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Speaker : MASON – Sindaco
…i Consiglieri e il pubblico presente.
Segretario, le passo la parola per l’appello, prego.
Speaker : SCARANGELLA ‒ Segretario Generale
Grazie e buonasera a tutti.
Signor Sindaco, Mason Cesare (presente). Signori Assessori e Consiglieri: Bergamin Coretta (presente) in videoconferenza, Benozzi Luigi (presente), Bastarolo Claudio (presente), Venturin Filippo (presente), Riviello Giovanni (presente), Mason Veronica (presente) in videoconferenza, Mhilli Sabrina (presente), Marangon Ornella (presente), Bonutto Ornella (presente), Squizzato Francesco (presente), Baggio Maria (presente).
Speaker : MASON – Sindaco
Bene.
Cominciamo col punto n. 1 all’ordine del giorno, la surroga del Consigliere comunale dimissionario.
Preso atto che il Consigliere comunale, signora Luisa Peron, risulta eletta nelle elezioni amministrative del 12 giugno ‘22 ed appartenente alla lista n. 2 “Piombino Dese Ornella Bonutto Sindaco autonomia”, con nota agli atti, presentata personalmente ed acquisita immediatamente al protocollo dell’Ente in data 1° luglio 2024 al n. 8440, ha rassegnato le dimissioni irrevocabili dalla carica di Consigliere,
ritenuto di dare tale atto come rinuncia alla carica e pertanto, ai sensi dell’articolo 38, comma 8, di andare alla surroga, attribuendo il seggio al candidato che nella medesima lista segue immediatamente l’ultimo eletto;
il Sindaco propone, quindi, di procedere alla surroga con il primo dei non eletti della lista di appartenenza dimissionario, il quale, dal verbale delle operazioni dell’adunanza dei Presidenti delle sezioni, risulta essere il signor Andrea Sacchetto,
preso atto della comunicazione del signor Andrea Sacchetto, acquisita al protocollo 9401 del 23 luglio ‘24, con la quale comunica la rinuncia ad assumere la carica di Consigliere comunale,
il Sindaco propone, quindi, di procedere alla surroga con il secondo dei non eletti della lista di appartenenza del dimissionario, il quale, dal verbale delle operazioni dell’adunanza dei Presidenti delle sezioni, risulta essere il signor Riccardo Carretta.
Pertanto andiamo a verificare tutte le conformità e quindi che non esistono cause di ineleggibilità e incompatibilità.
Andiamo quindi subito a votare la surroga, quindi la nomina del consigliere Riccardo Carretta.
Consiglieri favorevoli? Astenuti? Contrari? Quindi all’unanimità. Da casa, chiedo scusa, Bergamin?
Speaker : BERGAMIN
Favorevole.
Speaker : MASON – Sindaco
Mason?
Speaker : MASON
Favorevole.
Speaker : MASON – Sindaco
Benissimo, andiamo a votare per l’immediata eseguibilità.
Consiglieri presenti favorevoli? All’unanimità. Bergamin?
Speaker : BERGAMIN
Favorevole.
Speaker : MASON – Sindaco
Mason?
Speaker : MASON
Favorevole.
Speaker : MASON – Sindaco
Bene, dichiaro nominato il consigliere comunale Riccardo Carretta, che può già accomodarsi al proprio posto. Grazie. Benvenuto.
Il punto n. 2 all’ordine del giorno è l’approvazione della Nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione, il DUP, 2024-2026.
Passo la parola all’Assessore al Bilancio, l’assessore Venturin. Prego, Assessore.
Speaker : VENTURIN – Assessore
Grazie, Sindaco e buonasera a tutti.
Come appena detto, questo punto all’ordine del giorno va proprio ad analizzare la Nota di aggiornamento del Documento Unico di Programmazione 2024-2026.
Voglio precisare, proprio per i Consiglieri, che, in accordo con gli uffici, si è deciso di fare una Nota di aggiornamento al DUP e non una variazione al DUP, che sarebbe una procedura più semplice, proprio per lasciare anche più tempo ai Consiglieri dal deposito dei documenti, per poter leggere ed arrivare preparati al Consiglio comunale, in quanto la variazione al DUP avrebbe previsto semplicemente la documentazione consegnata alla Capigruppo.
La NADUP, che abbiamo qui a questo punto dell’ordine del giorno, verte sostanzialmente sulla riorganizzazione scolastica del nostro Comune e in particolar modo della scuola elementare di Ronchi.
Avrete sicuramente letto le relazioni e all’interno della NADUP trovate all’allegato, nel quale sono presenti le relazioni dei tre responsabili delle aree del nostro Comune; assieme a queste relazioni sono poi seguite delle considerazioni che hanno permesso e aiutato l’Amministrazione a fare una riflessione e poi a prendere delle decisioni in merito.
Ringrazio ovviamente intanto tutti gli uffici, ma in particolar modo di tre responsabili, proprio per il lavoro che è stato svolto e lascerei subito la parola all’assessore Benozzi per una descrizione proprio più puntuale di quanto è emerso e di quella che è la decisione dell’Amministrazione, che viene qui proposta al Consiglio comunale.
Speaker : MASON – Sindaco
Bene, passo la parola all’assessore Benozzi, prego.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Ringrazio il Sindaco per avermi passato la parola e l’Assessore per la presentazione.
Allora, questa sera proponiamo al Consiglio di valutare la possibilità della complessiva opera di riorganizzazione del progetto del Polo dell’infanzia di Ronchi. Proponiamo sostanzialmente una modifica al progetto che prevede la demolizione dell’edificio scolastico della ex “Don Milani”, per lasciare spazio a un’implementazione dei posti a parcheggio intorno e di fronte al nuovo plesso scolastico Polo dell’infanzia e per un complessivo miglioramento della viabilità attraverso la creazione di una zona filtro antistante il nuovo Polo dell’infanzia. Ciò in rapporto al progetto già approvato, che in realtà prevedeva il mantenimento del plesso scolastico delle elementari di Ronchi.
La scelta progettuale, nella sua sostanza, è stata illustrata nell’ambito di due incontri pubblici ed è già stata illustrata ai Consiglieri, per cui la do per conosciuta. Di fatto, quello che chiediamo al Consiglio stasera è sostanzialmente quanto riportato nella delibera di Giunta richiamata nel deliberato di stasera e sintetizzato nelle relazioni tecniche richiamate anche dall’assessore Venturin nel proprio intervento.
Sostanzialmente prevediamo una riorganizzazione di fatto del servizio della didattica di Piombino Dese, organizzato su tre grandi poli e quindi il polo della “Walt Disney” a Ronchi, a cui farà capo tutta l’attività dell’asilo nido e dell’infanzia, un polo di elementari alla “Stiffoni” dedicato all’attività e alla didattica delle elementari di Piombino Dese e della frazione di Ronchi, le medie esattamente come le conosciamo e un polo delle elementari per le frazioni esattamente dov’è, cioè alla “Palladio” di Torreselle.
Questa riorganizzazione su tre ambiti è la più ergonomica e funzionale alle esigenze della didattica del paese e anche alle esigenze numeriche attualmente esistenti per ciò che concerne il numero di bimbi presenti, iscritti e iscrivibili negli anni futuri alle elementari, alla didattica del paese.
Di fondo il paese di Piombino Dese vive, al pari del territorio nazionale in generale, un calo demografico importante, sensibile e strutturale, che annualmente annotiamo; l’intervento che ci è stato finanziato e al quale abbiamo aderito attraverso la partecipazione al bando PNRR, con i risultati che ciò ha comportato in termini di finanziamento del nuovo polo dell’infanzia, va esattamente nella direzione (sintetizza, sono cose che avete già trovato nelle relazioni) di contrastare questo calo demografico.
Quindi la nuova scuola, il nuovo polo dell’infanzia, nell’ottica nazionale ed europea, serve a garantire alle famiglie un nuovo tipo di servizio, in modo tale da indurle, nel tempo prossimo e medio, ad avere meno preoccupazioni, che le portino pertanto anche ad avere proprio delle reazioni in termini di incremento demografico futuro e sperato.
Ovviamente tutto questo porta ad ipotizzare e a ritenere più razionale la proposta di riorganizzazione didattica che proponiamo su tre poli e il progetto di stasera riguarda sostanzialmente, come vi ho spiegato, semplicemente un miglioramento dell’accessibilità e della qualità del Polo dell’infanzia di Ronchi. Il progetto prevedeva inizialmente il mantenimento delle elementari dov’erano, è stato strutturato con la presenza del polo delle elementari; l’eliminazione del plesso porta, viceversa, quei vantaggi di cui vi ho parlato poc’anzi.
Quindi di fondo vi chiedo di valutare positivamente questa proposta della Giunta comunale, di dare assenso alla modifica della NADUP, che permetterà poi alla Giunta e all’Assessorato ai Lavori pubblici in particolare, di procedere nella direzione richiesta al Consiglio.
Rimango sintetico e resto aperto poi a qualsiasi tipo di domanda che vogliate porre sul punto. Grazie.
Speaker : MASON – Sindaco
Grazie, assessore Benozzi. Se ci sono interventi, prego.
Vi anticipo di anticipare il vostro nome non appena prendete il microfono così la registrazione rimane.
Prego, consigliere Bonutto.
Speaker : BONUTTO
Alcune precisazioni: corrisponde al vero che la scuola elementare primaria di Ronchi “Don Milani” non è agibile? Grazie.
Speaker : MASON – Sindaco
Se ha altri interventi, per cortesia, li faccio di seguito così diamo una risposta unica, grazie.
Speaker : BONUTTO
Mi scuso. Allora, non ritengo, come ho già detto, di fare domande di ambiti diversi tutte insieme, perché poi nella risposta non mi soddisfa mai perché ad alcune non viene risposto, altre vengono… quindi preferisco riunione più domande quando il discorso è nello stesso ambito, quindi per ora questa è l’unica domanda sull’agibilità, poi farò le mie considerazioni su quando unirle.
Speaker : MASON – Sindaco
Sono molte le domande? Le chiedo già eventualmente.
Speaker : BONUTTO
La domanda che io faccio è: sì o no, quindi facciamo prestissimo.
Speaker : MASON – Sindaco
Consigliere Squizzato, lei aveva alzato la mano, prego.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Non è un problema risponderle, il fatto è che è un rimpallo che prevede poi 50 interventi: di solito si fa un intervento, lo si argomenta, si fanno le domande, si risponde e si fa la replica alle domande.
Speaker : MASON – Sindaco
Lei sa che, da Regolamento, ha la possibilità di due domande.
Speaker : BONUTTO
Mi dica lei, Segretario, cosa prevede il Regolamento, così, una volta per tutte, ci capiamo sul metodo, senza andare a interloquire, se non è un problema.
Ciascun Consigliere ha il diritto di intervenire, inerentemente all’oggetto della proposta in discussione, fino a due volte e per un massimo di dieci minuti complessivamente, quindi due interventi per ogni punto all’ordine del giorno.
Nessun problema.
Speaker : MASON – Sindaco
Prego, consigliere Carretta.
Speaker : CARRETTA
Siccome l’argomento mi sembra che sia un po’ caldo, se non c’è la difficoltà dell’Assessore Benozzi a rispondere anche a una domanda alla volta, credo che possiamo procedere o sbaglio?
Speaker : MASON – Sindaco
No, c’è un Regolamento da rispettare: faccia le sue domande, le sue proposte senza andare alle calende greche, non è un problema, agibilità o no, nel senso: lei faccia le domande, le considerazioni che deve fare e poi rispondiamo, non è un problema.
Consigliere Squizzato, prego.
Speaker : SQUIZZATO
Io volevo solamente fare una precisazione per quanto riguarda il Regolamento: gli interventi sono due per ogni Consigliere.
Speaker : MASON – Sindaco
Sì, sì, sono due argomenti per ogni Consigliere: lo ripeto perché venga messo a verbale.
Speaker : SQUIZZATO
Io sarò molto breve…
Speaker : MASON – Sindaco
Deve mettere la bocca al microfono, grazie.
Speaker : SQUIZZATO
Allora, in riferimento alla relazione fatta dall’assessore Benozzi per quanto riguarda l’argomento che trattiamo questa sera, faccio alcune precisazioni: voi avete dato un incarico con determina all’architetto Mason Monica l’1.3.2021 e il lavoro fatto dall’architetto Mason Monica è stato consegnato il 20.12.2021. Durante questo tempo che è intercorso, nei vari Consigli che si sono susseguiti avevamo chiesto – non mi ricordo se sia stato Mason Ismaele o il sottoscritto o l’architetto Sacchetto – di essere resi edotti di tutto il percorso che la Mason Monica faceva sul plesso di Ronchi, Torreselle e Piombino.
Questo non è mai stato fatto ed è grave perché non avete voluto condividere questo progetto scolastico con la minoranza.
Detto questo, passiamo al vostro documento programmatico, che avete presentato nel momento dell’insediamento; lei, Sindaco, era in ferie, però era collegato in videoconferenza.
Nel vostro piano è precisamente scritto: “Realizzazione ventilazione meccanica controllata e rifacimento del tetto scuole elementari di Ronchi. L’intervento, al pari di quanto fatto per Piombino, mira a garantire l’efficienza strutturale dell’edificio e al massimo grado la salubrità degli ambienti. Gli interventi saranno realizzati a partire da quest’anno”.
Qui siamo a giugno 2022 e in contemporanea esce il giornalino comunale – io lo chiamo così – dove c’è tutto il piano PNRR, le varie suddivisioni degli interventi e, in modo particolare, è risaltato l’intervento sulla scuola di Ronchi. Ripeto quello che ho letto prima: “Realizzazione e ventilazione meccanica controllata e rifacimento del tetto scuole elementari di Ronchi. L’intervento, al pari di quanto fatto a Piombino, mira a garantire l’efficienza strutturale dell’edificio e al massimo grado, eccetera”.
Allora due anni sono passati e arriviamo a questa sera. Non c’è mai stato un momento di condivisione, ci sono stati tantissimi incontri con il Consiglio d’istituto, Consiglio di classe, con i genitori e via dicendo, dove si è sempre e comunque parlato di salvaguardare la scuola di Ronchi, nel senso si doveva lavorare con cantiere aperto e scuola funzionante e non è stato fatto e questo è capibile; si doveva mantenere la scuola a Ronchi e non è stato possibile.
Arriviamo questa sera con un progetto, però l’assessore Benozzi mi deve spiegare cos’è il Piano energetico e perché è arrivato su questo progetto di demolizione, che non mi convince: glielo dico tranquillamente e serenamente.
Dopo abbiamo accettato il rifacimento della scuola “Walt Disney”, abbiamo accettato tutto, ma non adesso arrivare e dire: “Buttiamo via tutto”, perché buttare via una scuola vuol dire che il centro di Ronchi viene declassato a zero.
Speaker : MASON – Sindaco
Bene, grazie, consigliere Squizzato. Passo la parola al consigliere Bonutto, prego.
Speaker : BONUTTO
Allora, ripartiamo: corrisponde al vero che la scuola elementare “Don Milani” non è agibile?
Nella Nota di Aggiornamento, in merito al conto termico, si utilizzano i termini “potrebbe” e “possibilità”: la domanda è molto semplice: il conto termico è un’ipotesi o una certezza? Un conto è decidere di abbattere con certezze, altro è abbattere nel dubbio.
Concludo. Lei, assessore Benozzi, in pubblica riunione a giugno a Ronchi, ha parlato di un milione di euro quale beneficio, praticamente e prettamente economico, determinato dal conto termico, se chiaramente abbattiamo la “Don Milani”; perché nella Nota di aggiornamento praticamente non risulta, a tal proposito, nulla? Chiedo: la cifra di un milione di euro è reale o è una sua ipotesi?
Posso farne un’altra?
Speaker : INTERVENTO
Ha dieci minuti.
Speaker : BONUTTO
Ah, posso parlare dieci minuti? Ah, beh!
Allora, altra questione: pagheremo l’intervento di demolizione della “Don Milani” con un contributo straordinario praticamente determinato da un procedimento attualmente in corso. Mi spiego meglio: il procedimento è in attesa di pareri e di approvazione. Ci faccia capire: noi stasera votiamo l’inserimento della demolizione della scuola elementare di Ronchi nel DUP, senza avere la certezza della copertura economica in bilancio e senza tener conto di possibili eventuali imprevisti o ritardi, a cui, purtroppo, come Amministrazione, siamo abituati.
Allora le chiedo di spiegare un attimino sinteticamente: se la Nota di aggiornamento viene inserita nel DUP, parte una serie di provvedimenti amministrativi per arrivare alla demolizione – mi dica se ho capito giusto – e se, conclusi, assolti tutti quelli che sono i procedimenti amministrativi, ci trovassimo nelle condizioni di non avere ancora il contributo straordinario, cosa si fa? E comunque, finché non c’è il contributo garantito in bilancio, non si butta giù la scuola.
Mi fermerei qua.
Speaker : MASON – Sindaco
Bene, grazie consigliere Bonutto. Passo la parola all’assessore Benozzi le risposte.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Ringrazio per le domande, che tratto nell’ordine in cui mi sono state poste. Parto, quindi, in risposta alla consigliera Bonutto, che è intervenuta per prima.
Allora, sull’agibilità delle scuole di Ronchi dico che attualmente sono agibili, non c’è in effetti alcuna indicazione in senso contrario, che abbiate riscontrato nella relazione dei tecnici. Per quanto concerne il cosiddetto “conto termico” e l’utilizzo di espressioni meramente potenziali utilizzate in relazione, ciò, come lei correttamente diceva, deriva dal fatto che l’analisi che porterà all’accertamento della produzione del conto termico dall’abbattimento delle scuole è un’analisi che va conferita ad un tecnico specializzato nel settore, all’esito della quale si determinerà la certezza.
Il valore che ho indicato, come correttamente diceva, nel corso delle riunioni, è il valore indicativamente prodotto dal conto termico derivante dalla demolizione delle scuole, per come è stato indicato dai tecnici interessati: sono stati due e l’ufficio tecnico, a seguito della valutazione che il Consiglio farà stasera in merito alla proposta di modifica del DUP, conferirà poi gli incarichi funzionali alle valutazioni.
Il calcolo non lo conosco perché è un calcolo complesso ed è ovviamente materia di alta specializzazione, ma mi spiegavano che deriva da rapporti tra superfici demolite e superfici costruite, una serie di parametri che dovranno essere puntualmente verificati dal tecnico incaricato e che alla fine diranno se l’abbattimento delle scuole genera il conto termico che, se generato, sarà una risorsa in più per l’Ente da utilizzare.
La possibile generazione del conto termico, però – ci tengo a precisarlo, l’ho già detto anche in occasione degli incontri – non è certamente quella che genera l’operazione in sé e per sé, né che la giustifica, nel senso che il Comune decide per la demolizione – la Giunta e stasera spero che anche il Consiglio vada nella stessa direzione – delle scuole, per il necessario miglioramento del progetto. Vi chiedo di autorizzarmi a demolire le scuole per migliorare complessivamente il progetto “Polo dell’infanzia” di Ronchi.
Se poi l’operazione di demolizione permetterà di generare anche la somma di cui abbiamo parlato o una somma diversa di conto termico, ben venga perché avremo a disposizione, come Comune, una cifra più importante.
La terza domanda che lei mi ha fatto riguarda il finanziamento per la demolizione. Intanto, preciso a conoscenza dei Consiglieri, che la demolizione è un carico economico dell’Ente, come avete letto in deliberazione; il PNRR ha finanziato il progetto iniziale, che non prevedeva la demolizione del plesso elementari di Ronchi. La modifica che chiediamo al Consiglio di autorizzare, perché di modifica si tratta – e con ciò in parte rispondo anche alle obiezioni del consigliere Squizzato, su cui poi tornerò – è perché di fondo stiamo presentando, per l’appunto, una modifica a un progetto che è rimasto tale fino all’altro ieri ovviamente.
Ecco l’incongruenza con ciò che si trovava scritto nei programmi elettorali: è una modifica che vi chiedo di valutare, ve lo sto chiedendo stasera, sono due mesi che chiedo e spiego per quale motivo ritengo opportuna questa modifica e, se il Consiglio mi autorizzerà, di modifica stiamo parlando. Quindi la crasi, la dicotomia tra ciò che era stato detto e ciò che viene detto deriva, per l’appunto, dal fatto che vi chiedo di modificare un orientamento.
La copertura finanziaria, come lei ben sa perché ormai sono anni che ci confrontiamo in Consiglio, viene valutata dalla Ragioneria in punto di legittimità tecnico-economica e ha ottenuto un vaglio, quindi prevediamo di finanziare il costo di demolizione, che è stimato in 100.000 euro, oltre oneri, quindi oltre IVA e altro, e quindi sono circa 130.000 euro complessivi di oneri della sicurezza e altro, con il ricavato di questa convenzione urbanistica, che allo stato si trova in attesa di approvazione in Commissione VAS.
Per inciso, nella stessa Commissione si trova attualmente depositata anche la variante al Piano regolatore, che ha un tempo di gestazione che ormai diventa elefantiaco.
Teoricamente potrebbe andare nel Comitato del 1° agosto o, per meglio dire, avrebbe le condizioni per essere valutata nel Comitato tecnico del 1° agosto, ma pare che al 1° agosto non vada perché la Regione ha adempimenti in Commissione VAS – così ci viene detto – più gravosi, derivanti dalle Olimpiadi di Cortina. Quindi la Commissione del 1° agosto sarà probabilmente dedicata ad altro e la valutazione della variante è già di per sé in vaglio positivo perché sapete che la valutazione VAS è l’ultima finale, a chiusura di una Conferenza di servizi che ha già chiuso l’iter della variante e sarà comunque valutata il 29 agosto, con tutta probabilità; dopodiché la variante dovrà, immagino anche tornare all’attenzione del Consiglio comunale per l’approvazione definitiva.
La copertura, quindi, arriva di là e che cosa succede nel caso in cui la Commissione, per qualche motivo, non dia il parere e la variante non abbia un esito positivo, come sperato? Succederà che dovremo fare una variazione di bilancio per trovare la stessa identica cifra da qualche altra parte, quindi non sarà finanziata con la convenzione.
Perché finanziamo con la convenzione? Perché è una partita economica esterna al bilancio e quindi non grava in alcun modo, da quello che capivo, ma poi l’Assessore magari mi potrà aiutare da questo punto di vista; quindi è il metodo migliore per garantire, diciamo così, gli equilibri sostanziali di bilancio, ma ciò non toglie che, se la somma non sarà ricavabile dalla convenzione, dovremmo necessariamente riordinare le idee e trovare il denaro da qualche altra parte: molto semplicemente questa è la situazione.
Ovviamente l’iter della pratica, che inizia stasera se il Consiglio la approva, è composto di passaggi burocratici molteplici e la demolizione ovviamente è l’esito finale, quindi per arrivare alla demolizione si deve dare, come è tutto indicato in relazione che avete senz’altro letto, un incarico progettuale, si deve determinare il soggetto che si occuperà della demolizione, il tecnico ha anche spiegato che si valuterà economicamente se sia più conveniente arrivare alla demolizione all’interno dell’appalto, quindi utilizzando già l’impresa che sta lavorando o si debba ricercare un appalto esterno; questo lo valuterà il tecnico, lo valuterà il RUP secondo il proprio prudente apprezzamento.
Questo è quanto. In parte ho risposto anche all’obiezione del consigliere Squizzato, per cui io non ho molto altro da dire sul punto.
Prego, prego.
Speaker : VENTURIN – Assessore
Faccio solo una precisazione – poi lascio rispondere l’assessore Benozzi riguardo all’intervento di Squizzato – in merito a quello che chiedeva lei e cioè il fatto che all’interno della NADUP, quindi dell’aggiornamento al Documento Unico di Programmazione abbiamo scritto che i soldi per la demolizione verranno trovati da questa convenzione, della quale però ancora non c’è l’approvazione e non è concluso l’iter: questo è corretto. Nel momento in cui la convenzione dovesse essere approvata, ovviamente dovrà essere effettuata una variazione di bilancio e solo a quel punto potrà essere dato l’incarico e tutto quanto, quindi al momento non è in nulla contrario a quella che è la normativa.
Speaker : MASON – Sindaco
Prego, se ci sono altri interventi. Prego, consigliere Caretta.
Speaker : CARRETTA
Volevo capire una cosa: siccome ho letto la relazione del responsabile dell’area economico-finanziaria in merito all’abbattimento, in cui era fatta tutta una serie di annotazioni, volevo capire un paio di cose sostanzialmente. Una è se è stato chiesto, per caso, un parere alla Corte dei Conti in merito a questo aspetto e se è stata eseguita una perizia di stima del valore attuale dell’immobile di Ronchi.
Io ho letto velocemente e, anzi, ringrazio il Segretario per avermi fornito la documentazione, l’ho letta velocemente però volevo capire questa cosa. Grazie.
Speaker : MASON – Sindaco
Okay risponde l’assessore Venturin, prego.
Speaker : VENTURIN – Assessore
Allora, per quanto riguarda la seconda domanda, quella relativa alla perizia di stima, no, non è stata fatta una perizia di stima; come ha potuto vedere dalla relazione del responsabile dell’ufficio Ragioneria e Patrimonio, è un’analisi del valore patrimoniale del bene, dalla sua realizzazione, con l’inserimento di tutti gli interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria che sono stati realizzati, considerando l’ammortamento del bene nel corso degli anni. Quindi è andato a valutare quello che è il valore patrimoniale del bene, che non è legato direttamente al suo valore economico nel caso in cui, per esempio fosse venduto o altro, quindi i due valori sono diversi; quello che interessa a livello comunale è il valore del patrimonio del bene e quindi l’analisi è stata effettuata esattamente su questo ed è coerente.
Poi no, non è stato richiesto un parere della Corte dei Conti ma, coerentemente con quello che viene effettuato, c’è il parere del responsabile dell’area, c’è il parere del Revisore dei Conti e, così come per ogni variazione, assestamento, bilancio consolidato e quant’altro, questa è la prassi standard che viene sempre effettuata e sono i documenti necessari a poter procedere con l’iter in Consiglio comunale.
Speaker : BENOZZI – Assessore
rispetto al parere Corte dei Conti, la risposta del collega è perfetta e non poteva che esserlo, però è citato, se avete letto, l’orientamento della Corte dei Conti rispetto alla dismissione patrimoniale e a come un ente locale debba comportarsi laddove intenda andare nella direzione della dismissione patrimoniale. La Corte dei Conti fa un ragionamento in termini di interesse pubblico e quindi di equilibrio patrimoniale, da un lato, e di interesse pubblico lasciato alla valutazione dell’organo deputato a considerarlo, che per l’appunto è il Consiglio comunale, in punto ai valori amministrativi e sociali in gioco rispetto alla dismissione patrimoniale.
Quindi, il parere della Corte dei Conti è citato, perché è un parere uniforme e costante nel tempo e a quello il responsabile del nostro Servizio finanziario si è richiamato nel dare le indicazioni. Grazie.
Speaker : MASON – Sindaco
Prego, per la replica, consigliere Carretta.
Speaker : CARRETTA
Allora, la ringrazio per la spiegazione, però temo che limitarsi a una valutazione di tipo contabile del bene, non ci dia una chiara idea di quanto noi perdiamo con l’abbattimento della scuola, perché potrebbe essere, per esempio, messa sul mercato e potrebbe avere un valore patrimoniale ben diverso da quelli che sono i libri contabili. Questa è la mia idea, dopodiché io ho letto con attenzione il parere del responsabile, che dice, se non ho capito male, che nella decisione di dismettere un bene, che può essere serenamente un abbattimento, ma anche una vendita, una qualsiasi attività con la quale l’Ente si libera di un bene, in qualche modo, deve prevalere l’interesse alla conservazione e alla corretta gestione del patrimonio; devono essere valutate tutte le alternative possibili e la motivazione deve essere chiara ed esaustiva.
Mi sembra che in questo caso la conservazione del bene non ci sia, perché lo abbattiamo e quindi questo mi sembra molto chiaro.
Alternative, nella vostra relazione allegata, io onestamente non ne ho trovate, nel senso che non c’è nessuna ipotesi alternativa, l’unica ipotesi è quella di abbatterlo e sembrerebbe che tutto porti lì.
Dopodiché, per quanto riguarda le motivazioni io le ho lette con una certa attenzione e qualcuna l’ho trovata anche doppia, però io non ho trovato un interesse pubblico equivalente, che giustifichi l’abbattimento, quindi la dismissione di questo bene e non ho trovato ragioni logiche equilibrate che comportino un sacrificio minore degli interessi in campo, perché qua stiamo ragionando degli interessi di una frazione che attualmente ha un servizio, quantomeno potenzialmente.
Ora, naturalmente lascio alla vostra valutazione, però, a mio modo di vedere, questa scelta, tenuto conto che non è giustificata a sufficienza e che non ci sono alternative indicate nella vostra Nota, a mio avviso, potrebbe esporci a una censura da parte della Corte dei Conti. Questo a mio modesto avviso che sottopongo a tutti in modo che ognuno poi faccia le valutazioni che ritiene opportune.
Speaker : MASON – Sindaco
Bene, grazie, consigliere Carretta. Do la parola all’assessore Benozzi, prego.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Solo una valutazione veloce, anche allo scopo di tranquillizzare, per come posso, i Consiglieri rispetto alla valutazione: le obiezioni del consigliere Carretta sono sostanziali e sono ben argomentate, però vi voglio portare su una valutazione integrata rispetto a quanto affermato dal Consigliere, il quale giustamente ha letto una parte del parere del responsabile dell’area tecnica, che parla dell’interesse alla conservazione e alla corretta gestione del patrimonio pubblico, in coerenza con i principi di buon andamento e salda la gestione, cioè deve prevalere un interesse alla conservazione. Questo è l’interesse generale, cioè quando si parla di patrimonio pubblico, l’interesse primario dell’Ente deve essere quello alla conservazione, posto che l’Ente pubblico, per sua natura, non è destinato a fare commercio dei propri beni; quindi, per dismettere dal patrimonio indisponibile un bene come vi stiamo chiedendo di fare stasera, perché tra le tante cose che questa delibera comporta, c’è la sostanziale sdemanializzazione del bene, funzionale poi alla demolizione.
Per la sdemanializzazione finalizzata alla cessione, dice la Corte dei Conti, perché è sempre il parere citato dal responsabile, che in termini generali si può derogare a tale principio, cioè a quello di conservazione, solo ed esclusivamente nei casi in cui sia perseguito un effettivo interesse pubblico equivalente o addirittura superiore rispetto a quello meramente economico della conservazione del bene.
Il ragionamento in ordine alla conservazione e alla valutazione e considerazione di questo interesse, è quello che vi ho fatto all’inizio di questo mio intervento e che continuo a portare in pubblico, cioè valutiamo – e spero che lo valutiate anche voi come Consiglieri stasera – come prevalente l’interesse al miglioramento sostanziale della struttura “Polo dell’infanzia”.
Io sento un’argomentazione da tempo, che non condivido – la ritengo perfettamente rispettabile, ma continuo a non condividerla – secondo cui, attraverso la perdita delle elementari, intese come struttura fisica, ma più ancora come punto di erogazione didattica, il paese di Ronchi perde la scuola. Allora, in anni passati so che son state combattute delle battaglie dai Consiglieri che hanno preceduto questa Amministrazione e anche altre prima di queste, perché effettivamente magari si prevedeva la chiusura fine a sé stessa.
Nell’ottica dell’amministrazione – il dato è lì – non è che si perde la didattica a Ronchi: Ronchi ha il polo dell’infanzia, con una scuola che ospiterà 135 bimbi dell’area infanzia e 35 del nido, quindi ha un polo che qualifica il territorio.
Ora, per carità, si può pensare come si vuole, ma io la vedo in questi termini e spero che abbiate la stessa identica opinione: qualifica il territorio e il progetto, in quanto tale, ottiene un’ulteriore riqualificazione attraverso l’aumento dei posti auto a disposizione e il miglioramento della viabilità.
C’è una terza argomentazione, che è anch’essa spendibile, che di fatto anche il valore intrinseco dell’immobile – questa è una valutazione che è si lascia giudicare e si lascia valutare, tant’è che non è neanche inserita nella relazione – di nuova costruzione potrebbe ottenere dei vantaggi dalla demolizione dell’edificio antistante; quindi anche il valore patrimoniale stesso dell’edificio che stiamo costruendo potrebbe avere un’incentivazione.
Queste sono le argomentazioni a supporto del prevalente interesse pubblico alla demolizione, che permette di ritenere equilibrata la valutazione rispetto alla perdita patrimoniale. Grazie.
Speaker : MASON – Sindaco
Grazie, assessore Benozzi. Prego, assessore Venturin.
Speaker : VENTURIN – Assessore
Faccio un’ulteriore precisazione a quello che diceva e a quello che chiedeva il consigliere Carretta. Come lei giustamente citava, questa è effettivamente la nota delle responsabile dell’ufficio Patrimonio del Comune, che ricorda che si stabilisce che deve sempre avere priorità l’interesse alla conservazione della corretta gestione del patrimonio pubblico, in coerenza con i principi di buon andamento e sana gestione.
Con “corretta gestione del patrimonio” si intende sempre del patrimonio inteso anche come valore patrimoniale, più che del bene fisico di per sé e questo significa che, sostanzialmente, quello che ricorda la Corte dei Conti e quello che ricorda la norma è che l’Amministrazione deve tendere, dopo la realizzazione di un bene, a conservarne il valore; questo avviene tramite la manutenzione e l’effettiva conservazione del valore patrimoniale del bene e non tanto del bene in sé come edificio fisico o che sia un’altra struttura presente nel territorio.
Speaker : MASON – Sindaco
Per replica, prego, consigliere Carretta.
Speaker : CARRETTA
Allora, io non voglio entrare negli ambiti della scelta vostra, io sto solo dicendo che nei documenti che mi avete fatto leggere ribadisco che non ci sono alternative ed è un requisito sottolineato anche dalla Corte dei Conti e la motivazione non è sostanziale, io non intravedo queste motivazioni.
Dopodiché, a mio avviso che potrebbe essere censurabile dalla Corte dei Conti, magari mi sbaglio, però non aver fatto fare una perizia su quel cespite per capire cosa vale allo stato attuale… Abbiamo dei valori di bilancio e io di bilancio un po’ mi intendo, ci sono anche le riserve di bilancio, quindi i numeretti che sono scritti nella relazione non ci danno l’idea di quanto vale o non vale. Io non sto dicendo che valga tanto, sia chiaro, però sto solo dicendo che io qui sono posto di fronte a una scelta in cui rinuncio a un cespite, cioè lo stabile di Ronchi, e in contropartita non riesco a capire che cosa ho, se non la riorganizzazione di questa scuola e non riesco a capire come questa cosa cambi le carte in tavola.
Ecco, semplicemente questo.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Sempre una precisazione, perché forse è un passaggio che non ho sviluppato: non è che non ci sia la controproposta, che lei ha citato più volte, è esattamente presente la controproposta, che è il mantenimento delle scuole dove sono, con la ristrutturazione delle stesse, che il tecnico ha esemplificato e calcolato prudenzialmente in quanto consisterebbe; quindi l’Amministrazione ce l’ha una contro valutazione, cioè voi Consiglieri dovete decidere stasera se dare valenza alla proposta…
Posso continuare?
Speaker : MASON – Sindaco
Il pubblico, per cortesia, deve fare silenzio, grazie.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Anche perché non si sente nulla.
Il Consiglio comunale deve decidere se autorizzare la delibera per come l’ho illustrata oppure, nell’eventualità, mantenere il plesso dov’è, quindi rimarrà a quel punto il progetto già esistente con le limitazioni che già erano presenti e l’edificio dovrà essere ristrutturato con le caratteristiche e i costi che sono indicati in perizia. Quindi i Consiglieri devono valutare se valga la pena investire la cifra indicata dal tecnico per ristrutturare un edificio che, come scuola elementare, non ospiterà più nessuno, perché i bimbi delle elementari sono a Piombino e rimangono a Piombino.
Quindi, come già indicava l’architetto Mason, nella relazione che ha citato il consigliere Squizzato, ormai tre anni fa, può essere destinato a attività finalizzate alle esigenze del territorio, spendendo una cifra che, mi permetto di dire, trovo molto più sensato spendere all’interno del plesso di Piombino Dese per migliorarlo e riqualificarlo in futuro, visto che nel plesso Stiffoni sono e saranno ospitati, salvo decisioni diverse, i bimbi delle elementari di Piombino Dese e di Ronchi.
Quindi la scelta il Comune ce l’ha: vale di più la pena lasciare la situazione e mettere 1.600.000 euro più IVA, che è il conto fatto dal tecnico, per mettere a norma l’edificio o spendere 100.000 euro per demolirlo e lasciare il Polo dell’infanzia e il nido, garantendo poi la possibilità di investire quel denaro altrove? Questa è la scelta di fondo e su questa vi chiediamo di votare. Grazie.
Speaker : MASON – Sindaco
Consigliere Squizzato, prego,
Speaker : SQUIZZATO
Solo un’integrazione sui vari interventi. Ma perché, come maggioranza, quando avete scelto di fare questo intervento, non avete inserito sul progetto originale l’abbattimento della scuola di Ronchi? Perché non lo avete inserito se avevate già in testa di fare questo? Questo è un rammarico e si evitavano due anni di discussioni, magari con altre soluzioni.
È giusto quello che ha citato il consigliere Carretta e farei anch’io una perizia estimativa per essere più tranquillo.
Speaker : MASON – Sindaco
Bene, grazie, consigliere Squizzato. Consigliere Baggio, prego.
Speaker : BAGGIO
Il Polo è stato realizzato e finanziato con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; il fabbricato è stato progettato e finanziato, i lavori sono appaltati e avviati, per cui, piaccia o non piaccia, si sta costruendo e non ha più bisogno di nulla: è definito e tutto confezionato.
Mi meraviglio che oggi proponete la valorizzazione del Polo per l’accessibilità, per la qualità, per il verde e per i parcheggi, addirittura proponendo la demolizione del fabbricato della scuola “Don Milani”, ma questo è contro lo spirito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: i fondi dovevano servire per sistemare gli edifici scolastici, perché i nostri bambini devono vivere in luoghi accoglienti, belli e sicuri e dovevano creare delle ricadute positive in termini di economia nel territorio, dovevano servire anche da volano allo sviluppo di Ronchi.
Detto questo, l’Amministrazione ha fatto fare un’indagine a ciascun responsabile di settore e sono state valutate le caratteristiche del fabbricato, la resistenza sismica, la capienza e il costo dell’intervento; chiedo se la medesima indagine e, in modo particolare, la valutazione dei costi sono stati presumibilmente calcolati per la scuola elementare di Piombino.
Oltre ai costi economici per la scuola elementare “Don Milani” avete valutato il valore affettivo del bene, l’identità, la tradizione e l’appartenenza alla comunità di Ronchi? Per anni questo fabbricato pubblico, destinato all’istruzione e alla cultura, è stato il centro e il simbolo del territorio di Ronchi, un luogo di studio, di cultura, ma anche un luogo di incontro e relazioni non solo fra i ragazzi, ma anche fra i genitori.
Poi sono stati valutati i costi e i benefici, i costi sociali e i disagi delle famiglie, gli effetti positivi e negativi che le infrastrutture scolastiche producono sul territorio, le ricadute sul territorio della viabilità, dei flussi di traffico durante l’entrata e l’uscita delle scuole, la mobilità sostenibile di cui tutti parlano dicendo che bisogna fare piste ciclabili e percorsi pedonali?
Inoltre, avete considerato che l’asilo nido, la scuola materna e la scuola elementare sono servizi essenziali a livello locale? I bambini e i ragazzi non sono autonomi e devono essere accompagnati o con mezzi propri o con mezzi pubblici: avete intenzione di garantire alle famiglie il trasporto scolastico?
Allora, vi invito a leggere – ma sicuramente lo avrete anche fatto – le norme tecniche sulle scuole e il decreto ministeriale del 18 dicembre 1975, che, al punto 1 “Localizzazione della scuola”, vi dà precise indicazioni circa la distanza, i tempi e i modi di percorrenza dalla scuola alla residenza: la distanza massima a piedi per la scuola materna è di 300 metri, la distanza massima per la scuola elementare è di 500 metri, i tempi di percorrenza massima con i mezzi di trasporto è di 15 minuti. Credo che la valutazione del preminente interesse pubblico da dimostrare passi anche attraverso queste considerazioni e questi parametri.
Speaker : MASON – Sindaco
Grazie, consigliere Baggio.
Speaker : BAGGIO
Mi vuole rispondere o faccio la seconda domanda?
Premesso che la scuola primaria “Don Milani” non è compresa nel progetto Polo d’infanzia PNRR, in tutti gli elaborati è esclusa, viene lasciata là, mantenuta.
A seguito di quanto è emerso dalla documentazione in nostro possesso, perché può darsi che non l’abbiamo vista perché può essere, chiedo se è stato effettuato un rilievo della superficie reale, chi ospiterà il Polo dell’infanzia perché, tanto per essere specifica, non l’ho trovato da nessuna parte, ma nel documento della signora Mason, nella relazione del progetto di fattibilità, nella relazione del progetto esecutivo ho trovato diverse cifre dei tre tecnici non concordanti fra di loro, che non collimano; non collima neanche il perimetro dell’area di intervento e questo deve essere chiaro perché mi sembra che la superficie della scuola “Don Milani” è inserita nell’area di intervento del Polo. Grazie.
Speaker : MASON – Sindaco
Bene, grazie, Consigliere. Passo la parola all’assessore Benozzi, prego.
Speaker : BENOZZI – Assessore
La scuola elementare, la “Don Milani”, non è inserita nell’area PNRR e, rispetto a queste incongruenze che lei ha notato, ovviamente poi mi riservo di esemplificarle e di spiegarle al tecnico che le darà spiegazione tecnica, perché chiaramente qui non ho idea di quali siano le discrepanze che lei ha rilevato tra il progetto preliminare, l’esecutivo e lo studio della Mason.
Mi viene semplicemente di dire che l’architetto Mason, comunque, non aveva eseguito un rilievo per i propri studi, aveva fatto una valutazione sulla base delle cartografie catastali e delle valutazioni progettuali esistenti. Quello che fa fede, rispetto alle valutazioni in loco, invece, è il rilievo effettuato per la creazione dell’esecutivo chiaramente, perché il progetto esecutivo sicuramente e necessariamente è stato accompagnato prodromicamente dalle valutazioni anche catastali.
Relativamente al calcolo sui costi della “Stiffoni” c’è nella relazione; lei chiedeva se abbiamo fatto il calcolo su quanto costerà ristrutturare la “Stiffoni”, ma nella relazione dei tecnici ha chiaramente indicato quanto costa. Il costo di ristrutturazione della “Stiffoni”, della nostra scuola degli anni 70, non solo è spiegato, ma al tecnico spiega anche perché, dal punto di vista tecnico, sia preferibile investire sulla “Stiffoni” piuttosto che altrove. C’è un’indicazione relativamente all’anno di costruzione, alla minore vetustà di un plesso rispetto all’altro e il costo di ristrutturazione della “Stiffoni”, che ovviamente, al pari di quello di ristrutturazione della “Don Milani” è calato su valutazioni di mercato non determinate da un progetto perché non esiste né per l’una, né per l’altra, è esattamente di 1.250-1.300 euro al metro quadrato, al pari di quanto costa eventualmente la ristrutturazione della “Don Milani”.
La differenza – dice il tecnico – è che, se andiamo a ristrutturare, investendo del denaro pubblico, quello che dicevo prima, che dicevo prima, nella ripresa della “Stiffoni”, riprendiamo un polo nel quale sono garantiti ai ragazzini tutta una serie di servizi per la didattica che all’interno della “Don Milani” attuale, che non potrà essere aumentata di superficie, non si potrebbero ricavare neppure in caso di ristrutturazione. La “Don Milani” restaurata rimane com’è, con la superficie e i volumi che ha e con le limitazioni di spazio che ha sempre avuto.
Quindi la spiegazione è stata data dal tecnico.
Relativamente all’aspetto affettivo, io ho già detto anche in relazione pubblica e su questo non ho veramente nulla da dire, perché è un argomento assolutamente rispettabile e, non a caso, le polemiche che si sono sollevate in questi periodi rivestono soprattutto quell’argomento e si concentrano soprattutto su quell’argomento. La mia speranza è che capiti a Ronchi quello che è capitato a Torreselle e Levada, dove le polemiche sono state identiche, ma l’affezione che le due comunità hanno per la nuova scuola, realizzata in sostituzione delle vecchie, è sotto gli occhi di tutti e la vivete da Consiglieri quotidianamente.
Quindi io auspico e spero - poi magari verrò smentito dai fatti – che ci si affezionerà al Polo dell’infanzia che stiamo costruendo a Ronchi e che, come sapete, è la scuola pubblica statale più importante dell’alta padovana e ce l’abbiamo noi a Ronchi; poi. per il resto, valutazioni diverse non saprei farne.
Speaker : MASON – Sindaco
Bene allora, se non ci sono altri interventi, permettetemi di dire che questa è una seduta del Consiglio comunale, qui ci sono i Consiglieri che parlano tra di loro, ognuno a esporre le proprie posizioni e c’è un Regolamento ben preciso che impone, per cortesia, il silenzio e il rispetto dei Consiglieri. Non sono non sono ammessi gli interventi o disturbi: è dato dal Regolamento. Grazie.
Prego, una controreplica del consigliere Baggio.
Speaker : BAGGIO
Allora, circa la verifica della superficie dell’area di intervento e il perimetro, chiedo che venga fatta una verifica immediata e non posso chiederla a lei perché giustamente è un Assessore, ma ho bisogno di una verifica da parte del tecnico.
Siccome implica la superficie della scuola “Don Milani”, potrebbe essere…
Va bene, nessun problema, dalla documentazione così incerta non ho potuto capire e ben ringrazio per la spiegazione del tecnico, perché è necessario capire ed è determinante il calcolo della superficie dell’area.
Speaker : MASON – Sindaco
Grazie, consigliere Baggio. Allora, possiamo procedere con delle dichiarazioni di voto. Consigliere Bonutto, prego.
Speaker : BONUTTO
Volevo suggerire all’assessore Benozzi che, quando ci sono temi così importanti, delicati e sensibili, venga invitato il tecnico responsabile perché effettivamente giustamente lei non sa rispondere a determinate domande tecniche, perché non è un suo ambito, ma noi, come Consiglieri, e chi questa sera sta partecipando al Consiglio meritavamo una risposta per capire qual è la situazione generale.
Speaker : MASON – Sindaco
Prego, assessore Benozzi.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Per togliere dubbi, perché altrimenti si chiacchiera, o sono argomentazioni, perdonate, o sono chiacchiere. Ora, il progetto è approvato non dal Comune, ma in Conferenza dei servizi, è un progetto tecnico che è partito dalla valutazione di sagoma e ho risposto alla Consigliera, non è che non ho risposto eluso la risposta: la scuola “Don Milani”, a uso di tutti, è esterna rispetto all’ambito di intervento PNRR, con tutta la superficie circostante. Per questo motivo – ma l’ho detto anche in partenza – il denaro per la demolizione non lo posso recuperare all’interno dei fondi PNRR, che riguardano solo gli edifici inclusi nel progetto PNRR.
Io ho risposto, le ho solo detto che, se lei ha un dubbio rispetto alla tavola B piuttosto che alla tavola C, che è un dubbio che le è venuto probabilmente in sede di consultazione, glielo chiariranno i tecnici, ma non è argomento di discussione stasera.
Speaker : MASON – Sindaco
Grazie, penso che non ci siano altre cose da dire. Consigliere Bonutto, se vogliamo procedere con le dichiarazioni di voto, prego.
Speaker : BONUTTO
Allora, prima di passare alla lettura della nostra dichiarazione di voto, per riassumere un attimino come è andato questo primo confronto sul primo argomento, viste le premesse che ha fatto l’assessore Benozzi, secondo cui si propone una valutazione, che coinvolgerà esclusivamente i Consiglieri di maggioranza e di minoranza, effettivamente sappiamo già come andrà a finire, nel senso che sappiamo esattamente – non serviva neanche riunirci – che la proposta passerà. Non è importante fare un intervento tipo campagna elettorale per convincere noi, perché noi la pensiamo diversamente.
Quello che dispiace è il fatto che l’utenza, a livello di cittadinanza, è stata esclusa completamente in tempi accettabili, in cui la cosa si poteva anche risolvere con un confronto e trovando soluzioni diverse. Ma voi non l’avete ritenuto e io credo che questo sia grave da parte di amministratori che, oltretutto, si considerano buoni amministratori.
Detto questo, leggo la mia dichiarazione di voto.
Mi sono dimenticata di chiedervi una cosa proprio perché ci sia trasparenza: con le premesse da voi fatte, possiamo ritenere bonariamente che ci sia ancora un margine per poter rivedere la vostra scelta? Facciamo un referendum, facciamo qualcosa che vi convinca che magari la maggior parte dei vostri stessi elettori non la pensa proprio come voi.
Speaker : MASON – Sindaco
La scelta l’abbiamo già fatta convocando il punto all’ordine del giorno.
Speaker : BONUTTO
Allora, dichiarazione di voto: signor Sindaco e colleghi Consiglieri, la base di partenza dell’Amministrazione per una riorganizzazione delle strutture scolastiche del nostro territorio a seguito di emergenza sanitaria Covid-19 risulta essere lo studio dell’architetto Mason Monica del 2021.
Chiare le sue indicazioni generali e specifiche le sue proposte progettuali:
1) nuovo edificio o ristrutturazione per la scuola dell’infanzia in Ronchi, numero di sezioni 3, massimo 90 alunni e successiva ristrutturazione conservativa dell’edificio “Don Milani” del 1916, pur svincolato dall’uso scolastico in quanto l’utenza elementare si prevedeva trasferita nel capoluogo;
2) nuovo edificio per la scuola primaria in Piombino Dese, ad integrazione dell’esistente, per poter accogliere i bambini della primaria di Ronchi.
Tanti, quindi, gli elementi in vostro possesso da considerare e valutare, per una scelta consapevole e magari condivisa e rispondente ai reali bisogni del territorio. Ben 11 erano le linee di finanziamento per il PNRR, serviva una seria comparazione, una programmazione futura chiara nei tempi, nei modi, ma soprattutto negli obiettivi.
Sulla vostra scelta Polo dell’infanzia diciamo solo, senza entrare nello specifico, che di certo non lo consideriamo la priorità per il nostro paese; ben altro avremmo proposto noi e qui mi taccio perché voi siete i nostri amministratori.
A ciò si aggiunge che avete seguito solo in parte le indicazioni date dall’esperta nei numeri: da 90 proposti siete arrivati a 145, con il calo della natalità sempre sbandierato e nei fatti di un nuovo edificio a Piombino non si è mai parlato, anche se serviva per accogliere l’intera utenza scolastica di Ronchi, mentre si decide di demolire la scuola elementare “Don Milani”, per inciso, mai e poi mai messe in discussione nell’analisi di base dalla stessa professionista e nemmeno da voi sinora.
Dopo anni di promesse e garanzie da voi date alla cittadinanza, ecco la sorpresa: la vostra proposta elettorale era più servizi a Ronchi, nessuna perdita, qui invece ci proponete di togliere un servizio che la comunità già ha.
Molte, quindi, moltissime sono le nostre perplessità. Ciò che balza agli occhi, comunque, è la volontà amministrativa di trovare, a tutti i costi, punti pro abbattimento; un semplicissimo esempio: la minima distanza tra il Polo e la “Don Milani” diventa motivo, tra i tanti, per demolirla e questo non può essere un imprevisto, il progetto è vostro, dovevate saperlo e, se non è così, bisognerebbe capire cosa sia successo veramente.
Sono troppe le circostanze che hanno creato, ieri e oggi, seri problemi alle famiglie di tutte le frazioni: oggi alla comunità di Ronchi, costretta a subire la drastica, inaspettata e contestata scelta amministrativa di abbattimento, e domani probabilmente anche alle parrocchie, che dovranno rivedere la loro offerta di servizi.
Oramai i suoi cambi di direzione – mi permetta, assessore, Benozzi – non li contiamo nemmeno più. Cosa dobbiamo aspettarci domani? Comprendo! Mi creda, comprendo la difficoltà della situazione e non ne faccio una questione personale, ma io credo che più che un Assessore che cambia idea, noi avremmo bisogno di un Assessore con le idee chiare, disponibile ad un sincero confronto, certo non uno che ci dice: “Questo è il progetto, siete favorevoli?”
Colleghi di maggioranza e minoranza, ciò che vi deve far pensare e non ritenere la nostra una presa di posizione fine a sé stessa è come si esprime lo stesso responsabile del servizio economico e finanziario del Comune in proposito: “Al fine di assumere – quello che avevamo detto prima –qualsiasi tipo di decisione sui beni patrimoniali, non si può prescindere dai principi più volte affermati dalla giurisprudenza, laddove si stabilisce che deve sempre prevalere l’interesse alla conservazione e alla corretta gestione del patrimonio pubblico, in coerenza con i principi di buon andamento e di sana gestione del patrimonio pubblico, che è da considerarsi quale interesse primario”.
Per tutti questi motivi, non possiamo esprimere voto favorevole: siamo contrari.
Speaker : MASON – Sindaco
Grazie, consigliere Bonutto.
Torno a ribadire un concetto: l’assessore Benozzi ha l’incarico ai Lavori pubblici e mi dispiace per l’appellativo con cui è stato chiamato, cioè “bugiardo”, all’ultimo Consiglio comunale; l’assessore Benozzi rappresenta questa Amministrazione e parla a nome di questa Amministrazione.
Andiamo avanti.
Speaker : BONUTTO
No, no, non passiamo proprio avanti, perché…
Speaker : MASON – Sindaco
Le do il diritto ad una replica, prego.
Speaker : BONUTTO
Allora, siccome ho letto il verbale, il giorno in cui l’assessore Benozzi si è definito un bugiardo, scaricando su di me determinate responsabilità, sono tornata a casa quasi convinta di aver usato l’appellativo “bugiardo”; quando ho avuto in mano la trascrizione della seduta e sono andata a rivedermi se fosse stato così, avrei chiesto scusa, ma non esiste che io ho apostrofato l’assessore Benozzi come bugiardo; mi sono limitata a riportare fedelmente degli atti, dei fatti e, se lui ha tratto le conclusioni “bugiardo”, è un problema suo personale.
Con questo mi rifiuto che lei, prima di informarsi, abbia solo sentito la versione dell’assessore Benozzi e non sia andato a leggere per verificare quando mai io l’ho chiamato “bugiardo”.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Visto che sono tirato in ballo, non so neanche di cosa state parlando sinceramente.
Speaker : BONUTTO
Ho capito benissimo a cosa si riferiva.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Sì, sì, ho capito, ma è una questione che tira fuori, io non me la ricordo neanche.
Speaker : MASON – Sindaco
Io l’ho detto perché ho sentito usare questa parola nei suoi confronti e ripeto che lui rappresenta la nostra Amministrazione.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Stavo dicendo, per chiarezza di rapporti reciproci, che non le ho mai imputato di avermi apostrofato in un modo o nell’altro, assolutamente, stavo dicendo prima, in replica alla sua, a voce alta e non con il microfono ed è comunque sbagliato, che in quest’ultimo periodo ho sentito usare ben peggiori argomentazioni che mi riguardano nelle occasioni pubbliche, nelle varie riunioni. Mi sono pigliato del “tangentaro” da qualcuno, mi sono pigliato delle argomentazioni che sono veramente volgari, che però sono esattamente esemplificative del peso dello squallore di chi le utilizza.
Siamo qui tra Consiglieri, facciamo il nostro lavoro, più o meno contestato, io apprezzo tantissimo il vostro lavoro di Consiglieri di opposizione, anche nell’esprimere il vostro dissenso, talvolta anche con toni accesi, come capita, perché è un dibattito pubblico e su argomenti in contrasto, però assolutamente non ricordo neanche questa querelle, perché non ho mai pensato che lei neppure pensi di me questo, quindi non mi preoccupo delle forme, assolutamente.
Speaker : BONUTTO
Posso? Allora, non era rivolto a lei, ma io ho capito benissimo, invece, e non so chi ha lei abbia detto, Sindaco, che io ho apostrofato l’assessore Benozzi e l’ho tacciato di essere bugiardo. Ho detto che, se me ne fossi accorta, siccome non è nel mio stile questo linguaggio, stasera io le avrei chiesto scusa, ma non è successo, quindi, Sindaco, si informi meglio.
Speaker : MASON – Sindaco
Va bene, allora ho sentito male.
Per dichiarazione di voto il consigliere Squizzato, prego.
Speaker : SQUIZZATO
Per dichiarazione di voto dico che anch’io voto contrario a questa proposta perché non era mai stata discussa ed è una proposta che rende, come dicevo in apertura, la frazione di Ronchi più povera e per questi motivi voto contro.
Faccio un inciso, però: non è vero, consigliera Bonutto, che la cittadinanza non era al corrente di questo progetto perché in campagna elettorale l’hanno fatto vedere in tutte le serate, i cittadini di Piombino, credendo a un progetto, hanno votato questa maggioranza, ma poi lungo il percorso si è dimostrato un progetto non corretto come presentato.
Speaker : MASON – Sindaco
Bene, grazie, consigliere Squizzato.
Passiamo alla votazione. Vediamo se da casa sono collegati i consiglieri Bergamin e Mason. Perfetto, passiamo alla votazione.
Consiglieri favorevoli? Da casa, Bergamin?
Speaker : BERGAMIN
Favorevole.
Speaker : MASON – Sindaco
Mason.
Speaker : MASON
Favorevole.
Speaker : MASON – Sindaco
Contrari? 4 contrari. Astenuti?
Passiamo all’immediata eseguibilità.
Consiglieri favorevoli? Da casa, Bergamin?
Speaker : BERGAMIN
Favorevole.
Speaker : MASON – Sindaco
Mason.
Speaker : MASON
Favorevole.
Speaker : MASON – Sindaco
Contrari? 4, come sopra.
Bene, grazie.
Passiamo al punto n. 3 all’ordine del giorno: “Assestamento generale del bilancio 2024-2026 e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2024 ai sensi dell’art. 175, comma 8, e dell’art. 193 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267”.
Passo la parola all’assessore Venturin.
Speaker : BAGGIO
Sindaco, mi scusi un attimo.
Speaker : MASON – Sindaco
Prego.
Speaker : BAGGIO
Io mi assento dall’Aula.
Speaker : MASON – Sindaco
Per incompatibilità forse?
Speaker : BAGGIO
Sì.
Speaker : MASON – Sindaco
Okay, per incompatibilità il consigliere Baggio esce.
Prego, assessore Venturin.
Speaker : VENTURIN – Assessore
Con l’assestamento generale del bilancio e la salvaguardia degli equilibri, che è questo punto all’ordine del giorno, quello che si va a fare è un’analisi dei primi sei mesi dell’anno, un po’ il giro di boa dal punto di vista del bilancio dei primi sei mesi dell’anno.
Questo provvedimento deve sempre essere approvato entro il 31 luglio e quindi siamo qui oggi.
L’iter prevede che il responsabile della ragioneria chieda ai vari responsabili degli uffici se sono presenti debiti fuori bilancio, se sono presenti situazioni che possano creare problemi al bilancio stesso e di verificare, per ogni capitolo, tutte le voci di entrata e di spesa: si fa questa analisi del bilancio.
Quello che emerge da questa analisi è il fatto che non sussistono debiti fuori bilancio, non sussistono situazioni che possono generare spese non previste in bilancio o minori entrate in conto residui o in competenza, per le quali risulti necessario procedere all’accantonamento di somme, che gli stanziamenti inseriti nel bilancio di previsione 2024-2026 vengono costantemente monitorati, tenendo conto dei mutamenti di ordine normativo delle segnalazioni dei responsabili dei settori e che la gestione di competenza relativa alla parte corrente e alla parte in conto capitale del bilancio presentano una stazione di equilibrio.
Quindi, a seguito di tutto questo, chiaramente la relazione del responsabile della ragioneria e dei Revisori dei Conti è favorevole: l’equilibrio e salvaguardato.
Assieme alla salvaguardia degli equilibri viene anche presentata la variazione di bilancio e, come nelle volte precedenti, è stata inserita all’interno della delibera direttamente la tabella con i vari valori degli importi e quant’altro, quindi dico soltanto che sono stati inseriti all’interno della variazione 173.940 euro di avanzo, quindi questa parte di avanzo libero viene inserita all’interno della variazione.
Per il resto, se avete domande su alcune specifiche voci della variazione, siamo qui a rispondere.
Speaker : MASON – Sindaco
Ci sono interventi? Prego, consigliere Bonutto.
Speaker : BONUTTO
Assessore, io avrei soltanto bisogno di una specifica per l’impegno di spesa consistente per una voce sola, che è la cifra di 94.000 euro per la sistemazione dei sottoservizi del sottopasso: se può indicarmi come arriviamo a quella cifra, grazie.
Speaker : MASON – Sindaco
Probabilmente è l’assessore Benozzi che può rispondere, perché riguarda i lavori pubblici.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Forse eravamo già entrati in argomento in passato.
Quello che faremo con questa somma sarà sostanzialmente pagare definitivamente le indennità di esproprio correttamente liquidate ai proprietari delle aree circostanti il sottopasso. La situazione che si è venuta a creare è particolarmente complicata e il tecnico comunale ha da ultimo trovato quella che può essere la soluzione congrua a questo “impiccio amministrativo”, nel senso che nei vari accordi che l’Amministrazione pro tempore aveva raggiunto in sede di attuazione degli espropri con gli espropriandi, alcune voci riguardavano il pagamento delle servitù per sottoservizi.
Come tutte le altre voci che hanno riguardato gli espropri dei proprietari d’area, alla fine del progetto il direttore dei lavori, il tecnico incaricato della direzione dei lavori è stato chiamato a rendere quello che viene definito l’as-built, cioè una tavola sostanzialmente, in cui andava ad indicare cosa era effettivamente stato eseguito rispetto a ciò che il progetto prevedeva. Nello specifico, rispetto a alcune situazioni in cui era stato preventivato l’inserimento di servitù di sottoservizi, l’as-built ha dichiarato che non erano stati realizzati questi sottoservizi, per cui non occorreva liquidare alcunché ai proprietari.
I proprietari hanno sollevato obiezioni rispetto all’as-built, che comunque è vincolante per l’Amministrazione al momento del pagamento delle indennità perché, essendoci un documento tecnico che dice che è stato realizzato l’intervento x, ma non l’intervento y, pagare costituirebbe un danno erariale ovviamente.
Di fatto, poi, a seguito delle osservazioni pervenute da alcuni proprietari, siamo riusciti, coinvolgendo gli Enti che avevano o che avrebbero dovuto realizzare questi sottoservizi trattenendo la disponibilità, a fare dei sopralluoghi in cantiere, individuando per l’appunto l’esistenza di queste canalizzazioni, banalmente servizi della Telecom, del gas piuttosto che dell’acqua, realizzate all’interno delle proprietà, dove i proprietari dichiaravano fossero stati eseguiti. A seguito di questo, a questa gente spetta l’indennità espropriativa conseguente.
L’appalto con la Regione era già ampiamente chiuso, le somme necessarie per pagare queste somme… tenga conto che non dappertutto è stato eseguito l’intervento di sopralluogo, per cui mettiamo a disposizione del tecnico stasera la somma che serve alla copertura integrale delle voci non pagate, man mano che saranno eseguite le verifiche e gli accertamenti – alcuni dei quali sono già stati effettuati ed stato concretamente trovata l’esistenza di questi sottoservizi – li andremo a pagare.
Quindi con questa somma mettiamo a disposizione dell’ufficio tecnico la necessaria liquidità per poter pagare e chiudere il pagamento dell’indennità nei confronti di questi soggetti. Riguardano tutti l’area circostanziale il sottopasso, essenzialmente in larga parte la zona di via Petrarca e parzialmente anche delle zone a nord rispetto alla ferrovia.
Perché si siano prodotte queste anomalie progettuali non ve lo so dire, nel senso che le valutazioni tecniche sono state acquisite agli atti e sono quelle di cui vi ho parlato, quindi il perché ci sia il sottoservizio e il tecnico abbia dichiarato che in realtà non c’è, non ve lo so dire, ma ne prendiamo atto e correttamente andiamo a rimborsare i cittadini per le indennità che spettano loro.
Speaker : MASON – Sindaco
Chiedo scusa, a meno che non voglia replicare il consigliere Bonutto, restiamo collegati, prego.
Speaker : BONUTTO
Allora, siccome ci siamo confrontati parecchio su queto tema, io ricordavo che lei di questo problema aveva già parlato e sono andata a vedermi praticamente la seduta consiliare del giugno del ‘23. Io a lei chiedevo, appunto: “Sono state liquidate tutte le indennità di esproprio e occupazione temporanea?” e quello che, rileggendo, mi è suonato strano, al di là della cifra, è che lei riporta che c’è un primo tecnico che ritiene che non debbano essere pagate, da quello che risulta a verbale. Mi dica se ho capito bene.
Va bene, a un certo momento i cittadini, che credono che i sottoservizi siano indubbiamente passati per il loro territorio, insistono giustamente per essere liquidati. Lei va con l’ingegner Sartorelli, verifica ed effettivamente i cittadini hanno ragione.
Quello che mi stupisce è questa roba e, arrivati a questo punto, va fatta una determinazione ricognitiva di questo sostanziale errore compiuto dal tecnico in fase di valutazione finale e liquidare.
Lei dice: “Non sono grosse cifre, 3.500 euro” e io capisco che effettivamente magari erano più del dovuto, ma passare da 3.500 a 94.000 mi pare… Scusi un attimo, la domanda che volevo fare è questa: si parla di sostanziale errore compiuto dai tecnici; mi spieghi un po’, così imparo: quando c’è un sostanziale errore di un tecnico, l’Amministrazione come si comporta? Grazie.
Speaker : MASON – Sindaco
Prego, assessore Benozzi.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Allora, nell’ordine, la cifra che lei vedeva allora è coerente con i dati che avevamo in quel momento, perché la contestazione è partita da un privato che avanzava quella cifra, dopodiché il tecnico ha messo sotto analisi tutte le partite simili alla stessa, motivo per cui la cifra che mettiamo – ma l’ho spiegato in partenza – a disposizione stasera serve a coprire l’eventuale somma che dovremmo pagare, laddove tutte le situazioni si dimostrassero coerentemente analoghe a quella.
Il sopralluogo – adesso non faccio nomi e cognomi, ma sappiamo un po’ tutti di che parliamo – è stato fatto presso l’abitazione di questa persona, che avanza, per l’appunto, quella somma di denaro: lì si è accertato per fatti concludenti. L’errore del tecnico in questo caso non ha causato un danno economico all’Ente, nel senso che la somma si sarebbe dovuta comunque pagare, nel senso che, se il tecnico avesse reso un as-built coerente, l’avremmo pagata tre anni fa e non ora, ma alla fine la somma non comporta danni per l’Ente di alcun tipo e non potrebbero astrattamente ipotizzarsi danni laddove si potesse eventualmente considerare la necessità del pagamento di un interesse.
Perché abbiamo fatto questo errore non glielo so dire, esula dalle mie competenze, perché di fatto il direttore dei lavori che ho potuto considerare nel periodo di mia gestione, che è stato quello di chiusura, ed è sembrato anche persona assolutamente scrupolosa, a propria volta, aveva dati che gli derivavano dall’impresa che ha dichiarato dove ha lavorato, dove non ha realizzato e sono stati triangolari anche da parte nostra successivamente, quando l’anomalia è emersa, con le società erogatrici di servizi per dire: “Diteci se siete passati con il tal sottoservizio”.
Anche questo ha dato delle risposte coerenti con l’as-built del tecnico, cioè giustificavano il fatto che non fossero passati di là sottoservizi particolari, ma in realtà i sottoservizi talvolta ci sono, però talvolta ci sono le condutture per farli passare quindi anche possibile che in alcuni punti non ci sia il sottoservizio, ma ci sia di fatto la servitù, perché se l’impresa ha realizzato le canalizzazioni – adesso banalizzo, non sto parlando di un fatto concreto specifico – per far passare il cavo della Telecom dentro la mia proprietà, quello è di fatto una servitù di sottoservizi che va pagata a prescindere dal fatto che il cavo della Telecom, poi, sia stato o meno collegate.
Quindi, per carità, io concordo con i Consiglieri circa il fatto che è un’anomalia che ci lascia imbarazzati, perché di fondo dobbiamo recuperare ora una somma su un appalto che pensavamo già ampiamente chiuso; ora l’appalto è di per sé chiuso perché sapete che l’Amministrazione si è presa il carico del pagamento dell’indennità di esproprio, quindi queste cifre non sarebbero comunque state imputabili alla Regione. Di qua dicono che c’è un danno, ma le doveva pagare il Comune perché il Comune, relativamente al sottopasso, aveva l’onere del pagamento degli espropri, si era preso quel tipo di carico, quindi erano comunque i soldi del Comune: non li abbiamo pagati allora e, se sono da pagare, li paghiamo adesso.
Speaker : MASON – Sindaco
Consigliere Bonutto, prego.
Speaker : BONUTTO
Scusi, intanto, per chiudere il cerchio, quindi lei, siccome lei, sempre a verbale, dice che avrebbero diritto anche agli interessi, mi sta dicendo che questi privati non hanno chiesto nessun interesse per l’attesa.
Speaker : BENOZZI – Assessore
È una domanda rivolta all’ufficio tecnico e la sta trattando l’ufficio tecnico, non ho idea di cosa abbiano chiesto e di come lo stiano quantificando. Le ho risposto in astratto che potrebbe esserci, volendo, un danno, perché, laddove avessimo pagato le somme quattro anni fa, non avremmo versato gli interessi: mettiamola così.
Speaker : BONUTTO
Va bene, andrò a verificare, grazie.
Speaker : MASON – Sindaco
Prego, consigliere Squizzato.
Speaker : SQUIZZATO
Un’aggiunta a quanto specificato dall’assessore Benozzi: su questi 94.000 euro, ci sono 29.000 euro che sono messi a bilancio perché l’impresa costruttrice non ha ancora presentato una variazione di prezzi e sono passati tre anni, mi sembra, quindi rimangono a bilancio vincolati.
Speaker : BENOZZI – Assessore
La somma è esattamente la quantificazione della spettanza dell’impresa a seguito della variazione prezzi accordata dalla Regione, quindi hanno fatto già la richiesta e dobbiamo pagare materialmente quella somma.
Io adesso non vorrei sbagliare, guardi, se mi sbaglio, faccio ammenda, ma a memoria hanno depositata la richiesta, c’è stato il carteggio con l’area tecnica: se così non è, ve lo farò presente, ma la somma deriva proprio dal calcolo delle spettanze all’esito delle variazioni prezzi intervenute in costanza d’appalto.
Speaker : MASON – Sindaco
Prego, consigliere Squizzato.
Speaker : SQUIZZATO
La faccio prima dall’assessore Venturin e poi la girerà: i 173.000 euro disponibili, avete già pensato dove disporli?
Speaker : VENTURIN – Assessore
Quello a cui mi riferivo prima sono i 173.000 euro che sono in questa variazione, di cui la maggior parte vanno proprio alla voce di spesa che si diceva adesso, quella del sottopasso. Sì, sono inseriti e alcune di quelle voci elencate all’interno della tabella sono finanziate da avanzo di amministrazione.
Se è necessario che vi elenco i quali, lo posso fare, comunque alcune di quelle voci sono finanziate dall’avanzo libero e, in particolar modo, in questa variazione inseriamo 173.000 euro all’incirca di avanzo libero.
Speaker : MASON – Sindaco
Grazie, assessore Venturin.
Bene, se non ci sono altri interventi, passiamo alla votazione. Consigliere Carretta, prego.
Speaker : CARRETTA
Solo una curiosità: quindi, nel momento in cui dovessero esserci richieste di rimborso interessi, si tratterebbe di un danno per l’Ente?
E quindi quella sarebbe responsabilità del tecnico. Grazie.
Speaker : MASON – Sindaco
Bene, passiamo alla votazione.
Voti favorevoli? Anche il consigliere Squizzato. Da casa, Bergamin? Ho sentito un favorevole se non sbaglio, sottovoce. Consigliere Mason.
Speaker : MASON
Favorevole.
Speaker : MASON – Sindaco
Bene. Contrari? 2, Bonutto e Carretta.
Andiamo a votare per l’immediata eseguibilità.
Consiglieri favorevoli? Da casa, Bergamin e Mason?
Speaker : BERGAMIN
Favorevole.
Speaker : MASON
Favorevole.
Speaker : MASON – Sindaco
Perfetto. Astenuti? Contrari? 2.
Punto n. 4: “Approvazione del Documento Unico di Programmazione (DUP)”.
Prego, assessore Venturin.
Speaker : VENTURIN – Assessore
Grazie, Sindaco.
Viene chiesto al Consiglio di approvare il DUP, il Documento di Programmazione dell’Amministrazione per quanto riguarda, questa volta, il triennio 2025-2027.
È la prima volta che portiamo il DUP, sia questa Amministrazione che le precedenti, al 31 luglio, che sarebbe il termine effettivamente previsto, ma non è un termine perentorio.
Questo è stato sicuramente un lavoro cospicuo da parte degli uffici, ma anche da parte un po’ dell’Amministrazione, proprio per l’idea e la volontà di programmare effettivamente il prima possibile quelle che sono le intenzioni dell’Amministrazione.
Il DUP che viene qui proposto va a ripresentare chiaramente quello che era stato previsto nel DUP precedente, quindi il 2024-2026, chiaramente con l’inserimento delle informazioni, dell’adeguamento che abbiamo approvato prima al punto 1, ovvero la NADUP, la Nota di aggiornamento al DUP con la riorganizzazione scolastica.
Chiaramente il documento è corposo perché sono più di cento pagine, quindi non andrei a dire altro per quanto riguarda l’analisi, ma se ci sono domande su qualche parte, siamo qui per rispondere.
Speaker : MASON – Sindaco
Okay, ci sono interventi? Prego, consigliere Carretta.
Speaker : CARRETTA
Se è possibile, faccio un recupero e mi rivolgo all’assessore Venturin, per il quale ho una serie di domande: le faccio tutte assieme e dopo, se non se le ricorda, volentieri gliele ripeto.
A pagina 40 e a pagina 117 del DUP viene indicata l’addizionale comunale IRPEF allo 0,80 senza alcuna detrazione e mi sono permesso di fare una piccola indagine sui Comuni contermini e anche su quelli della Federazione e in quasi tutti, a parte uno, c’è quantomeno una detrazione fino a 10-15.000 euro; volevo capire se avete intenzione di rivedere queste aliquote per venire incontro alle esigenze della cittadinanza.
A pagina 42 si fa riferimento alla tariffa prevista per la scuola dell’infanzia “Walt Disney” e la tariffa viene indicata come sospesa, proprio perché la scuola dell’infanzia è stata trasferita a Piombino Dese e volevo capire se avete intenzione di annullarla, eliminarla o mantenerla.
A pagina 45 cito testualmente: “Si fa presente che, nel corso del triennio, all’ufficio tecnico predisporrà l’aggiornamento dei valori del contributo di costruzione legge regionale 61/85” e la domanda è questa: avete intenzione di aumentare gli oneri di costruzione?
A pagina 70 cito: “Ma è evidente la linea di condotta, il contenimento dell’indebitamento. La strategia è dettata anche dal fatto che l’Ente dispone di rilevanti risorse finanziarie proprie destinabili a investimenti e non necessita di ricorso a prestiti”. Allora, io qua non riesco a capire perché in molte circostanze avete detto che non ci sono risorse e qui, invece, dichiarate che ce ne sono. Quindi faccio una battuta polemica: gli spogliatoi riusciamo a farli?
A pagina 119 si fa riferimento agli effetti derivanti dalla rinegoziazione di due mutui con la Cassa Depositi e Prestiti per le posizioni che vengono elencate e il risparmio è calcolato in base alla differenza tra quota di ammortamento e quota capitale. Ora, io ho una certa esperienza, però non sono riuscito a capire cosa c’è scritto, se magari riuscite a spiegarmelo.
A pagina 119 c’è scritto: “Si fa riferimento agli effetti derivanti dalla rinegoziazione di due mutui con la Cassa Depositi e Prestiti, di cui alle posizioni 4523777/01 e 4518067/01. Il risparmio è calcolato in base alla differenza tra quota di ammortamento e la quota capitale inizialmente prevista nel piano di ammortamento iniziale, al netto della quota capitale da rimborsare dal nuovo piano a seguito della ricontrattazione”. Io onestamente, non… ma forse sono io.
Combinato tra pagina 66 e pagina 81: si fa riferimento al fatto che la struttura del nuovo nido dovrà provvedere all’arredamento e alla strumentazione e il Comune può prevedere una quota di compartecipazione oltre alla quota in capo alla famiglia. Allora, qua a me interessa capire se voi avete fatto qualche calcolo previsionale perché mi sembra che il Ministero abbia detto che bisogna mettere via risorse per far fronte a queste spese.
Ora, qui si parla di una retta di 950 euro al mese più IVA e vorrei capire se avete fatto dei ragionamenti su questo tipo di cose oppure no.
Dopodiché volevo capire se, come menzionato in più punti, avete intenzione di mettere mano ai contributi che vengono attualmente erogati alle scuole dell’infanzia paritarie. Grazie.
Speaker : MASON – Sindaco
Prego, assessore Venturin.
Speaker : VENTURIN – Assessore
Grazie, Sindaco.
Allora, parto subito, anzi vado in ordine.
Prima domanda: la scelta della modifica dell’addizionale IRPEF e di aver tolto effettivamente la detrazione deriva dal bilancio di previsione 2023-2025 e quindi diciamo che è entrata in vigore dall’anno scorso. La motivazione è stata effettivamente quella di una grossa difficoltà del bilancio in parte corrente, tanto che, appunto, sono stati necessari sia alcuni tagli di servizi, che questo aumento dell’IRPEF.
Al momento non è stato valutato dall’Amministrazione il reinserimento della detrazione, effettivamente, a partire da una certa soglia in quanto sicuramente la situazione non è più quella dell’anno scorso, ma non è ancora effettivamente una situazione completamente tranquilla, visti, per esempio, come approvato nel precedente Consiglio comunale, i nuovi tagli che il che il Governo sta apportando agli enti comunali. Quindi prudenzialmente, come Amministrazione, con gli uffici abbiamo deciso al momento di non toccare questa parte, questa aliquota.
Per quanto riguarda la tariffa alla “Walt Disney”, come ha detto correttamente lei, effettivamente è stata sospesa perché era stata inserita all’interno del Documento Unico di Programmazione e poi, con lo spostamento dell’asilo all’interno della scuola primaria “Stiffoni” di Piombino Dese, ovviamente la tariffa è stata sospesa. L’Amministrazione valuterà il suo inserimento; normalmente diciamo che questa tariffa andrebbe a ripristinasse nel momento in cui il Polo dell’infanzia venisse aperto, ma l’Amministrazione ovviamente avrà la facoltà di modificarla piuttosto che di eliminarla piuttosto che ovviamente di confermarla; quindi diciamo che al momento abbiamo ancora del tempo sicuramente per decidere. Quindi al momento la tariffa è sospesa e ne riparleremo sicuramente nei Consigli comunali, per esempio, del prossimo anno o di quello successivo.
La successiva era relativa all’aggiornamento da parte dell’ufficio tecnico degli oneri di urbanizzazione sostanzialmente; non so se vuole rispondere più puntualmente l’assessore Benozzi, ma quello che mi è stato riferito è che le tariffe, per quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione, sono ferme da alcuni anni: questo è quello che ci ha relazionato il responsabile ufficio tecnico. Quindi si farà una valutazione sull’effettivo aggiornamento di queste tariffe, al momento è stato inserito nel Documento Unico di Programmazione, proprio perché, se l’Amministrazione vorrà realizzarlo, deve essere chiaramente prima programmato e quindi essere scritto all’interno del DUP.
Al momento però, non c’è ancora una linea specifica e neanche è stata decisa alcuna tariffa in merito.
La successiva è la questione della disponibilità di risorse, ma bisogna sicuramente tenere separata la disponibilità delle risorse in parte corrente e quella in parte di investimento: in parte corrente, come ho già detto prima, non siamo in difficoltà, ma comunque in una situazione di certo non rosea o che permetta di abbassare la guardia; in parte di investimento c’è sicuramente più margine in questo momento, vuoi chiaramente per la questione PNRR, ma questi sono soldi vincolati, vuoi per qualche convenzione urbanistica o per eventuali lavori che dovrebbero o potrebbero partire a Piombino Dese e che potrebbero portare nuove liquidità.
Chiaramente tutte queste risorse, però, vanno sempre in parte di investimento e non in parte corrente, quindi a finanziare risorse del pagamento dei dipendenti piuttosto che contributi e quant’altro.
Alla sua domanda, che lei ha definito provocatoria, ma neanche tanto, giustissima assolutamente, sulla questione degli spogliatoi, rispondo che l’Amministrazione aveva già a suo tempo realizzato un progetto per l’ampliamento degli spogliatoi per il calcio e anche per l’atletica, quindi di cui devono fruire entrambe le associazioni. Inizialmente erano state destinate delle risorse che poi, come spiegato in precedenti Consigli, abbiamo destinato effettivamente, con una convenzione urbanistica, al Polo dell’infanzia.
L’intenzione di realizzarli rimane assolutamente, anche perché abbiamo avuto un contributo da 40.000 euro, se non ricordo male, dalla Fondazione Cariparo e abbiamo fatto anche una richiesta di finanziamento alla Regione, sempre per lo stesso progetto.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Siamo in graduatoria, ma non finanziati, ammessi ma non finanziati. Abbiamo i 40.000 euro della Cariparo, come diceva l’assessore Venturin, mentre la Regione ci ha messi in graduatoria, non siamo finanziati e non si sa se la graduatoria verrà scorsa con rifinanziamento.
Speaker : VENTURIN – Assessore
Se non erro, alla fine dell’anno prossimo: mi riservo di rispondere più puntualmente, ma mi sembra proprio di sì.
Riguardo la compartecipazioni per la questione delle tariffe per il costo dei bambini all’interno del nido, l’Amministrazione ha cominciato a fare dei ragionamenti, ha cominciato a sentire alcune aziende del settore, proprio per capire i costi e questo è un po’ il preventivo, il costo che ci è stato fornito; chiaramente ci sono delle compartecipazioni, magari regionali o statali a seguito dell’accreditamento della struttura, che deve essere realizzata, ma chiaramente verrà richiesto. Mi sento di dire che al momento non una compartecipazione anche alle famiglie, sono stati avviati dei ragionamenti, ma di certo non è ancora stata decisa né una tariffa, né una quota, neanche a chi effettivamente dare il servizio. Anzi, l’Amministrazione è aperta a qualsiasi eventualità che potrebbe essere la gestione di qualsiasi ente, anche già presentano nel nostro territorio comunale, che voglia gestirlo.
Quindi su questo sicuramente dovranno essere fatti dei ragionamenti più puntuali e continuare l’analisi che è stata cominciata con queste prime aziende che abbiamo sentito.
Non so se il Consigliere ha fatto una domanda su questo.
Speaker : SQUIZZATO
Volevo inserirmi sulla domanda che ha fatto il consigliere Carretta: come Amministrazioni c’è la volontà di incontrare i direttivi delle due scuole parrocchiali per… Adesso farvi rispondendo su questo però.
Speaker : VENTURIN – Assessore
No, no, quello che diceva lei era un’altra domanda, mentre quella a cui stavo rispondendo era sulla questione della cifra che abbiamo inserito nel DUP, che si riferisce alla tariffa che ci è stata preventivata per ogni bambino del nuovo asilo e spero di aver risposto a quella domanda nel senso che abbiamo cominciato a fare dei ragionamenti, ma chiaramente non c’è ancora nessuna cifra stabilita sulle varie compartecipazioni.
Speaker : CARRETTA
Quindi deduco che state lavorando su questo aspetto, non avete i numeri precisi, benissimo.
Per quanto riguarda, invece, la struttura e la strumentazione, avete fatto qualche ragionamento concreto?
Speaker : BENOZZI – Assessore
Al momento non sono stati acquisiti ancora preventivi sull’arredo della scuola, sarà oggetto di attenzione a partire dalla fine di quest’anno e per il prossimo.
Speaker : CARRETTA
Grazie.
Speaker : VENTURIN – Assessore
Per quanto riguarda, invece, l’altra domanda, l’ultima che aveva posto in ordine, che era quella relativo al contributo delle paritarie, non ho capito bene cosa intendeva: se non ricordo male, ha detto “mettere mano i contributi”, nel senso di riconfermarli?
Speaker : CARRETTA
Allora, siccome in più punti del DUP scrivete che avete intenzione di rivisitarli, questo nella mia testa può voler dire ridurli o aumentarli, volevo capire qual è la direzione che volete prendere.
Speaker : VENTURIN – Assessore
L’intenzione dell’Amministrazione è sicuramente confermare i contributi alle parrocchie; dovrà essere fatto un incontro assieme al direttivo delle parrocchie e ai due parroci, proprio per capire come gestire la situazione, nel senso che hanno giustamente lamentato una difficoltà di programmazione col fatto che le convenzioni vengono programmate annualmente. Il problema è che, con il nostro bilancio, facciamo fatica a fare una convenzione pluriennale e quindi bisognerà effettivamente rivisitare questo nel senso di trovare un punto d’accordo, magari farla più lunga, ma con un importo più basso, in modo tale da dare una garanzia maggiore e che comunque noi possiamo inserirla all’interno.
Quindi deve essere fatta un’analisi insieme, perché la loro richiesta di avere una convenzione più duratura è legittima ed è corretta, ma a queste cifre attuali è assolutamente complicata.
Speaker : CARRETTA
Grazie.
Speaker : VENTURIN – Assessore
L’ultima era la questione, alla pagina 119, che avevo lasciato per ultima, che, a partire dal 2026 l’Ente beneficia degli effetti derivanti dalla rinegoziazione di due mutui con la Cassa Depositi e Prestiti di cui le posizioni, eccetera. Il risparmio è calcolato in base alla differenza tra la quota di ammortamento e la quota capitale, inizialmente prevista dal piano di ammortamento iniziale al netto della quota capitale da rimborsare nel nuovo piano a seguito della ricontrattazione”.
Allora io qui le rispondo, ma mi riservo di risponderle esattamente nel caso dovessi aver sbagliato, che quello che le dico e quello che mi ricordo è questo: nel momento in cui è stata effettuata la rinegoziazione dei mutui è stato concesso dal Ministero, dal Governo, dallo Stato la possibilità di utilizzare il risparmio di tali mutui in parte corrente al bilancio. Tale concessione era inizialmente per alcuni anni e poi è sempre stata prorogata.
Questo è effettivamente quello che ricordo, ma eventualmente al prossimo Consiglio comunale le darò una relazione, se dovesse effettivamente essere altro rispetto a quello che dicevo.
Quindi l’importo della parte del risparmio della rinegoziazione mutui… perché chiaramente abbiamo dei mutui, paghiamo un tot all’anno, il mutuo viene rinegoziato, paghiamo meno all’anno e quel risparmio può essere utilizzato in parte corrente fintanto che c’è questa disposizione; al termine di questa disposizione quella parte di risparmio deve essere, invece, posta in parte capitale del bilancio.
Speaker : CARRETTA
Va bene, non ho dubbi, però se si potesse avere un dettaglio, gliene sarei grato.
Speaker : VENTURIN – Assessore
Assolutamente.
Speaker : MASON – Sindaco
Bene, grazie. Ci sono interventi? Prego, consigliere Squizzato, una domanda.
Speaker : SQUIZZATO
Il taglio in base al contributo che abbiamo avuto per il PNRR a quanto ammonta adesso a livello governativo? C’è un taglio?
Speaker : VENTURIN – Assessore
Okay, allora rispondo: il taglio che il Comune ha avuto per quanto riguarda la cosiddetta spending review del Governo era suddiviso in tre tranches, in totale di 300 milioni agli enti locali; i primi 100 milioni erano stati i suddivisi in maniera proporzionale in base alla popolazione e quindi una quota, se non mi ricordo male, all’incirca di 9.000 euro, mentre le altre due quote sono stati oggetto di rivalutazioni successive.
La prima proposta del Governo era quella effettivamente di ripartirli in base al PNRR ricevuto, ma in realtà questa proposta ha ricevuto grosse lamentele da parte dell’ANCI, in primis anche dal Sindaco di Treviso, Conte, piuttosto che dall’ANCI nazionale e quindi è stata rivalutata.
A essere sincero, non so l’effettiva ripartizione, ma ad ogni modo, al Comune, in base ai dati che sono ufficiali, da quello che mi diceva il Ragioniere, avremo all’incirca 25.000 euro di minore entrata nel Comune, che non è poco, sempre in parte corrente.
Per inciso, questa cifra era già inserito all’interno della precedente variazione, quindi l’avevamo già accantonata, anzi avevano messo qualcosina di più, mi sembra sui 27.000, se non vado errato, e quindi siamo coperti; chiaramente, però, questo taglio va a ripercuotersi anche per gli anni successivi.
Speaker : MASON – Sindaco
Bene, grazie Assessore. Se non ci sono altri interventi, passiamo alla votazione.
Consiglieri favorevoli? Da casa Bergamin e Mason? Entrambe favorevoli. Astenuti? Contrari? 3.
Per l’immediata eseguibilità, Consiglieri favorevoli? Da casa?
Speaker : BERGAMIN
Favorevole.
Speaker : MASON
Favorevole.
Speaker : MASON – Sindaco
Contrari? 3.
Bene, grazie Consiglieri.
Rientra il consigliere Baggio.
Passiamo al punto n. 5, che è la nomina del Revisore unico per il triennio dal 1° agosto al 31 luglio 2027.
È stato nominato in Prefettura di Padova, il 3 maggio 2024, il Revisore unico dei Conti, il dottor Cadel Fabio, con studio in via Galleria Giacomuzzi, n. 1, a Mestre.
Quindi andiamo direttamente alla votazione.
Consiglieri favorevoli? All’unanimità. Da casa?
Speaker : BERGAMIN
Favorevole.
Speaker : MASON
Favorevole.
Speaker : MASON – Sindaco
Benissimo, per l’immediata eseguibilità, Consiglieri favorevoli? All’unanimità, favorevoli anche da casa.
Grazie, Consiglieri.
Punto n. 6: “Integrazione all’articolo 31 del Regolamento di Polizia mortuaria, approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 21 del 2001”.
Si va ad integrare il Regolamento di Polizia mortuaria al punto n. 4, citando che è ammessa la collocazione ipogea di urne cinerarie in apposito manufatto impermeabile di contenimento, atto a preservarne l’integrità, adeguatamente collocato all’interno del franco di terreno sopra il feretro inumato nel campo di sepoltura.
Quindi la collocazione deve avvenire a una profondità minima di un metro, in maniera tale da non creare carico sul feretro, al punto da provocarne nel tempo lo sfondamento.
Altro punto: tale fattispecie potrà essere concessa esclusivamente in caso di decisione unanime di tutti gli aventi diritto di entrambi i defunti.
L’urna cineraria segue la scadenza inumatoria della sepoltura primarie con le conseguenze relative in caso di esumazione. L’operazione viene svolta dal personale comunale o aziendale dell’azienda appaltatrice, con costi a carico dell’utenza. Qualora sopra la sepoltura originaria siano stati realizzati i manufatti, questi ultimi devono prevalentemente essere rimossi dai congiunti dei defunti interessati.
Praticamente era stata una richiesta di mettere dei congiunti di familiari che sono a terra in urne sopra lo stesso sito di sepoltura.
È stato chiesto, mi sembra, anticipatamente se abbiamo posto dei limiti al numero di urne cinerarie.
Consigliere Squizzato, prego.
Speaker : SQUIZZATO
Dal momento che sono urnette che vanno inumate per terra, ci può lasciare tranquillamente libero, come avete previsto, il numero, perché non penso che i casi siano tanti a Piombino.
Speaker : MASON – Sindaco
Sì, esatto, non abbiamo posto dei limiti, per cui eventualmente ci sarà un problema strutturale che verrà definito nel momento in cui si supera un certo numero: se sono più di 4 o 6, a un certo punto un tecnico dirà che abbiamo troppe urne in marmo o in ottone che pesano e possono creare problemi, ma potranno essere casi estremamente limite. Tecnicamente dovremmo forse anche prevederlo, però siamo su casi estremamente remoti su questo.
Prego, consigliere Carretta.
Speaker : CARRETTA
Avete previsto la decisione unanime di tutti gli aventi diritto di entrambi i defunti, però non può essere troppo vincolante; capisco la finalità, però…
Speaker : MASON – Sindaco
Il Regolamento di Polizia mortuaria è uno dei più delicati che esistano. Sì, purtroppo sono molto molto blindati questi e devono esserlo.
Speaker : CARRETTA
Mi chiedo solo se non sia un po’ troppo vincolante.
Speaker : MASON – Sindaco
Deve esserlo, in questi casi perché, ripeto, in casi più delicati sono passati sempre sul Regolamento di Polizia mortuaria proprio perché si ha a che fare con i sentimenti delle persone e con tante altre cose.
Possiamo passare quindi al voto, se non ci sono altri commenti.
Consiglieri favorevoli? Da casa. Entrambi favorevoli. È passato all’unanimità.
Passiamo quindi anche all’immediata eseguibilità del punto all’ordine del giorno.
Consiglieri favorevoli? Da casa?
Speaker : BERGAMIN
Favorevole.
Speaker : MASON
Favorevole.
Speaker : MASON – Sindaco
Benissimo, è passato all’unanimità.
Abbiamo il punto n. 7: “Adesione al Fondo di solidarietà per minori ed approvazione del regolamento che disciplina il fondo”.
Chiedo all’assessore Bastarolo se vuole illustrarlo velocemente.
Speaker : BASTAROLO – Assessore
Era stato un parto difficile in Conferenza dei Sindaci questo contributo: è un fondo di solidarietà per quei casi in cui un minore, la cui famiglia non può prendersene cura, viene preso e portato in struttura. Abbiamo avuto un caso, mi pare due anni fa, di due minori più la madre, che costavano 12 euro a testa al giorno, quindi capite che diventa un dramma.
Quindi si è pensato di istituire un fondo di solidarietà tra i Comuni e ogni anno vengono accantonati dei soldi: il primo minore resta a carico completo dell’Ente e dal secondo in poi si può accedere al fondo, in modo tale che diventi un fondo per quando uno ha una situazione estrema, cosa che capita perché sono successi casi: abbiamo attualmente dei Comuni piccoli con tre o quattro minori, quindi c’è una sofferenza estrema per l’Ente e per le sue entrate.
Quindi si è pensato di istituire questo fondo, entro il 31 arriveranno le adesioni e poi si vedrà, appunto, quanti Comuni hanno aderito e se si procederà.
Speaker : MASON – Sindaco
Sì, era un caso nato in un Comune della Federazione, pur piccolo ma con più di qualche caso, non ultimi anche noi: due in un colpo solo che, per sei mesi, ci hanno provocato un cratere in bilancio.
Andiamo a votarlo se non ci sono commenti. Consigliere Squizzato, prego.
Speaker : SQUIZZATO
Solo una domanda: hanno aderito tutti i Comuni a questa proposta, Assessore?
Speaker : BASTAROLO – Assessore
Allora, in Conferenza dei Sindaci, tutti i Sindaci hanno votato a favore di procedere nell’adesione, ma non tutti i Comuni probabilmente aderiranno: vedremo dopo il 31 quanti Comuni hanno aderito e se si attiverà il fondo in base al numero, cioè deve essere un numero sensato, 20-21 Comuni: se sono meno probabilmente il fondo non si attiverà.
Appunto, deve passare in Consiglio qui da noi e negli altri Comuni e poi vedremo.
Speaker : SQUIZZATO
Solo una cortesia: probabilmente questo comporta degli oneri da parte del Comune.
Speaker : MASON - Sindaco
Di tutti gli enti, si, è un piccolissimo fondo che si mette da parte, un accantonamento per le emergenze.
Speaker : SQUIZZATO
È un’assicurazione.
Speaker : MASON - Sindaco
È un’assicurazione, bravo.
Speaker : BASTAROLO – Assessore
Esatto, all’interno della delibera c’è scritta effettivamente la cifra, che al momento è stata stabilita in 50 centesimi per abitante.
Speaker : MASON – Sindaco
Passiamo quindi alla votazione.
Consiglieri favorevoli? All’unanimità. A casa?
Speaker : BERGAMIN
Favorevole.
Speaker : MASON
Favorevole.
Speaker : MASON – Sindaco
Votiamo per l’immediata eseguibilità.
Consiglieri favorevoli? A casa?
Speaker : BERGAMIN
Favorevole.
Speaker : MASON
Favorevole.
Speaker : MASON – Sindaco
Entrambi, bene, è approvato.
Il punto n. 8 è la comunicazione della trascrizione della registrazione della seduta consiliare.
Se non ci sono discussioni, è sono una comunicazione, non va votata.
Prego, consigliere Squizzato sul punto n. 8.
Speaker : SQUIZZATO
Una precisazione, su un intervento che aveva fatto la consigliera Bonutto, per quanto riguarda gli atti vandalici del parcheggio scambiatore; lei, Sindaco risponde: “Sì, tutto dovrebbe essere a posto, eccetera” – “Noi, come minoranze, possiamo sapere chi è il benefattore, a quanto ammontano i danni e chi è eventualmente l’associazione che avrà il contributo, come lei riferisce, che poi lo gira a un’associazione”.
Speaker : MASON – Sindaco
Allora, posso dire che non ho ancora avuto sinceramente i dati dei ragazzi che verranno chiamati per fare una donazione a un’associazione semplicemente; i dati dei costi non li so, sono sincero, il benefattore ha fatto un lavoro e basta, non ha presentato conti, non ha voluto niente, giustamente.
Speaker : SQUIZZATO
…il tutto perché, come Consiglio comunale penso che avremmo anche noi il diritto di sapere chi è, magari a porte chiuse, il benefattore e a quanto ammontano i danni sopportati da questo benefattore.
Speaker : MASON – Sindaco
Sì, a porte chiuse possiamo dirlo tranquillamente, non c’è problema.
Ci sono altri interventi? Prego, consigliere Baggio.
Speaker : BAGGIO
Allora, Sindaco, volevo farne una domanda in qualità di direttore dell’editoriale del periodico di informazione locali del Comune di Piombino Dese.
A pagina 18 è stata pubblicata la composizione del Consiglio comunale e sotto, accanto alla mia fotografia, c’è il simbolo della lista Bonutto di cui faccio parte e appare anche la scritta “Lega Nord”.
Speaker : MASON – Sindaco
È un errore, un refuso.
Speaker : BAGGIO
Ritengo che sia doveroso, prima di pubblicare certe cose, chiedere o perlomeno verificare la propria posizione, perché così facendo mi avete creato dei problemi dal punto di vista dei partiti e io dovrò anche rispondere a queste cose. Siccome voi sapete tutti qual è la mia appartenenza al partito, sono molto amareggiata del fatto, soprattutto perché questo è un giornalino dell’Amministrazione e devono essere pubblicate delle cose esatte e precise.
Speaker : MASON – Sindaco
Certo, farò verificare. Ma è del penultimo o l’ultimo.
Speaker : BAGGIO
Allora, c’è tutta la composizione del Consiglio comunale.
Speaker : MASON – Sindaco
Non l’ho verificato personalmente, chiedo scusa e verrà corretto, faremo un comunicato.
Speaker : BAGGIO
Personalmente mi trovo scritto “Lega Nord”.
Direi prima del prossimo giornalino. Siete voi responsabili.
Speaker : MASON – Sindaco
Lo pubblichiamo sul sito immediatamente.
Speaker : BAGGIO
Deve essere pubblicato perché a me…
Speaker : MASON – Sindaco
Lo comunichiamo subito sul sito, lo faremo pubblicare subito, chiedo scusa.
Speaker : BAGGIO
La mia immagine… cioè, la gente mi chiede: “Ma… qua, là”, cioè io ho un’immagine che devo difendere.
Speaker : MASON – Sindaco
Certo, certo, faremo la comunicazione sul sito.
Speaker : BAGGIO
Dovete farlo immediatamente perché io non tollero queste cose.
Speaker : MASON – Sindaco
Bene, se non ci sono altri interventi… Prego, consigliere Carretta.
Speaker : CARRETTA
Se posso, così chiudiamo in bellezza e spero che venga interpretato correttamente lo spirito dell’intervento.
Allora, il 13 giugno avete approvato una perizia suppletiva relativamente ai lavori del Polo dell’infanzia di Ronchi e volevo capire se ho inteso correttamente che si tratta di maggiori costi che vengono assorbiti con l’utilizzo del ribasso d’asta e se la perizia suppletiva di variante è stata inserita a Regis e se la perizia è stata autorizzata.
Speaker : MASON – Sindaco
Può rispondere l’assessore Benozzi, prego.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Sì, parzialmente, nel senso che dico quello che so. Allora, è assolutamente vera la prima domanda, cioè è una perizia integralmente finanziata dal ribasso d’asta, sul resto mi riservo di farle avere una risposta congrua dopo aver sentito il tecnico, perché non so esattamente la prassi utilizzata e a che punto questa sia; presumo di sì, perché tutto quello che facciamo va caricato chiaramente, però mi riservo di sentire il tecnico, non le darei una risposta certa in questo momento.
Speaker : MASON – Sindaco
Grazie. Se non ci sono altri interventi, posso dichiarare chiuso il Consiglio comunale?
Dichiaro chiuso il Consiglio comunale. Consiglieri, grazie e buonasera.