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Buona sera a tutti iniziamo il Consiglio che, come è noto per la risposta alle interrogazioni, non richiede la presenza di un numero minimo e quindi, dando luogo evocare la risposta così come richiesta, la prima delle interrogazioni è quella che è stata proposta dal Consigliere interrogante Ricci e ha ad oggetto di interpellanza sulle condizioni della pista delle strutture e delle attrezzature per l'attività di atletica leggera presso lo Stadio Miro Luperi trattasi della interrogazione avente il numero di protocollo 1 9 2 4 9 ed è stata presentata il 19 aprile 2024.
Anticipo, così come ho già rappresentato alla consigliera interrogante, la consigliera Ambrogetti che invece la seconda delle interrogazioni che era stata indicata nell'ordine del giorno avente ad oggetto l'attività di disinfestazione contro il rischio Deng dovrà trovare risposta in un prossimo Consiglio che è stato poc'anzi è determinato dalla Commissione della Conferenza dei Capigruppo nella data del 27, in quanto non sono ancora presenti dei dati sulla dei dati sulla materia e quindi sul sull'oggetto. Lascio la parola al Sindaco, che risponderà quindi all'interrogazione proposta dal consigliere Ricci. Grazie grazie, Presidente, buonasera a tutti. Ringrazio il Partito Democratico per la sua interrogazione, che nella nell'interrogazione fa una premessa che mi consente appunto di allargare un po' la risposta.
Rispetto al tema più specifico della pista di atletica, alla quale arrivo per partire da una riflessione sulla giusta straordinarietà. Di questa. Io la chiamo Cittadella dello Sport che la nostra città può vantare, che non si limita allo stadio, Miro Luperi, ma l'intera area circostante sportiva è appunto un proprio una parte della città che ha delle straordinarie immense potenzialità per le infrastrutture esistenti e anche e soprattutto grazie alle straordinarie realtà sportive che da tantissimi anni si dedicano ad offrire ai giovani e meno giovani della nostra città opportunità sportive varie.
E questa consapevolezza si è tradotta negli anni passati in progettualità e investimenti che, stante il tempo limitato, mi limito a riassumere in in modo molto sintetico. Penso alla proposta per la soluzione del problema infrastrutturale di quel quartiere e per tantissimi anni per decenni, totalmente critica alla quale abbiamo cercato di dare risposte, intercettando risorse molto importanti dall'esterno per la realizzazione di una rotatoria su via Paradiso di una passerella ciclopedonale di un ponte.
Opere in parte realizzati e in parte in corso, in parte di avviare da avviare che hanno ovviamente la volontà di dare una risposta ai cittadini residenti, ma anche e soprattutto di sviluppare ulteriormente le potenzialità sportive di quell'area. Penso agli importanti investimenti per oltre 200.000 euro, fatti in efficientamento energetico di varie strutture sportive collocate nel sito. Penso all'investimento avvenuto con l'area la realizzazione della tensostruttura. Palestra nell'aria, dietro appunto è Luperi dove hanno hanno trovato casa una serie di associazioni. Penso alla realizzazione di una nuova copertura del palazzetto della Volley, che si trovava veramente in condizioni disastrose, al al nostro arrivo. Penso all'asfaltatura con asfalto ecologico della stradina che da dietro Anloo per i, conduce a questi impianti e che è stata grazie a investimenti degli anni precedenti, finalmente risistemata, e abbiamo inoltre sempre nell'anno 2022 2023 investito importanti risorse o anche qui le determine. Ancora una volta, per sintesi.
Non entro nel dettaglio, ma destinato risorse di oltre 10.000 euro per pulizie, smaltimento, rifiuti, ovviamente di strutture e beni di proprietà comunale.
Anche attualmente in corso, la pulizia straordinaria dell'area di accesso alla strada asfaltata che è collocata nel parcheggio del Luperi e quindi la volontà ovviamente, è quella di continuare in questa direzione per dare sempre più dignità e sempre più opportunità al sito,
Oltre alle azioni fatte, abbiamo applicato un metodo che ovviamente abbiamo cercato di portare avanti per ogni immobile infrastruttura, proprietà della Città di Sarzana che purtroppo abbiamo trovato per moltissimi anni lasciate lasciati al al degrado senza alcuna risorsa presente nel bilancio comunale senza alcuna progettualità di miglioramento o comunque di diciamo investimento.
Parto dall'area esterna al Luperini, per la quale abbiamo realizzato un progetto di riqualificazione complessiva complessiva al fine di candidare appunto questo progetto a bandi esterni, così come e vengo al tema particolare oggetto della,
Richiesta di interrogazione, la pista della dell'atletica leggera nell'interrogazione stessa. Si fa riferimento appunto a una infrastruttura inaugurata nel 1994 di incoming, che ha cominciato ad avere seri problemi a partire dal 2005 per tutti gli anni successivi non è mai stata fatta alcuna manutenzione straordinaria, nessun investimento non era presente. Alcun piano di manutenzione, che garantiste appunto una conservazione nel tempo dello stato dell'impianto, nelle condizioni in cui era al momento in cui è stato realizzato. Anche di fronte a questo problema non ci siamo arresi. Abbiamo elaborato per candidarlo, come in effetti abbiamo fatto al bando Sport e Periferie. 2022, un progetto preliminare di riqualificazione complessiva della pista di atletica leggera e di altre parti della nostra cittadella dello sport. Purtroppo,
Il la nostra progettualità non è stata accolta perché si trovava allo stato di una progettualità ancora preliminare per l'anno 2023, abbiamo rilanciato, cercando di portare a un livello, diciamo più evoluto, la progettazione con un incarico affidato a un professionista esperto in impianti sportivi. L'architetto Roberto Capozzi, che ha elaborato un progetto che cuba, complessivamente 1 milione e 100.000 euro, di cui 400.000 euro di cofinanziamento comunale già stanziati a valere sul bilancio del del 2023 e anche del 2024, questo progetto è stato candidato all'edizione del bando Sport e periferie 2023 nel mese di settembre. Di recente è uscita una prima graduatoria nella quale purtroppo non è inserito il Comune di Sarzana, ma diciamo, ci risulta che la graduatoria non si è ancora completata, in quanto dovrebbe e il Ministero dello sport a breve destinare ulteriori risorse proprie a valere sul bando Sport e periferie. 2023 e quindi confidiamo ancora di poter avere successo nel caso non fosse così, non ci arrenderemo e ovviamente proveremo a ricandidare questa progettualità con una progettualità importante realizzata, diciamo, condividendola con più associazioni sportive che operano all'interno del Luperi.
In altre occasioni di bandi che potranno presentarsi. Ci tengo anche, in maniera estremamente sintetica, a rappresentarvi che recentemente con una delibera del.
16 aprile 2024, a seguito di due specifici bandi, sono stati destinate e importanti risorse per circa 70000 euro a diverse associazioni sportive del nostro territorio e sempre per restare attinente al tema della mozione,
Una un finanziamento è stato destinato al SD atletica. Sarzana una realtà straordinaria, a fronte della sua richiesta di poter acquistare una una serie di attrezzature sportive, sei blocchi di partenza, una coppia riti, salto in alto asticelle, salto in alto salto, ostacoli, eccetera. C'è un elenco e quindi siamo felici di poter dare un sostegno per l' implementazione di queste attrezzature così come è stato stanziato. E il progetto presentato dalla SSD Tarros Sarzanese, che ricordo alla gestione dell' impianto, Miro Luperi in virtù di una convenzione del 2011 e che proseguirà fino al 2029 qui la proposta è di una serie di lavori estremamente importanti, tra cui figurano la manutenzione del cancello dello stadio Miro Luperi, la manutenzione del manto sportivo erboso del benché Berghini la ristrutturazione delle recinzioni. Un ultimo veramente passaggio perché ho esaurito il tempo.
Lo voglio fare in merito ai locali sottostanti. La tribuna, che non mi risulta sia dichiarata formalmente inagibile, ma certamente ha bisogno di una riqualificazione che abbiamo immaginato come secondo lotto rispetto alla progettualità sul Miro Luperi già elaborata. Ecco, rispetto a questi locali, vi è stato recentemente un incontro proprio con la dirigenza della Tharros e che ha, diciamo riconosciuto la propria competenza a intervenire per garantire il decoro e la fruibilità di quegli spazi e so che hanno già fatto un incontro con i nostri uffici e che hanno già ordinato le porte. Commissionato una pulizia straordinaria e stanno lavorando anche per realizzare una recinzione che inibisca l' accesso abusivo che poi determinato lo stato rappresentato nella fotografia allegata all' interrogazione,
E quindi c'è tanto ancora da fare per dare più lustro, più opportunità e più dignità a quell' impianto. Noi per andare in quella direzione non ci siamo mai fermati e non ci fermeremo. Grazie,
Grazie e il Sindaco ha risposto l' abbiamo lasciato un po' più di tempo, visto che anche la sua interrogazione era piuttosto analitica e lascio la parola per dichiarare se è soddisfatto o meno. Prego Consigliere. Grazie Presidente e grazie Sindaco della risposta che mi ha dato.
Allora intanto devo dire che ho consultato il sito del Ministero dello Sport e purtroppo, con nostro rammarico, i comuni di Sarzana è stato chiuso il bando è stata chiusa la graduatoria e dai documenti si rilevano due cose, uno che il Comune di sanità non è nella creazione di coloro che accedono ai finanziamenti, mentre il Comune di la Spezia e, mi pare, nel comune di Follo. Sì, ma c'è anche un' altra cosa che non ho trovato. La motivazione per la quale è stata respinta non c'è, e soprattutto non è nemmeno il Comune di Salzano negli elenchi dei comuni che sono stati esclusi. Questo è quello che io modestamente ho potuto leggere questo per chiarezza, perché rischiate no, dispiace allora punto secondo,
La questione degli spogliatoi. Effettivamente io li ho visitati, ovviamente perché ho potuto sono andato a fare le foto di ci sono riuscito ad andare in altri luoghi.
E davvero sono abbandonati a loro stessi. La strada che è stata asfaltata risulta una strada percorsa con le automobili, per cui gli la SD, quindi coloro che si occupano dell' attività di atletica non si fidano nemmeno a far andare i ranghi, perché i ragazzini sono tanti sui bambini. Tre, quattro, cinque, sei, 10 12,
E più anni perché lì passano automobili e avrebbero dovrebbero accompagnarli in tutto il percorso, fino andare agli spogliatoi, per cui anche loro, per questa ragione di sicurezza hanno abbandonato il tutto, e mi pare che la descrizione della Sindaca è una descrizione. A chiaroscuro, noi abbiamo messo in evidenza un punto che è quello della pista, perché non si fa atletica leggera e non si possono fare gare nel nostro stadio perché quella pista è assolutamente inagibile e la FIDAL dal 2018 ha dichiarato l'inagibilità, io onestamente ho messo che dal 2005 che le cose lì cominciavano a degradare noi siamo e quindi sono anni.
Oggi, però, è il momento di intervenire anche in maniera specifica e settoriale, perché se noi attendiamo la ristrutturazione di tutta l'area di tutto lo stadio che lo abbiamo visto in più occasioni che sta andando in degrado e occorrono appunto oltre 1 milione di euro per rimettere in ordine il tutto io la nostra idea è quella di far sì che lì si possano rifare le gare, perché ragazzini e adolescenti devono andare lontani, devono andare a Imperia, devono andare fuori anche fuori dei giovani per fare legali e loro se non fanno gare, la soddisfazione è poca, è come andare in Campania a fare delle attività di movimento di moto e l'altra cosa sgradevole che si spogliano all'aperto. Queste sono due questioni. Gli spogliatoi renderli agibili, rendere sicura la strada che sta dietro al lato alla gradinata a est e far sì che la pista colui, l'intervento è comunque importante perché rimettere in ordine con la pista si va oltre i 150 200.000 euro però, in quel caso noi avremo di nuovo l'autorizzazione dell'affido da fare. Gare e Sarzana potrebbe riavere le sue attività come li aveva un tempo ho visto pochi giorni fa. La pista di Pietrasanta tutta in azzurro non è più rossa con dei prati verdi meraviglia dintorni. Mi è venuto un po' di invidia quindi.
La Sindaca ha dato rassicurazioni,
Tutto il contesto che c'è intorno, sappiamo come sta andando. Io non sono soddisfatto perché non ho colto il la, la il dettaglio di questo Enki, di questa interpellanza che era legata al rimettere l'attività di atletica leggera a Sarzana in condizioni di poter esserci essere sicura, avere i servizi e poter fare le gare nel nostro stadio della nostra città, perché è un danno di immagine. Secondo me importante quindi un finanziamento su questo che non riusciamo a intravedere. Grazie.
Grazie al Consigliere Ricci, mi ha dichiarato.
Ha fatto una dichiarazione se sia soddisfatto parzialmente, nonché la può ascoltare ad un terzo io soddisfatto, perché questa puntualità di dirci qui andiamo in questa direzione, faremo questo intervento per non c'è stata di fatto non c'è stata, per cui la soddisfazione è stata un po' frustrata uso un po' per dire e non dire altro scusate viste con semmai visto e considerato, quindi è ciò che vi avevo già anticipato sull'altra mozione che avevo inserito nell'ordine del giorno, che troverà quindi risposta nel prossimo Consiglio, che verrà appunto calendarizzato.
Io aspetterei quindi sospenderei, in attesa delle ore 18, che la data e l'orario previsto per gli altri argomenti all'ordine del giorno grazie.
Buonasera a tutti, in ripresa dopo la risposta all'interrogazione.
Lascio la parola al Segretario dottor Pastorino per l'interpello.
Grazie Presidente, buonasera a tutti Ponzanelli, devoto.
Battaglia Borsi borse, non certo se Ravecca SAR Gianpietro.
SPI Lamberti italiani al momento assente, applicati cercati Pizzuto al momento assente, Ambrogetti.
Casini al momento assente, Musetti, Ricci Tiberi e Tonelli.
Perfetto 4, assenti 13 presenti numero.
Assume la presidenti e con 4 assenti e 13 presenti, dichiaro la l'odierna seduta valida e quindi possiamo procedere alla trattazione delle pratiche di cui all'ordine del giorno indico quali scrutatori i consiglieri Ravecca, Spilamberto e Tonelli.
Nelle comunicazioni avevo ha quindi anticipato che il un'interrogazione che ha di cui avete trovato, come appunto prima dell'ordine del giorno, verrà rinviata al prossimo Consiglio, che la Commissione dei Capigruppo ha già indicato nella data del 27 prossimo venturo nelle comunicazioni, anche do atto in una circostanza che ho appreso quindi dal giornale, ossia la circostanza che oggi vedo che ma si tratta comunque di discutere, non vi è alcun problema, perché credo che verrà fatta nel corso poi della seduta della presenza oggi invece che della dell'acqua delle borracce, allora faccio una presenza una diciamo una postilla, che moltissimi di voi però già conoscono. Quando mi sono insediata ho appreso che, per quanto riguarda la presenza.
Della dell'acqua che di cui i Consiglieri legittimamente quindi si dotano nel corso della seduta e che in precedenza, come nel caso attuale, è stata convenuta tra le parti in quella che vedete in che gli è stata appunto portata in quanto alle caratteristiche, uno dei pochi ad avere le caratteristiche che è previsti in nella passata legislatura si era stabilito proprio il Consiglio comunale, va stabilito l'impossibilità di avere la presenza di plastica all'interno della nostra seduta e di conseguenza il fatto che le le bottigliette dovessero essere quindi assolutamente riciclabili. Questa era l'unica che ho forniva poi, ovviamente possiamo sempre discuterne laddove vi siano delle polemiche che ho visto sui giornali e diciamo neanche un po' sorpreso, visto e considerato che nella precedente legislatura erano state individuate sia per due aspetti che erano, così come anche i pubblicizzate, cioè l'aspetto che univa la, la riciclabilità al promozione che attraverso l'effige si aveva con della città stessa di cui porta e i momenti principali.
Le faccio anche un'altra precisazione quando era terminata, le ultime sono in realtà hanno usato non state pagate dal Comune, anche perché, se vi dico, vi ricordate nella avevo comunicato che non erano più a disposizione e vi nella scelta tra la plastica che non era consentita il vetro che nella seduta nel corso della seduta poteva rappresentare dei pericoli era stata comunque di nuovo la scelta obbligata al fine di non metterla in conto alla.
All'Amministrazione erano state quindi i costi, sono stati sostenuti personalmente da da questa Presidente, quindi però, se così è, possiamo scegliere e comunque di dotarci di uno strumento diverso. Per quanto mi riguarda, lascerò ho anticipato quella che potrebbe essere una discussione che immagino visto si è voluto dare, si vorrà dare una un significato diverso, e quindi ho voluto chiarire la questione che non mi vedeva, ovviamente, in qualcun modo volta alla determinazione della scelta che invece ho trovato e quindi quando ho assunto la presidenza e che in qualche modo con voi stessi, quindi con voi con questa legislatura avevo condiviso.
Non più tardi di un mese fa, quindi mi ha un po' sorpreso alla polemica e però passiamo alla trattazione e lo ho voluto anticipare per quanto riguarda le pratiche all'Ordine del Giorno, trattasi di tra emozioni che sono state presentate dai consiglieri del Gruppo consiliare Sarzana protagonista il Partito Democratico per le prime due, cioè quelle al punto 3 e al punto 4 dell'ordine del giorno. Mi sono stati consegnati a mani prima dell'inizio della seduta delle emozioni incidentale. Come di consueto, chiedo quindi ai consiglieri dell'opposizione se intendono avere dotarsi di un tempo per la discussione e più o meno, anche la tempistica che loro reputano necessario per le per la disamina.
Sì, sì, si stanno facendo le fotocopie.
Perché lei in contemporanea, la dottoressa tronfi deve tenere il collegamento on line e effettuare la fotocopia dei documenti,
È più o meno quanto tempo.
20 minuti, un quarto, d'ora, quindi okay, allora io direi di sospendere la seduta, sono le ore, sono sono le ore 18:17, riprendiamo alle 18:30, per voi va bene perfetto.
I medesimi soggetti a è intervenuto nel frattempo, il Consigliere porsi quindi 15 presenti.
14 presenti però forse?
In questo momento si è assentato accecati e iniziamo quindi con la prima proposta che è all'ordine del giorno, è la mozione a firma dei consiglieri del Gruppo consiliare Sarzana protagonista e Partito Democratico relativa all'installazione nel territorio comunale di colonnine, per la ricarica di auto elettriche,
Chi illustra la mozione, il Consigliere Ambrogetti a lei la parola, come in precedenza svolto poi sulla sullo stesso oggetto, verrà discusso e verrà quindi esposta illustrata dal Consigliere devoto, la mozione incidentale, la discussione sarà unica, così come la votazione, invece sarà separata.
Prego Consigliere, grazie Presidente.
Allora, come è ormai noto a tutti.
Le.
Emissioni di anidride carbonica sono emissioni nocive, le emissioni nell'atmosfera sono emissioni nocive, sia in riferimento all'ambiente che in riferimento alla salute delle delle persone. Per questo motivo, già nel 2010 la Commissione europea aveva inviato una comunicazione a tutti gli Stati membri, sollecitando interventi che poi ciascuno Stato avrebbe dovuto adottare in base alla propria normativa per sollecitare interventi di riduzione delle emissioni nocive nell'atmosfera. Successivamente, nel 2014, sempre l'Unione europea, nello specifico una direttiva prima del Parlamento europeo e poi del Consiglio europeo ha sollecitato nuovamente l'intervento del degli Stati membri. Anche l'Italia, seppure in ritardo rispetto a quanto fatto da altri Stati della dell'Unione, si è adeguata in parte a queste direttive. A queste raccomandazioni dell'Unione europea e nel 2020 con il Piano nazionale integrato per l'energia e il clima predisposto dal Ministero dello sviluppo economico insieme al Ministero dell'ambiente, ha stabilito degli obiettivi nazionali che si prefigge di realizzare entro il 2030.
Su diverse tematiche che hanno a che fare, appunto con la tutela della salute e dell'ambiente sull'efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili, sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica, sullo sviluppo e sulla mobilità sostenibile. Per ciascuno di questi obiettivi. Ha anche individuato le misure che saranno adottate dal Governo per assicurare il raggiungimento di questi obiettivi. Successivamente, sempre nel 2000 eventi con il decreto semplificazioni all'articolo 57 è stato introdotto un obbligo specifico per le amministrazioni comunali di dotarsi di punti per la ricarica delle auto elettriche nella misura, ove possibile, di almeno un impianto di ricarica. Ogni 1.000 abitanti.
Negli ultimi anni il c'è stato un incremento a livello europeo del dell'acquisto delle auto elettriche, anche se in Italia questa tendenza di crescita è più contenuta rispetto a quanto si verifica a livello europeo, tanto è vero che il Governo, al fine di incrementare l'acquisto di auto elettriche, ha previsto degli incentivi consistenti per tutto il 2024,
Noi abbiamo accertato che nel Comune di Sarzana.
Non ci sono ancora le colonnine per la ricarica delle auto elettriche, o meglio ce ne sono tre, ma sono tutte in aree private, quindi sono di privati e si trovano nel parcheggio del centro Luna nel parcheggio del McDonald e davanti al cinema Moderno quindi sono comunque di proprietà di proprietà privata, ecco, ci risulta anche che Sarzana sia rimasto ad oggi, l'unico Comune della Val di Magra, in cui appunto non sono presenti colonnine per la ricarica delle auto elettriche installate dalla dalle amministra, dall'Amministrazione comunale, tra l'altro, riteniamo che il Comune di Sarzana che.
Più volte si è presentato come un Comune a vocazione turistica, dovrebbe, secondo noi, cominciare ad installare queste colonnine anche per offrire e per implementare i servizi che possono indurre i turisti a scegliere Sarzana come meta delle delle loro delle loro vacanze, per questi motivi.
Noi chiediamo che il Consiglio comunale voglia impegnare il Sindaco e la Giunta comunale ad attivarsi rapidamente per l'installazione di queste colonnine. Peraltro noi avevamo protocollato questa proposta di mozione il 7 marzo proprio per impegnare la Sindaca e la Giunta ad attivarsi prima dell'inizio della stagione estiva e quindi per diciamo, ampliare l'offerta dei servizi che Sarzana come città a vocazione turistica può può offrire.
Non so se appunto non mi pare di capire che ci sia questa intenzione a breve, perché ho visto la mozione incidentale che parla parla invece di attendere la scadenza di una verso ce l'ho qui non mi ricordo e del Piano dei parcheggi, quindi no. Non mi sembra che ci sia questa intenzione. Secondo noi sarebbe stato importante, appunto, un impegno da da parte della della Sindaca e della Giunta per attivarsi per avere impianti funzionanti prima dell'inizio della della stagione estiva.
Chiediamo anche che venga garantita l'installazione in maniera uniforme su tutto il territorio comunale, quindi non soltanto nelle nelle zone centrali, nei parcheggi limitrofi, al al centro storico, ma in tutte le zone e in tutte le frazioni.
Ritenevamo che fosse di fondamentale importanza l'installazione di una colonnina a Marinella, ma, vista la situazione della mancanza dei parcheggi, forse pensare all'installazione di una colonnina, ora Marinella diventa quasi superflua e nello stesso tempo si chiede che venga garantita l'installazione di colonnine di ultima generazione, cioè quelle che consentono ricariche veloci e quelle che siano in grado di o meglio le aziende che le producono, che siano in grado di certificare la fornitura di energia verde ai loro impianti. Grazie grazie a lei, consigliere, Ambrogetti. Lascio la parola per l'illustrazione della mozione incidentale al consigliere di voto. Prego Consigliere.
Grazie Presidente, allora la mobilità urbana rappresenta per l'Unione europea è un fattore di crescita e occupazione, oltre che un presupposto indispensabile per una politica di sviluppo sostenibile constatato che il trasporto continua a contribuire all'inquinamento atmosferico, all'aumento delle emissioni di gas serra, numerosi impatti ambientali. Il 28 aprile 2010 la Commissione europea ha inviato una comunicazione agli Stati membri, sollecitando interventi di riduzione delle emissioni nocive nell'atmosfera e di ammodernamento dei sistemi stradali urbani ed extraurbani ed indicando la realizzazioni diretti di struttura infrastrutturali per la ricarica di veicoli elettrici sui territori nazionali come obiettivo prioritario e urgente nell'ottica di tutelare la salute e l'ambiente. Le amministrazioni comunali che si sono succedute dal 2010 fino alla stipula della convenzione, ovvero anno 2015, non hanno dimostrato questa sensibilità richiesta dall'Unione europea e dal buonsenso, dato atto che la legge del 7 agosto 2012 numero 134 ha previsto disposizioni finalizzate a favorire lo sviluppo della mobilità sostenibile attraverso misure volte a favorire la realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica e la sperimentazione e la diffusione di flotte pubbliche e private di veicoli a basse emissioni complessive, con particolare riguardo al contesto urbano nonché l'acquisto di veicoli a trazione elettrica o ibrida. Il piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica e i suoi successivi aggiornamenti definiscono le linee guida per garantire lo sviluppo unitario del servizio di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica nel territorio nazionale sulla base di criteri oggettivi che tengano conto dell'effettivo fabbisogno presente nelle diverse realtà territoriali.
Valutato sulla base dei concorrenti profili, della congestione di traffico veicolare privato, della criticità dell'inquinamento atmosferico e dello sviluppo della rete stradale urbana ed extraurbana e di quella autostradale. La direttiva 2014 94 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014 sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi stabilisce un quadro comune di misure per la realizzazione, inclusi i punti di ricarica per veicoli elettrici e i punti di rifornimento di gas naturale e idrogeno da attuarsi mediante i quadri strategici nazionali degli Stati membri nonché specifiche tecniche comuni per tali punti di ricarica e di rifornimento, evidenziato che quest'anno va in scadenza. La convenzione per la gestione della mobilità e la nostra Amministrazione, come più volte ribadito dalla Giunta comunale, ha espresso l'intenzione di istituire l'integrazione della sosta, la sosta gentile e attuare tutte le misure che possano rendere l'offerta di mobilità della nostra città sostenibile e al passo con i tempi. Questa Amministrazione considera la mobilità elettrica una significativa opportunità per lo sviluppo di una mobilità urbana evoluta, insostenibile e pertanto si dice favorevole all'ampliamento delle reti di infrastrutture di ricarica pubbliche già presente sul territorio comunale. Pertanto si impegna il Sindaco e la Giunta comunale a proseguire secondo le modalità già palesate e, ove possibile, a implementare l'offerta di mobilità urbana della nostra città mediante l'installazione di nuove infrastrutture di ricarica su aree pubbliche, grazie.
Grazie a lei, consigliere di voto, apro quindi sulla in, su entrambe le mozioni, la discussione, chi vuole intervenire.
Se nessuno vuole intervenire vuole intervenire, prego, Consigliere Ricci.
Grazie Presidente.
E grazie ai colleghi che hanno illustrato le 2 le 2:02 ordini del giorno, allora io sono molto felicemente colpito.
Dal fatto che la Giunta nel presentare una mozione incidentale si è dimostrata nell'introduzione che fa e della descrizione del l'articolato di questa mozione sia fortemente europeista, questo mi fa molto piacere.
Molto piacere.
Molto piacere perché perché cita tutte le attività e tutte le azioni del Parlamento europeo e dell'Europa nell'indirizzo verso un mondo green, e cioè verso tutte quelle che sono le iniziative per combattere la produzione e di immissione nell'aria della CO 2 delle PM 10 e PM 2 5. E tutto il resto, perché non so se vi ricordate, ma tempo fa a Mestre, credo un autobus è andato fuori strada e un esponente importante dell'attuale Governo disse che la responsabilità era della batteria dell'autobus perché si era incendiata e per questa ragione è andato fuori strada. Venne smentito subito, evidentemente sapete tutti di chi sto parlando, ma non solo si lui lui.
Non solo, ma in seguito, prima e dopo nel Parlamento europeo, molti dei partiti che sono qui rappresentati non hanno per nulla approvato tutti i le linee di indirizzo per combattere il riscaldamento globale. L'Europa era molto interessata a questo, ha fatto molto le linee di indirizzo e invece trovo che gli stessi partiti di questa Giunta, che fuori di qui sì o si comportano in un certo modo qui sono europeisti. Questo mi fa molto piacere, ma d'altronde tutto è così articolato in questo mondo che e spero che ci sia una sincera adesione a quelle che sono le parti di in premessa e anche nell'articolato successivo. Chiaramente, questa mozione dei consiglieri di maggioranza è assolutamente insoddisfacente, perché non dice nulla di quel che si deve e quel che farà di fatto e di precisione questo questa Giunta e che quali iniziative portare in questo Consiglio comunale per dare il via a una questa è una delle tante iniziative che servono per combattere il riscaldamento globale. Faccio notare che la il decreto legge numero 76 del 16 luglio 2020,
Rinvia approfondimenti comunali da adottare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legge in commento.
In conformità ai propri ordinamenti, come previsto dall'articolo 7 del codice della strada, la disciplina riguardante l'installazione e la realizzazione, nonché la gestione delle infrastrutture di ricarica a pubblico accesso stabilendo la localizzazione, la quantificazione in coerenza con i propri strumenti di pianificazione e degli obiettivi di progressivo rinnovo del parco dei veicoli circolanti e infine prevede in dove è possibile l'installazione di almeno un punto di ricarica ogni 1.000 abitanti. Quindi queste sono le disposizioni del 2020 ad oggi noi non abbiamo niente di tutto questo e questa città altri ci hanno provato fuori di questa città, quindi questa città è dichiara una cosa, ma ne fa no, non ne fa co, lo fa ciò che dichiara e non è coerente come non è coerente in nessuna attività di programmazione.
Vi ricordate qualche tempo fa noi abbiamo poco tempo fa in uno dei Consigli di cui ne abbiamo parlato, della incremento dei prezzi, soprattutto dell'energia per quanto riguarda il la, l'incremento della delle tariffe della TARI.
Lì si è posto anche in di TARI e altre tariffe, ovviamente per illuminare la città, qualcuno di noi disse, ma perché questa città non ha un piano energetico suo proprio dove mette in campo tutte quelle iniziative che servono per produrre energia, tutta l'energia in modo alternativo quindi anche l'energia per alimentare le colonnine questo è un problema aperto, vado, vado velocemente in fondo a tutto questo. Intanto quindi la programmazione non c'è stata dal 2020 doveva esserci in precedenza c'erano delle indicazioni generiche. C'è ancora un altro punto, però, che secondo me è molto importante.
Ed è la questione della.
Dei della Red de la metodologia con la quale si devono fare i piani. Io ho trovato dei documenti che lo dicono chiaramente e dove si dice di fare ricariche lungo strada, per esempio, parcheggi di interscambio autorimesse e parcheggi a pagamento parcheggia lunga a parcheggi a lunga quelli aeroportuali. Noi non abbiamo e abbiamo solo un piccolo aeroporti ferroviarie per quindi delle aree di interscambio. Ci sono quindi delle e al di là di quello che già è stato ben detto dai colleghi, dai miei colleghi di opposizione, c'è anche un altro punto importante, dove si dice che dal 2016 era da considerarsi obbligatoria per tutti gli impianti di la installazione di colonnine di distribuzione di Kabir carburanti, tutte quelle stazioni di per i carburanti, l'obbligatorietà delle colonnine, tutti gli impianti di distribuzione sottoposte ristrutturazione e gli impianti di deduzione a 26 in un Comune che supera il limite delle PM 10, eccetera. Ecco, quindi anche qui noi avremmo dovuto agire, per esempio nel caso in cui e attuare dei regolamenti, perché chi ristruttura extra nuovi impianti e avrebbe dovuto installare anche colonnine. Ma c'è ancora una parte che è molto importante per il Comune e sono tutte le installazioni di colonnine nelle aree private nelle aree private. Qui si pone un problema del Regolamento edilizio.
E io ritengo che tutti i con i condomini i condomini, dove ci sono che hanno una superficie su oltre i 500 metri come la regolamentazione e dice e dove ci sono più di 10 unità abitative e quindi tutte quelle di nuove costruzioni ma anche quelli che vanno in ristrutturazione avrebbero nel Regolamento edilizio, si dovrebbe indicare l'obbligatorietà di installazione di colonnine ad uso privato. Perché io devo caricare si lungo strada, ma di notte, che è il momento migliore per ricaricare le auto. Dovrei farlo nella mia area privata, quindi nei piazzali dei condomini, nei piazzali nelle aree pubbliche, allora tutte queste che sono le indicazioni che arrivano dal 2000, avete sono state disattese e noi ci siamo posti il problema di sollecitare la Giunta, da questo punto di vista, a fare un piano per le colonnine, a modificare e a migliorare il Regolamento edilizio, perché siano introdotte queste norme e ad agire quindi sulla città in senso lato, perché sia disponibile per tutte quelle funzioni che già sono state per tutti quei compiti che la città si dà rispetto a chi viene da fuori, ma anche a chi vive nella città stessa, perché dobbiamo essere tutti in condizioni di poter caricare le nostre auto.
In maniera facile io ne ho ben ben due, una mezza elettrica è una completamente elettrica, è a carico a casa mia, con una o al box che ho applicato al momento in cui ho le ho acquistate, è molto importante questo perché così si dà anche l'esempio ed è fondamentale dare un solo dichiarare, ma anche agire, vi ringrazio.
Grazie a lei, Consigliere, qualcun altro vuole assumere la parola.
Prego consigliere Battaglia.
Sì, grazie, volevo giusto dire che non è che si può improvvisare e fare colonnine ovunque in qualsiasi parcheggio pubblico, parlavamo prima già da tempo anche in Commissione territorio ne abbiamo affrontato un po' di tempo fa e.
Per ogni colonnina una colonnina occupa circa tre parcheggi. Quindi, se è vero che alla stazione abbiamo 10 parcheggi in croce, né sacrifichiamo per mettere le colonnine.
È una riflessione attenta dove li andiamo a mettere perché andiamo a ridurre sensibilmente lo spazio pubblico, detto questo, l'altra valutazione, stiamo attendendo la cessazione dell'appalto che abbiamo dato alla società che gestisce parcheggi, ora stiamo facendo un piano dei parcheggi e quindi adesso è il momento corretto per fare una pianificazione basta con l'epoca dei dilettanti allo sbaraglio che improvvisiamo e mettiamo le colonnine ovunque quindi corretto. Siamo d'accordo, lo abbiamo precisato, quindi la volontà della Giunta, la volontà dell'Amministrazione comunale c'è e penso sia la cosa giusta e corretta da perseguire grazie,
Grazie a lei.
Qualcun altro consigliere Tonelli, prego.
Io penso che.
Siamo tutti d'accordo sulle emissioni di CO 2, che che è una cosa da eliminare, certamente questo Comune io pago da da utente sarzanese non offre ricariche nemmeno ai cittadini che stanno al centro storico, perché quel cittadino che abita in via Mascagni e vuol ricaricare che non ha la possibilità di di installare una colonnina,
Andiamo a scaldi, non puoi ricaricare,
Abbiamo detto bene prima che le colleghe che ci sono a Sarzana sono solo quelli della terra, all'Ipercoop, una al moderno, una McDonald, ma io credo che una città come diciamo noi, che a vocazione turistica avrebbe AV avrebbe dovuto già averlo fatto un piano visto che il futuro va verso l'elettrico io vi faccio degli esempi, parlo di di Comuni limitrofi a noi ovviamente Marinella no, perché i problemi ora di Marinella sono altri, ma se voi andate da Marina di Carrara Viareggio e io la faccio spesso in bicicletta portano via due o tre parcheggi, ma io preferisco eliminare il CO 2.
Ci sono, a cadenza irregolari, colonnine Enel, tutto su tutto il litorale.
Viene impressionato e sono andato in bicicletta scendo da non so se sapete dov'è Treschietto, ci sono le colonnine Enel.
No ci Enel, quindi, secondo me il piano per l'installazione delle colonnine, che sono anche gratuite, andrebbe fatto urgentemente,
Probabilmente porteranno via due o tre parcheggi, ma dando la possibilità sia i turisti che.
Agli abitanti sarzanesi di ricaricare la macchina, ultime colonnine, che stanno installando ora nei paesi nelle città piccoli, nessuno, quelli per la carica delle bike, perché il turismo sta andando verso quel,
Quel discorso lì e tu di turistiche, con le bike vogliono attraversare, Sarzana, ebbene, non possono caricare a Bagnone sì.
Al di là delle bike, che servono anche per caricare le carrozzine elettriche dei disabili, quindi io penso che un piano andrebbe studiato, fatto buttato, giù, non costano niente, andrebbe fatto subito, grazie.
Grazie a lei.
Qualcun altro vuole intervenire?
Sindaco, prego.
E ovviamente solo per chiarire un fatto.
Non so se è chiaro, la città di Sarzana è rimasta per nove anni ingessata da una gestione delle aree pubbliche di sosta stipulata molto tempo fa, finalmente in scadenza con una società, dalle amministrazioni che ci hanno preceduto.
Le aree destinate alla sosta sono oggetto di un contratto, un contratto che è.
Davvero Stato.
Una fonte di ingessamento assoluto per delle misure di civiltà che tutte le città riescono a mettere a disposizione dei cittadini, la sosta gentile, l'integrazione della sosta e tutta un'altra serie di misure che possono essere adottate a beneficio della nostra città in generale nel nostro centro storico della mobilità urbana più modernamente intesa. Finalmente quel tempo è finito perché finalmente questi nove anni vanno a scadere e stiamo lavorando per portare un sistema di gestione della sosta finalmente al passo coi tempi, al passo coi tempi. Significa anche prevedere degli stalli per la sosta e la ricarica elettrica. Volevo soltanto chiarire questo aspetto, perché è molto semplice. Grazie.
Grazie a lei.
Qualcun altro vuole intervenire sull'argomento, prego consigliera in progetti.
Ma devo dire che, come sempre fa la nostra Sindaca e mi passi l'espressione quando forse non sa come giustificarsi butta la palla in tribuna, nel senso che ogni volta la responsabilità non è mai di questa Amministrazione ma è sempre delle Amministrazioni precedenti e non utilizzo l'espressione di quelli di prima per la quale sono già stata ripresa dalla Sindaca, ora, anche nella mozione che è stata presentata, si fa riferimento al fatto che le Amministrazioni che si sono succedute dal 2010 fino all'anno della convenzione, cioè al 2015 si sono praticamente disinteressate e non hanno dimostrato sensibilità neppure di fronte alle richieste dell'Unione europea.
Sicuramente è stato così, perché sicuramente fino ad oggi le Amminist, o meglio fino ad oggi fino al 2018 le amministrazioni del centrosinistra che hanno preceduto questa Amministrazione non si sono preoccupate. Non avevano questo questa sensibilità nei confronti della tutela della salute pubblica e dell'ambiente. Ecco, ma io mi chiedo in questi ultimi sei anni vogliamo veramente far credere ai cittadini che la convenzione per i parcheggi ha impedito all'amministrazione comunale di installare le colonnine? Ecco, questo credo che non sia dignitoso, che lei venga a sostenere queste cose non solo in Consiglio comunale, ma farlo credere ai cittadini, nel senso che il piano della, la convenzione che è stata stipulata con la società per quanto riguarda la gestione del parcheggio non impediva assolutamente l'installazione in determinate zone, in determinati parcheggi della nostra città, laddove ci fosse stata la volontà di installare delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche. Del resto, la mancanza di volontà è palese anche nella mozione che è stata presentata dalla dalla maggioranza, nel senso che si usa sempre questa queste questa utilizzate, le voci, i verbali al futuro, cioè abbiamo intenzione di faremo, vedremo aspettiamo la scadenza della convenzione, quindi questo significa che per tutto il 2024 non sarà data attuazione a quella normativa prevista con l'articolo 57 è previsto nel cosiddetto decreto per la semplificazione, che prevede l'obbligo per le amministrazioni comunali di dotarsi dei punti per la ricarica delle auto elettriche. Quindi è palese questa volontà. È chiaro che noi non potremmo votare la mozione della della maggioranza, quindi anticipo, mi consenta il mio Capogruppo, la nostra dichiarazione di voto.
Perché sono proprio fondamentalmente diverse, cioè noi chiediamo un impegno ora, tra l'altro, ripeto, avevamo depositato questa richiesta di mozione il 7 marzo per fare in modo che l'Amministrazione avesse la possibilità di attivarsi in vista della stagione estiva declamate. Tanto la vocazione turistica della città di Sarzana e poi, nel momento in cui chiediamo che la Giunta, e cioè che il Consiglio comunale impegni la Giunta e la Sindaca a impegnarsi a breve per l'installazione delle colonnine, per la ricarica ci viene tranquillamente detto aspettate la fine del 2024, faremo, vedremo, ci sarà una nuova convenzione, quindi ancora procrastinare il tempo, grazie.
Grazie a lei.
Qualcun altro?
Sì, hanno parlato tutti coloro che hanno volevano intervenire, dichiarerei chiusa la discussione e chiederei ai Capigruppo o ai loro delegati di voler esprimere la loro dichiarazione di voto laddove intendano appunto svolgerla.
Consigliere Ceccato, prego.
Grazie Presidente, io volevo dire che non è colpa nostra se non possiamo fare qualcosa sui parcheggi, visto che ci avete che quelli che c'erano prima del 2015 hanno fatto una convenzione per nove anni, fino al 2024 la mozione in ospedale, la convenzione scade ad agosto del 2024,
Per cui c'è tutto il tempo per discutere e trovare delle soluzioni insieme, come ha detto anche lui fare un piano. Ma non è detto questo che dobbiamo per forza aspettare la convenzione, perché adesso chi comanda il gesto park, colui che gestisce i parcheggi a Sarzana, non è così così semplice. Facciamo un piano, si fa un piano e si vedrà dove potranno essere installate le colonnine, perché anche mettere un semplice parcheggio per i disabili è cosa ardua con la gestione di di di chi dà da chi è gestita attualmente sistema di parcheggi. Perché avete fatto una convenzione capestro hanno fatto quelli che erano nel 2015, per cui attualmente non si può fare altrimenti. Ora, se ad agosto che scade la convenzione, c'è tempo non è a fine anno agosto e tra due mesi si può trovare la soluzione insieme provate a rilanciare un piano, e vedrete che questa Amministrazione non è contro le colonnine elettriche, anche se io non ho le 2 macchine elettriche.
Che, grazie la, per quanto riguarda la dichiarazione di voto, sarà contraria alla vostra mozione favorire la nostra grazie.
Grazie a lei, Consigliere.
No.
Presidente, ma questa sera ho scoperto, abbiamo scoperto che questa Amministrazione è in ritardo con l'installazione di colonnine elettriche per due motivazioni, una, e che le Amministrazioni precedenti hanno lasciato il debito e poi perché?
Non c'è lo spazio nei parcheggi oppure le colonnine portano in via troppo spazio o in alcuni parcheggi, bisogna aspettare la scadenza della convenzione, cioè mi sembrano motivazioni un po' risibili, nel senso che, se si aveva la volontà di farlo, ci sono tante aree in cui non c'è il paga, l'ASP del PAC il pagamento della sosta e si potevano tranquillamente o basta dire siamo un po' in ritardo abbiamo l'intenzione di provvedere,
Cercati tipo, vuoi che ti faccio l'elenco delle aree dove l'installazione di di colonnine non.
Con non ha, non producevano problemi per la sosta oppure prendiamo l'area verde da, ma a San Lazzaro, davanti alla scuola a Sarzanello uguale a nave uguale una lungo la variante nel parcheggio dello Sta, potrei continuare con questa Lecco, quindi le tue motivazioni consentimi sono veramente risibili, bastava dire sì, siamo un po' in ritardo, come probabilmente qua qualcuno anche prima, però prima erano sensibilità i tempi erano magari di minor sensibilità, ora non è più così.
Ma portare queste motivazioni mi sembra proprio.
Non lo so, quindi è chiaro, dichiaro il voto a favore della naturalmente dalla mozione presentata dalle opposizioni e il voto contrario a quella di maggioranza.
Grazie, qualcun altro.
Consigliere Tiberti.
Grazie Presidente.
Sì, mi hanno già un po' anticipato loro, comunque il concetto è che non è che bisogna aspettare per forza il parcheggio a pagamento per mettere le colonnine, ci sono veramente tante altre aree, poi comunque, nove anni fa di colonnine di ricarica, penso che non se ne parlasse nemmeno, quindi i tempi erano un pochino diversi. Il fatto è che questi ultimi anni, persi senza cercare una soluzione alla possibilità di installare delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche, hanno fatto sì che al.
Anche un turismo specialmente estero, che segue il percorso indicato dal fornitore dell'energia e della possibilità di ricaricare, comunque non non vede Sarzana nelle sue mappe. Lo dico perché ho la fortuna di avere parenti che arrivano dall'estero, che hanno tutti a macchine elettriche e che caricare la macchina o da un'altra parte, per quanto stia cercando di convincerli, di comprare casa Sarzana, ma su le le le esigenze sono sono diverse, tant'è che uno di questi è infatti l'ha comprata fuori questo però è un piccolo aneddoto. Piccolo piccola esperienza personale, però è così. La possibilità c'è. Il consigliere Tonelli mi ha anticipato, prima parlando del delle colonnine per caricare le biciclette elettriche, sia andata in i luoghi dove magari sono un pochino più diffuse e esistono chiaramente già da anni. Non portano un videogame granché come spazio.
E secondo me abbiamo già perso anche troppo tempo, poi ci sono i sistemi di ricarica mobili nelle grandi città, sono abbastanza all'ordine del giorno anche delle postazioni mobili, e poi ci sono.
Chi frequenta Pisa, magari va visto più volte delle manifestazioni, anche nelle piazze principali, dove vengono fatte dimostrazioni di questo di questo set di questo genere che vogliono, è vero,
Portare a conoscenza del dell'utente della possibilità di avere la macchina che non inquina e tutto il resto, ma allo stesso tempo sollevano un problema dal punto di vista della dell'Amministrazione della città, perché se ti creo una domanda magari poi anche l'Amministrazione stessa si deve si deve muovere. Credo che l'alibi di nascondersi dietro a al al contratto, come definite voi capestro, che poi aveva anche dei suoi aspetti positivi, sono andate a leggere bene per quello che ho letto e pochi, ma mica tanto per quello che ho letto io, che non erano né un euro sicuramente uno di quelli che ha potuto leggerlo e nemmeno definirlo. È scontato che nel prossimo nel prossimo Piano dei parcheggi ci siano le postazioni. Credo che valga varrà anche dal punto di vista del punteggio per la per l'assegnazione in fase di di di di rilascio del bando. Voglio non lo voglio sperare, cioè voglio dire cioè non c'è quello come il pagamento con l'applicazione piuttosto che con che con la moneta. Elettronica. Comunque, per concludere, chiaramente Sarzana protagonista, è a favore, voterà positivamente la mozione presentata dall'opposizione.
Naturalmente voterà contraria a quella della nella maggioranza, ricordando che l'unica, l'unica.
Premessa che viene fatta è quella di proseguire secondo le modalità già palesate, cioè siamo a zero, rimandiamo a zero, cioè questa mi sembra abbastanza evidente grazie.
Grazie a lei.
Chi altri sulle dichiarazioni di voto?
Non so se gli altri Gruppi vogliono intervenire, altrimenti passerei alla votazione.
Pongo quindi in votazione la mozione, iniziando con la mozione a firma dei consiglieri dei Gruppi consiliari, Sarzana protagonista e Partito Democratico relativa all'installazione dei territorio comunale di colonnine, per la ricarica di auto elettriche, chi si astiene.
Chi vota a favore?
5 voti a favore, chi vota contrario?
9 voti contrari, con 9 voti contrari e 5 a favore, la proposta non è approvata.
Pongo ora in votazione la mozione incidentale, quella consegnata nelle mani prima dell' inizio della seduta odierna e ha ad oggetto il potenziamento dell' offerta di mobilità urbana dell' installazione di colonnine elettriche per la ricarica di veicoli ed è stata presentata dal Capogruppo del Gruppo Cristina Ponzanelli, Sindaco Clelia. Devoto chi si astiene.
Chi vota a favore.
Chi vota contrari.
9 voti a favore, 5 contrari, la proposta è approvata.
Il prossimo argomento all' ordine del giorno è la proposta di mozione a firma dei consiglieri dei Gruppi consiliari. Sarzana protagonista e Partito Democratico e ha ad oggetto interventi di adeguamento sulla strada statale. 1 Aurelia sulla strada statale. 62 Cisa e la proposta numero 47 e così come da ordine del giorno e quindi a questa proposta verrà illustrata da uno dei CUS, dal Consigliere Tiberi e quindi lascio a lui la parola, ricordando quindi perlustrazioni il tempo previsto,
Dieci minuti, prego,
Grazie grazie Presidente, penso di rifare abbastanza presto nel senso che nella presentazione.
Allora mi avvicino visto riesco a prendere spunto.
Allora abbiamo pronta intanto più piccolo preambolo. Siamo contenti comunque tutte le volte di di di generare altre mozioni e nel senso che, almeno da dalle nostre parti, vengono fatte altre noi abbiamo un po' di vivacità al al Consiglio, visto che ne facciamo pochi,
Il Piano territoriale regionale.
Qualifica Sarzana con la città.
Nella qualifica che citava la identifica come centrale.
In merito a ai Comuni limitrofi della Val di Magra.
Eh,
Quello che pensiamo noi e che.
Sarzana in merito alla al al, al discorso sul sul traffico, la viabilità, eccetera, debba avere un ruolo appunto centrale e sovracomunale.
Perché la l' utenza al bacino d' utenza del della Val di Magra è un bacino d' utenza importante. Negli ultimi anni abbiamo visto una crescere continuo del.
Del traffico, ma un aumento del traffico notevole, con chiaramente delle infrastrutture, con una rete viaria che è deficitaria da questo punto di vista,
Il tema delle infrastrutture, chiaramente collegato alla green economy e anche alla mobilità sostenibile, che in molti casi diventa abbastanza complicata. Penso a chi viaggia sulle vie extraurbane, sulle due ruote, che siano biciclette, che siano scooter o moto.
Ci sono grosse difficoltà e uno. La programmazione urbanistica è uno strumento che.
Di programmazione urbanistica.
Se no, se non viene elaborato con una adeguata vi visione e con questa visione allargata al al territorio dove noi consideriamo sempre Salzano come capofila ne limita e l' efficacia.
Ne limita decisamente l' efficacia. Poi sappiamo tutti che la Val di Magra è un centro di collegamento fra tre regioni, fra Liguria Toscana, Emilia a due arterie importanti come la strada statale Aurelia e la strada statale Cisa.
Che però incontrano nella loro, nel loro percorso incontro incontro a una continuità edificatoria, importante, quasi ininterrotta e quindi ne limita anche alle pesantemente lo sviluppo.
Sappiamo che c'è stato ultimamente una un' indicazione di Confindustria alla quale ha sollecitato i Comuni di tutta la Provincia,
Ad un ad ad un più ad una ad un piano strategico che coinvolga non solo Val di Magra, ma che coinvolge anche che coinvolga anche il Spezia al capoluogo, il porto e retroporto. Ma noi crediamo che sia intanto fondamentale.
Far sì che Sarzana si occupi innanzitutto di Sarzana e della Val di Magra, perché rischiamo di di di di diventare magari un po' troppo piccoli per progetti che hanno chiaramente delle dimensioni e delle delle motivazioni che potrebbero non interessare più di tanto la nostra città,
Chiaro che creare una una.
Degli interventi che adeguino in maniera decisa. Ma l' est, le strade extraurbane con che collegano Sarzana ai paesi vicino e che collegano anche al capoluogo, garantirebbe sicuramente un traffico più accettabile, garantirebbe la possibilità di accedere al centro storico della nostra città in maniera più semplice, nonché anche la possibilità di di di uscire dal centro storico.
Ci sono problemi legati alla.
Chiaramente alle varianti, come abbiamo detto, ma anche a Marinella,
L' attuale litoranea, purtroppo, è una strada che ha grosse difficoltà in molte parti dell' IMU durante durante tutta la settimana per il traffico pesante che vede la vede, lo vede vede impegnato e questo è un limite anche per il il il, il settore, il settore balneare, la strada col peso. Ecco il pesante traffico di passaggio che divide abitato alla zona mare. ripeto, è un limite.
Lo studio di uno spostamento.
Della strada litoranea permetterebbe, da un lato di rendere più scorrevole intenso traffico e dall' altro anche di connettere agevolmente la spiaggia con il retro spiagge di Bohr, aumentando anche la sicurezza e la fruibilità della zona, che è un tema che ultimamente sappiamo essere molto molto sentito.
Cosa chiediamo al Consiglio comunale chiediamo intanto di approvare le linee contenuti che abbiamo.
Indicato nella premessa e poi di farsi carico Sindaco. E Giunta comunale convocare i Comuni della Val di Magra per discutere una strategia che sia comune e finalizzata alla progettazione e realizzazione.
Di varianti sull' Aurelia, sulla Cisa.
In Val di Magra e poi costituire un conseguente tavolo di lavoro con presenza di enti che chiaramente sono.
Attori principali di questa situazione. La Provincia, la Regione, i Ministeri, l' ANAS 60 e anche le associazioni interessate, grazie.
Grazie a lei Consigliere Tiberi sulla mozione incidentale e credo che la illustrerà uno sbaglio. Il Consiglio il consigliere Battaglia, quindi prego a lei la parola.
Grazie.
Ringrazio il Consigliere Tiberi perché.
Hai espresso ha illustrato la mozione.
Francamente una mozione imbarazzante, non nei contenuti che condivido in pieno correttissimi, ma per la forma e per la tempistica.
Se se c'è un po' di onestà intellettuale nella discussione avrà modo di ringraziare la gestione e l' amministrazione Ponzanelli per quello che ha fatto finora e vengo e mi spiego questa volta non è la mozione vostra che muove l' Amministrazione a fare qualcosa, come mi piace sempre dire annuale che i numeri sono chiari. La vostra mozione è stata presentata.
Ad aprile e ricalca in in pieno i contenuti di una delibera della Giunta di fine marzo.
Ma non ve la sto a illustrare il punto punto. Faccio una sintesi.
Faccio una sintesi in tre punti a b. Innanzitutto, il motivo della nostra mozione incidentale è una necessità a questo punto non è una cattiva abitudine della maggioranza o un metodo sbagliato. Come più volte avete contestato oggi. La mozione incidentale è una necessità per fare una chiarezza, per mostrare il buon lavoro, come ho detto poco fa, dell' Amministrazione Ponzanelli, ma non di ora negli anni.
Avete avuto modo di leggerla tutti e penso che lo stesso imbarazzo che ho provato io quando l' ho letto penso che l' abbiate provato anche voi nel leggerla della riassumo in tre punti. Siete in ritardo con questa mozione almeno di cinque anni.
Perché la Regione Liguria, nel novembre 2019, ha chiesto al Ministero delle infrastrutture dei trasporti un pacchetto di interventi infrastrutturali che sono stati inseriti già nell' allora bando per il rinnovo delle concessioni autostradali.
Quindi l' Amministrazione che ha già lavorato tra le opere inserite e allegate al bando c'è la riqualificazione e l' ammodernamento della Variante Aurelia di Sarzana,
Così come il collegamento fra Sarzana e Santo Stefano,
E sono, come ho detto prima, legate appunto al re, al rinnovo delle concessioni. Ora queste concessioni sapete tutti sapete benissimo e anche qui ne avevamo già parlato in Commissione territorio. All' epoca c' era il Consigliere Guccinelli, che aveva particolarmente a cuore questo argomento e ne abbiamo parlato e so che Musetti lo possa testimoniare sul raddoppio della dell' Aurelia,
Era tutto legato alla concessione, al rinnovo delle concessioni autostradali. Poi, purtroppo siamo in Italia. La burocrazia è quella che c'è stato un ricorso di una società, quindi i tempi sono si sono dilungati.
Andiamo al secondo punto. è la Giunta. Con la delibera di fine marzo ha approvato la volontà per una visione d' insieme. Sono già state convocate Confindustria, la Spezia, l' Associazione nazionale, costruttori edili di Spezia, autorità portuale del Mar Ligure orientale, la provincia di la Spezia e i Comuni di Arcola Melia, Bolano, Castelnuovo, Magra folle, lunedì Santo Stefano Vezzano Ligure. Sono già seduti tutti intorno a un tavolo e hanno già parlato.
E siamo tutti d' accordo.
Che le varie aree del territorio per la riorganizzazione degli spazi per un utilizzo più logico e razionale, ribadendo che l' obiettivo primario resta la sicurezza del transito residenziale e industriale, qualsiasi progetto infrastrutturale deve essere finalizzato a migliorare la qualità della vita dei residenti, lo svolgimento quotidiano delle attività economiche e risolvere i problemi che ci sono. E qui vengo al terzo punto.
E mi viene spontaneo dire, ma da che pulpito? Nasce questa mozione.
Uno scavalco, un altro tema caldo che piace all' opposizione. Da quale pulpito viene la questa mozione proprio da coloro i quali hanno originato questa situazione a colpi di variante senza un disegno, con un' assoluta mancanza di pianificazione infrastrutturale, urbanistica e commerciale che ha congestionato il traffico cittadino? E causato la complessa situazione che c'è.
Ma mi viene solo un esempio e mi piace farlo perché l' ho fatto già in Commissione territorio.
Il metodo è stata fatta una variante per aprire il McDonald, un ingresso, una struttura privata a meno di 15 metri da una rotatoria e ora si parla di congestione del traffico, un driver che causa file,
Però non è colpa di quelli di prima no, è colpa di questa Amministrazione. Questa Amministrazione è entrata nel 2018 già nel 2019, è dato il via a tutto questo, con una con una delibera di una Giunta,
Di marzo ha già approvato tutto quello che voi chiedete nella nella mozione si sono già seduti intorno a un tavolo,
Io penso ora cosa dobbiamo fare ora dobbiamo solamente riparare a tutti questi errori. Continuare sulla strada intrapresa. Chiedere alla Regione Liguria e al Ministero dei trasporti di aggiornare aggiornamenti costanti sul subentro del nuovo concessionario autostradale.
E sui tempi di realizzazione delle opere di interesse per tutta la cittadinanza di Sarzana, grazie,
Grazie a lei illustrati e quindi le rispettive emozioni, lascio la parola ai Consiglieri aprendo la discussione e quindi chiedo ai colleghi che vogliano intervenire.
Di indicarmelo, prego, Consigliere, cercate.
Nella mozione che avete presentato ci date il Piano territoriale regionale e il Piano dei servizi e delle infrastrutture.
Che cos'è il PTR come è formato, tanto per magari non so se qualcuno lo sa.
PTR.
È costituito da una relazione con quattro fascicoli.
Il primo fascicolo sono generare le idee per la Liguria, il secondo fascicolo sono per l'entroterra il terzo fascicolo per le città, quelli che ha citato il Consigliere liberi e il quarto fascicolo per la costa all'articolo.
7 di questo piano dice quali sono gli ambiti e le città le specifica uno a uno per quanto riguarda parliamo solo della provincia di La Spezia, la spesa, cioè La Spezia, Sarzana e Santo Stefano Magra, che sono indicate come città,
Per.
Per capire.
Cosa è una città e quali sono i campi di applicazione?
L'articolo 13 di questo di una parte del piano.
È andato via.
Definisce.
Euro e la legge, la legge su tutti così definisce le città edifici, definisce le azioni sul sistema infrastrutturale, devono essere miliardo, migliorate al alla riduzione dell'uso del mezzo privato e alla correlata innovazione, del sistema della mobilità dolce, le priorità delle azioni sul sistema delle dotazioni funzionali, la normativa del PCI e del PSI quello che avete citato, che non è altro che il Piano dei servizi e infrastrutture, sviluppa meccanici di meccanismi di efficientamento e ammodernamento delle dotazioni di verde anche in chiave di innovazione tecnologica.
Rilevando l'introduzione di verde urbano.
Particolare attenzione va rivolta al tema della sicurezza. Migliorando l'illuminazione pubblica deve essere garantita al cittadino una comunicazione rapida e puntuale attraverso punti informativi. Non lo sto a leggere tutto perché è abbastanza lungo vi consiglio di andare a leggere l'articolo 13. Il Piano territoriale della Liguria recentemente aggiornato, rappresenta uno strumento chiave per la gestione del territorio regionale e il Piano territoriale regionale. Il PTR come si vuol chiamare, si concentra sulla rigenerazione urbana, quello che avevo detto prima e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico, evitando il consumo del suolo e favorendo.
Il recupero di aree di aree già urbanizzate. Ad esempio, sono state identificate 27 aree di rigenerazione urbana distribuite tra la provincia di Imperia Genova, Savona e La Spezia, che coprono complessivamente 2.240 ettari.
Un aspetto centrale del PTR, la promozione dell'entroterra ligure, con interventi volti a contrastare lo spopolamento, incentivare l'insediamento di nuove attività, in particolare start-up innovative, attraverso la semplificazione delle procedure burocratiche e la tutela delle caratteristiche ambientali, parallelamente, il Piano Territoriale di Coordinamento paesaggistico integra le linee guida del PTR focalizzando sulla tutela e valorizzazione del paesaggio, questo Piano è articolato su tre livelli teorico al territoriale e puntuale epocale, fornendo indicazioni specifiche per l'adeguamento degli strumenti urbanistici comunali e per la gestione delle aree naturali e paesaggistiche. Il PTR, IPT CP, lavorano in sinergia per attuare le leggi, le strategie del Piano nazionale di ripresa e resilienza. PNRR.
Promuovendo la transizione del verde e lo sviluppo sostenibile della regione,
Sì della Liguria, il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento delle Liguria, lo strumento fondamentale per gestire e sviluppare il territorio in modo sostenibile, il PTC R con progettato per coordinare le politiche settoriali a livello regionale, integrando la pianificazione delle infrastrutture e dei sistemi con le esigenze di tutela ambientale e sviluppo economico questo piano si interfaccia strettamente con il Piano territoriale paesaggistico che regola le trasformazioni del territorio ligure, tenendo conto delle specificità locali e delle esigenze di sviluppo.
IPT, il Piano territoriale paesaggistico è stato approvato e adottato per la prima volta nel 1986 e approvato nel 90, fornisce indicazioni a vari livelli trilogo, territoriale, locale e puntuale, garantendo la coerenza con le normative ambientali e paesaggistiche, la coordinazione tra questi piani e il Piano delle infrastrutture, essenziale per garantire una pianificazione integrata che consideri la realizzazione di nuove opere e servizi in armonia con la salvaguardia del paesaggio e dell'ambiente, questo processo coinvolgere gli enti locali e altri soggetti interessati, assicurando una visione condivisa e partecipata dello sviluppo territoriale, l'efficienza. L'efficacia di questi piani dipende dalla loro corretta attuazione e dal continuo monitoraggio, con la possibilità di apportare correzioni e miglioramenti basati su valutazioni periodiche e sul coinvolgimento attivo della popolazione e delle istituzioni locali.
IPT RC della Liguria è uno strumento fondamentale per gestire e sviluppare il territorio in modo sostenibile.
Il PTPR e progettato per coordinare le politiche settoriali a livello regionale, integrando la pianificazione delle infrastrutture e dei servizi con le esigenze della tutela dell'ambiente, questo si interfaccia con il PTCP piano territoriale paesistico paesistico che regole del software, delle trasformazioni del territorio ligure.
La coordinazione tra questi due Piani è essenziale per garantire una pianificazione integrata che consideri la realizzazione di nuove opere e servizi, in armonia con la salvaguardia del paesaggio dell'ambiente questo processo coinvolge Enti locali e altri soggetti interessati, assicurando una visione condivisa e partecipativa dello sviluppo dei Rita territoriali.
L'efficacia di tutti questi clienti vento e dalla loro corretta attuazione e dal continuo monitoraggio, con la possibilità di apportare correzioni e miglioramenti basati su valutazioni periodiche, sul coinvolgimento attivo della popolazione e delle istituzioni locali, il Piano dei Servizi della Liguria e strettamente coordinato con il piano regionale territoriale per garantire uno sviluppo armonioso e sostenibile del territorio del territorio,
Questo coordinamento prevede che le infrastrutture, i servizi pubblici siano unificati in modo integrato con le politiche di uso del suolo e rigenerazione urbana,
Il piano infrastrutturale definisce le necessità dei servizi pubblici basandosi sui fabbisogni della popolazione, mentre il PTR stabilisce le linee guida per la distribuzione equilibrata delle risorse, evitando il consumo di nuovo suolo e promuovendo il recupero edilizio e la generazione urbana.
Nel Piano territoriale regionale della Liguria, diverse azioni sono state previste per l'area di Sarzana, volto a migliorare la qualità della vita dei residenti e promuovere lo sviluppo sostenibile.
Sono stati fatti alcune iniziative, i giardini di Caneva legislazioni, un parto parco botanico con oltre 15.000 specie di piante, questo progetto, cofinanziato da fondi statali, comunali e privato, mira a riqualificare delle aree urbane, liberare il fossato della Cittadella dalle strutture esistenti,
C'è anche il centro estivo assicura l'apertura di un centro estivo per la prima infanzia verso l'asilo nido, Tendola il servizio, operativo dal 1 luglio al 9 agosto, prevede agevolazioni economiche per le famiglie e l'inclusione dei bambini esterni nel caso di posti disponibili, poi c'è il Parco della crociata, l'affidamento in gestione del parco per cinque anni, con l'obiettivo di garantire la fruizione pubblica e la valorizzazione Ilaria. Il progetto include un chiosco, punto ristoro, e prevede l'estensione della durata delle concessioni per favorire la manutenzione e l'ammodernamento delle strutture. Queste azioni rientrano nella strategia del PTR per promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile del territorio, migliorando l'accessibilità ai servizi e valorizzando le risorse ambientali e culturali di Sarzana. Il piano dei servizi e delle infrastrutture di Sarzana prevede una serie di iniziative e interventi mirati a migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Attraverso lo sviluppo e la gestione di infrastrutture e servizi fondamentali. Questo piano è strettamente collegato con il Piano territoriale regionale e il Piano territoriale di coordinamento provinciale, garantendo un'integrazione corrente delle politiche territoriali e infrastrutturali a livello locale e regionale. Nettis, nel PSI di Sarzana sono inclusi vari progetti e servizi, servizi sociali, viene offerta una vasta gamma di servizi per sostenere le fasce più deboli della popolazione, tra questi troviamo il segretariato sociale, contributi per affitti, utenze, supporto per l'integrazione sociale, l'Emporio Solidale per il sostegno alimentare, sono previste anche altre misure specifiche per famiglie e Primori e i minori come assegni di maternità, esenzioni, Scolaris, PC e centri estivi ricreativi. L'assistenza per anziani e disabili include i servizi di assistenza domiciliare, educazione scolastica e domiciliare per disabili, nonché l'inserimento lavorativo socioassistenziale vengono fuori da che supporti per individuazioni delle rette in strutture residenziali per anziani e centri diurni.
Infrastrutture, infrastrutture di telecomunicazione il Comune ha approvato il piano delle antenne per la gestione e regolamentazione o sta approvando lo dovrà approvare prossimamente con degli impianti di telecomunicazioni, con l'obiettivo di minimizzare l'esposizione ai campi elettromagnetici elettromagnetici e garantire una pianificazione sostanziale e compatibile.
Sono in corso progetti di riqualificazione di aree specifiche, come Marinella, che includono la ristrutturazione di fisici e miglioramento delle infrastrutture di illuminazione pubblica. Questi interventi mirano a migliorare la vivibilità e la sicurezza delle zone residenziali. Questi piani e i servizi sono progettati per essere accessibili e trasparenti, con una forte enfasi sulla partecipazione attiva dei cittadini e sulla tutela sociale. La distribuzione di una guida ai servizi sociali facile, l'accesso delle persone alle risorse disponibili garantisce che ogni cittadino possa usufruire dei servizi necessari in maniera efficiente informato. Queste sono tutte iniziative, al pari degli investimenti realizzati dal Comune di Sarzana per le grandi opere, i quali una nuova scuola, i tanti interventi di messa in sicurezza del territorio, le nuove infrastrutture ed elaborati ha in corso di costruzione e la riqualificazione del ponte pedonale di tre quartieri di crociate, Battifollo e tanti altri volti a realizzare una nuova visione di Sarzana che superi l'immobilismo degli anni passati e soprattutto gli errori anche sul piano infrastrutturale.
Dobbiamo infatti ricordarci che le responsabilità dello sviluppo caotico confusionario illogico della variante Aurelia tutto a discapito della sicurezza dei pedoni, della mobilità dolce, dell'accessibilità dei disabili, del collocamento dei quartieri hanno un nome e un cognome ed è legata a voi e alla parte politica che rappresentate e che oggi chiede a noi di risolvere i problemi che avete creato e che non siete in grado di risolvere noi ci muoviamo in modo serio, atti alla mano, volendo finalmente risolvere con l'aiuto degli enti sovraordinati in una pianificazione di medio e lungo periodo, i problemi che voi ci avete crea grazie,
Grazie consigliere citati.
Chi vuole intervenire?
Nessuna quali intervenire.
Prego Consigliere Ricci.
Sigle due parole, cercando di stare dentro l'ordine del giorno.
Senza andare a divagare qua e là, allora il nostro ordine del giorno è un ordine del giorno che ha bozza alcune linee di lavoro, non ha la pretesa di fare un piano UPT e qualche cos'altro.
Ma solo di puntualizzare una questione aperta, che è quella della difficoltà e del disagio che tutti noi incontriamo ogni giorno nel muoverci nelle strade che stando dentro, ma soprattutto fuori l'area della città.
Tutto ciò si è sviluppato nel corso degli anni. Il problema del traffico affligge tutte le città piccole o grandi di tutt'Italia, e forse anche più in là, e non sappiamo bene e ora qui stare a vedere di chi sono le responsabilità di questo ingorgo automobilistico o incongruo ingorgo di trasporto merci su gomma è questione complessa che lasciamo completamente da parte. La questione è molto semplice. Noi voleva vogliamo stimolare la Giunta, uno perché consideri la questione. 2 perché si muova in con delle azioni, come dire, di coordinamento e di stimolo per gli altri Comuni che stanno nella nostra area, soprattutto nella Valle del Magra, e che prende l'iniziativa da questo punto di vista, perché al di là di quello che è scritto qui, altri sindaci parlano di un'inerzia impressionante, non tanto e solo dal Comune di Sarzana, ma su questo argomento si ha la sensazione che non non ci sia più riunioni in corso, non ci sia una strategia di lavoro, non ci siano nemmeno idee propedeutica al mettersi a lavorare insieme, questo è quello che noi vogliamo sottolineare. La questione ci sembra molto complessa da questo punto di vista una su una ultima annotazione.
È chiaro che dentro un piano della viabilità e della mobilità sostenibili per la nostra città potrebbe fare anche per i fatti suoi, secondo me, tanto per iniziare a mettere dei punti fermi su quello che vogliamo e come vogliamo muoverci nel nostro territorio, al di là dei della nuova legge urbanistica regionale.
Detto questo, nessuno lo impedisce, nessuno le impedisce di studiare questi argomenti, io mi volevo un attimo concentrarmi sulla questa delibera della Giunta comunale e 80 del 29 marzo 24, che è quella che prende in considerazione la proposta di Confindustria e di ANCE di La Spezia e dell'Autorità portuale per un protocollo di lavoro insieme,
Qui già noi abbiamo una bella questione, come dire politica, perché Confindustria spezzina.
Perché ANCE e perché l'Autorità portuale si pone questo problema e scavalca i Comuni e la Provincia e si mette a fare dei progetti per i fatti suoi, questa è la gravità politica della questione, perché loro sono portatori di interessi legittimi,
Per la per la carità e importanti dal punto di vista economico, ma fanno il loro interesse.
L'Autorità portuale vuole questo protocollo per una ragione molto semplice, lo descrive a un certo punto perché è interessata a potenziare il collegamento tra le aree retroportuali e la città e accelerare il trasporto dei container che arrivano e che partono tra l'area di Santo Stefano e l'area del porto perché se un giorno o l'altro ma come succede spesso, il raccordo autostradale si blocca e se si blocca in maniera seria e per ore e giorni per qualche ragione strana sono guai seri per tutti, quindi il loro sono interessati a questo non sono interessati alla mobilità in generale, ci mancherebbe, ANCE, è interessata a costruire e l'Associazione nazionale dei costruttori edili quindi questo è interessata a edificare.
Loro, infatti, dicono mettere in sicurezza nel protocollo la città capoluogo e il porto della Spezia e, più in generale, la comunità sociale in caso di interruzioni parziale e totale del raccordo La Spezia, Santo Stefano, e che prevedono tempi più o meno prolungati queste sono le questioni che a loro interessano,
Mi interessa ben poco tutta la nostra progettualità e alla mobilità sostenibile, gli interessa che i camion e i nomi i treni vadano veloci tra una zona e l'altra della città non interessa altro ANCE interessata perché se si vuole fare delle complanari e qui si dice che l'interesse per le complanari sia soprattutto nell'area spezzina ma anche fuori è chiaro, quindi ci sono degli interessi da questo punto di vista e Confindustria, ovviamente fa il suo mestiere.
E lo fanno giustamente il loro re ri re.
Il loro hanno scritto addirittura un protocollo e e fanno l'elenco dei Comuni che dovrebbero aderire. Io questa delibera non l'ho letta, non sono stato molto preciso nello spizzicare nell'albo pretorio, non magari la trovo, però ne ho lette altre di un altro Comune che ho qui e che aderisce e mi dispiace perché quel protocollo lì è un protocollo che dice cose semplici, queste e non dice chiaramente di come si fa mobilità alternativa nel nostro territorio. Io non sono di quelli che reputano che sia necessario rimettere asfalto sul sulla sul nostro territorio. Sono dell'idea che si debbano trovare strumenti alternativi per spostarsi nel nostro territorio. Uno della questione ferroviaria e questione della metropolitana che che faccia un cenno qui due è quello di tutte le alternative alla mobilità su gomma e su ferro,
Sulle quali noi abbiamo un piccolo intervento che quello della ciclovia tirrenica, ma non abbiamo niente altro nel nostro territorio. Io ritengo che il Comune di Sarzana, che è il Comune capofila, sempre in tutto nella Valle del Magra, prenda l'iniziativa e lavori con i Comuni limitrofi. Penso che ci stia no, perché a tutti interessa questo aspetto, quindi il nodo è politico e di come partire per fare questo, perché sappiamo con certezza che non c'è nulla di stabilito. C'è questo protocollo che ci viene portato e che se io dovessi votarlo non lo voterei, contrariamente a quanto hanno fatto altri amici di altri Comuni altri altre Giunte non lo farei perché secondo me è elimina quella che è la vera partecipazione e quello che è il consenso di tutti, non soltanto di chi è dedito alla produttività, giustamente deve farlo, ma dovrebbero esserci un salto ulteriore sulla mobilità. Ne abbiamo parlato anche prima con la questione delle colonnine. La mobilità oggi è l'aspetto centrale del futuro del pianeta, è ciò che inquina tutto eh, ma in e quindi è una questione etica che ci ha prende tutti, quindi qui non siamo fare troppa polemica, ma siamo a fare stimolare con alcune idee su come muoverci.
Questo è il nostro interesse e su questo penso che saremo disponibili a lavorare bene e per lungo tempo, nel senso che c'è tutta la consiliatura davanti, se ce ne viene data l'opportunità di portare idee, ovviamente grazie.
Grazie a lei.
Chi altri vuole assumere la parola intervenire?
Nessun altro.
Quindi posso procedere alla fase della dichiarazione di voto, quindi chiusa la discussione, invito i Consiglieri, o meglio i Capigruppo, ad esprimere il voto sulla mozione principale e su quella incidentale che sono state illustrate discussi poc'anzi.
Nessuno sulle dichiarazioni di voto.
Allora procediamo alla votazione, poniamo in votazione, pongo in votazione prima la proposta presentata, rimozione presentata dai Gruppi consiliari Partito Democratico e Sarzana protagonista, e che ha ad oggetto il il, gli adeguamenti degli interventi di adeguamento sulla strada statale 1 Aurelia strada statale 62 Cisa,
Chi si astiene?
Chi vota a favore?
La sì, la funzione principale 5 voti a favore, chi vota contrario, 9 voti contrari, con 9 voti contrari e 5 a favore, la mozione non è approvata, pongo ora in votazione, invece la mozione incidentale, quella che ha è stata presentata dai Gruppi.
Ecco che studio strategico delle infrastrutture provinciali e riqualificazione della variante strada statale 1 Aurelia strada statale 62 Cisa, presentata dai Gugu, dal consigliere Massimo Battaglia e dei Capi Gruppi di Fratelli d'Italia, Stefano Ceccanti, avanti, Sarzana Luca Spilamberto, i Serg e Francesco signor Giampietro il Capogruppo di Forza Italia chi si astiene,
Chi vota a favore?
9 voti a favore, chi vota contrario, 5 voti contrari, con 9 voti a favore, 5 contrari, la mozione è approvata.
Scusi.
Possiamo passare al l'ultimo dell'ultima pratica all'ordine del giorno trattasi della mozione che è stata e la proposta 52 è una proposta di mozione presentata dai Gruppi consiliari Partito Democratico e Sarzana protagonista ad oggetto, Sostegno alla proposta di legge regionale numero 171 aventi ad oggetto procedure e i tempi per l'assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per l'effetto della sentenza della Corte costituzionale numero 242 del 2019. Chi la illustra?
Consigliere Ricci a lei la parola le ricordo a 15 minuti.
Grazie, grazie, Presidente.
Dunque, io che stiamo per affrontare un tema estremamente legato alla nostra condizione umana.
Ciò che ci tocca nel profondo a ciò che è accaduto nelle nostre famiglie.
Che è accaduto a qualcuno che conosciamo ad amici.
A persone che ci sono vicine, quando non direttamente.
È diverso rispetto alle altre questioni più tecniche, il urbanistica e tutto il resto è qualcosa di profondo, è qualcosa che attiene alle nostre convinzioni religiose, attiene alle nostre convinzioni sul modo di vivere, attiene a quello che ognuno di noi pensa di se stesso e del proprio futuro e soprattutto quello che pensa di se stesso nel momento in cui gli possa accadere qualcosa di tanto grave da limitarne la sua capacità di movimento la sua possibilità di respirare.
La sua possibilità di alimentarsi, la sua possibilità di controllare i propri sfinteri per essere molto banali, ma non troppo controllare proprio quello che è il senso della propria vita, quello che è il significato della propria vita e quello che è la relazione tra se in quei momenti e gli altri coloro che ci stanno intorno, le conseguenze sugli altri, sui familiari e sugli amici e c'è ancora un aspetto riguarda le conseguenze che si hanno nel rapporto tra,
I curanti delle persone gravemente sofferenti, perché di questo stiamo parlando di persone gravemente sofferenti. Stiamo anche parlando di persone che vorrebbero porre il termine la propria vita, ma non riescono a farlo da soli. In altre condizioni, molte persone sofferenti riescono a togliersi la vita perché hanno capacità cognitive e motorie. Per farlo, quindi, c'era già una grande distinzione tra chi soffre può far da solo e chi soffre non può farlo da solo, ma avrebbe la lucidità mentale per poterlo decidere e per poterlo comunicare e per poterlo realizzare di questo stiamo parlando quindi di qualcosa che esula dalla nostra routine e anche dalle nostre polemiche. A volte, di fronte a questo, davvero come dire trascurabili. Ebbene io, nel 2003 ho visto un film che mi ha colpito molto si chiama le invasioni barbariche,
È un film di Denys Arcand, film canadese, uscito nel dicembre del 2003 nel nostro Paese, che io ovviamente visto e racconta la storia di un uomo malato terminale, ma lucido.
Un uomo di poco più di 50 anni.
Il quale gravemente ammalato la diagnosi e la sua storia, e ad un certo punto ha la necessità di ricongiungersi con il figlio che dal Canada vive a Londra, dove si occupa di finanza.
Il figlio torna e c'è tutto un ra, ricostruire un rapporto nella fase terminale della vita, il desiderio dell'incontro tra queste persone che sono separate nel momento cruciale, in un momento cruciale in cui una componente della della famiglia sta per andarsene e un altro torna giovane per poter fare dare aiuto e ricostruire la loro relazione.
Il film è drammatico, ma anche simpatico, perché tutto questo è organizzato per dare senso profondo a quella parte finale della vita mediante una celebrazione, la celebrazione è quella secondo la quale padre e figlio concordano di ri unire tutti gli amici nella casa del padre e di riunire anche tutte le amanti del padre per carità una storia comune.
Più donne nella sua vita,
Stanno tutti insieme fino alla morte del padre.
La parte che colpiva e questa.
Il padre va a morte perché il figlio?
Lo aiuta e lo aiuta, ricordandosi che lo può fare tramite un'amica che in giovane età faceva uso di droghe,
La giovane amica viene contattata gli procura, l'eroina con la quale padre e figlio a dosi crescenti il figlio e niente al padre e in un clima.
In un clima di in un'atmosfera gioiosa.
Priva di sofferenza da parte del padre e con gli amici compagni della vita, va a morte, muore in maniera delicata, semplice, senza sofferenza, e muore nel letto di casa sua questo è il film che mi piaceva di raccontarvi, se volete ancora in circolazione non è doloroso ma pone al centro dell'attenzione questi temi di natura etica certamente in Canada a quel tempo non si poteva produrre provocare la morte a nessuno in maniera legale come nel nostro Paese.
Il problema della darsi, la morte nella fase finale della vita, quando si è in situazioni molto difficili, viene posto da Hans Jonas nel 1985, quando parla in un volume di tecniche mediche evolute che procrastina no a fine dell'esistenza.
E virgola si parla del diritto a morire,
Il libro è stato tradotto Nels 97 nel nostro Paese, quindi, la storia ha una storia molto antica, questo problema come si pone questo problema si pone perché?
Cosa succede succede che nel corso degli anni le tecniche mediche e le macchine che si possono collegare al corpo fanno sì che la vita si possa prolungare oltremodo. Si parla anche di accanimento terapeutico. Questo è un dato nuovo nella medicina, perché nel 1930, quando si mette appunto il codice Rocco e cioè l'articolo 580 del codice penale, questi elementi di natura tecnica non erano ancora presenti. Lì si moriva tout court non c'era prolungamento della vita, se una persona arriva una neoplasia o se c'era un incidente moriva facilmente e quindi le situazioni che si sono modificate molto nel tempo. Le situazioni tecniche si sono modificate nel tempo da due punti di vista, uno perché si prolunga in maniera estrema la esistenza con macchine, il cosiddetto sostegno vitale.
Facendo respirare, facendo alibi, alimentando le persone, dando liquidi e controllando tutto il resto,
Questo è quello che è accaduto fino ad oggi.
L'articolo 580 del codice penale che si occupa dell'induzione e della facilitazione del suicidio e delle pene che sono legate a questo, a questo comportamento di una terza persona verso chi è gravemente ammalato.
È andato negli anni a cozzare contro quella che sono gli articoli 2 13 e 32 della Costituzione, che è del 47. Come tutti sapete, quindi, noi abbiamo un articolo che basa su principi in cui il suicidio era moralmente, come dire, moralmente giudicabile in senso negativo e dove si concepiva il suicidio è la morte data a se stessi come qualcosa in cui la persona si sottrae alla collettività, si sottrae alla collettività e sottrae anche lavoro e produttività. Eravamo in un mondo in cui la persona aveva un valore minore rispetto a quello che è stato dato nel corso degli anni. Quindi, cosa succede? Succede che, ad un certo punto.
Nel 2014, famoso dj Fabo, vengo a un incidente stradale e gli succede una cosa terribile.
Non ha più la possibilità di vedere cecità e tetraparesi, per cui ad un certo punto deve essere aiutato a vivere, ma è lucido mentalmente molto lucido.
E ad un certo punto, nel 2000 del 2017, chiede aiuto a Marco Cappato dell'Associazione Coscioni, che lo porta in Svizzera, dove è autorizzato il la morte assistita da parte di professionisti.
E quindi il dj Fabo, lì cosa fa fa una cosa molto particolare, cioè i medici della struttura dove lui viene portato alla clinica Dignitas, fai ah, scrive il consenso con metodi diversi rispetto a quelli tradizionali dello scrivere detta in qualche modo il consenso alla produrre al farsi produrre la morte, i medici della struttura mettono insieme l'apparato per farlo e lui attraverso la bocca si induce la morte, quindi questo è il suicidio assistito, lo dico in maniera semplice, ma è questo,
Una persona lucida.
Che dà il consenso che ha una struttura sanitaria che si occupa di lui e che professionalmente in grado di produrli la morte.
Facendosi che lui stesso riesca a iniettarsi farmaci per farlo, capite che questo è un elemento di novità importante è che alla fine, per farla più breve, la situazione dal punto di vista giuridico è molto più complessa. I Verdi investe l'ambito del diritto costituzionale e diritto penale vi ho già detto che l'articolo 580 del codice penale entra in contraddizione con gli articoli 2 e 13 e 32 della della Costituzione e chi lo sancisce? Questo lasciamo stare, cosa succede a Milano in quel periodo, ma arriviamo a due a due questioni fondamentali legate che ineriscono alla Corte costituzionale la prima e l'ordinanza 207 del 2018, dove sostanzialmente si pone in evidenza la contraddizione tra la Costituzione in quegli articoli che vi ho detto che sono sostanzialmente la libertà dell'individuo.
Le libertà fondamentali, la libertà autodeterminarsi delle libertà ad una vita dignitosa. Questo è il punto quindi già e quindi si crea un vulnus di natura costituzionale che viene evidenziato nella ordinanza del 2000 del 2000. Nell'ordinanza della Corte dei due c'è la 207 del 2018. La Corte nel 2018 evidenzia questi aspetti, ma evidenzia anche il fatto che.
Non abbiamo a quel momento situazioni per le quali la regolamentazione del suicidio assistito possano essere, come dire, adottate, per cui interviene una seconda.
Una seconda e in questo caso, sentenza che è quella la 2 4 2 a cui fa riferimento la norma, la proposta di legge regionale del 2019, dove dice cose più precise nella prima dice anche.
Guardate parlamentari, uomini della politica, fate una legge per colmare il divario, il vulnus tra l'articolo 580 e la Costituzione loro non lo fanno e gli da tempo, 11 mesi, è un fatto molto particolare,
Allora, cosa fa nella seconda, nella sentenza definisce di più tutta la struttura dell'operazione e quindi il fatto che uno la persona che aiuta qualcun altro nonché lo induce, ma che insomma lo ascolta e lavora perché il suicidio assistito si possa realizzare, non è punibile e soprattutto dice altre due cose che bisogna definire. Quali sono le condizioni per le quali si ha diritto alla morte, al suicidio, assistito che sono quelli che ho cercato di dirvi,
1 1, che ci sia una patologia grave, irreversibile, una neuropatia degenerativa, una neoplasia doversi, sa che non c'è trattamento.
E chissà quale altre cose non vi sto a tediare. No, che ci sia questo che la persona sia sofferente e che abbia sofferenze fisiche e psichiche così profonde, da alterarne la dignità personale, da alterarne la dignità personale. La parte ulteriore è che questa persona sia lucida e quindi possa in qualche modo dare il consenso per fare questo dice anche altre due cose. Uno, quindi che ci sia un apparato che certifica questo stato perché altrimenti ci potrebbero, in caso in cui si cancella l'articolo abusi.
Chiunque potrebbe indurre, per qualche ragione al suicidio, qualcun altro. Non parliamo di persone con disturbi psichici, insomma, cose di questo genere, quindi questo è qualcosa che deve essere, che doveva essere colmato.
La quindi la sentenza 2 4 2 del 2019 si occupa di questi aspetti e si occupa anche della non punibilità dei coloro che facilitano il caso di Cappato, ma anche dei medici che operano in questa direzione, dice quindi che ci deve essere un Comitato tecnico territoriale perché certifichi lo Stato e che ci siano anche i supporti sanitari per fare questa operazione per cui dà un'indicazione anche di ordine operativo e di ordine procedurale e dice,
Al legislatore tutto questo verrà a cadere quando voi vi darete una mossa e farete lo dice così, ovviamente, e farete una legge che riempie il vuoto legato al vulnus tra il codice penale in quell'articolo e altri e il le leggi, la, gli articoli che riguardano la costituzione nel frattempo viene ci sono molte altre questioni aperte, ma non voglio tediarvi nel frattempo noi abbiamo una legge che è quella che norma il consenso informato e si occupa della dichiarazione anticipata della terapia. È una legge che è praticamente del da 219 del 2017, che già stabilisce che chi non vuole essere curato, chi non vuole sottoporsi al prolungamento lo può fare. Nessuno è perseguibile, ma lo può fare in che modo lo può fare interrompendola? Ventilazione, l'alimentazione e l'idratazione con delle conseguenze, e li abbiamo visti perché alcune sentenze ci sono terribili dal parte dell'individuo che si sottopone a questo, tant'è che aggiunge dovete la legge, supportarlo con le cure palliative e con una terapia per il dolore. Bene, vengo vado in fondo ed è a un certo punto la le. Le leggi non escono e allora l'Associazione Luca Coscioni dice alle Regioni, fate, voi e le Regioni si muovono. Per questo siamo qui a chiedere il consenso su questa mozione perché si faccia presto, perché la norma regionale, la legge regionale colmi il vuoto su quelle cose che ho detto, il Comitato che decide le procedure, i medici, i quali sono che ci sia professionalità e i luoghi e che sia gratuito questo sì, ma quindi rimanda la Associazione Luca Coscioni co liberi subito alle norme regionali che per l'articolo 217 della Costituzione. Secondo, molti sono norme concorrenti sulle quali si tratta di terapie e trattamenti per cui la Regione può legiferare. Qui si apre un dibattito, ma non ho tempo tra le Regioni e fra l'Avvocatura dello Stato perché dibattono intanto le persone soffrono, ci sono migliaia di persone che hanno richiesto al 513 persone. Vogliono andare ancora in Svizzera perché noi non riusciamo, intanto occorrono anni perché le aziende, se chiudo perché le aziende sanitarie si muovano 2 3 anni, abbiamo esperienze di questo. E questo nella sofferenza che ho cercato di da dirvi nell'introduzione di questa di questo, di tutto questo che di cui stiamo quindi noi abbiamo una proposta di legge include Julia quasi trasversale fra i partiti e vorremmo che questo Consiglio comunale, se facesse pressione su quello sulla Regione Liguria per calendarizzare la legge per aggiustarla, ovviamente quella della proposta sono in corso. Le audizioni in Commissione non è bloccato.
E tutto il percorso scusate e chiudo grazie.
Chi vuole intervenire?
Interviene il Sindaco prima.
Grazie Presidente.
Questa mozione ci pone, come giustamente illustrava il consigliere Ricci, di fronte a un tema non politico.
Squisitamente etico,
Fortemente personale, la risposta e le posizioni di ognuno di noi non possono che attingere al profondo della nostra coscienza le nostre convinzioni più intime,
E non possiamo quindi che dare una una risposta personale che affronti che affondi le nostre più più profonde convinzioni.
Io ho apprezzato la sua illustrazione, anche la sua ricostruzione giuridica, che sarebbe forse è ancora più complessa e anche molto noiosa, e quindi, pur essendo una giurista, non toccherò minimamente quei quei temi, vorrei, prima di illustrarvi le mie convinzioni personali, fare una breve ma secondo me estremamente importante premessa perché nessuno di noi incorra in quello che potrebbe essere un errore fatale.
E e cioè credere che la felicità sia una formula matematica per cui se si è sani, se si è belli, se si arricchisse felici e se invece si ammalati si hanno delle limitazioni, una malattia invalidante, anche esito infausto sia tristi e si vuole smettere di vivere,
Questo io lo posso testimoniare personalmente e ho visto a persone con malattie terribili, con limitazioni indescrivibili, raggiungere al le vetture di felicità.
Che non avevo mai raggiunto io nella mia vita, con tutta la fortuna dal punto di vista della salute che mi ha che mi ha toccato, e quindi io ritengo sia importante sottolineare questo e sottolineare che, nonostante le fragilità, i problemi e le limitazioni una vita può essere piena di gioia e spesso proprio là dove vi sono le più dure difficoltà quella gioia e quella dignità viene raggiunta e a volte quando tutto va bene, invece non è così.
Fatta questa premessa.
La mia personale convinzione è che chi è affetto da una patologia gravissima, irreversibile ad esito infausto ed è sottoposto a una sofferenza intollerabile e insopportabile e lucidamente consapevolmente, decide di sospendere quel trattamento sanitario attraverso il quale soltanto.
Viene tenuto in vita, debba avere tempi certi di risposta di fronte alla richiesta di sospendere quei trattamenti vitali.
Attraverso la Commissione e il Comitato Etico l'organo che la Corte costituzionale ha individuato come preposto a Vallan a valutare la sussistenza di quei quattro.
Requisiti che costituiscono appunto il presupposto di un vero e proprio diritto alla sospensione.
Di questo, di questi trattamenti.
E interpreto in questo senso la proposta di legge che l'associazione Luca Coscioni ha avanzato in attraverso gruppi consiliari o consiglieri regionali in varie regioni, varie regioni d'Italia, tra cui appunto la Regione Liguria, certezza dei tempi di risposta da parte di commissioni e comitati etici nella valutazione della sussistenza di quelli che poi,
Come diceva anche il Consigliere Ricci sono i presupposti individuati dalla Corte costituzionale con la sentenza 242 del 2019 ed è qualcosa di doveroso nel rispetto della dignità del malato e del morente,
Mi risulta che questa proposta di legge sia peraltro oggetto di un iter procedimentale presso appunto Regione Liguria, che sia stata che gli iter procedimentale sia stato avviato, che siano in atto i lavori della Commissione Salute e Sicurezza sociale, ci sono già state alcune audizioni e mi risulta anche che e i molti, al di là di ogni appartenenza politica si siano già espressi in senso favorevole.
È?
Ritengo davvero che tutelare e dare supporto, comunque alla tutela della libera e consapevole scelta di sospendere ciò che è divenuto, perché parliamo di trattamenti sanitari che sono stati messi in atto dal malato e quindi che probabilmente sono divenuti intollerabili e quindi alla fine si traducono in un accanimento terapeutico rispetto a una condizione di sofferenza intollerabile sia una misura di civiltà e quindi la proposta troverà il mio sostegno favorevole grazie.
Grazie, chi altri vuole intervenire?
Prego Consigliere.
Dunque, come ha già detto bene il Consigliere Ricci e.
La stessa Sindaca, stiamo oggi discutendo di un di un argomento che va al di là delle diverse e necessarie posizioni ideologiche della maggioranza e della minoranza, e quindi noi auspichiamo che ci sia un voto unanime su questa, su questa mozione, perché la Giunta e la Sindaca si possano fare parte proponente verso il Presidente del Consiglio regionale della Regione Liguria, perché questa proposta di legge possa essere discussa ed approvata nel più breve tempo possibile.
È vero che questi argomenti, che riguardano il il il fine vita, sono argomenti che interessano la coscienza di ognuno di noi e quindi ognuno di noi si pone nei confronti di questa problematica con il proprio bagaglio di formazione culturale, etico, religioso, quindi ognuno di noi ha la propria più intima risposta.
Credo però che, di fronte a queste situazioni, a questi argomenti, come già in precedenza avvenuto per quanto riguarda la legge sul divorzio o ancora di più con la legge sull'aborto, lo Stato debba comunque al di là ripeto, di ogni convinzione personale di ciascuno di noi, garantire a tutti, in presenza di determinate condizioni, la possibilità di decidere liberamente e secondo la propria coscienza, avendone ancora la capacità. In quale modo porre fine a sofferenze indicibili in una situazione di malattia fisica o psichica irrimediabile, quindi ad una situazione nei confronti della quale non c'è più nessuna possibilità di miglioramento di guarigione?
La Sindaca faceva riferimento alla sospensione delle, diciamo, delle dei supporti che mantengono in vita una persona, faccio riferimento, ad esempio, all'idratazione o alla alimentazione artificiale, ma la proposta di legge che è in discussione in in Regione Liguria è una proposta di legge che va oltre è un qualche cosa di diverso rispetto alla sospensione per la quale peraltro esiste già la legge 217 del 2019 quella sul consenso informato e sulla appunto possibilità di sospensione del trattamento. Qui si va oltre e si dà la possibilità di.
Ottenere il suicidio medicalmente assistito, cioè, da una parte il soggetto, decide di sospendere dall'altra fa un qualche cosa di più, cioè chiede di porre fine in maniera più rapida, maggiormente indolore alla alla propria esistenza.
E la proposta di legge della della Regione Liguria.
In sostanza, a questo aggancio con principi fondamentali della nostra della nostra Costituzione.
Abbiamo assistito e assistiamo a grossi dibattiti da un punto di vista del diritto costituzionale sulla possibilità o meno da parte delle regioni di venire a colmare il vuoto normativo lasciato dalla sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato parzialmente incostituzionale l'articolo 580 del codice di del codice penale laddove appunto non consente la possibilità di aiutare, in presenza di determinate condizioni previste dalla dalla dalla Corte costituzionale stessa, la possibilità di aiutare una persona a porre fine alla alla propria vita. Ecco, io credo che nel vuoto legislativo che si è venuto a creare in seguito alla sentenza della Corte costituzionale, le Regioni possano e debbano intervenire, perché questo è un segno di civiltà e un segno di rispetto nei confronti di quelli che sono i diritti fondamentali della persona umana.
Primo fra tutti il diritto e la libertà alla autodeterminazione in materia di scelte sanitarie, e questo la Regione lo può fare, lo può fare per due ordini di motivi. Esistono nel nostro ordinamento dei principi che disciplinano.
Il, il rapporto tra i vari poteri dello Stato e esistono dei principi che consentono, in presenza di determinate condizioni, alla Regione, di intervenire laddove si presenta il vuoto normativo. Quindi, laddove il Parlamento non intervenga ed è il principio della cosiddetta cedevolezza invertita, ma soprattutto la Regione può intervenire in base, come ricordava prima il consigliere Ricci, all'articolo 117, terzo comma, della nostra Costituzione, che attribuisce alla Regione una competenza concorrente in materia di tutela della salute. Quindi è proprio in base a questo principio costituzionale che le Regioni possono disciplinare una materia così delicata come quella appunto, del del fine vita, laddove il Parlamento, ad oggi non sia ancora intervenuto. Credo quindi che da parte del nostro Consiglio comunale, spero all'unanimità debba arrivare alla Regione questo monito per approvare in tempi il più rapido possibile una Regione, una legge che, ripeto, è un segno di civiltà. È chiaro che poi ognuno di noi si porrà nei confronti di questo di questo tema rispondendo alla propria coscienza, ma è bene che lo Stato in questo caso la Regione possa comunque garantire tempi rapidi, procedure certe nel rispetto di quelle che sono le indicazioni fornite dalla Corte costituzionale e soprattutto, possa garantire che ci sia che non ci sia una disparità di trattamento tra tutti coloro che decidono di accedere purtroppo al suicidio medicalmente assistito. Grazie grazie a lei interverrà io quindi chiedo al Consigliere e Vicepresidente sarà Gianpietro di prendermi il tempo.
Come è stato detto negli interventi che mi hanno preceduta, la questione è delicata, complessa, molto complessa e profondamente intima, la legge sulla morte volontaria, medicalmente assistita, certamente necessita di un approfondito e articolato confronto democratico.
Un rispetto ad una materia che tratta il bene più alto e più prezioso che abbiamo, cioè il diritto alla vita.
Ma, allo stesso tempo, interroga quella che è la coscienza della comunità, della società, di una Nazione, di noi tutti, nel nostro intimo e come collettività, per questo io credo che debba essere trattata con un equilibrio, con un approfondimento umanità e un rispetto e soprattutto come abbiamo detto anche le i consiglieri che mi hanno preceduta.
Sicuramente responsabili della sofferenza, ma responsabile anche dei principi che ciascuno di noi ha nel proprio intimo. Non si esclude, o meglio, personalmente io non escludo che sia praticabile una medicazione e soprattutto assistite e quindi attraverso una mediazione giuridica che consenta l'assistenza di fine vita nelle condizioni che sono state precisate nella sentenza della Corte costituzionale. La sentenza 242 del 2019, una sentenza che ho letto in modo piuttosto approfondito e che per le che ho seguito diciamo nei vari commenti che, come ha detto anche la consigliera Ambrogetti e il Sindaco è comunque di vasi diversiva e anche a dei giudizi attrezza dei giudizi che sono tra loro contrapposti per delle ragioni di carattere giuridico, etico e quant'altro ora la sentenza in realtà dice che quando la persona parla di un caso specifico, cioè quando la persona deve essere tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetta da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche e psicologiche intollerabili, ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli. E questa sentenza regola quindi disciplina un caso specifico che a cui faceva anche riferimento il consigliere Ricci, ora.
Al di là di questi aspetti, quindi, e che io vi invito a ricordare e che poi dirò le ragioni per cui non trovo le Regioni, a mio giudizio non hanno competenza, non è solo un mio giudizio, ovviamente illustri costituzionalisti si sono espressi in questo senso, non hanno competenza sui diritti civili ma soltanto sulle cure palliative e sull'assistenza e l'accompagnamento del malato e dei loro familiari, che ovviamente vengono in tutto questo anche coinvolti al termine della vita. Vorrei ricordare ed è testuale un la motivazione con cui la Corte costituzionale, con una sentenza di poco precedente a questa la sentenza 262 del 2016.
Con riferimento proprio all' articolo 17, comma 2, a cui è stato fatto riferimento della Costituzione. Ha così dichiarato leggo testualmente, data la sua incidenza su aspetti essenziali della identità e della integrità della persona, una normativa in tema di disposizioni, i volontà relativo ai trattamenti sanitari nella fase terminale della vita necessita di uniformità di trattamento sul territorio nazionale per ragioni imperative di uguaglianza ratio, ultima della riserva allo Stato, alla competenza legislativa.
In sintesi, e questo mi trova assolutamente concorde. La legge sul fine vita non sono di competenza delle Regioni, sono al Parlamento. Il Parlamento ha la potestà di legiferare in questo senso? Su questo aspetto investito della questione è intervenuto anche l' Avvocatura dello Stato recentemente 16/11/2023, affermando che una legge regionale sul suicidio assistito è incostituzionale, in quanto il Consiglio regionale è incompetente sul tema. Ci sono state anche delle pronunce in tal senso, però la mozione di oggi in discussione vorrei anche osservare i presentatori indicano nella parte iniziale, quindi, quale organo deputato, proprio nella sua pagina 2 dicono organo deputato alla materia, salvo proprio lo Stato,
È proprio scritto. L' organo deputato è lo Stato inspiegabilmente poi chiedono e quindi propongono un impegno a sostenere la proposta di legge regionale. 171 e qui mi consentite una brevissima digressione che però è relativa, cioè il personale sanitario è già tenuto a rispettare. Lo ha detto insomma i Consiglieri Ricci però poi forse.
Magari mi sono persa. Io non è stato abbastanza chiaro in questo punto. Il personale sanitario già oggi è tenuto a rispettare doverosamente, direi, la volontà espressa al rifiuto, alle terapie e attraverso quelle che il consenso informato è già legge. Il testamento biologico che ciascuno di noi può fare e rivolgendo nelle sedi competenti. L' accanimento terapeutico a cui ha fatto riferimento non è oggetto di di questa proposta di legge. 171 perché, come diceva il Consigliere Ambrogetti, è già un è stata istituzionalizzato con la legge che la legge 219 del 2016, qui si tratta quindi di altro. La proposta di legge regionale, quindi disattende, a mio giudizio i vincoli posti dalla Consulta con la normativa, ma non la normativa, accusati quella decisione, la decisione 242 del 2019 e vado brevissimamente ad illustrarli ad una prima disamina, infatti costituita da 4 articoli neppure indica all' articolo 2, dove fa riferimento ai requisiti quelli che sono i presupposti che per la Corte costituzionale sono può presupposti imprescindibili. In questo caso vengono visti come punto A B C D non vi è in nessuna parte è scritto che questi presupposti debbono sussistere contestualmente, quindi successivamente poi ai ha indicato la stessa Corte costituzionale. Questo un confine invalicabile dice lei, così come vengono totalmente dica dimenticate quello che la Corte ha addirittura definito un prerequisito. Le cure palliative non viene traccia sull' organo, poi che dovrà essere deputato anche qui. In realtà ci sono dei contrasti ora consentire che una Regione si arroghi il diritto di decidere sulla questione del fine vita non solo, a mio giudizio, viola le competenze dello Stato in materia, ma contrasta anche con il principio di uguaglianza e quello sulla pari trattamento e pari livelli di prestazione essenziali che sono previste dall' articolo 3 e dell' articolo 117 della nostra Costituzione. Ciò come detto, non voglio assolutamente che venga vista e letta come una volontà di non perseguire quello che è un interesse che mi trova anche sotto determinati aspetti. condivido e che trovo condivisibile è assolutamente. Ritengo che però vi siano dei presupposti che siano quelli che ha dato la Corte costituzionale nel rappresentare proprio questo tipo di principi, ma che invece la legge regionale che noi oggi andiamo a sollecitare, a mio giudizio non presenta grazie.
Prego, consigliere Spilamberto, grazie Presidente.
Il mio sarà un intervento un po' particolare, nel senso che oggi voglio scindere lo SPI Lamberti politico e dello Spi Lamberti uomo, allora, premesso che io sono cristiano cattolico, ma appoggio totalmente questo questo tipo di iniziativa, diciamo che il mio conflitto era più spirituale che politico nel senso che,
Essendo appunto un credente, potevo trovare una cosa che potesse contrapporsi appunto a questa, a questa mia particolarità.
Ho trovato nella Bibbia qualcosa che, ma diciamo, ma supportato questa mia coscienza personale.
Positiva in questa, in questa cosa, capitolo 30 per sito, 17 del Siracide meglio la morte con una vita amara meglio il riposo eterno che è una malattia cronica,
Aggiungo che un credente in Dio sa che la morte non è alla fine, lo sfera lo crede e lo sa, e quindi avendo appunto trovato questo supporto di tipo spirituale, io parlo a nome del mio gruppo.
Accolgo favorevolmente questo tipo di mozione e voteremo a favore, appunto, a questo tipo di iniziativa, grazie mille,
Grazie.
Possiamo quindi procedere con le dichiarazioni di voto lascia.
Dichiarazioni di voto, intervento, intervento okay, anch'io mi dichiaro come cattolico cristiano cattolico, però, a differenza del collega che mi ha preceduto, ritengo che la vita è un dono, un dono che abbiamo, non abbiamo deciso noi che abbiamo ricevuto,
Abbiamo il diritto a una vita dignitosa, quindi sono pienamente concorde, sul cioè contrario.
Cioè, concorde a non accettare l'accanimento terapeutico.
Però.
Non può esistere un diritto a morire.
E lo ritengo contro natura, la morte va accettata, va accolta, ma non può essere somministrata,
Va sempre privilegiato il diritto alla cura, alla cura per tutti, affinché i più deboli, in particolare gli anziani, i malati non siano mai considerati degli scarti.
La vera compassione umana non consiste nel provocare la morte, ma nell'accogliere il malato, non so se nel sostenerlo.
Offrendo affetti, affetto e mezzi per alleviare le sofferenze, ora qui, come giustamente detto prima, stiamo parlando del suicidio assistito.
Eh, no, non me la sento di votare a favore.
Per quello che ho detto ora e perché non ritengo che sia una competenza regionale, deve essere.
È un argomento che deve riguardare l'intera Nazione, non può essere che la Liguria si comporta in una maniera la Toscana in un'altra o una Giunta in una maniera e quindi niente il mio voto personale, la mia convinzione l'ho appena detta.
Grazie.
Grazie.
Qualcun altro?
Si vuole procedere con le dichiarazioni di voto, ricordo appunto visto come è stato anticipato e che sono convinta, si tratta di una questione assolutamente personale ricordo a termini di Regolamento che il Capogruppo, che eventualmente facesse la dichiarazione del proprio gruppo oppure a titolo personale laddove i Consiglieri dello stesso gruppo a un voto diverso ovviamente farà la dichiarazione e si esprimeranno in tal senso,
Le dichiarazioni di voto prego.
Associandomi alle parole che ha detto il nostro Presidente del Consiglio, il nostro voto, il nostro voto sarà sfavorevole alla mozione presentata, grazie.
E nessuna, ah, prego, Consigliere Ambrogetti.
Dunque, chiaramente il nostro Gruppo voterà a favore della della nostra mozione volevo brevemente replicare al al consigliere Battaglia, come abbiamo detto all'inizio e come è stato sottolineato da tutti, questi sono argomenti strettamente personali e l'opinione di ognuno di noi è un'opinione che deve essere assolutamente accettata, quello però che a mio parere deve essere sottolineato è che, al di là di quelle che sono le proprie convinzioni personali di ciascuno di noi, uno Stato laico, uno Stato democratico deve comunque garantire a chi vuole accedere a determinati trattamenti la possibilità di farlo per evitare discriminazioni, per evitare che chi è ricco possa andare in Svizzera e cercare di cioè e porre fine alla propria esistenza di sofferenza e chi invece non ha questa possibilità debba stare a soffrire fino all'ultimo giorno della propria vita perché possono essere d'accordo con lei sul fatto che la vita per ognuno di noi è un dono, però non trovo giusto in un ordinamento democratico che lo Stato,
Non garantisca a chi non la pensa come noi di potere agire in maniera diversa. È un po' il solito argomento, come dicevo prima, il solito dibattito che si è aperto anni fa e che poi ha portato alla legge sul divorzio e ancora di più alla legge sull'aborto. Ognuno di noi ha le proprie convinzioni. Ognuno di noi è libero di pensarla come crede nei confronti del del divorzio nei confronti dell'aborto, ma lo Stato deve garantire a chi la pensa diversamente a chi intende divorziare, a chi intende portare a termine, cioè portare a termine scusate, interrompere la propria gravidanza di poterlo fare così in questo in questo settore, in questo ambito così delicato che è quello del del fine vita e che interessa ciascuno di noi per quanto riguarda le competenze.
Chiaramente non siamo qui e non siamo alla Corte costituzionale. Sono già state sollevate delle questioni dei conflitti di attribuzione. Ad esempio, il Governo ha impugnato una delibera della Regione Emilia Romagna, ma peraltro lì, non per un conflitto di attribuzione, ma perché la Regione Emilia Romagna non è intervenuta con una legge, bensì con una delibera di Giunta, quindi non è stato portato in discussione all'Assemblea della regionale.
Ritengo però che ci sia da parte della Regione la possibilità di di farlo, perché ce lo perché lo consente il terzo comma dell'articolo 117, che parla di competenza concorrente con la Regione in materia di tutela della salute. Quindi sancito il principio derivante dalla sentenza della Corte costituzionale. Credo che l'intervento della Regione Liguria in generale, delle regioni sia costituzionalmente possibile di fronte oltretutto ad un'inerzia sollecitata già tre volte da parte della della Corte costituzionale e il Parlamento ancora non interviene. In assenza di questo. Credo che sia un segno di civiltà l'intervento da parte delle Regioni, poi ognuno di noi è chiaramente libero di pensarla come crede e risponderà solo alla propria coscienza. Ma ci deve essere uno Stato che, oppure, come in questo caso, le regioni che possano garantire una parità di trattamento per tutti i cittadini. Quindi noi voteremo a favore. Grazie.
Chi altri?
Se nessun altro vuole intervenire, procederemo con la dichiarazioni con la votazione si pone quindi in votazione la proposta di mozione presentata dalle ai Gruppi consiliari Partito Democratico e Sarzana protagonista ad oggetto Sostegno alla proposta di legge regionale numero 171 avente ad oggetto procedure i tempi per l'assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per l'effetto della sentenza della Corte costituzionale numero 242 del 2019. Chi si astiene,
Chi vota a favore?
11 a favore, chi vota contrario?
3.
Con 11 voti a favore, 11 voti a favore, 3 contrari, la proposta di mozione è approvata.
Non essendovi nessun altro argomento da decidere e dichiaro chiusa l'odierna seduta e auguro a voi tutti buona serata, grazie, ringrazio il Segretario per l'intervento,