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Buona sera, a tutti benvenuti ben ritrovati, apriamo questo Consiglio dell'Unione, terre di Castelli di giovedì 28 settembre, lascio la parola al Segretario per l'appello.
Anche se siamo già decimati, grazie Presidente buonasera a tutti Bettelli, Emiliano.
Bonaiuti, presente caci.
Costantini Covili.
Cremonini, fiorentini.
Folloni, assente, Fontanesi, presente Franceschini, Galletta.
Galli, Giovanni.
Gianaroli, assente Guglielmi, ex Gozzoli.
Ragazzi.
Linari Saint Mazzoni.
Mezza qui assente.
Morandi.
Muratori e abbia in questo momento è assente, ma oca.
Paradisi.
Pasini.
Pedretti.
Pelloni.
Muratore presente.
Pietropaolo.
Assente, vero Poppy.
Prova assente, Tagliavini, presente, tondi presenti, c'è il numero legale, mancano uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, 10 11, ma sì, siamo decimati questa sera, ma siamo in numero legale, bene, nomino gli scrutatori Galletta, fiorentini e Covili prima di iniziare,
Vi chiedo di alzarvi in piedi per osservare un minuto di silenzio in ricordo del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, scomparso pochi giorni fa e ti richiama anche un momento di raccoglimento alle vittime della guerra in Ucraina, grazie.
Grazie a tutti.
Passiamo al punto numero 1, approvazione verbali della seduta precedente si tratta.
Allora?
Della delibera 24 approvazione, i verbali della seduta precedente delibera 25 riconoscimento, debiti fuori bilancio ai sensi dell'articolo 194, comma 1, lettera a, del decreto legislativo, due, sei, 7 2000 afferenti alla struttura di Polizia Locale delibera numero 26. Assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l'esercizio 2023 ai sensi degli articoli 175, comma 8 e 193 del decreto legislativo, due, sei, 7 2000 e la variazione numero 2 al bilancio di previsione 2023 2025 variazione numero 2 delibera scusate. 27. La variazione numero 2 al programma biennale degli acquisti di forniture e servizi per il biennio 2023 2024 dell'Unione. Terre di Castelli ci sono interventi da parte dei Consiglieri.
Non ci sono interventi da parte dei consiglieri, mettiamo in votazione questo primo punto, approvazione i verbali della seduta precedente favorevoli.
Contrari.
Astenuti.
Rito.
Okay, bene no a posto post posso post evento.
Passiamo al punto numero 2, approvazione del bilancio consolidato, gruppo Unione, terre di Castelli per l'esercizio 2022 lascio la parola al dottor Chini, grazie per essere qua con noi, prego.
Buonasera a tutti si tratta di una proposta di delibera per approvare il bilancio consolidato del gruppo Unione terre di Castelli per l'esercizio 22 è un adempimento previsto dall'articolo 11 del decreto legislativo 118 del 2011 e che prevede appunto che entro il 30 settembre di ogni anno gli Enti locali,
Una volta individuato qual è il gruppo amministrazione pubblica o i quali degli enti devono essere consolidati, prende il bilancio della capogruppo, che in questo caso è l'Unione al 31 12 22. Il consuntivo lo abbiamo approvato nell'aprile di quest'anno considera i bilanci delle società, enti, organismi partecipati e lì e li consolida.
Atto propedeutico è l'individuazione, ogni anno va aggiornato, in ogni caso ho fatto una ricognizione di quali sono gli enti società, organismi che fanno parte del gruppo Amministrazione pubblica,
È stata fatta con la delibera di Giunta Unione numero 54 del 18 maggio e non ci sono modifiche rispetto all'anno precedente e.
E quindi i soggetti che fanno parte.
Del gruppo Amministrazione pubblica sono la Fondazione all'asilo di Vignola e dove l'Unione ha il 20% di partecipazione, l'ASP terre di Castelli dove l'Unione al 49 e 62%, l'ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia centrale, il 6 82% Fondazione Scuola Interregionale di Polizia Locale 0,27 0 3% e ICE Agenzia per l'energia e lo sviluppo sostenibile.
Ovvero 61%. Poi c'è nelle società invece Lepida società cooperativa per azioni, 0,0014% e Gala Antico Frignano Società cooperativa, laddove l'Unione al 2,412% tra questi soggetti non vengono consolidati e la Fondazione, l'asilo di Vignola.
E GAL Antico Frignano per irrilevanza del bilancio,
Nel senso che i valori del loro bilancio rispetto ai valori dell'Unione sono sotto certe soglie stabilite dal Testo unico delle società e la Fondazione Scuola Nazionale di Polizia locale, in quanto abbiamo una partecipazione inferiore all'1% e non è considerata società in house quindi rimangono come soggetti da consolidare gli stessi dell'anno 21 e cioè after di Castelli ente di gestione per i Parchi e le Biodiversità Lepida S.p.A. E ICE Agenzia per l'energia e lo sviluppo sostenibile queste due, ripeto, sono nonostante abbiamo una partecipazione inferiore all'1%, essendo considerata società in house, vanno lo stesso consolidate. Come vi dicevo, il bilancio consolidato prende i bilanci dei soggetti al 31 12 22 e gli aggrega in sostanza.
Eliminando le poste reciproche tra i soggetti per evitare duplicazioni di poste contabili, elimina la partecipazione nell'attivo del dell'Unione e contestualmente la parte di patrimonio netto degli stessi soggetti, sempre per evitare duplicazioni di Poste,
Giusto per andare un attimo,
L'unico soggetto che ha una certa rilevanza, come avete capito, nel consolidamento è ASP terre di Castelli dove abbiamo il 49 e 62%.
E siccome nel 22 ha registrato?
Una perdita di 315.000 euro sull'Unione grava per 156.474, cioè la percentuale, le altre società, avendo delle percentuali irrisorie di partecipazione, incidono sul risultato consolidato per poche pochi euro o poche migliaia di euro, insomma, sulla proposta di delibera è stato acquisita la relazione del revisore unico.
E il dottor Rinaldini, che esprime.
L'organo di revisione rileva col verbale numero 14 del 18 settembre 23.
Rileva che il bilancio consolidato dell'ente è stato redatto secondo gli schemi previsti dall'allegato 11 del decreto legislativo 118. La relazione sulla gestione comprensiva del nota integrativa contiene le informazioni richieste dalla legge, l'area di consolidamento risulta correttamente determinata, la procedura di consolidamento risulta complessivamente conforme al principio contabile applicato e ai principi generali civilistici, eccetera Il bilancio consolidato 22 rappresenti in modo veritiero e corretto la consistenza economico, patrimoniale e finanziaria del perimetro di consolidamento. La redazione sulla gestione contiene alla nota integrativa risulta essere congruente con le risultanze del bilancio consolidato e concludo è l'organo di revisione. Per quanto sopraesposto illustrato, esprime giudizio positivo sulla proposta di deliberazione consiliare concernente il bilancio consolidato. 22 del perimetro di consolidamento dell'Ente invita l'ente a rispettare il termine della trasmissione alla banca dati amministrazione pubblica è da fare entro 30 giorni dall'approvazione si raccomanda che la trasmissione del formato XBRL del documento corrispondono, con quelli approvati in sede di deliberazione, consiliare.
Io mi fermerei qua se non avete qualche chiarimento.
Caratterizza turchini e apriamo la discussione, ci sono interventi.
Pelloni, prego.
Sì, grazie e buonasera a tutti sarò molto breve, anche perché già abbiamo già fatto degli interventi anche in Commissione, insomma, più o meno le cose che ci dovevamo dire qui presenti ce le siamo dette, era presente anche i due Sindaci che stasera non ci sono ma insomma ecco erano in rappresentanza credo in rappresentanza della Giunta.
L'unica cosa che rimane, che quindi già già già esposto in altre occasioni, sempre nelle sedute di bilancio, sia in fase di previsionale sia in fase di rendiconto, è ormai diventato, credo, non più rinviabile, una seria.
Valutazione rispetto all'ASP se mantenerla, se mantenerla con questi servizi, perché, ovviamente?
Ci sono tanti ragionamenti da fare legato al numero, cioè ai dipendenti, quindi la capacità assunzionale al risultato economico, ripeto, abbiamo visto da nel rendiconto appunto un disavanzo da parte dell'azienda e la convenienza di quello che può essere una partecipata del di questo Ente e di tutti gli enti quindi un ragionamento a 360 gradi va fatto, non è più rinviabile perché,
Probabilmente, come dire, non non ci saranno nuove e risorse o risorse aggiuntive rispetto agli anni scorsi, quindi il tema è quello che insomma più o meno tutti conosciamo, provare, erogare sempre gli stessi servizi o ha la meglio, anche se si può migliorarli a risorse.
Identiche o addirittura calante, magari per effetto dell'inflazione dell'aumento del costo della vita,
Ecco quindi ragionamento prevalentemente sta nella più grossa delle partecipate che abbiamo, anzi, dove abbiamo la partecipazione più importante 49%, ma ovviamente dove abbiamo tutti i Comuni?
Partecipanti soci di questa questa società e quindi credo che il ragionamento vada fatto sia in termini di erogazioni di servizi ma, ripeto, anche per,
Fare valutazioni sulla capacità assunzionale, anche in ottica che potrebbe ritornare a esserci.
È una sorta di patto di stabilità o quant'cose, quindi, insomma anche in una logica di politiche future che dal punto di vista regionale e probabilmente non cambieranno e quindi le ASP comunque sono più tassate rispetto ad altri tipi di.
Enti erogatori di questi servizi.
Quindi soffrono come dire in maniera strutturale di una.
Di una concorrenza, diciamo dive cioè diciamo sleale, nel senso che pagano più tasse rispetto ad altri erogatori di servizi, quindi ovviamente le le rende meno competitive, ecco dal punto di vista economico.
E non mi dilungo oltre, poi non so se il Capogruppo vuole fare sennò si è fatto ieri o dichiarazione di voto, il voto nostro sarà conferma, insomma di di quelli che sono i voto previsionale di rendiconto contrario, grazie.
Grazie Pelloni.
E a questo punto il vostro Gruppo già ci ha fatto le dichiarazioni di voto, ci sono altri interventi.
Volevo intervenire.
Prego.
No, è solo brevemente per.
Per cercare insomma di dare altri elementi rispetto al tema dell'ASP e le dell'azienda pubblica di servizi alla persona,
Che sicuramente, come tutte le aziende pubbliche, è soggetta a regime normativo che dal punto di vista economico non la rende competitiva, questa non è, non è una novità, insomma, è una è andata acquisito già da tempo e credo che per una valutazione della diciamo così della della delle caratteristiche della situazione di questa azienda.
Della nostra azienda perché, come giustamente sappiamo, sono nove i Comuni che sono soci dell'azienda ASP, perché c'è anche il Comune di Montese e quindi oltre i comuni dell'Unione. Diciamo che ci sono tutti i Comuni del Distretto e credo che le valutazioni che debbono essere fatte.
Come dire, non non ci si deve sicuramente sottrarre e le analisi vanno sempre bene gli approfondimenti e altrettanto si debba tenere conto anche di altro rispetto al mero dato economico. Sottolineo solo così, tra parentesi, che il disavanzo è determinato in gran parte dall'aumento del costo delle delle delle bollette e che.
Comunque, sicuramente lo si diceva dal punto di vista economico, la competitività rispetto ad altre ad altri soggetti gestori di questi servizi.
E chiaramente non competitivo. Non è la prima volta che si parla di di questo tema dell'ASP, se n'è parlato anche in passato, in realtà quello che è stato fatto è stato quello, poi, in al termine di un lungo di un lungo tempo di analisi, è stato quello di conservare l'azienda anche perché all'interno dell'azienda c'è tutta la filiera dei servizi alla persona dal.
Dal centri, dal centro diurno alla casa residenza, al centro semi residenziale per disabili, al centro residenziale per disabili, quindi abbiamo davvero tutta la filiera dei servizi alla persona pubblica, che comunque è anche un punto di riferimento rispetto ai servizi che vengono erogati e ai loro costi e alle loro caratteristiche, alla loro qualità anche rispetto a quello che può essere la il confronto con gli altri gli altri gestori.
E in più, come sappiamo, anche gli asili nido sono stati conferiti alla gestione dell'ASP. Stiamo parlando quindi di un numero di personale di dipendenti sicuramente molto significativo e, se non sbaglio, siamo intorno ai 200 200 220 eh sì, 220 230 dipendenti, quindi è comunque un'azienda importante da tutti i punti di vista, non solo per i servizi, ma anche per la sua struttura,
Per cui bisogna fare analisi. I dati ci sono e non ci sono problemi da questo punto di vista, ma bisogna chiaramente fare dei ragionamenti davvero molto approfonditi, circostanziati e che non siano solo, per quanto importante, riferito all'elemento al dato economico che chiaramente, se partiamo da quel principio lì.
Siamo anche non partire, perché sappiamo che la la, gli enti pubblici sono in qualche modo penalizzati rispetto ad altri gestori, questo solo per dire che, comunque, è sicuramente un tema, un tema importante, ecco.
Grazie muratori.
Ci sono altri interventi.
Direi che posso chiudere la discussione e le dichiarazioni di voto per il Gruppo di Bettelli lo ha già fatto nessuna dichiarazione di voto, perciò mettiamo in votazione il punto numero 2, approvazione del bilancio consolidato, gruppo Unione, terre di Castelli per l'esercizio 2022 favorevoli,
16 15, ho contato bene.
Come 16 16.
Okay contrari 5.
Okay astenuti, nessuno, nessuno sa benissimo, non abbiamo in questo caso l'immediata eseguibilità, perciò passiamo direttamente al punto numero 3, approvazione Regolamento del gruppo intercomunale volontari di Protezione civile dell'Unione, terre di Castelli lascio la parola al Sindaco Tagliavini, prego bene buona sera a tutti, allora questo punto è già stato trattato anche in Commissione dal l'ingegner cavalieri della.
Dell'area tecnica dell'Unione, terre di Castelli che si occupa anche, appunto, del gruppo di volontari della dell'Unione, che hanno la nuova sede da qualche mese, ma ufficialmente da qualche giorno.
È una una modifica del Regolamento del gruppo intercomunale dei volontari.
Che riguarda la TAV, l'adeguamento del regolamento al alla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 dicembre 2022, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 3 marzo 2023, quindi, è stato approvato con questa direttiva del Presidente del Consiglio, una uno schema tipo del regolamento dell'IMU che contiene degli elementi fondamentali dei gruppi comunali.
E abbiamo adeguato il nostro regolamento a questo schema nazionale.
E il testo è stato condiviso, ovviamente, con la Regione Emilia Romagna, in particolare con l'ingegner Gian Muzzi, che è quello che diciamo, ci segue tramite anche il lavoro nella sala operativa di Marsaglia, in provincia di Modena e.
Una volta che noi approveremo, se lo proveremo, stasera, entrerà in vigore il nuovo Regolamento dopo gli iter di pubblicazione e i volontari, appunto, dovranno anche rincontrarsi, re e fare una nuova votazione per votare il coordinatore dei volontari, appunto con le indicazioni che sono contenute in questo nuovo regolamento in sostanza non cambia praticamente nulla. Cambia semplicemente la struttura del regolamento che va ad essere adeguato, come vi dicevo, alla direttiva del Presidente del Consiglio, e quindi tutti i Comuni che hanno un gruppo di volontari o le unioni che hanno gruppi di volontari devono adeguarsi a questa.
La nuova normativa e il lavoro è stato fatto dagli uffici, è stato condiviso, come vi dicevo, con tutti, quindi, molto semplicemente, dobbiamo portarli in approvazione anche nel Consiglio dell'Unione. Vi ricorderete che abbiamo approvato poco tempo fa perché era stato modificata questa legge a poco tempo fa, però è saltato, Tor è venuta modificata un'altra volta e quindi lo dobbiamo ridà ri adeguarci tutto qua molto semplice, niente di particolarmente di diverso rispetto a prima, grazie,
Grazie Sindaco, Tagliavini, ci sono interventi.
Non ci sono interventi e dichiarazioni di voto.
Prego, prego.
Un brevissimo intervento solo per ringraziare i volontari di Protezione civile dell'inventario dei Castelli che anche negli ultimi eventi dell'alluvione hanno davvero prestato un servizio importantissimo loro, la polizia locale, la pubblica assistenza dal territorio di Vignola sono partiti, tanti aiuti di persone, tante persone che sono andate per tante settimane e avvicendandosi nei luoghi dell'alluvione quindi credo che meritino anche un riconoscimento e un ringraziamento da parte di tutto il Consiglio dell'Unione visto che comunque è un gruppo intercomunale dell'Unione, quindi, insomma,
Questo solo questo, confermo i ringraziamenti e aggiungo anche e li ringraziamo per aver organizzato il piacevole rinfresco alla fine dell'inaugurazione di due settimane fa che, grazie a loro hanno abbia siamo riusciti a fare questa cosa spese veramente zero.
Grazie.
Dicevamo dichiarazioni di voto direi nessuna e mettiamo allora in votazione il punto numero 3, approvazione regolamento del gruppo intercomunale intercomunale, volontari di Protezione civile dell'Unione, terre di Castelli favorevoli, 21 contrari, astenuti, zero, benissimo, passiamo allora al punto numero 4. Ordine del giorno al nord oggetto sostegno finanziario del sistema sanitario nazionale decorrere dal 2023 e questo ordine del giorno era stato protocollato e.
Consegnato da dal Consigliere Capogruppo Folloni, ma questa sera è impossibilitato a partecipare per motivi di salute e ha delegato il vicecapogruppo Fontanesi, perciò lascio la parola per l'esposizione del gruppo nel punto sì, grazie buonasera a tutti e tutte procedo alla lettura dell'ordine del giorno.
Allora, premesso che l'articolo della Costituzione che stabilisce che l'iniziativa delle leggi appartiene al Governo, ai membri delle Camere, gli organi ed enti cui sia conferita da legge costituzionale?
Che l'articolo 121 della Costituzione prevede che il Consiglio regionale possa proporre le leggi alle Camere,
E che lo Statuto della Regione Emilia Romagna, in particolare l'articolo 28, comma 4, lettera b, attribuisce l'Assemblea legislativa regionale il potere di presentare proposte di legge alle Camere in conformità all'articolo 121 della Costituzione, lo stesso Statuto regionale, l'articolo 50 comma 1. Riconoscere l'Assemblea legislativa regionale e alla Giunta regionale dell'iniziativa legislativa che può essere esercitata mediante la presentazione di progetti redatti in articoli il diritto alla salute sancito dall'articolo 32 della Costituzione italiana che impone la Repubblica di tutelare la salute come diritto fondamentale dell'individuo e interesse della collettività.
La legge 83 del 78 istitutiva del servizio sanitario nazionale definisce gli obiettivi e gli aspetti organizzativi, garantendo cure gratuite agli indigenti e stabilendo principi di universalità, uguaglianza ed equità.
Il decreto legislativo numero 502 del 92 e successive modificazioni definisce gli obiettivi del servizio sanitario nazionale garantendo i livelli essenziali e uniformi di assistenza attraverso il Piano sanitario nazionale, il decreto Ministero della Salute e 77 del 2022 ha introdotto nuovi modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel servizio sanitario nazionale al fine di garantire un accesso facilitato alle cure per i cittadini.
Nonostante gli investimenti per la ripresa economica post pandemica, le risorse finanziarie destinate al servizio sanitario nazionale per gli anni 23 2024 e 25 risultano insufficienti per attuare a pieno le nuove modalità organizzative e far fronte agli oneri strutturali legati all'emergenza pandemica. Considerato che la Regione Emilia Romagna, ai sensi dello Statuto regionale dell'articolo 50, comma 1, può proporre leggi che migliorino l'accesso alle cure e promuovere il benessere dei cittadini, è fondamentale sostenere finanziariamente il servizio sanitario nazionale a partire dal 2023 per garantire la piena attuazione dei nuovi modelli di assistenza territoriale e far fronte alle esigenze sanitarie post pandemica. Investimenti nazionali ed europee per la ripresa economica mirano a rafforzare il sistema sanitario pubblico e garantire l'accesso alle cure in modo equo e sostenibile.
Rilevato che la salute alla popolazione, la nostra Unione, dipende fortemente dalla qualità e dell'accessibilità dei servizi sanitari locali, intendendo prioritariamente quelli pubblici, le risorse limitate destinate al servizio sanitario nazionale compromettono l'efficacia dei servizi sanitari pubblici a livello locale e l'accesso alle cure per i cittadini più vulnerabili.
La Regione Emilia Romagna ha adottato misure significative per rafforzare il sistema sanitario, ma è necessario un impegno congiunto a livello locale per sostenere ampliare tale iniziativa è stata approvata dalla Giunta regionale nella seduta dello scorso 31 luglio. La proposta di legge di iniziativa regionale è rivolta al Parlamento per assicurare al sistema sanitario regionale un'adeguata copertura finanziaria in grado di raggiungere quella sostenibilità finanziaria che oggi manca. Tale proposta di legge è divisa in tre punti. Aumento di uno 0,21% annuo di PIL da destinare al servizio dal finanziamento del servizio sanitario nazionale al 2023 fino al raggiungimento dei 7,5% del 2027 per garantire l'attuazione dei nuovi modelli di assistenza sanitaria pubblica.
Modifica dell'articolo 11 del decreto legislativo 35 del 2019 che stabilisce i vincoli in materia di spesa per il personale degli enti del servizio sanitario delle regioni, prevedendo il superamento degli attuali limiti di spesa del personale dipendente, anche con riferimento ai fondi contrattuali corrispondente al trattamento economico accessorio definizione della copertura finanziaria del servizio sanitario nazionale valutata in 4 miliardi per l'anno 2023 8 miliardi per il 2024 12 miliardi per il 2025 16 miliardi per il 2026 e 20 miliardi annui a decorrere dal 2027,
Tutto ciò premesso, il Consiglio impegna la Presidente della Giunta di Unione, terre dei Castelli, ad aderire.
Al alla delibera 1.368 del 31 trentun luglio 2023 della Regione Emilia Romagna nei tre punti sostanziali precedentemente elencati, a promuovere e sostenere iniziative che contribuiscono al rafforzamento del sistema sanitario nazionale e regionale a carattere pubblico e universale, come condizione essenziale per l'accesso alle cure per tutti i cittadini della nostra Unione, a contrastare ogni forma di privatizzazione diretta o indiretta, frutto del definanziamento del fondo sanitario nazionale, delle esternalizzazioni dei servizi sanitari e della progressiva crescita dei sistema assicurativo privato, a diffondere l'informazione attraverso i canali di comunicazione istituzionali riguardo alle iniziative regionali e nazionali per il potenziamento dei servizi siano internazionale dell'accesso alle cure, a collaborare attivamente con le amministrazioni regionali e locali per garantire che le risorse finanziarie siano distribuiti in modo equo e mirato alle esigenze reali della popolazione locale.
Grazie.
Grazie.
Ci sono interventi?
Prego fiorentini.
Ringrazio il presidente su questa delibera, io volevo fare alcune osservazioni.
Molto semplici, la Prix anche, diciamo proprio di natura, e di correttezza istituzionale e di diritto amministrativo e, venendo richiesto, di aderire a una delibera di Giunta regionale in questo atto deliberativo, io almeno avrei allegato il testo dell'atto deliberativo della Giunta regionale. Così i Consiglieri possono essere in grado esattamente di capire che cosa avviene non viene votato. Il secondo aspetto è che è sostanzialmente sbagliato questo testo perché, come giustamente espresso in premessa, dice considerato che la Regione Emilia Romagna, ai sensi dello Statuto regionale, all'articolo 50, comma 1, può proporre leggi che miglior nell'accesso alle cure e promuovere il benessere dei cittadini.
Ma la Regione Emilia Romagna è rappresentata dal Consiglio regionale, non dalla Giunta regionale, quindi la Giunta non può proporre, mi risulta che non possa proprio proporre.
Nessuna legge al Governo centrale.
E, dato che non abbiamo una delibera di Consiglio dove viene ri dove vengono riportati questi concetti, io chiedo al Gruppo di maggioranza di ritirarlo e presentarli in un modo corretto, grazie.
Grazie fiorentini Belloni ha chiesto di intervenire, grazie di fatto continuo l'intervento del consigliere Fiorentini, nel senso che è anche scorretto istituzionalmente, perché noi votiamo ovviamente l'ordine del giorno fa riferimento a una delibera di Giunta regionale il cui testo è attualmente al vaglio dell'Assemblea legislativa abbiamo fatto le audizioni anche la scorsa settimana se ne faranno altre audizioni la prossima settimana proprio le audizioni normalmente migliorano il testo.
Spera che migliorino il testo la scorsa settimana abbiamo ascoltato i parlamentari o arriveranno le parti sociali, poi arrivando gli operatori e i lavoratori del settore, cioè.
È un testo ancora in fase embrionale, la Giunta l'ha deliberato, cioè c'è un lavoro che sta facendo l'Assemblea legislativa, ci Sist, ci stiamo anche come dire ognuno quando ce le audizioni maggioranza minoranza possono proporre persone, rappresentanti da audire proprio al fine di poi licenziare il testo migliore possibile portarlo in Assemblea e votarlo oggi noi votiamo di fatto il sostegno a una delibera di Giunta che ancora può essere,
Modificata sarà sicuramente modificata, almeno dopo la prima audizione, ma ce ne saranno altre,
E ci sarà ancora la discussione prima in Commissione, poi in Consiglio e anche lo stesso assessore Donini ha già ha già detto che si accoglieranno diversi spunti richieste propositi quindi da da da qualcosa che lessicale, piuttosto che qualcosa che sarà di di di sostanza. Quindi noi diamo pieno sostegno. Qualcosa che verrà modificato, su cui un altro.
E non è stato votato all'Assemblea, quindi ad oggi è una proposta di legge alla all'assemblea quando l'Assemblea licenziata, allora sì, si dà pieno sostegno a una proposta di legge che, come ricorderete che ricordava il consigliere Fontanesi, sarà una proposta alle Camere oggi. Ecco quindi, al di là della prima appunto, prima e macroscopica scorrettezza, ecco istituzionale, possiamo entrare anche nel merito, anzi entriamo anche nel merito, visto che è una materia molto importante. C'è appena stato un voto dei vu delle votazioni nella Conferenza territoriale sociosanitaria Arkan, visto spaccata la la, la provincia di Modena spaccati partiti su quella che è la riforma dell'emergenza urgenza, credo anche spaccate sui bilanci previsionali, quindi il tema.
Forse anche è trasversale, nel senso che ci sono purtroppo dei territori sempre più penalizzati a discapito di altri, la tenuta non è chiara.
Poi possiamo parlare del finanziamento.
Prima parte seconda cosa, perciò bisognerebbe anche entrare, magari nel merito di come si stanno spendendo i soldi, ora, perché è chiaro che, come dire se metto dell'acqua nel colapasta, buona parte anzi poco alla volta va fuori tutta, ecco insomma, ecco se oggi ci sono dei deficit strutturali e ci sono delle situazioni che non stanno funzionando e purtroppo la realtà dei fatti è questa nel senso che stiamo spendendo molto, molto, molto di più e non siamo ancora arrivati ai livelli di produzione pre pandemia e non è solo per effetto diciamo dei rincari, eccetera eccetera.
Ci sono anche state delle riforme che hanno appesantito il costo dei costi per le aziende e non hanno portato benefici sperati, ad esempio la l'aumento di alcune dirigenze, piuttosto che la creazione di di di di appunto dirigente. Dirigenze ad hoc che che che appunto non hanno portato particolari benefici, ma potrei, ecco.
Dilungarmi partiamo dal finanziamento al.
Di cui si parla, cioè questo Governo poi.
Questo Governo ha aumentato nell'ultima finanziaria di 7 miliardi nel triennio l'ASP, cioè i trasferimenti nel trasferimenti per la spesa sanitaria, cosa che fino all'anno scorso che al Governo c'era anche c'era la Lega, ma c'era anche il Partito Democratico, c'è la Forza Italia Cerrai 5 Stelle c'era praticamente tutti quasi tutti tranne credo appunto solo la Meloni.
E aveva annunciato di aumentare i trasferimenti, poi non ha mai dato copertura finanziaria,
Quindi quest'anno nel beneficiamo come Regione Emilia Romagna solo quest'anno di 150 milioni di euro in più.
Anni che non si vedeva dei milioni di euro in più per la sanità emiliano romagnola, quindi poi viene tutto, però non siamo in un momento di definanziamento, cioè che le risorse sono calate, allora ci si chiede come mai questi tipi di visto che alcuni di noi e molti di noi alcuni in parte eccetera abbiamo vissuto questi Consigli comunali, i Consigli dell'Unione anche,
Nel decennio precedente abbiamo passato il periodo e che invece era proprio.
Diminuzione della spesa.
Il comparto sanità, se volete potrei potrei che hanno comportato una diminuzione dei servizi in maniera importante allora all'ordine del giorno, se noi mettessimo in premessa visto che nel decennio 2011 2021 tutti i Governi di centrosinistra tranne l'anno Lega Cinque Stelle,
Che peraltro lì c'è stato un piccolo aumento della spesa sanitaria e credo per 1 miliardo e mezzo o due miliardi.
È il picco più basso di finanziamento alla sanità pubblica, l'abbiamo toccato nel 2013 durante il Governo Letta,
E Monti ce la giochiamo quasi alla pari, forse un pieno un po' di più Monti e poi letta.
Poi anche durante il Governo Renzi nel 2015, quindi gli anni più terribili in assoluto, di definanziamento, quindi di diminuzione della spesa pubblica.
Verso la sanità sono il 2013, il Governo Letta e il 2015 Governo Renzi peraltro 2015 di un momento anche non così sfavorevole dal punto di vista economico, quindi c'era visto che si parlava e si parla nel testo della proposta di legge della Giunta di legare anche al PIL lì era in aumento in cui il PIL quindi c'era possibilità da parte del Governo di aumentare gli stanziamenti invece fu fatta una scelta politica chiara quella di definanziare cosa ha comportato nel decennio.
Progressista non lo so, chiamiamolo così 125 ospedali in meno, 703 strutture per assistenza specialistica e ambulatoriale in meno, 5.818 posti letto in meno.
Ce ne siamo accorti durante il Covid che mancavano dei posti, letto quindi 5.800 posti letto in meno in quel dice 5.811 medici di famiglia in meno e poi abbiamo la montagna, ma non solo la montagna che piange perché non a medici di base e se ce li ha ha, purtroppo, che cambiano anche fin troppo spesso 1.577 medici di continuità assistenziale meno 310 consultori, meno 46 ASL, questi sono i numeri, allora, se noi, nell'ordine del giorno di questa sera, come un po' nella relazione che normalmente accompagnano i progetti di legge non mettiamo gli errori che abbiamo fatto ieri commettiamo ancora.
Perché, se questi soldi non vanno a reintegrare questi servizi, ma da solo parlo solo di soldi, perché magari appunto c'è un'idea di sanità, non so quale diventano. Questa è stata l'idea di sanità nel decennio 2011 2021. Quello che forse posti letto se ne poteva fare meno se ne poteva fare a meno, purtroppo è arrivato il Covid e invece si è corsi a cercare posti letto ovunque in maniera purtroppo drammatica. Ecco, questo questi sono i temi nel merito, allora, su una cosa così importante come la sanità che sta toccando e tagliando la carne viva dei territori, del dei servizi nei territori, nelle periferie, eccetera, trasformare questo ordine del giorno che sappia, capiamo bene di parte di parte perché ad oggi solo la Giunta regionale dell'Emilia Romagna, forse Toscana mi dicono neanche De Luca ed Emiliano, in Puglia e Campania hanno ci hanno scelto di di adottare questa iniziativa anche perché.
Avrebbe avuto molta più forza su cui tutti i presidenti di regione sono d'accordo avere un testo unico a livello regionale. La Commissione sanità la presiede Donini. Quindi avrebbe avuto molto più forza che invece fare il giro dei Consigli comunali con gli ordini del giorno di una parte politica, eventualmente magari girare i gazebo con una proposta, soprattutto sperando che la gente ha la memoria corta,
Questa è la speranza che.
Dove dovete avere che la la, le, le persone si dimentichino cosa è stato negli ultimi 10 anni o qualcosa di più, allora, se nell'ordine del giorno credo di arrivare e vado, ne vado alla conclusione.
Se nell'ordine del giorno scrivessimo proprio scusate, abbiamo sbagliato.
Ah, atta a tagliare per 10 anni la carne viva cioè dei servizi, allora assumerebbe tutto un altro tenore.
E chiudo.
Concludo veramente dicendo che questa è una proposta di legge che qualsiasi ragioniere, capo di qualsiasi piccolo Comune anche di appena assunto, forse è la domanda numero 1 che fanno per per i concorsi ci in qualsiasi amministrazione pubblica, questo progetto di legge non ha copertura finanziaria.
Non ha copertura finanziaria.
Quindi, se chiedessimo oggi il vaglio della Ragioneria dello Stato, qualsiasi Comune dice bene questa proposta di legge a copertura finanziaria no.
Quindi tecnicamente non è votabile, non è pure votabile, grazie dell'attenzione.
Grazie Pelloni, ci sono altri interventi.
Covini, prego.
Grazie Seba, anche mio buona sera a tutti vuole essere un intervento breve, un po' per Riccia, entrare un attimo l'obiettivo, perché credo che con questo ultimo intervento abbiamo toccato un po' tutto tutto niente, cioè.
Va bene la copertura finanziaria okay, si tratta di una proposta politica, abbiamo visto tante proposte politiche che, di copertura in questi ultimi mesi in questi ultimi anni, credo di copertura finanziaria e ne hanno ben meno rispetto a questa e per fare cose molto meno utili rispetto a quella che questa proposta propone, vogliamo andare indietro ai Governi, va bene, andiamo in dei tre Governi ancora i governi di Berlusconi e ai Governi della Democrazia Cristiana di Craxi, non so, io credo che dobbiamo un attimino concentrarci su quello che è il senso di questa proposta,
E cioè rendersi conto che stiamo attraversando una situazione drammatica, che non riguarda solo l'Emilia Romagna, perché a me non pare che le altre Regioni siano messe meglio, comprese quelle amministrate, se vogliamo metterla sotto questo punto di vista dal centrodestra, cioè la situazione è drammatica.
Ed è una situazione drammatica che è destinata a peggiorare ulteriormente se non verranno messi investimenti, perché?
Perché tutti sappiamo molto bene che il calo del personale sanitario che l'invecchiamento della popolazione pro ci porteranno ad avere delle situazioni sempre più complicate e sempre più complessa.
Potrà essere migliorata questa legge in Consiglio regionale, io sono convinto di sì e sono convinto che i consiglieri regionali di maggioranza e di minoranza potranno migliorare, però il punto è che questo questa Assemblea si rende conto che questo è il tema del finanziamento della sanità è un tema centrale, si rende conto anche ognuno delle proprie responsabilità passate a meno che ha messo poiché si erano direttamente nostre perché insomma non non c'ero io in Parlamento a decidere certe cose.
E e si cerca di trovare di fare una pressione politica, una pressione di pensiero, una pressione, per quanto possibile anche istituzionale, sulla necessità di risolvere questo problema. Questo credo sia l'intendimento che volevamo portare avanti ed è quello su cui si basa questa proposta. Grazie.
Grazie Covili, ci sono altri interventi.
Metterli prego.
Sì, grazie Presidente.
Il mio contributo vorrà provare a portare qualche elemento in più, oltre a quelli che sono già emersi, comunque interessanti e, sicuramente, che permettono di approfondire un tema che è più che mai attuale, sul quale è più che mai è necessario intervenire e quando dico intervenire ricordo che la sanità è una competenza regionale e,
Che va affrontato a livello trasversale da tutte le forze politiche e da tutta la politica.
Dopodiché io sono fermamente convinto del fatto che questa questo, questo in particolare che stiamo discutendo questa sera in Consiglio dell'Unione, sia un ordine del giorno totalmente pretestuoso, un ordine del giorno che va in soccorso ad una volontà.
Che non è politica ma che è è unicamente di comodo di una parte politica.
Una proposta di legge, perché questa è una proposta di legge alle Camere e, al di là del fatto che ed è verissimo è scorretto andare, come si dice testualmente ad aderire a una delibera perché lassù dove dovreste anche voi spiegarmi cosa significa aderire a una delibera niente perché non esiste, le Regioni hanno potestà di presentare dinanzi alle Camere proposte di legge del PdL, ma le Regioni, appunto i Consiglieri regionali e questo è già stato detto e l'Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna non ha ancora votato nulla in tal senso, tant'è che questo testo non è ancora definitivo. Questo è il testo deliberato dalla Giunta, che dovrà poi appunto essere votato da la stessa Regione Emilia Romagna.
E quindi, magari saranno proprio gli assessorati stessi potranno proporre emendamenti a l'articolato di questa proposta di legge.
Quello che comunque diceva il consigliere Fiorentini prima riguardo, l'allegare il testo può far sorridere, ma in realtà credo che sarebbe stato utile perché avrebbe permesso, appunto di leggere nella sua completezza i tre articoli della proposta di legge che la Giunta regionale dell'Emilia Romagna propone a il Parlamento italiano.
E io credo che, per quanto riguarda la copertura finanziaria, a una proposta di legge seria avrebbe indicato.
Dove andare a reperire le risorse, perché se tu vuoi fare una proposta politica con serietà e dici che servono più soldi in quel determinato ambito, in quella determinata materia, devi anche dire dove li vai a togliere però quei soldi, perché se leggiamo?
La copertura finanziaria, se così si può definire, e di questo progetto di questa proposta di legge è questa qua si provvede a valere sulle maggiori risorse derivanti dalla crescita economica prevista dai documenti di programmazione economica e finanziaria e, qualora la crescita programmatica prevista non garantisse le risorse necessarie alla copertura finanziaria della presente legge vengono individuati resi operativi meccanismi misure aggiuntive di contrasto all'evasione fiscale e dall'elusione fiscale e contributiva.
Quindi, secondo me, la Regione Emilia Romagna bisognerebbe trovare 4 miliardi di euro ad andare alla fine del 2023 8 miliardi per il 2024 12 miliardi per il 2025 16 miliardi per il 2026 e 20 miliardi per il 2027, dove nelle previsioni di crescita su previsioni di Pil e qualora non fossero sufficientemente capienti nelle buone pratiche di contrasto all'evasione,
Voi capite che è l'Ufficio legislativo della Camera quando prenderà in mano questo testo, la prima cosa che farà sarà cestinare allo, perché allora sono tutti fessi quelli che presentano un copertura finanziaria ai propri emendamenti e le proprie proposte di legge, io voglio vedere se in sede previsionale qua in Unione noi Consiglieri potremmo presentare un emendamento senza copertura finanziaria è la prima cosa che ci viene chiesto.
La prima non viene, non viene neanche ammesso l'emendamento se non c'è copertura finanziaria.
Invece, il Partito democratico pensa di potersi arrogare il diritto di dire tu mi trovi i 4 miliardi di euro da qui a Natale senza indicare però dove stanno questi 4 miliardi di euro e parliamo solo nel 2023.
E la risposta sul perché di un'operazione tanto incomprensibile è molto semplice, perché senza quei soldi la Regione Emilia Romagna e non riesce a chiudere il bilancio.
Perché la sanità dell'Emilia Romagna, chiuso in disavanzo, di 800 milioni di euro nel 2022?
E la perdita di esercizio sarà ancora più grave per l'anno in corso.
Però, come dicevo in premessa, la sanità è una competenza regionale.
E se ci sono stati dei fattori che hanno.
Hanno esercitato una pressione forte sul comparto sanità, il Covid, prima i costi energetici, poi sicura sicuramente non sono state messe in pratica quelle risposte che erano necessarie a tempo debito.
Invece oggi no, visto che nell'ordine del giorno si dice anche che la Regione Emilia Romagna ha adottato misure significative per rafforzare il proprio sistema sanitario,
Mi verrebbe da chiedere quali sono o no la riforma dell'emergenza, urgenza che neanche in questa Unione tutti i Sindaci hanno votato favorevolmente, neanche tutti i sindaci del PD,
Non mi sembra che siano le misure significative necessaria al rafforzamento del sistema sanitario, ecco.
Invece però fa comodo adesso che c'è il centrodestra, da un anno al Governo di questo Paese chiedere miliardi di finanziamento per il sistema sanitario nazionale dopo che, come veniva detto.
Nell'ultima legge di stabilità si è finanziato il sistema per risorse ulteriori,
Tan tant'è che fino a quando c'è stato il Governo Draghi, non in Conferenza Stato Regioni non si era trovato l'accordo sul riparto del Fondo sanitario col Governo Meloni, si è trovato l'accordo sul riparto del sostegno del del fondo al sistema sanitario nazionale, sicuramente il percorso non è semplice, sicuramente le le difficoltà sono quotidiane.
Ma pensare di poter schioccare le dita e dire metteteci dei miliardi in più, come se i soldi potessero essere stampati.
A piacimento non è sicuramente una proposta seria, ecco, concludo dicendo che questo è un ordine del giorno poco serio, grazie.
Ci sono altri interventi?
Prego muratori.
Allora?
Forse riportiamo un attimo il ragionamento su la mozione che dice una cosa secondo me, anzi, alcune cose abbastanza abbastanza chiare. Qui nessuno si arroga il diritto di fare leggi di disfare le o altro. Si tratta di sostenere un percorso che non vuole dire che il percorso vada a buon fine, che non vuole dire che l'Assemblea legislativa non stravolga quello che la DGR della Giunta definito non vuol dire niente, vuol dire sostenere un percorso. Vuole dire che il Consiglio è consapevole che c'è una un percorso che la la, la Regione Emilia Romagna intende portare avanti e che questo percorso vuole sostenere, non ha altre altro da fa, ha altre possibilità, non ha altri strumenti per intervenire in un processo in un procedimento di questo genere, quindi la mozione che dice sosteniamo il percorso che la Regione Emilia Romagna, in come dire, attivato da una delibera di Giunta regionale, ha intenzione di portare avanti, andrà a buon fine, non andrà a buon fine. La copertura finanziaria che la Regione propone propone è quella di andare a est prevalentemente a individuare le risorse all'interno del recupero dell'evasione fiscale, che rispetto ai 20 miliardi finali c'è un avanzo un bel po' ancora di ciccia nell'evasione fiscale che pare poco alla fine interessare è altra cosa, ci sono tre punti. La mozione dice chiaramente chi è che ci sono tre punti che in particolare si vogliono sostenere.
Che sono e l'aumento di uno 0,21 annuo 21% annuo di PIL da destinarsi al servizio sanitario nazionale pubblico e universalistico, aggiungerei io dal 2023 fino al 7 e mezzo per 100 del PIL del 2027.
Per garantire l'attuazione di nuovi modelli di assistenza sanitaria pubblica, nuovi modelli, e questo è sicuramente un un punto molto importante al di là della mozione che stiamo che stiamo discutendo, nuovi modelli, perché evidentemente c'è bisogno di una riforma anche della.
Appunto, dei modelli di assistenza sanitaria a cui finora siamo abituati con un obiettivo perché qui lo dice modelli di assistenza sanitaria pubblica con un obiettivo, cioè conservare la sanità pubblica e universalistica come è quella garantita dal sistema sanitario nazionale e a questo punto direi anche visto che si sono citati gli interventi del Covid sui quali pare di aver capito, la Regione Emilia Romagna avrebbe con poca prudenza speso spese le risorse, direi che in Emilia Romagna non è nonostante la drammaticità di quello che è successo i risultati, le misure, più che i risultati che sono state prese, sono state sicuramente importanti rispetto e efficaci o più efficaci sia di efficacia. Si può parlare quando si parla, dico di con di di di contrastare il Covid.
Rispetto a quelli che sono stati presi da altre regioni,
Chiede inoltre, e in seconda battuta la de la modifica dell'articolo 11 del decreto legge 35 2019 che stabilisce i vincoli in materia di spesa per il personale degli enti del servizio sanitario delle regioni, perché oggi lo sappiamo bene ci sono dei limiti di spesa del personale di dipendente che impediscono questo succede anche negli enti locali di che impediscono di assumere ammesso che ci siano che ci sia il personale da assumere, altro tema è altro problema molto importante è la carenza di personale medico ed infermieristico, lo lo vediamo tutti i giorni sul sulla nostra, anche nel nostro territorio e poi la copertura finanziaria del servizio sanitario nazionale valutata in 4 miliardi per l'anno 2023, poi a crescere e a moltiplicarsi, come si è detto fino al 2027 nel 2023 la.
Non so se le cure se qualcuno prima l'ha detto nel 2023 4 miliardi il Governo li ha previsti da chi li deve trovare da qui a Natale, li ha previsti e questi però sono un uno spostamento al 2023 di una spesa, sanità di una di un terzo della spesa sanitaria prevista per il 2022 però ce li ha messi bisogna bisogna darne atto, così, però, come bisogna dare atto del fatto che, sulla base delle proiezioni del della finanziaria nel 2025 la spesa sanitaria in rapporto al PIL,
Sarà al 6 al 6%,
Per il prossimo anno siamo al 6 e 9%, quindi stiamo andando veramente a dei livelli di rapporto PIL, spesa, percentuale di spesa per la sanità che va in decremento che va in decremento ora si dice questo è un trend che parte da lontano parte dai Governi che che hanno preceduto questo un po' variegati e perché c'è stato un po' di tutto prima di questo Governo per carità,
A noi Sindaci viene sempre detto che il problema ce l'abbiamo sul tavolo adesso, qui e ora, quello che è stato prima è stato i problemi ci sono adesso quelli che ci sono e li dobbiamo risolvere. Ora c'è questo Governo, e noi a chi ci dobbiamo rivolgere a questo Governo? Ci sono stati degli errori in precedenza, benissimo, bisogna che qualcuno li risolva se ci sono stati degli errori, credo che sulla sanità, se fossimo veramente, come posso dire laici nel pensiero come Sindaci, dovremmo essere tutti dalla stessa parte, perché alla fine ai cittadini a noi lo vengono a chiedere il servizio prima ancora che alla Regione prima ancora che allo Stato e su questo credo che dovremmo essere solidali nel dire che la spesa sanitaria, in questo momento, dopo un periodo terribile di pandemia e dopo una batosta che ha colpito tu tutta tutta la pubblica amministrazione, non solo la sanità di aumento del costo delle delle.
Dell'energia. Credo che è sicuramente un bello scossone, questa sanità nazionale lo abbia ricevuto, e penso che qualsiasi misura dovrebbe vedere solidali i territori, i territori, nel portare come dire, un benefici e e nel difendere quello che oggi abbiamo che la sanità.
Pubblica e universalistica.
E e forse questo è un tema di che dovrebbe davvero interessare dovrebbe essere un po' il faro no di di difendere questa nostra sanità anche regionale, perché delle volte poi ci lamentiamo e pensiamo che l'erba del vicino sia sempre più verde e poi quando andiamo a vedere a casa da altri ci accorgiamo che poi le cose non sono così così come sembrano.
È pressione politica, espressione istituzionale, ripeto, noi facciamo i sindaci e il problema ce l'abbiamo qui e ora, se questa mozione può essere una pressione, come dire dal punto di vista di incitare di sollecitare, di dare un segnale che siamo consapevoli edili consapevoli delle difficoltà e della situazione in cui ci troviamo, io credo che facciamo un buon, un buon servizio per quanto riguarda il testo completo della delibera di Giunta regionale, cioè siamo anche in grado di proiettarlo, se lo vogliamo leggere, cioè non diciamo queste queste robe sulla penso che sul sito della Regione facilmente sia reperibile e se serve, con tutto il rispetto per chi.
Ritiene che possa essere utile, si potrebbe anche collegare e e proiettare. Credo che non sia questo il tema abbiamo capito, abbiamo capito o si capisce dalla mozione che ci sono tre punti fondamentali che poi fanno parte di una delibera regionale che, se votiamo questa mozione, abbiamo intenzione di sostenere nel suo nel suo senso, poi quello che accadrà in seguito è assolutamente sovrano, rispetto perché l'Assemblea legislativa è sovrana rispetto a quello che può esprimere un Consiglio comunale o un Consiglio dell'Unione, quindi io credo che vada letta in questa.
In questa direzione questa mozione e che, siccome sarebbe un buon segnale poterla votare insieme.
Accumulatori Mazzoni, prego.
Sarò brevissimo.
Sì, allora a una prima, una prima vista, diciamo di questo emendamento di questa mozione.
Diciamo, ho avuto una prima, una prima difficoltà, una un primo dubbio innanzitutto legato alla alla materia che effettivamente in questo Consiglio non mi aspettavo però giustamente, come tutti, penso che sia condivisibile e condiviso da tutti, che la sanità, la sanità regionale, la sanità in generale sia una tematica soprattutto alla alla luce di quelle che sono state le difficoltà passate in questi ultimi anni che,
Deve essere sicuramente agli occhi di tutti gli amministratori, agli occhi di noi politici e tenuta in considerazione come una materia importantissima all'interno di questo Consiglio, la Sanità regionale, la vedo un po' diciamo fuori dalle un po' fuori dagli schemi, però ripeto e ad un primo a una prima occhiata,
Giusto incoraggiare qualsiasi tematica che ne vada a rafforzare le basi, poi entrandoci un pochino con un po' più di dettaglio, entrando un po' nel focus del tema ho visto.
Un po' di confusione anche su su quello che è il percorso istituzionale non va, ecco, arrivo al, dunque, non voglio fare il democristiano di turno, ma.
La vedo, secondo me, la vedo una mozione da ritirare da rivedere un attimo e ripresentare con non dico le carte in regola, ma sotto una forma più condivisibile, ma perché è un tema che deve essere condivisa, non non si può essere divisi su una tematica di questo tipo, grazie.
Grazie Mazzoni, pop, prego.
Ok ok a posto a posto, perché ci sta tirando alla sedia strappo tutto e domani non va più niente qua okay, grazie sì, buonasera a tutti no e sarò veramente breve semplicemente perché in tutti i quattro interventi ne ho sentito parlare di qualsiasi cosa tranne che del tema. Proviamo per la terza volta come Gruppo di maggioranza a riprendere in mano il discorso, è tornare nuovamente sul tema, perché ho sentito parlare di colpe dei Governi precedenti. Ho sentito parlare che c'è il problema della parola, aderire alle né nella parte dispositiva. Ho sentito parlare di chi si vuole, che è un tema pretestuoso per attaccare il Governo Meloni, ma non si è parlato del tema, cioè tutte le volte si svia, si passa da un'altra parte, ripetiamo per l'ennesima volta qual è il tema, cioè perché qui non è, come ha detto anche il consigliere Pelloni, giustamente siamo in una fase cruciale, siamo in una fase in cui si decide adesso. Non è che possiamo poi trattarlo tra 3 4 mesi questo tema o tra un anno ci ritroviamo e presentiamo questo tema perché lì sì che si giocherà la partita. La partita si gioca adesso.
E noi come Unione terre dei Castelli. Stiamo parlando di un tema che, visto che si è ripetuto 20 volte che la delega è una delega regionale regionale, il tema è regionale, non è governativo, non è dell'Unione, ma è del'Unione. C'è una delega alla sanità, ci abbiamo dei temi che toccano il quotidiano di ogni singolo cittadino dell'Unione. Forse potrei stupirmi a parlarne Castelvetro, ma in Unione terre dei Castelli, come si fanno parlare del tema della sanità, pronto soccorso ospedale, parliamo della medicina di qualsiasi tema e ed è assolutamente attuale, quindi quello che si dice e lo ripetiamo di nuovo per l'ennesima volta, in questo odg si chiede di trattare questo tema e di spingere e di portare un'idea, una visione politica, perché noi siamo qua come consigliera fare questo? Non siamo dei tecnici, non siamo allestiti, siamo figure istituzionali dei Consiglieri che hanno una visione, un'idea politica di quello che deve essere da qui in avanti, la sanità e che sanità lo abbiamo scritto. Anche questo tema non è stato riportato dai consiglieri di minoranza. Dibattiamo su questo tema Sanità universalistiche, pubblica sì o no, può anche esserci, ci possono anche essere, ma giustamente come in altre Regioni dell'idee differenti, ma stiamo parlando di questo Sanità universalistiche pubblica. Non stiamo parlando che dobbiamo andare domani a dire Donini, questa è come dobbiamo no, questi sono i soldi, qui non stiamo dicendo che noi, come Unione, terre dei Castelli vogliamo, questo si può essere contrari, si si vota, siamo in un Consiglio democratico, si vota sì o no? Vogliamo la sanità privatizzata, vogliamo avere delle aree privatizzate giustissimo. Anche in questo caso ci sono delle regioni che ce l'hanno. Vediamo come si vive, come stanno i cittadini che accessi ci sono, che facilita negli accessi. Valutiamo, ma parliamo di quello, non parliamo di nuovo per l'ennesima volta che c'è aderire al DGR e non c'è scritto supportare non lo so, vedetelo o il tema come volete, ma torniamo su quel tema lì ecco quello che noi vogliamo. È questo ribadire nei punti nella parte dispositiva questo che si è voluto evitare in tutte le volte che l'avete ripreso 3 4 volte l'odg, ma avete mancato quelle parti lì che per noi sono fondamentali. Sanità pubblica universalistica, no alle privatizzazioni, potenziare il sistema sanitario a livello comunicativo e di rete tra le istituzioni. Basta, non c'è, cioè non mi sembra di di aver sentito parlare di niente. C'è una visione del futuro politica che noi, come Istituzione, secondo me è questo il momento. Dobbiamo prendere quindi semplicemente ribadire che, se ci saranno altri dibattiti di altri interventi, cerchiamo di rimanere su questo tema qua. Questa è una richiesta e speriamo possa essere presa. Quindi difendiamo la sanità universalistiche pubbliche, difendiamo questa idea di sanità della Regione Emilia Romagna grazie.
Prego Costantini.
Grazie, ho ascoltato con interesse i vari interventi e vi ringrazio per aver condiviso le varie, le varie idee e nessuno di noi all'interno di questo Consiglio, come dire vergine dal fatto che sì, è un ordine del giorno che va a dare un supporto a una parte politica cercando di rinforzare una una linea assolutamente non dobbiamo nasconderci dietro un dito e nessuno l'ha provato a fare.
Sicuramente ci sono dei problemi all'interno del nostro modello sanitario, direi che nel nostro modello in generale di Stato ci sono dei problemi perché l'economia non regge fondamentalmente, anzi, il modello non regge. Ho ascoltato con interesse l'intervento di Bettelli rispetto alle coperture. Mi sembrava di ascoltare Giorgetti quando commentava la finanziaria proposta dalla Meloni o il DEF e non si può fare tutto ragazzi, quindi decidetevi, caro Salvini, il ponte e la riforma delle pensioni sulla quale abbiam abbiam vinto, forse no. Non ora ricordiamoci tutti quanti che siamo in uno stato piuttosto malato, quindi a seconda di dove si siede effettivamente, è bello da vedere che ci sono delle convergenze, quelli dei numeri.
Rispetto al tema appunto di questo ordine del giorno, io vedo e col vi confesso un rischio, un pericolo anche dal mio punto di vista, no, quello di continuare a dirsi, viviamo nel migliore dei mondi possibili, non ci lamentiamo fuori dall'Emilia Romagna c'è morte di istruzione, è incredibile come si possa ancora vivere oggi in Veneto e in Lombardia e altrove è allucinante, proprio come fanno i loro, che non hanno le unioni, com'è nostra sopravvivere uscire di casa e non essere uccisi da cose che capitano, eppure succede,
Quindi anche noi possiamo dircelo, ci sono altri modelli, magari sostenibili, magari dei correttivi si possono applicare e bisogna guardarci in maniera critica perché il rischio che anch'io vedo è quello di dire, ebbene, chiediamo nazionale di metterci dei soldi paga Pantalone, paghiamo noi prossime generazioni, tanto mettiamo tutto sotto il tappeto finché arrivano i soldi.
Va tutto bene, alcuni problemi vengono fuori quando l'acqua inizia a calare e, di conseguenza, bisogna cambiare il modo di stare in quel mare, un modo è far tornare l'acqua e non porsi troppi problemi, un altro modo è cambiare lo stile, quindi io vado con un sostegno a questo ordine del giorno ma con questa con queste orecchie aperte a occhi aperti antenne dritte,
Mandando come messaggio fuori il, non è un dire chi diamoci gli occhi, chiudiamoci il naso e chiudiamoci le orecchie, sosterremo a spada tratta quello che i nostri nonni hanno costruito e i loro figli mi vien da dire che ne roboanti anni 80 90 hanno anche in parte un po' depauperato. No, ci guardiamo e ci guardiamo dentro e saremo attenti. Sicuramente nel momento in cui si rischia grosso, si rischia di far saltare completamente il sistema, chiedere le risorse per poter respirare, per potersi riformare non in tempo di guerra. Credo che sia con comprensibile, ecco come richiesta. E quindi comprensibile anche il fatto che dal basso anche i territori aderiscono a questa. A questa richiesta non possiamo tornare a vent'anni fa, non possiamo tornare a neanche 10 anni fa e non è detto che quelli fossero i tempi giusti e le modalità giuste e dobbiamo guardare avanti in maniera.
Critica. Ecco, vogliamo costruire qualcosa che parli con le parole del nostro territorio, parli con le parole di questa Assemblea, di questo Consiglio, assolutamente ben venga, intanto però quello che ci viene chiesto è appunto sostenere con forza un'iniziativa politica, che è quella della Giunta regionale e per questo darò il mio il mio supporto grazie.
Grazie Costantini.
Ci sono altri interventi?
Direi che possiamo metterli prego.
Sì, grazie Presidente, interverrò nuovamente forse per l'ultima volta questa sera, ma non è detto vediamo, poiché piega, prenderà la discussione.
E cercherò di provare ad accogliere l'invito del consigliere Toppi circa il rimanere sul tema che noi poveri Consiglieri di minoranza, non siamo stati in grado di individuare, quindi cercherò questa volta di parlare assegno, non a vanvera, ecco.
Quando si parla di sanità pubblica universalistica.
Sembra quasi che in Emilia Romagna la sanità privata non esista, in Emilia Romagna c'è un 20% di sanità privata.
Un 20% senza il quale il sistema il servizio sanitario regionale collasserebbe a riprova di questo, la Giunta regionale negli ultimi anni ha puntualmente incrementato le risorse alla sanità privata, perché perché senza la sanità privata, la parte pubblica non riuscirebbe a sopperire?
Quando si e quindi questo comunque è un elemento Bonaccini finanzia la sanità privata e lo ha fatto sempre di più dal 2020 in avanti, tutt'al più dal 2020 in avanti.
E questo è ed è un 20% del sistema.
Ci sono altre Regioni, ci sono altri modelli e mi ricollego all'intervento dell'Assessore, Costantini che anche in questo caso o è in buona parte apprezzato.
Quando si parla di disavanzi, no, prima ho fatto riferimento al disavanzo, non di poco conto dal disavanzo sanitario, ovviamente sempre si intende la regione Emilia Romagna, è giusto anche dire che sì, è un disavanzo in buona compagnia, perché 14 regioni sono in disavanzo sanitario.
L'Emilia Romagna ha fatto in questo non una bella performance, ma comunque ci sono delle regioni che non sono in disavanzo sanitario e proviamo a dirne due, Veneto e Lombardia, benissimo in Lombardia partiamo col presupposto di dire il 50% della sanità è privata, quindi è un fifty-fifty, metà pubblico e metà privata, ci sono le ASL, ci sono gli ATS perfetto in Veneto e invece anche lì, come da noi, c'è un 20% di sanità privata poco più, ma c'è una integrazione molto più forte nel convenzionamento pubblico privato. Quel modello, ad oggi non è in perdita.
Poppy che cosa ha recitato prima?
Questo ordine del giorno difende un'idea di sanità, l'idea di sanità dell'Emilia Romagna, io vorrei chiedere se questo ordine del giorno difendono l'idea di sanità in perdita, perché voi, con questo ordine del giorno, promuovete un'idea di sanità in perdita e questo è certificato dai numeri. Prima si è detto che noi dobbiamo rispondere al presente, perché come amministratori, dobbiamo saper dare risposte ai problemi attuali del presente. Ecco, in questo preciso momento, la sanità emiliano romagnola è in perdita e la risposta del centrosinistra emiliano, romagnola, che dalla REP dall'inizio della Repubblica governa questo questa Regione, è chiediamo più soldi a Pantalone, perché tanto quello che ci interessa è che arrivino più soldi all'Emilia Romagna da chi devono arrivare dallo Stato, lo Stato, chi è lo Stato? Siamo noi.
Che quindi no, no, si chiedono per tutto e per tutto il sistema, il sistema sanitario nazionale, tra cui anche l'Emilia Romagna, perché l'Emilia Romagna è una di quelle Regioni che è in rosso sui conti della sanità e quindi giustamente non si chiede e Ministero della salute viene a commissari ARCI, no, ci dice, dateci più soldi, perché così possiamo chiudere i conti, sì però di pari passo con questa richiesta, che potrebbe anche essere legittima e che in parte comunque lo è. Non si propone anche un modello che di rinnovamento del sistema, il problema endemico che abbiamo rimane.
E la soluzione non può solamente essere dateci più soldi, perché abbiamo bisogno di più soldi, perché se l'anno prossimo il servizio sanitario regionale regionale dell'Emilia Romagna arriverà ad una spesa complessiva di 10 miliardi di euro, in aumento continuo negli ultimi anni in tutti gli ultimi anni. Ma potrei dire da 10 anni e ancora, ecco, forse questo meccanismo è ora di interromperlo,
Forse?
E quindi confermo il fatto che presentare una proposta di legge senza indicare dove andare a reperire le risorse.
No, perché è scomodo vero dire mettiamo più soldi sulla sanità e togliamoli alla sicurezza e togliamoli, magari al al dissesto idrogeologico, togliamoli al alle infrastrutture e scomodo dirlo politicamente, non conviene.
Meglio dire metteteci più soldi, punto trovateli voi magari fate altro debito che tanto no, tanto il debito non si paga mai il debito si ripaga con altro debito, no, ci hanno sempre insegnato così.
La politica è andata avanti così, purtroppo negli ultimi decenni.
Quindi questo, se voi pensate che questa sia una risposta ai problemi dell'oggi e quindi io parlo dei problemi dell'oggi, il mio punto di vista è che vi sbagliate di grosso e quindi il mio voto favorevole non ci sarà grazie.
Ci sono altri interventi?
Direi che non ci sono altri interventi, ah, prego COVIRI, scusa.
Sì, grazie no, mi dispiace, ma questa rappresentazione della Regione Emilia Romagna come una Regione che chiede soldi in tasca, i soldi e li butta, chissà dove è una rappresentazione, che sinceramente, cioè non mi sembra una rappresentazione onesta, cioè ci sono de dei target anche di di livelli di assistenza che ognuno di noi credo abbia più di un amico che viene che vive e che ha parenti che vivono in altre parti d'Italia e sono venuti a curarsi in Emilia Romagna stiamo già vedendo quello che accade in altre regioni dove si fa pagare chi viene chi viene da fuori e dove addirittura si immagina di far pagare.
Il pronto soccorso, se vuoi passare davanti agli altri, dopodiché è chiaro, si tratta di capire che modello vogliamo e anch'io. Non credo che il modello dell'Emilia Romagna sia il modello perfetto, il migliore di tutti che non deve essere cambiato. Questo è l'unico e inimitabile, però credo che il modello dell'Emilia Romagna sia un modello o comunque.
Che abbia dimostrato una sua forza,
Un modello che ha ha dimostrato di valere molto, poi possiamo discutere le convenzioni con il privato, la necessità di dare a tutti risposte di un certo tipo sicuramente bisognerà discutere su una rimodulazione del servizio sanitario, ma anche quello che credo si stia facendo e si vuole fare però il tema è nei prossimi anni diminuiranno i medici.
E invecchierà la popolazione se non si fanno delle nuove assunzioni il sistema sanitario e quindi se non si mettono dei soldi, il sistema sanitario salta per aria. Chi avrà i soldi andranno alla sanità privata e si curerà che non avrà i soldi e aspetterò guarderà in cielo sperando che possa accadere qualcosa. Questo è il tema, dopodiché io sono assolutamente d'accordo sul non fare debito sull'evitare gli sprechi, però questa rappresentazione della Regione Emilia Romagna come Regione che chiede i soldi a Roma chiede i soldi a Roma e li spreca. È una rappresentazione che credo non sia giusto, non tanto e non solo nei confronti di chi ha governato l'Emilia Romagna I dal 1970, oggi qua a livello regionale, ma anche a livello di tutti i professionisti di tutte le persone che lavorano e che fanno un lavoro egregio che ci è riconosciuto da tutti.
Grazie.
Galletta.
Io vorrei fare una domanda.
In base anche all'ultima all'ultimo intervento che ha fatto il Consigliere, no?
Cioè voi, capogruppo Bettelli, abbiamo indicato una criticità nel senso che, da un punto di vista sanitario e l'Emilia Romagna ha i conti in rosso, non è stata smentita da Covili dicendo che comunque l'Emilia Romagna non è il modello perfetto, sicuramente sulla sanità,
Ha fatto tanto bene, io però mi viene da fare una domanda delle due, l'1, cioè, se francamente l'Emilia Romagna è comunque una Regione che comunque, da un punto di vista sanitario ha fatto così bene e ci sono tante altre che hanno fatto peggio e su questo posso anche essere in parte d'accordo perché io porto un cognome meridionale ma con orgoglio devo dire che in tante regioni del sud, rispetto a regioni del Nord, amministrato o centrodestra, centrosinistra, ci sono dei problemi ben più gravi. No, allora pensate se, in proporzione, quello che magari va a chiedere l'Emilia Romagna, in proporzione molto maggiore, lo va a chiedere la Sicilia piuttosto che la Campania.
Alla fine fallisce lo Stato, cioè io di professione faccio l'assicuratore, ci sono tantissime persone che adesso si assicurano su polizze sanitarie, perché comunque vedono che il pubblico purtroppo non riesce più a garantire quello che garantiva un tempo e non lo voglio fare una diciamo un dibattito politico ideologico, però mi chiedo se comunque le regioni non riescono più, diciamo essere autosufficienti, no, e comunque dicono okay mi deve aiutare lo Stato alla fine lo Stato non può farcela.
Perché se deve aiutare l'Emilia Romagna, uno deve aiutare 10 Regioni molto più deboli e B o no, cioè se ne ha il diritto di Emilia Romagna, hanno diritto anche da altre regioni e secondo voi riusciamo a sopportare tutti. Non so è una domanda che vi faccio,
Prego Pelloni.
Dobbiamo un attimo riuscire a appunto a capire dove siamo oggi l'ho detto all'inizio del mio intervento per riuscire a capire di non ricommettere gli stessi errori ho esordito così e ho parlato un attimo del passato e poi, se volete, potrei parlarvi anche a lungo del.
Pari a iniziative anche legislative, presentata alla Giunta dell'Emilia Romagna da parte della minoranza, ovviamente nessuna accolta facciam prima abbiamo, quindi non so se una volta al Castelvetro si diceva Fiorentini che non vengono accolti in nessun sei in buona compagnia, anche in Regione Emilia Romagna tutte le proposte di legge della minoranza non vengono accolte okay quindi, insomma, ecco mal comune mezzo gaudio, a parte la battuta prendo.
Quello che diceva la Direttrice generale della Regione Emilia Romagna,
Parlava di Donini e tra noi c'è un divario culturale incolmabile, culturale, sono stanca di questo schifo. Questo è solo l'ultimo episodio di una catena inaccettabile. Non ce la faccio più il lavoro per i cittadini, non faccio schifezze. Questa è una grave e gestione della cosa pubblica che non condivido, cioè è accaduto qualcosa dell'energia in Emilia Romagna. Se ce ne voglia rendere conto, c'è stata prima cacciata in malo modo sospeso, eccetera, poi reintegrata, si vede che tutti i torti non li aveva ed era stata reintegrata, così non sgabuzzino era la responsabile unica del Covid per Regione Emilia ormai.
Quando il Covid è ancora, purtroppo, faceva vittime in maniera significativa che quindi.
C'è stato un modello emiliano che ha funzionato oggi, non sta più funzionando l'unica proposta legislativa che arriva dalla Giunta regionale in questa consiliatura, in questa legislatura e questa senza copertura, l'unica proposta legislativa dell'assessore Donini o di tutta la Giunta, è questa una una proposta di legge e senza coperture.
Perché, appunto la la, la politica del più?
Farci tutti allora perché non c'è anche più soldi per il Fondo nazionale, per la non autosufficienza, più soldi in busta, paga più soldi per le pensioni, più soldi dove volete.
Lo sport e la cultura per il tempo libero,
Il più per tutto e qui e ora, soldi per le famiglie, più soldi per.
Qui è ora perché su tante cose siamo uno spartiacque di di di qui e ora subito.
Ma ripeto.
Prima di andare a fare il lavoro degli altri,
Noi abbiamo il nostro e poi non è vero che è di competenza dell'Unione, terre dei Castelli, il tema sanità, non a caso, sono andati tutti i Sindaci in Commissione, riceverà il socio assegnare perché la competenza è ancora in capo ai Sindaci dal Testo unico degli enti locali non è delegabile, va il Sindaco di Vignola come capo distretto non va come Presidente, deve dare dei Castelli, quindi non è materia di Unione, terre dei Castelli, avremmo dovuto fare questa discussione in ogni singolo Consiglio comunale per dare mandato ai nostri Sindaci quando vanno là, di votare con un mandato che può essere più soldi per la sanità, per fare questo questo questo e quell'altro.
E dove li prendiamo questo lavoro che ci viene chiesto nel nostro piccolo e soprattutto da un organo esecutivo, dalla Giunta regionale che un minimo, ogni proposta che fa normalmente abituato a trovare copertura, altrimenti non la può fare viene cassato semplicemente quello, quindi sostengo una proposta che la Ragioneria della Camera o del Senato bocceranno.
Un po' più di sforzo lo poteva fare l'Assessore, ecco, in tre anni di quasi quattro anni di mandato, poteva fare uno sforzo di riforma del servizio sanitario regionale, si stanno contestando un po' tutti i sindacati perché siamo carenti di personale siamo, perdiamo sempre, non solo non riusciamo ad assumere medici perché non ce n'è quindi sbagliata completamente la programmazione universitaria e specialistica degli ultimi 10 15 anni, quindi adesso ovviamente le corde le vediamo adesso, ecco quindi gli errori, anche questi errori. Prima dobbiamo riconoscere prima di riuscire a quindi oggi dovremmo investire tanto noi in teoria sulla sanità, le borse.
Specialistiche universitarie più posti, il numero programmato bene, ma non numero chiuso, che poi mi porta a un deficit di di dei strutturale, di di di di, c'è un altro problema, faccio un esempio, ma è un problema che hanno avuto tutti i sindaci che hanno case della salute,
Si è prodotto forse i voti contrari o addirittura di astensione, o non hanno partecipato al voto, c'è quello che aver investito tanto in edilizia sanitaria e poi avere oggi questa edilizia sanitaria è vuota un problema, quindi investiamo in edilizia sanitaria, ovviamente abbiamo dei costi gestione tenere aperto queste strutture anche solo di riscaldamento e di pulizie e poi dopo non abbiamo medici e infermieri per da mandarci.
E abbiamo il sistema dell'emergenza urgenza che adesso dobbiamo chiedere, per favore, per piacere volontari, venite avanti, perché altrimenti non sappiamo come fare, cioè questa questa, poi non sto dicendo che oggi non funziona niente sta funzionando tutto peggio, perché chi oggi alle redini del timone delle che a 9 miliardi e mezzo a disposizione oltre anzi siamo oltre agli ove medie 9 miliardi e mezzo di spesa sanitaria regionale oggi non sta centrando l'obiettivo,
Dell'efficacia e dell'efficienza, quindi, prima di parlare dell'economicità e quindi mettiamo altri soldi, ma dove li andiamo a mettere?
Que qua manca dalla Regione Emilia Romagna una seria proposta di riforma, da una forza politica che si è sempre definita riformista.
Allora.
Questo questo è il vero tema, è la carenza, quindi non abbiam parlato assolutamente nel merito, ne potremmo se non avessimo poi grazie al presidente ci ha dato anche forse più spazio del dovuto a livello di tempistiche avremo da parlare per delle giornate anche nel dettaglio perché ha modo e ne abbiamo ancora due aziende Parma l'ha già superato Reggio no e le ha già superato Ferrara l'ha già superato, addirittura c'è un'azienda unica per tutta la Romagna, 1 milione di 100.000 abitanti siano 700.000 Modena allora o hanno sbagliato unificare le aziende in Romagna o stiamo sbagliando noi avere una sanità bicefala, ci sono dei problemi tecnici, normativi, eccetera, ma con delle sperimentazioni nella superate a Parma, Ferrara Reggio Modena,
Ah, quattro aziende solo su Bologna, ad esempio quattro direttori generali e quattro di arrivare sanitari, eccetera, eccetera. Ecco, cioè Veneto ha fatto l'azienda unica per l'azienda cosiddetta Zero per gli acquisti, cioè dire sono tante, e anche lo stesso Governo Renzi chiedeva di diminuire il numero di aziende proprio per come dire meno teste, anche banalmente, insomma, anche maggior coordinamento. Quindi le cose sono tante, lo si sta facendo nel modo sbagliato. Non è mai accaduto sotto la presidenza del presidente Bonaccini in Conferenza Stato Regioni che una Regione partisse in maniera così. Ecco, questo è un dato istituzionale che va dato, che è quella che appunto è se non si è trovato l'accordo in Conferenza Stato Regioni è accaduto, ma nessuno ha mai strappato, come sta facendo la Regione Emilia Romagna oggi lo sta facendo solo per rifarsi una credibilità politica personale e addirittura nel caso di Donini. Forse quindi peccato peccato.
Parlarne con solo con questo testo. Sotto perché a.
Un obiettivo completamente diverso di quello di finanziare la sanità, perché è di Finanziaria, Sanità, allora chiamavamo i nostri parlamentari e dire mettetevi d'accordo, ho cercato di trovare le coperture e metteteci più soldi, assolutamente anche perché un anno fa vi abbiamo votato e questo è il vostro mestiere e il vostro lavoro ecco non inclusi. I Consigli regionali hanno da far funzionare bene i 9 miliardi e mezzo nel caso della Regione Emilia Romagna che gli vengono dati a disposizione, chiudendo impari e aumentando i servizi per la cittadinanza anziché essere ancora sotto i livelli di servizi pre-Covid, spendendo meno, quindi c'è, c'è evidentemente qualcosa che non sta funzionando grazie,
Muratori, prego no, io vorrei fare proprio solo una semplice domanda e.
E considerando che sicuramente il Consigliere, il consigliere Pelloni ha una visione molto più come dire.
Da vicino rispetto a quella che non può avere. Può avere insomma un Sindaco dei consiglieri, visto che e si trova la lavorare ad operare in Regione e visto che ha detto che diverse proposte di legge sono state della minor presentate dalla minoranza, sono state bocciate dalla maggioranza, io credo d'aver capito, ma vorrei essere certa di aver capito quindi l'idea di riforma sanitaria o di sanità che ha la minoranza, dove si colloca, quali sono le proposte che vengono avanti da da questo, da dalla minoranza, cioè non chiediamo soldi allo Stato debito, da tutte cose assolutamente da da da prendere in considerazione. Ci mancherebbe altro. Noi abbiamo parlato di sanità pubblica, abbiamo parlato di sanità pubblica, che vuol dire universalistica, cioè vuol dire che sostanzialmente abbiamo tutti. Abbiamo tutti diritto di.
Di curarci di cura, anche se magari non abbiamo redditi di un certo livello. Mi piacerebbe sapere e capire, dopo aver detto dopo aver sentito tutte le osservazioni che sono state fatte, per carità ci sta tutto come si diceva, non ci dobbiamo mica nascondere dietro a un dito che stiamo facendo un ragionamento.
Non so più politico che di merito mi vien da dire.
Resto però certo si può bocciare la mozione, per carità, ci mancherebbe altro, non è questa che che cambierà il mondo, cambierà la sanità o i punti di vista di ciascuno di noi, però mi piacerebbe capire dopo aver detto questo è sbagliato questo non si fa, questo non ha copertura questo ce lo volete vendere, questo non va bene, questo non va bene quale progetto c'è di.
Sanità perché nessuno di noi ha detto nemmeno io, fra l'altro è scritto anche nella mozione, che va bene così com'è.
Non l'ha detto nessuno e perché, giustamente, dobbiamo renderci conto che il panorama è cambiato.
Risorse personale, bisogni dei cittadini,
Decreti ministeriali, 70 77, sanità territoriale, cioè sicuramente è cambiato il mondo ed è cambiata anche la SUN e deve cambiare anche la sanità, quello che si sta cercando di fare con la riorganizzazione del sistema di emergenza urgenza credo dimostri che, insomma, in per quella strada lì di riforma si sta andando sia d'accordo non sia d'accordo polemiche, non polemiche, però a me manca quel pezzo lì io vorrei capire, ma ma anche a livello nazionale e io non ho ancora capito quale sia l'idea di futuro di sanità, di questa di questo Governo e non l'ho capito, cioè non l'ho capito non e non l'ho capito così esplicitamente lo intuito. Questo silo intuito e francamente è un parere personale, non è che mi piaccia moltissimo pensare come no. Ci sono le convenzioni col privato né sussidi ed amò che ci sono le convenzioni con il privato perché evidentemente ci sono delle ragioni di.
Di offerta e di necessità, insomma di alcune di alcuni servizi ai quali la sanità pubblica evidentemente non riesce certo, ma un conto è convenzionato col priva convenzionarsi col privato, mandare la possibilità a chi deve aspettare magari anche un mese e forse anche di più, anche due, perché evidentemente non è così grave di fare una visita, ma di poterla fare a carico del servizio sanitario nazionale. Altro è non poterla fare, perché magari fai fatica a pagarla. Io vorrei capire, ecco questo un po' mi manca. Devo dire che in questa discussione di stasera questo mi manca. Comunque possiamo farlo anche in un altro momento e mi rendo conto che l'orario non è dei migliori. Insomma,
Grazie.
Direi che abbiamo fatto in giro, tutti praticamente chiudiamo la discussione dichiarazioni di voto.
Posso farlo, prego, prego, lei si è occupato grazie al Capogruppo, insomma l'abbiam citato un paio di volte, cioè per noi modello veneto.
E poi vado, è un modello che sta funzionando bene, poi, cioè i termini non sono insieme Sanità pubblica e universalistica, oggi attenzione a difendere dei modelli che però penalizzano l'Università lì l'universalità dei servizi, oggi quello che sta succedendo in Emilia Romagna è che appunto forse per difendere.
Un'idea di sanità pubblica che che, che non si capisce, non sta erogando servizi, appunto a discapito del del dell'accesso di tutti, di tutti, alla sanità. Questo non sta avvenendo in Veneto, nonostante cadere i livelli di convenzionamento simili ai nostri.
E non solo ci ha rubato anche dei professionisti migliori, perché è andato a vedere che al dirigente generale della Regione Veneto era un professionista di Bologna, che lavorava che ha lavorato anche su Modena, che è venuto a inaugurare delle strutture anche nei nostri territori, però ci ci ci faceva scappare quelli bravi poi,
Piangiamo perché appunto ci vuole un'idea politica, poi ci vuole Chicchi, limita terra e ovviamente senza al fattore umano, i professionisti, eccetera.
Con meritocrazia, eccetera, e non solo per per fede politico. Altro ecco qua, una punta di polemica, la devo fare, cioè, quindi noi abbiamo assolutamente indicato molte delle proposte che abbiamo fatto in Consiglio regionale aderiscono al modello veneto, che è quello di una sanità prevalentemente pubblica, o dove può arrivare il pubblico, dove non può arrivare il pubblico? Ovviamente si cerca un partenariato che però, insomma, che funzioni per tutti, quindi siamo assolutamente contrari. Non solo abbiamo chiesto anche sperimentazioni simili, che addirittura ha fatto Campania, Puglia e altri, anche Regioni di centrosinistra, buone pratiche che stanno funzionando e, ad esempio, sullo psicologo di base, quindi, addirittura ci sono oggi dei pezzi di sanità completamente esternalizzati che vorremmo internalizzare.
Quindi addirittura che potrebbero portare a un risparmio di spesa enorme. Alleggerire i medici di base, alleggerire la pressione su farmaci, magari farmaci antifame, cioè nel senso è una spesa rilevante, è quella sui farmaci, ovviamente è stata bocciata poi dopo tre mesi dopo è arrivata alla risoluzione del PD e dire dobbiamo studiare soluzioni per introdurre il male, lo psicologo di base a dire va beh, allora va be'cambiavamo sola.
Purché la purché venga fatta facciamolo. Ecco, quindi c'è un modello che, come dire, non è che va bene per tutte le stagioni. Oggi modello veneto sta funzionando bene. Lombardia abbiamo visto che ha avuto anche loro vari contraccolpi durante il Covid, che Veneto non ha avuto oggi modello che sta funzionando meglio è quello e addirittura guidato anche da professionisti che hanno avuto son cresciuti in Emilia Romagna. Quindi, insomma, forse è il connubio perfetto tra modelli diversi che buone pratiche che vengono portate avanti. Anche il presidente Fedriga, cioè era da anni che cercava di di di di rubarci certi professionisti, è arrivato insomma prima al Veneto, quindi abbiamo professionalità che oggi magari sono in panchina anche in Emilia Romagna per.
Migliorare il nostro modello, il nostro sistema, e mettere meglio tale alle risorse che ci vengono date, quindi il voto sarà contrario.
Altre dichiarazioni di voto.
Prego no.
Benissimo, sì, solo per comunicare che il nostro voto sarà favorevole a questo punto dell'ordine del giorno, grazie,
Mettiamo fiorentini, prego.
No, io sono, diciamo, contento del dibattito che c'è stato questa sera perché si è entrati un po' nel merito di queste problematiche molto importanti.
Faccio la dichiarazione di voto perché.
Io son partito, mettendo in evidenza un aspetto di questo atto deliberativo, che che manca praticamente sostanzialmente di legittimità, perché a un certo punto.
Viene detto di aderire alla delibera, a una delibera di Giunta regionale, ma non viene indicato in questo atto deliberativo che questa delibera è atto, è parte integrante di questo atto deliberativo, quindi se io approvo qualcosa che non è allegato all'atto di approvazione, sostanzialmente questo non ritengo che sia corretto.
Ne approfitto per dire che io rimpiango.
E quando iniziai a fare il consigliere comunale, quando i segretari comunali su su ogni atto deliberativo ponevano il parere di legittimità, cosa significa? Siamo qui in un Consiglio comunale, uno può votare a favore, può votare contro, si può astenere, ma chi mi dice che quello che la proposta su cui mi vengo tenuto ad esprimere un sì o no o un'astensione è legale oppure no? Io non lo so. Questo è un mestiere di chi si intende di diritto amministrativo che conosce tutte le leggi, io faccio un altro mestiere, non lo so, quindi a me piaceva molto quando c'era il parere di legittimità del Segretario comunale che diceva questo è un attimo legittimo. Tu puoi dire di sì, puoi dir di no, ti puoi astenere, ma quello su cui sei chiamato a votare è legale, ecco, purtroppo adesso ci troviamo con delle delibere che non non.
Non non contengono questo parere e quindi, per quel che mi ricordo io, di come stanno le cose non in questa delibera non è legittima dal punto di vista amministrativo, quindi io uscirò dall'Aula, cioè non partecipo al voto praticamente se c'è bisogno esco dall'Aula, lo dirà il Presidente grazie.
Fiorentini, può rimanere verbalizziamo.
Mettiamo allora in votazione il punto numero 4 ordine del giorno ad oggetto, Sostegno a tagli alla delibera di Giunta regionale 1.368 del 31 luglio 2023 sostegno finanziario al sistema sanitario nazionale a decorrere dal 2023 favorevoli.
15 contrari.
Esatto, astenuti, nessuno perché.
Sono?
Abbiamo terminato i punti all'ordine del giorno.
Possiamo dichiarare chiusa la seduta e auguro a tutti una buona serata.