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Speaker : ARGENTI – Sindaco
Buonasera a tutti, ben ritrovati e grazie della vostra presenza.
Iniziamo col Consiglio comunale di martedì 12 dicembre ore 18.
Chiedo gentilmente al Segretario di procedere con l’appello.
Speaker : SCARANGELLA – Segretario comunale
Grazie, buonasera.
Signor Sindaco, Argenti Antonella (presente).
Signori assessori e consiglieri: Pegoraro Giacinto (assente giustificato); Vittadello Elena (presente); Pastorello Davide (presente); Stocco Matteo (presente); Vigri Graziella (presente); Zanchin Valerio (presente); Bizzotto Loreta (assente giustificata); De Franceschi Lorenza (presente); Bevilacqua Paolo (presente); Romanello Alessandro (assente giustificata); Bonaldo Fernando (presente); Fantinato Cinzia (presente).
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Grazie a tutti.
Facciamo la nomina dei tre scrutatori. Gentilmente, consigliere De Franceschi, Grazia Fantinato, disponibile, grazie; facciamo Bevilacqua.
Grazie.
Per quanto riguarda le comunicazioni del Sindaco, partirei da un momento di condivisione e di socialità.
Molti di voi conosceranno personalmente Mario Furlan e Anna Bortignon, che ormai da tanti mesi, direi quasi forse da più di un anno si dedicano puntualmente al decoro e alla pulizia della nostra area cimiteriale e dintorni.
È quindi con grande riconoscenza e grande gratitudine, auspicando che siano davvero d’esempio a tanti altri cittadini, non solo per persone magari in pensione come voi, ma anche tanti giovani, che in qualche maniera potrebbero impegnare il proprio tempo libero se ne hanno, naturalmente, a disposizione della comunità.
Vogliamo riconoscere questa vostra davvero dedizione, senza alcun fine, ma semplicemente per il piacere di avere un’area pulita, soprattutto in onore di quelli che sono i nostri cittadini che sono mancati e anche per un’area così importante di sacralità per quanto riguarda il nostro cimitero. Quindi, chiedo gentilmente a Mario Furlan di avvicinarsi. (Applausi)
Mario. Il nostro immenso grazie comunitario a Mario Furlan per la generosa dedizione al nostro paese, con opere di cura e amore in aree pubbliche, anche nel ricordo di che volato in luce tra gli angeli.
A nome dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza, con sincera stima e gratitudine. (Applausi)
Non so se vuoi dire qualcosa, Mario.
Speaker : FURLAN Mario - Cittadino
Ci sarebbe da dire che (inc.) lascio il posto (inc.) dei punti oscuri.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Va bene.
Faremo un sopralluogo insieme. Grazie ancora. (Applausi)
Chiedo ad Anna di raggiungerci.
Il nostro immenso grazie comunitaria ad Anna Bortignon, per la generosa dedizione al nostro paese con opere di cura e amore in aree pubbliche, anche nel ricordo di chi è volato in luce tra gli angeli.
A nome dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza, con sincera stima e gratitudine. (Applausi)
Vuoi dire qualcosa?
Speaker : BORTIGNON Anna –
Cittadina
No. Facciamo tutto col cuore.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Lo sappiamo.
Speaker : BORTIGNON Anna – Cittadina
Il nostro operato viene proprio dal nostro cuore, non vogliamo metterci in mostra, e neanche… Mi sembra sempre che in paese ci sia qualcuno che, non so, ci guarda come… Noi lo facciamo col cuore per tutti i nostri cari, indistintamente.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Il paese vi ringrazia, e questa sera ve l’abbiamo dimostrato.
Speaker : BORTIGNON Anna – Cittadina
Ce l’ha dimostrato anche tanta gente, anche se c’è sempre qualcuno, magari, che mette qualche parolina in più.
A noi però non fa male.
Qualcuno ci ha detto che siamo dei buontemponi, perché abbiamo tempo da dedicare…
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Guardi, un giorno scriverò un libro su quello che hanno detto a me.
Grazie e buona serata. (Applausi)
Grazie, Mario, grazie, Anna, veramente di cuore.
Continuiamo con le comunicazioni.
Vi ricordo, come vi avevo anticipato nello scorso Consiglio comunale che nel mese di dicembre avremo la necessità di fare un ulteriore Consiglio comunale per quanto riguarda il bilancio previsionale. Presumibilmente sarà confermata la data, come vi avevo anticipato, del 30 dicembre, sabato, alla mattina.
Lascio la parola al nostro consigliere delegato alla cultura e istruzione per gli appuntamenti da qui a Natale.
Prego, dottoressa Vittadello.
Speaker : VITTADELLO
Grazie, Sindaco, buonasera, buonasera a tutti.
Vi ricordo gli eventi del mese di dicembre. Abbiamo, a partire da questo venerdì, l’elezione del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, la nomina, e saremo orgogliosissimi di nominare un altro Sindaco donna.
Procediamo con l’evento del sabato, il 16, sabato questo, in cui verranno premiati tutti gli studenti meritevoli. È un evento, una premiazione in memoria del nostro amico, l’amico di tutti, Alberto Zanin.
Ci spostiamo poi con l’evento del 22, venerdì pomeriggio, dicembre, in cui ci sarà la Magica casa di Babbo Natale, con Babbo Natale stesso che raccoglie tutte le letterine dei bambini e il laboratorio degli elfi.
Ovviamente ricordo l’appuntamento ai diciottenni: nel mese di gennaio ci saranno due importanti novità. Ci stiamo lavorando come amministrazione, per cui state collegati e vi diremo tutto a tempo debito.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Grazie consigliere.
Procediamo quindi con le interrogazioni. Chiedo se ve ne sono.
Prego, consigliere Bonaldo.
Speaker : BONALDO
Più che un’interrogazione, ma non ho altro modo per comunicare, chiedo se fosse possibile per quanto riguarda la rotonda, adesso è un mese gagliardo che è operativa.
Io sto lì vicino. Chiedo se non fosse possibile verificare il fatto che quando le macchine girano da via Maso per andare ad Abbazia, c’è un po’ di esitazione perché si buttano nel centro: questo crea, per quelli che arrivano da Abbazia e vanno verso il centro o in via Sant’Anna, l’esitazione.
Chiedo se non sia possibile, quindi verificherete coi tecnici, mettere in mezzo una linea, in modo che la macchina venga invitata a stare o tutta a destra, oppure verso sinistra, in modo che chi guarda a sinistra vede se va verso Abbazia, oppure interessa la rotonda; poi, se non fosse possibile anche colorare gli zoccoletti, che adesso sono grigi, però con le nebbie è tutto illuminato, però ho visto che anche gli altri sono gialli e bianchi.
Grazie.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Ci sono altre interrogazioni? No.
Passo la parola all’assessore Stocco per rispondere. Penso sia a verbale l’interrogazione corretta. L’interrogazione a verbale del consigliere Bonaldo.
Grazie.
Speaker : STOCCO – Assessore
Grazie, Sindaco.
Affronteremo un attimo, porterò la problematica al responsabile dell’Ufficio tecnico e al dottor Faresin, che fra l’altro ci ascolta, e anche al direttore, il progettista dei lavori.
Per quanto riguarda la linea di mezzeria, penso che sia un po’ complicato perché porterebbe a creare due corsie sulla rotatoria, quindi, secondo me, non è realizzabile.
Comunque, ne parliamo col progettista.
Per quanto riguarda invece la colorazione dei cordoli, non penso che possa essere realizzata entro la fine dell’anno, ma magari prendiamo sicuramente nota per poterla realizzare l’anno prossimo.
Grazie.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Non so se vuole dichiarare qualcosa. No.
Grazie a lei.
Passiamo al punto n. “Adozione variante n. 4 al piano degli interventi”.
Questa sapete essere una delibera che tra l’altro oggi andiamo solo ad adottare, in quanto abbiamo voluto anticipare i tempi, ecco perché il Consiglio comunale di oggi è straordinario. Sia la delibera n. 2 che la delibera n. 3 richiedono una velocità di azione, come accade nelle convocazioni straordinarie (poi spiegherò il motivo del CCR).
Per quanto riguarda invece l’adozione della variante n. 4, è un intervento che questa amministrazione ha voluto fortemente da subito, e che ha realizzato con non poco lavoro, e ringrazio davvero l’assessore all’urbanistica Stocco e tutto l’Ufficio tecnico nella persona del dottor Faresin e del nostro consulente, ingegner Dall’Igna per il grande lavoro che è stato svolto in questo lungo periodo rispetto alle richieste che sono pervenute nel corso di tanti mesi.
Una variante, come dicevo oggi, che verrà solo adottata, poi ci saranno 30 giorni di pubblicazione, 30 giorni in cui sarà possibile presentare le eventuali osservazioni. Dopodiché, dovremo tornare in Consiglio comunale per la delibera vera e propria.
Da quel momento sarà operativa e permetterà a tutti i nostri cittadini di procedere rispetto agli interventi.
Il mio plauso, quindi, ribadisco, importante è verso chi ha lavorato, ma soprattutto la mia soddisfazione e il mio orgoglio sono quelli di poter dire che ancora una volta restituiamo gesti concreti ai nostri cittadini, portando a compimento tutti quegli atti e tutte quelle azioni indispensabili per ottenere i risultati richiesti dai cittadini stessi.
Chiedo gentilmente all’ingegner Silvia Dall’Igna di avvicinarsi, in quanto sarà indispensabile la sua partecipazione alla presentazione – prego, ingegnere – del piano.
Prima di passare la parola all’ingegnere, chiedo gentilmente l’intervento all’assessore Stocco, assessore all’urbanistica, che ci racconta un po’ più tecnicamente l’evoluzione di questa adozione.
Speaker : STOCCO – Assessore
Grazie, Sindaco.
Mi associo ai ringraziamenti. Anch’io vorrei ringraziare l’ingegner Dall’Igna per il lavoro realizzato fino ad oggi, il dottor Faresin per aver supportato l’ingegnere, per aver supportato l’amministrazione anche nelle verifiche delle varie richieste e tutto l’Ufficio urbanistica del Comune di Villa del Conte. Ringrazio il geometra Tonin, che è qua presente e l’ingegner Di Maria. Come tutti sanno, questa variante al Piano di interventi è partita a giugno dell’anno scorso e arriviamo oggi all’adozione. In totale sono pervenute 41 richieste, 36 delle quali sono state ricondotte… Scusi, sono stati ricondotte a 36, in quanto 5 erano correlate tra di loro.
Le richieste sono una per lo stralcio delle possibilità edificatorie ammesse dal PII vigente; due, per l’attribuzione di volumetrie di lotto libero su aree a destinazione residenziale; cinque richieste riguardanti la trasformazione di annessi rustici inutilizzati; otto richieste di modesti ampliamenti di zone residenziali o nuovi lotti finalizzati alla realizzazione di nuovi edifici di civile abitazione in prossimità e a completamento degli insediamenti esistenti; due richieste di modifica alle norme tecniche riguardanti le schede specifiche del centro storico; due richieste puntuali di modifica alle prescrizioni attuative in specifici ambiti territoriali certificati; cinque richieste sono state archiviate su richiesta dei richiedenti; due richieste già disciplinate nell’attuale piano degli interventi e nuove richieste non risultano accoglibili in quanto non conformi con le prescrizioni contenute nel piano d’assetto del territorio, e/o compatibili con la normativa vigente.
Questa variante al piano interventi è principalmente… A parte che è stata avanti, questa variante, per dare delle risposte ai cittadini che hanno delle esigenze concrete, che hanno l’esigenza di costruire, di realizzare dei fabbricati, oppure di trasformare delle aree, o trasformare degli immobili non più funzionali all’attività agricola.
Questa variante si divide principalmente in tre argomenti: il primo riguarda delle effettive esigenze di cittadini, che sono sintetizzate con 17 schede di modifica urbanistica. Tra l’altro, tengo a specificarlo, due terzi riguardano richieste per la realizzazione di fabbricati prima casa.
Le modifiche richieste e che oggi andremo ad adottare portano a un consumo di suolo. Ricordo che il Comune di Villa del Conte ha a disposizione circa 17 ettari di SAU trasformabile.
Con questa variante andiamo a consumare circa 1,82 ettari, il che comporta avere comunque ancora più di 15 ettari a disposizione per le future varianti al piano degli interventi.
Si potrebbe dire: sì, andiamo a trasformare ulteriore superficie agricola, andiamo a trasformare una limitata quantità di superficie agricola, proprio come richiede la Regione Veneto, perché ricordo che questa variante interessa principalmente il riutilizzo e il cambio d’uso dei fabbricati esistenti.
Le trasformazioni che andiamo ad apportare portano nelle casse comunali un contributo straordinario di circa 320.000 euro; 105.000 euro vengono incassati subito, da prima dell’adozione; questi soldi possono essere riutilizzati nel territorio per ulteriori benefici ai nostri cittadini, perché questi soldi verranno utilizzati solo ed esclusivamente per la realizzazione di opere pubbliche. Questo è importante precisarlo.
Un secondo argomento di questa variante è proprio il riuso del patrimonio edilizio. Questa variante semplifica le modalità di intervento, dando la possibilità ai proprietari di fabbricati che fino ad oggi non potevano realizzare quel tipo di opera, perché parliamo eventualmente di fabbricati con dei gradi di protezione. Con questa variante andiamo ad abbassare i gradi di protezione e andiamo a dare possibilità ai nostri cittadini di poter realizzare ristrutturazioni, cambi d’uso, opere, su fabbricati esistenti, proprio come ho già specificato all’inizio, andando incontro alle esigenze e alle richieste della Regione Veneto.
Il terzo argomento riguarda le modifiche al repertorio normativo. Con questa variante, cioè, dopo esserci confrontato con i tecnici che operano nel territorio – ricordo che circa 15, 20 giorni fa in questa sala abbiamo incontrato architetti, ingegneri e geometri che collaborano e lavorano nel territorio comunale – andiamo ad apportare delle modifiche proprio consigliate e richieste anche dai tecnici, dai cittadini, semplificando le norme, facendo una pulizia di norme desuete, anche con le modifiche, con nuove sistemi costruttivi, norme antiche, dando la possibilità ai nostri cittadini di intervenire in maniera specifica, rispondendo a delle esigenze concrete.
Come anticipato prima dal Sindaco, questa variante, a seguito dell’adozione, verrà pubblicata per 30 giorni nell’albo pretorio, sul sito del Comune. Nei successivi 30 giorni potranno essere apportate delle osservazioni, quindi chiedo ai tecnici che lavorano nel territorio, ma anche ai consiglieri stessi, se ritengono di presentare delle osservazioni, di farlo, perché sono parte integrante del piano e aiutano a sviluppare il piano. A seguito della presentazione delle osservazioni, si andrà, all’inizio dell’anno prossimo, con l’approvazione definitiva del piano degli interventi.
Questa è all’incirca la spiegazione di questa variante. Poi lascio la parola all’ingegnere per la spiegazione più tecnica.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Prima di passare alle varie schede, vi illustrerei come avremmo pensato di organizzarci: le schede vanno approvate una ad una per le ragioni di compatibilità di cui vi parlavo prima. Quindi, partiremo dalla prima, che verrà rappresentata dall’ingegner Dall’Igna. Ci fermeremo per la discussione, se ci sarà la necessità e procederemo al voto per ogni singola scheda.
Come vi anticipavo, qualora ci fosse una scheda per la quale risulta l’incompatibilità, potete partecipare alla presentazione, ma non potete partecipare al voto, quindi mi darete indicazioni di volta in volta, qualora ci fossero delle situazioni di incompatibilità.
Diamo un attimo il tempo ai tecnici di organizzarsi. Ci siamo? Molto bene.
Io partirei con la prima scheda che riguarda i progressivi 5, 12 e 41, se non vado errato.
Speaker : DALL’IGNA - Ingegnere
Tutti gli interventi nuovi di variante sono organizzati in questa maniera: viene riproposta l’area come adesso individuata nel piano con un perimetro fucsia, come vedete, e questo è lo stato attuale. Poi, nel foglio successivo, invece, viene proposta l’area come sarà modificata a seguito di quanto richiesto con la variante. In particolare, questa richiesta di intervento fa capo a tre differenti richieste: la 5, la 12 e la 41. Sono tre richieste in cui ognuno dei singoli proprietari chiede qualcosa di diverso. C’è chi chiede un parziale ritorno ad agricola di un’area che adesso è edificabile; c’è chi chiede una diversa tipologia edilizia di costruzione; invece la 41 chiede la possibilità di edificare due edifici, riclassificando la zona da C2 (C2 vuol dire lottizzazione e opere di urbanizzazione) a zona con un intervento diretto.
Quindi, da zona C2, una grande lottizzazione, c’è chi chiede che la sua quota ritorni agricola e chi chiede invece nella sua parte di poter costruire puntualmente senza fare un piano di lottizzazione, quindi di rinominarla C1.
Questo intervento è un accordo tra privato e amministrazione che abbiamo nominato “accordo 9”, ed è quell’area, la zona ex C2-3, che viene rinominata ora, a seguito dell’accordo e di questa variante zona C1-15.
Dovete votare adesso?
Speaker : ARGENTI – Sindaco
È stata presentata la parte tecnica. Chiedo se ci sono degli interventi. Non ci sono degli interventi. Ricordando che stiamo andando a votare la scheda che riguarda il 5, il 12 e il 41 (avete lo schema con i nominativi di riferimento, che per ovvi motivi di privacy non vengono citati), procediamo alla votazione per quanto riguarda il progressivo primo 5, 12 e 41.
Voti favorevoli? Contrari? Nessuno. Astenuti? Nessuno.
Passiamo alla seconda scheda n. 6, progressivo.
Speaker : DALL’IGNA - Ingegnere
La n. 6 è un’area attualmente agricola dove un proprietario del lotto chiede di poter realizzare un piccolo ampliamento della vicina area edificabile per costruire una volumetria che attualmente dovrebbe ricadere all’interno della zona edificabile. Chiede di farla un po’ spostata rispetto alla posizione attuale.
Quindi, c’è un aumento di superficie edificabile, ma non c’è né un consumo di suolo né un aumento di volume, perché questo proprietario ha già il volume attribuito solo che può costruirlo in un’altra zona. Chiede l’ampliamento della zona per poter fare la sua casa più spostata dall’edificato esistente. Viene fatto quindi praticamente un ampliamento della zona edificabile.
Questo accordo si chiama “accordo 10” ed è quest’area che vedete in bianco, piccolina, vicino alla zona attualmente edificabile.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Anche qui, procediamo alla discussione.
Ci sono interventi rispetto al progressivo n. 6? Procediamo alla votazione del progressivo n. 6, Pareri favorevoli? Contrari? Nessuno. Astenuti? Nessuno.
All’unanimità dei presenti.
Passiamo al progressivo n. 7.
Speaker : DALL’IGNA - Ingegnere
Il 7 è un’area adiacente alla 6, anche qui, attualmente area agricola. In questa nuova area viene richiesto sia un ampliamento dell’area edificabile, ma anche un nuovo volume aggiuntivo, che prima non c’era, di 800 metri cubi per realizzare una nuova residenza. L’area quindi da agricola, attraverso l’“accordo 11” diventa invece nuova area edificabile, con una volumetria massima attribuita di 800 metri cubi.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Grazie, ingegnere.
Ci sono interventi? Procediamo con la votazione per quanto riguarda il progressivo n. 7.
Pareri favorevoli? Contrari? Nessuno. Astenuti? Nessuno.
Progressivo n. 11.
Speaker : DALL’IGNA - Ingegnere
Il 9 non lo citiamo perché è solamente una modifica normativa delle norme tecniche generale, quindi non è necessario fare un accordo particolare.
Anche L’11 è un’area agricola, per cui è richiesto il cambio d’uso ad area edificabile. C’è un nuovo volume ammesso di 600 metri cubi ed un nuovo accordo, che sarà il n. 14. Quindi, dove vedete l’area col contorno viola attualmente è agricola; a seguito della variante diventerà un’area edificabile con un nuovo volume di 600 metri cubi, in adiacenza alle aree già costruite, ed è quest’area nuova con le righette gialle.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Grazie.
Ci sono interventi? Procediamo alla votazione.
Pareri favorevoli al progressivo 11? Contrari? Nessuno. Astenuti? Nessuno.
Unanimità dei presenti.
Passiamo al progressivo n. 13.
Speaker : DALL’IGNA - Ingegnere
Anche il 13 è un’area ora agricola. È un’area molto grande e il proprietario dell’area chiede venga riclassificata come zona edificabile. In realtà, la zona edificabile è estesa, però la volumetria richiesta sono 1.200 metri cubi. Quindi, abbiamo una grande trasformazione di area, sono circa 10.000 metri quadri, però di fatto il volume ammesso è di poco superiore a quelli che hanno chiesto il lotto molto più piccolo. Sono 1.200 metri cubi nuovi edificabili.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Se non ci sono interventi…
Speaker : BONALDO
Accordo numero?
15. E quello di prima, per cortesia?
Grazie.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Ripeto la domanda: ci sono interventi rispetto al progressivo 13?
Votiamo il progressivo 13.
Pareri favorevoli? Contrari? Nessuno. Astenuti? Nessuno.
Unanimità dei presenti.
Procediamo con la presentazione del progressivo n. 15.
Speaker : DALL’IGNA - Ingegnere
Il progressivo 15 lo abbiamo indicato come individuazione di ambito di intervento. Chiede esclusivamente una modifica della percentuale ammessa per la destinazione residenziale.
C’è una norma, attualmente, vostra, che dice che in alcune zone la percentuale massima di destinazione d’uso a residenza è il 30 per cento, mi sembra. La richiesta è di liberalizzare questa percentuale.
Nello spirito di rendere più utilizzabile il patrimonio edilizio esistente, l’amministrazione ha fatto la scelta di togliere la percentuale massima non solo per questa zona ma per tutte, quindi è stata fatta una modifica alle norme.
Per questa non c’è nessun accordo perché è una modifica generale un po’ per tutti, quindi non c’è un accordo specifico legato a una singola proprietà.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Ci sono domande, interventi?
Votiamo la n. 15, sempre come progressivo.
Pareri favorevoli? Contrari? Nessuno. Astenuti? Nessuno.
Unanimità dei presenti.
Procediamo con il progressivo n. 21.
Speaker : DALL’IGNA - Ingegnere
Il 21 è il primo di una serie di interventi dove i proprietari di immobili a destinazione agricola chiedono il cambio d’uso per poterli trasformare a residenza.
È stata fatta la scelta di accogliere tutte queste richieste, anche qui per valorizzare e riutilizzare il patrimonio edilizio esistente in zona agricola. Per ognuno di questi è stata fatta una scheda. Qui nel dettaglio c’è l’individuazione dell’edificio esistente, per cui si chiede il cambio d’uso. Viene attribuito un numero specifico, in questo caso il 16; viene fatto un accordo, questo è l’accordo 12, e viene individuata una scheda dove si mette la foto dell’edificio esistente, la destinazione d’uso futura ammessa che è residenziale, che corrisponde a quella richiesta, e il volume trasformabile è quello pari all’esistente.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
A corroborare quello che ha rappresentato, ingegnere, non so se prima l’assessore l’ha già detto, perché era in aiuto all’ingegnere.
È giusto specificare che abbiamo fatto questa scelta… L’avevi già anticipato. Abbiamo fatto questa scelta di accogliere le richieste dei nostri cittadini, perché attualmente abbiamo una SAU di 17 ettari, la superficie agricola utilizzabile, e con tutto questo intervento ne andiamo d utilizzare 1,80, quindi ne restano disponibili praticamente 16. Per cui, sono interventi che non abbiamo naturalmente preso a cuor leggero, ma abbiamo fatto tutte le valutazioni del caso.
Ritornando sempre sulla n. 21, chiedo se ci sono interventi.
Pongo in votazione il progressivo n. 21.
Pareri favorevoli? Contrari? Astenuti? Nessuno.
Unanimità dei presenti.
Chiedo gentilmente di presentare il progressivo n. 25.
Speaker : DALL’IGNA - Ingegnere
Il 25 è analogo. Anche qui c’è un edificio esistente in zona agricola. Si chiede la trasformazione d’uso a residenza. Viene fatta una nuova scheda dove si fotografa l’edificio così com’è e si ammette il cambio di utilizzo a residenza.
Dove nelle schede non c’è scritto niente come dati, s’intende che l’edificio non aumenta né volumetria, né superficie in pianta, ma si può ristrutturare per fare il cambio d’uso a residenziale. Questo è l’accordo n. 7.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Se non ci sono interventi, procedo con la votazione.
Siamo al progressivo n. 25.
Pareri favorevoli? Contrari? Nessuno. Astenuti? Nessuno.
Unanimità dei presenti.
Chiedo per favore la n. 27.
Speaker : DALL’IGNA - Ingegnere
La n. 27, anche qui è analoga, è sempre un edificio esistente in zona agricola.
La richiesta di modifica nell’uso per trasformarlo in residenziale e l’individuazione di una nuova scheda con la foto dell’immobile e poi i dati che seguiranno in base al censimento degli immobili. Una cosa: per tutte queste schede, prima di consentirne il cambio d’uso, sarà necessario, a cura del privato, quando decide di fare i lavori, presentare una relazione agronomica fatta da un tecnico agronomo che dichiari che effettivamente questo edificio non è più funzionale, necessario per l’attività agricola che si svolgeva un tempo.
Sono quindi delle schede che urbanisticamente per gli amministratori, e tecnicamente funzionano, cioè, riuso l’edificio. Però, prima di riusarlo per residenza devo dimostrare che non serve più per gestire il fondo agricolo.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Grazie, ingegnere.
Ci sono interventi sul 27.
Pongo in votazione il progressivo 27.
Pareri favorevoli? Contrari? Nessuno. Astenuti? Nessuno.
Unanimità dei presenti.
Presentazione del progressivo n. 28.
Speaker : DALL’IGNA – Ingegnere
Quello precedente era l’accordo 16. Adesso, il 28 è l’accordo 1.
Qui c’è un’area agricola che viene riclassificata, edificabile, sono circa 2.000 metri quadri, ma con una volumetria ammessa, nuova, di 800 metri cubi. Quindi, da agricola viene riclassificata in zona C1-1, con l’attribuzione di una nuova volumetria di 800 metri cubi, e questo è l’accordo 1.
Il numero degli accordi è attribuito partendo da nord a sud. Magari, l’ultimo accordo è un numero basso, ma sono messi in ordine.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Grazie.
Ci sono interventi sul 28?
Votiamo il progressivo 28.
Pareri favorevoli? Contrari? Nessuno. Astenuti? Nessuno.
Unanimità.
Progressivo n. 29.
Speaker : DALL’IGNA – Ingegnere
Questo è l’accordo 2.
Come in precedenza abbiamo visto, è un edificio agricolo esistente. Qui viene chiesto il cambio d’uso, non a residenza ma a deposito di un magazzino edile.
Il proprietario ha un’attività edile e vuole riutilizzare questo capannoncino per farne deposito per la sua attività. Lo abbiamo censito anche qui come annesso rustico non più funzionale, quindi non più utile alla coltivazione del fondo rustico. Viene ammesso il cambio d’uso a magazzino edile.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Ci sono interventi?
Pongo in votazione il n. 29.
Pareri favorevoli? Contrari? Astenuti?
Unanimità.
N. 30. Do il via alla presentazione.
Speaker : DALL’IGNA – Ingegnere
Il 30 è un’area agricola che viene trasformata in edificabile per poterci costruire 800 metri cubi. Come vedete, i tagli di nuove costruzioni sono limitati, perché abbiamo 600 e 800 metri cubi perlopiù, uno forse a 1.200-400, sono i tagli di cubature che erano già previsti in precedenza dal vostro piano.
Qui c’è la riclassificazione a zona edificabile per un nuovo volume di 800 metri cubi. Questo è l’accordo 3.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Grazie.
Ci sono interventi sul n. 30?
Pongo in votazione il progressivo 30.
Pareri favorevoli? Contrari? Astenuti?
Unanimità.
Rappresentazione del progressivo n. 31.
Speaker : DALL’IGNA – Ingegnere
Quanto al 31, anche qui c’è un’area grande, sono 2.400 metri quadrati in cui viene ammessa la realizzazione di una nuova volumetria di 800 metri cubi. Questa è già una zona C1, però era senza volumetria attribuita.
Ora gli si consente la costruzione di 800 metri cubi, con un accordo che è l’accordo 4.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Ci sono interventi per quanto riguarda il 31?
Pareri favorevoli? Contrari? Astenuti? Nessuno.
Unanimità.
Passiamo al progressivo n. 32.
Speaker : DALL’IGNA – Ingegnere
Per il 32, analogamente c’è una zona agricola di circa 2.500 metri quadri cui si annette una nuova costruzione di 1.200 metri cubi. L’accordo è l’accordo n. 5.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Ci sono interventi per quanto riguarda il n. 32?
Pongo in votazione il progressivo n. 32.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
Unanimità dei presenti.
Passiamo al n. 34.
Speaker : DALL’IGNA – Ingegnere
Il 34 è un’area già edificabile in una zona C2, dov’è prevista una lottizzazione.
Qui non si chiede volume aggiuntivo, ma solo di poter sviluppare gli edifici nuovi su un’altezza di 9,50 metri, anziché, mi sembra fosse, 8,50 per poter realizzare il terzo piano.
Quindi, non c’è volume in più, c’è solo una differente distribuzione di quello già ammesso.
Qui viene fatto un accordo, che è l’accordo 13.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Ci sono interventi?
Pongo in votazione il progressivo 34.
Pareri favorevoli? Contrari? Nessuno. Astenuti? Nessuno.
Unanimità.
Per favore, presentiamo il n. 38.
Speaker : DALL’IGNA – Ingegnere
Il 38 è una zona C1…
È una zona ora agricola, in adiacenza ad una C1, per cui viene chiesto un ampliamento per poter costruire 1.200 metri cubi. Viene quindi trasformata anche questa come C1 in ampliamento… 38 1.200…
Ho sbagliato…
Allora ho scritto sbagliati, perché è gialla, l’area, a seconda del colore.
Sono 300 metri cubi. È l’accordo n. 17.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
So che qualcuno qui si deve alzare, perché mi è stato comunicato: non partecipa al voto il consigliere Zanchin.
Chiedo se ci sono interventi. Prego, consigliere Bonaldo.
Speaker : BONALDO
Portate pazienza: sul 38, zona edificabile 1.300, con possibilità di edificazione di 600. Vale quello che ho scritto qui, perché quello che ho sentito era diverso.
Speaker : DALL’IGNA – Ingegnere
Controlliamo perché io nelle mie note avevo scritto 1.200, che è la C.
Allora ho sbagliato io, sono 600 con la modalità C. Quindi, sono 600 metri cubi.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Ci sono altri interventi?
Pongo in votazione il progressivo 38.
Pareri favorevoli? Contrari? Nessuno. Astenuti? Nessuno.
Unanimità dei votanti.
Chiedo al consigliere Zanchin di tornare con noi.
Progressivo n. 39.
Speaker : DALL’IGNA – Ingegnere
Il 39 è un edificio agricolo esistente per cui, come per gli altri si chiede il cambio di destinazione d’uso a residenziale. Viene identificata una nuova scheda, che è la n. 15.
L’accordo è il n. 18 (scheda 15, accordo n. 18).
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Ci sono interventi rispetto al 39?
Pareri favorevoli? Contrari? Nessuno. Astenuti? Nessuno.
Unanimità.
Andiamo con l’ultimo progressivo, che è il n. 40.
Speaker : DALL’IGNA – Ingegnere
Qui abbiamo un’area già edificabile C1, per cui viene richiesta una nuova capacità edificatoria di 400 metri cubi, quindi l’area resta C1.
Viene solamente attribuita una volumetria aggiuntiva di 400 metri cubi mediante l’accordo n. 6.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Ci sono interventi?
Votazione per il progressivo 40.
Pareri favorevoli? Contrari? Nessuno. Astenuti? Nessuno.
Unanimità.
Adesso chiederei gentilmente all’ingegnere di procedere alla presentazione delle schede degli edifici tutelati e delle modifiche delle norme tecniche, come prima ci sono state anticipate dall’assessore Stocco, perché poi andremo a fare un’ulteriore votazione che ricomprenderà gli edifici tutelati, le norme tecniche e naturalmente l’adozione definitiva di questa variante.
Per il secondo voto chiedo al Segretario se è il caso che chi ha dovuto astenersi ad uno dei progressivi precedenti, si astenga anche dalla votazione finale. È opportuno. E allora casomai rimanga presente, consigliere Zanchin, e poi, quando è il momento di votare, si alza.
Prego, Ingegnere.
Speaker : DALL’IGNA - Ingegnere
In sostanza, dal vostro vecchio PRG c’era un apparato normativo con circa 60 schede di edifici storici, più o meno vincolati. Vincolati cosa voleva dire? Che si poteva intervenire e ristrutturali, però con tutta una serie di criteri che ne limitavano la convenienza economica, ma anche la possibilità di fare interventi che servissero a riusare meglio questi edifici.
Allora abbiamo valutato e, visto che erano gradi di intervento attribuiti dal Comune e non dalla Sovraintendenza ed erano conseguenti a valutazioni fatte oltre vent’anni fa, magari nel frattempo ci sono anche edifici che sono andati in stato più di rovina o altri che sono stati sistemati, abbiamo rivisto le vecchie schede e alla fine, da una sessantina, ne sono rimaste 19, che abbiamo individuato con una numerazione, appunto, da 1 a 19. Pertanto, quando si andrà a intervenire su questi edifici, c’è da fare un po’ di attenzione e da fare degli interventi rispettosi dell’immobile, che non vuol dire che non si può far niente, ma vuol dire avere più accortezza e non stravolgere magari la parte esterna dell’immobile, magari non cambiare la dimensione delle finestre, non tapparle, quindi ricondurlo a quella che era la sua forma originaria, ma ristrutturarlo.
Per tutti gli altri interventi, invece, per tutti gli altri edifici che prima avevano la scheda e ora non ce l’hanno più, vuol dire che lì si può fare tutto, quindi, una serie di interventi che mirano a valorizzare il patrimonio esistente, a recuperarlo, a modificarne l’uso, a cambiarlo, magari da annesso rustico a residenza, comunque a riutilizzarlo. Quindi il primo passo è cercare di ristrutturare il patrimonio edilizio esistente anziché costruire nuovo e consumare suolo.
Tutte queste schede sono state individuate nella cartografia ed è stato dato un colore azzurro: gli edifici che vedete con il colore azzurro sono quelli che hanno la scheda, mentre tutti gli altri, in colore grigio, non hanno più nessun vincolo, nessuna scheda e quindi diventano come nuovo, per cui si possono ristrutturare senza nessuna particolare richiesta di parere.
Qui li abbiamo localizzati tutti in cartografia e poi nelle schede li abbiamo riproposti.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Naturalmente il materiale è a disposizione di tutti i Consiglieri.
Speaker : DALL’IGNA - Ingegnere
Allora, le nuove schede riporteranno la foto dell’edificio così come è adesso, l’individuazione catastale e le foto di com’era l’edificio nelle vecchie schede, quindi si vede la foto dell’edificio com’era vent’anni fa e poi la foto del nuovo. Quando vi trovate la scheda, vuol dire: ristruttura, ma con particolare attenzione, quindi fai tutto, cambia l’uso; però in genere quello che non è ammissibile è, ad esempio, allargare le finestre, chiuderle, spostarle, aprirne di nuove e di solito bisogna mantenere l’involucro, però cambiare le finestre con materiali nuovi, sistemare il tetto, sistemare la facciata e tutto il resto si può fare.
Ecco, qui ci sono le 19 schede, che sono disponibili e adesso qua mi sono accorta che sono saltate tutte le foto attuali e rimangono quelle storiche: magari provvediamo a inserirle adesso.
Poi, che le norme, invece, siccome l’apparato normativo abbiamo pensato un po’ di cambiarlo per aggiornarlo alle nuove norme intervenute, ma anche per rendere un po’ più snelli tutti gli interventi, abbiamo riproposto, in questo periodo intermedio, tra l’adozione e poi quando verrà approvato il Piano, che il fascicolo della normativa lo lasciamo nella versione annotata; questo vuol dire che vi trovate scritte in rosso le aggiunte e le parti tolte le abbiamo lasciate in nero, ma cancellate con una barra sopra, quindi rendiamo evidenti quali sono le modifiche.
Tra le varie aggiunte, che di solito tutti i Comuni chiedono, c’è la descrizione di cosa si può fare nei locali interrati, nelle bocche di lupo, se fanno volume, se non fanno volume. Adesso qui sono state fatte, in stretta collaborazione con il vostro Ufficio Tecnico, che, in base alle richieste più consuete, di più cittadini, ha provveduto a suggerire e a proporre le novità. Ad esempio, qua vedo che le costruzioni interrate non concorrono nel calcolo degli indici di edificabilità solo quando abbiano destinazione accessoria di servizio pertinenziale e non emergano dal suolo per un’altezza superiore a 50 centimetri, misurati dal solaio di copertura.
Sono delle norme, appunto, che tengono conto anche di quanto è previsto adesso dal Regolamento edilizio tipo regionale in quanto, da quattro o cinque anni a questa parte, la Regione Veneto ha fatto un nuovo Regolamento edilizio dove ha dato delle normative volendo uniformare un po’ tutta l’edificabilità, gli indici e le definizioni di tutti i Comuni veneti, perché sennò erano tutti uno diverso dall’altro.
In queste vostre norme è stata riportata una parte di queste definizioni uniformi, ma anche di possibilità, come non computare gli interrati, se sono destinazioni accessorie; poi mi sembra che ci sia anche qualcosa relativo ai garage, alle pompeiane, ai gazebi, a tutte quelle costruzioni accessorie, alle casette da giardino, a manufatti in legno per le legnaie, tutte quelle costruzioni che vediamo dappertutto nei giardini, che non si sa mai se fanno volume, se non lo fanno, a che distanza dai confini devono stare, se possono avere le fondazioni, come devono essere fatte. Allora viene fatta tutta una sorta di prontuario che consente, se uno non si discosta da quello che è proposto, di avere un canale preferenziale nell’approvazione di queste richieste. Qua vedo anche le piscine.
Insomma, abbiamo fatto un po’ una revisione delle norme, cercando anche di renderle più leggibili e poi, se non ricordo male, dove si parla delle varie zone, ci sono delle tabelle con le distanze dai confini, le distanze dagli edifici, le destinazioni principali ammesse. È difficile passarle una a una perché sono tante, comunque, siccome saranno pubblicate nel sito e le modifiche rimangono in rosso, si vedono bene, sono evidenti.
Sul grado di intervento degli ex edifici tutelati, volevo trovare le definizioni: abbiamo anche ricondotto i vari gradi di intervento alle norme statali, ma anche un po’ semplificando per quanto riguarda gli edifici con un certo pregio ambientale, quelli che abbiamo schedato prima, cercando un po’ di liberalizzare gli interventi ammissibili, ma regolamentandoli perché non venissero stravolte le sembianze di questi edifici. I gradi di protezione li abbiamo messi su una tabellina dove c’è il grado di protezione e gli interventi che esso ammette, quindi gli edifici schedati per noi sono quelli di grado 2, perimetro arancione, e si chiamano “edifici di interesse ambientale e paesaggistico”. Come vedete qua, gli interventi ammessi sono manutenzioni, restauro, risanamento conservativo e restauro dell’immagine ambientale: sono in grado di libertà di azione.
Il restauro dell’immagine ambientale è un una modalità di intervento che abbiamo creato noi per ammettere alcune modifiche agli edifici esistenti. Vi faccio un esempio: negli interventi ammessi negli edifici schedati di cui parlavamo prima c’è possibilità di modificare la distribuzione e le dimensioni dei locali, quindi delle stanze, il consolidamento delle strutture principali, l’eventuale sopraelevazione del piano di calpestio, cioè del pavimento del pianoterra, per migliorare le condizioni di abitabilità, garantendo comunque un’altezza netta minima di 2,55, l’inserimento di impianti tecnologici e igienico-sanitari, che vuol dire impianti di riscaldamento e i servizi igienici, eventuali tamponature delle parti aperte, tipo i fienili, se parliamo degli edifici agricoli. Questi saranno effettuati con tecniche che consentano la leggibilità dell’organismo edilizio originario, quindi un vecchio fienile si può chiudere con un serramento per usarlo come stanza, purché resti traccia che era un fienile, quindi un serramento che sarà grande, sarà vetrato, sarà magari un po’ arretrato rispetto alla parete per lasciare la leggibilità di quello che l’edificio era prima.
È vietata la demolizione e ricostruzione di questi edifici, però è consentito l’uso di materiali e tecniche costruttive anche diverse da quelle originarie, quindi serramenti vecchi di legno li potete sostituire con serramenti nuovi di PVC, di metallo, di legno, di alluminio, quello che volete, insomma il criterio è: fai bello più che puoi, pur di utilizzare l’edificio.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
A sostegno di quello che ci ha spiegato molto bene l’ingegner Dall’Igna, avete compreso quella che è stata la mole di lavoro e il tempo dedicato a questo risultato, che è fortemente importante.
Quello che voglio sottolineare è che, in tutto questo, ci ha guidato un faro molto chiaro, che è quello di ritrovare delle nuove regole che siano tutelanti naturalmente per l’ambiente e per il patrimonio esistente, che deve in tutti i modi essere recuperato attraverso regole chiare, che non siano interpretabili, ossia molto razionali, e che naturalmente incontrino anche le esigenze dei cittadini che abbiamo raccolto nel periodo di studio. Quindi è stato un lavoro che ha tenuto ben presente quello che era l’obiettivo, senza naturalmente distorcere quello che, invece, è un compito primo, che è quello della valorizzazione del nostro patrimonio.
Naturalmente il materiale ce l’avevate a disposizione, per cui apro la discussione rispetto a quello che sarà il secondo voto del Piano degli Interventi, ossia gli edifici tutelati, che ci ha spiegato nelle varie classificazioni, le norme tecniche come sono state modificate e quindi l’adozione finale della variante n. 4.
A voi la parola. Ci sono interventi? Prego, consigliere Bonaldo.
Speaker : BONALDO
È già stato chiarito, ma lo dico anche per i nostri concittadini: in questo passaggio ci sono i 30 giorni più 30 giorni, per cui arriviamo a 60, dopodiché in 15-20 giorni si approverà probabilmente questa nota tecnica degli interventi, però dovrebbe essere prevista una norma transitoria perché abbiamo dei disegni che sono già depositati e voi capite che adesso hanno una tipologia e hanno delle norme, per cui, nel momento in cui sono depositati qui e presentati in Comune, se cambia la norma in corso, un disegno, magari anche pagato, si deve adeguare alla nuova norma. Allora è previsto un periodo transitorio per questo, cioè c’è qualcosa che dice che i disegni presentati passano con le norme vecchie oppure dopo bisogna rifare il disegno alla luce della nuova normativa, con i relativi oneri e tutto quello che ho detto? Questo è stato previsto? Grazie.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Ci sono altre domande? Chiedo gentilmente all’ingegner Dall’Inga di rispondere.
Speaker : DALL’IGNA - Ingegnere
I diritti acquisiti in precedenza non sono modificati, quindi quello che uno ha già depositato agli atti e ha già richiesto è già conforme alla normativa precedente. Queste sono delle possibilità in più che prima non c’erano e che saranno fattibili da adesso in poi, anzi dall’approvazione in poi, per cui sono tutti interventi nuovi e per quelli già concessi non cambia niente: sono delle possibilità in più che vengono date.
Certo, se uno ha la fortuna o la sfortuna di aver già presentato un progetto su uno degli edifici che prima erano schedati e a cui adesso abbiamo tolto la scheda, può continuare a fare quello che ha presentato prima, perché è più restrittivo, ma, se vuole fare di più, aspetta. Però non viene tolto niente di quello che già si poteva fare, viene solo, in qualche occasione, ammesso di più, però anche con l’Ufficio Tecnico comunale siamo stati attenti a non andare a cambiare le carte in tavola di qualche intervento che era già in corso: non abbiamo toccato niente di quello già richiesto, se non su specifica richiesta di qualche cittadino, che non so se ci sia stata, ma se uno non ha chiesto niente, non abbiamo modificato.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Su questo aggiungo qualcosa io. Intanto ringrazio l’ingegner Dall’Igna che ha ben chiarito che tutto quello che stiamo approvando questa sera è migliorativo rispetto al passato e sottolineo ulteriormente che tutto quello che è già stato presentato non verrà minimamente intaccato perché chiaramente non si vanno ad intaccare i diritti nel momento in cui uno accede alla formazione di una pratica e comunque i cittadini che dovessero trovarsi nella situazione di cui ha fatto l’esempio sono stati in qualche maniera avvisati. È stato detto loro: ”Se agisci subito, hai queste possibilità, altrimenti, se aspetti l’approvazione del prossimo Piano degli Interventi, avrai delle altre possibilità” e sono stati anche messi nelle condizioni di scegliere se aspettare o procedere, ma comunque si tratta veramente di un caso isolato, quindi su questo siamo molto sereni.
Ci sono altre domande? Prego, consigliere Bonaldo.
Speaker : BONALDO
Entro nel dettaglio delle norme tecniche.
Allora, all’articolo 3, comma 3, per quanto riguarda i garage, qui c’è scritto che la superficie massima è fino a 35, che è in rosso, quindi l’avete aggiunto; prima non c’era questo limite e quindi voi capite che chi ha un disegno con cui ha chiesto un garage, poteva avere 50 metri, mentre qui voi lo limitate o comunque create una differenza.
Allora ripropongo la domanda: se è approvato, è approvato naturalmente, ma se il disegno è depositato adesso e non è approvato, con questa norma, se va in vigore prima che il disegno venga approvato, quel disegno va rivisto o comunque, siccome crea delle cubature e c’è qualcosa da pagare, bisognerà rivederlo.
Allora volevo capire per questo se c’è la norma transitoria, sennò penso che sarà possibile discutere successivamente il fatto di questo tipo di casistica, perché adesso non so quanti disegni siano fermi. Voi capite che le norme tecniche, se impattano in un disegno presentato due mesi fa e nel corso dell’approvazione andiamo a sei mesi, se il progetto è stato fatto sulle norme vecchie e adesso vengono cambiate, volevo questo tipo di rassicurazione.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Passo la parola all’ingegner Dall’Igna, risottolineando che non sono restrittive in alcun modo, ma sono solamente migliorative e chi ha già presentato può essere messo nella condizione di ripetere la domanda secondo il nuovo Piano degli Interventi. Prego, Ingegnere.
Speaker : DALL’IGNA - Ingegnere
Nello specifico di questo punto i garage non saranno valutati ai fini dell’applicazione degli indici volumetrici, quindi fino a 25 metri quadri e con un’altezza massima di 2,40, che è la dimensione del garage per un’auto, non fa volume e uno per ogni alloggio; quindi non è che non si possono più fare garage: questa è una cosa diversa da quella che c’era prima ed è migliorativa, mi pare, perché prima non facevano volume quelli ex articolo 18 della 1150, mentre adesso è possibile un garage per ogni alloggio fino a una superficie massima di 25 metri quadri: mi pare che sia migliorativo rispetto a prima. Quindi se c’è qualche pratica in corso – io non lo, lo saprà il dottor Faresin – che ha un caso del genere e vuole passare alla nuova normativa, fa domanda e va in meglio con questo.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Chiedo gentilmente al dottor Faresin di raggiungere la postazione accanto al consigliere De Franceschi e presentarci un po’ quella che è la fase di transizione e soprattutto, visto l’esempio del garage, se c’è qualcosa da specificare.
Speaker : Dott. FARESIN
Giusto per precisare, lo scopo della norma era quello di dare la possibilità agli edifici che sono sprovvisti di autorimessa, e ce ne sono, di poter realizzare spazi aggiuntivi da destinare, appunto, a questo uso, anche con l’obiettivo di evitare la realizzazione di manufatti: pensiamo alle pompeiane, che poi impropriamente vengono utilizzate per questo scopo.
L’articolo 3, al di là dei garage, comunque contiene delle possibilità di realizzare, fino a un volume pari al 25 per cento di quello computabile, spazi accessori, quindi portici, logge e anche delle autorimesse. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che, rispetto a prima, nulla cambia dal punto di vista interpretativo, quindi se un’abitazione ha la possibilità di utilizzare questo volume aggiuntivo per spazi accessori, all’interno degli spazi accessori può realizzare anche l’autorimessa e questi sono volumi non conteggiabili.
Poniamo il caso che ci sia un’abitazione che è stata realizzata più o meno recentemente, che ha utilizzato tutto il volume esistente, che ha anche realizzato spazi accessori per il portico piuttosto che per le logge, piuttosto che per altri spazi, ma è sprovvista di garage o comunque ha un garage di dimensioni ridotte, in questo caso, fino a 25 metri quadrati, può integrare questi spazi espressamente da dedicare per il ricovero dell’auto. Ecco anche la logica di imporre un’altezza ridotta, che è l’altezza minima per le autorimesse.
Quindi è un qualcosa in più nelle situazioni dove questi spazi mancano.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Grazie, dottor Faresin. Ci sono altre domande?
Allora ricapitolo che la prossima votazione riguarderà gli edifici tutelati, le norme tecniche nelle variazioni che ci sono state presentate e quindi l’adozione della variante n. 4 al Piano degli Interventi. Lascio la parola al nostro assessore Pastorello per la dichiarazione di voto.
Speaker : PASTORELLO – Assessore
Grazie, Sindaco.
Allora, anche oggi, come nel corso dei quattro anni e mezzo, il nostro Gruppo voterà favorevole compatto all’adozione della variante del Piano degli Interventi.
Non voglio aggiungere null’altro a quanto già detto in maniera egregia dall’assessore Stocco e volevo solo ricordare che, con il Piano degli Interventi, come già detto, andiamo a soddisfare le varie richieste che ci sono arrivate dai nostri cittadini; soprattutto ricordo che i due terzi delle richieste sono per prima casa, quindi daranno una grande opportunità ai giovani del nostro territorio di rimanere ad abitare a Villa del Conte.
Quindi il nostro voto sarà sicuramente favorevole. Grazie.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Grazie, Assessore. Ci sono altre dichiarazioni di voto? Prego, consigliere Bevilacqua.
Speaker : BEVILACQUA
Anche il mio sarà naturalmente un voto favorevole: così come ho approvato le varie schede, anche nel voto complessivo sarà favorevole.
Naturalmente la materia è vasta e complessa e mi associo all’Amministrazione nel ringraziare l’Ufficio Tecnico del Comune per il grande lavoro svolto. Noi abbiamo adottato questo Piano degli Interventi all’epoca, anche noi abbiamo fatto una prima variante nella quale lo spirito è stato quello di favorire i cittadini e ringrazio l’Amministrazione per aver continuato su questa strada.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Grazie a lei, Consigliere. Dichiarazioni di voto? Prego, consigliere Bonaldo.
Speaker : BONALDO
Anche noi voteremo favorevoli, anche a favore dei cittadini. Ringrazio anche l’Ufficio Tecnico.
Speaker : ARGENTI – Sindaco
Bene, allora procediamo alla votazione della delibera n. 2: “Adozione variante n. 4 al Piano degli Interventi”.
Voti favorevoli? Contrari? Nessuno. Astenuti? Nessuno. Unanimità dei presenti.
L’immediata eseguibilità non serve perché c’è tutta la procedura dei 30 più 30.
Bene, allora anche il punto n. 2 è esaurito. Ringraziamo nuovamente l’ingegner Dall’Igna per il lavoro svolto e per la presentazione; la lasciamo libera perché penso che anche lei abbia voglia di terminare la giornata. Grazie ancora, Ingegnere, grazie.
Passiamo al punto n. 3.
Come vi dicevo prima, la convocazione è stata straordinaria perché, come vi ha anticipato prima la dottoressa Vittadello, nei giorni scorsi sono stati nominati i nuovi componenti del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi e, dalle votazioni, è emersa una situazione tale per cui c’erano due candidati con lo stesso numero di voti raggiunto e si doveva scegliere uno dei due per poter continuare il percorso e lasciar fuori il secondo.
Ne abbiamo parlato con il Segretario che ci segue in questi percorsi, che si è confrontato con la Commissione, che mi risulta essersi riunita in maniera un po’ informale, però comunque mi risulta che siete stati convocati e consultati in velocità, nel giro di 24 ore e abbiamo ritenuto opportuno procedere alla modifica dell’articolo 11, comma 3, che prima prevedeva: “Nelle operazioni di scrutinio, subito dopo i seggi, si suddividevano i candidati per classe con indicazione dei voti riportati da ciascun candidato, in ordine decrescente. Si procede all’elezione dei Consiglieri attribuendo il posto innanzitutto al candidato di ciascuna classe che abbia riportato più voti”. L’ultimo comma che ci interessa diceva: “Quando tutte le classi sono rappresentate, si procede in base ai voti ricevuti dai rimanenti candidati nuovamente aggregati in un’unica graduatoria”. E concludeva dicendo che, a parità di preferenze, sarebbe stato eletto solo il più giovane dei candidati con pari voti.
Oggi andiamo a proporre, invece, che, a parità di preferenze, verranno eletti tutti i candidati che abbiano ottenuto lo stesso numero di voti. Nel caso specifico il numero dei componenti finale del CCR 2023-2024 passerà da 12 a 13 ragazzi.
Se ci sono domande, se non mi sono spiegata sufficientemente, sono a disposizione. Bene, grazie a voi.
Procediamo quindi alla votazione: “Modifica del Regolamento del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi”.
Pareri favorevoli? Astenuti? Nessuno. Contrari? Nessuno. Unanimità dei presenti.
Immediata eseguibilità.
Pareri favorevoli? Unanimità, nessun astenuto e nessun contrario. Anche perché dobbiamo fare l’insediamento tra un paio di giorni era importante l’immediata esecutività.
Bene, come ultimissima cosa abbiamo la comunicazione della trascrizione della registrazione della seduta consiliare del 28 novembre scorso, che avete a disposizione ed è solo una comunicazione.
Poiché il prossimo incontro del Consiglio Comunale sarà dopo le festività di Natale, colgo l’occasione, a nome di tutta l’Amministrazione Comunale, quindi tutti i presenti in sala, ma anche gli assenti, di augurarvi veramente di cuore giornate di serenità in famiglia, con il calore familiare e delle amicizie, un po’ di riposo perché è importante anche questo e di ritrovare quella gioia e quella serenità che magari negli scorsi Natali abbiamo dovuto in qualche maniera lasciare da parte, per motivi che ben ricordiamo. Quindi davvero di cuore, a nome di tutti, buon Natale e buona fine anno, ma ci vediamo per il giorno 30.
Grazie a tutti.