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Speaker : spk2
Con?
Partiamo con l'appello.
Pompignoli, Massimiliano presenti in aula Bargi, Stefano presente in Aula.
Federico Amico presente in Aula,
Bondavalli, Stefania.
Pezzetto presente.
Castaldini, Valentina,
Ma mi è collegata.
Cattellani, Mauro, presenti in aula costi, parlano presenti in Aula Mirella, dal primo è presente in Aula Evangelisti, presente in Aula.
Fabbri, Marco.
C'è.
Facci Michele.
Non c'è.
Gerace Pasquale, mangia, Gibertoni, Giulia.
Marchetti Daniele.
Marchetti Francesca.
Mastacchi, Marco.
Montalti Lia.
Buon pomeriggio.
Occhi Emiliano, presenti in Aula, Pelloni, Simone.
Cioè.
Piccinini, Silvia.
Cioè.
Pillati Marilena.
Rancan Matteo.
Pillati la consigliera Pillati arrivata, mettiamo presente Tagliaferri, Giancarlo.
Perfetto.
Segnalava la presenza che ha scritto in chat anche la consigliera Marchetti.
Zamboni Silvia.
È arrivato anche il consigliere Facci.
Bene la il numero per cominciare i nostri lavori ce l'abbiamo, l'ordine del giorno di oggi.
Riguarda l'udienza all'udienza conoscitiva.
Relativamente al al Documento di economia e finanza regionale 2024 2026, ci tengo a ringraziare tutti lì tutti gli intervenuti, sia quelli che prenderanno la parola che i presenti che ricorderò ringraziarono nominalmente.
Durante. il il dibattito.
Io partirei sapete la formulazione del delle udienze conoscitive, darò la parola al relatore di maggioranza, la consigliera Palma Costi e al relatore di minoranza.
Il consigliere Pompignoli per, diciamo l'introduzione a questa udienza conoscitiva, questi sono appuntamenti estremamente importanti per il lavoro dell'Aula e per l'analisi dei provvedimenti e lo diventano ancora di più, e lo sono ancora di più in un documento così importante come quello di programmazione.
Appunto, dell'economia e finanze, in preparazione del bilancio 2000.
2024, ringrazio ovviamente anche la presenza del dell'Assessore dell'assessore Calvano, al quale poi lasceremo le le conclusioni.
Del.
Della nostra udienza conoscitiva, quindi, cederei da subito la parola alla consigliera.
Palma Costi il relatore di maggioranza.
Speaker : spk1
Ringrazio il presidente, saluto tutti gli intervenuti che ringrazio di essere qua chiaramente, ringrazio l'assessore Calvano, tutta la struttura tecnica, ringrazio il collega di minoranza con cui spero che continueremo a un lavoro di collaborazione, anche se.
Chiaramente è uno strumento complesso e soprattutto saluto tutti coloro che oggi hanno voluto essere qui con noi per portare il proprio contributo, io cercherò di fare di fornire un quadro sintetico, per quanto possibile, e poi chiaramente a disposizione per tutti gli ascolti anche i contributi, allora il destra del 2009 del 2024 che è il Documento di economia e finanza, voi sapete che fa parte di un processo.
Che è l'omologo del DEF del Governo, il Governo ha approvato il DEF nell'aprile del 2000 nella primavera del 2023. È uno strumento di programmazione che traduce in modo organico gli obiettivi dei singoli Assessorati e rappresenta anche lo strumento di valutazione interna dell'Ente. Siamo al quarto destra, voi sapete che sviluppa il programma di mandato del presidente. Lo integra con il Patto per il lavoro e per il clima, con il bilancio regionale e la strategia regionale Agenda 20 e 30 sono tre parti, una parte che riguarda tutta la parte macroeconomica, che.
E fornisce un dettagliato contesto chiaramente di riferimento, oltre ad elementi anche di natura sociale. La seconda parte, invece, riguarda proprio gli obiettivi strategici. Poi c'è una parte rispetto alle società partecipate alle aziende e le agenzie, alle nostre fondazioni, agli enti regionali.
Voi sapete che il DEF noi lo approviamo entro luglio, ma la gravità degli eventi di maggio sia accaduto in Romagna, che nell'Appennino ha comportato la necessità di rivedere gli obiettivi alla luce dei provvedimenti emergenziali e di ricostruzioni necessari alla messa in sicurezza e alla ripartenza di quei territori. Pertanto l'approvazione del DEF è stato posticipato per permettere una revisione, un potenziamento degli obiettivi, con un'attenzione a tutte le politiche regionali che possono chiaramente influire rispetto a questi territori. Gli obiettivi sono diventati 102 obiettivi, sono specifici e son stati aggiunti proprio sul tema. Chiaramente, in tutta questa nostro lavoro. L'obiettivo fondamentale è quello di superare l'emergenza collegarla strettamente alla ricostruzione per favorire la ripresa delle attività nelle zone colpite il destra. Pertanto questo ci tengo a dirlo arriva con una prima parte che fotografa i dati macroeconomici al mese di giugno. Noi sappiamo che il Governo sta già elaborando e dovrebbe uscire a breve con la nota di aggiornamento.
Nazionale, per cui anche noi stiamo preparando la nota di aggiornamento al DEF, e quindi tutta questa parte sarà riaggiornata e rivista rispetto ai nuovi dati che probabilmente qualche preoccupazione in più introducono.
Essendo, come vi dicevo, il DEF. Uno strumento di programmazione che integra i programmi, ma parte dal programma di mandato è in continuo. È in continuità con gli obiettivi del mandato. Quindi sostenere e rilanciare l'economia, un'attenzione molto forte al tema del welfare in tutte le sue articolazioni. Sanità, scuola, formazione, case, cultura, sport. Un obiettivo che rimane molto forte è quello di ridurre le diseguaglianze partendo da quelle di genere e generazionale, e incidere anche in modo possibilmente molto forte sul tema della transizione ecologica. Visto che ormai abbiamo già visto in quale situazione noi stiamo lavorando molto sul tema dell'energia e sulla cura del territorio. Favorire la transizione digitale, sempre in raccordo, questa è una questione di metodo, ma che poi diventa contenuto con i diversi livelli istituzionali e le rappresentanze regionali.
Questo va inserito in un contesto e questo ci tengo a dirlo in questo DEF,
Di difficoltà per le Regioni, questo perché.
Noi continuiamo da molti anni a portarci, diciamo sulle spalle una incertezza delle programmazioni e delle manovre di bilancio dei governi nazionali che si sono succeduti dal 2010 in avanti, così non, come si dice, faccio l'arco costituzionale.
E che hanno comportato progressivamente una riduzione dei trasferimenti pure ad invarianza di funzioni proprie. Le famose deleghe Bassanini, oltre ad altre deleghe che avevamo, sono state svuotate. Sono state queste deleghe, però la Regione, le Regioni le hanno e gli stessi enti locali hanno subito un processo di come si dice, decremento delle risorse,
Nonostante questo quadro, quindi, che un quadro nazionale che non riguarda la Regione Emilia Romagna riguarda tutte le regioni d'Italia, il DEF conferma un impegno a garantire di implementare i servizi e gli investimenti, in alcuni casi anche in aumento rispetto al quadro iniziale.
Senza aumentare la pressione fiscale regionale questo è un altro punto, credo molto importante. Era un altro obiettivo che noi avevamo ritenuto di centrare e continuiamo a farlo.
Ma, come dicevo all'inizio, il punto centrale del DEF rimane la messa in sicurezza e la ricostruzione dei territori coinvolti dagli eventi di maggio è un evento catastrofico perché ha colpito un territorio, in primo luogo da un Pinto da un punto di vista umano perché abbiamo perso delle vite e queste non si recupereranno mai più sociale ed economico che riguarda una porzione di territorio che rappresenta da solo il 2% del PIL nazionale con eccellenze in campo agricolo agroalimentare ma potrei dire anche manifatturiero, turistico e terziario. diciamo che questa è l'ultima emergenza in ordine temporale, perché la Regione ha affrontato numerose emergenze degli ultimi anni, tra cui la pandemia e alla crisi in Ucraina, la crisi energetica, la crisi in Ucraina, con tutto ciò che chiaramente ha comportato la crisi energetica, i disastri naturali, terremoti, alluvioni e io mi permetto di dire che se il sisma del 2012 è stato il terremoto più grave dal punto di vista economico, dopo l'Irpinia gli eventi alluvionali che hanno colpito la Romagna sono stati certificati dal mondo scientifico di portata straordinaria ed unica per quantità di acqua ininterrotta in un tempo limitato su un ambito territoriali, sono stati ritenuti la terza catastrofe naturale a livello globale. Nella prima metà del 2023.
È stata stilata down che questo gruppo internazionale per la gestione dei rischi e i programmi assicurativi in risposta a tali emergenza sono stati rivisti e integrate agli obiettivi strategici del DEFR e la stima complessiva dei danni è quasi 9 milioni. È stata confermata miliardi scusate è stata confermata dal Governo in occasione della richiesta del Fondo europeo di solidarietà, che giustamente è stato attivato sul fronte pubblico, con riferimento particolare ai fiumi e canali infrastrutture stradali e ferroviarie. La stima è di 4,350 miliardi di euro, con interventi urgenti e necessari per la messa in sicurezza entro la fine dell'estate. Sono più sono quasi 6.000 gli interventi per un costo stimato di 1 miliardo e 8 sul fronte delle imprese dei privati, la stima rimane superiore ai 4 miliardi di euro.
In questo frangente la Regione, in collaborazione con il Dipartimento nazionale della Protezione civile, adottato i provvedimenti urgenti, stanziato i fondi per i primi interventi di emergenza, così come ha collaborato e sta collaborando attivamente con il Commissario straordinario Figliuolo, ma non bastano. Occorrono le risorse nazionali al 100%, gli strumenti straordinari in una logica di collaborazione interistituzionale di solidarietà, al fine di far ripartire tutte le attività economiche, oltre che a ripristinare le normali condizioni di vita per i cittadini, contribuire così al benessere di tutto il Paese, visto il contributo che la nostra Regione da alla creazione della ricchezza nazionale e non è un caso e io la ringrazio che la Presidente del Consiglio, quando è venuta in queste zone, ha citato l'Emilia Romagna come la locomotiva d'Italia. Permettetemi di dire che, per esperienza diretta sulla ricostruzione nelle aree del sisma, la certezza delle ricco delle risorse e di che cosa viene riconosciuto dallo Stato è fondamentale per ingenerare quella fiducia necessaria ad imprese e cittadini per ripartire e ripensarsi più forti di prima. È un tema ribadito anche ieri dal presidente Bonaccini con proposte concrete e, credo molto responsabili anche nei confronti della finanza pubblica.
Come per esempio riproponendo il credito d'imposta. modello sisma,
Così come il Covid ha dimostrato che la salute è l'elemento fondamentale per qualsiasi processo di crescita e sostenibile sostenibilità economica di una società. Pertanto è necessario che già nel 2023, ma questo vale anche per il 24 siano previsti quattro miliardi di euro aggiuntivi richiesti dal dalle Regioni e riconosciuti necessari dal Ministro alla salute. Esiste uno scarto evidente tra il costo, quindi la spesa del servizio sanitario nazionale riportata dal Governo nel DEF 2023, prevista in 136 miliardi, e 43 milioni, e le poste di bilancio dello Stato previsti in 128 milioni e 869, quindi le spese e le entrate. Per questo le Regioni e parlo di tutte le Regioni questo è il contenuto anche in molti altri DEF di altre regioni di colore diverso rispetto alla nostra, chiedono di stabilizzare il finanziamento del sistema sanitario pubblico rispetto al PIL, almeno ai livelli pre-Covid. Noi lo sapete benissimo come Regione. Con la proposta di legge chiediamo di arrivare al 7,5%, oltre a garantire l'equilibrio delle gestioni degli anni Covid, rinnovare il patto della salute che, fermo al 18 dicembre 2019 riformare il sistema dei payback. Permettetemi di dire fondamentale per una Regione come la nostra, che è il terzo distretto mondiale per quanto riguarda la produzione dei dispositivi medici, e dare sostegno per il carro di prodotti energetici. Da questo dipende l'attuazione della riforma prevista dalla missione 6 del PNRR e chiaramente questa missione dipende anche dal finanziamento del decreto ministeriale. 77 perché per quanto riguarda la sanità, c'è un tema di risorse, ma c'è soprattutto anche un tema di reperimento, mantenimento e attrazione del personale,
Una richiesta analoga delle regioni e per l'adeguamento delle risorse per rispondere al fabbisogno del trasporto pubblico locale. Il TPL, insofferenza per mancati introiti e uno di quelle parti che da anni ha subito, voglio dire, dei tagli, aumento del costo dei carburanti, le inflazioni e vorremmo vorrei ricordare che per noi il TPL trasporto pubblico locale è comunque fondamentale per la lotta ai cambiamenti climatici.
Il destra prevede un piano di investimenti in aumento, sono quasi 24 miliardi per i settori fondamentali, primo luogo, chiaramente ambiente, territorio, economia per le infrastrutture, ma anche per la cultura, lo sport, la sanità, il sociale, la scuola, la casa e il digitale con un forte coordinamento tra i livelli istituzionali strumenti concreti di integrazione, monitoraggio perché tutte le risorse devono essere messe a terra nel minor tempo possibile e soprattutto il DEF contiene,
Obiettivi forti di rafforzamento per il sostegno ai Comuni impegnati nei progetti PNRR con molta attenzione oggi a quelli alluvionati o dell'Appennino.
Dobbiamo dire però che anche sul tema del PNRR oggi siamo in un momento di incertezza perché voi sapete che il PNRR è stato riprogrammato dal Governo, così come non abbiamo certezze rispetto alle fondi strutturali comunitari cosiddetti FSC e chiaramente questo crea dei margini di incertezza non solo alla Regione Emilia Romagna lo crea il sistema dell'Emilia Romagna e lo crea chiaramente anche alle altre Regioni, alle altre Istituzioni questo perché sappiamo che il Governo ha deciso di riscrivere modificando progetti che dove che devono ancora essere realizzati,
Entro la scadenza del 2026, ma alcuni dei quali.
Probabilmente sono già in esecuzione e sui quali il Governo sta parlando di finanziare con altre risorse, non conosciamo il dettaglio, non siamo ancora, purché tra oggi e ieri non siano intervenute delle modifiche, però, a parte le indiscrezioni di stampa prosegue però con determinazione quindi a queste incertezze noi abbiamo comunque continuate, continuiamo con la nostra programmazione,
Soprattutto dei fondi europei 21 e 27 sono oltre 3 miliardi di euro, questi sono certi, quindi, con scelte nette prioritarie, in primo luogo, chiaramente la sostenibilità del modello di sviluppo e il lavoro di qualità, questo rimane il nostro obiettivo al cambiamento climatico, un'economia sostenibile e sostegno alle CUP l'occupazione quindi sono diciamo, siamo nel solco del programma, con un'attenzione molto forte, e questo lo si può vedere anche dell'incrocio rispetto voglio dire ai diversi obiettivi, alla.
Specificità, diciamo l'occupazione femminile e a quella giovanile, anche in considerazione proprio della pressoché giovani e donne hanno pagato nella pandemia. Per questo sono stati individuati in questo DEF quattro focus, uno sulle pari opportunità, uno sui talenti. Voi sapete che siamo reduci da poco una legge nuova. Le comunità energetiche, che riguardano un altro punto fondamentali e le giovani generazioni perché il futuro, comunque, sono roba è rappresentato dalle giovani generazioni. Son state confermate le altre priorità trasversali del programma di legislatura, la semplificazione delle procedure e degli adempimenti. Questa è tutta la parte voglio dire pacchetto, semplificazione, la piena partecipazione dell'intero territorio alla realizzazione degli obiettivi, incentivando il protagonismo della comunità, un'attenzione molto forte, e anche questa è evidente, alla montagna e le aree interne e anche quelle più periferiche, per garantire ovunque opportunità qualità.
Prossimità dei servizi, valorizzando l'identità e le potenzialità dei singoli territori, con una forte attenzione all'Unione dei Comuni e ai Comuni, rispetto al primo a destra di legislatura, agli investimenti quantificati ammontano a più 10 miliardi, quando parliamo di investimenti, parliamo degli investimenti pubblici e degli investimenti chiaramente di altri soggetti non del sistema Emilia Romagna aumentano le risorse riguardanti tutti gli ambiti di investimento e anche rispetto alla nota di aggiornamento del 2023. Abbiamo un aumento di 3,6 miliardi,
I moltiplicatori di policy ci dicono che l'attuazione del piano potrebbe produrre un effetto sull'economia regionale molto molto consistente e potrebbe avere un impatto occupazionale altrettanto importante. Si parla di quasi 190.000 unità di lavoro, considerando gli effetti diretti, e potremmo arrivare a 298.000 unità se si considerano anche gli effetti indotti. Chiaramente, come ho detto all'inizio, avremmo bisogno delle nuove stime del nuovo quadro macroeconomico che sarà oggetto della nota di aggiornamento. In conclusione, possiamo affermare che dal destre emerge.
Speaker : spk2
Che l'Emilia Romagna si caratterizza comunque per una sua vitalità e una resilienza non indifferente. Sta affrontando un periodo particolare di poli crisi, caratterizzato da con una concatenazione di sfide che sono partite dal Covid degli eventi alluvionali e tutte le altre vicende che ben conosciamo e questo contesto ha messo a dura prova molteplici settori sui quali abbiamo accentuato e stiamo accentuando.
L'attenzione, gli eventi alluvionali. Vorrei ricordare che hanno inevitabilmente portato un impatto economico. Anche questo va valutato, in quanto le aziende delle zone colpite tendono a subire una riduzione dei capi dei ricavi e delle occupazione. Nei tre anni successivi all'evento. Qui c'è il report di Banca Italia che appunto, come si dice, propone anche una possibilità di incidere rinnega PIL nazionale. Per questo è assolutamente necessario partire e fare presto, ma il DEF evidenzia anche gli elementi di forza dal punto di vista economico, l'Emilia Romagna continua a dimostrarsi una delle regioni più forti d'Italia, quindi una Regione internazionalizzata, innovativa, attrattiva.
Nonostante le sfide, ha registrato una crescita del PIL del 3,8% del 22, superando la media nazionale. Le previsioni che vi ripeto dovranno essere riviste. Ad oggi, però, per il 23 parlano di una crescita dell'1,1% la resilienza economica della Regione e anche sociale, evidenziata, credo, dalla capacità di programmazione. Vorrei ricordare che noi siamo partiti con un documento strategico regionale per l'integrazione dei fondi, quindi questo è stato un elemento molto importante per la capacità di intervenire nei casi dell'emergenza, non solo oggi, ma sto pensando anche a tutto il periodo del Covid agli interventi per il rilancio del turismo, dopo appunto il Covid, dove ci siamo attestati non solo sul turismo internazionale ma anche rispetto per esempio, il turismo interno. Interventi normativi su tematiche strategiche penso al tema del della legge 5 sul sulle CER, ma penso all'energia con il piano triennale di attuazione penso alla legge sul terzo settore, la legge sui talenti, il PdL, sull'economia urbana e potremmo continuare, ma soprattutto anche una capacità di investimenti diretti e di indiretti. Quindi stimolo quindi con una capacità di stimolo anche agli indiretti destinati ai settori chiavi della nostra economia, perché noi comunque, pensiamo che occorra assolutamente creare ricchezza, buona ricchezza, per poi poterla anche redistribuire, creare le condizioni di benessere per tutti i cittadini e le cittadine. In conclusione, il DEF mostra che l'Emilia Romagna, pur confrontandosi con sfide di grande portata, sta dimostrando una forte capacità di reazione di trasformazione, puntando su una visione strategica sostenibile e del suo futuro, con politiche innovative, ma anche con azioni concrete e investimenti consistenti, frutto anche di una capacità di cooperazione con le rappresentanze economiche e sociali, istituzionali e civili. Il confronto, come vi dicevo oggi stiamo discutendo del DEF con continuerà con la Nota di aggiornamento che ci consegnerà chiaramente degli ulteriori elementi di riflessione e di adeguamento anche appunto, del DEF. Io termino, io mi auguro.
Di avere anche le vostre riflessioni e le osservazioni e chiaramente rinnovo la mia disponibilità sia l'ascolto, ma anche a comprendere le ragioni che comunque saranno portate in questa Commissione. Voglio ringraziare anche lo staff mio che mi sta supportando oltre a quello di Calvano rispetto a questo DEF, grazie.
Speaker : spk3
Grazie.
Consigliera Costi.
Il consigliere Pompignoli.
Nel frattempo si sono giunti alla nostra Commissione, il consigliere Fabbri, il consigliere Pelloni.
Il.
La consigliera, la consigliera Marchetti, poi spero di non essermi dimenticato, altre no.
Speaker : spk1
Posso andare grazie, Presidente, nei unisco anch'io, ovviamente ai ringraziamenti.
Di chi, ovviamente, oggi interverrà proprio sul come udienza conoscitiva, sul dare, fra tutti i passaggi procedurali sono stati ben illustrati dalla relatrice, Costi.
Su quello che è appunto la disamina che stiamo facendo oggi sul Documento di economia e finanza regionale è arrivato in ritardo come si diceva prima per le motivazioni legate all'alluvione.
Sarò molto più asciutto e sottile rispetto al. ah all'intervento della consigliera Costi, perché ha già identificato alcune.
Aree macroaree su cui il DEF interviene cercando di intervenire su aspetti molto più mirati credo che questo sia un DEF totalmente fotocopia rispetto a quello dello scorso, questo non ce lo possiamo nascondere, io mi sono andato a rileggere i vari interventi dei redattori dell'anno scorso e saranno gli stessi che faremo.
Quest'anno quindi di fatto cambia poco, non c'è quasi nulla.
È se non un elemento che ha caratterizzato quest'anno la vicenda delle economica di questa Regione che appunto l'alluvione, questo sarà l'elemento determinante per l'economia regionale e su questo tema ovviamente, dovremmo affrontare un ragionamento proprio collegato alle risorse che saranno messi a disposizione sia dal Governo nazionale dalla parte che dalla Regione Emilia Romagna.
È noto a tutti, ovviamente, che in questi giorni stiamo affrontando come Regione Emilia-Romagna, un PdL sull'alluvione, dove verranno distribuite le risorse che sono state.
Donate da.
Ah, appunto nei conti correnti in Regione Emilia Romagna, proprio per gli alluvionati, quindi diciamo questo è uno degli elementi che caratterizza unicamente questo, questo DEF rispetto agli altri.
Ed è chiaro, non è sempre parliamo di bilancio regionale, di economia e finanza regionale, ma sappiamo tutti che il nodo centrale del dell'economia regionale e alla sanità, l'80% e più del bilancio regionale è bilancio sulla sanità e sappiamo anche quali problematiche questo bilancio incontra anche oggi noi vediamo un deficit di 219 milioni.
Che ovviamente la sanità,
Rispetto anche ai vari deficit che ci sono stati negli anni passati,
Abbiamo rilevato, è la stessa Corte dei Conti rileva delle criticità su questi aspetti, tanto che diciamo.
La preoccupazione del Collegio dei Revisori ha espresso e ha espresso appunto, sulla sull'ASL è proprio sulla tenuta economico-finanziaria del sistema sanitario, rilevando, ovviamente, delle necessarie approfondimenti rispetto a questa tematica io credo che sul bilancio e sulla sanità emiliano, romagnola si debba comunque,
Cercare di trovare una sintesi che ricomprenda la capacità di un equilibrio finanziario che non c'è da diverso tempo,
Non soltanto perché, come diceva la consigliera Costi, sono aumentati i costi dell'energia. C'è stata la guerra, c'è stata la pandemia, c'è stato il Covid, c'è stato tutto quello che c'è stato ma probabilmente, come evidenziato anche dagli stessi Revisori, il sistema così non regge più e non è probabilmente dato da questi aumenti, ma,
Lo lo dico, lo dico io, probabilmente da sperperi di spese sanitarie che potevano essere evitati,
Quindi questa preoccupazione ovviamente va a incidere anche sulla programmazione economico finanziaria di questo di questo DEF.
E quindi dobbiamo ripensarla in maniera totalmente diversa. è vero che oggi come ieri, il presidente Bonaccini ha stabilito un principio che è quello della sanità totalmente pubblica, ma se non funziona forse un qualche pensiero del problema di risoluzione, al problema dovremmo immaginarlo,
Vi faccio, vi do un dato in pillole proprio per tutti un signore mi ha portato una prenotazione di una visita.
Pneumologica prenotata l'8 maggio 2023 e l'appuntamento è fissato per il 16 gennaio 2025.
Allora, se questa è la sanità migliore del mondo, come viene definita dalla Giunta dal Presidente, insomma, questi dati non dovrebbero essere.
Così macroscopicamente allungati.
Dall'altro lato, noi abbiamo anche tutto un sistema che deve essere rivisto anche dal punto di vista dell'assetto di riorganizzazione territoriale.
Di questa di questa regione e soprattutto istituzionale. Qui parlo all'assessore Calvano che ovviamente.
Va a incrementare, ad elogiare le Unioni dei Comuni e le fusioni dei Comuni. Sappiamo benissimo, penso di averlo detto da otto anni a questa parte che questo tipo di tematica non funziona.
Le Unioni hanno completamente disatteso quelle che sono state le aspettative quando già nel 2015 si erano si sono costituite.
E credo che su questi temi vi sia un po' una visione miope rispetto a come rivedere l'assetto istituzionale di questa Regione ed è normale che, se oggi mi si pone un tema legato al fatto che si debba andare a incentivare ancora questo tipo di prospettazione e di assetto istituzionale all'interno della Regione Emilia Romagna, probabilmente non si è compreso che la Direzione ha completamente sbagliata e le evidenze sono oggettive rispetto ad unioni che sono completamente disastrosa.
Sulla sanità, ovviamente ho già detto quello che ha e che è stato riportato, appunto dal Collegio dei revisori abbiamo anche interventi, prendo il caso dell'alluvione sugli investimenti, allora sulla Protezione civile,
Dati completamente disaggregati, si parla di grossi investimenti, ma non si capisce dove vengono fatti questi investimenti come vengono fatti questi investimenti quando verranno fatto questi investimenti.
E.
Faccio l'esempio appunto dalla vicepresidente dell'assessore Priolo, e si passa da 134 milioni 265 milioni, non si capisce il titolo per il quale si aumentino questi soldi e più che l'altro, non si capisce che tipo di interventi dovranno essere fatti e come verranno utilizzate queste queste risorse.
Insomma, c'è, diciamo.
Tanta carne al fuoco, io spero ovviamente di avere da parte degli interlocutori oggi.
Idee, anche per poter apportare delle modifiche che dovranno che potranno essere fatte ovviamente per l'Aula attraverso gli emendamenti, l'ultima nota e mi dispiace che la relatrice Costi insomma.
Si limiti pedissequamente a ripercorrere quello che è stato l'intervento anche dell'asset, dell'assessore Calvano quando è stato illustrato il DEF fra, ma non c'è una parola di quello che succede succedendo in Germania c'è la Germania. che è, ovviamente, come sappiamo, la locomotiva tedesca sta arrancando. sono legati alla Germania le sorti di molti grandi e piccole imprese del nostro territorio mi riferisco poi a Modena Reggio Piacenza sono le province più colpite da quello che sta accadendo in Germania, ma.
Sul sistema, diciamo internazionale europeo nel DEF non viene citato assolutamente nulla. quindi è evidente che sembra di ascoltando le parole della relatrice.
Di vedere una Regione che viaggia.
Ai 1.000, allora.
Perché bisogna capire da che parte si vede e da quale è quella è la direzione viaggiare 1.000, allora molto spesso si rischia di andare a schiantarsi contro un muro e fatte e fare una botta molto più pesante che invece.
Cercare di avere obiettivi molto più mirati, senza dare numeri strabilianti, e andare a sistemare quelle difficoltà legate a servizi essenziali che i cittadini vogliono e all'economia delle imprese, che oggi evidentemente sono deficitari rispetto a questo DEF grazie e aspetto ovviamente i contributi da parte di chi interverrà.
Speaker : spk2
Grazie. al.
Dottor Pompignoli sono commosso dal fatto che ci siano tutti i miei interventi dell'anno scorso sul DEF senza averne preso nessun.
Source, però non ha mai portato a questa era una battuta.
Allora segnalo la presenza del.
Della consigliera Bondavalli e del consigliere Mastacchi, partiamo con gli gli interventi,
Do la parola per primo al.
Ah, Gianni Gianni Bessi, in qualità di Presidente di Confservizi,
Sono emozionato a fare questa cosa, Gianni e.
Speaker : spk3
Siete sciocchi, voglio che venga messo a verbale.
Allora?
Alcune considerazioni di carattere chiaramente generale.
Cercando di portare un brevissimo contributo da parte del di con servizi delle aziende associate.
Nel campo dei servizi energia, ambiente e acqua, sicuramente,
Conoscendo bene anche chi chi è intervenuto.
Nella nell'esposizione, hanno evidenziato esposto in maniera puntuale come sempre, i punti di criticità, chiaramente in un'ottica di carattere anche politico, giustamente essendo.
L'istituzione, l'Assemblea e questo processo una un campo di carattere.
Di schieramenti politici, io porterei un, cercherei di essere su alcuni temi.
Che sono chiaramente il rischio opportunità di questa fase, perché poi, sottolineando che strutturalmente il Documento economico-finanziario ha giustamente evidenziato la parte dell'emergenza alluvione quindi anche, diciamo non rispettato proprio i tempi esatti della del percorso che di solito fa un documento economico finanziario e poi chiaramente il suo collegamento con il documento economico finanziario a livello nazionale perché determina chiaramente poi tante delle delle risposte o delle o dei quesiti posti anche da chi mi ha preceduto o comunque anche delle soluzioni.
E l'altro aspetto che evidenzierei alla vostra attenzione chiaramente la la, la, la, il cambiamento, la mutazione dell'approccio anche delle analisi di di previsione che muta cambia sempre più neanche rapidamente, ma con una forte accelerazione queste sono dei temi, secondo me di di preoccupazione. Al di là della crescita o della valutazione della crescita mondiale economico, quella nazionale, c'è sicuramente alcuni aspetti di fabbisogno nazionale di carattere economico e finanziario da parte della dello Stato centrale, che creano poi delle.
Diciamo, delle rigidità a cascata anche su.
I nostri bilanci, anche perché il documento economico finanziario, poi, è propedeutico.
Per andare a quell'appuntamento importantissimo che è il bilancio della Regione Emilia Romagna che.
In questo sia come documento economico-finanziario, sia come se, come il bilancio di previsione, fa parte del percorso della formazione del bilancio della nostra Regione e in più anche il fatto che è il penultimo bilancio della della della legislatura dall'altra parte, chiaramente la Afra anche l'aspetto economico legato e finanziario legato alla alle alle entrate tributarie di carattere nazionale, però,
È evidente che vanno anche misurate, stimate o comunque monitorate anche sul piano.
Regionale dall'altra e ultima aspetto, chiaramente questi si riverbera un po' in tutte quelle di quegli obiettivi oltre oltre 100 che è costituito il, il nostro, il nostro documento economico finanziario, che comunque è in continuità con tutta la legislatura con questa legge con l'undicesima legislatura quindi chiaramente questo sì, passiamo da un momento al di là delle chiaramente di emergenze, come è stata quella del Covid, che però ha visto anche una un risultato economico finanziario di carattere nazionale particolarmente regionale.
È positivo se non sarà positivo a un momento di preoccupazione che non ci sia lo stesso è lo stesso, non sono scenario, ma lo stesso risultato e a cascata questo tocca a famiglie e imprese, ma soprattutto non solo l'economia ma anche i servizi e anche coloro che chiaramente devono garantire questo tipo di servizio alle nostre comunità. Per quanto riguarda poi il contributo di Confservizi al percorso del del DEF e anche chiaramente successivamente della de della della sembra dell'aggiustamento, giusto, Assessore che ci sarà.
Chiaramente siamo, siamo ben disponibili anche non solo a dare dei contributi, ma anche chiaramente, come sempre, a confrontarci grazie.
Speaker : spk2
Grazie, ovviamente ricordo a tutti quanti quelli che interverranno, quelli che decidono di intervenire oggi, che di poter mandare eventualmente contributi alla discussione, alla segreteria della Commissione,
Dando la parola a Losi Loretta per.
All'Alleanza delle Cooperative assoluto anche, il dottor.
Zanoni per Confcooperative e il dottor Rusconi per.
Confindustria, prego.
Speaker : spk4
Adesso grazie.
Intanto, grazie per questa preziosa occasione di confronto su un documento così importante, di non non facile, soprattutto non breve lettura devo dire perché.
È stato insomma un lavoro a leggere questo corposo documento e io ovviamente parlo a nome di tutta l'Alleanza delle cooperative italiane e.
Speaker : spk1
Dentro a questo intervento mi limiterò a una rappresentazione schematica dei temi di interesse certa che sarà possibile lavorare in seguito per approfondire queste tematiche e trovare azioni che ci aiutino insieme a raggiungere gli obiettivi che questo documento si propone.
Il primo tema a cui non posso eludere, insomma, da cui non possono scappare il tema legato al welfare, il nostro welfare, è ovviamente molto lavorato insieme alla cooperazione.
Il welfare regionale è un welfare che è davvero un sistema molto integrato con il privato sociale in particolare,
Ma il dopo Covid ci consegna un settore che ormai è allo stremo e che ha sempre più difficoltà a sostenere e a mantenere gli stessi livelli di attività che lo ha visto fino ad oggi.
Se assumere la consapevolezza quanto rappresenta la cooperazione in questo settore è indispensabile anche per la Regione Emilia Romagna. Significa lavorare perché questo prezioso contributo non vada perso, anche in termini di lavoro e di sostegno al lavoro e di reddito di reddito dignitoso. Per questo lavoro e noi abbiamo un'interlocuzione aperta da tempo con la Regione Emilia Romagna. Stiamo rivedendo alcuni asset strategici per noi, tutta la legge sull'accreditamento, tutta la parte che riguarda la qualificazione del lavoro sociale. È importante che il lavoro sociale venga riconosciuto e che vengano riconosciuti anche i rinnovi dei contratti di lavoro. Diversamente sarà difficile mantenere dignitosamente questo tipo di.
Di attività.
No, non parlo della sanità, perché ne avete detto moltissimo. Ci rimettiamo però a dire che l'Alleanza delle cooperative sosterrà la battaglia della Regione Emilia Romagna perché sia aumentato il PIL nazionale a favore di tutto il sistema sanitario,
Così come sosterremo e siamo convinti che.
Non dobbiamo stare ai margini di un lavoro e di un percorso che ci vede anche protagonisti sull'integrazione sociosanitaria, che riguarda tutta l'attività che.
Ha visto la Regione impegnata nella costruzione delle case, della salute e delle case di comunità.
E non possiamo parlare di welfare senza parlare del diritto all'abitare.
Sta diventando, secondo noi urgente pensare a una nuova politica che metta al centro il diritto all'abitare le nostre città sono meno attrattive, anche perché è faticoso abitare nelle nostre città, per chi viene da fuori e.
Accede alcuni tipi di lavoro che non sono reddituale, mente così importante.
Il che significa che.
Le nostre imprese ci segnalano sempre più spesso che questo è un elemento di freno rispetto alla ricerca di nuovo personale e ricerca di nuovo personale, che è uno dei leitmotiv che noi sentiamo sempre di più in questo periodo c'è una grandissima penuria di personale di personale qualificato ma anche non qualificato e i costi che devono essere sostenuti nelle nostre città da una parte per fortuna dall'altra purtroppo.
Sono sicuramente un elemento di cui noi dobbiamo tenere conto. Quindi chiediamo alla Regione e chiediamo che dentro al documento di programmazione strategica di questa Regione,
Possa esserci un disegno con un grande piano strategico che proponga una nuova idea delle nostre città e che parta dal tema della rigenerazione urbana urbana e al sostegno ai nuovi abitanti, quindi dal social housing all'abitare condiviso a nuovi interventi di edilizia pubblica, per quanto ci riguarda, ovviamente ci troverete in questo senso al vostro fianco.
Arrivo a un argomento toccato già in un paio di occasioni, e cioè al trasporto pubblico locale.
Il trasporto pubblico locale non è solo pubblico.
E anche in parte giocato e agito dai privati lo abbiamo visto bene durante il Covid, no nella rappresentazione plastica di quanto siano stati importanti anche le aziende private e le cooperative ma non solo che hanno affiancato il trasporto pubblico locale.
Rappresentano circa il 30% del trasporto pubblico fatto in questa Regione,
Quindi anche qui una scelta strategica di una partnership pubblico-privata che ci veda come dire, nell'ottica del processo di industrializzazione che deve avere questo settore e che le il ruolo delle imprese private si è riconosciuto con pari dignità.
Per noi è davvero fondamentale. Il rischio è che in questa Regione arrivino appetiti, diciamo così, da fuori perché comunque è una Regione che richiama anche questo tipo di.
Possibilità,
Il trasporto pubblico locale non privo di conseguenze, anche se parliamo, se vogliamo parlare di trasporto e di logistica sostenibile,
L'Emilia Romagna è una cintura ed è attraversata da un flusso di traffico veramente imponente e che ha una particolare, è particolarmente gravoso per noi da sostenere, non per noi cittadini intendo anche.
E quindi credo che il tema della logistica e della mobilità sostenibile sarà uno dei temi su cui si giocherà buona parte della nostra capacità di rendere sostenibile tutta la Regione.
Tutto il nostro contesto urbano e industriale.
Noi abbiamo in atto un importante interlocuzione con la Regione su questo tema.
Per garantire davvero la vivibilità dei nostri territori in un'ottica di sostenibilità,
Secondo noi bisogna accelerare nella definizione del piano, sollecitando il Governo a fare alla svelta per l'approvazione delle ZLS. che sono un elemento.
Abbastanza importante di questo piano,
In modo da procedere in modo spedito anche verso le imprese che hanno deciso di investire in questo settore.
È un settore badate bene che.
In quest'anno partendo davvero importanti innovazioni tecnologiche e digitali che mirano a migliorare le prestazioni e ottimizzare non tanto i tempi di lavoro in quanto tempi lunghi o corti, ma l'ASP nella sostenibilità ambientale, quindi trasporti fatti meglio e pensati in modo capace sono nate Academy dentro alle imprese che sono volte a sostenere i percorsi di formazione necessari perché anche qua abbiamo una scarsità di personale molto importante.
Vividi cito soltanto un aneddoto per e una delle più grandi aziende cooperative dei questo settore mediamente affermi dai 70 agli 80 camion tutti i giorni.
Perché avrebbe il lavoro, ma non agli autisti.
I costi di questa operazione sono costo imponente, di cui oggi si sta facendo carico la cooperativa.
Banalmente le Cicu ci piuttosto che che altre cose.
Quindi,
Da una parte del personale, dall'altra, la necessità perché tutto diventi davvero più sostenibile, di aiutare e sostenere il rinnovamento del parco mezzi perché politica indispensabile per andare nell'ottica di un miglioramento della qualità della della vita e dell'ambiente.
Tocco brevemente anche il tema delle aree interne, perché è un tema vastissimo, chiaramente, che riguarda una grandissima parte del nostro territorio, una parte molto importante e anche molto disagiata. Molto, diciamo così, sotto pressione per perché perché sta depauperandosi ancora una volta rispetto ad abitanti, eccetera.
Noi stiamo facendo nel nostro piccolo quello che riusciamo e crediamo che sia una parte importante la costruzione delle cooperative di Comuni, l'invenzione del di cooperative di comunità, perché è stata ormai anni fa un'invenzione,
Ha visto però questi territori ricominciare a pensare, a progettare delle cose e per noi questo è un risultato molto interessante in termini di disservizi che queste società possono erogare ai cittadini che decidono di riabitare I in quei posti la Regione Emilia Romagna su questo ha fatto una legge chiediamo che questa legge venga sostenuta per sostenere queste attività che diversamente sappiamo bene, che non non non possono all'inizio e soprattutto autosostenersi, ma che rappresentano un valore aggiunto indispensabile per i nostri territori.
Adesso veramente solo dei titoli.
Sulla dei titoli, perché.
Per noi è importante che si prosegua sulla strada della semplificazione burocratica, che rappresenta un costo molto significativo per le imprese,
Ci crediamo che sia in questa.
Speaker : spk3
Fase e soprattutto di grande difficoltà rispetto ai tassi di interesse a sostenere i confidi.
Perché possano accompagnare le imprese né soprattutto quelle medio-piccole, nell'accesso al credito.
Una migliore integrazione tra le agenzie per il lavoro e le imprese, che ci aiuti nella ricerca di personale e nella definizione dei percorsi formativi per questo personale,
Ultimo ma non ultimo, crediamo che sia vero e secondo noi è vero.
Che la cooperazione è una risorsa imprescindibile di coesione sociale, per un'equa distribuzione del reddito in un territorio come l'Emilia Romagna.
Meriti che siano confermate le risorse necessarie a svolgere quel ruolo sociale che le viene riconosciuto dall'articolo 45 della Costituzione, grazie.
Speaker : spk1
Geoffrey Miller, ricordo.
Un contributo scritto così di farlo.
Quello femminile.
Grazie mille,
Andiamo sul all'ultimo intervento, il dottor Urbani per il Forum del terzo settore, no, ma avevano indicato male, quindi io non ho altri interventi in udienza conoscitiva e quindi darei la parola al all'assessore Calvano per trovare un attimo le conclusioni, di dare qualche qualche risposta non prima ovviamente di avervi ringraziato ulteriormente di aver contribuito con i vostri contributi e per quelli che vorrete farci pervenire, prego Assessore,
Speaker : spk2
Grazie Presidente e grazie.
Ovviamente i relatori, a partire dalla relatrice, Costi per aver illustrato le linee su cui abbiamo costruito il DEF 2024 2026, e grazie anche per gli interventi che sono stati espressi.
E per le considerazioni fatte, che devono essere assolutamente tenute in debita considerazione da parte nostra ma anche per l'interlocuzione continua che abbiamo con tutti i rappresentanti delle de de de del mondo produttivo delle parti delle parti sociali perché credo che ci sia uno stimolo reciproco a cercare di dare risposte ai tanti problemi che abbiamo che abbiamo di fronte.
Perché è importante di il DEF, non solo perché ci indica le linee su cui vorremmo costruire le politiche del prossimo triennio.
Ed è normale su questo che ci sia.
Continuità tra quello tra il primo DEF è quello che stiamo presentando oggi, perché altrimenti ci sarebbe qualche problema. Una continuità, purtroppo spezzata in alcuni casi dal fatto che arrivano situazioni impreviste alle quali che dobbiamo fronteggiare e in questo DEF, quindi, inevitabilmente, ci siamo trovati di fronte alla necessità di ritarare gli obiettivi dell'Amministrazione in funzione di quello che è successo, del dramma avvenuto nei territori alluvionati, che non è l'unico emergenza che ci troviamo a fronteggiare. È quella più rilevante indubbiamente, ma ce ne sono altre che, ad esempio, stiamo affrontando anche nel progetto di legge, richiamato anche.
In quest'Aula sul.
Le altre emergenze della granchio blu, agli effetti delle delle grandinate del cambiamento climatico più in.
Più in generale, però, è importante il DEF, perché è l'inizio del ciclo di bilancio 2024 in questa seduta, ad esempio, dopo questa audizione andremo ad approvare, spero, il e il rendiconto.
Consolidato dell'Emilia Romagna che crude il ciclo di bilancio 2022, perché l'ultimo passaggio, quindi chiudiamo il 22 e oggi chiudiamo il 22, iniziamo il 24, nel mezzo c'è l'evoluzione del del 2000 del 2023, quindi è un passaggio importante e raccolgo già alcune sollecitazioni che sono emerse su come costruire il bilancio 2024, perché nel bilancio 2024 avremo diverse questioni da affrontare. Alcune ben richiamate dalla.
Dalla consigliera Costi e.
Ben ricordate anche da da parte di chi è intervenuto. Noi abbiamo indubbiamente un tema legato alla sanità.
A me spiace, devo dire la verità, di non essere ancora riuscito, anche rispetto al dibattito in Aula, a far capire come ormai questo problema abbia scavallato i confini di una regione. e sia diventato un problema nazionale, e ce lo dice purtroppo ce lo dicono i bilanci di tutte le Regioni, quando 15 bilanci su 20 chiudono al 31 gennaio 2022, è con I in deficit sanitario, poi ognuno di noi ha trovato le coperture, compresa l'Emilia Romagna, però è sintomatico di una situazione che ormai ha assunto un carattere di generalità e rispetto alla quale servono necessariamente delle risposte, e devo dire che.
Noto che nelle parole spererei di vederlo anche nei fatti del Ministro Schillaci, questa consapevolezza sia maturata, perché è evidente che il Ministro stesso dice oggi il sistema si regge se ci mettiamo altri 4 miliardi perché altrimenti il sistema non regge.
E noi siamo lì, siamo in quel contesto, in quel contesto, lì io non nego le difficoltà che ci sono anche sulla sanità dell'Emilia Romagna,
Come dire al partirei un marziano se non vedessi le problematiche che ci sono sulle liste d'attesa.
Però è evidente che la domanda che sorge a me eh, ma se questi problemi ci sono in Emilia Romagna ma cosa sta succedendo nel resto del Paese, non perché siamo i più bravi, perché vuol dire che ci sono in Emilia Romagna ci sono in tutto da da tutte le altre parti e purtroppo è così è drammaticamente così e quindi serve indubbiamente una risposta di sistema. Serve una risposta anche rispetto alla riorganizzazione del sistema sanitario emiliano romagnolo, su cui il collega Donini sta.
Alacremente lavorando, ma rispetto alla quale serve davvero maturare una consapevolezza condivisa. Mi permetto di aggiungere una cosa che si.
Si è colta soprattutto nell'intervento dell'Alleanza delle cooperative,
Che l'altro punto su cui.
Dobbiamo stare veramente attenti è che il Fondo per la non autosufficienza.
Perché l'andamento demografico ci dice che dobbiamo preoccuparci della natalità e ci mancherebbe,
Ma ci sta anche dicendo che dobbiamo proprio trovare il modo di preoccuparci di più anche dei nostri anziani.
Perché stanno aumentando?
E quindi aumentano i loro bisogni e quindi il Fondo regionale, il Fondo per la non autosufficienza nazionale regionale diventa una di quelle cose che inevitabilmente dovrà crescere.
E il fatto che la lo si sia fatto crescere in assestamento dura nel 2023 e già lì si sia detto quella crescita non è.
Una misura straordinaria di assestamento è il punto di partenza del 2024 Piedad e ci abbiamo messo 20 milioni in più, vi dà l'idea di come rischi di esserci progressività costante in quel tipo di spesa.
E quando regioni come l'Emilia Romagna, ma anche il Veneto, guardate, non la metto giù, tutti vista politico hanno un fondo regionale per la non autosufficienza che è superiore al fondo nazionale.
Vuol dire che c'è un problema.
Se il Fondo nazionale 500 milioni il Veneto ce ne mette 700, noi ce ne mettiamo 500 50, quindi le singole regioni li mettono di più di quello che ci mette lo Stato,
C'è un problema, c'è un problema.
Che dobbiamo affrontare anche qui serve una risposta di sistema, il dialogo con i soggetti che operano lì Eddie è indispensabile.
E questa è la strada che stiamo provando a seguire, ribadita anche all'interno del.
Del del DEF, su cui torneremo anche con il bilancio 24 26, perché è una di quelle spese che, come dire, è incomprimibile,
È incomprimibile guardando l'andamento demografico non solo dei prossimi anni dei prossimi decenni.
E quindi raccolgo, insomma, credo che si debba raccogliere insomma l'appello fatto sul versante del del welfare, così come.
Mi permetto di dire che.
Anche la questione dei trasporti del trasporto pubblico locale sarà dirimente.
In questo caso mi pregio di dire che sanità, welfare e trasporto pubblico locale sono quei servizi pubblici che consentono di fare coesione sul territorio un trasporto pubblico efficiente è un trasporto pubblico che consente a uno, che abita sul cucuzzolo della montagna di poterla raggiungere.
Anche se non ha le disponi grandi disponibilità economiche il luogo che deve raggiungere che sia luogo di lavoro e il luogo di svago o,
Che consente ai nostri studenti di andare di andare a scuola e a prescindere dal livello di reddito, a prescindere da dove si è laddove sia nati i servizi, compreso il trasporto pubblico locale, è un grande strumento di coesione.
E anche un grande, ma è anche una roba su cui c'è un'economia.
Perché.
I servizi aggiuntivi che abbiamo, se abbiamo potuto mettere in campo con durante il Covid, lo si diceva l'abbiamo fatto grazie a una sinergia tra quello che fa il pubblico con le proprie aziende e una sinergia con il sistema, con il sistema privato pubblico che sulle proprie aziende sta investendo credo ci siano.
Traccia di questi investimenti anche all'interno del DEF moltissimo sulla trasfor tra sulla,
Innovazione della nostra flotta, sia per quanto riguarda i treni sia per quanto riguarda sia per quanto riguarda i bus, quindi anche qui mi sento di poter dire che quell'appello va assolutamente raccolto e trasformato anche in infatti, anche qui in assestamento abbiamo fatto come dire uno di quei balzi in avanti rispetto ai quali non si può tornare indietro nei prossimi.
Nei prossimi, nei prossimi bilanci.
È chiaro che tutto ciò, questi servizi sono fondamentali per la tenuta della coesione.
Perché uno degli obiettivi che si dà a questa Regione e mi pare che anche questo nel DEF si possa leggere pur essendo un bel documento né da leggere.
Lo si percepisce, percepisce nel fatto che vogliamo fare in modo che la crescita.
Non sia solo un dato economico, ma che si trasformino che determini effetti sociali.
E, da questo punto di vista.
Credo che tutti possano cogliere, anche nelle previsioni che facciamo nel DEF, del fatto che siamo in una situazione in cui la Regione Emilia Romagna,
Non grazie alla Regione, istituzione, la Regione, uno degli attori, ma grazie al proprio sistema di imprese,
Continua ad essere una di quelle Regioni che dà un contributo positivo al PIL del Paese, che cresce mediamente più del PIL del.
Del del paese, e questo credo che.
Anche ad esempio sulla vicenda dell'alluvione si nota come ci sia stata la volontà ce lo dice l'utilizzo della cassa integrazione.
Ci sia stata la volontà di ridurre al minimo le giornate di chiusura, tant'è vero che la cassa integrazione è stata usata per 30 milioni su un miliardo che c'è una disposizione che il segnale di di imprese che anche nei momenti di più grande difficoltà fanno di tutto per continuare ad essere produttiva,
Merito a chi investe su queste imprese è merito di chi lavora in queste, in queste imprese, che spesso sono una grande squadra, spesso sono una grande squadra.
Concludo.
Con una nota mi dispiace che sia andato via il collega Pompignoli.
Perché vi devo dire la verità?
Ah.
Pensavo che in quest'Aula non si tornasse più sul tema del se continuare a fare le Unioni oppure no,
Sapete perché pensavo che non ci si tornasse più,
Perché.
Poche settimane fa.
Il ministro Piantedosi.
Ha depositato in Consiglio dei Ministri.
La bozza.
Ben articolata.
Sulla riforma del Testo unico degli enti locali.
Credo sia giusto.
Leggerne alcuni passaggi.
Scrive il Ministro Piantedosi.
Che, tra i principi.
Di riassetto dell'ordinamento amministrativo ci deve essere quello di favorire.
Il massimo grado di integrazione tra i Comuni, graduando la corresponsione dei benefici in relazione in relazione al livello di unificazione,
Con riferimento alla tipologia, alle caratteristiche delle funzioni dei servizi associati o trasferiti in modo tale da erogare maggiori contributi nelle ipotesi di massima integrazione.
Ah,
Non ho capito.
Secondo principio,
Prevedere una maggiorazione maggiorazione dei contributi nelle ipotesi di fusione e di unione rispetto alle altre forme di gestione sovracomunale.
Firmato.
Ministro Piantedosi.
Quindi, mentre sull'immigrazione siamo molto distanti dal Ministro Piantedosi, devo dire che sugli assetti comunali Piantedosi uno di noi.
Piantedosi uno di noi e confido e confido.
E confido.
Che questo sia assorbito nel dibattito dell'Assemblea, perché in quel testo unico degli enti locali.
Tiriamo via dal tavolo il dibattito se fare in modo che i Comuni debbano lavorare insieme e spero comincia una fase nella quale dibattiamo sul come devono lavorare insieme, non sul se, se devono lavorare insieme.
Perché devo dire non solo su quel passaggio, ma anche su tanti altri passaggi viene previsto il riconoscimento della corresponsione di un'indennità i segretari comunali che diventano segretari delle Unioni, cosa che oggi non si può fare, viene prevista la possibilità per le assunzioni di assumere personale a prescindere dalle dotazioni di organico che gli danno i Comuni insomma si fa un grande salto di qualità non posso non definirlo così.
E quindi, insomma, quello che abbiamo scritto nel DEF.
È assolutamente coerente con quanto oggi sta immaginando il Governo.
Rispetto alla al tema della.
Integrazione tra i Comuni, che è uno di quegli elementi su cui lavorare, anche in una logica di semplificazione.
Perché?
Creare le condizioni affinché ci siano aree vaste nella quale i cittadini sanno di potersi muovere, sapendo di trovare uniformità di regole. Credo che sia uno degli obiettivi che ci dobbiamo che ci dobbiamo dare. Lo stiamo facendo, ad esempio, con il grande investimento, anche ulteriore sullo sportello unico delle attività produttive, sulla nostra piattaforma dello Sportello unico delle attività produttive, in modo tale che l'impresa che investe a Piacenza, che investe a Rimini, ha di fronte a sé uno stesso strumento su cui su cui lavorare e su cui rapportarsi alla pubblica amministrazione secondo quel principio del ti do i miei dati una volta e siccome ce li ha e non c'è bisogno tutte le volte di replicarli, la banalizzo.
Però ci siam capiti. Ecco, io credo che.
Bisogna avere questa prospettiva e anche il percorso di.
Riassetto istituzionale su questo ci può, ci può aiutare e ancor più convintamente noi proseguiamo su questa strada perché, laddove aumenteranno i contributi a favore di chi fa Unioni nei propri nelle proprie regioni. Beh, noi non possiamo che essere contenti di questo tipo di impostazione, perché significa che l'Emilia Romagna ci sarà e insieme all'Emilia Romagna che ci sarà un'altra regione, il Veneto,
Perché proprio di recente, insieme al collega Veneto, abbiamo fatto un'iniziativa con l'Università Ca' Foscari, in cui.
Abbiamo detto cose davvero molto simili.
Sul fatto che l'integrazione tra i Comuni, le Unioni dei Comuni, le fusioni, laddove ci sono.
Situazioni come dire che inevitabilmente dovrebbero portare lì, possono essere una soluzione ai problemi che oggi una delle soluzioni ai problemi che oggi c'è nella pubblica amministrazione, compreso a volte è quello di reperire le competenze perché in alcuni territori è faticoso anche fare in modo che i concorsi non vadano a vuoto, perché questo tema di mismatch tra domanda e offerta c'è nel privato, ma c'è anche, purtroppo, nel pubblico e credo che sia un'altra delle sfide che abbiamo di fronte nei prossimi nei prossimi anni. Ho finito, Presidente, la ringrazio.
Speaker : spk1
Graaff.
Grazie all'Assessore, all'assessore Calvano, ricordo l'iter del del DEF e che ci porterà poi in Aula il 5 ottobre, la discussione generale.
L'11 di ottobre, l'esame dell'articolato con la scadenza degli emendamenti per la Giunta il 6 ottobre e per i colleghi Consiglieri al 9 ottobre, ringraziandovi ancora per la partecipazione, ci prendiamo un minuto per.
Il.
Ostacolo del collegamento, proseguiamo la seduta con l'ulteriore punto all'ordine del giorno, grazie ancora.