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Speaker : spk3
C e io sono Antonio Orlando e il Presidente della seconda Commissione del Comune di Vignola, che riguarda la sanità e tanti altri aspetti.
Questa convocazione è stata più volte rimandata, ma non è stato un risultato premeditato, purtroppo ci sono stati.
Delle.
Come dire dei problemi per quanto riguarda la sala consiliare, alcuni persone che sono qui presenti erano assenti, quindi abbiamo deciso.
Di convocarla quando i rappresentanti aziendali.
Di di di primo di primo livello fossero presenti, allora questa Commissione è stata richiesta dal consigliere comunale.
Della Lega, Simone Pelloni, al quale.
Lascio subito la parola.
Per.
Apre, ah, scusi, se?
Allora no, no no, allora cedo la parola al Sindaco che è presente ai nostri ospiti, mi è saltato questo passaggio, prego, signor Sindaco.
Speaker : spk2
Intanto buonasera eh no, ma poteva farlo anche lei, dottor Orlando ci mancherebbe, però credo sia giusto, insomma prima dare il benvenuto intanto a tutti voi e poi anche ai nostri ospiti.
Anch'io, ribadisco, e quanto detto già dal dottor Orlando, che è presidente di questa Commissione, che.
Insieme si è cercato di.
E creare le condizioni, quindi.
La possibilità, insomma, di avere le come tu la, ma le competenze necessarie per affrontare i punti all'ordine del giorno che erano stati presentati e che sono quelli appunto oggetto della convocazione e in modo che vi fosse una completezza il più possibile di informazione e di discussione e quindi io ringrazio la.
Dottoressa Anna Maria Petrini, Direttrice Generale di ASL, la dottoressa Romana Bacchi, che è la direttrice sanitaria dell'azienda, la dottoressa Federica Casoni. Penso che sia ormai un conosciuta, perché è la direttrice del dell'ospedale di Vignola e del distretto sanitario di Vignola e ma.
Presento già fin da subito anche la dottoressa.
Lucia Pederzini,
Che è la direttrice dell'unità operativa.
Del governo, della specialistica ambulatoriale e dei percorsi chirurgici.
Posso dire semplificando liste di attesa.
E quindi ha una responsabilità sicuramente su un tema molto.
Molto interessante per per tutti noi, per i cittadini. La dottoressa Elisa regioni.
Che si occupa dei rapporti ospedale, territorio delle professioni sanitarie e la dottoressa Roberta migliori, che è la responsabile amministrativa del distretto,
E saluto anche l'ingegnere Pasquale Romeo, che è il dirigente della struttura tecnica dell'azienda che conosce bene il nostro territorio, perché, insomma, è il responsabile del procedimento del.
Futuro polo sanitario e io non non mi dilungo oltre perché la.
La serata è sicuramente.
Molto ricca di argomenti e così come richiesto dai.
Dal Presidente della Commissione e dal consigliere Pelloni, e quindi io darei la parola a questo punto al consigliere Pelloni per illustrare.
Il motivo e.
No.
Sì, okay.
Giusto sono, sono.
Speaker : spk3
A disposizione scusa Simone vorrei dire al pubblico che ha la possibilità di intervenire. I tempi sono contingentati, quindi non possiamo superare le 22:30 massimo 22 e 45 per questa sera per impegni che le persone qui presenti hanno. Quindi do la parola al Consigliere Simone Pelloni. Grazie,
Speaker : spk1
Sì, grazie Presidente, buonasera buonasera a tutti,
Io sono stato il primo firmatario di questa richiesta di convocazione, quindi insieme a me anche i colleghi.
Di minoranza qui rappresentati dai commissari.
Per questa Commissione.
Abbiamo fatto questa richiesta che prevalentemente riguarderà quindi il focus su cui si è voluto mettere attenzione e soprattutto abbiamo cercato senza fare.
Richieste interrogazioni qualsiasi altra cosa che si è visto in altri territori, perché magari in altri territori, allargando anche lo sguardo e non solo la provincia di Modena si son già fatte raccolte firme piuttosto che manifestazioni altro. Io credo che questa è la sede più opportuna, almeno a livello locale, quindi sede, Commissione, sanità e che è una Commissione permanente del Comune di Vignola e il nostro Statuto consente anche la cosiddetta Commissione, aperta quindi con la possibilità di intervento non solo degli ospiti graditi ospiti, ma anche di tutti coloro che vogliono.
Intervenire e dire la propria, quindi anche alla cittadinanza e non solo.
E quindi.
È partito tutto da una situazione che certamente sappiamo critica a livello nazionale a livello locale a livello.
Regionale, che riguarda l'emergenza urgenza e i pronto soccorso, ovviamente Vignola spesso è stata interessata da.
Voci più o meno fondate, più o meno insomma, che per ora sono sempre state fortunatamente smentite di eventuali ridimensionamenti piuttosto che di.
Declassificazione, addirittura quindi passaggi da pronto soccorso addirittura al punto di primo intervento,
Ma al di là della storia di di varie situazioni che sono successe nel passato, vorrei concentrare infatti, il primo punto che è stato fatto che è stato chiesto è quello garanzie sul mantenimento dell'organico dell'attuale Pronto soccorso di Vignola e prospettive di implementazione al fine di mantenere ed eventualmente migliorare il servizio offerto alla cittadinanza.
Questo perché sappiamo che oggi è forse la la la la, la cosa più preziosa che abbiamo è la risorsa umana.
Più 3 più preziose, più rara. Ecco, è diventato estremamente rara e quindi, ovviamente e da eventuali.
Chiacchierate voci e quant'altro è appunto in questa sede, magari se ci sono situazioni concorsi piuttosto che.
Mobilità in entrata e in uscita, eccetera. Questa credo che sia la sede opportuna per cui discuterla, anche alla luce del fatto che la dottoressa Casoni, l'ultima Commissione che è stata di qualche mese fa, adesso non mi ricordo quando prima di Natale, credo per intenderci che aveva portato dei dati di un aumento importante degli accessi al pronto soccorso al PS di Vignola 25.000, mi pare, ecco, insomma, potrei sbagliare, ma dopo sarete essere, sarete più chiari di me, ma questo che non portava solo dei numeri, diciamo pre-Covid, ma addirittura superiori con addirittura delle stime di crescita. Su pre-Covid, quindi un focus importante sul mantenimento e suo, eventualmente, come si vuole.
E implementare il pronto soccorso di Vignola alla luce di questo incremento degli accessi.
Qui al punto 2 si chiedeva anche il numero di accessi al pronto soccorso diviso per i diversi codici, perché appunto in quei dati ci fu detto anche che.
Soprattutto dei dei codici non bianche verdi, ma di di di di maggiore gravità,
Erano in aumento. Purtroppo.
Almeno vado a memoria, ma.
Dopo saranno più era stato PAR era stato detto in un Consiglio comunale sul tema l'aveva sollevato il dottor Orlando, che reparto di oncologia aveva visto delle situazioni nuove di scavalco su Sassuolo, e quindi anche lì delle rassicurazioni, visto che sapevamo che è un'eccellenza per il nostro nosocomio e, più in generale e anche magari in questa sede, un cronoprogramma dei lavori.
Previsto sul sull'ospedale di Vignola. Quindi io penso di aver.
Detto tutto è stato aggiunto per per opportunità e credo che insomma, il poliambulatorio sala gessi logistica, farmacia, apertura del CUP, disabilità odontoiatri odontoiatrica con accesso alla sala operatoria, salute donna, il CATT tempi di attesa in generale,
Le cozze infermiere di comunità, chiarimenti quindi un ulteriore punto rispetto anche a quelli che sono stati chiesti non mi dilungo oltre perché ovviamente credo che questa sera, visto anche i graditi ospiti, sia un momento ecco di ascolto, del di quello che ci aspetterà in termini di servizi e quant'altro e di programmazione e poi dopo, insomma, rinvio magari a considerazioni successive. Grazie Presidente, grazie grazie.
Speaker : spk2
Consigliere Pelloni. E se l'azienda e la dottoressa vuole prendere la parola e il direttore generale dell'azienda ASL di Modena, grazie.
Speaker : spk1
Grazie, grazie innanzitutto buonasera a tutti, grazie per questo invito.
E grazie Consigliere per aver riepilogato tutti i temi e ringrazio il Presidente per.
Questa opportunità di incontro e la Sindaca con la quale insomma abbiamo,
Ovviamente condiviso anche la programmazione in sede di Conferenza territoriale sociosanitaria, ora i temi sono molti.
Speaker : spk3
E sono stati.
Speaker : spk1
Tutti citati e sono tutti temi importanti, ovviamente su cui l'azienda sanitaria sta lavorando da molto tempo, sta lavorando da molto tempo perché sapete che siamo una fase, importante.
Sicuramente, appunto, anche di revisione dei nostri modelli di offerta, anche a seguito appunto di questa riforma che c'è stata è stata promulgata l'anno scorso, che ne avrete sentito parlare il decreto ministeriale 77, ovvero tutto un tema anche di rafforzamento dell'assistenza,
Sanitaria, anche territoriale.
Territoriale che in realtà è molto legata, appunto anche alla rete ospedaliera, quindi quello che stasera e.
Vi presentiamo è toccando tutti i punti che sono stati posti e su cui, appunto, è stato sottolineato la l'esigenza di fare lo stato dell'arte, insomma, come come,
E ci posizioniamo e che tipo appunto di valutazioni che vengono fatte, abbiamo cercato anche di strutturare proprio una presentazione anche più ampia, proprio per dare, come dire, un quadro organico della della nostra rete, delle attività ospedaliere, delle attività territoriali, delle attività di specialistica ambulatoriale di ricovero sono tutte dimensioni molto insomma complesse, su cui c'è un grande impegno da parte dei professionisti quotidiane da chi organizza questi servizi, quindi sono punti sicuramente contenute nella nostra presentazione, ma una presentazione anche più ampia, che vuole dare anche proprio la misura dell'impegno che c'è su questo.
Su questo ospedale e su questa rete territoriale rispetto anche proprio alla.
Agli sviluppi che si stanno facendo, sviluppi che non sono solo sviluppi strutturali, quindi si parla appunto delle ristrutturazioni e delle degli ammodernamenti, ma anche proprio modelli organizzativi, come giustamente è stato citato, appunto la centrale operativa territoriale ed infermieristiche comunità sono tutti tasselli che si inseriscono appunto in una rete ben ben definita. Quindi io lascerei subito la parola alla dottoressa Federica Casoni, la nostra direttrice del Distretto, nonché appunto il Direttore anche dell'ospedale, quindi che racchiude le 2, le 2 responsabilità ma che a maggior ragione, appunto, rafforza anche.
Speaker : spk3
Il.
Speaker : spk1
La definizione proprio della programmazione in modo tale che entriamo già nei numeri e poi dopo.
Possiamo, possiamo trattare anche tutti i singoli temi andandole a guardare proprio nelle nei numeri stessi, grazie.
Speaker : spk3
Buonasera a tutti, grazie, dottoressa Petrini, grazie Presidente per questa.
Opportunità, grazie alla Sindaca, ai consiglieri e a tutti i presenti,
Quello che vi presenteremo stasera sarà una presentazione a più voci proprio per.
Per dare un'idea di questa integrazione, di questa programmazione che avviene a livello.
A livello di rete, rete appunto dei servizi che sono presenti a livello del nostro Distretto, abbiamo un ospedale di cui parleremo stasera, ma non solo di questo, che è un ospedale di riferimento distrettuale, ma è inserito anche all'interno di una rete ospedaliera provinciale, poi abbiamo i servizi territoriali, che si devono integrare con questi servizi di tipo sanitario, ma anche di tipo sociosanitario, come vedremo l'integrazione da più punti della rete proprio perché si deve cercare di.
Dare di venire incontro al cittadino da più 3 da più punti di vista e di una presa in carico che non sia solo sanitaria ma anche sociale.
L'ospedale di Vignola ospedali Vignola a 101 posti letto, queste sono le aree, su alcune ci fermeremo.
Più più nello specifico, abbiamo il pronto soccorso, medicina d'urgenza, l'area della medicina di post acuti, un'area omogenea, chirurgica.
Speaker : spk1
Con diverse discipline che.
Chirurgiche di cui appunto facciamo. Interventi chirurgici della chirurgia generale all'ortopedia e traumatologia, l'otorinolaringoiatria, l'urologia, la ginecologia, l'oculistica e la terapia del dolore. Alcune di queste équipe sono a scavalco, con l'ospedale di Sassuolo e la l'ortopedia, la traumatologia scavalco.
Abbiamo appunto primariato a scavalco con l'Ospedale di Pavullo, il tutto, appunto, opera su una piattaforma operatoria che è costituita da tre sale e che ha, come vedremo fatto, un importante lavoro in in questi anni. In questi tre anni che dal pre-Covid al Covid, al post Covid, abbiamo il servizio di Endoscopia digestiva, servizio di anestesia radiodiagnostica dialisi e poi, appunto, dei service oncologico internistico, come vedremo,
Alcuni dati in per mostrare appunto l'attività che solitamente noi confrontiamo, l'attività del 2019 che l'anno indice appunto quello pre-Covid, perché poi appunto, abbiamo avuto questa emergenza sanitaria.
Che ci ha messo a dura prova ma che, come potete vedere dal punto di vista chirurgico, già nel 2021 abbiamo ripreso la nostra attività e nell'anno 2022 abbiamo sono stati effettuati sulla piattaforma di Vignola 1.657 interventi programmati si svolge attività sia di tipo ambulatoriale che in regime di day service, che il regime ordinario. Quindi più di.
Una notte di degenza, poi, viene svolta l'attività in urgenza che attività prevalentemente ortopedica che, come vedete, appunto, c'è stata una stabilizzazione e un progressivo incremento, appunto dal 2021 al 2022, se poi consideriamo.
I tre mesi, sempre focalizzandoci sull'attività chirurgica su cui verrà fatto un focus dalla dottoressa Pederzini, ma anche qui ci tengo appunto a dire perché si tratta di un'attività che, come vi ricorderete, ha avuto un blocco durante il periodo Covid, poi progressivamente questa attività è ripresa per aumentare, come vedete, anche già dai dati del 2023 abbiamo avuto già un incremento rispetto ai primi tre mesi del 2021. Per quanto riguarda gli interventi programmati, le urgenze vanno da sé.
E questo è importante dirlo, perché c'è stata da parte dei professionisti un impegno e un'organizzazione e una dinamicità in questi anni che ha portato a questi risultati. La stessa cosa possiamo dire per l'area medica in area medica. Nel 2019 avevamo fatto 2.228 ricoveri nel 2022, siamo praticamente sovrapponibili a questo tipo di.
Ricoveri, al numero appunto di ricoveri, quindi un ospedale che ha ripreso nella negli ultimi due anni l'attività che aveva nel periodo pre-Covid.
Per quanto riguarda l'attività, poi verso l'esterno, quindi quella che è l'attività che noi eroghiamo dalle visite specialistiche alla diagnostica intendo diagnostica, soprattutto radiologica, la riabilitazione qui per terapeutica, si intende gli interventi di chirurgia ambulatoriale e anche le terapie oncologiche, poi c'è tutta l'attività di laboratorio. Anche questo, come potete vedere dall'anno 2021 all'anno 2022 hanno avuto tutte un incremento.
Per quanto riguarda le visite specialistiche, abbiamo avuto un incremento di quasi il 10%, la diagnostica per immagini su cui poi faremo un focus. Anche questo ha avuto un incremento. La riabilitazione ha avuto un importante incremento legata al fatto che, sia per quanto riguarda le visite riabilitative, ma sono soprattutto i trattamenti riabilitativi che sono aumentati sia a livello di regime, appunto, di erogazione ambulatoriale, ma anche a domicilio.
Poi abbiamo appunto la parte di laboratorio, che sono appunto il centro e l'attività del Centro prelievi. Per quanto riguarda la diagnostica per immagini c'è stata, come sapete, l'inaugurazione della nuova TAC, una TAC di ultima generazione, e anche qui abbiamo visto un incremento di prestazioni TAC sia per pazienti esterni e lo si vede già nel confronto tra il 2021 e il 2022 sia per.
Paziente appunto, ricoverato. Pazienti che accedono al pronto soccorso. Quindi si tratta di un servizio che ha incrementato anche questo la sua attività e questo trend in aumento di prestazioni di attività di radiodiagnostica si è mantenuto e anzi un ulteriore incremento, anche.
Speaker : spk2
Nei primi tre mesi di quest'anno.
Entriamo più nello specifico nelle aree l'area medica diciamo che durante il periodo Covid si è convertita riconvertita.
In Covid, poi può scoprire, ha fatto una grossa attività all'interno della rete ospedaliera, perché, se vi ricordate, appunto.
Sia nel periodo Covid appunto ricoverava, sia pazienti in acuto di media intensità, ma anche era importante per mantenere un equilibrio all'interno della rete per trasferire appunti pazienti stabili, tagliavi in modo che questi potessero prendere accogliere pazienti più più gravi e in questo momento ha ripreso la sua completa funzionalità. E.
In particolare quello che si sta facendo all'interno di quest'area, dove il personale è un personale giovane, motivato,
Sia medico che infermieristico, è proprio anche quello di cercare di aumentare l'intensità dei dei pazienti. Abbiamo un'area monitorata e quindi i pazienti con riacutizzazione, ad esempio, di patologie croniche, e si tende appunto a tenerli vicino a casa, soprattutto i pazienti anziani. Trattarli in in loco e anche qui, appunto, potete vedere un un incremento nei primi tre mesi del 2023 dei ricoveri in ambito medico e nel grafico, invece, sono rappresentati i tempi di degenza. Ora è vero, abbiamo migliorato i tempi medi di degenza. Come potete vedere nell'area per acuti, nel 2019 avevamo una degenza media di quasi 11 giorni nel 2022 di otto giorni. Questo perché perché.
Abbiamo lavorato.
Insieme al alla parte socio sanitario che abbiamo lavorato sulle dimissioni protette, non siamo ancora, ovviamente, così al nel mondo ideale, perché mentre delle difficoltà ci sono, questa, comunque quella delle dimissioni rimane un un problema e diciamo che si stanno mettendo in campo soluzioni fra cui appunto quelle che vedrete è quella della centrale operativa territoriale una e l'infermiere di comunità sarà un'altra proprio per favorire questo rapporto. E questa questo ritorno alla domiciliarità dei pazienti che vengono ricoverati. Quindi, per supportare con questi nuovi modelli organizzativi l'attività dell'ospedale.
L'attività chirurgica.
E qui lascia appunto la parola alla dottoressa Pederzini, dicendo.
Introducendola dicendo appunto che abbiamo detto l'ospedale è un riferimento distrettuale, è vero, ma è inserito anche all'interno di quella che è la rete provinciale, la piattaforma di operatoria è un esempio di questa integrazione di questa relazione fra più équipe, perché su questa piattaforma operatoria lavora sia l'équipe di Vignola che è quello appunto del del nuovo ospedale di Sassuolo già da diversi anni e da maggio del 2022 anche l'équipe del Policlinico prego, dottoressa Pederzini,
Grazie a tutti.
È un piacere ritrovarli per.
Speaker : spk1
La terza volta e aggiornarvi sulle attività chirurgiche e il corpo professionale chirurgico dell'ospedale è solido, competente e anche resiliente e consente, ha consentito di raggiungere gli obiettivi regionali e di aiutare anche le altre strutture della Provincia a raggiungerli. Vedete, sono rappresentati i numeri, quindi i numeri di interventi chirurgici delle 22 a confronto con i tre mesi del 23 vedete che una quant'è una grossa parte è stata dedicata proprio l'équipe di Vignola e pazienti in lista d'attesa presso questo ospedale,
Speaker : spk2
Ma anche.
Speaker : spk1
Abbiamo ospitato e garantito attività chirurgiche pazienti che da tanto tempo attendevano presso il Policlinico di Modena di essere operati.
Speaker : spk2
Quindi,
Speaker : spk1
Non solo una collaborazione importante è strutturata con l'équipe di Sassuolo, ma anche con il Policlinico, e questo è stato possibile proprio a una grande collaborazione e disponibilità e professionalità del corpo di questo ospedale corpo chirurgico di questo ospedale.
Notiamo rispondere alle esigenze dei cittadini,
Speaker : spk2
Ma.
Speaker : spk1
Anche agli obiettivi regionali. Quindi vedete qua, quali quelli che principalmente vengono posti in capo alle Direzioni generali delle aziende sanitarie, e cioè raggiungere e degli standard degli obiettivi di appunto di efficienza e di produttività che a Vignola sono sempre stati raggiunti. Quindi siamo sempre garantito la produzione chirurgica che ci avevano chiesto. Abbiamo recuperato i pazienti che attendevano un intervento il quale, la.
Speaker : spk1
Cui priorità, diciamo era scaduta trentun 12 2021 Vignola, ha garantito tutti gli interventi e abbiamo anche siamo anche rimasti dentro i tempi di attesa per tutte quelle che erano le case di parità delle chirurgia dei media e bassa complessità.
Un altro obiettivo che ci chiede la Regione ed Inter o operare i pazienti con frattura di femore entro le 48 ore vedete che gli unici su Vignola sono sempre molto alti rispetto all'80% nelle 2022 abbiamo garantito l'intervento nei tempi congrui, hanno oltre il 91% dei pazienti con fratture di femore,
Sempre guardando le case di priorità, complessivamente le i pazienti che hanno avuto l'intervento presto Vignola sono state garantite in tempi corretti e l'80% dei casi a ragione ci chiedeva per la chirurgia di bassa e media complessità, quindi ernie colecisti di operare i pazienti almeno né 75% dei casi entro la classe di priorità quindi vedete che abbiamo raggiunto e superato ampiamente questo obiettivo per la maggior parte delle classi rappresentate,
Questa è la situazione attuale, quindi i pazienti che sono in attesa presso Vignola Juan quanti sono intanto, quindi vedete che sono 1.600 sono numeri molto importanti perché comunque ci trasciniamo.
Purtroppo i piani pandemici in cui la produzione chirurgica non era agli standard pre-pandemici e di questi pazienti, però solamente il 19% ha un tempo, diciamo scaduto sulle casse di priorità, mentre la maggior parte dei casi, quindi intanto un per 100 viene operata in termini previsti. La Regione su queste classi di priorità ci chiede di garantire il 75% dei pazienti entro i tempi, quindi Vignola, come vedete è ben oltre questo standard.
Un altro obiettivo che la Regione ci chiede. operati pazienti scaduta, il 31 12 2021 è di operare gestire i pazienti che sono scaduti al 31 12 2022 Vignola, vedete che ne ha solamente 11, quindi questo obiettivo viene posta in capo alle direzioni entro l'anno, ma entro l'estate Vignola e garantirà il raggiungimento di questo obiettivo e quindi continuerà a supportare gli altri ospedali e che hanno invece molti dei pazienti che da più tempo aspettano di avere un intervento chirurgico.
Abbiamo comunque un po' ridotto la presenza del Policlinico presso questo ospedale, abbiamo ridistribuito attività chirurgica del Policlinico su Pavullo per consentire a Vignola appunto, di rimettersi assolutamente nei tempi con i pazienti che attendevano presso questo distretto.
Come vedete, anche a livello complessivo.
Siamo, abbiamo praticamente raggiunto l'obiettivo regionale, quindi tornare a oltre il 90% della produzione perché, anche se c'è l'87 qui aggiungiamo a questo numero di pazienti che sono del Policlinico, per cui complessivamente la piattaforma chirurgica di Vignola che prevede un lavoro complessivo e non solo del blocco operatorio ma anche del per ricovero e del reparto di di di area omogenea ha ottenuto e e conseguito tutti gli obiettivi e di efficienza richiesti.
Questo è l'esempio di una programmazione chirurgica di questo mese, quindi vedete che le sale operatorie sono pienamente occupate in arancione, sono le attività, sono, diciamo, gli spazi chirurgici che abbiamo assegnato al Policlinico di Modena, che rispetto a prima sono.
Più che dimezzati, quindi l'amore dato opposto diciamo alle specialità e ai pazienti in attesa presso questo ospedale.
Speaker : spk2
No, no, ripartiamo ve l'ho detto che stasera la facciamo a più voci, così manteniamo.
L'attenzione, insomma, cambiando esatto chiusa l'attività chirurgica, passiamo al pronto soccorso, abbiamo parlato di rapporto tra ospedale e territorio e il pronto soccorso e la nostra porta d'accesso e il nostro nodo tra l'ospedale e il territorio gli accessi gli accessi qui vedete l'andamento degli accessi dal 2014 al 2022 rispetto al 2019, dove c'erano 24.697 accesi nel 2022. Ne abbiamo avuti ventun mila e 955 nel 2023 già nei primi tre mesi. Come potete vedere.
Dal dal grafico.
Da questo grafico abbiamo già superato i 5.521.
Speaker : spk1
Pazienti per cui nella proiezione dovremmo arrivare più di 22.000 accessi nel 2023.
In questo grafico, invece, potete vedere il la percentuale di accessi esitati ricovero e, come potete vedere, dal 2019 2021 e 2022, c'è stato un calo. Questo significa che la, la capacità dei professionisti del pronto soccorso di selezionare i i pazienti che sono.
Che devono essere ricoverati, quindi e questo è un indicatore di qualità e di efficienza della del pronto soccorso più è basso più e performante ed efficiente il pronto soccorso e questo spiega perché i ricoveri si sono mantenuti più bassi rispetto anche al 2019. Anche il pronto soccorso, come la medicina, è stato un punto fondamentale durante il periodo Covid e anche il personale del Pronto Soccorso. Tutto.
È stato personale che si è adattato e che ha lavorato appunto con grande impegno e dedizione in maniera sempre dinamica, ma in una condizione voi sapete appunto che c'è il cantiere che è stato il cantiere durante il Covid e quindi si è veramente adattato alle nuove condizioni e mai tirato indietro. Appunto davanti a questa situazione. I dati appunto lo dimostrano nella qualità del del servizio che è stato dato.
E se consideriamo i codici colori di cui abbiamo parlato prima, dal 2019 al 2021 e 22 abbiamo visto una riduzione del della percentuale di codici bianco e verde. Adesso siamo circa il 60%. Anche i primi tre mesi del 2023 confermano questa percentuale di codici minori.
Tornando alla parte dei codici rossi di cui si parlava, no dei codici di maggiore gravità, legati anche ad una modifica dei codici colore che abbiamo avuto nel 2021, e quindi l'introduzione degli azzurri del dell'arancione del rosso, andando a guardare la casistica, le cause sono diverse ci può c'è da una parte anche un aumento no del triage, un iper triage, quindi una maggiore attribuzione del codice maggiore. Ma ci sono anche tra questi pazienti pazienti con patologie tempo dipendenti che continuano a venire appunto in autopresentazione, su cui è importante agire, appunto con delle campagne informative, proprio per ridurre questa l'auto, l'autopresentazione dei pazienti.
Sul pronto soccorso di Vignola. Abbiamo ancora un 70% degli accessi che in in auto presentazione. Dall'altro lato, appunto, si può agire perché è un personale, come si diceva e come si sa da quelli che sono appunto i dati nazionali e locali, non personale che.
E sovraccarico, oltre appunto ad avere.
Insomma questi questi carichi di lavoro eccessivi, per cui bisogna andare a sgravare, a sgravare il pronto soccorso di questi codici in modo da migliorare la qualità del del lavoro dei dei professionisti per quanto riguarda il cantiere, siamo nella fase finale. Abbiamo inaugurato appunto la la camera calda, il triage, la nuova sala d'attesa, tutta la parte appunto dell'area Covid, l'ultima parte che vedete qui rappresentata e l'area barelle attesa appunto barelle, monitoraggio barelle e la previsione di chiusura dei lavori alla fine del mese di maggio.
Per cui ormai direi che siamo in in dirittura d'arrivo.
Per quanto riguarda il day service, il day service oncologico.
Di Vignola afferisce alla unità operativa di area sud, che quindi comprende le 3 sedi e un'unica unità operativa che comprende Vignola Sassuolo Pavullo, durante il periodo Covid, anche se a malincuore, ma appunto per questioni di sicurezza, il day service oncologico è stato spostato su su Sassuolo e i nostri professionisti veramente su insomma in grande sono un grande collaborazione in dedizione si sono spostati con l'aiuto delle associazioni, con l'aiuto anche dell'Amministrazione comunale, siamo, abbiamo attivato un sistema di trasporti a supporto dei pazienti che si dovevano recare a Sassuolo, e.
Dopodiché appunto adesso il day hospital è rientrato presso l'ospedale di Vignola non è ancora nella sua collocazione finale. Perché abbiamo.
Intenzione? Abbiamo in programma appunto una ristrutturazione e un nuovo spazio per il day service oncologico e,
Come vedete ha dei dati anche il numero e l'attività del day service, che chiamiamo onco-ematologica. A breve vi spiegherò perché è aumentato il numero dei pazienti in carico dall'anno 2021 erano 314 pazienti in carico al day hospital di Vignola nel 2022 sono passati a 432, quindi abbiamo avuto un incremento dei pazienti sul sul nostro day hospital,
Il day hospital, e dal punto di vista medico, in questo momento si è stata appunto una riorganizzazione, per cui.
C'è sia l'oncologo che l'ematologo,
E questo ha portato a.
Un anche proprio dati positivi di qualità percepita da parte degli utenti, anche dei professionisti. Abbiamo attivato con l'ematologo un percorso con i medici di medicina generale, per cui attraverso appunto una segnalazione via mail e viene dato l'appuntamento per la visita ematologica anche dal punto di vista infermieristico c'è stato un potenziamento della parte infermieristica, per cui non solo la.
I professionisti si si occupano appunto di supportare il la parte oncologica, ma abbiamo ripreso il percorso con i medici di medicina generale per quanto riguarda il trattamento delle anemie e eri aumentata l'attività del team accessi venosi e questi appunto non vengono posizionati sia per pazienti ricoverati che per pazienti esterni. Continua a una stessa una stretta integrazione con la rete delle cure palliative territoriali e con la medicina generale.
E nello stesso tempo continuo una stretta collaborazione con le associazioni di volontariato, in particolare l'associazione. Io sto con voi che è rientrata.
A supportare appunto i pazienti che effettuano terapie presso il nostro day hospital oncologico. Ora passiamo alla parte della specialistica ambulatoriale. Ridò la parola alla dottoressa Pederzini.
Speaker : spk2
È in questo settore che si diciamo che a livello provinciale stiamo risentendo maggiormente del fenomeno della carenza delle figure mediche. Siamo costantemente impegnati come azienda, sia come come concorsi che anche come bande di specialistica territoriale,
Speaker : spk1
Alla.
Speaker : spk2
Alla ricerca di professionisti, e però questo effettivamente è un settore che.
Diciamo a ampio ancora margini di miglioramento e voglio però essere positiva. Quindi vi faccio vedere che, comunque, guardando le prestazioni prenotate sul sistema CUP rispetto al periodo pre-pandemico e siamo comunque un po' e in miglioramento rispetto a un quasi 20% di prestazioni meno che erano quelle registrate nel 2021, il 2022 si è posizionato a circa meno 9% di prestazioni complessive, parliamo comunque di quasi 650.000 prenotazioni per visite e.
Diagnostica strumentale sull'intera Provincia rispetto al 2021 vedete che il 2022 ha registrato comunque un incremento del 10%.
Che cosa abbiamo anche visto e che comunque le prescrizioni sono aumentate quindi rispetto all'anno scorso i primi tre mesi dell'anno scorso, dove ci troviamo a dover fronteggiare dover rispondere anche a un incremento di prescrizioni da parte degli specialisti e dei medici di medicina generale,
Questo con particolare riferimento a quelle che sono le prestazioni che sono oggetto di rilevamenti rilevazione regionale,
Questo aumento si era già visto anche nel 2022, ma appunto quest'anno è ancora più importante.
In particolare, vedete invece questi gli indici di performance, quindi questi sono dati che sono consultabili.
Tramite il sito internet e.
Rilevano le performance. Quindi in quante volte riusciamo a garantire le prime visite o la prestazione dei nostri strumentale entro i tempi che la Regione che ha 30 giorni per le mie visite, 60 per le prestazioni strumentali, il primo trimestre ci vede con un complessivo 89% che è molto vicina al 90. Vedete però le differenze fra le varie branche, quindi abbiamo delle situazioni in cui praticamente si riesce sempre a dare un appuntamento Indri tempi e altre situazioni, soprattutto, come vi dicevo, legate alle prime visite in cui è la performance è più.
Speaker : spk1
Difficoltosa, quindi in cui il cittadino fa più fatica a trovare entro il mese la visita prescritta.
Come ci siamo mossi, allora intanto stiamo ma abbiamo attivato da quest'anno degli incontri con un che di cure primarie, per confrontarci con i medici di medicina generale e capire da loro quali sono i settori, le principali difficoltà che trovano, abbiamo già svolto gli incontri con i nuclei dei Modena centri a Castelfranco sono previsti a maggio gli incontri con area nord e poi programmeremo anche incontri specifici con le cure primarie del territorio vostro di Sassuolo e di Pavullo,
Intanto abbiamo potenziato uno strumento che è molto gradito ai medici e che vale per tutta la Provincia, caro specialista, un call è un numero verde che il medico di base può contattare, come vedete, cinque giorni a settimana dalle 11 alle 16 in una fascia oraria che consente sia che ambulatorio al mattino che chi ce l'ha il pomeriggio, comunque di poter accedere alla consulenza telefonica e, tramite questo numero il medico di base può contattare tutte le specialità. Tutti gli specialisti che vedete elencati per un consulto, per un confronto, per una lettura di esami e per un parere.
E siamo molto contenti della risposta che ha avuto questo progetto. Gli stessi medici di base sono soddisfatti e e chiaramente.
Puntiamo ogni anno a inserire nuove branche specialistiche, che possono essere quindi contattate dal medico di base.
L'anno scorso abbiamo raggiunto oltre 6.500 chiamate.
E già nei primi quattro mesi di quest'anno siamo a oltre 2000.
Un altro strumento che teniamo sempre aggiornato e che arricchiamo tramite confronto come indice di base, catalogo, urgenze, cioè sempre a livello provinciale, è possibile per i medici di base consultare e avere risposta su diversi percorsi attivabili in urgenza, B cioè quando il paziente ha bisogno di una visita entro 10 giorni a tutti i canali telefonici o comunque anche accessi diretti che sono descritti in questo catalogo e che possono essere utilizzati,
Stiamo anche lavorando, sempre tramite il confronto, gli incontri con la medicina di base sui crediti, criteri di appropriatezza prescrittiva, quindi cerchiamo di confrontarci e di supportare il medico di base nella prescrizione appropriata, quindi per diverse specialità, quelle che vedete elencate quali sono i quadri clinici per i quali è corretto prescrivere nei diversi modi di urgenza quindi urgenza 10 giorni oppure piuttosto un'operazione programmata.
E anche questo è molto utile perché consente al medico di base di poter avere informazioni veloci e sempre aggiornate.
Questo tuo.
Questo è il quadro del 2022, quindi dov'è che hanno trovato risposta i cittadini videolesi, quindi i residenti in questo distretto rispetto alle prestazioni che avevamo visto prima, quindi complessivamente la metà dei cittadini di Vignola ha trovato risposta Vignola per le sue esigenze di specialistica ambulatoriale e quindi visite e strumentali.
23% si è sposata Modena 12% a Sassuolo,
Mentre in maniera residuale 5%, Castelfranco Pavullo, 2% Carpi 2% a Mirandola.
È finito.
Un'altra,
Diciamo un'altra, un altro aspetto che volevo segnalare è che non so se lo è sempre visto dopo nelle diapositive e che, come strumenti anche stiamo.
Approfondendo e fra poco saremo pronti ad attivare la televisita in alcune aree e di specialistica ambulatoriale, dottoressa Casoni, coordina e un gruppo di lavoro e aziendale che poi si estende anche in realtà alle altre aziende provinciali perché molto importanti.
Questi strumenti nuovi di comunicazione fra medico e paziente, che ci aiuteranno e a facilitare la il contatto, il confronto e anche, appunto, la visita senza che sia necessario per il paziente recarsi fisicamente negli ambulatori. Quindi, stiamo lavorando anche su modalità innovative di presa in carico dei pazienti che possono aiutare gli specialisti nel percorso di cura.
Speaker : spk2
Sera.
Allora chiamiamo un attimino, il focus andiamo sul territorio, io parlerò dell'infermieristica, di comunità e della centrale.
Speaker : spk1
Operativa territoriale, che sono due modelli organizzativi sempre riproposti su dal PNRR, successivamente definiti dal DM 77 e che è ancora sono in divenire sul nostro territorio e a livello embrionale, ma che andare a fine di quest'anno verranno introdotti studio su tutti i territori,
In particolare l'infermieristica di comunità.
Prevede la presenza di punti di infermieristica di comunità nei vari territori e, a partire dagli anni 77, che da lì della definizione dell'infermiere di comunità siamo partiti per poi.
Progettare appunto vari punti sui vari territori. Allora l'infermiere di comunità chi è è un infermiere che, a differenza dell'infermiere che stiamo vicino al microfono scusi.
A differenza dell'infermiere che siamo abituati a conoscere, cioè un infermiere che eroga prestazioni e un infermiere che prenderà in carico a 360 gradi la persona assistita e che.
A una parola d'ordine che la proattività, ovvero la presa in carico totale della persona, partendo da quella che è la prevenzione, quindi la persona che noi andiamo ad assistere la persona, anche la per partire dalla persona sana a tutte e i livelli della sua età, quindi dal bambino all'adulto all'anziano dal sano a colui che invece è un portatore di patologia cronica fino poi all'accompagnamento alla morte e l'infermiere di comunità.
È l'infermieristica di comunità viene così definita, ma l'infermiere non lavora mai da solo, in realtà lavora in un'équipe multiprofessionale,
Il DM 77 definisce anche quello che è lo standard proprio della dell'infermiere di comunità e ne definisce come uno ogni 3.000 abitanti.
Tale standard, però, non è ad intendersi come 3 per, per esempio, Vignola. Stiamo più di 90.000 abitanti, quindi uno si fa il calcolo, siamo circa 30 infermieri, in realtà non sono 30 nuovi infermieri, ma sono, si calcola all'interno di questi infermieri, anche tutti coloro che sono impiegati nei diversi setting assistenziali e che, nei quali si articola il territorio e non solo infermieri, ma altre figure, quindi anche le ostetriche, anche i fisioterapisti, le figure di riabilitazione,
Che fanno parte di quella che l'équipe territoriali fanno parte anche delle punto di infermieristica di comunità.
Qual è quali sono.
Io questa la terrei per dopo, quindi chi è l'infermiere, l'infermiere di comunità è colui che in ambito familiare e della comunità è responsabile della assistenza e che, in base a quelle che sono delle conoscenze e delle competenze a sue specifiche, se nell'ambito delle cure primarie che della sanità pubblica prende in carico la persona e come abbiamo detto insieme alle altre figure professionali, qual è la differenza è che l'infermiere di comunità non è entra all'interno di quella che è la famiglia, per andare a scovare quelli che si possono essere anche dei bisogni che non sono esplicitati, cioè non è il l'utente il paziente, che si rivolge.
All'infermiere con delle perché deve fare una puntura o perché deve fare una medicazione, ma è l'infermiere che, entrando nell'ambito familiare, venendo a contatto con quella che è la realtà della dell'ambito familiare e della collettività, riesce ad intercettare quelli che sono i bisogni delle infermiere, quindi, ad andare poi a portare questi bisogni.
Come a cercare delle soluzioni a questi bisogni. Quindi, valuta lo stato di salute della persona nelle sue diverse fasi della vita, del contesto familiare e con noi che quelli che sono quelli della comunità di riferimento e va a lavorare su questi bisogni promuovendo e partecipando alla promozione e alla prevenzione della salute rivolta alla collettività,
Come lo fa, promuovendo quelli che sono degli interventi informativi ed educativi che possono essere rivolti sia i singoli, ma anche alla famiglia, ma anche a dei gruppi.
Delle interventi che devono andare a modificare, magari quelli che sono gli stili di vita dannosi, come lo fa lo fa anche avvalendosi di quelle che sono le risorse all'interno del territorio, ad esempio il terzo settore, il volontariato, quindi, facendo.
Nella rete anche non so le associazioni sportive. I circoli quindi, mettendo a disposizione tutte quelle che sono le risorse anche informali della comunità, per andare incontro a quelli che sono i bisogni del cittadino e pianificando quelli che sono degli interventi assistenziali personalizzati alla persona e alla famiglia e poi è l'infermiere che si metterà in contatto con quelli che sono gli altri professionisti della rete per completare l'offerta al cittadino quindi.
In concreto, che cosa, dove dove lavora il lavoro sia al domicilio che in ambulatorio e su tutta la rete territoriale quindi permane la domiciliarità per quei pazienti che non sono autosufficienti, che magari sono allettati o hanno un'alta complessità assistenziale. e presso i quali, presso.
Per i quali l'infermiere si reca presso la propria abitazione, ma rimane poi invece l'ambulatorio per i pazienti di ambulanti a bassa complessità che un ambulatorio che diventerà anche il punto dove.
Si svolgerà una.
Un'attività di presa in carico. Poi dopo vi dico meglio come e l'attivazione di tutta la rete dei servizi sociali e sanitari un punto focale, appunto, che la presa in carico non è una presa in carico solo sanitaria, ma nel complesso della persona, quindi ci sarà un'altra integrazione sia con il sociale. Abbiamo dunque, come abbiamo detto prima, a quel terzo settore. I livelli di intervento, quindi non sono più solo quelli individuale, ma sono familiare e della comunità, e gli attori che vengono che partecipano alla presa in carico sono molteplici.
Per esempio, qui abbiamo fatto un esempio come il fulcro. Rimane comunque sempre il medico di medicina generale che, essendo responsabile terapeutico, è quello che è l'interfaccia principale per gli infermieri. L'infermiere non può lavorare da solo, ma la presa in carico deve avvenire insieme. Innanzitutto, al medico che conosce il paziente conosce la sua realtà familiare, le sue relazioni, e quindi.
La deve lavorare in sinergia e coinvolgendo tutti quelli che sono gli altri attori, appunto, della rete.
Sulla ASL di Modena si è data delle priorità, ovvero adesso iniziamo adesso di introdurre l'infermiere di comunità al punto di infermieristica di comunità.
Nei vari comuni e su cosa lavoreremo i NAS. Bisogna iniziare da qualcosa anche per noi, un'esperienza nuova e si sia data delle priorità di intervento. La priorità è quella di cui parlava prima anche la dottoressa Casoni. Sono quei pazienti ad alto rischio e magari che utilizzano in modo inappropriato il pronto soccorso o che risultano aver avuto varie ricoveri.
In area medica e che potrebbero trovare una risposta a livello di sui 7 in territoriali. Quindi a livello territoriale potrebbero trovare una risposta che.
In questo momento non stavano trovando e che quindi?
Derivano in automatico, si rivolgevano a quelli che erano i servizi e come il pronto soccorso, ma che, con la presa in carico precoce e questi bisogni potrebbero essere intercettato, devono essere intercettati e far sì che.
Poi.
Gli utenti vengono indirizzati ad altri punti della rete e che possono dare una risposta più appropriata al loro bisogno, perché quando i ricoveri cominciano a essere.
Di insomma.
Molteplici o anche quando gli accessi in pronto soccorso sono molteplici, magari per lo stesso bisogno si vede, bisogna andare ad indagare il perché e insieme al medico di medicina generale.
Verranno analizzati. Si partirà da questo poi l'infermieristica di comunità e anche altro verranno analizzati i vari casi e per prendere appunto una presa in carico precoce ed evitare.
Questi accessi inappropriati. Più precisamente, cosa succederà sul territorio vignolese? L'unico punto attualmente.
In cui abbiamo istituito l'infermieristica di comunità e Guiglia.
Quindi a partire dal mese scorso e in realtà entro l'estate, e vogliamo partire su Zocca Montesi dove tutto pronto Vignola Castelnuovo Castelvetro qui non ne prende Spilamberto perché noi, anche se non è stato formalmente inaugurata in realtà su Spilamberto già è presente l'infermieristica di comunità presso la casa della Salute di Spilamberto.
Guiglia è l'unica che in questo momento è partito e prevede l'apertura del punto di infermieristica.
Un'ora al giorno più un pomeriggio e prevede già la presa in carico con l'introduzione del.
Del PDTA del diabete, che prima era presente sulla Spilamberto, e sono stati implementati gli incontri con gli assistenti sociali per la presa in carico.
Di quegli utenti che anche sono conosciuti magari a un servizio non all'altro, ma che hanno bisogni comunque che si vanno ad intersecare, e quindi siamo partiti da questo.
L'obiettivo qual è quello di far conoscere.
Città al cittadino, quelli che sono i vari servizi ed orientarlo quindi?
Un orientamento del cittadino, quelli che sono i vari servizi della rete, oltre che ad una presa in carico precoce,
Ok centrale, operativa.
Sempre nel DM 77, che ormai.
Nostro incombono, e il modello organizzativo della centrale operativa che anche questa centrale operativa, che è sempre un altro modello organizzativo che ha la funzione di coordinamento della presa in carico della persona, quindi non di presa in carico ma di coordinamento della presa in carico e di fare da raccordo tra quelli che sono i servizi dei diversi setting assistenziali, quindi quello territoriale, quello sanitario e socio sanitario con le attività ospedaliere, oltre che su un dialogo, anche con quella che è la rete dell'emergenza urgenza.
Ad esempio, il DM 77 ci dà quella che sono dei parametri, anche per l'accorto, ovvero che deve essere presente una centrale operativa che.
COT, per non in quei quote, ogni 100.000 abitanti o comunque a valenza distrettuale. Quindi, per quanto riguarda il territorio di Vignola, è prevista l'istituzione di una Corte.
Il coordinamento e un coordinamento da parte di un responsabile infermieristico e sia la responsabilità del funzionamento che il coordinamento del personale che all'interno opererà all'interno della Corte,
Anche all'interno della centrale operativa. Non sono previste solo figure infermieristiche, ma possono essere previste anche fisioterapisti o si personale amministrativo e gli assistenti sociali ognuno appunto per il proprio ambito, il DM 77, da come stanno all'apertura sette giorni su sette h 12,
Noi su Vignola non apriremo, non avremo un'apertura così ampia fin da subito, anche le perché le scelte anche a livello aziendale sono state un attimo diverse.
Va be'poi. Logicamente, per far funzionare una struttura di questo tipo, è necessaria un'adeguata dotazione delle infrastrutture tecnologiche informatiche.
Il modello provi che si adatta la provincia di Modena e quello modello. Hub e spoke, con una centrale operativa ab presso il distretto di Modena e le spoke presso gli altri distretti, tra cui quella di Vignola,
La centrale hub ha delle funzioni diverse, quindi più.
Rispetto a quella di quelle territoriali, quelle distrettuali e ospiterà la centrale di telemedicina. Avrà anche la utilizzo dei posti letto dei loschi e sarà l'interfaccia con l'azienda ospedaliera universitaria, quindi sia col Policlinico che con Baggiovara,
Cosa significa significa che anche per il 2, I pazienti e resi residenti negli altri distretti e mi ha sempre Vignola saranno come faranno comunque una volta che si parla di dimissione anche dall'azienda ospedaliera, faranno riferimento alla centrale operativa di Modena, poi sarà la centrale operativa di Modena ad interfacciarsi con le varie centrali operative. distrettuali,
Che cos'è che usano, né allora la centrale operativa è una struttura che non ha una valenza dipartimentale, ma è sopra dipartimentale, da Felice al Distretto.
È.
Riceve tutte quelle e decodifica quelle che sono le segnalazioni da parte di chi, allora, chi può attivare l'accordo lo può attivare il medico di medicina generale, il pediatra di libera scelta, gli assistenti sociali, ma anche l'ospedale in tutte le sue vesti il pronto soccorso,
L'infermiere di comunità, ma anche gli specialisti. E un'altra, quando sarà istituito anche da quello che è il numero delle per le cure non urgenti. 116 117 in questo mondo e ma.
Che noi per noi è importante anche definire. Che cosa non è, quindi, non è un centralino telefonico dove richiedere informazioni e non è un orientamento cittadini. Quindi la centrale operativa è rivolta,
È a disposizione solo degli operatori, sia in entrata che in uscita.
Per darne una definizione. Insomma, più.
Pratica possiamo dire che.
Gli operatori della centrale operativa sono degli infermieri o degli altri figure professionali che ricevono una telefonata che può essere dal medico di medicina generale o dall'ospedale per se la segnalazione di quelli che sono dei casi e? che devono essere presi in carico e, ad esempio, di missioni difficili. Quello che prima era veniva fatto dal famoso Poás adesso Musin contatterà più può stimarsi, contatterà la centrale operativa territoriale, sarà poi la centrale operativa territoriale che, in base a quelli che sono i bisogni del paziente,
Metterà in contatto i professionisti con gli altri operatori e professionisti della rete.
Un esempio, in questo momento un paziente che si trova ad essere dimesso deve lui stesso o il caregiver contattare la protesica, magari il medico di medicina generale.
Poi magari viene rimpallato, perché deve andare a fare delle medicazioni in un ambulatorio e poi si deve rivolgere di nuovo il medico per essere preso in carico dal stadi. Dopo queste.
Interfacce, dovranno ricadere tutto e su un'unica che è l'accordo, cioè l'acqua, dovrà assicurarsi che il paziente in dimissione abbia.
Il presidio a casa.
Chi può attivare stadi può attivare lui stesso. L'infermiere di comunità sul territorio per la presa in carico una volta che viene dimesso, quindi non è una presa in carico, ma è una facilitazione e una del processo, per esempio, di dimissioni. Per questo la dottoressa Casoni prima parlava del fatto che a tre, con l'istituzione della Corte dell'infermiere di comunità, dovrebbe velocizzarsi la dimissione in che modo in questo modo, facilitando all'operatore all'infermiere di percorso al medico che ci chiama dal reparto, facilitare la presa in carico e far sì che più velocemente il territorio riesca a rispondere ai bisogni e dell'utente che è stato del cittadino del paziente che è stato segnalato.
Quindi verifica. L'avvio del percorso personalizzato, eventualmente tiene il monitoraggio di come sta proseguendo e coordina la presa in carico.
Sugli sempre. Se noi parliamo di Vignola sul territorio di Vignola, cosa cosa abbiamo fatto, cosa stiamo facendo e cosa faremo allora,
Visto che comunque è venuto indicazione di istituire le cozze e, insieme alla dottoressa Casoni,
Insieme alla dottoressa Marcella Nicolini, che la responsabile delle case, della salute di tutto il territorio di Lignola,
Speriamo per prima cosa individuato chi poteva essere il coordinatore, perché poi era quella persona che deve essere coinvolta in tutto il processo, anche di organizzazione che per noi sarà la dottoressa Samantha Gandolfi. È stata fatta un'analisi di quella che era la dotazione organica, individuato il personale che avrebbe costituito poi il personale della Corte e.
Perché personale che deve essere istruito deve essere a conoscenza di tutti quelli che sono interfacce, ospedaliere e territoriali e quelli che sono i servizi a cui poi da mettere a disposizione.
Sono stati individuati degli spazi strutturali, dove ricavare la Corte che nel nostro caso nel distretto e che ha previsto un trasloco che si svolgerà domani e.
E che quindi è stato anche molto impegnate e adesso non è ancora finito, ma lì c'è anche la parte più impegnativa che era quella di programmazione è stata fatta, poi c'è la parte poi operativa, appunto che avverrà tra domani e lunedì.
Dopodiché.
Son stati fatti degli incontri, sia con i professionisti della quota a partire da gennaio e con tutti quelli che sono i professionisti delle servizi interfacce, perché comunque bisognava spiegargli di cosa si trattasse, come poi gli operatori della Corte perché li chiamano come mantenere i rapporti, quali sono protocolli in essere? Quindi è stato fatto da parte di Marsala e Samantha un lavoro veramente grandissimo perché hanno incontrato tutti i responsabili.
Delle unità operative, dei servizi del territorio e dell'ospedale che si interfaccia saranno con la Corte, quindi tutti quelli dell'ospedale, gli stadi, gli specialisti, il consultorio, la neuropsichiatria, la pediatrico, tutti co con un'impresa alla rete amministrativa con cui al logicamente dobbiamo collaborare e a partire dal 1 febbraio, oggi si è tenuto con il centro di disturbi cognitivi l'ultimo incontro.
Quindi ha fatte tutte le analisi fatto il trasloco, dobbiamo, dovremmo partire.
Qui, avevo scritto entro giugno perché volevo essere insomma stare nel sicuro in probabilmente partiremo dal 1 giugno con la centrale operativa, con l'attiva attivata.
A tutti gli effetti, con un numero unico a cui.
Speaker : spk2
Poi potranno punto chiamare gli operatori.
Speaker : spk3
Vediamo se questa strategia.
Siccome aperto chiudo con l'ultimo messaggio dove abbiamo parlato, di di muri di cantieri, ma.
Alla fine, cioè l'azienda è composta da da operatori, da persone e l'organizzazione e la fanno loro, noi possiamo pensare i muri e i macchinari ma di fatto.
Sono persone su di loro.
Si basa tutto tutto il lavoro di tutti i risultati che avete visto i dati che avete visto sul sul lavoro delle persone grazie,
Speaker : spk1
Grazie, dottoressa, allora o un obbligo devo fare l'appello del componente della Commissione d'indagine sacchi.
Fabio lo Kodra,
Tacconi, Giacomo Gabriella oca,
Giulia Cremonini Enzo Cavani,
Luca è assente, Simone Pelloni.
Rinvio ai Roberta Amidei,
Tu ATO sostituisce Luca va bene, adesso do la parola ai cittadini e naturalmente vi chiedo di essere brevi e di fare delle domande.
Sostanziati, grazie,
Sì, è anche ripresa in streaming, questa nostra Commissione, grazie, prego.
Speaker : spk4
Buonasera a tutti molti mi conoscono, sono Palmieri, sono un medico,
Sono stato responsabile del pronto soccorso qui di Vignola, ho lavorato qui 33 anni.
E domanda per il direttore generale, che fine farà i pronto soccorso io l'ho costruito da quando tornavano ortopedici oculisti e tutto quanto ha un organico suo di infermieri di professionisti avevano una squadra eccezionale, alcuni sono qua ed erano veramente bravi,
Non dal momento della partenza non siamo mai scesi al di sotto delle 20.000 dei 20.000 accessi.
Che è quello che riguarda il nostro territorio.
Si sente parlare in questi periodi.
Dell'utilizzo della guardia medica in PS va benissimo, concordo, però questo vuol fatti in aggiunta al pronto soccorso, non in sostituzione del pronto soccorso, è una cosa fondamentale.
Ora.
La gente lo può fare, non solo.
Noi abbiamo una serie di associazioni di volontariato che possono aiutare, che possono collaborare.
A questa riduzione dei codici bianchi e codici verdi con una pressione sul PS.
Se il direttore generale dottoressa, se mi può dare una risposta cosa come finiremo col sarà il PSE, credo che questa sia la problematica più importante che abbiamo grazie e buonasera.
Speaker : spk1
Prego, se qualcuno vuole intervenire,
Ha la parola.
Speaker : spk2
Buonasera sono Giulia, Bazzani, sono una cittadina di Vignola e faccio una considerazione da utente, da paziente, diciamo così.
Sentendo prima raccontare i numeri e della delle performance.
Riferite alla sezione ambulatoriale,
Prestazioni insomma sanitaria in genere.
E mi veniva da fare la seguente considerazione.
Io normalmente, quando prenota una visita proprio innanzitutto a farlo tramite il computer.
Perché c'è un canale dedicato che ti permetterebbe, volendo di fare, le prenotazioni?
Sulla provincia di Modena non si riesce a prenotare tramite internet,
Perché non c'è la disponibilità,
Allora uno prova telefonare al numero verde, al servizio di prenotazione.
Quando chiama il servizio di prenotazione, almeno a me è capitato.
Speaker : spk1
Nove volte su 10 di non avere nessuna disponibilità.
E che mi venga detto di richiamare dopo 10 giorni, 20 giorni il mese dopo, per poter vedere di trovare la disponibilità.
Allora, quando io vedo.
Il prospetto che avete illustrato delle performance con i tempi di attesa di un mese, non li credo reali, perché quelli sono i tempi d'attesa rispetto alla prenotazione che concedete,
Ma io ho chiamato due mesi prima.
Quindi, quel prospetto che voi avete illustrato non corrisponde al reale.
È semplicemente un modo di dire che sono rientrata nei tempi tecnici che son stati previsti, ma solo per il fatto che a me non date l'appuntamento quando chiamo.
Quindi questa è una considerazione che faccio è che secondo me.
Io avrei gradito vedere i dati reali, non i dati che nascono,
Da un'imposizione da un qualcosa che per me è.
Fuori luogo, perché chiamare dover richiamare 10 volte, dopo un mese dopo due mesi per poter avere l'appuntamento, perché non ci sono le disponibilità, a me sembra una cosa inverosimile, ma ne capisco la logica.
Che è una logica, però, che vuole dare del fumo negli occhi quando, come in questo caso, si presentano dei dati. l'altra cosa che chiedevo che sempre da cittadina di Vignola, perché ho molto cuore la struttura ospedaliera del nostro Paese,
Mi sarebbe piaciuto sapere quanti medici e quanti infermieri, ad esempio, erano incarica l'ospedale di Vignola 10 anni fa e quanti ce ne sono adesso,
Giusto per avere un confronto, per riuscire a capire se l'ospedale di Vignole vivo o se sta morendo.
Grazie.
Speaker : spk2
Grazie.
Anche i Consiglieri sono invitati a intervenire se vogliono.
Ho Paltrinieri.
Inoltre, sono Andrea Paltrinieri sono un cittadino anch'io di Vignola.
Innanzitutto volevo esprimere un apprezzamento per la fluidità della presentazione della dottoressa Casoni della dottoressa Pederzini, e lo faccio loro diciamo l'apprestamento perché sono quelle che più di altri si sono caricate del compito di raccontare una realtà complessa come quella di un distretto di un ospedale.
Detto questo, ho qualche osservazione e una esortazione finale, diciamo così, la prima osservazione, scusate, la cosa è molto banale, ma la maggior parte delle slide che avete presentato per noi che siamo seduti qua erano illeggibili.
Dispiace, poi capisco, ecco, però sono certo che quando fate una presentazione come questa in Conferenza territoriale, sociale e sanitaria, si trova anche il modo di far leggere i dati e se magari la presentazione appunto lo schermo è troppo distante si distribuisce del materiale,
Diciamo, potete recuperare mettendolo a disposizione dell'Amministrazione, pubblicandolo sul sito e cose di questo tipo, però già questo piccolissimo episodio non è che lo voglia caricare di significati più del dovuto, ecco però evidenzia che c'è un problema di di percezione, di capacità di mettersi dal punto di vista dell'altro. che vuol dire poi l'utente i 700.000 cittadini di questa Provincia.
Seconda considerazione, alcuni dati sono molto interessanti e appunto, tutto sommato, dimostrano insomma che questo ospedale, questo distretto, i suoi servizi sanitari evolvono e quindi, insomma, questo è un messaggio rassicurante per il territorio, perché periodicamente, in modo più o meno strumentale, il rischio della chiusura di e della perdita dei qualche pezzo, insomma, fa parte della storia, probabilmente di tutti i distretti di provincia di periferia in un'azienda sanitaria. Pure, insomma,
Tra quelle a livello nazionale che sono hanno esibiscono le performance.
Migliori però, insomma qualche dato.
Prendiamo appunto la percentuale dei pazienti che ottengono prestazioni fuori distretto, quindi il 51%.
Dei video di del distretto di Vignola fruisce della prestazione all'interno del distretto, il 49% va fuori.
Ora,
Come facciamo a dire che questo è un buon, in insomma una buona performance.
Piuttosto che.
Speaker : spk1
No,
Lo faremo un confronto di tipo temporale oppure facciamo un confronto tra distretto, ecco io, cioè ricordo, qualche anno fa.
La migrazione fuori distretto era più alta nei distretto di Pavullo e nel distretto di Vignola, e ancora oggi la situazione sia questa. Ecco quindi, se io fossi un amministratore locale, proverei a negoziare, a chiedere che venga aumentata il pacchetto. La dotazione di servizi, insomma la quantità di ore per.
Prestatore d'opera e che sia il medico che siano altre figure, eccetera, eccetera. Perché qui abbiamo storicamente un problema di.
Appunto, come raccontava anche Giulia prima. Insomma, se io voglio rispettare rispettati i tempi, quindi i 30 giorni debbo andare probabilmente a Modena e per fortuna che non è troppo distante, ma in qualche caso devo andare a Mirandola, devo andare a Carpi, devo andare insomma, anche per fornire prestazioni.
Quindi questo è.
Un elemento di criticità.
Che meriterebbe adesso è chiaro che una presentazione generale.
Consente in parte di annegare i problemi che pure ci sono e che sono percepiti, e, dall'altro lato, insomma, di evidenziare in realtà una una situazione ricca, complessa, articolata dove ci sono anche innovazioni significative. Insomma, però, insomma, abbiamo bisogno di focalizzare meglio l'attenzione su quelli che sono i punti critici. Ecco, quindi la vostra presentazione è stata indubbiamente insomma efficace dal punto di vista generale, ma un po' probabilmente, insomma, ha anche per una questione di tempi.
Poco enfatizzato, quelli che sono alcuni problemi critici, e che io penso. Insomma, gli amministratori di questo territorio dovrebbero provare a sollecitare per migliorare la performance.
Vorremmo anche accorgersene va bene.
Sì, no, ma io.
Qualche qualche difficoltà potrei averla, ecco l'altra cosa, il il CUP, adesso, un mese e mezzo fa mi hanno mi ha raccontato mia moglie che le hanno detto che serviva una prenotazione per accedere al CUP, andare a fare una prenotazione adesso sono passato davanti proprio prima di venire a questa riunione per capire se c'era c'è scritto che il coupé chiuso ecco io non so se co chiuso, certamente insomma, non c'è accesso, stando a quello che è affisso in bacheca. Ecco, quindi io penso che anche le modalità, in un qualche modo di accesso a servizi di di là di largo utilizzo, insomma debbono essere posti valutati con grande attenzione. Con somma cerchiamo davvero la vita è complicata per tutto, in primo luogo per gli operatori sanitari che vengono da una pandemia. Tutto quello che volete, però, insomma, cerchiamo davvero di rendere semplice ed evitare complicazioni e quindi di chiedere appuntamenti. Quando si riesca, si riesce a gestire il flusso anche senza questo e di facilitare e di consentire, anche per chi, per un qualsiasi motivo, non è nelle condizioni di usare le tecnologie, eccetera, eccetera. Insomma, anche di accedere direttamente al servizio e parlare con un operatore ultimissima cosa e questa è l'esortazione, cioè c'è un tema di fondo che la difficoltà per il cittadino di avere a disposizione dati come quelli che sono stati presentati questa sera e come in generale, quelli che raccontano la performance di un'organizzazione complessa come un'azienda sanitaria, dico perché non si prova a fare davvero una azione insomma straordinaria per raccontare quella che è la performance a livello di azienda a livello di distretto dell'azienda sanitaria,
Di modo che insomma, chiunque sia alla ricerca e voglia capire qual è la situazione non abbia bisogno di sollecitare un'interrogazione del consigliere provinciale di turno, ma trovi i dati disponibili sul sito dell'azienda sanitaria e magari sul sito degli enti locali. Insomma,
Anche qua. Insomma, io penso.
Servirebbe davvero una innovazione nella modalità con cui si fa trasparenza, ma non la trasparenza del decreto legislativo. 33, che interessa pochissime persone, ma si fa trasparenza sulla performance vera dei servizi, quella che cambia la qualità della vita dei cittadini di un territorio. Ora, da questo punto di vista, io mi aspetterei.
I vertici. La direzione dell'azienda più ricettiva di.
Speaker : spk2
Questo rispetto a questo tipo di sollecitazioni e di richieste e mi aspetterei anche le amministrazioni amministrazioni comunali di qualsiasi segno esse siano.
Speaker : spk1
Più.
Speaker : spk2
Incisive nel richiedere un maggiore livello di trasparenza, per cui appunto non si debba sempre a organizzare, cosa che poi si riesce a fare una volta all'anno una Commissione aperta aperta ai cittadini come questa ma si abbiano a disposizione i dati di modo che insomma uno possa se vuole e non è detto che i cittadini,
Pare la performance delle aziende che sono tenute ad erogare loro dei servizi, grazie,
Se c'è qualcuno che vuole intervenire.
Speaker : spk1
No su Giordano di Vignola cittadino di Vignola niente, io mi guardo un po' attorno.
Per l'ultima cosa che diceva prima Paltrinieri e discorso di cittadini, io devo dire che qua i cittadini son tanti cittadini, però io sono molti operatori all'interno dell'ospedale, tanto per cominciare e purtroppo devo dire purtroppo non c'è la sala piena di cittadini questo è il tema, comunque avete fatto bene a venire, perché così ci ascoltate. Noi diciamo poche che ci siamo come cittadini, la cosa che volevo dire, intanto io devo ringraziare Paltrinieri, dottor Paltrinieri, perché è quello che conosco meglio di tutti qua perché ha vissuto Palmieri, scusi, eh Paltrinieri e era il mio amico, potrei dire che un'altra cosa diversa.
Palmieri, perché lo conosco, diciamo da da, per vari motivi siamo passati tutti da da da P.A.N Palmieri. Devo dire che per vari motivi, perché.
No, ma credo che la nave era era il pronto soccorso, diciamo ai miei tempi, devo dire no, ma io ho fatto anche delle cose per il pronto soccorso, allora raccolse 2002 mila firme in Coop perché c'era la voce come tuttora, come sempre qua la, il pronto soccorso è sempre prima erano, diciamo, i famosi i nascituri, no, non definita la nuova, la la la, la.
Sì, bravo e insomma, in qualche modo quello invece dalla così, invece è il pronto soccorso, visto che poi, in qualche modo era il primo momento che noi avevamo bisogno, io avevo paura, io, come cittadino e per tanti altri che venisse chiuso raccoglie queste 2000 firme feci bene, lo rifarei ancora perché credo che se stenosi qua ci sono due ma io non ho questa povera qua perché, devo dire che il pronto soccorso, una data, ha dato un contributo importante al territorio, perché era il primo nel territorio di Vignola 80.000 persone che passavano di qua prima, poi, dopo casomai, si andava a Modena.
Diciamo su un vivevano, ecco però arrivare primo, migliore è importante. la cosa che volevo dire, che io sono uno, che così parlando volevo intervenire dicendo poche cose.
E come devo dire.
Io sono arrivato da da da dalla montagna,
Sono veri chiese, no di verifica, un montanaro e il 1 marzo erano i primi marocchini che avevano opinioni in poche parole perché avevamo nel senso che avevamo le case più vecchie, più più magnate più.
Ti nel senso che mi sento Vignolese perché ho vissuto da allora oggi quasi più di sessant'anni Vignola.
E allora penso che di io ne ho passate tante qua nel territorio, diciamo avuto una famiglia in qualche modo siamo passati tutto dell'ospedale, pochi purtroppo li ho portati a casa gentes anche giovane, però sempre ma devo dire dimostrato verso.
L'ospedale di Vignola una certa.
Attenzione perché son stati bravi, anche se purtroppo i vari motivi non sempre si riesce a fare anche gente, se un giovane voglio dire io ho sempre ringraziato il Comune di Vignola e il il il, l'ospedale perché devo dire ha avuto una sensibilità importante verso la mia famiglia ma anche verso i la popolazione, ecco, è per questo che noi ci teniamo tanto. Ecco, ah ah, che rimangono un ospedale territoriale importante Vignola.
Visto che poi, visto che sono anche un po' non un politico, ma sono uno che faccio politica diciamo dalla vita, quando il territorio è interessante, quello che sta che sta succedendo e che mi sembra che arrivi.
Con unità sanitaria locale con il Comune di Vignola e i territori diciamo di Vignola arriveremo con avere un un pezzo di di di lo chiamano Ospedale di.
Speaker : spk2
Di di comunità diciamo.
Prima aveva un altro nome oggi ne ha un altro che fosse più e più, devo dire, più più chiaro.
E abbiamo fatto bene, mi sembra che venga avanti al più presto e questo qua è importante, perché avremmo sicuramente un servizio in più nel territorio, io devo dire che.
Nel nostro territorio abbiamo abbiamo un servizio, si può criticare finché si vuole indubbiamente facciamo presto, però io dico la verità avrò la fortuna, ha avuto la fortuna anche di avere dei bisogni verso i miei familiari, io devo dire che un servizio di qualità.
Sul sociale,
Almeno non mi è dispiaciuto, voglio dire ecco e non mi dispiace neanche perché vi cioè dei servizi ci sarà anche gente che aspetta dei mesi per andare a fare del delle delle io poco tempo fa eco pare raccordarmi, sono andato via Vignola, il dottore mi ha detto vai a fare questa cosa qua io in un giorno ASI in due ore ho avuto un esito di una oltre una gran fortuna. Forse sì, voglio dire però sussidi allora, quando succedono queste cose qua io le racconto.
Voglio dire poi.
Non sempre è così, indubbiamente che abbiamo dei gente che è mesi, che aspetta di fare delle visite, però abbiamo anche dei colpi di fortuna delle volte mia moglie fino a mezzanotte, l'1 delle volte va alla ricerca delle visite e ci riesce anche.
Se c'è bisogno che la fa seguire non lo so non sono mai andato Mirandola voglio dire mai, neanche Carpi le ho fatte nel territorio attorno perché voglio dire certo che per una persona anziana, indubbiamente fa fatica a trovare, diciamo che abbiamo anche dei servizi di di gente che fa volontariato, però non tutti possono darci, ecco io lamentarmi varate, dico la verità, io andrei molto piano vedere io la mia età, l'ho già fatta, ma non credo che vi andar piano perché noi abbiamo un servizio di qualità nel territorio e io continuo sempre il discorso di Palmieri sul discorso del.
Del pronto soccorso, si parte da lì, si arrivi bene lì in tempo, forse arrivi a casa, se no non ci arrivi chiuso.
Speaker : spk3
Grazie.
Speaker : spk1
E mi chiamarono chi sono di Vignola. Mi riaggancio solamente la signora Balzani, che prima parlava appunto del della lungaggine degli appuntamenti delle prenotazioni e purtroppo lo confermo anch'io, perché.
Purtroppo anch'io ho bisogno di parecchie visite. Sono due mesi che giro con una richiesta medica e addirittura a parte che devo andare,
Perché è per un controllo di un intervento devo andare per forza in quel determinato posto, però mi viene sempre detto che in tutta la Provincia, quindi, non è una questione di Vignola in tutta la provincia non c'è. Sono due mesi, quindi adesso non lo so, telefonerò.
In reparto, poi mi farò dare altre indicazioni, se me riescono a darmele e qui quindi do ragione si veramente si fa molto fatica, soprattutto quando si parla di queste cose, per le cose programmate non ho mai avuto problemi. Penso di essere rientrata nei nei tempi. Per quanto riguarda invece.
Il signor Patten, Paltrinieri parlava di CUP, io adesso non vorrei dire.
Una cavolata, ma mi risulta che il Cupa Vignola sia aperto, sia sempre stato aperto solo la mattina mai al pomeriggio, a prescindere dal periodo Covid, periodo Covid si si si entrava solo telefonando, prendendo appuntamento però il, gli uffici del CUP di fronte all'ospedale.
A me risulta che sono aperti alla mattina oppure un pomeriggio, due alla settimana.
Speaker : spk3
Non si voleva dire Paltrinieri che è passato di là per controllare.
Speaker : spk1
Al Pommery se prima definirlo.
Speaker : spk3
Per andare a fare una prenotazione è andato a vedere, sì sì, e ha notato che c'è scritto.
Speaker : spk1
Che è aperto solo la mattina.
Speaker : spk3
C'è un cartello,
Speaker : spk1
No,
Io vado spesso all'ospedale alla mattina perché ho fatto delle terapie alla mattina aperto,
No.
Speaker : spk3
Abbiamo.
Speaker : spk1
Capito male, comunque, se.
Speaker : spk3
Avevo capito signora, abbiamo la responsabile liquidi e qua.
Ce l'ha di fianco, la responsabilità e allora la questione.
È se la conforta ce l'ha di fianco, chiedo spiegazioni,
Speaker : spk1
Sì, dico posso dire però a livello vedo anche lo visto aperto perché mi sono imbattuta purtroppo all'ospedale parecchie volte conferma che la mattina aperta bene.
Non vorrei aver visto fischi per fiaschi non lo so e un'altra cosa per quanto riguarda il discorso del personale.
Che Vignolo. Comunque,
Mio.
Speaker : spk2
Per.
Per esperienza personale, non posso dire nulla sempre persone competenti e che mettono a tuo agio a su a proprio agio le persone, però sul numero sulla quantità.
Pro proprio in questi giorni in servizio sul TG nazionale, dove parlavano.
Sia a livello infermieristico che all'IFEL, a livello medico, tutti gli ospedali in tutta Italia stanno notando una un calo spaventoso, mancano infermieri e medici in tutti gli ospedali d'Italia, quindi penso che non sia.
Per colpa di di tutte le Amministrazioni talebani.
Una situazione del genere, ma, vuoi per il troppo stress causato dal Covid, vuoi anche che stanno lavorando veramente male perso qui da noi per fortuna ancora non sono successi di questi casi, ma sentiamo quasi tutti i giorni aggressioni ai pronti soccorsi medici picchiati cioè veramente non lo so io sono madre di un medico, tra l'altro quindi,
Voglio riprendere un successo niente, ma.
Non è che la situazione si è molto bella e mi conferma, mi conferma anche lui che c'è questo.
Fuggi fuggi per per chi può, che rimane secondo me, adesso solamente chi ha veramente portato e ha una passione verso questo questo mestiere quindi sono solo da ringraziare.
Speaker : spk4
Fino al se c'è c'è un po'.
Speaker : spk3
Provo a essere breve, anch'io sono fra quelli appunto che ringrazio all'ospedale di Vignola, perché ne avevano avuto bisogno con mia madre e ne ho avuto bisogno io, quindi, da questo punto di vista mi sento proprio di caldeggiare e quello che diceva il dottor Palmieri, la seconda cosa approfittavo dell'intervento di Succi.
Che si riferiva appunto a strutture che dovrebbero.
Essere edificate sul nostro territorio di carattere sanitario e a quello che diceva anche la signora Bonacchi, però noi abbiamo bisogno perché ci sia il personale.
E invece la situazione ci dice che oggi il personale sanitario è carente o addirittura succede che c'è il fuggi fuggi verso il privato. Ecco, noi abbiamo bisogno invece che ci sia una qualificazione, un investimento in risorse umane e non solo nel pubblico, cioè io credo che sia un tema questo l'altro grande, perché adesso che c'è ancora competizione e concorrenza, io, come semplice cittadino, posso ancora in un qualche modo scegliere dopo non mi sarà più assicurato dopo ci vado o non ci vado o che i soldi o non ne ho non si scappa grazie.
A chi devo anche per l'infermieristica perché non ricordo, avete parlato della montagna di Vignola. Ciò che ha Spilamberto funziona bene del vi dico proprio perché in un qualche modo mi interfaccio con le persone, non ho sentito Savignano, io sono di Savignano e quindi mi interessava capire se cadiamo su Vignola o se invece dobbiamo aspettare altri tempi. Grazie.
Speaker : spk4
La parola Fabiola dalla consigliera godrà.
Speaker : spk1
Grazie Presidente,
E grazie anche a titolo personale, ecco al consigliere Pelloni per aver organizzato questo momento, assembleare con la cittadinanza, per parlare di sanità era già un'idea che era in casa, che avevamo in cantiere, in realtà, come.
Insieme, insomma, la se alla presidenza di questa Commissione,
Cioè Antonio Orlando, che ringrazio insomma anche lui per la sensibilità che ha sui temi, però ringrazio ringraziamento maggiore vorrei farlo ai professionisti, alle professioniste, un club di donne e questa cosa anche fa parte delle cose, insomma che mi rincuora in qualche in qualche modo per averci illustrato con passione e dedizione e tutto il contesto della rete ospedaliera e non ospedaliera quindi dell'emergenza ma non necessariamente dell'emergenza e al attorno alla quale si struttura il servizio sanitario.
Abbiamo imparato tante cose che avete detto tante cose e come cittadina.
Credo che appunto le occasioni date dalle Commissioni, che non sono un momento politico ma sono un momento in cui i Consiglieri possono imparare qualcosa e possono fare domande e possono avanzare richieste comunque confrontarsi tra di loro. internamente e anche esternamente credo però che abbiamo imparato anche qualcosa,
Diciamo anche dall'altra parte, anche dai cittadini,
Io una serie di domande che mi sono.
Insomma hanno messo giù mentre, mentre parlavamo.
Però una riflessione che mi è stata stimolata fino adesso, finora anche rispetto a.
Agli interventi che sono stati fatti, riguarda più che altro una una conferma di quello che è un po', stiamo vivendo un momento di transizione, sicuramente.
Di transizione enorme, mai viste come tutti i momenti tra di transizione abbiamo pochi punti fermi cioè,
Abbiamo una speranza di vita maggiore, viviamo di più, è un bene, questo però si accompagna ad un aumento delle malattie croniche.
E al relativo bisogno di cure maggiori,
Ma nonostante questo.
Le.
I finanziamenti che vanno.
Alla sanità sono sempre più bassi.
La finanza, l'ultima finanziaria ne è una conferma.
Tutto ciò sta cercando di essere accompagnato a una riorganizzazione del della sanità, abbiamo capito nei decenni, cioè parte politica e, in collaborazione con i professionisti del territorio, ha capito che bisogna riorganizzare la sanità.
Con le premesse fatte prima.
E.
Quindi aspettativa di vita, maggiore necessità di cure che siano legate a improntate alla gestione delle malattie croniche e all'aumento della popolazione.
E al fatto che le risorse sono sempre meno, diciamo che il DM 77 nell'allegato 1 che dà un chiaro disegno di quello che vorrebbe essere, e la cura, quindi una cura sempre più olistica,
Che non porta necessariamente dalla cura okay, ma che parta ancora prima dalla prevenzione e che sia quanto più vicino al cittadino,
E che cerchi di preferire il domicilio come luogo di cura primario.
Eppure no.
Se uno legge, il DM 77.
È molto semplice, anche cioè l'allegato 1.
Scorre bene, insomma, non è non parla i sani tese okay e anche lo stesso decreto in realtà non parla il legalese, parla abbastanza semplice, può capirlo anche una che non ha studiato.
Medicina.
Sembra un altro mondo.
E questa sera abbiamo imparato.
Che la fase di transizione che stiamo vivendo, e proprio questa stiamo programmando.
Tanto.
E dall'altra parte, ci sono delle disfunzioni quotidiane.
Che viviamo tutti.
Ci sta.
E non è per buonismo se lo dico.
Anche a me dà fastidio quando arriva in pronto soccorso e devo aspettare quattro ore per una cosa,
Ma non è buonismo se dico.
Che solidarietà key supporto comunità significa anche capire che dall'altra parte, ci sono dei professionisti che stanno cercando di fare al meglio il loro lavoro.
E credo che questo, come comunità come cittadini, lo dobbiamo che al gruppo di professionisti.
So che state cercando di fare il meglio possibile,
Ovviamente quello che si auspica.
È che diciamo non dal Consiglio comunale di Vignola.
Arrivino scelte più decisive che rispetto al vostro lavoro, rispetto.
Di scelte più coraggiose, investimenti importanti, soldi, ora cave, abbiamo bisogno di soldi,
Anche perché probabilmente i cui arrivò, alle domande.
Avete fatto vedere dei dati, sono dati che possono essere rilevati a titolo pubblico. si perde di vista tutto quello che non passa attraverso la prescrizione e dei medici di medicina generale, altro quelli tutta quella che è la parte del privato.
Che è sempre più in crescita.
Ed è un problema, è un problema, perché stiamo perdendo di vista il senso dell'UPI, dell'universalità, della sanità pubblica, dell'accessibilità.
Eh.
Il senso, il nucleo primario di di quella che è la medicina okay della salute pubblica.
Avete fatto vedere che sono, so che sono aumentate le prescrizioni.
A Vignola del 20%.
Provinciale okay,
Ovviamente questo e chiedo una conferma, non conteggia il privato giusto.
Queste sono le prescrizioni che derivano dai medici.
Medici pubblici chiedono.
Okay, quindi non passa okay, tutta la parte del privato.
Okay.
Speaker : spk3
Scusa Fabio la.
Abbiamo poco tempo, mi dicono se poi stringi,
Speaker : spk1
Sebbene al cosa lui ok l'unica domanda che mi faccio è se possiamo avere le slide.
Speaker : spk3
Va bene, grazie Fabiola, ti chiedo scusa, però, se qualcuno vuole intervenire che ai tempi.
Il dottore Smeraldi, prego assessore del Comune di Vignola,
Speaker : spk2
Ma non volevo intervenire, ma ci sono due o tre stimoli che sono venuti dalla.
Dal pubblico, allora volevo un attimo puntualizzare alcune cose,
Ma innanzitutto il discorso delle spese del personale che si è ridotto diceva Marmo Lucchini, parlava anche di Marcheno. quindi della difficoltà di avere il personale sufficiente per,
Per lo svolgimento di attività fondamentali sono della per la sanità.
Da dove deriva questa riduzione del personale, sicuramente non dall'assessore Donini, da cui di cui alcune forze politiche hanno chiesto il commissariamento, sono problemi ben più ampi di natura strutturale, certamente aggravati dal Covid, ma che già esistevano in precedenza.
Problemi di carenza di denaro, come diceva prima Fabiola, vi riporto velocissimamente alcuni dati che sono della Corte dei conti che ogni anno pubblica e delle tabelle che poi.
Trasmette al Parlamento su quella che è la situazione finanziaria. della gestione finanziaria dei nostri servizi italiani,
E i passaggi più significativi sono i confronti della spesa pubblica italiana, è quella degli altri degli altri Stati, la spesa sanitaria pro capite in Italia è di 2.851 dollari,
È esattamente 51 in meno di quello che viene speso in Germania, il 38,5% in meno di quello che viene speso in Francia e il 31,4% in meno di quello che viene speso in Gran Bretagna.
Quindi la pandemia centro, ma relativamente.
Il fossato deriva da molti anni precedenti e quindi coinvolgere anche la responsabilità di molti governi, ovviamente.
Rispetto al 2008, l'Italia ha fatto crescere nel 2019 il proprio impegno pubblico in sanità del 15,4%.
Mentre la stessa spesa cresceva in Francia del 34,5%.
Nel Regno Unito del 40,1% e in Germania dell'81,4%.
E anche se si rapportano questi dati o son cara dati di carattere generale al PIL di ogni Stato, il rapporto più o meno identico, nel senso che, rispetto al PIL e la spesa sanitaria in Italia vale il 7,1% del prodotto italiano lordo che 2013 R 7,2%, quindi è rimasto praticamente invariato una quota superiore solo al 5,9% della Grecia.
Mentre in Spagna è già superiore al 7,8% nel Regno Unito il 10% in Francia e in Germania 10,3 e 10,9,
E questo può avere varie ragioni alle interpretazioni possono essere tante, certamente c'è una sottovalutazione di quello che è la salute del cittadino, di quelli che sono di quello che è il diritto, perché spesso nei convegni e sulla salute sì, si invitano i medici, operatori ed economisti, quasi mai i giuristi.
Se voi prendete l'articolo 32 della Costituzione, che è quello fondamentale che riconosce il diritto alla salute, è l'unico articolo che espressamente pari diritto fondamentale gli altri sono diventati i diritti fondamentali nell'interpretazione giurisprudenziale, ma la Costituzione, pari diritto fondamentale della Salute rivolto a tutti gli individui non solo ai cittadini italiani ma tutti quanti migranti migranti irregolari irregolari tutti quelli che si rivolgono a una struttura ospedaliera.
Come mai in Italia non si è?
Così diciamo, non è aumentata la spesa sanitaria in modo esponenziale rispetto a quello che è successo negli altri Stati, ma che sicuramente, come come avete visto, sono questioni che si perdono nel tempo, sono di 15, vent'anni fa, insomma.
Sicuramente.
Speaker : spk4
Ha inciso e l'evasione fiscale ad esempio, secondo alcuni.
La signora non esiste o non esiste molto poco in realtà il la lotta alla scarsa lotta evasione fiscale sottrae risorse incredibili alla sanità, oltre che da altri settori.
La volontà di non tassare in modo significativo i grandi capitali, le grandi rendite,
L'aumento delle spese militari, eccetera, eccetera.
E volevo anche dire qualcosa su quello che diceva Fabio la prima.
L'invecchiamento della popolazione e le cure maggiori, e che dobbiamo dare ai cittadini, quindi anche un tipo di sanità diverso rispetto a quello ospedaliera, collegamento tra sanità nell'ospedale che deriva dall'ospedale e quella territoriale.
Il coordinamento tra quelle che sono le politiche, sanitarie e quello a cui faceva cenno la dottoressa prima non mi ricordo il nome,
Cioè, ad esempio, gli stili di vita e le politiche ambientali trasporti, questa interazione che c'è fra questi fra questi mondi qua è importante fare capire ai cittadini queste cose, perché non è facile. Eh sì, ci si trova di fronte, appunto, a delle prenotazioni che vanno molto per le lunghe. Ci dovrebbe far capire anche ai cittadini quale su qual è la situazione generale. Insomma, quello che è il discorso dell'appropriatezza di cui ho sentito parlare stasera, ma poco.
In passato forse ne parlava di più sono state un po' timide fosse nelle nostre produttrici, ma è di fronte a una richiesta abnorme di prestazioni. È chiaro che il sistema sanitario vacilla,
Sarebbe riuscire ad aumentare il rapporto con i cittadini e la partecipazione dei cittadini. La trasparenza di cui dei dati di cui parlava prima Andrea Paltrinieri, per provare insomma a far capire a tutti quanti le difficoltà che derivano da questa situazione.
Per quel che riguarda le risorse economiche a cui faceva cenno ancora Fabiola, e come si, come ricordava, gli sembra Giordano su C, e in realtà nel nostro territorio sono arrivate delle risorse, sono arrivati più di 10 milioni per un intervento. che riguarda la custodia della realizzazione della casa della Salute, Losco e poi anche del COT.
E con un grande lavoro. Qui abbiamo l'ingegnere Romeo, che è stato uno degli artefici di questa operazione che ha portato Vignole un finanziamento che Unione a non ha mai avuto nel passato. Quindi, insomma, le risorse ci sono, bisogna cercare di rispettare i tempi strettissimi per l'uso delle stesse e però, insomma, possiamo fare qualcosa di molto buono per il nostro territorio.
Speaker : spk1
Grazie Mauro. Io, siccome si parlava di CUP,
C'è la responsabile del CUP, se vuole dare delle indicazioni, se ha aperto, non è aperto e i motivi grazie. Roberta.
Speaker : spk3
Buonasera. Allora il l'ufficio del CUP non.
Ovviamente esercitano con i modi di con modalità diverse. Adesso, in seguito al periodo della pandemia, però, non è mai stato chiuso neanche in periodo di pandemia. Gli operatori sono sempre stati presenti e si accede tramite appuntamento la la novità vera è questa si accedono agli sportelli tramite appuntamento, si è privilegiato in questo periodo il, il contatto telefonico. Noi, viaggiamo la media di 2000 telefonate che riceviamo al mese, e c'è un operatore 1 barra 2 a seconda delle necessità perché noi vediamo la coda telefonica da gestire, quindi due operatori sono dedicati a questa attività. Gli altri sono allo sportello, come sono sempre stati allo sportello, ricevono solo su prenotazione e ma l'ufficio aperto.
Ed è sempre stato.
15 anni fa, forse anche al pomeriggio, però sì, no no, ultimamente su Vignola al mattino, sì sì,
Speaker : spk1
Grazie, Roberta allora il Sindaco, la Sindaca rinuncia al suo intervento, pur essendo responsabile della sanità sul terreno, non.
Speaker : spk5
Hanno ritenuto fatto.
Speaker : spk4
Penso all'epoca.
Speaker : spk5
Ho detto che ho detto no, le ho detto ma ci parliamo sottovoce e non ci capiamo scusate. No, è che ritenevo che prima del mio intervento fosse più opportuno che no. No, ma si immagini dottore, non c'è problema, non c'è problema e credo sia giusto che vengano date alcune risposte rispetto alle questioni che sono state sollevate, anche per non far fare troppo tardi ai cittadini. Poi, se c'è tempo e io volentieri, insomma dopo interverrei avrei insomma alcune osservazioni da fare. Grazie, scusatemi,
Speaker : spk1
Ma chiedo scusa,
Certo,
Speaker : spk2
Diamo tempo al tempo.
Benvenuto intenzione di intervenire.
Speaker : spk1
Perché Giordano sull'ICI prima ha fatto riferimento.
Accettazione di questa sera, cioè che i cittadini in qualche modo sono rappresentati, ma non sono presenti.
La sopra, mi è venuto in mente che anni fa andiamo indietro, ormai parliamo del 15 del 16, insomma.
Durante gli incontri.
Di Commissione sanitaria non istituzionale,
C'era una grande presenza di Vignolese di abitanti, anche dei paesi limitrofi. Insomma, erano altri tempi e l'interesse per le cose in generale era molto più forte che che ora. Insomma, però mi ricordo che si riempiva la sala e le domande erano numerosissime e io non tutte, improntate dalla preoccupazione che l'ospedale di Vignola, in qualche modo fuggisse da Vignola oppure cessasse di di di di vivere, ecco, era una paura indotta così da.
Da bisogni intimi molto profondi dalle dei singoli individui, anche da voci che giravano.
Così nell'area ecco e allora ho pensato, ma se fossero qua presenti stasera, appunto, videolesi e spilimberghese Saviglianese, c'era qualcuno, ma pochi. Insomma,
Cosa potrebbero chiedere cosa potrebbero.
E chiedere per essere rassicurati in qualche modo sul futuro del della loro vita. Ecco sulla salute del proprio organismo e quindi alla fine passano i giorni, passa il tempo, quello che volete. Però la salute rimane al centro di tutto per l'individuo, per la comunità, insomma,
Perché fatta di continue indagini su se stesse anche primitivi, insomma, quando ti altri, quando ti svegli, quando vai a letto e così via e ci ascolti, chi arriva il sentore di un male può, malgrado, eccetera, eccetera.
Quindi non può essere altro che così, insomma per il professionista oppure per l'individuo che non ha conoscenza scientifica del del problemi. Insomma, quindi, se arrivano delle critiche che non sono critiche feroci, insomma, no, sono semplici osservazioni. Credo che non debbano dare fastidio a nessuno, voi siete neanche fosse abituati, ma nessuno deve avere un un una sorta di riserva o di fortino da difendere nei confronti di quello. È logico, insomma,
La propria vita, la propria piccola vita, è troppo preziosa per non uscire da essa e cercare di salvaguardarla rifacendosi a persone che possono in qualche modo fa da punto di riferimento.
Allora in generale.
E mi viene in mente perché si lamenta tutti lo fanno insomma l'inefficienza di qualche situazione parlo in generale non mi riferisco Vignole in questo momento è di casi che arrivano attraverso i mezzi di comunicazione allarmano, punto ancor di più, eccetera eccetera.
Allora mi viene in mente che durante quella fase, concitata in qualche modo anche.
Orribile della della pandemia orribile. Per vari motivi c'è stato un coro universale per l'universo, mi limito all'Italia dicendo no. Dobbiamo.
Far leva su questa esperienza così probante e far sì che la medicina pubblica finalmente se affranchi.
Dal peso così.
Così impellenti, imponente, anche invadente, del del del privato o per lo meno limiti lo spazio del privato per.
Cercare luoghi di espansione. Perché poi la richiesta fondamentale che arriva dai cittadini.
Erano poi proposti, erano anche propagande buon mercato. Voglio dire quindi noi che viviamo in una Regione.
Che è.
Definito dell'eccellenza anche con un po' di blandizie, insomma con esagerazione volte. Insomma, dobbiamo sempre fare un'analisi sul su quello che ci riguarda più strettamente no, allora credo che ci debba essere uno sforzo veramente enorme della politica politica con la P maiuscola e con le altre lettere che degradano un pochino no, per far sì che questi propositi queste intenzioni, penso anche assolutamente sincere.
Possono imboccare veramente la via delle scelte che portino a quello che dicevo premio, insomma, ha una diffusione all'allargamento veramente strutturale della della medicina pubblica, perché solamente essa, credo,
Può dare quelle garanzie di sicurezza anche psicologica che cittadini in qualche modo ricercano.
Speaker : spk2
Grazie Enzo prima di dare la parola al direttore generale,
Ci sono.
Ah, sì, sì sì.
Volevo anch'essi attesi a di soddisfatto del sì, allora prego Simone dai.
Speaker : spk1
No, intanto.
Volevo.
Intanto ringraziare per i punti.
Che, insomma della carrellata generale che è stata fatta sull'ospedale sul distretto, come è già stato detto.
Avevamo fatto maggiore, appunto l'avevo detto in presentazione, maggior focus sul tema, pronto soccorso, anche alla luce della riorganizzazione riforma,
So come definirla adesso ciò le là sotto.
La la la bozza che che che è stata,
Che ci è stata data in Regione.
Che però effettivamente non è ancora stata presentata da quello che so inciti SS anche anzi c'è peraltro.
Piccola nota dolente, per conto cioè un incontro a Piacenza, diciamo a livello.
Così non USL non istituzionale, quando gli stessi Sindaci ecco avrebbero preferito averlo magari i nelle sedi istituzionali, proprio per questo, insomma,
No no, era per dire che anche spero che invece a Modena venga prima nelle sedi opportuni o magari come quelle di questa sera, cioè senza.
Che i Sindaci ne siano a conoscenza prima perché c'è questa bozza di riorganizzazione, quindi una delle domande che volevo porre, su cui è più che altro è il futuro del pronto soccorso, diventerà un cosiddetto Cau, non lo diventerà.
La la.
Cause dal suo scusate, la l'acronimo, adesso.
Esatto e ce l'ho qua aperto.
Ha ancora il microfono continuità assistenziale d'urgenza.
Continuità assistenziale e no, perché appunto avevo cercato in questa Commissione perché se voleva spaziare su tutto ovviamente i temi di esempio, non ho parlato volutamente nei punti non c'era il tema delle liste d'attesa, anche perché un po' ne avevamo parlato le scorse nelle scorse Commissioni si potrebbe fare una serata quasi esclusivamente sul tema delle liste d'attesa anche se sappiamo che c'è ancora delle criticità molto importanti sul tema delle liste aperte lì liste non aperte o chiuse dipende come le vogliamo definire. e su anche la differenza che c'è breve inciso tra una un'azienda e l'altra. Faccio l'esempio su tutti. L'azienda di Imola, nel momento che si va a al CUP, comunque rilascia un foglio che una cosiddetta pre prenotazione.
Modena. So che che non c'è questo.
Quindi non può essere, come diceva l'amico su C a mezzanotte, all'1, a chi è più veloce col click trova posto. Ecco insomma o no no, ma anche a me, però.
Due figli piccoli si dorme poco, quindi anche a me però, insomma, non può essere così. Ecco quello che cioè.
Comunque sappiano a criticità abbastanza forte su e sulle liste d'attesa. Appunto non l'ho detto in presentazione, anche se è uno dei temi su cui ci sono ancora forte di criticità e ed è ovviamente anche molto sentita, tornando a bomba, diciamo sul tema PS.
Proprio per per sapere cosa diventerà, se diventerà.
Co, se verrà trasformato una delle domande è l'attuale organico, rimarrà così com'è e diciamo, si va verso una riorganizzazione, invece oppure l'organico verrà smistato.
I diviso.
Domanda. Anche qui, essendo guardando i dati che ci avete dato e i dati che c'è in questa bozza di riorganizzazione del pronto soccorso Vignola, mi sembra e Modena aggiungo anche a livello di Modena, a livello di accordi di accesso, i codici bianchi e verdi è tra i migliori almeno leggevo qua. Quindi, se dobbiamo iniziare da lo dico con campanilismo, lo dico in maniera molto se dobbiamo iniziare, ci sono altri distretti che sono un po' meno bravi, poi certamente sì. Bisogna sempre migliorare, quindi, cercare in qualche modo.
Di di di migliorare. Però ci sono certamente altri distretti che potrebbero fare meglio, soprattutto altre Province. Questi sono i dati che ci danno a livello regionale proprio per questo, insomma.
Chi ha maggior ter terreno ancora da fare, perché se, se prendo appunto Modena 17% degli accessi mediati.
Contro.
No.
No non mediati, no, non si andrà scusate, forse non siamo tra i migliori, no, no, non mi risulta Vignola e sopra la media, ecco no Vignole sopra la media,
E quindi è probabilmente altri distretti non Vignola a una percentuale, perché se qua vediamo che se la base provinciale e 83% non mediati 17% non mediati nelle slide che ci sono state date prima, siamo leggermente meglio sopra la media, ecco no, quindi perdonate non avevo la slide,
È.
Sono raddoppiati i codici rossi e quasi decuplicati, i codici arancioni o arancio,
Questo come come come si spiega.
Poi, insomma, una nota ne è stato parlato tanto se volessimo parlare di questioni economiche e se ci sono diverse spiegazioni, vero e io l'ho già detto in questa sede molte volte è stato il DM, disse 77 è stato varato nella passata legislatura dal Governo di larghe intese possiamo definirlo così e comunque è un DM.
Che prevede una riduzione della spesa sanitaria, non un incremento almeno Osservatorio Sanità e altri prevedono una diminuzione della spesa sanitaria, quindi questo non è che c'è stato un atto di programmazione,
Insomma.
Varato da tutti i partiti alla fine accettato anche da tutte le Regioni. Qualcuno e con più, insomma,
Diciamo subito, la Campania si era defilata poi dopo comunque rientrata. La situazione,
Quindi non è che c'è da aspettarsi maggiori risorse, quindi forse questa spinta riorganizzative, eccetera, non è data tanto da una voglia di maggiore efficienza, ma di fare cercare di riuscire ad erogare gli stessi servizi con meno meno risorse. Ecco, temo.
Quindi la vera domanda e poi, al di là del numero di operatori, di che cosa diventerà il nostro pronto soccorso se si riuscirà a garantire gli stessi, i numeri, le stesse prestazioni e, insomma, comunque non solo per cittadini Vignola, perché ovviamente noi siam capi distretto, ma i cittadini Zocca di Guiglia, ovviamente dei tempi di percorrenza verso Modena un po' più lunghi rispetto a all'Vignolese, quindi non solo per noi, ma anche per il resto del distretto.
Non vado avanti oltre perché, appunto, si potrebbe parlare di tante cose. Spero che ci sarà altre serate, dove potremo parlare più nel dettaglio delle delle liste d'attesa, dove si potrà parlare anche,
Di di di.
Comunque quel 49% fuori distretto che.
Si parlava prima anche di quelli che oggi non trovano più nella nella nella.
Nella sanità pubblica, a loro loro sbocco, vediamo quante assicurazioni private stanno spingendo a livello pubblicitario e non solo pubblicitario mediatico, ma anche.
Con incontri con associazioni di categoria, datori, di lavoro e altro per incrementare questo tipi di di di assicurazioni sanitarie. ecco quindi il cittadino che comunque.
È chiaro che, a nostro avviso, non deve pagare due volte, non deve pagare prima con le tasse e poi ovviamente anche con una propria assicurazione sanitaria, altrimenti, come il professor Marchi diceva prima dopo, al di là della sanità pubblica privata eccetera l'accesso non è più universalistico e quindi dopo.
Appunto.
Non può né essere ha fortuna, come si diceva prima, e né essere diciamo in base al reddito o la possibilità di accedere a di alcune prestazioni. Grazie grazie, Simone, do la parola al consigliere Tacconi.
Speaker : spk2
Grazie Presidente buonasera a tutti a tutti, faccio un intervento molto veloce perché non voglio rubare ulteriore tempo visto che l'ora tarda e c'è bisogno di risposte da dalle dai professionisti che ringrazio per la l'esposizione distrussero molto preciso ma allo stesso tempo molto chiara e assolutamente accessibile che ho seguito con attenzione e che semplicemente volevo commentare esprimendomi il mio più sincero apprezzamento e sostegno per questo tipo di iniziative perché secondo me vanno in una direzione che da un almeno da quello che da un punto di vista che penso.
Possa parlare a nome di tutta la nostra Amministrazione sia ridisegnato in base ad una sorta.
Speaker : spk1
Di un approccio olistico per quanto riguarda la sanità, quindi una sorta di ridefinizione.
Nell'approccio che le nostre istituzioni hanno dal punto di vista territoriale, nei confronti della sanità e soprattutto mi è piaciuto molto il ragionamento che si faceva sulla su quanto riguarda la.
Infermieristiche di comunità, perché ho visto un notevole accento posto sulla sulla dimensione della cooperazione.
E della sorte nella creazione di una di un nuovo tipo di rapporto non solo fra professionisti che quindi lavorano di concerto e quindi riescono a coordinarsi meglio ma anche fra professionisti del settore sanitario e pazienti che, a mio avviso, insomma,
È una strada molto, molto interessante, molto proficua, che può fare può recare molti benefici a questo territorio. Grazie dell'attenzione e vi ringrazio ancora per l'esposizione.
Speaker : spk2
Grazie consigliere alla scaletta, velocissimo io il direttore generale e poi farei chiudere alla Sindaca.
Il la Commissione, faccia una cosa velocissima, dottoressa. perché ci sono dei punti che abbiamo, dato che siamo stati.
Dei punti che sono stati trascurati allora che abbiamo, per esempio la farmacia dell'ospedale, che è fondamentale per i malati cronici e situato in una location che è alquanto.
Disastrosa, quindi chiederei alla dottoressa Casoni, al Direttore Generale, se abbiamo delle prospettive per quanto riguarda la farmacia, che è molto molto.
Come dire precaria,
Un'altra cosa che.
Mi interessa perché io sono un medico dottoressa che lavora all'interno dei poliambulatori, quindi vivo quotidianamente, ci tengo tantissimo al nostro ospedale e al lavoro che si svolge all'interno dei poliambulatori.
Speaker : spk1
I.
Speaker : spk2
Tanti, io sono tanti anni che lavoro nell'azienda non avevo mai visto, non avevo mai visitato dei bambini con una patologia.
Di autismo autistici, non ne ho mai visitato, non non non li vedevo, eppure visitò centinaia di persone l'anno ultimamente noto. Questa presenza di questi purtroppo ammalati e nell'ambito odontoiatrico per gestire pazienti non collaboranti abbiamo necessità c'è a Sassuolo,
La poi l'opportunità di portarli in sala operatoria. Avevo parlato più volte sia con l'assessora che con la dottoressa Casoni. Di questo problematica, però, ci vuole un progetto, naturalmente per poterlo portare avanti. Ecco, chiedo al Direttore generale se noi come distretto, perché mi sono fatto dare i dati dalla neuropsichiatria infantile nel distretto di Vignola ci sono 503 famiglie che hanno disabili dai 5 ai 18 anni. Quindi vorrei avere una risposta su questo. Un'altra cosa è che,
Mi preme ricordare.
È che ogni volta, quando incontro la Sindaca, quando incontro la dottoressa quando incontro l'Assessora e salute donna, CAD?
Cioè noi abbiamo speso noi voi come azienda e noi, come contribuenti, abbiamo speso in due anni circa 200.000 euro di affitto per prendere degli ambulatori in una struttura privata.
Voi sapete che la salute donna che.
Accedere agli ambulatori, che secondo me la donna ha bisogno di privacy, cioè all'interno del poliambulatorio, questa privacy non che non esiste in qualsiasi distretto, dove io lavoro.
La salute donna non è all'interno dei poliambulatori, ha una sua location, quindi chiedo al direttore generale se possiamo far rientrare così risparmiamo anche i soldi dell'affitto, il CAD all'interno del poliambulatorio.
Finisco l'ultima cosa che voglio chiedere alla responsabile della chirurgia, mi sembra dei del percorso chirurgico.
Io le chiamo liste d'attesa virgolettate sporche, cioè quelli da smart, da smaltire che, se a Vignola mi risulta che sia stato una riunione se a Vignola.
Per smaltire queste liste tra virgolette sporche o liste d'attesa pregresse.
C'è.
E si è si è deciso se le sale operatorie devono lavorare di più e se c'è il personale per fare in modo che questa sala operatoria possa funzionare di più in più giorni. Ecco questo chiedo questa spiegazione. Grazie,
Speaker : spk1
Do la parola al direttore generale e poi la conclusione lei sì.
E poi conclude la sindaca.
Grazie.
Speaker : spk2
Sanitario,
Sì, allora scusami, avvicino per allora altri 24, no no, ma se non facciamo.
Eccolo qua, sì.
Allora cercherò di di essere molto breve, anche se devo dire che tutti gli interventi, molti degli interventi, mi hanno veramente piacevolmente sorpresa e sollecitata, non.
Non solo l'intervento tutti la chiamano Fabiola, non so come se non ho guardato bene non solo non solo di Fabiola ma anche,
Di di altri, ho provato a scrivere il nome di tutti, ma per non non sono così non sono così precisa, che cosa mi ha stupito? Effettivamente molti di voi hanno dimostrato di avere.
Un'ottica e una uno sguardo abbastanza ampio, e non uno sguardo solo ed esclusivamente puntiforme e settoriale, e questo è un grandissimo valore, è un grandissimo valore perché.
Aiuta, aiuta moltissimo, le aiuta, la lettura delle cose aiuta la consapevolezza e aiuta quindi la conoscenza, che è uno dei fattori. Io ho fatto vent'anni, ho lavorato come direttore di un dipartimento di prevenzione che sono occupati e promozione della salute e di prevenzione, e l'unico vero fattore protettivo della salute è l'informazione e la conoscenza, perché ognuno di noi è a questo punto più in grado di assumere decisioni per sé per la propria salute e per il proprio benessere.
E il fatto che non solo i singoli, ma anche alle comunità abbiano questa consapevolezza è un fattore veramente.
Importante,
Cito solo poi passo, risposte puntuali, il fatto che.
Dal 78 l'Organizzazione mondiale della sanità.
E non ero sola armata, l'ultima delle delle grandi.
Dei grandi decisioni della dell'Organizzazione mondiale sulla sanità, sui sui sistemi sanitari, è in un Paese strano e Astana, non sapevo che esistesse, ma in compenso c'erano tutti i grandi ad analizzare con tutti gli studi internazionali sistemi sanitari.
E una cosa su una cosa, sono tutti d'accordo che.
I sistemi sanitari più efficaci, quelli che danno i migliori risultati in termini di esiti di salute, sono quelli che sono basati non solo sulla presa in carico del del cittadino alla presa in carico nella propria cultura, nella propria comunità,
Con sistemi organizzativi fortemente orientati alla territorialità,
Questo non significa però attenzione, questo non significa autosufficienza ovunque e di tutto prima, noi abbiamo parlato del di quel 49 41.
Che può essere tanto può essere poco certo è che il nostro sistema è fortemente incentrato sulla presa in carico territoriale per quella risposta alla cronicità che sta diventando veramente impone in imponente importante perché, associato a questo c'è una demografia che ci dice e una una un contesto sociale che vede le famiglie unipersonali aumentare in modo stratosferico non c'è più la rete,
Familiare e la rete di un tempo, quindi ancora più è un carico sociale sanitario, questo della cronicità e della.
Non completa autosufficienza.
Non è solo questo nostro sistema sanitario, ah, sì, questo orientamento noi stiamo già applicando il DM 77, abbiamo già letto le nostre comunità e stiamo già dando le risposte, ma anche un sistema che nell'acuto lavora per reti. Noi siamo integrati e la la rappresentazione che vi abbiamo dato questa sera. Emblematica l'utilizzo ottimale delle piattaforme chirurgiche è uno dei metodi che più garantisce la sostenibilità del sistema. Si muovono i professionisti, utilizziamo al massimo le risorse logistiche che abbiamo,
Speaker : spk1
E diamo la risposta al paziente il più possibile nella nel in prossimità,
Criteri fino a poco tempo fa avete sentito parlare molto di appropriatezza, ma avete sentito anche parlare del modello hub and spoke.
Sono sicura, ovvero grandi concentrazioni e poi tutti i satelliti.
Questa è stata una prima fase, questa fase, che non nega, anzi cerca di avere la concentrazione delle casistiche più importanti delle tecnologie più pesanti, questo c'è, il sistema è ancora fondato, su questo.
Non possiamo avere la tecnologia, il sistema della genomica in ogni laboratorio dei sette distretti,
Non possiamo, sono casistiche piccole casistiche che richiedono una super specialità e quindi devono avere la concentrazione. però abbiamo anche individuato come modello ottimale quello della rete delle reti dei professionisti e sono loro che hanno la competenza, la capacità, la conoscenza e la possibilità, quindi di utilizzare al meglio questa rete diffusa che noi abbiamo che è un patrimonio ma un forte patrimonio delle sale operatorie ristrutturate ed efficienti devono essere utilizzate e noi lo stiamo facendo al meglio del possibile.
Utilizzando proprio questo sistema rete. Queste sono un po' delle sue riflessioni generali che mi permetto mi scuso perché l'orario.
Depone invece per disporre per risposte puntuali a cui vengo e dico subito in questo sistema, ovviamente.
Le risposte, quali quello della specialistica che sempre.
Abbiamo, come come non dico come tormentone ma sicuramente tutti i giorni, noi analizziamo queste queste liste, sappiamo esattamente ciò, e non abbiamo delle performance ottimali su tutto per due ragioni, uno per un sistema di inappropriatezza, ancora molto molto diffuso.
Dall'ultimo lavoro che abbiamo fatto con l'endoscopia digestiva, il 30% delle richieste è decisamente e manifestamente inappropriato. 30% significa che io abbattere le liste d'attesa se lavorassimo tutti inappropriatezza in modo, quindi attenzione. Questa è una delle ragioni. L'altra ragione è quella dei professionisti. Molte di queste liste d'attesa o ovvero di questa offerta, è incentrata su pochi professionisti. Basta che qualcuno di questi o non non sia. Abbiamo un sistema che non è, sembrano robusto in tutte le, in tutte le specialità, anzi a volte son proprio centrati su proprio su pochissimi professionisti e quindi succede che effettivamente degli stessi abrogate. Non utilizziamo il metodo della presa in carico, ma lasciamo il sistema come da norma, e quindi succede quello che la signora diceva, però succede anche in nella stragrande maggioranza dei casi che le risposte riusciamo. Riusciamo a darle e cerchiamo di darle sempre più nel posto giusto, ma soprattutto è la risposta giusta la prestazione giusta perché ancora moltissimo dei margini di recupero che possiamo avere sull'efficacia e anche sui costi è proprio quello quello di lavorare inappropriatezza, e uno dei sistemi per lavorare in appropriatezza è quello di lavorare sui percorsi. Voi lo sentite molto spesso siamo tutti infastiditi percorsi, ma non è vero. Sono andato lì, poi mi hanno rimpallata in 20 in 20 cose, perché non è facile crearli perché ognuno avrebbe leggere di avere un percorso a sé stante, una presa in carico individuale,
E questo ancora non riusciamo ovviamente a garantirlo. Ma quello è il futuro che anche con la tecnologia che anche con le conoscenze che stanno avanzando dal punto di vista proprio di di risposte cliniche più immediate, meno meno farraginose, meno e meno complicate è nostro. È nostro obiettivo, ovviamente, e comunque con Consiglio a Fabiola una serie di letture al riguardo da Stan in giù, che sono veramente molto, molto interessanti sulle politiche sanitarie.
Speaker : spk2
Grazie.
Innanzitutto, grazie grazie di questo di questo confronto, ora.
Sui vari punti, in parte adesso già toccati dalla dal direttore sanitario sul pronto soccorso, perché siamo partiti da lì, pronto, soccorso, avete visto che, ma tutte le attività che stasera abbiamo presentato sono tutte.
Speaker : spk1
Attività in aumento le attività ovviamente oggi registrano una pressione che sicuramente deriva anche dal fatto che stiamo finalmente siamo usciti dalla pandemia. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha decretato la fine della pandemia, anche se purtroppo.
E sottolineiamo come sanità che casi Covid li abbiamo ancora, li registriamo ancora in ospedale e ancora l'organizzazione dell'attività sanitaria risente di questo e purtroppo anche i bilanci. Perché poi toccheremo anche il tema dei costi e dei finanziamenti? I finanziamenti sono finanziamenti che sono rimasti stabili a fronte di, purtroppo, bisogni e criticità che sono aumentate.
Anzi sono anche in previsione in diminuzione. Ad ogni modo, il pronto soccorso è una.
Funzione importante presente nel nostro nel nostro ospedale, in questo territorio.
E sicuramente, come tutti i pronti soccorso. Ha bisogno però, vista la pressione che vive e visto anche il numero di accessi che potrebbero essere gestiti in modo, diciamo diverso, nel senso che comunque intercettati prima ha bisogno ovviamente, appunto di una organizzazione che consenta anche di di di avere più apre appropriatezza nell'accesso e quindi che eviti.
Degli accessi. Diciamo inappropriati.
Noi oggi, a livello appunto, di organizzazione, e stiamo cercando di dare il maggiore solidità possibile alla nostra rete di pronti soccorso facendo in continuazione concorsi procedure concorsuali. Noi siamo sono in carica da neanche un anno, ne abbiamo già svolte due alle procedure concorsuali. Poi hanno ovviamente tutti i loro tempi, ma abbiamo sempre aperto anche delle procedure di selezione per contratti libero professionali, piuttosto che i rapporti con l'Università, per anche la l'arruolamento, appunto del del dei medici in formazione specialistica, perché abbiamo anche questo tipo di contributo. Quindi l'azienda su questo non si ferma e continuerà appunto in tutte le procedure di reclutamento, ma ad oggi la funzione di pronto soccorso c'è ovviamente e rimane quello che si cerca. Il lavoro che si cercherà ovviamente di fare sempre è quello di prendere il più possibile in carico il cittadino, proprio perché quando parliamo di codici bianchi parliamo appunto di prestazioni che potrebbero e dovrebbero soprattutto avere una risposta in altri setting assistenziali e, visto che la popolazione, come abbiamo detto, una popolazione sempre più cronica, ma popolazione.
Sola in in componenti, in contesti familiari appunto costituiti magari da un solo soggetto quindi non con una rete familiare.
E ha caratterizzato appunto da.
Una.
Situazioni di cronicità complessa. È evidente che tutta un'organizzazione che è quella che abbiamo anche cercato un po' di rappresentare questa sera, anche toccando il tema dell'infermiere di comunità delle centrali operative territoriali, del rafforzamento della rete territoriale, è quella che deve essere il più possibile, appunto rafforzata proprio per evitare che il cittadino abbia come unica strada e come unica risposta quella dell'accesso al pronto soccorso. In questo c'è anche la componente della continuità assistenziale che il dottore citava appunto al all'inizio. Come la continuità assistenziale può dare un contributo. Anche questa può dare un contributo nella rete complessiva che abbiamo sul territorio. Di sicuro l'impegno che abbiamo, ma lo abbiamo avuto sempre quello dell'appropriatezza, favorire l'appropriatezza e quindi cercare di evitare che l'unica risposta che abbia che possa avere il cittadino è quello di andare al al pronto soccorso. Il tema dell'appropriatezza è stato toccato più volte. Noi forse non l'abbiamo troppo stressato, come lei sottolineava, e non perché non abbiamo questa attenzione e lo abbiamo costantemente la nostra organizzazione nei nostri modelli organizzativi. Certo è che il tema dell'appropriatezza in questi anni, purtroppo di pandemia è un tema che oggi facciamo fatica anche ad affrontare in modo più strutturato, perché perché avete visto abbiamo un incremento di attività e una pressione di richiesta enorme, quindi cittadini che magari hanno aspettato no in questi anni o hanno avuto altre problematiche da affrontare. Adesso.
La richiesta arriva e questa richiesta noi la stiamo affrontando, appunto con una revisione del nostro assetto, anche attraverso degli strumenti che sicuramente.
Sono anche legati a.
L'evoluzione tecnologica che, ad esempio, la telemedicina ci mette a disposizione, quindi tali monitoraggi televisita. Noi siamo in una provincia in cui abbiamo già sperimentato e stiamo lavorando con una centrale di telemonitoraggio che sta agendo in fase sperimentale, proprio perché, ovviamente, abbiamo bisogno anche questo anche in questo caso di sostegni finanziari per poterla estendere e su questo c'è anche il PNRR che ci aiuta quindi adesso, con i finanziamenti PNR, riusciremo anche a potenziare la nostra rete, ma siamo voluti POR partire prima dei finanziamenti grandi che arriveranno proprio per cercare di sperimentale i modelli e vedere davvero come questi modelli possono dare una risposta e l'efficacia. La stiamo osservando il fatto di essere monitorato periodicamente attraverso una centrale e che non solo riceve, attraverso dei dispositivi che noi mettiamo a disposizione, che possono appunto rilevare quotidianamente quei parametri.
Di base, insomma che adesso stiamo verificando e che può mettere in relazione più facilmente il medico, di medicina generale con dei dati oggettivi con il paziente consente ovviamente appunto quel quel cittadino, quel paziente di avere sempre una relazione che strutturata più forte con il medico di base e quindi evitare anche di entrare in crisi e di accedere poi al pronto soccorso. Quindi l'organizzazione. L'organizzazione sta evolvendo in parte con le sperimentazioni che stiamo facendo, in parte anche con quello che sarà. I finanziamenti della.
Del PNRR, è evidente che questa pressione, come diceva appunto anche la dottoressa Bacchi la stiamo osservando in particolare su tutto il mondo della specialistica ambulatoriale, noi non abbiamo cercato di essere il più trasparenti possibile nei dati che registra la Regione che ci osserva e che sono dati reali, è evidente che ci sono delle discipline che sono particolarmente più in difficoltà, che sono quelle su cui.
Abbiamo anche più difficoltà nella nella nell'avere la disponibilità di professionisti ancorché siamo anche qui sempre in.
Sempre attivi nel reclutamento, ecco sul reclutamento. Vi potrei elencare tutte le procedure concorsuali che abbiamo fatto nell'ultimo anno, che sono numerosissime.
Sia negli ambiti più critici, sicuramente quelli del pronto soccorso e medicina d'urgenza, sicuramente quelli della ginecologia, sicuramente poli dell'anestesia, ma questi sono quelli diciamo, su cui vi sono più difficoltà a livello provinciale, regionale e nazionale, purtroppo nella disponibilità, ma poi abbiamo fatto concorsi Neurologia di oculistica di di endocrinologia di.
Di pneumologia, quindi tutte discipline che sono particolarmente critiche su cui in continuazione, appunto, siamo attivi nel reclutamento. È evidente che abbiamo in questo anno e cito quest'ultimo anno perché l'anno 2022 primi mesi del 2023.
Rappresentano appunto l'anno di transizione, l'anno più particolare. Affrontiamo una fase storica in cui, uscendo dalla pandemia la pressione della richiesta, noi abbiamo aumentato il livello di offerta. Dico noi perché lavoriamo in strettissima relazione con il Policlinico, l'azienda ospedaliera universitaria di Modena e con, ovviamente, l'ospedale di Sassuolo che fa parte della nostra rete, e questo è un livello di offerta che strutturiamo e rivalutiamo tempo per tempo per cercare non solo di essere comunque attivi su tutte le discipline, me essere il più possibile di prossimità perché il nostro principio, che è alla base del decreto ministeriale 77, ribadito in una riforma, appunto di settore, che questa.
Che stiamo appunto cercando di di di mettere a terra in tutte le sue componenti, ma?
Deve basarsi su una.
Revisione proprio della rete e quindi una rilettura della nostra rete insieme all'azienda ospedaliera, quindi è una valutazione costante che facciamo proprio per cercare di essere, da un lato, completi nella nostra offerta e dall'altro, appunto più possibile nei tempi, certo è che con la pressione che viviamo sicuramente appunto le criticità che avete rappresentato le le le conosciamo e cerchiamo di affrontarle con, da un lato, un momento d'offerta, ma dall'altra punto dei modelli organizzativi che favoriscono l'appropriatezza.
Uno in particolare è quello che descriveva anche la dottoressa Pederzini, quello dello specialista, un cul, lo cito perché tra l'altro, come Provincia, noi siamo particolarmente avanti su questo progetto. Siamo stati anche attenzionati su una rivista.
Nazionale che ci ha citato come modello di esempio, ma sicuramente dobbiamo fare di più e lo dico perché ne siamo assolutamente consapevoli, ma sono però sperimentazioni che ci stanno dando appunto dei risultati importanti. Lo specialista Uncle mette in contatto con delle fasce orarie, appunto, di disponibilità. I medici di medicina generale e gli specialisti del degli ospedali, dei nostri ospedali, quindi della rete Policlinico, rete ospedaliera della nostra Provincia e Sassuolo per disciplina. Oramai sono entrate quante quante.
16 branche.
E questo sta consentendo al medico di medicina generale di fare da subito una valutazione, appunto di quello che può essere la risposta, il supporto, appunto, di uno specialista, e in moltissimi casi la prescrizione non viene neanche emessa perché già con il contatto telefonico con lo specialista il medico di base riesce già appunto a inserire il cittadino nel giusto percorso e di prenderlo in carico senza appunto mandarlo e.
Inviarlo al CUP. sulla presa in carico, noi stiamo lavorando sulla presa in carico, che è una presa in carico che deve essere il più possibile, appunto, rafforzata sui percorsi,
Che stiamo appunto rivedendo e su questi ci sono moltissimi ambiti su cui stiamo lavorando con il Policlinico, proprio per fare in modo che ci sia un primo contatto.
E da lì si capisca da subito qual è il percorso del cittadino e anche su tutti i visite di controllo e.
Follow up.
Che il cittadino, appunto, deve seguire nelle varie discipline non ci sia un rinvio al CUP, ma venga da subito, appunto, prenotato sulle agende che abbiamo già costruito proprio per i successivi controlli. Ecco questo per dire che dietro c'è tutta un'architettura che stiamo implementando, che stiamo potenziando non solo come azienda USL ma insieme appunto anche all'altra azienda.
Ospedaliera proprio perché, come si diceva poi, ci sono i livelli di complessità che vedono poi nel percorso anche diversi diversi ambiti di risposta.
Ora, su.
La dotazione di personale.
Noi ripeto.
Le procedure sono procedure costanti sia nelle discipline mediche che nel.
Nella parte delle professioni sanitarie, di sicuro abbiamo degli ambiti su cui ci sono particolari.
Criticità legate proprio alla carenza di questi professionisti, di sicuro questo è un elemento di cui si sta discutendo moltissimo sia sul tavolo regionale, ma anche sul tavolo nazionale, perché il tema appunto della carenza di medici, di pronto soccorso sicuramente non riesce ad affrontarlo l'azienda usl da sola questo è un tema molto complesso, noi è una di quelle discipline, quella del Pronto soccorso della medicina d'urgenza, che sta vedendo proprio anche una.
In mancanza di iscrizioni, nonostante la disponibilità di posti in.
In specialità quindi di borse di studio.
A differenza di altre discipline, purtroppo nella pronto soccorso e medicina d'urgenza non vi sono tutte queste adesioni.
E su questo devo dire che anche a livello nazionale si stanno facendo molte valutazioni. Un primo intervento è stato fatto anche recentemente in un decreto, il decreto bollette che ha previsto quello del 1 aprile, che ha previsto anche, appunto, il riconoscimento di compensi,
Che già noi stiamo appunto applicando anche per le attività aggiuntive completo, compensi superiori rispetto al, quindi si sta lavorando anche da un lato, appunto per avere dei riconoscimenti economici maggiori su una disciplina, un'area così complessa e delicata ma dall'altra, noi dobbiamo favorire l'appropriatezza e, soprattutto rendere le attività nel pronto soccorso il più affrontabili possibili, perché questo è l'impegno mio e l'impegno della Direzione Generale Sanitaria, cioè quella appunto di cercare di fare in modo che il pronto soccorso non sia l'unica porta di accesso per un bisogno urgente e emerge e emergenziale appunto del cittadino ma che ci sia ripeto appunto una organizzazione che parte anche da me ovvia dai medici di medicina generale e alla continuità assistenziale che favorisca appunto la la presa in carico.
Poi sono stati toccati i temi della.
Delle strutture ora sulle strutture.
E sul completamento anche dei lavori nel pronto soccorso, come diceva la dottoressa Casoni,
Stiamo arrivando a conclusione.
Abbiamo tutto il tema anche della.
Dei finanziamenti del PNRR ed anche degli altri cantieri, magari qui l'ingegner Romeo riesce anche a darci qualche informazione in più, di sicuro noi stiamo cercando di in una fase complessa anche su questa dimensione, purtroppo, che ha visto una,
Da un lato, un incremento dei costi perché abbiamo dovuto rivedere anche tutti i nostri.
I nostri cantieri, a fronte della dell'aumento della.
Dei costi,
A seguito anche, purtroppo, della.
Della carenza anche di materiali, quindi in incremento di di di costi e carenza di materiali, che ci ha messo particolarmente in difficoltà, però devo dire che, grazie anche al grande impegno della Direzione tecnica su questo stiamo andando avanti,
Magari anche legati poi a quello che diceva il dottor Orlando e sul rientro della salute donna presso gli spazi.
Che sono legati appunto alla.
Ai lavori, alla alla tempistica dei lavori. Su questo ti lascio la parola a Pasquale, che magari entri più nel merito della dei cantieri aperti.
E poi andiamo avanti che ci sono altri temi.
Speaker : spk2
Grazie e buonasera a tutti.
Allora riprendo un attimo da dove è partita anche la direttrice generale su alcuni cantieri.
Si è discusso molto dell'impatto della pandemia, di quello che è successo e di tutta quanta una situazione che non vorrei ripetere,
Che è tutta la situazione geopolitica, con.
E che ha visto praticamente qualche difficoltà su alcuni nostri cantieri, non su tutti, per fortuna, su alcuni cantieri, in che senso.
Da una parte, c'è stata l'interruzione di alcuni dei cantieri praticamente nel corso della pandemia è l'influsso negativo, che è stato anche su alcune imprese, in casi particolari quali anche quello che riguarda i lavori del CUP di Vignola. So erano stati avviati, poi che scoppiato il Covid, i lavori sono stati sospesi, le imprese purtroppo hanno subito un dei grandissimi disagi e quella del gruppo è stata una di quelli per cui alla ripresa dei lavori abbiamo avuto il recesso non solo di quello, ma anche di altre di altri cantieri, nel frattempo, nel riprendere tutto e la conseguente, la conseguenza diretta del della della pandemia, di tutte le cose che si sono succedute hanno visto un aumento incredibile dei prezzi e questo ci ha costretto a rivedere le nostre progettualità e trovare i sistemi per poterli continuare ad oggi per cercare proprio di fluidificare questo a ridurre al minimo.
Anche il numero di gare necessarie per raggiungere i nostri obiettivi. Abbiamo.
Bandito tre accordi quadro di differenti importi, due specifici per i lavori che ci servono per portare avanti tutte quelle progettualità che sono state sospese, che sono rimaste indietro e che portano.
Evidentemente anche un po' di ritardo dei disagi in alcuni in alcuni obiettivi e ne abbiamo fatto uno specifico, poi anche per il PNRR. In tutto questo ci ha rallentato nella nostra attività, ma è l'attività di tutti i servizi tecnici della Regione che,
Ripeto, è stata la nostra azienda. È stata una delle prime che ha raggiunto raggiunto tutte.
Tutti gli obiettivi assegnati al PNRR nei tempi nei tempi dovuti. È stato il grande impegno che ci ha visti e sul progetto impegnati sulle progettualità degli sviluppi dei progetti legati alle case, alle comunità del bosco.
Speaker : spk1
E delle cotte. Adesso nostro impegno ed è un obiettivo che ci siamo fissati e anche net, nel rispetto appunto del della Direzione generale. Prima di tutto, quanto quello che c'è da dietro a queste, a queste progettualità, il nostro impegno è quello di recuperare al più presto tutte queste questi piccoli, fra cui anche il cantiere del CUP di Vignola che dovrà vedere anche il completamento. Come diceva il dottore prima, anche quello della farmacia dovrebbe recuperare quello anche perché si inserisce in un percorso che è quello della COT, che sarà realizzato anche in quello, quindi adesso abbiamo siamo in contatto questo una cosa che.
In corso in questi giorni uno deve autunno degli accordi quadro e abbiamo dato il progetto rivisto.
E.
Stiamo certi, stiamo aspettando la loro offerta in modo tale da poter da poter assegnare i lavori e procedere celermente a tutto questo.
Lascio la parola alla direttrice.
Speaker : spk2
Grazie Pasquale.
E altri temi, poiché sono emersi relativamente ai livelli di finanziamento, ai costi pro-capite del nostro sistema sanitario nazionale più bassi di quelli europei, questo è un dato che.
È.
È storico e noi abbiamo uno dei livelli.
Sanitari.
Di qualità più elevata, con un costo molto contenuto. Certo è che questo equilibrio che abbiamo osservato.
Per tanti anni, ora è estremamente in difficoltà dopo gli anni della pandemia dopo l'ultimo anno co che ha visto appunto questo incremento di spese energetiche, noi, a livello aziendale, abbiamo avuto un aumento di spesa energetica del 200%, quindi abbiamo più che raddoppiato i nostri costi e la sanità è particolarmente energivora, quindi parliamo di milioni e milioni di euro. Purtroppo con un rimborso parziale di questi incrementi.
Di spese energetiche.
L'inflazione, che purtroppo anche qui dall'anno precedente, sta ha avuto un incremento significativo, un tasso inflattivo che sta caratterizzando tutte le richieste di revisione, prezzi a livello appunto, di beni e servizi. Quindi.
Ora stiamo affrontando una dimensione.
Che negli anni passati, prima del Covid, non avevamo conosciuto, anche se il livello di finanziamento.
È stato sempre particolarmente,
Basso rispetto a livelli di finanziamento sanitari di altri paesi europei.
Certo è che tutta questa organizzazione, che vede nel decreto ministeriale 77, appunto, una revisione dei modelli organizzativi e.
Della rafforzamento della presa in carico territoriale, difficilmente potrà avere un risparmio su questo non non.
Non è proprio possibile,
Da un lato, noi dobbiamo rafforzare certamente la risposta sul territorio, quindi una risposta il più possibile di prossimità. Dall'altra si continuerà a gestire in modo sempre più appropriato la fase acuta. Ovviamente nei nostri ospedali, quindi, sono setting assistenziali che devono essere ri definiti come lo si sta facendo. Abbiamo visto appunto la nuova figura dell'infermiere di comunità. Abbiamo visto la centrale operativa territoriale su tutte forme organizzative che lavorano, da un lato, per anticipare i bisogni e quindi per cercare appunto di favorire quella proattività che deve essere, insomma quella che deve portarci sempre più a lavorare sul livello di prevenzione, sull'intercettazione dei bisogni, appena questi emergono e non attendere che diventino particolarmente complessi da essere trattati solo negli ospedali. Insomma, sappiamo che dobbiamo fare tutto questo tipo, appunto di lavoro, ma dall'altra abbiamo bisogno di avere anche la risposta della fase acuta qualificata, sempre più qualificata. Quindi, da un lato, appunto, c'è un grande lavoro su.
La. La definizione della nostra rete e dall'altra ovviamente un grande lavoro per.
Sempre.
Favorire appunto le nostre competenze ed essere sempre più.
Pronti a dare una risposta efficace.
Quindi.
Su questo noi siamo attivi.
Come aziende sanitarie, nel rappresentare le nostre,
Tutte le nostre valutazioni, con il livello regionale e nazionale, lo si vede anche da dalle dalla stampa, questa è una richiesta, appunto, di rivalutazione del livello di finanziamento che sta toccando purtroppo tutte le Regioni e su questo insomma ci ci confrontiamo.
Ma?
Poi abbiamo parlato,
Direi che questi sono stati i temi sul fatto ah, ecco del della dell'odontoiatria,
Mi sembra che sia l'ultimo ultimo punto che è rimasto.
L'odontoiatria e le la complessità esatto che.
Adesso anche viene rappresentata anche sul mondo, appunto, dei dei disabili del.
Ora, questa sera era anche invitato il dottor.
Che non è potuto essere presente, ma insomma, su questo noi siamo particolarmente attenti stiamo cercando appunto di fare tutta la programmazione delle attività, quindi magari su questo faremo un ulteriore approfondimento per vedere anche con il dottor.
De Michele Pietro Di Michele.
Anche le casistiche, appunto che vi trovate ad affrontare proprio per rifare una valutazione, purtroppo stasera non ha potuto essere presente, quindi sono su questo faremo un ulteriore. Un ulteriore approfondimento.
Speaker : spk1
Grazie direttore, do la parola alla Sindaca per concludere la serata sì.
Speaker : spk2
E.
Speaker : spk3
Allora farò prestissimo e perché.
Loro è veramente tarda e c'è stato un impegno molto importante da parte.
Delle dei relatori e anche le domande dei cittadini, e sono state importanti e quindi mi soffermerò su tre punti, giusto per andare in maniera schematica.
E su una proposta vorrei poi concludere con una con una proposta di diciamo così di metodo. Ecco,
Io ho sentito, parto dal primo punto il primo, elenco, così vi rendete conto di di di dove vorrei andare a.
Incidere, insistere, primo, il primo punto è.
In la necessità di.
Come dire, affrontare la realtà?
Di fare un bagno di realtà.
E mi viene in mente una una frase. a quest'ora pensate un po' di Moro di Aldo Moro, che diceva.
Che oggi è il tempo che viviamo oggi è la nostra responsabilità.
E ci torno su questo secondo punto fondamentale.
La sanità.
Pubblica e universalistica che dobbiamo assolutamente difendere.
Perché non è al sicuro?
Terza cosa, e mi dispiace che chi ha sollevato.
La questione delle amministrazioni locali sia andato via appena iniziato, il mio intervento, ma non è la prima volta, quindi.
Ci adeguiamo che cosa fa l'amministrazione, le cosa fanno le amministrazioni locali per.
La sanità territoriale del del nel nostro dei nostri elettori, primo punto, perché è importante un bagno di realtà.
I punti a questo proposito sono stati.
Toccati in maniera importante, soprattutto dall'intervento.
E della dottoressa Petrini ho sentito parlare di 10 anni fa, 15 anni fa.
È un altro mondo quello che oggi viviamo e un'altra realtà, e in modo particolare proprio nel mondo della sanità. perché qui la pandemia che c'è stata e che, come purtroppo si diceva, insomma ancora qualche strascico ce l'ha.
Ha cambiato sostanzialmente tutti noi, il nostro mondo e soprattutto il mondo della sanità, c'è un problema di risorse,
Speaker : spk1
C'è un problema di risorse molto importante che sono state spese soprattutto nella nostra regione.
E, a differenza di altre,
Proprio perché nella nostra regione si continua.
A difendere la sanità pubblica, sono state spese superiori a quelle prevedibili previste e a quelle di altre Regioni.
C'è un tema di maggiore attenzione, lo si diceva prima dei cittadini rispetto alla propria salute, una accessi al alla sanità che sono superiori, maggiori nuovi bisogni, nuove paure, nuove ansie.
E noi dobbiamo cercare e trovare il modo di conciliare.
Questa nuova realtà che noi stiamo vivendo, con una risposta che sia il più possibile adeguata, il più possibile adeguata.
La razionalizzazione e la riorganizzazione diceva prima la dottoressa non costa meno e non deve essere un meno per i, che soprattutto non deve essere un meno per i cittadini, ci deve essere un pronto soccorso, ci deve essere un ospedale, ci deve essere una nuova sinergia con la medicina territoriale,
E ci deve essere davvero uno sforzo congiunto.
Perché si vada in queste direzioni,
Per cui, parlando di sanità, il mio auspicio sarebbe che, soprattutto su questo territorio, perché noi viviamo qui, viviamo questa situazione senza dover trascurare tutto quello che è il mondo e il nostro Paese.
Sarebbe bello che la sanità fosse un problema di tutti, indipendentemente dalle appartenenze politiche, e che se non si strumentalizzasse ero le difficoltà che ci sono e di cui tutti siamo e dobbiamo essere consapevoli il famoso bagno di realtà, ma che si affrontassero insieme perché nulla potrà essere più come prima, nulla potrà essere più come prima, magari anche meglio potrà essere, lo auspichiamo tutti, ma io credo che lo sforzo debba essere comune, perché lo lo si dice ogni tanto no, ma lo si dice, solo la sanità non ha un colore, non è né di destra né di sinistra, ma è di tutti quanti i cittadini, perché è un bene primario. Abbiamo imparato no, se non lo sapevamo, lo abbiamo purtroppo imparato, così come la prevenzione, quindi credo che in questo momento lo sforzo debba essere davvero uno sforzo comune,
Tant'è che all'interno della CTS esse della Conferenza territoriale, sociosanitaria,
I temi tanti dei temi che questa sera si sono affrontati sono all'ordine del giorno. Sono.
Affrontati da tutti gli amministratori e dalle aziende,
Dall'azienda sanitaria dell'azienda ospedaliera, dalla Università, perché i problemi ci sono, ci sono i problemi delle liste d'attesa, che è un problema di recupero del di quello che non è stato fatto durante la pandemia. C'è un problema di recupero delle piattaforme sulle piattaforme chirurgiche. Perché abbiamo avuto un arresto importante, ma noi le dobbiamo dire queste cose, perché sennò parliamo di un mondo che non esiste e se abbiamo da aspettare un mese per fare una visita specialistica, noi dobbiamo solo pensare provare insieme ai professionisti a vederli superare questa tematica, questo problema, ma è un tema che c'era anche prima, per carità c'era anche prima e che proprio nel momento in cui si cercava di fare di recuperare quello che era il, il gap.
È scoppiata una pandemia,
E una crisi delle risorse importante, che non è solo la crisi dei, ma dei materiali di costruzione e di cui si parlava prima con l'ingegner Romeo, ma è anche un tema di spese energetiche,
Di carenza di personale, la formazione, ma ce ne accorgiamo adesso che per entrare alla facoltà di medicina ci sono i numeri chiusi.
Lo sapevamo e lo abbiamo sempre saputo da tanto tempo, lo sappiamo oggi ci accorgiamo che non abbiamo sufficienti professionisti e i professionisti che siano medici, che siano infermieri non è che si fanno dalla mattina alla sera,
Ci vuole del tempo, ma noi dobbiamo essere consapevoli di questo perché l'appropriatezza è importante e l'inappropriatezza non deve diventare una pretesa,
Non deve essere pretestuosa, dobbiamo essere consapevoli di questo e fare, ripeto insieme un percorso.
Abbiamo visto peraltro dalle dalle slide alla dal racconto, dalla descrizione che sta fatta questa sera, come il nostro ospedale e il nostro pronto soccorso non siano mai stati fermi, io vorrei ricordare ai cittadini e ai consiglieri che il nostro ospedale è stato per lungo tempo un ospedale Covid.
Lo il pronto soccorso, semmai fermato, nonostante i banchetti fuori no, che prendeva sulle firme per non chiudere il pronto soccorso. Sono le voci, qualcuno l'ha detto qualcuno prima, no che ci sono le voci, ecco mal, ma il pronto soccorso non ha mai chiuso. Ha fatto una cosa diversa, che si vede proposito che non si vede quello che fa l'amministrazione, e cioè ha ristrutturato le le, il suo l'edificio, insomma la sua struttura. Poi i lavori sono hanno avuto i rallentamenti che sappiamo, per carità, le criticità non si vogliono nascondere, ci sono, si vedono e si dicono e si affrontano.
E non si strumentalizzano, perché sennò ci complichiamo la vita.
Molto molto, ma non all'Amministrazione e ai cittadini.
Quindi il pronto soccorso aria a con ha sempre continuato a fare la propria attività, il l'ospedale è stato una è stato un punto importante della rete ospedaliera di tutta la Provincia all'ospedale di Vignola. Siamone orgogliosi e soprattutto, siamo orgogliosi di chi in quell'ospedale ci lavora perché ha lavorato in condizioni estreme con il Covid è un cantiere, ma voi ci pensate a lavorare in queste condizioni, quindi dobbiamo essere grati al nostro ospedale, al nostro pronto soccorso che vuole dire persone che ci lavorano,
Si può migliorare, per carità, si può sempre migliorare, si può anche migliorare la spesa, la l'investimento delle risorse. pubbliche sulla sanità, perché le percentuali che prima ha detto l'Assessore Smeraldi sono ottimistiche non è mica, così non è mica proprio così è perché noi nel 2025 arriveremo ad un rapporto spesa sanitaria più del 6% e non perché lo dico io ma perché lo dicono evidentemente gli osservatori molto più qualificati e con una una diminuzione della spesa dell'1,3% da qui al 2025.
Rispetto al PIL,
Allora.
Facciamo anche un'altra volta un bagno di realtà e proviamo a vedere se veramente non è possibile, a livello di di di di di governo, provare a lavorare su questo, a aumentare, non a diminuire la spesa e l'investimento sulla sanità,
E il nostro ospedale e il nostro pronto soccorso sono dinamici.
I posti letto sono tornati ad essere 101,
Questa è una bella cosa, è una cosa molto importante perché ci qualifiche poi io non sono esperta, non sono tecnico, ma i nostri ospiti e lo hanno lo hanno detto.
Quindi.
Medicina dell'ospedale, centralità dell'ospedale, criticità della della sanità, liste d'attesa, formazione del personale che non c'è che manca e che non si può inventare dalla mattina alla sera.
Non ci sono solo i muri, diceva prima la frase che riportava gli Enzo Ferrari e la dottoressa Casoni.
Ma ci sono le persone e sono indispensabili, evidentemente,
Stiamo facendo una cosa molto importante a Vignola, ho chiuso e faccio presto, stiamo facendo una cosa molto importante, Vignola e ringrazio l'ingegner Romeo che è rimasto con noi tutta sera.
Si va a costruire una casa della comunità, è un ospedale di comunità,
L'avessimo avuto e.
Avessimo avuto una casa della salute, come ce l'ha Spilamberto e.
Ora ci sarà e si vedrà no, perché qualcuno diceva si vede prima no, un intervento, c'è stato chi ha detto bisogna poi vedere spesso che si vedrà, è vero che c'è la preoccupazione.
Di avere poi il personale che potrà essere a operare dentro quella struttura, ma è anche vero che se non ci sono i muri, poi si fa fatica ad avere.
La.
Speaker : spk2
Le persone che in un qualche modo possano essere presenti, anche perché poi si tratta di servizi e qui mi correggerebbe la dottoressa Casoni, che già esistono e che vengono.
Collocati in luoghi più idonei non tutti e a proposito della salute donna per esempio e del consultorio e del consultorio dentro all'ospedale per esempio,
Quindi, per per concludere, perché non la voglio fare troppo lunga.
Che lo già poi anche fatta ovviamente un pochino troppo lunga. Volevo fare una proposta, così ci lasciamo con qualcosa di costruttivo.
Nel ringraziare, ovviamente tutti tutti voi e la proposta.
È questa.
L'elenco dei degli argomenti che erano all'ordine del giorno e è veramente molto importante e ci sono stati dei temi che non sono stati toccati addirittura o altri che non sono forse stati approfonditi, magari c'era anche da parte vostra, ha necessità di avere più.
Tempo per dire le cose o per capirle meglio, allora si potrebbe è un invito che faccio al Presidente della Commissione perché la la convocazione è sua prerogativa, la l'invito che faccio è quello di organizzare anche magari commissioni sanitarie un po' più, come dire con un po' meno argomenti, in modo da poterli approfondire di più e magari con una maggiore frequenza senza abusare della della pazienza,
Ovviamente dei.
Degli dei professionisti.
Perché abbiamo visto questa sera anche per l'orario che si è fatto che l'interesse è veramente importante e in più aggiungo e concludo, siamo in una fase, come dicevo all'inizio di cambiamenti lo diceva anche la dottoressa Petrini in una frase di in una fase di cambiamenti importanti, di riorganizzazioni che sicuramente meritano di essere conosciute e approfondite anche dai cittadini.
A proposito di attenzioni, aggiungo anche che questa Amministrazione ha due delle due persone, due.
Amministratori che hanno la delega alla sanità. Una sono io e questo è perché,
Essendo Sindaco, partecipa alla Giunta dell'Unione terre di Castelli e quindi questo è.
Un tema ovviamente di distretto.
E di unione e l'Assessore paralisi viola e perché insieme riusciamo a tenere, come dire la alta, la guardia e l'attenzione.
In maniera più costante ed è per questo credo che si possa dire che questa Amministrazione e anche per questo non solo certo che che si può dire che questa Amministrazione ha particolarmente è attenzionata la tutta la questione sanitaria nel nostro Comune, ma nel nostro distretto io vi ringrazio e davvero della vostra pazienza e e della e della vostra presenza,
Speaker : spk1
Grazie Sindaco, colgo l'occasione e l'invito che le ha fatto per approfondire gli argomenti che questa sera non siamo riusciti a toccare ad approfondire.
Confermo che la sanità non è né di destra né di sinistra, è un bene comune che va difeso ad oltranza e che va tutelata e che la sanità pubblica e la cosa più importante. che adesso c'è, perché c'è un bisogno notevole di assistenza. Ringrazio,
Ringrazio chi ci ha onorato della presenza, il Direttore generale Esperia e anche il pubblico e grazie,
Grazie infinite, grazie.