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Direi che possiamo iniziare questo Consiglio dell'Unione.
Di giovedì 7 marzo,
Chiedo a tutti i consiglieri di essere un po' più disciplinati di mettersi a sedere.
Va bene, lascio la parola, dottoressa Manzini, per l'appello grazie.
Buonasera a tutte e a tutti Bettelli, Emiliano.
Bonaiuti Augusto.
L'ente.
Kaczy Rossella presente.
Costantini Umberto Covili Federico.
Cremonini, Giulia.
Fiorentini, Lorenzo Folloni, Federico Fontanesi Lauro.
Franceschini, Fabio Galletta, Stefano Galli Giovanni.
Gianaroli, Gianluca gli elmi, Massimo Gozzoli, Rita.
Lagazzi, Jacopo.
Linari aereo.
Massoni, Cristian mezz'acqua Giorgia Morandi Laura.
Muratori Emilia oca, Gabriella?
Paradisi Massimo cent.
Pasini, Angelo Pedretti, Valentina Pelloni, Simone.
Pietropaolo Alessandro.
Popi Federico.
Ropa Federico Tagliavini, Enrico con di Cristian.
55.
8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 1920 21 22 23 24 24 presenti. La seduta è valida, perfetto, grazie nomino scrutatori, Gianaroli fiorentini, Poppy, prima di iniziare, vi chiedo di alzarvi in piedi perché osserviamo un minuto di silenzio in ricordo delle vittime della guerra in Ucraina e in Medio Oriente nel conflitto Israele e Palestina grafica.
Grazie a tutti.
Passiamo al punto numero 1, approvazione verbali, i verbali delle sedute precedenti.
Si tratta delle delibere degli ultimi due Consigli, quello del 30 novembre è quello del 15 febbraio.
Delibera 32 relazioni dati il centro per l'impiego di Vignola, la delibera 33 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, delibera 34 approvazioni verbali della seduta precedente delibera 35 razionalizzazione manuale delle società partecipate. Verifica attuazione del precedente piano anno 2022 e adozione del nuovo Piano anno 2023 delibera 36 variazione numero 3 c al bilancio di previsione 2023 2025 libera 37 convenzione tra l'Unione. Terre di castelli i comuni di Castelvetro Marano Savignano vie Vignola Zocca per la gestione in forma associata del servizio di ricovero, protezione, controllo della popolazione canina e di pronto soccorso per il recupero di gatti, incidentati, custodie periodo 1 gennaio 2024 al 31 12 2026 approvazione.
Dal 2 miglior delibera 38 numero 3 e al Programma biennale, la variazione numero 3 al programma biennale degli acquisti di forniture e servizi per il biennio 2023 2024 dell'Unione terre di castelli la delibera 39 collusioni tra l'Unione dei Comuni terre di castelli e il Comune di Bassano oggi per il servizio di trasporto scolastico per gli alunni residenti nel territorio comunale di Zocca approvazione. La delibera 34 ordini del giorno ad oggetto per la pace in Medio Oriente, in quanto l'escalation militare presentato dal Capogruppo Federico Folloni, il Gruppo Centrosinistra per le terre di castelli Emiliano, Bettelli del Gruppo, insieme per migliorare l'Unione e i fiorentini, Lorenzo del Gruppo consiliare Misto protocollo numero 46.181 del 23 novembre 2023 la delibera uno perché mi amministrato l'hanno presa d'atto del Documento Unico di Programmazione 2024 2026 e a 2, presentazione dello schema di bilancio di previsione 2024 2026 ci sono interventi da parte dei Consiglieri.
Non ci sono interventi da parte dei Consiglieri, perciò mettiamo in votazione in votazione il punto numero 1, approvazione verbali, sedute precedenti favorevoli.
Contrari.
Astenuti Fenaroli Morandi.
Perfetto, ora passiamo al punto numero 2, approvazione della nota di aggiornamento, Documento unico di programmazione periodo 2024 2026.
Prima di proseguire con i punti 2 e quello successivo, il 3 è quello del bilancio di previsione, alcune precisazioni, perché entrambi, come sapete, rispetto all'anno scorso sono stati presentati in un Consiglio dedicato il 15 febbraio, pertanto inizieremo la trattazione dei punti con la discussione senza un'altra presentazione per quanto riguarda invece il punto numero 3, ma poi lo approfondiremo dopo.
È stato presentato un emendamento del consigliere Fiorentini. In questo caso apriremmo una discussione sul bilancio, poi successivamente il consigliere Fiorentini presenterà l'emendamento che andremo poi a discutere per poi votarlo. Infine, andremo a votare il bilancio di previsione che potrebbe essere emendato. No, perciò passiamo al punto numero 2, come dicevo prima. Approvazione della nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione periodo 2024 2026 e, come dicevo la precisazione, c'è già stata apro la discussione se ci sono già degli interventi.
Non ci sono interventi per quanto riguarda il punto numero 1. Dichiarazioni di voto.
2. Sì.
Ci sono scusate.
Nessuna dichiarazione di voto, perciò mettiamo in votazione il punto numero 2.
Approvazione della Nota aggiornamento al Documento Unico di Programmazione periodo 2024 2026 favorevoli,
Contrari.
Astenuti nessuno un attimo che verifico anche qua qua c'è l'immediata eseguibilità favorevoli.
Come prima contrari, 6.
Astenuti nessuno bene, passiamo allora al punto numero 3, approvazione del Bilancio di previsione finanziario 2024 e 2026, anche in questo caso e apro la discussione, poi affinità di discussione Fiorentini, le presenterà poi l'emendamento.
Grazie, prego, chi vuole intervenire.
Bettelli, prego.
Adesso vado, insomma.
Sì, grazie Presidente.
Con questo bilancio di previsione che, come diceva poc'anzi, è già stato presentato e ha già fatto anche un passaggio in Commissione e andiamo a definire quella che sarà per il 2024 e la strategia dal punto di vista economico-finanziario compatibilmente ha la disponibilità di dei conti dei capitoli di bilancio della della nostra Unione e credo che valga la pena soffermarsi su quelli che sono gli aspetti principali e le novità principali più rilevanti di questo bilancio e del nostro Ente unionale e uno su tutti l'ingresso in bilancio del polo sociosanitario, sappiamo che verrà acceso un mutuo per la rilevantissima cifra di 3 milioni e 300.000 euro, e sappiamo anche che questi.
Soldi. Queste risorse sono già state imputate per l'anno corrente per l'anno in corso e mi pare del tutto evidente e non so come si potrebbe dire il contrario che è lo stato di realizzazione sia in grave ritardo rispetto a quelle che sono le tempistiche che il PNRR impone, per quanto riguarda appunto la costruzione che dovrà essere ex novo con tanto di urbanizzazione, motivo per cui è stato fatto un mutuo, ovvero urba l'urbanizzazione primaria della quale si deve occupare l'Unione. Terre di castelli più così è stato detto anche il Comune di Montese e chiaramente sia per quanto riguarda l'edificazione in senso stretto della nuova struttura che tutta la procedura di rendicontazione che, essendo nei riguardi di risorse PNRR, è particolarmente complessa e onerosa anche per quanto riguarda il lavoro degli uffici. Ecco impiegherà un tempo decisamente considerevole e che credo difficilmente difficilmente si potrà rispettare in più. Si consideri anche l'aspetto che è il polo sociosanitario. Abbiamo appreso non essere ancora interamente finanziato in quanto una parte.
Rimane ancora ad oggi scoperta e è in corso di trattativa. No, in Conferenza Stato Regioni il rifinanziamento per il 2024 e della spesa sanitaria e vediamo se appunto poi dopo la l'intervento sarà completato. Quindi, comunque è un intervento che presenta da oggi, ma lo sapevamo, lo sapevamo in premessa e delle forti delle forti criticità. Penso in particolare dal punto di vista di quei Comuni come come il mio, come Guiglia, che già hanno una casa della salute e sul proprio territorio che su quella dovrebbero investire, e in quella dovrebbero pretendere esigere che i servizi e siano presenti, operativi e efficienti e invece ad oggi si trovano costretti a finanziare l'opera di armonizzazione di una casa della salute di un altro Comune, cioè quella che appunto rimane una casa della salute e rimane un ospedale di comunità. Quando a Vignola c'è già un ospedale e per quella che è la mia visione e i cittadini residenti degli altri Comuni dell'Unione, terre di castelli del distretto sanitario, di Vignola si recano o quantomeno dovrebbero recarsi a Vignola per l'ospedale di Vignola, non per i servizi delle case della salute che già dovrebbero essere presenti nel proprio Comune e che hanno già anche contribuito a cofinanziare, anche perché ricordiamoci che qualcuno aveva promesso che l'ospedale di Vignola sarebbe diventato di primo livello e non mi pare che questa sia la direzione che vedrà. Anzi, non mi pare nemmeno vedrà mai la luce questo obiettivo e quindi, al di là del della bontà di per sé dell'intervento, le problematiche ci sono tutt'al più su la le possibilità di portarlo. A a conclusione e per quanto riguarda gli altri gli altri aspetti, è importante anche rilevare che la Polizia locale dovrà fare 150.000 euro di multe in più perché sono state previste al rialzo. Le entrate per.
Sanzioni da violazioni del codice della strada e quindi anche questo è un aspetto interessante. No, perché di ciò discutevamo in epoca di pandemia in merito a l'entità della circolazione dovuta delle restrizioni pandemiche e quant'altro invece adesso nell'anno appena trascorso nel 2023, non ci sono state restrizioni che hanno contratto questo capitolo di bilancio. Questo capitolo di entrata e quindi sarebbe anche da giustificare una previsione al rialzo per quanto riguarda le violazioni del codice della strada e delle relative sanzioni e per quanto riguarda invece altri aspetti. Eh oltre a e gli investimenti derivanti da contributi sempre anche.
PNRR come il fotovoltaico e lo sviluppo digitale, e il la stazione di posta.
Ci rimangono sempre delle altre difficoltà di natura, in questo caso è normativa che comunque l'Unione terre di castelli nell'interlocuzione con gli altri enti, anche dal punto di vista politico e deve portare avanti a propria tutela, ad esempio, è assurdo che ogni anno l'Unione terre di castelli paghi 660.000 euro di IRAP cioè all'imposta regionale sulle attività produttive che pesa su un ente pubblico su su un'unione come la nostra per una cifra considerevole come questa e.
E poi, chiaramente il peso di cui discutiamo da da tempo ed è un peso chiaramente di natura.
Finanziare per il nostro Ente del sostegno educativo che pesa per l'11% di quelli che sono gli acquisti di beni e servizi, sono 303400000 euro è una spesa che è più del doppio rispetto anche solo a quelli che sono i servizi socioassistenziali dell'ASP per dare un valore di riferimento.
E poi ci sono tutti i capitoli sulle sulle politiche sociali, sulle quali bisogna attenzionare chiaramente sempre l'operato e l'attività della della struttura, per poter dare e non tutte in tutti i casi un servizio all'altezza e adeguato e che chiaramente anche questi devono far fronte con tutte le difficoltà di bilancio e sulla necessità comunque di assicurare conti in ordine in questo la parte politica deve riuscire a fare le scelte oculate a tutela dei conti pubblici, però sempre ricordando che deve essere erogato un servizio di qualità, perché gli enti come questo servono appunto per erogare servizi. In questo caso l'Unione lo fa per conto dei Comuni che questi servizi hanno trasferito, e quindi questi sono aspetti, io credo di rilievo, visto che fino ad oggi abbiamo affrontato la presentazione di questo di questo bilancio, credo che questa sera valga la pena discuterne. Grazie.
Se Bettelli, prego Folloni.
Buonasera a tutte e tutti.
Stiamo apprestandoci ad approvare il documento più importante per l'ente per quest'anno e voglio partire da quando sono arrivato in Unione terre di castelli nel 2020 e.
Avevo capito già di essere in un Ente.
Di un'importanza strategica e basilare per quella che è la vita delle persone e di questo territorio.
Sono passati quattro anni ed allora io non ho mai visto.
La diminuzione dei servizi che questo ente eroga regolarmente non ho mai visto per quello che ho potuto constatare per ciò di cui ho potuto usufruire una diminuzione della qualità degli stessi ci troviamo e in un momento storico e politico anche.
In cui tanto sta cambiando e sta cambiando l'approccio, per esempio sul tema sociale, sul tema sanitario, e noi dobbiamo farci trovare pronti ed ecco questo credo e che la Giunta dell'Unione sta facendo il polo sociosanitario è un'opera, è sicuramente ambiziosa e sicuramente di complicata realizzazione.
Ma è un'opera, come mi era già capitato di dire, che Porta servizi in più, perché la casa della comunità e affiancata dall'ospedale di comunità che non è la stessa cosa della casa della Salute, sono due servizi diversi.
Uno dei quali ancora non presente sul nostro territorio.
E che porta a un'integrazione della medicina della sanità ancora più vicina al cittadino e ancora più in grado di intercettare i bisogni del cittadino, quindi è un piano ambizioso, certamente sicuramente è complicato, sicuramente, ma è la direzione che dobbiamo prendere io credo, ed è la direzione che questa Giunta ha preso.
Poi sull'ospedale di Vignola tante cose sono state dette, è stato detto che avrebbe chiuso a breve, invece, insomma, è ancora qui quindi insomma, tante cose sono state dette sull'ospedale, non sempre forse assegno.
È un po' da da tante parti, io credo.
È un bilancio certamente complicato, non è stato fatto, non è insomma e qui la Giunta non ha fatto mistero di questo e siamo, come ho detto, in una congiuntura complicata che ci impone scelte complicate ma lungimiranti.
In un, in un contesto.
Che non ha portato lo voglio ribadire perché mi sembra, dal mio punto di vista, una base da cui partire una diminuzione dei servizi che non c'è e io credo neanche una riduzione della qualità degli stessi, partiamo da qui, partiamo dalle sfide che abbiamo davanti, è un inizio, certamente c'è da andare avanti, c'è da lavorare, c'è da pedalare come si dice, certamente io ho fiducia.
Che nel corso dell'anno verranno trovate risorse.
Per quelle quei capitoli per le quali probabilmente ancora non c'è la possibilità di fare tutto ciò che si ha in mente, ma credo che la base di partenza sia quella adatta adatta.
Per poter arrivare alla fine dell'anno e aver posto le basi per il futuro che ci sta chiamando.
A prendere scelte sicuramente coraggiosi, sicuramente complicate, ma che hanno ricadute vere sulla vita vera delle persone, grazie.
Grazie Apolloni, ci sono altri interventi.
Pelloni, prego.
Grazie Presidente, buonasera a tutti cerco di non ripetermi, perché in varie fasi di bilancio.
Rischio di ripetermi su queste stesse cose, su alcune sfide parto dall'ultimo pezzo dell'intervento, perché l'ho detto ci sono diverse sfide che andavano affrontate e probabilmente non sono state affrontate.
In questa consiliatura e visto che i quattro Comuni su 8 vanno al voto per buona parte di questo Consiglio, è fine fine consiliatura, altri insomma, c'è ancora un anno e mezzo, altri ci sono appena andati, insomma, comunque.
Diciamo proprio per chi aveva più esperienza amministrativa maturata magari addirittura magari di un decennio, almeno di un quinquennio c'era la possibilità magari di mettere a frutto proprio per l'esperienza maturata alcuni correttivi, alcune.
Mettere già sul campo qualche riforma, qualche proposta proprio per iniziare ad affrontare una alla volta queste sfide, perché altrimenti ce lo diciamo questo è un bilancio, sicuramente la la la è già stato detto la vera novità è quella di questo impegno sulla struttura sociosanitaria e del resto un bilancio di assoluta continuità con una variabile,
Che è cambiata rispetto agli anni scorsi, molto molto importante che è quella che si applica un avanzo, mi pare, di 80.000 euro, mai era capitato che al bilancio di previsione applicassimo così poco avanzo, ma in sostanza siamo arrivati a.
Esaurirlo, siamo arrivati esaurirlo per un intervento che richiedeva una delle famose sfide che avremmo dovuto affrontare almeno negli ultimi 3 4 anni che ce lo diceva, perché il forse anche il Covid ce, l'aveva anche suggerito, cioè la la, la, tutta la fase purtroppo emergenziale che c'è stata del Covid in alcune casi,
Quando ci sono delle emergenze si trovano modelli, si vedono anche buone pratiche che sono state fatte in altre realtà, per magari sopperire in quel momento all'emergenza, ma che possano diventare in qualche modo strutturali e dare nuovo slancio, nuovo.
Linfa a dei servizi, no, non è vero che si sono state in questi anni sono stati erogati lo stesso numero di servizi pre-Covid ancora perché sappiamo sui posti letto, per lungo tempo non son stati i posti letto erogati appunto nelle CRA il Centro diurno mi pare senza cito un U mi perdoneranno quelli di Guiglia, ma citerò William proprio perché non va al voto così non dopo non non vengo tacciato di entrare già in temi Campania tra i cinque posti di diurno, proprio per dire nuovi servizi quali sono servizi importanti, cinque posti di uno di Guiglia,
Neanche una legislatura intera, se se si è riusciti a ad aprirli, ecco qua, ma per dire perché, a mio avviso, una sconfitta collettiva mi ci metto in mezzo anch'io collettiva perché non si è riusciti ad aumentare quei servizi, perché la parola d'ordine, penso dopo il Covid,
C'è il tema della domiciliarità e, se vogliamo potenziare la domiciliarità.
Il, I centri semiresidenziali sono parte integrante di quella domiciliarità, ecco, non non sono aumentati i posti su Vignola sul semi residenziale, addirittura, anzi sono diminuiti, perché per spazi altro non si è potuto fare gli stessi numeri del del quinquennio precedente e anche a livello di nidi si è implementato grazie anche alla spinta nazionale regionale ben venga non si è ancora arrivati a quei numeri che ci sono stati nel passato, almeno conosco meglio i numeri di Vignola non sia ancora arrivato ai numeri che che che che c'erano qualche anno fa.
A Vignola.
Nel 2010 si parlava di appunto che c'era necessità di un terzo nido, proprio perché ciò nei numeri talmente importanti quindi ai tempi, questo ente ha garantito più posti più servizi e quindi poi nel frattempo, purtroppo è calata la domanda e quindi ci si è adeguati si è contratto sia l'offerta che ovviamente la spesa oggi se è un momento grazie al fatto che si è lavorato,
A diversi livelli istituzionali, Stato e Regione, per diminuire quella che è la.
Retta e quindi magari ha stimolato la domanda è anche se purtroppo ci sono meno bambini, perché la leva demografica, insomma, inverno demografico, sta sta dando insomma dei numeri sempre più risicati, sempre più, insomma.
Brutti, diciamo nel senso che sempre di più in diminuzione, però appunto è aumentata la percentuale di chi.
Partecipa appunto.
Vuole partecipa insomma, fa domanda per iscriversi al nido e questo bene, insomma, per quassù quanto sappiamo che è un bene che in Iraq, diciamo la pre-scuola realizzazione inizi quanto quanto prima.
Quindi case di riposo perché si è arrivati a 80.000 euro di avanzo di amministrazione perché nell'ultima variazione ultima nell'assestamento di bilancio di luglio si è dovuto un po' correre ai ripari con 300.000 euro, che sono solo una soluzione tampone da quello che ci è stato detto sulla casa di riposo avrebbe bisogno di ulteriori investimenti impegnandoci in maniera molto importante sul tema dell'urbanizzazione, probabilmente non ci saranno soldi, peraltro non so se ci saranno altre linee di finanziamento,
Straordinarie, penso al PNRR o altre perché, insomma, abbiamo vissuto questi cinque anni. Ci sono stati sicuramente varie varie problematiche, ma ci sono state anche tanti soldi straordinari proprio per aggiornare la macchina, per mettere in campo nuove nuove soluzioni, proprio per magari risparmiando su alcuni costi di gestione e poter implementare il numero di servizi di posti, eccetera eccetera. Ecco, questo mi sentivo di dire tema, magari del insomma, spero che si sia fatto qualcosa i da sui numeri non ne abbiam parlato in Commissione. Mi sono scordato di chiederlo se.
Per quanto diciamo il recupero, visto che ho visto che le coperture dei servizi a domanda individuale anche su quelli non si è ancora arrivati ai livelli pre-Covid, se su quelli era stata fatta una sperimentazione ci sono stati dei miglioramenti e io chiesi anche se si poteva applicare, diciamo,
Ah ai servizi cosiddetti scolastici, in maniera tale da anche lì magari fare qualche, non solo il cambio, diciamo del parlarmi paradigma della tariffari, ma anche trovare nuove soluzioni per.
In qualche modo arrivare prima sui crediti, perché una delle grosse.
Insomma, sappiamo a quanto è arrivato il fondo crediti di dubbia esigibilità che erano iniziava a diventare una cifra importante e quindi anche su quello, magari c'era bisogno di anche lì, trovare soluzioni nuove, senza voler dire che si è sbagliato altro no, trovare cambia la società e quindi dovrebbe anche cambiare in qualche modo è il modo di affrontare alcune problematiche.
Faccio una breve parentesi sui servizi sanitari e sociosanitari, perché doverosa anche ringrazio il Pd di Vignola, che m'ha fatto anche una vignetta con una slide, è quella, insomma, insomma, mi ha fatto piacere, insomma nel senso che certamente non non lo nascondo lo dico nelle sedi ufficiali poi dopo se motivo di attacco quasi personale va beh insomma,
Il tema rimane questo è chiaro che anche oggi mi trovo insomma su Gazzetta di Modena, che addirittura.
È un gruppo,
Come come come azione che in tante zone di questa Regione è in maggioranza con e da quel che so io ero in maggioranza, ha sostenuto Bonaccini come Presidente solleva il tema del taglio dei medici, c'è stata una pronta risposta dell'AST, però rimane il fatto che c'è un obiettivo dichiarato da parte della Regione sul tema del risparmio dei dei costi,
Sanitari, questo è un obiettivo che è stato dato ai dirigenti di tutte le aziende, sappiamo che la voce personale è una delle voci più importanti, anzi di contro.
Si sta investendo in strutture, sta investendo in strutture una ne stiamo parlando oggi, quindi io l'ho già detto più e più volte dove c'è dei più, cioè nemmeno mi dovrete dire dove saranno i meno, perché ci saranno dei meno l'abbiamo già visto.
Di recente, appunto, abbiamo visto alcuni sindaci di Sestola o altri che sono intervenuti perché mi ha tagliato la la, la guardia medica poi sembra ripristinata, allora mi vien da dire attenzione, svegliamoci come distretto, perché oggi aveva una petizione dell'ospedale di Mirandola che comunque hanno avuto tutti i primariati senza avere scavalca tramite solo per l'anestesia, che però hanno pieno pneumologia, cardiologia, ci hanno ortopedia, ci hanno chirurgia base, cioè specialità che ad esempio in ospedali Vignola non ci sono senza avere ospedale di primo livello, però no, più servizi rispetto ai nostri sono già extra-time okay. Non vado avanti oltre per dire che sui servizi sanitari esso è anche socio sanitari Osco benissimo, ma i posti letto di cui IOSCO dentro l'ospedale di Mirandola sono 130. Noi siamo ancora meno di 100, quindi appunto,
Mirandola. È un distretto che è molto simile al nostro, come anzi praticamente identico a livello di popolazione certamente un po' più distante dal capoluogo, però, insomma ai nostri stessi, ai nostri stessi no. Anzi forse, visto che da noi afferisce anche sicuramente Fanano, quasi certamente faranno Sestola più facile che abbiano dei numeri superiori. Lo dimostra i numeri che abbiamo visto sul pronto soccorso. Non vada avanti oltre, visto che ho finito il tempo, GRA ringrazio per il tempo extra.
Questo per dire che ci impegneremo in maniera importante, anche con un mutuo ancora e lo e lo ripeto perché ne sono convinto, purtroppo, che non abbiamo ancora avuto le garanzie sufficienti per dire lì dentro ci saranno nuovi servizi perché losco funziona se dentro ci saranno i medici di base ad oggi non c'è ancora l'accordo e questo è un problema e su al anche su altri servizi il problema è dove andranno a togliere del personale per potere garantire l'apertura della casa della Salute.
Di Vignola distrettuale, ecco, e casa della Salute osco, grazie.
Grazie Pelloni.
Ci sono altri interventi?
Prego ragazzi.
Grazie Presidente, solo per fare una precisazione.
Relativamente, visto che giustamente sono stato tirato in causa, non ci sono le elezioni, quindi possiamo parlare abbastanza liberamente per ricostruire un po' quello che esponeva consigliere Pelloni che è stato in Giunta dell'Unione insieme a me nel 2018 2019 e 2020, anche in Assemblea dei soci e si ricorda bene adesso non mi ricordo probabilmente in Giunta c'erano Costantini e laboratori. e Paradisi,
Ah, uno dei primi e delle prima assemblea dei soci nel all'inizio del 2019, quando si parlò di attivare il centro diurno di Guiglia, 5 posti saltò fuori un dal conteggio di sbilancio nei costi, perché era un progetto e non dimensionato correttamente, non fatto da me.
E per cui era necessario investire o tagliare risorse ingenti, si parlava adesso, mi ricordo, erano 50.000 euro, se non di più, e quindi ci demmo del tempo d'accordo tutti per rimodulare il progetto e il Comune di Guiglia, si prese l'incarico di rimodulare il progetto perché il progetto a 5 posti non era sostenibile economicamente abbiamo preso atto della questione, abbiamo iniziato a lavorare al progetto di rimodulazione,
Che è iniziato nell'estate del a fine estate del 2019 Perin, per vedersi in fase conclusiva nel 2000 eventi. Poi sappiamo quello che è successo. Il progetto che è stato presentato è stato dovuto modificare. È stato modificato nel senso che siamo passati da 5 posti a 10 posti, rimodulando quella che era la comunità alloggio da sette posti a sei posti. Perché abbiamo visto che un posto non veniva mai occupato di fatto, e quindi abbiamo incluso una stanza, è fatto uno spazio in più che ci ha permesso di raddoppiare i posti e di rendere il progetto. Quando si parla di stare attenti ai conti, vuol dire anche questo va bene, perché sennò erano più trasferimenti da parte dei Comuni e l'input dei Sindaci era quello come stiamo discutendo in questo bilancio e di non fare ulteriori trasferimenti da parte dei Comuni ce lo dobbiamo poi anche dire, però e perché siamo in poi noi gli stessi, quindi, quindi il progetto è stato presentato con 10 posti e quindi era economicamente sostenibile. Però AN è arrivato il Covid, che, come sappiamo è il Covid, ha fatto sì che se i centri diurni erano contigui a spazi per anziani, dovevano essere completamente separati e quella norma è rimasta. Quindi abbiamo nuovamente dovuto modificare il progetto per renderlo rispondente alle normative che erano uscite, quindi pro,
Aggiungere delle porte, fare dei muri che sono stati di fatto eseguiti e quindi questo è il percorso che ha portato, è chiaro, in una legislatura non c'è si è riusciti, ma quello che ci era stato consegnato era un progetto in sbilancio. Io lo devo avere detto in più Consigli, spero che si possa dire che era quello perché poi i numeri ci sono delle assemblee dei soci è quello che era stato presentato chiaramente in questa legislatura si attiverà. Ho fatto un Consiglio la scorsa settimana dove ho anche dichiarato pubblicamente che la ditta che aveva vinto il bando si è data di nebbia, quindi.
Lo dobbiamo rifare, si spera di completarlo, ma quello che posso assicurare che il progetto ha 10 posti è un progetto che ha un quadro economico che lo rende sostenibile e penso che è quello che ne trae. È il compito di noi amministratori. Abbiamo appena detto che dobbiamo coniugare la sostenibilità ai servizi e quindi fare un centro diurno sostenibile e che porta i posti da 5 a 10 mi pare e la direzione che dobbiamo prendere. Detto questo era solo una precisazione, perché penso che saranno poi i fatti che dimostreranno se non lo porteremo avanti, sarà colpa nostra e non e ne prenderemo la responsabilità.
E rispondevo anche a delle osservazioni del Consigliere Bettarelli. Chiaramente l'attenzione c'è su i servizi che forniamo. Siamo consapevoli che dal punto di vista del welfare, sapete il capitolo più grande che ha e quindi chiaramente, quando si va a costruire un bilancio in proporzione.
Ci sono dei sacrifici da fare, ma sono sempre fatti con l'ottica attenta, come abbiamo fatto poi lo scorso anno, di cercare sempre di coprire con le risorse che poi durante l'anno arrivano anche da fonti nazionali o regionali e.
Tenere quello che è un servizio di qualità su le tematiche di offrire servizi minori o maggiori, sappiamo che c'è il tema poi, in realtà degli ingressi nelle CRA e del numero dei posti non era legata a una volontà, diciamo della Giunta, ma era una tematica di infermieri e di H 24 che per determinate lo sapete,
Problematiche di reperire personale hanno fatto sì che non si potesse garantire un numero di posti superiori a quello che era consentito, però anche lì stiamo tornando pian pianino alla normalità, ma non era dovuto a tagli economici. Non c'era il personale infermieristico necessario per garantire, in alcune CRA l'H 24 e in altre per garantire un servizio, come sapete, dove ci sono dimissioni protette o altre tipologie di prestazioni di quel livello, quindi è chiaro che è un contrapporre Colt contraccolpo de la,
Pandemia e dei servizi che siamo qua dirlo sta calcio sta cambiando il mondo e dobbiamo stare particolarmente attenti, ma vorrei precisare che non sono dovuti a tagli che sono stati effettuati e sui bilanci. Ecco, grazie.
Grazie ai ragazzi.
Prego, prego, ci sono 2 2 interventi, appunto prego, può parlare.
Okay. Grazie no. La domanda era al di là del sbilanci, va be'molti, di quei molti di quel tipo di servizi, se non quasi tutti, tra virgolette, su una sbilancio, sono da finanziare con la fiscalità generale, quindi, termine sbilancio, non so se se si appropriato no, ma il tema è in questo bilancio 2024 2026 ci sarà la copertura di questi servizi. I soldi andranno trovati, perché altrimenti possiamo fare tutti i trascorsi che vogliamo, possiamo dire, era in sbilancio, ma adesso in bilancio sono finanziate o non sono in linea. Visto che approviamo un bilancio pluriennale che sappiamo sarà di compiti, cioè i due, uno di cassa al primo anno, ma di competenza se un domani ci saranno, si son già previsti o no. Ecco.
Grazie Pelloni.
Prego la caffè,
Chiaramente appena sarà prevista l'attivazione. Ci sono i mesi per cui dobbiamo ottenere dalla dalla ASL e la non dico l'accreditamento, ma l'ok per partire, quindi 40, quando saranno completati i lavori, adesso sono già state fatte le murature, le finestre sono arrivati, gli arredamenti, manca solo la scala di ingrasso e la tettoia che sono di acciaio e hanno creato qualche problematica. Vedo qua è una persona che lavora con l'acciaio, quindi sono arrivati gli arredamenti, sono arrivate le divisori, abbiamo montato tutte le finestre, manca la tettoia e la scala, la rampa d'accesso.
Grazie ai ragazzi Costantini si era prenotato, prego.
Grazie.
Buona sera, a tutti buona sera, tutte un contributo a quello che sarà verosimilmente il mio.
Quindicesimo quote quindicesimo bilancio dell'Unione.
Quando, insieme al consigliere Pelloni e si davamo nei banchi del Consiglio da Consiglieri ter anche in India, come come sindaca, questa sala era un po' diversa, io avevo i capelli e, appunto, 15 anni in meno, quindi si parla veramente di ere geologiche fa l'Emilia era sempre uguale assolutamente in maniera uguale e Simone non aveva i capelli bianchi erano assolutamente abbia battuto rispetto ad altri ma Capelli.
È come?
Io ah, ok no.
C'è già devo rispondere ogni volta mia madre.
Questa era un po' diversa e durante le Commissioni bilancio, in particolare del perdoni durante le maggioranze pochissimo, pochissimo, pochissimo frequentate quindi questo lo passo, come come dire solidarietà verso i capigruppo quando cercano di convocare i consiglieri per per discutere e sappiate che c'è stata una stagione in cui le cose andavano anche.
Anche peggio.
Mi ricordo ancora che eravamo lì con Lamandini era il 2009 2010 e si parlava appunto del del futuro della dell'Unione, dei Comuni dei servizi e tutto quello che noi dovevamo ogni volta tagliare ogni volta tagliare noi, quello che anche Stefano c'era, anche Stefano era uguale dai in quegli anni.
Di fatto ne abbiamo vissuto una stagione veramente deprimente, come come Consiglieri, e mi ricordo che allora avevo poco più di vent'anni ventun anni ero molto carico rispetto a quello che si poteva fare in Unione, ma Lamandini con molta freddezza mi disse al mio ma scusami Francesco ma allora se siamo qua soltanto tagliare cosa siamo venuti a fare e lui dice gli esecutori testamentari dei nostri Comuni.
Okay, è da lì che poi far ragionare sul tema della fusione non voglio ammorbare di con questo quella è un capitolo che già conoscete.
Ma da linee nei successivi anni abbiamo vissuto si anni di veramente vacche, magre.
Di chiari di luna molto pesanti. Il patto di stabilità sicuramente ha inciso tantissimo in tutte le nostre vite amministrative, poi, però, dobbiamo anche dirci che abbiamo vissuto anche nei momenti di vacche grasse, cioè c'è stata una grande crescita dal punto di vista economico. Per quanto riguarda i nostri Comuni, abbiamo avuto la possibilità di spesa. Io, da quando sono diventato Sindaco veramente, ho avuto possibilità di spendere e cifre che il mio predecessore non ha potuto mai mai spendere un pezzo sono sicuramente merito mio un pezzo è sicuramente e, come si dice il la congiuntura al contesto e ovviamente anche il cambio di Governi che hanno visto negli enti locali, non delle casseforti, a tenere chiuse, ma invece del il primo modo per dare i servizi ai cittadini.
Tutto questo discorso per dirvi che cosa, che io credo che davanti abbiamo di nuovo un ciclo di vacche grasse e di vacche magre vacche veramente molto magre.
E io non vi accompagnerò in questo ciclo come come Consigliere e ma dovrete affrontarlo voi e io credo che la capacità di un politico stia nel leggere la realtà non solo di oggi, ma anche fare delle previsioni rispetto al futuro e oggi già cambiare la rotta o tirare su o giù le vele perché è in grado di reggere i 20 che stanno per arrivare non si può pianificare,
Con come dire uno scenario oggi bisogna provare a pianificare con uno scenario di contesto, al futuro e il futuro, cari colleghi e colleghe, è credo terribile.
Un po' perché abbiamo finito i soldi nel senso che, da una parte, quello che dice Pelloni secondo me è corretto rispetto al tema dell'avanzo, cioè.
Noi abbiamo avuto delle scorte per anni e poi dopo, con l'input che ci siamo tutti quanti i dati del non aumentare i trasferimenti all'Unione, siamo arrivati poi a saturare, diciamo, e a toccare il limite e quindi più di così non si può fare e dall'altra però i bisogni, i bisogni aumentano il tema del sociosanitario avete discusso sul sanitario non,
Non lo tocco in questo momento, se non dicendo che.
Non.
Diciamo che quando c'è tanta acqua si naviga bene e gli scogli che sono sotto non si vedono quando l'acqua diminuisce, anche gli scogli inizia a diventare un problema, magari se come territorio mettiamo via gli scogli anche nel caso in cui ci sia poca acqua riusciamo quantomeno a galleggiare. Ecco quindi anche la nostra parte, la possiamo fare di più, ma siccome dal punto di vista sanitario, al tavolo del Consiglio dell'Unione passa poco, parliamo della parte socio parte sociale che per me è sempre lì e in quel tavolo e mi presi in una Giunta dell'Unione. Non mi ricordo di quando all'epoca c'era smeraldi, come Sindaco di Vignola mi prendi, mi presi del turbo liberista parlando del tema, credo fosse ASP, credo fosse ASP e ancora si parlava di CRA. Probabilmente.
Questo perché perché noi oggi ci stiamo indebitando, come diceva prima Bettelli, rispetto al tema delle opere di urbanizzazioni per fare il polo sociosanitario?
E con questa indebitamento di nuovo ci sono Comuni.
Che raggiungono il loro massima espansione della spesa, cioè non credo che potremmo chiedergli ai miei colleghi più vicini di poter mettere qualche decina di migliaia di più di spesa corrente in indebito e e questo è già e per fare le opere di urbanizzazione del polo sociosanitario opere di urbanizzazioni, che cosa servono le opere di urbanizzazione, di solito per fare quello che poi bisogna metterci sopra no, quindi, da una parte abbiamo la sanità, che ci mette la sua cifra per fare un gran pezzo dell'opera sanitaria dall'altra, qualcuno deve mettere da parte del del sociale.
La parte sociale di cui c'è tanto bisogno perché il tema delle CRA sappiamo che è un tema cogente, se da una parte siamo davanti a un inverno demografico per quanto riguarda le nascite, io tremo all'idea del baby boomers dentro le case protette, perché non solo hanno potuto godere di un sistema pensionistico tutto a loro favore e non a favore nostro, ma oltre che pagargli diciamo le pensioni, dovremmo pagargli pure il posto nella CRA e il problema è che non ci sarà probabilmente neanche il posto nella CRA perché e i posti sono ovviamente limitati.
E quindi ci sarà un tema rispetto al fatto che abbiamo bisogno di una nuova struttura dal punto di vista sociale.
E per gli anziani forse mi vien da dire che avevano bisogno pure di due strutture dal punto di vista sociale per i nostri anziani, perché guardiamo alle liste d'attesa delle nostre case protette e la gente si picchia per poter entrare fondamentalmente, quindi questo sarà un altro tema che io vi lascio ma già ora vi posso dire che è,
Non credo che non pluriennale possa essere sostenibile per l'Unione un ulteriore debito per poter tirar su le mura di un'altra CRA, lasciando magari a voi tutto il discorso rispetto al tema della gestione, ma semplicemente non abbiamo i soldi per fare le mura indebitarsi o, io credo,
Ragionare sul realizzare dei muri, investire oggi come pubblico, dentro a dei muri, io credo che sia poco lungimirante, ecco.
Quindi questo ve lo lascio come monito.
E registrato così nemmeno fra 10 anni o 15. Nel caso in cui siete andati in un'altra direzione, potrà dire l'avevo, detto questo, da qualche soddisfazione di tante altre cose e.
Sempre rispetto al tema sociale, abbiamo un disperato bisogno di case, case popolari, in particolare, dopo parleremo del tema case popolari in questo di nuovo non è l'Unione che ha il compito di fare nuove case popolari, questo di nuovo un compito che viene lasciato ai Comuni e ma dopo tanto ne parleremo ancora e da parte mia io, come deleghe e neo varie, ma in particolare tocco il tema del turismo e dell'Ufficio Europa. Se da una parte vi dico, ragioniamo sull'integrazione del col privato per poter avere risorse per fare nuovi servizi come la CRA, e quindi non chiedo soldi a questo Consiglio, ma dico, facciamo uno sforzo di pragmatismo e dall'altra parte sul tema del turismo, io, che cosa mi trovo un capitolo veramente molto piccolo. Fondamentalmente noi balliamo Agnano dai 60 70.000 euro, fondamentalmente per fare una cosa veramente importante per questo territorio da chi tema di sviluppo economico alternativo ai settori tradizionali e che fa la differenza per tanti nostri concittadini tante nostre concittadine,
L'abbiamo messo nel DUP e abbiamo aperto un tavolo anche con le associazioni di categoria e con anche gli esercizi che ne sono interessati e per parlare della imposta di soggiorno, perché è una possibilità. Diciamo che abbiamo per poter raccogliere dei turisti che vengono a visitarci dai 120 ai 150.000 euro all'anno di imposte, non dei nostri concittadini, ma di coloro che arrivano e vengono a trovarci chi a chi piace viaggiare, credo che non sia una cosa nuova, perché spesso siamo stati, come dire, noi, quelli che hanno pagato fuori questa imposta è ancora rispetto al tema delle trovare altre risorse altrove, non soltanto a Bologna, non soltanto a Roma. Io batterò sempre sul tema dell'Ufficio Europa, credetemi, cioè non è un grande fallimento mio non essere riuscito a.
A lasciarlo a donarlo a questo territorio prima di finire il mio mandato, mi auguro che possiate farlo poi, perché è da questo ufficio Europa dipende la possibilità di raccogliere ulteriori risorse, soprattutto in una stagione in cui ci troveremo magari fra un paio d'anni a pensare cavoli l'avessimo fatto,
E avercelo in questo momento già funzionante, ci avrebbe magari permesso di non dover tagliare i servizi ai nostri concittadini, alle nostre concittadine, quindi prima possibile, facciamolo, è solo un discorso di scelta e dipende soltanto da noi, non da altri, grazie.
Grazie Costantini.
Ci sono altri interventi?
Sì, prego, prego.
Non si sa bene.
Ogni tanto.
Va bene, grazie grazie, Presidente, buonasera a tutti e.
Intervengo dopo questo intervento di del Sindaco Costantini.
Riportando.
O l'attenzione su alcuni temi che sono stati sollevati.
In una atmosfera così silenziosa, neanche un po' malinconica, perché insomma ricordo dei 15 anni e del fatto che, insomma, questo è l'ultimo bilancio del Sindaco Costantini nel suo ruolo, mi dispiace molto, insomma, mi mi crea davvero un po' di così malinconia, quindi lo ringrazio anche per avere così ripercorso seppure così brevemente alcuni passaggi importanti della degli ultimi 15 anni di questa Unione.
Dicevo, torno su alcuni temi che sono stati sollevati e sui quali mi preme fare alcuni alcuni chiarimenti, alcune precisazioni.
Io credo che ci siano dei delle situazioni, dei momenti in cui.
Le differenze, le carattere politico, debbano essere accantonate a vantaggio di una maggiore e di maggiori opportunità da offrire ai cittadini.
Ed è un vero peccato non riuscire a cogliere opportunità per posizioni, diciamo così, che sono contrapposte e che rischiano di compromettere poi anche operazioni che sono, io credo, abbastanza epocali, perché 11 milioni e mezzo di euro sul nostro territorio parlo del territorio distrettuale non sono,
Non sono cosa da poco e non capitano spesso per cui e invece di fare una questione di e cosa è cosa fate voi e cosa facciamo noi, secondo me, quando si tratta di Situaz di attività di operazioni di questo genere, bisognerebbe provare a remare tutti dalla stessa parte.
Parlo ovviamente del polo sociosanitario.
Del fatto che di questa operazione si debbano sempre soltanto mettere in evidenza quelle che potrebbero sembrare delle o delle criticità sembrare, perché in realtà se poi uno ci guarda bene, tali tali non sono l'intervento, è un intervento assolutamente complesso, c'è poco da da dire che ha richiesto da parte del dell'ente locale in questo caso del Comune di Vignola la.
Presenza di un terreno di proprietà pubblica libero da qualsiasi vincolo e urbanizzato,
Altrimenti questa queste risorse andavano da un'altra parte.
Ma che poi, come dire, ci si facesse tanti problemi e non è che in altri territori non fossero altrettanto necessarie e e non è vero che la casa della comunità e di Vignola è una casa della comunità che toglie servizi ad altre situazioni ad altre strutture analoghe nel nostro nel nostro distretto perché anche oggi e sarà così anche dopo alcuni servizi rimarranno a livello distrettuale come lo sonora, quindi non andiamo a sconvolgere assetti particolari di altri territori già ora sono così la Neuropsichiatria non è in ogni Comune o in diversi Comuni la.
La pediatria di comunità non è in tutti i Comuni, è così già adesso e lo sarà anche dopo,
Il, i poliambulatori, i consultori.
Quindi sono servizi che sono distrettuali, la casa della comunità di Vignola ha questa caratteristica, ha caratteristiche di un servizio distrettuale, poi ci saranno anche spazi che saranno dedicati a specifiche attività sul Comune di Vignola e rispetto a questi, ovviamente si faranno le dovute valutazioni rispetto alla partecipazione degli altri degli altri Comuni ci mancherebbe altro, ma il centro per le famiglie è un servizio distrettuale anzi dell'Unione, e sarà integrato nell'area materno infantile della Ca' del Polo, della casa della comunità, quindi non è vero che si sminuiscono gli altri,
Gli altri Comuni e gli altri territori, ed è anche giusto che negli altri territori, soprattutto quelli più distanti da Vignola gli interventi siano stati fatti. Gli investimenti si stiano facendo nelle case della salute, che ovviamente avranno dei dei contenuti di di carattere diverso, più territoriale, legati più a bisogni che sono espressi in quei territori. L'ospedale di comunità cosiddette tosco è un servizio di medicina territoriale. Si parlava prima di cosa è cambiato rispetto al pre-Covid, cosa ci ha insegnato il Covid si è parlato di domiciliarità assolutamente corretto, assolutamente giusto. È da tempo ormai che l'ospedale, in quanto non l'ospedale di Vignola ospedali in generale, l'ospedale in quanto tale ha.
Chiarito la sua natura di luogo di degenza in particolari situazioni di criticità, mentre invece quello che si cerca di fare e qui e su questo lavorano, lavorano, lavora tutta la comunità perché lavorano anche le associazioni di volontariato che sono sui nostri territori e che vanno a casa delle persone per assisterle e a casa loro diciamo così quindi,
L'ospedale di comunità è un servizio di territorio, è vero che è un serio, un un ospedale piccolo, perché sono 15 20 posti, è vero che sono i medici di medicina generale che ne devono avere la titolarità, è vero che ci saranno gli infermieri 24 ore su 24, è vero che si cureranno lì i.
Le patologie, diciamo meno impattanti, meno.
Meno impattanti e meno importanti, e magari anche quelle patologie di persone più anziane che vengono meglio monitorate piuttosto che nella loro. Nella loro abitazione. Nella casa della comunità ci sarà la telemedicina, ci sarà il centro operativo territoriale, quindi.
Servizi ripeto, distrettuali, dopodiché tutto il tema del personale.
Nessuno lo nega, sicuramente c'è. Mi chiedo e vi chiedo se questo tema, se questa criticità, che è ben evidente a tutti quanti e che nasce da molto, cioè CAN A e che, come dire, ha cause anche che vanno ricercate nella preparazione del de de dei medici e degli infermieri nel percorso di preparazione di formazione, ma quella la questione sarebbe lunga, quindi, coinvolgendo anche l'Università, coinvolgendo gli spazi di cui l'università ha bisogno per implementare i propri studenti, ma qui il discorso diventerebbe lungo. Ripeto, mi chiedo e vi chiedo se a fronte di questa criticità avremmo mai potuto dire lasciamo perdere, perché chissà se avremmo mai i medici per far funzionare losco o se avremmo il personale da mettere nelle case nella casa della comunità per fare le proprie funzioni. Sottolineo poi e l'ho detto penso tante volte, per cui mi perdonerete se sembra un disco rotto. Sottolineo poi che ci sono tanti servizi che verranno trasferiti nella casa della comunità e che saranno trasferiti cioè a viviamo una realtà in cui gli spazi della sanità, in modo particolare nel distretto di Vignola, sono insufficienti e quindi si libereranno spazi in ospedale, trasferendo per esempio il consultorio, forse finalmente la diabetologia potrà rientrare proprio perché si libereranno spazi che oggi sono invece appunto occupati da attività che potranno essere ospitate nella casa della comunità la stessa cosa dicasi per il distretto per gli spazi del distretto del distretto sanitario quindi io credo che questo sia davvero un progetto che è di.
Cambiamento e di come dire veramente di grande cambiamento un grande investimento sul nostro territorio, nel quale tutti dovremmo chi credere l'urbanizzazione, qui magari poi il dottor Chini potrà essere, potrà essere più preciso, certamente si dovrà stipulare un mutuo che non è ancora stato stipulato.
Eh sì, comincerà probabilmente il prossimo anno per quanto riguarda i bilanci comunali, a dover I impegnare le risorse siamo in ritardo, probabilmente sì, direi, sono in ritardo, perché poi chi costruisce non è, non sono gli enti locali ma è.
L'azienda sanitaria, come ben sappiamo.
E per cui ci sarà sicuramente sicuramente da correre. Ci mancherebbe, ci mancherebbe, altro è sicuramente così come lo sono ormai lo sappiamo per esperienza i progetti del PNRR che incalzano appunto per le tempistiche progetti che si diceva dobbiamo cogliere le opportunità del PNRR. Io credo che in quest'Unione si stia veramente facendo, non solo nei nostri Comuni ma anche, appunto, nell'Unione citato citata alla stazione di posta è stata citata l'innovazione tecnologica. Il fotovoltaico non è esattamente insomma, un finanziamento PNRR e un altro finanziamento stanno.
Eh sì, sì, sì, è si stanno.
Assegnando i lavori per il fotovoltaico, son 500.000 euro 500.000 euro anche per i, il cablaggio di tutti gli edifici comunali e di tutti gli edifici municipi dei nostri Comuni e direi che anche il Sindaco Tagliavini potrà dire stanno iniziando sono già iniziati i lavori a Savignano e e anche questi sono finanziamenti che arrivano dal dalla Regione per le Unioni,
Avanzate com'è l'unione di Vignola. Una cosa che mi preme molto sottolineare e che è stata ricordata, è il discorso del sostegno educativo a proposito del fatto che si sottolinea sempre che i servizi all'Unione che non sono avanzati non sono prog, non si sono sviluppati, anzi si è tornati indietro parte il fatto che mi risulta e poi su questo forse mi può essere d'aiuto ragazzi a me risulta che il centro diurno è pieno, cioè non mi sembra che ci siano dei posti dei posti vuoti nel centro diurno, però potrei non avere notizie notizie.
Recenti e aggiornate. Quello che posso dire, però, ecco questo sì, è che i posti all'ospedale di Vignola i posti letto sono tornati son 101, quindi abbiamo superato i 100 i 130 che si ricordavano su non ce li no, non so quando potremo tornare a 130 posti, chissà forse quando si libereranno un po' di spazi con la casa della comunità, ma è dal 1996 nel 1996 facciamo un po' di storia, anch'io avevamo 130 posti prima che venisse chiusa la ginecologia, e in quel momento lì quindi, insomma, è passato, diciamo un po' di tempo. Ci sono stati momenti in cui siamo andati al di sotto dei 90 posti, anche recenti e abbiamo avuto il periodo Covid, e sappiamo bene cosa ecco cos'è contato per il nostro ospedale. Oggi siamo dichiarati in Regione 100 101 posti 101 posti letto.
Dicevo, un altro servizio a cui tengo molto, anzi, sono due, per la verità uno il sostegno educativo, il sostegno educativo, i famosi Pea, per cui ci sono 3 milioni e 400.000 euro e di costi sul nostro bilancio, in aumento tutti gli anni, così come purtroppo, sono in aumento gli alunni certificati. Anche su questo io vorrei vedere una unità di intenti.
A partire dalle pressioni che si possono fare in Regione, quelli che si possono fare all'interno del CTS. Esse questo è un problema che accomuna tutti i Comuni e sul quale da tempo si è si è fatta ogni tipo di pressione, ma gli alunni certificati dalla sanità sono gli alunni che poi hanno bisogno del sostegno e pagano tutto gli enti locali. C'è stato l'anno scorso un contributo, qualcosa si è mosso, si potrebbe dire lo Stato a noi. Per noi sono stati 100.000 euro su 3 milioni e 400.000. Io credo che questo servizio, quando, a proposito del del passato, quando io sono entrata in Unione, eravamo intorno ai 700 800.000 euro e stiamo parlando del 2010 praticamente quindi, e sono sì servizi assolutamente indispensabili e stiamo stringendo i denti per non diminuire tutti quanti e tutti i Comuni per non diminuire le ore perché, insomma, siamo arrivati a un livello di offerta oraria e sotto al di sotto del quale non possiamo permetterci di andare. L'altra questione riguarda i nidi,
Che negli ultimi due anni tutti i Comuni hanno quasi tutti i Comuni, quelli che nei quali è presente un nido pubblico hanno comunque aumentato, hanno aumentato i posti e chi, col sostegno dello Stato, chi senza chi è sicuramente il fatto che la Regione abbia abbia portato avanti una politica di agevolazioni per chi porta i bambini al nido ha sicuramente aiutato, ma c'è stato bisogno di aumentare i posti e nessuno si è tirato indietro. Solo vorrei dire perché i Comuni e questo è l'input che ci siamo dati ormai da tempo forse da troppo tempo di non aumentare i trasferimenti. Chi ha ovviamente aumentati i posti nido aumentati tra i propri trasferimenti? Quindi c'è stato uno sforzo anche molto importante e questa è una novità ed è un servizio in più.
Tralascio il tema del dopo di noi dove c'è una attività innovativa, credo davvero molto importante che noi stiamo portando avanti.
Ed è anche questo un servizio in più.
Intercettando le risorse, perché anche questo è un grande lavoro. Si diceva prima i nostri servizi, bisogna monitorarli perché facciano un lavoro di qualità e questo è assolutamente giusto, bisogna monitorarli, bisogna sollecitarli, bisogna e guidarli anche nelle politiche che riteniamo di mettere in campo, ma sono anche servizi che in questi anni hanno portato a casa un sacco di soldi. Vorrei che si sapesse che hanno portato a casa col loro lavoro partecipando ai bandi un sacco di soldi, quindi hanno aiutato i se e i nostri servizi a funzionare meglio e a diventare sicuramente di maggiore qualità. Mi fermo, mi fermo qua, Presidente, perché vedo che mi guarda male e quindi mi fermo,
Grazie muratori.
Ci sono.
Ci si certo prego Galli.
Buonasera a tutti.
Faccio un breve intervento a supporto di degli ultimi temi toccati dalla dalla Presidente non ho non ho la storicità a cui faceva riferimento.
Umberto Costantini alla Presidente, però presente un po' quello che è stata la l'azione dell'Unione e l'impegno di tutti i Comuni, a partire poi da dalle risposte che si è riusciti ad ottenere anche dopo dopo la pandemia Covid, soprattutto in tema appunto di e di inclusione e di accessibilità alle,
Ai posti nido e in generale, poi, alle azioni che si sono fatte sulle sulle politiche per la prima infanzia e mi sono riguardato un po' un po' di numeri. In effetti noi venivamo da un nel 2019 e 20 avevamo all'incirca 320 330 posti pubblici tra ASP e anche Barbapapà. Arriviamo adesso a chiudere con più di 100 posti in più rispetto a quegli anni e quindi grazie al lavoro che si è fatto insieme a ai singoli, ai singoli Comuni, insieme alle risorse che sono state trasferite dalla dalla Regione, poi anche dal Ministero,
E poi, grazie anche alla progettualità che alcuni Comuni hanno messo in piedi. No, per guardare al futuro e dotarsi di nuove strutture nido. Io credo che anche se, come dire, ci sono alcune tinte fosche, no, riguardo, comunque, c'è qualche preoccupazione riguardo al futuro, almeno per quanto riguarda il nostro territorio, sulle politiche per la prima infanzia c'è una, c'è una struttura molto, molto forte e sicuramente anche se c'è una,
Forse appunto c'è o non c'è una una crisi demografica già già in atto. I numeri relativi a ai servizi per la prima infanzia del nostro territorio sono sono in aumento e questo ci fa ben sperare, perché sicuramente senza possibilità di rispondere a alle necessità delle famiglie senza una risposta anche in termini di di strutture di edifici nuovi, per poter accogliere questi servizi sicuramente non.
Non si può, non si può dare una risposta a questa crisi demografica, ma del resto io porto l'esempio Maranesi, dove una nuova scuola elementare è stata paragonata a un centro commerciale, quindi del resto, come dire, c'è un anche un cambio di paradigma su cui dobbiamo lavorare e a proposito di cambio di paradigma è importante sottolineare le risorse che sono state messe dall'Unione in questi in questi anni in termini di inclusione ma proprio in termini appunto inclusivi c'è un grande lavoro che si sta facendo,
E questo più silenzioso no da parte delle scuole, della sanità e anche delle istituzioni, che riguarda proprio un modo diverso di intendere le le azioni per l'inclusione e l'accessibilità nelle scuole, ma non solo, però, purtroppo l'Italia arriva sempre un po' in ritardo su queste cose. L'OMS ha inserito alla nuova prospettiva ICF già dal 99, poi è stata aggiornata con i CFC Y per i bambini e i giovani nel 2007 cominciamo, insieme alla sanità, a parlare di profilo di funzionamento. Adesso quindi siamo nel 2024, quindi oltre, diciamo, gli strumenti economici, ci sono anche strumenti, come dire proprio.
Di di paradigma e di cambio concettuale che dobbiamo fare, che mettono a sistema un po' le risorse che già ci sono. Perché comunque si sta già facendo tanto e non è mai abbastanza perché per far sì che la straordinarietà di 20 ordinarietà bisogna fare un cambio di trasgressione culturale che interessa poi tutti quanti e quindi siamo naturalmente lontani da dalla realizzarlo e non so se ci arriveremo mai, però il nostro pezzo ce lo mettiamo nonostante le difficoltà di di tutti i giorni e nonostante anche le difficoltà economiche. Ecco, volevo solo portare l'attenzione a questi numeri per dare supporto quanto.
Detto dal Presidente Muratori, grazie.
Grazie.
Ci sono altri interventi?
Prego metalli.
Sì, grazie Presidente, e grazie anche a coloro che sono intervenuti arricchendo la discussione, ognuno dalla propria prospettiva e intervengo io quindi, per fare alcune altre considerazioni e per sottolineare un aspetto sottolineare il fatto che nessuno mi ha risposto a una serie di domande che prima ho fatto e l'elenco velocemente non così le ripercorriamo,
Perché è in ritardo il polo sociosanitario, qual è la nuova tabella di cronoprogramma di intervento? Sappiamo che il PNRR nel suo complesso è in ritardo, ma non penso che sia solo colpa della Meloni, quindi ciascuno, dal proprio canto, deve aver ben presente per la fetta che lo riguarda. Io credo che nel nostro caso.
Il polo sociosanitario, con, ricordiamolo, casa della comunità, ospedali di comunità, casa, residenza, anziani nel suo complesso sia per noi particolarmente rilevante e dobbiamo tenerlo chiaramente, visto che è ormai la direzione che si è presa, è quella bene attenzionato affinché, affinché,
Rispetti i il timing dei passaggi che porteranno alla sua realizzazione, quindi perché siamo in ritardo rispetto alle scadenze del 2024 del 2025 e siamo ancora in fase così arretrata ancora. ho chiesto perché sono stati previsti 150.000 euro in più di sanzioni da parte della Polizia locale per violazione del Codice della strada, cioè si prevede già che i cittadini dell'Unione terre di castelli guideranno come pazzi spericolati in questo 2024 oppure l'Amministrazione di Vignola intenzione di iniziare a multare chi fa i 35 chilometri orari cioè eh eh esatto magari magari è quella è la nuova,
La nuova, la novità, quindi ecco questo aspetto qua e.
Ci sono delle esigenze di bilancio, però chiaramente è un conto, è avere una previsione magari al rialzo, che possa dare un po' di più più di elasticità, per poi riassestarsi in un secondo momento, e un conto è dare mandato alla Polizia locale di operare in un certo senso e,
Per quanto riguarda invece invece un altro aspetto, cioè siamo qua in una situazione in cui, quando io credo, due o tre anni fa ci trovavamo con 900.000 euro di avanzo, oggi ne abbiamo 80.000 e ricordo che è il ragioniere chini di anno in anno e ci dice ci diceva, l'avanzo è si è ridotto di un terzo, l'avanzo si è dimezzato, adesso siamo arrivati così. Ecco, in queste situazioni qua io chiedo e lo chiedo alla Giunta gli amministratori di maggioranza, che cosa vuole fare l'Unione, terre di castelli per non pagare 660.000 euro l'anno di IRAP, cioè c'è una qualche strategia in merito, oppure va bene continuare a pagare queste questi soldi? Tutti questi soldi con unirà Pallotto e mezzo per 100 sull'ASP per dire che sono posti pubblici, perché è una scelta politica, però non deve valere la pena di bisogna esserne tutti consapevoli e sono 660.000 euro in una situazione in cui abbiamo un avanzo di 80.000, quindi la matematica non è un'opinione.
Tornando sul tornando, invece all'intervento di di di Costantini che anche in questo caso, come in tanti altri o in diversi spunti condiviso, INAIL è capitato anche di non condividere tante cose, però sono stati parecchi momenti di condivisione.
E faccio mie, e faccio mie delle parole, cioè quello di dire che investire nel mattone è poco lungimirante e lo condivido appieno, credo che siano parole che sconfessano anche quanto.
Appena dichiarato dalla presidente dell'Unione, però, sono le stesse parole che, ad esempio prendo chi può essere politicamente lontano da me, come la CGIL, cioè dice anche oggi dire investire nel mattone, in questo momento è sbagliato il problema della sanità e sul personale mancano i professionisti dagli infermieri ai medici, tanti si stanno spostando sulla sanità privata, la sanità privata in Italia è già arrivato ad avere il 30% della Coop della copertura. Tutte le prospettive parlano di un aumento imminente. Tutti i grandi gruppi bancari stanno stanno investendo nella sanità privata. Uno su tutti è l'Unipol, che sta investendo enormemente sulla sanità privata,
E quindi e quindi questo è un tema e questo e questo è un tema poi non è non è solamente per dire che i medici vanno Mainardi, i medici comunque vanno dove ci sono delle condizioni e adeguate, ma,
Investire nel mattone quando poi si rischia che queste strutture rimarranno, come in tanti casi cattedrali nel deserto, perché in tanti casi è successo è successo ulteriormente. Questo, in contesti molto meno fortunati del nostro è molto meno.
Anche ottimali, no, ci sia, si sono inaugurati interi propri ospedali che poi dopo non si sono forniti e dei dei servizi e quindi e lo ribadisco, valeva la pena potenziare, investire sull'ospedale di Vignola senza dover realizzare ex novo una nuova struttura con tutto ciò che comporta e l'abbiamo già detto e ribadito, quindi sottolineo ancora le domande che ho posto e ecco sono, sono temi che non sviscereremo questa sera, ma che continueranno ad accompagnarci, e lo sappiamo, ma su questo e su tanti di questi occorre che la maggioranza faccia le proprie scelte.
Grazie.
Grazie Bettelli, ci sono degli altri interventi.
Sì, prego.
È?
Eh no, volevo solo precisare una questione.
Sottolineata da la Presidente Muratori relativamente ai IPEA, in quanto oggi ho partecipato a una riunione convocata per il tavolo delle disabilità, che dovrebbe nascere a livello provinciale per.
Focalizzarci su quello che è stato detto dalla Presidente, cioè in questo caso, ma come in altri, remare tutti dalla stessa parte, perché quando parliamo che chiaramente l'avanzo?
E lo sappiamo e a parte che arriveremo poi ad aprile e vedremo eh, è chiaro che i costi io, quando ho iniziato a fare l'assessore al welfare e la spesa per i Pea, era sotto i 2 milioni di euro. Adesso parliamo di oltre oltre 3 milioni di euro. Questa è una questione che è stata sottolineata da tutti i distretti, da tutti i distretti e la risposta. In questi anni sono stati 100.000 euro su 3000000 e passa di spesa che abbiamo allora, partendo dal presupposto che è un servizio a cui non vogliamo rinunciare, che è un servizio che alle famiglie serbe e che noi vogliamo portare avanti quello che è emerso oggi e che dobbiamo fare una battaglia comune, allora, se questi fondi fossero implementati, chiaro è sicché si libererebbero delle risorse nei bilanci. Sappiamo qual è il trend da 3 milioni e 4 a breve arriveremo a 4 milioni perché è inutile. Questo è il trend delle certificazione. E di quello che ci troviamo davanti sul tavolo oggi, delle disabilità. Questa è la maggiore criticità che è uscita, che è una criticità che penso che tocchi tutte le Amministrazioni comunali di qualsiasi colore politico e penso che questa insieme va bene anche la battaglia dell'IRAP, ma io non sono insomma consigliere regionale, insomma, facciamola insieme. Qualcosina è arrivato tutti gli anni, vediamo che c'è un rimborso, sarà piccolo anche questo al punto di vista dell'IRAP, rispetto a prima sono due battaglie sicuramente che permetterebbero di portare a casa risorse a beneficio e a ristoro dei bilanci dell'Unione e, di conseguenza, di quelli comunali. La tematica dei IPEA è una tematica guarda, ho Galli che lo segue, che è inutile, è in crescita continua e chiaramente, il prossimo anno sforeremo i 3000000 e mezzo. Se continuiamo di questo passo e tutti gli anni, il bilancio è quello e e quindi sono servizi, come ha detto la Presidente che non vogliamo tagliare e più che più ha piuttosto tagliamo su altro perché sono servizi fondamentali per l'integrazione e l'interazione all'interno della scuola e quindi queste penso che siano due tematiche in cui possiamo prenderci per Braccetto e provare a portarli a casa. Dico non con numeri esorbitanti, ha però insomma che ci diano possibilità e nei prossimi anni di respirare un pochino di più. Ecco e di non avere a volte la testa o solo il naso fuori dall'acqua.
Grazie ai ragazzi.
Prego.
No, eh sì, in effetti non avevamo dato.
Risposte puntuali da questo punto di vista rispetto al polo sanitario, allora.
La per quanto ci riguarda e vale a dire per la progettazione della urbanizzazione, siamo ormai in fase definitiva, anzi scusate, esecutiva, e quindi siamo praticamente arrivati a al termine.
E alla fine del mese, nel Bil nel nel Consiglio comunale di Vignola arriverà l'articolo 53, che è la procedura che l'approvazione dell'articolo 53, che è la procedura che abbiamo utilizzato per la variante urbanistica, essendo che il il terreno dove dove si dove si costruisce il Polo è un terreno agricolo e che quindi non era idoneo come destinazione urbanistica alla realizzazione del,
Della struttura. La sanità ci dice che appena avremo finito, le cioè avremmo reali realizzato la bonifica bellica, perché ci viene richiesta la bonifica bellica del terreno che non è ancora stata fatta, e noi contiamo di farla insomma entro questo mese, speriamo.
Immediatamente dopo. Quindi stiamo parlando dei primi di aprile verrà cantierata la l'area, quindi, insomma, la prospettiva è di un inizio imminente. Dico anche però, visto che si è detto sia di sia in ritardo sia in ritardo. Non è vero, perché fino ad oggi.
La sanità rispetto ai tempi prescritti dal PNRR ha rispettato le cosiddette milestone, sono proprio state centrate tutte fino ad ora, perché altrimenti sì che sarebbero stati grossi problemi, ma siccome nella CTS esse anche l'ultima che c'è stata, siamo stati ulteriormente aggiornati e ad oggi tutte le milestone sono state centrate quindi da quel punto di vista non c'è un ritardo irrecuperabile diciamo così poi cos'era ancora ha il tema dei 150.000 euro della.
E della polizia locale in sanzioni in più nelle nel bilancio delle sanzioni siamo sicuramente più ottimisti perché, anche per quanto riguarda l'anno l'anno scorso, insomma le e il lavoro che è stato fatto sulle sanzioni è stato positivo rispetto alla previsione e quindi abbiamo osato insomma a pensare che ci sia un trend diciamo così in in aumento rispetto rispetto agli incassi per quanto riguarda invece il cosiddetto,
Adesso non mi ricordo come, come l'ha definito il Consigliere Bettelli, il mattone.
Investire nel mattone, esatto, investire nel mattone.
Allora io.
Ho una certa età e quindi difenderò la sanità pubblica e per quanto potrò e per ovviamente, le possibilità che che ho è che avrò quindi prima di parlare di sanità privata, come dire privati o privatizzazione della sanità somma bisogna fare qualche riflessione, ma siccome ha fatto riferimento a quanto ha affermato il Sindaco Costantini,
Il Sindaco Santini ha parlato e poi magari, insomma, mi smentirà, ma io l'ho capita così e quindi forse avrò capito male, ha parlato di casa residenza, ha parlato di una CRA,
Prix non Seat che se parliamo di CRA e quindi di casa residenza per anziani, sappiamo che sono servizi che sono soggetti, salvo che cambi qualcosa all'accreditamento, quindi non è proprio corretto parlare di privatizzazione della casa residenza, piuttosto è corretto parlare di esternalizzazione.
Del del servizio, che non vuol dire che il come dire debba essere per forza tutto pubblico, noi abbiamo oggi una situazione in cui la casa residenza di Spilamberto è di proprietà pubblica ed è gestita da una cooperativa, quindi il servizio è esternalizzato, è diverso da una struttura completamente privata, il tema dell'IRAP c'è tutto, c'è tutto ed è un tema appunto lo ha già detto ragazzi, quindi non mi ripeto, su cui siamo sicuramente.
Chiamati ad essere molto attenti e ad approfondire.
Però non vorrei che passasse il concetto della privatizzazione che ci risolve i problemi, perché io sulla privatizzazione, poiché ci siano le ASL, le assicurazioni, lo sappiamo tutti faranno il loro mestiere, però credo che ci debba essere una linea politica che non è forse nemmeno cioè quella che noi possiamo, come dire, tenere che non possiamo fare da soli. Ecco però alla sanità pubblica significa che tutti si curano la sanità privata, non tutti si curano o non tutti si curano alla stessa maniera. La semplifico in questo modo qua, anche se la questione è molto, è molto, molto più complessa investire sull'ospedale giusto, ma, come ho detto anche nel precedente intervento non si va in quella direzione. Non siamo più negli anni 90 precedenti, l'ospedale è un luogo dove ci si va quando veramente c'è bisogno di cure importanti, altrimenti dobbiamo lavorare di più sulla sanità territoriale e, come qualcuno di diceva prima il consigliere Pelloni sulla domiciliarità. Questo dobbiamo fare perché le persone si curano, si devono poter curare a casa loro, e guardate che il, il fatto che ci siano nella nostro distretto e ne dobbiamo essere contenti case della salute così diffuse, diciamo significa riuscire a fare una medicina territoriale integrata attraverso la telemedicina attraverso, se attraverso servizi che magari sono in una casa della salute non sono in quell'altra, ma si possono appunto integrare con l'integrazione del sociale e del e del sanitario, che è la vera sfida delle case della salute. Sono nate per quello nel territorio e sul territorio vicino ai cittadini, e non i cittadini che devono andare all'ospedale di Vignola di Pavullo, di Modena di Sassuolo, allontanandosi dalle proprie famiglie. Questo è veramente molto importanti, quindi, considerando che le le le risorse non sono illimitate, ovviamente bisogna fare delle scelte,
Motori.
Galletti, prego.
No, io sono rimasto abbastanza sconcertato dall'intervento della precedente muratori.
Io, come mestiere, faccio l'assicuratore e vedo purtroppo quante polizze sanitarie facciamo dico purtroppo perché anch'io sono per la sanità pubblica, perché credo che non sia un concetto di sinistra, ma sia un concetto di di buonsenso.
Tutti dovrebbero avere accesso alla sanità, questo credo che da un punto di vista teorico, trovi d'accordo tutte le persone di buonsenso e di buon cuore, ma la realtà è molto, molto, molto diversa,
Purtroppo ci sono anche delle responsabilità politiche importanti la sanità, ovviamente, di competenza regionale, non di competenza dell'Unione, però l'Unione.
Qualcosa in più sicuramente la potrebbe fare, ad esempio, ad esempio Mirandola ha favorito comunque.
Mettendo del degli alloggi per infermieri per medici che vengono da fuori, per dare la possibilità di avere un maggior numero di professionisti per poter curare della sanità pubblica.
Nell'Unione non mi risulta che questo sia stato fatto, dunque.
Mettere lì un concetto diciamo ideologico, condivisibile, molto bello, ma che nella realtà, purtroppo, non è assolutamente così.
Non ne capisco francamente il senso, perché io credo che la politica si debba adattare quella che è la realtà e purtroppo la realtà.
È che le persone, soprattutto quelle più povere, quando devono accedere alla scelta pubblica, a determinati esami molto delicati, devono aspettare, hanno delle liste d'attesa, lunghissime, e così anche per le operazioni non è più un fiore all'occhiello, la sanità emiliana come era alcuni anni fa e anche altre Regioni d'Italia dunque non ne faccio una questione politica perché anche altre Regioni non amministrate dal centrosinistra sono in difficoltà.
Però, insomma, secondo me bisogna fare un discorso, un attimino più realistico, grazie,
Grazie che l'età.
Prego.
Grazie giusto per dire che sì, come diceva prima la presidente, parlava del tema della della CRA con un concetto di.
Sussidiarietà come principio costituzionale, quindi il fatto che appunto il privato possa intervenire in quelli che sono i servizi, per poter sostituirsi anche al pubblico, che ha un ruolo di controllo e in determinate situazioni, come può essere, secondo me, il tema del del sociale e poi ho anche buttato lì il fatto che forse dovremmo ragionare non più soltanto su una Croma 2 perché davvero le esigenze sono tante quindi modo di rispondere sarà trovare un modo per rispondere a tutte sarà assolutamente essenziale e per quanto riguarda il tema della sanità,
Mi associo al discorso del indipendentemente da chi la fornisce.
È indispensabile che a ogni cittadino possano essere garantite le stesse opportunità e oggi appunto non è così per codice differenza fra chi ha un'assicurazione in tasca e chi no siamo già oltre, siamo già oltre, mentre magari ci hanno raccontato altro grazie.
Ci sono altri interventi?
Okay, allora diciamo che possiamo chiudere la discussione sul bilancio di previsione a questo punto e lascio la parola al consigliere Fiorentini per la presentazione dell'emendamento protocollo numero 8.436 del 26 febbraio, 2024 e consigliere Fiorentini, presentare l'emendamento e andremo in discussione, poi andremo poi a fare le votazioni poi dopo voteremo poi dopo il bilancio grazie.
Grazie Presidente.
Questo emendamento è anche l'occasione per riflettere su una problematica molto importante.
Su un argomento molto importante, che è quello della legge 194.
Infatti diciamo quello che questo emendamento chiede in pratica, è che venga attuato ciò che il Comune e i servizi sociali devono fare.
In base a quello stabilito dalla legge, quindi io non chiedo né di abolirla 194 né di far cose nuove, però noi sappiamo che la pubblica amministrazione, parte di ciò che fa la Pubblica Amministrazione, non è facoltativo, ma è definito da doveri che derivano da norme di legge.
Il infatti l'oggetto si chiama l'oggetto dell'emendamento è.
Un attimo.
Emendamento al bilancio di previsione 2024 domenica 26 posti in approvazione nella prossima seduta del Consiglio dell'Unione, terre di castelli poi dice e ha come premessa pari pari il testo della legge, quindi nulla che c'entra con Fiorentini o col ruolo di consigliere di minoranza o di maggioranza semplicemente ciò che sta scritto nella legge.
All'articolo 1 mi riferisco al testo della legge 194 del 22 maggio 1978 all'articolo 1 inizia dicendo lo Stato garantisce il diritto alla procreazione Croff cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio penso che siamo tutti d'accordo che l'inizio della vita umana e quando una donna rimane incinta,
Quello è sostanzialmente l'inizio.
L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge non è mezzo per il controllo delle nascite.
Ecco, questo è molto importante da comprendere e da attuare, non è un modo per controllare le nascite, è scritto dalla legge.
È l'inizio e il preambolo di tutto è il presupposto di tutto ciò che viene dopo,
Poi dice lo Stato, le regioni e gli enti locali e qui entra in ballo, entrano in ballo i nostri Comuni e i nostri servizi sociali vengono citati in un modo diretto, proprio gli enti locali nell'ambito delle proprie funzioni e competenze.
Quindi stiamo parlando di competenza dei servizi sociali, ovviamente promuovono e sviluppano i servizi sociosanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che l'aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite.
Prosegue all'articolo 2 i consultori familiari istituiti dalla legge, eccetera, fermo restando quanto stabilito dalla legge, la dalla legge assistono la donna in stato di gravidanza.
E qui bisogna vedere il significato che assuma la parola, assistere perché un conto è una si trova in un mare di guai, perché è rimasta incinta, chiede di abortire e l'assistenza consiste nel fargli compilare un foglietto e mandarla.
In il reparto ad abortire dopo una settimana o quanto tempo sapete meglio voi di me un altro conto assistere vuol dire che quella donna si trova in grave difficoltà, è rimasta incinta, può essere è rimasta, può avere dei problemi molto gravi a livello familiare, di lavoro di abitazione con i genitori con il compagno con il marito ma se questa donna la volontà di questa donna.
È quella di tenere il bimbo e a quel punto, all'interno di questo servizio non gli viene teso una mano per risolvere quei problemi e per portare avanti la gravidanza, allora diventa semplicemente l'utilizzo di questa legge per il controllo delle nascite che è vietato, è fuorilegge,
Diamoci bene.
Prosieguo leggendo il testo della legge dove dice?
Parla del del ruolo del del consultorio al punto A dice, informandola sui diritti a lei spettanti in base alla legislazione statale e regionale e ai servizi sociali, sanitari assistenziali concretamente.
Offerti dalle strutture operanti sul territorio. Ecco, io vorrei sapere, ma i servizi sociali che aiuto concreto offrono a queste donne che vorrebbero portare avanti la gravidanza, ma hanno dei problemi enormi che da sole non possono affrontare,
Questa penso che sia una riflessione che dobbiamo fare poi al punto di dice, informandola sulle modalità idonee ad ottenere il rispetto delle norme della legislazione sul lavoro a tutela della gestante punto c, attuando direttamente o proponendo all'ente locale competente, quindi qua stiamo parlando del consultorio che propone all'ente locale competente in questo caso credo io capisco che l'interlocutore sia direttamente i servizi sociali dell'Unione, terre dei Castelli,
O alle strutture socio sanitarie operanti nel territorio, speciali interventi durante la gravidanza o la maternità che qua scusate quando la gravidanza o la maternità creino problemi per risolvere i quali risultino inadeguati i normali interventi di cui alla lettera a.
Ecco, io vorrei sapere quante volte il Sapiens, il nostro servizio sociale, è intervenuto per risolvere questi problemi di queste donne e quanti bambini sono stati eventualmente salvati.
Di contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all'interruzione della gravidanza.
Eccetera.
Questo è un problema molto concreto perché io faccio riferimento ai dati del Comune di Castelvetro e ho chiesto i dati ufficiali che son stati tramite il comuni no e poi mi è stata fornita la risposta sono stati richiesti dati al.
All'azienda usl e al Po, da cui dipendono, mi sembra, agli ospedali di Pavullo Vignola e Carpi e al Policlinico di Modena e risulta che.
Dal 2002 al 2022, il numero di interruzioni volontarie di gravidanza di persone di donne residenti nel comune di Castelvetro son stati 285.
Addirittura andando indietro negli anni, quindi prima del 2022, parliamo del 2001 2000 e.
1999,
Andiamo a una cifra di 338.
In pratica, a Castelvetro mancano 338 giovani tra 2 e 25 anni.
Di queste 338 pratiche di interruzione volontaria di gravidanza io mi chiedo possibile che non ce ne fosse qualcuna qualche decina che si trovasse in difficoltà e se avesse avuto un reale aiuto da parte dei nostri servizi sociali avrebbe potuto portare avanti la gravidanza oggi avere un figlio di un anno 10 anni vent'anni che poteva essere,
A questo punto poteva essere anche in questo Consiglio dell'Unione, data l'età.
E quindi il problema è concreto, quello che sto ponendo e io sto solo chiedendo semplicemente di fare quello che è previsto dalla legge non è qualcosa di strano.
Io il il giorno 26 febbraio, ho avuto un incontro molto amichevole informale con la dirigente dell'usl Federica caso, dottoressa Federica Casoni, poi c'era la dottoressa Monica Ruby Anesi e poi c'era la dottoressa Sir Serenella Angelino, Serenella Angelino.
Arrangino che è la la responsabile del consultorio e la Ilaria Businaro, che fa parte dell'Unione, terre dei Castelli.
Dico è stato un incontro molto, molto cordiale, giusto per capire come stanno le cose e io ho chiesto, ma a rivolgendomi a ai nostri, alla rappresentante dei nostri servizi sociali, ma noi, quante donne abbiamo salvato dall'aborto, cioè abbiamo salvato la vita del bimbo e anche la vita della madre,
Perché qua bisogna ricordare anche un fatto che la vita del bimbo e quelle della mamma solo una vita sola, in pratica, quindi?
A parte che si perde la vita del bambino, del futuro bambino.
Se ci sono delle conseguenze dei traumi veramente gravi, enormi anche nella vita della donna, parlavo con un mio amico medico mi diceva che questo medico è sempre stato un obiettore, però quindi le donne che aveva in cura si rivolgevano ad altri canali per attuare l'interruzione volontaria di gravidanza, ma mi diceva che lui proprio notava il cambiamento di personalità da parte delle donne prima e dopo l'aborto e in tanti casi anche c'erano anche delle gravi conseguenze familiari, per esempio dopo c'erano per esempio delle separazioni e dei divorzi, eccetera,
Questo diceva lui, perché probabilmente la donna non si non si è, non si era le donne non si erano sesti sentite sostenute dall'uomo, quel caso, il compagno, il marito, in un momento così così delicato, così grave.
Quindi a cosa serve quest'questo emendamento serve a dire gli ho chiesto che vengano spostati.
50.000 euro da da un mucchio ad un'altra destinazione, poi, lasciando piena in questo emendamento piena libertà ai servizi sociali, di decidere come quando.
Fa fare questo servizio, quindi è competenza dei servizi sociali, non mio di come parlare queste donne, intercettarli in questi momenti delicati ed evitare che e proporre tutte le soluzioni, diciamo tutti gli aiuti possibili per evitare l'aborto, fermo restando poi la libertà della donna di fare sostanzialmente quel che vuole, ma però.
Devo concludere.
Devo concludere.
Abbiamo sforato i tempi, allora mi prendo 10 secondi.
E vi leggo.
Le parole di di di Madre Teresa di Calcutta.
Poi io sono libero di fare quel che voglio, se mi dà il tempo e tu non puoi limitare la mia libertà.
Ma scherziamo,
È certo parla dell'aborto Cassus di che cosa stiamo parlando, non dell'aborto caso, sì, stiamo parlando dell'aborto parla dell'aborto, mi vieti di leggerlo, ma stiamo scherzando.
Mi butti fuori.
Avanti.
Presidente, è un mio diritto, si chiama libertà di parola e il Consigliere non ha vincolo di mandato.
Questo è un problema del Presidente tondi, non mio.
Quindi la seduta è sospesa, prego.
Bene, riprendiamo la seduta, consigliere, Fiorentini, e lei la parola.
In base agli accordi presi, chiedo scusa per la parolaccia che ho detto, e questo è corretto, ovviamente.
Direi che posso proseguire con leggendo semplicemente questa, queste sono le parole di Madre Teresa di Calcutta quando gli è stato consegnato il premio Nobel.
Sono virgolettate, non sono parole mie e dice.
Oggi il più grande distruttore della pace e il crimine contro quei bimbi innocenti mai nati.
Se una madre può uccidere il suo bambino, cosa impedisce a voi e a me di uccidersi l'un l'altro?
Se la madre dimentica suo figlio, io non lo dimenticherò, dice Dio, perché io vi ho scolpito nel palmo della mia mano, vi dico cosa stiamo facendo, noi combattiamo l'aborto con la dolcezza.
E il buon Dio, ci viene dice e ci aiuta, salviamo migliaia di bambini e migliaia di bambini hanno trovato una casa dove sono curati desiderati e amati,
Date a un bambino l'opportunità per amare e per essere amato.
Bene, apriamo la discussione.
Su questo emendamento.
Mi scuso anch'io prima se ho alzato i toni.
Ci sono degli interventi.
Costantini, prego.
Grazie, però ero fuori, ma ero sulla scala ed è ascoltavo, ho ascoltato l'intervento.
Due cose uno, il fatto che, secondo me.
La si può, la si può vedere in vari modi, il primo è il fatto che certamente.
Togliere come emendamento 50.000 euro dal sociale per rimetterli alla fine, su un discorso legato al sociale.
Anche politicamente non so quanto sia, come dire, assecondabile altro sarebbe stato, se magari si diceva io tolgo dalla sicurezza Tip 50.000 euro dalla sicurezza, è un altro capitolo che ne abbiamo in in Unione, lo metto per intensificare l'azione sociale, perché questo intensità di lavoro su questo possa potrà portare indirettamente o direttamente anche a un,
Anami, minor propensione alla libera scelta dell'interruzione di gravidanza, questo per la parte emendamento, ecco.
Poi, dall'altra parte, quando ho visto questo emendamento come ragionamento, sempre riguardo al tema aborto e tutto a me colpisce sempre molto il fatto che.
In Italia, quello dell'aborto non sia un diritto pienamente garantito.
E mi dispiace anche molto perché, mentre noi discutiamo di questo e facciamo magari come faremo fra poco, magari una bagarre di o una discussione accesa sul tema aborto sia aborto, no, mentre parliamo del bilancio è di qualche giorno fa, appunto il fatto che ci sono stati.
Più laici del nostro, che lo inseriscono all'interno della Costituzione, come diritto, quello dell'interruzione di gravidanza volontaria,
E che hanno una.
Tasso di fertilità e di circa 1 83 nascite per donna al 2020 la Francia, mentre in Italia, dove abbiamo?
Un sacco di obiettori di coscienza all'interno della sanità e abbiamo questa discussione anche nel piccolo Consiglio dell'Unione. Il tasso di fertilità è a 1,24 nascite per donna, quindi e non è soltanto un discorso secondo me del che cosa può portare a non abortire, ma è fare tutte quelle politiche che possono portare a scegliere sempre più di fare dei figli, cioè è che noi abbiamo un problema più strutturale nel senso che mancano le politiche per sostenere le più giovani generazioni, anche giovanissime in termini proprio di di nascita, e non è il discorso dell'IdV secondo me che può.
Influire su questo, anzi ci sono stati che che sia di destra e di sinistra non è un problema né lo accolgono come come diritto, che hanno appunto un tasso di di fertilità molto più alto del nostro, quindi credo che stiamo sbagliando focus.
Grazie.
Grazie Costantini.
Galletta.
Mi permetterà, Presidente, prima di fare un commento sull'emendamento, di dire che mi sento molto triste, top quanto successo, perché purtroppo non è la prima volta che succede io ricordo che lei non fece interruppe, non fece finire l'intervento al consigliere Pasini una volta se non ricordo male al consigliere Pelloni fortunatamente si è ravveduto ma stavo interrompendo ancora stava stava interrompendo e non facendo terminare il consigliere Fiorentini,
Allora io voglio dire una cosa importante e vorrei coinvolgere l'Assessore, il mio Sindaco a Castelnuovo, paradisi, io e lui lo sa benissimo abbiamo avuto a volte discussioni anche molto, molto accese io ne ricordo una seconda Commissione della sicurezza che fu molto molto accesa ricorderai,
E lui è sia Sindaco sia Presidente del Consiglio comunale di Castelnuovo, io sono consigliere da due anni, ha sempre dato la parola, è sempre dato la possibilità di dire qualsiasi cosa ed è sempre stato attentissimo in questo lei, Presidente tondi, è solo Presidente del Consiglio in quanto è la Presidente Muratori Presidente dell'Unione dunque ha solo un ruolo al contrario del del Sindaco Paradisi che a Castelnuovo ne ha due.
Io non capisco francamente questo questo modo e io glielo dico francamente io sono preoccupato di poter dire in quest'Aula sempre quello che penso, perché questo suo atteggiamento, per me prevaricatore, è completamente sbagliato e io credo che siamo in un'aula democratica e,
Debba essere riconosciuto da tutti, sono seriamente preoccupato di questo.
Brevemente, io credo che l'emendamento di Fiorentini sia giusto, prendendo spunto dal dall'intervento dell'Assessore, Costantini.
Ovviamente, diciamo, ci troviamo su due posizioni etiche molto diverse, ma apprezzo moltissimo i toni del suo intervento e riguardo allo spostamento di 50.000 euro dai servizi sociali a la proposta che ha fatto il consigliere Fiorentini, io voterò a favore e credo sia assolutamente condivisibile perché in Italia c'è una legge appunto che la 194 che dà la possibilità alla donna di abortire e questo è un diritto che non credo sia negato in tali assolutamente al tempo stesso io credo che comunque dare la possibilità,
Alla donna che non vuole abortire e li vuole portare avanti la gravidanza di tutti gli strumenti necessari di poterlo fare, sia anche quello un diritto che vada sostenuto e dunque io voterò a favore dell'emendamento del consigliere del collega Fiorentini, grazie.
Grazie, ci sono altri interventi, prego Pelloni, ho visto Caci.
Buonasera a tutti, a tutti in primis.
In quanto donna, sono contenta che di una tematica così importante i prima parlarne in quest'Aula siano gli uomini,
Beh, devo dire che da quando è da due anni che sono in Consiglio dell'Unione, puntualmente dalla legge 194 ne parlano gli uomini, non vengono mai interpellate le donne e questa è una parte un po' lo trova anche un po' come dire triste come costo, insomma e stiamo qui a parlare di parità di genere, di coinvolgimento e mi piacerebbe che anche questa verba ci fosse, soprattutto quando si cerca di parlare appunto delle donne per quanto riguarda la parità salariale per quanto riguarda anche i ruoli che possono avere le donne in politica o dei ruoli di comando anche anche all'interno delle aziende ecco, mi piacerebbe che questa proprio difesa ci fosse anche in altri settori, mi cioè ve lo dico proprio in quanto donna in quanto cittadina, e non solo in merito alla legge 194 e,
E io condivido con Fiorentini una una questione che effettivamente la legge 194, io l'ho detto fin dall'inizio è una legge bellissima, bellissima, perché tecnicamente è una legge chiara, una legge molto lineare che effettivamente deve essere tutelata in quanto non debba essere modificata. Ma questo l'ha detto anche la Meloni più di una volta e condivido quando lei dice che effettivamente dovrebbero essere potenziati i servizi sociali e mi dispiace che le Cave nella contraddizione dal momento in cui lei vuole togliere dei soldi proprio a quella parte che effettivamente tutela le cosiddette utenti, le cosiddette donne che sono in difficoltà, ma non solo, perché il ruolo dei servizi sociali è un ruolo importantissimo che noi dobbiamo difendere, perché le i servizi sociali fanno il loro lavoro, anzi hanno bisogno di più risorse e questo penso che è una cosa che sappiamo tutti quanti, non solo gli addetti ai lavori tecnici,
Ma anche politici. L'ha detto anche lei, quindi mi dispiace notare che c'è una contraddizione nell'emendamento che lei ha presentato che togliere quei soldi quando quei soldi in realtà vanno aggiunti.
Quindi, come può notare, non voterò il suo emendamento, perché lo trovo contrario, poi altra cosa.
Qui mi riallaccio un po' al primo intervento, è il primo punto di cui parlava il collega Galletta.
Quando però all'interno di un'Aula vengono usati degli atteggiamenti sicuramente anche poco consona lingua a livello di linguaggio e anche quelle violenza, io penso che ci sia qualcuno che effettivamente ha il ruolo per poter dire cosa è ammesso e cosa non è ammesso perché altrimenti se non ci fosse qualcuno che detti una linea non ci sarebbe un reale controllo all'interno dei Consigli comunali o all'interno di questo Consiglio quindi qui voglio dire che quando vengono usati dei,
Delle parolacce oppure allo stesso tempo, è vero è che siamo in un Paese dove la libertà di pensiero, la libertà di parola viene garantita anche dalla Costituzione, persona anche dell'idea che ci sono contesti e contesti dove poter dire determinate cose e bisogna aver rispetto anche del luogo in cui ci si trova perché spesso e volentieri questo rispetto sinceramente,
Io alcune volte non l'ho notato, soprattutto nell'uso di determinati linguaggi grazie.
Sì, sì, no, no, rispondevo, dice no, no, no no, in merito all'emendamento che sono brevissimo, sono previsioni.
Sì, sì, no, no, visto che diciamo la collega, la doppia collega visto che il collega Castronovo casi mi ha in qualche modo chiamati in causa io voglio dire che e l'ho detto Lorenzo nella pausa sicuramente ha sbagliato a usare quel termine non va usato però attenzione, la censura stavano avvenendo prima, poi lui ha usato un termine che non deve usare in quest'Aula. Sono pienamente d'accordo, ma la censura stava arrivando prima, fortunatamente sono arrivato grazie.
Solo per sottolineare che la censura stava arrivando, perché eravamo ben oltre i termini regolamentari nell'esposizione dell'emendamento punto Pelloni, prego.
Grazie Presidente, guardate.
Tema che che ce ne siamo occupati in Consiglio regionale, ho fatto anche diversi accessi agli atti interrogazioni sul tema per approfondire perché, ovviamente,
Difficilmente.
Il.
Forse i media arrivano un grado di di di di di approfondimento, tale come può fare una Regione come come Emilia Romagna, ma certamente come altre, visto che ha dei dati puntuali, adesso quindi io ho una relazione importante, diciamo anche con tanti dati poi vero che i dati si possono leggere in maniera diversa, eccetera quello che mi sento di dire che.
Assolutamente non si può dire, almeno per quanto riguarda l'Emilia Romagna, ma parlo dell'Emilia Romagna perché, appunto dei dati reali non c'è un problema di accesso all'interruzione volontaria di gravidanza, perché la l'obiezione di coscienza sul 44%, ma non c'è assolutamente nessuna struttura quindi è ben tra virgolette,
Omogenea sul territorio, quindi è all'interno di tutte le strutture autorizzate all'interruzione volontaria di gravidanza, non c'è 100% di.
Obiezioni e quindi alcune strutture, quindi mettiamo, sono donne che devono fare chilometri e chilometri, eccetera, per eventualmente usufruire di questo servizio.
Quando ne abbiamo parlato, non so se in questa sede o a Vignola vado a memoria alcuni di questi dati li avevo anche già citati, perché la cosa più interessante forse, e dove di più il consigliere Fiorentini tra virgolette, vuole andare a parare è il tema del perché si arriva a tanto perché,
Insomma, al di là del chi lo di.
E lo lo lo può concepire come un diritto chi lo può concepire, come.
Certamente non un diritto, ma un atto contro una una vita nascente o io credo che insomma, come amministratori e ce ne possiamo occupare in maniera più laica, cioè è stato usato questo questo termine, quindi anche per chi è credente da quel che mi hanno insegnato vuol dire laicità anche Pier chi è credente cercare di adottare delle politiche certamente perché non sia.
Un problema sociale, quindi, premesso che l'interruzione volontaria di gravidanza è possibile, tecnicamente le strutture ci sono e quindi un servizio usufruibile,
Il vero tema è quello in parte l'ha detto il Sindaco, Costantini del perché.
In Italia si fa meno figli.
Il tasso di.
Idee, la percentuale di donne bambino ecco per intenderci è tra i più bassi, forse al mondo e qua forse incide anche anche nel nel nell'analisi, a mio avviso, di di di questi dati si può rilevare le stesse cose perché spesso allora abbiamo un problema di,
Come dire, scarsa conoscenza dei mettici metodi contraccettivi, no, perché la maggioranza delle donne che usufruiscono, che hanno fatto interruzione volontaria di gravidanza addirittura a una un grado di istruzione medio alta, cioè il 17% laureate e un.
46% a disco e diploma di scuola superiore e quindi io credo che scuola, tutti quelli che sono il no, tutta la nostra rete, sto parlando dell'Emilia Romagna, quindi sappiamo.
Percorsi di come dire quelli che sono i metodi contraccettivi e via discorrendo, è certamente per chi ha un grado di scolarizzazione alta è arrivata, ecco, e anche chi è comunque la percentuale più a, quindi se facciamo il titolo di studio bassa scolarità parliamo di invece,
È veramente percentuali abbastanza bassa e quindi non è un problema di non conoscere, ecco invece la la situazione effettivamente più preoccupante, è proprio perché non è tanto.
Sono donne magari al secondo terzo bambino e che hanno già un bambino uno-due addirittura in percentuale maggiore, e che magari sono un po' più avanti con l'età. Quindi diciamo, non è un problema adolescenziale ben nota e quindi l'alt, il vero tema è perché le nostre famiglie, probabilmente la difficoltà delle nostre famiglie prima dicevano 1 e 20 contro l'1 e 80 francese, eccetera, eccetera, perché le famiglie non riescono in qualche modo a.
Poter scegliere o accogliere un figlio che in arrivo, magari appunto se il secondo, il terzo e non è neanche un problema di occupazione, quindi corra più difficile, dico più difficile perché forse neanche non è neanche un proprio una questione economica, una questione le questioni insomma magari,
Sono altre, ma qua forse si potrebbe andare oltre e l'analisi dei dati, quindi cioè mi verrebbe da dire che appunto certamente se leggiamo questa.
Andiamo a legare al tema mettiamolo ideologico, aborto sì, aborto, no, a mio avviso facciamo, cadiamo nel nell'errore nella contrapposizione forse ideologica di credenza e quant'altro, e appunto non facciamo una una una cosa fatta bene come analisi come amministratori il vero tema è quello che si diceva prima di di non mettere in condizioni le famiglie di.
Optare per avere il secondo il terzo bambino e addirittura se è il caso che arriva arrivare, diciamo a tanto, fino all'interruzione volontaria di gravidanza e non tenerlo. Ecco in qualche modo addirittura no. Interromperlo volontariamente, non solo non tenerlo ma in qualche modo interrompere volontariamente, quindi neanche darlo in affidamento o altro, e quindi su quello certamente ci può fare di più e meglio è simbolica, certamente, essendo che non è neanche ci interrogavamo anche noi come Gruppo, effettivamente dal punto di vista ne abbiamo parlato anche in Commissione.
Potremmo dire che non si sposta neanche la cifra è forse quasi, mi verrebbe da dire, un mandato agli uffici di di di eventualmente, ecco, magari era forse meglio fare una semplice modifica al DUP, dove si si aggiungeva un indirizzo politico in più, perché di fatto non c'è spostamento di soldi da come l'ho capito in Commissione. Ecco insomma, per come l'abbiamo analizzato in Commissione certo altamente dico interessante, stimolante e sfidante quello di fare delle politiche per in un qualche modo, invertire quella tendenza a una diminuzione sempre di più che magari appunto non è, non è strettamente legata a questo e lo diceva non è strettamente legata all'interruzione volontaria di gravidanza, però un problema sociale o culturale.
Forse entrambe le cose che che abbiamo nella nostra società? Ecco, questo mi sentivo di dire entrare nella discussione, portare questo contributo perché, appunto, al di là di come la possiamo vedere più umanamente che magari da amministratori, abbiamo una sfida dal punto di vista amministrativa,
Che anche per centrarla dobbiamo riuscire a capire meglio il perché.
E adottare politiche contromisure efficaci perché si possa, in un qualche modo.
Controbilanciare questa tendenza per darvi alcuni dati regionali, parliamo di quasi sociologo in un'altra slide 11.080, con un picco del 94, un picco di 11.800 nel.
Interruzione volontaria di gravidanza.
Quest'anno negli anni 2005 2006, mi pare vado a memoria, ma c'è la tabella per arrivare al 2021. Gli ultimi dati che avevo a 6.000 a 6.000 interruzioni volontarie di gravidanza un po' è dato dalla anche, purtroppo, dalla diminuzione di donne fertili e quindi, come dire la Percent c'è la la le interruzioni volontarie di gravidanza segue l'andamento delle donne in età fertile e anche al calo,
Della natalità, ecco quindi.
E questo per dire comunque 11.000, cioè pensiamo la media dei nostri Comuni 11.000 va be'.
Interruzione volontaria di gravidanza all'anno e il Comune di Spilamberto pari.
Cosa allora Castelvetrano 11.000 in un anno, ecco che, ma anche quindi, se facciamo i conti della serva, prima faceva i conti su Castel solo su Castel vetro da da da più o meno 94. Oggi parliamo di 220.000, interruzioni, almeno cerca di catenina dai dei conti che hanno fatto quindi le cifre sicuramente importanti e questo per darvi,
Dei dei numeri freddi, sicuramente dei numeri delle persone, che certamente poi c'è l'altro tema e chiudo Presidente del dibattito invece sul tema, anche nel discorso della somministrazione della della della pillola, quindi anche cambiato al l'erogazione e la modalità di questo servizio che sta prendendo sempre più piede.
E ovviamente.
Ci sono pro e contro e poi dopo c'è chi può dire però oggi è e nei dati che oggi quasi il 50% delle interruzioni volontarie di gravidanza de de degli ultimi anni sono da farmacologiche e non chirurgica, niente, spero di aver dato un contributo alla discussione, però appunto può essere stimolante per dire che si può e si deve fare di più, perché se in una famiglia arriva un secondo un terzo figlio si creano le condizioni non solo per tenerlo ma eventualmente per cercarlo. Ecco, grazie.
Grazie, ci sono altri interventi.
Covili.
Grazie e buona sera a tutti interventi, insomma veloce, innanzitutto anche per quanto mi riguarda, volevo insomma a rinnovare la mia fiducia al Presidente, perché credo che in realtà il Presidente si è sempre mostrato, molto po' come posso dire, accogliente anche nei confronti di tempi sforati di discorsi che non sempre erano attinenti allo agli ordini del giorno e ai temi che venivano affrontati, quindi credo che, insomma, sono state utilizzate delle parole nelle quali almeno io, per quanto mi riguarda, non mi riconosco. Per quanto riguarda il tema dell'emendamento, io penso che ci siano due aspetti, cioè da una parte ci può essere il tema etico sul quale possiamo confrontarci e a lungo e.
Confrontare opinioni diverse. Poi però c'è il tema anche legato, come diceva Costantini prima all'emendamento, cioè noi possiamo dire che gli assistenti sociali dell'Unione, terre di castelli e tutto l'apparato welfare dell'Unione,
Incoraggia l'aborto e non fa qualcosa per aiutare le donne. Io credo proprio di no che non si possa assolutamente dire questo cosa può fare un ente come l'Unione può costruire comunità solidali, comunità che aiutino chi è in difficoltà, comunità aperte, costruire degli asili nido, aumentare i servizi. Credo che questo è quello che si sta facendo e anche in questo bilancio ne abbiamo parlato prima. Per esempio, il tema dei nidi è una cosa che si può fa che si sta facendo, si possono aumentare i servizi, magari si però se si aumentano i servizi e da qualche parte bisognerà tagliare, e quindi pensare di togliere dal sociale per rimettere nel sociale inattività che secondo me in realtà già si stanno facendo. Credo che sia anche un'operazione che non abbia una insomma, una logica molto stretta, quindi questo è il mio punto di vista. Grazie.
F immobili.
Interventi.
Prego paradisi.
Sul bonus ragazza m'ha, detto no, parla lui, parlo io no, innanzitutto ringrazio il consigliere Galletti, per l'attestati di stima e di riconoscenza su Castelnuovo. Credo che insomma, però, io, visto che facciamo il conto oggi degli anni in cui siamo in Consiglio dei riunione, anch'io infatti alcuni, insomma, credo che i Presidenti del Consiglio che si sono succeduti in questi anni tondi compresi, insomma, hanno per sé abbiano sempre garantito la possibilità a tutti di esprimersi, quindi anche da questo punto di vista, insomma da da colui che fa il Presidente del Consiglio, appunto in un Consiglio comunale, insomma, credo che il ruolo venga svolto. Benissimo, io.
Volevo dire due con tre cose velocissime sull'emendamento.
Alcune cose ripercorreranno insomma anche quello che hanno detto altre persone, nessuna, però ci tenevo a parlare e a fare una premessa che, insomma, credo che parlare di questo argomento si è estremamente complesso e andrebbe fatto con grandissima attenzione, la prima condivido quello che poco detto fa Federico Covili insomma,
Di fatto, con questo emendamento noi togliamo risorse ai servizi sociali che dopo in un secondo momento, dovrebbero aiutare le le le, le donne e le famiglie. Già togliamo risorse agli strumenti che era già in realtà, diciamo di mettere in campo poi per aiutare le famiglie, quindi effettivamente un circuito vizioso che non funziona, ha ragione Umberto quando diceva piuttosto si dovevano prendere da altri la sicurezza delle attività culturali e del turismo, visto che distratto, lo possiamo dire per poter per poter semmai e se si voleva fare qualcosa l'altra più nel merito e che era la cosa che, insomma è stata detta qua, ma io lo vorrei ribadire che la legge 194 funziona, funziona bene Genesis e guai a toccarlo, cioè nel senso che noi siamo.
Partiti da oltre 200.000 aborti nel 1983, perché erano 234.000 no, il prima della legge sappiamo quanti erano anche quelli clandestini che portavano le donne anche a morire, cioè quindi non è che è ai 60.000 di oggi, sono tanti pochi, questa però è l'Italia, ha uno dei tassi più bassi del dell'Europa. Quindi, evidentemente, quello che questa legge ha portato è stato, oltre che consentire alle donne, appunto, non la pratica di non doversi sottomettere a una pratica illegale che metteva fortemente a rischio anche la loro vita, ma credo che sommano i numeri che vi erano, dicono tutto, ma dicono qualcosa. Insomma, credo che dimostri come in realtà la fu funziona come funziona anche, credo, il sistema che accompagna la donna in questa.
Scelte difficilissime all'idea del welfare, pensiamo ai consultori. Insomma, credo che questa Regione abbia una storia da questo punto di vista estremamente importante, quello che non funziona in realtà della legge, o perlomeno non è completamente.
Non è completamente realizzato e in realtà il fatto che in Italia ci sono 31 strutture in cui il 100% dei medici obiettori, e quindi una donna che abita in uno di quei luoghi deve andare da qualche altra parte. Ce ne sono 50, dove il 90%, il vettore 80, dove l'80% obiettore. Quindi voi capite che è una donna che prende quella decisione in un in una città con queste percentuali deve muoversi da qualche altra parte per fare queste decisioni, e questo è un problema, perché abbiamo parlato poco fa, no di servizio sanitario universalistico. Questo non significa che non è che uno può avere o meno un diritto in base a dove stare, dove vive. Questa cosa deve essere vero quello che ha detto il consigliere Pelloni, che in Emilia Romagna fortunatamente, a percentuali completamente differenti. Però, visto che stiamo parlando complessivamente, questo non è un dato che ci può soddisfare, perché se una donna rom emiliano romagnola, più possibilità di una donna dell'Abruzzo, tanto per citare forse la Regione doveva l'obiezione di coscienza maggiore. Questo credo che sia un problema che dobbiamo affrontare.
Vero è e chiudo su questa cosa che bisogna.
E fare in modo, insomma, di sostenere insomma le famiglie attuali o quelli che si vogliono costituire, creare. Vero che è forse che bisognerebbe essere, diciamo, coerenti mentre parlava si parlava negli ultimi momenti, a me è venuto in mente un articolo che ho letto qualche giorno fa. No, dove si diceva che il bonus mamme in realtà aiuta di più chi ha redditi più alti ed è all'INPS che l'ha detto quindi non Elly Schlein o dell'opposizione, quindi bonus mamme del Governo Meloni secondo una circolare che uscite dal dall'INPS sostiene di più chi ha un reddito più alto, che ovviamente è un controsenso, perché.
È, come giustamente anche diceva il consigliere Pallone, dovevamo cercare di aiutare chi è maggiormente in difficoltà, quindi servirebbe con coerenza poi negli atti anche che vengono promossi, altrimenti il rischio sia quello di fermarsi all'ideologia della contrapposizione teorica secondo la quale appunto poi ci e ci contrapponiamo ma lontano dai dati, lontano dalle questioni inerenti più alla realtà, grazie.
Grazie paradisi.
Muratori, prego.
Faccio prestissimo perché condivido le cose che sono state dette.
E mi focalizzava ancora una volta sulla sull'emendamento rispetto a alla sua efficacia ragionamento mi ha nel ragionamento, mi hanno aiutato anche i dati che sono stati riportati dal consigliere Pelloni, allora non c'è niente, credo niente che ci faccia supporre pensare che i servizi sociali in questi anni non abbiano fatto quello che era necessario fare non abbiamo.
Non abbiamo nessun elemento che ci dica che non hanno compiuto il loro, il loro ruolo e il loro dovere per quanto le, per quanto, come dice.
La legge nell'ambito delle proprie funzioni e competenze,
Esiste, esiste una una rete e ed esistono dei protocolli operativi per cui, siccome l'interruzione volontaria di gravidanza è sicuramente un tema prima di tutto sanitario, per evidenti ragioni.
È il consultorio che nell'articolo 2 è il soggetto, il consultorio ha il compito ed è ben delineato, elencato in maniera anche molto puntuale e di informare la donna delle possibilità che ci sono sul territorio, possibilità che nei nostri servizi sociali, di sostegno, di.
Di di di di intervento economico, di consulenza, penso al centro per le famiglie, insomma ci sono sempre state da quando, appunto esistono i servizi sociali e questi servizi sono per tutti cioè sono per tutti e per tutte sono universalistici visto che stasera l'abbiamo detto sia per le donne che,
Rivolgendosi al consultorio, mostrano necessità di sostegno, a fronte del quale potrebbero anche pensare di non pro proseguire nel percorso di interruzione di di volontaria di gravidanza e anche per quelle che magari invece i figli ce li hanno e non sanno come fare a dare loro le necessarie opportunità. È difficile distinguere le 2 cose perché i servizi sociali sono quelli per tutti,
Per chi ha problemi di interruzione volontaria di gravidanza, per chi non ce li ha e magari, ripeto, a da accudire i figli, tanto più che il rischio e per fortuna si correrebbe questo rischio.
È di tenere risorse che potrebbero servire per.
Funzioni di CARA servizi di carattere sociale, attività di carattere sociale congelate. Passatemi il termine perché hanno un titolo ben definito e un capitolo ben definito che, ripeto, è un rischio che che per fortuna, si potrebbe correre a fronte del fatto che magari nessuna.
In nessun intervento in questa direzione venisse attuato.
E ce lo dicono un po' anche i numeri, io non ho quelli del Policlinico, perché non non non sono riuscita a recuperarli rispetto a Castelvetro, ma o quelli dell'ASL.
E praticamente le il trend di Castelvetro dico Castelvieto perché, insomma, il Consigliere ha preso quelli come punto di riferimento e rispecchia quel trend di cui parlava il consigliere Pelloni a livello regionale, quindi gli anni 2005 2006 sono quelli diciamo così un pochino più di numeri più importanti, ma nel 21 e nel 22, già iniziando anche dal 2016 o 17, ma nel 2021 22 e zero il gli interventi di interruzione volontaria di gravidanza per quanto riguarda le strutture gestite dall'ASL sono zero e credo che questo sia anche un risultato della della 194 che comunque si è detto, è una è una buona legge che ha fatto sicuramente parlare tantissimo e perché l'argomento è.
Incredibilmente importante, ma che ha anche portato ad una consapevolezza e una consapevolezza che ha prodotto.
L'educazione sessuale nelle scuole, che ha appunto fatto conoscere e la contraccezione, e quindi ha avuto questo, come dire questo anche questo questo compito, per cui pensare di dedicare delle risorse a interventi che per fortuna io dico possono essere come dire non attuati, perché però c'è bisogno da quell'altra parte comunque di intervenire sulle donne, sugli anziani, su sui minori, su tutto quello che ben sappiamo, lo vedo com'è proprio una roba di slogan, ma che poi alla fine.
Non non ha un peso significativo meglio intervenire sul DUP. Questo sicuramente poteva essere un elemento importante tra l'altro e ripeto, i dati che riportava prima il consigliere Pelloni sono estremamente interessanti. E si parlava di cui di donne con una cultura medio, alta, donne che non hanno problemi di carattere economico e che hanno già altri figli, quindi il diciamo, non è proprio detto che chi fa una scelta di quel tipo lì abbia davvero delle delle delle problematiche di carattere economico di carattere sociale. Fermo restando, lo torno a dire che comunque la rete dei consultori, che lavora in stretto contatto con i servizi sociali, esiste e i servizi sociali sono l'iper per queste donne, ma anche per le altre e quindi in un unico, come dire in un unico mondo. Ecco, quindi io penso che possa rimanere poi questi 50.000 euro possono restare dove sono a servizio di chi ha questo tipo di chi fa questo tipo di scelta e chi invece ha altri tipi di problematiche.
Grazie muratori, ci sono altri interventi.
Direi che non ci sono altri interventi allora a questo punto.
Mettiamo in votazione di chiusura delle dichiarazioni di voto.
Okay, mettiamo direttamente in votazione l'emendamento proposto dal consigliere Fiorentini emendamento protocollato 8.436 del 26 febbraio 2024 e mettiamo in votazione favorevoli.
Contrari.
Astenuti.
L'emendamento è stato respinto, perciò adesso andiamo e andiamo a votare il bilancio di previsione, ci sono dichiarazioni di voto sul bilancio di previsione, prego, consigliere Fiorentini.
Ma?
Io ho sentito vari interventi sul anche sulla mia proposta di emendamento.
Certi erano cercavano di capire il problema, altri erano un po' fuori fase rispetto a quello che è stata la proposta, nel senso che si dice si diceva sì, perché i servizi sociali intervengono, fornire già tanti servizi, se noi andassimo a fare questo ulteriore servizio verrebbero a mancare le risorse per gli altri servizi che attualmente vengono fatti intanto l'emendamento lascia la piena discrezione ai servizi sociali di dove prelevare queste questi soldi.
Poi nasce un problema molto serio.
Che è questo.
Che è quello di capire quanto vale la vita di un bimbo.
Allora qui è un problema serio.
Perché se noi andiamo a dire la vita di un bimbo quante vale 1.000 euro 10.100 mila, mi piacerebbe avere questo tipo di informazione da parte dei consiglieri che hanno valuta hanno votato contro l'emendamento,
Piacerebbe.
Tra l'altro, penso che, insomma, si sia capito che la mia intenzione era quella che i servizi sociali, concretamente affiancassero il lavoro del consultorio per essere lì fisicamente presenti nel momento in cui le donne si trovano in questo momento di difficoltà e avessero, diciamo bisogno di un aiuto quindi trovare una mano tesa proprio in quel preciso istante, in quella settimana che mi sembra intercorra tra,
Quando viene presentata la richiesta per l'aborto e quando effettivamente l'aborto viene poi eseguito,
E quindi io sincera, voterò contro il bilancio, ovviamente, ma sono rimasto molto impressionato dal fatto che non sia stata data l'opportuna valutazione del valore della vita di un bambino, grazie.
Ci sono altre dichiarazioni di voto?
Okay, allora mettiamo in votazione il punto numero 3. Approvazione del Bilancio di previsione finanziario 2024 2026, articolo 151 del decreto legislativo numero due, sei, sette, 2000 e articolo 10 del decreto legislativo 118 2011. Mettiamo in votazione favorevoli.
Contrari.
Astenuti, nessuno, e anche qua abbiamo l'immediata eseguibilità favorevoli.
Contrari.
Astenuti nessuno.
Bene, passiamo al punto numero 4, se la dottoressa Manzini ha posto.
Punto numero 4, riconoscimento debito fuori bilancio derivante da sentenza esecutiva ai sensi dell'articolo 194, comma 1, lettera a, del decreto legislativo, due, sei, sette, 2000 e lascio la parola alla dottoressa che ci illustri il punto grazie.
Allora, come avevo già spiegato in Commissione, questo è un riconoscimento, appunto di un debito fuori bilancio, da sentenza esecutiva, come sapete, l'articolo 194 del 2 6 7 prevede una serie di.
Di debiti che possono essere.
Che devono essere riconosciuti dal Consiglio comunale come debiti fuori bilancio e quello da sentenza esecutiva è sicuramente uno di quelli e in questo caso abbiamo avuto la sentenza della Corte d'Appello di Bologna su un una causa che si è generata già dal 2017 nel 2017 c'è stato il primo giudizio e che aveva dato ragione.
Alla Regione Emilia Romagna e alla Unione terre di castelli. Faccio un inciso e il ricorso era stato presentato da una azienda agricola e della nostra del nostro territorio de del del Comune di Zocca barra Guiglia, in quanto l'azienda riprendeva entrambi i territori e su un una pratica di contributi c'è su alcune pratiche di contributi agricoli. Come sapete, la parte di forestazione agricoltura che prima veniva gestita appunto dalla ex Comunità Montana Modena est e dopo il il riordino e RAV.
Veniva gestita appunto dall'Unione, insieme alla Provincia ed insieme ad Agrea che è un'agenzia regionale che, appunto, di base alle istanze e alle istruttorie effettuate in capo I, l'ex Comunità montana poi all'Unione e aveva il compito appunto di liquidare eventuali contributi su determinate misure di contribuzione, anche sia regionale che europea. Nel caso preciso, appunto, era stato erano state fatte appunto delle verifiche su questi contributi e erano stati ritenuti, appunto non confacenti a quelle che erano le normative attuali allo alti a loro e di conseguenza non era stato erano stati diminuiti a in capo a questa azienda agricola. Questi contributi l'azienda agricola ha fatto ricorso, poi è stato fatto, è stato c'è stato l'appello nel 2019, insomma morale della favola è uscita la sentenza che ha dichiarato appunto.
E come si dice e ha intimato, diciamo così.
La Regione e l'Unione, terre di castelli in solido a riconoscere quello che inizialmente non era stato riconosciuto dagli enti sopraddetti.
Una particolarità. Come avrete visto nei documenti, l'importo che è stato riconosciuto a debito da parte di Regione e di unione era della cifra di oltre 9.000 euro. L'Unione, però, in questo caso non dichiara un debito del 50% di 9.000, ma il debito è pari a 2.967 79, perché è solo il 50% delle spese legali degli interessi, perché è.
L'importo di 4.300 e qualcosa è comunque rimane a carico della Regione, ossia di AGREA in sa, in nel senso che questo era il capitale, ossia il contributo che già agli inizi degli anni 2000 e cioè due non emissione ANMIL, nel 2011 2012 2013 AGREA doveva versare a questa azienda agricola.
Essendo che poi c'è stato questo ricorso, eccetera, si è tutto bloccato, ma quel quella tipologia di versamento rimane in capo alla Regione, quindi non è addebitata all'Unione addebitata all'Unione c'è solo il 50% delle spese legali e degli interessi, ed è per questo che non vi vedete. È un.
Come si dice un debito, diciamo così da riconoscere che sarebbe stato di oltre 4.700 euro,
Grazie.
Riferimenti su questo punto.
Direi che non ci sono interventi, passerei alle dichiarazioni di voto.
Direi che non c'è nessuna dichiarazione di voto, allora a questo punto metto in votazione.
Posto.
Metto in votazione il punto numero 4.
È rientrato, consigliere papi riconoscimento del ruolo al punto numero 4, riconoscimento debito fuori bilancio derivante da sentenza esecutiva ai sensi dell'articolo 194, comma 1, lettera a, del decreto legislativo, due, sei, 7 2000 favorevoli.
20.
Contrari astenuti.
Anche qua abbiamo l'immediata eseguibilità favorevoli.
Contrari.
Astenuti.
6.
Passiamo al prossimo punto.
Punto numero 5 Lepida società consortile per azioni, approvazione della convenzione quadro per il controllo analogo congiunto da parte dei soci lascio la parola all'assessore Tagliavini, prego.
Grazie, grazie, Presidente.
Questa delibera è quella successiva, sono delibere e periodiche che si fanno ogni cinque anni e in questo caso parliamo appunto della convenzione quadro per il controllo analogo congiunto da parte dei soci di Lepida. Come sapete, l'Unione, come tutti i Comuni dell'Unione, en sono soci di rapida, con una azione dal valore di 1.000 euro. Infatti questa delibera verrà fatto ed è o è già stata fatta, nel caso di Savignano verrà fatta il 15 marzo in tutti i Comuni dell'Unione e praticamente andiamo a dare. Andiamo a approvare la nuova convenzione, che è molto simile a quella precedente approvata nel 2019. Ci sono alcuni alcune modifiche di legge, soprattutto anche che riguardano il nuovo codice degli appalti e anche sulle modalità di di di.
Funzionamento del comitato del CPI delle di Lepida è una appunto delibera che fanno tutti i Comuni della Regione Emilia Romagna e diamo appunto.
Demandiamo al il controllo analogo congiunto al Comitato permanente di indirizzo e coordinamento e all'interno della Convenzione quadro. Diamo anche.
Gli indirizzi di come verrà composto il Comitato e da da che di dacché rappresentati, da che tipo e anche, appunto, delle modalità di funzionamento del Comitato, come dicevo prima, è una convenzione che abbiamo,
Fatto nel 2019. Io non ero Sindaco scade ed è scaduta il 31 gennaio e dobbiamo appunto rinnovarla e fare la nuova convenzione. E poi è presente anche la dottoressa Manzini, che è qua in quanto vicesegretario comunale, ma responsabile appunto dell'area Affari Generali, che comprende anche il CED, che nel caso in cui ci siano domande tecniche al riguardo può aiutarci, chiedo se può aiutarci a rispondere. Comunque è una delibera, come dicevo, periodica e che faranno tutti i Comuni.
Grazie Taglianini, ci sono degli interventi.
Iren, nessuno intervento in dichiarazione di voto.
Direi nessuna dichiarazione di voto, allora mettiamo in votazione il punto 5, Lepida società consortile per azioni, approvazione della convenzione quadro per il controllo analogo congiunto da parte dei soci favorevoli.
Contrari.
Astenuti.
Anche qua abbiamo l'immediata eseguibilità favorevoli.
Come prima contrari astenuti.
Passiamo, passiamo al punto numero 6, convenzione per il funzionamento, la crescita e lo sviluppo della Community Network Emilia Romagna 2024 2028 approvazione lascio sempre la parola al taglierini, sì, come diceva che questa era una delibera periodica, l'ultima volta è stata approvata il 30 aprile 2019 e periodicamente ogni cinque anni viene appunto richiesto la riapprovazione e infatti fu fatta anche l'8 maggio del 14, poi nel 2013 fu fatta una modifica nel 2011, comunque risaliamo fino al 2007, diciamo la conviene ritirato, quello dell'Emilia Romagna è un tavolo appunto permanente in cui sono all'interno tutti gli Enti territoriali della Regione e serve appunto il suo compito è quello di.
Di portare quelli che sono i fabbisogni degli enti e a questo tavolo e appunto condividere insieme all'indirizzo delle strategie territoriali per quanto riguarda, appunto, l'innovazione tecnologica.
E e dei servizi, appunto, dalla cittadinanza di questo tipo, dalle community network nascono anche le comunità tematiche, a cui partecipano.
E gli amministratori, i tecnici dei comuni, delle unioni e delle della sanità e delle ASP, ad esempio, faccio l'esempio della della comunità tematica della amministratori digitali in cui partecipano appunto gli amministratori dei Comuni, aderendo appunto alla community network e facendo questa delibera abbiamo la possibilità anche ai nostri tecnici, ai nostri amministratori di partecipare a questi tavoli e a questi comunità tematiche in cui condividere buone pratiche in cui vengono appunto portati i problemi o le soluzioni a problemi dal punto di vista dell'IdV, dell'innovazione digitale e in cui si riesce appunto a condividere anche.
Quello che può essere una strada e una linea per per il futuro, ovviamente lo è una cosa che propone la Regione all'interno anche delle aziende digitali, aiuta anche a far parte delle community network, appunto i nostri servizi per la costruzione delle agende digitali e del piano triennale della di della digitalizzazione quindi,
È una adesione fondamentale per l'Unione, terre di castelli e per i Comuni, anche questa delibera appunto vedrete che o è già passata o sta passando anche nei Consigli comunali, come prima, Elisabetta Mazzini è qua con noi che gli chiedo se ci sono domande di aiutarci a rispondere se io non riesco.
Grazie taglierini, ci sono interventi su questo punto.
Direi no, dichiarazioni di voto.
Direi che non ci sono dichiarazioni di voto, allora mettiamo in votazione il punto numero 6, convenzioni per il funzionamento, la crescita e lo sviluppo della community network Emilia Romagna nel 1.024 2028 approvazione favorevoli.
Unanimità contrari, astenuti, anche qua abbiamo l'immediata eseguibilità favorevoli come prima.
Contrari astenuti, nessuno passiamo all'ultima delibera di questo Consiglio, la convenzione per l'affidamento in concessione all'azienda casa Emilia Romagna, ACER Modena alla gestione e manutenzione corrente in manutenzione eccedente, quella corrente del patrimonio ERP alloggi extra, erbe, altre tipologie di alloggi di proprietà dell'Unione terre di castelli lascio la parola a Paradisi.
Buonasera, e.
Sì, questa è una proposta di convenzione che è stata illustrata in Commissione, visto anche l'orario, insomma solo due cose velocissime, avete la bozza, insomma in allegato alla delibera una bozza di una trentina di pagine, quindi sicuramente i tempi non consentono un'illustrazione analitica e anche questo, come le delibere precedenti del collega Tagliavini sarà una bozza di convenzione che poi i singoli Comuni dovranno approvare per le parti di loro competenza e è ovviamente la convenzione che affida la concessione ad ACER della gestione manutenzione sia corrente, quindi ordinarie e straordinarie, insomma del patrimonio ERP.
Rispetto al la convenzione precedente già in essere nei dati in scadenza vi è un punto, secondo me è molto importante che va sottolineato ed è l'impegno che viene formalizzato da parte di ACER di e potenziare l'attività di gestione sociale del.
Delle assegnazioni e degli assegnatari. Insomma degli alloggi e quindi attraverso attività insomma che possono accompagnare alla al a tutto quello che riguarda insomma la l'abitare una casa, la prevenzione e la mediazione dei conflitti, progetti anche di autogestione, insomma dei dei condomini, dove ovviamente la maggioranza, dove la la, la totalità e pubblica anche insomma pratiche che favoriscono l'integrazione, le buone pratiche di vicinato perché, insomma, queste sono sicuramente sono casistiche che negli alloggi, soprattutto dove nei condomini, dove c'è una forte presenza, se non esclusivo, del presente di alloggi ACER sulle problematiche in essere, l'oggetto della convenzione, appunto è la la concessione ad ACER, insomma, dell'unità immobiliare dell'Unione. Terre dei Castelli ad ACER. Sono affidate una serie di funzioni a partire dalla gestione dei contratti. Quindi tutto quello che riguarda gli atti amministrativi e tecnici che sono legati alla.
Stipula, ma anche, ovviamente, alla cessazione dei contratti, la gestione dei canoni del di di locazione,
E su questo, insomma, c'è una un capitolo molto importante rispetto alle morosità e quindi attività di prevenzione e riduzione delle morosità che ovviamente poi incidono sul quadro economico complessivo del di questo tipo di politiche e l'impegno da parte di ACER crime trimestralmente, di rendicontare la posizione degli utenti morosi, quindi, per attenzionare in maniera molto importante questo aspetto.
E, come dicevo prima, insomma, c'è un'attività importante e un elenco importante di attivi di azioni per quanto riguarda la gestione sociale delle degli appalti e degli appartamenti e degli assegnatari. E poi tutto quello tutto il capitolo che riguarda le attività di manutenzione e valorizzazione del patrimonio immobiliare, sia per quanto riguarda la manutenzione corrente di riparazione di guasti, sia per quanto riguarda le manutenzioni di rinnovo pianificate e le politiche sono poi di manutenzione straordinaria e gli investimenti complessivi. Ovviamente il tutto va dei contatti nel senso che ACER. Tutto questo deve poi ne.
Re rendicontarle in maniera periodica al agli enti e ultima parte dei servizi. È quello che riguarda insomma tutta la gestione, diciamo più delle parti condominiali, quindi gli approvvigionamenti e i servizi degli alloggi, e questa dall'articolo 3 in poi, insomma, sono più questioni sono più più tecniche che non richiamo per brevità, ma se non avete potuto leggere quindi la delibera approvi. Ovviamente questa questa convenzione per chiarezza e, ovviamente, quando non si parla di graduatorie. Non stiamo parlando di questo tema, stiamo parlando meramente della gestione degli degli alloggi e che appunto la la la, la legge regionale consente di affidarla a enti come ACER o se ci sono domande e approfondimenti, però, insomma, cerco di sintetizzare vista l'ora.
Grazie Paradisi, ci sono interventi.
Prego, prego.
Grazie.
Era una promessa.
Quando parliamo di edilizia residenziale pubblica, ora, come diceva bene paradisi, noi ci troveremo a portare questo tema anche nei nostri singoli Consigli comunali,
Io penso che sia importante, però, visto che siamo in Unione avere un po' un'idea di quello che è anche la attuazione politica di quelle che sono le cose che ci diciamo appunto sul tema del sociale, per quanto riguarda anche il tema della casa, nel senso che ci sono Comuni che hanno degli indici.
E valutati come numeri di alloggi ogni 1.000 abitanti più alti alte che siano più bassi, per esempio alla liste. Questa con i dati ACER del 2023 abbiamo Castelnuovo, che ha circa 2,3 alloggi ogni 1.000 abitanti Castelvetro ne ha 1,7 Guiglia né a 0,2 Marano ne ha 5,4 Savignano ne ha 2,7 Spilamberto nella 7,4 Vignola né a 6,2 gioca ne ha 5,0 ogni 1.000 abitanti.
E di nuovo l'invito è riportando sia questa convenzione che anche la possibilità di spesa all'interno dei vostri consigli comunali, io penso che non sia giusto e che ci sia questo divario all'interno della nostra Unione, a maggior ragione se, guardando a Castelnuovo e a Castel vetro abbiamo le case degli uomini più ricchi d'Italia e in quei Comuni e poi però le case degli uomini e le donne più povere magari sono negli altri Comuni ci vuole un po' più di equità e secondo me è proprio compito dei Comuni più ricchi e che hanno quantomeno la possibilità di avere più risorse, andare a colmare questo questo gap, ecco, quantomeno poniamoci il tema, perché sennò poi dopo rimangono come dire parole dette in un Consiglio e invece non.
Investimenti in edilizia residenziale pubblica con i soldi dei nostri singoli bilanci comunali.
Grazie ha detto questo Spilamberto, stiamo aumentando anche il patrimonio, non tutto sarà dato e ad ACER, altre cose resteranno in capo al Comune, grazie.
Grazie Costantini, ci sono degli interventi.
Dichiarazioni di voto.
Ah.
Franco.
Sì, no, sì, no su questo, insomma con il Sindaco Costantini ne avevamo parlato anche nella redazione del DUP, è stato inserito anche su sua segnalazione Unas, una cosa di questo tipo, come dicevamo prima e al di là della volontà dei Comuni su cui sicuramente si può lavorare, perché sapete, crea nuovo nel nuovo urbanizzazione adesso, con la legge regionale 9, il PUG, parliamo anche di uno scenario completamente diverso. C'è una quota di social housing. Sicuramente negli accordi urbanistici può essere previsto uno scambio anche con degli alloggi, nel senso che è evidente la l'attuale diversità di disponibilità nei vari Comuni. Sarebbe interessante capire questo. Mi prendo anche un impegno rispetto al Consiglio. Anche la storicità di queste diversità, perché.
Nel corso del tempo, insomma, se sono anche politiche recenti e prendere esempio dalle politiche tra centro e se vengono da una storicità passata di cui è sicuramente onore delle delle dei singoli Comuni mantenere questa storicità o meno, però la sollecitazione, sicuramente auspicando anche che il Governo, e non a una riflessione politica di parte, ma perché che non ci sia, che non c'è un piano casa nazionale, son passati Governi di ogni di ogni parte politica e quindi lo possiamo dire a tutti. E quindi un piano casa nazionale per risolvere il problema abitativo. Insomma, se serve, servirebbe quindi indipendentemente dalla maggioranza di Governo. Ripeto, è un problema che non c'è da decenni, quindi son passati tutti gli schieramenti in questi decenni. È irrilevante e sicuramente vista la tensione abitativa che c'è su tutti i nostri Comuni, lavorare in questo senso e quindi colgo assolutamente la.
La segnalazione, ma per per lavorarci, per cercare insomma di capire anche visto che stiamo ragion per quanto insomma i piani urbanistici siano singoli anche ragionare insomma, da questo punto di vista sullo sviluppo futuro dei nostri territori e in quest'ottica credo che sia una valutazione corretta.
Interventi, visto che era all'interno di un intervento, non avevo sentito.
Nessun intervento in dichiarazione di voto dicevamo.
Nessuna dichiarazione di voto, mettiamo allora in votazione il punto numero 7 alla convenzione per l'affidamento in concessione all'azienda casa Emilia Romagna, ACER Modena della gestione e manutenzione corrente, manutenzione eccedente quella corrente del patrimonio ERP, alloggi extra ERP e altre tipologie di alloggi di proprietà dell'Unione terre di castelli approvazione mettiamo in votazione favorevoli,
Contrari.
Astenuti 1.
Bene, non c'è l'immediata, abbiamo terminato questo Consiglio se tutto confermato ci vediamo martedì 23 aprile per il prossimo Consiglio e, visto l'orario, auguro a tutte le presenti una buona festa della donna.