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Speaker : MASON ‒ Sindaco
Consiglieri buonasera. Benvenuti anche ai presenti.
Allora, Segretario, diamo apertura al Consiglio comunale. Se può, partiamo con i collegamenti.
Siamo partiti con il video, sì.
Prego per l’appello, Segretario.
Speaker : SCARANGELLA ‒ Segretario comunale
Sì, buonasera a tutti.
Signor Sindaco, Mason Cesare Signori Assessori e consiglieri: Bergamin Coretta, Benozzi Luigi, Bastarolo Claudio, Venturin Filippo, Riviello Giovanni, Mason Veronica, Mhilli Sabrina, Marangon Ornella, Bonutto Ornella, Scquizzato Francesco, Baggio Maria, Peron Luisa
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Diamo apertura al punto n. 1 all’ordine del giorno.
Approvazione del rendiconto della gestione esercizio finanziario 2023.
Prego, assessore Venturin.
Speaker : VENTURIN – Assessore
Grazie, Sindaco.
Noi oggi qui ci troviamo per l’approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2023.
Innanzitutto voglio subito ringraziare sia il dottor Ruzza, il nostro ragioniere del Comune, sia anche il dottor Bianchi, il nostro Revisore dei Conti, con i quali abbiamo, appunto, avuto il piacere anche di collaborare in questi anni, che ormai sta per terminare il suo mandato, quindi da parte mia personale, ma anche da parte di tutta l’Amministrazione. Sicuramente un ringraziamento per la collaborazione che c’è stata, proficua, in questi anni perché sia con il dottor Ruzza, sia che con la dottoressa Trento ho avuto soltanto elogi nei suoi confronti; quindi davvero il bilancio la ragioneria fanno muovere, effettivamente, tutti gli uffici, nel senso con le spese e quant’altro. Quindi, il fatto che ci sia anche una proficua collaborazione con i Revisori dei Conti è sicuramente un fatto fondamentale che fa muovere anche l’Ente con più semplicità. Quindi, davvero, vogliamo ringraziarla sia della sua presenza qui oggi, ma anche di quanto c’è stato in questi anni.
Se vuole, le do subito…
Se si vuole salutare, anzi; assolutamente. Il Consiglio comunale… Dunque, allora, tornando un po’ più nel merito sul rendiconto del 2023, dico alcune parole, giusto un po’ di descrizione sia di questo rendiconto specifico, ma anche un po’ più in generale.
Il rendiconto, come abbiamo visto anche negli anni precedenti, è composto da parte del conto di bilancio (la parte finanziaria), il conto economico e lo stato patrimoniale.
È una fase che richiede un grosso impegno da parte in primis dell’Ufficio Ragioneria, ma anche un po’ da parte di tutti gli uffici in quanto, come vedete anche un po’ dallo schema che era stato consegnato anche in Capigruppo, si parte con il riaccertamento ordinario che prevede, quindi, una fase da parte di tutti i vari Capisettore degli uffici di andare ad analizzare tutti i vari capitoli, i residui attivi e passivi di ciascun capitolo.
Come vedete, giusto anche per dare un’idea, effettivamente, al Consiglio, vedete l’avvio delle attività è stato il 31 gennaio e arriviamo ad oggi (quindi al 23 aprile) perché è entro il 30 aprile che deve essere approvato dal Consiglio comunale il rendiconto. Quindi, sicuramente, una fase anche effettivamente di un lavoro cospicuo da parte degli uffici.
Il risultato di amministrazione del 2023 riporta, quindi, come appunto dicevo prima e come vedete anche dalla delibera del Consiglio, un risultato di amministrazione di 2.750.000, di cui però c’è una quota accantonata, che è quasi 1.700.000, una quota vincolata di circa 570.000, un’ulteriore quota destinata agli investimenti di circa 9.000 euro per arrivare, infine, a una porta libera, quindi avanzo libero, effettivo, che è di circa 480.000 euro.
Questa cifra è sicuramente in rialzo rispetto ai due anni precedenti nei quali avevamo all’incirca, non vorrei sbagliare, poco più di 100.000 euro, come avanzo libero, ma è una quota in linea con i valori degli anni precedenti. Quindi, siamo tornati, come diceva, appunto, anche adesso il Revisore, a dei valori di più ordinaria amministrazione.
Per quanto riguarda, poi, anche altri dati con cui ci tenevamo, anche in accordo con gli uffici, a mettere in evidenza erano alcuni fattori siano positivi dell’Ente, quindi sia la tempestività dei pagamenti, sia anche l’assenza di debiti fuori bilancio o di debiti scaduti.
Come vedete, poi, l’indebitamento dell’Ente è passato dal 3,32% del 2022 al 3,11% del 2023, proprio a seguito dell’estinzione dei mutui di cui avevamo già discusso in Consiglio comunale l’anno scorso. Questo è per quanto riguarda il bilancio finanziario, il conto di bilancio.
Do, però, soltanto un po’ come visione, due parole, sul conto economico e lo stato patrimoniale, che sono le altre due parti effettive del rendiconto che però sono una contabilità derivata. Questo perché, sia perché effettivamente sono dei parametri che non ci danno un segno dell’effettiva disponibilità economica che ha l’Ente di investimento o quant’altro ma ci danno dei parametri sulla solidità e anche sulla sostenibilità, effettivamente dell’Ente comunale.
Oltre al fatto che, come appunto già un po’ anticipato, dal 2026 con il PNRR è previsto che la contabilità del rendiconto verrà effettuata proprio in conto economico patrimoniale e non più in conto finanziario. Quindi, anche un po’ noi, come Consiglieri, pian piano dovremmo abituarci anche alla presenza sempre più di queste parti che sono sempre state più, diciamo, utilizzate nel bilancio delle aziende private, del privato più che degli enti pubblici. Ad ogni modo quello che è importante mettere in evidenza del conto economico è il risultato di esercizio che è in positivo, che è di circa 82.000 euro. Quindi, un risultato di questo tipo è un indice della sostenibilità, il fatto che sia in positivo, della sostenibilità dell’Ente, mentre lo stato patrimoniale, anche in questo caso, lo stato patrimoniale, il patrimonio netto è di circa 18.600.000 e anche questo fatto sta a indicare qual è il patrimonio dell’Ente al netto dei debiti e il fatto che sia di questo valore che sia, comunque, sufficientemente cospicuo dà di nuovo una misura di quello che è il patrimonio dell’Ente, di quella che è anche la sostenibilità delle misure prese in questi anni.
Non avrei altro da dire, però, se ci sono domande, sono qua.
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Grazie, Assessore.
Se ci sono domande, prego.
Speaker : PERON
Posso chiedere in merito all’accantonamento…
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Scusate, annunciate il vostro nome, così resta a verbale.
Speaker : PERON
Peron. Volevo chiedere in merito all’accantonamento per il fondo rischi contenzioso, ci sono degli aggiornamenti a riguardo di due contenziosi in essere?
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Assessore Benozzi, prego.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Semplicemente per aver seguito la materia.
Sì, allora, avevamo accantonato le somme per il ricorso al Consiglio di Stato presentato dal fallimento a VVR. La notizia positiva è che è stato rigettato il ricorso e, quindi, in via definitiva è stata accertata la correttezza della posizione comunale.
È stato, altresì, rigettato il ricorso presentato dal dipendente comunale che aveva ad oggetto, sostanzialmente, una causa per mobbing nei confronti dell’Ente locale. Anche quel ricorso non ha avuto accoglimento e, quindi, di per sé siamo ancora in una finestra temporale per cui la causa di lavoro potrebbe essere oggetto di ricorso, sostanzialmente, ma dato l’esito e le motivazioni date dal tribunale, dal giudice del lavoro a scioglimento della riserva assunta ad emettere la sentenza, ma gli accantonamenti che erano stati fatti prudenzialmente possono essere, quantomeno, ridimensionati.
Quindi quelle due cause si sono risolte positivamente. Altre, al momento, non ne abbiamo.
Speaker : PERON
Quindi, almeno per quanto riguarda il contenzioso relativo al fallimento, quella parte lì potrebbe essere svincolata; con che tempistiche?
Speaker : VENTURIN - Assessore
Rispondo alla domanda. Questo era l’ultimo, adesso non so il termine tecnico, ultima possibilità di appello, nel senso, quindi, appunto la sentenza è definitiva e si apre, ovviamente, la partita sulla concessione complessiva dell’area con il quale appunto, l’assessore Benozzi, aveva già avviato dei discorsi con le altre due parti.
Quindi, sì, si potranno liberare effettivamente i soldi inseriti all’interno del fondo contenzioso specifico; quindi dell’accantonamento per l’ingiunzione.
Come Amministrazione si pensava di tenere, di questo fondo qua, una residua parte come fondo per le eventuali richieste di rimborso oneri che ogni anno, comunque, ci sono da parte magari di privati, quindi già sapendo che potrebbero, molto probabilmente, essercene, mantenere una quota proprio per questo e non dover ogni volta trovare i fondi necessari per adempiere a queste richieste di rimborsi.
Come tempistica, se questa era la domanda, si pensava con la salvaguardia degli equilibri; quindi con il Consiglio comunale di luglio.
Speaker : PERON
Scusa, un’ultima precisazione: che percentuali pensavate di svincolare, di accantonare? Avete già previsto qualcosa? Avete già un’idea? Perché la somma è consistente: 146.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Per fare chiarezza. Allora, anche in rapporto alla posizione complessiva derivante dalla concessione edilizia dell’area ex PDM. La causa è vinta. Non abbiamo alcun onere restitutorio nei confronti, per effetto della sentenza ottenuta, ormai definitiva, perché questa era già sostanzialmente la sentenza devoluta al Consiglio di Stato dopo una pronuncia positiva per il Comune del TAR, il Consiglio di Stato ha stabilito che il Comune non è tenuto ad alcuna restituzione nei confronti del fallimento.
Quindi la somma può essere integralmente svincolata. Il passaggio che faceva l’assessore Venturini, che è correttissimo, è riferito alla possibilità, attualmente però non esistente, solo possibilità giuridica, che l’intero gruppo concessionato, cioè che i titolari della concessione complessiva, che non hanno, allo stato, ancora edificato alcunché, ed è notorio ai Consiglieri che l’area non è edificata perché ancora non bonificata e non si è adempiuto alla bonifica, possano chiedere al Comune la rinuncia, comunicare la rinuncia alla concessione edilizia e chiedere la restituzione dell’intera somma dell’onere concessorio versato.
Tuttavia, a quel punto, si pone la questione, non di secondaria importanza, del fatto che questi soggetti non hanno adempiuto all’onere di bonifica dell’area.
Quindi prima di poter ipotizzare che i titolari della concessione possano chiedere la restituzione delle somme, oggetto di concessione edilizia, si aprirebbe - e si sta già coltivando - la questione di come introitare dai titolari della concessione le somme necessarie a realizzare la bonifica dell’area che, allo stato, non è ancora stata effettuata e che è loro onere effettuare, perché non dimentichiamolo che i proprietari dell’area hanno assunto su di sé, per norma e per convenzione, l’onere della bonifica del sito inquinato. La devono eseguire, in quanto indirettamente responsabili dell’inquinamento, la devono eseguire a prescindere dal fatto che eseguano l’opera edilizia concessionata. L’onere di bonifica pende sulla proprietà a prescindere da questo dato.
Quindi, non si ventila neppure lontanamente, allo stato, la possibilità che si possa essere onerati di restituire la somma a titolo di restituzione onere concessorio perché laddove fosse, ovviamente, e già la procedura è avviata in Regione da parte degli uffici comunali che si sono attivati, sia con la Provincia che con l’Ufficio Ambiente della Regione, la procedura di individuazione dell’effettivo responsabile dell’inquinamento e di come ripartire l’onere di ripristino e di bonifica dell’area è attivata e porterà, a breve, all’identificazione del soggetto responsabile con sostanziali carichi. Perché dico l’identificazione del soggetto responsabile: perché è vero che abbiamo rilasciato una concessione unica tra i soggetti. Nessuno di questi era l’effettivo conduttore dell’attività che ha generato l’inquinamento. Sono tutti soggetti che hanno acquistato porzioni della proprietà in chiave successiva alla data in cui plausibilmente si è verificato l’inquinamento. Quindi, la procedura che porta all’individuazione del diretto responsabile del disinquinamento è una procedura che compete agli organi regionali. Era stata sospesa con il rilascio della concessione edilizia, nel senso che i soggetti all’epoca si erano caricati solidalmente dell’onere di bonifica dell’area nel momento in cui abbiamo rilasciato la concessione edilizia.
Il fallimento ha senz’altro cambiato, di uno dei tre soggetti, le condizioni di ingaggio, perché è difficile ipotizzare che il fallimento abbia risorse e condizioni per poter procedere alla sopportazione dei costi di bonifica. Quindi bisognerà comprendere come verrà ripartito l’onere tra i soggetti attualmente presenti, ivi compreso il fallimento. Quindi, di fondo, non abbiamo – eco la sintesi di questo intervento logorroico, mi dispiaccio, ma era necessario chiarirlo - non abbiamo un onere restitutorio, né presente, né ipotizzabile nell’immediato. Siamo tranquilli nel dire che la somma che è stata accantonata può essere riportata in bilancio per essere utilizzata per le esigenze della collettività con il bilancio di luglio, come diceva il collega prima.
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Prego, Bonutto.
Speaker : BONUTTO
Io, Assessore, resterei nei fondi spesi e rischi futuri, ho in riferimento la relazione dell’organo di revisione.
Allora il fondo contenzioso - l’abbiamo trattato - ho cercato di ricostruire i famosi 1.691.000 euro eccetera e, quindi, l’ho ricostruito però ho dei chiarimenti da chiedere. Oltre al contenzioso, al fondo di identità di fine mandato per il Sindaco i 40.000 euro di aumenti contrattuali per il personale dipendente, compreso il Segretario comunale, l’organo di revisione verifica - le leggo che così magari ci capiamo meglio, non ci sono le pagine io mi sono messa 15, ma non è 15; il punto va dal punto 3, 4. Va bene?
Allora ad un certo momento, per raggiungere, appunto, 1.600.000 eccetera, eccetera, parliamo - ultima parte - di 344, vede che c’è uno schemino, ecco, allora: “Passività potenziali probabili, natura del fondo, fondo rischi e spese future, di cui fondo rischi per spese derivanti dal nuovo asilo e per lavori presso la Caserma dei Carabinieri pari a 235.000 euro, di cui poi, ancora, 130.000 per vertenza correlata al decreto ingiuntivo pervenuto il… eccetera”.
Allora, facendo rapidi conti il totale dell’importo è 435.000 euro, risulta qui; 235, a casa mia, più 130 fanno 365.
Mi chiedo come arriviamo ai 435?
Seconda domanda: se potesse spiegarmi meglio i rischi e le spese derivanti dal nuovo asilo. Va bene? E la vertenza. A quale vertenza si riferiscono? Se il contenzioso… perché il protocollo sembra essere, da quello che capisco io, la vertenza dell’ex area P.V.M; quindi noi avremmo 146 più 130. Mi spieghi, perché ho fatto un po’ di confusione forse.
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Prego, dottor Ruzza.
Speaker : Dott. RUZZA
Salve. Questa descrizione, ovviamente, non riporta pedissequamente tutto quanto, cioè è un po’ un riepilogo, diciamo così.
Comunque il dettaglio esatto di tutte queste risorse è presente nell’Allegato A1 del risultato di Amministrazione quote accantonate, dove vediamo la composizione degli accantonamenti nel risultato di amministrazione. Quindi vediamo il 1.020.000 da fondo crediti dubbia esigibilità; poi abbiamo i 146; i 40.000 euro; poi il fondo rinnovi contrattuali, abbiamo poi il fondo indennità di fine mandato del Sindaco e arriviamo ai 435.000 euro.
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Prego Bonutto.
Speaker : BONUTTO
Mi scuso. I 435 come sono risultati? Da che?
Speaker : Dott. RUZZA
I 435 sono risultati, in buona sostanza, adesso vado a memoria, perché, ovviamente…
Speaker : VENTURIN – Assessore
Dunque, per quanto riguarda i 435.000 euro sono così composti: allora 200.000 sono, diciamo, un fondo rischi per eventuali aumenti per quanto riguarda l’incremento, prezzi sul prezzario regionale per quanto riguarda i lavori dell’asilo, eventualmente poi l’assessore Benozzi può rispondere più nel dettaglio. Quindi i 200.000 euro.
35.000 euro sono un intervento dei lavori di sostituzione della caldaia della Caserma dei Carabinieri, mentre i restanti 200.000 euro sono un fondo spese future. Allora, questo fondo qua era stato costituito ancora dalla ragioniera Trento, quindi dalla precedente ragioniera. Nel momento in cui c’era stata la vertenza avevamo accantonato 146.000 per l’ingiunzione, però, con il rischio eventuale di dover restituire anche l’altra parte di oneri, era stato costituito anche questo fondo rischi, che non era quello specifico sull’ingiunzione che ci è stata chiesta, ma era una conseguenza e, quindi, per questo si fa riferimento. Questo fondo qui è stato impinguato. Abbiamo aggiunto a questo fondo qua una quota perché visti, in realtà, quelli che sono stati un po’ gli ultimi anni correnti, i soldi dell’ingiunzione, come si diceva prima, si liberano perché abbiamo avuto la sentenza definitiva e su questo non c’è dubbio, si era deciso però, appunto, ancora inizialmente di accantonare questa somma per qualsiasi emergenza, evenienza che dovesse succedere all’Ente comunale in modo tale da non dover, come è stato due anni fa, dover andare a ritrovare dei fondi e andare a cercare il fondo del barile dai vari capitoli così come era stato.
Quindi, riepilogando, quindi i 435.000 euro sono così composti: 200.000 fondo per eventuali incremento prezzi sull’asilo; 35.000 invece era per la questione della caldaia, dei lavori in generale sulla Caserma e, invece, i 200.000 euro era un fondo spese future, che era già nato l’anno scorso, dicevo, come conseguenza della vertenza.
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Prego, Bonutto.
Speaker : BONUTTO
Mi scuso. Questa, tanto per capire, è la relazione del revisore. Qui i conteggi sono diversi. Le voci sono diverse. Cioè nel senso… cioè boh, non capisco! Va beh, comunque. Capite adesso?
Speaker : VENTURIN – Assessore
Sì, infatti, adesso comprendo la questione.
Quello che c’è a sinistra, effettivamente, è una descrizione parziale; da qua effettivamente comprendo il dubbio, nel senso che non è effettivamente una scaletta in cui c’è scritto… quelle erano le quote principali per spiegare effettivamente, ma era solo una descrizione, non completa effettivamente.
Quindi questo è quanto.
Speaker : BONUTTO
Faccio solo una precisazione. Senta, i 200.000 euro come incremento dei lavori dell’asilo escono dalle casse comunali?
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Questo lo può spiegare l’Assessore Benozzi.
Prego, assessore Benozzi.
Speaker : BENOZZI - Assessore
L’ha già spiegato l’assessore Venturi. Non è una spesa. È un accantonamento per il rischio incremento prezzi, nel senso che l’avete visto e se non l’avete visto sicuramente ne avrete sentito parlare, il prezzario regionale si sta, negli ultimi due anni, adeguando al rialzo, i costi delle materie prime per le costruzioni sono in costante incremento, adesso vedremo, anche l’ultimo prezziario emanato a marzo ha avuto degli ulteriori incrementi.
Il quadro economico dell’opera ha già delle energie destinate all’eventuale copertura degli incrementi prezzo, però non sappiamo, di qui alla fine e al pagamento dei vari SAL, se gli incrementi prezzi si manterranno sui livelli attuali o se dovessero aumentare ulteriormente.
Quindi, cautelativamente il RUP ha chiesto alla Giunta e all’Amministrazione comunale di accantonare (il RUP è il responsabile unico del procedimento, ingegner Sartorel, per intenderci) di accantonare prudenzialmente delle somme volte a dare copertura a ciò che eventualmente potrebbe capitare, laddove i prezzi subissero ulteriori aumenti.
Quindi, sono somme - per rispondere alla sua domanda - che provengono dal bilancio comunale, vengono postate in quel capitolo. Non è detto che vengano utilizzate. Rimarranno parcheggiate, nei limiti per cui poi non dovessero servire, torneranno nella disponibilità dell’Ente alla chiusura dei lavori quando avremo le rendicontazioni finali, oppure anche prima di allora, nei limiti per cui dovessimo avere la certezza che, pagati i SAL più importanti, l’incremento prezzi si mantenga entro limiti tollerabili per il quadro economico dell’opera.
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Prego, consigliere Bonutto.
Speaker : BONUTTO
Volevo un altro chiarimento, Assessore.
Sempre nella sezione 3.3.1, Fondo crediti di dubbia esigibilità, allora sono tecnicismi nelle parole in questo senso, per cui mi riesce molto difficile capire due – tre passaggi, se mi fa la cortesia, se mi dà una mano.
Allora, l’Ente nel calcolare il fondo crediti di dubbia esigibilità non si è avvalso della facoltà, articolo, eccetera, eccetera, non ho capito niente, mi spiace, non ho capito niente. Se qualcuno potesse farmi capire di che cosa non si è avvalso il Comune per portare a casa questi crediti, insomma.
Dopo, se volete, ve le faccio tutte e tre?
Dopodiché, se ho capito bene, noi l’accantonamento per il fondo crediti risulta essere 1.020.000 euro, giusto? E si dice anche in questa relazione: “Con riferimento ai crediti riconosciuti inesigibili”. Allora chiedo: ma ci sono criteri che voi vi fissate come amministratori o come fate? Perché le eliminazioni a cui io poi, insomma, arrivo dei crediti: eventuali motivata eliminazione dei crediti iscritti fra i residui attivi da oltre tre anni dalla loro scadenza e non riscossi.
Allora, io come cittadina mi pongo questo problema: allora ci sono criteri? Perché effettivamente la cosa diventa alquanto difficile. Effettivamente anche l’eliminazione è pericolosa, dal mio punto di vista, sempre come cittadina, perché crea dei precedenti, per cui se dobbiamo aspettare tre anni non riscuoti e li elimini, diamo un brutto messaggio a tutti; perché allora chi paga non è furbo, come chi riesce a non pagare! Non so se sono stata chiara.
Per cui se potete, magari, così, farmi capire.
Grazie.
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Su questo punto può rispondere il dottor Ruzza.
Prego, dottor Ruzza.
Speaker : Dott. RUZZA
Sì. Allora, parto dal fondo. Nel senso per quanto riguarda quello che lei correttamente dice, c’è il principio contabile (allegato 4.2 del decreto legislativo 118) che stabilisce che per determinati crediti che l’Amministrazione individua, sulla base di normativa e sono principalmente i tributi degli anni precedenti, che riguardano un periodo oltre i 3 anni che va dai 3 ai 5 anni, cioè dei tre, cioè voglio dire dai 3 ai 5 anni sarebbe il criterio; poi oltre i cinque anni bisogna farlo di default proprio dal principio contabile, bisogna eliminare, dalla contabilità finanziaria, questi residui passivi, ma non vuol dire che si eliminano completamente dalla contabilità, nel senso che non inficiano il risultato di amministrazione, vuol dire che, in teoria, sono iscritti nei residui attivi.
I residui attivi, quindi, rimpinguano, cioè rafforzano il risultato di amministrazione, ma sono inesigibili. Quindi uno dice: ho capito, ma basiamo l’equilibrio su una cosa che magari questi non ci pagheranno mai. Allora il principio ti dice: toglili, ma non buttarli via. Iscrivili nel conto del patrimonio, cioè nello stato patrimoniale, in cui sostanzialmente vengono accantonati. Quindi c’è un accantonamento che va a conto economico e un fondo svalutazione crediti che si chiama proprio così, in cui rimangono lì, messi tipo da parte; man mano che l’ufficio tributi, che la riscossione, quindi Abaco, eccetera, chi per essi, li riscuote, questi tornano nella disponibilità dell’Ente e quindi rientrano, effettivamente, nella contabilità dell’Ente, quindi negli accertamenti e quindi nei residui attivi e quindi rientrano nel risultato di amministrazione.
Quindi è un modo che il legislatore ha stabilito per dire che l’equilibrio deve essere un equilibrio vero.
Poi sul fatto che ce ne sono tanti questo è un grande tema che riguarda purtroppo non Piombino Dese ma riguarda un po’ tutti i Comuni ed è un grosso problema. È assolutamente… la discussione tributaria vediamo… questo è un problema duplice sia ovviamente dal lato Ente che ovviamente gli mancano entrate, ma soprattutto anche dal lato cittadini che magari, voglio dire, che per motivi anche ragionevoli magari non riescono a pagare.
Quindi, questo per rispondere e se son partito dal fondo.
Per quanto riguarda, invece, la facoltà, è proprio un tecnicismo. Sostanzialmente questo decreto consente agli Enti più in difficoltà, cioè il decreto legge 18/2020 proprio durante il Covid era stato fatto, ha consentito agli Enti maggiormente in difficoltà di stabilire una base dati per stabilire proprio il calcolo del fondo in percentuale minore; quindi anziché prendere tutto il quinquennio, basarsi solo su tre anni.
Piombino Dese, che è un Comune che ha una certa stabilità, cioè di default sarebbe meglio non farlo, se lo si facesse, bisognerebbe specificare il perché lo si fa; non so se mi sono spiegato. È una condizione un po’ straordinaria, nel senso che noi, siccome siamo in equilibrio e abbiamo anche un equilibrio strutturale, non ha senso avvalersi di una facoltà che è stata pensata per i Comuni, invece, magari in disavanzo, ecco, diciamo così. Quindi in questo senso.
Mi rendo conto che la frase scritta così è arabo; ma ha perfettamente ragione.
Chiaro. Terremo conto di specificarla meglio.
Grazie a lei.
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Non so se ci sono altri interventi.
Prego, consigliere Baggio.
Speaker : BAGGIO
Volevo chiedere, siccome c’è un avanzo di amministrazione di 480.000 euro, quali sono gli obiettivi dell’impegno di questa cifra, oppure come intendete impegnarla.
Grazie.
Speaker : VENTURIN – Assessore
Venturin. Rispondo soltanto a una cosa, ovviamente, la sua domanda è relativa a quelle che sono le idee dell’Amministrazione, ci tengo solo a precisare che, ovviamente, in questa sede noi andiamo solo ad approvare il rendiconto e sarà poi nel prossimo Consiglio comunale che andremo a fare la variazione, quindi andremo effettivamente a stabilire dove imputarli nei singoli capitoli. Non so, però se l’Assessore voleva rispondere in altro modo e dire… Chiaramente, quindi, l’Amministrazione ha delle proprie idee, ma fintanto che non avremo la certezza di dove e anche, insomma, di qualche costo, nel senso o quant’altro, non abbiamo ancora l’accortezza di cosa effettivamente riusciremo a fare, ma sicuramente nel prossimo bilancio, nel quale avremo le variazioni, li stanzieremo nei capitoli e quindi ovviamente avrete conoscenza di tutte quelle che sono le intenzioni dell’Amministrazione. Preavviso, insomma, che il prossimo Consiglio comunale dovremmo farlo verso la prima settimana di giugno. Quindi non fra molto.
Speaker : BENOZZI – Assessore
L’unica cosa che aggiungo, perché la risposta dell’Assessore è stata esattamente quella che gli avrei dato io, è che chiaramente saremo prioritariamente indirizzati a dare adempimento al programma elettorale che avevamo depositato.
Quindi le opere suppergiù che sono interessanti per l’Amministrazione son quelle già note e che verranno prese in considerazione prioritariamente ad ogni altra.
Adesso io sto, con i colleghi della Giunta, elaborando un programma di utilizzo delle somme che mi son state messe a disposizione, per quello che riguarda i lavori pubblici, poi, chiaramente il bilancio ha anche altre esigenze a cui far fronte, ma per la parte di somme che verranno destinate ai lavori pubblici, di fondo le idee sono chiare. Vi comunicherò poi, a tempo debito, cosa riusciremo a finanziare.
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Prego, assessore Venturin.
Speaker : VENTURIN – Assessore
Solo un’ultima precisazione. Effettivamente nel prossimo Consiglio comunale noi andremo ad applicare la variazione, quindi i soldi nei vari capitoli.
Per quanto riguarda però lo specifico, in realtà, l’avanzo libero noi applicheremo soltanto una piccola quota, perché l’avanzo libero nella sua parte maggioritaria si può applicare dopo la salvaguardia degli equilibri e, quindi, con il Consiglio di luglio quindi nel prossimo Consiglio comunale effettueremo una variazione nel quale andremo ad applicare parte dell’avanzo libero, piccola parte dell’avanzo libero, ma in particolar modo l’avanzo vincolato; quindi poi, nei prossimi due Consigli, effettivamente, andremo ad applicare anche poi a luglio, sperando, come si diceva prima, di riprendere quel fondo dell’ingiunzione, quindi di riportarlo in avanzo. andremo ad applicare effettivamente le varie quote dell’avanzo, sostanzialmente, entro fine luglio.
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Bene, se non ci sono altri interventi, io direi di passare alla votazione.
Consiglieri favorevoli? Contrari? 3. Astenuti, nessuno.
Andiamo a votare subito per l’immediata eseguibilità.
Consiglieri favorevoli? Contrari? Astenuti
Grazie.
Passiamo al punto n. 2 all’ordine del giorno che è l’approvazione della convenzione per la valorizzazione della rete bibliotecaria dell’Alta Padovana Est (Biblioape) per gli anni 2024/2027.
Un contratto che… Prego, consigliere Bergamin.
Speaker : BERGAMIN
Se posso accorpo un po’ sia la seconda che la terza delibera, nel senso che sono molto simili.
Si va, con questa delibera, ad approvare la convenzione per la rete bibliotecaria Bibliopae. Sapete che la biblioteca di Piombino è dentro il circuito bibliotecario che coinvolge altri 15 Comuni. Come la scorsa convenzione si dà incarico alla Federazione di gestire la parte di Segreteria per un importo di 300 euro per i Comuni della Federazione e 400 per quelli fuori Comune.
La novità di questa convenzione sta nella presa di coscienza dei Comuni di impegnarsi economicamente a prendere libri durante gli anni, perché sapete che in questi ultimi anni il decreto Franceschini, che dava un corposo contributo agli Enti per l’acquisto libri, ha un po’ sfalsato l’impegno che lo stesso Ente metteva nei propri capitoli per gli acquisti, quindi i bibliotecari, insomma, la Commissione tecnica che si è riunita, ha deciso di mettere per iscritto nella convenzione l’impegno che ogni singolo Comune deve avere, che è di 2000 euro annui; quindi 8.000 euro per il quadriennio. Si possono spendere nei quattro anni, comunque; anche 8.000 euro in un anno solo, dipende dagli Assessori al bilancio quello che lasciano,.
Ecco, se ci sono domande. Queste sono le due convenzioni, insomma.
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Grazie, consigliere Bergamin.
Non ci sono domande, quindi dobbiamo votare direttamente.
Per l’approvazione Consiglieri favorevoli?
All’unanimità.
Anche qui per l’immediata eseguibilità di nuovo, Consiglieri favorevoli?
All’unanimità.
Il punto n. 3 è la convenzione per la gestione e coordinamento da parte della Federazione.
È già stata illustrata, quindi passo subito al voto.
Consiglieri favorevoli? Come prima.
Per l’immediata eseguibilità, Consiglieri favorevoli?
Unanimità.
Grazie.
Allora, punto n. 4: Nomina del nuovo componente supplente per la commissione elettorale comunale ed annullamento della precedente deliberazione.
Praticamente, in seguito alle dimissioni del consigliere di maggioranza Zamprogna, che era membro supplente della Commissione, era stato nominato il consigliere Riviello, senonché il Consiglio Riviello era già stato nominato come supplente, quindi andiamo a rifare il voto per la nomina.
Per l’appunto devo nominare degli scrutatori perché andremmo a fare la votazione in urna segreta: per cui per la maggioranza Riviello e Mhilli, Peron.
I biglietti ce li abbiamo.
Allora con 8 voti viene proclamata Coletta Bergamin, membro supplente della lista di maggioranza.
Andiamo subito a votare, quindi, per l’immediata eseguibilità.
Favorevoli? Contrari? Astenuti.
Punto n. 5 è la comunicazione della nuova composizione della Giunta comunale.
Il Sindaco, ai sensi dell’articolo 46 del decreto legge 18 agosto 2000, n. 267, Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali, comunica al Consiglio comunale la nuova composizione della Giunta comunale a seguito della lettera di dimissioni della signora Coletta Bergamin dalla carica di Assessore comunale, acquisita al protocollo dell’Ente n. 3092 in data 1° marzo 2024 e seguente nuova nomina ad Assessore comunale della signora Ornella Marangon, con atto 4274 del 27 marzo 2024.
Nomina, il Sindaco, assessore comunale componente della Giunta comunale, quindi, il Consigliere comunale signora Marangon Ornella, nata a Rovigo, il 17/12/62, residente a Piombino Dese, in via Ronchi Destra, n. 11, con le seguenti deleghe: Assessore con delega alla cultura, pari opportunità, partecipazione ed ecologia.
Faccio un appunto: complimenti per la nuova nomina e ringrazio pubblicamente di cuore per tutto quello che la Coretta ha fatto in questi anni, lo avevo già fatto, ma ci tengo comunque a ribadirlo perché non è voce solo mia, ma anche dei tavoli, sai, dove siamo presenti; sicuramente hai dato un grossissimo contributo.
Questa è una semplice comunicazione per cui non va passata ai voti.
Abbiamo solo la comunicazione della trascrizione della registrazione della seduta precedente.
Se non ci sono obiezioni.
Se ci sono, eventualmente, mozioni, interrogazioni e interpellanze dei Consiglieri.
Prego, Bonutto.
Speaker : BONUTTO
Se mi permette una domanda. L’oggetto della domanda è il ripristino dei bagni del parcheggio scambiatore. Mi si dice che sono iniziati i lavori.
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Sì, dovrebbero anche già essere finiti tecnicamente.
Ieri era lunedì, tecnicamente…
Speaker : BONUTTO
Siccome la questione mi sembrava fosse anche economica.
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Era economica.
Speaker : BONUTTO
Era.
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Sì, la situazione era economica perché, come avevo annunciato, si intendeva far pagare, ovviamente, chi ha commesso il reato. Solamente che per una serie di procedure dovute alla legalità, per avere la convocazione, eccetera, eccetera e chiedere tutto il resto, i tempi si sono dilungati un po’. Pertanto i bagni sono stati restaurati non a spese dell’Ente, grazie ad uno sponsor e nel momento in cui avremo tutti i documenti e potremmo comunicare a chi ha commesso il reato la quota di partecipazione, quei soldi verranno dati in beneficenza a un Ente.
Comunque i bagni… Sì, purtroppo, mi dispiace e chiedo scusa, ma speravamo fosse una cosa un po’ più veloce e più da sbrigarsi; ripeto, i bagni tecnicamente, la parte idraulica sicuramente è stata rifatta; probabilmente - non so se ieri o oggi – hanno finito anche i falegnami con le pennellature delle porte, per rimettere le porte.
Ho già chiesto e ho già ottenuto il parere favorevole del gestore del bar, che ne terrà l’apertura e la chiusura.
Difficilmente riusciremo a tenerle aperte fino a ora tarda, perché il bar adesso tecnicamente forse è aperto un po’ di più. Però non sicuramente finché arriverà l’ultimo treno delle 11.00 non rimarranno aperti, insomma, purtroppo. Dovremo o trovare un sistema per una chiusura automatica, però sappiamo che comunque, in ogni caso, chi vuol far dei danni anche con l’apertura automatica ci riesce.
Quindi, cerchiamo di tenerli puliti e tenerli efficienti per le persone civili.
Sì, prego Consigliere Peron.
Speaker : PERON
Le rubo due minuti. Volevo solo far presente una cosa.
Viste le temperature che si sono drasticamente abbassate ho letto che molti Comuni hanno riacceso i riscaldamenti nelle scuole.
Questo Comune ha pensato qualcosa o sono rimasti spenti?
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Personalmente non saprei dire.
Assessore Benozzi, prego.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Sì, ci è arrivata la richiesta di riapertura del riscaldamento per i bimbi dell’asilo, per il comparto dell’asilo sono stati riaccesi oggi stesso.
La Direzione didattica non ha chiesto la riapertura del riscaldamento per i bimbi delle elementari e delle medie, almeno al momento non è arrivata la richiesta.
L’impianto è stato immediatamente riacceso per i bimbi dell’asilo.
Quindi al momento abbiamo risposto a questa esigenza che è arrivata in questi termini.
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Prego, assessore Benozzi.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Avevo chiesto al Sindaco di potervi dare un’informativa alla quale io e il Sindaco in modo particolare teniamo.
Sapete che, a seguito della campagna elettorale o in coda alla campagna elettorale, a seguito di una riunione, è arrivata notizia che la Regione si stava preparando a querelare me e il Sindaco per affermazioni, a loro dire, diffamatorie rese durante una riunione di pubblicizzazione della campagna elettorale comunale.
La querela è stata presentata. Non me l’aspettavo, sinceramente, penso che anche il Sindaco non se lo aspettasse, perché nei rapporti tra Enti si potrebbe, dal mio punto di vista, tenere un atteggiamento diverso da questo.
Comunque la Regione ha pensato di querelare me e il Sindaco.
La querela è arrivata all’attenzione della Procura di Venezia, che ne ha chiesto l’archiviazione.
Non paga, la Regione ha anche chiesto si è opposta alla richiesta di archiviazione, che è un passaggio ulteriormente pesante, come a dire, si è opposto alla richiesta di archiviazione, ci ha costretto a una difesa tecnica, a spese nostre tra le altre cose, quindi abbiamo affrontato la difesa tecnica e alla fine il giudice per le indagini preliminari ha archiviato per mancanza di sostanza, per mancanza della notizia di reato, giudicando che le affermazioni rese dal sottoscritto e dal Sindaco nella riunione in riferimento altro non erano che una mera critica politica all’operato dell’Assessorato regionale di riferimento. Cosa che avevamo sempre ribadito, nel senso che, ferma la stima per l’operato della Regione Veneto, che integra anche ora, ferma la stima nei confronti dell’assessore De Berti per tutto ciò che ha fatto nel corso del proprio mandato che, ribadisco, è tuttora una stima che rinnovo. Personalmente penso di parlare anche a nome del Sindaco. Non mi sarei aspettato che, a fronte di una critica per la mancata concessione di una proroga di un contributo che era stata chiesta dal Comune, mi arrivasse una querela; la prima volta in 25 anni, 24 anni di mandato amministrativo che, a fronte di una critica prendo una querela, penso che Cesare sia alla sua prima esperienza anche in tal senso.
Siamo grati comunque al sistema giudiziario che, nonostante questa reiterata richiesta di valutazione dell’asserita diffamazione che avremmo fatto ha, invece, giudicato che nelle affermazioni rese durante le riunioni pubbliche di quel periodo altro non si è fatto che esprimere una critica.
Quindi è rimasto solo il fastidio dell’essersi dovuti difendere e anche un po’ il dolore di aver, dopo 20 anni di amministrazione, essere stati intaccati da una situazione che è senz’altro sgradevole, voglio dire, per chi la subisce, perché si è risolta bene, ma chiaramente è una situazione sgradevolissima.
Son contento di poter riaffermare che l’operatività e il nostro comportamento si è sempre tenuto, mio e di Cesare, si è sempre tenuto nei limiti dell’assoluta legalità e del rispetto reciproco che rinnoviamo, perché la collaborazione con - lo ripeto - la Regione non è mai stata messa in discussione. Non è mai neanche stato messo in discussione il fatto che l’operatività della Regione in quel momento fosse un’attività assolutamente lecita, la Regione poteva darcela, ha pensato di non darcela questa opportunità di proroga. L’ho criticata. Rinnovo la critica perché dal mio punto di vista poteva esserci data. Era una scelta che poteva starci. Non è arrivata e ne abbiamo tutti quanti, ovviamente, preso atto e abbiamo dovuto riprogrammare delle attività amministrative riferite ad un’opera che, comunque, era essenziale per la sicurezza e rimane un’opera essenziale.
Certamente non la possiamo più fare a quelle condizioni perché il contributo che la Regione ci aveva erogato al momento non ce l’abbiamo e sarà compito, onere, utilità dell’Amministrazione a ripensare l’opera per chiederlo in un secondo momento e cercare di riportare quel presidio di sicurezza nella sistemazione dell’incrocio. Comunque, ecco, ci tenevo a informarvi perché è un passaggio importante che ha ridato serenità anche al mio operato e penso anche a quello di Cesare sul punto.
Grazie.
Speaker : MASON ‒ Sindaco
Grazie, Assessore.
Prima di chiudere la seduta volevo chiamare il dottor Bianchi perché avrei un piccolo… da consegnarle a nome dell’Amministrazione che rappresento ed è questo meraviglioso libro sulla vita del Cornaro.
Chiudo il Consiglio Comunale.
Buonasera a tutti.