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Speaker : MASON - Sindaco
Consiglieri, buonasera. Direi che possiamo cominciare la seduta del Consiglio comunale.
Scusateci per l’attesa, problema tecnico.
Segretario, prego con l’appello.
Speaker : SCARANGELLA – Segretario Generale
Grazie e buonasera a tutti.
Signor Sindaco, Mason Cesare .
Signori assessori e consiglieri: Bergamin Coretta (assente); Benozzi Luigi ; Bastarolo Claudio ; Venturin Filippo ; Riviello Giovanni ; Mason Veronica (presente in videoconferenza); Mhilli Sabrina ; Marangon Ornella ; Bonutto Ornella ; Scquizzato Francesco (assente); Baggio Maria ; Carretta Riccardo .
Speaker : MASON - Sindaco
Diamo inizio con il primo punto all’ordine del giorno: ratifica alla variazione d’urgenza al bilancio di previsione, esercizio 2024-2026, di cui alla deliberazione di Giunta n. 183 del 15 ottobre 2024.
Prego, assessore Venturin.
Speaker : VENTURIN – Assessore
Grazie, Sindaco.
La variazione d’urgenza, di cui appunto la n. 133 del 15 ottobre 2024, si tratta del recepimento e di inserimento in entrata e anche in spesa, quindi in uscita, del contributo ottenuto dalla Regione per l’efficientamento energetico, diciamo la sostituzione della caldaia negli spogliatoi degli impianti sportivi di Piombino Dese, dell’impianto Baldo.
A seguito della comunicazione ufficiale avvenuta, vista la celerità e la necessità di ottemperare a questa sostituzione, e soprattutto dalla rendicontazione di questo contributo che aveva una scadenza che è imminente, abbiamo proceduto con la variazione d’urgenza.
Si tratta di inserire in entrata e in spesa il contributo.
Speaker : MASON - Sindaco
Ci sono interventi? Se non ci sono interventi, passiamo direttamente alla votazione.
Consiglieri favorevoli? Da casa?
Speaker : MASON Veronica
Favorevole.
Speaker : MASON - Sindaco
Bene, siamo all’unanimità.
Votiamo per l’immediata eseguibilità.
Consiglieri favorevoli?
Speaker : MASON Veronica
Favorevole.
Speaker : MASON - Sindaco
Grazie. Approvato.
Passiamo al punto n. 2 all’ordine del giorno: Approvazione del Regolamento per la gestione delle entrate tributarie.
Sempre se vuole fare una piccola presentazione l’assessore Venturin, prego.
Speaker : VENTURIN – Assessore
Grazie, Sindaco.
Per quanto riguarda questo Regolamento, questa che viene chiesta al Consiglio di approvare non è una modifica ad un Regolamento già presente ma è un nuovo Regolamento, è il Regolamento generale delle entrate tributarie.
Era necessario quantomeno un adeguamento dei Regolamenti già presenti, viste le normative che sono state attuate dal Governo negli ultimi anni, tra il 2023 e il 2024, in particolar modo, con l’approvazione dello statuto del contribuente che inserisce delle tutele al contribuente.
Si è deciso con l’Ufficio di realizzare questo Regolamento generale che vada a regolare tutte quante le entrate tributarie, inserendo poi quelle che sono tutte le informazioni generali, comuni a tutte le entrate tributarie, per poi regolamentare e snellire anche i singoli Regolamenti delle singole entrate tributarie.
Quindi, è sicuramente un atto dovuto, era necessaria l’approvazione entro il 31 dicembre, anche se non saranno sicuramente molti i Comuni che riusciranno ad approvare al 31 dicembre, perché tipicamente in Italia andiamo poi con delle deroghe. Abbiamo comunque deciso di procedere vista anche la scadenza imposta.
Soltanto alcune informazioni. È un recepimento della norma e i punti che magari potrebbero essere anche un po’ più interessanti sono quelli relativi proprio alle tutele del contribuente, dato che il tributo è un obbligo, quindi è un obbligo anche quello del Comune della percezione del tributo.
Ci sono anche dei diritti fondamentali del contribuente che sono sanciti in particolar modo nell’articolo 6, che è il principio di proporzionalità, che va proprio a bilanciare la protezione dell’interesse comunale alla percezione del tributo con la tutela dei diritti fondamentali del contribuente nel rispetto proprio di questo principio di proporzionalità sancito nello Statuto del contribuente.
L’articolo 22, che regola la dilazione del pagamento delle somme dovute. Qualora il contribuente non riuscisse o non fosse in grado di pagare il tributo direttamente alla scadenza, può richiedere, prima della scadenza del tributo, una dilazione delle somme dovute, e sono state anche aumentate le possibilità di dilazione sempre previste dalla norma. Il Regolamento precedente, non quello delle entrate generali ma quello delle singole entrate, prevedeva dilazioni fino a una quota massima di 6.000 euro. Noi invece andiamo ad aumentare questa possibilità per cifre superiori ai 6.000 euro.
Gli articoli 24, 25, 26 che regolano la compensazione, questa prima non veniva presa in considerazione dai Regolamenti precedenti. Compensazioni, quindi nel caso di crediti e debiti da parte del contribuente.
Infine, l’articolo 31 che è il divieto di bis in idem che recita: “Il contribuente ha diritto che il Comune minimizzi l’attivazione di procedimenti nei suoi confronti esercitando l’azione accertativa una sola volta per ogni periodo d’imposta con riferimento alla medesima tipologia di violazione”. Quindi, afferma che non è possibile, per la stessa tipologia di infrazione, che il Comune possa richiedere più volte, possa andare verso il contribuente a esercitare l’azione accertiva.
Queste le informazioni generali. Se avete domande, sono qua.
Speaker : MASON - Sindaco
Grazie, assessore Venturin.
Se ci sono domande, prego.
Il microfono grazie. Si presenti con il nome così rimane.
Speaker : CARRETTA
Carretta Riccardo.
Se è possibile volevo fare due ragionamenti.
Io avrei una richiesta da farvi, se possibile naturalmente. Perché voi chiaramente convocato i Consigli comunali con il termine legale, ci mancherebbe altro, dei cinque giorni. Però a me risulta un po’ difficile riuscire ad esaminare tutta la documentazione con cognizione di causa ed eventualmente fare anche delle proposte in variazione, o comunque dare dei contributi.
Quindi, chiedo se è possibile in qualche occasione magari non convocare il Consiglio solo con i cinque giorni, ma ampliare un attimo questo tempo, in modo da avere il tempo di esaminare attentamente la documentazione.
Anticipo che io ho fatto un’analisi esclusivamente sull’articolo 22 e qua onestamente io ho qualche perplessità, qualche dubbio che voglio mettere a disposizione di tutti.
Salvo qualche svista, non mi pare sia prevista l’esclusione per chi abbia già in corso episodi di morosità su piani di rateizzazioni precedenti. Io in altri Regolamenti questa esclusione l’ho trovata. Quindi, in buona sostanza, se uno si è già dimostrato insolvente rispetto a un piano di rateizzazione precedente, a queste persone verrebbe preclusa la possibilità di chiedere un ulteriore piano di rateizzazione.
Qui c’è uno schema molto articolato, fino a 200 euro nessuna dilazione, da 100 a 500 quattro rate massimo, e via dicendo. Mi sembra una scalettatura abbastanza complessa. Ripeto, ho visto altri Regolamenti che prevedono delle scalettatura un po’ più snelle e mi verrebbe da dire più pratiche.
Nel senso che credo che poi, se l’ottica è quella di snellire l’operatività, per un responsabile finanziario, diventa un po’ più complicato ragionare in questi termini.
Poi vedo che viene definito un importo di 15.000 euro quale soglia per la semplice autodichiarazione. Quindi, sostanzialmente un cittadino che è in ritardo, in difficoltà e noi chiaramente dobbiamo farci carico anche di queste difficoltà, fino a 15.000 euro può presentare domanda con una banale autodichiarazione.
Io, ripeto, ho guardato anche qualche altro Regolamento e vedo Loreggia che ha stabilito un limite di 500 euro e chiaramente mi sembra assurdo 500 euro, probabilmente è datato. Io penso che tra 500 euro e 15.000 forse ci vorrebbe un limite intermedio. Mi spiego, mi va bene che noi ci fidiamo della gente, però 15.000 euro come autodichiarazione di difficoltà finanziaria mi sembra un limite un po’ alto, onestamente. Nel senso che se è vero che dobbiamo dare una mano, dobbiamo anche porci nella condizione di valutare la situazione degli altri cittadini, cioè quelli che le pagano regolarmente le tasse e magari presentare due cartine, forse non sarebbe sbagliatissimo.
Dopodiché, al punto 4 dell’articolo 22 viene disposta una facoltà per il responsabile dell’Ufficio di chiedere una fideiussione a fronte della rateizzazione. In altri Regolamenti ho trovato che esiste un obbligo. Ora, una facoltà di questo tipo, nel senso che va dai 10.000 euro in su, potremmo anche ragionare su uno che ha un debito di 200.000 euro e ragioniamo se raccoglierla o no. In altri Comuni, per esempio Padova, ha stabilito che da 10.000 euro sulla fideiussione ci vuole. Possiamo dire che 10.000 è troppo poco, o tanto, non lo so, però forse una scalettatura anche qui diversa, secondo me sarebbe stata più congrua.
Anche perché mi viene un dubbio. Immagino che se il debito da rateizzare è 200.000, il responsabile dell’Ufficio domanderà la fideiussione, suppongo, però se abbiamo tante piccole somme che poi non sono così certe nell’incasso, mi verrebbe da dire che c’è anche qualche punto di domanda dal punto di vista della sicurezza delle entrate. Quindi, i numeri che sono sulla carta non sono sul bilancio.
L’ultima cosa che mi ha lasciato un dubbio è il punto 5 in cui si dice: “in caso di mancato pagamento, dopo espresso sollecito di due rate anche non consecutive”… Allora qua, se non ho compreso male, significa che un contribuente che ha stipulato un piano di rateizzazione fa un insoluto, chiamiamolo con un termine tecnico, dobbiamo noi come Comune, come Ente, mandargli un sollecito. È corretto? Bene.
Io una cosa del genere onestamente non l’ho mai vista, e mi sembra che frapporre un ulteriore vincolo al responsabile finanziario, ci auto imponiamo un ulteriore vincolo di ricordare al debitore che ha già firmato un piano di rientro di dirgli, guarda che non mi stai pagando, mi sembra che sia un po’ eccessivo.
Nel senso che io, chiedo scusa, lavoro in banca ma il piano di rientro quando è firmato il cliente sa quali sono le rate, non è che possiamo andargliele a ricordare. Metterlo in un Regolamento come il nostro temo che finisca per danneggiarci, come Ente sto parlando.
Capisco tutte le esigenze però, ripeto, nei confronti dei cittadini che magari si tolgono via qualcosina dalla bocca per pagare le tasse regolarmente, a me pare che sia una concessione un po’ eccessiva, perché già ti ho dato la rateizzazione e già mi sembra di aver dato un contributo, un beneficio a chi magari è in difficoltà, ci mancherebbe altro, è giusto darglielo.
Però, anche questa cosa mi sembra che appesantisca l’attività amministrativa.
Con questo concludo e lascio a voi.
Speaker : MASON - Sindaco
Grazie, consigliere Carretta.
Se vuole replicare l’assessore.
Speaker : VENTURIN – Assessore
Posso fare una domanda un po’ anticipatrice? Nel senso che lei citava il Regolamento di Loreggia, piuttosto che di Padova, volevo sapere se, dato che io devo essere sincero non li ho letti questi due, se sono Regolamenti approvati in quest’ultimo periodo, che quindi recepiscono le normative, oppure se sono regolamenti già preesistenti che quindi magari devono essere aggiornati.
Speaker : CARRETTA
Suppongo siano datati. Nel senso che quello di Loreggia è particolarmente datato perché mi sembra risalga al 2017, quello di Padova invece credo sia del 2020.
Speaker : VENTURIN – Assessore
Le faccio questa domanda proprio perché sono domande che più o meno mi sono posto anch’io effettivamente, con cui ho discusso con il ragioniere sia per quanto riguarda in primis la questione che diceva lei della tabella, quindi sul numero di rate minimo e massimo e il ragioniere, dottor Ruzza, che ha seguito proprio un corso assieme anche ai tecnici del Comune, mi citava queste cifre, queste rateizzazioni, come quelle previste dalla normativa, quindi sulle quali non è che ci potesse essere molto.
Mentre ci potevano essere delle possibilità di scegliere magari di fermarsi sulla cifra massima da rateizzare, piuttosto che 6.000 euro, piuttosto che 20.000 e quant’altro.
Mentre sul numero di rate minimo e massimo mensile mi diceva che erano cifre previste appunto dalla normativa e quindi pari-pari sono state inserite anche all’interno del Regolamento.
A questo punto la questione che diceva lei dell’esclusione dei cittadini morosi non so se effettivamente possa essere prevista. Da un lato sono d’accordo, nel senso che effettivamente se uno è già moroso di una dilazione già prevista, potrebbe essere anche escluso. Dall’altro però, visto anche che questi aggiornamenti che sono stati inseriti sono proprio stati aggiornamenti dovuti allo statuto del contribuente, quindi alle tutele previste dalle nuove normative verso il contribuente, mi chiedo se effettivamente queste non siano tuteli aggiuntive che sono state inserite a livello normativo proprio per garantire al contribuente una maggior flessibilità e possibilità di pagare i tributi.
Per quanto riguarda la soglia della fideiussione, questa invece sì, è stata scelta dall’Amministrazione. il Regolamento, come diceva lei, prevede che per importi superiori ai 10.000 euro l’Ufficio possa richiedere, questo perché si vuole valutare effettivamente di volta in volta sopra questa cifra. Quindi, non è scritto che l’Ufficio richiede ma chiaramente può farlo a seconda, dato che credo i tecnici che lavorano negli Uffici conoscano bene le situazioni dei singoli cittadini, possono anche comprendere le situazioni, forse anche la volontà effettiva del cittadino di porre rimedio in una situazione deficitaria nel pagamento del tributo, quindi si è dato spazio alla possibilità, proprio per questo motivo, di richiedere.
Anche perché comprendiamo la difficoltà delle persone che già fanno fatica a pagare un importo, un tributo che comunque non è chiaramente di tutti i cittadini, un importo di questa cifra, di richiedere anche una fideiussione in banca non è detto che riesca a riceverla così facilmente. Però magari, che lavori in banca, mi sai ragguagliare meglio da questo punto di vista.
Per quanto riguarda invece l’altra questione. era la soglia di 15.000 euro per l’autodichiarazione. Anche qua, diciamo che è giusto sicuramente salvaguardare i cittadini che giustamente pagano le tasse, perché questo è appropriato, d’altro canto si vuole effettivamente snellire la questione, quindi il fatto di mettere la semplice autodichiarazione per cui la cifra. che comunque non è bassa, come effettivamente riteneva lei, era proprio per snellire la procedura e rendere più facile ottenere la dilazione del pagamento.
Chiaramente però, la dilazione del pagamento significa che i soldi devono comunque essere poi versati al Comune, e se questo non avviene, ovviamente a quel punto il Comune, e da questo punto di vista sono d’accordo che debba esserci un sollecito ma sempre nell’ottica che deve esserci una comunicazione tra il Comune, l’Ente ed effettivamente il cittadini, in modo tale che il Comune non appaia sempre al cittadino come, anche se in parte lo è effettivamente, l’esattore che viene a riscuotere le tasse. Quindi è, okay, ho visto che non hai pagato, te lo sollecito e se anche dopo il sollecito non paghi di nuovo, allora come Comune alziamo le mani e partiamo con gli altri metodi che sono previsti della normativa.
Questo è quanto risponderei alle sue osservazioni comunque corrette.
Speaker : CARRETTA
Ringrazio.
Speaker : MASON - Sindaco
Ci sono altri interventi? Non ci sono altri interventi, passiamo alla votazione.
Consiglieri favorevoli?
Da casa?
Speaker : MASON Veronica
Favorevole.
Speaker : MASON - Sindaco
Contrari? Astenuti. 3.
Per l’immediata eseguibilità, votiamo.
Consiglieri favorevoli?
Speaker : MASON Veronica
Favorevole.
Speaker : MASON - Sindaco
Contrari? Astenuti? 3 Come sopra.
Grazie, consiglieri.
Punto n. 3: Approvazione della variazione del bilancio di previsione 2024-2026, ai sensi dell’articolo 175, comma 1.
Prego sempre l’assessore Venturin. Fine anno, tutti tu.
Speaker : VENTURIN – Assessore
Grazie, Sindaco.
Qui sarò invece più rapido nella presentazione, nel senso che all’interno della delibera che è stata consegnata ai consiglieri è presente la tabella un po’ riassuntiva con le varie entrate e le varie spese. Quindi, faccio solo notare, come già effettuato anche in Capigruppo, che per quanto riguarda la realizzazione di questa variazione di bilancio sono stati utilizzati, che è scritto esattamente sotto alle tabelle a pagina 3, sono stati utilizzati 15.000 euro all’incirca di avanzo libero di amministrazione.
Se invece ci sono specifiche domande per quanto riguarda le varie entrate, le varie spese, potete chiedere.
Un’altra cosa che invece ci tengo a precisare. In questa sede, all’interno quindi di questa approvazione della variazione del bilancio di previsione, viene effettuata anche un po’ un’analisi di quelli che sono gli equilibri. La prima analisi è stata effettuata a luglio, con la salvaguardia degli equilibri e in questa seconda battuta si va a effettuare la seconda analisi della salvaguardia degli equilibri. Quindi sia il ragioniere, il dottor Ruzza, che il revisore dei conti, hanno approvato e consolidato il bilancio comunale come in equilibrio.
Speaker : MASON - Sindaco
Grazie, assessore.
Se ci sono interventi? Prego, consigliere Bonutto.
Speaker : BONUTTO
Assessore, volevo far chiarezza in un punto, quando tra le spese si parla di integrazione, messa in sicurezza magazzino.
Allora, in occasione del Consiglio comunale del 25 settembre veniva approvata una variazione al bilancio di previsione 2024- 2026 per la messa in sicurezza dell’ex Consorzio di Piombino Dese, per un importo pari a 76.000 euro.
Adesso noi ci troviamo a integrare. Come si giustificano questi 50.000 euro in più?
Grazie.
Speaker : MASON - Sindaco
Assessore Benozzi, prego.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Grazie, Sindaco.
Le rispondo io per competenza sul punto.
Le somme richieste dall’Ufficio tecnico comunale al Consiglio comunale in occasione dell’ultima variazione, derivavano dalle valutazioni tecniche compiute dal professionista incaricato, dall’ingegnere incaricato per la valutazione relativa alla messa in sicurezza dell’ex Consorzio agrario di Piombino Dese.
In corso di ulteriore valutazione, il tecnico incaricato ha riformulato le proprie valutazioni su due punti specifici del capitolato sostanziale di spesa con riferimento a delle voci riguardanti le sostanziali imbragature - adesso parlo in modo improprio, perdonatemi - con riferimento alla tecnica di imbragaggio delle colonne e delle travature che vengono sostenute dalle colonne. Questo ha comportato un incremento di spesa per la quale l’Ufficio tecnico comunale ci ha chiesto un’integrazione alla copertura dell’intervento.
A seguito di questa integrazione richiesta, che riguarda tra l’altro anche spese riferite banalmente alla copertura del tetto, perché la struttura ha di per sé un danno derivante da infiltrazioni d’acqua, viene riparata la travatura attraverso la messa in sicurezza finanziata dal Consiglio comunale in ultima occasione, ma bisogna anche pensare alla sistemazione della copertura di modo che le infiltrazioni vengano eliminate.
Si prevedeva un intervento di minima nel progetto iniziale depositato dal tecnico, dall’ingegnere incaricato, attraverso la semplice copertura dei punti di infiltrazione attraverso dei teli, giudicata successivamente inappropriata dallo stesso tecnico e sostituita con un intervento di rifacimento in parte della guaina di copertura del tetto nei punti dove le infiltrazioni si sono determinate.
Questo comporta di per sé un aumento dei costi anche di sistemazione della copertura.
Ciononostante, con questa somma che viene chiesta in variazione, di mettere a disposizione, si dà copertura integrale alla spesa.
Tuttavia, abbiamo chiesto all’Ufficio tecnico comunale di acquisire anche un secondo parere. A seguito di questa integrazione progettuale presentata dal primo tecnico incaricato, abbiamo chiesto di acquisire un parere da parte di un diverso tecnico, un diverso ingegnere, che sembra suggerire un’ipotesi di ristrutturazione sostanzialmente diversa. Pur arrivando allo stesso risultato di completa messa in sicurezza della struttura, pare ragionare secondo prospettive tecniche diverse, e forse, forse - lo avremo a breve questo parere - spero meno impattante economicamente rispetto al progetto indicato.
La struttura è enorme, lo sapete, sono 3500 quasi metri quadrati di copertura da mettere in sicurezza, la spesa è importante ma è riferita a una struttura di dimensioni senz’altro importanti.
Quindi, a breve avremo anche questo secondo prospetto progettuale, verificheremo se convenga al Comune acquisire un secondo progetto di messa in sicurezza. Dopo questa analisi preliminare, che abbiamo chiesto di condurre, vi ragguaglierò in punto, perché abbiamo soprattutto l’urgenza di arrivare al completamento del lavoro, nel senso che la struttura ha bisogno di un intervento rapido, quindi dobbiamo sostanzialmente fare presto.
Quindi, è stato chiesto all’Ufficio tecnico: di accelerare le valutazioni; di darci con velocità questo secondo parere tecnico su come intervenire sulla struttura; se la scelta compiuta dall’ingegnere inizialmente incaricato sia quella più corretta dal profilo tecnico, non lo metto in dubbio perché è loro competenza ma economicamente in equilibrio; o se si possa trovare una soluzione di messa in sicurezza secondo prospettive di lavoro meno costose per l’Ente.
Quindi, intanto diamo copertura con questa somma all’intervento già progettato, dopodiché, se arriveremo a una soluzione di minor costo, avremmo la possibilità di defalcare da questa previsione le somme di competenza.
Speaker : BONUTTO
Io non sono un tecnico, mi rifaccio chiaramente a quanto risulta a verbale.
Dato per scontato che è stato capito che l’ex Consorzio ci vede tamponare di volta in volta una certa situazione, nell’ultimo Consiglio mi riferisco - per questo sono un po’ disorientata - mi riferisco non a un anno fa ma a due mesi fa, in cui il responsabile dell’area tecnica a Piombino affida ad un esperto, un ingegnere esterno, la valutazione tra virgolette dello stato di salute dell’ex Consorzio.
In breve leggo soltanto sue affermazioni: “L’indicazione, mettere in sicurezza le teste di ogni singola capriata, intervento su tutte le capriate, sarà quindi un intervento integrale”.
Poi lei ci dice anche, comunque, che siccome un problema è anche quello di contenere le spese, si valuterà se vale la pena di imbragare praticamente quelle sane e robuste. E ci dice in Consiglio che quindi 76.000 euro saranno spesi solo in parte come possibilità.
Allora io dico, il responsabile dei servizi tecnici demanda l’analisi a un altro tecnico. In due mesi questo tecnico non va più bene e chiedete adesso ad un altro.
Capisce che per me, per tanti che non sono tecnici dico, ma possibile? 50.000 euro quando a ottobre, quando pareva che con 76.000 euro l’intervento dovesse essere integrale, a posto per tutto il Consorzio. Ecco la confusione.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Volevo essere delicato, lei non me lo consente, quindi evito di essere delicato.
Mi pareva di essere stato chiaro. Nel senso che confermo tutto quello che ho detto in quell’occasione, perché era ciò che potevo dire. Come lei disse, non sono tecnica, non sono tecnico neppure io, quindi come consiglieri ci riportiamo a quanto ci viene riferito dai tecnici.
Il tecnico comunale, non so se questo era il senso dell’intervento, certamente non ha la competenza professionale, è un ingegnere in gambissima ma deve demandare per forza delle valutazioni così delicate a tecnici che abbiano una specifica professionalità, motivo per cui si è demandato all’esterno la valutazione sul miglior intervento da eseguire.
Sulla qualità dell’intervento proposto non penso di aver dubbi, perché viene da un ingegnere civile, tra l’altro a voi noto, che deve avere la competenza per suggerirci un intervento adeguato.
L’intervento suggerito è un intervento che riguarda la messa in sicurezza con imbragatura di tutte le capriate del consorzio e il tecnico continua a confermare, l’ingegnere continua a confermare secondo la sua prospettazione, l’esigenza di imbragare tutte le capriate del Consorzio.
Ora, per stessa dichiarazione del tecnico, non tutte le capriate del Consorzio sono ammalorate o completamente ammalorate. Quindi, quello che dissi allora, chiederò che venga fatta una valutazione più puntuale per capire se anziché imbragare banalmente tutte e 30 le colonne riusciamo a imbragarne 15, ha un senso dal mio punto di vista profano rispetto alla materia.
Dal punto di vista tecnico mi è stato risposto che questo progetto si sostanzia per com’è e non deve essere oggetto di modifica, cioè il progetto di quel tecnico rimane nella caratura che ha.
Dove c’è stato il problema? Il problema c’è stato in una valutazione economica fatta dal tecnico. Al tecnico non è stato solo chiesto il progetto, è stato chiesto anche di quantificare i costi della realizzazione dell’intervento, che sono quelli che poi ho portato in Consiglio chiedendo il finanziamento.
Su quei conti c’è stato un errore, diciamo così, non del tecnico comunale, non dell’assessore sottoscritto ma di chi ha redatto il progetto. Banalmente c’è stato un errore, errore di cui ci si è accorti nel momento in cui si è chiamata una delle prime due ditte a cui abbiamo fatto visionare l’intervento, che si è immediatamente accorta di una sostanziale difformità nelle valutazioni che porta il costo dell’intervento per come proposto a non essere più di 76 ma di 50.000 euro superiori. L’avevo detta girandoci un po’…
Motivo per cui, a fronte di questa maggiore somma, e volendo confermare i contenuti delle dichiarazioni fatte la volta scorsa, perché ho raccolto, e sono anche mie e penso che la pensiamo tutti alla stessa maniera, la preoccupazione che avevate esposto anche voi consiglieri circa il fatto che si tratta di un intervento tampone, perché per la struttura non abbiamo un progetto di destinazione vero e proprio. Quindi, si tratta di tenerla in salvaguardia, di tenerla funzionale all’uso quantomeno attuale per i prossimi anni.
Tuttavia, meno soldi investiamo sostanzialmente, meglio è, a fronte tuttavia di un intervento che garantisca la sicurezza, perché questa è imprescindibile, cioè è una struttura utilizzata e non possiamo prescindere da un intervento che garantisca la sicurezza.
Di recente, attraverso una ricerca ulteriore, mi è stato suggerito questo diverso tipo di intervento che potrebbe portare ad un analogo risultato in punto di sicurezza, ma a un minor impiego di risorse, perché mirato eventualmente solo su alcune delle travi e con tipi di intervento che adesso non vi sto a descrivere ma diversi da quelli suggeriti nel primo progetto. L’unica cosa di cui ho la necessità è che questa valutazione sia fatta in tempi estremamente rapidi.
Non so se sarà possibile, perché comunque prevede una diagnostica, prevede un secondo incarico progettuale, prevede una quantità di valutazioni che riuscirò a chiudere di qui a breve.
Quindi, nell’urgenza dell’intervento, abbiamo chiesto al Consiglio di autorizzare il finanziamento del progetto esistente per avere la certezza che, in casi estremi, avremo comunque le risorse per intervenire se non dovessimo trovare una soluzione meno costosa di quella prospettata.
Spero di trovare, lo ribadisco, una soluzione meno costosa e meno impattante per il bilancio, avremo un avanzo l’anno prossimo rispetto a questa somma destinata.
Grazie.
Speaker : MASON - Sindaco
Consigliere Carretta, prego.
Speaker : CARRETTA
Ringrazio.
Chiaramente speriamo tutti di spendere meno, dopodiché non mi permetto di entrare nella valutazione del tecnico, perché immagino si tratti di cose fatte sicuramente in buona fede e a chi fa capita anche di sbagliare.
Speaker : MASON - Sindaco
Grazie, consigliere Carretta.
Se non ci sono altri interventi e repliche, passerei alla votazione.
Consiglieri favorevoli? Da casa?
Speaker : MASON Veronica
Favorevole.
Speaker : MASON - Sindaco
Contrari? 3. Astenuti non ce ne sono.
Votiamo per l’immediata eseguibilità.
Consiglieri favorevoli?
Speaker : MASON Veronica
Favorevole.
Speaker : MASON - Sindaco
Grazie.
Contrari? 3. Astenuti? Nessuno.
Punto n. 4 all’ordine del giorno è l’approvazione del Piano delle valorizzazioni e alienazioni immobiliari per il triennio 2025-2027.
C’è un piccolo cambiamento, perché è un’abrogazione dell’articolo 58…
Speaker : BENOZZI – Assessore
Ho illustrato durante la Conferenza dei Capigruppo, e lo ribadisco qui, al Piano delle alienazioni non ci sono sostanziali variazioni rispetto a quello approvato l’anno scorso. C’è un differimento sostanzialmente all’anno successivo delle alienazioni non realizzate.
Alcune di queste, per l’appunto, dipendevano anche dall’approvazione della variante al PI che c’è stata lo scorso Consiglio comunale, quindi avremo la possibilità, nel corso del 2025, di dar corso poi alle alienazioni previste in larga parte.
Grazie.
Speaker : MASON - Sindaco
Se non ci sono interventi, passiamo alla votazione.
Consiglieri favorevoli?
Da casa?
Speaker : MASON Veronica
Favorevole.
Speaker : MASON - Sindaco
Per l’immediata eseguibilità.
Consiglieri favorevoli?
Speaker : MASON Veronica
Favorevole.
Speaker : MASON - Sindaco
Grazie. Come sopra.
Punto n. 5 all’ordine del giorno è l’assegnazione della quota dei proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione secondaria per gli interventi concernenti le chiese e gli altri edifici religiosi, legge regionale del 20 agosto 1987 n. 44, per l’anno 2024.
Prego, assessore al bilancio, Venturin.
Speaker : VENTURIN – Assessore
Grazie, Sindaco.
Dato che questo è l’ultimo Consiglio nel quale possono essere effettuate variazioni e stanziamenti, dato che poi nella seconda parte di dicembre si chiude la cassa, è in questo Consiglio che possiamo andare effettivamente ad approvare questa assegnazione dovuta della quota di proventi di oneri di urbanizzazione secondaria.
Lo stanziamento è di 3.000 euro. Dopodiché, come ogni anno a rendiconto, a seguito degli ultimi oneri di urbanizzazione che vengono versati nell’ultima parte dell’anno, al rendiconto verrà poi versata alla Chiesa, alla parrocchia, la quota rimanente.
Speaker : MASON - Sindaco
Se non ci sono interventi, possiamo passare direttamente alla votazione.
Consiglieri favorevoli?
Da casa?
Speaker : MASON Veronica
Favorevole.
Speaker : MASON - Sindaco
All’unanimità
Anche per questo si vota per l’immediata eseguibilità.
Consiglieri favorevoli?
Da casa?
Speaker : MASON Veronica
Favorevole.
Speaker : MASON - Sindaco
Unanimità.
Punto n. 6. all’ordine del giorno, abbiamo la riqualificazione energetica per la gestione degli impianti e degli edifici pubblici comunali. Attività di controllo e funzionamento delle centrali termiche, progetto 3L, e approvazione schema di addendum al contratto del 2019.
Prego, assessore Benozzi.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Sindaco, anche qui sarò rapido, ho spiegato in Conferenza Capigruppo, ho spiegato ai consiglieri.
Si tratta di approvare lo schema contrattuale in Consiglio comunale, già approvato dalla Giunta, a seguito della modifica del perimetro degli edifici sottoposti al progetto 3L per la riqualificazione energetica.
Nel senso che con l’eliminazione del CUP, e la decisione presa dalla Giunta di demolire la scuola Don Milani, la scuola Don Milani è stata sottratta al perimetro di intervento del progetto 3L ed è stata invece inserita la scuola Gemelli.
Questo nuovo quadro di edifici inseriti nel progetto era stato approvato dalla Giunta ma poiché parte del finanziamento che la ESCO, che sta lavorando per il Comune, utilizza per finanziare l’opera deriva da fondi GSE e PNRR, perché hanno entrambe le linee di finanziamento, hanno la necessità che il contratto già inizialmente approvato dal Consiglio comunale, nella sua versione originale, venga riapprovato dal Consiglio comunale.
Quindi, di fatto stasera chiediamo al Consiglio di riapprovare lo schema contrattuale con il cambio di oggetto sostanzialmente relativo a queste due scuole, la Don Milani in uscita e la Gemelli in ingresso.
Speaker : MASON - Sindaco
Grazie, assessore Benozzi.
Ci sono interventi? Consigliere Bonutto, prego.
Speaker : BONUTTO
Io farò una dichiarazione di voto.
A suo tempo non abbiamo mai, dico mai, nascosto le nostre preoccupazioni e perplessità nell’aderire al progetto 3L. La nostra idea non è cambiata nel corso del tempo.
A distanza di anni non riusciamo ancora a intravedere concreti risultati, il nostro voto sarà pertanto contrario.
Speaker : MASON - Sindaco
Grazie, consigliere Bonutto.
Prego, se vuole.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Solo un intervento per lasciarlo agli atti del Consiglio comunale.
Ricordo che l’adesione al progetto 3L, non è di questa Amministrazione, sia chiaro. Nel senso che, a scanso di qualsiasi equivoco, l’Amministrazione Mason si è trovata con un progetto 3L già firmato.
Concordo con lei sul fatto che si potessero fare scelte diverse. Sa, perché l’abbiamo spiegato, come si sia tentata anche una strategia d’uscita dal progetto, che non era possibile nel momento in cui questa Amministrazione si è insediata otto anni fa, e ora conviviamo con una situazione che sta documentando tuttora le difficoltà. Non tanto per la fase di riqualificazione energetica, che è quella di cui parliamo stasera.
Perché il progetto di efficientamento che è stato concentrato poi sulla scuola Gemelli di Piombino Dese, e non in area dispersa, perché il progetto iniziale prevedeva delle opere su una molteplicità di edifici comunali ma di dubbia utilità dal profilo del contenimento energetico, quindi le abbiamo concentrate all’interno della Gemelli che, tra l’altro, con il cambio di gradazione del conto termico, riusciremo oltretutto a dotare a quanto pare, ne avremo conferma a breve e ne darò conferma ai consiglieri, riuscire a dotare anche di tutta la nuova serramentistica, quindi non soltanto la struttura edilizia efficientata dal profilo energetico ma anche il cambio della serramentistica. Quindi, non è cosa di poco conto.
Le perplessità le abbiamo già discusse mille volte e le confermiamo tutte, perché le difficoltà, di gestione soprattutto, le stiamo vedendo in questi giorni con quel che riguarda la gestione della linea elettrica.
Speaker : MASON - Sindaco
Grazie per l’appunto, era doveroso, assolutamente sì.
Dopo la dichiarazione di voto se non ci sono altri interventi passiamo alla votazione.
Consiglieri favorevoli?
Da casa?
Speaker : MASON Veronica
Favorevole.
Speaker : MASON - Sindaco
Grazie.
Contrari? 3.
Anche per questa votazione passiamo a votare per l’immediata eseguibilità.
Consiglieri favorevoli?
Speaker : MASON Veronica
Favorevole.
Speaker : MASON - Sindaco
Contrari? Astenuti non ce ne sono.
Grazie.
Punto n. 7, c’è semplicemente la comunicazione e la trascrizione della registrazione della seduta consiliare del 21 ottobre.
Se non ci sono interventi in merito.
Consiglieri, non ci sono comunicazioni? Bene.
Punto n. 8 all’ordine del giorno è l’espressione di dissenso in merito al progetto di riconversione dell’impianto di biogas in produzione di biometano da 490 metri cubi ora ubicato in via Fossetta n. 2 a Piombino Dese, a seguito della petizione inviata dai cittadini al Consiglio comunale.
Come sapete, questa Amministrazione…
Prego, consigliere Bonutto.
Speaker : BONUTTO
Potrei fare un appunto?
Speaker : MASON - Sindaco
Su cosa?
No, aspetta, quando è il suo momento.
Premesso che è già stato espresso in altre sedi il nostro disappunto…
Ha una mozione d’ordine, Segretario, può intervenire per creare una mozione d’ordine il consigliere?
Chiediamo cosa riguarda la mozione, poi vediamo se accoglierla o meno.
Speaker : CARRETTA
Noi abbiamo presentato un’interrogazione. L’interrogazione è stata presentata il giorno 16.
In sede di pre-Consiglio credo si fosse addivenuti a un accordo, nel senso che il Consigliere Bonutto mi dice che c’è stato un accordo, a rispondere alle domande relative all’interrogazione prima dell’esame del punto 8.
No, non c’è questa cosa. A me sembra che l’assessore Venturin avesse dato l’okay durante?
Speaker : MASON - Sindaco
Durante vuol dire che adesso io leggo quello che c’è da leggere, poi voi intervenite con le vostre espressioni.
Speaker : CARRETTA
Allora io propongo la mia mozione d’ordine in quanto, a mio modo di vedere, l’interrogazione è stata presentata prima del punto 8, quindi in data 16, mentre il punto 8 è stato presentato nel corso del pre-Consiglio.
Speaker : MASON - Sindaco
Visto che lei era presente alla Conferenza dei Capigruppo, do la parola a chi presiedeva la Conferenza dei Capigruppo.
Prego, assessore Benozzi.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Solo una questione formale, dopo il Segretario ci dirà come dobbiamo procedere, non è un problema assolutamente in un senso o nell’altro leggerla prima.
Spero che stiamo parlando la stessa lingua rispetto ai cittadini, mi pare di sì, quindi è un problema di poca rilevanza.
Però la questione è che durante il pre-Consiglio ho reso edotti i consiglieri presenti, la Capogruppo Bonutto, del fatto che nell’ordine del giorno inviato non era stata rappresentata la presenza della delibera di stasera, per cui l’avremmo trattata, inserita all’ordine del giorno al punto precedente rispetto a quello della trattazione delle interpellanze, mozioni e interrogazioni, ma che per non svilire il senso dell’interpellanza presentata dai consiglieri di opposizione, durante la discussione del punto all’ordine del giorno, che comunque logicamente viene prima delle interpellanze, avremmo trattato anche, permettendo ai consiglieri depositari di illustrarla, l’interpellanza. Questo è stato detto ed è stato verbalizzato.
Ora voi, se non ho capito male, chiedete di trattare prima l’interpellanza e poi la delibera. Però, mi pare che sia un argomento superato durante la conferenza di servizi, perché in Conferenza Capigruppo abbiamo indicato il fatto che si sarebbe trattata prima la delibera e contestualmente eventualmente anche l’illustrazione del punto.
Poi il punto per me è irrilevante, farlo prima o farlo dopo, perché sarebbe concettualmente illogico che discutessimo un’interpellanza sul fatto che il Comune dica no all’impianto quando al punto dopo il Comune dice no all’impianto.
È poco sensato.
Speaker : CARRETTA
No, non è questione… La votazione avverrà dopo la risposta all’interrogazione, giusto?
Allora va bene. Basta solo che la votazione non avvenga prima di aver discusso l’interrogazione.
Benissimo, a posto.
Speaker : MASON - Sindaco
Sia chiaro, questo è un ordine del giorno che viene presentato al Consiglio comunale, al quale viene chiesto di esprimersi, per cui siamo nella perfetta regolarità.
Allora, vi do lettura di quanto verrà chiesto ai consiglieri di votare.
Premesso che la società agricola Fossetta di Mason Ernesto, società semplice con sede in Piombino Dese Padova, partita IVA, eccetera, per il tramite del portale Impresa in un giorno, eccetera… Ha presentato in data 21 settembre 29 SUAP camerale 377277 istanza, ai sensi dell’articolo 5 del DPR 160/2010 per procedura abilitativa semplificata (per una PAS) per intervento di riconversione, impianto biogas di produzione di biometano da 490 metri cubi ora, ubicato in via Fossetta, n. 2, Piombino Dese.
Con nota datata 26 settembre 2024, del responsabile dell’area Servizi tecnici del Comune, pur rilevando la necessità di alcune integrazioni e precisazioni, si comunicava il nulla osta al proseguimento dell’iter con l’indizione della conferenza dei servizi, ai sensi dell’articolo 14 e successiva legge n. 241 del 1990.
In data 8 agosto 2024, la ditta provvedeva a integrare la pratica secondo le richieste della suddetta nota del responsabile dell’area Servizi tecnici del Comune. In data 26 settembre 2024. Con nota datata, scusate, il 10 ottobre 2024 il responsabile dell’area dei servizi tecnici del Comune ci dava riscontro alle integrazioni depositate dalla ditta in data 8 ottobre 2024.
Con nota in data 28 ottobre 2024, il responsabile del servizio sviluppo economico, acquisita agli atti del Comune in data 29 ottobre 24 protocollo 13/604, indiceva per l’istanza di cui trattasi conferenza dei servizi decisoria, in forma semplificata modalità asincrona ai sensi dell’articolo 7, eccetera, fissando i seguenti termini.
A) il giorno 13 novembre 2024 il termine perentorio entro il quale richiedere eventuali integrazioni documentali o chiarimenti da parte delle Amministrazioni in indirizzo, ai sensi dell’articolo 2, comma 7, della legge 241 del 1990 relativi a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso delle Amministrazioni stesse, o non direttamente acquisibili presso altre Pubbliche amministrazioni.
B) Il giorno 13 dicembre 2024 il termine perentorio entro il quale devono essere rese le determinazioni relative alla decisione oggetto della conferenza da parte delle Amministrazioni in indirizzo.
C) Il giorno 30 dicembre 2024, nel quale si terrà l’eventuale riunione telematica, con le modalità di cui all’articolo 14, comma 4, legge 241, alla quale saranno chiamate a partecipare tutte le Amministrazioni coinvolte e nella quale si prenderà atto delle rispettive posizioni.
Precisando che i termini relativi ai punti B e C potranno essere ridefiniti qualora venissero richieste integrazioni documentali, ai sensi dell’articolo 2, comma 7, della legge 241, sono state recapitate al Comune di Piombino Dese 3 petizioni popolari in opposizione al progetto di cui trattasi, a firma di oltre 300 cittadini residenti nel contesto dell’impianto, pervenute al Comune in data 8 novembre 2024, protocollate in data 11 novembre e in data 12 novembre.
Con nota datata 12 novembre del responsabile dell’area Servizi tecnici del Comune, si portavano a conoscenza del responsabile SUAP le petizioni di cui sopra per il successivo inoltro per conoscenza, competenza, anche agli altri Enti convocati alla conferenza, chiedendo contestualmente agli Enti coinvolti, con particolare riguardo agli Enti competenti in materia ambientale, in materia viabilistica ed in materia di salute pubblica, di valutare nell’esprimere i pareri di competenza, i motivi di opposizione al progetto di cui trattasi, al fine di dare adeguata risposta alle preoccupazioni espresse dai residenti dell’area interessata.
Con nota in data 14 novembre, il responsabile del Settore sviluppo economico ha comunicato la sospensione del procedimento, precisando che i termini relativi al punto B e C saranno ridefiniti in seguito alla presentazione da parte della ditta della documentazione integrativa richiesta dal Comune di Piombino Dese e dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive.
Evidenziato che il Consiglio comunale intende far proprie le preoccupazioni dei residenti esplicitate nelle succitate petizioni, in particolare evidenziando le seguenti criticità.
A) L’impianto di biogas, oggetto di conversione, sorge a ridosso del centro abitato della frazione di Torreselle e la sua realizzazione era già stata fatta oggetto di parere contrario da parte dell’Amministrazione comunale pro tempore.
B) L’impianto di biogas, oggetto di conversione, era già stato valutato sovradimensionato in riferimento ai bisogni della stalla e alla capacità di produzione di biomassa riferita ai procedimenti dei titolari.
C) Sin dalla prima entrata in funzione dell’impianto di biogas, sono state denunciate dai residenti della zona costanti immissioni odorose in atmosfera che hanno compromesso la qualità dell’aria del contiguo abitato financo all’interno delle abitazioni civili a residenza. La propagazione dei miasmi avviene prevalentemente in direzione sud ovest, su via Fossetta, e nel periodo invernale in direzione sud est, verso via Piave e il centro abitato della frazione.
D) la conversione dell’impianto produrrà quasi il raddoppio della superficie coperta dell’impianto e un importante ampliamento della struttura produttiva, determinando un enorme aumento della quantità di materiale in ingresso e in uscita, con conseguente aumento del carico viabilistico sulle due Provinciali interessate, Provinciale 34 e Provinciale del 50, e sulla viabilità comunale di via Montegrappa, quest’ultima inadeguata a sopportare già gli attuali carichi di traffico e difficilmente adeguabile.
Si evidenzia, nel Piano del traffico depositato, che i viaggi complessivamente previsti sommano a 3.275 annui, per un totale di 6.550 transiti di camion all’anno.
E) L’incremento dell’impianto determina l’evidente necessità di approvvigionamento di materiale esternamente all’azienda, rendendo di fatto l’impianto un collettore industriale di biomassa per tutto il territorio circostante.
F) In ragione della prossimità dell’abitato circostante, profonda preoccupazione destra la sicurezza del sito ove verrà prodotto, stoccato e conferito, per mezzo di carri bombolai, tutto il metano prodotto.
G) Via Montegrappa è la porta d’accesso al Parco regionale del fiume Sile ed è stata inserita, all’interno del Piano di mobilità ciclistica regionale, come una delle principali linee di collegamento cicloturistico del territorio.
H) L’impianto confina con una ex cava di 37.000 metri quadri attualmente adibita a bacino per la pesca sportiva, ed è zona di sosta e soggiorno per camper dei turisti che di lì entrano alle sorgenti del Sile in bicicletta. Si temono pertanto ricadute negative nell’area in termini di vocazione turistica e naturalistica, destinazioni da queste sempre evidenziate negli strumenti di pianificazione strategica del territorio comunale. I) Che la mole d’acqua richiesta per il funzionamento dell’impianto provocherà inevitabilmente una ricaduta sul deflusso delle acque di zona.
L) Che il territorio di Piombino Dese è zona intensiva di emungimento degli acquedotti di ETRA.
Tutto ciò premesso, alla luce di quanto sopra esposto, il Consiglio comunale di Piombino Dese, per tutte le ragioni meglio esposte in premessa, che formano parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, esprime il proprio formale dissenso al progetto presentato in data 21 settembre 2024, per il tramite del portale Impresainungiorno su camerale, eccetera, per procedura abilitativa semplificata dalla società agricola Fossetta di Mason Ernesto, società semplice con sede in Piombino Dese, di riconversione di impianto di biogas in produzione di biometano da 490 metri cubi ora, ubicato in via Fossetta n. 2 a Piombino Dese.
Dà mandato al Sindaco a inoltrare il presente deliberato al responsabile del procedimento comunale affinché lo stesso sia inserito tra i documenti disponibili a tutti gli Enti coinvolti nella Conferenza dei servizi, affinché sia adeguatamente valutato nella formulazione dei rispettivi pareri di competenza.
Ad esprimere il dissenso del Comune di Piombino Dese all’intervento in tutte le sedi meglio opportune.
Questo è il documento che questa sera sottopongo a questo Consiglio comunale.
È un problema di cui ne soffro personalmente, lo conosco bene perché abito nelle immediate vicinanze, per cui questa sera chiederò appunto al Consiglio comunale di esprimersi a favore della contrarietà all’ampliamento di questo impianto.
Dal mio canto personalmente ho scritto una lettera al Presidente della Provincia di Padova, nonché agli assessori competenti per viabilità e ambiente. Se volete ve la leggo a integrazione di questa seduta, così sia chiara quale sia la mia posizione che qualcuno si è permesso di mettere in dubbio.
“Le scrivo, signor Presidente - qui è il Presidente della Provincia, come ho detto, al Vicepresidente e ai consiglieri su viabilità e ambiente – le scrivo in merito all’istanza di revamping dell’impianto di biogas la Fossetta, un impianto di biometano, situato nel territorio comunale di Piombino Dese, nella frazione di Torreselle presentato in conferenza dei servizi e che sarà sottoposto a breve anche al parere dei vostri tecnici. L’impianto, presente da quasi una decina d’anni, sorge in centro alla frazione e a ridosso fisicamente del centro abitato. Già giudicato sovradimensionato per la dimensione della stalla e i possedimenti titolari, tale impianto negli anni ha prodotto un continuo, assiduo e costante olezzo nel paese. Per gran parte dell’anno in direzione sud ovest, su via Fossetta, e in inverno direzione sud est verso via Piave, dove il sottoscritto vive e d’inverno non può neppure cambiare l’aria di casa al mattino. Risultano agli atti numerosi esposti alla Polizia locale di segnalazioni e di interventi per testimoniare l’aria irrespirabile, segnalazioni giunte quando la situazione ormai si protraeva in maniera tale da rendere l’aria irrespirabile anche dentro le case, interventi dai riscontri soggettivi ma non oggettivi in quanto non ci sono disponibili strumenti di misurazione mobili a disposizione”.
“Il nuovo ampliamento per la trasformazione sottoposto alla Conferenza dei servizi, prevede quasi il raddoppio non solo delle costruzioni ma del materiale che verrà conferito in ingresso e ovviamente in uscita, calcolato in 1.120 quintali al giorno in sola entrata, come presentato agli atti”.
“Da notare, ovviamente, nelle schede presentate, la quantità di scarti, uno tra i quali la pollina, in quantità di 250 quintali giorno, che avranno deposito in loco con i relativi e ben noti problemi ambientali”.
“Da sempre questa Amministrazione ha posto fortissime perplessità e contrarietà sull’impianto, oramai da definirsi industriale, che poco si addice alla conduzione agricola/contadina e soprattutto alla bilancia energetica positiva”.
“Considerata l’ulteriore presenza di impianti tecnologici che saranno in funzione h 24 a ridosso delle abitazioni e del centro abitato; che il numero dei mezzi in transito verrà più che raddoppiato; che via Montegrappa è la porta d’accesso del Parco del fiume Sile; che siamo al confine con una ex cava di 37.000 metri quadri dove attualmente si pratica la pesca sportiva e le zone di sosta soggiorno per camper che entrano alle sorgenti del Sile in bicicletta; che la mole d’acqua che richiede l’impianto provocherà inevitabilmente una ricaduta sul deflusso delle acque in uscita; che il territorio è zona intensiva di emungimento degli acquedotti di Etra”.
“Preso atto, quindi, che tutti i documenti agli atti possono sostenere la forte contrarietà della nostra Amministrazione comunale a tale concessione”.
“Considerato che nel prossimo Consiglio comunale è mia intenzione avallare un’espressione unanime di diniego alla concessione da parte dei consiglieri comunali”.
“Chiedo all’Ente che lei rappresenta di esprimersi in maniera conforme alle volontà dei cittadini che rappresento, preoccupati per il loro futuro e per quello dell’intero paese, espressi oltretutto con le oltre 360 firme raccolte e depositate. Cortesemente la ringrazio per l’attenzione. Distinti saluti. Il Sindaco, Cesare Mason”. Firmato con firma digitale.
Adesso se ci sono espressioni e pareri da parte dei consiglieri di minoranza prego, vi lascio la parola.
Consigliere Bonutto, prego.
Speaker : BONUTTO
Noi, premesso che i cittadini del nostro Comune hanno manifestato serie e condivisibili preoccupazioni per il possibile ampliamento con raddoppio potenza dell’impianto di biogas di Torreselle e sulla stampa sono apparse contrastanti informazioni sulla questione, riteniamo fondamentale garantire la massima e corretta informazione alla cittadinanza.
I sottoscritti consiglieri comunali, al fine di dirimere dubbi o evitare fraintendimento e, in ottica di costruttiva collaborazione con l’Amministrazione, chiedono se sia stata attivata la conferenza dei servizi, quale Ente l’abbia attivata, su proposta di chi e in quale data.
Se il Comune sia tra gli Enti che devono esprimere il parere.
Se il Sindaco confermerà il parere negativo, come dichiarato nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, ma soprattutto sulla scorta di quali elementi.
Se siano pervenute comunicazioni da parte degli altri Enti coinvolti nel procedimento e con quali indicazioni e in quali date.
Se siano state definite le scadenze del procedimento e, se sì, di specificarle.
Di esplicitare le dichiarazioni del Sindaco, rilasciate alla stampa e riportate nel Gazzettino in data 9 novembre 24, nel quale asserisce che il Comune non parteciperà all’iter autorizzativo, in contrasto con la normativa vigente.
Se l’intervento di ampliamento risulti conforme rispetto allo strumento urbanistico vigente, o in deroga.
Se corrisponde al vero che il progetto prevede il raddoppio dell’impianto.
Se l’Amministrazione comunale abbia eseguito, o fatto eseguire, analisi e rilevazioni sull’impatto viabilistico, sui potenziali rischi di inquinamento ambientale acustico, o altre analisi ritenute utili relativamente alla valutazione del progetto in esame, considerato che si tratta di una zona omogenea di tutela ambientale, come definita dallo strumento urbanistico.
Se l’Amministrazione comunale abbia individuato problematiche normative, o di altra natura, nei percorsi viabilistici indicati nella relazione tecnica allegata al progetto di riconversione.
Se l’Amministrazione abbia intenzione di chiedere eventuali misure compensative previste dalla normativa e, nello specifico, quali.
Grazie.
Speaker : MASON - Sindaco
Grazie, consigliere.
Ci sono altri interventi eventualmente? Prego, assessore Benozzi.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Io mi permetto di dare, più che una risposta, intanto di affermare il piacere di vedere che comunque, almeno su questo argomento, siamo omogeneamente orientati a dare un parere contrario a questo intervento.
Il Sindaco ha egregiamente illustrato i motivi per i quali l’Amministrazione manifesta il dissenso che non è, credo di interpretare il senso di tutti, un dissenso apodittico rispetto all’impianto di biometano in sé e per sé.
Io personalmente non avrei neanche un’opinione in merito. So che lo Stato italiano, l’Europa, va in quella direzione lì.
È un dissenso all’impianto di biometano lì dov’è, è un dissenso rispetto all’impianto di biometano di Torreselle, non al biometano in quanto tale. Questa Amministrazione non fa battaglie contro i mulini a vento dicendo che gli impianti non siano adeguati.
Quando venne presentato anni fa il progetto del biogas, la posizione fu identica, almeno la mia, di Cesare, quando ci incontrammo, ma penso diffusamente identica, come si è elencato e annoverato all’interno del deliberato la stessa Amministrazione comunale di allora espresse un parere difforme rispetto a quello che poi portò all’autorizzazione dell’impianto.
Perché pensare a un impianto di quella natura così a ridosso del centro abitato, poi lasciate perdere che la linea del centro abitato corre 300 metri più in là giuridicamente e il cartello è un po’ più in qua, ma siamo in centro a Torreselle.
Un impianto del genere lo si capiva, per quanto poi tutte le garanzie tecniche e scientifiche normative siano dalla parte di chi l’ha voluto, ma lo si capiva, avrebbe potuto portare a dei disagi che ci sono stati, perché in questi anni, e lo si è annoverato nel deliberato, la popolazione li ha vissuti, li ha vissuti sulla propria pelle, li ha vissuti direttamente e li continuerà con tutta probabilità a vivere laddove questo impianto subisca questa trasformazione.
Ora, è altrettanto vero, ahinoi, che se l’impianto non viene trasformato rimane un impianto da biogas com’è, poi quale destino abbia è da capire quale sia.
Tuttavia, rimane ferma questa posizione di dissenso rispetto a un impianto in quel punto. L’Amministrazione, attraverso questa deliberazione, attraverso l’interpellanza dei consiglieri di opposizione, vuol far sentire questa voce verso l’esterno con forza.
A cosa serve? Ne abbiamo parlato anche nel corso del Consiglio comunale scorso, nel corso anche della riunione che c’è stata a Torreselle con la popolazione. Potrà servire a poco, dice qualcuno, perché far sentire l’opinione di un’Amministrazione rispetto a interessi di questa portata… In realtà è l’opinione della comunità di Piombino Dese rispetto a una vulnerazione della propria integrità, della propria sicurezza, della sicurezza della vivibilità dell’aria, della sicurezza dei propri cittadini. Non è di poco conto.
Per cui il passaggio di stasera, se saremo d’accordo nel votarlo unanimemente, di portare un deliberato di questo genere in contrarietà all’impianto motivandolo, di portarlo all’attenzione degli Enti che si siederanno a vario titolo all’interno della Conferenza dei servizi, è la massima espressione di dissenso che un’Amministrazione comunale può dare. Si deve passare attraverso questa forca caudina e cercare di influenzare l’opinione degli Enti coinvolti, qualunque sia poi la loro decisione. Ognuno si prenderà le responsabilità che si deve prendere sul punto.
Ora, i motivi di perplessità sono tanti. Poi io vorrei anche, in linea con le domande che sono state fatte, molte sono assorbite nel deliberato, ovviamente… Come diceva la consigliera Bonutto prima, questa è un’interpellanza presentata prima di conoscere la deliberazione comunale e quindi se molte delle risposte che daremo risulteranno assorbite nel deliberato, non va che a merito di un’attenzione che i consiglieri del Gruppo Lega Nord avevano sul punto e che sono state tradotte, immagino, all’interno della delibera che stasera portiamo alla vostra attenzione.
Dico che sono molte le perplessità, perché si è fatto un gran disquisire… E anche su questo punto se mi permette, Sindaco, volevo fare chiarezza, perché una delle domande che voi fate, passo da quella, è di esplicitare le dichiarazioni del Sindaco - mi riferisco al punto 7 - rilasciate alla stampa nel quale asserisce che il Comune non partecipa all’iter autorizzativo.
Ho letto gli articoli di stampa che sono usciti in questo periodo e gran parte dei dubbi emersi riguardano quale sia il ruolo che il Comune ha in questa procedura. Per dire, il Comune gioca una partita doppia, da un lato dice di no e dall’altro poi…
In realtà, attenzione, non è così, è molto delicata la questione, lo sapete bene perché so che avete fatto anche un accesso agli atti e avete tutta la documentazione che comprova quello che sta facendo il Comune. Lo dico anche a uso dei consiglieri che magari non hanno in qualche misura potuto avere accesso a tutti i documenti, ma c’è un procedimento autorizzativo in corso demandato all’attenzione del responsabile del procedimento, e c’è quello che stiamo facendo noi stasera, che è un’espressione politica, amministrativa di dissenso.
Nel senso che il Comune si è interessato, perché la legge autorizza queste società, questi impianti in sede di conversione a utilizzare la PAS, la Procedura Semplificata. La Procedura Semplificata prevede che cosa? Per propria natura prevede che si presenta un progetto di conversione all’Ufficio tecnico comunale.
Ora, non è che il Sindaco scarichi dicendo io non sono l’Ufficio… Ma è la verità. La Bassanini regge questo principio.
Il tecnico comunale è chiamato a valutare la regolarità del progetto, ed è quello che sta facendo, è chiamato a indire la Conferenza di servizi se ritiene necessario che venga indetta, e l’ha indetta per chiedere ai vari Enti che devono essere coinvolti nel processo autorizzativo, di esprimere i loro pareri articolati e motivati all’interno della Conferenza, piuttosto che singolarmente. Ed è quello che è stato fatto.
Chi non ha competenza? La Giunta e il Consiglio comunale. Al Consiglio comunale, al Comune di Piombino Dese inteso come assemblea dei consiglieri in rappresentanza del territorio, non viene richiesto di dare un parere all’interno della procedura PAS. Dico cose che già sapete, perché le avete lette, le avete controllate e avete controllato dalla normativa.
Quindi, c’è veramente una dicotomia. Il Comune è interessato nel senso che il tecnico comunale prende in mano il progetto e deve dire se quel progetto è o non è conforme, rispetta o non rispetta il Piano regolatore, le varianti e le norme tecniche di settore.
Al Comune di Piombino Dese, intesa come Assemblea, non è chiesto di dire la propria sull’impianto, non è un parere richiesto, ma noi diciamo lo stesso, però. Lo diciamo lo stesso e, come si dice nel deliberato, vogliamo che questo parere arrivi all’attenzione degli Enti che sappiano, nel momento in cui decidono, nel momento in cui valutano, nel momento in cui danno i loro pareri… In primis lo diciamo al tecnico comunale, che è sì tecnico del Comune ma giustamente vuole anche sapere quale sia l’espressione del Consiglio per il quale lavora. Diciamo che siamo contrari, quindi sappi che c’è una contrarietà del paese per delle motivazioni che portiamo alla tua attenzione e con questa deliberazione arriviamo a quel punto lì.
Il tecnico sta completando la procedura di valutazione e, al termine della procedura di valutazione, ha tre possibilità: può dare un parere favorevole; può dare un parere di dissenso motivato; può dare un parere di diniego totale alla procedura. Cosiddetto diniego con indicazioni, o un diniego sanabile, o diniego pieno alla procedura.
Ovviamente, io per mia parte so quali sono le valutazioni che sta facendo il tecnico, non le posso mettere a disposizione dei consiglieri, perché sapete che non sono evidenziabili prima che sia chiuso il procedimento ma l’attenzione che l’Ufficio tecnico sta mettendo nella valutazione della pratica è massima, per richiesta dell’Amministrazione, per conoscenza di questo parere che sarà rafforzato stasera dalla deliberazione e all’esito avremo un parere finale.
Alcuni pareri richiesti sono già arrivati, anche di questi non possiamo ovviamente dare menzione. Li avrete probabilmente letti perché nell’accesso agli atti avrete già visto parte dei pareri che sono arrivati. Questo fa parte di una procedura demandata al tecnico comunale.
Noi tuttavia, lo ribadisco per l’ennesima volta, stasera siamo chiamati a far sentire con forza la nostra voce che poi è la voce delle 360 persone che hanno personalmente messo un nome e un cognome sotto una raccolta di firme e detto: siamo contrari a questo ampliamento.
Passando nella valutazione veloce delle domande. Se sia stata attivata la conferenza di servizi, sì…
Posso finire? Mi faccia finire, dopo ha tutto il tempo, ovviamente.
Se sia stata attivata la conferenza dei servizi, ovviamente sì.
Quale ente l’abbia attivata, chiaramente il tecnico comunale, quindi il Comune.
In quale data, è scritto in delibera.
Se il Comune sia tra gli Enti che devono esprimere il parere, no, ve l’ho già detto.
Se il Sindaco confermerà il parere negativo, lo stiamo facendo stasera.
Speaker : CARRETTA
Chiedo scusa, ma risponde il Sindaco?
Speaker : MASON - Sindaco
No, risponde punto per punto l’assessore Benozzi.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Rispondo io, per competenza sono l’assessore all’edilizia urbanistica, quindi penso di…
Speaker : CARRETTA
Basta saperlo.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Lo sto già facendo, non penso di aver mai confuso il mio ruolo con quello del Sindaco, sono il Vicesindaco.
Speaker : MASON - Sindaco
Finisce l’assessore Benozzi.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Se siano pervenute comunicazioni da parte degli altri Enti coinvolti nel procedimento e con quali indicazioni, ho risposto che ne sono giunte ma non ne possiamo dare notizie.
Se siano state definite le scadenze del procedimento, sono indicati in delibera.
Le scadenze che erano date al procedimento, il procedimento attualmente è sospeso, quindi la procedura di conferenza di servizi è allo stato sospesa ma ha delle scadenze previste per norma.
Di esplicitare le dichiarazioni del Sindaco, ve l’ho appena fatto.
Se l’intervento di ampliamento risulti conforme rispetto allo strumento urbanistico vigente o in deroga, questa è per l’appunto attività demandata al tecnico comunale che lo sta facendo ora e lo espliciterà al termine dell’iter autorizzativo.
Se corrisponde al vero che il progetto prevede il raddoppio dell’impianto, non è un raddoppio pieno, lo sapete, ma è un raddoppio sostanziale dell’impianto, perché la superficie coperta aumenta nel progetto del 41 per cento. Ciò che raddoppia sostanzialmente è la quantità di materiale che entra all’interno della struttura, e non è un dato di poco conto. Perché si passa dalle dichiarate 20.789 tonnellate annue dell’impianto attuale, alle 40.880 tonnellate annue dell’impianto di biometano. Quindi è un sostanziale raddoppio.
Poi io mi sono permesso di fare una segnalazione, perché nella relazione che avete visto anche voi si documentano gli ingressi di mezzi e di mezzi in uscita da quell’impianto. Sono all’incirca 40 trasporti al giorno, per carità di Dio, contro i meno di sette dichiarati ora, quindi è un’enormità di carico di traffico in aumento con tutte le conseguenze.
Se l’Amministrazione comunale abbia seguito o fatto eseguire analisi e rilevazioni sull’impatto viabilistico, queste sono tutte oggetto di domande che il tecnico comunale, lo sapete per aver sempre fatto accesso agli atti i consiglieri ne sono edotti, che il tecnico comunale ha rivolto agli Enti di competenza, perché tutte queste specifiche richieste l’UTC le fa agli Enti che sono deputati a relazionare sul punto, sia dal profilo igienico sanitario, sia dal profilo viabilistico, che di tenuta. Quindi, queste sono effettivamente ricerche non demandate dall’Ufficio tecnico a studi tecnici che le valutino, ma gli Enti competenti a rilasciare pareri in merito.
Se l’Amministrazione comunale abbia individuato problematiche normative o di altra natura nei percorsi viabilistici indicati nella relazione tecnica allegata al progetto di riconversione. Problematiche normative rispetto alla viabilità non so esattamente che cosa si intenda. Abbiamo individuato, almeno per mia parte, ho messo a disposizione dell’Ufficio tecnico delle valutazioni in ordine a delle anomalie normative che, dal mio punto di vista, avrei riscontrato nella procedura utilizzata per arrivare all’autorizzazione e alla scelta della PAS, le ho messe a disposizione come riflessioni, perché altro non sono.
Per quanto riguarda i percorsi viabilistici ci sono delle serie, importanti, determinanti perplessità rispetto alle scelte della società indicate nel progetto, che il tecnico sta valutando all’interno della propria istruttoria.
Se l’Amministrazione abbia l’intenzione di chiedere misure compensative, assolutamente no. Chiedere una misura compensativa, dal mio punto di vista, significa accettare l’impianto, accettare concettualmente l’impianto. Cioè, io chiedo una misura compensativa, vuol dire che mi sto già preoccupando di dire l’impianto arriva quindi, mettimi quattro alberi, o mettimi il mucchietto di terra davanti.
No, questa Amministrazione non può chiedere misure compensative in questa fase, perché smaschera che cosa? Smaschera una sorta di resa rispetto a un progetto per il quale invece manifesta la piena contrarietà. Quindi nessuna, se siete d’accordo, richiesta di misura compensativa in questa sede. Cioè, non vogliamo l’impianto, e non che vogliamo un impianto con la misura compensativa. Poi la misura compensativa la indicherà magari il tecnico, se la vorrà indicare nel senso viabilità no di qua no di là, perché rientra, ma noi come Amministrazione chiedere una misura compensativa significa quello che vi ho detto dal mio punto di vista, significa arrendersi all’idea che l’impianto si farà a prescindere dalla nostra volontà, e non deve essere quella.
Finisco - spero di aver risposto - anche per lasciare spazio agli interventi di terzi, di altri colleghi che vogliano farli. Di fondo penso che stiamo facendo la cosa giusta, stiamo manifestando una contrarietà non perché 360 cittadini abbiano scritto che sono contrari ma perché condivido, almeno personalmente poi spero che la pensiate in modo identico, lo condividevo all’inizio di questo percorso otto anni fa e lo condivido ora, che sia sbagliata questa soluzione progettuale. Poi si è visto cosa capita a questi impianti quando poi hanno delle difficoltà. Sto parlando in astratto, ovviamente, non sto riferendomi al caso concreto, ma quando poi si manifestano delle difficoltà di funzionamento.
Perché quando un impianto funziona in modo economicamente rilevante bisogna anche tenerlo in ordine. Quando comincia ad andare un po’ male o tanto male, che cosa succede? Che si lesina su quegli interventi che servono a mitigare le uscite.
Queste sono cose che si sanno, purtroppo, quindi quando questi impianti cominciano, Dio ce ne scampi, ma se sarà se questo impianto comincerà ad avere dei problemi di tenuta economica… Li trasformano in biometano perché quello di biogas non tiene più economicamente, non è che li trasformano in biometano perché è più bello il biometano. Il biogas è stato un fallimento probabilmente economico, qualcuno ci ha rimesso rispetto a questi interventi. Adesso si fa il biometano e speriamo in Dio che sia una cosa che funziona, in senso pieno a livello nazionale, europeo. Magari è una forma di energia pulita, tutto quello che vuoi.
Ma se non dovesse funzionare questo impianto, sapete che cosa abbiamo in mano? Abbiamo in mano, sperando di avercela buona e non dico altro, una polizza fideiussoria che ci dovrà servire per andare a trovare il denaro per buttar giù la struttura. Ve lo raccomando cosa vuol dire questo. Quindi, non è che abbiamo degli strumenti di intervento.
È molto preoccupante questa situazione. Quindi un impianto lì, dal mio punto di vista, non dovrebbe esserci. C’è, purtroppo c’è, almeno cerchiamo di evitare che diventi il 41 per cento più ampio e che da 800 diventino 10.000 i camion che entrano ogni giorno. Esagero ovviamente.
Grazie.
Speaker : MASON - Sindaco
Consigliere Bonutto, prego.
Speaker : BONUTTO
Allora, non so da che parte cominciare. Nel senso che fino alla fine ho sperato che questo incontro, questa possibilità di confronto fosse l’opportunità per minoranze, maggioranza e popolazione di effettivamente vedere chiara la situazione. Probabilmente è stato frainteso il senso delle nostre interpellanze.
È vero che noi qualche risposta la conosciamo già, ma pensavo fosse la sede più opportuna per far capire anche a chi non ha possibilità di accesso agli atti, qual era la situazione.
Il suo è stato un bellissimo monologo, tante parole, non so se con le parole arriviamo a quello che vorremmo arrivare.
Dico solo che mi è dispiaciuto il modo con cui lei ha risposto a queste domande.
Allora, ha cominciato dove non voleva forse rispondere, velocissimo, sì, no, il tecnico qua, riparla la tecnica, qua, eccetera, eccetera. Non è il modo di comportarsi seriamente.
Qui abbiamo una platea che meritava un senso diverso alla cosa.
Tutti, tutti dico, perché io ho parlato con molta gente, hanno una confusione terribile.
Era il suo momento, assessore Benozzi, di parlare molto tranquillamente e dire bene, vi spiego esattamente la procedura, l’iter amministrativo in modo che ci sia chiarezza.
Allora, io ditta Bonutto faccio la richiesta di riconversione dell’impianto, la faccio in forma semplificata e la mando tramite portale al SUAP. Va bene?
Secondo momento, da lì cosa succede? Perché qui nessuno l’ha capito, ci sono supposizioni che determinano soltanto fraintendimenti e quindi non andare più tutti nella stessa direzione.
Io credo, assessore, che lei ha perso una buona occasione per far chiarezza, chiarezza che loro non hanno.
Speaker : BENOZZI – Assessore
Allora recuperiamo. Intanto lei si ricorda…
Sto parlando, perdoni. Ho ascoltato e mi spiaccio sempre quando ci sono… Pensavo veramente che per la prima volta voleste andare al contenuto, invece mi accorgo che purtroppo perdo veramente sempre tanto tempo con voi, non con i cittadini, non lo perdo mai con i cittadini, ma non c’è volontà neanche ad ascoltare neanche in un momento di così grande portata in cui potevamo, per una volta, come Consiglio comunale, farci vedere come massa unità. Si approfitta di queste condizioni per qualcosa di diverso e lascio a voi, è una vostra decisione come rapportarvi.
La mia risposta veloce, penso che molti l’abbiano compreso ma posso… Intanto sto parlando ai consiglieri, ricordiamocelo sempre, noi siamo il Consiglio comunale e non stiamo facendo un’orazione pubblica. Io sto parlando ai consiglieri comunali.
L’incontro con i cittadini, a cui lei non c’era ma c’era la consigliera Baggio, è stato fatto ed è venuto il tecnico comunale a illustrare alla cittadinanza punto per punto tutta la procedura. Se veniva magari già da lì aveva l’occasione per sentire, era pubblica, la consigliera è venuta ed ha ascoltato una spiegazione.
Io sono veloce perché voi avete fatto un accesso agli atti, avete parlato con il tecnico comunale che vi ha illustrato come sta la procedura, quindi io sto rispondendo a voi.
Il Sindaco vi ha letto per 20 minuti il deliberato che contiene tutte le risposte all’interpellanza. Quindi, non è che non sto rispondendo ai cittadini volendo eludere. Penso che i cittadini sono molto intelligenti e nel profondo rispetto hanno capito il contenuto sia della delibera letta dal Sindaco, che della mia risposta.
Ad ogni buon conto, siccome non ci sono motivi per tener nascosto, perché non c’è nulla di nascosto, è una procedura pubblica a voi nota, nota ai consiglieri, magari meno nota ai cittadini, me ne rendo conto, ma l’ha illustrata Cesare, il Sindaco - mi perdoni - e l’ho illustrata io.
La illustro di nuovo. La società si muove sulla base di una legge, che chi ha fatto anche la stilatura del testo che ha portato poi alla raccolta delle firme ha ben studiato, quindi parlo con persone che si sono documentate sul punto, è una norma nazionale del 18, che permette a questo tipo di società di modificare gli impianti di biogas esistenti o di secondo… Visto che dobbiamo andare nel dettaglio adesso mi ascolti, così gliela spiego con più dettaglio, ma so che è già nota… O di modificare gli impianti di biometano esistenti senza variazioni di superficie coperta e senza cambio di matrice dei prodotti in ingresso, attraverso una procedura autorizzativa semplificata, PAS. La PAS, l’ho spiegato prima, che cos’è? È una procedura che permette alla società di mandare il progetto all’Ufficio tecnico comunale del disgraziato Comune di turno, perché poi alla fine che cosa capita? Parliamoci chiaro, normativa nazionale, delibera regionale, alla fine chi è chiamato a valutare il progetto e a fare la parte autorizzativa, è il Sindaco del Comune di turno, ma è una norma di carattere nazionale che demanda al tecnico di dire: è o non è coerente con lo strumento urbanistico vigente, con le norme vigenti? Punto a capo. Quello che sta capitando è esattamente questo.
A me è venuto un dubbio, così lo esplicito a voce alta, ma magari è un dubbio di totale incoerenza con il dettato normativo, però è un dubbio che mi è venuto e mi sono sentito di sollecitarlo all’attenzione dell’Ufficio tecnico.
Intanto, facciamo un passo indietro. La PAS è semplificata, l’altra è una procedura autorizzativa ordinaria che prevede che si esprima anche la Regione, che poi risponde: “arrangeve”, ma con la procedura ordinaria ci son tutti gli Enti coinvolti come se fosse un’autorizzazione. In questo caso tutti gli Enti stanno dicendo, un po’ pilatescamente dal mio punto di vista, poi non lo so come la pensate voi: arrangiati Comune, tanto ti ho mandato a PAS, arrangiati ti! Quello che sta capitando è questo.
Con la procedura ordinaria, al pari di un nuovo impianto, gli Enti preposti si devono esprimere, devono dire sono d’accordo, non sono d’accordo. La procedura ordinaria andrebbe bene, andrebbe meglio, magari porta a un risultato autorizzativo ma implica che ogni Ente si esprima e che siano fatte una serie di valutazioni.
Io ho fatto questa riflessione a voce alta e la espongo anche a voi. Allora, la semplificata si può utilizzare nei limiti per cui si faccia una conversione di un impianto da biogas in biometano, oppure nel fare modifiche a un impianto di biometano, però obbligatoriamente senza modifica delle matrici dei prodotti in ingresso e senza aumento di superficie coperta.
Allora dico, attenzione, qua che cosa sta capitando? Che ho un’impresa che mi dice, faccio la trasformazione aumentando del 41 per cento la superficie coperta e implementando le matrici dei prodotti in ingresso, perché ce n’è una caterva che prima non c’era.
Allora dico, è esattamente il senso della norma? Perché se la norma mi dice che per gli impianti esistenti posso usare una procedura semplificata a condizione che gli impianti non aumentino di superficie e amplino le matrici, è possibile che surrettiziamente, semplicemente modificando un impianto e raddoppiandolo, come sta capitando, possa utilizzare una procedura semplificata? Forse non è la ratio della norma. La ratio della norma può essere quella che si possa utilizzare la procedura semplificata nelle conversioni anche queste a condizioni che non ci siano ampliamenti di superficie o di matrice in ingresso. Prendo un impianto di biogas e lo trasformo paro paro in un impianto di biometano, magari perdendo produzione. Nel caso contrario utilizzo la procedura ordinaria.
Ho fatto una riflessione a voce alta. Spero che abbia un senso, che venga coltivata da chi ha il compito di coltivarla.
Non competono a noi queste valutazioni ma, come consigliere e come assessore deputato, nel leggere quei documenti ho fatto questa osservazione come ne ho fatte altre.
Questo per dire che cosa sto facendo.
Le risposte quindi non sono né lente, né veloci, né altre. Il merito della vicenda, dal mio punto di vista, è quello che ha esplicitato il Sindaco e che ho ribadito: è se abbiamo o non abbiamo la volontà stasera, concordemente, di esprimere un dissenso unanime rispetto a questo impianto.
Se lo facciamo, diamo un peso, se ci dividiamo per i motivi più vari rispetto a distinguo di carattere formale, sviliamo l’espressione del Consiglio comunale.
Siamo rappresentanti, ciascuno per la propria quota, dell’intera popolazione comunale, perché la rappresentiamo tutta tra il consigliere che non c’è stasera per motivi di salute, ma siamo rappresentanti dell’intero territorio, dando una rappresentazione unanime rappresentiamo l’intero territorio nella sua totalità con la forza maggiore che può avere questo deliberato, quindi spero che mi abbia capito: nessuna volontà di tacere, non c’è niente da nascondere, quello che c’è è qua, quello che non possiamo dire lo sapete, so che siete in buonafede e sapete che certe cose non le posso dire. È stato spiegato anche dal tecnico a ciascuno di voi, anche singolarmente, che certe cose non si possono dire pubblicamente, perché è una violazione normativa di un percorso istruttorio in atto: se potessi dirvele ve le direi, ma non ve le posso dire; saranno note all’esito del procedimento valutativo del tecnico.
Questa è la volontà di nascondere o cosa? Non mistifichiamo la realtà: siamo nel corso di un procedimento autorizzativo e noi esprimiamo un deliberato nel corso di un procedimento autorizzativo, questo deliberato arriva ora perché dopo non serve a niente, due secondi dopo che il tecnico ha chiuso il procedimento, quello che pensa o non pensa l’Amministrazione comunale non ha importanza. Allora si sarebbe una presa in giro: dire di no dopo che ha già ratificato.
Arriva ora, a procedimento in corso, entra nel procedimento con la valenza che vi ho detto prima, non obbligatoria, ma entra nel procedimento e farà l’efficacia che speriamo abbia, basta.
MASON – Sindaco
Consigliere Carretta, prego.
Speaker : CARRETTA
Grazie. Se è possibile, vorrei riuscire ad abbassare un attimo i toni.
Allora, onestamente mi dispiace che non abbia risposto direttamente il Sindaco all’interrogazione, ma è un mio sentimento personale.
Mi dispiace anche che ci siano dei Consiglieri che non abbiano richiesto la documentazione e non abbiano approfondito la tematica, perché si tratta di un problema bomba e, secondo me, sarebbe stato corretto che tutti ci prendessimo un po’ di tempo per leggere la documentazione.
Lei, due secondi fa, ha detto che alcuni non ce l’hanno. Bene, allora non tutti l’hanno presa, ma non ne voglio fare una questione.
Va bene, avete ragione voi. Chiedo scusa, posso chiedere una cosa, possiamo discutere nell’ambito del consenso consiliare oppure devo stare zitto?
CARRETTA
Quando parlo io polemizzo, va bene, nessun problema, può darsi.
Allora a me non è risultata chiarissima la risposta in tema di affermazioni che sono state fatte in seno al Consiglio comunale e anche alla stampa: non so se corrisponda alla realtà, ma in buona sostanza l’Amministrazione diceva che non c’era competenza del Comune e invece mi sembra di capire che abbiamo assodato che una qualche competenza del Comune, tramite i suoi organi e cioè il tecnico, ci sia e ne prendo atto.
Io ho guardato la relazione dell’azienda e ci tenevo a rappresentare alcuni punti che a me hanno creato dei dubbi e delle perplessità, che probabilmente possiamo anche condividere assieme in un percorso che possa essere anche comune.
Allora, a pagina 56 e 57, si parla di immissione in rete del gas metano ed è una cosa banale: l’azienda scrive, in relazione, che ci sono tempi lunghi per la realizzazione della connessione e allora mi incuriosiva capire cosa vuol dire tempi lunghi, perché per qualcuno possono essere due mesi e per qualcun altro un anno. Allora, non vorrei che fosse, in qualche modo, una scusa per dire: “No, dobbiamo portare il gas coi carri bombolai”.
Poi, a pagina 74, l’azienda indica quali sul traffico e di contenimento delle emissioni, la pianificazione degli spostamenti in orari di minore o maggiore intensità, privilegiando itinerari meno utilizzati o con meno incroci e senza passaggi a livello.
Ora, io credo che per attraversare Piombino Dese da sud a nord e da nord a sud, bisogna passare via Meolde e via Marconi, non credo ci siano tante alternative e allora mi domando se, per caso, avete ragionato di fare un’analisi dell’inquinamento e mettere una centralina; possiamo chiedere eventualmente che venga installata una centralina in prossimità di questo impianto anche adesso per fare un’analisi?
A pagina 65 l’azienda dichiara gli effluenti zootecnici e le biomasse, cioè sostanzialmente quello che buttano dentro all’impianto per farlo funzionare e a me, come all’assessore Benozzi, aborre questa idea: lui è di famiglia agricola, io no, però pensare di buttare il mais dentro un bidone assieme al liquame per fare energia elettrica, onestamente mi fa un po’ strano. Allora, l’azienda dichiara che gli effluenti e le biomasse sono di provenienza aziendale e io non conosco le dimensioni di questa azienda agricola, mi hanno detto che non è enorme, anche se questo non significa niente, nel senso che io credo che bisogna guardare i numeri.
Ecco, a mio modo di vedere, potrebbe essere utile andare a vedere se, anche in questo caso, come nel caso di tutte le altre aziende agricole, debba essere rispettato il disposto dell’articolo 2135 del codice civile, che prevede che almeno il 51 per cento della produzione debba essere intra-aziendale e adesso io pongo come suggerimento, come argomento di analisi magari per il tecnico, che, nel momento in cui questa azienda non avesse più del 51 per cento, ciò avesse meno del 51 per cento, quindi tutto quello che butta dentro al bussolotto viene da aziende terze, a questo punto non ci troveremo più nell’ambito di un’azienda agricola propriamente detta e si trasformerebbe, ipso facto, in una azienda di tipo commerciale.
A questo punto ci troveremmo un’azienda di tipo commerciale e industriale che fa un impianto in zona agricola e questo credo che non sia possibile perché nelle zone industriali alle aziende chiedono dei requisiti molto pesanti per fare gli impianti; qui corriamo il rischio di avere un impianto di tipo industriale realizzato da un’azienda agricola.
Quindi io ho lo sottopongo a voi e eventualmente posso anche parlarne col tecnico per eventualmente dargli la mia opinione.
Un altro punto è che l’azienda sembra aver dichiarato la disponibilità del sito, ma non l’ha documentata, se non ho capito male, e immagino che verrà chiesta la documentazione in questa cosa, perché, se non è in grado di dimostrarla, dubito che presentare dei progetti. È corretto? Grazie.
INTERVENTO
È tutto corretto, le osservazioni che lei fa sono assolutamente pertinenti e sono già all’attenzione dell’ufficio tecnico comunale, perché sono tutti punti di osservazione sollevati durante la fase istruttoria, sui quali l’ufficio sta facendo le valutazioni.
La sua argomentazione in ordine alle dimensioni aziendali e al fatto che, per poter essere definita attività agricola, ci siano dei limiti di conferimento dall’esterno, è assolutamente pertinente ed è oggetto, per l’appunto, del discrimine che utilizzerà il tecnico nella fase di valutazione della congruità dell’impianto rispetto allo strumento urbanistico. Infatti, finché si tratta di attività agricola o connessa a quella agricola, siamo in zona agricola e la si può ospitare, ma se è un’attività banalmente di carattere diverso, chiaramente quella non è una zona urbanisticamente adeguata ad ospitare un’attività di quel tipo; banalizzo il concetto, ma è esattamente simmetrico a quello che lei ha sollevato.
Quindi sono tutte assolutamente argomentazioni competenti, mentre nel dettaglio di quali valutazioni, come ho detto prima, di quali domande e di quali risposte il tecnico sta cercando o ottenendo, ripeto quello che ho detto prima: siamo nell’ambito di un procedimento aperto, attivo e quelle sono valutazioni di cui avremo contezza all’esito. Non posso, anche avendole, dare informazioni, né possiamo ovviamente darle come Consiglieri, anche se le abbiamo viste nell’ambito dell’accesso agli atti, dobbiamo rimanere prudenziali su quello, ma posso dire che sono tutti argomenti di valutazione portati all’attenzione dell’ufficio tecnico comunale, del responsabile del procedimento.
MASON – Sindaco
Prego, consigliere Baggio.
BAGGIO
Considerato che questo è un problema molto grave per il nostro territorio e che sia maggioranza che minoranza esprimono un parere contrario a questa cosa, rafforzato anche dalle richieste della popolazione, ci si pone anche in atteggiamento un po’ costruttivo, perciò adesso per quello che le dirò, non se la prenda, ma cerchiamo di ragionare insieme nell’intento di costruire un rapporto per la nostra cittadinanza, perché il problema riguarda noi personalmente, ma anche e soprattutto i nostri cittadini.
Allora, io distinguerei un po’ il ruolo politico dal ruolo tecnico, cioè le normative sono tante, accavallate, soprattutto quelle su questi impianti a seguito del risparmio energetico e a volte sembra che ne escluda altre, ma non è vero. Allora, il ruolo tecnico del responsabile del settore è di analizzare il progetto dal punto di vista tecnico, di occuparsi di tutti i pareri, di tutte le conformità, di tutte le regole, però, scusi, le scelte sono politiche, quindi sono dell’Amministrazione e il tecnico dovrebbe anche seguire un po’ gli orientamenti dell’Amministrazione.
Questo perché l’intervento edilizio viene realizzato nel territorio comunale e il territorio comunale è di competenza dell’Amministrazione comunale, quindi noi, come Amministrazione, abbiamo tutti i diritti di esprimere le nostre scelte, anche a supporto del tecnico comunale, che dovrà espletare l’iter burocratico della pratica, ma, secondo me, le scelte territoriali spettano all’Amministrazione.
Lei giustamente ha detto che non è competenza né della Giunta, né del Consiglio, perché noi non approveremo nessun procedimento in Consiglio né in Giunta, però le nostre scelte, dal punto di vista territoriale, le possiamo esprimere.
Scusatemi se mi permetto, magari ascoltatemi, potrò anche sparare cretinate, non importa, però personalmente io cerco di ricercare degli spunti che potrebbero essere a supporto di tutto l’iter, cioè non dell’iter, ma del confezionamento di quello che noi dovremmo firmare. Io mi chiedo se è compatibile l’impianto rispetto agli strumenti della pianificazione urbanistica, sia comunali che sovracomunali, perché dagli strumenti sovracomunali emerge che le aree adiacenti all’oggetto di intervento sono soggette a vincoli.
Viene individuata una zona di particolare pregio paesaggistico, il Parco del Sile, un’area SIC, Sito di Importanza Comunitaria per la salvaguardia delle biodiversità, un’area ZPS, Zona di Protezione Speciale per la conservazione delle specie, degli uccelli viventi allo stato selvatico, ambiti naturalistici a livello regionale, individuazione di zone umide naturali, sorgenti e ambito fluviale del Sile, sorgenti del fiume Dese e dello Zero, individuazione delle risorgive e fascia di ricarico delle risorgive: noi siamo all’interno della fascia di ricarica delle risorgive. L’acqua è un patrimonio, un bene pubblico, l’acqua è vita, le risorgive vanno tutelate e salvaguardate, dicano quello che vogliono, ma basti vedere cosa dice la normativa europea in merito, e quindi non vanno superate o accantonate, come qualcuno ritiene di fare.
Poi, a livello comunale, la zona è classificata come omogenea e di tutela ambientale, che ha lo scopo di preservare l’integrità dei processi naturali minacciati dagli interventi della mano dell’uomo, di proteggere le specie vegetali e animali, anche l’uomo e i luoghi di interesse paesaggistico, di conservare le risorse naturali aria e acqua; ribadisco che siamo nella zona delle risorgive, quindi, la destinazione della zona agricola in sede di pianificazione comunale assolve non solo esigenze prevalentemente agrarie e urbanistiche, ma anche di tutela ambientale. Quindi, la zona agricola possiede una valenza conservativa dei vincoli e della tutela del paesaggio e della salute degli esseri viventi.
Poi, un’altra cosa volevo far presente: nella relazione generale, a pagina 24, si fa riferimento al Piano di gestione del rischio alluvioni e siccome stiamo assistendo ad una preoccupante intensificazione dei fenomeni meteorologici, mi chiedo quali potrebbero essere le conseguenze derivanti dai fenomeni di pericolosità idraulica per le strutture e le sue componenti dell’impianto.
Nella relazione è stato fatto cenno al Piano del bacino delle Alpi orientali, che prende in esame la sicurezza dell’opera, che dovrà rispondere a determinati requisiti di sicurezza e credo che queste cose vadano approfondite e valutate, perché a Piombino ci vantiamo tanto di avere le risorgive, ma a questo punto le risorgive vanno tutelate. Grazie.
MASON – Sindaco
Bene, grazie, consigliere Baggio.
Posso rispondere direttamente a quanto sostenuto anche dall’assessore Benozzi e anche alle domande che ci faceva il consigliere Carretta: questi sono tutti elementi che su quel documento che hanno presentato, riga per riga, il nostro ufficio sta facendo tutte le dovute osservazioni a tutti gli Enti interessati. Quindi nessuna parte di quel documento che ha presentato l’azienda è tralasciata e ripeto che, riga per riga, dove possiamo, faremo interrogazioni e chiederemo chiarimenti a tutti gli organi competenti, che sia Dese Sile, che siano Le Acque risorgive, che sia l’ARPAV sulla qualità dell’aria e tutto quello che riguarda comunque la viabilità, la Provincia, eccetera, tutti. È nostro dovere, è nostro impegno e sono le indicazioni che i nostri tecnici hanno ricevuto da questa Amministrazione.
Lei diceva che c’è una valenza politica, ma no, il tecnico sta agli ordini che gli diamo noi: è il suo ruolo, per cui su questo non ho dubbi che sia di una grandissima competenza e gli stiamo fornendo tutti gli elementi utili necessari per poter produrre i documenti che necessitano per arrivare nelle sedi opportune a un diniego di questa concessione.
Speaker : BAGGIO
Allora, giustamente, se ritenete di poter maggiormente integrare la proposta che avete fatto, anche con tutti i problemi ambientali, secondo me, chieda poi a chi di dovere se può essere di supporto, perché c’è sempre la questione delle scelte politiche: noi esprimiamo la nostra scelta politica del territorio.
Speaker : MASON – Sindaco
Perfetto, grazie, che è comune a quella della maggioranza di questa Amministrazione, pertanto possiamo mandare la trascrizione integrale di questo Consiglio comunale, lo trasmettiamo agli atti e lo mettiamo agli atti della Conferenza di servizi praticamente e degli organi competenti: questo è chiaro, lo facciamo, è la trascrizione esatta di questo Consiglio comunale affinché gli enti siano responsabili e comunque testimoni che l’intero Consiglio comunale si è espresso a favore del diniego di questa nuova autorizzazione.
Prego, un ultimo intervento e poi votiamo.
CARRETTA
Chiedo scusa, ma è un argomento che mi sta molto a cuore.
Allora, se posso, vorrei tirare un po’ le fila del discorso e spero di trovare la vostra condivisione perché immagino che l’obiettivo sia comune.
Allora mi sono permesso di andare a verificare alcuni documenti relativi alle Conferenze dei servizi, reperibili sul sito della Presidenza del Consiglio e, nello specifico, dettano delle indicazioni per l’espressione del parere e dicono testualmente: “Le determinazioni fornite dalle Amministrazioni coinvolte devono essere congruamente motivate, nonché formulate in termini di assenso o dissenso. In quest’ultimo caso le Amministrazioni sono tenute a indicare tutte le prescrizioni necessarie ai fini dell’assenso, cosiddetto dissenso costruttivo”.
Ulteriori obblighi sono imposti dal comma 3 del nuovo articolo 14 bis, laddove è previsto che le prescrizioni o condizioni eventualmente indicate ai fini dell’assenso e del superamento del dissenso non solo devono essere espresse dalle Amministrazioni in modo chiaro e analitico, ma devono anche specificare se sono relative a un vincolo normativo o a una decisione assunta discrezionalmente per la migliore tutela dell’interesse pubblico.
Allora, devo confessare che il testo che ci viene presentato è oggettivamente condivisibile per tutto quanto riguarda il contenuto, però, a nostro avviso, sembra un po’ privo di motivazioni tecniche: siamo un pelo carenti.
Allora dal nostro punto di vista, a mio modesto avviso, prendo atto che probabilmente ci sono delle cose che non si possono inserire perché sono in qualche modo riservate o sono in lavorazione, in itinere e questo non lo discuto però, oggettivamente, seppur condivisibili…
I problemi che noi vediamo e i potenziali impatti sono molto rilevanti: ambiente, viabilità, inquinamento, Parco Sile, falde, rischio incendio, ce ne sono di tutti i tipi, ma, dal nostro punto di vista, non sono sostenibili per il territorio.
Devo essere sincero e spero che l’assessore Bastarolo non si arrabbi: avremmo sicuramente preferito essere coinvolti come minoranze prima, tenuto conto che a giugno-luglio, quando avete ricevuto le prime carte, sarebbe stato logico e opportuno un incontro aperto all’intera cittadinanza, visti gli impatti su tutto il territorio. Io ho visto delibere di altri Comuni che hanno coinvolto addirittura i Comuni contermini, cioè quelli che ricevono il passaggio, da dove partono le deiezioni.
Secondo me non sarebbe stato sbagliato, però non voglio fare una questione, nel senso che forse a volte ci prendiamo male e magari rischiamo di litigare per delle sciocchezze, pur avendo le stesse idee, sostanzialmente.
Quello che a noi interessa è la tutela di Piombino e dei piombinesi, siamo dalla stessa parte su questo argomento, abbiamo qui di fronte ai cittadini e credo si aspettino da noi semplicemente il massimo della collaborazione: credo siamo tutti d’accordo su questa cosa. Io credo che noi dobbiamo puntare a una collaborazione leale e soprattutto concreta, quindi vogliamo sostanzialmente chiedervi una cosa e vogliamo essere chiari, nel senso che siamo contrari al progetto di ampliamento, appoggiamo la vostra iniziativa e vi chiediamo al contempo la disponibilità a creare, in seno al Consiglio, a latere, come volete, una commissione, un comitato, un coordinamento, chiamatelo come volete, in modo che tra maggioranza e minoranza ci sia coordinamento su quello che poi andrà a essere specificamente scritto in quella relazione che poi andrà in Conferenza dei servizi.
Ecco, io vi chiedo una disponibilità in questo senso, perché noi vorremmo essere tranquilli che tutte le cose vengano fatte nel modo più corretto e migliore possibile per noi, per voi e per la cittadinanza. Ecco, questa è la disponibilità che io vi chiedo, non vi chiedo una commissione formale, che non mi interessa, quello che a noi interessa è la sostanza per riuscire a risolvere questo problema. Ecco, vi chiedo questa disponibilità.
Speaker : INTERVENTO
Se ho interpretato bene, quindi, chiedete di non votare stasera la delibera e di convocare una commissione. Allora non ho inteso bene, cioè cosa vuol dire un comitato di studio per integrare il testo?
Speaker : CARRETTA
Vorrei che seguissimo, fianco a fianco, l’evolversi di questa situazione e la compilazione; io non ho la pretesa di scrivere la relazione che deve fare il tecnico, però vorrei che, prima che fosse presentata, magari ci troviamo due o tre volte, anche in modo informale, non è un problema, perché noi ci teniamo molto a questa cosa e vogliamo, nel limite del possibile, portare il nostro contributo.
Ripeto che non ne faccio una questione di forma, però non vorrei che ci trovassimo a cose fatte: banalmente questo.
Speaker : INTERVENTO
Mi serviva comprendere se era vostra intenzione votarla stasera, perché altrimenti avrei spiegato, nel caso vi fosse una richiesta di rinvio per l’integrazione del testo, che corriamo il rischio di arrivare tardi, nel senso che la Conferenza di servizi è sospesa, ma basta l’integrazione documentale per farla ripartire con la scadenza. Non possiamo permetterci di arrivare lunghi rispetto all’eventuale parere finale. Quindi benissimo, lavoriamo di spalla per seguire l’iter e per valutarlo, ma vi chiedo di votare stasera la deliberazione, perché altrimenti poi veramente va tutto per niente, nel senso che si rischia di arrivare lunghi. Ecco, questo volevo capire.
Speaker : MASON – Sindaco
Bene, grazie, Consiglieri.
Speaker : CARRETTA
Posso? L’ultima cosa e dopo chiudo. Volevo fare la dichiarazione di voto.
Non ho mai usato la parola “rinvio” e non ci ho neanche mai pensato.
Allora, la mozione che ci avete presentato, pur condivisibile nel contenuto di massima e nell’obiettivo, di massima e nell’obiettivo, risulta un po’ discutibile: l’ho detto, ma senza voler essere cattivo. Il modo in cui avete portato avanti l’azione a noi è sembrato un po’ discutibile, però la sostanza è quella che ci interessa: noi mettiamo al primo punto la condivisione di questo progetto nell’interesse di tutta la cittadinanza, quindi voteremo a favore.
Speaker : MASON – Sindaco
Bene, grazie, consigliere Carretta.
Senza rileggervi tutta la delibera, riprendo dal punto che ho letto poc’anzi:
“Il Consiglio comunale di Piombino Dese, per tutte le ragioni meglio esposte in premessa, che formano parte integrante e sostanziale della presente deliberazione,
esprime il proprio formale dissenso al progetto presentato in data 21 settembre 2024 per il tramite del portale www.impresainungiorno.gov.it, protocollo del SUAP camerale n. 377277, istanza ai sensi articolo 5 DPR 160/2010, per procedura abilitativa semplificata della società agricola Fossetta di Mason Ernesto, società semplice, con sede in Piombino Dese, Padova, partita IVA… di riconversione impianto di biogas in produzione di biometano da 490 metri cubi/ora, ubicato in via Fossetta n. 2 a Piombino Dese;
dà mandato al Sindaco di inoltrare il presente deliberato al responsabile del procedimento comunale affinché lo stesso sia inserito tra i documenti disponibili a tutti gli enti coinvolti, compresa la trascrizione e la registrazione di questo Consiglio comunale alla Conferenza di servizi, affinché sia adeguatamente valutato nella formulazione dei rispettivi pareri di competenza e ad esprimere il dissenso del Comune di Piombino Dese all’intervento in tutte le sedi meglio opportune”.
Perciò chiamo i Consiglieri a votare. Consiglieri favorevoli al diniego? All’unanimità. Da casa? Veronica Mason favorevole.
Votiamo subito per l’immediata eseguibilità di questa delibera. Consigliere favorevoli? All’unanimità.
Se non ci sono altri interventi, dichiaro chiuso il Consiglio comunale.
Grazie e buonasera.