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Speaker : spk1
Di prendere posto.
Sono presenti.
In sala, oltre al sottoscritto, i Consiglieri occhi Amico Bulbi costa Daffadà dal fiume, Evangelisti, Facci, Mastacchi, Piccinini, Pigoni e Rontini Zamboni, inizio con l'appello per chi ci segue da remoto.
Rossi Nadia.
Delle carrozze, credo che sia in autostrada.
Collega, se ci sente, magari mandi un messaggio nella chat, perché non li vedo che non riesce ad attivare il.
Qualcun altro ha scritto in chat che è presente la Montalti ci ha scritto in chat.
Quindi chiediamo alla.
Tosti di fare altrettanto.
Castaldini, Valentina, è collegata.
No.
Delmonte Gabriele, il collegato no,
Fabbri Marco dovrebbe essere collegata, vero?
Chi ha scritto Fabio.
Fabbri, presente.
Buongiorno?
Quindi Rossi, anche Liverani.
Pelloni presente chi altro abbiamo in chat?
Nessun altro. allora prosieguo Gibertoni, il collega colleghi silenzio scusate, colleghi,
Gibertoni, collegata o no.
Liverani ci ha detto che il presente Marchetti, Daniele, si è collegato.
No.
Poi abbiamo Pompignoli è collegato,
No Rainieri è collegato no, Tagliaferri, collegato.
Tagliaferri, Giancarlo presente in chat, quindi pro proviamo a vedere chi dei collegati.
No di chi non era collegato, se si è collegato Castaldini non si è collegata vero.
Del monte, no, Gibertoni, no Marchetti, Daniele no.
Pompignoli, no e Rainieri no, comunque il numero legale ce l'abbiamo, possiamo iniziare i lavori dell'Aula.
Informativa della Vicepresidente e Assessore alla transizione ecologica e contrasto al cambiamento climatico e ambiente e difesa del suolo e della costa protezione civile Irene Priolo.
Se ci presenta il, gli obiettivi strategici e le scelte generali del nuovo Piano di Tutela delle Acque, vicepresidente Priolo, prego.
È presente anche la collega Marchetti Francesca.
Speaker : spk2
Allora iniziamo.
Il documento che vi presento, ovviamente, e nella forma consuetudinaria che ci siamo dati dall'inizio del mandato, ovvero questo documento ancora deve essere approvato dalla Giunta, ma è il primo passo di un percorso ricco, nuovo, che dovremmo anche fare sul piano nuovo Piano di tutela delle acque e questo documento aveva un cronoprogramma che avrebbe visto il mese di maggio come mese di di lavoro su questo percorso però, ovviamente, la battuta d'arresto dovuta l'alluvione c'è anche.
Da.
Speaker : spk1
Questo punto di vista, spinto ad inserire un nuovo paragrafo all'interno del Piano di tutela delle acque, di potenziamento di quelle che possono essere le misure.
Che noi dobbiamo inserire in previsione anche degli eventi che noi abbiamo avuto, il Piano di tutela delle acque, come vedremo, è un documento che ha una normativa molto ricca alla sua base, quindi non abbiamo soltanto la direttiva acque, la numero 60 del 2000, ma abbiamo anche la direttiva Piano, gestione, rischio, alluvioni che sempre la numero 60, ma nel 2007 che regola da questo punto di vista, come dire, la programmazione e le 2 cose si integrano, per cui vedrete nella presentazione un ultimo paragrafo, perché è necessario che da questo punto di vista ci diamo anche.
Degli ulteriori obiettivi, che forse sono da potenziare rispetto a quello che era il percorso originariamente previsto, siamo soltanto alla fase iniziale del documento strategico, il Documento Strategico dopo il passaggio, in Giunta, come possiamo quest'anno si è andati.
E sono i soliti, così posso parlare di più, perché il tempo il tempo delle slide mi consente di parlare di più, va bene.
Da questo punto di vista, dicevo, siamo alla fase del documento strategico e siamo, diciamo, nell'iter, che è stato avviato noi dopo aver approvato il documento. In Giunta, dovremmo andare in adozione, come è capitato per il Piano dell'aria e anche per il Piano dei rifiuti, sempre delle linee strategiche in Assemblea. Quindi questa Commissione è una Commissione informativa, ma dopo l'approvazione del passaggio in Giunta ci sarà la vera e propria Commissione che poi dopo regolerà il passaggio in Assemblea. Quindi, come sempre, intendo darvi un'illustrazione, una cornice di riferimento rispetto a quello che è il percorso che poi dopo insieme, andremo a fare.
E dopo l'adozione in in Giunta in Assemblea, si andrà come sempre in adozione del piano in quanto tale, e quindi il passaggio dalle linee strategiche a San tornate indietro, il passaggio dalle linee strategiche all'adozione del Piano.
Aspettiamo sennò arriva alla fine dell'illustrazione delle slide, questo punto.
Okay slide successiva.
Ok.
Allora vi dicevo, dopo l'approvazione in assemblea delle delle linee strategiche, noi dovremmo andare in adozione di Piano, in Giunta e dopo, in adozione.
In asse in approvazione in Assemblea, dopo l'adozione di Giunta relativamente alla presentazione delle osservazioni e controdeduzioni sono iter che già conoscete però dal momento in cui partiamo con l'approvazione del Documento strategico al momento in cui arriviamo con l'approvazione del Piano di Tutela delle Acque trascurerà più o meno un anno di tempo un anno abbondante perché l'obiettivo arrivare alla fine del 2024 l'approvazione del piano vi do questi elementi, diciamo di cornice temporale, perché all'interno di questo percorso ci saranno diversi momenti di confronto per la costruzione, appunto, del del Piano di tutela delle acque,
Allora il Piano di tutela delle acque, da questo punto di vista,
Ha uno scopo, che è quello di seguire quelli che sono gli obiettivi che la direttiva acqua ci consegna e soprattutto quello di lavorare al miglioramento, diciamo quali quantitativo di questa preziosissima risorsa, quindi da questo punto di vista si integra con il piano di gestione distrettuale, proprio come prevede la direttiva acque, per poi arrivare al piano di tipo strategico di carattere regionale e a governare il Piano di tutela delle acque. Ovviamente la direttiva quadro di cui vi parlavo prima la direttiva quadro individua, diciamo questi step e si inserisce dopo.
Diciamo da questo punto di vista, insieme al Piano di Gestione.
Del rischio alluvione dopo, diciamo, la il successivo.
Pieno di tutela che noi abbiamo fatto, il nostro documento di riferimento è fermo al 2005, dopo lo vedremo, per cui siamo in aggiornamento di un documento che ha avuto un tempo di sedimentazione piuttosto lungo.
Quindi, da quando è uscita la direttiva acque dopo è uscito il Piano di tutela nel 2005 e successivamente è uscito il.
La direttiva gestione alluvioni, ma soprattutto è uscito il 152, che da questo punto di vista ha assunto anche la direttiva nella programmazione della normativa di carattere nazionale. Come vedete da questa slide il Piano di tutela delle acque incrocia tantissime normative.
Lo scopo che vi dicevo prima è quello del miglioramento della risorsa dal punto di vista quali quantitativo, quindi, lavoriamo sulla qualità, sullo stato buono delle acque, ma ovviamente, per raggiungere lo stato buono delle acque bisogna lavorare a tutte, le diciamo le verticalità, che dal punto di vista normativo incrociano la nostra preziosa risorsa e quindi qua vedete molto bene come noi lavoriamo anche oltre al Piano di gestione rischio alluvione, lavoriamo al trattamento delle acque reflue urbane, alla gestione della qualità delle acque di balneazione che l'anno scorso ci ha visto, come dire in una fase, ma anche molto complessa, alla direttiva quadro sulla strategia marina alla protezione delle acque, da entrati quindi al regolamento sui nitrati, alla qualità delle acque destinate al consumo umano. Insomma, più genericamente, ma tutte quelle normative direttive che da questo punto di vista regolano la nostra risorsa, ora e ovviamente la direttiva acque, come vi dicevo a da questo punto di vista, la necessità di mettere, diciamo a sintesi tutte le diverse filiere tematiche, soprattutto per quanto riguarda gli usi umani delle risorse, agli aspetti gestionali della sua tutela, per cui riguarda anche tutto il tema delle perdite di rete e quindi mette insieme le risorse e da tutti i suoi punti di vista.
Come vi dicevo, il contesto nazionale ha assunto la direttiva acque con il Testo unico dell'ambiente che il 152 e da questo punto di vista noi come dire, poiché il 152 è del 2006, quindi successivo il Piano di tutela del 2005, oggi ci troviamo come dire, a interagire con normative che si sono stratificate nel corso del tempo e con la necessità ovviamente di aggiornare insieme anche al quadro del nostro programma di mandato delle strategie regionali, la strategia regionale che riguarda l'acqua, ovviamente una strategia che è contenuta all'interno dell'Agenda 2030.
E in tutti quelli che sono i goal dell'Agenda 2030 che intercettano il tema delle acque, quindi l'acqua, la, la, i gol, il numero 14 e numero 6, il 2, l'8, l'11, il 15 e il 13, da questo punto di vista, quindi, incrocia in maniera integrata i temi e sull'inquinamento e i rifiuti e la salute degli ecosistemi e della re della risorsa in mare, ma anche la qualità e la sicurezza della protezione degli ecosistemi. Quindi i servizi ecosistemici, l'agricoltura e l'ottimizzazione dell'uso dell'acqua in agricoltura, l'attrattività turistica, quindi l'economia verde e l'economia resiliente, i corridoi ecologici, quindi l'importante dei boschi fluviali, delle fasce dei boschi fluviali, gli interventi di mitigazione e adattamento e quindi, diciamo l'incrocio con quello che dicevo prima, anche con DPGR ha la direttiva alluvione e la necessità del rafforzamento della connettività. Voi sapete che noi, da questo punto di vista, abbiamo anche tutto il tema della navigazione, delle strategie, della connettività legata al, l'acqua è la nostra risorsa,
Oltre, ovviamente, ad essere ricompresa la strategia all'interno dell'Agenda 2030. Noi la ritroviamo in quella che è la programmazione delle strategie regionali, la ritroviamo all'interno del DEF, ma anche del Patto per il lavoro, per il clima, e non sto ad illustrarvi tutto ciò che è previsto, perché già dovreste conoscere sia il DEFR che il Patto per il lavoro e per il clima. Però, da questo punto di vista, ovviamente si delinea come la strategia è, diciamo, intrecciata tutto quello che la Regione in questo momento sta facendo dal punto di vista dei suoi obiettivi e delle sue finalità.
Vi dicevo prima perché il nuovo PTA perché è necessario, beh, intanto siamo in una fase storica, anche abbastanza complessa, noi, voi, lo sapete, siamo ancora all'interno della dichiarazione dello stato di emergenza sulla siccità, l'abbiamo quasi dimenticato, perché siamo ancora in una fase in cui stiamo gestendo tutto ciò che l'alluvione ha comportato ma, la dichiarazione dello stato di emergenza dello scorso anno, che ha portato all'individuazione di un commissario straordinario nazionale anche per la gestione della emergenza sulla siccità. Oramai abbiamo Commissari per ogni filiera lavorativa,
Però è stata prorogata fino al 31 12 di quest'anno. Quindi.
Siamo all'interno di un quadro che subisce in maniera molto importante non soltanto quello che è l'effetto dei cambiamenti climatici, ma richiede sicuramente un rafforzamento delle strategie. Quindi noi abbiamo assolutamente bisogno di lavorare al nuovo Piano di gestione di tutela delle acque dopo quello del 2005 in previsione, diciamo, anche dell'aggiornamento, del piano di gestione che l'Autorità di vaccini ha fatto nel 2021 per cui siamo, diciamo, nella consequenzialità di atti di programmazione,
Il Piano di gestione allora la direttiva acque,
Attribuisce ovviamente l'Autorità di bacino la necessità di lavorare all'interno del piano di gestione, che però è di bacino. Noi siamo all'interno del bacino del Po, voi sapete che in Emilia Romagna prima avevamo tre bacini differenziati e adesso siamo riusciti a riunire in un unico bacino, però è il vaccino nostro comunque un sotto vaccino, se lo vogliamo così, definire all'interno del più ampio bacino di Po, per cui il piano di gestione che l'Autorità di bacino redige e per tutto il piano di il Po quindi non riguarda soltanto l'Emilia Romagna, ma riguarda anche le altre Regioni che sono interessate dal dal bacino stesso, per cui questo il piano di gestione individua, diciamo, gli obiettivi cardine all'interno del quale il nostro piano di carattere regionale deve intervenire. È ovvio che ci deve essere coerenza, coerenza tra quello che dice il piano di gestione è quello che il nostro Piano di Tutela delle Acque fa, alla luce anche di quello che è il quadro conoscitivo del nostro, del nostro ambito territoriale, della nostra conformazione, perché il piano di gestione ovviamente di bacino inquadra soprattutto quelli che sono gli aspetti relativi, diciamo a tutto il versante di bacino, noi abbiamo anche tutte le programmazione degli altri settori che intercettano, diciamo come vi dicevo prima il servizio idrico integrato, tutti i temi dell'agricoltura e quant'altro che discendono anche della nostra programmazione. Quindi non possiamo basarci soltanto su quello del piano di gestione di bacino di Po, perché noi abbiamo la nostra programmazione che interviene attraverso i suoi strumenti e quindi dobbiamo lavorare a un nostro Piano di tutela delle acque che ovviamente, come dicevo, deve tenere in considerazione è quello che dice il piano di gestione,
Il quale ha questi cardini principali che sono i servizi ecosistemici, il bilancio idrico, il tema relativo nitrati in agricoltura, la depurazione delle acque, ovviamente la governance e i cambiamenti climatici. Questi sono gli asset principali Aris, rispetto ai quali noi lavoriamo all'interno della nostra programmazione e che interagiscono con il piano di gestione del 2005, che era già stato redatto.
Allora, come vi dicevo, la direttiva acque è quella che attribuisce all'Autorità di di bacino la necessità di lavorare al piano di gestione, come dicevo il piano di gestione, noi abbiamo non soltanto quello del distretto del fiume Po, ma anche del distretto dell'Appennino centrale voi sapete che da noi nasce il Tevere,
Non è una cosa che ci dimentichiamo, però, in realtà il fiume più importante del centro Italia della nostra Capitale nasce da noi e quindi abbiamo, come dire, anche questa risorsa importante che ogni tanto viene dimenticata e non ci focalizziamo soltanto sul sul Po, però vedete quella che è la complessità, tant'è che in questo momento noi stiamo facendo una discussione anche abbastanza articolata a livello nazionale per quanto riguarda l'entrata in vigore, se avete visto della nuova normativa che prevede un ruolo diverso rispetto all'Osservatorio.
E gli osservatori sono normati da regolamenti che noi, insieme alle Regioni, stiamo discutendo in questo momento e abbiamo sempre la necessità di stare all'interno. di un incontro per l'Osservatorio del Po, ma siamo convocati sempre, anche de dentro.
All'Autorità di distretto dell'Appennino centrale, per quanto riguarda appunto l'Osservatorio, soprattutto relativo all'Italia centrali. Quindi questo per dirvi che,
Come le le programmazioni non sono semplici e intercettano, diciamo, gli ambiti di carattere strategico nazionale con la fase, la fase conoscitiva, la fase strategica, la fase di programmazione nella fase di attuazione delle misure esattamente come il piano di gestione a queste fasi, anche il nostro Piano di tutela delle acque, a queste fasi soprattutto,
Avrà le fasi di attuazione delle misure che dopo vi verrò a presentare.
Ora il piano di gestione, vi dicevo, è stato approvato nel 2021, motivo per il quale anche noi abbiamo aspettato questa.
Questa mail sono molto importanti perché noi dobbiamo essere consecutivi a quello che prevede, avrei voluto partire prima, ma diciamo che si stanno in come dire incastrando diversi eventi complessi sui quali stiamo lavorando tutti insieme però, vedete, sono 26 le tipologie chiave di misura che prevede il piano di gestione e di vaccino relativi ai sei pilastri di intervento che erano quelli che vi avevo presentato prima.
Con conseguentemente l'Atlante delle misure.
Il.
Piano di gestione da questo punto di riferimento, fa un'analisi di quelli che sono, diciamo, i corpi idrici vigenti, sui quali interviene ovviamente qua voi lo vedete, perché sono i piani di gestione, i due piani di gestione di cui vi parlavo, per cui sono 453 i corpi idrici fluviali 5 lacustri ovviamente intercettano anche gli altri non soltanto i nostri 7 i corpi idrici di transizione 2 quelli Marino costieri, se noi fossimo soltanto,
In in Emilia avremo soltanto un regime costiero, ma come vedete, abbiamo due ambiti di riferimento.
Qua in questa slide, vedete, diciamo, la programmazione come verrà spiegavo prima, quindi abbiamo il piano di gestione e gli altri Piani distrettuali, da cui discende l'orientamento, per la composizione del nostro quadro conoscitivo degli obiettivi, delle misure che sono quelli incardinate all'interno del nostro Piano di tutela delle acque che è una vista fino al 2030 da cui discendono le misure e gli obiettivi che ci stiamo dando ora nel documento strategico troverete il nome degli obiettivi e delle misure, perché poi, dopo, è il piano vero e proprio che noi andremo ad adottare la Turchia.
Sì.
No, ma non si vede.
Quella prima.
Okay.
Okay.
Quello che dicevo prima, da questo punto di vista, che non troverete, ovviamente già la scrittura del Piano e troverete, diciamo, i titoli delle strategie e delle misure sulle quali dobbiamo lavorare, perché dovremmo fare insieme un percorso complesso? Ovviamente quello che vi dicevo abbiamo il documento cardine del Piano di gestione dell'Autorità di bacino, ma le misure e su come lavorare sulle misure lo faremo insieme all'interno anche di focus tematici che, esattamente come gli altri pianificazione, abbiamo fatto, ma all'interno di un confronto anche abbastanza ricco, perché appunto è un aggiornamento di un documento che rispetto al Piano dell'aria il Piano dei rifiuti è sufficientemente datato, per cui è evidente che anche il lavoro di approfondimento che dovremmo fare anche in Commissione probabilmente richiederà un approfondimento Riva diverso rispetto agli altri pianificazioni. Perché non abbiamo, come dire un termine di paragone recente,
I contesti territoriali e sono quelli che sono, diciamo, individuati per quanto riguarda la nostra gestione e il nostro piano e, ovviamente, i contesti territoriali sono quelli del fiume Po nel contesto della costa, la pianura, il territorio urbanizzato e la collina e la montagna, all'interno delle quali aree omogenee noi dovremmo lavorare e, come dire, per individuare le peculiarità, le criticità e le prestazioni attese che noi dovremmo mettere in campo. È ovvio che per quanto riguarda il Po, noi dovremmo lavorare. La salvaguardia della risorsa e il 22 ci racconta come sia importante lavorare la salvaguardia di questa risorsa, ma anche la tutela della naturalità del paesaggio e su cui, peraltro, stiamo provando a lavorare a un complicato progetto. Il PNRR e al controllo dell'inquinamento. Questo ovviamente vale tanto per il fiume Po quanto per la nostra pianura, perché il controllo dell'inquinamento è evidente che dal punto di vista, per esempio, della Direttiva Nitrati, quello che avviene in pianura poi dopo va come dire nei corpi idrici e quindi, conseguentemente va a mare.
L'acqua per l'agricoltura in pianura è un tema molto rilevante su cui ovviamente dovremmo fare un approfondimento attento per quanto riguarda la diversificazione dell'offerta l'acqua nella Costa, con il controllo dell'inquinamento e, come vi dicevo prima, anche la direttiva che guarda ai temi della balneazione.
Migliorare, dal punto di vista del territorio urbanizzato, il rapporto acqua città.
Quanto è importante no, non soltanto quindi il tema delle perdite di rete, ma anche la possibilità del riuso del ciclo idrico integrato e il controllo, ovviamente, dell'inquinamento, vedete, ci sono alcuni alcuni ambiti che valgono per tutti gli ambiti territoriali e altri su cui dovremmo lavorare in modo diversificato come il tema per esempio della tutela delle conoidi e la conservazione diciamo delle aree di ricarica di falda che sono estremamente importanti.
L'obiettivo principale che ci consegna la direttiva acque, quello della.
Dello stato buono ambientale delle acque, questo è quello che noi dovremmo riuscire a raggiungere e a mantenere, perché in molti casi abbiamo questo già questo stato buono delle acque e lo dovremmo fare appunto attraverso attraverso l'analisi di quelle che sono tutte le criticità di carattere territoriale che noi abbiamo. Da questo punto di vista, quindi, bisognerà assicurare, come è scritto nella slide, la qualità delle acque a funzionalità degli ecosistemi acquatici e degli ambiti naturali connessi. Al contempo, cercare di massimizzare il soddisfacimento delle esigenze antropiche promuovendo una cultura dell'acqua responsabile. Quindi un mix, diciamo complesso, sul quale però è necessario sempre di più lavorare. Quindi che cosa bisognerà fare? Bisognerà valutare quello che è lo stato ambientale dei corpi idrici per poi rielaborare, diciamo, quelli che sono gli obiettivi del nostro piano di tutela che dovrà affrontare al fine di raggiungere il buono stato delle acque e i temi relativi ai prelievi idrici. Lo sappiamo tutti gli anni quando entriamo nel periodo, diciamo di magra dei fiumi e nella stagione estiva noi abbiamo un tema che è molto rilevante per quanto riguarda il rapporto, appunto tra scarsità delle acque il fabbisogno per quanto concerne l'acqua, ovviamente nelle sue tre tipologie agricoltura, usi civili e industriali. Il te il tema dell'inquinamento in termini di sostanze organiche e quindi, soprattutto per quanto riguarda i nitrati, quindi i nutrienti e micro inquinanti, l'inquinamento di origine puntuale nelle aree urbanizzate, no, e quindi l'importanza, diciamo, dell'impatto dell'industria e sui fiumi, sulle falde e l'inquinamento di origine diffusa che, come voi sapete, è appunto il tema su cui lavoriamo anche all'interno del dei regolamenti sui nitrati e l'alterazione idro morfologica di dei corpi idrici e fluviali. Insomma, sono tanti gli aspetti su cui il Piano di tutela sì esprimerà.
Questo è come è, come è composto, diciamo, questa è, come dire, è l'indice della composizione del nostro documento strategico, ma veniamo alla parte un po' più sostanziosa, che è quella degli obiettivi,
Allora gli obiettivi principali sono quattro, questo Piano di Tutela avrà questi quattro obiettivi principali che sono quelli sui quali noi dovremmo lavorare in modo importante, che sono la disponibilità dell'acqua oggi e domani, credo che sia il punto di partenza, e alla luce anche di quello che vi dicevo prima e alla luce dei cambiamenti climatici che stanno comportando l'innalzamento delle temperature che quindi, da questo punto di vista, impatta in maniera importante, l'acqua pulita e assicura l'acqua alla biosfera e la rinaturazione i luoghi dell'acqua cioè la valorizzazione dell'acqua all'interno dei contesti paesaggistici urbani come ambito, da questo punto di vista.
Di pregio del nostro territorio. Questi quattro obiettivi vedono, diciamo, la necessità di lavorare su 10 linee di azioni strategiche che sono qui delineate, cioè rafforzare la resilienza del territorio alla siccità, ridurre la domanda quanto in estate, tutte le volte diciamo e che bisogna evitare, diciamo gli sprechi e quindi, da questo punto di vista, ridurre la domanda, investire in ricerca ed innovazione, garantire la funzionalità ecologica, migliorare l'assetto e la dinamica morfologica dei nostri fiumi, ridurre i carichi inquinanti, ridurre la pressione delle città, cooperare con i territori e interagire tra enti, comunicare e promuovere il valore dell'acqua e aumentare e diversificare l'offerta. Quindi quattro obiettivi, 10 linee di azioni strategiche.
Che vedranno 50 azioni.
Operative, quindi il Piano di Tutela delle Acque. Questa, come dire la scheda. Questo è il nostro piano dal punto di vista, come dire dei titoli, è quello che vi dicevo prima.
E il nostro piano dovrà lavorare e costruire tutte queste azioni, che sono molto dopo ve le vele, venga a spiegare adesso no, non.
Non sono così piccoletta dopo ci sono anche le slide più.
Narrative, però è questo che noi dovremmo andare ad adottare dopo il percorso, diciamo, di elaborazione di Piano in questa fase, in cui noi lavoreremo anche con i focus tematici per provare a costruire in maniera molto ricca anche i contenuti,
Quindi 50 azioni che sono molto importanti, su cui immagino che non saranno tanto le linee e le linee strategiche, quelle che ci vedranno discutere quanto proprio le 50 azioni. No, quindi, come riuscire a raggiungere gli obiettivi attraverso le linee, attraverso tutte le azioni che donò noi dobbiamo mettere in campo e che da questo punto di vista sono quelle, in alcuni casi anche più complesse,
Ve le prova ad iniziare ad illustrare no, quindi,
Rispetto alla linea strategica, la linea strategica, uno, l'abbiamo definita che aumentare e diversificare l'offerta, le azioni, che cosa punteranno sicuramente sull'aumento del riuso delle acque depurate, parto da da qua perché è uno degli aspetti sui quali l'Europa sta puntando e su cui anche noi dovremmo migliorare. Quindi è un'azione sulla quale noi dovremmo sicuramente.
Potenziare gli strumenti messi in campo.
È ovvio che queste azioni si porteranno dietro una previsione economica delle azioni e quindi, da questo punto di vista, esattamente come per gli altri piani, noi avremmo una cornice di riferimento per individuare anche quelle che possono che possono. Dovranno essere i principali finanziamenti che noi dovremmo mettere in campo e diciamo provare nelle interlocuzioni con i vari ministeri a tenere focalizzati che c'è una cornice di riferimento anche per l'acqua e che non improvvisiamo interventi, ma che gli interventi saranno all'interno di queste 50 azioni che noi dobbiamo fare. Quindi, favorire la gestione multe, obiettivi di questo vale anche per ATERSIR per i piani per i piani idricointegrato, cioè il Piano di tutela delle acque che darà gli obiettivi per quanto riguarda la riduzione delle perdite di rete. Sarà quello che verrà preso a riferimento quando ATERSIR farà le nuove gare per l'affidamento ai gestori e uno degli obiettivi sarà la perdita di riduzione di rete che dal Piano di Tutela delle Acque. Quindi, il piano è per quello che vi dico, è molto importante e interviene su tutte le caratteristiche e le tipologie di gestione dell'acqua, per cui è una cornice sulla quale noi dobbiamo lavorare. Ovviamente gli obiettivi in alcuni casi ci vengono dati direttamente dall'Europa, per cui anche il termine della riduzione delle perdite di rete è un obiettivo che ci consegna. L'Europa su cui dobbiamo poi dopo lavorare nel nostro piano di gestione ed è estremamente importante fare questo perché significa anche intercettare tutta lavoro. Il lavoro di pianificazione che fanno i Comuni per le loro reti.
Favorire la gestione multi obiettivo dei bacini di stoccaggio, mantenere recuperare la capacità uso sostenibile degli invasi. No, quindi qua non parliamo di nuovi invasi, ma parliamo di quelli esistenti che bisognano.
Manutenere e di cui bisogna recuperare la capacità.
Stiamo già facendo qualcosa, però è questo è un argomento che è molto dibattuto anche a livello nazionale, perché il piano di gestione degli invasi, che da questo punto di vista è uno dei documenti che quando ci sono le autorizzazioni dei piani di invasi viene dato però poi dopo i gestori devono anche fare la gestione degli invasi. O voi sapete, abbiamo tutto il tema dei sedimenti, quindi è un tema che non è banale.
Abbiamo anche inserito la previsione, una pianificazione di nuovi invasi.
Questo è molto importante, perché noi su questo aspetto qua e lo vedremo nelle ultime nelle ultime slide, dovremmo intrecciare questo lavoro anche con il Piano di gestione rischio alluvioni quindi l'uso plurimo degli invasi. No, potenziare e salvaguardare la ricarica delle falde, prevedere nuovi sistemi di distribuzione di interconnessione. Vedete quindi quanto una linea strategica si porta dietro una serie di azioni molto importanti. Rafforzare la resilienza del territorio e la siccità, quindi incentivare, censire piccoli medi invasi a basso impatto, quindi anche privati consortili. Quello che abbiamo sempre chiamato il Piano laghetti che però, da questo punto di vista, è una delle azioni più importanti che noi dobbiamo continuare a mettere in campo e che probabilmente, alla luce anche di una revisione della strategia che noi dobbiamo attivare anche dopo gli eventi alluvionali, diventa estremamente importante anche per quanto riguarda tutto il sistema della regimazione delle acque, su cui dovremmo fare una riflessione molto attenta. Favorire l'interconnessione dell'efficientamento dei sistemi idrici locali, facilitare la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, prevedere predisporre piani di resilienza, la siccità. Oramai è diventato necessario farlo quindi ogni anno noi, quando abbiamo una dichiarazione di stato di emergenza, poi dopo agiamo, ma probabilmente, ebbene, iniziare a strutturarci con dei piani veri e propri da predisporre per essere più efficaci immediatamente in modo successivo. Definire misure di mitigazione degli impatti dei prelievi in condizioni di scarsità e attuare incentivare interventi diffusi per favorire la ritenzione naturale dei bacini idrografici.
Ridurre la domanda. Come vi dicevo prima, bisogna elaborare i piani di BAT e di bilancio idrico, incrementare l'efficienza della distribuzione irrigua, ridurre le perdite delle reti acquedottistiche, incentivare il risparmio in tutti i settori, promuovere i piani e le scelte culturali meno idroesigenti, è ovvio che in questo ambito, qua abbiamo le culture di pregio che vanno conservate, ma in un'interlocuzione con il mondo agricolo, capire per il futuro quelli che sono, diciamo, gli aspetti sui quali si può trovare e diciamo, una dimensione.
Nuova di sostenibilità,
Sarà molto importante lavorare sulla ricerca, l'innovazione, perché ovviamente bisognerà lavorare e sviluppare metodologie per la valorizzazione dei servizi ecosistemici,
Bisognerà approfondire il rapporto tra criteri ambientali minimi, la gestione e tutela delle acque, ricercare soluzioni sostenibili per contrastare la risalita del cuneo salino, stiamo facendo progetti in questo momento alla luce anche degli degli interventi che sono stati finanziati nell'ambito.
Della dichiarazione dello stato di emergenza dello scorso anno, perché è evidente che noi abbiamo bisogno di capire se anche gli interventi sui quali ci stiamo là stiamo lavorando insieme. Anche la Regione Veneto possono essere, diciamo, una soluzione idonea a prevenire anche la risalita del cuneo salino, definire nuove strategie e tecnologie per il risparmio, individuare pratiche di gestione sostenibile delle acque di transizione. Io ve li sto elencando tutte, perché questi sono, come dire, i tanti oggetti su cui noi dovremmo lavorare, aumentare le conoscenze sui microinquinanti emergenti e studiare la fattibilità, perché questo secondo noi è importante anche sulla destra, l'iter desalinizzazione come fonte alternativa ce lo chiedono tutti. Quindi, prima di decidere se si può fare o non si può fare, bisogna che noi, anche per quanto riguarda il nostro sistema regionale, lo studiamo. Voi sapete che in alcuni Paesi.
In Israele sono già una realtà. Si tratta di capire in termini di costi benefici, che cosa può succedere in caso di emergenza se abbiamo anche questa questa alternativa nei nostri territori, però, sapendo che.
Può avere, come dire, delle risposte puntuali, non delle risposte di sistema, no, quando si mette in campo un percorso come questo è perché tu hai un'emergenza puntuale, lo attivi, però lo dobbiamo studiare. A mio avviso, questo piano deve.
Come dire dare degli obiettivi sul quale noi dobbiamo mettere in campo una una innovazione a ciclo continuo e consentire al nostro sistema di evolvere costantemente rispetto. Diciamo a quelli che sono i nuovi scenari sentivi scientifici che ci vengono riconsegnati.
Allora, a garantire la funzionalità ecologica, allora da questo punto di vista?
Non vi dico nulla di nuovo quando parliamo di.
Contrastare le specie esotiche invasive legate all'ambiente acquatico, oggi siamo tutti concentrati sul granchio blu, però non abbiamo soltanto il problema del granchio blu perché abbiamo le specie infestanti che da questo punto di vista sono un problema e su sul quale noi dobbiamo cercare di capire, insomma, come riusciamo a contrastare il più possibile? E questo vale quindi per la, per la fauna, ma soprattutto per la flora. Salvaguardare le popolazioni autoctone sono la faccia della stessa medaglia e contribuire alla predisposizione dei programmi di gestione della vegetazione ripariale. Ora il tema della vegetazione ripariale ci vedrà, secondo me, in una discussione abbastanza ricca, approfondita. Anche il Piano di tutela delle acque deve contribuire, da questo punto di vista, a darci degli orientamenti molto importanti per quella che è la funzionalità di carattere ecosistemico, perché il Piano di tutela non interviene sulla gestione del rischio alluvioni, ma interviene sulla qualità, però è ovvio che si intreccia ed è un argomento sul quale un approfondimento.
Diventa indispensabile e assicurare ovviamente il rispetto del deflusso ecologico sul quale tutti gli anni, come dire, noi discutiamo in maniera molto approfondita. Allora migliorare l'assetto e la dinamica morfologica.
Ora voi, come dire, sapete molto bene che cosa significa perché noi parliamo sempre molto di fiumi, ma.
La risorsa acqua nell'ambito del del territorio e quindi degli assetti territoriali, anche la transizione Marino costiera è molto importante e molto importante,
Noi dovremo, da questo punto di vista, lavorare in un'ottica puntuale per comprendere anche come migliorare il trasporto solido dei nostri fiumi, come questo trasporto solido interviene sulla morfologia costiera e, come da questo punto di vista anche diciamo il miglioramento.
Dei sistemi e Marino costieri e ci aiuta a preservare questa risorsa in maniera molto importante, bisognerà lavorare per individuare gli ambiti prioritari di riqualificazione fluviale, assicurare la continuità dei corridoi verdi e blu e favorire il riequilibrio del trasporto solido fluviale, che è quello che vi dicevo in apertura.
Dovrò valutare adesso ovviamente siamo ancora nella fase dell'emergenza e gestione dell'emergenza.
E non soltanto dell'emergenza, ma anche dell'urgenza,
Però sarà interessante comprendere come tutto il trasporto solido e che l'alluvione ha determinato.
È intervenuta dal punto di vista costiero,
Nel senso che noi abbiamo avuto, ovviamente un apporto di trasporto solido, superiore a sé, ai trasporti, di sempre che una delle caratteristiche che noi, in tempi di pace, non favorisce il ripascimento delle nostre spiagge, per cui dobbiamo far sempre ripascimento artificiale.
Dovremmo cercare di comprendere e questo è un aspetto sul quale dovrà comprendere anche quelli che sono gli strumenti da mettere in campo, come il sovralluvionamento, che ha portato quantitativi enormi di sabbie rispetto alla fotografia che era stata determinata da ripascimento, che avevamo in alcuni casi concluso e in altri era in essere quanto è intervenuto sul sulla modifica, diciamo, della morfologia costiera,
Perché sarà molto interessante ed analizzare, sapendo che questo è avvenuto nei corsi secondari e non nel Po, perché il trasporto solido principale che da noi deve arrivare da Po non è venuto da poco, è venuto da Renault, è venuto da da Lamone, è venuto da da tutto il sistema dei fiumi che dei Fiumi Uniti, insomma, che sono andati direttamente in Adriatico. È una cosa nuova da valutare, però secondo me dovremmo fare. Scusatemi se mi sono.
Un attimo, come dire, fermata su questo però è evidente che l'evento alluvionale ci consegna altri stimoli sui quali dobbiamo lavorare.
Ridurre i carichi inquinanti.
Quindi sarà necessario incentivare l'estensione delle fasce tampone voi sapete che le fasce tampone lungo, diciamo le fasce marginali dei fiumi sono uno dei migliori servizi ecosistemici di depurazione delle acque, quindi la rinaturazione esterna non ha soltanto un valore dal punto di vista diciamo classico, ma ha un valore molto importante perché è una fascia tampone riduce,
I nitrati, ma migliora anche la qualità ecosistemica dei nostri corsi d'acqua.
Bisognerà ovviamente lavorare alla promozione di agricole su di politiche agricole sostenibili, ma questo è un lavoro in progress che l'agricoltura sta mandando avanti da anni, anche perché la direttiva nitrati, come dire, li spinge in una direzione individuare ambiti prioritari per prevedere interventi di contenimenti FIT fitosanitari, stabilire dei limiti specifici allo scarico commisurate allo stato del corpo idrico recettore e quindi da questo punto di vista, anche quando si danno le autorizzazioni, bisogna vedere le autorizzazioni dove c'è lo scarico, perché noi interveniamo anche su tutte queste autorizzazioni. Voi sapete che abbiamo, per esempio, un problema annoso nel fosso, vecchio, sempre per essere in Romagna dove abbiamo questo tema, appunto degli scarichi sui quali bisogna intervenire, per cui anche le autorizzazioni che si danno alle volte dipende dal posizionamento che noi abbiamo quindi dai recettori dei corpi idrici che noi abbiamo e ottimizzare la gestione degli effluenti. Questo è un tema sul quale stiamo lavorando adesso, perché stiamo lavorando al Regolamento degli effluenti, insieme anche alla all'assessorato, all'agricoltura e alla Consulta agricola.
È un tempo di gestazione abbastanza importante, ma che sta vedendo, diciamo.
La parte finale conclusiva dopo più di un anno di confronto. Bisogna migliorare ovviamente, alla gestione degli scaricatori di piena nella fascia costiera. Voi sapete che quando abbiamo un troppo pieno per pioggia, noi classicamente interveniamo poi dopo il giorno successivo sul con il divieto di balneazione, perché abbiamo, diciamo,
Le infrastrutture che scaricano nei corpi idrici, quindi automaticamente amare. È ovvio che quello che abbiamo fatto, per esempio con il PSB o di Rimini, è una valutazione molto importante ed è stata un'evoluzione del sistema, ma sono percorsi che vanno ulteriormente completati. Incentivati.
Ridurre la pressione delle città, quindi bisogna, da questo punto di vista, favorire la ricezione ritenzione.
Che per noi donne è una cosa molto sgradita, ma in ambito urbano è molto utile.
Per quanto riguarda l'infiltrazione verso la falde, attraverso pratiche sostenibili, già si fa molto dal punto.
Il pieno di tutela intercetta, da un certo punto di vista, anche le politiche urbanistiche e le pratiche edilizie, no,
La possibilità, anche in ambiti urbani, di evitare il più possibile e, da questo punto di vista,
Come dire la la copertura dei suoli e quindi fare in modo che ci sia un sistema di filtraggio, quindi lì l'impermeabilizzazione, scusatemi dei suoli e questo è molto importante, interviene sulle interferenze del reticolo fognarie scolante, che è quello che vi dicevo prima, Potenziare la depurazione delle acque reflue è un tema che abbiamo già avviato e che dobbiamo proseguire in maniera molto importante. Estendere le reti fognarie e a dare che attualmente non sono servite e quindi bisognerà fare anche questo contenere. Questo rientra sempre nell'ambito, poi, dopo delle gare che noi affidiamo ai gestori per cui quando si rinnoveranno leg rinnoveranno legare. Anche questi obiettivi andranno inseriti contenere l'inquinamento da dilavamento urbano. Sembra una sciocchezza, ma in realtà è importante fare anche questo, soprattutto a seconda di quelle che sono le tipologie di attività insediate in ambito urbano in ambito industriale.
E riutilizzare le acque anche meno pregiate.
Sto quasi per finire.
Cooperare con i territori, interagire traenti, quindi.
Attivare ma soprattutto attuare i contratti di fiume, adesso stiamo mandando avanti.
Da questo punto di vista, un'attività.
Sul contratto di fiume dell'Alta e Media Valle del Po, che secondo noi può diventare anche una best practice notevole che.
Porteremo avanti, ma abbiamo alcuni contratti di fiume.
Che vanno sicuramente ripresi in mano e potenziati, si tratta di capire come dare una cornice vera e contratti di Fiume affinché non siano soltanto, come dire un'enunciazione di principi ma una strategia vera e propria e quindi questo per me è un aspetto molto importante sperimentare e progetti integrati di valorizzazione di ambiti critici e individuare istru strumenti per il coordinamento multilivello intersettoriale.
Infine.
Promuovere, comunicare e promuovere il valore dell'acqua.
Puoi fare le cose migliori, ma se non le comuni che sono le conosci, non avrei fatto nulla questo è uno dei temi principali sui quali noi ci scontriamo sempre e sui quali quindi sarà necessario lavorare in maniera molto importante, quindi bisognerà promuovere un consumo responsabile dell'acqua informare attraverso una comunicazione efficace e aumentare la consapevolezza del valore dell'acqua stessa quindi, queste azioni dovranno vedere un lavoro molto attento, perché sicuramente.
L'acqua diventerà, diciamo, loro più prezioso rispetto al quale ci saranno non soltanto le politiche del domani, ma probabilmente anche i conflitti da gestire nel domani, quando siamo in periodi di siccità, per cui riuscire a fare un lavoro di comunicazione puntuale, sicuramente significativo,
Finisco con quello che vi dicevo, cioè abbiamo, alla luce degli eventi di maggio inserito in maniera più forte la necessità di legare anche le nostre strategie agli eventi che abbiamo avuto.
Da sempre il piano di gestione, lo dicevo prima interagisce con il Piano.
Di gestione rischio alluvioni, quindi la direttiva, quella direttiva alluvioni da sempre si legano, vale per il piano di gestione dell'Autorità di bacino. Vale per il no il nostro Piano di tutela. È evidente che quello che avremmo pianificato prima, quelle che erano le azioni che avevamo pensato prima oggi richiedono un potenziamento perché, avendo da questo punto di vista l'evento consegnato statistiche che noi non avevamo nella nostra gestione e programmazione, anche gli interventi che noi metteremo in campo sul riuso delle acque, sul contenimento delle acque, sull'uso plurimo delle acque, sulla possibilità quindi di lavorare alla regimazione delle acque, i servizi ecosistemici, tutto quello che dovremmo mettere in campo richiede e, da questo punto di vista, una.
Una strategia più forte di prima e quindi bisognerà lavorare in questo modo incrociando, diciamo,
L'individuazione degli ambiti prioritari di riqualificazione fluviale, incentivare gli interventi diffusi per favorire appunto la ritenzione naturale.
Nella rottura. Faccio un esempio in una rottura dell'Idice noi abbiamo.
Ha avuto una rottura in corrispondenza con un'area una zona umida che già vocata in quanto tale. Ecco noi anche queste analisi territoriale, che fino a ieri non non erano necessari dal punto di vista degli eventi, oggi ci riconsegna, come anche territori che possono conservare l'acqua e che sono già vocati. A questo debbono essere potenziati. Questo è un esempio che vi volevo fare tra tantissimi che noi dovremmo, da questo punto di vista, mettere in campo, quindi dovremmo sperimentare progetti integrati per valorizzare gli ambiti critici, promuovere la pianificazione, come vi dicevo, anche di nuovi invasi, ma dal punto di vista anche dell'uso plurimo adesso noi abbiamo avuto, come sapete, dal PNRR, il finanziamento, per esempio, per cassa, Secchia per quanto riguarda l'uso plurimo,
Questo è uno degli esempi. È considerato un invaso, ma è un invaso che oggi ha una funzione sia di difesa del suolo che con questo intervento che stiamo facendo. il PNRR, anche di uso plurimo delle acque.
Mantenere recuperare la capacità degli invasi che vi dicevo prima diventa importante soprattutto a monte, per contenere ulteriormente l'acqua, favorire l'equilibrio del trasporto solido che vi dicevo prima,
Perché da questo punto di vista, se si favorisce il trasporto solido che guardate anche l'Europa da questo punto di vista ha approvato recentemente una direttiva che ci chiede di lavorare in questa direzione e quindi ci invita come dire a fare in modo che ci sia che ci siano meno tra virgolette sbarramenti di ritenzione dell'acqua, non so come dire, però è un aspetto complesso sul quale noi dovremmo lavorare.
Favorire la gestione multi obiettivo dei bacini di stoccaggio, che era quello che vi dicevo prima, e contribuire alla predisposizione dei programmi di gestione della vegetazione ripariale tutto questo diciamo alla luce degli eventi che abbiamo anche avuto quindi con azioni che salgono come scala di livello, infine ho concluso, come vi dicevo, per arrivare all'adozione del Piano. Dobbiamo lavorare sull'approfondimento di tutte queste azioni e provare a.
Vederci incontrarci attraverso focus.
Specifici, quindi,
Esattamente come abbiamo fatto in occasione di altre di altre pianificazioni, ci sarà un momento in cui non soltanto all'Assemblea, ma anche esternamente, presenteremo che cosa prevede, quali sono le tante azioni che noi dovremmo mettere in campo con il Piano di tutela delle acque e quindi lo faremo.
Ho messo una data indicativa. Speriamo di riuscire a rispettarle, perché significa che il documento prima deve passare in Aula. Quindi, se non è passato in Aula, la data del 17 ottobre scalerà. Lo dico perché da questo punto di vista rimane la programmazione in Aula il punto di partenza.
Che dobbiamo valutare per poi fare gli altri focus tematici. Conseguentemente, sono date indicative. Se le riusciamo a rispettare le teniamo sono i focus tematici che faremo esternamente e che potremmo anche approfondire a livello di Commissione,
Quindi non prendetele come date chiuse. È un'ipotesi di lavoro, non è un'ipotesi cristallizzata.
Dipende molto anche da come noi riusciremo a mandare avanti l'attività in Aula se l'attività in Aula prosegue.
Con un calendario di un certo tipo. Teniamo questo questo questa ipotesi di date. Se l'approvazione delle linee strategiche in Aula tarda slittano tutte le date anche dei focus. Questo ve lo volevo dire perché dipende ovviamente da questa.
Da questa parte. Tutto questo è quello che ci deve consentire di lavorare insieme.
Agli strumenti e alle azioni da mettere nell'adozione di piano e quindi non nell'approvazione e la fase di costruzione del piano. Per intenderci e lavoreremo, diciamo su quelli che sono i quattro obiettivi, no, avete visto i quattro obiettivi strategici, le 10 linee strategiche, le 50 azioni e quindi ogni focus avrà, da questo punto di vista, un'analisi un po' più puntuale del quadro conoscitivo e delle azioni che possiamo mettere in campo. Ricordatevi sempre che l'adozione è quella che poi determina l'elaborazione vera e propria del Piano, quindi anche quello che troverete in adozione non sarà la chiusura del piano e ma un piano si chiude in modo completo e quindi si arricchisce nella sua elaborazione con l'approvazione che noi avremo alla fine del 2024. Oggi che giorno è il 19 settembre, quindi abbiamo un anno abbondante di lavoro e di confronti per lavorare. Questo Piano di tutela delle acque.
L'altro sugli elaborati, ma.
Speaker : spk3
Assessore, adesso.
Apriamo il confronto con i colleghi se ritenesse di dover fare degli interventi.
Monitoriamo anche chi ci segue da remoto, giustamente.
Non vedo mani alzate.
Collega occhio, vuole intervenire o no, ah no?
Zamboni,
Speaker : spk2
Grazie Presidente e grazie alla all'asse Vicepresidente per questa illustrazione, ma io al momento non posso che esprimere un apprezzamento per questo.
Questo per questo piano, che effettivamente non manca di alcuna voce cruciale.
E quindi l'illustrazione e direi che ha messo in luce una completezza straordinaria.
Faccio solo una domanda e, per quanto riguarda glifosato e FAS, saranno anche anche questi oggetto di indagine, quindi la presenza di glifi, perché ho visto che c'è ovviamente la voce che riguarda l'agricoltura, però.
Non ho visto se c'è lo specifico anche del glifosato che, a quanto mi risulta, e comunque un parametro critico per le nostre acque di falda,
E invece rispetto al percorso, volevo riproporre una questione che avevo già sollevato in passato rispetto ad altri focus, i focus fatti non in Commissione, ma in incontri aperti ad associazioni, a portatori di interesse, che non sono appunto solo i commissari.
Per.
Monogruppo in particolare, non so come sia per gli altri gruppi consiliari. Sono complicati da seguire perché, appunto già per noi è monogruppo stare nelle Commissioni e impegnativo se alle Commissioni si aggiungono incontri extra Commissione ed è veramente complicato partecipare, e questo come specifico dei monogruppi in ogni caso, gli approfondimenti in Commissione consentono una maggiore possibilità di discutere le tematiche.
In gioco. Quindi io continuo a chiedere la possibilità che, oltre ai focus che si fanno rivolti al mondo esterno, ci sia comunque con i in corrispondenza anche un passaggio in Commissione. Questo naturalmente aumenta il lavoro per la struttura. Me ne rendo conto, però io non so gli altri colleghi come la pensano per noi commissari e la discussione in Commissione è sempre più proficua che non assisterà i focus, dove appunto interviene il mondo intero. Grazie.
Speaker : spk1
Piccinini.
Sì, grazie Presidente, ringrazio l'Assessore per l'illustrazione, allora sicuramente abbiamo a che fare con un Piano complesso, questo.
È indubbio.
Mi sembra, mi dico, mi sembra perché noi non avevamo le slide, quindi io queste informazioni le vedo per la prima volta.
Che i presupposti siano.
Buoni la sfida. Penso sia soprattutto quella poi dell'applicazione del Piano, come per ogni,
Per ogni piano che la Regione fa, parliamo oggi di una risorsa che sicuramente.
Preziosa. Abbiamo a che fare sempre di più con gli stravolgimenti.
Climatici, e passiamo da situazioni in cui dobbiamo affrontare momenti di siccità e dall'altra parte, momenti di alluvioni e violente. e pre precipitazioni, quindi sicuramente la situazione non è facile da gestire,
È vero,
Che.
Le norme vigenti impongono la tutela dei suoli, delle falde dei corsi fluviali. Però e su questo vorrei, diciamo così, mettere il focus abbiamo anche un impegno che è quello del recupero e riutilizzo, appunto, della risorsa idrica e quindi il riutilizzo delle acque reflue. Questo è un punto secondo me, su cui bisogna lavorare di più su cui la Regione, da questo punto di vista, è debole.
Sappiamo che oggi, appunto, dobbiamo far fronte a situazioni che sono emergenziale, ma che stanno diventando sempre di più strutturali.
E quindi ci sono tutta una serie di azioni che prima venivano anche citati dall'Assessore.
Vorrei sorvolare sul tema della cementificazione perché si aprirebbe, come dire,
Diciamo una discussione.
Che, dal mio punto di vista,
Anzi, che dovremmo fare a un certo punto per quanto riguarda la legge appunto urbanistica, perché giustamente si diceva dobbiamo evitare di cementificare, però poi siamo una Regione con alti livelli di chance di cementificazione, come ci dice,
ISPRA,
Dobbiamo.
Lavorare per incentivare anche l'Ecu, le colture meno idroesigenti, evitare.
Dispersioni questo vale per l'acqua, mi viene in mente anche per quanto riguarda il gas e qui.
Faccia una nuova sollecitazione alla Commissione, ma visto che c'è l'Assessore, ne approfitto perché io avevo chiesto anche una Commissione dove fosse presente almeno ARPA per fare un focus anche sul tema delle dispersioni per quanto riguarda il gas che ha effetti anche climalteranti, e cioè se il tema su cui mi voglio concentrare, che è quello del recupero delle acque reflue ad uso irriguo ad uso industriale e la Regione, come dicevo, è in ritardo e allora io vorrei capire meglio che obiettivi specifici che ci siamo dati su questo tema perché sappiamo che come Regione.
Per quanto riguarda i volumi delle acque prelevate parliamo di volumi enormi enormi e la metà di questi sono per uso irriguo.
E sappiamo che altri prelievi significa anche un dopo porre un depauperamento della qualità delle acque.
E del motivo per cui io vorrei che si facesse molto di più, appunto, sul sul riutilizzo delle acque reflue, e su questo chiedo appunto quali sono gli obiettivi specifici.
Eventualmente le risorse messe a disposizione, perché su questo si è fatto veramente troppo poco.
Speaker : spk2
Sì, grazie Presidente,
Allora io ho visto da parte degli degli obiettivi sicuramente.
L'integrazione di tutti gli obiettivi è molto complessa.
E sicuramente l'anno che ci vede davanti è importante, io chiedo però alla anche alla Giunta,
Dato che sono tante le programmazioni con cui si interfaccia era questo piano.
Piano anche il Piano dei rifiuti, ma anche il piano, i piani urbanistici e il Piano dell'area su cui stiamo lavorando anche per tutta la parte che riguarda l'agricoltura,
Chiedo quindi alla Giunta e alla Vicepresidente di coinvolgere al massimo tutte le.
E associazioni, in particolare quelle agricole, ma non solo,
Anche sicuramente le associazioni.
Delle aziende che.
Presentano il servizio idrico integrato e tutti gli altri attori che comporteranno un'azione su questi, su questi temi, per arrivare ad avere un piano molto pragmatico, questo io quello che chiedo avere un piano pragmatico, con azioni attuabili e attuabili nel medio periodo nel medio periodo appunto di approvazione del di approvazione e di vigenza del Piano che va al 2030. Questo perché se noi andiamo a vedere quelli che sono stati gli obiettivi del Piano del 2005,
Dubito che si possa essere.
Soddisfatti, magari poi tra i focus sarà importante anche averne uno, in cui si va a vedere i risultati della pianificazione, attuare una pianificazione quasi ventennale,
Quindi una pragmatismo, anche perché è in gioco e lo vediamo anche nel Piano dell'aria e lo vediamo anche in tutte le altre pianificazioni che vengono, diciamo.
Direttamente da delibere e direttive europee è in gioco la competitività di interi settori, il settore agricolo in questo caso, ma il settore industriale, per quel che riguarda il Piano dell'aria, e e anche qui anche il settore industriale, anche nel Piano delle acque, sicuramente tutte le né nell'analisi dei reflui è importante. Noi dobbiamo prendere azioni che non vadano però a minare una competitività del nostro sistema agricolo e artigianale, imprenditoriale industriale, che è già fortemente in difficoltà ed è in una difficoltà competitiva anche con altri paesi. Quindi questo è e sarà fondamentale coinvolgere un po' tutte le categorie,
Altra cosa credo che questo Piano si porta dietro anche una grande necessità di investimenti.
E di coordinamento con i vari livelli di territorio sono due cose importanti, il primo dei finanziamenti è perché noi abbiamo visto, per esempio,
Ha fatto accenno agli invasi domani io avrò un'altra interrogazione che parlerà appunto per l'ennesima volta di invasi e questo Piano delle acque viene a fagiolo nel senso che poi gli invasi non vanno solo pianificati e programmati e progettati ma vanno anche realizzati anche qui in un tempo consono con la vigenza del Piano.
Se noi andiamo a vedere le necessità di finanziamento.
Speaker : spk1
Nelle azioni che il Vicepresidente ha portato avanti e saranno necessari notevoli finanziamenti.
E mi viene da pensare come la nostra battaglia della Lega sull'autonomia, differenziata.
Anche nel tema dell'ambiente,
Potendo gestire direttamente i fondi per questa Regione, sarebbe un un valore aggiunto.
Sarebbe un valore aggiunto, perché altrimenti dobbiamo sempre fare riferimento allo Stato centrale.
Riguardo alla pianificazione, invece, chiudo dicendo.
Il precedente piano era nato in un momento in cui esistevano ancora un forte, una forte presenza delle Province, che sono state poi completamente smantellate,
Quindi questo piano fino al 2015, diciamo così i primi 10 anni ha avuto una gestione da parte delle Province della gestione dell'acqua, poi tutto è passato in capo alla ragione, a ARPAE e A3 ad altre agenzie come quella di Protezione civile,
Quindi anche qua bisognerà capire come si declinerà questo piano tra i diversi livelli di governo.
Quindi non sarà un'impresa facile, adesso vediamo questi focus venendo al tema della Commissione, sicuramente, come essendo Vicepresidente, essendo commissario, ed essendo appunto il Consigliere tutti i passaggi in Commissione sono sicuramente.
Auspicabili. e quindi anch'io sposo, volendo la possibilità di fare alcuni interventi, anche di focus tematici fatti in Commissione, proprio perché anche noi possiamo comunque valorizzare tutto il processo, anche insieme ai vari stakeholder, perché questo è un piano davvero che si porta si porta dietro come diceva anche la Vicepresidente una forte rapporto tra tutti gli stakeholder tra tutti gli interessati a questo piano, grazie,
Speaker : spk2
Grazie, non ho altri interventi.
Se così fosse, no, Fabbri.
Grazie Presidente anch'io brevemente, perlomeno in questa fase che.
È stata, diciamo così, di presentazione come consueto, quindi io ringrazio la vicepresidente per l'impostazione e la metodologia che già conosciamo, che già con il Piano rifiuti e dell'aria stiamo e abbiamo sperimentato e credo che insomma questa richiesta di allargare il più possibile e di sentire diciamo tutte più.
Quante più voci,
Sul sul tema sia assolutamente condivisibile, accoglibile, così come abbiamo abbiamo sempre fatto.
È chiaro, ed è un po' diciamo prematuro per.
Lanciarsi nel nel merito, anche se devo dire che, per quanto riguarda gli obiettivi, quindi queste etichette, i titoli diciamo non possono che essere condivisibili perché tengono insieme tutte le varie, diciamo complessità e trasversalità di quando si parla di temi complessi come quelli dell'acqua è chiaro che.
Poi ci confronteremo sicuramente in maniera più animata sulla declinazione delle azioni.
E anche sulle modalità affinché la molteplicità degli enti gestori coinvolti delle categorie, ne venga, diciamo assolutamente tenuta in considerazione.
Anch'io credo e condivido.
Il fatto che.
Con questo Piano sicuramente.
Diamo un forte contributo. Dovremmo dare un forte contributo. Il tema della competitività milita in tutti i campi non soltanto quello agricolo, ma se pensiamo anche a quello turistico e all'economia turistica. Prima si è parlato di balneazione di acque reflue. Ecco, credo che in questi anni tanto sia stato fatto. Si è citato il territorio riminese, ma anche su quello ferrarese rispetto alle acque di balneazione. Tanto è stato fatto e credo che in questa sfida, anche quella delle gare, delle nuove gare, anche con i nuovi bacini ottimali per il servizio idrico integrato e sia sicuramente uno di quei tasselli fondamentale, anche in ottica del mettere a terra gli investimenti necessari. Quindi colgo, diciamo così con favore la necessità che tutti noi dobbiamo essere pragmatici nel mettere a terra queste queste azioni, e credo che le tempistiche e l'iter è il metodo che ci sono stati illustrati consentano davvero a tutti di dare.
Speaker : spk1
Un contributo qualificato a questa discussione di questo Piano così fondamentale per il futuro anche di questa Regione.
Grazie, non ho altri interventi, darei la parola alla vicepresidente Friolo, prego.
Speaker : spk2
Allora parto da le considerazioni della consigliera Zamboni che proviamo a capire come confrontarci nel senso che, da una parte, mi si chiede di confrontarmi con tutte le categorie, come ha chiesto il Consigliere Occhi, io lo faccio dall'altra prova a venire qui in Commissione, ora mettere una cadenza di una Commissione con un focus tematico con la con la programmazione, che cioè io vedo la complessità con cui gestite anche le Commissioni, tutti gli argomenti che ci sono nella programmazione delle Commissioni,
Fare un focus tematico, una Commissione a seguito di un focus tematico più la programmazione ordinaria, secondo me è un volume rispetto anche a tutto quello che bisogna fare, che è molto complicato perché non c'è soltanto un mio assessorato. Ci sono tutti gli assessorati che intervengono sulla terza Commissione. Posso provare a lavorare con il Presidente per capire quale può essere una proposta. Ci pensiamo che verrà fuori come una proposta di mediazione,
Perché necessariamente i focus tematici voi lo sapete sono aperti anche ai consiglieri e quindi il più delle volte io ho visto la partecipazione e il consigliere o chi ha partecipato sempre insieme al consigliere Costa, per esempio il Piano aree, eccetera. Capisco il tema del monogruppo. Bisogna però anche contemperare, diciamo, una programmazione realistica di lavoro con la possibilità di fare un lavoro adeguato. Quindi cerco di capire quale può essere una proposta da da formularvi.
Nel frattempo, come dire i focus tematici, comunque, secondo me è molto importante che vengano fuori, perché all'interno dei focus tematici sono presenti e le categorie economiche con cui noi ci dobbiamo necessariamente confrontare e da questo punto di vista, vedere un attimino come riuscire a trovare la sintesi.
La consigliera, Piccinini e no, la consigliera poi chiedeva rispetto a il glifosato, è una delle linee che è prevista all'interno di del tema dei fitosanitari, per cui nel quadro conoscitivo emergerà anche, diciamo, l'analisi puntuale dello stato dell'arte, quindi, come interveniamo anche su questi aspetti è la linea strategica, 7 mi pare e quindi è un aspetto che viene contemplato acque reflue,
Allora le acque reflue, è ovvio che sono le acque reflue dagli usi civili, no urbani, che noi abbiamo, lo dico perché.
Dobbiamo ragionare in termini di quantitativi di acque reflue che noi abbiamo a livello annuo, voi sapete, noi abbiamo più o meno un uso di 1,4 miliardi di metri cubi di acqua, di cui ad uso civile e industriale è il 35%, perché il 65% è a uso irriguo.
Questo per dirvi che cosa che le acque reflue intercettano quindi quel 35% e non il quantitativo complessivo delle acque che vengono utilizzate a livello annuo in Emilia Romagna di questa parte residua. Abbiamo alcuni progetti che sono già attivi, quindi abbiamo attivato la depurazione a Reggio Emilia l'abbiamo attivata recentemente a Cesena in tutte le varie fonti di finanziamento nazionale, tra cui anche il CIS, che non ha mai visto la luce, ma ogni volta che esce una linea di finanziamento, noi proviamo ad inserire la depurazione di Borgoforte a Piacenza, ad inserire il progetto di Bologna ad inserire e gli laghi della Valmarecchia quindi il riutilizzo anche di tutti gli impianti che noi abbiamo. È evidente che questo fa il paio con quello che diceva il consigliere occhi.
Allora, intanto, noi ci presenteremo con il Piano di tutela, con una strategia e quindi all'interno di una strategia, saremo anche più forte per dire questo è previsto nel Piano di tutela delle acque, quindi noi diremo che quelli vanno fatti, dopodiché, quando ci chiesero di presentare gli interventi, quando c'è stata l'emergenza sanità sa Sanità, scusatemi, l'emergenza siccità abbia tutte le emergenze, mio troppi da gestire l'emergenza siccità. L'anno scorso abbiamo candidato tutti questi progetti non ce ne hanno finanziato neanche uno.
Lo dico perché i finanziamenti sono statali su queste cose e noi facciamo fatica ad averli perché dietro al decreto emergenza siccità che è stato fatto con la nomina del commissario.
Dell'acqua. Mi pare che sia che Giuseppe omen nomen voglio dire perfetto e commissario dell'acqua per la gestione dell'emergenza siccità e hanno dato un finanziamento a livello nazionale di 100 milioni.
Speaker : spk1
E questo finanziamento a livello nazionale di 100 milioni, credo che l'Emilia Romagna sia arrivato qualcosa tipo, 7 milioni e mezzo che sono andati a finire per il canale emiliano romagnolo,
E quindi anche in questa occasione non siamo riusciti, nonostante ci sia l'emergenza siccità a livello nazionale a strappare dei finanziamenti su questi progetti che per noi sono fondamentali ah, poi c'è anche un altro tema. C'è una frammentazione di fonti di finanziamento a livello nazionale, per cui alcuni finanziamenti arrivano dal Ministero delle infrastrutture,
Per cui adesso sta per uscire una linea di finanziamento che arriva dal Ministero delle infrastrutture. Alcuni finanziamenti arrivano dal Ministero dell'ambiente. Alcuni finanziamenti arrivano dal MIPAF no, perché guardano, diciamo l'agricoltura. Quindi.
È evidente che, come dire, c'è anche una dispersione sul tema della gestione dell'acqua a livello centrale su cui noi facciamo fatica ad avere. Diciamo poi dopo un ritorno, perché adesso di siccità non ne parla più, nessuno, non so se ci avete fatto caso spara solo di alluvione, ma sulla siccità dell'anno scorso non è ancora venuto fuori un piano.
Diciamo nazionale, ecco il nostro piano di tutela. Comunque, avendo una strategia che si rafforza, continuerà a chiedere finanziamenti, quegli ambiti lì, perché secondo noi è fondamentale avere riutilizzo delle acque reflue a Piacenza, a Bologna, Rimini no, laddove c'è già bene, ma non basta, però ricordatevi sempre quello che vi dicevo prima, è un limite quantitativo rispetto, diciamo, a un uso molto più massivo che noi abbiamo, perché anche Mancasale, per esempio, che è molto importante, però riutilizza 6 milioni di metri cubi di acqua, quindi rispetto al miliardo e quattro che usiamo a livello a livello annuo e anche come dire un un apporto limitato, però lì e l'impianto di depurazione delle acque noi lo utilizziamo.
Alla fine e da questo punto di vista, se noi riusciremo a portare tra tutti gli impianti di depurazione qualcosa tipo, 2030 milioni è già una cosa importante, ma ricordatevi sempre la forbice di cui vi parlavo prima, vi parlavo prima rispetto a l'esigenza ma la direttiva acque comunque consigliera, Piccinini ci chiede di farlo quindi noi continueremo a insistere sui finanziamenti perché per noi è fondamentale andare in questa direzione.
Il Consigliere occhi ci chiedeva appunto questo tema di confronto.
Io mi confronterò anche con i Ministeri a livello nazionale, però voi capite che sul tema della gestione dell'acqua, non avendo un unico interlocutore, noi avremo un unico piano di tutela dall'altra parte, non che discende dal Piano di gestione dell'Autorità di bacino che discende dal Ministero che autorità controllata dal Ministero dell'ambiente, però molti interventi non sono all'interno del Ministero dell'ambiente, quindi.
È fondamentale che il tema della strategia dell'acqua abbia una strategia organica anche a livello nazionale, per fare in modo che le regioni, attraverso il loro piano presenti in una strategia adesso sul Piano di gestione, rischio, alluvione la. Il viceministro Gava ci ha chiesto di presentare gli interventi legati al PGR a di bacino.
Abbiamo presentato gli interventi per 5 miliardi.
Del bacino del Po del PGR a perché qua è prevista la famosa pianificazione programmazione triennale. Io non so che cosa la viceministra riuscire a portare a casa, provateci anche voi, nel senso che.
Viceministra,
Che mi sembra che conosca bene la materia, lei stessa ha detto, mi serve per poter avere dei finanziamenti, presentare un quadro a livello centrale al MEF e per fare poi la futura finanziaria.
Ovviamente il valore del PG area di 5 miliardi, è a livello di sessennio ed è a livello di bacino di Po non è il nostro no, il nostro è un po' lo conoscete però per dire che l'interlocuzione deve avere una scala di riferimento, che poi si possa tradurre in azione.
La previsione di grandi invasi,
La la, la Cassa Baganza su cui sto chiedendo un approfondimento per l'uso plurimo delle acque. Solo la realizzazione parte da un costo di 75 milioni di euro, a cui si aggiungono gli aumenti prezzi dovuti alla stagione che stiamo avendo per dirvi quanto queste infrastrutture hanno, come dire, un costo molto significativo e quindi questa strategia deve guardare sicuramente anche il bilancio dei corpi idrici, anche guardare quello che è il bilancio in relazione alla possibilità di avere acque sui vari territori per poi decidere la strategia anche di finanziamento,
Perché se finisce come il PNRR, io vi devo dire che all'Emilia Romagna non è arrivato tanto perché i grandi gestori hanno poca perdita di rete rispetto alla media en nazionale e quindi hanno premiato i gestori che hanno una perdita più alta, allora noi facciamo anche più fatica, perché abbiamo un sistema efficiente e facciamo fatica a portare a casa i finanziamenti però.
La gestione del Piano di tutela delle acque si lega moltissimo al tema del dissesto del suolo e quindi è necessario che le 2 cose vadano avanti insieme e ci sia una vista importante e condivisa. La costruiamo insieme e poi dopo vediamo un attimino come intervenire.
Ultima considerazione, la competitività.
Perché noi parliamo sempre di competitività, il problema è la perdita di competitività, se no non lavoriamo sullo sviluppo sostenibile, cioè secondo me bisogna anche capovolgere un po' il paradigma no, se non abbiamo un approccio sostenibile alle politiche, noi automaticamente perdiamo di competitività perché gli effetti che stiamo subendo sono più alti del costo della competitività, quindi il sistema si deve evolvere costantemente, eleggere la sostenibilità come un obiettivo che migliora anche la competitività. Lo dico perché altrimenti non c'è competitività se non c'è sostenibilità nelle sue accezioni economiche, sociali ma soprattutto ambientale. In questo momento, perché se noi.
Su alcuni.
Agenti non riusciamo ad intervenire,
E noi gli effetti dei cambiamenti climatici non riusciamo neanche a contenere. Io lo dico perché non possono preoccupata, perché non.
Non è soltanto il Piano di adattamento, perché noi pensiamo soltanto alle infrastrutture che sono parte del piano di adattamento ai cambiamenti climatici, quindi fai un'infrastruttura quali infrastrutture, allarme, infrastrutture, ragioni pro bene, vanno fatte, ma questa è l'adattamento.
Bisogna lavorare sulla prevenzione, perché la prevenzione è quella che riduce gli effetti degli impatti e lavorare sulla prevenzione richiede un sistema in costante evoluzione. Quindi il mondo industriale.
È già molto avanzato dal punto di vista della sostenibilità, un po' perché le nostre autorizzazioni sono abbastanza rigide. Quindi, quando c'è un'AIA, dietro l'autorizzazione ambientale c'è, come dire, una richiesta di tanti, del rispetto di tanti aspetti di carattere ambientale.
Ma voi lo sapete meglio di me, la tassonomia europea ti dà finanziamenti se sono sostenibili, quindi anche la possibilità di investimento delle aziende allegato, il concetto della sostenibilità. Quindi, quando noi proviamo a spingere un po', il sistema non è per renderlo meno competitivo, ma per renderlo competitivo prima degli altri, perché se noi non ci posizioniamo lì, saremo meno competitivi nel lungo periodo. Questo è un aspetto sul quale, secondo me, ci dobbiamo interrogare insieme con una grande operazione, come dire di di di trasparenza, di di di di condivisione. Capisco che è difficile, capisco che è più semplice per le grandi imprese che per le piccole imprese e questo vale tanto nel mondo agricolo, quando non è quanto non agricolo, perché il mondo artigiano è sempre fa sempre più fatica a posizionarsi,
Esattamente come il piccolo agricoltura fa più fatica a posizionarsi rispetto magari alle grandi imprese agricole, però è un alcuni aspetti, senza come dire, entrare in un approccio sterile dal punto di vista ideologico. Nessuno sta facendo questa operazione. L'operazione è un'operazione che attraverso dati scientifici ci dice dove dobbiamo andare cercando di spingere il sistema.
Accompagnandolo. C'è qua no, no, no, noi no, non stiamo facendo una battaglia contro qualcuno, dobbiamo accompagnare il sistema per preservare questa competitività perché a un certo punto,
Quando.
La direttiva sulla balneazione,
Che ti dà i riferimenti ma quando abbiamo un problema sulla balneazione, signori, qual è l'impatto che abbiamo avuto sul turismo? Non so se mi spiego quindi quanto è importante la qualità ambientale, se noi non riusciamo ad avere, da questo punto di vista no un'eccellenza e in questo caso uno stato buono delle acque. È ovvio che l'episodio della balneazione l'anno scorso che noi abbiamo rappresentato dall'Europa come un episodio legato, per esempio, al caldo enorme che noi abbiamo avuto, perché il 2022 è stato classificato come l'anno più ca, come i tre mesi più caldi di sempre statisticamente e anche la temperatura del mare, quella più calda di sempre. È tutto un po' legato.
Riuscire a non avere un approccio di scontro su questi temi difficile è molto difficile, quindi qua dovremmo provare a trovare una sintesi che possa essere un indirizzo anche per il nostro mondo.
Di riferimento, provando, come dire, a conservare la grande.
Speaker : spk3
Capacità che l'Emilia Romagna di anticipare, di anticipare dal punto di vista, come dire, delle imprese e del sistema delle imprese, i cambiamenti. ci proviamo, è difficile, ma secondo me è necessario.
Speaker : spk1
Grazie Vicepresidente, questo punto.
Arriviamo all'altro punto che il progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante misure urgenti a sostegno delle comunità e dei territori della Regione Emilia Romagna colpiti dai recenti eventi emergenziali.
Che noi abbiamo da fare. sia la nomina dei relatori che l'illustrazione, quindi procedo con la nomina dei relatori,
Chiedo al consigliere Costa, era sbagliato.
Speaker : spk2
Sul tecnico spetta.
Presidente, Presidente, scusi euro, due questioni preliminari sull'ordine dei lavori.
Speaker : spk1
Preliminari, se.
Speaker : spk2
Prima della nomina del relatore.
Speaker : spk1
Prego allora.
Speaker : spk2
Due questioni che riguardano ovviamente questo PdL.
Tralascio.
La contestazione relativamente all'assegnazione di questo PdL alla sua Commissione,
Ma credo che gli uffici in questo caso abbiano, diciamo sbagliato, il tipo di destinazione, ma non voglio essere polemico sul punto e quindi tralascio ogni tipo di commento, ma voglio che sia comunque noto e reso noto alla Commissione questo questa eccezione la seconda e ho visto la programmazione della Commissione su questo PdL domani o,
Notato, è stata convocata la Commissione relativamente alla discussione e all'esame dell'articolato di questo PdL,
Quindi credo da quello che posso aver compreso e capito che domani, sia giorno ultimo in cui la Commissione Terza dia il parere alla su questo PdL per poi andare in Aula,
Se così fosse.
Dovrei capire se è stata già presa posizione sulla richiesta che abbiamo fatto di audizione.
Da parte dell'Ufficio di Presidenza e di lei, Presidente Presidente, sia stata fatta appunto un Ufficio di Presidenza per capire.
Su questi temi se la richiesta sia ammissibile o meno o sia stata presa in considerazione e dall'altro lato vorrei capire se,
Associazioni, comitati, alluvionati, eccetera hanno fatto richiesta di essere sentiti ascoltati auditi in Commissione,
Perché se così fosse, se andrebbe un po', diciamo in contrasto con quello che è la programmazione che attualmente lei, Presidente, ha fatto sulla su questo PdL quindi avrei necessità di comprendere prima di proseguire se sia il caso se questo, sta è già stato fatto oppure no?
Speaker : spk1
Le rispondo innanzitutto per quello che riguarda quello che lei vuole che venga messo a verbale. Altrettanto professor, questa Presidenza, senza senta di dover mettere a verbale quanto già oggetto di discussione in Conferenza dei Capigruppo dei Presidenti rispetto alle competenze di attribuzione delle Commissioni,
Dove chiaramente in quell'occasione lei, in qualità di Presidente della prima rappresentava la volontà e la disponibilità ad affrontare il tema è, peraltro, io stesso avevo fatto altrettanto motivando, diciamo, rispetto al cursus di gestione della questione alluvionale, alle competenze in tema di di di Protezione civile che era più opportuno questa scelta. Evidentemente gli Uffici di Presidenza avranno fatto una scelta che ha rivisto la loro scelta. Su questo chiaramente né io né lei possiamo entrare nel nel merito della questione e quindi apprezzo il fatto che lei metta a verbale, ma altrettanto la Presidenza deve fare. rispetto a invece la calendarizzazione dei lavori. Si tratta di una scelta di massima, in conformità con quanto, appunto, con le richieste di celerità che erano state paventate all'unanimità dalla Conferenza dei Capigruppo a cui io e lei abbiamo partecipato per addivenire all'approvazione del provvedimento di Giunta entro il primo Consiglio utile, che è quello della settimana prossima. Successivamente a questa volontà, evidentemente sono intercorse richieste di audizioni ulteriori, come lei appunto prontamente manifestato in due occasioni precedenti alla seduta odierna e in una inc perfetta coincidenza con la seduta odierna, ovverosia la richiesta della Lega di altri comitati nei giorni precedenti e questa mattina alle ore 10:59. Un'ulteriore richiesta di un di autoproclamandosi. Coordinamento dei dei comitati che chiede appunto un'udienza conoscitiva di questo. Oggetto. Quindi dell'opportunità di valutazione o per le vie brevi fatto confronto con i due vicepresidenti della della Commissione, perché l'intenzione era quella di al termine della nomina dei relatori, che sono evidentemente coloro i quali hanno nella loro disponibilità alla richiesta di udienza conoscitiva, non è un mero attribuito, un mero potere di attribuzione della Presidenza della Commissione di fare l'Ufficio di Presidenza con i due relatori che verranno evidentemente indicati e stabilire quale calendario potrebbe essere.
Stabilito, è evidente che io stesso ho un'idea rispetto a quella che potrebbe essere la soluzione, però mi riservo di sentire innanzitutto le proposte perché partire dalle proprie per imporre di solito non è un meccanismo molto democratico, spero di aver esaudito della sua richiesta.
Speaker : spk2
Ha detto il presidente delle esaurite, è naturale che se io vedo la calendarizzazione mi pongo e mi faccio delle domande, quindi queste domande erano preliminare al fatto che la programmazione era già stata individuata e quindi avevo inteso che fossero state già superate le varie richieste di audizione. Nulla è stato superato,
Speaker : spk1
Né potrebbe esserlo dal regolamento. No,
Speaker : spk2
Certamente quindi ci sono sospenderei,
Speaker : spk1
Al momento siamo alla metteremo, l'Ufficio.
Speaker : spk2
Di Presidenza sa capire, si.
Speaker : spk1
Procederà alla gara al termine di questa Commissione.
Grazie, prego. Allora riprenderei dalla gestione ordinaria, costa prego, collega Rontini.
Speaker : spk2
Come relatrice.
Speaker : spk1
Parlo a nome di tutta la maggioranza, quindi anche di Verdi sì okay.
Piccinini.
Non partecipa al voto per la minoranza, chiedo a.
Prego occhi,
Speaker : spk3
Noi proponiamo il consigliere Liverani,
Speaker : spk1
Dissi a nome di Fratelli d'Italia, che è anche di Forza Italia,
Speaker : spk3
No no.
Speaker : spk2
Per la Lega,
Speaker : spk1
Per la Lega.
Alla.
Consigliera Evangelisti.
Adesso il professor considerato, però, non possono essere due di minoranza.
Non proponiamo nessuna e votiamo benissimo consigliere proposto dalla Lega,
Benissimo, non vedo altri.
Fra Salvini non c'è quindi no, no, ma non c'è la Castaldini.
A noi arriva scorsa, vi chiedo scusa, prego.
Benissimo.
Qui.
Laddove a chiamare la sta.
Quelli che vedo perché.
Comunque, per la maggioranza ci sarebbe appunto Rontini per la minoranza.
Shelf si associa al pollice benissimo per l'illustrazione, a questo punto darei la parola all'assessore Calvano, per l'illustrazione evidentemente del provvedimento.
Speaker : spk3
Grazie presidente, grazie a tutti e a tutti i commissari,
La nostra Regione è stata.
Drammaticamente colpita da eventi di portata.
Epocale a partire dall'alluvione che nel maggio scorso ha colpito una parte importante del territorio regionale, determinando danni.
Per praticamente 9 miliardi di euro,
Una quantificazione di questi danni, fatta dalla Regione Emilia Romagna nei confronti del Governo.
Che il Governo ha confermato nel momento in cui ha chiesto l'intervento straordinario da parte della Commissione europea e quindi di attivare il fondo di solidarietà.
Europeo e quindi un ammontare.
Di danni rispetto ai quali è necessario mettere in campo tutti gli strumenti utili a fronteggiare quanto quanto avvenuto.
L'importo dei danni non è affrontabile con misure di bilancio ordinarie o anche straordinarie nelle disponibilità degli enti locali o della Regione, perché è un importo talmente elevato che necessita necessariamente di provvedimenti straordinari.
Di.
Natura governativa,
I meno di 4 miliardi stanziati, di cui 1 miliardo al momento di cassa integrazione non utilizzata circa, sono chiaramente insufficienti rispetto a l'importo dei danni certificato, appunto da da Regione, dal Governo nella interlocuzione con la Commissione europea.
Ed è per questo in particolare pensando a imprese e cittadini.
Che è evidente, c'è una necessità di ulteriori risorse da mettere in campo, lo dico perché.
Come Regione all'interno, attraverso la Conferenza delle Regioni, quindi con il parere anche favorevole.
Speaker : spk1
Della Conferenza delle Regioni, abbiamo depositato due emendamenti, uno per mettere in campo un sistema che possiamo definire in modo, diciamo così, nonc perfettamente corretto, di credito d'imposta nello stile di quello utilizzato per il terremoto, per consentire a tutti di poter avere il ristoro al 100% dei danni dei danni subiti con costi a carico del bilancio dello Stato meno rilevanti che con uno stanziamento diretto. il secondo emendamento importante è quello di chiedere lo spostamento di quel miliardo che doveva essere utilizzato per la cassa integrazione a favore dei cittadini e.
E imprese, visto che non è stato utilizzato per la cassa integrazione perché in quel territorio, nei territori colpiti, si è fatto di tutto da parte delle imprese per poter mantenere dare continuità alla loro alla loro attività produttiva. La Regione, nonostante i numeri siano quelli che ci siamo detti.
E comunque.
Operativa sta cercando di mettere in campo tutti gli strumenti che abbiamo a nostra disposizione. Il primo stanziamento di 8 milioni di euro, deciso anche prima dell'assestamento di bilancio, ha contribuito, insieme ad altre risorse, a fare i primi interventi sul territorio e anche a mettere in campo le prime forme di ristoro nei confronti dei cittadini. I 5.000 euro di cui sono stati erogati ad oggi 3.000 euro e a breve gli altri 2000 stanno arrivando sono arrivati a molti cittadini dei territori dei territori colpiti. Oggi in questo progetto di legge, a partire dall'alluvione, ma non solo, poi ci arriverò, andiamo a stanziare altri c 50 milioni a mettere a disposizione altri 50 milioni di euro,
Oltre 50 milioni per l'alluvione e poi per le altre emergenze, di cui dirò un grazie enorme. Va a tutti coloro che sono stati davvero vicini all'Emilia Romagna le sue comunità.
Durante la fase dell'alluvione.
Le donazioni hanno raggiunto una cifra intorno ai 50 milioni di euro che.
Noi, attraverso questo progetto di legge, noi inteso alla Regione Emilia Romagna,
Vuole mettere a disposizione delle comunità delle comunità colpite per questo, in questo progetto di legge.
Che appunto affronta l'alluvione, ci sono due provvedimenti che toccano direttamente i territori alluvionati, il primo ha a che fare, appunto con la destinazione di una parte consistente di quei 50 milioni. 47 per l'esattezza a diverse misure.
Tra queste misure c'è indubbiamente la volontà di dare un contributo a chi è stato costretto a cambiare la propria auto perché distrutta dall'alluvione.
Un contributo per quindi accompagnare i cittadini in questo su, attraverso una misura che, come sapete, non è mai stata attivata non è mai stata prevista.
Di fronte a eventi alluvionali di dalle normative nazionali, né da altri interventi di carattere legislativo, ci siamo sentiti di proporre quindi tra gli utilizzi possibili di quei 47 milioni,
La possibilità di dare un contributo a chi ha dovuto rottamare l'auto e poi l'ha dovuta e la dovuta. cambiare, ma in realtà, in questo progetto di legge non si pensa solo a questo intervento, ma si pensa di poter utilizzare i 47 milioni pensando alle famiglie in difficoltà dal punto di vista socioeconomico, quindi, le condizioni di fragilità dei territori dei territori colpiti, così come possibili interventi possono essere immaginati a favore delle imprese, anch'esse colpite, fortemente danneggiate dall'attivi, dal dagli eventi alluvionali, così come fatto anche durante il terremoto nel caso in cui ci siano immobili che rimangono indietro rispetto al percorso di ricostruzione ma che sono indispensabili per la socialità delle comunità poter anche utilizzarli per il recupero di quegli di quegli immobili. Il progetto di legge prevede quindi.
Da il perimetro delle cose su cui potremmo si potranno utilizzare quei 47 milioni, rimandando ovviamente a una delibera di Giunta previo passaggio nella Commissione competente su come ripartire queste risorse, su come destinarli alle diverse misure. Quindi è un progetto di legge che ci consente anche di mantenere vivo il dibattito, il confronto tra di noi anche un minuto dopo che l'abbiamo approvato e che l'abbiamo reso esecutivo, un esecutività che noi confidiamo possa avere tempi.
Più rapidi possibili e ringrazio la grande disponibilità messa in campo dalla Commissione.
Da questo punto di vista dell'Assemblea, a partire dai Gruppi di maggioranza, e confido anche da parte delle delle opposizioni. Non mettiamo in ca, non mettiamo in campo solo.
Speaker : spk2
Tra virgolette la messa a disposizione dei 47 milioni utilizzabili da parte di Regione Emilia Romagna delle donazioni,
Speaker : spk1
Ma andiamo a rafforzare quello che è stato l'impegno che avevamo preso sul bollo auto.
Quanto fatto in Assemblea durante la fase di assestamento ci ha consentito di dare il rimborso a chi aveva pagato il bollo dal mese di maggio in avanti, poi era stato costretto a demolire l'auto a causa dell'alluvione.
Speaker : spk2
Questo.
Speaker : spk1
O quel provvedimento lasciava indietro chi invece aveva pagato il bollo fin da gennaio e magari aveva potuto usufruire dell'auto solo per quattro o cinque mesi prima dell'alluvione. Ecco, in quelle situazioni, laddove c'è stata una rottamazione che deve avvenire entro il 20 di di novembre dell'auto e si è pagato il.
Speaker : spk2
Bollo, la Regione.
Speaker : spk1
Lo rimborserà. Per questo intervento abbiamo deciso.
Speaker : spk2
Di stanziare di risorse regionali, 1 milione di euro.
Speaker : spk1
Che confidiamo possa essere sufficiente per rimborsare ad oggi, tenendo conto dei.
Speaker : spk2
Dati a nostra disposizione.
Speaker : spk1
Ad oggi, chi è stato costretto rottamare l'auto e ha già aveva già pagato.
Speaker : spk2
E aveva già pagato il bollo.
Speaker : spk1
Anche questa non è una misura risolutiva. Ci rendiamo assolutamente conto di questo, però è un elemento di attenzione che abbiamo nei confronti di persone di uomini, donne,
Cittadini in generale che hanno perso.
I loro beni. Un bene importante come.
Speaker : spk2
In questo caso, come in questo caso, l'auto,
Speaker : spk1
Ma non in questo provvedimento affrontiamo anche altre emergenze.
Quando parlo di emergenze epocali riferito all'alluvione,
Io credo che tra le emergenze non sia da sottovalutare quello che sta succedendo nelle nostre coste, con il granchio blu, lo dico perché nel dibattito politico, anche nell'atteggiamento, devo dire perlomeno iniziale da parte del Governo abbiamo visto una certa sottovalutazione del problema.
Il granchio più è un'opportunità nella misura in cui non distrugge il resto.
Della.
Fauna acquatica, nel momento in cui il granchio blu diventa nefasto per tutto.
Speaker : spk2
Il resto del sistema.
Speaker : spk1
Non è più un'opportunità e un flagello.
E noi di fronte a questo, credo, dobbiamo essere consapevoli.
Che dobbiamo fronteggiare il flagello più.
Speaker : spk2
Che concentrarci sull'opportunità.
Speaker : spk1
Perché ci sono interi territori che hanno la propria economia, basata sulla molluschicoltura, che il granchio distrugge?
Speaker : spk2
Di fronte a questo, dopo un incontro contro.
Speaker : spk1
I vari che abbiamo fatto anche sul territorio,
Speaker : spk2
Insieme al presidente Bonaccini, insieme al collega Mammì tanti consiglieri regionali,
Speaker : spk1
Abbiamo ritenuto opportuno stanziare 1 milione di euro, intanto per venire incontro a chi deve sostenere delle spese per cercare di eliminare il granchio blu,
Perché le quantità che vengono pescate hanno una dimensione tale che difficilmente può esserci anche un mercato che le può assorbire e quindi ci sono dei costi di raccolta,
Speaker : spk2
Dei costi di smaltimento che.
Speaker : spk1
Non possono essere.
Speaker : spk2
Ripagati attraverso.
Speaker : spk1
Il mercato, perché quel mercato.
Speaker : spk2
Ad oggi ancora ancora non c'è, così come.
Speaker : spk1
Ci sono imprese che hanno subito danni enormi perché hanno già perso il raccolto.
Degli dei propri dei molluschi,
Speaker : spk2
Delle vongole.
In questi, in questi ultimi, in questi ultimi mesi.
Speaker : spk1
E quindi qui si capisce la drammaticità.
Speaker : spk2
Di questo, di questa specie alloctona che ha.
Speaker : spk1
Invaso sta invadendo una.
Speaker : spk2
Parte del nostro del nostro territorio rispetto alle quali credo che bisogna far di tutto per cercare di debellarlo e creare tutte le contromisure per.
Evitare.
Che continui. La proliferazione è davvero impressionante per chi l'ha, visto la quantità che viene pescata e.
Speaker : spk1
Inc la capacità di.
Speaker : spk2
Riproduzione di questo di questo granchio, e quindi noi dobbiamo affrontare la cosa nella consapevolezza che ci troviamo di fronte davvero un'altra emergenza.
Enorme che oggi è che non è solo di carattere naturalistico, ambientale ma è anche di carattere economico. In più.
Speaker : spk1
Abbiamo ritenuto opportuno,
Speaker : spk2
Sempre con stanziamenti di fondi regionali per il granchio per il bollo 1 milione per il Glencoe B 1 milione.
Speaker : spk1
Con 3 milioni di euro. Dare un po' di sostegno alle comunità.
Speaker : spk2
Attraverso.
Speaker : spk1
I propri comuni.
Speaker : spk2
Che sono stati colpiti dalle grandinate di ludico, in particolare abbiamo estratto un elenco di Comuni perché non c'è un elenco ufficiale, l'abbiamo estratto da quelli che è stata la ricognizione danni fatte dalla Agenzia di protezione civile e metteremo a disposizione di queste comunità. Dovremmo decidere il modo in cui ripartire 3 milioni di euro per affrontare quelle che possono essere delle prime emergenze piuttosto che sostegno alla.
Alla popolazione. Qua ripeto, mettiamo 3 milioni di euro.
Speaker : spk1
Ad oggi, per quel tipo di evento.
Speaker : spk2
Sono stati stanziati per quella reale 4.
Speaker : spk1
Milioni e mezzo da parte del Governo.
Speaker : spk2
Noi ci mettiamo 3000003 milioni di euro. Confidiamo.
Speaker : spk2
Che possano arrivare, a seguito della definizione dello stato di emergenza, ulteriori risorse perché i territori colpiti.
Dalla grande erano subito effetti importanti che molto spesso si sono sommati drammaticamente a quelli che sono stati gli effetti dell'alluvione perché quelle grandinate hanno agito, purtroppo hanno colpito.
Territori che già erano fortemente segnati dagli eventi dagli eventi alluvionali è quindi questo un progetto di legge che confidiamo di poter mettere.
In moto il più rapidamente possibile e quindi far sì che gli uffici abbiano, dopo l'approvazione.
Il tempo rapido di poter mettere in campo le misure in modo da poter alleviare almeno in parte quello che cittadini cittadine imprese hanno subìto a causa di eventi così drammatici come quelli che stiamo che stiamo vivendo, consapevoli che non sono azioni risolutive ma che possano dare il segnale di attenzione da parte della della Regione del degli enti locali nei confronti delle persone delle persone colpite. Confidando che questi interventi stiano dentro un quadro più complessivo di interventi che deve avere la dimensione che dicevo.
In premessa perché i cittadini dell'Emilia Romagna meritano quella attenzione, perché credo che la parte di territorio alluvionata, così come ha fatto l'Emilia quando è stata colpita dal terremoto, sarà in grado, a fronte di anche di un intervento pubblico vicino empatico, consapevole di quello che è successo, possa essere in grado di diventare ancora più bella di quello che era prima di questi eventi drammatici.
Speaker : spk1
Grazie per l'opinione, il più veloce.
Speaker : spk3
Grazie, intanto volevo ringraziare l'assessore Calvano per l'illustrazione, chiedo da un punto di vista tecnico perché nessuno oggi lo ha ricordato su quello che è successo e l'altra sera, quindi il terremoto che ha sconvolto anche paesi vicino a noi in Romagna e soprattutto nella nostra collina se c'è tecnicamente la possibilità di inserire in questo progetto di legge anche misure a sostegno di questi di questi territori, questo è una prima domanda tecnica che faccio all'Assessore all'assessore Calvano per capire, insomma, se c'è questa disponibilità,
Chiudo ovviamente perché poi la discussione la faremo, non so quando su questo progetto di legge,
Dicendo che confido insomma che l'assessore Calvano sia in grado di poter distribuire queste somme, perché noi lasciamo e diamo un assegno in bianco alla Giunta con questo PdL che farà come riterrà più opportuno fare senza coinvolgere assolutamente l'Assemblea,
Speaker : spk1
Adesso.
Decideranno quando rispondono mi veniva da commentare, collega che la motivazione della donazione era legata agli alluvioni, no, quindi il tasso, bisogna che aveva avuto anche questo aspetto.
No, no, no, bisognerebbe bisognerebbe verificare anche in sede, dal punto di vista legale l'avallo il fatto che possa essere distratta una somma stanziata per un obiettivo su un altro obiettivo, questo insomma, penso che sia più da ufficio legale della.
Dell'Assemblea e della Giunta che in sede tecnica sede politica e ci sono chiedo ai relatori se vogliono intervenire chiaramente.
Oltre che chiunque di voi fosse interessato.
Liverani.
Speaker : spk2
Liverani e so che è collegato, quindi magari verificate.
Speaker : spk1
Collegato ha chiesto la parola.
Ha chiesto di intervenire, arriverà.
Collega Rontini, vuole intervenire lei, no,
Nessun altro collega prego, l'assessore Calvano.
Speaker : spk2
Una considerazione di metodo e una di merito rispetto.
Al metodo che abbiamo ottenuto, come Giunta inserire immediatamente né nel testo di legge e non attendere il dibattito in Aula come a voi tre volte, è successo il passaggio nella Commissione competente rispetto agli atti attuativi che abbiamo ottenuto per il rispetto di questa Assemblea ci abbiamo ottenuto perché è un provvedimento che merita il contributo da parte di tutti affinché, a condizione che sia un contributo,
Che non stia in un campo di strumentalità, ma che abbia voglia, come spero da parte di tutti, di dare delle risposte il più possibile concrete e rapide nei confronti dei cittadini e delle cittadine colpite dalla drammatica alluvione, cittadini che, in alcuni casi.
Hanno sommato altri eventi drammatici, la grandinata ha ricordato anche lei, consigliere Pompignoli, il terremoto, il sisma di ieri, anche ringrazio tutte le forze dell'ordine alla Protezione civile, tutti coloro che ieri, immediatamente si sono attivati per verificare lo stato dei luoghi e le situazioni che si sono che si sono create in alcune parti abbiamo assistito alla chiusura delle scuole, fortunatamente nella giornata di oggi, ma una parte di queste sono state sono state riaperte.
Ci sono, credo, delle valutazioni in corso a distanza di 24 ore non è ancora nella mia disponibilità,
L'ammontare dei dei danni quando ci sarà. Decideremo poi anche come Giunta se e come possiamo in un qualche modo intervenire anche su questo anche su questo evento,
Quindi ad oggi è prematuro dire se all'interno di questo PdL possono essere ritrovate se già all'interno di questo PdL possono essere ritrovati. ulteriori risorse, perché non abbiamo ancora il quadro di quanto è avvenuto in modo preciso, mentre purtroppo ce l'abbiamo almeno.
Una quantificazione sommaria un po' per la grandine, in particolare per l'alluvione, vi ho già detto.
Vi ho già detto quanto il dato sia ormai certificato. Ecco, per gli altri abbiamo per quelli che a inc per gli interventi previsti nel progetto di legge abbiamo un quadro abbastanza abbastanza chiaro. È evidente che le risorse raccolte con l'alluvione lo diceva anche qualche Consigliere prima, credo imbattuta vanno destinati alle persone colpite dall'alluvione. Non ce n'è neanche un dubbio. La finalità era molto chiara, rappresentata anche nella raccolta che come Regione. Attraverso l'Agenzia di Protezione civile abbiamo deciso di mettere di mettere in campo grazie.
Speaker : spk3
Grazie.
Grazie,
Dunque, quindi non abbiamo altri interventi, a questo punto concludo i lavori, no, quando vuole intervenire Pompignoli, no, prego.
Speaker : spk1
No, giusto per replicare un attimo all'assessore Calvano, è ovvio che all'interno di questo progetto di legge ci sono diversi stanziamenti, oltre all'alluvione chiaro che io non parlo dei delle donazioni ma parlo legare ancor più piuttosto che del bollo auto e che sono le risorse proprie quindi su questo no non vorrei che venisse fatta confusione.
Prendo ovviamente.
Come oro colato le parole dell'assessore Calvano sul fatto che comunque, di solito educazione devono andare agli o violati.
Non mi pare che sia scritto così. Nel PdL, però, valuteremo poi successivamente gli atti che vengono messi.
In campo dalla Regione.
Speaker : spk3
Collega Rontini, prego.
Speaker : spk4
A questo punto devo intervenire perché l'ultima affermazione del collega Pompignoli e stampa scorretta, per non dire altro delle due, l'1 o è scorretto Onana o non ha letto il testo del PdL di cui si sta occupando dall'inizio della seduta in mancanza qui in sede, poi so che lo Colle è collegato, lo saluto e avremo modo di discutere anche diviso della proposta e di come nella maniera più efficace ed efficiente, dare risposta ai nostri cittadini. Però dicevo, o è scorretto, Pompignoli, non ha letto il testo perché è proprio specificato nei tre articoli che si occupano non di questione di alluvione e nelle relazioni che accompagnano il testo, che si tratta di risorse del bilancio regionale e non di risorse degli alluvionati. Mi piacerebbe capire come il collega Pompignoli vorrebbe spiegare poi agli alluvionati che utilizziamo risorse nella trasparenza, nella legalità, nella correttezza che in primis, chiediamo a questa Regione, anche conoscendo come abbia operato negli altri casi a partire dal terremoto del 2012.
Come distr, come si vorrebbero insomma distrarre risorse ad altro. Detto questo, io chiedo, Presidente, dal momento che ci siamo detti che ci sarà dopo un ufficio di Presidente di Presidenza, con i suoi vicepresidenti, con i relatori, che sia quella la sede in cui.
Discutiamo e ci accordiamo nel merito dell'iter, oggi siamo per la relazione illustrativa. Vanno bene le domande tecniche. La prima lo era e non lo era la seconda. Quindi direi di evitare la discussione politica che faremo nelle sedi è preposte e che condivideremo insieme, però atteniamoci al Regolamento.
Speaker : spk3
Ringrazio intanto il titolo del collega liberale di raggiungerci qui in Aula perché la svolgeremo qui la riunione, lui se il collegato, quindi, se può raggiungerci qui in Aula.
Speaker : spk1
No, Presidente, prego, collega,
Insomma la collega Rontini, forse un po' causata da.
Speaker : spk2
Questa discussione travisa le parole o non ha o non mi ascolta quando parlo, perché io non ho mai detto che devono essere distratti soldi degli inquinanti, anzi tutt'altro.
Però, probabilmente non sa molto come poter replicare a questi a questi fatti, tanto che l'affermazione che ho fatto in precedenza è prevista all'articolo 2,
Lettera b, che le risorse degli elaborati debbano andare anche agli enti locali.
Per beni immobili, pubblici.
Per le scuole, impianti sportivi e strutture culturali sociali,
Cioè il il, l'assessore Calvano ha detto che questi soldi devono andare agli alluvionati io ho ripreso le parole assessore, Cavallo no, ripreso altro e quindi chiedo cortesemente alla consigliera Rontini di ascoltare quando la gente parla di non parlare così a prescindere.
Speaker : spk1
Un attimo prima di darle la parola, chiederei agli uffici di creare un collegamento col collega Liverani, perché volevo sincerarmi che ci raggiungesse, però non non non non non ci funziona bene, quindi se potete chiamarmi Liverani un attimo.
Funziona a chiamata, sta dando in chiamata.
Non risponde, ma è collegato, Liverani o soltanto il link,
Il collega Pompignoli può verificare laddove il problema.
Può verificare con Liverani, se c'è perché non risponde.
Il relatore.
Nel frattempo, prego Rontini, prego.
Speaker : spk3
Nel frattempo io chiedo invece alla segreteria della Commissione di produrre il resoconto integrale sulla discussione di questo oggetto, dal momento che il collega Pompignoli, andando in difficoltà, ha detto nel suo secondo intervento una cosa diversa da quella che aveva detto nel primo si è dissociato da se stesso, io capisco, io capisco che lui sia dispiaciuto per non essere lui il relatore e so che all'interno del suo Gruppo hanno discusso su questa nomina, ci teneva a farlo, lui,
Diciamo così, le indicazioni è andata quella dell'amico e collega faentino Liverani, che si dovrà occupare di questa dell'iter e delle questioni verso la. Chiudiamo qui perché appunto siamo.
Illustrazione risolve e aspettiamo che ci raggiunga per la riunione dell'UPI e per concordare tutto il resto.
Speaker : spk1
Monica puoi verificare gli verranno esserci rispondere prima al telefono.
Ah,
Consigliere, almeno verifichiamo se Assessore da qualche parte prego, Pompignoli, giusto perché.
Speaker : spk2
Probabilmente la consigliera Rontini partecipa alle nostre riunioni, ma delle nostre riunioni non c'è stata nessuna discussione, io sono già disp sono già il relatore del DEF, quindi non avrei potuto fare altri altre relazioni. A prescindere da questo, vorrei veramente che venisse sbobinato quello che è stato detto, perché poi io, alla consigliera Rontini, quando sarà il momento dell'Aula della discussione, affronteremo questa tematica? Ovviamente,
Pubblicamente, proprio in Aula.
Speaker : spk1
Va bene, io ho sempre il problema più liberali e non si riesce a bloccare il problema, è un problema perché?
Io spero che ci raggiunga, perché dobbiamo riunire i lupi, non è più collegato, nemmeno va bene, i lavori si concludono, qui viene convocato l'Ufficio di Presidenza.