringraziamo, Vito, lenti e Amalia profilo lenti e infine, abbiamo le docenti delle scuole, che con i loro studenti parteciperanno le aperture che ci racconteranno la serie, le vicende, insieme ai narratori storici del FAI Mariella, Mastrangelo della, quello di celare Majorana-Laterza. Isabella fortunato e Katia d' Elia, che sono del dell' Istituto Comprensivo Gallo, Positano di noci. Bene, non mi dilungo ulteriormente e passo immediatamente la parola al sindaco Domenico Nisi per il suo saluto. Grazie Sindaco a lei la parola.
Buongiorno a tutti.
Naturalmente ringrazio il gruppo fa propri delle grotte viene la dottoressa Putignano perciò colloqui che abbiamo avuto un' interlocuzione qualche settimana fa per diciamo questo che è stato definito nel adesso nell' intervento introduttivo, un evento e in realtà è un evento vero e proprio non solo per diciamo per l' importanza che l' azione del FAI riveste per non la valorizzazione la promozione della conoscenza di questi beni culturali ma per noi l' apertura di Villa 20 da sempre diciamo il desiderio espresso ma non realizzato di tantissimi di tantissimi di noi perché la imponenza di questa bellissima villa no,
E e il desiderio di capire cosa ci fosse all' interno, credo che abbia attraversato la mente e il cuore di tanti di noi, cioè vedere una cosa così bella che peraltro abbiamo avuto modo di assaporare qualche volta all' esterno.
Quando ci sono state altre occasioni, ma abbiamo potuto, diciamo, guardare la bellezza del giardino, no del del del delle terrazze, ma mai siamo riusciti ad andare oltre e in questo senso c'è tutta la particolarità e l' importanza di ciò che sabato e domenica accadrà è veramente un grandissimo, grazie alla famiglia lenti per aver, diciamo così concesso la possibilità a tantissimi di noi di poter guardare com' è all' interno di questa villa e quindi di apprezzare, diciamo, la cura con la quale è stata custodita ciò che.
Parti della vita che all' interno di di di di questa importante di questo importante monumento lo definirei così che che non ci hanno ha visto scorrere nel corso degli anni, anche perché le vicende della famiglia lenti sono importanti nella storia di noi Pasquale, diciamo sicuramente meglio di chiunque altro può organizzare dal punto di vista proprio della storicità, la presenza di questa famiglia nel nostro territorio, per cui io veramente sono molto, ma molto contento che si sia riusciti in questo intento in questa interlocuzione che è stata fatta con la famiglia e vi ringrazio per questa attività e soprattutto perché non è un' occasione di conoscenza per persone che non ci sono di Noci, ma per noi ci stessa. è un' importante occasione di guardare oltre ciò che dall' esterno abbiamo sempre visto come un desiderio veramente un grazie di cuore a tutti quanti voi noi naturalmente diciamo fra sabato e domenica saremo impegnati a dare il massimo del supporto a che tutti coloro che vorranno visitare la villa lo possono fare in sicurezza, possano accedere tranquillamente, diciamo ai servizi che saranno predisposti e queste due giornate siano una o due giornate di festa vera, autentica che credo un po' tutti abbiamo bisogno di approcciarci al bello, nonché quello che ci circonda quotidianamente, ma di scoprire anche ciò che nel territorio abbiamo da da decenni e che abbiamo necessità, diciamo di conoscere fino in fondo, Pasquale lo dice sempre la necessità della conoscenza del nostro territorio e il presupposto minimo per poter operare per il bene del proprio territorio, per cui in questo diciamo, mettiamo nella vita e nella conoscenza di tutti quanti noi un tassello importante, grazie al gruppo fa, i trulli e delle grotte per questa iniziativa e per essere riuscita in questo intento grazie a tutti coloro che collaboreranno. E un grazie veramente sentito di cuore. Una famiglia lenti che ci offre questa importante, anzi, incidono a questa importante possibilità.
Da Cody Noci per il tuo intervento, per queste belle parole e mi ricollego a quello che hai detto al tema del bello, al tema della cultura, quindi alla necessità di conoscere il territorio, per passare la parola ad Angelica Intini, Assessore alla cultura e al turismo di noci, grazie Angelica e a te la parola.
Grazie dottoressa allora io vorrei intanto ringraziare tutti a tutti per essere qui, vorrei ricalcare i ringraziamenti che ha fatto il Sindaco e mi ricollego un po' anche al suo discorso, perché lui ha parlato di festa e di festeggiare, ed è vero, quest' anno e le Giornate Fai compiono trent' anni, quindi hanno vissuto 30 primavere. Però la cosa importante è che questi festeggiamenti non rimangono, non rimangano fini a se stessi. Noi abbiamo l' opportunità, quest' anno di festeggiare in Villa lenti, però, in questo periodo di guerra e di giornate particolari. E opportuno anche concentrarsi sul significato e il ruolo che ha il patrimonio culturale, perché il patrimonio culturale e parla delle nostre identità riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia ed è soprattutto un modo per rinsaldare i valori del vivere civile. Quindi il patrimonio culturale è un po' il patrimonio genetico del popolo, un popolo che condivide qualcosa con l' altro. Quindi mi soffermerei molto su questo su questo termine. Condividere in questo periodo queste giornate hanno ancora più valore, perché è importante appunto condividere con l' altro qualcosa, perché sulla condivisione si fonda la nostra umanità. Quindi io mi sento soprattutto di ringraziare i professionisti e le professioniste che hanno reso questo possibile, che renderanno questo possibile i proprietari e i rappresentanti della della famiglia lenti, perché in quelle giornate si potrà festeggiare, ma soprattutto ci si potrà in qualche modo diciamo, rendere conto della della storia della nostra storia e condividerla con l' altro, quindi grazie grazie soprattutto al gruppo fa.
Di.
Il Comune di di noci e proprio sul tema e sull' idea della condivisione, della condivisione, della cultura, dell' importanza di questo atteggiamento che dobbiamo tenere noi del Fai, sottolineiamo l' importanza di aprire quelli che sono i luoghi che non sono sotto gli occhi di tutti di far conoscere il bello e il bello che nascosto e che a volte forse tendiamo a dimenticare anche inconsciamente e proprio su questo tema che voglio adesso passare la parola a età Polignano, Capogruppo fai dei trulli e delle grotte, che ci parlerà del del d' oro, dell' attività sul territorio e di cosa vorranno raccontarci in occasione di queste due giornate. Grazie e tappe la parola verifica 2006 e naturalmente con molto piacere.
Grazie.
Prima dei ringraziamenti di rito, voglio soltanto riprendere qualche concetto che Angelica ha così ben espresso e che condivido in pieno,
Ne riprendo soltanto uno, il patrimonio culturale e come il patrimonio genetico di un popolo che conserva a perenne memoria un codice di esperienze e valori condivisi su cui si fonda la nostra umanità.
Mai come quest' anno, allora le Giornate Fai mostrano i loro più autentico spirito civico ed educativo che è nella missione del FAI, ed eccoci qui, nel nostro piccolo noi del Gruppo fai, dei trulli e delle grotte a raccontarvi un luogo denso di storia di arte, che il gruppo fra i dei trulli e delle grotte aprirà nel prossimo weekend grazie alla collaborazione e condivisione di tanti in primis, mi perdonerà, il Sindaco è Angelika. Consentitemi di ringraziare i fantastici volontari del gruppo fai, dei trulli e delle grotte professionisti studenti, docenti volontari che dedicheranno le due giornate al FAI perché credono nei valori che lo stesso rappresenta, in primis l' amicizia. Noi siamo un gruppo di amici su quelle slide, vedrete scorrere alcuni dei più bei momenti trascorsi insieme adesso un doveroso ringraziamento al sindaco Domenico Nisi, all' Assessore, alla cultura Angelica Intini che hanno concesso il patrocinio e stanno collaborando attivamente e davvero con il cuore al con noi per la riuscita in sicurezza di questo evento. Grazie a Caterina Rinaldo della comunicazione regionale, fai che è qui con noi oggi,
Gratitudine infinita alla famiglia lenti che ha aperto le porte della propria casa grazie a Vito lenti, che è arrivato qui con noi grazie ad Amalia profilo lenti, grazie anche alla signora lenti. Grazie 1000 di cuore apprezzamento particolare alle insegnanti Mariella, Mastrangelo Rosanna, Palazzo del polo liceale Majorana-Laterza che hanno formato e stanno continuando a formare i giovani ciceroni che, una cui rappresentanza è qui con noi oggi,
E alle insegnanti. Casi ad Elia e di Isabella Fortunato dell' istituto Gallo Positano, che guideranno invece i Fantastici giovanissimi dell' indirizzo musicale della Gallo, Positano un grazie particolare a Maria Antonietta piantone, che è qui con noi. La titolare della PDD cosmetici, un' azienda di cosmetici che regalerà a chiunque si iscriverà al fine nelle due giornate un pacchetto di prodotti che l' azienda stessa produce.
Confezionato appositamente per queste due giornate.
E The last but not least, non ha un inglese, ma in questo caso ci sta ci sta proprio un riconoscimento particolare anima Fasano all' architetto Francesco Giacovelli, le anime di questa apertura ci hanno creduto sin dall' inizio e tenacemente continuano ancora a studiare ed approfondire per trasmettere ai visitatori appieno il fascino di questo luogo grazie al professor Pasquale Gentile che ci trasmetterà ci onorerà della tua della sua presenza trasmettendoci parte della sua immensa conoscenza.
Purtroppo devo dirvi che non potremo accogliere tutti coloro che vorrebbero visitare Villa lenti i giorni sono soltanto due.
Il pro le problematiche del Covid ci impongono di essere prudenti, ci auguriamo però che questo possa essere solo un primo passo per un futuro di rinascita di questo bene che raccoglie in sé tanta storia di questo territorio.
Lascio quindi adesso la parola agli esperti che vi parleranno di Villa lenti grazie a tutti.
Do ora la parola agli architetti in ma Fasano e Francesco Giacovelli che ci congruamente cardiaci, affascinante, viaggio nella storia dell' architettura e di di questa villa bellissima è ancora poco conosciuta, grazie eletta, e in manca la parola. Grazie, Caterina, grazie e buongiorno a tutti sono qui a condividere con voi l' emozione. Veramente l' emozione è grande per questa apertura devo dire che è la prima volta che vengono aperte le porte di questo gioiello di architettura neorinascimentale e devo dire grazie naturalmente alla famiglia, perché così avremo modo di aprire le porte, come dicevo prima, a quello che è un simbolo, un simbolo identitario, uno dei simboli identitari proprio del panorama urbano, non spese inutili, diciamo che è la villa e dei primi del Novecento, però in realtà non si tratta di un unico atto progettuale, perché in realtà e insiste, quindi si è sviluppata sulle sui resti di un antico convento, un convento dei domenicani del Cinquecento.
E quindi noi attiveremo, attraverso il racconto e attraverso anche la visita, quelle che sono le stratificazioni a mireremo anche la bellezza e tutta la potenza che la committenza esprimeva.
In appunto la loro potenza economica risolveranno i grandi imprenditori terrieri, appunto arrivati all' apice. Alla fine dell' Ottocento, dunque, la nostra visita partirà proprio dal cortile Darko. Questo cortile che diciamo è il centro, il cuore della casa, per poi, attraverso la selleria, arrivare nel giardino del dal giardino, poi arriveremo giardino con questo grande albero secolare, attraverso il giardino, riusciremo a a, diciamo, a visitare le cantine, quelle che su quello che è resti di una.
Uno dei reflui, probabilmente del Convento del vecchio convento, inglobato nella struttura novecentesca. Poi ritorneremo e attraverso lo scalone d' ingresso noi la attraverseremo lo scalone arriveremo alla Loggia, questa loggia accogliate a tutto sesto, attraverseremo le due terrazze panoramiche,
Per poi, chiaramente entrare nel piano nobile e lì ci sarà un susseguirsi di stanze di rappresentanza. Tenete presente che i gli arrivi sono quelli originali, quindi apprezzeremo le volte dipinte e poi Taddei. E poi le opere, i dati che sono questi meravigliosi lampadari di Murano e, infine, questo tappeto figurativo incredibile, che sono i pavimenti in cementine, quindi questa l' ho definita un evento speciale perché proprio avremo l' opportunità. Vedo gradita molti, visto che abbiamo quasi sold-out, di.
Di, diciamo percepire questo bene. Devo dire che la poi la ricchezza della visita sarà anche il dato dagli esperti e da questi aspetti dall' architetto Giacovelli che appunto avrà darà una lettura sua dal punto di vista architettonico e poi dal professor Pasquale Gentile, che invece darà una delle nozioni sulla proposta sulla preistoria della villa e quindi della,
Il Convento di San Domenico a concludere per una non ad arricchire quindi l' esperienza della visita. Ci saranno le performance dei ragazzi che suoneranno probabilmente il pianoforte che in dotazione. Poi ci sarà anche dei clarinetti che che suoneranno sulle questi Terrazze, quindi per aumentare insomma la suggestione che ci sarà alternata. Alessandro Ristich. Sta l' Italia e di spazi e infine avremo, come sempre, l' appoggio totale di ciceroni del.
Del liceo Majorana Laterza e anche loro daranno, come sempre, con un contributo fondamentale alla visita. Vi ringrazio e buoni Giornate Fai a tutti, grazie grazie a Fasano per il tuo intervento, che ci ha forse fornito già un' anticipazione straordinaria di quella che è la storia dell' uomo che potremmo ascoltare in occasione delle giornate del FAI e voglio passare immediatamente la parola proprio su questo su queste, su questi suggerimenti su queste suggestioni all' architetto Francesco Giacovelli che ci parlerà dell' architettura di villa lenti e grazie Francesco e ti lascio la parola.
Anch' io vorrei ecco mettere in risalto la grande disponibilità e sensibilità manifestata dai proprietari no di Villa lenti nella consentire all' apertura e un sogno in effetti, almeno per me personalmente, perché è stato sempre così la villa uno dei segni distintivi del paesaggio urbano di noci, ma una delle più belle architetture eclettiche, no di del primo Novecento, anche se in stile appunto neorinascimentale, come ha detto bene i, ma prima è un sogno perché, pur essendo uno dei segni distintivi delle architetture più appariscenti, diciamo non del nostro territorio, però è sempre stata vista come un baluardo invalicabile, come diceva bene il Sindaco, e infatti c'è stato un approccio come un assalto, ci fu nel 2017, però un assalto che purtroppo fu respinto nel senso che ci fermammo esattamente alle no ah, alle terrazze.
Potremmo, ecco una una, una cosa diciamo che non sarà possibile. Ecco, ahimè, effettuare per motivi di sicurezza, chiaramente per vorremmo anche il camminamento aereo, no che delimita i circonda il magnifico giardino no, questo giardino dominato da questo Cedro del Libano in uno dei cedri, uno delle essenze vegetazionali, tipiche anche dei domenicani, no frequentemente capitano di vedere nei negli spazi a verde a verde, diciamo affiancati a vari complessi conventuali, no, questo tipo di albero. Ecco, però ecco, a questo o questa premessa, la faccio proprio per dare più importanza per capire l' eccezionalità dell' evento, no che grazie al Fai no e agli sforzi che fa e al prestigio del FAI no,
È stato possibile, diciamo raggiungere. Certo speriamo che le visite, insomma, sortiscano gli effetti che tutti quanti ci auguriamo. Ecco qui vorrei dire una cosa. Le pietre e le carte si devono comprendere, le carte sono quelle di Pasquale. No che dire che lo storico indiscusso e le pietre devono parlare, dobbiamo cercare di farle dialogare. C'è perché.
Una delle peculiarità di questa villa e che si combina con la storia in maniera intima, perché sorge sull' impianto del vecchio complesso conventuale dei domenicani a Noci che si insediarono qui nel 1567, ma poi, dopo 170 anni, lo abbandonarono perché minacciava di crollare, come poi avvenne per trasferirsi a San Domenico nuovo. Ecco però rimase qualcosa. Questo qualcosa poi fu,
Acquisito dai lenti, dalla famiglia dei lenti Pasquali, ne saprà più su questo argomento potremo confrontarci su questo abbiamo fatto anche noi delle scoperte importanti che porteremo a conoscenza durante le visite.
Ecco, però possiamo accertare ecco, con una diciamo con tranquillità che parti importanti di quel vecchio convento in realtà sono contenute in seno intimamente in seno alla costruzione di Villa lenti.
Ecco.
Questo è un anticipo che dire dell' architettura, ecco, non c'è alcuno scarto in questa, nella lettura di questo manufatto tra la ricchezza dei materiali.
Che esprime da fuori la fabbrica, con invece i suoi interni e MOL che molta coerenza, perché se gli esterni rappresentano denotano, riflettono la solidità economica dei lenti della famiglia lenti, gli interni invece denota dall' alto e raffinato tono di vita che si respira visitando i gli interni, quindi tutto l' apparato decorativo,
E conservato miracolosamente quasi intatto, quasi intatto, per cui tutto l' apparato decorativo e chiudo delle pareti in finto, marmo delle volte con dipintura, anche entro un dov' è il mio stile, anche Liberti, tutto il mobilio in stile anche Liberti, gli arazzi, gli stucchi delle volte e le cementine a cui faceva riferimento anche in le prime cementine che rimandano al periodo al primo Novecento di definizione della fabbrica.
E hanno qualcosa di incredibile e che praticamente.
Rendono ancora più preziosa.
Tu Pier più prezioso, l' evento conclude dicendo che.
L' azione del FAI va nella direzione della non solo della conoscenza della nostra identità e specificità culturale, ma va anche nella direzione della consapevolezza che, più si sa, è meglio si salvaguarda okay, grazie, ho finito.
Allora, grazie a Francesco Giacovelli.
Architetto che ci ha parlato diffusamente del tema dell' eclettismo e della ricchezza, la straordinaria ricchezza architettonica di Villa lenti e proprio sul tema è il tema dell' eclettismo mi e mi fa sorgere immediatamente e l' idea di vedere cosa c'è a monte di dell' eclettismo, quindi, per questa ragione voglio passare immediatamente la parola al professor Pasquale Gentile storico che la sua grande competenza ci racconterà la protostoria di Villa lenti quali sono state le origini del dell' edificio e grazie di nuovo all' architetto Giacovelli e grazie a Pasquale Gentile a cui lascio la parola.
Deve sedersi qua per via del microfono, deve prendere il posto qui.
Non il solito ringraziamenti per dire grazie per avermi invitato, ma grazie soprattutto per avermi costretto ad aprire anch' io gli archivi miei personali.
Documenti che non avevo mai messo sul Rio suis, sui nella stampa, nel nei social, eccetera.
Lo storico va alla ricerca di documenti, per anni ho sempre pensato.
Che sarebbe stato difficile.
Trovare i documenti di San Domenico, sarebbe stato difficile trovare i documenti per i Cappuccini un po' per Santa Chiara qualche cosa che all' improvviso un colpo di fortuna ho trovato a Napoli i documenti che riguardano il vecchio convento di Santa Chiara, un paio d' anni fa sulla Gazzetta o lo passato il peso a immolò passato il l' articolo ho descritto la seconda parte hanno la prima i documenti che ho ritrovato a Napoli.
Portano a modificare qualche cosa, danno nuove notizie.
Rettificano alcune notizie, quella che quelle che avevamo erano così poche poche cose sulle quali abbiamo giocato per tanti per tanti anni, Gian Francesco Cassano ci dice che nel 1720 ci dice che convento era stato donato dall' Università, c' era una cappella di proprietà dell' Università che non è stato ha donato al al ai domenicana, alla Regione domenicana invece adesso posso dire che il convento la la chiesetta di Santa Maria delle grazie che poi ha dato il titolo anche al convento.
E esisteva fu fondata nel 1515 e che il rettore e cappellano del del di questa cappella sulla via Alberobello, decise con con l' aiuto, con l' autorizzazione del vescovo Romolo Valenti di di Conversano accedere al Comune flex Gelli Bush Montebello su questi termini su sugli atti antifrode e un piacere leggere questi atti antichi.
Mi sono guardato la vista, ma però la soddisfazione delle Fluxys Gelli Bush in ginocchio, Andora, università, dissi questo, questa cappella è vostra l' Università, il governante, il Comune sarebbe immediatamente assegna questa cappella alla religione domenicana per la per essa ha all' Antonio Lombardo di Modugno e Antonio Tommaso Scalabrino di di Martina Franca, 1567, il rogito notarile di questa assegnazione di questa donazione, Alfonso Tingis. Purtroppo, questo rogito notarile non è più negli archivi di denotare notai di di Bari. Si sono presi i primi protocolli, si parte dal 1500 più tardi, ma del 1567 non non c'è peccato, però non dispero e non di spero prima o poi, prima o poi verrà, verrà fuori.
Il rogito porta delle clausole precise pesanti e poi vedremo perché.
I domenicani costruiscono il convento vi abitano.
Ecco uno.
Con mia moglie sa che sto parlando.
Eh.
Tra i tanti documenti, tra i tanti codici ve ne è uno.
C'è.
Ci dice tante cose, ci descrive il vecchio convento, ma come si è arrivati ad avere questi questi codici?
Nel 1800 1740 i i domenicani occupano lo il loro convento dopo tante traversie, perché avevano tentato fin dal 1720 di trasferirsi e nel centro della del Paese nel intramoenia, scusami, Ciccio non perché il il.
Il convento fosse fosse in condizioni pessime, no, no, c' era una motivazione di base, i domenicani annunci sono arrivati in perenne contrasto, l' hanno proseguito per secoli con capitolo con i canonici per via della gestione dei sacramenti, la gestione dei sacramenti comportava la.
La sussistenza delle sia dei canonici del e per cui loro, per poter essere ancora più presenti nel nel nell' abitato, avevano pensato nel 1720 di trasferirsi.
Eh,
Di trasferirsi i canoni, i canonici capitolo si oppose amaramente.
Tenacemente nel 1720 CO, acquistando i domenicani, parecchie case vicino al Carmine.
Per poterla battere, costruire il nuovo nuovo convento, tant' è che per qualche secolo il quartiere del Carmine era indicato non commerciale, il quartiere delle case dei domenicani.
Un altro, un ultimo tentativo, un altro tentativo vicino a Porta Barsento appena fuori le mura del del Paese, anche in quell' occasione niente da fare in quell' occasione i canonici tirano fuori l' atto del 1567, dove è riportato l' università concedeva, concedeva,
Il vecchio, la vecchia cappella, a condizione che non l' avrebbe mai mai abbandonata.
Davanti a questo si bloccano tutti, però la potenza dei domenicani viene fuori.
Nelle occasioni più difficili.
Padre Domenico Mele era stato.
Così con fratello, negli studi a Bologna, di di un del segretario del Papa Benedetto decimo, tale scheda domenicano era di Gravina di Puglia, un blitz a Roma, risolve il problema, Innocenzo terzo Orsini di di di Gravina in una notte iscrive una una bolla pontificia e anzi era tutto spetta se non ve la leggo che,
Sì, perché è stupenda.
Mi sono ricordata nella misura dell' OPIS, troppi senza Bozza.
Abolisce cassa e annulla la protesta del clero nocese.
23/08.
Comando, io di mettere l' abitazione del vecchio convento col trasferirsi.
Ed abitare nel nuovo convento, così fabbricherà sottoforma di Grancini, cioè non non dice che il convento dev'essere nuovo, no, no, dice che resta in vita il vecchio convento e quello nuovo di San Domenico che sta qui a AG a 100 metri diventa la si passa come garanzia questa all' in due fasi quella resta la sede principale voi abitate abitate qui.
Ho trasferisce alla nuova chiesa tutti gli pesi e obblighi di messe, tutte le grazie indulgenze, privilegi finora goduti da ritenere adempiuti come se concessi a detta nuova chiesa.
Per cui, davanti a questa bolla via libera alla costruzione del monastero, c'è Pietro Ritella che, di fronte alla chiesa, all' attuale che San Domenico aveva un pezzo d' Italia, fa una donazione, comincia la costruzione, 1728 comincia la costruzione del del nuovo convento 1740, il tempo di tanti anni alle mo che ci vuole in 10 anni per costruire all' ex muovevano 20 e 1740 finalmente finalmente,
I domenicani vanno ad abitare questa nuova,
Questo nuovo convento che Grancia non non ha la, l' essenza giuridica del del convento e una garanzia del del vecchio convento.
1740.
Sfortunati e perché, dopo sessant' anni appena avevano già alzato le fondamenta della nuova chiesa di San Domenico.
Se voi fate caso il la, le basi della chiesa dei pilastri sono quelli originali su quelli sociali è stata innalzata la nuova chiesa, 1809 con l' avvento dei francesi, che ringraziamo per tutte le riforme che ci ha fatto ciò che ci ha donato, siamo diventati più moderni con le riforme periodo decennio francese, tante di quelle riforme.
Ha fra l' altro sopprime sopprime gli ordini religiosi in tante fasi possidenti, non possidenti, per cui il.
Il Convento di San Domenico Dinucci chiude i battenti al momento, nel 1809, con i verbali firmati da tre nocesi, ogni Sindaco Fanelli c' era i decurioni Morea lenti, lenti e pace firmano la chiusura del.
Del del,
Del convento e al momento, nel convento di noi c' erano sette padri, sacerdoti, 7 con fratelli conversi.
Innocenzi restano la Regione, gli altri vanno vanno, ritornano alle loro alle loro case 1740 1809 1827, il Governo.
Concede da.
Ai certosini di Napoli va ai certosini di Napoli.
Tutti i beni del vecchio convento.
La struttura ebbi da premettere che che i domenicani e un ordine possidente per cui come arrivarono a Noci, immediatamente dietro da fare per acquisire beni, tra cui la dall' altro, per esempio la più comune la masseria piscina nella masseria da Torre a Torre abbondanza tanti altri terreni terreni intorno al al al al convento vecchio riuscirono a costituì un monte un monte di un patrimonio di di di sostanza per cui tutti questi beni compreso la vecchia struttura passò ai ai padri. Certosini di San Martino di Napoli sia andato a Napoli andate a visitare perché una cosa è una cosa stupenda,
Da tutti i beni che concessi, i certosini trasferirono anche a Napoli, l' archivio e monasteri.
E 7 8 faldoni di questa attività si sono salvati e io non l' ho toccato con mano, pensate le mozioni mia quando riuscì a sapere che stavano a Napoli, sono andata di corsa e li ho visti, io ce li ho consultati, io per cui grazie, diciamo così a questa al Governo.
Questa dice noi possiamo dire all' 80 in queste notizie che sto per darvi, ho dato già e altri che, se mi riservo di di di di divulgarle come sabato e domenica provengono da questi fondi, sono sette codici 7 7 in buone condizioni, uno soltanto non è forse più interessante non è in buone condizioni ed è difficile consultarlo perché sono riusciti nel nel nell' esposizione non.
Tra questi codici c'è uno stupendo.
La delibera del Consiglio room sarebbe libero i verbali delle adunanze, dei capitoli e delle riunioni di dei dei dei dei dei domenicani dei frati attraverso i quali si può leggere la vita, la vita quotidiana del del, dall' acquisizione di beni, alla,
Ricordatevi questo all' organizzazione delle transumanze.
Le transumanze.
Che d' inverno nel Salento d' estate nel Salento di scusate l' ingresso dei DS d' estate in Basilicata e e d' inverno nel Salento perché avevano molti animali i bovini, soprattutto il la la, la, la, addirittura anche la vendita, le dico queste cose per la per alleggerire la vendita della maglieria degli ambiti dei fatti che morivano sì, ma si vendevano, la costituzione del patrimonio è patrimonio di di della Madonna del Rosario,
Sapete che lo scenario è una invenzione di San Domenico, non si senta, infatti mi potevate dirlo prima.
Sì, abbiamo dei tempi, dobbiamo allora restituisco subito che sì, allora e lo sono più di tutto è possibile rendere più appetibile il SAD Disabato da me.
Sì, sì, ok ok, ok allora uno dei codici più belli e la platea del 1711, Rogato dal da un notaio di di noci testimone e che descrive descrive il convento e la pratica non è altro che l' elenco dei beni e il notaio precisa che Templum fui e ad est e il tempo che fu e che è ancora tuttora in vita e su questa su questo su questa chiesetta,
Viene costruita la nuova chiesa e c'è l' ingresso, ci sono sette altari che campanile con due campane.
Ci sono i gli altri che si alternano con i confessionali, c'è l' estate ci sono le statue del del dei santi Santomenna dalla Madonna del Rosario Pitati, anche a muro particolare incredibile. I cassoni della segreteria, dove sono elencati tutti i paramenti sacri, tutti gli arredi, tutti i candelieri, tutti tutti gli oggetti,
Preziosi della della della Chiesa c'è la descrizione del del convento, un core con quattro corridoi, le celle le celle per i monaci, ecco poi molto interessante e questo non l' ho potuto tenere contenti, ma film diceva le misure, le condizioni purtroppo che sarebbero state utilissime per per individuare maggiormente le il vecchio convento alle vecchie strutture sul quale poi sorge il convento la la villa lenti.
La cantina con le botti, se non sbaglio, che sono indicate 15 16 botte.
Locale per cuocere il pane, per tante altre cose che che che rendono rendono la visita, renderanno la visita di sabato e domenica, penso, interessante, allora io chiudo sa potrei stare altri due ore, ma sa.
Sì.
Ma?
Massimo è veramente interessante, io dico, io dico, queste cose non dovrebbero per chiudere, non dovrebbero rimanere.
Fine a se stessi meriterebbero ben altra considerazione. Caro Sindaco, lo dico a te come Sindaco, non come Domenico unisce, lo dico che meriterebbero altra più.
Forte onerosa considerazioni, noi ci sei tu, lo sai, ci siamo sforzati, ci sforziamo di tu stesso, hai detto che noi lottiamo per la nostra identità, però certe cose io dico sempre che la storia locale scusate non si fa con i fichi secchi, grazie,
Grazie.
Le vicende lo straordinario lavoro.
E adesso abbiamo i rappresentanti della famiglia dentro il piacere di salutare loro la parola, li vogliamo salutare, arriviamo e li ringraziamo di essere a un Nicoletti Anna di Amalia profilo, le lenti e grazie ai quali potremo aprire dopo tanto tempo diciamo dopo 11 anni e quindi grazie per la loro squisita disponibilità, 10 ci onora e ci permette di chiudere questo bene tra le aperture del del PAI in occasione della trentesima edizione delle Giornate e adesso vorrei far passare la parola alle rappresentanti delle istituzioni scolastiche e di come mai Marianna Mastrangelo, docente di italiano e latino del polo liceale, Majorana di Laterza, e poi Isabella fortunato.
Parlate arrivati ad Elia del corso a indirizzo musicale dell' Istituto, Comprensivo dallo Positano cerco e grazie a voi la parola potete accomodarvi perché abbiamo il microfono in questa Costituzione.
Avvicendato sì, sì, sì, molto velocemente, allora io sono qui doppia veste in realtà, come insegnante e quindi come responsabile dei progetti di alternanza, scuola lavoro Pisicchio e in quanto tale, ma la mia scuola da tre anni.
Sta, come dire approvato, ha accolto questi progetti, progetti fai e in particolare il progetto apprendista, Cicerone che un progetto altamente formativo da questo punto di vista, in quanto, come molti di voi hanno hanno sottolineato, è in linea con obiettivi.
Di educazione civica e gli obiettivi di educazione ambientale.
Proprio appunto del della scuola nella nostra.
Istituzione, di conseguenza, dei nostri ragazzi sono formati.
In.
In modo tale che possano durante le giornate di fai, mettere in mostra le loro competenze che sono collegate agli obiettivi di cui avete parlato voi quindi di conoscenza, tutela, rispetto del patrimonio, diciamo artistico e chiamiamolo paesaggistico.
Nella questi ragazzi che sono venuti oggi sono molto tristi perché hanno dovuto lasciare i compagni in classe e quindi sono dovuti venire qua. Sono ragazzi, naturalmente scherzo, sono ragazzi di noci, quindi.
Che sono venuti volentieri e che stanno lavorando con noi, con noi istituzione scolastica, ma anche con i volontari, fai per appunto acquisire competenze di lavoro effettivamente e anche competenze chiaramente relazionali. l' altra mia veste è sono anche.
Responsabile, Scuola delegata, Scuola del di questo del del FAI ma in particolare no del FAI, ma del nostro gruppo nel nostro Gruppo, quindi ben venga la collaborazione con le scuole di Noci, mi auguro che questa capacità progettuale sia accolta.
Anche da dalle scuole di questo territorio, non solo la scuola elementare scuola media, ma anche il vostro dicevo, e quindi vorrei aggiungere che il progetto di apprendisti ciceroni a un progetto premiato dalla Presidenza della Repubblica, quindi essere apprendista, Cicerone è un qualcosa che arricchisce ma che gratifica e quindi io vi ringrazio per il vostro prezioso contributo perché se voi siete particolarmente importanti tra l' altro loro con partecipando a questo progetto in pratica esauriscono le 90 ore obbligatorie.
Che dovrebbero fare nel corso del del percorso. Tra l' altro, mi auguro che al quarto al quinto anno continuino come volontari, esattamente come noi, quindi grazie anche al tracciato un solco di continuità e si muove nell' ottica della concretezza nella valorizzazione dei giovani, soprattutto dell' importantissimo ruolo.
Istituzionale, educativo, cara professoressa, le passo, la parola.
Grazie, allora sono qui come rappresentante della scuola media Gallo, o meglio Istituto Comprensivo, Gallo, Pascoli e io sono una docente di strumento musicale e siamo qui in rappresentanza insieme alla professoressa Isabella fortunato di pianoforte, intanto per porgere i saluti del dirigente reggente Stea che qui oggi non poteva essere presente quindi a incaricato noi di essere qui presenti allora diciamo che per noi è un privilegio come docenti di strumento musicale e quindi come costo di strumento musicale del nostro Istituto Comprensivo.
È un privilegio essere qui e far parte e partecipare e quindi con piacere. Abbiamo accolto l' invito del FAI Gruppo dei Trulli e delle Grotte a partecipare per un evento del genere sul territorio di noci perché, come ben si diceva, il patrimonio culturale, architettonico artistico va preservato e se non coinvolgiamo le nuove generazioni, tutto questo diventa vano e fine a se stesso. Quindi abbiamo accettato ben volentieri l' invito a far risuonare.
Le stanze di questo Palazzo. Diciamo che la nostra entusiaste con la professoressa fortunato abbiamo notato dice questo Piano forte dei primi del Novecento e quindi abbiamo deciso con la professoressa di di di di farlo risuonare cioè, pur naturalmente non avendo non è nelle condizioni di, diciamo non è mai intonato, non ha un voglio dire, non è in uno stato,
Diciamo, di un pianoforte attuale moderno, però, pur conservando una, come dire una tecnicamente la possibilità di essere suonato, abbiamo pensato appunto di di di rimetterlo, rimetterlo in vita e quindi far vibrare di nuovo le corde di questo pianoforte e quindi il nostro intervento in che cosa consiste ci saranno appunto di piccoli gruppi strumentali,
Di pianistiche suoneranno nel salone e insieme ad un trio di violoncelli e poi ci saranno gruppi di di di ragazzi, di strumenti a fiato che suoneranno nel cortile, antistante e e nel cortile nel giardino,
Della della del palazzo.
Quindi ringrazio per questo per questo invito e grazie a tutti.
Capire ancora una volta come arte, storia, cultura siano proprio i valori che mai vuole incarnare e vuole comunicare in occasione di questa di queste tre testi, questa trentesima edizione delle Giornate Fai di Primavera, che si svolgeranno sabato 26, ricordo domenica 27 e che nel territorio di Putignano hanno fatto registrare un' affluenza altissima eh sì, sì,
Sì, la invito ad accomodarsi qui.
Che male c'è.
Volentieri volentieri.
E quando.
Quando età ci ha coinvolto, non abbiamo avuto dubbi, io e mio marito nel dover raccogliere questa opportunità, ma soprattutto di portare bellezza a quella che cultura e storia.
Non abbiamo avuto dubbi anche per un.
Un che di romantico perché Villa lenti per chi è nocese, DOC, come me.
È un pezzo di storia e per me per noi, in particolare perché Villa lenti, è stata frequentata da da mia suocera che mancata, tra l' altro, pochissimo tempo fa e di questa villa raccontava.
E sempre con grande affetto le sue visite, per cui quando ci è stato chiesto di poter.
Dare un contributo e quindi dare una una sponsorizzazione, seppur con dei nostri prodotti confezionati, proprio per il fine per l' evento non non ci siamo tirati indietro, io sono tesserata, fai e mi auguro che quella sarà 26 27 sarà l' organico, la.
Un evento che porterà a nuovi associati nuovi tesserati, perché associazioni come queste, che permettono poi al territorio di esprimere questi eventi sono sono importantissime, tacciono, vi porto altro tempo e sono io che ringrazio voi per la possibilità che possiamo avviare verso le conclusioni, credo se non ci sono altre persone che vogliono intervenire o se ci sono domande siamo comunque siamo disponibili per domande o se non c'è qualcuno ha bisogno di ulteriori informazioni, altrimenti possiamo avviarci verso verso la conclusione di questa mia presentazione.
Nei ringrazio naturalmente l' Amministrazione comunale di Noci, il sindaco Domenico Nisi, Angelica Intini, Assessore alla cultura e al turismo del Comune di Noci età Polignano Capogruppo, fai del gruppo dei trulli e delle grotte, naturalmente tutti quanti i volontari del Potenza il cui lavoro non sarebbe possibile avere queste aperture e l' architetto in ma Fasano referente per noci del Gruppo fa e dei trulli e delle grotte l' architetto Francesco Giacovelli e,
E che ci ha parlato diffusamente insieme all' architetto, Fasano dell' architettura e della storia di di Villa lenti, il professor Pasquale Gentile storico che con la sua grande generosità ci ha passato delle informazioni credo uniche e irripetibili e ci ha portato soprattutto apprezzare il lavoro e la fatica dello storico che a volte passa giornate intere in archivio senza scoprire nulla ma poi improvvisamente trova e diciamo il filo conduttore che ci riporta all' interno nel solco della storia,
E ancora i rappresentanti della famiglia lenti invito lenti, Amalia profilo, lenti le docenti Mariella Mastrangelo Sabella, fortunato Katia, Katia d' Elia e tutti quanti voi che con il vostro lavoro e la vostra dedizione e la grande generosità e.